1 SCHERMO TOTALMENTE NERO Requiem for a dream (la musica parte quasi impercettibile e sale sempre più) Lentamente si compone il logo FIAMMA IMPERITURA DISSOLVENZA VERSO IL BIANCO CGI - SALONI DI ILUVATAR SCHERMO TOTALMENTE BIANCO Dal bianco gradualmente si iniziano a intravedere delle forme. Si individua una figura luminosa e solenne. Il volto è quello di un anziano saggio e potente, con barba, capelli bianchi e lunghi. Questi si dipartono in tutte le direzioni. Tutto ciò che si vede è come formato da quei filamenti luminosi: il trono di cristallo risplendente su cui siede, il salone e le arcate circostanti. In basso una moltitudine di figure più piccole ma ugualmente luminose ascoltano una musica che sembra provenire dall’Anziano stesso. NARRATORE (V.F.C.) Esisteva Eru, l’Uno, chiamato anche Iluvatar. Dal suo pensiero generò gli Ainur, dagli Uomini chiamati “Dei”. Iluvatar cessa cospetto. la musica e gli Ainur si inchinano ILUVATAR (solennemente) Del tema che vi ho esposto, io voglio che facciate, in congiunta armonia, una Grande Musica, adornando il tema stesso con i vostri pensieri, se lo desiderate. al suo 2 Iluvatar ascolta in silenzio sorridente. Si susseguono spezzoni in cui gli Ainur cantano con voci celestiali. Dopo breve una figura inizia a cantare in modo difforme, fuori dal tema. Alcune figure intorno a lui diventano incerte nel canto. NARRATORE (V.F.C.) Ma Melkor, il più possente degli Ainur, prese ad inserire trovate frutto della propria immaginazione non in accordo col tema di Iluvatar, per accrescere la gloria della sua parte. Seguono spezzoni in cui Iluvatar si alza e interrompe gli Ainur, il tema riparte due volte, lievemente difforme, ma Melkor causa ogni volta discordanza, molti Ainur restano in silenzio mentre altri seguono il tema di Melkor. Due musiche contrapposte si fronteggiano. NARRATORE (V.F.C. - continua) Iluvatar due volte si levò e altri due temi vennero proposti, ma la dissonanza di Melkor si diffuse ogni volta, tentando di sovrastare il canto degli altri Ainur. Iluvatar si erge con un volto terribilmente arrabbiato, leva entrambe le mani e, con un fragoroso accordo, la musica cessa. ILUVATAR (severo) Potenti sono gli Ainur e potentissimo tra loro è Melkor, ma io sono Iluvatar e le cose che avete cantato ora le esibirò così che vediate ciò che avete fatto. Iluvatar si rivolge a Melkor con severità. Questi mostra dapprima un’espressione di vergogna che si trasforma dopo poco in rabbia e odio. Il suo sembiante, fino ad ora bianco candido, assume sfumature rosse e fiammeggianti. ILUVATAR (continua) E tu, Melkor, t’accorgerai che nessun tema può essere eseguito che non abbia fonte in me. Nessuno può alterare la musica a mio dispetto. E anche se vi proverà, non farà altro che dimostrare di essere mio strumento per realizzare cose ancora più meravigliose. 3 Iluvatar apre una visione sul vuoto e mostra un pianeta la cui vista si avvicina sempre più. E’ la Terra. Viene mostrata una breve visione di paesaggi lussureggianti, mari calmi e soleggiati, elfi ed uomini. NARRATORE (V.F.C.) Il mondo prese a svolgere la propria vicenda e gli Ainur s’accorsero che conteneva cose di cui non avevano idea: videro la venuta dei Figli di Iluvatar, Elfi i primogeniti ed Uomini i successivi. Gli Ainur si mostrano meravigliati e deliziati della visione, mentre Melkor mostra brama di possesso e invidia. ILUVATAR (V.F.C.) (solenne) Conosco il desiderio delle vostre menti, che ciò che avete visto in sia realmente e non solo nel vostro pensiero. Perciò dico “EÄ”! Che queste cose siano! Iluvatar leva un braccio in direzione del vuoto. La visione svanisce ed una fiamma danza nello spazio. L’inquadratura si avvicina e la fiamma si trasforma in galassie, stelle, pianeti. ILUVATAR (V.F.C.) (continua) Il Mondo ora è. Coloro che lo desiderano possono andarvi, ma la loro potenza, per amore del Mondo, sarà in esso contenuta e limitata, finché esso non sarà perfetto. Essi saranno chiamati i Valar, le Potenze del Mondo. Visione dello spazio interstellare, con nebulose e stelle in lontananza NARRATORE (V.F.C.) Entrati nel mondo i Valar si resero conto che questo era soltanto stato presagito e che ad essi spettava attuarlo. Visioni di nubi spazzate dai venti, di mari tempestosi, di monti aspri e inospitali 4 NARRATORE (V.F.C. - continua) Per innumerevoli ere i Valar si affaccendarono per realizzare la dimora dei Figli di Iluvatar. E, una volta completata la Terra, i Valar assunsero forma e colore. DISSOLVENZA La musica sfuma ESTERNO - GIORNO Age of Gods – Thomas Bergersten I quattordici Valar, in forma umana, si stagliano contro un cielo in cui le nubi vengono spazzate violentemente dal vento. NARRATORE (V.F.C.) Sette sono i signori dei Valar e sette sono le Valier, le Regine. ESTERNO MONTE TANIQUETIL – GIORNO MANWË (Patrick Wilson), abbigliato di blu e bianco, con penetranti occhi azzurri, osserva pensoso l’orizzonte, oltre il mare. Aquile volteggiano in cielo. NARRATORE (V.F.C. - continua) Manwë, fratello di Melkor nella mente di Iluvatar è Signore di Venti e Nuvole e Re di tutti i Valar sulla Terra. Le Aquile rispondono al suo comando. 5 VARDA (Valeria Solarino) con capelli neri, lunghi e lisci, ed un vestito di un bianco scintillante si avvicina a Manwë, la scena diventa notturna, stelle si accendono mentre Varda leva lo sguardo verso il cielo. NARRATORE (V.F.C. - continua) Con lui dimora Varda, Signora delle Stelle; la luce è il suo potere e la sua gioia. ESTERNO SPIAGGIA – CREPUSCOLO ULMO (Ron Perlman), barba e capelli brizzolati, folti e ricci, armatura a scaglie di pesce colore del bronzo ed un mantello azzurro. E’ immerso nel mare fino alle ginocchia, con una mano increspa l’acqua, poi lentamente suona il suo corno, costituito da una candida conchiglia marina. NARRATORE (V.F.C. - continua) Ulmo è il Signore delle Acque, raramente assume forma fisica, ma il suo spirito scorre in tutte le vene del Mondo. 6 INTERNO FUCINA DI AULË – GIORNO AULË (Peter Sarsgaard), una folta barba nera ed un corpetto di cuoio, è intento a lavorare alla forgia un pezzo di metallo incandescente. Sullo sfondo una figura femminile, YAVANNA (Evan Rachel Woods) che sale verso una porta aperta da cui entra una luce abbagliante. NARRATORE (V.F.C. - continua) Aulë ha il dominio sulle sostanze di cui è fatto il mondo; è fabbro e maestro di tutti i mestieri. ESTERNO FUCINA DI AULË – GIORNO Yavanna, capelli castani mossi, vestita di verde ed oro, esce dall’officina di Aulë e passeggia in mezzo al grano maturo carezzandone le spighe; sullo sfondo alberi carichi di frutta. NARRATORE (V.F.C. - continua) La sua sposa è Yavanna, la dipensatrice di frutti, colei che ama tutto ciò che cresce sulla Terra. STACCO INTERNO SALE DI MANDOS – CREPUSCOLO MANDOS (Patrick Stewart), calvo e con una barba quasi bianca, all’interno dei suoi saloni di grigia pietra, su di un seggio di foggia semplice, costruito con la stessa pietra. Dietro di lui la scultura di una bilancia retta su di una spada. 7 Veste un mantello con cappuccio grigio e nero. NARRATORE (V.F.C. - continua) Mandos è Signore del Destino, conosce tutto ciò che deve accadere e pronuncia le sentenze dei Valar. VAIRË (Claire Forlani) è al lavoro ad un telaio. La sua tunica è rossa, grigia e nera. I capelli color mogano. Dietro di lei le mura grigie delle sale di Mandos sono tappezzate di arazzi già completati che mostrano frammenti della Storia. NARRATORE (V.F.C. - continua) Vairë la tessitrice è la sua sposa, colei che iscrive nelle sue tele tutto ciò che è stato nel tempo. ESTERNO GIARDINI DI LORIEN – GIORNO In un meraviglioso giardino verde, ricco di fiori, con siepi curate, fontane di marmo e giochi d’acqua, passeggiano tre Valar. LORIEN (Christoph Waltz) ha l’aspetto di un saggio con i capelli e la barba brizzolati, un mantello di tenui colori pastello. 8 ESTË (Eva Green), vestita con eterei veli bianchi e grigi gioca con una farfalla vicino ad una fontana. NIENNA (Charlotte Gainsbourg) ha un cappuccio e delle vesti grigie, bordate di nero. NARRATORE (V.F.C. - continua) Lorien è Signore di Visioni e Sogni, la sua sposa è Estë la gentile, il cui dono è il riposo che medica ferite e stanchezza. Sorella di Lorien è Nienna, che conosce il dolore e soffre per ogni ferita inferta alla Terra; coloro che la odono non si disperano ma apprendono pietà e speranza. ESTERNO BOSCO – GIORNO TULKAS (Charlie Hunnam), muscoloso, a torso nudo mantello rosso, ha barba e capelli biondi e ricci. con un E’ disteso in una radura, intento ad ammirare compiaciuto NESSA (Camilla Belle) mentre danza leggiadra e sensuale coperta di trasparenti veli. 9 NARRATORE (V.F.C. - continua) Tulkas il valoroso è il massimo in atti di prodezza; la sua sposa è Nessa, signora della femminilità e della grazia. ESTERNO BOSCO – CREPUSCOLO In un bosco ombroso vediamo OROMË (Sam Worthington), vestito di verde e marrone, un corno decorato a tracolla. Ha un fisico possente e folti capelli castani. Frena il cavallo bianco che sta montando e scende, accolto da VÁNA (Elisabeth Banks), dai capelli biondo miele e l’aspetto prosperoso, il vestito verde con motivi floreali. Ai suoi piedi fiori ed intorno a lei uccelli che cantano. NARRATORE (V.F.C. - continua) Oromë è il possente signore delle Foreste, ama la caccia e i cavalli. La sua sposa è Vàna, Signora della Primavera. ESTERNO PIANURA - GIORNO Scendendo con l’inquadratura, dietro ai quattordici Valar, viene mostrata, distante, una schiera di personaggi, indistinti, vestiti di bianco o con armature. NARRATORE (V.F.C. - continua) Con i Valar giunsero anche altri spiriti, i Maiar, loro servitori e ausiliari. DISSOLVENZA 10 INTERNO UTUMNO – NOTTE Ghost Brigades – Two Steps from Hell In un cupa e vasta sala sotterranea, troviamo MELKOR (Michael Fassbender), dall’aspetto nobile ma fosco, vestito con un’armatura rossa e nera; dietro di lui vi sono alcuni demoni fiammeggianti e, defilato, si vede un servitore con armatura, mazza ed un elmo che ne cela completamente il viso. NARRATORE (V.F.C.) Sulla Terra discese anche Melkor, colui che si leva in possanza e a cui Iluvatar concesse poteri e conoscenza superiori a quelli di tutti gli altri Valar. Molti Maiar furono gloria e gli rimasero Altri ne corruppe in servi più spaventosi, attirati dalla sua fedeli nell’oscurità. seguito. Tra i suoi i Balrog. E Sauron, il suo luogotenente. La musica sfuma DISSOLVENZA 11 INTERNO Un Elfo accanto incinta CAMERA DA LETTO – GIORNO di aspetto regale, FINWË (Greg Kinnear), è in piedi al letto dove giace un’elfa, MIRIEL (Vera Farmiga), e pallida. FINWË (carezzando Miriel con dolcezza) Mia cara... MIRIEL (sofferente) Shhh, non pensarci nemmeno. Il Re dei Noldor non può mancare un invito dei Valar. Finwë sorride e prende la mano di Miriel. Annuisce. FINWË Tornerò presto. Finwë bacia affettuosamente Miriel, si volta ed esce. INTERNO SALONE – GIORNO Finwë riceve da un servitore un prezioso mantello. Lo indossa e si avvicina all’uscio dove lo attendono due elfi in piedi, di cui uno è RUMIL (Kevin Corrigan). Si volta brevemente verso la camera di Miriel poi apre il portone. 12 RUMIL Signore… FINWË Andiamo! STACCO ESTERNO CITTA’ DI TIRION – GIORNO A place in heaven – Thomas Bergersten Panoramica della Tirion, costruita colle. città su di di un La M.D.P. fluttua sopra strade lastricate di marmo, bianchi palazzi e torri, giardini rigogliosi ricchi di alberi, con ruscelli che li percorrono e piccole cascate tra i vari terrazzamenti che formano i vari livelli della città. La M.D.P. sale sempre di più sul colle, fino ad inquadrare un ampio spiazzo in cima, dove si trova anche un edificio imponente dotato di un’elevata torre. La musica sfuma ESTERNO PIAZZALE DELLA TORRE – GIORNO Un assembramento di elfi, raggruppati intorno a tre figure regali: INGWË (John Schneider), FINWË e OLWË (Clancy Brown), occupa tre lati di un’ampia piazza. 13 Sul quarto lato fanno il loro ingresso alcuni Valar: MANWË, VARDA, ULMO, AULE E YAVANNA. La loro altezza è leggermente superiore a quella degli elfi, gli occhi più luminosi. Gli elfi interrompono il loro chiacchiericcio e si posizionano ordinatamente, in rispettoso silenzio. MANWË Vi ho convocato qui, alla Mindon Eldalieva, per festeggiare la fine della sua costruzione. Con la Torre degli Elfi la città di Tirion raggiunge l’apice della sua bellezza. Sarà la residenza di Ingwë, Signore della casata dei Vanyar e Re di tutti gli elfi. Manwë indica INGWË, un elfo biondo dall’aspetto nobile. Ingwë si inchina ai Valar. La folla acclama il Re. FOLLA (brusio di acclamazione) Manwë leva le mani e aspetta il silenzio della folla. Con un gesto della mano mostra l’imponente costruzione alle sue spalle. MANWË Tutto ciò che vedete qui non sarebbe stato possibile senza Re Finwë e la sua stirpe, i Noldor, che a lungo si sono adoperati per edificare e abbellire questa città. Finwë si inchina riconoscente. Varda fa un passo avanti e punta il dito verso la cima della torre. VARDA Sulla sommità della Torre splenderà eternamente un faro, così che i Teleri, la gente di Re Olwë, trovino sempre la direzione di Tirion. Sia che dimorino nella loro città di Alqualondë, o che stiano solcando i mari che tanto amano. 14 Il faro si accende, proiettando un raggio di luce in lontananza. OLWË, dai lunghi capelli argentati, si inchina con gratitudine. ULMO (assorto nei ricordi) Il Mare! Non sembra passata un’era da quando svelsi l’Isola Solitaria per trasportare le tre stirpi degli elfi dalla Terra di Mezzo fino alle spiagge di Valinor… DISSOLVENZA INIZIO FLASHBACK ESTERNO SPIAGGIA - NOTTE In sottofondo Homecoming – Thomas Bergersten Oromë cavalca il suo bianco destriero ai bordi di una foresta. Vede in lontananza un gruppo di elfi sulle spiagge di un lago; arresta il cavallo tirando le redini. Si ferma alcuni secondi, carezza il suo cavallo per tranquillizzarlo e si avvicina al passo agli elfi. Sul suo volto un’espressione meravigliata. Gli elfi alla sua vista si ritraggono impauriti. Oromë smonta da cavallo a poche decine di metri dagli elfi. La M.D.P. inquadra Oromë dal punto di vista degli elfi, ai quali appare come una figura scura ai margini del bosco. Alcuni si avvicinano titubanti, poi vedendo il destriero bianco ed il volto luminoso di Oromë, si rasserenano e lo omaggiano. OROMË (V.F.C.) Con sorpresa scoprimmo che i Figli Iluvatar si erano risvegliati presso rive di Cuivinien. STACCO di le 15 ESTERNO ANELLO DELLA SORTE - GIORNO I tre Signori degli elfi più THINGOL (cameo di Ewan McGregor), un elfo dai capelli grigio-argento e di nobile aspetto, sono a concilio con i Valar Manwë, Ulmo ed Oromë e discutono in modo accalorato. MANWË (V.F.C.) Convocammo i signori degli elfi per mostrare loro Valinor e portare alle loro stirpi il nostro invito a trasferirsi nelle Terre immortali. ESTERNO VALLATA - NOTTE Una schiera di allontanano. elfi è accampata, mentre altre schiere MANWË (V.F.C. - continua) Vi fu una grande scissione: molti non vollero lasciare il crepuscolo della Terra di Mezzo, altri decisero di fermarsi strada facendo ESTERNO COLLINE - NOTTE Enormi schiere di elfi in marcia sotto le stelle. MANWË (V.F.C. - continua) La maggior parte dei Figli accettò l’invito. Lunga e dura è stata invero la marcia degli Elfi. DISSOLVENZA La musica sfuma FINE FLASHBACK si 16 ESTERNO PIAZZALE DELLA TORRE – GIORNO Yavanna avanza in mezzo alla piazza, con le mani giunte, e depone un seme risplendente al centro di un’aiuola verde. Yavanna intona un canto mentre piccolo germoglio bianco-argento. si dischiude e cresce un YAVANNA (canta in elfico) (sottotitoli) Attendeva l’argenteo seme che la Torre degli Elfi si levasse verso i cieli… DISSOLVENZA INIZIO FLASHBACK ESTERNO TERRA DI MEZZO – NOTTE Montagne in fiamme, contro il fuoco. con l’ombra di Melkor che si staglia Ë (V.F.C.) Nelle ere precedenti, prima dell’arrivo dei primogeniti, Melkor dichiarò guerra ai Valar, giunse nel Mondo e lo avvolse nell’oscurità. Trovammo rifugio in queste terre, in Valinor, e qui è nata una nuova luce ed una nuova speranza. ESTERNO TUMULO DEGLI ALBERI - NOTTE After the fall – Two Steps from Hell Yavanna è in piedi su di una verde collina, le braccia levate, una radianza è emanata dal suo essere, e canta in elfico. AULË (V.F.C. - continua) La mia sposa diede mano ad un’opera che mai era stata realizzata prima di allora. 