1
SCHERMO TOTALMENTE NERO
Requiem for a dream
(la musica parte quasi impercettibile e sale sempre più)
Lentamente si compone il logo FIAMMA IMPERITURA
DISSOLVENZA VERSO IL BIANCO
CGI - SALONI DI ILUVATAR
SCHERMO TOTALMENTE BIANCO
Dal bianco gradualmente si iniziano a intravedere delle forme.
Si individua una figura luminosa e solenne. Il volto è quello
di un anziano saggio e potente, con barba, capelli bianchi e
lunghi. Questi si dipartono in tutte le direzioni.
Tutto ciò che si vede è come formato da quei filamenti
luminosi: il trono di cristallo risplendente su cui siede, il
salone e le arcate circostanti.
In basso una moltitudine di figure più piccole ma ugualmente
luminose
ascoltano
una
musica
che
sembra
provenire
dall’Anziano stesso.
NARRATORE (V.F.C.)
Esisteva
Eru,
l’Uno,
chiamato
anche
Iluvatar. Dal suo pensiero generò gli
Ainur, dagli Uomini chiamati “Dei”.
Iluvatar cessa
cospetto.
la
musica
e
gli
Ainur
si
inchinano
ILUVATAR
(solennemente)
Del tema che vi ho esposto, io voglio che
facciate, in congiunta armonia, una Grande
Musica, adornando il tema stesso con i
vostri pensieri, se lo desiderate.
al
suo
2
Iluvatar ascolta in silenzio sorridente. Si susseguono
spezzoni in cui gli Ainur cantano con voci celestiali.
Dopo breve una figura inizia a cantare in modo difforme, fuori
dal tema. Alcune figure intorno a lui diventano incerte nel
canto.
NARRATORE (V.F.C.)
Ma Melkor, il più possente degli Ainur,
prese ad inserire trovate frutto della
propria immaginazione non in accordo col
tema di Iluvatar, per accrescere la gloria
della sua parte.
Seguono spezzoni in cui Iluvatar si alza e interrompe gli
Ainur, il tema riparte due volte, lievemente difforme, ma
Melkor causa ogni volta discordanza, molti Ainur restano in
silenzio mentre altri seguono il tema di Melkor. Due musiche
contrapposte si fronteggiano.
NARRATORE (V.F.C. - continua)
Iluvatar due volte si levò e altri due temi
vennero proposti, ma la dissonanza di
Melkor si diffuse ogni volta, tentando di
sovrastare il canto degli altri Ainur.
Iluvatar si erge con un volto terribilmente arrabbiato, leva
entrambe le mani e, con un fragoroso accordo, la musica cessa.
ILUVATAR
(severo)
Potenti sono gli Ainur e potentissimo tra
loro è Melkor, ma io sono Iluvatar e le
cose che avete cantato ora le esibirò così
che vediate ciò che avete fatto.
Iluvatar si rivolge a Melkor con severità. Questi mostra
dapprima un’espressione di vergogna che si trasforma dopo poco
in rabbia e odio. Il suo sembiante, fino ad ora bianco
candido, assume sfumature rosse e fiammeggianti.
ILUVATAR (continua)
E tu, Melkor, t’accorgerai che nessun tema
può essere eseguito che non abbia fonte in
me. Nessuno può alterare la musica a mio
dispetto.
E anche se vi proverà, non farà altro che
dimostrare di essere mio strumento per
realizzare cose ancora più meravigliose.
3
Iluvatar apre una visione sul vuoto e mostra un pianeta la cui
vista si avvicina sempre più. E’ la Terra.
Viene mostrata una breve visione di paesaggi lussureggianti,
mari calmi e soleggiati, elfi ed uomini.
NARRATORE (V.F.C.)
Il mondo prese a svolgere la propria
vicenda e gli
Ainur s’accorsero che
conteneva cose di cui non avevano idea:
videro la venuta dei Figli di Iluvatar,
Elfi i primogeniti ed Uomini i successivi.
Gli Ainur si mostrano meravigliati e deliziati della visione,
mentre Melkor mostra brama di possesso e invidia.
ILUVATAR (V.F.C.)
(solenne)
Conosco il desiderio delle vostre menti,
che ciò che avete visto in sia realmente e
non solo nel vostro pensiero. Perciò dico
“EÄ”! Che queste cose siano!
Iluvatar leva un braccio in direzione del vuoto.
La visione svanisce ed una fiamma danza nello spazio.
L’inquadratura si avvicina e la fiamma si trasforma in
galassie, stelle, pianeti.
ILUVATAR (V.F.C.) (continua)
Il Mondo ora è. Coloro che lo desiderano
possono andarvi, ma la loro potenza, per
amore del Mondo, sarà in esso contenuta e
limitata, finché esso non sarà perfetto.
Essi saranno chiamati i Valar, le Potenze
del Mondo.
Visione dello spazio interstellare, con nebulose e stelle in
lontananza
NARRATORE (V.F.C.)
Entrati nel mondo i Valar si resero conto
che questo era soltanto stato presagito e
che ad essi spettava attuarlo.
Visioni di nubi spazzate dai venti, di mari tempestosi, di
monti aspri e inospitali
4
NARRATORE (V.F.C. - continua)
Per
innumerevoli
ere
i
Valar
si
affaccendarono per realizzare la dimora dei
Figli di Iluvatar. E, una volta completata
la Terra, i Valar assunsero forma e colore.
DISSOLVENZA
La musica sfuma
ESTERNO - GIORNO
Age of Gods – Thomas Bergersten
I quattordici Valar, in forma umana, si stagliano contro un
cielo in cui le nubi vengono spazzate violentemente dal vento.
NARRATORE (V.F.C.)
Sette sono i signori dei Valar e sette sono
le Valier, le Regine.
ESTERNO MONTE TANIQUETIL – GIORNO
MANWË (Patrick Wilson), abbigliato di blu e bianco, con
penetranti occhi azzurri, osserva pensoso l’orizzonte, oltre
il mare.
Aquile volteggiano in cielo.
NARRATORE (V.F.C. - continua)
Manwë, fratello di Melkor nella mente di
Iluvatar è Signore di Venti e Nuvole e Re
di tutti i Valar sulla Terra.
Le Aquile rispondono al suo comando.
5
VARDA (Valeria Solarino) con capelli neri, lunghi e lisci, ed
un vestito di un bianco scintillante si avvicina a Manwë, la
scena diventa notturna, stelle si accendono mentre Varda leva
lo sguardo verso il cielo.
NARRATORE (V.F.C. - continua)
Con lui dimora Varda, Signora delle Stelle;
la luce è il suo potere e la sua gioia.
ESTERNO SPIAGGIA – CREPUSCOLO
ULMO (Ron Perlman), barba e capelli brizzolati, folti e ricci,
armatura a scaglie di pesce colore del bronzo ed un mantello
azzurro.
E’ immerso nel mare fino alle ginocchia, con una mano increspa
l’acqua, poi lentamente suona il suo corno, costituito da una
candida conchiglia marina.
NARRATORE (V.F.C. - continua)
Ulmo è il Signore delle Acque, raramente
assume forma fisica, ma il suo spirito
scorre in tutte le vene del Mondo.
6
INTERNO FUCINA DI AULË – GIORNO
AULË (Peter Sarsgaard), una folta barba nera ed un corpetto di
cuoio, è intento a lavorare alla forgia un pezzo di metallo
incandescente.
Sullo sfondo una figura femminile, YAVANNA (Evan Rachel Woods)
che sale verso una porta aperta da cui entra una luce
abbagliante.
NARRATORE (V.F.C. - continua)
Aulë ha il dominio sulle sostanze di cui è
fatto il mondo; è fabbro e maestro di tutti
i mestieri.
ESTERNO FUCINA DI AULË – GIORNO
Yavanna, capelli castani mossi, vestita di verde ed oro, esce
dall’officina di Aulë e passeggia in mezzo al grano maturo
carezzandone le spighe; sullo sfondo alberi carichi di frutta.
NARRATORE (V.F.C. - continua)
La sua sposa è Yavanna, la dipensatrice di
frutti, colei che ama tutto ciò che cresce
sulla Terra.
STACCO
INTERNO SALE DI MANDOS – CREPUSCOLO
MANDOS (Patrick Stewart), calvo e con una barba quasi bianca,
all’interno dei suoi saloni di grigia pietra, su di un seggio
di foggia semplice, costruito con la stessa pietra. Dietro di
lui la scultura di una bilancia retta su di una spada.
7
Veste un mantello con cappuccio grigio e nero.
NARRATORE (V.F.C. - continua)
Mandos è Signore del Destino, conosce tutto
ciò che deve accadere e pronuncia le
sentenze dei Valar.
VAIRË (Claire Forlani) è al lavoro ad un telaio. La sua tunica
è rossa, grigia e nera. I capelli color mogano. Dietro di lei
le mura grigie delle sale di Mandos sono tappezzate di arazzi
già completati che mostrano frammenti della Storia.
NARRATORE (V.F.C. - continua)
Vairë la tessitrice è la sua sposa, colei
che iscrive nelle sue tele tutto ciò che è
stato nel tempo.
ESTERNO GIARDINI DI LORIEN – GIORNO
In un meraviglioso giardino verde, ricco di fiori, con siepi
curate, fontane di marmo e giochi d’acqua, passeggiano tre
Valar.
LORIEN (Christoph Waltz) ha l’aspetto di un saggio con i
capelli e la barba brizzolati, un mantello di tenui colori
pastello.
8
ESTË (Eva Green), vestita con eterei veli bianchi e grigi
gioca con una farfalla vicino ad una fontana.
NIENNA (Charlotte Gainsbourg) ha un cappuccio e delle vesti
grigie, bordate di nero.
NARRATORE (V.F.C. - continua)
Lorien è Signore di Visioni e Sogni, la sua
sposa è Estë la gentile, il cui dono è il
riposo che medica ferite e stanchezza.
Sorella di Lorien è Nienna, che conosce il
dolore e soffre per ogni ferita inferta
alla Terra; coloro che la odono non si
disperano ma apprendono pietà e speranza.
ESTERNO BOSCO – GIORNO
TULKAS (Charlie Hunnam), muscoloso, a torso nudo
mantello rosso, ha barba e capelli biondi e ricci.
con
un
E’ disteso in una radura, intento ad ammirare compiaciuto
NESSA (Camilla Belle) mentre danza leggiadra e sensuale
coperta di trasparenti veli.
9
NARRATORE (V.F.C. - continua)
Tulkas il valoroso è il massimo in atti di
prodezza; la sua sposa è Nessa, signora
della femminilità e della grazia.
ESTERNO BOSCO – CREPUSCOLO
In un bosco ombroso vediamo OROMË (Sam Worthington), vestito
di verde e marrone, un corno decorato a tracolla. Ha un fisico
possente e folti capelli castani.
Frena il cavallo bianco che sta montando e scende, accolto da
VÁNA (Elisabeth Banks), dai capelli biondo miele e l’aspetto
prosperoso, il vestito verde con motivi floreali.
Ai suoi piedi fiori ed intorno a lei uccelli che cantano.
NARRATORE (V.F.C. - continua)
Oromë è il possente signore delle Foreste,
ama la caccia e i cavalli. La sua sposa è
Vàna, Signora della Primavera.
ESTERNO PIANURA - GIORNO
Scendendo con l’inquadratura, dietro ai quattordici Valar,
viene
mostrata,
distante,
una
schiera
di
personaggi,
indistinti, vestiti di bianco o con armature.
NARRATORE (V.F.C. - continua)
Con i Valar giunsero anche altri spiriti, i
Maiar, loro servitori e ausiliari.
DISSOLVENZA
10
INTERNO UTUMNO – NOTTE
Ghost Brigades – Two Steps from Hell
In un cupa e vasta sala sotterranea, troviamo MELKOR (Michael
Fassbender),
dall’aspetto
nobile ma fosco, vestito
con
un’armatura rossa e nera; dietro di lui vi sono alcuni demoni
fiammeggianti e, defilato, si vede un servitore con armatura,
mazza ed un elmo che ne cela completamente il viso.
NARRATORE (V.F.C.)
Sulla Terra discese anche Melkor, colui che
si leva in possanza e a cui Iluvatar
concesse poteri e conoscenza superiori a
quelli di tutti gli altri Valar.
Molti Maiar furono
gloria e gli rimasero
Altri ne corruppe in
servi più spaventosi,
attirati dalla sua
fedeli nell’oscurità.
seguito. Tra i suoi
i Balrog.
E Sauron, il suo luogotenente.
La musica sfuma
DISSOLVENZA
11
INTERNO
Un Elfo
accanto
incinta
CAMERA DA LETTO – GIORNO
di aspetto regale, FINWË (Greg Kinnear), è in piedi
al letto dove giace un’elfa, MIRIEL (Vera Farmiga),
e pallida.
FINWË
(carezzando Miriel con
dolcezza)
Mia cara...
MIRIEL
(sofferente)
Shhh, non pensarci nemmeno.
Il Re dei Noldor non può mancare un invito
dei Valar.
Finwë sorride e prende la mano di Miriel. Annuisce.
FINWË
Tornerò presto.
Finwë bacia affettuosamente Miriel, si volta ed esce.
INTERNO SALONE – GIORNO
Finwë riceve da un servitore un prezioso
mantello. Lo indossa e si avvicina all’uscio
dove lo attendono due elfi in piedi, di cui
uno è RUMIL (Kevin Corrigan).
Si volta brevemente verso la camera di Miriel
poi apre il portone.
12
RUMIL
Signore…
FINWË
Andiamo!
STACCO
ESTERNO CITTA’ DI TIRION – GIORNO
A place in heaven – Thomas Bergersten
Panoramica
della
Tirion, costruita
colle.
città
su di
di
un
La M.D.P. fluttua sopra strade
lastricate di marmo, bianchi
palazzi
e
torri,
giardini
rigogliosi ricchi di alberi,
con ruscelli che li percorrono
e piccole cascate tra i vari
terrazzamenti che formano i
vari livelli della città.
La M.D.P. sale sempre di più
sul colle, fino ad inquadrare
un ampio spiazzo in cima, dove
si trova anche un edificio
imponente dotato di un’elevata
torre.
La musica sfuma
ESTERNO PIAZZALE DELLA TORRE – GIORNO
Un assembramento di elfi, raggruppati intorno a tre figure
regali: INGWË (John Schneider), FINWË e OLWË (Clancy Brown),
occupa tre lati di un’ampia piazza.
13
Sul quarto lato fanno il loro ingresso alcuni Valar: MANWË,
VARDA, ULMO, AULE E YAVANNA. La loro altezza è leggermente
superiore a quella degli elfi, gli occhi più luminosi.
Gli elfi interrompono il loro chiacchiericcio e si posizionano
ordinatamente, in rispettoso silenzio.
MANWË
Vi ho convocato qui, alla Mindon Eldalieva,
per
festeggiare
la
fine
della
sua
costruzione.
Con la Torre degli Elfi la città di Tirion
raggiunge l’apice della sua bellezza.
Sarà la residenza di Ingwë, Signore della
casata dei Vanyar e Re di tutti gli elfi.
Manwë indica INGWË, un elfo biondo dall’aspetto nobile. Ingwë
si inchina ai Valar. La folla acclama il Re.
FOLLA
(brusio di acclamazione)
Manwë leva le mani e aspetta il silenzio della folla.
Con un gesto della mano mostra l’imponente costruzione alle
sue spalle.
MANWË
Tutto ciò che vedete qui non sarebbe stato
possibile senza Re Finwë e la sua stirpe, i
Noldor, che a lungo si sono adoperati per
edificare e abbellire questa città.
Finwë si inchina riconoscente.
Varda fa un passo avanti e punta il dito verso la cima della
torre.
VARDA
Sulla
sommità
della
Torre
splenderà
eternamente un faro, così che i Teleri, la
gente di Re Olwë, trovino sempre la
direzione di Tirion.
Sia che dimorino nella loro città di
Alqualondë, o che stiano solcando i mari
che tanto amano.
14
Il faro si accende, proiettando un raggio di luce in
lontananza. OLWË, dai lunghi capelli argentati, si inchina con
gratitudine.
ULMO
(assorto nei ricordi)
Il Mare!
Non sembra passata un’era da quando svelsi
l’Isola Solitaria per trasportare le tre
stirpi degli elfi dalla Terra di Mezzo fino
alle spiagge di Valinor…
DISSOLVENZA
INIZIO FLASHBACK
ESTERNO SPIAGGIA - NOTTE
In sottofondo Homecoming – Thomas Bergersten
Oromë cavalca il suo bianco destriero ai bordi di una foresta.
Vede in lontananza un gruppo di elfi sulle spiagge di un lago;
arresta il cavallo tirando le redini.
Si ferma alcuni secondi, carezza il suo cavallo per
tranquillizzarlo e si avvicina al passo agli elfi. Sul suo
volto un’espressione meravigliata.
Gli elfi alla sua vista si ritraggono impauriti.
Oromë smonta da cavallo a poche decine di metri dagli elfi. La
M.D.P. inquadra Oromë dal punto di vista degli elfi, ai quali
appare come una figura scura ai margini del bosco.
Alcuni si avvicinano titubanti, poi vedendo il destriero
bianco ed il volto luminoso di Oromë, si rasserenano e lo
omaggiano.
OROMË (V.F.C.)
Con sorpresa scoprimmo che i Figli
Iluvatar si erano risvegliati presso
rive di Cuivinien.
STACCO
di
le
15
ESTERNO ANELLO DELLA SORTE - GIORNO
I tre Signori degli elfi più THINGOL (cameo di Ewan McGregor),
un elfo dai capelli grigio-argento e di nobile aspetto, sono a
concilio con i Valar Manwë, Ulmo ed Oromë e discutono in modo
accalorato.
MANWË (V.F.C.)
Convocammo
i
signori
degli
elfi
per
mostrare loro Valinor e portare alle loro
stirpi il nostro invito a trasferirsi nelle
Terre immortali.
ESTERNO VALLATA - NOTTE
Una schiera di
allontanano.
elfi
è
accampata,
mentre
altre
schiere
MANWË (V.F.C. - continua)
Vi fu una grande scissione: molti non
vollero lasciare il crepuscolo della Terra
di Mezzo, altri decisero di fermarsi strada
facendo
ESTERNO COLLINE - NOTTE
Enormi schiere di elfi in marcia sotto le stelle.
MANWË (V.F.C. - continua)
La
maggior
parte
dei
Figli
accettò
l’invito. Lunga e dura è stata invero la
marcia degli Elfi.
DISSOLVENZA
La musica sfuma
FINE FLASHBACK
si
16
ESTERNO PIAZZALE DELLA TORRE – GIORNO
Yavanna avanza in mezzo alla piazza, con le mani giunte, e
depone un seme risplendente al centro di un’aiuola verde.
Yavanna intona un canto mentre
piccolo germoglio bianco-argento.
si
dischiude
e
cresce
un
YAVANNA
(canta in elfico)
(sottotitoli)
Attendeva l’argenteo seme
che la Torre degli Elfi
si levasse verso i cieli…
DISSOLVENZA
INIZIO FLASHBACK
ESTERNO TERRA DI MEZZO – NOTTE
Montagne in fiamme,
contro il fuoco.
con
l’ombra
di
Melkor
che
si
staglia
Ë (V.F.C.)
Nelle ere precedenti, prima dell’arrivo dei
primogeniti, Melkor dichiarò guerra ai
Valar, giunse nel Mondo e lo avvolse
nell’oscurità.
Trovammo rifugio in queste terre, in
Valinor, e qui è nata una nuova luce ed una
nuova speranza.
ESTERNO TUMULO DEGLI ALBERI - NOTTE
After the fall – Two Steps from Hell
Yavanna è in piedi su di una verde collina, le braccia levate,
una radianza è emanata dal suo essere, e canta in elfico.
AULË (V.F.C. - continua)
La mia sposa diede mano ad un’opera che mai
era stata realizzata prima di allora.
17
Due teneri alberelli spuntano dal terreno, uno argenteo ed uno
dorato, emanano ciascuno una luce di tali colori.
Yavanna prosegue il canto, come in trance, i due alberi
crescono sempre più. L’inquadratura si muove vorticosamente,
roteando tra Yavanna ed i due alberi.
Ad ogni rotazione, quando vengono inquadrati gli alberi,
questi sono sempre più alti. Raggiungendo, infine, un altezza
straordinaria.
L’inquadratura si ferma dietro Yavanna, e inquadra dal basso
anche entrambi gli alberi. Tende una mano verso gli alberi, la
M.D.P. si avvicina, segue il suo braccio, viene proiettata
oltre la mano. Le chiome degli alberi occupano tutto il campo.
Sull’albero d’argento una miriade di fiori sbocciano, con una
pioggia di rugiata argentea. Poco dopo i frutti dell’albero
d’oro iniziano a brillare di un’intensa luce aurea. Dopo aver
brillato per del tempo insieme, la luce dell’albero d’argento
si affievolisce e l’albero d’oro brilla quasi da solo.
La luce dorata si attenua a sua volta e, giunta al minimo,
riprende a crescere la luce argentea.
DISSOLVENZA
La musica sfuma
FINE FLASHBACK
18
ESTERNO INGRESSO DEL PALAZZO DI FINWË – GIORNO
In sottofondo Gift of life – Thomas Bergersten
Finwë, Rumil e l’altro servitore sono nella via di accesso e
si dirigono verso l’ingresso del palazzo. Vengono raggiunti da
una GIOVANE che corre in loro direzione.
GIOVANE
(concitata)
Sire Finwë! Sire Finwë…
FINWË
(preoccupato)
Cosa succede?
GIOVANE
Dama Miriel!
Sono iniziate le doglie!
