UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI “Aldo Moro” FACOLTA’ DI MEDICINA VETERINARIA Dipartimento di Produzione Animale Listeria monocytogenes e sicurezza alimentare Giovanni Normanno Casalecchio di Reno, 08 Aprile 2011 Prof Giovanni Normanno GENERE Listeria monocytogenes ivanovii SPECIE: seeligeri innocua welshimeri grayi murrayi L. monocytogenes è la principale specie patogena per uomo e animali CARATTERISTICHE FENOTIPICHE E BIOCHIMICHE COCCOBACILLO G + Anaerobio facoltativo – Microaerofilo NON SPORIGENO MOBILE A 25°C – IMMOBILE A 37°C CATALASI + FISIOLOGIA RANGE SVILUPPO: T° -1 a 50° C (Opt: 30 -37°C) Può replicare a temperatura di refrigerazione !!! pH NaCl Aw (minima) 4.0 9.5 10% replica 16% sopravvive 1 anno 0.900 – 0.880 LISTERIOSI UMANA Malattia a veicolo prevalentemente alimentare che può decorrere in forma lieve e autolimitante (forme enteriche) o in forme gravi, talvolta letali (forme extraintestinali). EPIDEMIOLOGIA 1960 1982 = 10.000 CASI DIAGNOSTICATI US: 2000 casi /anno con ca 500 decessi (Mead et al., 2002) Aumento dei casi in EU dal 2000: 910 nel 2001; 1.427 nel 2005 e 1.583 nel 2006 (EFSA) EU: 55,5% dei casi in pazienti > 65 anni Fevoss.org 0.4/100,000 abitanti EPIDEMIOLOGIA Alimenti coinvolti in casi di listeriosi: LATTE E DERIVATI CARNE E DERIVATI PRODOTTI ITTICI “READY TO EAT” VEGETALI Deli-Meat topnews.net.nz UE: 0-30% (EFSA, 2007) MacDonald et al. Outbreak of listeriosis among Mexican immigrants as a result of consumption of illicitly produced Mexican-style cheese. Clin Infect Dis 2005;40:677-82. In 2000, an outbreak of listeriosis among Hispanic persons was identified in Winston-Salem, North Carolina. 13 patients, including 12 females who were 18-38 years of age. Eleven case patients were pregnant; infection with L. monocytogenes resulted in 5 stillbirths, 3 premature deliveries, and 3 infected newborns. Case patients were more likely than control subjects to have eaten the following foods: fresh, unlabeled, Mexican-style cheese sold by door-todoor vendors (matched odds ratio [MOR], 17.5; 95% confidence interval [CI], 2.0-152.5); queso fresco, a Mexican-style soft cheese (MOR, 7.3; 95% CI, 1.4-37.5); and hot dogs (MOR, 4.6; 95% CI, 1.1-19.4). Koch J et al. Large listeriosis outbreak linked to cheese made from pasteurized milk, Germany, 2006-2007. Foodborne Pathog Dis. 2010;7:1581-4. Commercial cheese (acid curd) made from pasteurized milk caused a large listeriosis outbreak in Germany from October 2006 through February 2007. The Listeria monocytogenes outbreak strain was identified in humans and in cheese samples from a patient's home and from the production plant. During the outbreak period, 189 patients were affected, which was 97% above the mean case number for the respective time period of the years 2002 to 2005. Of patients with available detailed information on cheese consumption (n=47), 70% reported to have consumed the incriminated cheese product. Recent European food safety alerts due to