17 Due teneri alberelli spuntano dal terreno, uno argenteo ed uno dorato, emanano ciascuno una luce di tali colori. Yavanna prosegue il canto, come in trance, i due alberi crescono sempre più. L’inquadratura si muove vorticosamente, roteando tra Yavanna ed i due alberi. Ad ogni rotazione, quando vengono inquadrati gli alberi, questi sono sempre più alti. Raggiungendo, infine, un altezza straordinaria. L’inquadratura si ferma dietro Yavanna, e inquadra dal basso anche entrambi gli alberi. Tende una mano verso gli alberi, la M.D.P. si avvicina, segue il suo braccio, viene proiettata oltre la mano. Le chiome degli alberi occupano tutto il campo. Sull’albero d’argento una miriade di fiori sbocciano, con una pioggia di rugiata argentea. Poco dopo i frutti dell’albero d’oro iniziano a brillare di un’intensa luce aurea. Dopo aver brillato per del tempo insieme, la luce dell’albero d’argento si affievolisce e l’albero d’oro brilla quasi da solo. La luce dorata si attenua a sua volta e, giunta al minimo, riprende a crescere la luce argentea. DISSOLVENZA La musica sfuma FINE FLASHBACK 18 ESTERNO INGRESSO DEL PALAZZO DI FINWË – GIORNO In sottofondo Gift of life – Thomas Bergersten Finwë, Rumil e l’altro servitore sono nella via di accesso e si dirigono verso l’ingresso del palazzo. Vengono raggiunti da una GIOVANE che corre in loro direzione. GIOVANE (concitata) Sire Finwë! Sire Finwë… FINWË (preoccupato) Cosa succede? GIOVANE Dama Miriel! Sono iniziate le doglie! Finwë corre verso il palazzo, ed entra. INTERNO SALONE PALAZZO DI FINWË - GIORNO Finwë si dirige verso la porta della camera di Miriel, da cui provengono dei lamenti. Un’ANCELLA blocca con un gesto il Re. Il Re ignora l’invito e cerca di passare comunque. L’ancella si sposta davanti alla porta. ANCELLA Signore, non può entrare, aspetti… FINWË Miriel… come sta? Devo entrare! ANCELLA (poggiando una mano sulla spalla di Finwë) Aspetti… Finwë si calma, e rinuncia ad entrare, si volta e fa alcuni passi indietro. MIRIEL (V.F.C.) (urla di dolore) Finwë si volta e si appresta ad entrare. ANCELLA (tenendo Finwë per un braccio) 19 Non entri, ancora. Si fidi! MIRIEL (V.F.C.) (diversi forti lamenti) Finwë si scrolla di dosso le mani dell’ancella e si allontana, portandosi le mani al volto. MIRIEL (V.F.C.) (un urlo lancinante) NEONATO (pianto) Finwë si precipita verso la porta, l’ancella si scosta e lo lascia passare. INTERNO CAMERA DI MIRIEL – GIORNO Finwë entra nella stanza, dove sono presenti due elfi femmina che hanno assistito Miriel durante il parto, e Miriel stessa. Finwë si dirige verso la moglie, mentre giace sul letto con in braccio il bambino. MIRIEL (stremata) Mio signore… ecco a te Feanor. Un grande destino lo attende poiché il suo spirito è di fuoco. Finwë, sorridendo, prende in braccio il bambino con amore. ESTERNO BALCONE DEL PALAZZO DI FINWË – GIORNO Al massimo splendore della luce dell’Albero d’Oro, Finwë dal balcone del suo palazzo, mostra al popolo, radunato nel piazzale sottostante, suo figlio. FINWË (levando il figlio sopra la testa) Mirate Feanor, il primogenito della discendenza. FOLLA (acclamazione) mia 20 Finwë rientra, lo attende Miriel, spossata e pallida. Guarda il marito con tristezza. MIRIEL Mai più partorirò un figlio, ché la forza che poteva nutrire la vita di molti è tutta fluita in Feanor. Finwë china il capo dispiaciuto. FINWË (poco più che sussurrando tra sé e sé) Possibile che qui, in questa Terra Benedetta, non vi sia modo di guarire? Qui ogni pena trova sollievo. DISSOLVENZA La musica sfuma ESTERNO GIARDINI DI LORIEN – GIORNO Finwë e Miriel sono accolti da Lorien ed Estë. La luce degli alberi è nel momento più flebile. FINWË Manwë mi ha consigliato di affidare la mia Dama alle vostre cure ESTË Dalle nostre fonti coloro che dimorano in Valinor possono trarre sollievo da ogni fardello. FINWË In voi ripongo la mia speranza, augurandomi che Miriel possa riprendersi presto, poiché è doloroso che una madre non possa assistere all’infanzia di suo figlio. MIRIEL (toccando il marito su di una spalla) Sì, è davvero una dura sorte. E piangerei, non fossi così stanca; ma non biasimarmi per questo e quant’altro possa accadere. 21 Eternal sorrow – Two Steps from Hell Miriel bacia delicatamente Finwë e si distende, lentamente su di una panca. Estë resta in piedi accanto a lei. Viene raggiunta da Nienna. P.P. su Nienna; una lacrima scende sul suo volto. Miriel chiude gli occhi; il suo spirito diparte; una leggera brezza le muove i capelli. Estë e Nienna si prendono cura del suo corpo, coprendolo con un leggerissimo velo grigio. FINWË (piangendo disperatamente) Miriel… Miriel… Miriel! DISSOLVENZA ESTERNO GIARDINI DI LORIEN – GIORNO Nel momento di massimo splendore dell’albero argenteo, Finwë ritto in piedi dinanzi al corpo di Miriel, chiuso in una teca di cristallo. FINWE (V.O.) E così, unico in tutto il Reame Beato sono privato della gioia. DISSOLVENZA INCROCIATA ESTERNO GIARDINI DI LORIEN – GIORNO Momento di massima luce dorata. Finwë ed un bambino piccolo, FEANOR sono in piedi davanti a Miriel. Il bambino piange ed il padre amorevolmente lo prende in braccio e piange con lui. In lontananza una figura li osserva, appoggiato ad un albero. E’ un Maia, OLORIN (Cameo di Ian McKellen) vestito di grigio, una stola azzurra intorno al collo ed una lunga barba grigia. P.P. del volto di Olorin; dolcezza e compassione. DISSOLVENZA INCROCIATA nel suo sguardo 22 ESTERNO GIARDINI DI LORIEN – GIORNO Luce argentea al massimo splendore. FEANOR, più grande, piange silenziosamente mentre guarda la madre distesa, restando in piedi davanti al padre, il quale, serio e pensoso, lo tiene per le spalle e poi lo lascia. DISSOLVENZA INCROCIATA ESTERNO GIARDINI DI LORIEN – GIORNO Diffusa luce dorata. Il bambino è in piedi da solo mentre osserva la madre. Il padre è dietro, più distante. DISSOLVENZA INCROCIATA ESTERNO GIARDINI DI LORIEN – GIORNO La luce degli alberi è nel momento di minore splendore. FEANOR, ormai ragazzo (Robert Naylor) è in piedi da solo mentre osserva la madre. Il padre è dietro, più distante, si gira e si allontana. Il giovane si volta per osservare il padre allontanarsi, poi torna a guardare la madre e piange. La musica sfuma DISSOLVENZA 23 INTERNO STUDIO DI FINWË – GIORNO Finwë è seduto e legge delle pergamene, entra Rumil. Finwë alza lo sguardo. FINWË Dimmi, Rumil, di cosa volevi parlarmi? RUMIL Vostro figlio. Feanor… FINWË Che succede, il problemi? ragazzo ti sta dando RUMIL Oh no, Signore! E’ indubbiamente migliore studente che abbia mai avuto. il Finwë sorride soddisfatto. RUMIL (continua) Sire, credo di avere ormai insegnare a Feanor. ben poco da Considerando che è attratto dalla creazione di opere sue proprie, suggerirei di indirizzarlo verso la metallurgia, la mineralogia e l’arte della costruzione. Rumil fa una breva pausa, si schiarisce la voce, mentre Finwë attende pensoso. RUMIL (continua) C’è un fabbro, Mahtan, allievo di Aulë, a Formenos, che potrebbe accoglierlo… FINWË (incredulo) Feanor non ha mai realmente superato la perdita della madre; e ora dovrei separarlo anche da me? RUMIL Mio Signore, è la cosa giusta da fare. L’ardore di tuo figlio, qualora venga costretto entro limiti troppo angusti, è come un fiume che erode gli argini fino ad inondare le campagne. 24 Finwë si tiene la testa tra le mani e pensa assorto per lunghi istanti. Poi alza lo sguardo verso Rumil e annuisce. ESTERNO PIAZZALE DELLA TORRE – GIORNO Finwë e Feanor giungono vicino all’alberello piantato da Yavanna, ora di media grandezza, al centro della piazza. MAHTAN (Max Martini) un elfo robusto dai lunghi capelli color mogano, tenuti da un cerchietto di rame, è in attesa. Finwë abbraccia il figlio che ricambia. Una lacrima scende sulla guancia di Feanor, che prontamente l’asciuga per non farla notare. Senza una parola Feanor si allontana dal padre. Mahtan lo accoglie scompigliandogli bonariamente i capelli e sorridendogli. Con un gesto gli ingiunge poi di seguirlo ed insieme si allontanano. Finwë resta in attesa finché non svoltano e scompaiono alla vista. Una figura femminile, INDIS (Marley Shelton) si avvicina al fianco del Re e lo abbraccia. Finwë ricambia l’abbraccio amorevolmente. DISSOLVENZA 25 ESTERNO PALAZZO DI MAHTAN, ATRIO - GIORNO Birth of a hero – Two Steps from Hell Panoramica di un palazzo di alabastro e marmo, costruito su un promontorio roccioso. In lontananza si scorgono i due alberi. Su di un balcone del palazzo sta una ragazza, NERDANEL (Mackenzie Lintz), dai lunghi capelli rossi leggermente mossi, che osserva l’orizzonte in direzione opposta agli alberi. La ragazza sorride e scende dalle scale. Esce correndo dal palazzo, incontro a Mahtan, suo padre, che sta arrivando con Feanor. Nerdanel abbraccia il padre e gli gira intorno saltando e sorridendo. Nerdanel osserva poi Feanor, gli sorride, si avvicina e fa per aiutarlo a portare il suo bagaglio, ma il ragazzo, infastidito, rifiuta. Più in disparte c’è un ragazzo, GONDWË (Liam James) che osserva silenzioso l’arrivo di Finwë. DISSOLVENZA 26 FUCINE DI MAHTAN - GIORNO Mahtan è impegnato a fondere del metallo mentre Gondwë spalano energicamente carbone nella fornace. Feanor e STACCO Mahtan soffia il vetro per realizzare vasi mentre Feanor mescola delle polveri in alcuni recipienti portati da Gondwë. DISSOLVENZA INCROCIATA ESTERNO PALAZZO DI MAHTAN – GIORNO Gondwë e Feanor stanno costruendo un muro. Mahtan parla loro e gesticola (senza che si sentano voci) come per spiegare il lavoro che devono compiere. STACCO ESTERNO PALAZZO DI MAHTAN, FUCINE - GIORNO FEANOR mette dei contenitori spala carbone nel fuoco. nella fornace mentre Gondwë Feanor versa poi il metallo fuso negli stampi. Arriva Mahtan, che sorride e scompiglia i capelli a Feanor. STACCO FUCINE DI MAHTAN - GIORNO Mahtan batte un ferro rovente sull’incudine mentre Feanor usa il mantice. Nerdanel osserva poco distante, nascosta dietro una colonna. Feanor se ne accorge; la ragazza gli sorride, ma lui fa finta di nulla e continua il lavoro. Gondwë guarda la ragazza, che lo ignora, si gira e si allontana. La musica sfuma DISSOLVENZA INCROCIATA 27 FUCINE DI MAHTAN - GIORNO Feanor è impegnato a molare delle gemme e a tagliarle secondo schemi precisi. Alle spalle arriva Nerdanel, che allunga il collo per vedere ciò a cui sta lavorando. NERDANEL Ciao Feanor! Che fai? Feanor nasconde imbarazzato le gemme. FEANOR Eh? Ehm, niente… NERDANEL (maliziosamente) Cosa nascondi? Un regalo? FEANOR No! Nerdanel! NERDANEL (ridendo) Nel salone ci sono cantori storie della lunga marcia. che narrano Vieni, riposati un poco. Nerdanel prende bruscamente. per una mano Feanor, il quale si libera FEANOR No! Nerdanel rilascia le mani lungo il corpo e si rattrista. FEANOR (continua) (più dolcemente) Devo finire un lavoro. Scusami, non posso. DISSOLVENZA 28 INTERNO STUDIO DI FINWË – GIORNO Feanor entra mentre Finwë è alle prese con delle pergamene. Il padre solleva la testa sorpreso e sorridente. Feanor si avvicina. Il padre si alza, lo raggiunge e si abbracciano calorosamente. FEANOR Padre… FINWË (afferra il figlio per le braccia e lo fissa orgoglioso) Figlio mio… Attendevo con ansia il momento del tuo ritorno. Devo parlarti… Finwë lascia la presa su Feanor e resta pensoso un attimo prima di proseguire. FINWË (continua) Ma prima dimmi, come va con Mahtan? Come procede lo studio delle arti di Aulë? FEANOR Mastro Mahtan è severo ed inflessibile ma è anche un maestro disponibile e capace. Puoi essere orgoglioso di me, padre, ormai padroneggio gran parte delle tecniche più raffinate delle sue arti. FEANOR (continua) (orgoglioso) Al mio ritorno, Mastro Mahtan ha promesso che mi inizierà ai saperi più segreti della forgiatura e della manifattura. FINWË (sorridendo compiaciuto) Figlio mio, io sono sempre orgoglioso di te. Sei, e sarai sempre, ciò che ho di più prezioso… FEANOR A proposito, Padre, volevo mostrarti una cosa… FINWË Un attimo, prima c’è qualcosa di importante di cui dobbiamo parlare. 29 Finwë si volta verso la porta ed entra Indis, bionda e bellissima, vestita di azzurro chiaro. Feanor guarda confuso sia la Dama che il padre. Indis avanza verso Finwë. Indis, Elfi. ultimi vita è FINWË (continua) parente di Ingwë, Re supremo degli Molto vicina mi è stata in questi tempi, ed è grazie a lei che la mia diventata meno fredda e vuota. INDIS (con un aperto sorriso) Feanor, figlio di Finwë, finalmente ho la possibilità di conoscerti e parlarti. Tuo padre mi ha… FEANOR (interrompendo bruscamente Indis, rivolgendosi al padre) Che significa tutto questo? Chi è costei? Perché è qui? FINWË Figlio, io e Indis abbiamo intenzione di sposarci. FEANOR (con rabbia incontrollata) Tua moglie quest’elfa chiara? Puoi aver cancellato il ricordo di Miriel, ma Feanor non dimentica chi l’ha generato, e non riconoscerà mai un’altra madre! Feanor prende un sacchetto contenente pietre preziose che tiene alla cintura e lo getta sul tavolo, spargendone il contenuto. FEANOR (continua) Non si dica che il figlio di Miriel non faccia un adeguato dono per il matrimonio di suo padre. Feanor esce e sbatte la porta. Finwë, sdegnato, fa per alzarsi e seguirlo, ma Indis lo ferma pacatamente. Finwë si calma e si siede nuovamente. DISSOLVENZA 30 ESTERNO PIAZZALE DELLA TORRE – GIORNO Perchance to dream – Two Steps from Hell Alla confluenza delle luci d’oro e argento, si vedono, al rallentatore, immagini di Finwë e Indis che si avvicinano a Manwë, che celebra il loro matrimonio. Gli sposi sono festanti e sorridenti, circondati da una moltitudine di elfi, tra cui gli altri leader (Ingwë e Olwë), mentre Feanor è isolato, torvo in viso e silenzioso. La musica sfuma DISSOLVENZA ESTERNO PALAZZO DI MAHTAN, ATRIO – GIORNO Birth of a hero – Two Steps from Hell Feanor si avvicina al portone di ingresso. Nerdanel è sul terrazzo più elevato e lo osserva affacciata dalla balconata. STACCO ESTERNO PALAZZO DI MAHTAN, FUCINE – GIORNO Feanor lavora con foga un ferro sull’incudine, picchiandolo con rabbia con il martello, anche se ormai il ferro non è più incandescente. L’immagine sfuma in un’altra simile, con FEANOR Cumberbatch) ormai adulto che lavora il metallo. (Benedict La musica sfuma DISSOLVENZA 31 ESTERNO PALAZZO DI MAHTAN, TERRAZZA – GIORNO Feanor trasporta un carico fino al terrazzo del palazzo di Mahtan. Lì vede Nerdanel, affacciata al balcone che non accorgendosi di lui, intona un canto agli alberi, entrambi al massimo del loro splendore. Leliana’s song – Aubrey Ashburn NERDANEL (canta in elfico) Feanor deposita il carico ai suoi piedi e resta in silenzio a contemplare la silhouette della ragazza in controluce. NERDANEL (continua) (canta in elfico) Feanor si avvicina, NERDANEL (Gemma Arterton) si gira e gli sorride. Il canto finisce. E’ ormai adulta ed vestita solo di tenui veli verdi. Fa un passo verso Feanor. Feanor la prende tra le sue braccia, guardandola con desiderio. FEANOR (sfiorandole il viso e le labbra con mani tremanti) Oh Nerdanel, dicono che il mio spirito di fuoco finisca per bruciare chiunque ardisca avvicinarmi… 32 NERDANEL (sorridendogli e abbandonandosi tra le sue braccia) Allora lascia che io sia il focolare dove la tua fiamma possa ardere sicura e senza requie. Nerdanel dischiude le labbra e Feanor la bacia ardentemente. DISSOLVENZA ESTERNO FORMENOS, TERRAZZO DEL PALAZZO – GIORNO Feanor e Mahtan sono vicini, vicino il parapetto. Dietro di loro si vedono le praterie di Valinor e, lontana, la città di Tirion e il Faro della Mindon Eldalieva, scintillante come una stella. FEANOR Mahtan, non meno di un padre siete stato per me. Solo voi posso ringraziare per ciò che sono diventato. Vi debbo tutto ciò che ho imparato. Da voi proviene la scintilla di tutto ciò che potrò creare nella mia vita. MAHTAN Non di meno indovino che sei qui non solo per adularmi, ma perché ti offra la più bella e irripetibile delle mie creazioni. FEANOR Ebbene non sbagliate, Maestro, poiché sono qui per chiedere in sposa vostra figlia Nerdanel, il verde bocciolo dei Noldor. MAHTAN Un tenero bocciolo è ancora Nerdanel ed il mio consiglio è che entrambi pazientate ancora, poiché verde è anche la vostra età ed è bene che alla passione affiancate anche la saggezza. 33 FEANOR Sono qui a presentarvi la mia richiesta per la riconoscenza e l’affetto che mi lega a voi. Ma nulla potrà mai spegnere l’amore tra me e Nerdanel e noi ci uniremo, con o senza la benedizione dei nostri padri. MAHTAN Feanor, non pronunciare le parole “mai” o “sempre” con leggerezza perché ciò che ti sembra ora indissolubile, un giorno il tuo orgoglio potrebbe spezzarlo. Mahtan cammina pensieroso sul terrazzo. MAHTAN (continua) Ma mi rendo ben conto anche che, a meno di rinchiudere Nerdanel in una torre, non c’è modo di impedire o ritardare la vostra unione. Mahtan sposta lo sguardo verso Feanor e gli si avvicina. MAHTAN (continua) Da un mio divieto per timore di male, non potrebbe che venire un male più grande. Pertanto avrete la mia benedizione, ma pongo delle condizioni. FEANOR Quali? MAHTAN Innanzitutto, tuo padre e sposa, dovranno essere matrimonio. Indis, la invitati sua al Feanor cerca di interrompere Mahtan, ma questo lo zittisce alzando una mano. MAHTAN (continua) Inoltre, poiché mia figlia e la sua futura discendenza saranno a pieno titolo principi dei Noldor, non potrete vivere sempre qui a Formenos. 