Co.Di.Fi.Co. Gli SWAP del Comune di Acqui Terme UN RISULTATO CONCRETO 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 1 CHI SIAMO • Un gruppo di cittadini acquesi decisi a vedere chiaro nell'affare swap che vede coinvolto il nostro comune. • Spronati dall'inerzia dell'amministrazione. • Si sono riuniti nel Co.Di.Fi.Co. : Comitato Difesa Finanze Comunali. 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 2 Co.Di.Fi.Co. Comitato Difesa Finanze Comunali • • • • • Domenico Borgatta Piera Petrini Levo Simone Grattarola Mauro Martino Augusto Vacchino 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 3 L’AFFARE SWAP 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 4 Gli attori • L’amministrazione comunale di Acqui Terme dal 2001 ad oggi ha stipulato con CRT prima e Unicredit S.p.A. dopo, 8 contratti finanziari in strumenti derivati. Sono ad oggi ancora aperti 3 contratti finanziari in strumenti derivati. • Tali contratti sono stati sottoscritti durante la gestione Bosio – Rapetti. 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 5 Proponente - Consulente C.R.T. S.P.A. ora UNICREDIT BANCA S.P.A. attraverso società diverse del gruppo • CRT poi Unicredit • Unicredit Banca Mobiliare S.p.A • Unicredit Banca di Impresa S.p.A. • Unicredit Corporate Banking S.p.A. Sottoscrittore COMUNE DI ACQUI TERME • Abitanti 20.000 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 6 COSA SONO I DERIVATI Quelli che oggi vengono comunemente conosciuti come derivati e la cui denominazione corretta è: strumenti finanziari derivati, sono contratti basati sull'andamento di alcune variabili, che possono essere di natura diversa. Il termine “derivato” indica quindi che il valore del contratto deriva, appunto, dal valore di un altro strumento finanziario oppure da un'attività o ancora da un altro indice sottostante. Le principali categorie di derivati di base utilizzate oggi sono: • gli swap, • i future, • i forward (molto simili al "future" concettualmente ma differenti nell'operatività), • le opzioni. I contratti derivati si distinguono inoltre a seconda che vengano negoziati in mercati regolamentati (derivati “exchange traded”) e quindi con caratteristiche predefinite ovvero al di fuori degli stessi (derivati “over the counter” - Otc). I derivati negoziati “over the counter”(letteralmente al “banco”) sono contratti con caratteristiche non uniformi, con conseguente facoltà delle parti di adattamento alle proprie esigenze e senza l’obbligo di versamento di margini di garanzia. In tale ambito, la posizione degli istituti di credito può assumere la veste di controparte contrattuale effettiva. 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 7 A COSA SERVONO • L’utilizzo dei derivati ha tre finalità principali, la prima di “copertura”, la seconda “speculativa”, la terza di “arbitraggio”. • Gli strumenti derivati possono essere utilizzati per copertura di un rischio (hedging), utilizzando un derivato con effetto opposto all’operazione che si vuole coprire. Il rischio di tasso d’interesse può essere definito come la probabilità che le variazioni del tasso d’interesse cui si è esposti producano effetti indesiderati sulla economicità della gestione. Ad esempio un ente che abbia contratto un mutuo a tasso variabile, sopporta il rischio legato all’aumento dei tassi, che si tradurrebbe in un aumento degli interessi passivi pagati sul debito residuo. La copertura da tale rischio si potrebbe attuare stipulando un contratto derivato che comporti dei guadagni in caso di aumento dei tassi di interesse, neutralizzando così in tutto o in parte i maggiori esborsi a titolo di interessi passivi. 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 8 GLI “SWAP” • Il comune ha stipulato con la banca contratti “swap”. La traduzione letterale di “Swap”, cioè scambio, identifica la sostanza del contratto: due parti si accordano per scambiare tra di loro flussi di pagamenti (anche detti flussi di cassa) a date certe. I pagamenti di ciascuna controparte sono determinati sulla base di una formula matematica. • Sulla base dei contratti stipulati, il Comune doveva versare a scadenze semestrali prestabilite un ammontare di denaro, determinato moltiplicando un cifra convenzionale per un tasso di interesse. La Banca a sua volta doveva versare a scadenze semestrali prestabilite un ammontare di denaro, determinato moltiplicando un cifra convenzionale per un tasso di interesse. • Ovviamente il Comune viene a guadagnare solamente nel caso in cui le cifre corrisposte siano inferiori a quelle pagate. 