Listeria-contaminated cheeses more often concerned products made from pasteurized or heat-treated milk than from raw milk. The findings should be considered in prevention guidelines addressing vulnerable populations. PATOLOGIA FRA LE INFEZIONI A VEICOLO ALIMENTARE PRESENTA IL PIU’ ALTO TASSO DI MORTALITÀ > a Salmonella e Cl. botulinum: 25- 50% (DiMaio,2000) YOPI Colpite anche fasce prive di fattori di rischio YOPI 20- 30% DEI CASI IN DONNE GRAVIDE (60% DEI CASI IN FASCE IN ETÀ FERTILE) 40-70% DEI CASI “NON PREGNANT” SONO PAZIENTI AIDS, CON CANCRO (LEUCEMIA E LINFOMA), TRAPIANTATI, ALCOLISTI, O CHE HANNO SUBITO TRATTAMENTI PROLUNGATI CON CORTICOSTEROIDI (DiMaio, 2000) PATOLOGIA D.I. NON NOTA CONSIDERATA PERICOLOSA LA PRESENZA DI >100 UFC/g (EFSA report 2006) PATOLOGIA LISTERIOSI NELL’ADULTO SINDROME GASTROENTERICA FEBBRILE P.I.: 20-24h. Vomito, diarrea, nausea, crampi addominali, febbre SINDROMI EXTRAINTESTINALI P.I.: 20-30gg. Meningoencefalite (55-70% dei casi), setticemia,endocardite,infezioni focali (cellulite, congiuntivite, ecc.) PATOLOGIA LISTERIOSI MATERNO-FETALE Infezione fetale nel 90% dei casi di infezione materna; oltre 22% di questi casi esita in nascita prematura o aborto -5° mese- (di Maio, 2000) LISTERIOSI NEONATALE Topnews.in granulomatosi infantisettica (piogranulomi diffusi; mortalità elevata) meningite PATOLOGIA LISTERIOSI PERINATALE ca 1-8 settimane post partum; aspirazione essudati materni durante il parto. Mortalità 10-20% meningitis-trust.org LISTERIOSI NEGLI ANIMALI (VISITA ANTE –MORTEM- Igiene produzione primaria) RUMINANTI (“Malattia degli insilati”) Sindromi encefaliche “CIRCLING DISEASE” Sindromi apparato riproduttore Manualità ostetriche MALATTIA PROFESSIONALE!!! Veterinary Record 2005;157:207 doi:10.1136/vr.157.7.207 Letter Primary cutaneous listeriosis in a veterinarian E. J. Regan, G. A. J. Harrison, S. Butler, BMS2, J.McLauchlin, M. Thomas and S Mitchell SIR, – A 26-year-old female veterinarian developed a widespread pustular rash on both arms ( Fig 1 ), with mild constitutional disturbance (fever, myalgia and headache) seven days after manually delivering a dead calf with bare hands. Minor axillary lymphadenopathy was present on examination. The patient was normally fit and well, and had continued practising to the point of seeking medical advice. gkviadimapur.org CONTAMINAZIONE ALIMENTI PRIMARIA: + SECONDARIA: ++++ blood-simpleMain Listeria blog STABILIMENTI DI PRODUZIONE BIOFILM MUCOPOLISACCARIDICO NORMATIVA Reg. (CE) 2073/05 A chi si applica: TUTTI GLI OPERATORI DEL SETTORE ALIMENTARE Produzione, trasformazione, manipolazione, distribuzione, incluso grossisti, dettaglianti e ristoratori Il criterio di sicurezza L.m. NON si applica a: Alimenti sottoposti a trattamento termico dopo il confezionamento Frutta e ortaggi freschi NON tagliati e non trasformati Pane e biscotti Acqua , bibite, sidro, vino e bevande spiritose in contenitori chiusi Zucchero, miele e dolciumi (cacao e cioccolata) MEL vivi Il