34 Tu e Nerdanel dovrete risiedere, per almeno metà del tempo, presso la corte di Finwë nella città di Tirion. FEANOR Ma… MAHTAN Nessun “ma”! Mia figlia non sposerà rampollo di una famiglia divisa! il Riconciliatevi! O nel tempo da questa divisione non potrà che scaturirne del male. Per voi e per tutti i Noldor! Feanor resta davanti a Mahtan in silenzio, serrando i pugni in un atteggiamento di rabbia repressa. FEANOR E sia! Mi riconcilierò con mio padre e per amore della mia, tollererò la sua nuova sposa. Ma non aspettatevi che vi sia amore per Indis e la sua progenie! DISSOLVENZA ESTERNO CORTILE DELLA MINDON ELDALIEVA – GIORNO Magic of love – Two Steps from Hell Manwë, presenti anche Aulë e Yavanna, celebra il matrimonio tra Feanor e Nerdanel. Al rallentatore vediamo Manwë benedire la coppia, Nerdanel che sorride raggiante. Feanor più teso, si guarda intorno, si rabbuia vedendo Indis con due bambini (uno di circa 3 anni ed un neonato) accanto al padre, Finwë. Nerdanel lo carezza in viso, e Feanor si volta verso di lei. Il suo volto si distende, le sorride sincero, si scambiano un bacio. La musica sfuma DISSOLVENZA 35 ESTERNO ROCCAFORTE DI MANDOS – CREPUSCOLO Kronos – Two steps from Hell Con un fragoroso stridio l’enorme porta di ferro di una solida roccaforte si apre verso l’esterno. Dopo del tempo dal varco esce Aulë con un martello in mano, dall’altro lato esce la grigia figura di Mandos, con il cappuccio calato in testa e una lunga spada appesa al fianco. Poco dietro esce Tulkas, che regge una lunga e robusta catena, alla cui estremità opposta è legato, per il collo, Melkor, il quale avanza a fatica. La musica sfuma ESTERNO ANELLO DELLA SORTE - GIORNO In uno spiazzo fuori della città degli elfi sono situati quattordici i troni dei Valar, disposti in cerchio. Aulë e Mandos prendono posto nei rispettivi seggi mentre Tulkas spinge Melkor al centro dell’anello. Vairë si avvicina a Melkor. Gli altri Valar attendono seduti sui propri scranni. MANWË Siamo qui per ridiscutere il fato di Merkor, un tempo il più dotato dei Valar, e che a lungo è rimasto prigioniero nella Roccaforte di Mandos. VAIRË Anche se molto tempo è trascorso, non si può dimenticare e perdonare ciò che è stato, quando la Terra di Mezzo era sotto l’oscuro regno di Melkor… INIZIO FLASHBACK ESTERNO ANELLO DELLA SORTE (PASSATO) - GIORNO I Valar, posti. tranne Oromë, sono a concilio, seduti VAIRË (continua – V.F.C.) Prima del risveglio degli Elfi tenemmo concilio per discutere della Ribellione di Melkor. ai propri 36 Arriva Oromë con il suo destriero fino ai bordi dell’anello della sorte. Smonta da cavallo che viene portato via da un servitore. Il Vala prende posto nel suo scranno. OROMË Fratelli, Melkor sta raccogliendo proprie forze. Creature malvagie da sedotte si aggirano nei boschi. le lui Oltre alla voragine fortificata di Utumno, ha costruito una nuova rocca nelle terre del nord. A comandarla è Sauron, il suo luogotenente e tale luogo forte è conosciuto come Angband, le prigioni di ferro. Yavanna avanza al centro dell’anello YAVANNA (accalorata) Possenti, la visione di Iluvatar è stata breve, quindi non possiamo indovinare con sufficiente esattezza il momento, ma questo certamente s’avvicina. Entro quest’era i primogeniti desteranno. Dovranno aggirarsi nel mentre noi qui abbiamo luce? si buio Lasceremo che chiamino Melkor signore? TULKAS (adirato) No! Mai! Scendiamo subito in guerra! Possibile che uno solo ci tenga testa in eterno? Segue un momento di silenzio imbarazzato, tutti Manwë, che con un cenno invita Mandos a parlare. guardano MANDOS In quest’era invero i Figli di Iluvatar verranno ma non è ancora giunto il momento. Yavanna torna al suo posto. Tulkas resta in piedi coi pugni stretti, adirato, per alcuni secondi poi si siede. 37 Mercy in darkness – Two Steps from Hell Varda si alza dal suo seggio e, cammininando solennemente, si allontana dal consiglio. DISSOLVENZA ESTERNO TUMULO DEI DUE ALBERI - GIORNO Varda attinge con una brocca d’argento ad una pozza luminosa; sale poi lentamente sul colle degli alberi. DISSOLVENZA INCROCIATA ESTERNO CIMA DI TANIQUETIL – NOTTE Varda giunge sulla cima del Monte e si affaccia in direzione del Mare Esterno. Attingendo a brocche d’argento, con movimenti della mano crea delle nuove stelle, più lucenti di quelle già presenti in cielo. VARDA (V.O.) E’ destino che i Primogeniti giungano nella tenebra e innanzitutto vedano le stelle. Sempre, nel momento del bisogno, gli Elfi mi invocheranno. Ora, con l’approssimarsi della loro venuta accenderò nuove stelle collocandole come segni nei cieli. Varda con gesti solenni accende sette stelle a forma di falce. VARDA (V.O. – continua) E alta a nord, sospesa sulla testa di Melkor, risplenderanno sette stelle, la Falce dei Valar, in segno del destino che lo attende. La musica sfuma DISSOLVENZA INCROCIATA 38 ESTERNO LAGO CUIVINIEN – NOTTE Forces of destiny – Two Steps from Hell Sulle rive di un lago dalle acque cristalline, degli elfi, distesi sulla spiaggia, si destano e ammirano increduli il cielo. VAIRË (V.F.C.) Accadde quindi, che poco dopo che Varda terminò le sue fatiche, i Primogeniti si destarono. Elfi, osservano nere figure ai margini della circonda il lago. Molti occhi rossi li fissano. foresta che VAIRË (V.F.C. – continua) Melkor fu il primo ad essere consapevole del destarsi degli Elfi, e inviò ombre e spiriti malvagi a spiarli ed irretirli. DISSOLVENZA INCROCIATA INTERNO UTUMNO – NOTTE Immagini di elfi imprigionati, di orchi che emergono da nere pozze. VAIRË (V.F.C. – continua) In Utumno, coloro che furono irretiti o imprigionati, per mezzo di lente arti crudeli, furono corrotti e resi schiavi. Melkor originò così l’orrenda razza degli orchi, a invidia e scherno dei figli di Iluvatar. La musica sfuma DISSOLVENZA INCROCIATA 39 ESTERNO ANELLO DELLA SORTE – GIORNO Oromë al centro dell’anello parla al concilio dei Valar, al di fuori lo attendono diversi suoi servitori, in tenuta da caccia. Molti tengono cavalli per le redini. OROMË Nere presenze infestano la Terra di Mezzo. Dobbiamo difendere gli Elfi dall’ombra di Melkor. Quale che sia la decisione del consiglio, io ed i miei Maiar dimoreremo con i Primogeniti finché la minaccia non verrà sventata. TULKAS Le notizie che Oromë ci porta sono gravi. Non possiamo più oziare, dobbiamo contrastare Melkor ora, prima che corrompa l’intera stirpe dei Priminati! AULË Nonostante la minaccia, non dimentichiamoci degli sconvolgimenti successivi alla prima guerra con Melkor. Non conosciamo esattamente la sua forza ed i danni che un altro conflitto causerebbe. MANWË (risoluto) Questo è il consiglio di Iluvatar entro il mio cuore: che noi si debba riprendere il dominio della Terra a qualsiasi prezzo, liberando gli Elfi dall’ombra di Melkor. DISSOLVENZA INCROCIATA ESTERNO PIANURE DI VALINOR – GIORNO Army of Justice – Two Steps from Hell Le truppe dei Valar si schierano: enormi schiere di Maiar in scintillanti armature bianco-argento si raggruppano davanti al capitano dell’esercito: EONWË in armatura completa, con uno stendardo bianco e azzurro in mano, un mantello celeste ed una lunga spada appesa al fianco. 40 VAIRË (V.F.C.) I Valar, guidati da Eonwë, l’araldo di Manwë, vennero dalle Terre Immortali in formazione da guerra, risoluti ad attaccare la roccaforte di Melkor e distruggerla. DISSOLVENZA INCROCIATA ESTERNO RADURA DELLA TERRA DI MEZZO – NOTTE Il bianco esercito dei Valar si scontra con l’oscura armata dei servi di Morgoth, composta da una moltitudine di orchi ed alcuni balrog. Immagine di Eonwë che affronta, armato di spada e stendardo, due balrog, trafiggendoli. Immagine di Tulkas che carica in corsa numerosi orchi, ridendo ed uccidendone diversi a mani nude. Immagine di alcuni Maiar che affrontano nemici parzialmente accecati dalla loro luce. Tremori ed eruzioni squassano il paesaggio. VAIRË (V.F.C. - continua) Melkor affrontò l’esercito dei Valar nelle regioni settentrionali della Terra di Mezzo. Furioso nel rendersi conto che la guerra gli era stata mossa per amore degli Elfi. DISSOLVENZA INCROCIATA ESTERNO LAGO DI CUIVINIEN – NOTTE Gli elfi, raggruppati intorno ad Oromë che monta il suo cavallo, osservano bagliori all’orizzonte mentre la terra trema sotto i loro piedi. VAIRË (V.F.C. – continua) Gli elfi nulla videro della Grande Battaglia delle Potenze, salvo che la Terra gemeva sotto i loro piedi e che a nord s’accendevano bagliori di immani fuochi. 41 ESTERNO INGRESSO DI UTUMNO – NOTTE Dinnanzi al cancello di Utumno, Eonwë e Tulkas combattono insieme contro alcuni Balrog. Eonwë li affronta, dando a Tulkas l’opportunità di sfondare il cancello a mani nude ed entrare. Tulkas varca la soglia e trova Melkor armato di mazza e scudo. Attaccato, Tulkas schiva un colpo scartando di lato. Il martello si abbatte a terra. Con uno scatto Tulkas afferra Melkor alla gola, ma questi lo respinge utilizzando lo scudo. I due vala si fronteggiano alcuni momenti poi Melkor mena un fendente orizzontalmente. Tulkas si abbassa e penetra la difesa di Melkor, afferrandolo e immobilizzandolo da dietro. Melkor si lascia cadere sulle ginocchia, arrendendosi. VAIRË (V.F.C. – continua) Melkor venne alla fine atterrato… Entra Aulë, incedendo lentamente, con in mano catena nera, con venature argentee risplendenti. una pesante Prende la corona di ferro di Melkor e la unisce agli anelli della catena, fabbricando un collare con cui lega Melkor. Lega poi i polsi e le caviglie ai ceppi della catena. VAIRË (V.F.C. – continua) E, legato con la catena Angainor, venne imprigionato nella roccaforte di Mandos, dovendo attendere tre ere prima che la sua causa possa essere ridiscussa e potesse invocare perdono. La musica sfuma DISSOLVENZA FINE FLASHBACK ESTERNO ANELLO DELLA SORTE – GIORNO Vairë e Mandos sono ancora in piedi ai lati di Melkor, inginocchiato al centro dell’anello. Manwë si leva in piedi. MANWË Così, come allora decretato, ora udienza, Melkor. Cosa hai da dire? hai 42 Melkor solleva il capo, fissando Manwë. Si alza in piedi e si guarda intorno, mirando i Valar nell’anello e gli Elfi assiepati nell’anfiteatro posto alle spalle. Esprime invidia nello sguardo ma subito abbassa gli occhi. MELKOR (lento, riflessivo) Grande male ho compiuto con le mie azioni. Ma a lungo ho potuto meditarvi, mentre ero in ceppi nelle grigie sale del palazzo di Mandos. Lancia uno sguardo di traverso a Mandos. MELKOR (continua) Una sola cosa vorrei poter dire, dinanzi al consiglio, prima che Manwë pronunzi la sentenza che riterrà giusta. Melkor fissa Manwë. MELKOR (continua) Le mie azioni sono state davvero abiette, ma il loro fine non era la malvagità Melkor spazia con lo sguardo su tutti gli altri Valar MELKOR (continua) Partecipando ai doni di tutti voi fratelli, mi è parso che di tutti gli elementi di cui è fatto il mondo, non teneste in conto il buio ed il vuoto. Tutto ciò che ho compiuto è stato nel tentativo di porre in essere cose con cui colmare quella vacuità che trovavo intollerabile. Melkor osserva gli Elfi che assistono al processo, a stento trattendo odio e invidia. Gli elfi distolgono tutti lo sguardo, tranne Feanor. Melkor torna poi a guardare verso Manwë MELKOR (continua) Chiedo quindi perdono, Fratello. 43 MELKOR (continua) Se tornerò mai in libertà, anche soltanto come ultimo dei Liberi di Valinor, cercherò di aiutarvi a curare le ferite da me inferte al mondo. ULMO (adirato) Non prestiamo ascolto alle menzogne di questo sciagurato! In ogni ruscello della Terra di Mezzo si ode ancora l’eco del dolore che ha causato! NIENNA Nessuno conosce meglio di me il dolore causato da Melkor, ma la sua caduta poteva essere quella di ciascuno di noi. Nessuno è malvagio fin dall’inizio, abbiamo pertanto il dovere di offrirgli un’occasione di redenzione. VANA Nella Terra di Mezzo i miei prati fioriti sono marciti e diventati fetide paludi. I boschi di mio marito divenuti bui ricettacoli di ragni e mostri sanguinari. Come possiamo concedergli perdono e farlo tornare a vagare libero? Sì, libero di guastare nuovamente le nostre opere! MANWË Vi ho udito. E questa è la mia sentenza. Melkor, la tua prigionia è interrotta. Ma più che il perdono, ti è concessa un’occasione di riscatto. I Valar mormorano adirati. Manwë si leva ed alza una mano. MANWË Melkor, non sei libero di andare dove ti aggrada, ma resterai confinato nella nostra città, dove potrai essere vigilato. Le tue azioni saranno valutate affinché col tempo si possa verificare se tu sia davvero redento dal male. 44 TULKAS (mostrando il pugno) Non possiamo fidarci di questo Vala ribelle! Nel suo cuore l’amore se n’è andato per sempre! MANWË (severo) Silenzio! La fiducia per il momento non gli è concessa e dovrà conquistarla con le sue azioni. Tulkas, Vane e Ulmo continuano a mormorare sommessamente. MANDOS Non potete difendere l’autorità di Iluvatar, che Manwë qui rappresenta, diventando a vostra volta ribelli. Rispettate quanto sentenziato! Tulkas si placa ma guarda torvo Melkor, che gli restituisce un sorriso di scherno, poi si inchina a Manwë. I membri del concilio dei Valar, uno alla volta si alzano e si inchinano a Manwë; ultimi a farlo, Tulkas e Ulmo. Aulë si avvicina a Melkor e lo libera della catena. Melkor sorride soddisfatto. DISSOLVENZA 45 ESTERNO TERRAZZO DEL PALAZZO DI MAHTAN – GIORNO In sottofondo Promise – Two Steps from Hell Feanor e Nerdanel osservano gli alberi nel loro momento di luci attenuate. NERDANEL (accostandosi a Feanor e carezzandolo) Feanor, cosa c’è? FEANOR Non lo so, sento come un’ombra che opprime miei pensieri. Mi sento chiamato a svolgere un compito, ma non riesco a capire quale sia la sorte alla quale sono destinato. Io stessa cuore. NERDANEL ho da tempo un peso sul mio Vedo tutta questa luce, questa bellezza e mi chiedo se ci sia un modo per conservarla per l’eternità. FEANOR (riflettendo amaramente) Strano è fare questi pensieri nel momento della nostra massima felicità. NERDANEL E’ proprio quando il nostro cuore è gonfio di gioia, che maggiore è il timore di perdere il dono ricevuto. Nerdanel prende la mano di Feanor e la poggia sulla propria pancia. NERDANEL (continua) E presto la nostra gioia diverrà ancora più piena. FEANOR (commosso) Nulla di ciò che potranno creare le mie mani eguaglierà la bellezza ed il mistero del frutto che cresce dentro te. 46 FEANOR (continua) (pensoso) Allo splendore del meriggio però non può che seguire il crepuscolo. Più urgente ancora è adesso la necessità che perdurino grazia e luce su questa Terra. NERDANEL (guardando Feanor negli occhi) Non ho idea di come sarà possibile ciò, ma so che se c’è qualcuno in tutta Valinor che può riuscirci, questo sei tu, Feanor figlio di Finwë. Ma non lasciamo che le nostre paure velino la nostra felicità. Nerdanel prende il viso di Feanor tra le mani e lo bacia. La musica sfuma DISSOLVENZA 47 ESTERNO CITTÁ DI VALINOR - GIORNO Melkor cammina, solo, per la città di Tirion. Elfi lo guardano sospetto e timore. MELKOR (V.O.) Libero! Libero… Libero di girovagare nella città dei Valar, per ammirarne la beatitudine e la gloria! ESTERNO PIAZZA DELLA TORRE - GIORNO Melkor entra nella piazza della Mindon Eldalieva e contempla l’alta torre. MELKOR (V.O. - continua) Libero di aggirarmi tra i figli Iluvatar, così limpidi e gioiosi. di Un gruppo di elfi, composto da Ingwë, Finwë ed Olwë ed alcuni seguaci attraversa la piazza per giungere alla torre. MELKOR (V.O. - continua) E così ingenui! Le tre stirpi degli elfi come bambini giocano ai piedi dei grandi e se ne compiacciono. ESTERNO CITTÁ DI VALINOR - GIORNO Melkor è intento a parlare con alcuni Elfi biondi ed alti. Questi fanno cenno di no con la testa; Melkor si volta e si allontana. MELKOR (V.O. - continua) I Vanyar, vigliacchi rammolliti, sciupano i loro doni contentandosi di elemosinare briciole di potere sulla soglia di Manwë. ESTERNO PROMONTORIO - GIORNO Melkor, dall’alto della città osserva la baia e, lontananza, il porto di Alqualonde e le navi dei Teleri. MELKOR (V.O. - continua) I Teleri, deboli e senza valore. La loro unica ambizione è trastullarsi per mare sulle loro barchette. in 48 ESTERNO CITTÁ DI VALINOR - GIORNO Melkor parla con degli elfi dai capelli scuri, tra cui uno di nobile aspetto, NARDUR (C. Thomas Howell). MELKOR (V.O. - continua) Ed infine i Noldor, così ansiosi di apprendere, così lieti di ascoltare chi può svelare loro arti segrete. INTERNO FUCINA DEI NOLDOR - GIORNO Melkor osserva dei Noldor al lavoro in fucina. MELKOR (V.O. - continua) A loro ho deciso di offrire i miei servigi e la mia sapienza; aiuto nelle loro imprese. La mia amicizia. Il mio… Amore! STACCO ESTERNO CITTÁ DI VALINOR - GIORNO Melkor cammina su di una strada, costeggiata da giardini, mentre in lontananza si vedono i due alberi. case MELKOR (V.O. - continua) Libero! Libero di aggirarmi in questa landa intossicata dalla luce. DISSOLVENZA e 49 ESTERNO GIORNO – PALAZZO DI FINWË Dalla balconata due elfi - FINGOLFIN (Chris Hemsworth) e FINARFIN (Diego Klattenhoff) - osservano Melkor che parla con alcuni Noldor, tra cui Nardur. FINGOLFIN Finarfin, non mi piace sempre da queste parti. che Melkor giri FINARFIN Sì ho notato che diversi membri delle più influenti casate dei Noldor lo frequentano. Non mi fido di lui! FINGOLFIN Nemmeno io! Sono sicuro che stia macchinando qualcosa. Mi chiedo come abbia potuto Manwë lasciarlo libero! FINARFIN Fingolfin, fratello mio. Chi è immune dalla malvagità non riesce a comprendere il male. FINGOLFIN Può darsi. In ogni caso resteremo vigili. DISSOLVENZA 50 ESTERNO TUMULO DEGLI ALBERI – GIORNO Varda contempla i due alberi, Melkor cammina verso di lei. Una volta vicino, questa si volta. VARDA (sorpresa) Melkor, tu… che ci fai qui? MELKOR (sarcastico) Mia cara Regina, sono libero non lo sai? Per i servigi offerti in questi anni, mi è stata concessa la facoltà di muovermi per tutta Valinor. Libero! Libero di aggirarmi in una prigione un più grande di prima! VARDA Melkor, se fosse dipeso da me non avresti trovato la misericordia che hai ricevuto. Conosco da prima della Musica il tuo cuore nero! MELKOR (con rabbia) Mi rifiutasti per sedere accanto al trono del minore dei fratelli. Insieme avremmo potuto creare più luce di quanta ne spandano questi alberi. MELKOR (con voce suadente) Ma così non è stato. Le nostre strade si sono divise. Tu cerchi la luce nelle stelle immerse nel buio velo della notte. Io cerco la luce dei fuochi avvolti nell’oscura tenebra sotto la terra. In fondo siamo più simili di quanto tu non creda. Che il tuo giudizio su di me sia distorto dalle tue paure? VARDA Non temo né te né i tuoi inganni! Varda scende dal tumulo e si allontana. DISSOLVENZA 51 ESTERNO GIORNO – GIARDINI DEL PALAZZO DI FINWË Alcuni bambini corrono e giocano nel giardino. Indis da sotto un porticato li osserva compiaciuta. Le si avvicina Nerdanel. INDIS Sono contenta che finalmente la famiglia sia riunita al completo. nostra Nerdanel le sorride. NERDANEL Spero anche io che questo consiglio indetto da Finwë sia un’occasione per superare le divisioni tra i tre fratelli. Indis indica i bambini: un giovane dai capelli ramati allunga la mano per aiutare a rialsiarsi un bimbo più piccolo che era caduto. INDIS Su di loro i motivi di rancore dei padri non hanno presa. I bambini continuano a rincorrersi. DISSOLVENZA INTERNO PALAZZO DI FINWË - GIORNO Feanor con Nerdanel, Finwë con Indis, i suoi due figli Fingolfin e Finarfin e le rispettive mogli, ANAIRË (Kate Bosworth) ed ËARWEN (Julianne Hough) sono seduti al tavolo, al termine di un pranzo. 