Finwë corre verso il palazzo, ed entra.
INTERNO SALONE PALAZZO DI FINWË - GIORNO
Finwë si dirige verso la porta della camera di Miriel, da cui
provengono dei lamenti.
Un’ANCELLA blocca con un gesto il Re.
Il Re ignora l’invito e cerca di passare comunque. L’ancella
si sposta davanti alla porta.
ANCELLA
Signore, non può entrare, aspetti…
FINWË
Miriel… come sta? Devo entrare!
ANCELLA
(poggiando una mano sulla
spalla di Finwë)
Aspetti…
Finwë si calma, e rinuncia ad entrare, si volta e fa alcuni
passi indietro.
MIRIEL (V.F.C.)
(urla di dolore)
Finwë si volta e si appresta ad entrare.
ANCELLA
(tenendo Finwë per un braccio)
19
Non entri, ancora. Si fidi!
MIRIEL (V.F.C.)
(diversi forti lamenti)
Finwë si scrolla di dosso le mani dell’ancella e si allontana,
portandosi le mani al volto.
MIRIEL (V.F.C.)
(un urlo lancinante)
NEONATO
(pianto)
Finwë si precipita verso la porta, l’ancella si scosta e lo
lascia passare.
INTERNO CAMERA DI MIRIEL – GIORNO
Finwë entra nella stanza, dove sono presenti due elfi femmina
che hanno assistito Miriel durante il parto, e Miriel stessa.
Finwë si dirige verso la moglie, mentre giace sul letto con in
braccio il bambino.
MIRIEL
(stremata)
Mio signore… ecco a te Feanor.
Un grande destino lo attende
poiché il suo spirito è di
fuoco.
Finwë, sorridendo, prende in braccio il bambino con amore.
ESTERNO BALCONE DEL PALAZZO DI FINWË – GIORNO
Al massimo splendore della luce dell’Albero d’Oro, Finwë dal
balcone del suo palazzo, mostra al popolo, radunato nel
piazzale sottostante, suo figlio.
FINWË
(levando il figlio sopra la
testa)
Mirate Feanor, il primogenito della
discendenza.
FOLLA
(acclamazione)
mia
20
Finwë rientra, lo attende Miriel, spossata e pallida. Guarda
il marito con tristezza.
MIRIEL
Mai più partorirò un figlio, ché la forza
che poteva nutrire la vita di molti è tutta
fluita in Feanor.
Finwë china il capo dispiaciuto.
FINWË
(poco più che sussurrando tra
sé e sé)
Possibile
che
qui,
in
questa
Terra
Benedetta, non vi sia modo di guarire?
Qui ogni pena trova sollievo.
DISSOLVENZA
La musica sfuma
ESTERNO GIARDINI DI LORIEN – GIORNO
Finwë e Miriel sono accolti da Lorien ed Estë. La luce degli
alberi è nel momento più flebile.
FINWË
Manwë mi ha consigliato di affidare la mia
Dama alle vostre cure
ESTË
Dalle nostre fonti coloro che dimorano in
Valinor possono trarre sollievo da ogni
fardello.
FINWË
In voi ripongo la mia speranza, augurandomi
che Miriel possa riprendersi presto, poiché
è
doloroso
che
una
madre
non
possa
assistere all’infanzia di suo figlio.
MIRIEL
(toccando il marito su di una
spalla)
Sì, è davvero una dura sorte.
E piangerei, non fossi così stanca; ma non
biasimarmi per questo e quant’altro possa
accadere.
21
Eternal sorrow – Two Steps from Hell
Miriel bacia delicatamente Finwë e si distende, lentamente su
di una panca. Estë resta in piedi accanto a lei. Viene
raggiunta da Nienna. P.P. su Nienna; una lacrima scende sul
suo volto.
Miriel chiude gli occhi; il suo spirito diparte; una leggera
brezza le muove i capelli. Estë e Nienna si prendono cura del
suo corpo, coprendolo con un leggerissimo velo grigio.
FINWË
(piangendo disperatamente)
Miriel… Miriel… Miriel!
DISSOLVENZA
ESTERNO GIARDINI DI LORIEN – GIORNO
Nel momento di massimo splendore dell’albero argenteo, Finwë
ritto in piedi dinanzi al corpo di Miriel, chiuso in una teca
di cristallo.
FINWE (V.O.)
E così, unico in tutto il Reame Beato sono
privato della gioia.
DISSOLVENZA INCROCIATA
ESTERNO GIARDINI DI LORIEN – GIORNO
Momento di massima luce dorata. Finwë ed un bambino piccolo,
FEANOR sono in piedi davanti a Miriel. Il bambino piange ed il
padre amorevolmente lo prende in braccio e piange con lui.
In lontananza una figura li osserva, appoggiato
ad un albero. E’ un Maia, OLORIN (Cameo di Ian
McKellen) vestito di grigio, una stola azzurra
intorno al collo ed una lunga barba grigia.
P.P. del volto di Olorin;
dolcezza e compassione.
DISSOLVENZA INCROCIATA
nel
suo
sguardo
22
ESTERNO GIARDINI DI LORIEN – GIORNO
Luce argentea al massimo splendore. FEANOR, più grande, piange
silenziosamente mentre guarda la madre distesa, restando in
piedi davanti al padre, il quale, serio e pensoso, lo tiene
per le spalle e poi lo lascia.
DISSOLVENZA INCROCIATA
ESTERNO GIARDINI DI LORIEN – GIORNO
Diffusa luce dorata. Il bambino è in piedi da solo mentre
osserva la madre. Il padre è dietro, più distante.
DISSOLVENZA INCROCIATA
ESTERNO GIARDINI DI LORIEN – GIORNO
La luce degli alberi è nel momento di minore splendore.
FEANOR, ormai ragazzo (Robert Naylor) è in piedi da solo
mentre osserva la madre.
Il padre è dietro, più distante, si gira e si allontana.
Il giovane si volta per osservare il padre allontanarsi, poi
torna a guardare la madre e piange.
La musica sfuma
DISSOLVENZA
23
INTERNO STUDIO DI FINWË – GIORNO
Finwë è seduto e legge delle pergamene, entra Rumil. Finwë
alza lo sguardo.
FINWË
Dimmi, Rumil, di cosa volevi parlarmi?
RUMIL
Vostro figlio. Feanor…
FINWË
Che succede, il
problemi?
ragazzo
ti
sta
dando
RUMIL
Oh
no,
Signore!
E’
indubbiamente
migliore studente che abbia mai avuto.
il
Finwë sorride soddisfatto.
RUMIL (continua)
Sire, credo di avere ormai
insegnare a Feanor.
ben
poco
da
Considerando che è attratto dalla creazione
di
opere
sue
proprie,
suggerirei
di
indirizzarlo
verso
la
metallurgia,
la
mineralogia e l’arte della costruzione.
Rumil fa una breva pausa, si schiarisce la voce, mentre Finwë
attende pensoso.
RUMIL (continua)
C’è un fabbro, Mahtan, allievo di Aulë, a
Formenos, che potrebbe accoglierlo…
FINWË
(incredulo)
Feanor non ha mai realmente superato la
perdita della madre; e ora dovrei separarlo
anche da me?
RUMIL
Mio Signore, è la cosa giusta da fare.
L’ardore di tuo figlio, qualora venga
costretto entro limiti troppo angusti, è
come un fiume che erode gli argini fino ad
inondare le campagne.
24
Finwë si tiene la testa tra le mani e pensa assorto per lunghi
istanti. Poi alza lo sguardo verso Rumil e annuisce.
ESTERNO PIAZZALE DELLA TORRE – GIORNO
Finwë e Feanor giungono vicino all’alberello piantato da
Yavanna, ora di media grandezza, al centro della piazza.
MAHTAN (Max Martini) un elfo robusto dai lunghi capelli color
mogano, tenuti da un cerchietto di rame, è in attesa.
Finwë abbraccia il figlio che ricambia. Una lacrima scende
sulla guancia di Feanor, che prontamente l’asciuga per non
farla notare.
Senza una parola Feanor si allontana dal padre. Mahtan lo
accoglie
scompigliandogli
bonariamente
i
capelli
e
sorridendogli. Con un gesto gli ingiunge poi di seguirlo ed
insieme si allontanano.
Finwë resta in attesa finché non svoltano e scompaiono alla
vista. Una figura femminile, INDIS (Marley Shelton) si
avvicina al fianco del Re e lo abbraccia. Finwë ricambia
l’abbraccio amorevolmente.
DISSOLVENZA
25
ESTERNO PALAZZO DI MAHTAN, ATRIO - GIORNO
Birth of a hero – Two Steps from Hell
Panoramica di un palazzo di alabastro e marmo, costruito su un
promontorio roccioso. In lontananza si scorgono i due alberi.
Su di un balcone del palazzo sta una ragazza, NERDANEL
(Mackenzie Lintz), dai lunghi capelli rossi leggermente mossi,
che osserva l’orizzonte in direzione opposta agli alberi.
La ragazza sorride e scende dalle scale. Esce correndo dal
palazzo, incontro a Mahtan, suo padre, che sta arrivando con
Feanor. Nerdanel abbraccia il padre e gli gira intorno
saltando e sorridendo.
Nerdanel osserva poi Feanor, gli sorride, si avvicina e fa per
aiutarlo
a
portare
il
suo
bagaglio,
ma
il
ragazzo,
infastidito, rifiuta. Più in disparte c’è un ragazzo, GONDWË
(Liam James) che osserva silenzioso l’arrivo di Finwë.
DISSOLVENZA
26
FUCINE DI MAHTAN - GIORNO
Mahtan è impegnato a fondere del metallo mentre
Gondwë spalano energicamente carbone nella fornace.
Feanor
e
STACCO
Mahtan soffia il vetro per realizzare vasi mentre Feanor
mescola delle polveri in alcuni recipienti portati da Gondwë.
DISSOLVENZA INCROCIATA
ESTERNO PALAZZO DI MAHTAN – GIORNO
Gondwë e Feanor stanno costruendo un muro. Mahtan parla loro e
gesticola (senza che si sentano voci) come per spiegare il
lavoro che devono compiere.
STACCO
ESTERNO PALAZZO DI MAHTAN, FUCINE - GIORNO
FEANOR mette dei contenitori
spala carbone nel fuoco.
nella
fornace
mentre
Gondwë
Feanor versa poi il metallo fuso negli stampi.
Arriva Mahtan, che sorride e scompiglia i capelli a Feanor.
STACCO
FUCINE DI MAHTAN - GIORNO
Mahtan batte un ferro rovente sull’incudine mentre Feanor usa
il mantice. Nerdanel osserva poco distante, nascosta dietro
una colonna.
Feanor se ne accorge; la ragazza gli sorride, ma lui fa finta
di nulla e continua il lavoro. Gondwë guarda la ragazza, che
lo ignora, si gira e si allontana.
La musica sfuma
DISSOLVENZA INCROCIATA
27
FUCINE DI MAHTAN - GIORNO
Feanor è impegnato a molare delle gemme e a tagliarle secondo
schemi precisi.
Alle spalle arriva Nerdanel, che allunga il collo per vedere
ciò a cui sta lavorando.
NERDANEL
Ciao Feanor! Che fai?
Feanor nasconde imbarazzato le gemme.
FEANOR
Eh? Ehm, niente…
NERDANEL
(maliziosamente)
Cosa nascondi? Un regalo?
FEANOR
No! Nerdanel!
NERDANEL
(ridendo)
Nel salone ci sono cantori
storie della lunga marcia.
che
narrano
Vieni, riposati un poco.
Nerdanel prende
bruscamente.
per
una
mano
Feanor,
il
quale
si
libera
FEANOR
No!
Nerdanel rilascia le mani lungo il corpo e si rattrista.
FEANOR (continua)
(più dolcemente)
Devo finire un lavoro. Scusami, non posso.
DISSOLVENZA
28
INTERNO STUDIO DI FINWË – GIORNO
Feanor entra mentre Finwë è alle prese con delle pergamene. Il
padre solleva la testa sorpreso e sorridente.
Feanor si avvicina. Il padre si alza, lo raggiunge e si
abbracciano calorosamente.
FEANOR
Padre…
FINWË
(afferra il figlio per le
braccia e lo fissa orgoglioso)
Figlio mio… Attendevo con ansia il momento
del tuo ritorno. Devo parlarti…
Finwë lascia la presa su Feanor e resta pensoso un attimo
prima di proseguire.
FINWË (continua)
Ma prima dimmi, come va con Mahtan?
Come procede lo studio delle arti di Aulë?
FEANOR
Mastro Mahtan è severo ed inflessibile ma è
anche un maestro disponibile e capace.
Puoi essere orgoglioso di me, padre, ormai
padroneggio gran parte delle tecniche più
raffinate delle sue arti.
FEANOR (continua)
(orgoglioso)
Al mio ritorno, Mastro Mahtan ha promesso
che mi inizierà ai saperi più segreti della
forgiatura e della manifattura.
FINWË
(sorridendo compiaciuto)
Figlio mio, io sono sempre orgoglioso di
te. Sei, e sarai sempre, ciò che ho di più
prezioso…
FEANOR
A proposito, Padre, volevo mostrarti una
cosa…
FINWË
Un attimo, prima c’è qualcosa di importante
di cui dobbiamo parlare.
29
Finwë si volta verso la porta ed entra Indis, bionda e
bellissima, vestita di azzurro chiaro. Feanor guarda confuso
sia la Dama che il padre. Indis avanza verso Finwë.
Indis,
Elfi.
ultimi
vita è
FINWË (continua)
parente di Ingwë, Re supremo degli
Molto vicina mi è stata in questi
tempi, ed è grazie a lei che la mia
diventata meno fredda e vuota.
INDIS
(con un aperto sorriso)
Feanor, figlio di Finwë, finalmente ho la
possibilità di conoscerti e parlarti. Tuo
padre mi ha…
FEANOR
(interrompendo bruscamente
Indis, rivolgendosi al padre)
Che significa tutto questo?
Chi è costei? Perché è qui?
FINWË
Figlio, io e Indis abbiamo intenzione di
sposarci.
FEANOR
(con rabbia incontrollata)
Tua moglie quest’elfa chiara?
Puoi aver cancellato il ricordo di Miriel,
ma Feanor non dimentica chi l’ha generato,
e non riconoscerà mai un’altra madre!
Feanor prende un sacchetto contenente pietre preziose che
tiene alla cintura e lo getta sul tavolo, spargendone il
contenuto.
FEANOR (continua)
Non si dica che il figlio di Miriel non
faccia un adeguato dono per il matrimonio
di suo padre.
Feanor esce e sbatte la porta.
Finwë, sdegnato, fa per alzarsi e seguirlo, ma Indis lo ferma
pacatamente. Finwë si calma e si siede nuovamente.
DISSOLVENZA
30
ESTERNO PIAZZALE DELLA TORRE – GIORNO
Perchance to dream – Two Steps from Hell
Alla confluenza delle luci d’oro e argento, si vedono, al
rallentatore, immagini di Finwë e Indis che si avvicinano a
Manwë, che celebra il loro matrimonio.
Gli sposi sono festanti e sorridenti, circondati da una
moltitudine di elfi, tra cui gli altri leader (Ingwë e Olwë),
mentre Feanor è isolato, torvo in viso e silenzioso.
La musica sfuma
DISSOLVENZA
ESTERNO PALAZZO DI MAHTAN, ATRIO – GIORNO
Birth of a hero – Two Steps from Hell
Feanor si avvicina al portone di ingresso. Nerdanel è sul
terrazzo più elevato e lo osserva affacciata dalla balconata.
STACCO
ESTERNO PALAZZO DI MAHTAN, FUCINE – GIORNO
Feanor lavora con foga un ferro sull’incudine, picchiandolo
con rabbia con il martello, anche se ormai il ferro non è più
incandescente.
L’immagine sfuma in un’altra simile, con FEANOR
Cumberbatch) ormai adulto che lavora il metallo.
(Benedict
La musica sfuma
DISSOLVENZA
31
ESTERNO PALAZZO DI MAHTAN, TERRAZZA – GIORNO
Feanor trasporta un carico fino al terrazzo del palazzo di
Mahtan.
Lì vede Nerdanel, affacciata al balcone che non accorgendosi
di lui, intona un canto agli alberi, entrambi al massimo del
loro splendore.
Leliana’s song – Aubrey Ashburn
NERDANEL
(canta in elfico)
Feanor deposita il carico ai suoi piedi e resta in silenzio a
contemplare la silhouette della ragazza in controluce.
NERDANEL (continua)
(canta in elfico)
Feanor si avvicina, NERDANEL (Gemma Arterton) si gira e gli
sorride.
Il canto finisce.
E’ ormai adulta ed vestita solo di tenui veli verdi. Fa un
passo verso Feanor.
Feanor la prende tra le sue braccia, guardandola con
desiderio.
FEANOR
(sfiorandole il viso e le
labbra con mani tremanti)
Oh Nerdanel, dicono che il mio spirito di
fuoco finisca per bruciare chiunque ardisca
avvicinarmi…
32
NERDANEL
(sorridendogli e abbandonandosi
tra le sue braccia)
Allora lascia che io sia il focolare dove
la tua fiamma possa ardere sicura e senza
requie.
Nerdanel dischiude le labbra e Feanor la bacia ardentemente.
DISSOLVENZA
ESTERNO FORMENOS, TERRAZZO DEL PALAZZO – GIORNO
Feanor e Mahtan sono vicini, vicino il parapetto.
Dietro di loro si vedono le praterie di Valinor e, lontana, la
città di Tirion e il Faro della Mindon Eldalieva, scintillante
come una stella.
FEANOR
Mahtan, non meno di un padre siete stato
per me. Solo voi posso ringraziare per ciò
che sono diventato.
Vi debbo tutto ciò che ho imparato. Da voi
proviene la scintilla di tutto ciò che
potrò creare nella mia vita.
MAHTAN
Non di meno indovino che sei qui non solo
per adularmi, ma perché ti offra la più
bella e irripetibile delle mie creazioni.
FEANOR
Ebbene non sbagliate, Maestro, poiché sono
qui per chiedere in sposa vostra figlia
Nerdanel, il verde bocciolo dei Noldor.
MAHTAN
Un tenero bocciolo è ancora Nerdanel ed il
mio consiglio è che entrambi pazientate
ancora, poiché verde è anche la vostra età
ed è bene che alla passione affiancate
anche la saggezza.
33
FEANOR
Sono qui a presentarvi la mia richiesta per
la riconoscenza e l’affetto che mi lega a
voi.
Ma nulla potrà mai spegnere l’amore tra me
e Nerdanel e noi ci uniremo, con o senza la
benedizione dei nostri padri.
MAHTAN
Feanor, non pronunciare le parole “mai” o
“sempre” con leggerezza perché ciò che ti
sembra ora indissolubile, un giorno il tuo
orgoglio potrebbe spezzarlo.
Mahtan cammina pensieroso sul terrazzo.
MAHTAN (continua)
Ma mi rendo ben conto anche che, a meno di
rinchiudere Nerdanel in una torre, non c’è
modo di impedire o ritardare la vostra
unione.
Mahtan sposta lo sguardo verso Feanor e gli si avvicina.
MAHTAN (continua)
Da un mio divieto per timore di male, non
potrebbe che venire un male più grande.
Pertanto avrete la mia benedizione, ma
pongo delle condizioni.
FEANOR
Quali?
MAHTAN
Innanzitutto, tuo padre e
sposa,
dovranno
essere
matrimonio.
Indis, la
invitati
sua
al
Feanor cerca di interrompere Mahtan, ma questo lo zittisce
alzando una mano.
MAHTAN (continua)
Inoltre, poiché mia figlia e la sua futura
discendenza saranno a pieno titolo principi
dei Noldor, non potrete vivere sempre qui a
Formenos.
34
Tu e Nerdanel dovrete risiedere, per almeno
metà del tempo, presso la corte di Finwë
nella città di Tirion.
FEANOR
Ma…
MAHTAN
Nessun “ma”! Mia figlia non sposerà
rampollo di una famiglia divisa!
il
Riconciliatevi! O nel tempo da questa
divisione non potrà che scaturirne del
male. Per voi e per tutti i Noldor!
Feanor resta davanti a Mahtan in silenzio, serrando i pugni in
un atteggiamento di rabbia repressa.
FEANOR
E sia! Mi riconcilierò con mio padre e per
amore della mia, tollererò la sua nuova
sposa.
Ma non aspettatevi che vi sia amore per
Indis e la sua progenie!
DISSOLVENZA
ESTERNO CORTILE DELLA MINDON ELDALIEVA – GIORNO
Magic of love – Two Steps from Hell
Manwë, presenti anche Aulë e Yavanna, celebra il matrimonio
tra Feanor e Nerdanel.
Al rallentatore vediamo Manwë benedire la coppia, Nerdanel che
sorride raggiante. Feanor più teso, si guarda intorno, si
rabbuia vedendo Indis con due bambini (uno di circa 3 anni ed
un neonato) accanto al padre, Finwë.
Nerdanel lo carezza in viso, e Feanor si volta verso di lei.
Il suo volto si distende, le sorride sincero, si scambiano un
bacio.
La musica sfuma
DISSOLVENZA
35
ESTERNO ROCCAFORTE DI MANDOS – CREPUSCOLO
Kronos – Two steps from Hell
Con un fragoroso stridio l’enorme porta di ferro di una solida
roccaforte si apre verso l’esterno.
Dopo del tempo dal varco esce Aulë con un martello in mano,
dall’altro lato esce la grigia figura di Mandos, con il
cappuccio calato in testa e una lunga spada appesa al fianco.
Poco dietro esce Tulkas, che regge una lunga e robusta catena,
alla cui estremità opposta è legato, per il collo, Melkor, il
quale avanza a fatica.