criterio di sicurezza varia in base a diversi fattori: Destinazione. Alimenti destinati a lattanti e a fini medici speciali: ASSENZA di 1 UFC/25 g di 10 U.C. del prodotto. Alimenti pronti destinati a tutti i consumatori: 1) A. che possono costituire un terreno favorevole allo sviluppo di L.m. 2) B. che NON costituiscono un terreno favorevole allo sviluppo di L.m. 1) A. che possono costituire un terreno favorevole allo sviluppo di L.m. L’OSA deve garantire che in ogni lotto di produzione L.m. è assente in 125 g quando il prodotto è ancora sotto il suo controllo, prima della vendita. L’ OSA deve garantire che in ogni lotto di produzione L.m. non superi le 100 ufc/g per l’intera durata della vita commerciale. 2) B. che NON costituiscono un terreno favorevole allo sviluppo di L.m. Tolleranza fino a 100 ufc/g in 5 U.C. fino al termine della vita commerciale del prodotto. Terreno NON favorevole: Valore medio di pH = o < 4.4. Valore medio di Aww = o < 0.920 Associazione di valori pH <5.0 e Aww 0.940 Shelf life < a 5 giorni Giustificazione scientifica fornita dall’OSA (es. challenge test o letteratura scientifica) RECOMMENDATIONS • Growth of L. monocytogenes is a function of the type of food, the storage time and the storage temperature. Storage temperature at retail and domestic refrigerators can vary significantly, especially for the domestic refrigerators. For instance, the temperature of 20-35% of domestic refrigerators in Europe was above 8 °C. Inx.cataniapolitica.it dea-impianti.it Staphylococcus aureus UN PATOGENO IN CONTINUA EVOLUZIONE prep4md.blogspot.com t3psfb34.rz.unigreifswald.d Staphylococcal Infections in Animals PYAEMIA IN agnello EPIDERMITE ESSUDATIVA DEL SUINO STAPHYLOCOCCOSI NEL POLLO PIODERMITE DEL CANE STAPHYLOCOCCAL INFECTIONS IN ANIMALS MASTITI IN RUMINANTI PRINCIPALI QUADRI PATOLOGICI SOSTENUTI DA S. aureus nell’UOMO 1. SOSTENUTI DA PROCESSO INFETIVO (PROPRIETÀ INVASIVE) INFEZIONE DELLA CUTE E DEI TESSUTI MOLLI Foruncoli e follicolite (infezione dei follicoli piliferi e delle gh. sebacee), impetigine, infezione di ferite (traumatiche o chirurgiche) e ustioni DIFFUSIONE DA UNA LESIONE LOCALE Batteriemia: normalmente complicata da ascessi metastatici con varia localizzazione; App.scheletrico: osteomielite; S.N.C.: ascessi cerebrali, meningiti; Reni: ascessi renali; Valvole cardiache: endocarditi INFEZIONI DELL’APPARATO RESPIRATORIO Polmoniti INFEZIONI DELL’APPARATO GENITO-UNINARIO Infezioni delle basse vie urinarie 2. SOSTENUTI DA TOSSINE SINDROME DA SHOCK TOSSICO Ceppi produttori di TSST-1 SINDROME DELLA CUTE SCOTTATA Ceppi produttori di tossina epidermolitica (Malattia di Ritter del neonato) INTOSSICAZIONE ALIMENTARE Ceppi produttori di enterotossine Toxic shock syndrome (TSS) manifests itself with a sudden onset of fever, chills, vomiting, diarrhea,muscle pains and rash. Hypotension and mucous membrane,multisystem involvement, and later desquamation are features of the disease as well. Provider CDC PRINCIPALE CAUSA DI INTOSSICAZIONE ALIMENTARE A LIVELLO MONDIALE SEs PROTEINE Proteasi resistenti (tripsina, chimotripsina, rennina, papaina) PM 26.000 e 29.000 D Termoresistenza: 100°C per 30 – 700 minuti!!! 