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 9 ESEMPIO: DERIVATO 1 • • • • Il comune ha stipulato in data 15 ottobre 2001 con la banca un contratto “swap”, denominato IRS. Secondo quanto stabilito dal contratto il Comune e la Banca si sono impegnate a scambiarsi semestralmente dei flussi di cassa determinati su un valore pari ad euro 8.033.849,94, denominato nozionale. I flussi vengono determinati con parametri differenti. La Banca si impegna a corrispondere somme calcolate moltiplicando il tasso fisso del 7% per il nozionale, fino alla data di scadenza. Il Comune si impegna a corrispondere: per i primi 4 anni: somme calcolate moltiplicando il tasso fisso del 6,50% per il nozionale, se l’Euribor 6 mesi non superi il 5,30%; per i successivi sei anni: somme calcolate moltiplicando il tasso fisso del 6,68% per il nozionale, se l’Euribor 6 mesi non superi il 6,20%. Ad esempio supponendo che l’Euribor 6 mesi non superi il 5,30%, i flussi verrebbero così calcolati: 1. Flusso dovuto dalla Banca al Comune: 8.033.849,94 x 7,00% = 562.369,50 2. Flusso dovuto dal Comune alla Banca: 8.033.849,94 x 6,50% = 522.200,25 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 10 UP-FRONT I contratti swap sono generalmente costituiti in modo tale che, al momento della stipula, le prestazioni previste sono equivalenti. Ciò significa che il valore dei flussi di cassa futuri da versare e da incassare sono al momento della stipula equivalenti. In altri termini, è reso nullo il valore iniziale del contratto; qualora lo swap non fosse così costruito e il valore iniziale non fosse nullo, ci dovrà essere un flusso di cassa iniziale per compensare la parte gravata dalla prestazione di maggior valore. Per meglio comprendere facciamo un esempio. 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 11 UP-FRONT • Un soggetto stipula con un istituto di credito uno swap che contrattualmente prevede i seguenti flussi attesi di cassa: Flussi da pagare Flussi da incassare Anno Flusso Anno Flusso 1 4,5 1 3,5 2 4,5 2 4 3 4,5 3 4,5 Totale 13,5 Totale 12 • In sostanza in base al contratto così stipulato il soggetto valutando ad oggi i flussi di cassa futuri si troverà a pagare di più euro 1,5 di quanto incasserà. • Nessuna persona di buon senso sottoscriverebbe questo swap. 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 12 UP-FRONT • Tuttavia prevedendo un flusso di cassa iniziale (detto up-front) le posizioni si controbilanciano. Flussi da incassare Flussi da incassare Anno Anno Flusso Up-front 1,5 1 3,5 2 4 Flusso 1 3,5 2 4 3 4,5 3 4,5 Totale 13,5 Totale 13,5 • Quindi l’up-front non è altro che un flusso iniziale che renda conveniente per entrambi i contraenti lo swap. Senza il versamento dell’up-front una parte è già in perdita prima ancora di iniziare l’esecuzione del contratto. 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 13 COSA SIGNIFICA “APERTURA CONTRATTO” L’apertura dei contratti derivati è necessaria al fine di comprendere il vero danno patito. A titolo esemplificativo, per comprenderne l’importanza, si riportano qui di seguito alcuni grafici ove vengono illustrate le possibilità di guadagno e perdita, al momento della stipula, del sesto contratto “Collar Swap”. Sapendo quanto segue sarebbe stato sottoscritto? 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 14 SESTO DERIVATO – COLLAR SWAP Primo periodo dal 31/12/2005 al 31/12/2010 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 15 SESTO DERIVATO – COLLAR SWAP Primo periodo dal 31/12/2005 al 31/12/2010 OBIETTIVO Copertura da un aumento dei tassi di interesse area Euro. RISULTATO OTTENUTO Come evidenziato più aumentano i tassi e maggiori sono le perdite accumulate dal comune. Tali perdite si accumulano alle perdite legate all’aumento dei tassi sui finanziamenti per i quali era stata studiata la copertura. 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 16 SESTO DERIVATO – COLLAR SWAP Secondo periodo dal 31/12/2010 al 31/12/2025 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 17 SESTO DERIVATO – COLLAR SWAP Secondo periodo dal 31/12/2010 al 31/12/2025 OBIETTIVO Copertura da un aumento dei tassi di interesse area Euro. RISULTATO OTTENUTO Come evidenziato dal grafico non vi è nessuna copertura dal rischio di aumento dei tassi, al contrario nel caso di incremento il comune si trova fortemente penalizzato. 