La musica sfuma
ESTERNO ANELLO DELLA SORTE - GIORNO
In uno spiazzo fuori della città degli elfi sono situati
quattordici i troni dei Valar, disposti in cerchio. Aulë e
Mandos prendono posto nei rispettivi seggi mentre Tulkas
spinge Melkor al centro dell’anello. Vairë si avvicina a
Melkor. Gli altri Valar attendono seduti sui propri scranni.
MANWË
Siamo qui per ridiscutere il fato di
Merkor, un tempo il più dotato dei Valar, e
che a lungo è rimasto prigioniero nella
Roccaforte di Mandos.
VAIRË
Anche se molto tempo è trascorso, non si
può dimenticare e perdonare ciò che è
stato, quando la Terra di Mezzo era sotto
l’oscuro regno di Melkor…
INIZIO FLASHBACK
ESTERNO ANELLO DELLA SORTE (PASSATO) - GIORNO
I Valar,
posti.
tranne
Oromë,
sono
a
concilio,
seduti
VAIRË (continua – V.F.C.)
Prima del risveglio degli Elfi tenemmo
concilio per discutere della Ribellione di
Melkor.
ai
propri
36
Arriva Oromë con il suo destriero fino ai bordi dell’anello
della sorte. Smonta da cavallo che viene portato via da un
servitore. Il Vala prende posto nel suo scranno.
OROMË
Fratelli,
Melkor
sta
raccogliendo
proprie forze. Creature malvagie da
sedotte si aggirano nei boschi.
le
lui
Oltre alla voragine fortificata di Utumno,
ha costruito una nuova rocca nelle terre
del nord.
A comandarla è Sauron, il suo luogotenente
e tale luogo forte è conosciuto come
Angband, le prigioni di ferro.
Yavanna avanza al centro dell’anello
YAVANNA
(accalorata)
Possenti, la visione di Iluvatar è stata
breve, quindi non possiamo indovinare con
sufficiente esattezza il momento, ma questo
certamente s’avvicina.
Entro
quest’era
i
primogeniti
desteranno. Dovranno aggirarsi nel
mentre noi qui abbiamo luce?
si
buio
Lasceremo che chiamino Melkor signore?
TULKAS
(adirato)
No! Mai! Scendiamo subito in guerra!
Possibile che uno solo ci tenga testa in
eterno?
Segue un momento di silenzio imbarazzato, tutti
Manwë, che con un cenno invita Mandos a parlare.
guardano
MANDOS
In quest’era invero i Figli di Iluvatar
verranno ma non è ancora giunto il momento.
Yavanna torna al suo posto. Tulkas resta in piedi coi pugni
stretti, adirato, per alcuni secondi poi si siede.
37
Mercy in darkness – Two Steps from Hell
Varda si alza dal suo seggio e, cammininando solennemente, si
allontana dal consiglio.
DISSOLVENZA
ESTERNO TUMULO DEI DUE ALBERI - GIORNO
Varda attinge con una brocca d’argento ad una pozza luminosa;
sale poi lentamente sul colle degli alberi.
DISSOLVENZA INCROCIATA
ESTERNO CIMA DI TANIQUETIL – NOTTE
Varda giunge sulla cima del Monte e si affaccia in direzione
del Mare Esterno.
Attingendo a brocche d’argento, con movimenti della mano crea
delle nuove stelle, più lucenti di quelle già presenti in
cielo.
VARDA (V.O.)
E’ destino che i Primogeniti giungano nella
tenebra e innanzitutto vedano le stelle.
Sempre, nel momento del bisogno, gli Elfi
mi invocheranno.
Ora, con l’approssimarsi della loro venuta
accenderò nuove stelle collocandole come
segni nei cieli.
Varda con gesti solenni accende sette stelle a forma di falce.
VARDA (V.O. – continua)
E alta a nord, sospesa sulla testa di
Melkor, risplenderanno sette stelle, la
Falce dei Valar, in segno del destino che
lo attende.
La musica sfuma
DISSOLVENZA INCROCIATA
38
ESTERNO LAGO CUIVINIEN – NOTTE
Forces of destiny – Two Steps from Hell
Sulle rive di un lago dalle
acque cristalline, degli elfi,
distesi sulla spiaggia, si
destano e ammirano increduli
il cielo.
VAIRË (V.F.C.)
Accadde quindi, che poco dopo che Varda
terminò le sue fatiche, i Primogeniti si
destarono.
Elfi, osservano nere figure ai margini della
circonda il lago. Molti occhi rossi li fissano.
foresta
che
VAIRË (V.F.C. – continua)
Melkor fu il primo ad essere consapevole
del destarsi degli Elfi, e inviò ombre e
spiriti malvagi a spiarli ed irretirli.
DISSOLVENZA INCROCIATA
INTERNO UTUMNO – NOTTE
Immagini di elfi imprigionati, di orchi che emergono da nere
pozze.
VAIRË (V.F.C. – continua)
In Utumno, coloro che furono irretiti o
imprigionati, per mezzo di lente arti
crudeli, furono corrotti e resi schiavi.
Melkor originò così l’orrenda razza degli
orchi, a invidia e scherno dei figli di
Iluvatar.
La musica sfuma
DISSOLVENZA INCROCIATA
39
ESTERNO ANELLO DELLA SORTE – GIORNO
Oromë al centro dell’anello parla al concilio dei Valar, al di
fuori lo attendono diversi suoi servitori, in tenuta da
caccia. Molti tengono cavalli per le redini.
OROMË
Nere presenze infestano la Terra di Mezzo.
Dobbiamo difendere gli Elfi dall’ombra di
Melkor.
Quale che sia la decisione del consiglio,
io ed i miei Maiar dimoreremo con i
Primogeniti finché la minaccia non verrà
sventata.
TULKAS
Le notizie che Oromë ci porta sono gravi.
Non
possiamo
più
oziare,
dobbiamo
contrastare Melkor ora, prima che corrompa
l’intera stirpe dei Priminati!
AULË
Nonostante la minaccia, non dimentichiamoci
degli sconvolgimenti successivi alla prima
guerra con Melkor.
Non conosciamo esattamente la sua forza ed
i danni che un altro conflitto causerebbe.
MANWË
(risoluto)
Questo è il consiglio di Iluvatar entro il
mio cuore: che noi si debba riprendere il
dominio della Terra a qualsiasi prezzo,
liberando gli Elfi dall’ombra di Melkor.
DISSOLVENZA INCROCIATA
ESTERNO PIANURE DI VALINOR – GIORNO
Army of Justice – Two Steps from Hell
Le truppe dei Valar si schierano: enormi schiere di Maiar in
scintillanti armature bianco-argento si raggruppano davanti al
capitano dell’esercito: EONWË in armatura completa, con uno
stendardo bianco e azzurro in mano, un mantello celeste ed una
lunga spada appesa al fianco.
40
VAIRË (V.F.C.)
I Valar, guidati da Eonwë, l’araldo di
Manwë, vennero dalle Terre Immortali in
formazione da guerra, risoluti ad attaccare
la roccaforte di Melkor e distruggerla.
DISSOLVENZA INCROCIATA
ESTERNO RADURA DELLA TERRA DI MEZZO – NOTTE
Il bianco esercito dei Valar si scontra con l’oscura armata
dei servi di Morgoth, composta da una moltitudine di orchi ed
alcuni balrog.
Immagine di Eonwë che affronta, armato di spada e stendardo,
due balrog, trafiggendoli.
Immagine di Tulkas che carica in corsa numerosi orchi, ridendo
ed uccidendone diversi a mani nude.
Immagine di alcuni Maiar che affrontano nemici parzialmente
accecati dalla loro luce.
Tremori ed eruzioni squassano il paesaggio.
VAIRË (V.F.C. - continua)
Melkor affrontò l’esercito dei Valar nelle
regioni
settentrionali
della
Terra
di
Mezzo.
Furioso nel rendersi conto che la guerra
gli era stata mossa per amore degli Elfi.
DISSOLVENZA INCROCIATA
ESTERNO LAGO DI CUIVINIEN – NOTTE
Gli elfi, raggruppati intorno ad Oromë che monta il suo
cavallo, osservano bagliori all’orizzonte mentre la terra
trema sotto i loro piedi.
VAIRË (V.F.C. – continua)
Gli
elfi
nulla
videro
della
Grande
Battaglia delle Potenze, salvo che la Terra
gemeva sotto i loro piedi e che a nord
s’accendevano bagliori di immani fuochi.
41
ESTERNO INGRESSO DI UTUMNO – NOTTE
Dinnanzi al cancello di Utumno, Eonwë e Tulkas combattono
insieme contro alcuni Balrog. Eonwë li affronta, dando a
Tulkas l’opportunità di sfondare il cancello a mani nude ed
entrare.
Tulkas varca la soglia e trova Melkor armato di mazza e scudo.
Attaccato, Tulkas schiva un colpo scartando di lato. Il
martello si abbatte a terra. Con uno scatto Tulkas afferra
Melkor alla gola, ma questi lo respinge utilizzando lo scudo.
I due vala si fronteggiano alcuni momenti poi Melkor mena un
fendente orizzontalmente. Tulkas si abbassa e penetra la
difesa di Melkor, afferrandolo e immobilizzandolo da dietro.
Melkor si lascia cadere sulle ginocchia, arrendendosi.
VAIRË (V.F.C. – continua)
Melkor venne alla fine atterrato…
Entra Aulë, incedendo lentamente, con in mano
catena nera, con venature argentee risplendenti.
una
pesante
Prende la corona di ferro di Melkor e la unisce agli anelli
della catena, fabbricando un collare con cui lega Melkor. Lega
poi i polsi e le caviglie ai ceppi della catena.
VAIRË (V.F.C. – continua)
E, legato con la catena Angainor, venne
imprigionato nella roccaforte di Mandos,
dovendo attendere tre ere prima che la sua
causa possa essere ridiscussa e potesse
invocare perdono.
La musica sfuma
DISSOLVENZA
FINE FLASHBACK
ESTERNO ANELLO DELLA SORTE – GIORNO
Vairë e Mandos sono ancora in piedi ai lati di Melkor,
inginocchiato al centro dell’anello. Manwë si leva in piedi.
MANWË
Così, come allora decretato, ora
udienza, Melkor. Cosa hai da dire?
hai
42
Melkor solleva il capo, fissando Manwë.
Si alza in piedi e si guarda intorno, mirando i Valar
nell’anello e gli Elfi assiepati nell’anfiteatro posto alle
spalle. Esprime invidia nello sguardo ma subito abbassa gli
occhi.
MELKOR
(lento, riflessivo)
Grande male ho compiuto con le mie azioni.
Ma a lungo ho potuto meditarvi, mentre ero
in ceppi nelle grigie sale del palazzo di
Mandos.
Lancia uno sguardo di traverso a Mandos.
MELKOR (continua)
Una sola cosa vorrei poter dire, dinanzi al
consiglio, prima che Manwë pronunzi la
sentenza che riterrà giusta.
Melkor fissa Manwë.
MELKOR (continua)
Le mie azioni sono state davvero abiette,
ma il loro fine non era la malvagità
Melkor spazia con lo sguardo su tutti gli altri Valar
MELKOR (continua)
Partecipando ai doni di tutti voi fratelli,
mi è parso che di tutti gli elementi di cui
è fatto il mondo, non teneste in conto il
buio ed il vuoto.
Tutto ciò che ho compiuto
è stato nel
tentativo di porre in essere cose con cui
colmare
quella
vacuità
che
trovavo
intollerabile.
Melkor osserva gli Elfi che assistono al processo, a stento
trattendo odio e invidia. Gli elfi distolgono tutti lo
sguardo, tranne Feanor.
Melkor torna poi a guardare verso Manwë
MELKOR (continua)
Chiedo quindi perdono, Fratello.
43
MELKOR (continua)
Se tornerò mai in libertà, anche soltanto
come ultimo dei Liberi di Valinor, cercherò
di aiutarvi a curare le ferite da me
inferte al mondo.
ULMO
(adirato)
Non prestiamo ascolto alle menzogne di
questo sciagurato! In ogni ruscello della
Terra di Mezzo si ode ancora l’eco del
dolore che ha causato!
NIENNA
Nessuno conosce meglio di me il dolore
causato da Melkor, ma la sua caduta poteva
essere quella di ciascuno di noi.
Nessuno è malvagio fin dall’inizio, abbiamo
pertanto
il
dovere
di
offrirgli
un’occasione di redenzione.
VANA
Nella Terra di Mezzo i miei prati fioriti
sono marciti e diventati fetide paludi.
I boschi di mio marito divenuti bui
ricettacoli di ragni e mostri sanguinari.
Come possiamo concedergli perdono e farlo
tornare a vagare libero? Sì, libero di
guastare nuovamente le nostre opere!
MANWË
Vi ho udito. E questa è la mia sentenza.
Melkor, la tua prigionia è interrotta. Ma
più
che
il
perdono,
ti
è
concessa
un’occasione di riscatto.
I Valar mormorano adirati. Manwë si leva
ed alza una mano.
MANWË
Melkor, non sei libero di andare dove ti
aggrada, ma resterai confinato nella nostra
città, dove potrai essere vigilato.
Le tue azioni saranno valutate affinché col
tempo si possa verificare se tu sia davvero
redento dal male.
44
TULKAS
(mostrando il pugno)
Non
possiamo
fidarci
di
questo
Vala
ribelle! Nel suo cuore l’amore se n’è
andato per sempre!
MANWË
(severo)
Silenzio! La fiducia per il momento non gli
è concessa e dovrà conquistarla con le sue
azioni.
Tulkas, Vane e Ulmo continuano a mormorare sommessamente.
MANDOS
Non
potete
difendere
l’autorità
di
Iluvatar,
che
Manwë
qui
rappresenta,
diventando a vostra volta ribelli.
Rispettate quanto sentenziato!
Tulkas si placa ma guarda torvo Melkor, che gli restituisce un
sorriso di scherno, poi si inchina a Manwë.
I membri del concilio dei Valar, uno alla volta si alzano e si
inchinano a Manwë; ultimi a farlo, Tulkas e Ulmo.
Aulë si avvicina a Melkor e lo libera della catena. Melkor
sorride soddisfatto.
DISSOLVENZA
45
ESTERNO TERRAZZO DEL PALAZZO DI MAHTAN – GIORNO
In sottofondo Promise – Two Steps from Hell
Feanor e Nerdanel osservano gli alberi nel loro momento di
luci attenuate.
NERDANEL
(accostandosi a Feanor e
carezzandolo)
Feanor, cosa c’è?
FEANOR
Non lo so, sento come un’ombra che opprime
miei pensieri.
Mi sento chiamato a svolgere un compito, ma
non riesco a capire quale sia la sorte alla
quale sono destinato.
Io stessa
cuore.
NERDANEL
ho da tempo
un
peso
sul
mio
Vedo tutta questa luce, questa bellezza e
mi chiedo se ci sia un modo per conservarla
per l’eternità.
FEANOR
(riflettendo amaramente)
Strano è fare questi pensieri nel momento
della nostra massima felicità.
NERDANEL
E’ proprio quando il nostro cuore è gonfio
di gioia, che maggiore è il timore di
perdere il dono ricevuto.
Nerdanel prende la mano di Feanor e la poggia sulla propria
pancia.
NERDANEL (continua)
E presto la nostra gioia diverrà ancora più
piena.
FEANOR
(commosso)
Nulla di ciò che potranno creare le mie
mani eguaglierà la bellezza ed il mistero
del frutto che cresce dentro te.
46
FEANOR (continua)
(pensoso)
Allo splendore del meriggio però non può
che seguire il crepuscolo.
Più urgente ancora è adesso la necessità
che perdurino grazia e luce su questa
Terra.
NERDANEL
(guardando Feanor negli occhi)
Non ho idea di come sarà possibile ciò, ma
so che se c’è qualcuno in tutta Valinor che
può riuscirci, questo sei tu, Feanor figlio
di Finwë.
Ma non lasciamo che le nostre paure velino
la nostra felicità.
Nerdanel prende il viso di Feanor tra le mani e lo bacia.
La musica sfuma
DISSOLVENZA
47
ESTERNO CITTÁ DI VALINOR - GIORNO
Melkor cammina, solo, per la città di Tirion. Elfi lo guardano
sospetto e timore.
MELKOR (V.O.)
Libero!
Libero…
Libero di girovagare nella città dei Valar,
per ammirarne la beatitudine e la gloria!
ESTERNO PIAZZA DELLA TORRE - GIORNO
Melkor entra nella piazza della Mindon Eldalieva e contempla
l’alta torre.
MELKOR (V.O. - continua)
Libero
di
aggirarmi
tra
i
figli
Iluvatar, così limpidi e gioiosi.
di
Un gruppo di elfi, composto da Ingwë, Finwë ed Olwë ed alcuni
seguaci attraversa la piazza per giungere alla torre.
MELKOR (V.O. - continua)
E così ingenui! Le tre stirpi degli elfi
come bambini giocano ai piedi dei grandi e
se ne compiacciono.
ESTERNO CITTÁ DI VALINOR - GIORNO
Melkor è intento a parlare con alcuni Elfi biondi ed alti.
Questi fanno cenno di no con la testa; Melkor si volta e si
allontana.
MELKOR (V.O. - continua)
I Vanyar, vigliacchi rammolliti, sciupano i
loro doni contentandosi di elemosinare
briciole di potere sulla soglia di Manwë.
ESTERNO PROMONTORIO - GIORNO
Melkor, dall’alto della città osserva la baia e,
lontananza, il porto di Alqualonde e le navi dei Teleri.
MELKOR (V.O. - continua)
I Teleri, deboli e senza valore. La loro
unica ambizione è trastullarsi per mare
sulle loro barchette.
in
48
ESTERNO CITTÁ DI VALINOR - GIORNO
Melkor parla con degli elfi dai capelli scuri, tra cui uno di
nobile aspetto, NARDUR (C. Thomas Howell).
MELKOR (V.O. - continua)
Ed infine i Noldor, così ansiosi di
apprendere, così lieti di ascoltare chi può
svelare loro arti segrete.
INTERNO FUCINA DEI NOLDOR - GIORNO
Melkor osserva dei Noldor al lavoro in fucina.
MELKOR (V.O. - continua)
A loro ho deciso di offrire i miei servigi
e la mia sapienza; aiuto nelle loro
imprese. La mia amicizia. Il mio… Amore!
STACCO
ESTERNO CITTÁ DI VALINOR - GIORNO
Melkor cammina su di una strada, costeggiata da
giardini, mentre in lontananza si vedono i due alberi.
case
MELKOR (V.O. - continua)
Libero! Libero di aggirarmi in questa landa
intossicata dalla luce.
DISSOLVENZA
e
49
ESTERNO GIORNO – PALAZZO DI FINWË
Dalla balconata due elfi - FINGOLFIN (Chris Hemsworth) e
FINARFIN (Diego Klattenhoff) - osservano Melkor che parla con
alcuni Noldor, tra cui Nardur.
FINGOLFIN
Finarfin, non mi piace
sempre da queste parti.
che
Melkor
giri
FINARFIN
Sì ho notato che diversi membri delle più
influenti casate dei Noldor lo frequentano.
Non mi fido di lui!
FINGOLFIN
Nemmeno io!
Sono sicuro che stia macchinando qualcosa.
Mi chiedo come abbia potuto Manwë lasciarlo
libero!
FINARFIN
Fingolfin, fratello mio.
Chi è immune dalla malvagità non riesce a
comprendere il male.
FINGOLFIN
Può darsi.
In ogni caso resteremo vigili.
DISSOLVENZA
50
ESTERNO TUMULO DEGLI ALBERI – GIORNO
Varda contempla i due alberi, Melkor cammina verso di lei. Una
volta vicino, questa si volta.
VARDA
(sorpresa)
Melkor, tu… che ci fai qui?
MELKOR
(sarcastico)
Mia cara Regina, sono libero non lo sai?
Per i servigi offerti in questi anni, mi è
stata concessa la facoltà di muovermi per
tutta Valinor.
Libero! Libero di aggirarmi in una prigione
un più grande di prima!
VARDA
Melkor, se fosse dipeso da me non avresti
trovato la misericordia che hai ricevuto.
Conosco da prima della Musica il tuo cuore
nero!
MELKOR
(con rabbia)
Mi rifiutasti per sedere accanto al trono
del minore dei fratelli.
Insieme avremmo potuto creare più luce di
quanta ne spandano questi alberi.
MELKOR
(con voce suadente)
Ma così non è stato. Le nostre strade si
sono divise.
Tu cerchi la luce nelle stelle immerse nel
buio velo della notte. Io cerco la luce dei
fuochi avvolti nell’oscura tenebra sotto la
terra. In fondo siamo più simili di quanto
tu non creda. Che il tuo giudizio su di me
sia distorto dalle tue paure?
VARDA
Non temo né te né i tuoi inganni!
Varda scende dal tumulo e si allontana.
DISSOLVENZA
51
ESTERNO GIORNO – GIARDINI DEL PALAZZO DI FINWË
Alcuni bambini corrono e giocano nel giardino. Indis da sotto
un porticato li osserva compiaciuta. Le si avvicina Nerdanel.
INDIS
Sono contenta che finalmente la
famiglia sia riunita al completo.
nostra
Nerdanel le sorride.
NERDANEL
Spero anche io che questo consiglio indetto
da Finwë sia un’occasione per superare le
divisioni tra i tre fratelli.
Indis indica i bambini: un giovane dai capelli ramati allunga
la mano per aiutare a rialsiarsi un bimbo più piccolo che era
caduto.
INDIS
Su di loro i motivi di rancore dei padri
non hanno presa.
I bambini continuano a rincorrersi.
