Quando l’amore chiama…
Ricerca e scoperta di valori comuni
Mai senza l’altro
• La vita dell’uomo non è mai
concepibile senza l’altro. Tragedia
allora non è il conflitto, l’alterità, la
differenza bensì i due estremi che
negano questo rapporto: la confusione
e la separazione.
•
E. Bianchi, “Prefazione”, in M De Certeau, Mai senza l’altro, Qiqajon, Magnano, 1993, pp. 5-9.
Colui che ama riceve il proprio
moto dall’essere amato
(Leonardo da Vinci)
Il cammino dell’amore
La conversione di narciso
Forme d’amore
Storge
Pragma
Ludus
Agàpe
Mania
Eros
Forme d’amore
• Eros: amore intenso ed emozionale, identifica l’aspetto
fisico del rapporto di coppia. In esso giocano un ruolo
importante l’attrazione fisica e l’intesa sessuale; sono
elementi rilevanti le forti emozioni e la passione.
• Ludus: relazione giocosa e orientata al divertimento, in
essa l’accento è posto sulla presenza di molti amici
comuni e sulla necessità di evitare la noia. Lo scarso
coinvolgimento nella vita di coppia è correlato alla
ricerca dell’autonomia personale da parte dei singoli
partner.
Forme d’amore
• Mania: (Eros+Ludus) rappresenta la dimensione
possessiva del rapporto. Dà vita a relazioni burrascose e
dominate dall’emotività. L’elemnto dominante è la
gelosia e la difficoltà a vivere la separazione.
• Pragma: (Ludus+Storge) l’emotività cede il passo al
ragionamento. Giocano un ruolo fondamentale l’identità
del carattere, la condivisione degli interessi, la
comunanza di valori e di idee.
• Storge: rapporto tenero e delicato, rappresenta la ricerca
degli elementi intimistici nella relazione affettiva. Si
distingue dagli altri tipi di amore per la fiducia e la
confidenza che caratterizzano la relazione.
• Agàpe: (Eros+Storge) modello relazionale altruistico.
Manifesta la tendenza all’integrazione dei membri della
Il triangolo dell’amore
RELAZIONE BILANCIATA
intimità
passione
Impegno
RELAZIONI SBILANCIATE
intimità
intimità
intimità
passione
Impegno
passione
Impegno
passione
Impegno
Intimità
• Divenire capaci di intimità autentica
• Equilibrio e maturità
• Spostare verso l’altro il proprio centro di
gravità
• Accettare l’altro
• Colmare l’altro di tenerezza
• Promuovere l’altro
• Condividere
Accogliere l’altro
• Accogliere l’altro significa
creare uno spazio “libero”
per l’altro, dove il
cambiamento sia possibile.
Nell’incontro con l’altro il
soggetto mentre perfeziona
sé stesso, arricchisce
anche l’altro. S’instaura un
rapporto che conduce le
persone coinvolte ad una
migliore conoscenza
reciproca.
Interpellati dal volto dell’altro
• La grande moralità del mio
stare tra i volti – scrive I.
Mancini - può essere
espressa da questo
semplice atteggiamento
dell’eccomi, ecco me, un
accusativo che toglie all’io
e lo fa disponibile senza
pretesa di reciprocità.
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