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 18 Come nasce l’affare Nel 2001 il comune di Acqui • Si avvale della consulenza di UBM • Definisce un proprio funzionario “operatore qualificato” in campo finanziario • Firma un prestampato della banca in tal senso • Sottoscrive il primo swap e da il via a tutta la vicenda Particolare attenzione va data alla figura del consulente esterno e alla attribuzione di “operatore qualificato” che il comune dà ad un proprio funzionario . Vedremo in seguito che ne pensa il magistrato di queste attribuzioni 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 19 Come si sviluppa l'affare Stabilite le premesse inizia una attività che porta nel corso di 5 anni alla stipula di altri 7 contratti in un frenetico balletto di chiusure fortemente anticipate di contratti esistenti e aperture di contratti nuovi senza che, almeno in apparenza, se ne capisca il senso. Che ragione c'era per firmare cosi tanti contratti ? 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 20 L'affare swap esplode • Milena Gabanelli nella trasmissione Report solleva il problema della pericolosità degli swap e include il comune di Acqui nella lunga lista dei sottoscrittori • La reazione dell'amministrazione comunale è a dir poco sconcertante “tutto a posto, tutto sotto controllo” • Un gruppo di cittadini decide che almeno la cosa andava approfondita e ordina una perizia tecnica sugli 8 contratti ad una società di analisti indipendenti leader del settore (Consultique). Ne emerge un quadro sconvolgente. 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 21 Il valore dell'up front La prima cosa che emerge è la differenza tra l'ammontare degli up-front riconosciuti da Unicredit e quelli calcolati da Consultique secondo gli standard di mercato. E importante notare che il calcolo dell'up-front va fatto al momento stesso della firma del contratto in base alle condizioni di mercato valide al momento 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 22 I numeri degli up front X X X X A X A A data del contratto tipo importo (EURO) APPLICATO dalla BANCA CALCOLATO da Consultique DIFFERENZA 15.ott.2001 12.giu.2003 6.dic.2004 6.dic.2004 6.dic.2004 22.dic.2005 30.ott.2006 30.ott.2006 i.r.s i.r.s c.s. c.s. c.s. c.s. c.s. c.s. 8.033.849,39 20.336.056,94 8.336.217,15 18.164.000,97 4.896.452,68 19.909.417,32 8.999.698,44 22.163.456,22 103.291,38 120.000,00 0,00 130.000,00 45.000,00 75.000,00 0,00 0,00 206.293,43 256.730,08 127.531,23 329.347,27 153.459,47 270.592,01 302.961,72 1.077.018,59 -103.002,05 -136.730,08 -127.531,23 -199.347,27 -108.459,47 -195.592,01 -302.961,72 -1.077.018,59 X contratti chiusi A contratti aperti 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 23 Prima spiegazione Gli up-front vanno dai circa 206.000 euro del primo contratto ad oltre un milione dell'ultimo e questo dà una spiegazione del perchè in 5 anni si sono fatti 8 contratti : la Banca ha ottenuto contratti con valore iniziale via via sempre più alto fino a giungere ad oltre un milione di euro. E questi contratti la Banca li può vendere sul mercato al loro vero valore e trattenere i soldi che avrebbe dovuto dare al Comune. Ma non c'è solo questo. 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 24 Valore del contratto swap “mark to market” Il contratto swap ha un valore intrinseco che, come per tutti gli strumenti finanziari , cambia al cambiare delle condizioni di mercato. Questo valore (mark to market), variabile e “sulla carta” quando il contratto è aperto, si materializza e diventa concreto quando il contratto viene chiuso prima della sua naturale scadenza. Complessivamente sono stati chiusi 5 contratti, è quindi utile vedere quanto valevano i 5 contratti all'atto della loro chiusura anticipata Se il valore era negativo il comune doveva pagare la Banca alla chiusura del contratto , viceversa se il valore era positivo la Banca doveva pagare il Comune. 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 25 Il valore dei contratti swap mark to market ( valori ricavati dalla perizia Consultique ) X X X X A X A A data del contratto origine importo (EURO) valore alla chiusura 15.ott.2001 12.giu.2003 6.dic.2004 6.dic.2004 6.dic.2004 22.dic.2005 30.ott.2006 30.ott.2006 nuovo rinegoziato nuovo rinegoziato nuovo rinegoziato rinegoziato rinegoziato 8.033.849,39 20.336.056,94 8.336.217,15 18.164.000,97 4.896.452,68 19.909.417,32 8.999.698,44 22.163.456,22 53.369,37 -85.793,33 -125.724,01 -62.201,08 aperto -632.030,37 aperto aperto X contratti chiusi A contratti aperti 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 26 Commento Come si vede il valore di chiusura dei contratti chiusi va da un valore positivo per il comune di circa 53.000 euro ad una valore negativo , sempre per il comune di oltre 630.000 euro In realtà il comune non ha mai ricevuto, ma soprattutto non ha mai pagato alla banca nessun importo in modo trasparente. Se esaminiamo questo aspetto avulso