Istituto Bambinopoli Scuola paritaria dell’infanzia e primaria 1 P.O.F Piano dell’ Offerta Formativa a.s. 2015-2016 Istituto Bambinopoli scuola paritaria dell’infanzia e primaria Via Don Luigi Sturzo 280. Tel/fax.091.8691672 –e-mail [email protected] www.bambinopolicarini.it INDICE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Cosa è il P.O.F. . Nota storica. Descrizione del territorio e delle sue risorse. Sicurezza ed igiene. Caratteristiche strutturali ed organizzative della scuola. Formazione del personale docente e ruolo F.I.S.M. . Organi collegiali dell’Istituto Bambinopoli 7.1 Ruoli e compiti 7.2 Accoglienza con alunni DSA 8.Accoglienza ed organizzazione generale scuola dell’infanzia 9.Le scelte educative-didattiche e il progetto curricolare della scuola dell’infanzia 9.1 Finalità della scuola dell’infanzia. 9.2 Curricolo implicito. 9.3 Progetti di potenziamento curricolare. 10.Programmazione educativa scuola dell’infanzia . 11.Insegnamento della religione cattolica 12.Organi generali della scuola primaria 13.Finalità della scuola primaria 14.Protagonisti e regole della convivenza 15.Spazi della scuola primaria 16.Progetto 17.Criteri di valutazione generale 18.Organizzazione oraria della scuola primaria 19.Calendario scolastico 2015/2016 2 1.Cosa è il P.O.F. ? Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F) è un documento che delinea il modello didattico e organizzativo di ogni scuola, attraverso questo documento la scuola esprime la propria identità, la propria autonomia, il proprio impianto organizzativo, le scelte culturali e formative, gli obiettivi ed i traguardi che si propone di raggiungere. “Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento programmatico, la carta d’identità di ogni scuola, con le sue esperienze, la sua progettualità, la sua consapevolezza, le sue risorse culturali e conoscitive”.1 Nella stesura del P.O.F. sono coinvolte tutte le componenti scolastiche e gli Organi Collegiali, ogni documento che elaboriamo nella scuola tiene conto dei seguenti riferimenti: leggi, circolari, ordinanze, ecc… . 2. NOTA STORICA L’Istituto Bambinopoli è scuola dell’infanzia, privata e iscritta alla Federazione Italiana Scuola Materna (F.I.S.M.), fondata a Carini nel 2003. Nel corso dell’anno scolastico 2004-2005 la scuola materna è stata riconosciuta “paritaria”, entrando a far parte, a tutti gli effetti, del sistema pubblico integrato. Dall’anno scolastico 20102011 l ‘Istituto amplia la propria offerta formativa con l’istituzione della scuola primaria riconosciuta paritaria dal 2010. Dal 2003 l’Istituto Bambinopoli ha sede unica nella città di Carini via Don Luigi Sturzo 280. 1 Tratto dai vari articoli del “Regolamento sull’autonomia”. 3 3. DESCRIZIONE DEL TERRITORIO E DELLE SUE RISORSE La scuola è presente nell’area del Consorzio A.S.I. di Carini, l’area in cui è sita la scuola è caratterizzata da un vasto settore industriale, per la maggior parte depositi e magazzini di industrie alimentari e non, che hanno sede centrale più lontana. Il territorio circostante la scuola è formato da grandi capannoni e larghe strade, nonché da una vasta area di verde di cui la stessa scuola è circondata per una estensione pari a 8000 mq. La scuola si trova a 800 mt dallo svincolo autostradale per Palermo, nelle immediate vicinanze vanta anche la fermata ferroviaria “Torre Ciachea”. L’utenza La nostra scuola, per la stretta vicinanza all’area industriale di Carini, raccoglie i figli dei lavoratori presenti nel territorio ed estende il proprio bacino di utenza a bambini provenienti da Carini, Capaci, Torretta,Isola delle Femmine… Le famiglie si dimostrano partecipi alla vita scolastica e sono coinvolte in maniera fattiva nelle attività promosse dalla scuola. La scuola è frequentata anche da bambini provenienti da altri paesi tuttavia sporadica risulta la richiesta d’iscrizione di bambini extracomunitari. 4. SICUREZZA ED IGIENE Il nostro Istituto applica tutte le procedure di autocontrollo della prassi igienicosanitaria. ( D. lgs n°155/97 ). Il personale in servizio è provvisto di documentazione completa ed adeguata alle norme vigenti e procede alla regolare compilazione del Registro di Autocontrollo. Periodicamente vengono effettuati controlli sugli alimenti e verificata la corretta applicazione delle norme igieniche a cura della SIA SERVICE . Il responsabile della sicurezza, prevenzione e protezione sul luogo di lavoro ( D.L.VO 626/94 art.10), responsabile della sicurezza dei lavoratori RLS è la Dott.ssa Guadagnino Rossella provvista anche di attestato di primo soccorso D.M. 388/03. La scuola applica tutte le norme di sicurezza previste dalla legge. E’ fornita di impianto elettrico a norma CEE, di estintori ( nel numero previsto ), di porte antipanico, addetto antincendio in attività a medio rischio d.m. 10 marzo 1998, D.lgs81/08 è la Dott.ssa Mannino Vincenza, insegnante e coordinatrice per la scuola dell’infanzia e per la scuola primaria. 4 Periodicamente, nel corso dell’anno scolastico, si effettuano simulazioni di evacuazione e tutto il personale in servizio viene formato per le procedure di emergenza. Per garantire igiene adeguata e controllata tutte le sezioni sono fornite di bicchieri e tovagliette per la merenda monouso, inoltre durante i tre turni del pranzo viene lasciato un intervallo di tempo utile per igienizzare tavoli e sedie e apparecchiare per il turno successivo, in mensa si adoperano esclusivamente tovaglie, tovaglioli, piatti e stoviglie monouso. 