52 FINWË Dopo così tanto tempo ho avuto finalmente il piacere di cenare assieme a tutti i miei figli. (rivolgendosi a Feanor e Nerdanel) Sono contento che siate tornati. FINARFIN (tenendo stretta la mano di Ëarwen) Ci spiace che non siate venuti al nostro matrimonio. FEANOR Finarfin, non mi aspettavo che tu alzassi a sufficienza lo sguardo da libri e pergamene per notare le ragazze. (facendo un leggero inchino verso Ëarwen) Devo però ammettere che ha avuto davvero buon gusto nello scegliere! Non credevo che vi fossero simili tesori nella città dei barcaioli! Un silenzio imbarazzato scende tra i commensali. Fingolfin sta per alzarsi e dire qualcosa verso Feanor quando Nerdanel con un gesto lo interrompe. NERDANEL Ëarwen, perdona mio marito. Il suo talento è concentrato nelle sue mani e purtroppo ben poco ne è rimasto nella lingua. Nerdanel sorride amabilmente a Ëarwen, e poi si volta e sorride al marito, fulminandolo al contempo con uno sguardo severo. Nerdanel torna a voltarsi verso Ëarwen e Finarfin. NERDANEL (continua) Non siamo potuti venire poiché avevo appena dato alla luce i due gemelli, Amrod e Amras. Ero tremendamente provata e Feanor non se l’è sentita di allontanarsi. 53 FINGOLFIN (inchinandosi leggermente a Nerdanel) Dama Nerdanel, che la discendenza di Feanor possa ereditare la sua arte e la vostra grazia. FINWË Che i miei nipoti abbiano più buon senso e meno insolenza dei loro padri. Non vi ho convocato qui per il mio solo diletto, né tantomeno per vedervi aizzati l’un l’altro come comari, ma per tenere consiglio. Melkor tempo fa è venuto al mio palazzo e mi ha offerto i suoi servigi e la sua sapienza. Re Ingwë non se ne fida ed ha ingiunto ai Vanyar di non prestargli ascolto. Ho preso tempo, ma a breve tornerà e vorrà conoscere la mia decisione. FEANOR Non mi fido di lui, Padre! Il suo sguardo nasconde una malizia insondabile. Il suo aiuto finiremmo col rimpiangerlo amaramente. FINGOLFIN Non convince neppure astuto. me. Ma Melkor è Viene da noi solo ora, dopo che nel tempo ha contattato svariate tra le casate più nobili dei Noldor. Molti seguono già i suoi insegnamenti, anche se ben pochi lo ammettono apertamente. 54 FINWË (pensoso e preoccupato) Se anche pronunciassimo una diffida al pari di Ingwë, ormai molta della nostra gente non la rispetterebbe. Spaccheremmo il nostro popolo e mineremmo la nostra autorevolezza. Ho molto riflettuto e mi chiedo se non valga la pena di accettare anche noi la sua collaborazione. Potremmo apprendere molto dal più potente dei Valar e potremmo comunque discernere tra ciò che è bene da ciò che è male nei suoi insegnamenti. FINARFIN Padre, il mio cuore dice che non ci possiamo fidare. Ogni sua bella parola è intrisa di veleno nascosto. E i suoi inganni emergono solo quando è ormai troppo tardi. FEANOR Il ragazzo ha ragione, stavolta, Padre! Non abbiamo bisogno del suo aiuto. Non ho bisogno dell’aiuto di nessuno, elfo o Vala che sia! FINARFIN Anche se non possiamo intimare al nostro popolo di rifiutare nettamente l’aiuto di Melkor, possiamo comunque dare l’esempio, cacciandolo quando torna. FINGOLFIN Già… manderemo un messaggio, senza perdere la faccia. FINWË E sia! Questa sarà la nostra le altre casate. Sarebbe bene contattare i Olwë. Sapere se sono stati Melkor e conoscere la loro riguardo. posizione con Teleri di Re contattati da posizione al DISSOLVENZA 55 INTERNO STANZA DI FEANOR – GIORNO Nel momento in cui le luci degli alberi sono al minimo, Feanor è nella sua stanza quando bussano alla porta. Si avvicina, apre con la chiave e lascia entrare il padre, Finwë. FINWË Eccomi, sono tutti nelle loro stanze. Perché tanta segretezza? FEANOR Ho una cosa da mostrarti, padre, vieni. Feanor sale una scala interna, seguito dal padre. Entrano in una stanza con al centro una base ottagonale di pietra, la cui parte superiore è coperta da un drappo scuro. Feanor si avvicina e tira via il panno, mostrando una grande sfera di cristallo nero traslucido. In sottofondo Clairvoyant – Two Steps from Hell FEANOR Ecco padre la mia ultima creazione! FINWË Cos’è? FEANOR L’ho chiamato Palantir. Vieni padre, guarda! Feanor si posiziona in un punto preciso della stanza, vicino alla base del Palantir, allunga una mano quasi a toccare la sfera e si concentra. Dopo poco un’immagine si forma nella sfera. Compare Mahtan all’interno del suo palazzo a Formenos. La comunicazione avviene telepaticamente: chi parla, lo fa ad alta voce, le sue parole vengono percepite nella mente di chi riceve. MAHTAN Feanor, Sire Finwë… E’ un peccato che i miei impegni non mi consentano di venire spesso a Tirion, ma con i Palantir di Feanor la distanza tra le nostre case sarà annullata. 56 Finwë si avvicina allunga la mano. al Palantir e, titubante, a sua volta FINWË Mastro Mahtan… siete e sarete sempre ben accetto presso il mio palazzo, ogni volta che desideriate farmi visita. MAHTAN I miei nipoti come stanno? Anche se è poco tempo che siete partiti, le mie sale sembrano vuote da un’intera era! FINWË I ragazzi sono con gli altri miei nipoti e, sapete come sono i ragazzi, credo mi stiano distruggendo il palazzo! MAHTAN (ride di gusto) Se anche dovesse succedere, Feanor lo saprà ricostruire altrettanto maestoso. La manodopera non manca: un po’ di sano lavoro non farebbe male ai più esuberanti dei nostri nipoti! (ride di nuovo) Si avvicina un elfo a Mahtan, è GONDWË (Michael adulto. Allunga la sua mano verso il Palantir. C. Hall) 57 GONDWË Mio signore, Volevo solo comunicarti che quei materiali che avevate richiesti sono arrivati oggi. Entro domani sarà invece ultimata la costruzione della nuova fornace, secondo le indicazioni che mi avete dato. FEANOR Grazie Gondwë. Hai fatto un ottimo lavoro, ti darò ulteriori istruzioni al mio ritorno. Feanor si allontana dal Palantir, seguito da Finwë. L’immagine svanisce e la sfera torna ad oscurarsi. La musica cessa FINWË Il tuo ritorno? Hai intenzione di tornare subito a Formenos? FEANOR Sì padre, c’è un lavoro che devo intraprendere e che temo mi porterà via molto tempo. Non potrò venire a Tirion spesso, per questo ho portato qui questo Palantir. Potremo comunicare e potrai ragguagliarmi su quanto succede in città… e a palazzo! Non voglio rischiare che fratellastri ti estranino da me! i miei FINWË Feanor! Tu, Fingolfin e Finarfin siete tutti e tre miei figli! Vorrei che riusciste ad andare d’accordo! FEANOR (leggermente alterato) Padre! Tollero la loro presenza, chiedermi di più! ma non Finwë sta per rispondere, poi abbassa la testa, si volta e si allontana. DISSOLVENZA 58 ESTERNO PORTO DI ALQUALONDE - GIORNO Earwen e Finarfin sono in piedi su di un molo di pietre bianche. Davanti a loro un mare di un azzurro intenso, gabbiani volteggiano alti nel cielo, si sentono lontane le loro grida. Una nave distante sta facendo vela verso il porto mentre una brezza scompiglia i capelli ai due giovani. FINARFIN Mi spiace per Feanor. Vorrei capisse che non siamo una minaccia per lui. La ragazza poggia una mano sulla spalla del giovane. FINARFIN (continua) Se non riusciamo a tenere unita la nostra famiglia, come pretendiamo che il nostro popolo si fidi della nostra guida? EARWEN La superbia di Feanor è difficile che si quieti. Ma la speranza è forse nel futuro: suoi figli è quelli di Fingolfin sono molto uniti. Speriamo sia così anche quando verrà al mondo il nostro primo figlio. Finarfin si volta sorpreso verso Earwen, che gli sorride. Lui fa per parlare, ma lei carezza le sue labbra. EARWEN Vieni, sta per attraccare mio fratello! La MDP mostra la nave che sta per accostare al molo. E’ un’imbarcazione di legno candido, lavorato affinché la prua somigli alla testa ed al collo di un cigno. Sulle fiancate sono disegnate le piume delle ali. L’immensa vela quadrata, bianca azzurra, sembra fatta di seta. e 59 La nave attracca silenziosamente. Dal ponte scende LONDWË (Chris Zylka), un elfo atletico dai capelli biondo cenere. Si dirige sorridendo verso Earwen e la abbraccia. LONDWË Earwen… Londwë si separa dalla sorella, l’altra sulla spalla di Finarfin. stringe la mano LONDWË (continua) Finarfin! E’ un piacere rivedervi! (osservando Earwen e sorridendo) Vedo che non tarderete a darmi la gioia di un nipote! (più seriamente) Cosa vi ha portato qui? FINARFIN Londwë, ti parlerò francamente. Tra la mia gente serpeggia la sfiducia verso mio padre e molti, anche tra le casate più importanti, prestano orecchio alle parole ed agli insegnamenti di Melkor. Tuttavia si è mosso cautamente ed abilmente dissimulato i suoi propositi. ha Non abbiamo prove chiare di queste manovre, né tanto meno conosciamo i suoi fini. e poggia 60 LONDWË (pensieroso) Abbiamo sempre considerato con diffidenza Melkor: mio padre, Olwë, e tutti noi, siamo dello stesso parere di Ulmo, Signore delle Acque. Melkor doveva rimanere rinchiuso fortezza di Mandos per l’eternità. nella FINARFIN E’ venuto quindi anche da voi, dal vostro Re, ad offrire il suo appoggio? LONDWË (esplode in una fragorosa risata) Melkor ha per noi ancora meno considerazione di quanta ne abbia Feanor! Non possediamo l’arte dei Noldor, né la possanza dei Vanyar. Non c’è spazio per i Teleri nei disegni di Melkor, quali che siano. (sorridendo) Ma lungi dal sentirci offesi, essere lasciati in pace non ci dispiace affatto! FINARFIN (stringendo la mano a Londwë) Ti ringraziamo. Ora però dobbiamo andare. LONDWË (serio) Potete contare sempre su di noi. DISSOLVENZA 61 ESTERNO GIARDINO DI LORIEN - GIORNO Eternal sorrow – Two Steps from Hell Feanor, Nerdanel con i loro sette figli guardano da lontano Miriel distesa. Feanor cerca di parlare ma non ci riesce; Nerdanel lo cinge con un braccio. I figli silenzio. si commuove. osservano in FEANOR Namarië (sottotitoli: Addio) La musica sfuma DISSOLVENZA ESTERNO PALAZZO DI MAHTAN – GIORNO Birth of a hero – Two Steps from Hell Feanor attraversa l’arcata ed è ricevuto da Gondwë. Lo segue Nerdanel con i figli. I figli proseguono, salendo la scala che conduce ai piani superiori del palazzo; Nerdanel, si ferma ad osservarlo a metà scalinata. Gondwë offre una chiave a Feanor, il quale la prende e si allontana, raggiungendo il fianco del colle su cui sorge il palazzo. Feanor apre con la chiave una pesante porta di ferro, afferra una torcia e scende in profondità. INTERNO FUCINA DI FEANOR - NOTTE Immagini di Feanor che lavora ad una fucina accesa. NARRATORE (V.O.) In questo torno di tempo, dopo lunghe ed estenuanti fatiche. Immagini di Feanor che riceve da Vana un’anfora di luce dorata NARRATORE (V.O. - continua) Amalgamando il dorato fulgore di Laurelin, 62 Feanor riceve da Lorien una fiala di luce argentea. NARRATORE (V.O. - continua) con l’argentea rugiada di Telperion, Immagine di Feanor a torso nudo che aziona immensi mantici. NARRATORE (V.O. - continua) Feanor, nella pienezza del suo vigore, Immagini di cristalli d’oro e d’argento colati nelle fucine. NARRATORE (V.O. - continua) Facendo appello a tutta la propria sapienza, potenza e sottile abilità. Immagine dell’ombra di Feanor proiettata fornace mentre sta usando la mola. dai fuochi della NARRATORE (V.O. - continua) Realizzò la più rinomata delle opere degli elfi. Feanor, in una fucina altrimenti buia, tiene sui palmi delle mani tre grandi gioielli che brillano di luce propria, uno verde, uno rosso ed uno azzurro. Li guarda attonito ed estasiato NARRATORE (V.O. - continua) Diede vita ai tre Silmaril! La musica sfuma DISSOLVENZA INCROCIATA EST. ANELLO DELLA SORTE – GIORNO Divine intervention – Two Steps from Hell Feanor mostra i Silmaril a Manwë, che li osserva compiaciuto. Varda si alza dal suo trono. VARDA (solennemente) Che sia benedetta la figlio di Finwë. tua opera, Feanor Una moltitudine di elfi osserva, meravigliata, la luce dei Silmaril. 63 Finwë invece orgoglio. fissa il figlio, con uno sguardo pieno di VARDA (continua) Nessuna mano mortale. Nulla di malvagio potrà toccare i Silmaril senza bruciare e avvizzire. Melkor osserva le gemme con invidia e bramosia. Mandos si alza, si volge verso Manwë, che gli fa un cenno di assenso. MANDOS I destini del mondo sono racchiusi nelle tre gemme. Terra, mare ed aria sono legati alla loro luce. Come il tuo cuore, Feanor, è legato a doppio filo a questi oggetti da te realizzati. La musica sfuma DISSOLVENZA ESTERNO CAMPAGNE VICINO IL PALAZZO DI MAHTAN – GIORNO Melkor avvicina Gondwë che attende vicino ad una fontana. MELKOR Un grande artefice si è dimostrato il tuo padrone, realizzando un’opera pari a quella di un Vala. GONDWË Non è mio padrone, Feanor! Melkor sorride GONDWË (continua) Nei Silmaril è rinchiusa lo splendore degli alberi di Yavanna, non è certo capace Feanor di creare luce dal nulla. MELKOR Ciò nonostante gli alberi di Yavanna sono radicati in Valinor e per quanto forte sia la loro luce, essi rischiarano solo una piccola parte del mondo. 64 MELKOR (continua) Vaste terre sorgono oltre il mare; terre che ancora giacciono nell’ombra. Chi vi portasse luce potrebbe reclamare ampi regni in quelli che un tempo erano i miei sterminati possedimenti. GONDWË (con ira malcelata) Così Feanor accrescerebbe ancora di più il suo potere e la sua gloria! MELKOR (sorridendo malvagiamente) Nonostante a lungo abbia soggiornato nelle prigioni di Mandos, nella Terra di Mezzo i miei servi sono ancora potenti ed attengono il mio ritorno. Una fine orribile attende principe dei Noldor, qualora potere di Melkor. l’incauto sfidi il Un fido servitore, invece, ricevere una giusta ricompensa. potrebbe A proposito… meriti un dono degno della tua fedeltà, Gondwë. Melkor mostra a Gondwë un martello ed uno scalpello. Sono scuri, quasi neri, con venature rosse risplendenti. MELKOR (continua) Ecco a te Rambacil, il fendimura Ilcanamba, il martello lucente. e Col potere di questi attrezzi, la tua abilità nella costruzione di edifici non avrà pari tra gli elfi. Melkor pone i due attrezzi nelle mani di Gondwë. GONDWË (riconoscente) Farò in modo che il mio Signore sia compiaciuto delle opere che realizzerò per mezzo del suo dono. 65 MELKOR Lo sarò, Gondwë, lo sarò. Melkor fa un gesto a Gondwë, che prontamente si inchina e si allontana. Melkor sorride. STACCO INTERNO STANZA DEL PALANTIR - GIORNO Feanor e Gondwë parlano davanti al piedistallo del Palantir. GONDWË Feanor, pensi mai alle immense terre oltre il mare, le terre che abbiamo lasciato per sfuggire l’oscurità e dimorare qui, per godere della luce concessaci dai Valar? FEANOR Amico mio, spesso penso alla Terra di Mezzo, a quanti della nostra gente sono rimasti nell’eterno crepuscolo, abbandonati da noi e dimenticati dalle Potenze. GONDWË Ora abbiamo luce. Se non fossimo tenuti qui, come animali ammaestrati se non come prigionieri, i Signori dei Noldor potrebbero reclamare ampi regni nella Terra di Mezzo. Senza dover sempre chinare il capo a Manwë o ai Vanyar, i suoi prediletti. Feanor lo fissa assorto nei suoi pensieri. Il viso diventa tetro. STACCO INTERNO STANZA DI FEANOR - GIORNO Feanor è intento a osservare, rapito uno scrigno di cristallo in cui custodisce i tre silmaril. Radiosità multicolori si levano dalle tre gemme. P.P. sui suoi occhi pieni di cupidigia. Feanor si ridesta, posa le gemme in una nicchia segreta del muro. Si guarda intorno sospettoso. Ed esce. STACCO 66 INTERNO FUCINE DI FEANOR - GIORNO Feanor parla ai suoi 7 figli, radunati intorno a lui. FEANOR Figli miei! A lungo un ombra è gravata sul mio cuore. Ora mi sono reso finalmente conto del motivo. Invidia e gelosia hanno suscitato le opere del figlio di Finwë. Da tutti dobbiamo guardarci: elfo o vala che sia. Da chi si finge amico e segretamente si crede nostro padrone, come da chi si finge parente e vorrebbe usurpare il nostro retaggio. I figli lo guardano perplessi, in particolare MAEDHROS (Dave Franco) e i due più piccoli, AMROD (Chord Overstreet) e AMRAS (Jason Dolley), ancora ragazzi, sono preoccupati. CARANTHIR (Joseph Morgan), invece, sorride malevolo. 67 MAEDHROS Padre, dovremmo forse dubitare Fingolfin, Finarfin e dei loro figli? di FEANOR Forse quello sciocco di Finarfin non è una minaccia per noi, ma suo fratello e la sua discendenza, non dubitare che vorrebbero strappare ciò che è nostro! Ma non temete, non otterranno ciò bramano: metteremo a frutto insegnamenti di Mahtan. che gli DISSOLVENZA INCROCIATA Scene di forgiatura di spade ed armature. In una di queste Nerdanel osserva da lontano. La preoccupazione le adombra il viso, si gira e si allontana. DISSOLVENZA INTERNO SALA DI UN PALAZZO ELFICO - GIORNO Melkor parla con Nardur, ricevuto nel salone del palazzo di questi. NARDUR Hai più volte affermato che i Valar hanno indotto a venire a Valinor gelosia, temendo che il nostro potere artefici potesse crescere così tanto da poterci più governare. ci per di non Questo posso capirlo, ma come può giovare ai Valar una Terra di Mezzo spopolata e privata della luce? MELKOR (sorridendo compiaciuto) I miei fratelli non mi confidano i loro piani più segreti. Posso solo indovinare, avendo ascoltato la Musica all’alba dei tempi, che stiano preparando la venuta dei secondogeniti. 68 NARDUR Secondogeniti? Cosa intendi dire? MELKOR (fingendosi sorpreso) Gli uomini mortali. I secondogeniti. Non vi ha rivelato Manwë della loro venuta? NARDUR No… Cosa puoi dirmi su di loro? MELKOR Si dice che queste creature siano di statura inferiore rispetto agli elfi e soprattutto dalla vita breve ed assai più deboli. Strano che parlato. Manwë non ve ne abbia mai NARDUR Che i Valar ci abbiano condotto in questa prigione dorata, progettando di soppiantarci negli ampi regni della Terra di Mezzo con la prossima venuta degli uomini? Melkor sorride NARDUR (continua) Ma come possiamo prepararci all’arrivo degli uomini? Come possiamo difendere il nostro retaggio? Finwë è una marionetta i cui fili sono tirati da Manwë e dal suo orgoglioso figlio Feanor. Cosa possiamo fare per reclamare il dominio che a noi spetta sugli immensi reami oltre il mare? MELKOR Con generosità i Valar hanno ammaestrato i primogeniti, ma hanno al tempo stesso taciuto arti che avrebbero potuto renderli troppo potenti. C’è una segreta arte di Aule che ha condiviso solo con pochi dei suoi allievi. 