dagli altri la banca avrebbe finanziato in modo occulto il Comune. Cioè il comune avrebbe ricevuto finanziamenti non dichiarati In realtà tutto è collegato : dal primo contratto del 2001 all'ultimo del 2006, chiusure, aperture , up-front e mark to market si intrecciano sistematicamente . Vediamo un esempio 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 27 Un esempio di intreccio • Il 30 ottobre 2006 viene chiuso con forte anticipo il contratto da 19.909.471,32 euro che , al momento della chiusura, aveva un mark to market negativo per il comune di 632.030,37 euro. • Lo stesso giorno viene stipulato un nuovo contratto di 22.163.456,22 euro che aveva, al momento della stipula, un valore di up-front positivo per il comune, di 1.077.018,59 euro • Quindi , banalmente , il Comune avrebbe dovuto pagare alla banca 632.030,37 per la chiusura anticipata del primo contratto. • Altrettanto banalmente il Comune avrebbe dovuto ricevere dalla banca 1.077.018,59 quale upfront del nuovo contratto • Ma le cose non vanno così : il tutto avviene a zero, zero il valore di chiusura del primo contratto, zero il valore dell'up-front del secondo contratto. • A parte il non trascurabile fatto della differenza a favore del comune di 444.988,22 euro c'è un fatto importante : a bilancio i seicentomila euro sono perdite che dovrebbero risultare mentre il milione di euro, secondo i principi contabili, dovrebbe essere accantonato a copertura delle future perdite. Perchè l'up-font positivo ha esattamente questo significato : compenso iniziale a copertura di perdite future. Ma niente appare. 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 28 Cosa ha fatto il Co.Di.Fi.Co Da tutto quanto emerso dalla perizia e dalle modalità di stipula dei contratti ( consulenza UBM e “operatore qualificato” ) abbiamo ritenuto che ci fossero elementi sufficienti per un esposto alla Magistratura. Abbiamo scelto la strada più ovvia : abbiamo ritenuto che ci fosse una truffa perpetrata dalla Banca contro il Comune e l'abbiamo denunciata. Semplice, trasparente, chiaro. 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 29 Passi operativi • Raccolta di documentazione dal comune : contratti swap e delibere. Decisivo l'apporto del consigliere Borgatta • Perizia dei contratti fatta fare ad una società leader del settore (Consultique , la società che collabora con Report) • Supporto di legali e di periti ( Studi Bistolfi ,Ciullo e Tarquini & Tarquini) di elevata competenza e specializzazione nel settore • Denuncia alla Magistratura Risultati • Ordinanza di sequestro • Nessuna opposizione al sequestro da parte Unicredit 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 30 Cosa ha ottenuto Il sequestro preventivo di 1.253.154,00 euro presso UNICREDIT Primo sequestro legato agli swap effettuato in una banca italiana 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 31 Cosa ha fatto il Comune Riportiamo quanto fatto dal Comune perché riteniamo che sia un modo errato , inefficace e costoso di affrontare il problema. Il nostro scopo è quello di informare per evitare che altre amministrazioni percorrano inutilmente strade simili. 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 32 Passi operativi • Incarico a consulenti esterni – Almeno 2 • Tentativo di accordo con la controparte Unicredit • Fallimento accordo • Sospensione pagamenti e “Autotutela” Risultato • Unicredit ricorre al TAR contro la sospensione dei pagamenti 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 33 Cosa ha ottenuto 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 34 Quali erano i nostri dubbi 1) Se le competenze tra la Banca ed il Comune non sono eguali siamo in presenza di una anomalia 2) Se la Banca ha omesso di chiarire al Comune tutti gli aspetti di rischio del contratto siamo in presenza di una anomalia 3) Se la Banca in caso di up front dato al Comune minore del giusto ha omesso di dire che la differenza era la sua commissione siamo in presenza di una anomalia 4) Se la Banca , nel duplice ruolo di consulente e venditore, non ha prospettato al comune altre soluzioni oltre alle proprie siamo in presenza di una anomalia. 