UNIVERSO RIETVELD
architettura arte design
il MAXXI rende omaggio al maestro olandese,
al suo mondo e alle sue influenze sull’arte e l’architettura di oggi
per la prima volta in Italia
una grande mostra presenta progetti, mobili, allestimenti, modelli, video
inaugurazione:13 aprile 2011
apertura al pubblico: 14 aprile – 10 luglio 2011
MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, www.fondazionemaxxi.it
Roma 13 aprile 2011 – Architetto, artigiano e falegname, progettista di interni e di arredi, ma anche
docente, sapiente allestitore di mostre e progettista di spazi espositivi, anticipatore di molti sviluppi
dell’architettura attuale e dell’idea contemporanea di democratic design, che sposa la qualità alla
produzione di massa. A Gerrit Rietveld (Utrecht 1888 – 1964) e al suo universo il MAXXI Architettura
dedica la prima retrospettiva monografica in Italia, dal 14 aprile al 10 luglio 2011, coprodotta dal
MAXXI con il Central Museum Utrecht e NAi Rotterdam e realizzata con il sostegno della Ambasciata di
Olanda a Roma, a cura di Maristella Casciato, Domitilla Dardi e Ida van Zijl.
La mostra - con oltre 100 opere di architettura e design per un totale di circa 400 pezzi tra disegni,
foto, modelli – ripercorre a 360 gradi l’attività del maestro olandese: dai suoi rapporti con gli artisti del
gruppo De Stijl (Theo van Doesburg, Bart van der Leck, Vilmos Huszár J.J.P. Oud) e con i protagonisti
dell’avanguardia modernista (Le Corbusier, Gropius, Mies van der Rohe, Frank Lloyd Wright) fino
agli influssi sull’architettura e il design contemporanei (da Alessandro Mendini a Ettore Sottsass a
Maarten Baas).
Tra le opere in mostra, alcuni classici di Rietveld: Casa Schröder a Utrecht del 1924, la sua prima opera
di architettura in mattoni e legno, che sembra la trasposizione plastica di un quadro di Mondrian (dal
2000 nella World Heritage List dell’Unseco); le sedie Rosso-Blu e Zig-Zag, icone del movimento
moderno; il Padiglione Olandese alla Biennale di Venezia del 1953-54, esempio di integrazione tra
spazio espositivo e opera d’arte.
E poi il confronto con il suo tempo e i colleghi, che Rietveld ha sempre mantenuto vitale e continuo. In
mostra, per esempio, il disegno della casa Farnsworth di Mies van der Rohe (Chicago, 1951), dalla
collezione del MoMA o quelli delle case al quartiere Weissenhof di Stoccarda di Le Corbusier
(1927), dalla Fondation Le Corbusier di Parigi.
Infine, il rapporto di Rietveld con il XXI secolo, che irrompe dalle quattordici interviste ai progettisti
contemporanei trasmesse in loop nello spazio di mostra (tra cui Gae Aulenti, Andrea Branzi, Vittorio
Gregotti, Enzo Mari) e nelle loro opere esposte, come la reinterpretazione della Zig-Zag di Alessandro
Mendini o la sedia Smoke di Maarten Baas, rivisitazione della Rosso-Blu.
Il percorso espositivo è inoltre arricchito dall’installazione del Laboratorio Rietveld, a cura del
Dipartimento Educazione del MAXXI: uno spazio esterno progettato dagli scandinavi Rintala
Eggerstsson Architects - in perfetto spirito rietveldiano all’insegna dell’essenzialità - in cui i visitatori
possono sperimentare la costruzione di alcuni mobili di Rietveld.
“Questo progetto – dice Pio Baldi, Presidente MAXXI – non si limita a rappresentare le opere
dell’architetto olandese secondo un tracciato chiuso in se stesso, ma indica attraverso gli interventi di
rilevanti personalità dell’architettura e del design del presente i nessi esistenti tra quella ricerca e le
proposte contemporanee”.
“Nell’opera di Rietveld – dice Margherita Guccione, Direttore MAXXI Architettura - si ritrovano molti
temi della modernità che anticipano gli sviluppi dell’architettura e del design più attuale. La mostra, nel
ripercorrere l’opera del maestro olandese e dei suoi contatti con le avanguardie del 900, si interroga
sull’eredità di Rietveld nella creatività contemporanea e sulla continuità della cultura del secolo scorso
con le ricerche più innovative del presente”.
