Bilancio consolidato per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011 Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata Note (In migliaia di Euro) 2013 ATTIVITÀ NON CORRENTI Immobili, impianti e macchinari Immobilizzazioni immateriali Avviamento Partecipazioni in società collegate Altre attività finanziarie non correnti Altre attività non correnti Imposte differite attive TOTALE ATTIVITÀ NON CORRENTI ATTIVITÀ CORRENTI Rimanenze Crediti commerciali Crediti tributari Altre attività correnti Crediti finanziari verso società controllante Altre attività finanziarie correnti Disponibilità liquide TOTALE ATTIVITÀ CORRENTI Attività possedute per la vendita TOTALE ATTIVITÀ 2 3-5 4-5 6 7 20 8 9 10 11 12 13 14 15 -1- Al 31 dicembre 2012 2011 100.442 84.133 501.479 46.533 2.313 579 39.540 775.019 93.503 63.244 503.179 13.108 1.936 368 40.755 716.093 90.262 61.701 519.198 13.190 1.725 120 25.916 712.112 90.177 157.365 8.617 34.654 253.592 2.290 103.909 650.604 573 1.426.196 89.592 155.294 3.688 28.024 237.395 3.855 144.228 662.076 4.413 1.382.582 89.975 120.700 2.699 19.632 215.616 103.211 111.517 663.350 4.611 1.380.073 Note (In migliaia di Euro) 2013 PATRIMONIO NETTO PATRIMONIO NETTO ATTRIBUIBILE AGLI AZIONISTI DELLA CONTROLLANTE Capitale sociale Azioni proprie Altre riserve e utili portati a nuovo Utile dell’esercizio TOTALE PATRIMONIO NETTO ATTRIBUIBILE AGLI AZIONISTI DELLA CONTROLLANTE PATRIMONIO NETTO DI TERZI Capitale e riserve di terzi Utile di pertinenza di terzi PATRIMONIO NETTO DI TERZI TOTALE PATRIMONIO NETTO PASSIVITÀ NON CORRENTI Passività finanziarie non correnti Fondi per rischi ed oneri Passività per benefici a dipendenti Imposte differite passive Altre passività non correnti TOTALE PASSIVITÀ NON CORRENTI PASSIVITÀ CORRENTI Debiti commerciali Altre passività correnti Debiti tributari Passività finanziarie correnti TOTALE PASSIVITÀ CORRENTI TOTALE PASSIVITÀ TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ -2- 16 16 16 Al 31 dicembre 2012 2011 7.333 (12.739) 580.061 57.279 631.934 7.333 (12.739) 521.135 72.487 588.216 7.333 (12.739) 499.972 61.508 556.074 (1.234) (823) (2.057) 629.877 (314) (1.027) (1.341) 586.875 193 (625) (432) 555.642 17 18 19 20 483.282 12.253 84.929 4.940 174 585.578 526.431 12.573 86.607 5.860 579 632.050 334.076 13.818 70.206 9.965 574 428.639 21 22 23 17 46.693 31.481 6.624 125.943 210.741 796.319 1.426.196 50.323 25.624 7.762 79.948 163.657 795.707 1.382.582 51.413 26.650 8.080 309.649 395.792 824.431 1.380.073 Conto economico consolidato Note (In migliaia di Euro) Ricavi netti Altri ricavi Totale Ricavi netti ed altri ricavi Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci Costi del personale Costi per servizi Altri costi Ammortamenti e svalutazioni Risultato operativo Proventi finanziari Oneri finanziari Risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio netto Rivalutazioni (svalutazioni) di attività finanziarie Utile prima delle imposte sul reddito Imposte sul reddito Utile dell’esercizio derivante dalle attività in funzionamento Perdita netta derivante da attività destinate alla dismissione Utile dell’esercizio Attribuibile a: Azionisti della controllante Interessi di minoranza -3- 24 25 26 27 28 29 2-3-4-5 30 30 6 15 Esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 2012 2011 523.853 522.716 527.886 11.813 17.036 14.350 535.666 539.752 542.236 (106.841) (112.711) (115.056) (123.875) (114.965) (117.064) (158.254) (155.184) (153.003) (16.507) (15.831) (13.417) (21.639) (35.681) (27.644) 108.550 105.380 116.052 21.797 22.487 10.981 (44.362) (38.520) (34.787) (1.987) 19 (57) (19) 6 (483) 83.979 89.372 91.706 (26.834) (17.911) (30.823) 57.145 71.461 60.883 (687) 0 0 56.458 71.461 60.883 57.281 (823) 72.488 (1.027) 61.508 (625) Conto economico complessivo consolidato Esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 2012 2011 56.45 71.461 60.883 8 (In migliaia di Euro) Utile dell’esercizio Altre componenti di conto economico complessivo: Altre componenti di conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificate nel conto economico, al netto delle imposte: Utile/(perdita) attuariale su benefici a dipendenti Totale altre componenti di conto economico complessivo che non saranno successivamente riclassificate nel conto economico, al netto delle imposte Altre componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente riclassificate nel conto economico, al netto delle imposte: Differenza di conversione dei bilanci in valuta estera Utile (Perdita) netto da attività finanziarie disponibili per la vendita Quota di pertinenza degli altri movimenti di patrimonio netto delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto (Perdita)/utile netto da cash flow hedge Totale altre componenti di conto economico complessivo che saranno successivamente riclassificate nel conto economico, al netto delle imposte Totale altre componenti di conto economico complessivo al netto delle imposte Totale utile (perdita) complessiva al netto delle imposte Attribuibile a: Azionisti della controllante Interessi di minoranza -4- 1.232 1.232 (11.651) (11.651) 3.788 3.788 (3.479 ) 15 (1.511 ) 212 (4.763 ) (76) (1.480) (7.896) 0 (3.416) 0 (80) (8.052) (181) (5.077) (3.531 ) 52.92 7 (19.703) (1.289) 51.758 59.594 53.77 3 (846) 52.773 60.233 (1.015) (639) Rendiconto finanziario consolidato (In migliaia di Euro) 2013 FLUSSO DI CASSA NETTO DALLE ATTIVITÀ OPERATIVE Utile dell’esercizio Rettifiche per riconciliare l’Utile d’esercizio al flusso di cassa generato dalle attività operative: Ammortamenti degli immobili, impianti e macchinari Ammortamento delle immobilizzazioni immateriali Svalutazione dell’avviamento Svalutazioni delle immobilizzazioni immateriali Utili (Perdite) su cambi Accantonamento al fondo svalutazione crediti Interessi (proventi) / oneri non incassati / pagati Utili (perdite) su attività finanziarie disponibili per la vendita Risultato netto delle società valutate con il medoto del patrimonio netto Altri accantonamenti Pagamenti di passività per benefici ai dipendenti Variazioni nel capitale circolante Crediti commerciali Rimanenze Crediti tributari Debiti commerciali Altre attività e passività FLUSSO DI CASSA NETTO GENERATO DALLE ATTIVITÀ OPERATIVE FLUSSO DI CASSA NETTO DALLE ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO Investimenti in Immobili, impianti e macchinari Investimenti in immobilizzazioni immateriali (Acquisti) / Vendite di partecipazioni Crediti finanziari verso società controllante (Investimenti) / Disinvestimenti di attività finanziarie disponibili per la vendita FLUSSO DI CASSA NETTO GENERATO (ASSORBITO) DALLE ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO FLUSSO DI CASSA DALLE ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO Debiti finanziari Altre attività finanziarie Distribuzione di dividendi FLUSSO DI CASSA NETTO ASSORBITO DALLE ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO (Diminuzione)/Incremento delle disponibilità liquide Differenze di cambio nette sulle disponibilità liquide DISPONIBILITÀ LIQUIDE ALL’INIZIO DELL’ESERCIZIO DISPONIBILITÀ LIQUIDE ALLA FINE DELL’ESERCIZIO -5- Esercizio chiuso al 31 dicembre 2012 2011 56.458 71.461 60.883 12.595 9.015 1.700 (1.671) 686 2.186 (13.227) (115) 1.987 33 (929) 11.300 8.047 16.019 315 506 3.669 7.789 (10.945) 365 (2.754) 10.811 8.151 6.814 1.883 957 488 (587) 482 (776) (331) (5.127) (1.518) (4.081) (3.576) (3.026) 51.390 (38.313) 547 (10.920) (1.089) (12.055) 43.942 (37.303) 4.132 6.334 3.813 (5.853) 59.898 (19.010) (28.296) (34.205) 0 1.674 (79.837) (15.055) (9.913) 223 (16.000) 101.167 60.422 (11.119) (3.586) (17) (45.701) 768 (59.655) 710 126 (10.024) (9.188) (51.150) 151 (20.006) (71.005) (46.937) (551) (6.000) (53.488) (37.635) (2.684) 144.228 103.909 33.359 (648) 111.517 144.228 (53.245) 392 164.370 111.517 Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato (In migliaia di Euro) Saldo al 1° gennaio 2011 Utile dell’esercizio Altre componenti di conto economico complessivo al netto delle imposte Totale utile (perdita) complessiva al netto delle imposte Distribuzione dividendi Altri movimenti Saldo al 31 dicembre 2011 Utile dell’esercizio Altre componenti di conto economico complessivo al netto delle imposte Totale utile (perdita) complessiva al netto delle imposte Distribuzione dividendi Altri movimenti Saldo al 31 dicembre 2012 Utile dell’esercizio Altre componenti di conto economico complessivo al netto delle imposte Totale utile (perdita) complessiva al netto delle imposte Distribuzione dividendi Altri movimenti Saldo al 31 dicembre 2013 Capitale sociale Azioni proprie Riserva di cash flow hedge 7.333 - (12.739) - 182 (182) Riserva da attività disponibili per la vendita 11.550 (3.416) - - (182) (3.416) (1.466) 7.333 - (12.739) - 0 (80) 8.134 (7.896) - - (80) 7.333 - (12.739) - 7.333 (12.739) Totale Patrimonio di terzi Totale Patrimonio netto 502.767 61.508 (1.276) 284 (625) (14) 503.051 60.883 (1.290) 65.296 60.232 (639) 59.593 0 (30) (458) (88) (6.000) (895) 553.804 72.487 (11.651) (6.000) (925) 556.074 72.487 (19.715) (77) (432) (1.027) 12 (6.000) (1.002) 555.642 71.460 (19.703) (7.896) (88) 60.836 52.772 (1.015) 51.757 (80) 438 238 263 (546) (5.762) (20.006) (594) 594.040 57.279 1.555 (20.006) (624) 588.216 57.279 (3.506) 106 (1.341) (821) (25) (20.006) (518) 586.875 56.458 (3.531) 438 263 (5.762) 58.834 53.773 (846) 52.927 358 501 (6.308) (10.024) (31) 642.819 (10.024) (31) 631.934 130 (2.057) (10.024) 99 629.877 -6- Riserva di Altre conversione riserve e utili portati a nuovo 1.038 495.403 61.508 (1.466) 3.788 1. Principi contabili e criteri di redazione adottati nella preparazione del bilancio consolidato per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011 Il bilancio consolidato del Gruppo Rottapharm per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione del 3 marzo 2014. La Società è una società con personalità giuridica organizzata secondo l’ordinamento giuridico della Repubblica Italiana con sede a Milano, Galleria Unione, n. 5. Negli esercizi 2013, 2012 e 2011 la Società era soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte della Fidim S.r.l.. A giudizio del Consiglio di Amministrazione della Società, alla Data del Documento di Registrazione, la Società è ancora soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte della controllante Fidim S.r.l.. Espressione di conformità agli IFRS I bilanci consolidati della Società al 31 dicembre 2013, al 31 dicembre 2012 e al 31 dicembre 2011 (nel seguito del presente Capitolo cumulativamente indicati come il “bilancio consolidato al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011”) sono stati redatti in conformità agli International Financial Reporting Standards (“IFRS”) emessi dall’International Accounting Standards Board ed omologati dall’Unione Europea. Criteri e area consolidamento Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011 include il prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata, il conto economico consolidato, il conto economico complessivo consolidato, il rendiconto finanziario consolidato ed il prospetto delle variazioni del patrimonio netto attribuibile agli azionisti della controllante. Tale bilancio consolidato è stato predisposto sulla base dei bilanci della Società e delle società da essa controllate, direttamente ed indirettamente, italiane ed estere, approvati dalle rispettive assemblee o dagli organi direttivi deputati, opportunamente rettificati per renderli conformi agli IFRS. Le società controllate sono consolidate integralmente a partire dalla data di acquisizione, ovvero dalla data in cui il Gruppo acquisisce il controllo, e cessano di essere consolidate alla data in cui il controllo è trasferito al di fuori del Gruppo. Il controllo esiste quando la Società possiede più della metà dei diritti di voto oppure quando la società possiede la metà o una quota minore dei voti esercitabili in assemblea se essa ha: − il controllo di più della metà dei diritti di voto in virtù di un accordo con altri investitori; − il potere di determinare le politiche finanziarie e operative della società in virtù di una clausola statutaria o di un contratto; − il potere di nominare o di rimuovere la maggioranza dei membri del Consiglio di Amministrazione o dell’equivalente organo di governo societario; − il potere di esercitare la maggioranza dei diritti di voto nelle sedute del Consiglio di Amministrazione o dell’equivalente organo di governo societario. -7- Nella predisposizione del bilancio consolidato, i crediti e i debiti, gli oneri e i proventi derivanti da operazioni effettuate tra società integralmente consolidate sono eliminati al pari degli utili e delle perdite non realizzate su operazioni infragruppo. Le attività, le passività, i ricavi ed i costi delle società consolidate sono state consolidate secondo il metodo del consolidamento integrale; gli interessi di minoranza nel patrimonio netto e nel risultato netto sono presentati separatamente nella situazione patrimoniale – finanziaria consolidata e inclusi nel prospetto di conto economico consolidato. Se il Gruppo perde il controllo di una società controllata, dal bilancio consolidato esso: − elimina le attività (incluso qualsiasi avviamento) e le passività inerenti la controllata; − elimina il valore contabile degli interessi di minoranza; elimina le differenze di traduzione dei bilanci in valuta estera accumulati e contabilizzati nell’apposita riserva di patrimonio netto; − riconosce il valore equo del corrispettivo ricevuto; − riconosce il valore equo degli investimenti mantenuti; riconosce ogni utile o perdita derivante dall’operazione direttamente a conto economico; − riclassifica le quote di competenza della controllante delle componenti in precedenza rilevate nel conto economico complessivo a conto economico o ad utili a nuovo, come appropriato. Le tabelle seguenti riepilogano, con riferimento alle società controllate, le informazioni al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011, relative a denominazione, sede legale, valore del capitale sociale e quota di capitale sociale detenuta direttamente e indirettamente dal Gruppo Rottapharm. -8- Al 31 dicembre 2013 SOCIETÀ CONTROLLATE (consolidate con il metodo integrale, con esplicitazione del valore del capitale sociale e della percentuale di possesso) Denominazione Sede Divisa Capitale in Percentuale di valuta controllo (migliaia) Diretto Indiretto Dermogroup S.r.l. Italia EUR 10 100% Rottapharm Biotech S.r.l. Italia EUR 50 100% Madaus S.r.l. Italia EUR 52 100% Hetterich S.r.l.. Italia EUR 10 100% Rottapharm GmbH Austria EUR 35 100% Madaus Austria GmbH Austria EUR 182 100% Madaus Pharma S.A. Belgio EUR 300 100% Rottapharm Cile S.A. Chile CLP 1.652 51% Laboratoires Madaus S.A.S. Francia EUR 100 100% Rottapharm S.a.r.l. Francia EUR 1.000 100% Rottapharm-Madaus GmbH Germania EUR 2.600 100% Erste Madaus Beteiligung GmbH Germania EUR 1.000 100% Zweite Madaus Beteiligung GmbH Germania EUR 26 100% Madaus GmbH Germania EUR 16.601 100% Pharmazeutische Union GmbH Germania EUR 27 100% Galmeda GmbH Germania EUR 51 100% MWB Pharma GmbH (Former Hetterich Deutschland GmbH) Germania EUR 25 100% Rottapharm Hellas Grecia EUR 60 50% Madaus Pharmaceuticals Priv. Ltd India INR 330.000 100% Rottapharm Ltd. Iralnda EUR 318 100% SIM S.A. Lussemburgo EUR 1.288 100% Integral S.A. Lussemburgo EUR 236 100% Madaus Sp Zoo Polonia PLN 50 100% Rottapharm KFT Ungheria HUF 600.000 60% Laboratorios Delta Lda Portogallo EUR 500 100% Rotta Farmaceutica Lda Portogallo EUR 50 100% Neo Farmaceutica Lda Portogallo EUR 1.496 100% Madaus OOO Russia RUB 202 100% Rottapharm S.L. Spagna EUR 20.957 100% Euromed S.A. Spagna EUR 5.400 100% Rottapharm S.A. Svizzera FRS 200 100% Rottapharm Thailand Ltd. Thailandia THB 26.500 100% Euromed Inc. USA USD 100 100% Madaus Inc USA USD 100% SOCIETÀ COLLEGATE (con esplicitazione del valore del capitale sociale e della percentuale di possesso) Denominazione Sede Divisa Capitale in valuta (migliaia) RRL Immobiliare S.p.A. MTP S.p.A. Nuove Partecipazioni S.p.A. Italia Italia Italia -9- EUR EUR EUR 1.000 75.132 249.315 Percentuale di controllo Diretto Indiretto 47,86% 25,00% 0,35% Per quanto riguarda l’elenco delle imprese controllate e collegate incluse nel bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2013, ci sono stati i seguenti cambiamenti nella struttura del Gruppo nel corso del corrente esercizio che hanno prodotto effetti sull’area di consolidamento del Gruppo: in data 22 gennaio 2013 è stato completato il processo di liquidazione della società Hetterich S.L. (Spagna); a causa del mancato raggiungimento dei relativi obiettivi, il Gruppo ha deciso di porre in liquidazione Foldless S.r.l. (Italia), società di biotecnologia attiva nella ricerca e sviluppo di specialità farmaceutiche di proprietà per applicazioni nel settore farmaceutico. Il processo di liquidazione si è concluso nel mese di dicembre 2013; in data 14 gennaio 2013 la Società ha sottoscritto 11.850 azioni di nuova emissione, rappresentative del 25% dei diritti di voto, della società Marco Tronchetti Provera & C. S.p.A., per un valore nominale di Euro 1.585 ciascuna (complessivi Euro 18.782 migliaia), oltre a sovraprezzo azioni di Euro 16.929 migliaia. Inoltre, in data 15 ottobre 2013, la Società ha sottoscritto 865.368 azioni di nuova emissione, rappresentative dello 0,35% dei diritti di voto, della società Nuove Partecipazioni S.p.A. (controllata dalla società Marco Tronchetti Provera & C. S.p.A.) per un valore nominale di 1 Euro ciascuna (complessivi Euro 865 migliaia); in data 19 aprile 2013 è stata costituita in Ungheria una nuova società controllata, denominata Rottapharm Kft e posseduta per il 60% del capitale sociale da Rottapharm Ltd (Irlanda) e per il 40% del capitale sociale da Aramis Pharma Kft, le cui attività operative sono iniziate in data 1° maggio 2013. Il valore nominale delle azioni sottoscritte dal Gruppo è pari ad Euro 1 migliaia, senza sovraprezzo. Ad oggi la società ha ottenuto le necessarie autorizzazioni farmaceutiche e si occuperà della distribuzione in Ungheria dei prodotti del Gruppo, dell’altro socio Aramis e di Zambon. La società è controllata dal gruppo ed è di conseguenza consolidata secondo il metodo del consolidamento integrale. Gli effetti economici e finanziaria sono stati inclusi nel bilancio consolidato del Gruppo a partire dal 1° maggio 2013. La controllata ha contribuito per Euro 936 migliaia