69 NARDUR Quale sarebbe quest’arte segreta? E a cosa può giovare conoscerla? MELKOR (sorridendo maliziosamente) La metallurgia più avanzata. La difficile arte dell’acciaio. Il sapere che può consentire di produrre spade, lance e armature micidiali, paragonabili ad Alkris, brandita da Eonwë, l’araldo di Manwë, o Amorthang, la grigia lama di Mandos. NARDUR Né Aulë, né tanto meno il geloso Feanor, svelarono mai tale arte alle altre casate. MELKOR (con sorriso mellifluo) Io posso. Posso insegnare a te ed ai tuoi figli l’arte dell’acciaio. Ad una condizione. NARDUR (ansioso) Quale? MELKOR Deve essere un segreto che non condividerai con le altre casate. Né tanto meno dovrà essere rivelato a Feanor o chi è implicato con la famiglia reale. E’ un dono di Melkor a Nardur, quale suo più fidato seguace. NARDUR (si inchina) Mio Signore. Ti ringrazio. MELKOR Ricorda: armi ed armature dovranno essere forgiate e conservate in segreto. DISSOLVENZA 70 ESTERNO STRADE DI TIRION - GIORNO Una folla in subbuglio circonda Feanor. Un elfo attira la sua attenzione. ELFO Feanor! Feanor! Attento! Feanor si volta verso l’elfo che ha parlato. ELFO Fingolfin e i suoi figli stanno complottando per usurpare il potere, soppiantando te e Re Finwë col consenso dei Valar! Feanor è sgomento, si fa largo tra la folla, sale su di una scalinata; sul suo volto appare una rabbia feroce. FEANOR (rivolgendosi alla folla) Popolo dei Noldor! Non ne avete abbastanza di sottostare ai capricci dei Valar? Non siete stanchi di queste terre in cui non sarete mai padroni? Ho intenzione di tornare alla Terra di Mezzo, e vi libererò da questa schiavitù, se vorrete seguirmi. La folla si agita ancora di più: molti contro ma molti altri a favore di Feanor. Le agitazioni interrompono Feanor, che è costretto ad andare. DISSOLVENZA 71 INTERNO SALA DEL CONSIGLIO DI FINWË - GIORNO Finwë è nella sala del suo trono. Ai suoi piedi Fingolfin; attorno a loro numerosi noldor. Molti di essi hanno uno scudo. FINGOLFIN (accalorato) Re e Padre, non è il caso di frenare la superbia di Feanor? Con quale diritto parla in nome di tutto il nostro popolo, quasi fosse Re? Sei stato tu che tanto tempo fa hai preso la parola davanti ai Noldor, esortandoli ad accettare l’invito dei Valar a venire nelle Terre Benedette. Sei stato tu che li hai condotti attraverso i pericoli della Terra di Mezzo fino alla luce di Valinor. Se ora non te ne penti, due dei tuoi figli sono disposti a confermare le tue parole. Feanor entra nella sala, tra i mormorii della folla. Black blade – Two Steps from hell Indossa un’armatura completa, un elmo piumato testa ed ha una grande spada appesa al fianco. di rosso in Si avvicina a grandi passi al trono. FEANOR E’ proprio come sospettavo! Il mio fratellastro vorrebbe scavalcarmi e diventare il primo con mio padre, in questa come in ogni altra faccenda. FEANOR (continua) (rivolgendosi a Fingolfin e snudando la spada) Fuori di qui! E resta al tuo posto! Un silenzio glaciale scende nella sala. Tutti si guardano l’un l’altro. Gli occhi di Fingolfin avvampano d’ira, ma non reagisce. 72 FEANOR (continua) (puntando la spada al petto di Fingolfin) Guardala bene, fratellastro! Questa è più tagliente della tua lingua. Prova ad usurpare ancora il mio posto e sbarazzerò i Noldor di uno che vorrebbe essere signore di schiavi! Mormorii di sgomento si levano dalla folla alle parole di Feanor. Fingolfin non si muove, fissando duramente Feanor. Fingolfin si avvicina di un passo, fino a che la lama non sfiora il suo petto. Dopo alcuni secondi in cui il silenzio è sceso su tutta la sala, Fingolfin si volta verso il padre e, dopo un breve inchino, con passo lento e risoluto fende la folla ed esce dalla sala. La musica sfuma DISSOLVENZA ESTERNO ANELLO DELLA SORTE - GIORNO Finwë, Feanor, Fingolfin, Finarfin, ed i rispettivi figli compaiono in udienza di fronte al cerchio dei Valar, seduti ai loro scranni. MANWË Le tue azioni, Feanor, non possono essere ignorate. Hai minacciato un parente con la spada, infrangendo così la pace di Valinor. MANDOS Ti consideri schiavo qui. A torto. Ma anche se fossi schiavo, non potresti sottrarti alla tua sorte, poiché Manwë è Re del mondo intero, non solo di Valinor. E le tue azioni sono contro la legge qui, come altrove. 73 MANDOS (continua) Per questo per dodici anni dovrai lasciare la città di Tirion, dove l’offesa è stata pronunciata. In questo periodo rifletti, e ricordati chi sei. Al termine, la questione sarà chiusa e dimenticata, posto che altri non nutrano rancori verso te. Mandos si volta verso Fingolfin FINGOLFIN (rivolto a Manwë) Il benessere dei Noldor non turbato da contese familiari. può essere (porgendo la mano a Feanor) Non nutro rancore verso mio fratello. Feanor rimane in silenzio, immobile. Di scatto si volta ed abbandona il concilio, seguito dai suoi figli e dal padre. Quest’ultimo ad un tratto si volta. FINWË Se mio figlio viene esiliato, mi considero esiliato anch’io. DISSOLVENZA ESTERNO TERRAZZO DEL PALAZZO DI FORMENOS - GIORNO Nerdanel è davanti a Feanor. NERDANEL Dovremmo sopportare serenamente questo periodo di esilio, ed essere grati ai Valar che tutto alla fine verrà dimenticato. Feanor! E’ il momento di soffocare superbia e rancori! FEANOR Fingolfin regna ora sui Noldor dal palazzo di Tirion. Ha ottenuto infine ciò che voleva! 74 NERDANEL (irata) Sei stato tu, non lui, con le tue parole e con le tue stesse mani, a creare questa situazione! Feanor si allontana da Nerdanel e scende le scale. Nerdanel gli corre dietro, stizzita. NERDANEL Feanor! Feanor non si volta, Nerdanel resta in cima alle scale e lo osserva raggiungere Gondwë che è in attesa nel cortile. FEANOR Questa da ora sarà la mia dimora stabile. Non metterò più piede in Tirion, a meno che i Valar non ritirino la loro sentenza e chiedano perdono. L’immagine sfuma in quella di Feanor che, in una buia stanza di ferro, tiene i Silmaril in mano, con sguardo rapito ed avido. FEANOR (V.F.C. – continua) Gondwë, amico mio, dobbiamo costruire una camera adeguata per conservare i tre gioielli. L’immagine sfuma, mostrando lavori al palazzo di Formenos, con mura massicce che vengono edificate intorno al palazzo. FEANOR (V.F.C. – continua) E Formenos deve essere fortificata: dobbiamo essere pronti a difenderci, se necessario. DISSOLVENZA ESTERNO INGRESSO DELLA FORTEZZA DI FORMENOS - GIORNO Davanti alle soglie del nuovo Formenos, Feanor riceve Melkor. ingresso fortificato MELKOR Osserva la verità di quanto ho detto, e come tu sia stato bandito ingiustamente. di 75 MELKOR (continua) Se il tuo cuore è ancora fiero e libero come lo sono state le tue parole, allora ti aiuterò, portandoti al di là di queste terre anguste. Non sono forse anche io un Vala? E più di coloro che siedono pieni di orgoglio in Valinor, sono stato sempre amico dei Noldor, i più abili e valorosi tra gli elfi! Feanor osserva dubbioso Melkor, incerto su come rispondere. MELKOR (facendo un cenno verso la fortezza) Questo luogo è robusto e ben guardato. Non credere però che i Silmaril possano essere al sicuro in nessun luogo, entro il reame dei Valar! Feanor si rabbuia, furibondo e pieno di avidità. FEANOR Tu sei della stessa razza dei Valar. E desideri i Silmaril quanto e più degli altri. Melkor osserva stupito l’elfo, sorpreso dalla sua reazione. FEANOR (continua) Che tu sia maledetto! Via dalla mia soglia, galeotto di Mandos! Feanor sbatte il cancello in faccia a Melkor, che stringe il pugno. P.P di Melkor che si rabbuia in viso. Vediamo poi Melkor da dietro, i pugni stretti emanano veli di oscurità. La M.D.P. ruota, mostrando il volto di Melkor: il suo sembiante piacevole è scomparso; il suo aspetto è spaventoso, tetro e terribile. Il suo sguardo ferino pieno d’ odio. DISSOLVENZA 76 ESTERNO SCOGLIERE DI AVATHAR - GIORNO Dark harbor – Two Steps from the Hell Panoramica su aspre scogliere, che si elevano scoscese a poca distanza da spiagge pietrose, sulle quali si infrange un mare inclemente. Le rocce sono a picco ed attraversate da crepacci stretti e profondi. Ombre cupe vengono proiettate dalle alte pareti rocciose verso Melkor, che è ritto dinanzi ad esse. Un rumore liquido e dei movimenti sembrano provenire da questi crepacci. Emergono delle enormi zampe da una fessura. Lentamente un corpo aracniforme viene pigiato attraverso il crepaccio. Un enorme ragno si staglia, infine, al di sopra di Melkor. MELKOR Ungoliant, torna al mio servizio e potrai saziare la tua fame con tutto ciò che la tua brama possa esigere. Un terrificante sibilo viene emesso dall’enorme mostro. Ungoliant distende le zampe ed il suo corpo e inizia l’ascesa della montagna STACCO ESTERNO GIORNO – CIMA DELLA SCOGLIERA Ungoliant e Melkor sono in cima ad un colle roccioso. Sotto di loro si stende una fitta foresta; oltre questa campi dorati si estendono fino all’orizzonte, dove si possono scorgere i due alberi al culmine del loro splendore. Più a destra, lontana, l’altissima vetta del monte Taniquetil. La musica sfuma STACCO 77 ESTERNO MONTE TANIQUETIL - GIORNO Una moltitudine di elfi (soprattutto biondi Vanyar) e Valar sono radunati nell’ampio piazzale dinanzi al palazzo di Manwë sulla montagna di Taniquetil. Pavimenti e parapetti di marmo bianco con venature turchesi delimitano la radura davanti al palazzo. Al centro un trono di pietra e zaffiro accoglie Manwë che, seduto sul suo seggio, accanto a Varda osserva soddisfatto gli elfi che, danzando, suonando e mangiando, festeggiano nel piazzale. Feanor vestito, a differenza degli altri elfi presenti, semplicemente e senza ornamenti si avvicina al trono di Manwë, affiancandosi a Fingolfin. MANWË Qui vi ho convocato, affinché siano accantonati i rancori e vengano dimenticate le menzogne di Melkor. Feanor e Fingolfin sono uno di fronte all’altro. Si fissano in silenzio. Fingolfin prende la parola per primo. FINGOLFIN (porgendo la mano a Feanor) Come promesso a suo tempo, dimentico ogni rancore. Feanor resta impassibile per lunghi secondi, poi serra la mano al fratellastro. Finarfin, poco lontano sorride. La folla li acclama. FEANOR Peccato che nostro padre non sia qui con noi. FINGOLFIN Già. Vedrebbe realizzato il suo sogno. Sei fratello a mezzo nel sangue, ma voglio che tu lo sia per intero nel cuore. Guida, ed io seguirò. Senza che nulla più ci divida. FEANOR Ti ho udito, fratello. E così sia. 78 Festeggiamenti tra gli elfi che danzare. Manwë sorride apertamente. riprendono a cantare e All’improvviso un’ombra scende su Taniquetil. La musica ed i canti cessano all’improvviso. Mormorii di sgomento si diffondono tra gli elfi, ma presto scende un cupo silenzio. STACCO ESTERNO TUMULO DEGLI ALBERI - GIORNO Dark ages – Two Steps from Hell Melkor e Ungoliant salgono lentamente sul tumulo degli alberi. Melkor brandisce una nera lancia. Ogni movimento è rallentato. Giunto in cima affonda profondamente la sua arma alla base dell’albero d’argento. Una linfa luminescente gocciola dalla ferita. Estrae la lancia, ed un fiotto argenteo fuoriesce dal foro. Melkor balza verso l’albero d’oro e mena un fendente al tronco. Schizzi di linfa dorata vengono proiettati nell’aria. Dallo squarcio la linfa cola fino a terra, spandendosi in una pozza. Ungoliant si avventa sull’albero d’argento, avviluppandolo con le sue nere zampe, affondando le mostruose mandibole nella ferita. L’albero velocemente si essicca e si spegne. Con rumori liquidi e rivoltanti, l’addome del mostro si riempe, cresce, dal corpo emana neri vapori che avvolgono il colle come un’oscura nebbia. La creatura si sposta verso il secondo albero, per dissetarsi dalla pozza dorata e poi avventarsi sul tronco, per affondare il suo becco nei tessuti vivi dell’albero che si piega al peso del mostro e che velocemente si essicca perdendo la sua luce. La tenebra intorno ad Ungoliant cresce ancora più, come cresce a dismisura il suo corpo. P.P. sul volto di Melkor, che ride soddisfatto. Panoramica sull’orizzonte: la tenebra è scesa su Valinor. La cima di Taniquetil ed il faro della Mindon Eldalieva sono le uniche oasi di luce. La musica sfuma 79 DISSOLVENZA INCROCIATA ESTERNO NAVE AL LARGO DI ALQUALONDË - NOTTE Londwë è su una nave immersa nelle tenebre. L’equipaggio è sgomento. Londwë indica la Mindon Eldalieva ai suoi uomini. LONDWË Siate saldi! Non temete le tenebre. La torre ci indicherà la via! DISSOLVENZA INCROCIATA ESTERNO MONTE TANIQUETIL - NOTTE Manwë si alza in piedi. P.P. del suo sguardo penetrante. Day becomes night – Two Steps from Hell Vediamo ciò che vedono i suoi occhi: l’orizzonte si avvicina, il tumulo degli alberi diventa sempre più distinto. Vediamo le loro chiome spente. Vapori cupi avvolgono i tronchi ed i fianchi del colle, impedendo di vedere altro. MANWË Melkor è tornato. E stavolta è aiutato da qualcuno o qualcosa che viene da oltre i confini del mondo. Oromë… Oromë è intento ad allacciarsi l’armatura di cuoio. Dietro di lui, altri cavalieri sono intenti a fare altrettanto. Vana conduce per mano il cavallo ad Oromë, che sale agilmente e, afferrato il corno appeso al suo fianco, da fiato allo strumento. Vediamo la montagna da lontano. Il corno riecheggia. Oromë è pronto, con la lancia sguainata. Dietro di lui si radunano una dozzina di cavalieri. OROMË Che la caccia abbia inizio! Oromë e i suoi cavalieri partono al galoppo, scendono lungo i pendii di Taniquetil, addentrandosi nell’oscurità. DISSOLVENZA INCROCIATA 80 ESTERNO TUMULO DEGLI ALBERI - NOTTE Illuminato solo dalle stelle, circospezione sul colle. Oromë a cavallo sale con Arrivato in cima la silhouette nera degli alberi ormai spenti si staglia contro il cielo stellato. La musica sfuma DISSOLVENZA ESTERNO MONTE TANIQUETIL - NOTTE Yavanna si dirige con lenti passi verso il trono di Manwë e Varda. YAVANNA Ci sono opere che persino i Valar possono compiere un’unica volta: ho posto in essere la luce degli alberi e non potrò più farlo sulla Terra. La loro luce se n’è andata, e vive ormai soltanto nei Silmaril di Feanor. E’ stato preveggente! Se avessi un po’ di quella luce, potrei ridargli vita, prima che le radici si secchino, e la malvagità di Melkor sarebbe vanificata. Manwë si volta verso Feanor, rimasto isolato tra la folla. MANWË Hai udito, Feanor, parole di Yavanna? figlio di Finwë, le Sei disposto a fare ciò che ha chiesto? Scende un lungo silenzio. La M.D.P. gira intorno a Feanor, mostrandoci elfi e Valar che lo fissano, impazienti. In sottofondo: Ironheart – Two Steps from Hell Tulkas si fa largo tra la folla, l’inquadratura si stringe sul suo P.P. 81 TULKAS (bruscamente) Parla, elfo. Di’ sì o no! Ma chi opporrebbe un rifiuto a Yavanna? La luce dei Silmaril è frutto della sua opera. P.M di Aulë che poggia una mano sulla spalla di Tulkas AULË Non avere fretta! Gli chiediamo una cosa più grande di quanto pensi. Lasciamolo decidere in pace. FEANOR (amareggiato) Anche per un elfo ci sono opere che possono essere realizzate una volta soltanto. Potrei rinunciare ai miei gioielli, ma non potrei più farne di uguali, e se dovessi infrangerli, spezzerei anche il mio cuore e ne morrò, primo tra tutti gli elfi. P.P. di Mandos in mezzo alla folla. MANDOS (mormorando tra sé e sé) Non il primo. Un silenzio grava sulla folla, P.P. di Feanor che si guarda intorno, come minacciato. Vediamo una carrellata dei volti dei presenti, elfi e Valar. L’inquadratura torna un’espressione dura. sul volto di Feanor, che ha assunto FEANOR Non lo farò spontaneamente! Ma se sarò costretto, allora saprò con certezza che Melkor ed i Valar sono della stessa razza. La musica sfuma Un mormorio di sgomento si leva dalla piazza. P.P. di Yavanna che piange. 82 Manwë si alza dal trono. MANWË Silenzio! Feanor. Hai detto la tua. La folla viene distratta dal rumore di un cavallo al galoppo. Poco dopo fa il suo ingresso nella piazza, con in groppa un elfo. L’inquadratura stringe sul cavaliere, ci accorgiamo che è ferito: ha il ventre sporco di sangue. Tulkas interviene, afferrando le briglie e fermando il cavallo a poca distanza dal trono di Manwë. Feanor accorre aiutando il cavaliere, che si rivela essere Gondwë, a scendere dalla cavalcatura. Sceso a terra si accascia davanti a Feanor. GONDWË Perdonami Feanor… FEANOR Cosa? Gondwë… Cosa è successo? INIZIO FLASHBACK ESTERNO MURA DI FORMENOS - NOTTE Fields of Blood – Two Steps from Hell Finwë osserva l’oscurità dagli spalti della fortezza Formenos. Ad un tratto scende velocemente le scale. di Ai piedi delle scale incontra Maedhros. FINWË Presto! Tu ed i tuoi fratelli, portate vostra madre via di qui! Un’oscurità senza nome si sta avvicinando! Prendete il passo ad est, verso Alqualonde. Da lì potrete tornare a Tirion… Maedhros osserva incredulo Finwë, che ricambia con uno sguardo determinato. Maedhros annuisce. FINWË Vai! Fai in fretta! 