5. CARATTERISTICHE STRUTTURALI ED ORGANIZZATIVE DELLA SCUOLA L’Istituto Bambinopoli per l’a.s. 2015/2016 sarà costituito da una sezione di asilo nido con bambini da 18 a 24 mesi, da una sezione Primavera con bambini da 24 a 36 mesi, da quattro sezioni di scuola dell’infanzia e da cinque classi di scuola primaria , dalla prima alla quinta. L’organico della scuola è composto da: due educatrici e due assistenti per l’asilo nido; da 4 insegnanti e un assistente per la scuola dell’infanzia; cinque insegnanti prevalenti per la scuola primaria, una insegnante specialistica per la lingua inglese ed una insegnante di sostegno. La scuola è divisa in due zone comunicanti ma allo stesso tempo separate, l’ingresso è unico e divide la scuola primaria dal nido e dalla scuola dell’infanzia. Entrambe usufruiscono della sala mensa che si trova nell’area asilo nido-scuola dell’infanzia, l’ampio spazio all’aperto si divide in area giochi dei più piccoli e in area giochi dei bambini più grandi, antistante l’ingresso principale della scuola vi è un’area adibita ed organizzata a posteggio. Tutti gli spazi e i servizi sono concepiti a misura di bambino. La struttura è infatti progettata in ogni particolare per essere facilmente fruibile dai piccoli utenti. Predominano i colori bianchi, giallo e azzurro, inoltre le pareti interna la scuola sono disegnate ed allestite con disegni che ricordano i personaggi, più noti, delle fiabe moderne. Tutto l’edificio è dotato di impianto autonomo di climatizzazione (in media 2 climatizzatori per ciascuna sezione/stanza). 6. FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE E RUOLO F.I.S.M. . Per la formazione del personale e l’aggiornamento degli insegnanti fondamentale è il supporto dalla F.I.S.M a cui la scuola è federata,la segreteria, inoltre, mette a 5 disposizioni delle insegnanti la postazione internet della scuola per corsi di autoformazione. La F.I.S.M. (Federazione Italiana Scuole Materne) è strutturata a livello provinciale, regionale, nazionale. Il suo ruolo per le scuole federate consiste nel promuovere convegni nazionali di studio dove vengono lanciati importanti messaggi all’intero territorio nazionale, ripresi ed elaborati, secondo le varie esigenze locali, dalle F.I.S.M. provinciali. Inoltre la F.I.S.M. provinciale organizza annualmente corsi di aggiornamento della durata di quattro giorni. Le lezioni sono affidate a docenti universitari di scienza della formazione. Nella provincia si è istituito un servizio di coordinamento pedagogico diretto da persone professionalmente preparate. L’Istituto Bambinopoli vanta, inoltre, l’incarico F.I.S.M. come scuola capofila per la coordinazione provinciale delle scuole federate, nel corso degli anni la scuola ha ospitato responsabili e dirigenti delegati dalla F.I.S.M. per approfondire e rispondere alle tematiche più urgenti che ciascuna scuola si trova ad affrontare nel corso dell’anno scolastico. 7. ORGANI COLLEGIALI DELL’ISTITUTO BAMBINOPOLI Il compito degli organi collegiali, in cui tutte le componenti scolastiche sono rappresentate, é di collaborare con le insegnanti e la Direzione entrando nel merito delle questioni gestionali, organizzative e didattiche aiutando la scuola nella ricerca delle soluzioni più efficaci e opportune per migliorare i servizi e l’azione formativa. Struttura, funzioni e composizione degli Organi collegiali Collegio dei docenti Cura la programmazione Educativadidattica, la stesura del P.O.F. e formula proposte al gestore su questioni organizzative Consiglio di interclasse Formula, al collegio dei docenti,proposte sull'azione educativo-didattica e favorisce rapporti fra docenti e genitori. Ne fanno parte: tutti i docenti dell'istituto,la direzione,i genitori 6 Si riunisce: 2 volte l’anno 7 7.1 Ruoli e compiti Funzioni strumentali Al fine di garantire adeguati supporti ai docenti per il raggiungimento degli obiettivi declinati nel P.O.F. il Collegio dei docenti dell’Istituto Bambinopoli dal 14 settembre ha riconfermato la docente Mannino Vincenza alla funzione strumentale di coordinamento e responsabile DSA. Per l’asilo nido sono previste due figure di educatrici ed un assistente; le insegnanti di scuola dell’infanzia sono quattro . Il collegio dei docenti della scuola dell’infanzia si riunisce una volta al mese. Per la scuola primaria 5 insegnanti prevalenti una insegnante specialistica per la lingua inglese ed un insegnante di sostegno. Il collegio dei docenti si riunisce ogni due mesi. 7.2. Accoglienza con alunni DSA I DSA sono disturbi specifici dell’apprendimento, sono disturbi neuropsicologici e non sono causati da deficit cognitivi né da problemi ambientali o psicologici o sensoriali e neurologici: il nucleo del disturbo è la difficoltà a rendere automatico e facile il processo di lettura, di scrittura e di calcolo. L’alunno dislessico ha difficoltà che di solito compaiono già nei primi anni di scuola e persistono negli anni seguenti. Il nostro Istituto ha pianificato collegialmente, per la scuola dell’infanzia e primaria, un elenco di segnali predittivi osservabili fin dalla scuola dell’infanzia, per la scuola primaria le insegnanti tengono conto dei tempi di comprensione/acquisizione, delle difficoltà che un alunno DSA manifesta nei confronti dell’apprendimento in generale. L’insegnante dal momento in cui riscontra impedimenti dell’alunno nel processo di apprendimento, per prima cosa convoca la famiglia per parlare insieme ed attivare una strategia di intervento precoce ed efficace, successivamente, quando la famiglia può fornire diagnosi certa l’insegnante modifica la didattica tenendo conto dei dati forniti dai servizi sanitari, attua provvedimenti compensativi e dispensativi in linea con le norme vigenti. In un alunno che presenta DSA l’insegnate deve: favorire l’autostima, condurre ogni sforzo per costruire la fiducia dell’alunno, attraverso lo sviluppo delle sue attitudini superiori, assegnare meno