ai ricavi consolidati del Gruppo e per Euro 138 migliaia all’utile prima delle imposte sul reddito del Gruppo. Per quanto riguarda l’elenco delle imprese controllate e collegate incluse nel bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2013, ci sono stati i seguenti cambiamenti nella struttura del Gruppo nel corso del corrente esercizio, i quali non hanno prodotti effetti significativi sull’area di consolidamento del Gruppo: in data 8 agosto 2013 la società Madaus Holding GmbH (Germania) è stata fusa in Madaus GmbH (Germania); in data 1° settembre 2013, a causa del cambiamento nelle strategie distributive per la Grecia, il Gruppo ha deciso di dare inizio al processo di liquidazione della società Rottapharm Hellas, posseduta al 50%. - 10 - Al 31 dicembre 2012 SOCIETÀ CONTROLLATE (consolidate con il metodo integrale, con esplicitazione del valore del capitale sociale e della percentuale di possesso) Denominazione Sede Divisa Capitale in Percentuale di valuta controllo (migliaia) Diretto Indiretto Dermogroup S.r.l. Italy EUR 10 100% Rottapharm Biotech S.r.l. Italy EUR 50 100% Madaus S.r.l. Italy EUR 52 100% Foldless S.r.l. Italy EUR 100 60% Hetterich S.r.l. Italy EUR 10 100% Rottapharm GmbH Austria EUR 35 100% Madaus Austria GmbH Austria EUR 182 100% Madaus Pharma S.A. Belgio EUR 300 100% Rottapharm Cile S.A. Cile CLP 1.652 51% Laboratoires Madaus S.A.S. Francia EUR 100 100% Rottapharm S.a.r.l. Francia EUR 1.000 100% Rottapharm-Madaus GmbH Germania EUR 2.600 100% Erste Madaus Beteiligung GmbH Germania EUR 1.000 100% Zweite Madaus Beteiligung GmbH Germania EUR 26 100% Madaus Holding GmbH Germania EUR 11.600 100% Madaus GmbH Germania EUR 16.601 100% Pharmazeutische Union GmbH Germania EUR 27 100% Galmeda GmbH Germania EUR 51 100% Hetterich Deutschland GmbH Germania EUR 25 100% Rottapharm Hellas Grecia EUR 60 50% Madaus Pharmaceuticals Priv. Ltd India INR 330.000 100% Rottapharm Ltd. Irlanda EUR 318 100% SIM S.A. Lussemburgo EUR 1.288 100% Integral S.A. Lussemburgo EUR 236 100% Madaus Sp Zoo Polonia PLN 50 100% Laboratorios Delta Lda Portogallo EUR 500 100% Rotta Farmaceutica Lda Portogallo EUR 50 100% Neo Farmaceutica Lda Portogallo EUR 1.496 100% Madaus OOO Russia RUB 202 100% Rottapharm S.L. Spagna EUR 56.727 100% Euromed S.A. Spagna EUR 5.400 100% Hetterich S.L. Spagna EUR 3 100% Rottapharm S.A. Svizzera FRS 200 100% Rottapharm Thailand Ltd. Thailandia THB 26.500 100% Euromed Inc. USA USD 100 100% Madaus Inc USA USD 100% SOCIETÀ COLLEGATE (con esplicitazione del valore del capitale sociale e della percentuale di possesso) Denominazione Sede Divisa Capitale unità di valuta RRL Immobiliare S.p.A. Italia EUR - 11 - 1.000 Percentuale di controllo Diretto Indiretto 47,86% Per quanto riguarda l’elenco delle imprese controllate e collegate incluse nel bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2012, ci sono stati i seguenti cambiamenti nella struttura del Gruppo nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012: in data 8 giugno 2012 la società Rottapharm BV (Olanda) è stata fusa in Rottapharm Research International BV (Olanda); in data 12 giugno 2012 la società Rottapharm Research International BV (Olanda) è stata fusa nella Rottapharm S.p.A.; in data 6 agosto 2012 la società DIHA Biotech GmbH (Germania) è stata fusa in Rottapharm Madaus GmbH (Germania); in data 18 dicembre 2012 le società portoghesi Farmasan – Productor Farmaceuticos Unipessoal Lda e Madaus Farma Portugal Unipessoal Lda sono state fuse in Neo Farmaceutica Lda (Portogallo); in data 13 settembre 2012 è stato completato il processo di liquidazione della società Hetterich Portugal Lda (Portogallo). Queste operazioni sono state effettuate nell’ottica di un programma di semplificazione ed accorciamento della struttura partecipativa del Gruppo e non hanno prodotti effetti significativi sull’area di consolidamento del Gruppo. - 12 - Al 31 dicembre 2011 SOCIETÀ CONTROLLATE (consolidate con il metodo integrale, con esplicitazione del valore del capitale sociale e della percentuale di possesso) Denominazione Sede Divisa Capitale in valuta Percentuale di (migliaia) controllo Diretto Indiretto Rotta Research International B.V Olanda EUR 2.120 100% Dermogroup S.r.l. Italia EUR 10 100% Rottapharm Biotech S.r.l. Italia EUR 50 100% Madaus S.r.l. Italia EUR 52 100% Foldless S.r.l. Italia EUR 100 60% Hetterich S.r.l. Italia EUR 10 100% Rottapharm GmbH Austria EUR 35 100% Madaus Austria GmbH Austria EUR 182 100% Madaus Pharma S.A. Belgio EUR 300 100% Rottapharm Cile S.A. Cile CLP 1.652 51% Laboratoires Madaus S.A.S. Francia EUR 100 100% Rottapharm S.a.r.l. Francia EUR 1.000 100% Rottapharm-Madaus GmbH Germania EUR 2.600 100% Erste Madaus Beteiligung GmbH Germania EUR 1.000 100% Zweite Madaus Beteiligung GmbH Germania EUR 26 100% Madaus Holding GmbH Germania EUR 11.600 100% Madaus GmbH Germania EUR 16.601 100% Pharmazeutische Union GmbH Germania EUR 27 100% Galmeda GmbH Germania EUR 51 100% Diha Biotech GmbH Germania EUR 25 100% Hetterich Deutschland GmbH Germania EUR 25 100% Rottapharm Hellas Grecia EUR 60 50% Madaus Pharmaceuticals Priv. Ltd India INR 330.000 100% Rottapharm Ltd. Irlanda EUR 318 100% SIM S.A. Lussemburgo EUR 1.288 100% Integral S.A. Lussemburgo EUR 236 100% Rottapharm B.V. Olanda EUR 36 100% Madaus Sp Zoo Polonia PLN 50 100% Laboratorios Delta Lda Portogallo EUR 500 100% Rotta Farmaceutica Lda Portogallo EUR 50 100% Neo Farmaceutica Lda Portogallo EUR 1.496 100% Farmasan Prod. Farmaceuticos Lda Portogallo EUR 75 100% Madaus Farma Lda Portogallo EUR 50 100% Hetterich Portugal LDA Portogallo EUR 5 100% Madaus OOO Russia RUB 202 100% Rottapharm S.L. Spagna EUR 56.727 100% Euromed S.A. Spagna EUR 5.400 100% Hetterich Spagna Spagna EUR 3 100% Rottapharm S.A. Svizzera FRS 200 100% Rottapharm Thailand Ltd. Thailandia THB 26.500 100% Euromed Inc. USA USD 100 100% Madaus Inc USA USD – 100% SOCIETÀ COLLEGATE (con esplicitazione del valore del capitale sociale e della percentuale di possesso) Denominazione Sede Divisa Capitale unità di valuta RRL Immobiliare S.p.A. Italia EUR - 13 - 1.000 Percentuale di controllo Diretto Indiretto 47,86% Per quanto riguarda l’elenco delle imprese controllate e collegate incluse nel bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2011, l’unico cambiamento nella struttura del Gruppo, che non ha prodotto effetti sull’area di consolidamento del Gruppo, è stato il seguente: in data 24 Febbraio 2011, la società Rottapharm Madaus GmbH (ex Exterius Healthcare GmbH – Germania) è stata fusa nella società Opfermann Arzneimittel GmbH (Germania). In pari data, quest’ultima ha cambiato la propria denominazione in Rottapharm Madaus GmbH. Conversione dei bilanci in moneta diversa dall’Euro e delle poste in valuta estera Il bilancio consolidato è presentato in Euro, che è la valuta funzionale e di presentazione adottata dalla Società. Ciascuna impresa del Gruppo definisce la propria valuta funzionale, che è utilizzata per valutare le voci comprese nei singoli bilanci. Le transazioni in valuta estera sono rilevate inizialmente al tasso di cambio (riferito alla valuta funzionale) in essere alla data della transazione. Le attività e passività monetarie, denominate in valuta estera, sono riconvertite nella valuta funzionale al tasso di cambio in essere alla data di chiusura del bilancio. Tutte le differenze di cambio sono rilevate nel conto economico. Le poste non monetarie, valutate al costo storico in valuta estera, sono convertite usando i tassi di cambio in vigore alla data di iniziale rilevazione della transazione. La conversione in Euro dei bilanci delle società estere oggetto di consolidamento viene effettuata secondo il metodo dei cambi correnti, che prevede l’utilizzo del cambio in vigore alla chiusura dell’esercizio per la conversione delle poste patrimoniali ed il cambio medio dell’anno per le voci del conto economico. Le differenze di cambio derivanti dalla conversione sono rilevate direttamente a patrimonio netto e sono esposte separatamente in un’apposita riserva dello stesso. Al momento della dismissione di una società estera, le differenze di cambio cumulate a patrimonio netto sono rilevate a conto economico. I cambi utilizzati per la determinazione del controvalore in Euro dei bilanci espressi in valuta estera delle società controllate (valuta per 1 Euro) sono riportati nella seguente tabella: RUB Russian Ruble GBP British pound USD US Dollar CLP Chile Peso CHF Swiss Franc JPY – Yen Japanese CZK Corona Ceca DKK Danish Crone HUF Forint INR Indian Rupee PLN Poland Zloty THB Thailand Bath Cambi medi per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 2012 2011 42,325 39,924 41,765 0,851 0,811 (*) 1,328 1,286 1,294 658,266 625,073 671,997 1,231 1,205 1,216 121,795 102,492 (*) 25,565 25,149 (*) 7,458 7,444 7,434 296,941 289,249 (*) 77,875 68,629 68,713 4,197 4,184 4,458 40,823 39,944 40,991 Cambi di fine periodo al 31 dicembre 2013 2012 2011 45,325 40,330 41,765 0,846 0,816 (*) 1,379 1,319 1,294 724,769 631,729 671,997 1,228 1,207 1,216 120,870 113,610 (*) 25,740 25,151 (*) 7,459 7,461 7,434 297,040 292,300 (*) 85,366 72,560 68,713 4,154 4,074 4,458 45,178 40,347 40,991 (*) Nel 2011, il Gruppo Rottapharm non ha realizzato ricavi né sostenuto costi in Sterline, Yen, Fiorini ungheresi e Corone ceche. - 14 - Principi Contabili Note introduttive Il bilancio consolidato ed i relativi dati comparativi del Gruppo Rottapharm sono stati predisposti in conformità agli IFRS in essere alle rispettive date di chiusura degli esercizi annuali, per la sola finalità di inclusione nel Documento di Registrazione. Nessuna deroga all’applicazione degli IFRS è stata applicata nella redazione del presente bilancio consolidato. Il bilancio consolidato è stato redatto in base al principio del costo storico, ad eccezione degli strumenti finanziari derivati, delle attività finanziarie destinate alla vendita ed alle attività finanziarie al fair value a conto economico che sono iscritte al valore equo. Il bilancio consolidato è presentato in Euro e tutti i valori sono arrotondati alle migliaia di Euro se non altrimenti indicato. Partecipazioni in società collegate Una collegata è una società sulla quale il Gruppo esercita un’influenza notevole. Per influenza notevole si intende il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto. Le partecipazioni del Gruppo in società collegate sono valutate con il metodo del patrimonio netto. Con il metodo del patrimonio netto, la partecipazione in una società collegata è inizialmente rilevata al costo. Il valore contabile della partecipazione è aumentato o diminuito per rilevare la quota di pertinenza della partecipante degli utili e delle perdite della partecipata realizzati dopo la data di acquisizione. L’avviamento afferente alla collegata od alla joint venture è incluso nel valore contabile della partecipazione e non è soggetto ad ammortamento, ne ad una verifica individuale di perdita di valore (impairment). Il conto economico consolidato riflette la quota di pertinenza del Gruppo del risultato d’esercizio della società collegata. Ogni cambiamento nelle altre componenti di conto economico complessivo relativo a queste partecipate è presentato come parte del conto economico complessivo del Gruppo. Inoltre, nel caso in cui una società collegata rilevi una variazione con diretta imputazione al patrimonio netto, il Gruppo rileva la sua quota di pertinenza, ove applicabile, nel prospetto delle variazioni nel patrimonio netto. Gli utili e le perdite non realizzate derivanti da transazioni tra il Gruppo e società collegate o joint venture, sono eliminati in proporzione alla quota di partecipazione nelle collegate. La quota aggregata di pertinenza del Gruppo del risultato d’esercizio delle società collegate è rilevata nel conto economico consolidato dopo il risultato operativo e rappresenta il risultato al netto delle imposte e delle quote spettanti agli altri azionisti della collegata. Il bilancio della società collegata RRL Immobiliare S.p.A. è predisposto alla stessa data di chiusura del bilancio del Gruppo, mentre il bilancio delle società collegate Marco Tronchetti Provera & C. S.p.A. e Nuove Partecipazioni S.p.A. sono predisposti al 30 settembre 2013. Ove necessario, il bilancio è rettificato per uniformarlo ai principi contabili di Gruppo. - 15 - Successivamente all’applicazione del metodo del patrimonio netto, il Gruppo valuta se sia necessario riconoscere una perdita di valore della propria partecipazione nelle società collegate. Il Gruppo valuta a ogni data di bilancio se vi siano evidenze obiettive che le partecipazione nelle società collegate abbiano subito una perdita di valore. In tal caso, il Gruppo calcola l’ammontare della perdita come differenza tra il valore recuperabile della collegata e il valore di iscrizione della stessa nel proprio bilancio, rilevando tale differenza nel conto economico consolidato nella voce “Risultato netto delle società valutate con il metodo del patrimonio netto”. All’atto della perdita dell’influenza notevole su una società collegata, il Gruppo valuta e rileva la partecipazione residua al fair value. La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell’influenza notevole e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel conto economico. Attività non correnti detenute per la vendita ed attività cessate Le attività non correnti e i gruppi in dismissione classificati come posseduti per la vendita devono essere valutati al minore tra il valore contabile ed il valore equo al netto dei costi di vendita. Le attività non correnti e i gruppi in dismissione sono classificati come posseduti per la vendita se il loro valore contabile sarà recuperato con un’operazione di vendita anziché tramite il suo uso continuativo. Si considera rispettata questa condizione solo quando la vendita è altamente probabile e l’attività o il gruppo in dismissione è disponibile per una vendita immediata nelle sue attuali condizioni. La Direzione deve essersi impegnata alla vendita, il cui completamento dovrebbe essere previsto entro un anno dalla data della classificazione. Nel conto economico consolidato del periodo corrente e del periodo di confronto dell’anno precedente, gli utili e le perdite delle attività operative cessate sono rappresentate separatamente dagli utili e dalle perdite delle attività operative, sotto la linea dell’utile dopo le imposte, anche quando il Gruppo mantiene dopo la vendita una quota di minoranza nella controllata. L’utile o la perdita risultanti, al netto delle imposte, sono esposti separatamente nel conto economico. Immobili, impianti e macchinari e immobilizzazioni immateriali una volta classificati come posseduti per la vendita non devono più essere ammortizzati. Rilevazione dei ricavi I Ricavi sono esposti secondo il principio della competenza economica. I Ricavi e proventi, presentati al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, sono iscritti al fair value nella misura in cui è possibile determinare attendibilmente tale valore ed è probabile che i relativi benefici economici saranno fruiti. Il Gruppo opera come soggetto principale in tutti i propri contratti di vendita. Al fine di riconoscere i ricavi devono essere rispettati anche i seguenti criteri specifici di rilevazione: Vendita di beni Il ricavo è riconosciuto quando l’impresa ha trasferito all’acquirente tutti i rischi e benefici significativi connessi alla proprietà del bene, generalmente alla data di spedizione della merce. I ricavi comprendono anche la vendita di licenze e sono riconosciuti quando il Gruppo cede il diritto di proprietà al cliente e l’incasso del relativo credito sorto è ragionevolmente certo. - 16 - Prestazione di servizi I ricavi per servizi resi sono rilevati con riferimento allo stato di avanzamento del servizio e solo quando l’esito del contratto di servizio reso può essere misurato in modo attendibile. Interessi attivi Per tutti gli strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato e le attività finanziarie fruttifere classificate come disponibili per la vendita, gli interessi attivi e passivi sono rilevati utilizzando il tasso d’interesse effettivo (TIE), che è il tasso che con esattezza sconta i pagamenti e gli incassi stimati futuri attraverso la vita attesa dello strumento finanziario o un periodo più breve, quando necessario, al valore netto contabile dell’attività o passività finanziaria. Gli interessi attivi sono classificati tra i proventi finanziari nel conto economico. Dividendi I dividendi sono rilevati quando sorge il diritto del Gruppo a ricevere il pagamento, che in genere corrisponde al momento in cui l’Assemblea degli azionisti ne approva la distribuzione. Imposte sul reddito Imposte correnti Le imposte correnti attive e passive per l’esercizio corrente e precedente sono valutate all’importo che ci si attende di recuperare o corrispondere alle autorità fiscali. Le Imposte correnti riflettono una stima del carico fiscale, determinato applicando la normativa vigente nei Paesi nei quali il Gruppo Rottapharm esercita la sua attività. Le aliquote e la normativa fiscale utilizzate per calcolare l’importo sono quelle emanate, o sostanzialmente emanate, alla data di chiusura di bilancio nei paesi dove il Gruppo opera e genera il proprio reddito tassabile. Il debito per imposte correnti viene classificato nella situazione patrimoniale-finanziaria al netto di eventuali acconti di imposta pagati. Le imposte correnti relative ad elementi rilevati al di fuori del conto economico sono rilevate anch’esse al di fuori del conto economico e, quindi, nel patrimonio netto o nel prospetto del conto economico complessivo coerentemente con la rilevazione dell’elemento a cui si riferiscono. Imposte differite Le imposte differite sono calcolate usando il cosiddetto “liability method” sulle differenze temporanee risultanti alla data di bilancio tra i valori fiscali presi a riferimento per le attività e passività ed i valori riportati a bilancio. Le imposte differite passive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee tassabili, ad eccezione: − di quando le imposte differite passive derivino dalla rilevazione iniziale dell’avviamento o di un’attività o passività in una transazione che non è un’aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non comporti effetti né sull’utile dell’esercizio calcolato a fini del bilancio né sull’utile o sulla perdita calcolati a fini fiscali; - 17 - − con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, nel caso in cui il rigiro delle differenze temporanee può essere controllato ed è probabile che esso non si verifichi nel futuro prevedibile. Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte le differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali non utilizzati e riportabili a nuovo, nella misura in cui sia probabile l’esistenza di adeguati utili fiscali futuri che possano rendere applicabile l’utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei crediti e delle perdite fiscali riportate a nuovo, eccetto il caso in cui: − l’imposta differita attiva collegata alle differenze temporanee deducibili derivi dalla rilevazione iniziale di una attività o passività in una transazione che non è un’aggregazione aziendale e che, al tempo della transazione stessa, non influisce né sull’utile dell’esercizio calcolato ai fini di bilancio, né sull’utile o sulla perdita calcolati a fini fiscali; − con riferimento a differenze temporanee tassabili associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che le differenze temporanee deducibili si riverseranno nel futuro prevedibile e che vi siano adeguati utili fiscali a fronte dei quali le differenze temporanee possano essere utilizzate. Il valore di carico delle imposte differite attive viene riesaminato a ciascuna data di chiusura del bilancio e ridotto nella misura in cui non risulti più probabile che sufficienti utili fiscali saranno disponibili in futuro in modo di permettere in tutto, o in parte, l’utilizzo di tale credito. Le imposte differite attive non riconosciute sono riesaminate con periodicità annuale alla data di chiusura del bilancio e vengono rilevate nella misura in cui è diventato probabile che l’utile fiscale sia sufficiente a consentire che tali imposte differite attive possano essere recuperate. Le imposte differite attive e passive sono misurate in base alle aliquote fiscali che si attende vengano applicate nell’esercizio in cui tali attività si realizzano o tali passività si estinguono, considerando le aliquote in vigore e quelle già emanate, o sostanzialmente emanate, alla data di bilancio. Le imposte differite relative ad elementi rilevati al di fuori del conto economico sono anch’esse rilevate al di fuori del conto economico e, quindi, nel patrimonio netto o nel prospetto del conto economico complessivo coerentemente con la rilevazione dell’elemento a cui si riferiscono. Le imposte differite attive e passive vengono compensate, qualora esista un diritto legale a compensare le attività per imposte correnti con le passività per imposte correnti e le imposte differite facciano riferimento alla stessa entità fiscale ed alla stessa autorità fiscale. Le attività per imposte differite attive e le passività per imposte differite passive sono classificate tra le attività e passività non correnti. Contributi pubblici I contributi pubblici sono rilevati quando sussiste la ragionevole certezza che essi saranno ricevuti e tutte le condizioni ad essi riferite risultano soddisfatte. Quando i contributi sono correlati a componenti di costo sono rilevati come ricavi, ma sono ripartiti sistematicamente sugli esercizi in - 18 - modo da essere commisurati ai costi che intendono compensare. Nel caso in cui un contributo sia correlato ad un’attività, l’attività ed il contributo sono rilevati per i loro valori nominali ed il rilascio a conto economico avviene progressivamente lungo la vita utile attesa dell’attività di riferimento in quote costanti. Laddove il Gruppo riceve un contributo non monetario, l’attività ed il contributo sono rilevati al loro valore nominale e rilasciati a conto economico lungo la vita utile attesa dell’attività di riferimento in quote costanti. Passività per benefici a dipendenti La voce “Passività per benefici a dipendenti” nella situazione patrimoniale-finanziaria include il trattamento di fine rapporto accantonato dalle società italiane, fondi pensione forniti dalle controllate estere in Germania e in Austria, altri benefici ai dipendendi e trattamento di fine rapporto non di lavoro subordinato (es. trattamento fine rapporto degli agenti). I relativi criteri di valutazione sono i seguenti: Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato La legislazione Italiana (articolo 2120 del Codice Civile) stabilisce che un dipendente, quando termina il proprio contratto di lavoro con la società, riceve un’indennità di fine rapporto denominata “Trattamento di Fine Rapporto” (TFR). Tale indennità è calcolata sulla base di alcune voci che formano la retribuzione annua del dipendente per ciascun anno di lavoro (opportunamente rivalutata) e della durata del periodo di lavoro. Secondo la normativa civilistica italiana, tale indennità viene riflessa in bilancio secondo una metodologia di calcolo basata sull’indennità maturata da ciascun dipendente alla data di bilancio, nell’ipotesi in cui tutti i dipendenti risolvano il contratto di lavoro a tale data. L’International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) dell’International Accounting Standards Board (IASB) ha affrontato l’argomento del TFR italiano ed ha concluso che, in applicazione dello IAS 19, esso deve essere calcolato secondo una metodologia, denominata Metodo della Proiezione Unitaria del Credito (il cosiddetto “PUCM”), secondo cui l’ammontare della passività per i benefici acquisiti deve riflettere la data di dimissioni attesa e deve essere attualizzata. L’obbligazione netta del Gruppo derivante da piani a benefici definiti viene calcolata stimando l’importo del beneficio futuro che i dipendenti hanno maturato in cambio dell’attività prestata nell’esercizio corrente e nei precedenti esercizi; tale beneficio viene attualizzato per calcolare il valore attuale. Gli utili e le perdite attuariali riferite ai piani a benefici definiti, accumulati fino all’esercizio precedente e che riflettono gli effetti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate, sono rilevati per intero a conto economico complessivo. La valutazione attuariale del TFR è effettuata da un attuario indipendente. Le ipotesi attuariali ed i relativi effetti tengono in considerazione i cambiamenti normativi introdotti dal legislatore italiano, che hanno previsto l’opzione per il lavoratore dipendente di destinare il TFR maturato a partire dal 1°luglio 2007 all’INPS o a fondi di previdenza integrativa. Come conseguenza di tale normativa, la contabilizzazione del TFR accantonato dopo il 1° gennaio 2007 - 19 - è assimilabile a quella relativa ad un piano a contribuzione definita, mentre la contabilizzazione del TFR accantonato prima del 1° gennaio 2007 è aggiustata prospetticamente in modo da escludere dalle assunzioni le componenti relative ai futuri incrementi salariali. Altri benefici per dipendenti successivi alla fine del rapporto di lavoro Tali benefici includono piani pensione a benefici definiti e indennità pensionistiche in Germania ed Austria e benefici non pensionistici successivi alla fine del rapporto di lavoro in Francia. Tali passività sono riconosciute in accordo con il metodo della proiezione unitaria del credito stabilito dallo IAS 19 e descritto nel paragrafo precedente. Tale metodo prende in considerazione sia le pensioni che i diritti ai benefici acquisiti alla data di chiusura del bilancio che gli incrementi nelle pensioni, nei salari e nel turnover stimato per il futuro. Il calcolo è basato su report attuariali che tengono in considerazione basi di calcolo biometriche. Utili e perdite attuariali sono contabilizzati nel conto economico complessivo. La porzione di interessi inclusa nei costi dall’iscrizione del fondo pensione è allocata negli oneri o proventi finanziari. La valutazione attuariale degli altri benefici ai dipendenti successivi alla cessazione del rapporto di lavoro è effettuata da un attuario indipendente. Altri benefici ai dipendenti I benefici a dipendenti del Gruppo Rottapharm includono anche piani di jubilee e altri benefici a lungo termine per le società tedesche, austriache ed indiane. Tali obbligazioni non sono soggette a metodi di calcolo attuariali in accordo con lo IAS 19. Indennità suppletiva di clientela Tale voce include l’indennità di fine rapporto per gli agenti, opportunamente attualizzata secondo quanto previsto dallo IAS 37. L’ammontare stimato delle indennità riconosciute agli agenti, da pagare al termine del rapporto al verificarsi di determinate condizioni, è classificato nei costi per servizi. Strumenti finanziari – rilevazione iniziale e valutazione successiva Attività finanziarie Rilevazione iniziale e valutazione Le attività finanziarie che rientrano nell’ambito di applicazione dello IAS 39 sono classificate come attività finanziarie al valore equo rilevato a conto economico, debiti o crediti, attività finanziarie detenute fino alla scadenza, attività finanziarie disponibili per la vendita, o come derivati designati come strumenti di copertura con copertura efficace, a seconda dei casi. Il Gruppo determina la classificazione delle proprie attività finanziarie al momento della rilevazione iniziale. Tutte le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al fair value, al quale si aggiungono i costi di transazione direttamente attribuibili all’acquisizione, tranne nel caso di attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico. - 20 - L’acquisto o la vendita di un’attività finanziaria che ne richieda la consegna entro un arco di tempo stabilito generalmente da regolamento o convenzioni del mercato (cd. vendita standardizzata o regular way trade) è rilevata alla data di contrattazione, vale a dire la data in cui il Gruppo si è impegnato ad acquistare o vendere l’attività. Valutazione successiva La valutazione successiva delle attività finanziarie dipende dalla loro classificazione come illustrato sotto: Attività finanziarie al valore equo rilevato a conto economico Questa categoria comprende le attività detenute per la negoziazione e le attività designate al momento della prima rilevazione come attività finanziarie al valore equo con variazioni imputate a conto economico. Le attività detenute per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite ai fini di vendita nel breve termine. I derivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione a meno che non siano designati come strumenti di copertura efficace, come definito nello IAS 39. Gli strumenti finanziari al valore equo con variazioni imputate a conto economico sono iscritti nel prospetto della situazione patrimoniale – finanziaria al valore equo mentre le variazioni del valore equo sono rilevate tra i proventi o tra gli oneri finanziari nel conto economico. I derivati impliciti contenuti in contratti principali sono contabilizzati come derivati separati e rilevati al valore equo se le loro caratteristiche economiche ed i rischi non sono strettamente correlati a quelli del contratto principale e il contratto principale non è detenuto per la negoziazione o rilevato al valore equo con variazioni imputate a conto economico. Questi derivati impliciti sono valutati al valore equo con le variazioni di valore equo rilevante nel conto economico. Una rideterminazione avviene solo se interviene un cambiamento dei termini del contratto che modifica significativamente i flussi di cassa altrimenti attesi o una riclassifica di un’attività finanziaria a una categoria diversa dal fair value a conto economico. Finanziamenti e crediti Finanziamenti e crediti sono attività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi o determinabili, non quotati in un mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività finanziarie sono successivamente valutate al costo ammortizzato utilizzando il criterio del tasso d’interesse effettivo (TIE), dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull’acquisizione, onorari o costi che sono parte integrante del tasso d’interesse effettivo. Il tasso d’interesse effettivo è rilevato come provento finanziario nel conto economico. Le svalutazioni derivanti da perdite di valore sono rilevate nel conto economico come oneri finanziari. Investimenti detenuti fino alla scadenza Le attività finanziarie che non sono strumenti derivati e che sono caratterizzate da pagamenti a scadenza fissa o determinabile sono classificate tra gli “investimenti detenuti fino a scadenza” laddove il Gruppo abbia l’intenzione e la capacità di mantenerle in portafoglio fino alla scadenza. - 21 - Dopo la rilevazione iniziale, gli investimenti finanziari detenuti fino a scadenza sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo, meno le perdite durevoli di valore. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull’acquisizione, onorari o costi che sono parte integrante del tasso d’interesse effettivo. L’ammortamento al tasso d’interesse effettivo è compreso tra i proventi finanziari del conto economico. Le svalutazioni sono rilevate nel conto economico tra gli oneri finanziari. Attività finanziarie disponibili per la vendita Le attività finanziarie disponibili per la vendita comprendono azioni e titoli di debito. Le azioni classificate come disponibili per la vendita sono quelle che non sono state classificate come detenute per la negoziazione né designate al valore equo nel conto economico. I titoli di debito in questa categoria sono quelli che sono detenuti per un periodo di tempo indefinito e quelli che potrebbero essere venduti in risposta alle necessità di liquidità o al cambiamento delle condizioni di mercato. Dopo la rilevazione iniziale, le attività finanziarie disponibili per la vendita sono valutate al fair value e i loro utili e perdite non realizzati sono riconosciuti tra le altre componenti di conto economico complessivo nella riserva delle attività disponibili per la vendita, fino all’eliminazione dell’investimento, quando l’utile o la perdita cumulati sono rilevati tra i proventi ed oneri finanziari, ovvero fino al momento in cui si configuri una perdita di valore, quando la perdita cumulata viene stornata dalla riserva e rilevata nel conto economico tra gli oneri finanziari. Gli interessi percepiti nel periodo in cui sono detenute le attività finanziarie disponibili per la vendita sono rilevati tra i proventi finanziari utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo (TIE). Con riferimento alle proprie attività finanziarie disponibili per la vendita il Gruppo valuta se l’intento di venderle a breve termine sia ancora appropriato. Laddove, in rare circostanze, il Gruppo non fosse in grado di negoziare queste attività finanziarie a causa di mercati inattivi, può scegliere di riclassificare queste attività finanziarie. La riclassifica tra i crediti e finanziamenti è ammessa quando l’attività finanziaria presenta i requisiti richiesti dalla definizione di crediti e finanziamenti e si ha l’intenzione e la capacità di mantenere queste attività nel prevedibile futuro o fino alla scadenza. Per le attività finanziarie riclassificate al di fuori dalla categoria disponibili per la vendita, qualsiasi utile o perdita precedentemente rilevata è ammortizzata a conto economico sulla base della vita residua dell’investimento, utilizzando il tasso d’interesse effettivo. La differenza tra il nuovo costo ammortizzato e i flussi di cassa attesi è ammortizzata sulla vita utile residua dell’attività applicando il tasso d’interesse effettivo. Se l’attività è successivamente svalutata, l’importo contabilizzato nel conto economico complessivo è riclassificato nel conto economico. Crediti commerciali I crediti commerciali sono iscritti inizialmente al fair value, che, generalmente, corrisponde al valore nominale e, successivamente, valutati al costo ammortizzato e ridotti in caso di perdite di valore. Inoltre, sono adeguati al loro presumibile valore di realizzo, qualora inferiore, mediante l’iscrizione di un apposito fondo rettificativo. - 22 - I crediti commerciali denominati in valuta estera sono convertiti in Euro utilizzando il tasso di cambio in vigore alla data della transazione e, successivamente, sono convertiti al cambio di fine anno. Eventuali utili o perdite su cambi sono contabilizzati nel conto economico per competenza. Nel caso in cui la scadenza di Crediti commerciali e di Altri crediti ed attività correnti non rientri nei normali termini commerciali e gli stessi non siano produttivi di interessi, viene applicato un processo di attualizzazione analitico fondato su assunzioni e stime. Disponibilità liquide Le disponibilità liquide comprendono il denaro in cassa ed i depositi a vista e a breve termine, in questo ultimo caso con scadenza originaria prevista non oltre i tre mesi o inferiore. Le disponibilità liquide sono iscritte in bilancio al valore nominale ed al cambio a pronti a fine esercizio, se in valuta. Passività finanziarie Rilevazione e valutazione iniziale Le passività finanziarie sono classificate, al momento della rilevazione iniziale, tra le passività finanziarie al valore equo rilevato a conto economico, tra i mutui e finanziamenti, o tra i derivati designati come strumenti di copertura. Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al valore equo a cui si aggiungono, nel caso di mutui e finanziamenti, i costi di transazione che sono direttamente attribuibili. Le passività finanziarie del Gruppo comprendono debiti commerciali e altri debiti, scoperti di conto corrente, mutui e finanziamenti, garanzie concesse e strumenti finanziari derivati. Valutazione successiva La valutazione delle passività finanziarie dipende dalla loro classificazione, come di seguito illustrato: Passività finanziarie al valore equo rilevato a conto economico Le passività finanziarie al valore equo con variazioni rilevate a conto economico comprendono passività detenute per la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmente al fair value con variazioni rilevate a conto economico. Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quelle sostenute ai fini della loro rivendita nel breve termine. Questa categoria include gli strumenti finanziari derivati sottoscritti dal Gruppo che non sono designati come strumenti di copertura in una relazione di copertura come definita dallo IAS 39. I derivati impliciti scorporati sono classificati come strumenti finanziari detenuti per la negoziazione a meno che non siano designati come strumenti di copertura efficaci. Utili o perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono rilevati a conto economico. Le passività finanziarie sono designate al fair value con variazioni rilevate a conto economico dalla data di prima iscrizione, solo se i criteri dell’IAS 39 sono soddisfatti. Al momento della rilevazione - 23 - iniziale, il Gruppo non ha designato passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate a conto economico. Finanziamenti Dopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sono valutati con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso d’interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono rilevate nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento. Il costo ammortizzato è calcolato rilevando ogni sconto o premio sull’acquisizione e onorari o costi che sono parte integrante del tasso d’interesse effettivo. L’ammortamento al tasso d’interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel conto economico. Finanziamenti pubblici I contributi pubblici sono rilevati quando vi è la ragionevole certezza che i contributi saranno ricevuti e tutte le condizioni saranno rispettate. Quando la concessione si riferisce ad una voce di spesa, la stessa viene riconosciuta come provento durante il periodo necessario per ricondurre il contributo pubblico, su base sistematica, ai costi da compensare. Nei casi in cui la concessione abbia per oggetto un bene, viene riconosciuto un provento differito, rilasciato a conto economico in importi costanti lungo la vita utile attesa del relativo asset. Qualora il Gruppo ricevesse dei contributi non monetari, il bene e il contributo sono iscritti al valore nominale e vengono rilasciati a conto economico lungo la vita utile attesa dell’asset in quote annuali di importo costante. Garanzie finanziarie passive Le garanzie finanziarie passive emesse dal Gruppo sono quei contratti che richiedono l’erogazione di un pagamento per rimborsare il possessore per una perdita subita a seguito dell’inadempienza di un determinato debitore nell’effettuare il pagamento dovuto alla scadenza prevista sulla base delle clausole contrattuali dello strumento di debito. I contratti di garanzia finanziaria sono inizialmente rilevati come passività a valore equo, incrementati dei costi di transazione che sono direttamente attribuibili all’emissione della garanzia. Successivamente, la passività è misurata al maggiore tra la migliore stima della spesa richiesta per far fronte all’obbligazione effettiva alla data di bilancio e l’ammontare inizialmente rilevato dedotti gli ammortamenti cumulati. Strumenti finanziari – Cancellazione Attività finanziarie Un’attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un’attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) viene cancellata dal prospetto della situazione patrimoniale finanziaria quando: − i diritti a ricevere flussi finanziari dall’attività sono estinti; − il Gruppo ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall’attività o ha assunto l’obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e (a) ha trasferito - 24 - sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell’attività finanziaria oppure (b) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell’attività, ma ha trasferito il controllo della stessa. Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere flussi finanziari da un’attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell’attività finanziaria, ma assume un’obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), esso valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso. Nel caso in cui non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l’attività continua ad essere rilevata nel bilancio del Gruppo nella misura del suo coinvolgimento residuo nell’attività stessa. In questo caso, il Gruppo riconosce inoltre una passività associata. L’attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza del Gruppo. Passività finanziarie Una passività finanziaria viene cancellata quando l’obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero onorata. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un’altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente vengono sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale e la rilevazione di una nuova passività, con iscrizione a conto economico di eventuali differenze tra i valori contabili. Perdita di valore delle attività finanziarie Il Gruppo verifica ad ogni data di bilancio se un attività finanziaria, o gruppo di attività finanziarie, ha subito una perdita di valore. Esiste una perdita di valore quando dopo la rilevazione iniziale sono intervenuti uno o più eventi (quando interviene “un evento di perdita”) che hanno un impatto sui flussi di cassa futuri stimati dell’attività finanziaria o del gruppo di attività finanziarie, che possa essere attendibilmente stimato. Le evidenze di perdita di valore possono includere indicazioni che un debitore od un gruppo di debitori si trovano in una situazione di difficoltà finanziaria, incapacità di far fronte alle obbligazioni, incapacità o ritardi nella corresponsione di interessi o di importanti pagamenti, probabilità di essere sottoposti a procedure concorsuali o altre forme di ristrutturazione finanziaria, e da dati osservabili che indichino un decremento misurabile nei flussi di cassa futuri stimati, quali cambiamenti in contesti o nella condizioni economiche che si correlano a crisi finanziaria. Attività finanziarie iscritte al costo ammortizzato Per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato il Gruppo ha innanzitutto valutato se sussistesse una perdita di valore per ogni attività finanziaria individualmente significativa, ovvero collettivamente per le attività finanziarie non individualmente significative. Laddove non vi siano evidenze di perdita di valore di attività finanziarie valutate singolarmente, significative o meno, l’attività è inclusa in un gruppo di attività finanziarie con caratteristiche di rischio di credito simili e viene valutata collettivamente ai fini della verifica della perdita di valore. Le attività considerate individualmente nella determinazione di perdite di valore per le quali viene rilevata o permane una perdita di valore non sono incluse nella valutazione collettiva della perdita di valore. - 25 - L’ammontare di qualunque perdita di valore identificata è misurato dalla differenza tra il valore contabile dell’attività e il valore attuale dei flussi di cassa futuri stimati (escluse le perdite di credito attese in futuro che non sono ancora avvenute). Il valore attuale dei flussi di cassa è scontato al tasso di interesse effettivo originario dell’attività finanziaria. Il valore contabile dell’attività viene ridotto mediante l’utilizzo di un fondo svalutazione e l’importo della perdita è rilevato a conto economico. Gli interessi attivi continuano ad essere stimati sul valore contabile ridotto e sono calcolati applicando il tasso d’interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della valutazione della perdita di valore. Gli interessi attivi sono iscritti come parte dei proventi finanziari nel conto economico. I finanziamenti e i relativi fondi sono stornati quando non vi è una realistica prospettiva di un futuro recupero e le garanzie sono state realizzate o sono state trasferite al Gruppo. Se, in un esercizio successivo, l’ammontare della svalutazione stimata aumenta o diminuisce in conseguenza di un evento intervenuto dopo che la svalutazione è stata rilevata, la svalutazione precedentemente rilevata deve essere aumentata o diminuita rettificando il fondo. Se un’attività stornata è successivamente recuperata, il valore recuperato è accreditato a conto economico a riduzione degli oneri finanziari. Attività finanziarie disponibili per la vendita Per le attività finanziarie disponibili per la vendita, il Gruppo valuta ad ogni data di riferimento del bilancio se vi è obiettiva evidenza che un’attività o un gruppo di attività abbia subito una riduzione di valore. Nel caso di strumenti rappresentativi di capitale classificati come disponibili per la vendita, l’obiettiva evidenza includerebbe una significativa o prolungata riduzione nel fair value (valore equo) dello strumento al di sotto del suo costo. “Significativo” deve essere valutato rispetto al costo originario dello strumento e “prolungato” rispetto alla durata del periodo nel quale il fair value è stato al di sotto del costo originario. La determinazione di “significativo” o “prolungato” richiede una stima, nell’effettuazione della quale il Gruppo valuta, tra altri fattori, l’andamento storico del prezzo dell’azione e la durata o la misura in cui il fair value di un’attività sia stata al di sotto del costo. Le politiche contabili di Gruppo considerano come “significativa” una riduzione del valore equo di un’attività finanziaria disponibile per la vendita superiore al 20% del costo medio ponderato della stessa e come “prolungato” un periodo di tempo in cui tale riduzione di valore si è verificata superiore ai dodici mesi. Laddove vi sia evidenza di riduzione di valore, la perdita cumulativa – misurata come differenza tra il costo di acquisto e il fair value attuale, dedotta qualsiasi perdita per riduzione di valore su quella attività finanziaria rilevata precedentemente nel conto economico – viene stornata dalle altre componenti del conto economico complessivo e rilevata a conto economico. Le perdite per riduzione di valore su strumenti rappresentativi di capitale non possono essere ripristinate con effetto rilevato nel conto economico; gli incrementi nel loro fair value successivi alla riduzione di valore sono rilevati direttamente nelle altre componenti del conto economico complessivo. Nel caso di strumenti di debito classificati come disponibili per la vendita, la svalutazione è valutata basandosi sui medesimi criteri utilizzati per le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortizzato. Tuttavia, l’ammontare della svalutazione è dato dalla perdita cumulata, misurata - 26 - come differenza tra il costo ammortizzato e il valore equo attuale, meno eventuali perdite di valore sull’investimento precedentemente rilevate nel conto economico. Gli interessi attivi futuri continueranno ad essere stimati sulla base del ridotto valore contabile dell’attività e sono stimati utilizzando il tasso d’interesse utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri ai fini della determinazione della svalutazione. Gli interessi attivi sono rilevati come parte dei proventi finanziari. Se, in un esercizio successivo, il valore equo dello strumento di debito aumenta e l’incremento può essere obiettivamente correlato ad un evento intervenuto dopo la svalutazione che era stata rilevata nel conto economico, tale svalutazione è rettificata sempre attraverso il conto economico. Strumenti finanziari derivati Gli strumenti finanziari derivati sono utilizzati dal Gruppo Rottapharm solamente con l’intento di copertura dei rischi finanziari relativi alle variazioni dei tassi di interesse sull’indebitamento bancario. Coerentemente con quanto stabilito dallo IAS 39, gli strumenti finanziari derivati di copertura possono essere contabilizzati secondo le modalità stabilite per l’hedge accounting solo quando: − all’inizio della copertura, esiste la designazione formale e la documentazione della relazione di copertura stessa; − si prevede che la copertura sarà altamente efficace; − l’efficacia può essere attendibilmente misurata; e − la copertura stessa è altamente efficace durante i diversi periodi contabili per i quali è designata. Tutti gli strumenti finanziari derivati sono misurati al fair value. I derivati sono contabilizzati come attività finanziarie quando il fair value è positivo e come passività finanziarie quando il fair value è negativo. Quando gli strumenti derivati hanno le caratteristiche per essere contabilizzati secondo l’hedge accounting, si applicano i seguenti trattamenti contabili: Fair value hedge – se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell’esposizione alle variazioni del valore corrente di un’attività o di una passività di bilancio che può determinare effetti sul conto economico, l’utile o la perdita derivante dalle successive valutazioni del valore corrente dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico, come pure l’utile o la perdita sulla posta coperta. Cash flow hedge – se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell’esposizione alla variabilità dei flussi di cassa di un’attività o di una passività di bilancio o di un’operazione prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul conto economico, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario è rilevata nel patrimonio netto; l’utile o la perdita cumulati sono stornati dal patrimonio netto e contabilizzati a conto - 27 - economico nello stesso periodo in cui viene rilevata l’operazione oggetto di copertura; l’utile o la perdita associati a una copertura, o a quella parte della copertura diventata inefficace, sono iscritti a conto economico quando l’inefficacia è rilevata. Il Gruppo si è avvalso della contabilizzazione secondo le regole del cash flow hedge per la stabilizzazione dei flussi finanziari legati ai finanziamenti passivi. In conseguenza di ciò, la componente ritenuta efficace della variazione di fair value degli strumenti derivati negoziati a copertura dei rischi finanziari relativi alle variazioni dei tassi di interesse sull’indebitamento bancario viene accantonata in un’apposita riserva nel Patrimonio Netto. La componente inefficace di tale variazione di fair value, invece, viene imputata a Conto Economico tra i Proventi e Oneri Finanziari. Gli importi riconosciuti tra le altre componenti di conto economico complessivo sono trasferiti nel prospetto di conto economico nel periodo in cui l’operazione oggetto di copertura influenza il conto economico, per esempio quando viene rilevato l’onere o provento sullo strumento coperto o quando si verifica una vendita prevista. Se lo strumento di copertura raggiunge la scadenza o è venduto, annullato o esercitato senza sostituzione (come parte della strategia di copertura), o se viene revocata la sua designazione di strumento di copertura, o quando la copertura non risponde più ai criteri del hedge accounting, qualsiasi profitto o perdita precedentemente rilevato tra le altre componenti di conto economico complessivo resta iscritto separatamente nel patrimonio netto fino a quando l’operazione prevista viene effettuata. Valore equo degli strumenti finanziari Il Gruppo valuta gli strumenti finanziari, quali i derivati, al fair value ad ogni chiusura di bilancio. Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un’attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di una passività, in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Una valutazione del fair value suppone che l’operazione di vendita dell’attività o di trasferimento della passività abbia luogo: (a) nel mercato principale dell’attività o passività; o (b) in assenza di un mercato principale, nel mercato più vantaggioso per l’attività o passività. Il mercato principale o il mercato più vantaggioso devono essere accessibili per il Gruppo. Il fair value di un’attività o passività è valutato adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell’attività o passività, presumendo che gli stessi agiscano per soddisfare nel modo migliore il proprio interesse economico. Il Gruppo utilizza tecniche di valutazione che sono adatte alle circostanze e per le quali vi sono sufficienti dati disponibili per valutare il fair value, massimizzando l’utilizzo di input osservabili rilevanti e minimizzando l’uso di input non osservabili. - 28 - Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base alla gerarchia del fair value, come di seguito descritto: Livello 1 – i prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l’entità può accedere alla data di valutazione; Livello 2 – Input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1, osservabili direttamente o indirettamente per l’attività o per la passività; Livello 3 – tecniche di valutazione per le quali i dati di input non sono osservabili per l’attività o per la passività. La valutazione del fair value è classificata interamente nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è classificato l’input di più basso livello di gerarchia utilizzato per la valutazione. Per le attività e passività rilevate nel bilancio su base ricorrente, il Gruppo determina se siano intervenuti dei trasferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la categorizzazione (basata sull’input di livello più basso, che è significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua interezza) ad ogni chiusura di bilancio. Immobili, impianti e macchinari Gli immobili, i terreni, i macchinari e gli impianti sono rilevati al costo storico, comprensivo dei costi accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l’uso per cui è stato acquistato, al netto del relativo fondo di ammortamento e delle perdite di valore cumulate e determinate secondo le modalità descritte nel seguito. I terreni, sia liberi da costruzioni sia annessi a fabbricati, sono rilevati separatamente e non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata. Nel caso di macchinari ed impianti, tale costo, al netto dei costi di manutenzione ordinaria, include i costi per la sostituzione di parte degli stessi nel momento in cui sono sostenuti se conformi ai criteri di rilevazione. Quando parti significative di immobili, impianti e macchinari devono essere sostituiti periodicamente, il Gruppo rileva tali parti come beni autonomi con una specifica vita e utile ed un relativo ammortamento. Allo stesso modo, quando vengono svolte revisioni importanti, il costo è incluso nel valore contabile dell’impianto o del macchinario come una sostituzione, se il criterio per la rilevazione è soddisfatta. Tutti gli altri costi di riparazione e manutenzione sono rilevati a conto economico quando sono sostenuti. Il valore attuale del costo di smantellamento e rimozione del bene al termine del suo utilizzo è incluso nel costo del bene se i criteri di rilevazione per un accantonamento sono soddisfatti. - 29 - L’ammortamento è calcolato a quote costanti in base alla vita utile stimata del bene, che è riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, se necessari, sono apportati con applicazione prospettica, e sono di seguito riportati: Categoria Fabbricati Impianti e macchinari Attrezzature Altri beni Migliorie su beni di terzi Vita utile 2% – 5% 5% – 15% 7.5% – 15% 12% – 33% Sulla base della