Marcatori di danno miocardico 1 Caso clinico Paziente di 67 anni Fumatore Storia recente di polmonite Ipercolesterolemia e presenza di calcolosi biliare Dolore toracico oppressivo 2 Diagnosi Differenziale dei dolori toracici severi o prolungati Infarto miocardico Angina instabile Dissezione Aortica Pericarditi Gastrointestinale Patologie polmonari Esofagiti Ulcera peptica Colica biliare Pancreatite Embolismo Polmonite Pleurite Pneumotorace Sindrome da iperventilazione psicogena Dolore di parete (muscolare o neurologico) 3 Infarto miocardico 4 2.000.000 pz con dolore toracico 800.000 (40%) Dimessi come non cardiaci 1.200.000 eziologia cardiaca 60 % 10.000 IMA(1,2%) 80.000 Morte improvvisa 220.000 (18%) 300.000 IMA SCA 600.000 non cardiaca (S.Coron.Acuta) Stime annue in Italia 5 “L’ORA PREZIOSA” O GOLDEN HOUR. Percentuale di muscolo cardiaco che può essere salvato da un intervento precoce in terapia intensiva in base alla rapidità dell’intervento 6 Ritardo evitabile Si definisce "Ritardo evitabile" il tempo tra l'inizio della sintomatologia dell'infarto e l'inizio della trombolisi. può essere diviso in tre componenti: ritardo decisionale, ritardo organizzativo e ritardo intraospedaliero. il ritardo decisionale è il maggiore componente del ritardo totale 23% nei pazienti ricoverati entro le 2 ore 80% nel gruppo che arriva dopo le 12 ore 7 Infarto miocardico acuto Dolore tipico Alterazioni ECG tipiche Onde Q patologiche Innalzamento o depressione del segmento ST Marker di necrosi miocardica 8 Angina instabile Processo acuto di ischemia miocardica non sufficientemente severo da provocare una necrosi miocardica Non si ha rilascio di marcatori di necrosi nel sangue 9 Marcatore biochimico ideale Facile da misurare Rapido turnover Ampiamente disponibile Basso costo Alta sensibilità per l’IMA in fase precoce Alta sensibilità per l’IMA in fase tardiva Alta specificità 10 Sensibilità Capacità di un test di dare risultati positivi in un soggetto malato Veri positivi al test Totale dei malati 11 Specificità Capacità di un test di dare risultati negativi in un soggetto non malato Veri negativi al test Totale dei non malati 12 Storia dei marker biochimici 1954 SGOT 1955 LDH 1960 CPK 1972 elettroforesi CPK CK - MB 1975 CK-MB mediante immunoinibizione CK - B 1975 Mioglobina 1985 CK - MB Massa (saggio immunologico) 1989 Troponina T 1992 Troponina I 13 Creatina chinasi totale (CPK) Poco costosa e rapidamente dosabile Aspecifica presente in tutti i muscoli Limiti di riferimento poco definiti Alto valore predittivo negativo valori bassi non variabili escludono un IMA Proporzionali alle dimensioni dell’infarto Utili per valutare la riperfusione Unità di attività 14 Creatinina chinasi MB Specifico per il miocardio Meno correlato con l’estensione dell’infarto 15 % delle CPK cardiache Piccole quantità in: muscolo scheletrico Intestino Utero Prostata 15 Creatinina chinasi MB Si innalza a livelli diagnostici dopo 410 h Torna alla normalità dopo 2-3 giorni Metodiche Immunoinibizione CK-MB massa 16 Creatinina chinasi MB Cause non cardiache di incremento Traumi muscolari Patologie muscolari 17 Mioglobina Si innalza dopo 23 ore 24 ore per tornare alla norma Non specifico Metodiche Saggio immunologico 18 Saggi immunologici 19 Troponine Troponina C: lega il calcio Stessa isoforma nel muscolo scheletrico e cardiaco Troponina T lega la tropomiosina Troponina I inibisce la contrazione 20 Troponine Richiedono la presenza di necrosi per essere rilasciate dal sarcomero Crescono rapidamente dopo i sintomi (4-12 ore) Picco 12-24 ores. Rilascio continuo fino a 10-14 giorni Vie di escrezione non note 21 Troponine Isoforma cardiaca della troponina I localizzata solo nel miocardio strettamente complessata con la tropomiosina <5% nel citoplasma Porzioni N e C terminali e centrale Necrosi miocardica taglio e liberazione in circolo di C e N terminali saggi immunologici Legame forte con la troponina C può alterare la misura 22 Troponine Troponina T 4 isoforme Il muscolo scheletrico fetale presenta anche delle isoforme cardiache Danni muscolari, lesioni, insufficienza renale riespressione della troponina T nel muscolo 23 Quale tipo di esame utilizzare nel sospetto di IMA? Come posso valutarlo? 