compiti, trovare “qualcosa in cui è bravo”, dargli più tempo per copiare alla lavagna, valutare le risposte orali, lasciarlo lavorare col testo aperto, valutare il contenuto del lavoro scritto, non l’ortografia. Il nostro Istituto ha attivato, dal riconoscimento ufficiale del DSA, una continuità osservativa e pratica dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria. 8. ACCOGLIENZA ED ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA GENERALE La scuola dell’infanzia si propone come luogo di accoglienza, all’ inizio di ciascun anno scolastico le insegnanti curano con specifica attenzione il periodo dedicato all’ingresso dei bambini, con molta più attenzione per i bambini che fanno il loro primo ingresso a scuola. La scuola accoglie ciascun alunno con il proprio vissuto, le proprie esigenze e necessità. Alunni diversamente abili -perseguiamo l’obiettivo della massima integrazione, portando il bambino a vivere nella comunità in autonomia e indipendenza; -prevediamo incontri con l’equipe pedagogica; -formuliamo una programmazione educativa individualizzata, insieme all’insegnante di sostegno e con la collaborazione dei genitori. Integrazione di alunni stranieri -garantiamo una adeguata offerta di facilitazione linguistica ( mediatori culturali); -valorizziamo i patrimoni culturali delle diverse etnie presenti. Rapporti scuola-famiglia Crediamo che l’efficacia del progetto educativo abbia bisogno della stretta collaborazione tra scuola e famiglia, tra cui ci deve essere dialogo e confronto continuo, al fine di giungere alla condivisione degli obiettivi ed a delle strategie educative. Per questo durante l’anno scolastico attiviamo le seguenti modalità di comunicazione tra scuola e famiglia: -riunioni periodiche con i genitori; -colloqui individuali; -elezione dei rappresentanti di sezione. 8 La scuola dell’infanzia è divisa per sezioni omogenee per età, ciascuna è regolamentata da un orario scolastico settimanale che le insegnanti presentano ed illustrano ai genitori ad ogni nuovo inizio di anno scolastico. L’orario scolastico settimanali prevede le attività curriculari, all’interno dello stesso viene definito il tempo dedicato all’accoglienza mattutina, all’igiene, alla merenda, al gioco libero e/o guidato, alle attività progettuali, al pranzo, ecc… 9. LE SCELTE EDUCATIVE-DIDATTICHE E IL PROGETTO CURRICOLARE DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA. La scelta pedagogica e valoriale del nostro Istituto è quella di una scuola intesa come “luogo di tutti” dove si realizzano autenticamente individualizzazione e personalizzazione dell’insegnamento e dell’educazione. Per Curricolo intendiamo un percorso formativo basato sulla correlazione tra “finalità educative (valori universali e del nostro tempo), “dimensioni di sviluppo” (bisogni formative del bambino), “sistemi simbolico culturali” (i saperi, le conoscenze), articolati in “campi di esperienza” verso i quali orientare le attività della scuola. Il curricolo della scuola dell’infanzia prende il via dalla cultura e dal vissuto del bambino, valorizzando il “contesto” per giungere con molta gradualità ai processi più evoluti di rappresentazione e simbolizzazione, evitando precoci anticipazioni ai saperi formalizzanti e simbolici. L’offerta educativa della nostra scuola valorizza, nel rispetto della diversità degli stili cognitivi, delle inclinazioni, delle intelligenze e delle identità culturali tutte le dimensioni innate nell’uomo, nella convinzione che l’intervento educativo della scuola dell’infanzia debba mirare alla totalità pedagogica, promuovendo la formazione di una personalità completa, libera ed equilibrata. La programmazione educativa si articola e sviluppa nei 5 ambiti del fare e dell’agire La dimensione ludica ha carattere trasversale, infatti, il gioco rappresenta la modalità attraverso cui si orientano tutte le esperienze e i vissuti scolastici. L’attività didattica è programmata all’inizio dell’anno scolastico in senso curriculare e approvata dal Collegio dei docenti, per i bambini di 4 e 5 anni sono previste due aree linguistiche progettuali: inglese e spagnolo. La proposta formativa della nostra scuola si concretizza come: - Luogo di comunità e della comunità dove regna un clima di accoglienza, disponibilità, e positività delle relazioni adulto/bambino; bambino/bambino; adulto/adulto. - Luogo di riferimento per la crescita sociale, emotiva, intellettuale e creativa del bambino. - Luogo dove la diversità viene vissuta e fatta vivere come un valore. - Luogo dove si prosegue la condivisione del progetto educativo con le famiglie. 9 - Contesto dove si prosegue un “ Progetto Qualità “ verificabile e definibile. La scuola è in continuità con : la famiglia ed il territorio, inoltre, caratteristica che contraddistingue il nostro Istituto è quella di garantire continuità dall’asilo nido alla scuola dell’infanzia fino alla scuola primaria, questo privilegia i piccoli studenti in un percorso unico che li accompagna e segue durante il percorso di crescita, formazione e studio. La scuola dell’infanzia, dal secondo anno ( 4 anni), include nella proposta curricolare l’insegnamento di due lingue straniere:inglese e spagnolo. 