durata dei contratti di affitto Un bene viene eliminato dal bilancio al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri attesi dal suo uso o dismissione. Eventuali perdite o utili (calcolati come differenza tra i proventi netti della vendita e il valore contabile) sono inclusi a conto economico nell’anno della suddetta eliminazione. Il valore residuo del bene, la vita utile e i metodi di ammortamento applicati sono rivisti alla fine di ciascun esercizio e adeguati, se necessario, in modo prospettico. Leasing I contratti di leasing finanziario, che sostanzialmente trasferiscono al Gruppo tutti i rischi e i benefici derivanti dalla proprietà del bene locato, sono capitalizzati alla data di inizio del leasing al valore equo del bene locato o, se minore, al valore attuale dei canoni. I canoni sono ripartiti pro quota fra quota di capitale e quota interessi in modo da ottenere l’applicazione di un tasso d’interesse costante sul saldo residuo del debito. Gli oneri finanziari sono imputati a conto economico. I beni in leasing sono ammortizzati sulla base della vita utile del bene. Comunque se non sussiste la ragionevole certezza che il Gruppo otterrà la proprietà del bene al termine del contratto, il bene viene ammortizzato sul lasso temporale più breve tra la vita utile stimata del bene e la durata del contratto di locazione. I contratti di leasing che sostanzialmente lasciano in capo al locatore tutti i rischi e benefici della proprietà del bene sono classificati come leasing operativi. I canoni di leasing operativo sono rilevati come costi a conto economico a quote costanti, ripartiti sulla durata del contratto. Oneri finanziari Gli oneri finanziari che sono direttamente imputabili all’acquisizione, alla costruzione o alla produzione di un bene che richiede un periodo di tempo abbastanza lungo prima di essere disponibile all’uso, sono capitalizzati in quanto parte del costo del bene stesso Tutti gli altri oneri finanziari devono essere rilevati come costo di competenza dell’esercizio in cui sono sostenuti. Gli oneri finanziari sono gli interessi e gli altri costi che un’entità sostiene in relazione all’ottenimento di finanziamenti. Il Gruppo capitalizza gli oneri finanziari per tutte le attività che si qualificano per la capitalizzazione e per cui la costruzione ha avuto inizio il 1° gennaio 2010 o in data successiva. - 30 - Aggregazioni aziendali ed avviamento Le aggregazioni aziendali sono contabilizzate utilizzando il metodo dell’acquisizione. Il costo di un’acquisizione è valutato come somma del corrispettivo trasferito misurato al fair value (valore equo) alla data di acquisizione e dell’importo di qualsiasi partecipazione di minoranza nell’acquisita. Per ogni aggregazione aziendale, l’acquirente deve valutare qualsiasi partecipazione di minoranza nell’acquisita al fair value (valore equo) oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell’acquisita. I costi di acquisizione sono spesati. Quando il Gruppo acquisisce un business, deve classificare o designare le attività finanziarie acquisite o le passività assunte in accordo con i termini contrattuali, le condizioni economiche e le altre condizioni pertinenti in essere alla data di acquisizione. Ciò include la verifica per stabilire se un derivato incorporato debba essere separato dal contratto primario. Se l’aggregazione aziendale è realizzata in più fasi, l’acquirente deve ricalcolare il fair value della partecipazione precedentemente detenuta e valutata con l’equity method e rilevare nel conto economico l’eventuale utile o perdita risultante. Ogni corrispettivo potenziale deve essere rilevato dall’acquirente al fair value alla data di acquisizione. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, sarà rilevata secondo quanto disposto dallo IAS 39, nel conto economico o nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo Se il corrispettivo potenziale è classificato nel patrimonio netto, il suo valore non deve essere ricalcolato sino a quando la sua estinzione sarà contabilizzata contro patrimonio netto. L’avviamento è inizialmente valutato al costo che emerge come eccedenza tra il corrispettivo corrisposto e le attività nette acquisite e le passività assunte dal Gruppo. Se il corrispettivo è inferiore al fair value delle attività nette della controllata acquisita, la differenza è rilevata nel conto economico. Dopo la rilevazione iniziale, l’avviamento è valutato al costo ridotto delle perdite di valore accumulate. Al fine della verifica per riduzione di valore, l’avviamento acquisito in un’aggregazione aziendale è allocato, alla data di acquisizione, alle singole unità generatrici di flussi di cassa del Gruppo, o ai gruppi di unità generatrici di flussi che dovrebbero beneficiare dalle sinergie dell’aggregazione, indipendentemente dal fatto che altre attività o passività del Gruppo siano assegnate a tali unità o raggruppamenti di unità. Ogni unità o gruppo di unità a cui l’avviamento è allocato: a) rappresenta il livello più basso, nell’ambito del Gruppo, a cui l’avviamento è monitorato ai fini di gestione interna; e b) non è più ampio dei segmenti identificati sulla base dello schema di presentazione dell’informativa di settore del gruppo, determinati in base a quanto indicato dallo IFRS 8 Settori Operativi. Quando l’avviamento costituisce parte di un’unità generatrice di flussi (cosiddetto gruppo di unità generatrici di flussi) e parte dell’attività interna a tale unità viene ceduta, l’avviamento associato - 31 - all’attività ceduta è incluso nel valore contabile dell’attività per determinare l’utile o la perdita derivante dalla cessione. L’avviamento ceduto in tali circostanze è misurato sulla base dei valori relativi dell’attività ceduta e della porzione di unità mantenuta in essere. Operazioni Under common control Nel caso di operazioni di aggregazione che coinvolgono soggetti sottoposti a comune controllo, considerato che, alla luce degli statuiti principi contabili, non risultano applicabili i contenuti dell’IFRS 3, “Aggregazioni aziendali” come da specifiche cause di esclusione contenute nel principio stesso, è stato identificato, anche in accordo con quanto previsto dall’OPI 1, quale criterio di rilevazione dell’operazione in parola, quello comunemente accettato in operazioni similari del “pooling of interest”. In considerazione della finalità meramente riorganizzativa di tali operazioni e in applicazione della policy contabile di Gruppo in materia, esse sono state pertanto rilevate in continuità di valori contabili nei bilanci delle società coinvolte, senza la rilevazione di effetti economici. Immobilizzazioni immateriali Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte nell’attivo quando è probabile che genereranno benefici economici futuri, a condizione che il costo sia quantificabile in maniera attendibile ed il bene sia chiaramente identificabile e controllato dall’azienda che lo possiede. Le immobilizzazioni immateriali acquisite separatamente sono inizialmente iscritte al costo di acquisto, mentre quelle acquisite attraverso operazioni di aggregazione aziendale sono iscritte al valore equo alla data di acquisizione. Le immobilizzazioni immateriali prodotte internamente, ad eccezione dei costi di sviluppo se sussistono le condizioni, non sono capitalizzate e si rilevano nel conto economico dell’esercizio in cui sono state sostenute. Dopo la rilevazione iniziale, le immobilizzazioni immateriali sono iscritte al costo al netto dei fondi di ammortamento e di eventuali perdite di valore accumulate e determinate secondo le modalità descritte nel seguito. La vita utile delle immobilizzazioni immateriali è valutata come definita o indefinita. Le immobilizzazioni immateriali con vita utile definita sono ammortizzate lungo la loro vita utile e sono sottoposte alla verifica di congruità del valore ogni volta che vi siano indicazioni di una possibile perdita di valore. Il periodo di ammortamento ed il metodo di ammortamento di un’immobilizzazione immateriale a vita utile definita è riconsiderato almeno alla fine di ciascun esercizio. I cambiamenti nella vita utile attesa o delle modalità con cui i benefici economici futuri legati all’attività si realizzeranno sono rilevati attraverso il cambiamento del periodo o del metodo di ammortamento, a seconda dei casi, e sono considerati come cambiamenti di stime contabili. Il costo dell’ammortamento delle immobilizzazioni immateriali a vita utile definita è rilevato nel conto economico nella categoria di costo coerente alla funzione dell’immobilizzazione immateriale. Le perdite di valore sono ripristinate nel caso di cambiamenti di circostanze che hanno determinato la riduzione del valore iniziale. - 32 - Gli utili o le perdite derivanti dall’alienazione di un bene immateriale sono misurati come la differenza fra il ricavo netto di vendita e il valore contabile del bene e sono rilevati a conto economico al momento dell’alienazione. Costi di ricerca e sviluppo I costi di ricerca sono imputati a conto economico nell’esercizio in cui vengono sostenuti. I costi di sviluppo sostenuti in relazione ad un determinato progetto sono rilevati come immobilizzazioni immateriali quando il Gruppo è in grado di dimostrare: − la possibilità tecnica di completare l’immobilizzazione immateriale di modo che sia disponibile all’utilizzo o alla vendita; − l’intenzione di completare l’attività e la propria capacità di utilizzarla o venderla; − le modalità con cui l’attività genererà benefici economici futuri; − la disponibilità di risorse per completare l’attività; − la capacità di valutare in modo attendibile il costo attribuibile all’attività durante lo sviluppo. Dopo la rilevazione iniziale, i costi di sviluppo sono valutati al costo decrementato di ogni eventuale ammortamento o perdita cumulata. L’ammortamento dell’attività inizia nel momento in cui lo sviluppo è completato e l’attività disponibile all’uso. I costi di sviluppo sono ammortizzati con riferimento al periodo in cui si prevede che il progetto collegato genererà ricavi per il Gruppo. Durante il periodo in cui l’attività non è ancora in uso sarà annualmente oggetto di verifica dell’eventuale perdita di valore (impairment test). - 33 - Altre immobilizzazioni immateriali Si riepilogano di seguito i criteri applicati dal Gruppo alle principali altre immobilizzazioni immateriali: Licenze Vita utile di 4-15 anni; Ammortizzate a quote costanti per il minore tra: o Periodo di durata legale del contratto; o Periodo previsto di utilizzazione. Sottoposte ad impairment test in presenza di indicatori di svalutazione; La licenza si riferisce all’approvazione garantita dalla competente autorità di uno stato che concede al Gruppo di vendere il prodotto in quel particolare mercato. Marchi Vita utile di 5-20 anni, ad eccezione di alcuni marchi nelle società spagnole, a vita indefinita; Ammortizzate a quote costanti per il minore tra: o Periodo di durata legale del contratto; o Periodo previsto di utilizzazione. Nel caso di marchi a vita utile definite, sottoposti a impairment test in presenza di indicatori di svalutazione; nel caso di marchi a vita utile indefinita, sottoposti a impairment annualmente o più frequentemente se esistono indicatori di svalutazione; Il marchio fa riferimento al nome legale del prodotto che è registrato presso l’autorità competente di un paese nel quale il prodotto è venduto. Perdita di valore delle attività non finanziarie A ogni chiusura di bilancio il Gruppo valuta l’eventuale esistenza di indicatori di perdita di valore di Immobilizzazioni immateriali e Immobili, impianti e macchinari. Nel caso della voce Avviamento è invece richiesta una verifica annuale sulla eventuale perdita di valore. In questi casi, il Gruppo effettua una stima del valore recuperabile. Il valore recuperabile è il maggiore fra il valore equo dell’attività o unità generatrice di flussi finanziari, al netto dei costi di vendita, e il suo valore d’uso. Il valore recuperabile viene determinato per singola attività, tranne quando tale attività generi flussi finanziari che non sono ampiamente indipendenti da quelli generati da altre attività o gruppi di attività. Se il valore contabile di un’attività è superiore al suo valore recuperabile, tale attività ha subito una perdita di valore ed è conseguentemente svalutata fino a riportarla al valore recuperabile. Nel determinare il valore d’uso, il Gruppo sconta al valore attuale i flussi finanziari stimati futuri, utilizzando un tasso d’attualizzazione ante-imposte che riflette le valutazioni di mercato sul valore temporale del denaro e i rischi specifici dell’attività. Nel determinare il valore equo al netto dei costi di vendita, si tiene conto, se disponibili, delle transazioni recenti intervenute sul mercato. Se non è possibile individuare tali transazioni, viene utilizzato un adeguato modello di valutazione. Tali calcoli sono corroborati da opportune moltiplicatori di valutazione, prezzi di titoli azionari quotati per partecipate i cui titoli sono pubblicamente negoziati, e altri indicatori di valore equo disponibili. - 34 - L’avviamento è verificato per perdite di valore almeno una volta l’anno (al 31 dicembre) e, più frequentemente, quando le circostanze fanno ritenere che il valore di iscrizione potrebbe essere soggetto a perdite di valore. La perdita di valore sull’avviamento è determinata valutando il valore recuperabile dell’unità generatrice di flussi finanziari (o gruppo di unità generatrice di flussi finanziari) cui l’avviamento è riconducibile. Laddove il valore recuperabile dell’unità generatrice di flussi finanziari è minore del valore contabile dell’unità generatrice di flussi finanziari cui l’avviamento è stato allocato, viene rilevata una perdita di valore. L’abbattimento del valore dell’avviamento non può essere ripristinato in esercizi futuri. Le immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita sono sottoposte a impairment test almeno una volta l’anno al 31 dicembre, sia individualmente che a livello di unità generatrice di flussi finanziari, a secondo di quale sia più appropriata per stabilire l’esistenza o meno di perdite di valore. Se in una CGU viene trovata una perdita di valore, la perdita di valore viene prima rilevata su ogni avviamento a essa allocata. Qualsiasi svalutazione residua viene poi ripartita tra le altre attività della CGU e le svalutazioni pro-rated di valore sono rilevate sui valori contabili di tali attività. Le perdite di valore subite da attività in funzionamento sono rilevate a conto economico nelle categorie di costo coerenti con la funzione dell’attività che ha evidenziato la perdita di valore. Per le attività diverse dall’avviamento, a ogni chiusura di bilancio il Gruppo valuta l’eventuale esistenza di indicazioni del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore precedentemente rilevate e, qualora tali indicazioni esistano, stima il valore recuperabile. Il valore di un’attività precedentemente svalutata può essere ripristinato solo se vi sono stati cambiamenti delle assunzioni su cui si basava il calcolo del valore recuperabile determinato, successivi alla rilevazione dell’ultima perdita di valore. La ripresa di valore non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell’ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti. Ogni ripristino viene rilevato quale provento a conto economico; dopo che è stato rilevato un ripristino di valore, la quota di ammortamento dell’attività è rettificata nei periodi futuri, al fine di ripartire il valore contabile modificato, al netto di eventuali valori residui, in quote costanti lungo la restante vita utile. Rimanenze Le rimanenze sono valutate al minore fra il costo d’acquisto e/o di produzione ed il valore netto di presumibile realizzo. Il costo d’acquisto è inclusivo degli oneri accessori di competenza riferiti agli acquisti del periodo; il costo di produzione comprende i costi di diretta imputazione e una quota dei costi indiretti, ragionevolmente imputabili ai prodotti. Il valore netto di presumibile realizzo è costituito dal normale prezzo stimato di vendita dedotti i costi stimabili di completamento e i costi stimati per realizzare la vendita. Il metodo per determinare il costo delle rimanenze è il costo medio ponderato. Le rimanenze includono una stima dei costi di produzione dei resi che si prevede ritorneranno negli anni successivi, calcolata sottraendo il margine medio al prezzo di vendita originale. - 35 - Fondi rischi ed oneri Gli accantonamenti a fondi per rischi e oneri sono effettuati quando il Gruppo deve far fronte ad un’obbligazione attuale (legale o implicita) risultante da un evento passato, è probabile un’uscita di risorse per far fronte a tale obbligazione ed è possibile effettuare una stima affidabile del suo ammontare. Quando il Gruppo ritiene che un accantonamento al fondo rischi e oneri sarà in parte o del tutto rimborsato, per esempio nel caso di rischi coperti da polizze assicurative, l’indennizzo è rilevato in modo distinto e separato nell’attivo se, e solo se, esso risulta praticamente certo. In tal caso, nel conto economico il costo dell’eventuale accantonamento è presentato al netto dell’ammontare rilevato per l’indennizzo. Se l’effetto di attualizzazione del valore del denaro è significativo, gli accantonamenti sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette, ove adeguato, i rischi specifici delle passività. Quando viene effettuata l’attualizzazione, l’incremento dell’accantonamento dovuto al trascorrere del tempo è rilevato come onere finanziario. Azioni proprie Le azioni proprie riacquistate sono rilevate al costo e portate in diminuzione del patrimonio netto. L’acquisto, la vendita o la cancellazione di azioni proprie non danno origine a nessun profitto o perdita nel conto economico. La differenza tra il valore di acquisto e il corrispettivo, in caso di riemissione, è rilevata nella riserva sovraprezzo azioni. In caso di esercizio nel periodo di opzioni su azioni, queste vengono soddisfatte con azioni proprie. Valutazioni discrezionali e stime contabili significative La preparazione del bilancio consolidato in conformità con gli IFRS richiede l’utilizzo di alcune significative stime contabili. Inoltre richiede alla Direzione Aziendale di effettuare valutazioni discrezionali nell’applicare i principi contabili. Tali valutazioni discrezionali, stime ed ipotesi influenzano i valori di ricavi, costi, attività e passività, e l’indicazione di passività