DISSOLVENZA
INTERNO PALAZZO DI FINWË - GIORNO
Feanor con Nerdanel, Finwë con Indis, i suoi due figli
Fingolfin e Finarfin e le rispettive mogli, ANAIRË (Kate
Bosworth) ed ËARWEN (Julianne Hough) sono seduti al tavolo, al
termine di un pranzo.
52
FINWË
Dopo così tanto tempo ho avuto finalmente
il piacere di cenare assieme a tutti i miei
figli.
(rivolgendosi a Feanor e
Nerdanel)
Sono contento che siate tornati.
FINARFIN
(tenendo stretta la mano di
Ëarwen)
Ci spiace che non siate venuti al nostro
matrimonio.
FEANOR
Finarfin, non mi aspettavo che tu alzassi a
sufficienza lo sguardo da libri e pergamene
per notare le ragazze.
(facendo un leggero inchino
verso Ëarwen)
Devo però ammettere che ha avuto davvero
buon gusto nello scegliere!
Non credevo che vi fossero simili tesori
nella città dei barcaioli!
Un silenzio imbarazzato scende tra i commensali. Fingolfin sta
per alzarsi e dire qualcosa verso Feanor quando Nerdanel con
un gesto lo interrompe.
NERDANEL
Ëarwen, perdona mio marito.
Il suo talento è concentrato nelle sue mani
e purtroppo ben poco ne è rimasto nella
lingua.
Nerdanel sorride amabilmente a Ëarwen, e poi si volta e
sorride al marito, fulminandolo al contempo con uno sguardo
severo.
Nerdanel torna a voltarsi verso Ëarwen e Finarfin.
NERDANEL (continua)
Non siamo potuti venire poiché avevo appena
dato alla luce i due gemelli, Amrod e
Amras. Ero tremendamente provata e Feanor
non se l’è sentita di allontanarsi.
53
FINGOLFIN
(inchinandosi leggermente a
Nerdanel)
Dama Nerdanel, che la discendenza di Feanor
possa ereditare la sua arte e la vostra
grazia.
FINWË
Che i miei nipoti abbiano più buon senso e
meno insolenza dei loro padri.
Non vi ho convocato qui per il mio solo
diletto, né tantomeno per vedervi aizzati
l’un l’altro come comari, ma per tenere
consiglio.
Melkor tempo fa è venuto al mio palazzo e
mi ha offerto i suoi servigi e la sua
sapienza.
Re Ingwë non se ne fida ed ha ingiunto ai
Vanyar di non prestargli ascolto.
Ho preso tempo, ma a breve tornerà e vorrà
conoscere la mia decisione.
FEANOR
Non mi fido di lui, Padre!
Il
suo
sguardo
nasconde
una
malizia
insondabile. Il suo aiuto finiremmo col
rimpiangerlo amaramente.
FINGOLFIN
Non convince neppure
astuto.
me.
Ma
Melkor
è
Viene da noi solo ora, dopo che nel tempo
ha contattato svariate tra le casate più
nobili dei Noldor.
Molti seguono già i suoi insegnamenti,
anche
se
ben
pochi
lo
ammettono
apertamente.
54
FINWË
(pensoso e preoccupato)
Se anche pronunciassimo una diffida al pari
di Ingwë, ormai molta della nostra gente
non
la
rispetterebbe.
Spaccheremmo
il
nostro
popolo
e
mineremmo
la
nostra
autorevolezza.
Ho molto riflettuto e mi chiedo se non
valga la pena di accettare anche noi la sua
collaborazione.
Potremmo apprendere molto dal più potente
dei Valar e potremmo comunque discernere
tra ciò che è bene da ciò che è male nei
suoi insegnamenti.
FINARFIN
Padre, il mio cuore dice che non ci
possiamo fidare.
Ogni sua bella parola è intrisa di veleno
nascosto. E i suoi inganni emergono solo
quando è ormai troppo tardi.
FEANOR
Il ragazzo ha ragione, stavolta, Padre!
Non abbiamo bisogno del suo aiuto.
Non ho bisogno dell’aiuto di nessuno, elfo
o Vala che sia!
FINARFIN
Anche se non possiamo intimare al nostro
popolo di rifiutare nettamente l’aiuto di
Melkor, possiamo comunque dare l’esempio,
cacciandolo quando torna.
FINGOLFIN
Già… manderemo un messaggio, senza perdere
la faccia.
FINWË
E sia! Questa sarà la nostra
le altre casate.
Sarebbe bene contattare i
Olwë. Sapere se sono stati
Melkor e conoscere la loro
riguardo.
posizione con
Teleri di Re
contattati da
posizione al
DISSOLVENZA
55
INTERNO STANZA DI FEANOR – GIORNO
Nel momento in cui le luci degli alberi sono al minimo, Feanor
è nella sua stanza quando bussano alla porta. Si avvicina,
apre con la chiave e lascia entrare il padre, Finwë.
FINWË
Eccomi, sono tutti nelle loro stanze.
Perché tanta segretezza?
FEANOR
Ho una cosa da mostrarti, padre, vieni.
Feanor sale una scala interna, seguito dal padre.
Entrano in una stanza con al centro una base ottagonale di
pietra, la cui parte superiore è coperta da un drappo scuro.
Feanor si avvicina e tira via il panno, mostrando una grande
sfera di cristallo nero traslucido.
In sottofondo Clairvoyant – Two Steps from Hell
FEANOR
Ecco padre la mia ultima creazione!
FINWË
Cos’è?
FEANOR
L’ho chiamato Palantir.
Vieni padre, guarda!
Feanor si posiziona in un punto preciso della stanza, vicino
alla base del Palantir, allunga una mano quasi a toccare la
sfera e si concentra.
Dopo poco un’immagine si forma nella sfera. Compare Mahtan
all’interno del suo palazzo a Formenos.
La comunicazione avviene telepaticamente: chi parla, lo fa ad
alta voce, le sue parole vengono percepite nella mente di chi
riceve.
MAHTAN
Feanor, Sire Finwë…
E’ un peccato che i miei impegni non mi
consentano di venire spesso a Tirion, ma
con i Palantir di Feanor la distanza tra le
nostre case sarà annullata.
56
Finwë si avvicina
allunga la mano.
al
Palantir
e,
titubante,
a
sua
volta
FINWË
Mastro Mahtan… siete e sarete sempre ben
accetto presso il mio palazzo, ogni volta
che desideriate farmi visita.
MAHTAN
I miei nipoti come stanno? Anche se è poco
tempo che siete partiti, le mie sale
sembrano vuote da un’intera era!
FINWË
I ragazzi sono con gli altri miei nipoti e,
sapete come sono i ragazzi, credo mi stiano
distruggendo il palazzo!
MAHTAN
(ride di gusto)
Se anche dovesse succedere, Feanor lo saprà
ricostruire altrettanto maestoso.
La manodopera non manca: un po’ di sano
lavoro non farebbe male ai più esuberanti
dei nostri nipoti!
(ride di nuovo)
Si avvicina un elfo a Mahtan, è GONDWË (Michael
adulto. Allunga la sua mano verso il Palantir.
C.
Hall)
57
GONDWË
Mio signore, Volevo solo comunicarti che
quei materiali che avevate richiesti sono
arrivati oggi.
Entro domani sarà invece ultimata la
costruzione della nuova fornace, secondo le
indicazioni che mi avete dato.
FEANOR
Grazie Gondwë. Hai fatto un ottimo lavoro,
ti
darò
ulteriori
istruzioni
al
mio
ritorno.
Feanor si allontana dal Palantir, seguito da Finwë. L’immagine
svanisce e la sfera torna ad oscurarsi.
La musica cessa
FINWË
Il tuo ritorno? Hai intenzione di tornare
subito a Formenos?
FEANOR
Sì
padre,
c’è
un
lavoro
che
devo
intraprendere e che temo mi porterà via
molto tempo.
Non potrò venire a Tirion spesso, per
questo ho portato qui questo Palantir.
Potremo comunicare e potrai ragguagliarmi
su quanto succede in città… e a palazzo!
Non
voglio
rischiare
che
fratellastri ti estranino da me!
i
miei
FINWË
Feanor! Tu, Fingolfin e Finarfin siete
tutti
e
tre
miei
figli!
Vorrei
che
riusciste ad andare d’accordo!
FEANOR
(leggermente alterato)
Padre! Tollero la loro presenza,
chiedermi di più!
ma
non
Finwë sta per rispondere, poi abbassa la testa, si volta e si
allontana.
DISSOLVENZA
58
ESTERNO PORTO DI ALQUALONDE - GIORNO
Earwen e Finarfin sono in piedi su di un molo di pietre
bianche.
Davanti a loro un mare di un azzurro intenso,
gabbiani volteggiano alti nel cielo, si sentono lontane le
loro grida.
Una nave distante sta facendo vela verso il porto mentre una
brezza scompiglia i capelli ai due giovani.
FINARFIN
Mi spiace per Feanor.
Vorrei capisse che non siamo una minaccia
per lui.
La ragazza poggia una mano sulla spalla del giovane.
FINARFIN (continua)
Se non riusciamo a tenere unita la nostra
famiglia, come pretendiamo che il nostro
popolo si fidi della nostra guida?
EARWEN
La superbia di Feanor è difficile che si
quieti. Ma la speranza è forse nel futuro:
suoi figli è quelli di Fingolfin sono molto
uniti.
Speriamo sia così anche quando
verrà al mondo il nostro primo figlio.
Finarfin si volta sorpreso verso Earwen, che gli sorride. Lui
fa per parlare, ma lei carezza le sue labbra.
EARWEN
Vieni, sta per attraccare mio fratello!
La MDP mostra la nave che sta per
accostare al molo. E’ un’imbarcazione
di legno candido, lavorato affinché la
prua somigli alla testa ed al collo di
un
cigno.
Sulle
fiancate
sono
disegnate le piume delle ali.
L’immensa vela quadrata, bianca
azzurra, sembra fatta di seta.
e
59
La nave attracca silenziosamente. Dal ponte scende LONDWË
(Chris Zylka), un elfo atletico dai capelli biondo cenere.
Si dirige sorridendo verso Earwen e la abbraccia.
LONDWË
Earwen…
Londwë si separa dalla sorella,
l’altra sulla spalla di Finarfin.
stringe
la
mano
LONDWË (continua)
Finarfin! E’ un piacere rivedervi!
(osservando Earwen e
sorridendo)
Vedo che non tarderete a darmi la gioia di
un nipote!
(più seriamente)
Cosa vi ha portato qui?
FINARFIN
Londwë, ti parlerò francamente.
Tra la mia gente serpeggia la sfiducia
verso mio padre e molti, anche tra le
casate più importanti, prestano orecchio
alle parole ed agli insegnamenti di Melkor.
Tuttavia si è mosso cautamente ed
abilmente dissimulato i suoi propositi.
ha
Non abbiamo prove chiare di queste manovre,
né tanto meno conosciamo i suoi fini.
e
poggia
60
LONDWË
(pensieroso)
Abbiamo sempre considerato con diffidenza
Melkor: mio padre, Olwë, e tutti noi, siamo
dello stesso parere di Ulmo, Signore delle
Acque.
Melkor doveva rimanere rinchiuso
fortezza di Mandos per l’eternità.
nella
FINARFIN
E’ venuto quindi anche da voi, dal vostro
Re, ad offrire il suo appoggio?
LONDWË
(esplode in una fragorosa
risata)
Melkor
ha
per
noi
ancora
meno
considerazione di quanta ne abbia Feanor!
Non possediamo l’arte dei Noldor, né la
possanza dei Vanyar. Non c’è spazio per i
Teleri nei disegni di Melkor, quali che
siano.
(sorridendo)
Ma lungi dal sentirci offesi, essere
lasciati in pace non ci dispiace affatto!
FINARFIN
(stringendo la mano a Londwë)
Ti ringraziamo. Ora però dobbiamo andare.
LONDWË
(serio)
Potete contare sempre su di noi.
DISSOLVENZA
61
ESTERNO GIARDINO DI LORIEN - GIORNO
Eternal sorrow – Two Steps from Hell
Feanor, Nerdanel con i loro sette figli guardano da lontano
Miriel distesa.
Feanor cerca di parlare ma non ci riesce;
Nerdanel lo cinge con un braccio. I figli
silenzio.
si commuove.
osservano in
FEANOR
Namarië
(sottotitoli: Addio)
La musica sfuma
DISSOLVENZA
ESTERNO PALAZZO DI MAHTAN – GIORNO
Birth of a hero – Two Steps from Hell
Feanor attraversa l’arcata ed è ricevuto da Gondwë. Lo segue
Nerdanel con i figli.
I figli proseguono, salendo la scala che conduce ai piani
superiori del palazzo; Nerdanel, si ferma ad osservarlo a metà
scalinata.
Gondwë offre una chiave a Feanor, il quale la prende e si
allontana, raggiungendo il fianco del colle su cui sorge il
palazzo.
Feanor apre con la chiave una pesante porta di ferro, afferra
una torcia e scende in profondità.
INTERNO FUCINA DI FEANOR - NOTTE
Immagini di Feanor che lavora ad una fucina accesa.
NARRATORE (V.O.)
In questo torno di tempo, dopo lunghe ed
estenuanti fatiche.
Immagini di Feanor che riceve da Vana un’anfora di luce dorata
NARRATORE (V.O. - continua)
Amalgamando il dorato fulgore di Laurelin,
62
Feanor riceve da Lorien una fiala di luce argentea.
NARRATORE (V.O. - continua)
con l’argentea rugiada di Telperion,
Immagine di Feanor a torso nudo che aziona immensi mantici.
NARRATORE (V.O. - continua)
Feanor, nella pienezza del suo vigore,
Immagini di cristalli d’oro e d’argento colati nelle fucine.
NARRATORE (V.O. - continua)
Facendo
appello
a
tutta
la
propria
sapienza, potenza e sottile abilità.
Immagine dell’ombra di Feanor proiettata
fornace mentre sta usando la mola.
dai
fuochi
della
NARRATORE (V.O. - continua)
Realizzò la più rinomata delle opere degli
elfi.
Feanor, in una fucina altrimenti buia, tiene sui palmi delle
mani tre grandi gioielli che brillano di luce propria, uno
verde, uno rosso ed uno azzurro. Li guarda attonito ed
estasiato
NARRATORE (V.O. - continua)
Diede vita ai tre Silmaril!
La musica sfuma
DISSOLVENZA INCROCIATA
EST. ANELLO DELLA SORTE – GIORNO
Divine intervention – Two Steps from Hell
Feanor mostra i Silmaril a Manwë, che li osserva compiaciuto.
Varda si alza dal suo trono.
VARDA
(solennemente)
Che sia benedetta la
figlio di Finwë.
tua
opera,
Feanor
Una moltitudine di elfi osserva, meravigliata, la luce dei
Silmaril.
63
Finwë invece
orgoglio.
fissa
il
figlio,
con
uno
sguardo
pieno
di
VARDA (continua)
Nessuna mano mortale. Nulla di malvagio
potrà toccare i Silmaril senza bruciare e
avvizzire.
Melkor osserva le gemme con invidia e bramosia.
Mandos si alza, si volge verso Manwë, che gli fa un cenno di
assenso.
MANDOS
I destini del mondo sono racchiusi nelle
tre gemme.
Terra, mare ed aria sono legati alla loro
luce. Come il tuo cuore, Feanor, è legato a
doppio
filo
a
questi
oggetti
da
te
realizzati.
La musica sfuma
DISSOLVENZA
ESTERNO CAMPAGNE VICINO IL PALAZZO DI MAHTAN – GIORNO
Melkor avvicina Gondwë che attende vicino ad una fontana.
MELKOR
Un grande artefice si è dimostrato il tuo
padrone, realizzando un’opera pari a quella
di un Vala.
GONDWË
Non è mio padrone, Feanor!
Melkor sorride
GONDWË (continua)
Nei Silmaril è rinchiusa lo splendore degli
alberi di Yavanna, non è certo capace
Feanor di creare luce dal nulla.
MELKOR
Ciò nonostante gli alberi di Yavanna sono
radicati in Valinor e per quanto forte sia
la loro luce, essi rischiarano solo una
piccola parte del mondo.
64
MELKOR (continua)
Vaste terre sorgono oltre il mare; terre
che ancora giacciono nell’ombra. Chi vi
portasse luce potrebbe reclamare ampi regni
in quelli che un tempo erano i miei
sterminati possedimenti.
GONDWË
(con ira malcelata)
Così Feanor accrescerebbe ancora di più il
suo potere e la sua gloria!
MELKOR
(sorridendo malvagiamente)
Nonostante a lungo abbia soggiornato nelle
prigioni di Mandos, nella Terra di Mezzo i
miei servi sono ancora potenti ed attengono
il mio ritorno.
Una
fine
orribile
attende
principe dei Noldor, qualora
potere di Melkor.
l’incauto
sfidi il
Un
fido
servitore,
invece,
ricevere una giusta ricompensa.
potrebbe
A proposito… meriti un dono degno della tua
fedeltà, Gondwë.
Melkor mostra a Gondwë un martello ed uno scalpello. Sono
scuri, quasi neri, con venature rosse risplendenti.
MELKOR (continua)
Ecco
a
te
Rambacil,
il
fendimura
Ilcanamba, il martello lucente.
e
Col potere di questi attrezzi, la tua
abilità nella costruzione di edifici non
avrà pari tra gli elfi.
Melkor pone i due attrezzi nelle mani di Gondwë.
GONDWË
(riconoscente)
Farò in modo che il mio Signore sia
compiaciuto delle opere che realizzerò per
mezzo del suo dono.
65
MELKOR
Lo sarò, Gondwë, lo sarò.
Melkor fa un gesto a Gondwë, che prontamente si inchina e si
allontana. Melkor sorride.
STACCO
INTERNO STANZA DEL PALANTIR - GIORNO
Feanor e Gondwë parlano davanti al piedistallo del Palantir.
GONDWË
Feanor, pensi mai alle immense terre oltre
il mare, le terre che abbiamo lasciato per
sfuggire l’oscurità e dimorare qui, per
godere della luce concessaci dai Valar?
FEANOR
Amico mio, spesso penso alla Terra di
Mezzo, a quanti della nostra gente sono
rimasti nell’eterno crepuscolo, abbandonati
da noi e dimenticati dalle Potenze.
GONDWË
Ora abbiamo luce. Se non fossimo tenuti
qui, come animali ammaestrati se non come
prigionieri,
i
Signori
dei
Noldor
potrebbero reclamare ampi regni nella Terra
di Mezzo.
Senza dover sempre chinare il capo a Manwë
o ai Vanyar, i suoi prediletti.
Feanor lo fissa assorto nei suoi pensieri. Il viso diventa
tetro.
STACCO
INTERNO STANZA DI FEANOR - GIORNO
Feanor è intento a osservare, rapito uno scrigno di cristallo
in cui custodisce i tre silmaril. Radiosità multicolori si
levano dalle tre gemme.
P.P. sui suoi occhi pieni di cupidigia.
Feanor si ridesta, posa le gemme in una nicchia segreta del
muro. Si guarda intorno sospettoso. Ed esce.
STACCO
66
INTERNO FUCINE DI FEANOR - GIORNO
Feanor parla ai suoi 7 figli, radunati intorno a lui.
FEANOR
Figli miei!
A lungo un ombra è gravata sul mio cuore.
Ora mi sono reso finalmente conto del
motivo.
Invidia e gelosia hanno suscitato le opere
del figlio di Finwë. Da tutti dobbiamo
guardarci: elfo o vala che sia.
Da chi si finge amico e segretamente si
crede nostro padrone, come da chi si finge
parente e vorrebbe usurpare il nostro
retaggio.
I figli lo guardano perplessi, in particolare MAEDHROS (Dave
Franco) e i due più piccoli, AMROD (Chord Overstreet) e AMRAS
(Jason Dolley),
ancora ragazzi, sono preoccupati. CARANTHIR
(Joseph Morgan), invece, sorride malevolo.
67
MAEDHROS
Padre,
dovremmo
forse
dubitare
Fingolfin, Finarfin e dei loro figli?
di
FEANOR
Forse quello sciocco di Finarfin non è una
minaccia per noi, ma suo fratello e la sua
discendenza, non dubitare che vorrebbero
strappare ciò che è nostro!
Ma non temete, non otterranno ciò
bramano:
metteremo
a
frutto
insegnamenti di Mahtan.
che
gli
DISSOLVENZA INCROCIATA
Scene di forgiatura di spade ed armature.
In una di queste Nerdanel osserva da lontano.
La preoccupazione le adombra il viso, si gira e si allontana.
DISSOLVENZA
INTERNO SALA DI UN PALAZZO ELFICO - GIORNO
Melkor parla con Nardur, ricevuto nel salone del palazzo di
questi.
NARDUR
Hai più volte affermato che i Valar
hanno indotto a venire a Valinor
gelosia, temendo che il nostro potere
artefici potesse crescere così tanto da
poterci più governare.
ci
per
di
non
Questo posso capirlo, ma come può giovare
ai Valar una Terra di Mezzo spopolata e
privata della luce?
MELKOR
(sorridendo compiaciuto)
I miei fratelli non mi confidano i loro
piani più segreti.
Posso solo indovinare, avendo ascoltato la
Musica all’alba dei tempi, che stiano
preparando la venuta dei secondogeniti.
68
NARDUR
Secondogeniti? Cosa intendi dire?
MELKOR
(fingendosi sorpreso)
Gli uomini mortali. I secondogeniti.
Non vi ha rivelato Manwë della loro venuta?
NARDUR
No… Cosa puoi dirmi su di loro?
MELKOR
Si dice che queste creature siano di
statura inferiore rispetto agli elfi e
soprattutto dalla vita breve ed assai più
deboli.