83 Maedhros si Nerdanel. allontana. Finwë osserva il nipote raggiungere Immagini al rallentatore dei figli di Feanor che si radunano intorno alla madre, salgono a cavallo, partono in direzione opposta a Finwë. Finwë si riscuote e si rivolge a Gondwë. FINWË Presto! Prepariamo le difese! Gondwë è incerto su ciò che fare. Intorno a lui elfi corrono, si armano, raggiungono le posizioni di combattimento. Osserva Finwë di spalle mentre avanza di qualche passo in direzione della porta, la mano sull’elsa della spada. Improvvisamente un rombo assordante. Tutti si fermano attoniti: il cancello ed un tratto delle mura sono crollati, al loro posto macerie e nubi di polvere. Una nera figura emerge dal denso pulviscolo: è Melkor, che incede lentamente. Dietro di lui, la sagoma mostruosa di Ungoliant, che resta fuori dalla fortezza. Gli uomini di Finwë restano paralizzati. Solo il Re avanza verso Melkor, con indosso solo parte dell’armatura e brandendo la spada. Finwë mena un fendente verso Melkor. Questi lo para con la sua lancia nera, e con un abile movimento strappa di mano l’arma al Re dei Noldor. Con un ghigno diabolico, Melkor trafigge Finwë all’addome, sollevandolo da terra. Ruotando la lancia all’indietro getta il Re dei Noldor verso l’enorme aracnide. Finwë, gravemente ferito, è impotente mentre Ungoliant con una zampa lo trae a sé. P.P. sul volto terrorizzato dell’elfo mentre il mostro si avventa col suo becco sul suo corpo, uccidendolo. Melkor che avanza incontrastato nel cortile del palazzo. Tutti fuggono, tranne Gondwë che, atterrito resta immobile al centro del piazzale. 84 P.A. di Melkor da dietro mentre fa un leggero gesto con la mano; Le mura della costruzione davanti a sé crollano parzialmente, esponendo la camera dei Silmaril. Melkor si avvicina trionfante ed afferra con la sua mano nera i tre gioelli, custoditi in uno scrigno di cristallo. I Silmaril svaniscono alla vista, ma una luce intensa filtra dal pugno. P.P. sul suo volto, deformato da una smorfia di sofferenza. Melkor sale le scale del palazzo, si addentra nella torre principale. Entra nella sala del Palantir. Stende una mano verso la sfera, che si accende di bagliori iridescenti.. MELKOR (rivolto alla sfera) Prepara il mio ritorno. Nel mentre entra Gondwë, impaurito. GONDWË Perché tutto questo? Non era questo ciò che volevo. Melkor si distoglie dal palantir e si rivolge all’elfo MELKOR Sciocco! Come può interessarmi ciò che tu vuoi! Sono Melkor, unico padrone della luce, ora. Con una stoccata Melkor ferisce ferito cade su di un ginocchio. Gondwë al fianco. L’elfo Melkor lo supera e, prima di lasciare la stanza, si volta. MELKOR Striscia pure da Feanor, verme, e digli che questo è il prezzo da pagare per aver rifiutato la mia amicizia. DISSOLVENZA La musica sfuma FINE FLASHBACK 85 ESTERNO MONTE TANIQUETIL - NOTTE Feanor tiene Gondwë agonizzante tra le braccia. GONDWË (con un rantolo) Perdonami, Feanor… Feanor scuote Gondwë, pieno di rabbia. FEANOR (urlando disperatamente) No! Gondwë esala l’ultimo respiro scendono copiose le lacrime. mentre sul volto di Feanor FEANOR (continua) Maledetto! Maledetto… Feanor lascia cadere con disprezzo il corpo ormai esanime di Gondwë; si leva e si dirige dinanzi a Manwë, accanto al quale si accosta Tulkas, facendogli scudo. Feanor alza una mano, come a pronunciare un giuramento. FEANOR (continua) Sia maledetto lui, e sia maledetto Melkor per ciò che ha fatto! Da oggi sia chiamato Morgoth, il nero nemico del mondo. Elfi e Valar restano attoniti attorno a Feanor. Il suo braccio resta sollevato, con il pugno che si chiude con rabbia. FEANOR (continua) E maledetto anche il tuo invito, Manwë, e maledetta l’ora in cui sono venuto qui! Se fossi rimasto a Formenos, mio padre sarebbe ancora vivo! Lui mi era più caro che non la luce dei vostri maledetti alberi! Feanor si volta e si allontana. La folla si scosta per lasciarlo passare. Tulkas, adirato, fa per inseguirlo ma Manwë lo tocca per un braccio e scuote il capo in segno di diniego. DISSOLVENZA 86 ESTERNO PIANURA DI ARAMAN – NOTTE Ghost Brigades – Two Steps from Hell Melkor ed Ungoliant avanzano in una pianura coperta da erba rada e cespugli. Un vento agita i capelli di Melkor. Si fermano ad osservare le colline davanti a loro. Una figura luminosa compare in cima ad un colle: è Oromë in groppa al suo bianco stallone. Alcuni cavalieri si avvicinano ad Oromë. Questi si rivolge al suo uomo più vicino. OROMË Come immaginavo. Vuole tornare nella Terra di Mezzo, e l’unico modo è passare a nord, attraversando i Ghiacci Stridenti. Oromë suona il suo corno. Panoramica delle colline mentre riecheggiano le note. Numerosi cavalieri discendono i fianchi dei colli, armati di bianche lance, caricando Melkor e Ungoliant. Melkor si guarda intorno e impugna la sua lancia, affiancato dall’immenso ragno, che erutta neri vapori che nascondono alla vista sia il mostro che Melkor. Dal P.D.V. di Melkor vediamo i cavalieri avvicinarsi sempre più alle nubi tenebrose. Melkor lancia uno spaventoso grido di battaglia. Si susseguono rapide immagini di cavalieri intrappolati dalle ragnatele gettate da Ungoliant, trafitti dalla lancia di Melkor, disarcionati e divorati dall’enorme ragno. Oromë a cavallo, è solo in mezzo ad oscure nebbie. Intorno a lui sente gemiti di dolore ed invocazioni di aiuto. Si volta incerto sulla direzione da seguire; il suo cavallo è irrequieto. La nebbia si dirada sempre più. Oromë si campo di battaglia; i suoi cavalieri agonizzanti: alcuni parzialmente sanguinanti. Nessuna traccia di Melkor ed erge, solitario, sul sono tutti morti o imbozzolati, altri Ungoliant. La musica sfuma DISSOLVENZA 87 ESTERNO PIAZZALE DELLA MINDON ELDALIEVA – NOTTE False king – Two Steps from Hell La cima del colle e le strade che vi conducono sono affollate da elfi che reggono ciascuno una torcia. Sono radunati attorno a Feanor ed ai suoi figli. FEANOR (rivolto alla folla) Perché dovremmo ancora servire i Valar, incapaci di difendere non solo noi, ma anche il loro stesso regno dall’Avversario? La vendetta mi porta lontano da qui, ma anche se così non fosse, non dimorerei più nella terra della razza dell’uccisore di mio padre e del ladro del mio tesoro! Si levano mormorii di dissenso tra la folla FEANOR (continua) Non avete perso anche voi il vostro re? E cosa non abbiamo perso, relegati in questa terra angusta tra i monti e il mare? Il vociare si placa, scende quasi il silenzio. FEANOR (continua) Qui un tempo vi era la luce, che i Valar negavano alla Terra di Mezzo. Ma ora l’oscurità tutto livella. Cosa possiamo mani in mano? O tornare lasciato? fare? alle Restare vaste terre qui, che con le abbiamo Dalla folla si levano diverse grida di acclamazione. FEANOR (continua) Insieme possiamo guadagnare grandi regni. Ma dobbiamo giungano gli Iluvatar. libertà e farlo presto, prima che Uomini, i secondogeniti di 88 Mormorii di sorpresa e incredulità si levano dalla folla. FEANOR (continua) I Valar ci hanno ingannati. Ci vogliono tenere qui, in cattività, così che gli Uomini possano dominare la Terra di Mezzo! E’ sulle rive del lago Cuivinien che gli elfi si sono destati. E’ lì la nostra Patria! Acclamazioni si levano tra la folla. Fingolfin e Finarfin, si fanno largo in mezzo alla confusione, avvicinandosi a Feanor. FINGOLFIN Feanor! Cos’è questa pazzia? La stirpe dei Noldor ha forse abbracciato gli insegnamenti del Nemico? FEANOR (con rabbia) Ti sbagli, fratello! Pazzo sarai tu, che preferisci rimanere qui, a strisciare come un verme sotto il trono dei Valar, anziché vendicare colui che era anche tuo padre. Fingolfin sta per mettere mano alla avvicina e lo blocca, ponendosi in mezzo. spada. Finarfin FINARFIN Morgoth riderebbe di gioia vedendo quel che state facendo! In quest’ora buia dovremmo restare uniti più che mai. Finarfin parla alla folla FINARFIN (continua) Il dolore non può annebbiarci la mente! Morgoth è un Vala e per quanto valore possiamo dimostrare, ben poco possiamo fare senza l’aiuto dei Valar. Feanor ride e si rivolge alla folla si 89 FEANOR Ah! Lasciamo che i codardi questa città! Andiamo! restino in Preparatevi, Noldor! Portate solo cibo e armi. Dite addio alle comodità, ma dite addio anche alla schiavitù! Andremo alla caccia di Morgoth fino ai confini della Terra! Avremo guerra ed odio senza fine, ma quando avremo riconquistato i Silmaril, allora noi, e noi soltanto, saremo i signori della luce immacolata, padroni della felicità e della bellezza! Nessun’altra razza ci soppianterà! FOLLA (acclamando all’unisono) Andiamo! Andiamo! Feanor sguaina la spada alza verso il cielo. e la I suoi sette figli lo raggiungono e alzano la spada insieme a quella del padre. FEANOR (continua) (solennemente) Nel nome di Iluvatar e sul mio sangue, giuro di perseguire con vendetta e odio, Vala, Elfo e Uomo ancora non nato, o ogni altra creatura che osasse prendere, tenere o conservare un Silmaril di nostra proprietà! FIGLI DI FEANOR (all’unisono) Lo giuro! DISSOLVENZA La musica sfuma 90 ESTERNO NOTTE - FIORDO DI DENGIST Morgoth e Ungoliant camminano ai bordi di un’alta scogliera in riva al mare. Alle loro spalle una distesa ghiacciata si estende fino all’orizzonte. Nemesis – Two Steps from Hell Ungoliant sopravanza Morgoth e si ferma davanti, bloccandogli la strada. MORGOTH Hai succhiato la linfa degli alberi, cosa altro vuoi? Ungoliant emette un sibilo minaccioso. Spalanca le mandibole; umori tossici colano dalla sua orrida bocca. MORGOTH No! Hai avuto ciò che ti spettava. La tua opera è stata possibile grazie al potere che ho messo in te. Morgoth allontana la mano coi Silmaril. MORGOTH (continua) Questi non li avrai né li vedrai. Le gemme saranno mie per sempre! Ungoliant si erge minacciosa davanti Morgoth. Questi tenta di colpirla con la sua lancia, ma il Ragno fa un balzo indietro e scansa l’affondo. Prima che Morgoth possa colpire di nuovo, Ungoliant getta uno spruzzo vischioso contro il Vala. Melkor prontamente rotola di lato ed evita la trappola, ma Ungoliant lo colpisce con una delle sue enormi zampe e lo manda a sbattere contro una parete rocciosa. Una ragnatela blocca il braccio di Morgoth e la sua lancia contro la roccia. Il terrificante muso di Ungoliant si avvicina al volto di Morgoth. Lo studia lentamente, senza fretta. Morgoth leva un urlo spaventoso che echeggia per tutto il fiordo. 91 L’immenso ragno tesse la sua tela attorno a avvinghiandogli le gambe, l’altro braccio, il tronco. Morgoth, Dalla bocca del Mostro fuoriesce un becco grondante di un umore verde; Ungoliant si appresta a colpire Morgoth quando un tremore scuote il terreno. F.I. di un Balrog, un demone di fuoco, che scavalca una cresta rocciosa. In una mano una spada fiammeggiante, nell’altra una frusta infuocata. Dietro di esso una schiera di orchi, impauriti alla vista dell’enorme aracnide. Ungoliant si volta a fronteggiare il nuovo avversario. Gli orchi scappano disordinatamente, ma il Balrog continua ad avanzare. Il Ragno attacca, ma le sue ragnatele sono inutili, bruciando al contatto col demone. Questo schiocca la frusta, avvinghiando una zampa della creatura. Ungoliant cerca di colpirlo col becco avvelenato, ma il Balrog scarta di lato e affonda la spada di fuoco nell’occhio di Ungoliant. Il mostro emette un gemito inumano ed balza all’indietro. Un fiotto di sangue nero sprizza dalla ferita e sfrigola al fuoco del Balrog. Nel salto Ungoliant perde la zampa avvolta dalla frusta infuocata. Il Ragno sibila con odio, indietreggiando lentamente, per poi voltarsi e scivolare via, svanendo in un dirupo. Il Balrog si dirige verso Morgoth. DISSOLVENZA La musica sfuma 92 PALAZZO DEI NOLDOR A TIRION Le famiglie di Fingolfin e Finarfin sono riunite nella sala del Palazzo di Finwë. Insieme ai due fratelli ci sono le loro mogli, Anairë ed Earwen; i figli di Fingolfin: FINGON (Arnie Hammer) e TURGON (Chris Evans); sua moglie ELENWË (Alison Lohman) e la loro figlioletta; i figli di Finarfin: FINROD (Jay Ryan) e GALADRIEL (Cameo di Sienna Miller). TURGON Dobbiamo trovare un modo per fermare Feanor e i suoi figli! E’ una pazzia la loro ribellione contro i Valar! FINROD Più facile a dirsi che a farsi. Il popolo è con lui! GALADRIEL Sì, la maggior parte dei Noldor desidera partire. Anche io desidero vedere la Terra di Mezzo oltre il mare. Ma, come me, molti non sono disposti ad accettare Feanor come guida e tanto meno come Re. 93 Sì, più schiera loro. FINGON amati sono i nostri maggiore seguirebbe padri. La volentieri FINGOLFIN Sono restio a partire, ma ancora di più temo lasciare la nostra gente in balia dei capricci di Feanor. FINARFIN Sì. E’ accecato dall’ira e dal desiderio di vendetta. Temo che sacrificherebbe ogni suo uomo pur di riottenere i Silmaril. FINGOLFIN Non abbiamo scelta, allora. Non possiamo far altro che seguire il nostro popolo, ed essere una guida migliore di quanto possa essere Feanor. DISSOLVENZA ESTERNO PIAZZALE DELLA MINDON ELDALIEVA – NOTTE Enigmatic soul – Two Steps from the Hell Nerdanel raggiunge Feanor mentre questi sta per lasciare il piazzale della torre. NERDANEL Così hai deciso? Non ti bastano saggezza e amore rinunciare a questa folle vendetta? per Feanor la guarda un attimo poi si volta e fa per allontanarsi. NERDANEL Maledizione! Qui è la tua casa, la tua famiglia. Cosa puoi aspettarti nella Terra di mezzo, se non guerra ed orrori? Se vai, non ti aspetterò! Feanor si ferma e si volta. 94 FEANOR (duramente) Sì, ci sarà guerra contro Morgoth. Vasti regni ci aspettano in quelle terre abbandonate, e i miei figli regneranno con me su di esse. Se non vuoi venire resta qui, serva dei Valar. La mia famiglia verrà con me. Nerdanel scoppia a piangere disperata. NERDANEL Non costringere i nostri figli a partire. FEANOR Hanno giurato liberamente. Feanor si volta e si incammina lungo la via. Nerdnanel lo insegue, cercando di afferrargli un braccio NERDANEL Non puoi farmi questo! Non far partire Amrod e Amras. Sono ancora giovani! Feanor si libera dalla presa di Nerdanel e snuda la spada, puntandola contro il petto di Nerdanel. I due si fissano per lunghi istanti. Lo sguardo di Nerdanel passa dalla rabbia alla delusione. Si lascia cadere a terra, singhiozzando. Feanor si allontana senza voltarsi indietro. DISSOLVENZA La musica sfuma 95 ESTERNO NOTTE – PORTE DELLA CITTA’ DI TIRION Feanor, i suoi figli, seguiti da una schiera di Noldor, raggiungono le porte della città. Una figura che emerge dall’arcata buia. La luce delle fiaccole mostra che è Ingwë. Il Re degli elfi Vanyar, si avvicina a Feanor, ma si rivolge a tutta la folla INGWË Non avrete aiuto dai Valar, ma neppure vi ostacoleranno: liberi siete arrivati, e liberi potete ripartire, ma contro la follia di Feanor vi do un unico consiglio. Non partite! La vostra strada vi condurrà verso dolori che non potete prevedere. INGWË (rivolgendosi a Feanor) Solo tu, Feanor figlio di Finwë, ed i tuoi figli, siete esiliati. E che l’esilio vi apra gli occhi sulle menzogne di Melkor! Egli è un Vala e per questo hai giurato invano, poiché nessun Vala tu potrai mai vincere, nemmeno se Iluvatar ti avesse fatto tre volte più forte di quanto sia. Feanor ride e si rivolge alla sua gente. FEANOR Vi chiedono di lasciare andare in esilio l’erede del vostro re e tornare alla schiavitù? Vi si preannuncia dolore? Ma qui l’abbiamo già conosciuto: dalla luce siamo passati alla tenebra. Tentiamo un’altra strada, per raggiungere almeno la libertà! Rivolgendosi a Ingwë FEANOR Di’ questo a Manwë: se Feanor non può abbattere Morgoth, almeno non esita ad assalirlo! Farò tanto male all’avversario che persino i potenti che siedono nell’Anello della Sorte rimarranno stupefatti. E alla fine mi seguiranno. Addio! 96 I Noldor si rimettono in marcia. Ingwë si fa da parte. Una lunga colonna attraversa le porte della città. DISSOLVENZA ESTERNO NOTTE – CRESTA DI UNA COLLINA C.L. una moltitudine di elfi raggiungono la cresta di una collina. Molti altri sono in marcia verso la città di Alqualondë che si intravede all’orizzonte. La M.D.P. ruota e ci mostra Fingolfin e Finarfin raggiungere la cresta. Si voltano indietro: la torre degli elfi svetta luminosa sopra la città immersa nelle ombre. P.P. sui volti dei due fratelli, il loro sguardo assorto in direzione della città. DISSOLVENZA ESTERNO NOTTE – COLLE FUORI ALQUALONDE Feanor e Maedhros, a cavallo, sono sulla cima di un colle, in avanscoperta. Dietro di loro procedono le schiere dei Noldor. MAEDHROS Padre, come faremo a giungere alla Terra di Mezzo? Ci sono famiglie e anche bambini nelle nostre schiere. Non riusciranno a percorrere la strada verso nord, né tanto meno a superare i ghiacci stridenti. FEANOR Lo so. Abbiamo bisogno di navi. Per questo siamo diretti ad Alqualonde. Persuaderemo i Teleri ad aiutarci. O magari ad unirsi a noi! Feanor ride sarcasticamente FEANOR (continua) Sarebbe un duro colpo per i Valar! E avremmo forze ancora guerra contro Morgoth. STACCO maggiori nella 97 INTERNO NOTTE – PALAZZO REALE DI ALQUALONDE Feanor, Maedhros, Amrod e Amras sono ricevuti da Re Olwe nella sala del suo palazzo. OLWË No, non vi presteremo le nostre navi né vi aiuteremo a costruirne. Non per inseguire il nemico. Restate! La maestria dei Noldor sarà più utile per guarire le ferite inferte a Valinor. FEANOR (alterato) Che amici siete, voi che rifiutate aiutarci nel momento del bisogno? di Non avete rifiutato il nostro aiuto quando siete giunti su queste rive! Ancora vivreste in capanne sulla spiaggia se i Noldor non avessero costruito il vostro porto e le vostre mura! OLWË Non voltiamo le spalle ai nostri amici. Ma è compito di un amico far notare ad un amico i suoi errori. Quanto alle navi, quelle non ce le avete date voi. Abbiamo appreso quell’arte da Ulmo, Signore del Mare. I bianchi tronchi li abbiamo lavorati noi; le vele le hanno tessute le nostre spose e figlie. Le nostre navi sono per noi ciò che per te sono le tue gemme perdute: l’opera dei nostri cuori che non potremo mai uguagliare. Feanor si rabbuia ed esce senza una parola. Maedhros e gli altri fratelli accennano un lieve inchino e seguono il padre. Una volta all’esterno Feanor si rivolge ad Amrod FEANOR Amrod, dai il segnale a Prenderemo le navi ugualmente. STACCO Caranthir. 