C’era una volta…
-Un re!- diranno subito i miei
piccoli lettori. No, ragazzi,
avete sbagliato.
C’era una volta un pezzo di
legno…
Ma il pezzo di legno parla, si
lamenta, non vuole essere piallato e
malmenato.
Mastro Ciliegia cade per terra dallo
spavento, quand’ecco che arriva
Geppetto, chiede un pezzo di legno
per farsi un burattino.
Mastro Ciliegia gli rifila il
misterioso pezzo di legno
parlante.
Questa caratteristica di «legno parlante» e
quindi «vivo» è spunto di riflessione per chi
ha rispetto per la natura.
Gli alberi sono vita.
Abbiamo il dovere di proteggerli, di
ascoltarli...
Art 9 della
Costituzione
La Repubblica tutela il
paesaggio
SAI CHE GLI ALBERI PARLANO?
Si parlano. Parlano l'un con l'altro,
e parlano a te, se li stai ad ascoltare.
Ma gli uomini bianchi non ascoltano.
Non hanno mai pensato
che valga la pena di ascoltare noi indiani,
e temo che non ascolteranno nemmeno
le altri voci della Natura.
Io stesso ho imparato molto dagli alberi:
talvolta qualcosa sul tempo,
talvolta qualcosa sugli animali,
talvolta qualcosa sul Grande Spirito.
Tatanga Mani
Gianni Rodari
Un uomo maturo con
un orecchio acerbo
Un giorno sul diretto Capranica-Viterbo
vidi salire un uomo con un orecchio acerbo.
Non era tanto giovane, anzi era maturato,
tutto, tranne l'orecchio, che acerbo era restato.
Cambiai subito posto per essergli vicino
e poter osservare il fenomeno per benino.
"Signore, - gli dissi - dunque lei ha una certa età:
di quell'orecchio verde che cosa se ne fa" ?
Rispose gentilmente: " Dica pure che son vecchio.
Di giovane mi è rimasto soltanto quest'orecchio.
E' un orecchio bambino, mi serve per capire
le cose che i grandi non stanno mai a sentire:
ascolto quel che dicono gli alberi, gli uccelli,
le nuvole che passano, i sassi, i ruscelli,
capisco anche i bambini quando dicono cose
che a un orecchio maturo sembrano misteriose."
Così disse il signore con un orecchio acerbo
quel giorno sul diretto Capranica - Viterbo.
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