5 SIEROTIPI PRINCIPALI (“Classical SEs”) A, B, C, D, E EXPANDING FAMILY OF STAPHYLOCOCCAL ENTEROTOXINS Classical New Variants SEA New [egc locus] SEG SEH SEC-bovine SEB SEI SEJ SEC-ovine SEC1 SEM SEK SEC-caprine SEC2 SEN SEL SEGv SEC3 SEO SEP SEIv SED SEQ SENv SEE SER SEUv SEU Smith C., 2004 EPIDEMIOLOGIA SFP Norwalk –like viruses 9.200.000 Campylobacter 1.963.000 Salmonella nontyphoid 1.342.000 Clostridium perfrigens 249.000 Giardia lamblia 200.000 Staphyloccus food poisoning 185.000 Toxoplasma gondii 112.000 E.coli O157 and other Shigatoxin producing Cryptosporidium parvum 30.000 Bacillus cereus 27.000 Other E. coli 23.000 92.000 Cyclospora cayetanensis 14.000 Shigella 90.000 Vibrio noncholerae 5.000 Yersinia enterocolitica 87.000 Hepatitis A 4.000 Enterotoxigenic E. coli 56.000 Listeria monocytogenes 2.000 Streptococci 51.000 Brucella 777 Astrovirus 39.000 Salmonella Typhi 659 Rotavirus 39.000 Botulism 56 Trichinella 52 Vibrio cholerae toxigenic 49 Vibrio vulnificus 47 (Mead et al. 2002) IMPACT OF STAPHYLOCOCCAL FOOD POISONING IN EU COUNTRIES Prevalence varies from country to country Several countries lack comprehensive surveillance data to retrieve information 1993-1998: 15 EU countries reported a total of 926 outbreaks accounting for an average of 4.5% of foodpoisoning outbreaks Differences in prevalence between EU countries may reflect local eating habits and different foods and food products Smith C. ALIMENTI COINVOLTI IN EPISODI DI INTOSSICAZIONE LATTE E DERIVATI PRODOTTI DI PASTICCERIA ALIMENTI CARNEI TRASFORMATI PRODOTTI ITTICI MANIPOLATI NOTABLE OUTBREAKS THAT HAVE OCCURRED WORLDWIDE Country/Year No. of Persons Product Japan 2000 14,870 Low fat milk (Snow brand) USA 1992 1,364 Deboned chicken salad USA 1986 ~ 1,000 Chocolate milk Thailand 1990 485 Éclairs Caribbean cruise ship 1983 215 Cream-filled pastries Commercial airliner 1976 197 Cooked ham USA 1989 ~ 100 Imported Chinese mushrooms canned in US Four EU countries 1984 50 Dried Italian egg lasagne Smith C. CONTAMINAZIONE DEGLI ALIMENTI E PATOLOGIA Listeria monocytogenes (10%) Campylobacter spp. (1%) Salmonella Typhi Helicobacter pylori Clostridium perfringens aureus 20-50%) NLV SLV HEV Rotavirus Astrovirus Shigella spp. Giardia lambia FATTORI ADESIVI E DI RESISTENZA 1.Wall theicoic acids 2.Clumping factor B 3.Isda= resistenza lattoferrina 4.Peptidoglycan Oacetyltransferasi= Resistenza al lisozima 20 – 30% DELLA POPOLAZIONE UMANA È PERSISTENTEMENTE COLONIZZATA DA S. aureus www.wikipedia.org IL 60% DELLA POPOLAZIONE UMANA È COLONIZZATA IN MANIERA INTERMITTENTE (KLUYTSMAN, 2005) Rainews24.it CONTAMINAZIONE alimenti di O.A. PRIMARIA + + UMANA ++++ ALIMENTO REPLICAZIONE PRODUZIONE DI SEs INTOSSICAZIONE LE SEs SONO PRODOTTE NELL’ALIMENTO CONTAMINATO DA S. aureus in replicazione QUANDO RICORRONO