LA MOSTRA
La mostra propone un ordinamento cronologico suddiviso in quattro sezioni e cinque
approfondimenti, questi ultimi dedicati, in particolare, a Rietveld designer.
In esposizione disegni originali, fotografie d’epoca e attuali, prototipi di mobili e oggetti di design, modelli
di architettura, libri e riviste, manifesti e pubblicità, documenti archivistici e filmati. Ai materiali originali di
Rietveld si affiancano quelli di Albini, Baas, Baldessari, Van Doesburg, Gropius, Le Corbusier, Mari,
Mendini, Mies van der Rohe, Oud, Sartoris, Sottsass, Stam, Wright, solo per citarne alcuni, provenienti
da prestigiosi musei e collezioni private in Olanda (Centraal Museum Utrecht, Nai Rotterdam, Stedelijk
Museum Amsterdam) e internazionali (MoMA New York, Bauhaus Archiv Berlino, Fondation Le
Corbusier Parigi, Archivio Storico Cassina).
LE SEZIONI
Un’idea di spazio / 1917-1925 indaga sulla sperimentazione di Rietveld sull’architettura e lo spazio, a
partire dagli ambienti astratti di stampo neoplastico legati al movimento De Stijl alla ricerca di una
spazialità aperta, fluida e sensibile, di cui Casa Schröder rappresenta l’icona più riconosciuta.
Architetture e modernità / 1925–1945 presenta la messa a punto delle idee sull’abitare, studiando i
modelli abitativi per le classi meno abbienti.
Città e disegno urbano / 1933–1950 analizza gli esperimenti di urbanistica collettiva, la ricerca di
un’armonica relazione tra gli spazi urbani e i programmi sociali, tra ambiente e nuove abitudini collettive,
come nei progetti per le case di villeggiatura.
Abitare, Lavorare, Allestire / 1950 – 1964 sono i temi della ricerca più matura tra cui spiccano due
progetti in Italia: il Padiglione Olandese alla Biennale di Venezia e l’allestimento della mostra sul
movimento De Stijl alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna nel 1960, cui si deve l’acquisto dell’unica
opera di Mondrian nelle collezioni pubbliche italiane: Grande Composizione A.
GLI APPROFONDIMENTI
Sono dedicati alla Casa Schröder, ai mobili per bambini (Rietveld è stato tra i primi nella storia del
design a progettare mobili e oggetti destinati ai bambini, come per esempio il seggiolone del 1918, alla
Piegabilità (dal suo studio sulla natura flessibile dei materiali – metallo, legno, poliestere – sono nati la
sedia Birza in fibra, la First Model in alluminio, la Sedia Danese); agli Assemblaggi (con la serie Crate
del 1934 Rietveld ha inventato i mobili faidate, forniti in un kit a imballo piatto. In mostra, tra l’altro,
diciannove modelli di Enzo Mari per la autoprogettazione); alle Icone con i classici di Rietveld, la RossoBlu e la Zig-Zag nelle loro diverse declinazioni e reinterpretazioni.
LE INTERVISTE
La mostra è introdotta da 14 interviste a storici del presente, architetti e designer contemporanei sul
portato di Rietveld nella cultura contemporanea: Gae Aulenti, Aldo Aymonino, Daniele Baroni,
Andrea Branzi, Vittorio Gregotti, Alberto Iacovoni, Enzo Mari, Alessandro Mendini, Susanna
Nobili, Anti Pansera, Tonino Paris, Sami Rintala, Adachiara Zevi.
LA GUIDA E IL CATALOGO
Universo Rietveld Guida alla Mostra a cura di Maristella Casciato e Domitilla Dardi, con un ricco corredo di
immagini illustra l’intero percorso espositivo. Rietveld’s Universe, a cura di Rob Dettingmeijer, MarieThérèse van Thoor,Ida van Zijl, NAi Publishers, Rotterdam.
UN NUOVO SERVIZIO: IL CENTRO ARCHIVI DEL MAXXI ARCHITETTURA
Il 14 aprile apre il Centro Archivi e il pubblico potrà consultare direttamente le collezioni del XX e XXI
secolo del MAXXI Architettura. Nella grande sala studio, dal design innovativo di Zaha Hadid, sarà
presentata l’acquisizione più recente, l’opera di Superstudio con 20 collage, litografie e disegni autografi in
mostra con il titolo SUPERSTUDIO. Nuove acquisizioni.
