Conferenza tecnica Sonar FALCON Relatore: C. Del Turco Motivazioni del progetto Le radici di questo progetto risalgono agli anni 90 quando il sommergibile Marconi, a seguito di un guasto al sonar operativo, si trovò a 200 metri di profondità senza la possibilità di risalire in superficie in condizioni di sicurezza. Allora fu proposto alla Marina Militare un sonar ausiliario di emergenza che, dato lo stato dell’arte, sarebbe però risultato ingombrante e molto costoso in aperto contrasto con le esigenze logistiche contingenti. Si trattava pertanto di escogitare un software che, sfruttando il rapido sviluppo dell’informatica, rendesse utilizzabili i Personal Computer commerciali per il trattamento dei segnali sonar; sotto tale spinta è scaturita nel tempo l’idea FALCON (Fasci Acustici per Localizzazione a Coerenza d’ Onda Naturale). Idea che, grazie alla semplicità degli algoritmi progettati, non necessita di processori potenti e consente di realizzare apparati sonar ausiliari a fasci preformati con il solo impiego di un P.C. portatile e 4 carte elettroniche alloggiate in un piccolo contenitore dotato di alimentatore e batterie. INTRODUZIONE Il sonar FALCON ( Fasci Acustici per Localizzazione a Coerenza d’Onda Naturale) è stato studiato per la realizzazione di una classe di apparati ausiliari che, grazie alla loro estrema semplicità, abbiano ingombri ridotti ed elevata affidabilità. Il FALCON è concepito per l’abbinamento con una base ricevente circolare ad “n” elementi con la quale formare m“ fasci di scoperta video, costituiti con “nf” elementi ciascuno, tal da coprire tutto l’orizzonte subacqueo. IL TRATTAMENTO DEI SEGNALI IDROFONICI La metodologia di trattamento dei segnali idrofonici è, in linea di principio, estremamente semplice: si amplificano, si filtrano nella banda prescelta (f1-f2) e si limitano a due stati gli “n” segnali idrofonici che, dopo limitazione, indichiamo con (L1…Ln). L’insieme degli stati logici istantanei del gruppo (L1…Ln) può essere visto come un numero binario costituito da una stringa contenente, ad esempio, gli “n” valori ( 0 - 1 - 1 - 0 -…- 1 - 1 - 0 ) . ELABORAZIONE CON IL COMPUTER La stringa ad “n” bit è inserita in un computer al ritmo superiore a due volte la frequenza massima della banda; questa stringa, avente il corrispondente valore numerico Y, contiene tutte le informazioni necessarie all’elaborazione. Il software dispone di “m” matrici di conversione che secondo la filosofia FALCON, computano gli “m” fasci preformati. LA REALIZZAZIONE DELL’APPARATO FALCON La fotografia mostra l’insieme FALCON costituito da: Un miditower contenente tutto l’hardware ed un P.C. portatile LA REALIZZAZIONE DELL’APPARATO FALCON Miditower aperto con vista di tutti i componenti elettronici che costituiscono l’insieme per il trattamento dei segnali idrofonici: LA REALIZZAZIONE DELL’APPARATO FALCON La fotografia mostra una schermata operativa realizzata con il FALCON collegato al simulatore DBSEI ( sorgente sonora per 95°): Il confronto tra il processo FALCON ed altri metodi di formazione fasci Panoramica del software disponibile per il calcolo, la verifica e la simulazione delle variabili di progetto che caratterizzano il processo FALCON