Strano che
parlato.
Manwë
non
ve
ne
abbia
mai
NARDUR
Che i Valar ci abbiano condotto in questa
prigione
dorata,
progettando
di
soppiantarci negli ampi regni della Terra
di Mezzo con la prossima venuta degli
uomini?
Melkor sorride
NARDUR (continua)
Ma come possiamo prepararci all’arrivo
degli uomini? Come possiamo difendere il
nostro retaggio?
Finwë è una marionetta i cui fili sono
tirati da Manwë e dal suo orgoglioso figlio
Feanor.
Cosa possiamo fare per reclamare il dominio
che a noi spetta sugli immensi reami oltre
il mare?
MELKOR
Con generosità i Valar hanno ammaestrato i
primogeniti, ma hanno al tempo stesso
taciuto arti che avrebbero potuto renderli
troppo potenti.
C’è una segreta arte di Aule che ha
condiviso solo con pochi dei suoi allievi.
69
NARDUR
Quale sarebbe quest’arte segreta? E a cosa
può giovare conoscerla?
MELKOR
(sorridendo maliziosamente)
La metallurgia più avanzata.
La difficile arte dell’acciaio.
Il sapere che può consentire di produrre
spade,
lance
e
armature
micidiali,
paragonabili ad Alkris, brandita da Eonwë,
l’araldo di Manwë, o Amorthang, la grigia
lama di Mandos.
NARDUR
Né Aulë, né tanto meno il geloso Feanor,
svelarono mai tale arte alle altre casate.
MELKOR
(con sorriso mellifluo)
Io posso. Posso insegnare a te ed ai tuoi
figli l’arte dell’acciaio.
Ad una condizione.
NARDUR
(ansioso)
Quale?
MELKOR
Deve essere un segreto che non condividerai
con le altre casate. Né tanto meno dovrà
essere rivelato a Feanor o chi è implicato
con la famiglia reale.
E’ un dono di Melkor a Nardur, quale suo
più fidato seguace.
NARDUR
(si inchina)
Mio Signore. Ti ringrazio.
MELKOR
Ricorda: armi ed armature dovranno essere
forgiate e conservate in segreto.
DISSOLVENZA
70
ESTERNO STRADE DI TIRION - GIORNO
Una folla in subbuglio circonda Feanor. Un elfo attira la sua
attenzione.
ELFO
Feanor! Feanor!
Attento!
Feanor si volta verso l’elfo che ha parlato.
ELFO
Fingolfin
e
i
suoi
figli
stanno
complottando
per
usurpare
il
potere,
soppiantando te e Re Finwë col consenso dei
Valar!
Feanor è sgomento, si fa largo tra la folla, sale su di una
scalinata; sul suo volto appare una rabbia feroce.
FEANOR
(rivolgendosi alla folla)
Popolo dei Noldor!
Non ne avete abbastanza di sottostare ai
capricci dei Valar?
Non siete stanchi di queste terre in cui
non sarete mai padroni?
Ho intenzione di tornare alla Terra di
Mezzo, e vi libererò da questa schiavitù,
se vorrete seguirmi.
La folla si agita ancora di più: molti contro ma molti altri a
favore di Feanor.
Le agitazioni interrompono Feanor, che è costretto ad andare.
DISSOLVENZA
71
INTERNO SALA DEL CONSIGLIO DI FINWË - GIORNO
Finwë è nella sala del suo trono. Ai suoi piedi Fingolfin;
attorno a loro numerosi noldor. Molti di essi hanno uno scudo.
FINGOLFIN
(accalorato)
Re e Padre, non è il caso di frenare la
superbia di Feanor?
Con quale diritto parla in nome di tutto il
nostro popolo, quasi fosse Re?
Sei stato tu che tanto tempo fa hai preso
la parola davanti ai Noldor, esortandoli ad
accettare l’invito dei Valar a venire nelle
Terre Benedette.
Sei stato tu che li hai condotti attraverso
i pericoli della Terra di Mezzo fino alla
luce di Valinor.
Se ora non te ne penti, due dei tuoi figli
sono disposti a confermare le tue parole.
Feanor entra nella sala, tra i mormorii della folla.
Black blade – Two Steps from hell
Indossa un’armatura completa, un elmo piumato
testa ed ha una grande spada appesa al fianco.
di
rosso
in
Si avvicina a grandi passi al trono.
FEANOR
E’ proprio come sospettavo!
Il mio fratellastro vorrebbe scavalcarmi e
diventare il primo con mio padre, in questa
come in ogni altra faccenda.
FEANOR (continua)
(rivolgendosi a Fingolfin e
snudando la spada)
Fuori di qui!
E resta al tuo posto!
Un silenzio glaciale scende nella sala. Tutti si guardano l’un
l’altro. Gli occhi di Fingolfin avvampano d’ira, ma non
reagisce.
72
FEANOR (continua)
(puntando la spada al petto di
Fingolfin)
Guardala bene, fratellastro!
Questa è più tagliente della tua lingua.
Prova ad usurpare ancora il mio posto e
sbarazzerò i Noldor di uno che vorrebbe
essere signore di schiavi!
Mormorii di sgomento si levano
dalla folla alle parole di
Feanor.
Fingolfin
non
si
muove,
fissando
duramente
Feanor.
Fingolfin si avvicina di un
passo, fino a che la lama non
sfiora il suo petto.
Dopo alcuni secondi in cui il silenzio è sceso su tutta la
sala, Fingolfin si volta verso il padre e, dopo un breve
inchino, con passo lento e risoluto fende la folla ed esce
dalla sala.
La musica sfuma
DISSOLVENZA
ESTERNO ANELLO DELLA SORTE - GIORNO
Finwë, Feanor, Fingolfin, Finarfin, ed i rispettivi figli
compaiono in udienza di fronte al cerchio dei Valar, seduti ai
loro scranni.
MANWË
Le tue azioni, Feanor, non possono essere
ignorate. Hai minacciato un parente con la
spada, infrangendo così la pace di Valinor.
MANDOS
Ti consideri schiavo qui. A torto.
Ma anche se fossi schiavo, non potresti
sottrarti alla tua sorte, poiché Manwë è Re
del mondo intero, non solo di Valinor.
E le tue azioni sono contro la legge qui,
come altrove.
73
MANDOS (continua)
Per questo per dodici anni dovrai lasciare
la città di Tirion, dove l’offesa è stata
pronunciata. In questo periodo rifletti, e
ricordati chi sei.
Al termine, la questione sarà chiusa e
dimenticata, posto che altri non nutrano
rancori verso te.
Mandos si volta verso Fingolfin
FINGOLFIN
(rivolto a Manwë)
Il benessere dei Noldor non
turbato da contese familiari.
può
essere
(porgendo la mano a Feanor)
Non nutro rancore verso mio fratello.
Feanor rimane in silenzio, immobile.
Di scatto si volta ed abbandona il concilio, seguito dai suoi
figli e dal padre. Quest’ultimo ad un tratto si volta.
FINWË
Se mio figlio viene esiliato, mi considero
esiliato anch’io.
DISSOLVENZA
ESTERNO TERRAZZO DEL PALAZZO DI FORMENOS - GIORNO
Nerdanel è davanti a Feanor.
NERDANEL
Dovremmo
sopportare
serenamente
questo
periodo di esilio, ed essere grati ai Valar
che tutto alla fine verrà dimenticato.
Feanor! E’ il momento di soffocare superbia
e rancori!
FEANOR
Fingolfin regna ora sui Noldor dal palazzo
di Tirion.
Ha ottenuto infine ciò che voleva!
74
NERDANEL
(irata)
Sei stato tu, non lui, con le tue parole e
con le tue stesse mani, a creare questa
situazione!
Feanor si allontana da Nerdanel e scende le scale.
Nerdanel gli corre dietro, stizzita.
NERDANEL
Feanor!
Feanor non si volta, Nerdanel resta in cima alle scale e lo
osserva raggiungere Gondwë che è in attesa nel cortile.
FEANOR
Questa da ora sarà la mia dimora stabile.
Non metterò più piede in Tirion, a meno che
i Valar non ritirino la loro sentenza e
chiedano perdono.
L’immagine sfuma in quella di Feanor che, in una buia stanza
di ferro, tiene i Silmaril in mano, con sguardo rapito ed
avido.
FEANOR (V.F.C. – continua)
Gondwë, amico mio, dobbiamo costruire una
camera adeguata per conservare i tre
gioielli.
L’immagine sfuma, mostrando lavori al palazzo di Formenos, con
mura massicce che vengono edificate intorno al palazzo.
FEANOR (V.F.C. – continua)
E
Formenos
deve
essere
fortificata:
dobbiamo essere pronti a difenderci, se
necessario.
DISSOLVENZA
ESTERNO INGRESSO DELLA FORTEZZA DI FORMENOS - GIORNO
Davanti alle soglie del nuovo
Formenos, Feanor riceve Melkor.
ingresso
fortificato
MELKOR
Osserva la verità di quanto ho detto, e
come tu sia stato bandito ingiustamente.
di
75
MELKOR (continua)
Se il tuo cuore è ancora fiero e libero
come lo sono state le tue parole, allora ti
aiuterò, portandoti al di là di queste
terre anguste.
Non sono forse anche io un Vala?
E più di coloro che siedono pieni di
orgoglio in Valinor, sono stato sempre
amico dei Noldor, i più abili e valorosi
tra gli elfi!
Feanor osserva dubbioso Melkor, incerto su come rispondere.
MELKOR
(facendo un cenno verso la
fortezza)
Questo luogo è robusto e ben guardato.
Non credere però che i Silmaril possano
essere al sicuro in nessun luogo, entro il
reame dei Valar!
Feanor si rabbuia, furibondo e pieno di avidità.
FEANOR
Tu sei della stessa razza dei Valar.
E desideri i Silmaril quanto e più degli
altri.
Melkor osserva stupito l’elfo, sorpreso dalla sua reazione.
FEANOR (continua)
Che tu sia maledetto!
Via dalla mia soglia, galeotto di Mandos!
Feanor sbatte il cancello in faccia a Melkor, che stringe il
pugno.
P.P di Melkor che si rabbuia in viso.
Vediamo poi Melkor da dietro, i pugni stretti emanano veli di
oscurità.
La M.D.P. ruota, mostrando il volto di Melkor: il suo
sembiante piacevole è scomparso; il suo aspetto è spaventoso,
tetro e terribile. Il suo sguardo ferino pieno d’ odio.
DISSOLVENZA
76
ESTERNO SCOGLIERE DI AVATHAR - GIORNO
Dark harbor – Two Steps from the Hell
Panoramica su aspre scogliere, che si elevano scoscese a poca
distanza da spiagge pietrose, sulle quali si infrange un mare
inclemente.
Le rocce sono a picco ed attraversate da crepacci stretti e
profondi. Ombre cupe vengono proiettate dalle alte pareti
rocciose verso Melkor, che è ritto dinanzi ad esse.
Un rumore liquido e dei movimenti
sembrano
provenire
da
questi
crepacci.
Emergono delle enormi zampe da una
fessura.
Lentamente
un
corpo
aracniforme
viene
pigiato
attraverso
il
crepaccio.
Un enorme ragno si staglia, infine,
al di sopra di Melkor.
MELKOR
Ungoliant, torna al mio servizio e potrai
saziare la tua fame con tutto ciò che la
tua brama possa esigere.
Un terrificante sibilo viene emesso dall’enorme mostro.
Ungoliant distende le zampe ed il suo corpo e inizia l’ascesa
della montagna
STACCO
ESTERNO GIORNO – CIMA DELLA SCOGLIERA
Ungoliant e Melkor sono in cima ad un colle roccioso. Sotto di
loro si stende una fitta foresta; oltre questa campi dorati si
estendono fino all’orizzonte, dove si possono scorgere i due
alberi al culmine del loro splendore.
Più a destra, lontana, l’altissima vetta del monte Taniquetil.
La musica sfuma
STACCO
77
ESTERNO MONTE TANIQUETIL - GIORNO
Una moltitudine di elfi (soprattutto biondi Vanyar) e Valar
sono radunati nell’ampio piazzale dinanzi al palazzo di Manwë
sulla montagna di Taniquetil.
Pavimenti e parapetti di marmo bianco con venature turchesi
delimitano la radura davanti al palazzo.
Al centro un trono di pietra e zaffiro accoglie Manwë che,
seduto sul suo seggio, accanto a Varda osserva soddisfatto gli
elfi che, danzando, suonando e mangiando, festeggiano nel
piazzale.
Feanor vestito, a differenza degli altri elfi presenti,
semplicemente e senza ornamenti si avvicina al trono di Manwë,
affiancandosi a Fingolfin.
MANWË
Qui
vi
ho
convocato,
affinché
siano
accantonati i rancori e vengano dimenticate
le menzogne di Melkor.
Feanor e Fingolfin sono uno di fronte all’altro. Si fissano in
silenzio. Fingolfin prende la parola per primo.
FINGOLFIN
(porgendo la mano a Feanor)
Come promesso a suo tempo, dimentico ogni
rancore.
Feanor resta impassibile per lunghi secondi, poi serra la mano
al fratellastro. Finarfin, poco lontano sorride. La folla li
acclama.
FEANOR
Peccato che nostro padre non sia qui con
noi.
FINGOLFIN
Già. Vedrebbe realizzato il suo sogno.
Sei fratello a mezzo nel sangue, ma voglio
che tu lo sia per intero nel cuore.
Guida, ed io seguirò. Senza che nulla più
ci divida.
FEANOR
Ti ho udito, fratello. E così sia.
78
Festeggiamenti tra gli elfi che
danzare. Manwë sorride apertamente.
riprendono
a
cantare
e
All’improvviso un’ombra scende su Taniquetil.
La musica ed i canti cessano all’improvviso. Mormorii di
sgomento si diffondono tra gli elfi, ma presto scende un cupo
silenzio.
STACCO
ESTERNO TUMULO DEGLI ALBERI - GIORNO
Dark ages – Two Steps from Hell
Melkor e Ungoliant salgono lentamente sul tumulo degli alberi.
Melkor brandisce una nera lancia. Ogni movimento è rallentato.
Giunto in cima affonda profondamente la sua arma alla base
dell’albero d’argento. Una linfa luminescente gocciola dalla
ferita.
Estrae la lancia, ed un fiotto argenteo fuoriesce dal foro.
Melkor balza verso l’albero d’oro e mena un fendente al
tronco.
Schizzi di linfa dorata vengono proiettati nell’aria. Dallo
squarcio la linfa cola fino a terra, spandendosi in una pozza.
Ungoliant si avventa sull’albero d’argento, avviluppandolo
con le sue nere zampe, affondando le mostruose mandibole nella
ferita. L’albero velocemente si essicca e si spegne.
Con rumori liquidi e rivoltanti, l’addome del mostro si
riempe, cresce, dal corpo emana neri vapori che avvolgono il
colle come un’oscura nebbia.
La creatura si sposta verso il secondo albero, per dissetarsi
dalla pozza dorata e poi avventarsi sul tronco, per affondare
il suo becco nei tessuti vivi dell’albero che si piega al peso
del mostro e che velocemente si essicca perdendo la sua luce.
La tenebra intorno ad Ungoliant cresce ancora più, come cresce
a dismisura il suo corpo. P.P. sul volto di Melkor, che ride
soddisfatto.
Panoramica sull’orizzonte: la tenebra è scesa su Valinor. La
cima di Taniquetil ed il faro della Mindon Eldalieva sono le
uniche oasi di luce.
La musica sfuma
79
DISSOLVENZA INCROCIATA
ESTERNO NAVE AL LARGO DI ALQUALONDË - NOTTE
Londwë è su una nave immersa nelle tenebre. L’equipaggio è
sgomento. Londwë indica la Mindon Eldalieva ai suoi uomini.
LONDWË
Siate saldi! Non temete le tenebre.
La torre ci indicherà la via!
DISSOLVENZA INCROCIATA
ESTERNO MONTE TANIQUETIL - NOTTE
Manwë si alza in piedi. P.P. del suo sguardo penetrante.
Day becomes night – Two Steps from Hell
Vediamo ciò che vedono i suoi occhi: l’orizzonte si avvicina,
il tumulo degli alberi diventa sempre più distinto. Vediamo le
loro chiome spente. Vapori cupi avvolgono i tronchi ed i
fianchi del colle, impedendo di vedere altro.
MANWË
Melkor è tornato.
E stavolta è aiutato da qualcuno o qualcosa
che viene da oltre i confini del mondo.
Oromë…
Oromë è intento ad allacciarsi l’armatura di cuoio. Dietro di
lui, altri cavalieri sono intenti a fare altrettanto.
Vana conduce per mano il cavallo ad Oromë, che sale agilmente
e, afferrato il corno appeso al suo fianco, da fiato allo
strumento.
Vediamo la montagna da lontano. Il corno riecheggia.
Oromë è pronto, con la lancia sguainata. Dietro di lui si
radunano una dozzina di cavalieri.
OROMË
Che la caccia abbia inizio!
Oromë e i suoi cavalieri partono al galoppo, scendono lungo i
pendii di Taniquetil, addentrandosi nell’oscurità.
DISSOLVENZA INCROCIATA
80
ESTERNO TUMULO DEGLI ALBERI - NOTTE
Illuminato solo dalle stelle,
circospezione sul colle.
Oromë
a
cavallo
sale
con
Arrivato in cima la silhouette nera degli alberi ormai spenti
si staglia contro il cielo stellato.
La musica sfuma
DISSOLVENZA
ESTERNO MONTE TANIQUETIL - NOTTE
Yavanna si dirige con lenti passi verso il trono di Manwë e
Varda.
YAVANNA
Ci sono opere che persino i Valar possono
compiere un’unica volta: ho posto in essere
la luce degli alberi e non potrò più farlo
sulla Terra.
La loro luce se n’è andata, e vive ormai
soltanto nei Silmaril di Feanor. E’ stato
preveggente!
Se avessi un po’ di quella luce, potrei
ridargli vita, prima che le radici si
secchino, e la malvagità di Melkor sarebbe
vanificata.
Manwë si volta verso Feanor, rimasto isolato tra la folla.
MANWË
Hai udito, Feanor,
parole di Yavanna?
figlio
di
Finwë,
le
Sei disposto a fare ciò che ha chiesto?
Scende un lungo silenzio. La M.D.P. gira intorno a Feanor,
mostrandoci elfi e Valar che lo fissano, impazienti.
In sottofondo: Ironheart – Two Steps from Hell
Tulkas si fa largo tra la folla, l’inquadratura si stringe sul
suo P.P.
81
TULKAS
(bruscamente)
Parla, elfo. Di’ sì o no!
Ma chi opporrebbe un rifiuto a Yavanna?
La luce dei Silmaril è frutto della sua
opera.
P.M di Aulë che poggia una mano sulla spalla di Tulkas
AULË
Non avere fretta! Gli chiediamo una cosa
più grande di quanto pensi. Lasciamolo
decidere in pace.
FEANOR
(amareggiato)
Anche per un elfo ci sono opere che possono
essere realizzate una volta soltanto.
Potrei rinunciare ai miei gioielli, ma non
potrei più farne di uguali, e se dovessi
infrangerli, spezzerei anche il mio cuore e
ne morrò, primo tra tutti gli elfi.
P.P. di Mandos in mezzo alla folla.
MANDOS
(mormorando tra sé e sé)
Non il primo.
Un silenzio grava sulla folla, P.P. di Feanor che si guarda
intorno, come minacciato. Vediamo una carrellata dei volti dei
presenti, elfi e Valar.
L’inquadratura torna
un’espressione dura.
sul
volto
di
Feanor,
che
ha
assunto
FEANOR
Non lo farò spontaneamente!
Ma se sarò costretto, allora saprò con
certezza che Melkor ed i Valar sono della
stessa razza.
La musica sfuma
Un mormorio di sgomento si leva dalla piazza. P.P. di Yavanna
che piange.
82
Manwë si alza dal trono.
MANWË
Silenzio!
Feanor. Hai detto la tua.
La folla viene distratta dal rumore di un cavallo al galoppo.
Poco dopo fa il suo ingresso nella piazza, con in groppa un
elfo.
L’inquadratura stringe sul cavaliere, ci accorgiamo che è
ferito: ha il ventre sporco di sangue.
Tulkas interviene, afferrando le briglie e fermando il cavallo
a poca distanza dal trono di Manwë.
Feanor accorre aiutando il cavaliere, che si rivela essere
Gondwë, a scendere dalla cavalcatura.
Sceso a terra si accascia davanti a Feanor.
GONDWË
Perdonami Feanor…
FEANOR
Cosa? Gondwë… Cosa è successo?
INIZIO FLASHBACK
ESTERNO MURA DI FORMENOS - NOTTE
Fields of Blood – Two Steps from Hell
Finwë osserva l’oscurità dagli spalti della fortezza
Formenos. Ad un tratto scende velocemente le scale.
di
Ai piedi delle scale incontra Maedhros.
FINWË
Presto! Tu ed i tuoi fratelli, portate
vostra madre via di qui! Un’oscurità senza
nome si sta avvicinando!
Prendete il passo ad est, verso Alqualonde.
Da lì potrete tornare a Tirion…
Maedhros osserva incredulo Finwë, che ricambia con uno sguardo
determinato. Maedhros annuisce.
FINWË
Vai! Fai in fretta!
83
Maedhros si
Nerdanel.
allontana.
Finwë
osserva
il
nipote
raggiungere
Immagini al rallentatore dei figli di Feanor che si radunano
intorno alla madre, salgono a cavallo, partono in direzione
opposta a Finwë.
Finwë si riscuote e si rivolge a Gondwë.