LE CONDIZIONI OTTIMALI DI pH e T° 500.000- 1.000.000 cell/g PRODUZIONE DI SEs RILEVABILE 1 ng/g DI ALIMENTO SFP PATOLOGIA Assunzione SEs con alimento 30’ - 4h (incubazione) flogosi via vagale teoria superantigeni CENTRO VOMITO VOMITO INCOERCIBILE Nausea, diarrea, Spossatezza Moodle.cku.siedlce.pl Ag convenzionale: stimolazione di 1/1000 LT SuperAg: stimolazione del 5-30% dei LT!!! PATOLOGIA RISOLUZIONE SPONTANEA OSPEDALIZZAZIONE BASSA LETALITA’ 10% CASI 0,03% dei casi 4% nelle fasce di popolazione a rischio ELEVATO COSTO SOCIALE: OSPEDALIZZAZIONE, GIORNATE LAVORATIVE PERSE, DISTRUZIONE LOTTI CONTAMINATI CONTROLLO SFP PREVENZIONE SFP Igiene e formazione OSA Applicazione rigorosa GMP e GHP Igiene produzione primaria (mungitura!) Igiene della macellazione (evitare contaminazioni crociate tra pelle e carcassa) Evitare contaminazioni tra alimenti crudi e cotti o RTE Rispetto rigoroso ed ininterrotto della catena del freddo! Reg (CE) 2073/05 e 1441/07 L’ATB-R in S. aureus L’ATB-R NELLA CATENA ALIMENTARE: il caso di Staphylococcus aureus MECCANISMI DI ATB-R DI S. aureus ALLE PENICILLINE S. aureus SINTETIZZA 4 PROTEINE DI MEMBRANA IN GRADO DI LEGARE LA PENICILLINA E ALTRI BETA-LATTAMICI: QUESTI ENZIMI (penicillin-binding protein, PBP) HANNO FUNZIONE TRANSPEPTIDASICA FORMANDO LEGAMI CROCIATI NEL PETIDOGLICANO DI PARETE I BETA-LATTAMICI SONO SUBSTRATI ANALOGHI CHE SI LEGANO AI SITI ATTIVI A SERINA DELLE PBP, RENDENDO NON FUNZIONALE L’ENZIMA CON CONSEGUENTE ALTERAZIONE DELLA PARETE MECCANISMI DI ATB-R DI S. aureus ALLE PENICILLINE 1941: INTRODUZIONE DELLA PENICILLINA 1943: CEPPI RESISTENTI ALLA PENICILLINA Penicillasi codificate da geni plasmidici Beta-lattamasi che degrada il farmaco prima che raggiunga il sito attivo 1970: il 70-85% dei ceppi erano resistenti!!!! 2000: < 5% dei ceppi è sensibile!!! METICILLINA E OXACILLINA 1959: INTRODUZIONE DELLE PENICILLINE SEMISINTETICHE RESISTENTI ALLE PENICILLASI 1961: PRIMI CEPPI MRSA! LA M-R È DETERMINATA DALLA SINTESI DI PBP2A PROTEINA A BASSA AFFINITÀ PER LA METICILLINA E OXACILLINA PATOLOGIE DA MRSA INFEZIONI DEI TESSUTI MOLLI (celluliti, foruncolosi, fascicoliti, ecc.) POLMONITI NECROTIZZANTI ENDOCARDITI BATTERIEMIE E SETTICEMIE EVOLUZIONE DELLA EPIDEMIOLOGIA MRSA HA-MRSA (Livermore, 2000) CA–MRSA (Witte et al., 2004) FBA-MRSA (Normanno et al., 2007) LA-MRSA (Vanderhaeghen et al., 2010) OUTBREAKS FOODBORNE DA MRSA 1994: 11°° focolaio foodborne riportato: Ospedale Universitario di Rotterdam, 5 decessi su 27 pazienti colpiti; ceppo umano isolato da ““Dietary Dietary worker ” che ha contaminato gli alimenti durante la worker” preparazione dei pasti ((Kluytmans, Kluytmans, et al., 1995) 2001: 11°° focolaio di gastroenterite da MRSA produttore di SEC (U.S.); alimenti incriminati: carne di maiale arrosto arrosto.. Contaminazione da parte di ““food food handlers ” ((Jones Jones et al., 2002) handlers” ISOLAMENTO MRSA DA ALIMENTI 2003: 1.913 campioni di origine animale ((bovini, bovini, maiali e polli ); 15 