5) Se la Banca , nella ambiguità tra up-front e mark to market ha nascosto il suo vero utile (commissioni implicite) siamo di fronte ad una anomalia Vediamo cosa dice la Magistratura nel decreto di sequestro 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 35 Il decreto 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 36 Il decreto-note • Sono state estratte alcune parti del decreto di sequestro preventivo che , a nostro parere, sono utili per migliorare la comprensione della vicenda. • Si e cercato in ogni modo di non alterarne il flusso logico anche in presenza di paragrafi esclusi (.......) • Le aggiunte tra parentesi non appartegono al decreto ma sono state inserite per facilitare la comprensione delle parti estratte,sono comunque state limitate allo stretto indispensabile • Le sottolineature ed il grassetto, tranne rari casi,non sono presenti nel decreto, ma sono state fatte per evidenziare concetti che riteniamo degni di particolare attenzione 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 37 Un estratto dal decreto Artifici e raggiri messi in atto dalla Banca 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 38 Mediante artifici e raggiri consistiti, nel: non dichiarare all'Ente Pubblico, al momento dei primi contatti per lo studio della possibilità di stipula dei contratti, la propria posizione di conflitto di interessi atteso che l'UBM si proponeva come consulente, tacendo la contemporanea qualità di futura parte contrattuale, in espressa violazione della norma di cui all'art. 27 reg. CONSOB 11522/98; - (.......) - Occultare la reale entità dell'indice di rischio, anche in rapporto alla posizione qualificata dell'Istituto bancario, e alla inesperienza e mancanza di competenza della controparte ente pubblico - ottenere la firma della dichiarazione di cui all'art. 31 comma 2 del regolamento CONSOB n. 11522/1998, avendo occultato le reali conseguenze dell'assunzione del ruolo di “operatore qualificato” di cui alla detta norma, e di conseguenza dolosamente spogliando il Comune di Acqui Terme della tutela dovutagli in forza della qualificazione ad esso spettante, violando in particolare i doveri normativamente sussistenti in capo agli Operatori Finanziari circa le protezioni da assicurare ai clienti così qualificati,protezioni espressamente indicate dal regolamento CONSOB citato; - (.....) 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 39 Un estratto dal decreto Sul comportamento dei funzionari della banca Ma chi scriveva le delibere comunali ? 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 40 (I funzionari della Banca) con comune apporto di condotte, nell'ambito delle rispettive competenze, nel corso della trattative con il Comune, ciascuno personalmente recandosi ad Acqui Terme e addirittura predisponendo i contenuti delle dichiarazioni e delibere apparentemente provenienti dall'Ente pubblico e dai suoi rappresentanti, inducevano in errore dapprima il Consiglio Comunale di Acqui Terme e, quindi, la giunta Comunale che, dopo aver deliberato incaricava dell'esecuzione la Dirigente del servizio Ragioneria Maria Pia Sciutto, così da procurare, con la sottoscrizione dei relativi atti di impegno con la banca, in capo a quest'ultima, così come rappresentata, l'illecito profitto, definitivamente acquisito, da iscriversi in bilancio secondo i Principi Contabili Internazionali,(....) con corrispondente danno per il Comune di Acqui Terme. Con le aggravanti di avere cagionato un danno di rilevante gravità, di avere profittato di circostanze (asimmetria informativa ed abuso di posizione dominante) tali da rendere la privata difesa sommamente difficile, dell'avere agito con abuso di prestazione d'opera professionale di natura fiduciaria. 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 41 Un estratto dal decreto Gli up front Difformità di valore 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 42 (La perizia tecnica dei contratti) nella quale ogni strumento derivato viene esaminato nelle sue caratteristiche, e valutato - pricing- al momento della sua:sottoscrizione, con determinazione della somma che avrebbe dovuto essere versata dalla Banca per riequilibrare il finanziamento e partire da un effettivo "costo zero": dalla differenza fra tale somma e l‘ "up front" effettivamente versato, si è ricavato il profitto ingiustamente ricavato dalla banca per ciascun contratto. 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 43 Un estratto dal decreto Artifici e Raggiri della banca La negligenza degli amministratori comunali attratti dagli up-front 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 44 Dal punto di vista degli artifici e raggiri, deve considerarsi la condotta degli indagati(i funzionari della banca) nel prospettare all'Ente Pubblico la “ vantaggiosità " dell'operazione. Infatti, emerge la difformità fra la loro reale natura – in sostanza delle vere e proprie "scommesse al buio" sull'andamento dei tassi - e i termini in cui gli stessi contratti furono proposti e presentati all'Ente Pubblico contraente - da parte del quale sussiste parziale