FINWË
Presto! Prepariamo le difese!
Gondwë è incerto su ciò che fare. Intorno a lui elfi corrono,
si armano, raggiungono le posizioni di combattimento.
Osserva Finwë di spalle mentre avanza di qualche passo in
direzione della porta, la mano sull’elsa della spada.
Improvvisamente un rombo assordante.
Tutti si fermano attoniti: il cancello ed un tratto delle mura
sono crollati, al loro posto macerie e nubi di polvere.
Una nera figura emerge dal denso pulviscolo: è Melkor, che
incede lentamente. Dietro di lui, la sagoma mostruosa di
Ungoliant, che resta fuori dalla fortezza.
Gli uomini di Finwë restano paralizzati. Solo il Re avanza
verso Melkor, con indosso solo parte dell’armatura e brandendo
la spada.
Finwë mena un fendente verso Melkor. Questi lo para con la sua
lancia nera, e con un abile movimento strappa di mano l’arma
al Re dei Noldor.
Con un ghigno diabolico, Melkor trafigge Finwë all’addome,
sollevandolo da terra. Ruotando la lancia all’indietro getta
il Re dei Noldor verso l’enorme aracnide.
Finwë, gravemente ferito, è impotente mentre Ungoliant con una
zampa lo trae a sé. P.P. sul volto terrorizzato dell’elfo
mentre il mostro si avventa col suo becco sul suo corpo,
uccidendolo.
Melkor che avanza incontrastato nel cortile del palazzo. Tutti
fuggono, tranne Gondwë che, atterrito resta immobile al centro
del piazzale.
84
P.A. di Melkor da dietro mentre fa un leggero gesto con la
mano; Le mura della costruzione davanti a sé crollano
parzialmente, esponendo la camera dei Silmaril.
Melkor si avvicina trionfante ed afferra con la sua mano nera
i tre gioelli, custoditi in uno scrigno di cristallo. I
Silmaril svaniscono alla vista, ma una luce intensa filtra dal
pugno.
P.P. sul suo volto, deformato da una smorfia di sofferenza.
Melkor sale le scale del palazzo, si addentra nella torre
principale.
Entra nella sala del Palantir. Stende una mano verso la sfera,
che si accende di bagliori iridescenti..
MELKOR
(rivolto alla sfera)
Prepara il mio ritorno.
Nel mentre entra Gondwë, impaurito.
GONDWË
Perché tutto questo?
Non era questo ciò che volevo.
Melkor si distoglie dal palantir e si rivolge all’elfo
MELKOR
Sciocco!
Come può interessarmi ciò che tu vuoi!
Sono Melkor, unico padrone della luce, ora.
Con una stoccata Melkor ferisce
ferito cade su di un ginocchio.
Gondwë
al
fianco.
L’elfo
Melkor lo supera e, prima di lasciare la stanza, si volta.
MELKOR
Striscia pure da Feanor, verme, e digli che
questo è il prezzo da pagare per aver
rifiutato la mia amicizia.
DISSOLVENZA
La musica sfuma
FINE FLASHBACK
85
ESTERNO MONTE TANIQUETIL - NOTTE
Feanor tiene Gondwë agonizzante tra le braccia.
GONDWË
(con un rantolo)
Perdonami, Feanor…
Feanor scuote Gondwë, pieno di rabbia.
FEANOR
(urlando disperatamente)
No!
Gondwë esala l’ultimo respiro
scendono copiose le lacrime.
mentre
sul
volto
di
Feanor
FEANOR (continua)
Maledetto! Maledetto…
Feanor lascia cadere con disprezzo il corpo ormai esanime di
Gondwë; si leva e si dirige dinanzi a Manwë, accanto al quale
si accosta Tulkas, facendogli scudo.
Feanor alza una mano, come a pronunciare un giuramento.
FEANOR (continua)
Sia maledetto lui, e sia maledetto Melkor
per ciò che ha fatto!
Da oggi sia chiamato Morgoth, il nero
nemico del mondo.
Elfi e Valar restano attoniti attorno a Feanor. Il suo braccio
resta sollevato, con il pugno che si chiude con rabbia.
FEANOR (continua)
E maledetto anche il tuo invito, Manwë, e
maledetta l’ora in cui sono venuto qui!
Se fossi rimasto a Formenos, mio padre
sarebbe ancora vivo!
Lui mi era più caro che non la luce dei
vostri maledetti alberi!
Feanor si volta e si allontana. La folla si scosta per
lasciarlo passare. Tulkas, adirato, fa per inseguirlo ma Manwë
lo tocca per un braccio e scuote il capo in segno di diniego.
DISSOLVENZA
86
ESTERNO PIANURA DI ARAMAN – NOTTE
Ghost Brigades – Two Steps from Hell
Melkor ed Ungoliant avanzano in una pianura coperta da erba
rada e cespugli. Un vento agita i capelli di Melkor.
Si fermano ad osservare le colline davanti a loro.
Una figura luminosa compare in cima ad un colle: è Oromë in
groppa al suo bianco stallone. Alcuni cavalieri si avvicinano
ad Oromë. Questi si rivolge al suo uomo più vicino.
OROMË
Come immaginavo.
Vuole tornare nella Terra di Mezzo, e
l’unico
modo
è
passare
a
nord,
attraversando i Ghiacci Stridenti.
Oromë suona il suo corno.
Panoramica delle colline mentre riecheggiano le note.
Numerosi cavalieri discendono i fianchi dei colli, armati di
bianche lance, caricando Melkor e Ungoliant.
Melkor si guarda intorno e impugna la sua lancia, affiancato
dall’immenso ragno, che erutta neri vapori che nascondono alla
vista sia il mostro che Melkor.
Dal P.D.V. di Melkor vediamo i cavalieri avvicinarsi sempre
più alle nubi tenebrose. Melkor lancia uno spaventoso grido di
battaglia.
Si susseguono rapide immagini di cavalieri intrappolati dalle
ragnatele gettate da Ungoliant, trafitti dalla lancia di
Melkor, disarcionati e divorati dall’enorme ragno.
Oromë a cavallo, è solo in mezzo ad oscure nebbie. Intorno a
lui sente gemiti di dolore ed invocazioni di aiuto. Si volta
incerto sulla direzione da seguire; il suo cavallo è
irrequieto.
La nebbia si dirada sempre più. Oromë si
campo di battaglia; i suoi cavalieri
agonizzanti:
alcuni
parzialmente
sanguinanti. Nessuna traccia di Melkor ed
erge, solitario, sul
sono tutti morti o
imbozzolati,
altri
Ungoliant.
La musica sfuma
DISSOLVENZA
87
ESTERNO PIAZZALE DELLA MINDON ELDALIEVA – NOTTE
False king – Two Steps from Hell
La cima del colle e le strade che vi conducono sono affollate
da elfi che reggono ciascuno una torcia. Sono radunati attorno
a Feanor ed ai suoi figli.
FEANOR
(rivolto alla folla)
Perché dovremmo ancora servire i Valar,
incapaci di difendere non solo noi, ma
anche il loro stesso regno dall’Avversario?
La vendetta mi porta lontano da qui, ma
anche se così non fosse, non dimorerei più
nella terra della razza dell’uccisore di
mio padre e del ladro del mio tesoro!
Si levano mormorii di dissenso tra la folla
FEANOR (continua)
Non avete perso anche voi il vostro re?
E cosa non abbiamo perso, relegati in
questa terra angusta tra i monti e il mare?
Il vociare si placa, scende quasi il silenzio.
FEANOR (continua)
Qui un tempo vi era la luce, che i Valar
negavano alla Terra di Mezzo. Ma ora
l’oscurità tutto livella.
Cosa possiamo
mani in mano?
O tornare
lasciato?
fare?
alle
Restare
vaste
terre
qui,
che
con
le
abbiamo
Dalla folla si levano diverse grida di acclamazione.
FEANOR (continua)
Insieme
possiamo
guadagnare
grandi regni.
Ma
dobbiamo
giungano gli
Iluvatar.
libertà
e
farlo
presto,
prima
che
Uomini, i secondogeniti di
88
Mormorii di sorpresa e incredulità si levano dalla folla.
FEANOR (continua)
I Valar ci hanno ingannati. Ci vogliono
tenere qui, in cattività, così che gli
Uomini possano dominare la Terra di Mezzo!
E’ sulle rive del lago Cuivinien che gli
elfi si sono destati. E’ lì la nostra
Patria!
Acclamazioni si levano tra la folla.
Fingolfin e Finarfin, si fanno largo in mezzo alla confusione,
avvicinandosi a Feanor.
FINGOLFIN
Feanor! Cos’è questa pazzia?
La stirpe dei Noldor ha forse abbracciato
gli insegnamenti del Nemico?
FEANOR
(con rabbia)
Ti sbagli, fratello!
Pazzo sarai tu, che preferisci rimanere
qui, a strisciare come un verme sotto il
trono dei Valar, anziché vendicare colui
che era anche tuo padre.
Fingolfin sta per mettere mano alla
avvicina e lo blocca, ponendosi in mezzo.
spada.
Finarfin
FINARFIN
Morgoth riderebbe di gioia vedendo quel che
state facendo!
In quest’ora buia dovremmo restare uniti
più che mai.
Finarfin parla alla folla
FINARFIN (continua)
Il dolore non può annebbiarci la mente!
Morgoth è un Vala e per quanto valore
possiamo dimostrare, ben poco possiamo fare
senza l’aiuto dei Valar.
Feanor ride e si rivolge alla folla
si
89
FEANOR
Ah! Lasciamo che i codardi
questa città! Andiamo!
restino
in
Preparatevi, Noldor! Portate solo cibo e
armi. Dite addio alle comodità, ma dite
addio anche alla schiavitù!
Andremo alla caccia di Morgoth fino ai
confini della Terra!
Avremo guerra ed odio senza fine, ma quando
avremo riconquistato i Silmaril, allora
noi, e noi soltanto, saremo i signori della
luce immacolata, padroni della felicità e
della bellezza!
Nessun’altra razza ci soppianterà!
FOLLA
(acclamando all’unisono)
Andiamo! Andiamo!
Feanor sguaina la spada
alza verso il cielo.
e
la
I
suoi
sette
figli
lo
raggiungono e alzano la spada
insieme a quella del padre.
FEANOR (continua)
(solennemente)
Nel nome di Iluvatar e sul mio sangue,
giuro di perseguire con vendetta e odio,
Vala, Elfo e Uomo ancora non nato, o ogni
altra creatura che osasse prendere, tenere
o
conservare
un
Silmaril
di
nostra
proprietà!
FIGLI DI FEANOR
(all’unisono)
Lo giuro!
DISSOLVENZA
La musica sfuma
90
ESTERNO NOTTE - FIORDO DI DENGIST
Morgoth e Ungoliant camminano ai bordi di un’alta scogliera in
riva al mare. Alle loro spalle una distesa ghiacciata si
estende fino all’orizzonte.
Nemesis – Two Steps from Hell
Ungoliant sopravanza Morgoth e si ferma davanti, bloccandogli
la strada.
MORGOTH
Hai succhiato la linfa degli alberi, cosa
altro vuoi?
Ungoliant emette un sibilo minaccioso. Spalanca le mandibole;
umori tossici colano dalla sua orrida bocca.
MORGOTH
No! Hai avuto ciò che ti spettava.
La tua opera è stata possibile grazie al
potere che ho messo in te.
Morgoth allontana la mano coi Silmaril.
MORGOTH (continua)
Questi non li avrai né li vedrai. Le gemme
saranno mie per sempre!
Ungoliant si erge minacciosa davanti Morgoth.
Questi tenta di colpirla con la sua lancia, ma il Ragno fa un
balzo indietro e scansa l’affondo.
Prima che Morgoth possa colpire di nuovo, Ungoliant getta uno
spruzzo vischioso contro il Vala.
Melkor prontamente rotola di lato ed evita la trappola, ma
Ungoliant lo colpisce con una delle sue enormi zampe e lo
manda a sbattere contro una parete rocciosa.
Una ragnatela blocca il braccio di Morgoth e la sua lancia
contro la roccia.
Il terrificante muso di Ungoliant si avvicina al volto di
Morgoth. Lo studia lentamente, senza fretta.
Morgoth leva un urlo spaventoso che echeggia per tutto il
fiordo.
91
L’immenso ragno tesse la sua tela attorno a
avvinghiandogli le gambe, l’altro braccio, il tronco.
Morgoth,
Dalla bocca del Mostro fuoriesce un becco grondante di un
umore verde; Ungoliant si appresta a colpire Morgoth quando un
tremore scuote il terreno.
F.I. di un Balrog, un demone di fuoco, che scavalca una cresta
rocciosa. In una mano una spada fiammeggiante, nell’altra una
frusta infuocata. Dietro di esso una schiera di orchi,
impauriti alla vista dell’enorme aracnide.
Ungoliant si volta a fronteggiare il nuovo avversario. Gli
orchi scappano disordinatamente, ma il Balrog continua ad
avanzare.
Il Ragno attacca, ma le sue ragnatele sono inutili, bruciando
al contatto col demone.
Questo schiocca la frusta, avvinghiando una zampa della
creatura. Ungoliant cerca di colpirlo col becco avvelenato, ma
il Balrog scarta di lato e affonda la spada di fuoco
nell’occhio di Ungoliant.
Il mostro emette un gemito inumano ed balza all’indietro. Un
fiotto di sangue nero sprizza dalla ferita e sfrigola al fuoco
del Balrog. Nel salto Ungoliant perde la zampa avvolta dalla
frusta infuocata.
Il Ragno sibila con odio, indietreggiando lentamente, per poi
voltarsi e scivolare via, svanendo in un dirupo.
Il Balrog si dirige verso Morgoth.
DISSOLVENZA
La musica sfuma
92
PALAZZO DEI NOLDOR A TIRION
Le famiglie di Fingolfin e Finarfin sono riunite nella sala
del Palazzo di Finwë. Insieme ai due fratelli ci sono le loro
mogli, Anairë ed Earwen; i figli di Fingolfin: FINGON (Arnie
Hammer) e TURGON (Chris Evans); sua moglie ELENWË (Alison
Lohman) e la loro figlioletta; i figli di Finarfin: FINROD
(Jay Ryan) e GALADRIEL (Cameo di Sienna Miller).
TURGON
Dobbiamo trovare un modo per fermare Feanor
e i suoi figli! E’ una pazzia la loro
ribellione contro i Valar!
FINROD
Più facile a dirsi che a farsi. Il popolo è
con lui!
GALADRIEL
Sì, la maggior parte dei Noldor desidera
partire. Anche io desidero vedere la Terra
di Mezzo oltre il mare. Ma, come me, molti
non sono disposti ad accettare Feanor come
guida e tanto meno come Re.
93
Sì, più
schiera
loro.
FINGON
amati sono i nostri
maggiore
seguirebbe
padri. La
volentieri
FINGOLFIN
Sono restio a partire, ma ancora di più
temo lasciare la nostra gente in balia dei
capricci di Feanor.
FINARFIN
Sì. E’ accecato dall’ira e dal desiderio di
vendetta. Temo che sacrificherebbe ogni suo
uomo pur di riottenere i Silmaril.
FINGOLFIN
Non abbiamo scelta, allora.
Non possiamo far altro che seguire il
nostro popolo, ed essere una guida migliore
di quanto possa essere Feanor.
DISSOLVENZA
ESTERNO PIAZZALE DELLA MINDON ELDALIEVA – NOTTE
Enigmatic soul – Two Steps from the Hell
Nerdanel raggiunge Feanor mentre questi sta per lasciare il
piazzale della torre.
NERDANEL
Così hai deciso?
Non ti bastano saggezza e amore
rinunciare a questa folle vendetta?
per
Feanor la guarda un attimo poi si volta e fa per allontanarsi.
NERDANEL
Maledizione!
Qui è la tua casa, la tua famiglia.
Cosa puoi aspettarti nella Terra di mezzo,
se non guerra ed orrori?
Se vai, non ti aspetterò!
Feanor si ferma e si volta.
94
FEANOR
(duramente)
Sì, ci sarà guerra contro Morgoth.
Vasti regni ci aspettano in quelle terre
abbandonate, e i miei figli regneranno con
me su di esse.
Se non vuoi venire resta qui, serva dei
Valar. La mia famiglia verrà con me.
Nerdanel scoppia a piangere disperata.
NERDANEL
Non costringere i nostri figli a partire.
FEANOR
Hanno giurato liberamente.
Feanor si volta e si incammina lungo la via.
Nerdnanel lo insegue, cercando di afferrargli un braccio
NERDANEL
Non puoi farmi questo!
Non far partire Amrod e Amras. Sono ancora
giovani!
Feanor si libera dalla presa di Nerdanel e snuda la spada,
puntandola contro il petto di Nerdanel.
I due si fissano per lunghi istanti. Lo sguardo di Nerdanel
passa dalla rabbia alla delusione. Si lascia cadere a terra,
singhiozzando. Feanor si allontana senza voltarsi indietro.
DISSOLVENZA
La musica sfuma
95
ESTERNO NOTTE – PORTE DELLA CITTA’ DI TIRION
Feanor, i suoi figli, seguiti da una schiera di Noldor,
raggiungono le porte della città.
Una figura che emerge dall’arcata buia. La luce delle fiaccole
mostra che è Ingwë. Il Re degli elfi Vanyar, si avvicina a
Feanor, ma si rivolge a tutta la folla
INGWË
Non avrete aiuto dai Valar, ma neppure vi
ostacoleranno: liberi siete arrivati, e
liberi potete ripartire, ma contro la
follia di Feanor vi do un unico consiglio.
Non partite! La vostra strada vi condurrà
verso dolori che non potete prevedere.
INGWË
(rivolgendosi a Feanor)
Solo tu, Feanor figlio di Finwë, ed i tuoi
figli, siete esiliati. E che l’esilio vi
apra gli occhi sulle menzogne di Melkor!
Egli è un Vala e per questo hai giurato
invano, poiché nessun Vala tu potrai mai
vincere, nemmeno se Iluvatar ti avesse
fatto tre volte più forte di quanto sia.
Feanor ride e si rivolge alla sua gente.
FEANOR
Vi chiedono di lasciare andare in esilio
l’erede del vostro re e tornare alla
schiavitù?
Vi si preannuncia dolore? Ma qui l’abbiamo
già conosciuto: dalla luce siamo passati
alla tenebra. Tentiamo un’altra strada, per
raggiungere almeno la libertà!
Rivolgendosi a Ingwë
FEANOR
Di’ questo a Manwë: se Feanor non può
abbattere Morgoth, almeno non esita ad
assalirlo!
Farò tanto male all’avversario che persino
i potenti che siedono nell’Anello della
Sorte rimarranno stupefatti. E alla fine mi
seguiranno.
Addio!
96
I Noldor si rimettono in marcia. Ingwë si fa da parte.
Una lunga colonna attraversa le porte della città.
DISSOLVENZA
ESTERNO NOTTE – CRESTA DI UNA COLLINA
C.L. una moltitudine di elfi raggiungono la cresta di una
collina. Molti altri sono in marcia verso la città di
Alqualondë che si intravede all’orizzonte.
La M.D.P. ruota e ci mostra Fingolfin e Finarfin raggiungere
la cresta. Si voltano indietro: la torre degli elfi svetta
luminosa sopra la città immersa nelle ombre.
P.P. sui volti dei due fratelli, il loro sguardo assorto in
direzione della città.
DISSOLVENZA
ESTERNO NOTTE – COLLE FUORI ALQUALONDE
Feanor e Maedhros, a cavallo, sono sulla cima di un colle, in
avanscoperta. Dietro di loro procedono le schiere dei Noldor.
MAEDHROS
Padre, come faremo a giungere alla Terra di
Mezzo?
Ci sono famiglie e anche bambini nelle
nostre schiere.
Non riusciranno a percorrere la strada
verso nord, né tanto meno a superare i
ghiacci stridenti.
FEANOR
Lo so. Abbiamo bisogno di navi.
Per questo siamo diretti ad Alqualonde.
Persuaderemo i Teleri ad aiutarci.
O magari ad unirsi a noi!
Feanor ride sarcasticamente
FEANOR (continua)
Sarebbe un duro colpo per i Valar!
E avremmo forze ancora
guerra contro Morgoth.
STACCO
maggiori
nella
97
INTERNO NOTTE – PALAZZO REALE DI ALQUALONDE
Feanor, Maedhros, Amrod e Amras sono ricevuti da Re Olwe nella
sala del suo palazzo.
OLWË
No, non vi presteremo le nostre navi né vi
aiuteremo a costruirne.
Non per inseguire il nemico.
Restate! La maestria dei Noldor sarà più
utile per guarire le ferite inferte a
Valinor.
FEANOR
(alterato)
Che amici siete, voi che rifiutate
aiutarci nel momento del bisogno?
di
Non avete rifiutato il nostro aiuto quando
siete giunti su queste rive!
Ancora vivreste in capanne sulla spiaggia
se i Noldor non avessero costruito il
vostro porto e le vostre mura!
OLWË
Non voltiamo le spalle ai nostri amici.
Ma è compito di un amico far notare ad un
amico i suoi errori.
Quanto alle navi, quelle non ce le avete
date voi. Abbiamo appreso quell’arte da
Ulmo, Signore del Mare. I bianchi tronchi
li abbiamo lavorati noi; le vele le hanno
tessute le nostre spose e figlie.
Le nostre navi sono per noi ciò che per te
sono le tue gemme perdute: l’opera dei
nostri
cuori
che
non
potremo
mai
uguagliare.
Feanor si rabbuia ed esce senza una parola. Maedhros e gli
altri fratelli accennano un lieve inchino e seguono il padre.