COME SARA’ IL MUSEO DEL FUTURO? LEZIONI DI MUSEOGRAFIA CONTEMPORANEA
Il 19 aprile inaugura con l’appuntamento dal titolo Studiare _ uno sguardo sul Novecento con Marco
Albini, Margherita Guccione e Fulvio Irace, una serie di incontri con esperti e professionisti attivi del
mondo dei musei. Quattro giornate di incontri, in onore di Franco Albini, a cura del Comitato Nazionale per
le celebrazioni del centenario della nascita di Franco Albini, presso l’auditorium del MAXXI di Roma.
UFFICIO STAMPA MAXXI +39 06 322.51.78 - [email protected]
RIETVELD’S UNIVERSE
architecture art and design
MAXXI pays tribute to the Dutch master
to his world and to his influence on the art and architecture of today
for the first time in Italy
a major exhibition presents drawings, furniture, interiors, models and videos
inauguration: 13 April 2011
open to the public: 14 April - 10 July 2011
MAXXI - National Museum of XXI Century Arts
www.fondazionemaxxi.it
Rome 13 April 2011 – Architect, craftsman and woodworker, interior and furniture designer but also teacher,
skilled designer of exhibitions and exhibition spaces and the anticipator of many of the developments in
current architecture and the contemporary idea of democratic design that combines quality and mass
production. MAXXI Architecture is presenting the first Italian monographic retrospective of Gerrit Rietveld
(Utrecht 1888 – 1964) and his universe from 14 April to 10 July 2011, coproduced by MAXXI with the
Central Museum of Utrecht and NAi Rotterdam, curated by Maristella Casciato, Domitilla Dardi and Ida van
Zijl. The exhibition, realised with the support of the Dutch Embassy in Rome and featuring over 100 works of
architecture and design for a total of around 400 items including drawings, photos and models, provides a
360° overview of the Dutch master’s work: from his relationships with the artists of the De Stijl group (Theo
van Doesburg, Bart van der Leck, Vilmos Huszár J.J.P. Oud) and the protagonists of the Modernist avantgarde (Le Corbusier, Gropius, Mies van der Rohe, Frank Lloyd Wright) through to his influences on
contemporary architecture and design (from Alessandro Mendini to Ettore Sottsass and Maarten Baas).
Among the works on show are a number of Rietveld classics: The Schröder House built in Utrecht in 1924,
his first architectural work in brick and wood that appears to be a plastic transposition of a Mondrian painting
(on the UNESCO World Heritage list since 2000), the Red-Blue and Zig-zag chairs, icons of the modern
movement, the Dutch Pavilion at the Venice Biennale in 1953-54, an example of the integration of
exhibition space and work of art.
Rietveld also maintained a lively and continuous debate with his time and his colleagues. In this regard, the
exhibition features a drawing of the Farnsworth House by Mies van der Rohe (Chicago, 1951) from the MoMA
collection and those of the houses in the Weissenhof district in Stuttgart by Le Corbusier (1927) from the
Fondation Le Corbusier in Paris. Lastly, Rietveld’s relationship with the 21st century is revealed through 14
interviews with contemporary protagonists on a video loop in the exhibition space (featuring Gae Aulenti,
Andrea Branzi, Vittorio Gregotti and Enzo Mari) and in their works on show such as the reinterpretation of
the Zig-Zag by Alessandro Mendini and the Smoke chair by Maarten Baas, a reworking of the Red-Blue.
The exhibition layout is further enriched by the Rietveld Workshop installation curated by the MAXXI
Department of Education: an external space designed by the Scandinavian studio Rintala Eggerstsson
Architects - in a perfect Rietveldian spirit of spare essentiality – in which visitors may experiment with the
construction of a number of pieces of furniture by Rietveld.
“The curatorial project”, says Pio Baldi, president of the MAXXI Foundation, “has not been restricted to
representing the works of the Dutch architect in isolation, but indicates through contributions by leading
figures from the worlds of present day architecture and design the links existing between his research and
contemporary work.”“In Rietveld’s work”, says Margherita Guccione, director of MAXXI Architecture, “we find
many of the themes of modernity that anticipate the developments of the most up-to-date architecture and
design. In reviewing the work of the Dutch master and his contacts with the avant-gardes of the 20th century,
the exhibition examines Rietveld's heritage found in contemporary creativity and the continuity of the culture
of the past century in the most innovative research of the present.”