98 ESTERNO NOTTE – COLLE FUORI ALQUALONDE Caranthir, insieme ad un nutrito gruppo di elfi, osserva la città sottostante. Nei pressi del porto osserva una torcia oscillare tre volte. I Noldor si mettono in marcia verso la città. STACCO ESTERNO NOTTE – PORTO DI ALQUALONDE 1000 ships of the underworld – Two Steps from Hell Feanor, seguito da Caranthir, Amrod, Amras, ed un gruppo di Noldor si avvicina ai moli dove sono ormeggiate decine di navi. Davanti a loro si para Londwë, affiancato da due marinai. LONDWË Dove andate? Non potete… FEANOR (snudando la spada) Fatevi da parte e non vi sarà fatto alcun male! Londwë non si scosta. Feanor avanza e lo spinge a mare. I due teleri restano immobili, increduli, per alcuni attimi, poi si avventano a mani nude contro Feanor. Caranthir estrae la sua spada e trafigge entrambe le guardie con un doppio fendente. FEANOR (rivolto ai Noldor) Prendete le navi! Il caos si scatena al porto. I Noldor trucidano gran parte dei marinai teleri, disarmati e senza protezioni, sulle banchine. Poco fuori il porto Londwë riemerge dall’acqua. Ferma un marinaio che sta fuggendo. LONDWË Marinaio! Raduna tutti i teleri al magazzino! Ci armeremo con archi da caccia e tutto ciò che trovate. Riprenderemo il porto! Vai, presto! 99 STACCO Panoramica sulla città illuminata solo dalle torce. Suonano le campane delle torri di Alqualonde. Una moltitudine di Teleri circonda il porto. Arcieri si posizionano sui tetti e prendono di mira gli invasori. Molti dei Noldor cadono. STACCO Dietro un riparo Feanor ed i suoi figli si proteggono dalle frecce. Poco distanti, un paio di elfi giacciono a terra uccisi dai dardi. FEANOR (rivolto a Caranthir e Amras) Presto! Raggiungete Fingolfin e i suoi e chiedete aiuto! Ad ogni costo, o siamo spacciati! FEANOR (continua) (rivolto a Maedhros e Amrod) Accendete fuochi! Stanate quei maledetti con le fiamme! STACCO Caranthir, Amras e alcuni altri Noldor a cavallo caricano le linee dei Teleri. Molti cadono trafitti dalle frecce. Amras viene ferito ad una spalla ma riesce a proseguire, insieme ai pochi superstiti. DISSOLVENZA ESTERNO NOTTE – COLLE FUORI ALQUALONDE Fingolfin e Finarfin superano la cresta del colle quando vengono raggiunti da Caranthir, Amras e gli altri noldor a cavallo. Caranthir raggiunge Fingolfin, mentre Elenwë soccorre Amras. CARANTHIR (concitato) Presto! I Teleri ci hanno attaccato! FINGOLFIN (allarmato) 100 Cosa? Ma come è possibile? CARANTHIR I Valar! I Valar hanno ordinato ad Olwë di fermarci. Era una trappola! Presto! O ci uccideranno tutti! STACCO I guerrieri di Fingolfin e Finarfin si mettono in marcia. P.P.: Caranthir osserva soddisfatto le schiere dirigersi verso la città. STACCO ESTERNO NOTTE – PORTO DI ALQUALONDE Le fiamme si levano da alcuni edifici occupati dagli arcieri, ma le difese dei Teleri sono ancora compatte. Fingolfin e Finarfin osservano la battaglia svolgersi a poche decine di metri dinanzi a loro. Fingolfin osserva pensoso la battaglia; il suo sguardo è triste. Sospira. Gli occhi si fanno determinati; leva la spada al cielo. FINGOLFIN Per i Noldor! Le truppe dei Noldor assalgono i Teleri alle spalle, trucidando i difensori. Numerosi guerrieri penetrano negli edifici. Feanor con un grido si lancia all’attacco, seguito dai suoi. Fingolfin trafigge un arciere alle spalle, in cima ad una torre. Finarfin è intento a duellare con un avversario e lo abbatte con un fendente. Nel mentre è attaccato al fianco da un Teleri 101 armato di rampino. Schiva l’affondo dall’avversario ucciso, lo trafigge. ed, estratta l’arma Al rallentatore, un rivolo di sangue esce dalla bocca di Londwë. L’inquadratura si allarga e vediamo Fingolfin, sconvolto che ancora regge la spada con cui ha trapassato il cognato. Londwë appoggia le sue mani alle spalle di Finarfin. Apre la bocca per dire qualcosa, ma spira prima di poter parlare. La musica sfuma STACCO Feanor, lordo di sangue, circondato dai suoi figli alza la spada al cielo. FEANOR Vittoria! Il porto è nostro! Presidiate gli accessi. Prendete quante più provviste potete e fate imbarcare anche le donne e i bambini. Ci dirigiamo a nord. DISSOLVENZA 102 ESTERNO NOTTE – MONTE TANIQUETIL P.P. di Ulmo, lo sguardo accigliato. La M.D.P. ruota di 180°, allontanandosi: Ulmo è su di una cresta e osserva il mare. Onde sempre più elevate si infrangono sulla riva. STACCO ESTERNO NOTTE – MARE Una tempesta si abbatte sulla flotta in navigazione. Una nave è spinta dalle correnti contro le rocce. Le altre avanzano con difficoltà. STACCO ESTERNO NOTTE – SPIAGGIA DI ARAMAN Dalla riva Fingolfin, Finarfin ed una moltitudine osservano, sotto una pioggia battente, il naufragio. di elfi STACCO ESTERNO NOTTE – TANIQUETIL Manwë raggiunge Ulmo sulla cresta. MANWË Fratello, nonostante il male che hanno fatto, non possiamo impedire la loro fuga con la forza STACCO ESTERNO NOTTE – SPIAGGIA DI ARAMAN La schiera degli elfi prosegue la marcia sotto la pioggia FINARFIN (rivolto a Fingolfin) Cosa abbiamo fatto? La collera dei Valar ci ucciderà tutti! E meritatamente! Le nostre mani sono sporche del sangue dei nostri fratelli! Una nera figura si staglia in cima ad una roccia che incombe sopra gli elfi. 103 MANDOS (severo) Fermi! Udite il fato che vi spetta! F.I: Un tuono squarcia la notte, mostrando per un attimo l'austera figura di Mandos, ritto, appoggiato alla sua spada. MANDOS (continua) Lacrime innumerevoli verserete nella Terra di Mezzo, e nemmeno l’eco dei vostri lamenti giungerà in Valinor. P.P. di Feanor, e a seguire, carrellata sui volti dei suoi figli. MANDOS (V.F.C – Continua) Sulla tua famiglia, Feanor, piomberà l’ira dei Valar e vi seguirà fino ai confini del mondo. Il vostro giuramento vi legherà e vi tradirà, privandovi per sempre dei tesori che avete giurato di inseguire. P.P. di Fingolfin, e a seguire carrellata su Finarfin e sui figli dei due fratelli. MANDOS (V.F.C – Continua) Sconterete il sangue dei vostri fratelli con il vostro sangue. Siete immuni alle malattie ed allo scorrere del tempo, ma sarete comunque uccisi: da armi, tormento e dolore. L’inquadratura si allarga, fino a mostrare in C.L. tutta la schiera degli elfi e le navi che veleggiano a poca distanza dalla riva. Tutti sono fermi ed ascoltano. MANDOS (continua) I vostri spiriti verranno a me e troveranno ben poca pietà. Chi sopravvivrà, invece, stanco del mondo, svanirà nel tempo come un’ombra agli occhi degli uomini che presto giungeranno. 104 F.I. di Mandos, in piedi sulla roccia. Stacco su Feanor che si rivolge ai Noldor FEANOR Non avremo paura delle minacce dei Valar! Ci preannunciano disgrazie se proseguiamo. Ma ancor più ne avremo se verremo meno al giuramento fatto! Non temiamo la sorte, ma solo la codardia! Le imprese che compiremo saranno cantante fino agli ultimi giorni del mondo! STACCO ESTERNO NOTTE – TERRE DESOLATE Fingolfin e Finarfin parlano, circondati da molti altri elfi. FINARFIN Dovremmo tornare indietro. seguire Feanor. Non possiamo FINGOLFIN Non possiamo nemmeno lasciare a Feanor la guida incontrastata dei Noldor. FINARFIN Volevamo impedire i suoi eccessi, ma ci siamo fatti trascinare in un abietto fratricidio. Tornerò a Valinor, e mi sottoporrò al giudizio dei Valar, insieme a chiunque voglia fare altrettanto. FINGOLFIN No, non ci può essere perdono per ciò che abbiamo fatto. Proseguirò lungo il cammino intrapreso, chissà che non ci sia, al termine, un’opportunità per redimere almeno in parte il male compiuto. C.L.: Le schiere dei due fratelli allontanandosi in direzioni diverse. si separano, DISSOLVENZA 105 ESTERNO NOTTE - GIARDINI DI LORIEN Love and loss – Two Steps from Hell Finarfin raggiunge la moglie, Earwen, e Nienna. Si ferma davanti a lei. Parlano senza che si senta ciò che dicono. Fingolfin cade in ginocchio, Earwen scoppia in lacrime e si inginocchia davanti al marito. Part. delle mani di Nienna che si poggiano sulle spalle dei due. P.P.: lacrime solcano il volto della Valië Nienna aiuta i due elfi a rialzarsi. Nel mentre giunge Manwë, in mano ha il diadema di Finwë. MANWË A te, Fingolfin figlio di Finwë, che hai saputo guardare oltre l’orgoglio del tuo cuore, è concesso il perdono dei Valar. Le tue colpe sono mondate. Bentornato, Re dei Noldor di Valinor. La musica sfuma DISSOLVENZA ESTERNO NOTTE – TERRE DESOLATE Una vasta baia forma un porto naturale in cui sono ancorate le navi rubate dai Noldor. In lontananza si scorgono le distese gelate dell’Helkaraxe. Feanor, Maedhros e Caranthir tengono un consiglio sul ponte della nave ammiraglia. MAEDHROS Padre, non possiamo proseguire oltre verso nord. Il freddo si sta facendo intenso ed il mare si sta ghiacciando. Presto non potremo più proseguire. FEANOR Non possiamo attraversare i ghiacci a piedi. Dobbiamo tentare la traversata via nave. 106 MAEDHROS Ma non abbiamo abbastanza navi per traghettare tutti ad est in una volta sola. Ci vorranno almeno tre viaggi! CARANTHIR (lanciando un’occhiata d’intesa a Feanor) Sì, ma non abbiamo altra scelta. FEANOR Lo so anche io. Preparate la leveremo l’ancora al più presto. partenza, FEANOR (rivolto a Maedhros) Comunicalo anche agli altri fratelli. MAEDHROS Sì, padre Dopo che Maedhros si è allontanato. CARANTHIR Molti tra la gente di Fingolfin già mormorano contro di noi. Non accetteranno mai di attendere di essere traghettati per secondi. FEANOR So anche questo! Ma gli equipaggi sono fidati. E’ tutto pronto: appena calerà la nebbia partiremo STACCO INTERNO NOTTE – NAVE Maedhros visita la nave di Amrod e Amras. Il giovane ferito giace febbricitante, con la spalla fasciata. Il gemello lo accudisce 107 ESTERNO NOTTE – TERRE DESOLATE Una fitta foschia avvolge la baia. Le tende dei Noldor sono piantate vicino alla riva. Silenziosamente la flotta si allontana. Turgon e la moglie Elenwë correndo sulla spiaggia. giocano con la loro bambina, Elenwë raggiunge la figlia su di un piccolo promontorio roccioso. Si ferma ad osservare il mare. Il marito la raggiunge e la abbraccia. Per alcuni secondi la nebbia si dirada, mostrando la baia vuota. P.P. sui loro volti sgomenti. DISSOLVENZA ESTERNO NOTTE – FIORDO DI DRENGIST C.L.: una miriade di navi appare all’orizzonte, illuminate dal debole bagliore delle torce sui ponti. La M.D.P. carrella all’indietro; una nera figura osserva la scena. Si volta, è un orco che, allarmato, fugge via. STACCO Feanor, affacciato sulla prua della nave ammiraglia si rivolge a Maedhros FEANOR (perentoriamente) Appena approdiamo fai approntare il campo. Velocemente: siamo in territorio nemico e se non è già cosciente del nostro arrivo, lo sarà presto. STACCO Innumerevoli scialuppe cariche di elfi armati si verso la riva. Le truppe sbarcano rapidamente e posizione sulla spiaggia. STACCO dirigono prendono 108 Maedhros osserva la foresta oltre la spiaggia e nota un sentiero che si arrampica sul dirupo per raggiungere la cima dell’altopiano. Si volta verso i suoi uomini ed indica la foresta con la spada. STACCO In cima all’altopiano, Maedhror fa rapporto al padre, Feanor MAEDHROS Padre. La nostra gente è scesa dalle navi. Dovremmo però salire tutti sull’altopiano e costruire fortificazioni. Sarà più difendibile, mentre le navi tornano indietro a prendere Fingolfin e i suoi figli. Feanor ride come divertito. Fire Nation – Two Steps from Hell FEANOR Non rimarremo a lungo qui. Ci siamo lasciati alle spalle solo inutile fardello! Che tornino alle gabbie dei Valar! un Brucino le navi! Feanor getta una torcia su di una catasta di legna in cima al promontorio. Un luminoso falò viene visto da Caranthir a bordo della nave ammiraglia. L’elfo usa la torcia che ha in mano per dar fuoco alla vela ed alla nave. Panoramica sulla flotta che comincia a prendere fuoco. Fiamme sempre più alte si levano dalle navi. STACCO INTERNO NOTTE – NAVE Nella stiva di una nave Amras, pallido e con la spalla fasciata, è disteso su di una panca di legno. Amrod, seduto al suo fianco, si guarda intorno confuso. 109 Amrod scuote dolcemente il fratello. AMROD Amras, svegliati! C’è qualcosa che non va… Amras apre gli occhi, intontito. AMROD (allarmato) Aspetta, vado a vedere. Amrod si alza e si appresta a salire la botola che porta sul ponte quando una trave infuocata cade nella botola colpendo il giovane, che cade all’indietro. AMRAS Amrod! Amras si desta completamente. Anche se sofferente si alza e soccorre il fratello, rimasto con un piede sotto l’asse incandescente. Con fatica riesce a liberarlo. Amrod si alza gemendo di dolore. La scala alle loro spalle inizia a prendere fuoco. AMRAS Coraggio, appoggiati a me! Barcollando i due procedono sottocoperta. Il fumo diventa sempre più denso. I gemelli arrivano ad una seconda scala. Dett.: Una botola chiusa ostruisce la via di fuga. Amras sale; prova ad aprire il boccaporto col braccio sano. Non ci riesce. Urlando di dolore prova a spingere l’anta col la spalla. Nulla. Con uno sforzo anche Amrod sale sulla scala, zoppicando. Provano insieme ma non riescono a smuovere la botola. Si voltano indietro, con lo sguardo terrorizzato. Inquadratura del fuoco che avanza inesorabile. STACCO 110 Feanor, osserva dall’alto del promontorio il grande incendio che divora le bianche navi dei Teleri DISSOLVENZA La musica sfuma ESTERNO NOTTE – TERRE DESOLATE Fingolfin, davanti al suo popolo, osserva il mare. La M.D.P. ruota di 180°; all’orizzonte, delle luci colorano le nubi di rosso. FINGOLFIN (rivolgendosi a Fingon) No, nessuna nave tornerà a prenderci. Siamo stati traditi. FINGON Cosa ci resta da fare? Tornare morire! pieni di vergogna dai Valar, o FINGOLFIN No. Ora più che mai desidero giungere alla Terra di Mezzo. Attraverseremo il crudo nord. E troveremo Feanor. C.L.: La schiera di Fingolfin è in marcia su un terreno chiazzato di neve. In lontananza svettano alte montagne di ghiaccio. DISSOLVENZA 111 ESTERNO NOTTE – ANELLO DELLA SORTE I Valar tengono consiglio nella tenebra che avvolge le loro terre. MANWË Assai mi rattrista Alqualonde. il fratricidio di AULE Il tradimento di Feanor è tra le opere più malvage di Melkor. Quanto e alberi. forse più della morte degli P.P. di Yavanna che si volta, tra il sorpreso e l’adirato verso Aule. MANWË Vero. Feanor è il più possente, in corpo e spirito, tra i figli di Iluvatar. Grandi opere avrebbe potuto realizzare se fosse rimasto in Valinor. AULE Anche se in esilio, Feanor e la sua gente, compiranno imprese che saranno cantate in eterno. Come egli ha giustamente presagito. MANWË A caro prezzo saranno meritati quei canti. Come ha detto Iluvatar prima dei giorni, una bellezza mai concepita apparirà nel mondo, e ciò che è male sarà bene, per il solo fatto di essere stato. MANDOS Tuttavia male resterà. TULKAS Ora che Melkor è tornato in Angband, non dovremmo intervenire e combatterlo nuovamente? 112 OROMË Non possiamo abbandonare i Noldor, nonostante il male fatto. Né possiamo dimenticare ulteriormente gli elfi rimasti nei pressi delle acque del risveglio. MANWË In passato abbiamo combattuto Melkor per amore degli elfi. Ora dovremo astenercene per il bene degli Uomini. La loro ora è prossima ma non sappiamo dove si desteranno. Sono mortali e fragili; gli sconvolgimenti di un attacco diretto alla roccaforte di Morgoth potrebbe essere loro fatale. TULKAS Lasceremo quindi Melkor incontrastato signore delle terre al di là del mare? MANWË Troveremo un altro modo per ostacolare le tenebrose imprese di Melkor. DISSOLVENZA INCROCIATA ESTERNO NOTTE - TUMULO DEGLI ALBERI After the fall – Two Steps from Hell Nienna piange e, con le lacrime, lava le ferite inferte da Ungoliant all’albero d’argento. STACCO Tra i due alberi, con le mani levate al cielo, Yavanna si staglia come una nera sagoma, più scura della notte. Le stelle ruotano nel cielo. STACCO Vana carezza amorevolmente i rami dell’albero d’oro STACCO Da F.I. a Dett.: Mentre Lorien, con gli occhi chiusi, poggia le mani sul tronco dell’albero d’argento, un grande fiore argenteo sboccia da un ramo senza foglie. 113 Lorien si desta. Il tenue bagliore illumina il volto dall’espressione incantata. Non appena il bocciolo viene colto il ramo si spezza. STACCO Vana danza davanti l’albero d’oro avvizzito. Un tenue bagliore all’improvviso emana da un germoglio. Si avvicina e sfiora la gemma. Da questa si forma rapidamente un frutto che brilla incerto. Il pomo si fa più grande, pulsa di luce. Infine il frutto si stacca, accolto dal palmo delle mani di Vana. STACCO Vana e Lorien incedono solennemente verso Yavanna che attende, ponendo fiore e frutto sui palmi delle sue mani. P.P. sul volto di Yavanna, estatica. STACCO Yavanna, portando con sé i due tesori luminescenti, raggiunge la fucina di Aule. La musica sfuma DISSOLVENZA EST./INTERNO NOTTE – ANGBAND Panoramica della fortezza di Angband, ai piedi dei tre picchi vulcanici di Thangorodrim. La M.D.P. stringe su di un orco che varca l’enorme cancello di ferro. STACCO L’orco è al cospetto di Melkor, in una sala piena di ombre e luci rossastre. L’Oscuro Signore è seduto sul suo trono, con indosso una corona di ferro in cui sono incastonati i tre Silmaril. MELKOR (sarcastico) E così Feanor ha portato un’intera schiera di elfi nella Terra di Mezzo? Rivolgendosi ai suoi capitani MELKOR (continua) Ricacciatelo in mare! DISSOLVENZA 114 ESTERNO NOTTE – FIORDO DI DENGRIST Mentre gli elfi tolgono il campo e si mettono in marcia, Feanor osserva insieme a Maedhros i relitti delle navi bruciate. FEANOR (addolorato) Avrei dovuto ascoltare tua madre, come sempre. Non c’è più nessuna strada, nessuna nave che possa riavvicinarci, ormai. Il veleno di Morgoth ha infettato il mio cuore. Per riconquistare i Silmaril ho perso due tesori ben più preziosi. Potrà mai perdonarmi per ciò che ho fatto? MAEDHROS (costernato) Padre… FEANOR No, non potrà. E nemmeno voi potrete. Ma il giuramento fatto ci lega ancora e ci vincolerà per sempre. Avremo la nostra vendetta, anche se ci sta costando un caro prezzo. Porteremo la guerra fino alla tana di Morgoth! DISSOLVENZA ESTERNO NOTTE – RIVA DI UN LAGO Feanor giunge con la sua schiera sulle rive di un lago. A poca distanza una fitta foresta di conifere ed oltre aspri monti. L’elfo scruta pensoso il paesaggio. FEANOR (rivolgendosi a Caranthir) Ci fermiamo qui per rifornirci d’acqua. Veloci, però. Non mi piace. Voglio raggiungere al più presto quel passo tra i monti. 