10 9.1. Finalità della scuola dell’infanzia : “Nuove indicazioni per il curricolo” “La scuola dell’infanzia si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai 3 ai 6 anni di età ed è la risposta al loro diritto all’educazione e alla cura, in coerenza con i principi di pluralismo culturale ed istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e nei documenti dell’Unione Europea. Essa si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e della cittadinanza” OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO NELLE SCUOLA DELL’INFANZIA: Consolidare l’identità significa vivere serenamente la propria corporeità, stare bene e sentirsi sicuri in un ambiente sociale allargato, imparare a conoscersi e ad essere riconosciuti come una persona unica ed irripetibile; Sviluppare l’autonomia significa avere fiducia in sé e fidarsi degli altri; provare soddisfazione nel fare da sé e saper chiedere aiuto; esprimere adeguatamente sentimenti ed emozioni; partecipare alle negoziazioni e alle decisioni motivando opinioni, scelta e comportamenti; assumere atteggiamenti sempre più consapevoli e responsabili; Acquisire competenze significa imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e l’attitudine al confronto; raccontare e rievocare azioni e vissuti e tradurli in tracce personali e condivise; descrivere, rappresentare e immaginare situazioni ed eventi, attraverso una pluralità di linguaggi; Vivere le prime esperienze di cittadinanza porta a scoprire gli altri, i loro bisogni e la necessità di gestire la vita quotidiana attraverso regole condivise; implica il dialogo, l’attenzione al punto di vista dell’altro, il primo riconoscimento di diritti e doveri; significa porre le fondamenta di un abito democratico, eticamente orientato, aperto al futuro e rispettoso dell’ambiente, degli altri e della natura. 9.2 Curricolo implicito Il curricolo implicito è costituito da costanti che definiscono l’ambiente di apprendimento in relazione alle seguenti variabili: • Scansione dei tempi della giornata • Organizzazione dello spazio e l’impiego delle risorse disponibili • Progettazione di percorsi riferiti agli O.F. degli indirizzi generali e ai campi di esperienza • Classificazione delle attrezzature, delle risorse, dei materiali didattici e degli strumenti in funzione all’uso didattico • Valorizzazione delle competenze didattiche • Progettazione flessibile dei tempi, degli spazi, in cui si attuano le fasi specifiche delle attività di apprendimento, di osservazione, di verifica delle competenze e delle conoscenze acquisite. 9.3 Progetti di potenziamento curricolare I progetti di potenziamento curricolare ampliano e completano l’offerta formativa della scuola dell’infanzia, durante la nostra storia i percorsi di educazione si sono allargati per potenziare le attività, in linea con i bisogni del bambino; gli arricchimenti curricolare sono dati da: -educazione alimentare; -educazione stradale; -educazione ambientale; -psicomotricità; -progetti di continuità con la scuola primaria; -rappresentazione di feste e ricorrenze; -partecipazione a concorsi. 10. PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA SCUOLA DELL’INFANZIA. Il sé e l’ altro L’ambiente sociale, il vivere insieme, le domande dei bambini Finalità : assumere i valori della propria cultura nel quadro di quelli universalmente condivisi e rispettare le diversità . Obiettivi : riconoscere ed esprimere sentimenti ed emozioni ; essere capaci di comprendere i bisogni e le intenzioni degli altri e superare il proprio punto di vista ; riconoscere il valore e la dignità di ogni essere umano . 11 Contenuti : riflessioni sulle attività quotidiane e formulazione di valutazioni ; coinvolgimento nelle attività e nelle decisioni ; scoperta dell’ esistenza e adattamento alla sua presenza ; integrazione con le altre attività curricolari . Il corpo e il movimento : Identità, autonomia, salute 12 Finalità : promuovere ogni occasione possibile di arricchimento e di sviluppo delle unità basiche di movimento e delle loro combinazioni ; acquisire consapevolezza e padronanza del proprio corpo in relazione all’ambiente , saper interagire con gli altri . Obiettivi : discriminazione percettiva del corpo ; “ “ degli oggetti ; espressività corporea ; rappresentazione simbolica del corpo e della realtà . Contenuti : giochi liberi , simbolici , di regola , giochi funzionali , di equilibrio , imitativi , popolari , tradizionali ; giochi senso percettivi ; andatura , girotondi , giochi collettivi ed individuali ; gioco – dramma . I discorsi e le parole Comunicazione, lingua, cultura Finalità : acquisire fiducia nelle proprie capacità di comunicazione e di espressione riconoscere il diritto degli altri alle proprie idee ed opinioni ; farsi un’ idea personale e saperla manifestare ; essere in grado di utilizzare il linguaggio in maniera creativa . Obiettivi : comprensione del linguaggio altrui ; arricchimento del proprio patrimonio linguistico ed utilizzo appropriato di nuovi termini ; capacità di passare da un codice espressivo all’altro . Contenuti : gioco e commento verbale delle attività ludiche ; osservazioni di attività familiari e non , conversazione relativa ; libera consultazione di albi , giornali , ascolto di storie ; attività di pittura e di esplorazione con formulazione di ipotesi e giudizi ; narrazione di eventi personali e piccole storie ; conclusione di racconti aperti con diverse possibilità . Numeri e spazio, fenomeni viventi La conoscenza del mondo Finalità : passare dalla visione differenziata della realtà alla conoscenza dell’ ambiente , delle cose , degli altri ; cogliere le relazioni tra gli oggetti sviluppare la capacità di guardare la realtà da più punti di vista , coordinandoli gradualmente tra loro . Obiettivi : orientamento nello spazio ed acquisizione dei concetti topologici ; formulazione di previsioni e prime ipotesi ; creazioni di progetti e forme ; capacità di raggruppare , ordinare , contare , misurare . Contenuti : attività di vita quotidiana ; conoscenza di sé e della propria storia ; conoscenza dei ritmi e dei cicli temporali ; giochi di gruppo e di squadra ; ambientazione nello spazio ( mappe , tracce , movimenti ) ; produzioni fantastiche ( fiabe , drammatizzazioni , conte ) ; esplorazione della natura ; progettazione di costruzioni ed invenzione di storie ; familiarizzazione con simmetria e combinazioni di forme . L’arte, la musica e i “media” Linguaggi, creatività, espressione. Finalità : esprimere , attraverso diverse forme di linguaggio , emozioni , stati d’ animo , sentimenti ; 13 comunicare , utilizzando i vari indici espressivi , con il mondo esterno e con sé stesso . Obiettivi : scoprire il mondo dei suoni – rumori ; essere capaci di espressioni grafico – pittoriche ; essere protagonista di un progetto ; riprodurre situazioni che richiedono l ‘espressione di diversi linguaggi . Contenuti : giochi simbolici , liberi e guidati ; travestimenti ; costruzione e utilizzo dei burattini e marionette ; drammatizzazione , narrazione..” far teatro “ ; uso dei suoni e della voce ; utilizzo di strumenti musicali adatti ; canti e invenzioni di melodie , sonorizzazione di fiabe ; attività ritmico - motorie , scoperta e uso di regole musicali ; utilizzo degli audiovisivi in maniera critica . “Ogni campo di esperienza offre specifiche opportunità di apprendimento, ma contribuisce allo stesso tempo a realizzare i compiti di sviluppo pensati unitariamente per i bambini dai 3 ai 6 anni, in termini di identità, di autonomia, di competenza, di cittadinanza. Al termine del percorso triennale della scuola dell’infanzia, è ragionevole attendersi che ogni bambino abbia sviluppato e raggiunto competenze base che strutturano la sua crescita personale (…)”2 11. Insegnamento Religione Cattolica (I.R.C.) La nostra scuola in linea con gli insegnamenti di Gesù, adotta quaderni operativi che costituiscono un percorso didattico educativo per avvicinare i bambini al messaggio di fede cristiana in modo naturale ed adeguato all’età. Il collegio dei docenti segue gli obiettivi specifici di apprendimento dettati dall’ IRC: -osservare il mondo che viene riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi dono di Dio Creatore; -scoprire la persona di Gesù di Nazaret come viene presentata dai Vangeli e come viene celebrata nelle feste cristiane; -individuare i luoghi di incontro della comunità cristiana e le espressioni del comandamento evangelico dell’amore testimoniato dalla Chiesa. 2 Tratto da “Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione”, Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca. Bozza del 30 maggio 2012. 14 Insegnamento primaria ( dal testo Unico) della Religione Cattolica nella scuola Nelle scuole pubbliche o parificate non universitarie di ogni ordine l’insegnamento è disciplinato dall’accordo tra la Repubblica Italiana e la Santa Sede e relativo protocollo addizionale , ratificato con legge del 25 marzo 1985 n. 121 e dalle intese dal predetto protocollo addizionale ,punto 5,lettera b). Art. 310 - Diritto degli studenti delle scuole di ogni ordine e grado di scegliere se avvalersi o non avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica 1. Ai sensi dell'articolo 9 dell'accordo tra la Repubblica italiana e la Santa Sede, ratificato con la legge 25 marzo 1985, n. 121, nel rispetto della libertà di coscienza e della responsabilità educativa dei genitori, è garantito a ciascuno, nelle scuole di ogni ordine e grado, il diritto di scegliere se avvalersi o non avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica. 2. All'atto dell'iscrizione gli studenti o i loro genitori esercitano tale diritto, su richiesta dell'autorità scolastica, senza che la loro scelta possa dar luogo ad alcuna forma di discriminazione. 3. Il diritto di avvalersi o di non avvalersi dell'insegnamento della religione cattolica nella scuola materna, elementare e media è esercitato, per ogni anno scolastico, all'atto dell'iscrizione non d'ufficio, dai genitori o da chi esercita la potestà nell'adempimento della responsabilità educativa di cui all'articolo 147 del codice civile. 12. ORGANIZZAZIONE GENERALE DELLA SCUOLA PRIMARIA L’identità didattica della scuola primaria La scelta pedagogica e valoriale del nostro Istituto è quella di una scuola intesa come “luogo di tutti” dove si realizzino autenticamente individualizzazione e personalizzazione dell’insegnamento e dell’educazione. La nostra offerta educativa valorizza, nel rispetto della diversità degli stili cognitivi, delle inclinazioni, delle intelligenze e delle identità culturali tutte le dimensioni strutturalmente connaturate nell’uomo, nella convinzione che l’intervento educativo della scuola debba mirare alla totalità pedagogica, promuovendo la formazione di una personalità completa, libera ed equilibrata e consolidando e sviluppando competenze e abilità operative e concettuali. 15 L’Istituto Bambinopoli facendo proprie scelte pedagogiche italiane ed europee ha cercato di superare il concetto di insegnante “tuttologo” senza scadere in un’eccessiva frammentazione dell’attività didattica. Ogni classe conserva, quindi, un insegnante definito prevalente . Le classi vengono organizzate in piccoli gruppi flessibili, che in relazione alle finalità didattiche lavorano insieme o separatamente formando, in alcune circostanze, gruppi di lavoro di interclasse. Nel rispetto della diversità dei tempi di apprendimento e dei diversi stili cognitivi e al fine di garantire a tutti i bambini il successo scolastico, sono previste attività di rinforzo o percorsi di eccellenza mediante proposte didattiche individualizzate o semi individualizzate. Schema sinottico delle aree disciplinari che caratterizzano il piano di studio della scuola primaria: Italiano: lessico e strutture della lingua laboratorio di scrittura creativa Dimensione linguistica Dimensione espressiva Dimensione scientifica Educazione alla lettura