potenziali alla data di bilancio. I risultati effettivi potrebbero differire da tali stime. Le aree che presuppongono un elevato livello di discrezionalità e di complessità, o le aree nelle quali assunzioni e stime risultano significative ai fini del bilancio sono commentate di seguito. Perdita di valore delle attività non finanziarie Il Gruppo basa il proprio test di impairment su budget dettagliati e calcoli previsionali che sono predisposti separatamente per ogni unità generatrice di flussi di cassa del Gruppo cui sono allocati attività individuali. La previsione dei flussi di cassa futuri comprende delle assunzioni, in modo particolare relative a vendite e costi. La stima di questi elementi è basata sul budget 2014 di ciascuna CGU e sulla proiezione dei due elementi lungo gli anni successivi di piano (2015- 2016 o 2015-2018). Queste previsioni sono effettuate seguendo un approccio bottom up, dal management locale al senior management, e sulla base di programmi di efficientamento attesi per ciascuna CGU che è coinvolta nel processo. - 36 - L’approccio utilizzato dalla Direzione Aziendale nella determinazione del valore attribuito a queste assunzioni riflette la passata esperienza e, in relazione alle stime di vendita, considera anche alcuni elementi di informazione esterni da parte di analisti di mercato. Nell’approvazione finale di tali proiezioni, la Direzione Aziendale ha verificato che le proiezioni dei flussi di cassa futuri siano consistenti con il passato e con quelle attuali, sulla base anche dell’analisi delle differenze tra le stime dei flussi di cassa effettuate nel passato e i flussi attuali. I flussi di cassa non includono le attività in ristrutturazione in cui il Gruppo non si è ancora impegnato o le attività di investimento che potrebbero portare significativi miglioramenti sulle unità generatrici di flussi di cassa. Il valore recuperabile è particolarmente sensibile al tasso di sconto utilizzato nel modello del Discounted Cash Flow, alle previsioni dei flussi di cassa attesi ed al tasso di crescita utilizzato per le estrapolazioni. Imposte Sussistono incertezze sull’interpretazione di normative fiscali complesse e sull’ammontare e la tempistica del reddito imponibile futuro. Le differenze che si potrebbero originare tra i risultati effettivi e le ipotesi formulate, o i futuri cambiamenti di tali ipotesi, potrebbero richiedere rettifiche future alle imposte sul reddito e ai costi già registrati. Le attività fiscali differite sono rilevate per tutte le perdite fiscali non utilizzate, nella misura in cui è probabile che in futuro vi sarà un utile tassato tale da permettere l’utilizzo delle perdite. È richiesta un’attività di stima rilevante da parte del management per determinare l’ammontare delle attività fiscali che possono essere rilevate sulla base del livello di utili tassabili futuri, sulla tempistica della loro manifestazione e sulle strategie di pianificazione fiscale. Passività per benefici a dipendenti Il valore del Trattamento di Fine Rapporto, dei piani pensionistici a benefici definiti e degli altri benefici post-impiego vengono determinati utilizzando valutazioni attuariali. La valutazione attuariale richiede l’elaborazione di ipotesi circa la determinazione del tasso di sconto, dei futuri incrementi salariali, dei tassi di mortalità e del futuro incremento delle pensioni. A causa della complessità della valutazione, le ipotesi di base e la sua natura a lungo termine, una definita obbligazione di benefici è molto sensibile alle variazioni di tali ipotesi. Tutte le ipotesi sono riesaminate ad ogni data di bilancio. Costi di sviluppo I costi di sviluppo sono capitalizzati se è probabile che i benefici economici futuri attribuibili a tali attività confluiranno nella società e se il costo delle attività può essere determinato in maniera attendibile. Per determinare i valori da capitalizzare, la Direzione Aziendale deve elaborare delle ipotesi riguardanti i flussi di cassa futuri attesi dalle immobilizzazioni, i tassi di sconto da applicare ed i periodi di manifestazione dei benefici stessi. Valore equo degli strumenti finanziari Quando il valore equo delle attività e passività finanziarie iscritte nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria non può essere derivato da mercati attivi, il loro valore equo è determinato - 37 - utilizzando tecniche di valutazione, tra cui il modello dei flussi di cassa. Gli input a questi modelli sono presi da mercati osservabili laddove possibile, ma dove questo non è possibile, è necessario una valutazione per stabilire il valore equo. La valutazione prende il considerazione fattori come il rischio di liquidità, rischio di credito e di volatilità. Modifiche alle ipotesi riguardo a questi fattori potrebbero influire sul valore equo registrato degli strumenti finanziari. Altre aree Stime sono anche solitamente utilizzate per determinare gli accantonamenti per fondo svalutazione crediti, per fondo obsolescenza magazzino o fondo per prodotti a lento rigiro e per l’ammortamento e la svalutazione di immobili, impianti e macchinari. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni modifica è riflessa immediatamente nel conto economico. Cambiamenti di principi contabili, nuovi principi contabili, cambiamenti di stime e riclassifiche Con effetto a partire dal 1° gennaio 2013, sono stati emessi i seguenti principi contabili, emendamenti ed interpretazioni, che non disciplinano casistiche presenti o la cui adozione non ha comportato effetti significativi sul bilancio consolidato del Gruppo Rottapharm: – Modifiche allo IAS 1 (Presentazione del Bilancio – presentazione delle altre componenti rilevate a patrimonio netto): le principali modifiche allo IAS 1 riguardano una nuova modalità di presentazione delle altre componenti rilevate a patrimonio netto all’interno del prospetto degli utili e delle perdite complessivi: le altre componenti rilevate a patrimonio netto dovranno essere raggruppate tra quelle che in futuro potranno essere riclassificate (recycled) a conto economico e quelle per le quali non è prevista tale possibilità. Esempi di voci oggetto di riclassifica a conto economico sono: differenze cambio da conversione, adeguamento al fair value di derivati in cash flow hedge, adeguamento al fair value di partecipazioni available for sale. Un esempio di voci non soggette a riclassifica a conto economico sono gli utili / perdite attuariali relativi a piani pensionistici a benefici definiti. – Modifiche allo IAS 12 (Imposte sul reddito – Imposte differite: recupero delle attività sottostanti): lo IAS 12 richiede di valutare le imposte differite relative ad un’attività o passività in funzione del fatto che il valore contabile dell’attività stessa sia recuperata mediante l’utilizzo o la vendita. Nel caso di investimenti immobiliari al fair value, potrebbe risultare difficile e soggettivo valutare se il recupero avverrà tramite l’utilizzo oppure la vendita. Tali modifiche forniscono una soluzione pratica al problema consentendo di assumere che il recupero degli investimenti immobiliari avverrà interamente mediante la vendita. Di conseguenza, il SIC 21 “Imposte sul reddito – recupero delle attività rivalutate non ammortizzabili” non è più applicabile agli investimenti immobiliari valutati a fair value. Le linee guida del SIC 21 ancora applicabili vengono incorporate all’interno dello IAS 12 modificato. – Modifiche all’IFRS 7 (Informazioni integrative – Compensazione di attività e passività finanziarie): Queste modifiche richiedono all’entità di dare informativa sui diritti di compensazione e relativi accordi (ad esempio garanzie). L’informativa darà al lettore di - 38 - bilancio informazioni utili per valutare l’effetto degli accordi di compensazione sulla posizione finanziaria dell’entità. La nuova informativa è richiesta per tutti gli strumenti finanziari, oggetto di compensazione secondo lo IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio. L’informativa è richiesta anche per gli strumenti finanziari che sono soggetti a contratti quadro esecutivi di compensazione o accordi simili, indipendentemente dal fatto che vengano compensati secondo lo IAS 32. – IFRS 13 (Determinazione del fair value): IFRS 13 include le linee guida per la determinazione del fair value e le disclosure da fornire. Il principio non estende l’utilizzo del fair value, ma fornisce criteri per la sua determinazione e applicazione laddove altri principi ne permettano oppure ne impongano l’utilizzo. – IFRIC 20 Costi di sbancamento nella fase di produzione di una miniera a cielo aperto: questa interpretazione si applica ai costi di sbancamento sostenuti nell’attività mineraria a cielo aperto nella fase di produzione di un’attività mineraria. L’interpretazione tratta la contabilizzazione dei benefici derivanti dall’attività di sbancamento. In aggiunta alle modifiche e ai nuovi principi sopra riepilogati, sono state emesse due modifiche all’IFRS 1 Prima adozione degli International Financial Reporting Standards relative rispettivamente a Grave iperinflazione ed eliminazione di date fissate per neoutilizzatori e ai Finanziamenti pubblici che sono effettive per gli esercizi annuali con inizio al 1 gennaio 2013 o successivamente. Queste modifiche non sono rilevanti per il Gruppo che non è un neo-utilizzatore degli IFRS. L’adozione del ciclo annuale di miglioramenti 2009-2011 non ha comportato alcun impatto sul bilancio consolidato del Gruppo. Il Gruppo Rottapharm ha adottato anticipatamente nel bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2012 la modifica allo IAS 19 (Benefici ai dipendenti). La modifica dello IAS 19 è focalizzata sulle modalità di contabilizzazione dei piani a benefici definiti, degli altri benefici a lungo termine e dei benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro (termination benefits). Di seguito, sono elencati i nuovi principi contabili o le interpretazioni di principi contabili esistenti non applicabili al bilancio chiuso al 31 dicembre 2013. Recentemente lo IASB (International Standard Accounting Board) e l’IFRIC (International Financial Reporting Interpretation Committee) hanno pubblicato nuovi principi ed interpretazioni alcuni dei quali non sono ancora stati omologati dal legislatore comunitario o sono stati omologati, ma saranno applicabili a partire dagli esercizi successivi al 31 dicembre 2013: − IFRS 9 (Strumenti finanziari – rilevazione e misurazione): l’IFRS 9 costituisce la prima delle tre fasi del progetto per la sostituzione dello IAS 39 Strumenti finanziari: Rilevazione e misurazione, avente come principale obiettivo quello di ridurne la complessità. Nella versione emessa dallo IASB nel novembre 2011, l’ambito di applicazione dell’IFRS 9 era stato ristretto alle sole attività finanziarie. Nell’ottobre 2012 lo IASB ha aggiunto all’IFRS 9 i requisiti per la classificazione e misurazione delle passività finanziarie, completando così la prima fase del progetto. La seconda fase del progetto, che ha come oggetto la svalutazione (impairment) degli strumenti finanziari, e la terza fase, che ha come oggetto l’hedge accounting, si sono tradotte nell’emissione di due Exposure Draft rispettivamente nei mesi - 39 - di novembre 2011 e dicembre 2012. L’emissione dei rispettivi standard finali è prevista per il 2014. Le principali novità introdotte dall’IFRS 9 per quanto riguarda le attività finanziarie sono così sintetizzabili: − le attività finanziarie possono essere classificate in due sole categorie – al fair value oppure al costo ammortizzato. Sono quindi eliminate le categorie dei loans and receivables, delle attività finanziarie disponibili per la vendita e delle attività finanziarie held to maturity. La classificazione all’interno delle due categorie avviene sulla base del modello di business dell’entità e delle caratteristiche dei flussi di cassa generati dalle attività stesse. Un’attività finanziaria è valutata al costo ammortizzato se entrambi i seguenti requisiti sono rispettati: il modello di business dell’entità prevede che l’attività finanziaria sia detenuta per incassare i relativi cash flow (quindi, in sostanza, non per realizzare profitti di trading) e le caratteristiche dei flussi di cassa dell’attività corrispondono unicamente al pagamento di capitale e interessi. In caso contrario, l’attività finanziaria deve essere misurata al fair value; − le regole per la contabilizzazione dei derivati incorporati sono state semplificate: non è più richiesta la contabilizzazione separata del derivato incorporato e dell’attività finanziaria che lo “ospita”; − tutti gli strumenti rappresentativi di capitale – sia quotati che non quotati – devono essere valutati al fair value. Lo IAS 39 stabiliva invece che, qualora il fair value non fosse determinabile in modo attendibile, gli strumenti rappresentativi di capitale non quotati venissero valutati al costo; − l’entità ha l’opzione di presentare nel patrimonio netto le variazioni di fair value degli strumenti rappresentativi di capitale che non sono detenuti per la negoziazione, per i quali invece tale opzione è vietata. Tale designazione è ammessa al momento della rilevazione iniziale, può essere adottata per singolo titolo ed è irrevocabile. Qualora ci si avvalesse di tale opzione, le variazioni di fair value di tali strumenti non possono mai essere riclassificate dal patrimonio netto al conto economico (né nel caso di impairment né nel caso di cessione). I dividendi invece continuano ad essere rilevati in conto economico; − IFRS 9 non ammette riclassifiche tra le due categorie di attività finanziarie se non nei rari casi in cui vi sia una modifica nel modello di business dell’entità. In tal caso gli effetti della riclassifica si applicano prospetticamente; − l’informativa richiesta nelle note è stata adeguata alla classificazione e alle regole di valutazione introdotte dall’IFRS 9. Per quanto riguarda le passività finanziarie, lo IASB ha sostanzialmente confermato le disposizioni dello IAS 39, ad eccezione dei requisiti relativi alla fair value option. In caso di adozione della fair value option per le passività finanziarie, la variazione di fair value attribuibile alla variazione del rischio di credito della Società deve essere rilevata nel prospetto degli utili e perdite complessivi e non a conto economico. - 40 - L’IFRS 9 entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2015, con possibilità di adozione anticipata al 1° gennaio 2013. Al momento non sono quantificabili gli impatti derivanti dall’applicazione futura del principio per quanto riguarda la classificazione e misurazione delle attività finanziarie; le modifiche relative alle passività finanziarie non sono applicabili al gruppo. − Modifiche allo IAS 32 riguardo alla compensazione tra attività e passività finanziarie: è stata specificata la previsione secondo la quale è possibile procedere a compensare attività e passività allorché si abbia un diritto – che può essere fatto valere in forza di legge – alla compensazione stessa. In altri termini, il “diritto” deve possedere le seguenti caratteristiche: essere indipendente dagli eventi futuri; ed essere immediatamente applicabile sia nel corso della normale operatività dell’azienda sia in caso di insolvenza. − IFRS 10 (Bilancio consolidato): il nuovo standard sostituisce lo IAS 27 “Bilancio consolidato e separato”, per la parte relativa al bilancio consolidato, e il SIC 12 “Consolidamento – Società a destinazione specifica (società veicolo)”. Lo IAS 27 – ridenominato “Bilancio Separato” – contiene solamente i principi e le linee guida per la preparazione del bilancio separato. Nel nuovo IFRS 10 viene definito un unico modello di controllo che si applica a tutte le partecipate e che rappresenta il fattore determinante per stabilire se una partecipata debba essere consolidata. I trattamenti contabili e le procedure di consolidamento sono invece invariati rispetto a quanto attualmente previsto dallo IAS 27. Il nuovo modello di controllo introduce un maggior grado di soggettività e richiederà al management un elevato grado di giudizio per stabilire se un’entità sia controllata e debba quindi essere consolidata. Nel nuovo principio, inoltre, viene esplicitamente prevista la possibilità di controllare un’entità anche in assenza della maggioranza dei voti (controllo de facto), concetto che non era presente in modo esplicito nello IAS 27. Tale principio è stato omologato dall’Unione Europea nel corso del mese di dicembre 2012 (Reg CEE N.1254/2012) e si applica a partire dal 1 gennaio 2014. Sulla base delle analisi svolte, non si prevedono impatti sull’area di consolidamento derivanti dall’introduzione del nuovo standard nell’esercizio di prima applicazione. − IFRS 11 (Joint Arrangements): il nuovo standard, che sostituisce lo IAS 31 “Partecipazioni in joint venture”, distingue due categorie di joint arrangements a cui sono associati trattamenti contabili differenti: − joint operations: sono definiti come accordi che danno alle parti dell’accordo, che hanno il controllo congiunto dell’iniziativa, diritti sulle singole attività e obbligazioni per le singole passività relative all’accordo. In presenza di joint operations, è obbligatorio rilevare le attività e passività, i costi e ricavi dell’accordo di competenza in base ai principi contabili di riferimento; − joint ventures: si è in presenza di una joint venture quando le parti, che hanno il controllo congiunto dell’iniziativa, non hanno diritti/obblighi su singole attività/passività relative all’accordo, ma solo sulle attività nette o sul risultato netto dell’iniziativa. In presenza di joint ventures è obbligatorio il consolidamento con il - 41 - metodo del patrimonio netto, mentre il precedente IAS 31 prevedeva l’opzione tra consolidamento proporzionale e consolidamento con il metodo del patrimonio netto. Tale principio è stato omologato dall’Unione Europea nel corso del mese di dicembre 2012 (Reg CEE N.1254/2012) e si applica a partire dal 1 gennaio 2014. Non si prevedono impatti sul bilancio consolidato del Gruppo. − IFRS 12 (Informazioni integrative relative a interessenze in altre entità): IFRS 12 include, ampliandoli, tutti i requisiti in termini di informazioni integrative che devono essere forniti con riguardo a controllate, collegate, joint arrangements e altri investimenti partecipativi (c.d. structured entities). Molte delle disclosure richieste da IFRS 12 erano precedentemente incluse nello IAS 27 “Bilancio