luoghi da rivivere 2012 ODISSEA NEGLI SPAZI SOCIALI: i luoghi vivono quando le persone li vivono. Grottammare 18 maggio 2012 I senza dimora Lotta all'esclusione sociale e promozione della sicurezza partecipata: un'equazione impossibile? Annalia Savini I fatti I senza dimora sono: donne e uomini e trans, anziani e adolescenti e minori, italiani e immigrati comunitari ed extracomunitari, molto spesso clandestini portatori di gravi marginalità, povertà estrema, devianza e problematica psichiatrica, disagio ed immigrazione, vulnerabilità e clandestinità, dipendenza e alcolismo e prostituzione e aggressività e violenza e sfruttamento le strade, le piazze, i ponti, sono spesso i luoghi in cui è evidente l’alto numero di presenza di persone senza dimora - di strada l’area ferroviaria rappresenta un luogo di stanzialità delle marginalità sociali, dove si concentrano la maggior parte dei senza dimora I comportamenti (abbigliamento, puzza, i “resti”….) sono poco sostenibili in contesti abitati e di transito o commerciali I conflitti Da una iniziale preoccupazione si è velocemente e con alti e bassi/periodicamente passati a un allarme dell’opinione pubblica, dei mass media fino forti proteste, anche organizzate della cittadinanza Insicurezza / Apprensione / Sfiducia / Rabbia / Timore / Pregiudizio / Fanatismo / Danno… sono gli aspetti emotivi prevalenti che caratterizzano il sentire comune Le istituzioni (Comuni, Sindaci ecc) accusate di essere il responsabile del fenomeno o almeno non in grado di controllare il territorio Il cittadino vuole la risoluzione del problema “…almeno lontano dai paraggi di casa sua” Si propongono le più svariate forme di Legge ed intervento … dal ricovero coatto all’espulsione, il chiudere tutti i luoghi e servizi… L’istituzione è vista come quella che deve “…risolvere il problema” dall’emergenza freddo (che torna emergenza tutti gli anni) all’allontanamento al trovare una sistemazione…. Gli interventi repressivi delle FF.OO. E della Pol.Fe.r quali allontanamenti, minacce, espulsioni… non hanno sortito alcun effetto se non quello di renderlo più sommerso La mediazione: modello di intervento possibile Evitare la contrapposizione ideologica del: se la sono cercata – andassero a lavorare/poverini mi fanno pena Sviluppare una conoscenza concreta del fenomeno nelle sue varie sfaccettature/complessità Affrontare il problema da più angolature: interventi coordinati e integrati che siano riconducibili a un continuum che vada dalle azioni dissuasivo-repressive a quelle più squisitamente sociali e di promozione dei diritti di cittadinanza. Affrontare il problema tra più soggetti: un lavoro costante di comunicazione/integrazione tra attori tradizionalmente orientati verso azioni dissuasive e repressive (come le forze dellordine) e attori sociali orientati alla legittimazione dei diritti di cittadinanza. Azioni che permettono un cambiamento rispetto a: i discorsi fatti (il dichiarato) le azioni realizzate (l’agito) le prefigurazioni sul processo (il progettato) i pensieri che sostengono i tre elementi precedenti (il contesto, gli attori, nodi critici e aree di forza, elementi trasferibili, parole chiave…). diventano plurali cioè Consolidate, sostenibili dal punto di vista economico, strutturale e strategico trasferibili – ma non clonabili ad altri contesti integrate tra i vari comparti (urbanistica, sociale, sanitaria, economia, pubbliche e medie imprese, etc..). diventano matrice e generatrice di nuovi eventi, di nuove pratiche, di nuovi servizi. fanno nascere tantissimi tipi di nuovi eventi, di nuove pratiche e di nuovi servizi. Come Attivando azioni pilota/luoghi di prima accoglienza e ristoro Costruendo e rafforzando i percorsi di aggancio, invio e presa in carico delle persone senza dimora; Sperimentando percorsi di sostegno adeguati e modulati sulle caratteristiche individuali, per consentire ai soggetti di misurarsi con le opportunità sociali disponibili; Conoscendo le caratteristiche delle popolazioni senza dimora, i loro bisogni in termini di accoglienza, supporto e orientamento, l'eventuale presenza di conflitti e il grado di integrazione esistente tra autorità e cittadini in termini di politiche di welfare e di sicurezza. Costruendo sistemi di collaborazione e dialogo con la città/il vicinato per lo scambio di informazioni, buone pratiche e conoscenze, sviluppo di sistemi di disseminazione e diffusione dei risultati progettuali, definizione di Linee guida e orientamenti comuni. CENTRO DIURNO Garantisce Offre riservatezza e anonimato Accompagnamento presso i servizi socio-assistenziali ascolto iniziale (telefonico e in territoriali; sede) Invio alla struttura di analisi della domanda con accoglienza diurna e notturna esplicitazione dei bisogni del territorio ideazione di un progetto Servizio colazione e merenda individuale Servizio docce e lavanderia attivazione della rete interna (consulenza legale e Servizi igienici idonei anche per psicologica) ed esterna con cui portatori di handicap l’help center ha instaurato Distribuzione di alimenti di prima rapporti di collaborazione necessità (servizi sociali, pronto soccorso, Distribuzione vestiario ospedali, forze dell’ordine, Parrucchieria e barbiere tribunali) HELP CENTER Offre vitae Ricerca e contatti di lavoro Stampa/fotocopie Servizio Ricarica batteria cellulari Informazioni, counselling, colloqui individuali di segretariato sociale Consulenza legale Garantisce Colloqui psicologici e di riservatezza e anonimato orientamento all’uscita e al recupero ascolto iniziale (telefonico e in sede) Televisione, lettura giornale, analisi della domanda con biblioteca esplicitazione dei bisogni Giochi di società, tornei di carte, ideazione di un progetto individuale tornei di scacchi, puzzles attivazione della rete interna Cine forum (consulenza legale e psicologica) Laboratorio di scrittura ed esterna con cui l’help center ha Laboratorio teatrale instaurato rapporti di collaborazione Laboratorio fotografico (servizi sociali, pronto soccorso, ospedali, forze dell’ordine, tribunali) Laboratorio musicale Internet helper Corsi di alfabetizzazione della lingua italiana Aiuto nella scrittura di curriculum