responsabilità per la negligenza con cui tutta la tematica fu affrontata, semplicemente attratti i pubblici amministratori dalla facilità di incasso immediato di contanti sotto forma di up-front- : agli stessi fu semplicemente prospettata la possibilità di operare una rinegoziazione del proprio debito con la immediata conseguenza di poter incassare denaro liquido, senza affatto fornire concrete ed esaustive indicazioni sull'elevato rischio, anzi addirittura prospettando falsamente, come si deduce dalla analisi dei contratti- che gli stessi valessero quale "copertura" contro i rischi di oscillazione dei tassi, mentre si trattava di una speculazione. Nella maggioranza dei casi non si tratta affatto di contratti di copertura, ma con gli stessi è la Banca che si assicura una copertura contro i tassi, mentre il Comune scommette su una loro riduzione. L'"up front" veniva poi presentato quale anticipazione sui futuri guadagni e non nella sua reale natura di somma dovuta per riequilibrare la posizione di svantaggio del contraente. 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 45 Un estratto dal decreto Il conflitto di interessi 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 46 - l'occultamento del conflitto di interessi. Le operazioni finanziarie furono infatti ideate, preparate, offerte, consigliate e negoziate dall'UBM Unicredit Banca Mobiliare- consulente del Comune, che manifestò la propria disponibilità a perfezionare le suddette operazioni finanziarie, a titolo gratuito, tramite la banca CRT (di lì a poco confluita nella stessa Unicredit spa). In tal modo il soggetto che operava come consulente nei fatti non era altro che la controparte del Comune stesso. L'UBM inizialmente si offrì quale "consulente", ma mai operò come tale - ad esempio fornendo al cliente opzioni fra prodotti di operatori finanziari diversi -limitandosi semplicemente ad offrire il proprio prodotto; il che sarebbe legittimo se fosse stato esplicitato, mentre UBM ha sempre omesso di informare su tale rilevantissima circostanza. (.......) L'aver omesso di segnalarla costituisce grave violazione del principio di correttezza e buona fede contrattuale e di precisi doveri giuridici sanciti a livello internazionale e dalla legge regolamento CONSOB 11 522/98 art. 27-; 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 47 Un estratto dal decreto L’operatore qualificato 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 48 - l'avere ottenuto dai rappresentanti dell'Ente pubblico la firma del modulo relativo alla natura di "operatore qualificato" ai sensi dell’art. 31 regolamento CONSOB 11522/98, senza che tale condizione sussistesse realmente e senza rendere edotta controparte della circostanza che con tale firma essa rinunciava alla tutela predisposta dal legislatore nei suoi confronti per la materia della contrattazione di valori mobiliari ( vedi sit dott. Sciutto in data 26 febbraio 2009); 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 49 Un estratto dal decreto Speculazioni incompatibili 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 50 (la banca) l'avere, sia in occasione della stipulazione iniziale, sia delle rinegoziazioni, omesso di dichiarare la reale natura dell’up-front pagato dalla Banca, omettendo cosi dì chiarire che lo stesso è non una forma di anticipazione di credito, ma il dovuto a fronte della necessità di riequilibrare - almeno nel momento della stipulazione - le posizioni dei contraenti, fra le quali quella del cliente è la maggiormente svantaggiata: la comprensione di questo meccanismo, del tutto incompatibile con un investimento operato da un Ente pubblico, avrebbe evitato se non la stipulazione iniziale, sicuramente le rinegoziazioni a condizioni sempre peggiori (........) 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 51 Un estratto dal decreto E quindi…. 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 52 I reati di truffa aggravata (commessi dalla banca) risultano aver cagionato all'ente pubblico un danno patrimoniale di almeno euro 1.253.154,00 sulla base del pricing dei contratti- al momento della loro stipulazione; che parimenti emergono dagli atti di indagine elementi univocamente indicativi della sussistenza della fattispecie fondante la responsabilità amministrativa dipendente da reato della Unicredit Banca Mobiliare (.......) 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 53 Domani • Costituzione di parte civile • Informazione continua agli acquesi, agli enti territoriali e imprese interessate • Intervento e controllo delle cartolarizzazioni del Comune 17 febbraio 2010 Co.Di.Fi.Co 54