consolidato e separato”, IAS 28 “Partecipazioni in società collegate” e IAS 31 “Partecipazioni in joint venture”, mentre altre sono nuove. Tale principio è stato omologato dall’Unione Europea nel corso del mese di dicembre 2012 (Reg CEE N.1254/2012) e si applica a partire dal 1 gennaio 2014. Si prevedono impatti in termini di disclosure sul bilancio consolidato derivanti dall’applicazione futura di tale principio. − Modifiche allo IAS 28 (Partecipazioni in società collegate e joint venture): a seguito dei nuovi IFRS 11 Accordi a controllo congiunto e IFRS 12 Informativa sulle partecipazioni in altre entità, lo IAS 28 è stato rinominato Partecipazioni in società collegate e joint venture, e descrive l’applicazione del metodo del patrimonio netto per le partecipazioni in società a controllo congiunto, in aggiunta alle collegate. Aggregazioni aziendali e acquisizione di quote di minoranza Non si segnalano aggregazioni aziendali o acquisizioni di quote di minoranza nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011. Commento alle principali voci del prospetto della situazione patrimoniale consolidata 2. Immobili, impianti e macchinari Il dettaglio del costo storico, del fondo ammortamento e del valore netto contabile della voce Immobili, impianti e macchinari al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011 è di seguito evidenziato: (In migliaia di Euro) Al 31 dicembre 2013 Al 31 dicembre 2012 Al 31 dicembre 2011 Costo Amm.ti Valore Costo Amm.ti Valore Costo Amm.ti Valore storico cumulati netto storico cumulati netto storico cumulati netto 5.970 – 5.970 5.970 – 5.970 5.970 – 5.970 38.343 (15.103) 23.240 30.421 (12.040) 18.381 30.171 (10.935) 19.236 124.905 (80.962) 43.943 125.287 (79.327) 45.960 122.260 (76.113) 46.147 10.317 (8.814) 1.503 11.654 (10.168) 1.486 11.856 (10.226) 1.630 Terreni Fabbricati Impianti e Macchinari Attrezzature industriali e commerciali Altri beni 44.417 (27.037) 17.380 42.002 (23.234) 18.768 32.474 (20.588) 11.886 Immobilizzazioni materiali in 8.406 – 8.406 2.938 – 2.938 5.393 – 5.393 corso e acconti Totale Immobili, impianti e 232.358 (131.916) 100.442 218.272 (124.769) 93.503 208.124 (117.862) 90.262 macchinari - 42 - La seguente tabella evidenzia la movimentazione della voce Immobili, impianti e macchinari al 31 dicembre 2013: (In migliaia di Euro) Terreni Fabbricati Impianti e Macchinari Attrezzature industriali e commerciali Altri beni Immobilizzazioni materiali in corso e acconti Totale Immobili, impianti e macchinari Al Incrementi Decrementi Differenze Altre Amm.ti Al 1° gennaio per netti di variazioni 31 dicembre 2013 acquisti traduzione 2013 5.970 – – – – – 5.970 18.381 5.120 – (10) 1.123 (1.374) 23.240 45.960 3.948 (183) (257) 758 (6.283) 43.943 1.486 552 (41) 1 8 (503) 1.503 18.768 2.938 3.098 6.652 (8) (173) (66) (1) 93.503 19.370 (405) (333) (1) (1.010) (4.411) – 17.380 8.406 878 (12.571) 100.442 Nel corso dell’esercizio 2013 il Gruppo Rottapharm ha effettuato investimenti in Immobili, impianti e macchinari per Euro 19.370 migliaia, composti principalmente come segue: − gli incrementi della voce Fabbricati sono riconducibili all’acquisizione da parte di terzi di un magazzino situato a Troisdorf, in Germania, per circa Euro 5 milioni. La voce Altre variazioni include principalmente la riclassifica dello stabilimento portoghese di Massama (per Euro 0,9 milioni), precedentemente classificato come asset detenuto per la vendita che, considerando le difficoltà di cessione riscontrate ed essendo venuti meno i requisiti richiesti dall’IFRS 5, è stato riclassificato; − gli incrementi della voce Impianti e Macchinari sono riconducibili agli investimenti volti a perseguire il miglioramento degli impianti di produzione e dei laboratori di ricerca per circa Euro 4 milioni di cui in Italia per Euro 1,2 milioni, in Irlanda per Euro 1 milione ed in Germania per ulteriori 1,2 milioni. La voce Altre variazioni include principalmente la riclassifica da Immobilizzazioni in corso ad Impianti e Macchinari di impianti siti in Spagna (Euromed SA) e Germania (Madaus GmbH) completati nel corso dell’anno; − gli incrementi nella voce Altri beni comprendono principalmente le migliorie su beni di terzi realizzate presso gli edifici in cui sono siti i nuovi laboratori di Monza, condotte nell’ambito di un leasing operativo del fabbricato stesso (per Euro 1,2 milioni), l’acquisizione in Italia di macchine ed attrezzature elettroniche per l’ufficio (per Euro 0,2 milioni) oltre all’acquisto di veicoli (per Euro 0,5 milioni). Al 31 dicembre 2013 il totale delle migliorie sui beni di terzi in Italia ammonta ad Euro 11,3 milioni. Al 31 dicembre 2013 la voce Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti è principalmente composta per Euro 2,8 milioni da due impianti di estrazione in Spagna (Euromed SA), per Euro 1,1 milioni da migliorie su beni di terzi in Italia (Rottapharm S.p.A.), principalmente riconducibili a laboratori di R&S ed infine per Euro 1,6 milioni da investimenti volti al potenziamento dell’impianto produttivo sito in Irlanda (Rottapharm Ltd). - 43 - Non sono emerse nel corso dell’esercizio 2013 indicazioni di una possibile perdita di valore con riferimento agli Immobili, impianti e macchinari. La seguente tabella evidenzia la movimentazione della voce Immobili, impianti e macchinari al 31 dicembre 2012: (In migliaia di Euro) Terreni Fabbricati Impianti e Macchinari Attrezzature industriali e commerciali Altri beni Immobilizzazioni materiali in corso e acconti Totale Immobili, impianti e macchinari Al Incrementi Decrementi Differenze Altre Amm.ti Al 1° gennaio per netti di variazioni 31 dicembre 2012 acquisti traduzione 2012 5.970 – – – – 5.970 19.236 258 – (4) (53) (1.056) 18.381 46.147 4.089 (154) (100) 2.423 (6.445) 45.960 1.630 361 (7) – (21) (477) 1.486 11.886 5.393 2.909 7.067 70 (10) (17) – 90.262 14.684 (101) (121) 7.108 (9.512) (3.188) – 18.768 2.938 (55) (11.166) 93.503 Nel corso dell’esercizio 2012 il Gruppo Rottapharm ha effettuato investimenti in immobili, impianti e macchinari per Euro 14.684 migliaia, composti principalmente come segue: − gli incrementi della voce Impianti e Macchinari per Euro 4,1 milioni, sono principalmente relativi a migliorie poste in essere con riferimento allo stabilimento italiano di Confienza e presso i nuovi laboratori siti presso Monza per Euro 1,4 milioni, oltre che a migliorie sugli impianti siti in Spagna (Euromed SA) per Euro 0,6 milioni e migliorie poste in essere in Germania per Euro 1 milione (soprattutto con riferimento al macchinario “Granulatore” per Euro 0,6 milioni); − gli incrementi della voce Altri beni per Euro 2,9 milioni, si riferiscono principalmente per circa Euro 1,8 milioni a migliorie su beni di terzi relative ad investimenti sul fabbricato di Confienza e nuovi laboratori a Monza; oltre che per Euro 0,4 milioni di Euro ad investimenti posti in essere dalla controllata irlandese Rottapharm Ltd; − la riclassifica delle Immobilizzazioni materiali in corso per Euro 9,5 milioni è principalmente riconducibile per Euro 2,4 milioni al completamento del nuovo essiccatore ed il nuovo atomizzatore presso la controllata Euromed (Spagna) per Euro 1,9 milioni e del macchinario “Granulatore” sito presso la controllata tedesca Madaus GmbH (per Euro 0,5 milioni) oltre che ad altre attività per Euro 7,1 milioni connesse al completamento dei nuovi laboratori R&D di Monza. Gli incrementi dell’esercizio fanno invece riferimento principalmente a migliorie circa impianti e laboratori italiani. Non sono emerse nel corso dell’esercizio 2012 indicazioni di una possibile perdita di valore con riferimento agli Immobili, impianti e macchinari. - 44 - La seguente tabella evidenzia la movimentazione della voce Immobili, impianti e macchinari al 31 dicembre 2011: (In migliaia di Euro) Terreni Fabbricati Impianti e Macchinari Attrezzature industriali e commerciali Altri beni Immobilizzazioni materiali in corso e acconti Totale Immobili, impianti e macchinari Al Incrementi Decrementi Differenze IFRS 5 Altre Amm.ti Al 1° gennaio per netti di variazioni 31 dicembre 2011 acquisti traduzione 2011 6.276 – – – (306) – – 5.970 23.784 266 – 7 (3.733) – (1.088) 19.236 48.349 4.372 – (376) – 568 (6.766) 46.147 1.797 320 – – – (17) (470) 1.630 11.082 3.261 3.650 3.867 – (1.145) 94.549 12.475 (1.145) (51) (3) – – (423) (4.039) – (587) (2.795) – 11.886 5.393 (36) (11.119) 90.262 Nel corso dell’esercizio 2011 il Gruppo Rottapharm ha effettuato investimenti in immobili, impianti e macchinari per Euro 12.475 migliaia, composti principalmente come segue: − gli incrementi della voce Impianti e Macchinari per Euro 4,4 milioni sono dovuti principalmente ad investimenti relativi all’acquisto di una nuova linea di produzione presso Confienza (Italia) per Euro 1,7 milioni, all’acquisto di un nuovo macchinario granulatore per Euro 353 migliaia ed altre sostituzioni per un totale di Euro 624 migliaia presso gli stabilimenti produttivi siti in Germania e alle migliorie effettuate sull’impianto produttivo sito in Irlanda per Euro 1,1 milioni; − gli incrementi della voce Altri beni per Euro 3,7 milioni sono dovuti principalmente ad investimenti relativi alle migliorie apportate agli uffici italiani e ai laboratori di ricerca e sviluppo siti in Monza (Euro 1,2 milioni), a nuovi dispositivi elettronici (dispositivi server e di backup) per Euro 300 migliaia, nonché all’introduzione del nuovo sistema MES (Manufacturing Execution System) per Euro 795 migliaia, relativi allo stabilimento produttivi in Irlanda. La voce Immobilizzazioni immateriali in corso è principalmente legata ai seguenti investimenti: − le migliorie presso gli uffici italiani e i laboratori di ricerca e sviluppo in Monza per Euro 1,5 milioni; − l’installazione nell’impianto produttivo sito in Germania del nuovo macchinario “Granulatore” per Euro 457 migliaia; − l’impianto spagnolo (Euromed S.A.) per Euro 515 relativamente all’acquisizione dell’impianto “Atomizzatore” oltre ad Euro 181 migliaia connesse con la creazione di un nuovo reattore per il pre-trattamento delle sostanze chimiche. I decrementi del periodo, connessi con la classificazione IFRS 5, sono dovuti alla classificazione tra le attività destinate alla vendita del valore contabile dei fabbricati siti in Germania ed in - 45 - Portogallo. Il valore corrente dei suddetti fabbricati sarà recuperato principalmente attraverso la vendita piuttosto che attraverso l’utilizzo continuativo. In particolare, alla data della classificazione, il valore di questi edifici è pari a 1 milione di Euro per l’impianto portoghese sito a Massama ed Euro 3 milioni per gli impianti ed uffici siti in Wiehl (Germania). 3. Immobilizzazioni immateriali Il dettaglio di costo storico, fondo ammortamento e valore netto contabile della voce Immobilizzazioni immateriali al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011 è di seguito evidenziato: (In migliaia di Euro) Al 31 dicembre 2013 Al 31 dicembre 2012 Al 31 dicembre 2011 Costo Amm.ti Impairment Valore Costo Amm.ti Impairment Valore Costo Amm.ti Impairment Valore storico cumulati cumulati netto storico cumulati cumulati netto storico cumulati cumulati netto Costi di sviluppo 13.163 (13.163) Marchi e licenze con vita utile 151.586 (71.579) definita Altre immobilizzazioni immateriali 7.928 (7.454) Immobilizzazioni Immateriali in 1.775 corso e acconti Marchi e licenze con vita utile 28.124 (16.504) indefinita Totale Immobilizzazioni 202.576 (108.700) immateriali - 13.163 (13.163) (1.487) 78.520 125.095 (62.847) 474 - 1.775 8.039 496 (7.644) - - 14.676 (14.191) (2.931) 59.317 115.576 (55.407) (102) - 293 496 8.121 224 485 (2.931) 57.238 (7.718) - - 403 224 (8.256) 3.364 28.123 (16.504) (8.481) 3.138 28.124 (16.504) (8.269) 3.351 (9.743) 84.133 174.916 (100.158) (11.514) 63.244 166.721 (93.820) (11.200) 61.701 I Marchi a vita utile indefinita si riferiscono principalmente alle acquisizioni effettuate negli esercizi precedenti in Spagna. La tabella seguente mostra i movimenti delle Immobilizzazioni immateriali nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013: (In migliaia di Euro) Costi di sviluppo Marchi e licenze con vita utile definita Altre immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni Immateriali in corso e acconti Marchi e licenze con vita utile indefinita Totale Immobilizzazioni immateriali Al Incrementi Decrementi Differenze Impairment Altre 1° gennaio per netti di Variazioni 2013 acquisti traduzione 59.317 26.585 (147) (66) 1.445 172 Amm.ti Al 31 dicembre 2013 (8.786) 78.520 293 408 (2) - - 4 (229) 474 496 1.483 (28) - - (176) - 1.775 3.138 - - - 226 - - 3.364 63.244 28.476 (177) (66) 1.671 - (9.015) 84.133 Nel corso del mese di marzo 2013 il Gruppo ha acquisito da Novartis Consumer Health S.A. e da Novartis Santè Familiale S.A., i marchi e le AIC – “Zyma” per Euro 24,8 milioni. I marchi Zyma rappresentano prodotti leader del settore Vit D e Fluoride venduti in 19 paesi tra cui Francia, - 46 - Germania, Italia. Inoltre nel corso dell’esercizio si segnalano ulteriori acquisizioni di licenze e marchi relativi al prodotto Magaltop (Euro 0,6 milioni) ed al prodotto Ditreol (Euro 0,4 milioni). L’incremento della voce Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti si riferisce per Euro 1 milione all’acconto versato da Rottapharm S.p.A. relativamente all’acquisto di nuovi marchi e licenze. Nel corso dell’esercizio 2013 non sono emerse indicazioni di una possibile perdita di valore con riferimento alle Immobilizzazioni immateriali iscritte, al contrario si evidenzia un rilascio di svalutazioni pregresse iscritte per un totale di Euro 1,7 milioni relativi ai prodotti Spagnoli Borea e Monocid. La movimentazione del valore netto contabile della voce Immobilizzazioni immateriali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012 è di seguito evidenziata: Al Incrementi Decrementi Differenze Impairment Altre Amm.ti Al 1°gennaio per netti di 31 dicembre 2012 acquisti traduzione 2012 Costi di sviluppo 485 (485) Marchi e licenze con vita 57.238 9.341 (7) - 100 (7.355) 59.317 utile definita Altre immobilizzazioni 403 199 (102) (207) 293 immateriali Immobilizzazioni 224 452 (80) - (100) 496 Immateriali in corso e acconti Marchi e licenze con vita 3.351 (213) 3.138 utile indefinita Totale Immobilizzazioni 61.701 9.992 (80) (7) (315) - (8.047) 63.244 immateriali (In migliaia di Euro) Al 31 Dicembre 2012 l’incremento principale è connesso ai marchi con vita utile definita per effetto dell’acquisto in Italia dei prodotti Antalfebal (Euro 3,4 milioni), Ditreol (Euro 2,2 milioni), Terafluss (Euro 1,6 milioni) e per l’acconto versato in relazione al prodotto Ialumar (Euro 0,2 milioni). Inoltre la controllata portoghese ha aumentato il valore del marchio Alipza (Pitavastatine) a seguito di un acconto versato pari a Euro 0,5 milioni. - 47 - La movimentazione del valore netto contabile della voce Immobilizzazioni immateriali per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 è di seguito evidenziata: (In migliaia di Euro) Costi di sviluppo Marchi e licenze con vita utile definita Altre immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni Immateriali in corso e acconti Marchi e licenze con vita utile indefinita Totale Immobilizzazioni immateriali Al Incrementi Decrementi Impairment 1°gennaio per acquisti netti 2011 787 63.653 2.998 (1.048) Altre (936) Amm.ti Al 31 dicembre 2011 (302) 485 (7.429) 57.238 469 151 - - 3 (220) 403 200 224 - - - (200) 224 3.414 - - (836) 773 - 3.351 68.523 3.373 - (1.884) (160) (8.151) 61.701 I principali incrementi della voce Marchi e licenze a vita utile definita sono relativi all’accordo di distribuzione tra Laboratorios Delta Ltda e Recordati Ireland per il prodotto Pitavastatina (per Euro 1,5 milioni) ed all’acquisizione da parte di Rottapharm S.p.A. dei marchi e licenze relative ai prodotti Lalumar ed Forgest (per Euro 1 milione). Al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011 la voce “Marchi e licenze con vita utile definita” è pari rispettivamente ad Euro 78.519 migliaia, Euro 59.317 migliaia ed Euro 57.237 migliaia ed è così costituita: (In migliaia di Euro) Licenze commerciali Marchi acquistati Registrazioni e brevetti farmaceutici Marchi e licenze con vita utile definita 2013 1.950 75.554 1.015 78.519 Al 31 dicembre 2012 2.141 56.876 300 59.317 2011 2.843 54.092 302 57.237 La voce include principalmente: marchi di proprietà della Società, per un importo pari a Euro 48,5 milioni al 31 dicembre 2013, Euro 52,5 milioni al 31 dicembre 2012 ed Euro 50,3 milioni al 31 dicembre 2011, che si riferiscono prevalentemente a Biomineral, Aftir, Carovit e Biothymus; licenze acquistate in Germania (pari ad Euro 1,2 milioni al 31 dicembre 2013, Euro 1,9 milioni al 31 dicembre 2012 ed Euro 2,6 milioni al 31 dicembre 2011), relative ai prodotti Salviagalen e Salviathymol; licenze acquistate in Portogallo, pari ad Euro 1,9 milioni al 31 dicembre 2013 ed Euro 2,3 milioni al 31 dicembre 2012, relative ai prodotti Alipza e Oliflox; - 48 - marchi acquistati nel corso dell’esercizio 2013 relativi al prodotto Zyma pari a circa Euro 24 milioni 4. Avviamento La tabella seguente mostra il valore contabile dell’avviamento e la sua allocazione alle rispettive unità generatrici di cassa (CGU) al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011. Al 31 dicembre 2013 102.460 185.008 12.563 122.206 24.799 18.083 24.910 5.933 3.701 226 – 1.500 90 501.479 (In migliaia di Euro) CGU Italia CGU Germania CGU Portogallo CGU Spagna CGU Euromed CGU Austria CGU Belgio CGU Francia CGU Polonia CGU Lussemburgo CGU Grecia CGU Thailandia Altre CGUs Total Al 31 dicembre 2012 102.460 185.008 12.563 122.206 24.799 18.083 24.910 5.933 3.701 226 1.700 1.500 90 503.179 Al 31 dicembre 2011 102.460 185.008 12.967 137.821 24.799 18.083 24.910 5.933 3.701 226 1.700 1.500 90 519.198 L’avviamento è stato allocato alle unità rappresentanti il più basso livello per il quale l’avviamento viene monitorato dalla direzione interna ai fini gestionali. Questa allocazione risulta consistente con le unità generatrici di cassa identificate. L’avviamento si riferisce principalmente all’eccedenza fra il valore di acquisizione ed il valore equo delle attività e passività acquisite in relazione a quanto segue: relativamente a Laboratori Guieu, acquisita nel 1999 (incorporata in Rottapharm S.p.A. nel 2000), è stato iscritto un avviamento di Euro 9,5 milioni; relativamente a Biochimici PSN, acquisita nel 2005 (incorporata in Rottapharm S.p.A. nel 2006), è stato iscritto un avviamento di Euro 9,9 milioni; relativamente all’acquisizione del Gruppo Madaus nel 2007, è stato iscritto un avviamento di Euro 452,9 milioni, al netto della perdita di valore accumulata per Euro 22,8 milioni; relativamente alla fusione inversa effettuata nel 2007 per incorporazione di Landinvest S.r.l. in Rottapharm S.p.A, è stato iscritto un avviamento di Euro 25,9 milioni. Lo IAS 36 stabilisce che debba essere effettuata una verifica annuale sulla perdita di valore dell’avviamento, confrontando il valore contabile con il valore recuperabile. Il valore recuperabile rappresenta il maggiore fra il valore equo dell’attività, al netto dei costi di vendita, e il suo valore d’uso. - 49 - Il test di impairment effettuato sul valore recuperabile degli avviamenti nel corso degli esercizi 2013, 2012 e 2011 ha reso necessaria la contabilizzazione di una svalutazione del valore contabile dell’avviamento: relativa alla CGU Grecia per l’intero valore dell’avviamento (Euro 1,7 milioni) nel corso dell’esercizio 2013, a seguito della decisione del Gruppo di dare inizio al processo di liquidazione della controllata Rottapharm Hellas, in conseguenza del cambiamento delle politiche distributive legate alla persistenza della crisi del mercato locale; relativa alla CGU Rottapharm Spagna per un valore di Euro 15,6 milioni e alla CGU Portogallo per un valore di Euro 0,4 milioni, per l’esercizio 2012; relativa alla CGU Portogallo per un valore di Euro 6,8 milioni, per l’esercizio 2011. . 