Mappa disciplinare Osservazioni scientifiche Matematica: Aritmetica Geometria e misura Statistica Primi linguaggi logici, probabilistici e informatici Dimensione motoria Dimensione antropologica Storia e studi sociali Educazione motoria Geografia 16 Adozione dei libri di testo Per quanto disposto dall’ articolo 15 del D.L. 25 giugno 2008. N°112, convertito dalla Legge n°133 del 6 agosto c.a., i competenti organi scolastici adottano libri di testo in relazione ai quali l’ editore si sia impegnato a mantenere invariato il contenuto nel quinquennio, salvo le appendici di aggiornamento necessario. Continuità orizzontale e verticale La continuità viene realizzata in modo sistematico nella progettazione dei curricula e della programmazione delle attività didattiche, nel rispetto della continuità con la scuola dell’infanzia e la scuola primaria. La storia del bambino viene registrata in griglie di osservazione/valutazione dell’alunno. Le griglie di osservazione/valutazione dell’alunno, documento destinato a contenere la storia scolastica del bambino, si caratterizza sempre più come fondamento della programmazione/progettazione dell’attività educativo-didattica, come occasione di verifica in itinere, come strumento per la raccolta e la trasmissione di informazioni indispensabili. La “ continuità pedagogica” è garantita nel processo di maturazione personale e culturale dell’alunno all’interno della scuola primaria. L’accoglienza dei bambini iscritti alla classe prima e agli anni successivi Favoriamo l’ingresso e l’inserimento del nuovo ordine di scuola attraverso momenti di conoscenza e socializzazione: -visita della scuola da parte degli alunni che frequentano l’ultimo anno di scuola dell’infanzia: -momenti di partecipazione ad attività di gioco o lavoro insieme ai compagni della nuova scuola ; -nei primi giorni di scuola saranno dedicati momenti all’accoglienza da parte degli alunni del secondo anno ai bambini provenienti dalla scuola dell’infanzia . - per le classi successive alla classe prima l’accoglienza si svolgerà “direttamente” nelle classi di appartenenza con l’insegnante. Alunni diversamente abili -perseguiamo l’obiettivo della massima integrazione, portando il bambino a vivere nella comunità in autonomia e indipendenza; -prevediamo incontri con l’equipe pedagogica; -formuliamo una programmazione educativa individualizzata, insieme all’insegnante di sostegno e con la collaborazione dei genitori. 17 Integrazione di alunni stranieri -garantiamo una adeguata offerta di facilitazione linguistica ( mediatori culturali); -valorizziamo i patrimoni culturali delle diverse etnie presenti. Lingua straniera La scuola primaria , in continuità con l’offerta formativa della scuola dell’infanzia , propone agli alunni lo studio della lingua inglese, come disciplina trasversale a tutte le altre. 13. FINALITA’ DELLA SCUOLA PRIMARIA La scuola Primaria promuove, accogliendo e valorizzando le diversità individuali, ivi comprese quelle derivanti dalle disabilità, lo sviluppo della personalità, ed ha il fine di fare acquisire e sviluppare le conoscenze e le abilità di base, ivi comprese quelle relative all’alfabetizzazione informatica. Obiettivi Generali del processo formativo Promuovere la consapevolezza di sé e del proprio vissuto per l’affermazione 1. della propria identità; 2. Favorire l’affermarsi e la crescita di abilità comunicative e di aiuto verso gli altri; 3. Sviluppare progressivamente comportamenti atti a promuovere il proprio ed altrui benessere psico-fisico; 4. Aiutare a pensare e a progettare il proprio futuro dal punto di vista umano, sociale, professionale. 5. Fornire gli strumenti culturali per interrogarsi sul senso e sul significato di fatti di vita quotidiana e di eventi storici, in collaborazione con la famiglia ed altre agenzie formative del territorio; 6. Fornire progressivamente conoscenze e promuovere competenze per la fattiva prosecuzione del processo d’istruzione e di formazione. Obiettivi Specifici di Apprendimento 1. Conoscere ed utilizzare tecniche differenziate di lettura silenziosa e a voce alta; 18 2. Ascoltare e comprendere messaggi orali e visivi; 3. Comunicare in modo chiaro e logico adatto i messaggi alle situazioni e agli interlocutori; 4. Produrre testi ragionevolmente ben costruiti a livello linguistico ed informativo. 5. Orientarsi tra i principali generi letterari antichi e moderni, per cominciare a sviluppare il gusto e l’interesse per la nostra ed altrui letteratura e cultura; 6. Conoscere e praticare funzionalmente i primi costrutti della lingua inglese. 7. Orientarsi nello spazio-tempo operando confronti tra realtà geografiche e storiche diverse; 8. Sviluppare atteggiamenti di curiosità, attenzione e rispetto della realtà naturale, di riflessione sulle proprie esperienze, d’interesse per i problemi e l’indagine scientifica; 9. Adoperare, per esprimersi e comunicare con gli altri, anche codici diversi dalla parola, come la fotografia, il cinema, internet, il teatro, la musica, di cui ne comprenderà il valore, il senso e, in maniera almeno elementare, le tecniche. 10. Padroneggiare concetti fondamentali della matematica e riflettere sui principi e sui metodi impiegati. 11. Leggere la realtà e risolvere i problemi, non soltanto impiegando forme verbali o iconiche, ma anche simboliche, caratteristiche della matematica; 12. Essere in grado di organizzare una raccolta di dati, ordinarla attraverso criteri, rappresentarla graficamente anche con tecniche informatiche, interpretarla; 13. Adoperare il linguaggio e i simboli della matematica per indagare con metodo cause di fenomeni problematici in contesti vari, per spiegarli, rappresentarli ed elaborare progetti di risoluzione. Criteri per la formazione della classe prima Provvediamo alla formazione di una classe eterogenea valutando i dati emersi dalle indicazioni della scuola dell’infanzia (griglie di osservazione/valutazione, colloqui con le insegnanti; si seguirà il criterio della migliore accoglienza per gli alunni che necessitano di una maggiore attenzione; saranno accolte le richieste di affiancamento ad un compagno conosciuto per gli alunni provenienti da fuori bacino. 