Indicazioni cliniche(1): Profilassi e trattamento di complicanze tromboemboliche in caso di carenza congenita e acquisita di Antitrombina (AT) Posologia(1): Peso corporeo (kg) x [100-attività effettiva di AT (%)] x 2/3 1 U.I. di Kybernin® P/kg peso corporeo aumenta l’attività di AT di 1,5% Kybernin® P rappresenta il farmaco di riferimento per il “Secondo Standard Internazionale per i concentrati di Antitrombina” dell’Organizzazione Mondiale della Sanità(2) ® ® Kybernin P Kybernin P Concentrato di antitrombina Concentrato di antitrombina Riassunto delle caratteristiche del prodotto 1. DENOMINAZIONE DELLA SPECIALITÀ MEDICINALE Kybernin® P 500, Kybernin® P 1000. 2. COMPOSIZIONE QUALITATIVA E QUANTITATIVA 2.1. Principio attivo (composizione qualitativa) B01AB02 - antitrombina III da plasma umano. 2.2. Composizione quantitativa Kybernin® P 500 1000 sostanza liofilizzata 251 – 367 mg 503 – 734 mg antitrombina III 500 U.I. 1000 U.I. proteine totali 70 – 120 mg 140 – 240 mg La soluzione ricostituita contiene 50 U.I./ml di antitrombina III. 3. FORMA FARMACEUTICA Kybernin® P è disponibile come liofilizzato; dopo ricostituzione con l’accluso solvente deve essere somministrato per via endovenosa. 4. INFORMAZIONI CLINICHE 4.1. Indicazioni terapeutiche Profilassi e trattamento di complicanze tromboemboliche in caso di - carenza congenita di antitrombina III - carenza acquisita di antitrombina III. 4.2. Posologia e metodo di somministrazione 4.2.1. Posologia La posologia e la durata della terapia sostitutiva dipendono dalla gravità del disturbo e dalle condizioni cliniche del paziente. Il volume da somministrare e la frequenza di somministrazione devono essere basati sull'efficacia clinica e sui risultati delle 4.3. Controindicazioni Particolare attenzione va prestata per i pazienti con note reazioni allergiche ai componenti del preparato. Generalmente controindicato in gravidanza e durante l’allattamento (vedere capitolo 4.6.). 4.4. Avvertenze particolari e speciali precauzioni per l’uso Particolare attenzione va prestata per i pazienti con note reazioni allergiche ai componenti del preparato. In caso di pazienti con diatesi allergica nota va presa in considerazione la somministrazione profilattica di antistaminici e corticosteroidi. In caso di reazioni allergiche o anafilattiche, l'infusione deve essere interrotta immediatamente. In caso di shock si devono seguire le correnti indicazioni terapeutiche per questa patologia. 4.5. Interazioni medicamentose e altre L'azione dell'antitrombina III viene fortemente accelerata dall'eparina. La somministrazione contemporanea di eparina può ridurre considerevolmente l'emivita dell'antitrombina III. Il trattamento eparinico in caso di terapia con antitrombina III aumenta il rischio di emorragie. La somministrazione contemporanea di eparina in un paziente con aumentato rischio di emorragia deve essere valutata molto attentamente. Se la somministrazione di eparina è necessaria, si deve usare solo un basso dosaggio di eparina standard (≤ 500 U.I. di eparina standard per ora). È necessario un attento monitoraggio dei parametri della coagulazione e dell'attività dell'antitrombina III. 4.6. Uso in caso di gravidanza e di allattamento Non esistono studi clinici controllati condotti in donne in gravidanza che stabiliscano la sicurezza dell’impiego dell'antitrombina III. Gli studi sperimentali condotti nell’animale sono insufficienti a stabilirne la sicurezza nei riguardi di indagini di laboratorio nei singoli casi. Una unità di antitrombina III equivale all'attività di antitrombina III presente in 1 ml di plasma umano normale citratato. Questa concentrazione viene considerata pari al 100%. La somministrazione di 1 U.I. di Kybernin® P per kg di peso corporeo aumenta l'attività di antitrombina III di 1,5%. La dose iniziale viene calcolata secondo la seguente formula: riproduzione, sviluppo dell'embrione e del feto, influenza