Una volta all’esterno Feanor si rivolge ad Amrod
FEANOR
Amrod,
dai
il
segnale
a
Prenderemo le navi ugualmente.
STACCO
Caranthir.
98
ESTERNO NOTTE – COLLE FUORI ALQUALONDE
Caranthir, insieme ad un nutrito gruppo di elfi, osserva la
città sottostante. Nei pressi del porto osserva una torcia
oscillare tre volte.
I Noldor si mettono in marcia verso la città.
STACCO
ESTERNO NOTTE – PORTO DI ALQUALONDE
1000 ships of the underworld – Two Steps from Hell
Feanor, seguito da Caranthir, Amrod, Amras, ed un gruppo di
Noldor si avvicina ai moli dove sono ormeggiate decine di
navi.
Davanti a loro si para Londwë, affiancato da due marinai.
LONDWË
Dove andate? Non potete…
FEANOR
(snudando la spada)
Fatevi da parte e non vi sarà fatto alcun
male!
Londwë non si scosta. Feanor avanza e lo spinge a mare.
I due teleri restano immobili, increduli, per alcuni attimi,
poi si avventano a mani nude contro Feanor.
Caranthir estrae la sua spada e trafigge entrambe le guardie
con un doppio fendente.
FEANOR
(rivolto ai Noldor)
Prendete le navi!
Il caos si scatena al porto. I Noldor trucidano gran parte dei
marinai teleri, disarmati e senza protezioni, sulle banchine.
Poco fuori il porto Londwë riemerge dall’acqua. Ferma un
marinaio che sta fuggendo.
LONDWË
Marinaio!
Raduna
tutti
i
teleri
al
magazzino! Ci armeremo con archi da caccia
e tutto ciò che trovate.
Riprenderemo il porto!
Vai, presto!
99
STACCO
Panoramica sulla città illuminata solo dalle torce. Suonano le
campane delle torri di Alqualonde.
Una moltitudine di Teleri circonda il porto. Arcieri si
posizionano sui tetti e prendono di mira gli invasori. Molti
dei Noldor cadono.
STACCO
Dietro un riparo Feanor ed i suoi figli si proteggono dalle
frecce. Poco distanti, un paio di elfi giacciono a terra
uccisi dai dardi.
FEANOR
(rivolto a Caranthir e Amras)
Presto!
Raggiungete Fingolfin e i suoi e chiedete
aiuto! Ad ogni costo, o siamo spacciati!
FEANOR (continua)
(rivolto a Maedhros e Amrod)
Accendete fuochi! Stanate quei maledetti
con le fiamme!
STACCO
Caranthir, Amras e alcuni altri Noldor a cavallo caricano le
linee dei Teleri. Molti cadono trafitti dalle frecce. Amras
viene ferito ad una spalla ma riesce a proseguire, insieme ai
pochi superstiti.
DISSOLVENZA
ESTERNO NOTTE – COLLE FUORI ALQUALONDE
Fingolfin e Finarfin superano la cresta del colle quando
vengono raggiunti da Caranthir, Amras e gli altri noldor a
cavallo. Caranthir raggiunge Fingolfin, mentre Elenwë soccorre
Amras.
CARANTHIR
(concitato)
Presto! I Teleri ci hanno attaccato!
FINGOLFIN
(allarmato)
100
Cosa? Ma come è possibile?
CARANTHIR
I Valar! I Valar hanno ordinato ad Olwë di
fermarci. Era una trappola!
Presto! O ci uccideranno tutti!
STACCO
I guerrieri di Fingolfin e Finarfin si mettono in marcia.
P.P.: Caranthir osserva soddisfatto le schiere dirigersi verso
la città.
STACCO
ESTERNO NOTTE – PORTO DI ALQUALONDE
Le fiamme si levano da alcuni edifici occupati dagli arcieri,
ma le difese dei Teleri sono ancora compatte.
Fingolfin e Finarfin osservano la battaglia svolgersi a poche
decine di metri dinanzi a loro.
Fingolfin osserva pensoso la battaglia; il suo sguardo è
triste. Sospira. Gli occhi si fanno determinati; leva la spada
al cielo.
FINGOLFIN
Per i Noldor!
Le
truppe
dei
Noldor
assalgono
i
Teleri
alle
spalle,
trucidando
i
difensori.
Numerosi guerrieri penetrano
negli edifici.
Feanor
con
un
grido
si
lancia all’attacco, seguito
dai suoi.
Fingolfin trafigge un arciere alle spalle, in cima ad una
torre.
Finarfin è intento a duellare con un avversario e lo abbatte
con un fendente. Nel mentre è attaccato al fianco da un Teleri
101
armato di rampino. Schiva l’affondo
dall’avversario ucciso, lo trafigge.
ed,
estratta
l’arma
Al rallentatore, un rivolo di sangue esce dalla bocca di
Londwë.
L’inquadratura si allarga
e
vediamo Fingolfin,
sconvolto che ancora regge la spada con cui ha trapassato il
cognato.
Londwë appoggia le sue mani alle spalle di Finarfin. Apre la
bocca per dire qualcosa, ma spira prima di poter parlare.
La musica sfuma
STACCO
Feanor, lordo di sangue, circondato dai suoi figli alza la
spada al cielo.
FEANOR
Vittoria! Il porto è nostro!
Presidiate gli accessi.
Prendete quante più provviste potete e fate
imbarcare anche le donne e i bambini.
Ci dirigiamo a nord.
DISSOLVENZA
102
ESTERNO NOTTE – MONTE TANIQUETIL
P.P. di Ulmo, lo sguardo accigliato. La M.D.P. ruota di 180°,
allontanandosi: Ulmo è su di una cresta e osserva il mare.
Onde sempre più elevate si infrangono sulla riva.
STACCO
ESTERNO NOTTE – MARE
Una tempesta si abbatte sulla flotta in navigazione.
Una nave è spinta dalle correnti contro le rocce. Le altre
avanzano con difficoltà.
STACCO
ESTERNO NOTTE – SPIAGGIA DI ARAMAN
Dalla riva Fingolfin, Finarfin ed una moltitudine
osservano, sotto una pioggia battente, il naufragio.
di
elfi
STACCO
ESTERNO NOTTE – TANIQUETIL
Manwë raggiunge Ulmo sulla cresta.
MANWË
Fratello, nonostante il male che hanno
fatto, non possiamo impedire la loro fuga
con la forza
STACCO
ESTERNO NOTTE – SPIAGGIA DI ARAMAN
La schiera degli elfi prosegue la marcia sotto la pioggia
FINARFIN
(rivolto a Fingolfin)
Cosa abbiamo fatto?
La collera dei Valar ci ucciderà tutti!
E meritatamente! Le nostre mani sono
sporche del sangue dei nostri fratelli!
Una nera figura si staglia in cima ad una roccia che incombe
sopra gli elfi.
103
MANDOS
(severo)
Fermi!
Udite il fato che vi spetta!
F.I: Un tuono squarcia la notte, mostrando per un attimo
l'austera figura di Mandos, ritto, appoggiato alla sua spada.
MANDOS (continua)
Lacrime innumerevoli verserete nella Terra
di Mezzo, e nemmeno l’eco dei vostri
lamenti giungerà in Valinor.
P.P. di Feanor, e a seguire, carrellata sui volti dei suoi
figli.
MANDOS (V.F.C – Continua)
Sulla tua famiglia, Feanor, piomberà l’ira
dei Valar e vi seguirà fino ai confini del
mondo.
Il vostro giuramento vi legherà e vi
tradirà, privandovi per sempre dei tesori
che avete giurato di inseguire.
P.P. di Fingolfin, e a seguire carrellata su Finarfin e sui
figli dei due fratelli.
MANDOS (V.F.C – Continua)
Sconterete il sangue dei vostri fratelli
con il vostro sangue.
Siete immuni alle malattie ed allo scorrere
del tempo, ma sarete comunque uccisi: da
armi, tormento e dolore.
L’inquadratura si allarga, fino a mostrare in C.L. tutta la
schiera degli elfi e le navi che veleggiano a poca distanza
dalla riva.
Tutti sono fermi ed ascoltano.
MANDOS (continua)
I vostri spiriti verranno a me e troveranno
ben poca pietà.
Chi sopravvivrà, invece, stanco del mondo,
svanirà nel tempo come un’ombra agli occhi
degli uomini che presto giungeranno.
104
F.I. di Mandos, in piedi sulla roccia.
Stacco su Feanor che si rivolge ai Noldor
FEANOR
Non avremo paura delle minacce dei Valar!
Ci preannunciano disgrazie se proseguiamo.
Ma ancor più ne avremo se verremo meno al
giuramento fatto!
Non temiamo la sorte, ma solo la codardia!
Le imprese che compiremo saranno cantante
fino agli ultimi giorni del mondo!
STACCO
ESTERNO NOTTE – TERRE DESOLATE
Fingolfin e Finarfin parlano, circondati da molti altri elfi.
FINARFIN
Dovremmo tornare indietro.
seguire Feanor.
Non
possiamo
FINGOLFIN
Non possiamo nemmeno lasciare a Feanor la
guida incontrastata dei Noldor.
FINARFIN
Volevamo impedire i suoi eccessi, ma ci
siamo fatti trascinare in un abietto
fratricidio.
Tornerò a Valinor, e mi sottoporrò al
giudizio dei Valar, insieme a chiunque
voglia fare altrettanto.
FINGOLFIN
No, non ci può essere perdono per ciò che
abbiamo fatto.
Proseguirò lungo il cammino intrapreso,
chissà
che
non
ci
sia,
al
termine,
un’opportunità per redimere almeno in parte
il male compiuto.
C.L.: Le schiere dei due fratelli
allontanandosi in direzioni diverse.
si
separano,
DISSOLVENZA
105
ESTERNO NOTTE - GIARDINI DI LORIEN
Love and loss – Two Steps from Hell
Finarfin raggiunge la moglie, Earwen, e Nienna. Si ferma
davanti a lei. Parlano senza che si senta ciò che dicono.
Fingolfin cade in ginocchio, Earwen scoppia in lacrime e si
inginocchia davanti al marito.
Part. delle mani di Nienna che si poggiano sulle spalle dei
due.
P.P.: lacrime solcano il volto della Valië
Nienna aiuta i due elfi a rialzarsi. Nel mentre giunge Manwë,
in mano ha il diadema di Finwë.
MANWË
A te, Fingolfin figlio di Finwë, che hai
saputo guardare oltre l’orgoglio del tuo
cuore, è concesso il perdono dei Valar.
Le tue colpe sono mondate. Bentornato, Re
dei Noldor di Valinor.
La musica sfuma
DISSOLVENZA
ESTERNO NOTTE – TERRE DESOLATE
Una vasta baia forma un porto naturale in cui sono ancorate le
navi rubate dai Noldor. In lontananza si scorgono le distese
gelate dell’Helkaraxe.
Feanor, Maedhros e Caranthir tengono un consiglio sul ponte
della nave ammiraglia.
MAEDHROS
Padre, non possiamo proseguire oltre verso
nord. Il freddo si sta facendo intenso ed
il mare si sta ghiacciando. Presto non
potremo più proseguire.
FEANOR
Non possiamo attraversare i ghiacci a
piedi. Dobbiamo tentare la traversata via
nave.
106
MAEDHROS
Ma
non
abbiamo
abbastanza
navi
per
traghettare tutti ad est in una volta sola.
Ci vorranno almeno tre viaggi!
CARANTHIR
(lanciando un’occhiata d’intesa
a Feanor)
Sì, ma non abbiamo altra scelta.
FEANOR
Lo so anche io. Preparate la
leveremo l’ancora al più presto.
partenza,
FEANOR
(rivolto a Maedhros)
Comunicalo anche agli altri fratelli.
MAEDHROS
Sì, padre
Dopo che Maedhros si è allontanato.
CARANTHIR
Molti tra la gente di Fingolfin già
mormorano contro di noi. Non accetteranno
mai di attendere di essere traghettati per
secondi.
FEANOR
So anche questo! Ma gli equipaggi sono
fidati. E’ tutto pronto: appena calerà la
nebbia partiremo
STACCO
INTERNO NOTTE – NAVE
Maedhros visita la nave di Amrod e Amras. Il giovane ferito
giace febbricitante, con la spalla fasciata. Il gemello lo
accudisce
107
ESTERNO NOTTE – TERRE DESOLATE
Una fitta foschia avvolge la baia. Le tende dei Noldor sono
piantate vicino alla riva.
Silenziosamente la flotta si allontana.
Turgon e la moglie Elenwë
correndo sulla spiaggia.
giocano
con
la
loro
bambina,
Elenwë raggiunge la figlia su di un piccolo promontorio
roccioso. Si ferma ad osservare il mare. Il marito la
raggiunge e la abbraccia.
Per alcuni secondi la nebbia si dirada, mostrando la baia
vuota.
P.P. sui loro volti sgomenti.
DISSOLVENZA
ESTERNO NOTTE – FIORDO DI DRENGIST
C.L.: una miriade di navi appare all’orizzonte, illuminate dal
debole bagliore delle torce sui ponti. La M.D.P. carrella
all’indietro; una nera figura osserva la scena. Si volta, è un
orco che, allarmato, fugge via.
STACCO
Feanor, affacciato sulla prua della nave ammiraglia si rivolge
a Maedhros
FEANOR
(perentoriamente)
Appena approdiamo fai approntare il campo.
Velocemente: siamo in territorio nemico e
se non è già cosciente del nostro arrivo,
lo sarà presto.
STACCO
Innumerevoli scialuppe cariche di elfi armati si
verso la riva. Le truppe sbarcano rapidamente e
posizione sulla spiaggia.
STACCO
dirigono
prendono
108
Maedhros osserva la foresta oltre la spiaggia e nota un
sentiero che si arrampica sul dirupo per raggiungere la cima
dell’altopiano. Si volta verso i suoi uomini ed indica la
foresta con la spada.
STACCO
In cima all’altopiano, Maedhror fa rapporto al padre, Feanor
MAEDHROS
Padre. La nostra gente è scesa dalle navi.
Dovremmo però salire tutti sull’altopiano e
costruire fortificazioni.
Sarà più difendibile, mentre le navi
tornano indietro a prendere Fingolfin e i
suoi figli.
Feanor ride come divertito.
Fire Nation – Two Steps from Hell
FEANOR
Non rimarremo a lungo qui.
Ci siamo lasciati alle spalle solo
inutile fardello!
Che tornino alle gabbie dei Valar!
un
Brucino le navi!
Feanor getta una torcia su di una catasta di legna in cima al
promontorio. Un luminoso falò viene visto da Caranthir a bordo
della nave ammiraglia.
L’elfo usa la torcia che ha in mano per dar fuoco alla vela ed
alla nave.
Panoramica sulla flotta che comincia a prendere fuoco. Fiamme
sempre più alte si levano dalle navi.
STACCO
INTERNO NOTTE – NAVE
Nella stiva di una nave Amras, pallido e con la spalla
fasciata, è disteso su di una panca di legno. Amrod, seduto al
suo fianco, si guarda intorno confuso.
109
Amrod scuote dolcemente il fratello.
AMROD
Amras, svegliati! C’è qualcosa che non va…
Amras apre gli occhi, intontito.
AMROD
(allarmato)
Aspetta, vado a vedere.
Amrod si alza e si appresta a salire la botola che porta sul
ponte quando una trave infuocata cade nella botola colpendo il
giovane, che cade all’indietro.
AMRAS
Amrod!
Amras si desta completamente. Anche se sofferente si alza e
soccorre il fratello, rimasto con un piede sotto l’asse
incandescente. Con fatica riesce a liberarlo.
Amrod si alza gemendo di dolore. La scala alle loro spalle
inizia a prendere fuoco.
AMRAS
Coraggio, appoggiati a me!
Barcollando i due procedono sottocoperta. Il fumo diventa
sempre più denso. I gemelli arrivano ad una seconda scala.
Dett.: Una botola chiusa ostruisce la via di fuga.
Amras sale; prova ad aprire il boccaporto col braccio sano.
Non ci riesce. Urlando di dolore prova a spingere l’anta col
la spalla. Nulla.
Con uno sforzo anche Amrod sale sulla scala, zoppicando.
Provano insieme ma non riescono a smuovere la botola. Si
voltano indietro, con lo sguardo terrorizzato.
Inquadratura del fuoco che avanza inesorabile.
STACCO
110
Feanor, osserva dall’alto del
promontorio il grande incendio
che divora le bianche navi dei
Teleri
DISSOLVENZA
La musica sfuma
ESTERNO NOTTE – TERRE DESOLATE
Fingolfin, davanti al suo popolo, osserva il mare.
La M.D.P. ruota di 180°; all’orizzonte, delle luci colorano le
nubi di rosso.
FINGOLFIN
(rivolgendosi a Fingon)
No, nessuna nave tornerà a prenderci.
Siamo stati traditi.
FINGON
Cosa ci resta da fare?
Tornare
morire!
pieni
di
vergogna
dai
Valar,
o
FINGOLFIN
No. Ora più che mai desidero giungere alla
Terra di Mezzo.
Attraverseremo il crudo nord.
E troveremo Feanor.
C.L.: La schiera di Fingolfin è in marcia su un terreno
chiazzato di neve. In lontananza svettano alte montagne di
ghiaccio.
DISSOLVENZA
111
ESTERNO NOTTE – ANELLO DELLA SORTE
I Valar tengono consiglio nella tenebra che avvolge le loro
terre.
MANWË
Assai mi rattrista
Alqualonde.
il
fratricidio
di
AULE
Il tradimento di Feanor è tra le opere più
malvage di Melkor.
Quanto e
alberi.
forse
più
della
morte
degli
P.P. di Yavanna che si volta, tra il sorpreso e l’adirato
verso Aule.
MANWË
Vero.
Feanor è il più possente, in corpo e
spirito, tra i figli di Iluvatar. Grandi
opere avrebbe potuto realizzare se fosse
rimasto in Valinor.
AULE
Anche se in esilio, Feanor e la sua gente,
compiranno imprese che saranno cantate in
eterno. Come egli ha giustamente presagito.
MANWË
A caro prezzo saranno meritati quei canti.
Come ha detto Iluvatar prima dei giorni,
una bellezza mai concepita apparirà nel
mondo, e ciò che è male sarà bene, per il
solo fatto di essere stato.
MANDOS
Tuttavia male resterà.
TULKAS
Ora che Melkor è tornato in Angband, non
dovremmo
intervenire
e
combatterlo
nuovamente?
112
OROMË
Non
possiamo
abbandonare
i
Noldor,
nonostante il male fatto. Né possiamo
dimenticare ulteriormente gli elfi rimasti
nei pressi delle acque del risveglio.
MANWË
In passato abbiamo combattuto Melkor per
amore degli elfi. Ora dovremo astenercene
per il bene degli Uomini.
La loro ora è prossima ma non sappiamo dove
si desteranno. Sono mortali e fragili; gli
sconvolgimenti di un attacco diretto alla
roccaforte di Morgoth potrebbe essere loro
fatale.
TULKAS
Lasceremo
quindi
Melkor
incontrastato
signore delle terre al di là del mare?
MANWË
Troveremo un altro modo per ostacolare le
tenebrose imprese di Melkor.
DISSOLVENZA INCROCIATA
ESTERNO NOTTE - TUMULO DEGLI ALBERI
After the fall – Two Steps from Hell
Nienna piange e, con le lacrime, lava le ferite inferte da
Ungoliant all’albero d’argento.
STACCO
Tra i due alberi, con le mani levate al cielo, Yavanna si
staglia come una nera sagoma, più scura della notte. Le stelle
ruotano nel cielo.
STACCO
Vana carezza amorevolmente i rami dell’albero d’oro
STACCO
Da F.I. a Dett.: Mentre Lorien, con gli occhi chiusi, poggia
le mani sul tronco dell’albero d’argento, un grande fiore
argenteo sboccia da un ramo senza foglie.
113
Lorien si desta. Il tenue bagliore illumina il volto
dall’espressione incantata. Non appena il bocciolo viene colto
il ramo si spezza.
STACCO
Vana danza davanti l’albero d’oro avvizzito. Un tenue bagliore
all’improvviso emana da un germoglio. Si avvicina e sfiora la
gemma. Da questa si forma rapidamente un frutto che brilla
incerto. Il pomo si fa più grande, pulsa di luce. Infine il
frutto si stacca, accolto dal palmo delle mani di Vana.
STACCO
Vana e Lorien incedono solennemente verso Yavanna che attende,
ponendo fiore e frutto sui palmi delle sue mani.
P.P. sul volto di Yavanna, estatica.
STACCO
Yavanna, portando con sé i due tesori luminescenti, raggiunge
la fucina di Aule.
La musica sfuma
DISSOLVENZA
EST./INTERNO NOTTE – ANGBAND
Panoramica della fortezza di Angband, ai piedi dei tre picchi
vulcanici di Thangorodrim. La M.D.P. stringe su di un orco che
varca l’enorme cancello di ferro.
STACCO
L’orco è al cospetto di Melkor, in una sala piena di ombre e
luci rossastre. L’Oscuro Signore è seduto sul suo trono, con
indosso una corona di ferro in cui sono incastonati i tre
Silmaril.
MELKOR
(sarcastico)
E così Feanor ha portato un’intera schiera
di elfi nella Terra di Mezzo?
Rivolgendosi ai suoi capitani
MELKOR (continua)
Ricacciatelo in mare!
DISSOLVENZA
114
ESTERNO NOTTE – FIORDO DI DENGRIST
Mentre gli elfi tolgono il campo e si mettono in marcia,
Feanor osserva insieme a Maedhros i relitti delle navi
bruciate.
FEANOR
(addolorato)
Avrei dovuto ascoltare tua madre, come
sempre.