24 Marker miocardici e tempi 25 Troponine e prognosi Troponine negative e ECG normale mortalità 1% Troponine negative e ECG anomalo mortalità 4% a 1 mese N Engl J Med 1996;335:1342–9. 26 Troponine: aumenti non correlati all’IMA Insufficienza renale la cTnT è più spesso elevata rispetto alla cTnI Non correlata con la frequenza e l’efficacia della dialisi Predice un outcome negativo nei pazienti stabili Scompenso cardiaco Incrementi cronici di TnT e TnI Valori di fino a valori <0.05 predicono un rischi aumentato 27 Troponine: aumenti non correlati all’IMA Embolia polmonare incremento delle troponine cardiache comune in corso di embolia polmonare Sovraccarico acuto ventricolo destro stress di parete danno cellulare pazienti con maggior compromissione del ventricolo destro maggior rischio complicanze, recidive e mortalità intraospedaliera e a breve termine Pericarditi il rialzo dei valori di troponina sarebbe imputabile ad un danno di tipo infiammatorio a carico dei miociti sub epicardici picco di rilascio intorno al secondo giorno e cinetica simile alle SCA e’ stata notata una correlazione tra valori di troponina e modificazioni elettrocardiografiche (ST) problemi di diagnosi differenziale 28 Troponine: aumenti non correlati all’IMA Cardiopatia ipertensiva la troponina I può risultare elevata in una significativa percentuale di pazienti con ipertensione arteriosa e ipertrofia miocardica l’aumentato stress di parete sembrerebbe indurre alterazioni della permeabilità di membrana e conseguente rilascio di troponina dal citosol non è da escludere il rimodellamento della microcircolazione coronarica come causa del fenomeno Miocardite il riscontro di cTnI aumentata è frequente nei pazienti con miocardite L’aumento dei valori di cTnI nel siero sarebbe evidente soprattutto nelle fasi iniziali della malattia (entro un mese dall’inizio dei sintomi) non sembrerebbe esserci correlazione tra aumento di cTnI e severità del quadro istologico 29 Troponine: aumenti non correlati all’IMA traumi cardiaci chemioterapici sanguinamento gastrointestinale anemia ablazione con radiofrequenze cardioversione elettrica scariche da AICD cirrosi epatica malattia di Pompe ipotiroidismo tachiaritmie shock settico stroke pre eclampsia 30 Troponine: falsi positivi presenza di anticorpi eterofili fattore reumatoide (Fitzmaurice TF et al Clin Chem 1998) (Dasgupta A et al Am J Clin Pathol 1999) incompleta separazione del siero (Nosanchuk JS et al Clin Chem 1999) emolisi bilirubina (Dasgupta A. et al J.Clin. Lab. Anal. 2001) 31 Propietà dei marker singoli Marker Initial Rise Peak Persistence Heart Specificity CK 4-6h 18 - 24 h 24 - 36 h + CK MB 4-6h 16 - 20 h 18 - 30 h ++ Myoglobin 1 - 2 h 4-6 h 8 - 12 h + Troponin I 4 - 6 h 18 - 24 h 5-7 d ++++ Troponin T 3 - 5 h 18 - 24 h 5-7d ++++ 32 The new ACC guidelines Biochemical markers for detecting Myocardial Necrosis - diagnostic criteria Maximum cTnT or cTnI 99th percentile of reference group on one occasion during 1st 24hours Or maximal CK MB exceeding 99th percentile for reference group on two successive samples or maximal value twice the upper limit of normal. Values for CK MB should rise and fall. CK is not recommended for diagnosis but may or should be continued for scientific or epidemiological purposes . CK MB or Myoglobin may be needed to detect re-infarction. 33 Il futuro Indicatori precoci dell’instabilità di placca Indicatori precoci dell’attività trombotica Marker di sensibilità IIb/IIIa Indicatori dell’attivazione citochinica 34