14. Protagonisti e regole della convivenza scolastica Gli insegnanti Un aspetto caratterizzante la scuola primaria è la presenza e l’affermazione del valore del maestro prevalente . Ogni insegnante non può pensarsi che insieme agli altri , in un comune orizzonte culturale ed educativo. Gli insegnanti partecipano alla realizzazione del progetto esercitando la propria professionalità , intesa come una passione per la realtà che si 19 esprime in una dedizione verso la totalità dell’umano , dentro un continuo approfondimento della disciplina di insegnamento. La professionalità è l’esito sia della espressione della propria competenza , sia di un coinvolgimento comune del progetto educativo dell’Istituto in cui la programmazione assume e conserva la fisionomia di un ipotesi di lavoro, continuamente elaborata e verificata negli Organi Collegiali , alla luce dei criteri educativi generali. ORGANI COLLEGIALI DEL CORPO DOCENTE Collegio dei docenti E’ il punto visibile dell’unitarietà e della corresponsabilità educativa e didattica della scuola . Ha il compito di curare l’immagine culturale , di stabilire le finalità e i contenuti educativi su cui ogni docente deve impostare il proprio lavoro . All’interno del collegio vengono continuamente rielaborati i passi del percorso didattico. Équipe pedagogica L’èquipe pedagogica è il momento in cui si attua un condivisione più specifica del lavoro didattico svolto tra gli insegnanti. L’èquipe di classe si ritrova per gli interventi di personalizzazione e di valutazione. Riunioni per materie Le riunioni per materie sono un utile strumento per vivere collegialmente l’aggiornamento e la programmazione . I GENITORI L’apporto dei genitori alla vita della scuola è fondamentale per costruire un’opera comune dove il bambino impara che le difficoltà , la fatica dell’apprendimento, la ricerca di autonomia , la routine del lavoro quotidiano sono aiuto a quella crescita che né la famiglia né la scuola possono fare da soli . La presenza dei genitori si esplicita innanzitutto nella collaborazione a rendere concreto il progetto educativo che la scuola propone; nel coinvolgimento e nella condivisione di quei gesti che esprimono con evidenza l’identità della scuola . La presenza di ciascun allievo nell’Istituto esprime la scelta consapevole della famiglia per un cammino educativo comune. La famiglia , infatti , optando per questa scuola , sceglie un’impostazione culturale che completa e svolge l’educazione data dalla famiglia stessa . 20 La scuola adotta un suo regolamento , un insieme di norme che rappresentano uno strumento indispensabile per utilizzare il tempo e gli spazi della scuola , per il bene proprio e per quello di tutta la comunità. ORGANISMI DI PARTECIPAZIONE DEI GENITORI Assemblee di classe I genitori esprimono la loro partecipazione comunitaria attraverso le assemblee di classe. Hanno diritto ad essere informati sull’andamento didattico ed educativo del proprio figlio . Sono previsti due momenti assembleari. Nel primo , ad anno scolastico iniziato , i docenti danno un primo giudizio sulla classe e presentano il programma e le attività. L’assemblea prevede un momento di discussione per il chiarimento di eventuali questioni poste dai genitori. Essa si conclude con l’elezione dei rappresentanti di classe dei genitori. Nel secondo momento assembleare , che si svolge poco prima della fine dell’anno scolastico , si dà conto dello svolgimento del programma da parte dei docenti, ma soprattutto si discute sull’andamento dell’ anno trascorso insieme alle famiglie. 15. Gli spazi della scuola Primaria Lo spazio dei laboratori è da considerarsi di grande valore, fascino e utilità nella scuola primaria . I bambini , infatti, possono ricevere uno stimolo notevole ad esprimere tutte le dimensioni della propria persona curando in particolare l’aspetto sensibile, in aule e spazi attrezzati in modo adeguato, come i laboratori. I laboratori sono una risorsa importante e uno strumento indispensabile per l’organizzazione e la realizzazione delle attività progettate; per tale motivo la scuola dispone di un'aula adibita ai laboratori di informatica dotata di 9 postazioni computer, L.I.M. ( lavagna interattiva multimediale) che verranno utilizzate per attività di video scrittura ed esercitazione didattiche. Inoltre ogni aula è dotata di dispositivo WIRELESS . Dispone , inoltre di un aula polifunzionale adibita a mensa, auditorium , salone recite, feste etc…. 21 Spazi per il gioco: la scuola è dotata di un giardino che viene utilizzato come spazio per il giuoco , soprattutto durante i momenti di intervallo e di post-scuola , ed ha anche la disponibilità di un campo di calcetto in erba sintetica adiacente la scuola per le attività motorie all’aperto. 