Non c’è più nessuna strada, nessuna nave
che possa riavvicinarci, ormai.
Il veleno di Morgoth ha infettato il mio
cuore.
Per riconquistare i Silmaril ho perso due
tesori ben più preziosi.
Potrà mai perdonarmi per ciò che ho fatto?
MAEDHROS
(costernato)
Padre…
FEANOR
No, non potrà.
E nemmeno voi potrete.
Ma il giuramento fatto ci lega ancora e ci
vincolerà per sempre.
Avremo la nostra vendetta, anche se ci sta
costando un caro prezzo.
Porteremo la guerra fino alla tana di
Morgoth!
DISSOLVENZA
ESTERNO NOTTE – RIVA DI UN LAGO
Feanor giunge con la sua schiera sulle rive di un lago. A poca
distanza una fitta foresta di conifere ed oltre aspri monti.
L’elfo scruta pensoso il paesaggio.
FEANOR
(rivolgendosi a Caranthir)
Ci fermiamo qui per rifornirci d’acqua.
Veloci, però. Non mi piace.
Voglio raggiungere al più presto quel passo
tra i monti.
115
Maedhros giunge trafelato
MAEDHROS
Padre! Ho visto qualcosa nella foresta.
Come il brillare di molti occhi!
Caranthir guarda con sufficienza l fratello, Feanor invece si
allarma immediatamente.
Strength of a thousand men – Two Steps from Hell
FEANOR
Presto! Formazione difensiva!
Panoramica della schiera degli elfi. Numerosi corni suonano
l’allarme. Mentre elfi conducono donne e bambini verso la
riva; guerrieri si armano e si dispongono a protezione.
Un’orda di orchi esce correndo dalla foresta, avventandosi
selvaggiamente, ma in modo scomposto,
sulle file già
parzialmente serrate dei difensori.
Elfi trafiggono orchi con le loro lunghe spade.
Un gruppo di orchi travolge un elfo isolato, gettandoglisi
addosso. E’ atterrato, soverchiato dal numero, e bestialmente
trucidato.
Feanor rotea la sua spada in poderosi fendenti, troncando arti
e teste di tre orchi che lo fronteggiano.
Maedhros schiva il colpo di un avversario
roteando su sé stesso, trancia le sue gambe.
abbassandosi
e,
Un elfo è trafitto dalla rozza lama di un orco. Questi viene
ucciso da un rabbioso affondo di Caranthir.
C.L.: la battaglia ha un momento di pausa. Gli orchi
superstiti indietreggiano fino al limitare della foresta. Essi
si rivelano solo l’avanguardia di un’armata più vasta: dal
folto degli alberi esce un esercito ancora più numeroso, alla
cui testa è un gigantesco orco dall’armatura completamente
nera.
Maedhros, allarmato, si rivolge al padre.
MAEDHROS
Non possiamo resistere a lungo!
Sono troppi! Saremo sopraffatti!
E alle spalle abbiamo il lago!
116
FEANOR
(feroce)
Anche loro avranno alle spalle un lago.
Di fuoco!
(rivolto ai suoi arceri)
Noldor! Incendiate la foresta!
Gli orchi ruggiscono verso gli elfi.
Gli arcieri elfici si posizionano nelle retrovie;
posizionano delle torce accese accanto a loro.
civili
FEANOR
Prima linea! Serrate i ranghi!
I guerrieri noldor armati di spada levano un muro di lame a
difesa delle retrovie.
L’orco comandante protende la sua spada verso gli elfi,
lanciando un urlo immondo. Il suo esercito si lancia in una
furiosa carica.
FEANOR
Impatto!
Quando gli orchi sono a pochi passi dai difensori, gli elfi si
lanciano in una contro carica.
Nell’istante in cui le due armate cozzano violentemente, una
salva di frecce infuocate traccia un arco sopra le due
schiere.
Molte frecce cadono tra i rami o si conficcano sui tronchi
resinosi; altre trafiggono orchi o atterrano nel sottobosco.
La prima linea degli orchi è bloccata dal contrattacco di
Feanor; gli orchi delle linee successive finiscono bloccati,
si ostacolano a vicenda. Gli elfi falciano facilmente il
nemico.
Una seconda salva di frecce infuocate solca i cieli,
alimentando i numerosi piccoli incendi che si sono sprigionati
al limitare della foresta.
Duelli tra elfi ed orchi che, ripresi dal contrattacco fanno
valere la loro superiorità numerica. Molti elfi cadono uccisi.
117
Una terza salva sorvola il massacro. Gli orchi si voltano:
fiamme si levano dalla foresta. Gli avversari sono sgomenti,
esitano.
Il grande orco viene affrontato da Feanor. Il mostro para una
serie di fendenti menati selvaggiamente dall’elfo. Prova un
affondo all’addome, ringhiando. Feanor balza di lato e cala la
sua lama, mozzando il braccio dell’avversario. L’elfo ruota
prontamente su sé stesso e, mulinando la spada, decapita il
capitano dei nemici.
Gli orchi indietreggiano incerti, alle loro spalle un muro di
fuoco. Le loro forze sono divise in due. Gli elfi si
ricompattano.
P.P. di Feanor, con in volto un ghigno feroce.
FEANOR
Carica!
Gli elfi si lanciano all’attacco. Gli orchi travolti e
facilmente trucidati. Alcuni provano a fuggire ma muoiono tra
le fiamme, bruciati.
I Noldor raggiungono i margini della foresta incendiata. Poche
decine di metri, oltre le fiamme, il resto dell’armata di
Morgoth attende impotente.
Le fiamme divampano con meno forza. Una linea compatta di elfi
è immobile.
FEANOR
Seconda linea.
Tirate!
La prima linea elfica si abbassa, mostrando una schiera di
arcieri. Questi all’unisono scoccano le loro frecce. Una nube
di dardi attraversa le fiamme. Numerosi orchi cadono trafitti.
Feanor alza la sua spada,
direzione del nemico.
poi
la
abbassa
inesorabile,
in
FEANOR
Tirate!
Una nuova salva decima gli orchi. Molti fuggono, altri restano
immobili, paralizzati dall’incertezza.
Le fiamme si diradano, restano solo focolai sparsi e terreno
fumante.
118
FEANOR
Nessuna pietà!
Gli elfi caricano gli
passato a fil di spada.
orchi
superstiti.
Chi
non
fugge
è
Feanor
sorride
soddisfatto.
Si
avvicinano
Maedhros
e
Caranthir, con le spade sguainate, lorde del nero sangue degli
orchi.
La musica sfuma
CARANTHIR
Padre! La vittoria è nostra!
P.P. di Feanor, dall’espressione dura.
FEANOR
Non date loro tregua! Ripulite la foresta.
DISSOLVENZA
119
ESTERNO NOTTE – DISTESE GHIACCIATE DI HELKARAXE
Never winter – Two Steps from Hell
Blocchi di ghiaccio di proporzioni immani si ergono alti come
colline sopra una sconfinata distesa innevata.
Lungo i canyon scavati nel ghiaccio ulula un vento rabbioso.
In questo ambiente ostile marcia una schiera di elfi
capitanata da Fingolfin. L’inquadratura stringe: gli elfi sono
vestiti
troppo
leggeri
per
affrontare
queste
avverse
condizioni, protetti solo da coperte e mantelli con cui si
avvolgono. Sono sofferenti; brina copre loro la faccia e i
capelli.
Un elfo cade stremato; Finrod tenta di soccorrerlo, ma
Fingolfin gli fa cenno di proseguire. Finrod ubbidisce e
prosegue, camminando stentatamente controvento.
FINROD
Non ce la faremo mai…
FINGOLFIN
Animo! Non possiamo tornare indietro!
Raggiungeremo Feanor e pagherà per tutto
questo!
FINGON
Come ha potuto Maedhros rendersi complice
del tradimento del padre!
Eravamo come fratelli in Valinor.
FINGOLFIN
Molte cose che erano in Valinor, ora non
sono più.
Melkor ha deposto un seme di male.
E questo seme ha trovato terreno fertile
nella superbia dei Noldor.
FINROD
Sì, ma…
D’improvviso un enorme orso bianco si leva, rampante, di
fronte agli elfi. Fingon è il più pronto e, sguainando la
spada, balza al fianco dell’enorme bestia, affondando la lama
nel suo fianco.
120
L’orso si volta e con un rovescio scaraventa Fingon a terra.
Fingolfin raccoglie la spada caduta a Fingon e, mentre l’orso
si sta per avventare su questi, con un balzo è sul suo dorso e
vi pianta prima la sua, poi l’altra lama.
La bestia si alza su due zampe, impazzita
Fingolfin penzola aggrappato alle due armi.
dal
dolore;
Stremato l’orso si poggia a terra e Fingolfin, ormai a cavallo
della belva, estrae le due lame e le affonda nel collo della
creatura, facendola finalmente stramazzare al suolo, morta,
con Fingon che riesce a togliersi di sotto appena in tempo.
DISSOLVENZA
121
ESTERNO NOTTE – PASSO TRA I MONTI
Feanor raggiunge il passo, insieme a numerosi guerrieri. Una
pianura desertica si estende oltre; all’orizzonte tre scure
cime vulcaniche. Una nube di polvere nella piana tradisce
l’esercito degli orchi in ritirata.
FEANOR
Non sono lontani. Li annienteremo!
In marcia!
DISSOLVENZA INCROCIATA
ESTERNO NOTTE – PIANURA DESERTICA
L’esercito di Feanor è in marcia lungo i pendii.
STACCO
Orchi corrono sparpagliati in una brulla steppa
DISSOLVENZA INCROCIATA
Veduta aerea delle forze di Feanor in marcia veloce nella
piana.
STACCO
Gli orchi corrono affaticati. Si fermano e si
indietro, preoccupati, per poi riprendere a correre.
voltano
DISSOLVENZA INCROCIATA
La pianura inizia a farsi più ondulata, le tre cime sono più
vicine. Feanor si volta verso i suoi, incitandoli.
FEANOR
Li abbiamo quasi raggiunti!
Forza! Li annienteremo, e poi strapperemo i
Silmaril dalle grinfie di Morgoth!
Gli orchi in fuga scavalcano un costone. Dietro vi è Gothmog,
il grande Balrog, attorniato da un esercito di orchi.
Nel
vederlo,
gli
orchi
fuggitivi
indietreggiano, gemendo terrorizzati.
si
fermano,
cadono,
Il Balrog fa schioccare la frusta, spazzando via tre orchi.
STACCO
122
L’esercito di Morgoth avanza, scalando il costone. La M.D.P.
ruota di 180° e mostra l’armata di Feanor a breve distanza.
Strength of a thousand men – Two Steps from Hell
FEANOR
Arcieri: tirate!
Dalle retrovie dell’esercito di Feanor parte una volata di
frecce che uccide gli orchi sul costone.
Altri nemici appaiono da dietro le rocce, davanti e ai lati
degli elfi. Con urla feroci si lanciano alla carica, prendendo
le forze dei Noldor in una tenaglia.
Feanor si guarda intorno sgomento. Fissa lo sguardo davanti a
sé: oltre l’orda nemica scorge, lontano, il cancello di
Angband.
FEANOR
Sfondate l’accerchiamento!
Fino ai cancelli di Angband!
La fanteria di Feanor carica con una formazione a cuneo le
linee nemiche di fronte a sé. Gli arcieri nelle retrovie,
armati più leggermente, sono sopraffatti facilmente dal
nemico.
La M.D.P. insegue Feanor mentre supera la cresta. Arrivato in
cima scopre il Balrog che lo aspetta. La spada di fuoco nella
destra, la frusta fiammeggiante nella sinistra.
Il demone infuocato procede lentamente verso l’elfo; ad ogni
passo il terreno trema. La guardia di Feanor resta paralizzata
dal terrore. Feanor punta la spada verso il mostro in segno di
sfida.
La cresta rocciosa è sferzata dalla frusta di fuoco che fa
scempio delle guardie elfiche; Feanor si getta in basso,
evitando la staffilata, ruzzolando fino ai piedi del mostro.
Il Balrog mena un fendente che Feanor riesce per un soffio a
schivare. Nel rialzarsi con un colpo, l’elfo riesce a
tranciare la frusta del demone.
I
due
si
fronteggiano.
Il
Balrog
ruggisce
minaccioso
dispiegando le sue sue ali d’ombra come ad avvolgere il suo
avversario nella tenebra.
Feanor attende guardingo e schiva, rotolando, un colpo
destinato a tranciarlo in due. Giunto vicino al demone,
123
nonostante resti ustionato dal suo calore, riesce a colpirlo
alle gambe.
Il mostro indietreggia, con un urlo disumano, per poi
avventarsi sull’elfo, mulinando la spada fiammeggiante. L’elfo
schiva,
sempre
con
maggiore
difficoltà,
i
colpi
dell’avversario. Feanor è ferito di striscio prima al braccio,
poi all’addome. I vestiti dell’elfo prendono fuoco nel punto
in cui è calato il colpo del mostro.
Un ultimo, poderoso, fendente è parato da Feanor con la sua
spada. Cerca con tutte le forze di contrastare il peso del
demone, ma la lama comincia a piegarsi per il calore dell’arma
infernale.
Con una disperata rotazione, Feanor usa la sua spada deformata
come un improvvisato uncino, strappando l’arma di mano al
Balrog e ferendolo al braccio.
Furioso il mostro getta l’elfo a terra e lo schiaccia sotto il
peso del suo piede. Fiamme avvolgono Feanor che si dibatte
sotto il tallone del Balrog.
Improvviso, un corno suona. Una falange di fanteria elfica si
avventa alle spalle degli orchi impegnati ancora a combattere
i superstiti dell’armata di Feanor.
Un drappello di cavalieri, guidato dai figli di Feanor si
stacca dalla formazione e si dirige verso il Balrog.
Questi si accorge degli avversari. Ruggisce, i cavalli
impennano e nitriscono: a stento calmati, si rifiutano
avvicinarsi al mostro.
si
di
Panoramica del campo di battaglia disseminato di numerosi
caduti di entrambe le parti. Gli orchi in rotta fuggono verso
le porte di Angband. Il Balrog dispiega le sue ali oscure e,
voltandosi di spalle, emana una nera nube di fumo.
La musica sfuma
Dissolta la nube, il demone è ormai lontano. Maedhros accorre
verso il padre, il cui corpo ancora giace avvolto dalle
fiamme. Smonta da cavallo e lo fa rotolare nella polvere per
spegnere il fuoco.
P.P. di Feanor. Disteso, immobile e tremendamente ustionato è
scosso da Maedhros.
MAEDHROS (V.F.C.)
Padre! Padre!
124
Eternal sorrow – Two Steps from Hell
Maedhros è chino sul padre, piangendo disperato. Gli altri
fratelli si avvicinano, restano attorno ai due, col capo
chino.
P.P. di Feanor. L’elfo apre gli occhi, estremamente sofferente
ma cosciente.
MAEDHROS
(ai fratelli)
Aiutatemi!
Caranthir e gli altri aiutano Maedhros a mettere il padre a
cavallo.
MAEDHROS
Piano… Attenti!
Maedhros sale con Feanor, lo sorregge affinchè non cada. Si
volta in direzione di Angband. Anche Feanor si volta: gli
ultimi orchi sciamano nella fortezza, prima che gli enormi
portoni di ferro si chiudano con un tonfo sordo.
MAEDHROS
Presto, andiamo!
Gli elfi si allontanano dalla roccaforte di Morgoth.
P.P. di Feanor che non riesce a distogliere gli occhi dai
cancelli di Angband. Lo sguardo pieno di odio impotente.
ESTERNO NOTTE - LIMITARE DELLA FORESTA
Giunti al termine della pianura desolata, dove il terreno
riprende a salire, Feanor estremamente sofferente fa cenno a
Maedhros di fermare il cavallo.
Lontane le tre cime vulcaniche sopra Angband vomitano fiamme e
fumo.
FEANOR
I miei giorni sono giunti al termine.
E ora al cospetto della morte mi rendo
conto che nessun potere dei Noldor potrà
mai abbattere Morgoth il maledetto e le sue
torri.
Voi però figli miei, dovete tenere fede
ugualmente al giuramento fatto!
I figli di Feanor si scambiano occhiate addolorate e confuse.
125
FEANOR
Datemi la vostra parola!
Vendicate vostro padre!
Titubanti e affranti, uno dopo l’altro annuiscono
FIGLI DI FEANOR
Sì, lo faremo.
FEANOR
(sofferente)
Molto a lungo il mio spirito… dovrà
rimanere nelle sale di Mandos… prima che
possa tornare nel mondo.
Nerdanel… Vostra madre… Vorrei dirle…
Feanor spira. I figli, affranti, fanno cerchio intorno a lui.
DISSOLVENZA INCROCIATA
Le spoglie di Feanor sono adagiate su un masso di forma quasi
perfettamente rettangolare. Legna è accatastata sotto il corpo
del re e tutt’intorno.
Maedhros, con una torcia in mano, si avvicina ed accende il
rogo. Le fiamme divampano subito alte e forti. Gli altri
fratelli ed il suo popolo sono tutt’intorno.
MAEDHROS
Non c’è altro tempo per il cordoglio.
Amaramente ci siamo scontrati contro la
potenza di Morgoth.
Per
quanto
abbiamo
sconfitto
un
suo
esercito, a duro prezzo abbiamo pagato
questa vittoria.
La musica sfuma
STACCO
ESTERNO NOTTE - ANGBAND
Gli orchi escono in massa da Angband, sciamando nella pianura
armati per la guerra.
DISSOLVENZA
126
ESTERNO NOTTE – FIORDO DI DENGRIST
Protectors of the Earth – Two Steps from Hell
Fingolfin e la sua schiera sono estremamente provati.
Stancamente camminano su di una spiaggia aspra, punteggiata di
neve. Vediamo i loro volti, uno alla volta: Fingon, dolorante;
Finrod rabbuiato in viso; Turgon, solo, con la sua bambina in
braccio che, disperato, si guarda indietro. Infine Fingolfin,
dallo sguardo duro e deciso.
Arrivati in
stendardo.
cima
ad
una
collina,
Fingolfin
pianta
il
suo
ESTERNO GIORNO – VALINOR
Una nave attraversa una densa bruma. Lo scafo e la vela
rilucono di una tenue luce dorata.
Il bagliore si fa via via più forte; l’imbarcazione si
solleva, volando sopra la foschia.
In soggettiva: un enorme portale è davanti la nave. La cornice
sembra di ossidiana, decorata da innumerevoli e mostruosi
draghi neri. Oltre il portale un’intensa e meravigliosa luce
azzurra.
Avvicinandosi, i draghi sembrano muoversi: un enorme nido di
rettili alati che cercano di ghermire la nave con i loro
artigli neri.
127
C.L.: La nave si accende di un’intensa luce d’oro. I draghi
restano come pietrificati.
La nave, diventata una sfera abbagliante e dorata, attraversa
incolume il portale.
DISSOLVENZA INCROCIATA
ESTERNO GIORNO – FIORDO DI DENGRIST
Una luce sfavillante si leva all’orizzonte, oltre il mare. La
schiera di Fingolfin esulta, mentre i suoi stendardi azzurro e
argento
vengono
spiegati
al
vento
e
trombe
suonano,
annunciando la sua venuta.
DISSOLVENZA INCROCIATA
ESTERNO GIORNO - ANGBAND
Le legioni di orchi uscite dalla fortezza di Angband vengono
colte da sgomento al sorgere di una luce abbagliante e dorata.
Scappano disordinatamente, terrorizzati, nei buchi dai quali
erano fuoriusciti.
STACCO
Morgoth, dal suo trono, osserva sorpreso e impaurito gli orchi
ritirarsi e un raggio di luce giungere fino al centro dei suoi
saloni.
DISSOLVENZA INCROCIATA
ESTERNO GIORNO – FIORDO DI DENGRIST
Panoramica sull’enorme schiera di Fingolfin, di nuovo in
marcia, che copre un vasto terreno dalle colline fino al mare.
DISSOLVENZA
La musica sfuma
SCHERMO NERO
128
Sun and Moon – Two Steps from Hell
Il Silmarillion:
il risveglio degli elfi
Diretto da:
Kenneth Branagh
Con:
Benedict Cumberbatch
Gemma Arterton
Michael Fassbender
Chris Hemsworth
Diego Klattenhoff
Patrick Wilson
Valeria Solarino
Patrick Stewart
Sam Worthington
Greg Kinnear
Vera Farmiga
Peter Sarsgaard
Evan Rachel Woods
Ron Perlman
Charlie Hunnam
Christoph Waltz
Charlotte Gainsbourg
Elisabeth Banks
Marley Shelton
Allison Lohman
Chris Evans
Jay Ryan
Arnie Hammer
Dave Franco
Joseph Morgan
Max Martini
Michael C. Hall
Julianne Hough
Kate Bosworth
John Schneider
Clancy Brown
Camille Belle
Claire Forlani
129
Eva Green
Robert Naylor
Mackenzie Lintz
Liam James
Chris Zylka
Chord Overstreet
Jason Dolley
C. Thomas Howell
E con la partecipazione straordinaria:
Ian McKellen
Ewan McGregor
Sienna Miller
Voce narrante:
Chris Pine
Musiche:
Thomas Bergersten e Nick Phoenix (Two Steps from Hell)
Design:
Ted Nasmith
Alan Lee
John Howe
Jenny Dolfen
Basato su un racconto di J.R.R. Tolkien
Sceneggiatura:
Massimo B.
Produzione:
Fiamma Imperitura Production
Questo film è fittizio e non ha scopo di lucro,
e partecipa al gioco di Cinematik.
Non si intendono sfruttare nome, immagine
ed opere delle persone citate
La musica sfuma
Scarica

marley shelton