sulla gravidanza e sviluppo peri- o post-natale. In studi clinici in cui l’antitrombina III è stata somministrata durante il terzo trimestre di gravidanza non è stato osservato un aumento del rischio di anormalità del feto. Pertanto, in caso di necessità, Kybernin® P può essere impiegato dalla fine del secondo trimestre di gravidanza. unità necessarie = peso corporeo (kg) x [100 - attività effettiva di antitrombina III (in %)] x 2/3 4.7. Effetto sulla capacità di guidare e sull’uso di macchine Non sono state segnalate interferenze sulla capacità di guidare e sull'uso di macchine. Inizialmente si deve cercare di ottenere una attività dell'antitrombina III del 100% e l'attività deve essere mantenuta al di sopra dell'80% per la durata del trattamento. La dose deve essere determinata in base alle indagini di laboratorio per l'attività dell'antitrombina III. Queste indagini devono essere effettuate almeno due volte al giorno finché la situazione del paziente è stabilizzata, poi una volta al giorno sempre prima della successiva infusione. Si deve tenere presente che l'emivita dell'antitrombina III può essere fortemente ridotta in determinate condizioni cliniche quali ad esempio coagulazione intravasale disseminata. 4.2.2. Metodo di somministrazione Ricostituire il preparato come descritto al punto 6.6. e iniettare lentamente per via endovenosa (non oltre 4 ml/minuto). 4.8. Effetti indesiderati In rari casi si osservano reazioni allergiche o anafilattiche, nonché aumenti della temperatura corporea. Quando si somministrano prodotti derivati da sangue o plasma umano non possono essere escluse totalmente malattie infettive dovute alla trasmissione di agenti patogeni. Tale concetto si applica anche a eventuali patogeni sconosciuti (si veda anche il capitolo 5.3.2. Controlli sierologici sulla sicurezza virale). La riduzione del rischio di trasmissione di agenti infettivi è attuata attraverso la selezione dei donatori e delle donazioni utilizzando i test di screening disponibili e mediante processi di eliminazione e/o inattivazione inclusi nelle metodiche di produzione. 4.9. Sovradosaggio Non sono noti effetti da sovradosaggio di Kybernin® P. 5. PROPRIETÀ FARMACOLOGICHE 5.1. Proprietà farmacodinamiche L'antitrombina III è uno dei principali inibitori della coagulazione del sangue. L'effetto inibitore è dovuto alla formazione di un legame covalente tra antitrombina III e il sito attivo delle serinproteasi. Il complesso inibitore-enzima viene rimosso dal sistema reticolo-endoteliale. I fattori che più risentono dell'azione inibitoria sono trombina e fattore Xa, unitamente alle forme attivate dei fattori IX, XI e XII. L'eparina agisce come catalizzatore accelerando la reazione. Nell'adulto i livelli normali dell'antitrombina III sono pari all'80-120% e a circa la metà nel neonato. Kybernin® P viene distribuito e metabolizzato come l'antitrombina III nativa. 5.2. Proprietà farmacocinetiche Studi di farmacocinetica eseguiti su Kybernin® P hanno mostrato un'emivita biologica di 2,5 giorni. L'emivita può essere abbreviata a circa 1,5 giorni dal trattamento contemporaneo con eparina. L'emivita può essere ridotta a poche ore in condizioni di forte consumo. 5.3. Dati preclinici di sicurezza 5.3.1. Proprietà tossicologiche L'antitrombina III è un componente normale del plasma umano. L'esame della tossicità dopo somministrazione singola ha scarso rilievo clinico e non permette di stimare la dose tossica o letale o di stabilire un rapporto dose-effetto. I modelli animali non sono in grado di valutare l'eventuale tossicità dopo somministrazioni ripetute poiché in essi si sviluppano anticorpi contro le proteine eterologhe. Non sono state dimostrate potenzialità di tossicità embrio-fetale o oncogene o mutagene. Nel modello animale non sono stati descritti fenomeni di tossicità acuta. 