campioni mecA + - Korea Lee polli); Korea-- ((Lee J.H., 2003) 2004: isolamento di MRSA da pollame ––JapanJapan((Kitai Kitai et al., 2004) 2007: due ceppi MRSA da 79 campioni di carne suina – Olanda van Loo et al., 2007) Olanda-- ((van NT -MRSA: il caso di MRSA ST 398 ((Wulf, Wulf, 08) NT-MRSA: MRSA ST 398 (Wulf, 08) Olanda: 20% degli allevatori e 39% dei suini al macello positivi per MRSA ST 398. Ceppo non tipizzabile in PFGE ((SmaI) SmaI) Infezioni umane segnalate anche in Europa, Canada e Singapore. Isolato anche da altre specie animali (vitelli, polli, ecc.) ORIGINE ED EMERGENZA di MRSA ST398 Probabilmente ceppo MSSA associato al suino che ha acquisito mecA da altri stafilococchi del suino o dell ’uomo (allevatori). dell’uomo ““Overuse” Overuse” di antibiotici nell ’allevamento suino nell’allevamento (tetracicline) con conseguente pressione selettiva su ST398 (resistente anche a tetracicline!). Scambi commerciali internazionali di suini! CARATTERISTICHE DI MRSA ST398 SCARSA CAPACIT À DI CAPACITÀ DIFFUSIONE INTERUMANA RIDOTTO POTERE AGGRESSIVO RISPETTO AD ALTRI CA -MRSA CA-MRSA (PVL NEGATIVI)? ASSOCIATO AD INFEZIONI UMANE CONTRATTE IN COMUNIT À: POLMONITI, COMUNITÀ: ENDOCARDITI E INFEZIONI CUTANEE DISCUSSIONE MRSA in LATTE BOVINO CRUDO POTENZIALE RISCHIO PER CONSUMO DIRETTO LATTE CRUDO RISCHIO DI CONTAMINAZIONE INDUSTRIA CASEARIA E AMBIENTE DOMESTICO PREVENZIONE E CONTROLLO SERBATOIO ANIMALE (NT- MRSA) NECESSARIO IL CONTROLLO MICROBIOLOGICO DALLA PRODUZIONE PRIMARIA AL PRODOTTO FINITO? CONTROLLO NT- MRSA (ST398) MANAGMENT IGIENICO DELLA PRODUZIONE PRIMARIA (ALLEVAMENTO E MUNGITURA!!!) RIDURRE O ABOLIRE L ’USO DI TETRACICLINE L’USO NELL ’ALLEVAMENTO SUINO E BOVINO NELL’ALLEVAMENTO OCULATO IMPIEGO DELLE TERAPIE ANTIBIOTICHE E RISPETTO RIGOROSO DEI TEMPI DI SOSPENSIONE LADDOVE CONSENTITO, IMPIEGO RAZIONALE DEI MANGIMI MEDICATI UTILIZZO CORRETTO DEI DISPOSITIVI INDIVIDUALI DI PROTEZIONE (MEDICI VETERINARI TRA LE CATEGORIE A MAGGIOR RISCHIO DI INFEZIONE DA MRSA!!!) CAUTELA NELLE OPERAZIONI DI RIMOZIONE DELLE AMIGDALE DEL SUINO!!!! RIDURRE IL CONTATTO TRA VELLO E SUPERFICIE DELLA CARCASSA PREVENZIONE MEDICO VETERINARIO Medico Veterinario che trascorre da 5 a 20 ore settimanali in contatto con gli animali ha maggiori chances di contrarre ll’infezione ’infezione da MRSA ((Moodley Moodley et al., 2008). Protezione delle lesioni cutanee quando si è in contatto con gli animali (visita sanitaria ante -mortem di cavalli, suini e ante-mortem bovini). Impiego di guanti nella manipolazione degli antibiotici (rischio selezione MRSA presenti su cute). Futuri campi d’indagine per la sicurezza alimentare analisi del rischio Stabilire la dose infettante per via alimentare Mettere a punto sistemi di rilievo sensibili e specifici per il monitoraggio microbiologico degli alimenti Stabilire prevalenza e caratterizzazione di MRSA nell’OSA ai diversi livelli della catena (refezione scolastica e ospedaliera !!!) e negli alimenti di O.A. Grazie per l’attenzione!!!