17. Criteri di valutazione I criteri di valutazione degli alunni sono stati individuati e definiti dal collegio dei docenti. Nel processo di valutazione periodica (quadrimestrale), le insegnanti per integrare la misurazione delle prove terranno conto di attenzione, impegno, partecipazione, ritmo di lavoro, puntualità nella consegna dei lavori (anche compiti a casa), rapporti con gli altri, rispetto delle regole, progressi rispetto alla situazione di partenza. Per la valutazione degli apprendimenti e del comportamento, la legge di conversione 30 ottobre 2008, n.169 ha disposto modifiche al sistema di valutazione degli alunni; Criteri essenziali per la valutazione di qualità sono: -la finalità formativa; -la validità, l’attendibilità, l’accuratezza, la trasparenza e l’equità: -la coerenza con gli obiettivi d’apprendimento previsti dal piano di studio; -la considerazione sia dei processi di apprendimento sia dei loro esiti; -il rigore metodologico nelle procedure; -la valenza informativa. In tale ottica è indispensabile che i citati criteri facciano da riferimento per: -la valutazione in itinere; -la valutazione periodica e finale. La valutazione terrà conto del livello di conoscenza e del rendimento scolastico complessivo degli alunni nelle singole discipline. La valutazione nelle singole discipline sarà espressa in viti numerici. Solo per l’insegnamento della religione cattolica resta la valutazione attraverso un giudizio sintetico formulato dal docente. Il voto nel comportamento nella scuola primaria sarà espresso attraverso un giudizio del docente e dei docenti contitolari. La nostra scuola ha come preoccupazione primaria quella di far crescere gli studenti, ma riteniamo che la valutazione sia uno strumento necessario,un processo indispensabile nel percorso di personalizzazione di ognuno . La valutazione è un processo dinamico, essa ha una funzione di diagnosi , di correzione , ma anche di valorizzazione. 22 Il valore delle valutazioni sintetiche A noi interessa che la valutazione certifichi livelli precisi di competenze, pur affermando il primato dell’apprendimento rispetto al voto. Quest’ultimo , infatti , non è mai definitorio , si riferisce sempre all’operato svolto (conoscenze,competenze e abilità ) e non intende fissare o giudicare il valore della persona. Questi di norma i valore che vengono conferiti alle valutazioni sintetiche: “ 5 “ :il livello delle abilità risulta lacunoso e viene proposto un lavoro di recupero; “ 6 “ : appena accettabile il livello delle abilità raggiunte; “ 7 “: generalmente adeguato il livello di abilità e conoscenze raggiunto, nonostante il permanere di alcune incertezze; “ 8 “ : il livello di conoscenze ed abilità raggiunto è sicuro; “ 9 “ : solido il livello di conoscenze ed abilità; “ 10 “ : eccellente il livello di rielaborazione delle competenze. Prove e verifiche La rilevazione degli esiti dell’osservazione deve essere valida, costante, completa e documentata. Strumenti privilegiati della valutazione sono l’osservazione e le verifiche, sia in itinere che sommative . La verifica serve anche perché l’alunno si abitui a rendere ragione di ciò che fa ed impara. La verifica può essere sia scritta che orale: le due modalità hanno valore diverso e diversa valenza educativa. Le prove possono essere di vario tipo per permettere di esplorare con più precisione diverse risposte e atteggiamenti e attività dei bambini: • verifiche scritte • colloqui orali o interrogazioni • conversazioni • questionari • test • relazioni singole o di gruppo L’autovalutazione dell’insegnante Gli insegnanti valutano il loro lavoro • ogni giorno • durante la programmazione sintetica bimestrale e quella analitica 23 bisettimanale • durante la valutazione quadrimestrale • attraverso gruppi di ricerca-azione con il compito di individuare standard di apprendimento e di valutarne il conseguimento Autovalutazione e valutazione esterna della scuola Una scuola, in quanto organizzazione dotata di fine, di risorse e di strategie, può essere valutata e quindi controllata secondo parametri di efficacia ed efficienza. L’autovalutazione della scuola è infatti un processo continuo che consente un riesame permanente del funzionamento del Sistema scolastico e una continua riflessione sull’esperienza della comunità educante. Suo scopo è migliorare la qualità e adattare l’offerta formativa ai bisogni di tutti gli alunni, e contribuire, nello stesso tempo, a sviluppare la professionalità dei docenti e la loro corresponsabilità nei confronti della stessa gestione. Il confronto fra insegnanti e genitori, che avviene nelle Assemblee di fine anno diventa momento di valutazione dell’efficacia della proposta. La valutazione esterna della scuola è affidata alle prove somministrate ogni anno dall’INVALSI alle classi Seconde e Quinte. 14. ORGANIZZAZIONE PRIMARIA ORARIA DELLA 24 SCUOLA L’organizzazione oraria per il curricolo comune è di 27 ore è stabilita dal collegio dei docenti: DISCIPLINE ITALIANO STORIA GEOGRAFIA CONVIVENZA CIVILE MATEMATICA SCIENZA/TECNOLOGIA RELIGIONE INGLESE CLASSE I 8 1 1 1 5 2 2 3 CLASSE II CLASSE III CLASSE IV 8 1 1 1 5 2 2 3 7 1 1 1 6 2 2 3 7 1 1 1 6 2 2 3 SCIENZE MOTORIE MUSICA ARTE E IMMAGINE 1 1 2 1 1 2 2 1 1 2 1 1 25 La scuola primaria dell’Istituto Bambinopoli è aperta dal lunedì al giovedì , dalle 8.00 alle 13.30, il venerdì dalle 08,00 alle 13,00. La scuola inoltre attiva il servizio mensa, con costo aggiuntivo alla retta, dalle ore 13.30 alle ore 14.00. L’Istituto per i propri alunni prevede e predispone l’orario di guida ai compiti , con costo aggiuntivo alla retta, dalle ore 14.00 alle ore 16.00. Per regolamento interno , l’ingresso con un ritardo di oltre 15 minuti dalle 8.00, è posticipato alla seconda ora . Si precisa, inoltre, che superati n.5 ritardi ,con ingresso alla seconda ora , verrà conteggiato un giorno di assenza. 26 13. CALENDARIO ANNO SCOLASTICO 2015\2016 INIZIO ATTIVITA’ 14 SETTEMBRE 2015 VACANZE NATALIZIE DAL 23/12/2014 AL 06/01/2016 VACANZE PASQUALI DAL 25/03/2016 AL 28/03/2016 FESTA DELL’AUTONOMIA SICILIANA 15 MAGGIO 2015 TUTTE LE FESTE NAZIONALI PER LA SCUOLA PRIMARIA E DELL’INFANZIA IL TERMINE DELLE ATTIVITA' EDUCATIVO-DIDATTICHE E' FISSATO AL 15/06/2016 27