5.3.2. Controlli sierologici sulla sicurezza virale Ogni unità di plasma impiegato per la produzione di Kybernin® P è stata controllata ed è risultata negativa per l'HBsAg, per l'anticorpo anti-HIV 1 e 2 e per l'anticorpo anti-HCV. Le donazioni che presentano valori delle ALT superiori al doppio del valore massimo dell'intervallo di normalità relativo al metodo utilizzato non sono utilizzate. Inoltre il prodotto durante il processo di produzione è stato sottoposto a procedimenti atti a ridurre i rischi di trasmissione di infezioni virali. Passaggi importanti nel metodo di produzione di Kybernin® P, fra i quali il trattamento al calore in soluzione acquosa per 10 ore a 60 °C (pasteurizzazione), sono stati convalidati per l’inattivazione e/o l’eliminazione di virus capsulati (ad esempio HIV, Herpes simplex) e non-capsulati (ad esempio poliomielite)(*). Sono stati dimostrati elevati livelli di inattivazione e/o eliminazione virale cumulativa. In uno studio clinico, condotto su 13 pazienti secondo il protocollo dell’International Committee on Thrombosis and Haemostasis (ICTH), Kybernin® P non ha trasmesso infezioni da HIV 1, HIV 2, epatite B o epatite C. 6. INFORMAZIONI FARMACEUTICHE 6.1. Elenco degli eccipienti Acido aminoacetico Sodio cloruro Sodio citrato Acqua per preparazioni iniettabili. 6.2. Incompatibilità Kybernin® P non deve essere posto in soluzione con altri farmaci. Dopamina, dobutamina, furosemide non devono essere somministrate nello stesso accesso venoso utilizzato per la somministrazione di Kybernin® P. 6.3. Validità La durata di stabilità del prodotto in confezionamento integro, conservato a temperatura tra +2 e +8 °C, è di 3 anni. La soluzione ricostituita è stabile per 12 ore. Non congelare la soluzione ricostituita: conservare a temperatura tra +2 e +8 °C. Eventuali frazioni del prodotto non utilizzate devono essere eliminate in modo appropriato. 6.4. Speciali precauzioni per la conservazione Conservare a temperatura tra +2° e +8 °C. Non congelare. 6.5. Natura del contenitore e confezioni Flaconi per preparazioni iniettabili di vetro soffiato incolore, Tipo II Ph. Eur., sigillati con tappo in gomma, disco in plastica e cappuccio protettivo in alluminio. Kybernin® P 500: flacone con liofilizzato da 500 U.I. + flacone con solvente 10 ml (acqua per preparazioni iniettabili) + dispositivo per travaso. Kybernin® P 1000: flacone con liofilizzato da 1000 U.I. + flacone con solvente 20 ml (acqua per preparazioni iniettabili) + dispositivo per travaso. 6.6. Istruzioni per l’uso/per l’impiego Ricostituire il liofilizzato, entro 2 minuti, in condizioni di sterilità, con il solvente precedentemente portato a temperatura ambiente o corporea. Agitare con delicatezza il flacone fino a sciogliere completamente la sostanza liofilizzata. Evitare un’agitazione energica. Normalmente la soluzione è limpida o leggermente opalescente. Soluzioni torbide e con deposito non devono essere usate. 6.7. Ragione sociale e domicilio del titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio CSL Behring GmbH – 35002 Marburg (Germania) Rappresentante per l'Italia: CSL Behring S.p.A. – P.le Stefano Türr, 5 – 20149 Milano 7. NUMERO DELL’AUTORIZZAZIONE ALL’IMMISSIONE IN COMMERCIO Kybernin® P 500 A.I.C. 025766039 Kybernin® P 1000 A.I.C. 025766027 8. DATA DI APPROVAZIONE/REVISIONE DEL RIASSUNTO DELLE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO Settembre 2007. ® = Marchio registrato (*) con riferimento alla Linea guida del CPMP: “Convalida delle procedure di eliminazione e inattivazione dei virus” ITC3070355 Bibliografia: (1) RCP (2) Gray E, Walker AD, Health AB. A collaborative study to establish the 2nd International standard for antithrombin concentrate. Thromb Haemost 1999;82:46-50 P.le S. Türr, 5 - 20149 Milano Tel. 02 349641 www.cslbehring.it ITC 3070334 - Depositato AIFA il 10/05/2007 13 Depositato presso l'Aifa il 23/10/2007 Immagini e testi tratti da Murphy P, Fale A. Manuale tascabile di anestesia (2a Ediz), Milano, Springer 2004