THE EXHIBITION
With a chronological configuration, the exhibition is subdivided into four clusters and five focuses, these last
devoted in particular to Rietveld the designer.
Original drawings, contemporary and original photos, prototypes of furniture and design objects, architectural
models, books and magazines, posters and advertisements, archive documents and films are all on show.
The original Rietveld materials are flanked by those of Albini, Baas, Baldessari, Van Doesburg, Gropius, Le
Corbusier, Mari, Mendini, Mies van der Rohe, Oud, Sartoris, Sottsass, Stam, Wright, to name but a few,
drawn from prestigious museums and private collections in Holland (the Centraal Museum in Utrecht, NAi in
Rotterdam, the Stedelijk Museum in Amsterdam) and elsewhere (MoMA in New York, the Bauhaus Archive in
Berlin, the Fondation Le Corbusier in Paris and the Cassina Historical Archive).
THE CLUSTERS
An idea of space / 1917-1925 investigates Rietveld’s experiments with architecture and space, beginning
with the abstract interiors with a Neoplastic configuration linked to the De Stijl movement through to a search
for an open, fluid and sensitive space of which the Schröder House represents the most recognisable icon
Architecture and Modernity / 1925-1945 presents the development of ideas regarding habitation, studying
the model homes for the less wealthy classes.
City and urban design / 1933-1950 analyses the experiments in collective planning, the search for a
harmonious relationship between urban spaces and social programmes, between environment and new
collective attitudes as in the designs for holiday homes.
Living, Working, Exhibiting / 1950-1964 are the themes of Rietveld’s most mature research among which
two projects of note were realised in Italy: the Dutch Pavilion at the Venice Biennale and the exhibition on the
De Stijl movement at the National Gallery of Modern Art in 1960 which led to the only acquisition of a work by
Mondrian for an Italian public collection. Large Composition A.
THE FOCUSES
In-depth features are devoted to the Schröder House, Children’s furniture (Rietveld was one of the first
figures in the history of design to create furniture and objects for children such as the highchair from 1918,
Foldability (his studies of the flexible nature of materials - metal, wood, polyester – led to the Birza chair in
fibre, the First Model in aluminium and the Danish Chair), Assempbling (with the Crate series from 1934
Rietveld invented self-assembly flat-pack furniture. The exhibition also features 19 models for self-design by
Enzo Mari) and the Icons with the Rietveld classics, the Red-Blue and the Zig-Zag in their diverse versions
and reinterpretations.
THE INTERVIEWS
The exhibition is introduced by 14 interviews with contemporary historians, architects and designers regarding
Rietveld's influence on contemporary culture: Gae Aulenti, Aldo Aymonino, Daniele Baroni, Andrea
Branzi, Vittorio Gregotti, Alberto Iacovoni, Enzo Mari, Alessandro Mendini, Susanna Nobili, Anty
Pansera, Tonino Paris, Sami Rintala and Adachiara Zevi.
THE GUIDE AND THE CATALOGUE
Rietveld’s Universe Guide to the exhibition edited by Maristella Casciato and Domitilla Dardi illustrates
the entire exhibition with an extensive series of images. Rietveld’s Universe, edited by Rob
Dettingmeijer, Marie-Thérèse van Thoor and Ida van Zijl, NAi Publishers, Rotterdam.
A NEW SERVICE: THE MAXXI ARCHITECTURE ARCHIVES CENTRE
The Archives Centre will be opening on 14 April, permitting the public to directly consult MAXXI Architecture’s
XX and XXI century collections. The museum’s most recent acquisitions will be presented in the innovative
large study hall designed by Zaha Hadid: the work of Superstudio with 20 collages, lithographs and autograph
drawings exhibited under the title SUPERSTUDIO. New acquisitions.
THE MUSEUM OF THE FUTURE? CONTEMPORARY MUSEOGRAPHY LECTURES
A series of encounters with experts and professionals working in the museum world will be inaugurated on 19
April with Study – a view of the 20th Century with Marco Albini, Margherita Guccione and Fulvio Irace.
Four study days in honour of Franco Albini, curated by the National Committee for the celebration of the
centenary of the birth of Franco Albini hosted in the MAXXI auditorium in Rome.
MAXXI PRESS OFFICE +39 06 322.51.78 - [email protected]
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