115 Maedhros giunge trafelato MAEDHROS Padre! Ho visto qualcosa nella foresta. Come il brillare di molti occhi! Caranthir guarda con sufficienza l fratello, Feanor invece si allarma immediatamente. Strength of a thousand men – Two Steps from Hell FEANOR Presto! Formazione difensiva! Panoramica della schiera degli elfi. Numerosi corni suonano l’allarme. Mentre elfi conducono donne e bambini verso la riva; guerrieri si armano e si dispongono a protezione. Un’orda di orchi esce correndo dalla foresta, avventandosi selvaggiamente, ma in modo scomposto, sulle file già parzialmente serrate dei difensori. Elfi trafiggono orchi con le loro lunghe spade. Un gruppo di orchi travolge un elfo isolato, gettandoglisi addosso. E’ atterrato, soverchiato dal numero, e bestialmente trucidato. Feanor rotea la sua spada in poderosi fendenti, troncando arti e teste di tre orchi che lo fronteggiano. Maedhros schiva il colpo di un avversario roteando su sé stesso, trancia le sue gambe. abbassandosi e, Un elfo è trafitto dalla rozza lama di un orco. Questi viene ucciso da un rabbioso affondo di Caranthir. C.L.: la battaglia ha un momento di pausa. Gli orchi superstiti indietreggiano fino al limitare della foresta. Essi si rivelano solo l’avanguardia di un’armata più vasta: dal folto degli alberi esce un esercito ancora più numeroso, alla cui testa è un gigantesco orco dall’armatura completamente nera. Maedhros, allarmato, si rivolge al padre. MAEDHROS Non possiamo resistere a lungo! Sono troppi! Saremo sopraffatti! E alle spalle abbiamo il lago! 116 FEANOR (feroce) Anche loro avranno alle spalle un lago. Di fuoco! (rivolto ai suoi arceri) Noldor! Incendiate la foresta! Gli orchi ruggiscono verso gli elfi. Gli arcieri elfici si posizionano nelle retrovie; posizionano delle torce accese accanto a loro. civili FEANOR Prima linea! Serrate i ranghi! I guerrieri noldor armati di spada levano un muro di lame a difesa delle retrovie. L’orco comandante protende la sua spada verso gli elfi, lanciando un urlo immondo. Il suo esercito si lancia in una furiosa carica. FEANOR Impatto! Quando gli orchi sono a pochi passi dai difensori, gli elfi si lanciano in una contro carica. Nell’istante in cui le due armate cozzano violentemente, una salva di frecce infuocate traccia un arco sopra le due schiere. Molte frecce cadono tra i rami o si conficcano sui tronchi resinosi; altre trafiggono orchi o atterrano nel sottobosco. La prima linea degli orchi è bloccata dal contrattacco di Feanor; gli orchi delle linee successive finiscono bloccati, si ostacolano a vicenda. Gli elfi falciano facilmente il nemico. Una seconda salva di frecce infuocate solca i cieli, alimentando i numerosi piccoli incendi che si sono sprigionati al limitare della foresta. Duelli tra elfi ed orchi che, ripresi dal contrattacco fanno valere la loro superiorità numerica. Molti elfi cadono uccisi. 117 Una terza salva sorvola il massacro. Gli orchi si voltano: fiamme si levano dalla foresta. Gli avversari sono sgomenti, esitano. Il grande orco viene affrontato da Feanor. Il mostro para una serie di fendenti menati selvaggiamente dall’elfo. Prova un affondo all’addome, ringhiando. Feanor balza di lato e cala la sua lama, mozzando il braccio dell’avversario. L’elfo ruota prontamente su sé stesso e, mulinando la spada, decapita il capitano dei nemici. Gli orchi indietreggiano incerti, alle loro spalle un muro di fuoco. Le loro forze sono divise in due. Gli elfi si ricompattano. P.P. di Feanor, con in volto un ghigno feroce. FEANOR Carica! Gli elfi si lanciano all’attacco. Gli orchi travolti e facilmente trucidati. Alcuni provano a fuggire ma muoiono tra le fiamme, bruciati. I Noldor raggiungono i margini della foresta incendiata. Poche decine di metri, oltre le fiamme, il resto dell’armata di Morgoth attende impotente. Le fiamme divampano con meno forza. Una linea compatta di elfi è immobile. FEANOR Seconda linea. Tirate! La prima linea elfica si abbassa, mostrando una schiera di arcieri. Questi all’unisono scoccano le loro frecce. Una nube di dardi attraversa le fiamme. Numerosi orchi cadono trafitti. Feanor alza la sua spada, direzione del nemico. poi la abbassa inesorabile, in FEANOR Tirate! Una nuova salva decima gli orchi. Molti fuggono, altri restano immobili, paralizzati dall’incertezza. Le fiamme si diradano, restano solo focolai sparsi e terreno fumante. 118 FEANOR Nessuna pietà! Gli elfi caricano gli passato a fil di spada. orchi superstiti. Chi non fugge è Feanor sorride soddisfatto. Si avvicinano Maedhros e Caranthir, con le spade sguainate, lorde del nero sangue degli orchi. La musica sfuma CARANTHIR Padre! La vittoria è nostra! P.P. di Feanor, dall’espressione dura. FEANOR Non date loro tregua! Ripulite la foresta. DISSOLVENZA 119 ESTERNO NOTTE – DISTESE GHIACCIATE DI HELKARAXE Never winter – Two Steps from Hell Blocchi di ghiaccio di proporzioni immani si ergono alti come colline sopra una sconfinata distesa innevata. Lungo i canyon scavati nel ghiaccio ulula un vento rabbioso. In questo ambiente ostile marcia una schiera di elfi capitanata da Fingolfin. L’inquadratura stringe: gli elfi sono vestiti troppo leggeri per affrontare queste avverse condizioni, protetti solo da coperte e mantelli con cui si avvolgono. Sono sofferenti; brina copre loro la faccia e i capelli. Un elfo cade stremato; Finrod tenta di soccorrerlo, ma Fingolfin gli fa cenno di proseguire. Finrod ubbidisce e prosegue, camminando stentatamente controvento. FINROD Non ce la faremo mai… FINGOLFIN Animo! Non possiamo tornare indietro! Raggiungeremo Feanor e pagherà per tutto questo! FINGON Come ha potuto Maedhros rendersi complice del tradimento del padre! Eravamo come fratelli in Valinor. FINGOLFIN Molte cose che erano in Valinor, ora non sono più. Melkor ha deposto un seme di male. E questo seme ha trovato terreno fertile nella superbia dei Noldor. FINROD Sì, ma… D’improvviso un enorme orso bianco si leva, rampante, di fronte agli elfi. Fingon è il più pronto e, sguainando la spada, balza al fianco dell’enorme bestia, affondando la lama nel suo fianco. 120 L’orso si volta e con un rovescio scaraventa Fingon a terra. Fingolfin raccoglie la spada caduta a Fingon e, mentre l’orso si sta per avventare su questi, con un balzo è sul suo dorso e vi pianta prima la sua, poi l’altra lama. La bestia si alza su due zampe, impazzita Fingolfin penzola aggrappato alle due armi. dal dolore; Stremato l’orso si poggia a terra e Fingolfin, ormai a cavallo della belva, estrae le due lame e le affonda nel collo della creatura, facendola finalmente stramazzare al suolo, morta, con Fingon che riesce a togliersi di sotto appena in tempo. DISSOLVENZA 121 ESTERNO NOTTE – PASSO TRA I MONTI Feanor raggiunge il passo, insieme a numerosi guerrieri. Una pianura desertica si estende oltre; all’orizzonte tre scure cime vulcaniche. Una nube di polvere nella piana tradisce l’esercito degli orchi in ritirata. FEANOR Non sono lontani. Li annienteremo! In marcia! DISSOLVENZA INCROCIATA ESTERNO NOTTE – PIANURA DESERTICA L’esercito di Feanor è in marcia lungo i pendii. STACCO Orchi corrono sparpagliati in una brulla steppa DISSOLVENZA INCROCIATA Veduta aerea delle forze di Feanor in marcia veloce nella piana. STACCO Gli orchi corrono affaticati. Si fermano e si indietro, preoccupati, per poi riprendere a correre. voltano DISSOLVENZA INCROCIATA La pianura inizia a farsi più ondulata, le tre cime sono più vicine. Feanor si volta verso i suoi, incitandoli. FEANOR Li abbiamo quasi raggiunti! Forza! Li annienteremo, e poi strapperemo i Silmaril dalle grinfie di Morgoth! Gli orchi in fuga scavalcano un costone. Dietro vi è Gothmog, il grande Balrog, attorniato da un esercito di orchi. Nel vederlo, gli orchi fuggitivi indietreggiano, gemendo terrorizzati. si fermano, cadono, Il Balrog fa schioccare la frusta, spazzando via tre orchi. STACCO 122 L’esercito di Morgoth avanza, scalando il costone. La M.D.P. ruota di 180° e mostra l’armata di Feanor a breve distanza. Strength of a thousand men – Two Steps from Hell FEANOR Arcieri: tirate! Dalle retrovie dell’esercito di Feanor parte una volata di frecce che uccide gli orchi sul costone. Altri nemici appaiono da dietro le rocce, davanti e ai lati degli elfi. Con urla feroci si lanciano alla carica, prendendo le forze dei Noldor in una tenaglia. Feanor si guarda intorno sgomento. Fissa lo sguardo davanti a sé: oltre l’orda nemica scorge, lontano, il cancello di Angband. FEANOR Sfondate l’accerchiamento! Fino ai cancelli di Angband! La fanteria di Feanor carica con una formazione a cuneo le linee nemiche di fronte a sé. Gli arcieri nelle retrovie, armati più leggermente, sono sopraffatti facilmente dal nemico. La M.D.P. insegue Feanor mentre supera la cresta. Arrivato in cima scopre il Balrog che lo aspetta. La spada di fuoco nella destra, la frusta fiammeggiante nella sinistra. Il demone infuocato procede lentamente verso l’elfo; ad ogni passo il terreno trema. La guardia di Feanor resta paralizzata dal terrore. Feanor punta la spada verso il mostro in segno di sfida. La cresta rocciosa è sferzata dalla frusta di fuoco che fa scempio delle guardie elfiche; Feanor si getta in basso, evitando la staffilata, ruzzolando fino ai piedi del mostro. Il Balrog mena un fendente che Feanor riesce per un soffio a schivare. Nel rialzarsi con un colpo, l’elfo riesce a tranciare la frusta del demone. I due si fronteggiano. Il Balrog ruggisce minaccioso dispiegando le sue sue ali d’ombra come ad avvolgere il suo avversario nella tenebra. Feanor attende guardingo e schiva, rotolando, un colpo destinato a tranciarlo in due. Giunto vicino al demone, 123 nonostante resti ustionato dal suo calore, riesce a colpirlo alle gambe. Il mostro indietreggia, con un urlo disumano, per poi avventarsi sull’elfo, mulinando la spada fiammeggiante. L’elfo schiva, sempre con maggiore difficoltà, i colpi dell’avversario. Feanor è ferito di striscio prima al braccio, poi all’addome. I vestiti dell’elfo prendono fuoco nel punto in cui è calato il colpo del mostro. Un ultimo, poderoso, fendente è parato da Feanor con la sua spada. Cerca con tutte le forze di contrastare il peso del demone, ma la lama comincia a piegarsi per il calore dell’arma infernale. Con una disperata rotazione, Feanor usa la sua spada deformata come un improvvisato uncino, strappando l’arma di mano al Balrog e ferendolo al braccio. Furioso il mostro getta l’elfo a terra e lo schiaccia sotto il peso del suo piede. Fiamme avvolgono Feanor che si dibatte sotto il tallone del Balrog. Improvviso, un corno suona. Una falange di fanteria elfica si avventa alle spalle degli orchi impegnati ancora a combattere i superstiti dell’armata di Feanor. Un drappello di cavalieri, guidato dai figli di Feanor si stacca dalla formazione e si dirige verso il Balrog. Questi si accorge degli avversari. Ruggisce, i cavalli impennano e nitriscono: a stento calmati, si rifiutano avvicinarsi al mostro. si di Panoramica del campo di battaglia disseminato di numerosi caduti di entrambe le parti. Gli orchi in rotta fuggono verso le porte di Angband. Il Balrog dispiega le sue ali oscure e, voltandosi di spalle, emana una nera nube di fumo. La musica sfuma Dissolta la nube, il demone è ormai lontano. Maedhros accorre verso il padre, il cui corpo ancora giace avvolto dalle fiamme. Smonta da cavallo e lo fa rotolare nella polvere per spegnere il fuoco. P.P. di Feanor. Disteso, immobile e tremendamente ustionato è scosso da Maedhros. MAEDHROS (V.F.C.) Padre! Padre! 124 Eternal sorrow – Two Steps from Hell Maedhros è chino sul padre, piangendo disperato. Gli altri fratelli si avvicinano, restano attorno ai due, col capo chino. P.P. di Feanor. L’elfo apre gli occhi, estremamente sofferente ma cosciente. MAEDHROS (ai fratelli) Aiutatemi! Caranthir e gli altri aiutano Maedhros a mettere il padre a cavallo. MAEDHROS Piano… Attenti! Maedhros sale con Feanor, lo sorregge affinchè non cada. Si volta in direzione di Angband. Anche Feanor si volta: gli ultimi orchi sciamano nella fortezza, prima che gli enormi portoni di ferro si chiudano con un tonfo sordo. MAEDHROS Presto, andiamo! Gli elfi si allontanano dalla roccaforte di Morgoth. P.P. di Feanor che non riesce a distogliere gli occhi dai cancelli di Angband. Lo sguardo pieno di odio impotente. ESTERNO NOTTE - LIMITARE DELLA FORESTA Giunti al termine della pianura desolata, dove il terreno riprende a salire, Feanor estremamente sofferente fa cenno a Maedhros di fermare il cavallo. Lontane le tre cime vulcaniche sopra Angband vomitano fiamme e fumo. FEANOR I miei giorni sono giunti al termine. E ora al cospetto della morte mi rendo conto che nessun potere dei Noldor potrà mai abbattere Morgoth il maledetto e le sue torri. Voi però figli miei, dovete tenere fede ugualmente al giuramento fatto! I figli di Feanor si scambiano occhiate addolorate e confuse. 125 FEANOR Datemi la vostra parola! Vendicate vostro padre! Titubanti e affranti, uno dopo l’altro annuiscono FIGLI DI FEANOR Sì, lo faremo. FEANOR (sofferente) Molto a lungo il mio spirito… dovrà rimanere nelle sale di Mandos… prima che possa tornare nel mondo. Nerdanel… Vostra madre… Vorrei dirle… Feanor spira. I figli, affranti, fanno cerchio intorno a lui. DISSOLVENZA INCROCIATA Le spoglie di Feanor sono adagiate su un masso di forma quasi perfettamente rettangolare. Legna è accatastata sotto il corpo del re e tutt’intorno. Maedhros, con una torcia in mano, si avvicina ed accende il rogo. Le fiamme divampano subito alte e forti. Gli altri fratelli ed il suo popolo sono tutt’intorno. MAEDHROS Non c’è altro tempo per il cordoglio. Amaramente ci siamo scontrati contro la potenza di Morgoth. Per quanto abbiamo sconfitto un suo esercito, a duro prezzo abbiamo pagato questa vittoria. La musica sfuma STACCO ESTERNO NOTTE - ANGBAND Gli orchi escono in massa da Angband, sciamando nella pianura armati per la guerra. DISSOLVENZA 126 ESTERNO NOTTE – FIORDO DI DENGRIST Protectors of the Earth – Two Steps from Hell Fingolfin e la sua schiera sono estremamente provati. Stancamente camminano su di una spiaggia aspra, punteggiata di neve. Vediamo i loro volti, uno alla volta: Fingon, dolorante; Finrod rabbuiato in viso; Turgon, solo, con la sua bambina in braccio che, disperato, si guarda indietro. Infine Fingolfin, dallo sguardo duro e deciso. Arrivati in stendardo. cima ad una collina, Fingolfin pianta il suo ESTERNO GIORNO – VALINOR Una nave attraversa una densa bruma. Lo scafo e la vela rilucono di una tenue luce dorata. Il bagliore si fa via via più forte; l’imbarcazione si solleva, volando sopra la foschia. In soggettiva: un enorme portale è davanti la nave. La cornice sembra di ossidiana, decorata da innumerevoli e mostruosi draghi neri. Oltre il portale un’intensa e meravigliosa luce azzurra. Avvicinandosi, i draghi sembrano muoversi: un enorme nido di rettili alati che cercano di ghermire la nave con i loro artigli neri. 127 C.L.: La nave si accende di un’intensa luce d’oro. I draghi restano come pietrificati. La nave, diventata una sfera abbagliante e dorata, attraversa incolume il portale. DISSOLVENZA INCROCIATA ESTERNO GIORNO – FIORDO DI DENGRIST Una luce sfavillante si leva all’orizzonte, oltre il mare. La schiera di Fingolfin esulta, mentre i suoi stendardi azzurro e argento vengono spiegati al vento e trombe suonano, annunciando la sua venuta. DISSOLVENZA INCROCIATA ESTERNO GIORNO - ANGBAND Le legioni di orchi uscite dalla fortezza di Angband vengono colte da sgomento al sorgere di una luce abbagliante e dorata. Scappano disordinatamente, terrorizzati, nei buchi dai quali erano fuoriusciti. STACCO Morgoth, dal suo trono, osserva sorpreso e impaurito gli orchi ritirarsi e un raggio di luce giungere fino al centro dei suoi saloni. DISSOLVENZA INCROCIATA ESTERNO GIORNO – FIORDO DI DENGRIST Panoramica sull’enorme schiera di Fingolfin, di nuovo in marcia, che copre un vasto terreno dalle colline fino al mare. DISSOLVENZA La musica sfuma SCHERMO NERO 128 Sun and Moon – Two Steps from Hell Il Silmarillion: il risveglio degli elfi Diretto da: Kenneth Branagh Con: Benedict Cumberbatch Gemma Arterton Michael Fassbender Chris Hemsworth Diego Klattenhoff Patrick Wilson Valeria Solarino Patrick Stewart Sam Worthington Greg Kinnear Vera Farmiga Peter Sarsgaard Evan Rachel Woods Ron Perlman Charlie Hunnam Christoph Waltz Charlotte Gainsbourg Elisabeth Banks Marley Shelton Allison Lohman Chris Evans Jay Ryan Arnie Hammer Dave Franco Joseph Morgan Max Martini Michael C. Hall Julianne Hough Kate Bosworth John Schneider Clancy Brown Camille Belle Claire Forlani 129 Eva Green Robert Naylor Mackenzie Lintz Liam James Chris Zylka Chord Overstreet Jason Dolley C. Thomas Howell E con la partecipazione straordinaria: Ian McKellen Ewan McGregor Sienna Miller Voce narrante: Chris Pine Musiche: Thomas Bergersten e Nick Phoenix (Two Steps from Hell) Design: Ted Nasmith Alan Lee John Howe Jenny Dolfen Basato su un racconto di J.R.R. Tolkien Sceneggiatura: Massimo B. Produzione: Fiamma Imperitura Production Questo film è fittizio e non ha scopo di lucro, e partecipa al gioco di Cinematik. Non si intendono sfruttare nome, immagine ed opere delle persone citate La musica sfuma