5. Impairment test dell’avviamento e delle immobilizzazioni immateriali a vita indefinita Ai fini del test di impairment gli avviamenti acquisiti attraverso le aggregazioni aziendali ed i marchi a vita utile indefinita sono stati allocati alle CGU dettagliate nel paragrafo 20.1.4.2, le quali sono il più basso livello a cui l’avviamento è monitorato dalla Direzione Aziendale e sono individuate ad un livello non superiore ai settori operativi definiti in accordo con il principio IFRS 8. In particolare i marchi a vita utile indefinita sono stati allocati alla CGU Rottapharm Spagna. Il valore recuperabile delle CGU è stato determinato sulla base del calcolo del valore d’uso che considera il valore attuale dei flussi di cassa attesi. Questi sono stimati sulla base del business plan del Gruppo Rottapharm approvato dal management. L’orizzonte temporale sul quale è sviluppato il business plan è di tre anni, ad eccezione della Spagna e del Portogallo (cinque anni) per il quale un periodo più lungo (comunque non superiore al massimo periodo generalmente ammesso dallo IAS 36) è stato ritenuto dalla Direzione Aziendale come la meglio rappresentativo della ripresa delle condizioni economiche che esisteranno oltre il periodo di previsione esplicita. Come risultato di questa analisi, comparando i valori contabili delle singole CGU con i loro valori d’uso, la Direzione Aziendale ha contabilizzato alla voce “Ammortamenti e svalutazioni” del conto economico: per l’esercizio 2013, una svalutazione di Euro 1,7 milioni relativa all’avviamento della CGU Grecia, come descritto nel paragrafo 20.1.4.2, un ripristino di valore di precedenti svalutazioni su marchi con vita utile indefinita per Euro 0,2 milioni (relativa ai prodotti Spagnoli Borea e Monocid) e un ripristino di valore di precedenti svalutazioni su licenze e marchi a vita utile definita per Euro 1,4 milioni (prevalentemente riferita al prodotto Spagnolo Mucovital); per l’esercizio 2012, una svalutazione dell’avviamento relativo alla CGU Rottapharm Spagna e Portogallo per Euro 15,6 milioni ed Euro 0,4 milioni rispettivamente e una svalutazione di marchi a vita utile indefinita per Euro 0,2 milioni (relativa ai prodotti Spagnoli Borea e Monocid); - 50 - per l’esercizio 2011, una svalutazione dell’avviamento relativo alla CGU Portogallo per Euro 6,8 milioni e una svalutazione di licenze e marchi a vita utile definita e indefinita per Euro 1,8 milioni (relativa principalmente ai prodotti Spagnoli Monocid, Levotuss e Mucovital). Tali svalutazioni sono state altresì indicate nell’informativa di settore relativamente ai relativi settori. Ipotesi chiave utilizzate nel calcolo del valore d’uso Il calcolo del valore in uso per ciascuna unità generatrice di cassa dimostra una certa sensitività al variare delle seguenti ipotesi / assunzioni: Ricavi netti e altri ricavi, EBITDA e flussi di cassa – La recuperabilità del valore dell’avviamento si è basata sui dati previsionali di ciascuna CGU approvati dal Consiglio di Amministrazione, sulla base dei quali la Società sta attivamente operando al fine di conseguire una diversificazione dei propri prodotti in portafoglio focalizzandosi sui prodotti Semi-etici (cosiddetti Cx; si tratta di prodotti per la cura ed il benessere della persona, prodotti farmaceutici prescritti e non rimborsabili, farmaci OTC, prodotti dermocosmetici, nutraceutici e dispositivi medici), rispetto ai farmaci da prescrizione interamente rimborsabili (cosiddetti Rx). Il mancato raggiungimento di tale obiettivo potrebbe infatti determinare per la Società la necessità di iscrivere in bilancio una riduzione del valore dell’avviamento allocato alle diverse CGU. Tale rischio è maggiore per quelle CGU operanti in aree geografiche caratterizzate da drastiche misure di contenimento della spesa sanitaria pubblica (Spagna e Portogallo e, in misura minore, Italia) nonché da previsioni di una ridotta crescita economica nei prossimi anni. In particolare, la determinazione del valore d’uso di ciascuna CGU si fonda su una stima dei flussi di cassa futuri basata: (i) sul budget 2014, (ii) sulle previsioni lungo i due anni successivi (20152016), ad eccezione della CGU Spagna e della CGU Portogallo (2015- 2018), e (iii) sulle proiezioni del valore terminale, che rappresenta il valore attuale netto dei flussi di cassa che si prevede possa generare ciascuna CGU oltre il periodo di previsione esplicita. Con specifico riferimento al valore dell’avviamento allocato alle CGU Spagna e Portogallo, l’aumento dei ricavi e dei flussi di cassa e il recupero di marginalità si fonda sull’assunto che la Società sia in grado di effettuare, nel periodo di previsione esplicita (2014-2018), un riposizionamento del portafoglio prodotti dai farmaci da prescrizione interamente rimborsabili ai farmaci da prescrizione non rimborsabili. Le previsioni economico-finanziarie per gli ulteriori due anni (2017-2018) non sono approvate dal Consiglio di Amministrazione della Società, ma sono comunque state elaborate sulla base dello stesso approccio adottato per l’elaborazione delle previsioni del triennio 2014-2016. Il tasso di crescita dei ricavi considerato dalla Società è superiore al tasso di crescita del mercato dei farmaci, in quanto basato essenzialmente sullo sviluppo dei prodotti Cx (Semi-etici). Va inoltre evidenziato che la Società considera l’attuale struttura di vendita adeguata ed in grado di assorbire gli incrementi di vendite stimati per gli esercizi futuri senza dover incorrere in significativi costi addizionali e che il recupero della marginalità si basa anche su un aumento delle vendite a fronte di costi distributivi, amministrativi e generali costanti nel periodo rilevante. - 51 - Tasso di sconto – I flussi di cassa attesi sono scontati ad un tasso equivalente al costo medio ponderato del capitale proprio e del capitale di debito (WACC), il quale riflette la situazione corrente del mercato e del rischio cui è esposto il Gruppo nel suo insieme. Il calcolo del WACC è basato su specifiche condizioni e modelli di business del Gruppo ed è derivato dalla media dei WACC delle singole CGU, ponderato considerando l’incidenza del margine di ciascuna CGU sul margine di Gruppo. Il WACC determinato è del 6,3% per il 2013 e del 7,7% per il 2012 ed il 2011. Il calcolo del WACC prende in considerazione entrambe le variabili, il capitale di debito ed il capitale proprio, sulla base dei dati di Gruppo. Il costo del capitale proprio è basato sull’aspettativa di ritorno dell’investimento da parte degli investitori. Il costo del debito si basa sui prestiti fruttiferi di interessi per i quali il Gruppo è obbligato. La struttura del capitale è definita mediante l’analisi comparativa nei confronti delle società comparabili dello stesso settore industriale. Il rischio dei segmenti specifici è considerato mediante l’applicazione di fattori beta individuali. I fattori beta sono valutati annualmente sulla base dei dati pubblicamente disponibili. Tasso di stima di crescita – I flussi di cassa netti oltre il periodo del piano sono determinati sulla base di aspettative a lungo termine del business, considerando la maturità commerciale delle CGU e la loro incidenza sui risultati del gruppo. La Direzione Aziendale ha definito un tasso di base di crescita del gruppo derivato dalle informazioni di mercato, la cui determinazione è coerente con le ipotesi utilizzate nella pianificazione aziendale. Il tasso è dell’1,5% per 2013, 2012 e 2011 ed in tutti e tre gli esercizi è inferiore sia al tasso Europeo di inflazione a lungo termine che al tasso atteso di crescita del settore. Sensitività alle variazioni delle ipotesi Sebbene le ipotesi sul contesto macroeconomico e gli sviluppi nei settori in cui opera il Gruppo e le stime dei flussi di cassa futuri si ritengono adeguate, variazioni nelle ipotesi o circostanze possono richiedere la modifica dell’analisi svolta. Questo potrebbe portare a perdite di valore aggiuntive in futuro e – salvo nel caso di valore dell’avviamento – a ripristini di valore su svalutazioni rilevate se gli sviluppi saranno contrari alle aspettative. Per quanto riguarda la valutazione del valore d’uso delle unità generatrici di cassa, il management ha verificato che i cambiamenti che potrebbero verificarsi sono riconducibili al risultato operativo prima degli ammortamenti e svalutazioni dei beni immateriali (che potrebbero essere negativamente influenzati da ulteriori tagli di prezzo da parte dei governi o dai mancati miglioramenti di efficienza), al calcolo del WACC e alla stima del tasso di crescita (a seconda della tendenza economica generale). Una analisi di sensitività dei risultati che valutano le modifiche di queste assunzioni di base è stata effettuata per le singole unità generatrici di cassa, al fine di verificare se il valore di carico delle unità potrebbe superare il suo valore recuperabile. L’analisi di sensitività per le CGU cui è stato attribuito l’avviamento si è basata su un aumento del costo medio ponderato del capitale fino 100 punti base, su una riduzione della crescita tasso calcolato fino allo 0,75% e su una riduzione dell’incidenza del risultato operativo prima degli ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni immateriali in rapporto ai ricavi netti per l’1% – 2% per tutte le CGU. Queste variazioni sono state considerate da parte della Direzione Aziendale ragionevolmente possibili, soprattutto a lungo termine, in caso di condizioni avverse. - 52 - Sulla base dell’analisi svolta, per tutte le CGU diverse da Spagna e Portogallo, il valore d’uso è risultato superiore ai valori contabili anche assumendo le variazioni di cui sopra. Per le CGU Spagna e Portogallo, le perdite di valore aggiuntive rispetto a quelle già registrate, sono di seguito dettagliate: Importi in milioni di Euro (2013) CGU Spagna Portogallo WACC 7,3% (6,9) (1,0) g rate 0,75% – – EBITDA -1% – (0,2) EBITDA -2% – (4,2) Importi in milioni di Euro (2012) CGU WACC 8,7% Spagna (34,3) Portogallo (4,1) g rate 0,75% (26,4) (2,4) EBITDA -1% (19,9) (1,5) EBITDA -2% (26,2) (7,3) Importi in milioni di Euro (2011) CGU WACC 8,7% Portogallo (4,2) g rate 0,75% (2,5) EBITDA -1% (5,0) EBITDA -2% (10,2) 6. Partecipazioni in società collegate La composizione della voce Partecipazioni in società collegate al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011 è di seguito riportata: (In migliaia di Euro) RRL Immobiliare S.p.A. Marco Tronchetti Provera S.p.A. Nuove Partecipazioni S.p.A. Partecipazioni in società collegate Al 31 dicembre 2013 13.052 32.616 865 46.533 Al 31 dicembre 2012 13.108 – – 13.108 Al 31 dicembre 2011 13.190 – – 13.190 Le partecipazioni in società collegate sono state contabilizzate nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011 secondo il metodo del patrimonio netto. RRL Immobiliare S.p.A. è operativa nell’ambito della gestione di patrimoni immobiliari e le principali attività sono le seguenti: gli immobili a Confienza dove sono localizzate le attività produttive in Italia della Società; gli immobili a Monza dove sono localizzate la sede amministrativa e commerciale e il dipartimento di ricerca e sviluppo della Società; alcuni immobili in centro città a Monza, a Parigi e a Londra detenuti come investimenti immobiliari. - 53 - Di seguito sono riassunti i dati economico-finanziari relativi alla partecipazione del Gruppo in RRL Immobiliare S.p.A.: (In migliaia di Euro) % possesso del Gruppo Ricavi Utile netto Attività Passività Patrimonio netto Valore contabile Quota di pertinenza del risultato Al 31 dicembre 2013 47,86% 5.377 794 66.245 36.287 29.958 13.052 380 Al 31 dicembre 2012 47,86% 4.783 344 64.732 35.568 29.164 13.108 165 Al 31 dicembre 2011 47,86% 4.357 339 62.751 33.930 28.820 13.190 162 Come descritto nel paragrafo 20.1.1.1, nel mese di gennaio 2013 il Gruppo ha acquisito per un prezzo di Euro 35,7 milioni il 25% dei diritti di voto della società Marco Tronchetti Provera & C. S.p.A., una holding di partecipazione italiana che detiene indirettamente come principale investimento la partecipazione di collegamento del gruppo italiano quotato Pirelli & C. S.p.A.. Il prezzo pagato è stato allocato per Euro 22,8 milioni al valore della predetta partecipazione in Pirelli & C. S.p.A., contabilizzata secondo il metodo del patrimonio netto nel bilancio consolidato della Marco Tronchetti Provera & C. S.p.A. predisposto in accordo agli IFRS, anche in considerazione della quotazione in borsa delle azioni della collegata. La differenza di Euro 12,9 milioni tra il prezzo pagato e l’interessenza del Gruppo nel valore equo delle attività e passività della collegata è stata considerata come avviamento, è stata inclusa nel valore contabile della partecipazione e non è stata ammortizzata. La quota di pertinenza della Società nel risultato della Marco Tronchetti Provera & C. S.p.A. è stata negativa per Euro 1,9 milioni, la quota di pertinenza della Società nel conto economico complessivo della società collegata è stata negativa per Euro 1,5 milioni (riferita principalmente alla differenza di conversione dei bilanci in valuta estera del Gruppo Marco Tronchetti Provera & C. S.p.A.) e la quota di pertinenza negli altri movimenti di patrimonio netto della collegata è stata positiva per Euro 0,3 milioni. A seguito di tali movimentazioni il valore della partecipazione della società collegata è pari ad Euro 32,6 milioni al 31 dicembre 2013. Sulla base delle informazioni disponibili, la Direzione Aziendale ha ritenuto che al 31 dicembre 2013 non vi siano evidenze obiettive che le partecipazione nella società collegata abbia subito una perdita di valore, anche in considerazione del positivo andamento della quotazione in borsa del relativo principale investimento. 7. Altre attività finanziarie non correnti La composizione della voce Altre attività finanziarie non correnti al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011 è di seguito riportata: (In migliaia di Euro) Altre attività finanziarie immobilizzate Derivati a lungo termine Depositi cauzionali Altre attività finanziarie non correnti Al 31 dicembre 2013 1.408 279 626 2.313 - 54 - Al 31 dicembre 2012 815 367 754 1.936 Al 31 dicembre 2011 839 886 1.725 La voce Altre attività finanziarie immobilizzate si riferisce principalmente a titoli obbligazionari detenuti dalla Madaus GmbH (Austria). La voce Derivati a lungo termine fa riferimento al valore di carico dell’embedded derivate connesso con il bond emesso dalla Rottapharm Ltd.. La voce Depositi cauzionali al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011 include principalmente depositi cauzionali versati da Rottapharm S.p.A. alla RRL Immobiliare S.p.A. relativamente al contratto di locazione in essere tra le parti. 8. Rimanenze La composizione della voce Rimanenze al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011 è di seguito riportata: (In migliaia di Euro) Materie prime, sussidiarie e di consumo Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati Prodotti finiti Merci Acconti a fornitori Rimanenze Al 31 dicembre 2013 36.600 6.905 36.665 9.832 175 90.177 Al 31 dicembre 2012 35.682 6.574 37.165 9.960 211 89.592 Al 31 dicembre 2011 32.220 9.131 34.517 12.237 1.870 89.975 Le rimanenze sono esposte al netto del fondo obsolescenza, calcolato per quei materiali che non possono essere più utilizzati nella produzione, che presentano un indice di rotazione “lento” o non possono essere più destinati alla vendita. Il fondo obsolescenza iscritto al 31 dicembre 2013 e 2012 è pari a Euro 5,3 milioni mentre ammontava ad Euro 4,8 milioni al 31 dicembre 2011. Con riferimento all’esercizio 2011, la voce acconti a fornitori è composta principalmente da anticipi erogati dalla controllata spagnola (Euromed S.A.) per Euro 1,9 milioni relativi all’acquisto della materia prima “Cardo Mariano”. - 55 - La tabella che segue riporta la movimentazione del fondo obsolescenza durante gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011: (In migliaia di Euro) Al 1° gennaio 2011 Utilizzi Rilasci Accantonamenti Al 31 dicembre 2011 Al 1° gennaio 2012 Utilizzi Rilasci Accantonamenti Al 31 dicembre 2012 Al 1° gennaio 2013 Utilizzi Rilasci Accantonamenti Al 31 dicembre 2013 Materie prime, sussidiarie e di consumo 1.574 (1.223) 832 1.183 1.183 (144) (549) 28 518 518 (109) (70) 699 1.038 Prodotti in corso di Prodotti finiti e merci Totale Obsolescenza lavorazione e semilavorati 1.092 2.880 5.546 (1.616) (2.839) (1.057) (125) (1.182) 543 1.892 3.267 578 3.031 4.792 578 3.031 4.792 (76) (949) (1.169) (130) (158) (837) 22 2.477 2.527 394 4.401 5.313 394 4.401 5.313 (146) (1.924) (2.179) (402) (472) 398 1.590 2.687 646 3.665 5.349 9. Crediti commerciali Al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011 i Crediti commerciali ammontano, rispettivamente, ad Euro 157.365 migliaia, Euro 155.294 migliaia ed Euro 120.700 migliaia come si evince dalla tabella di sotto riportata: (In migliaia di Euro) Crediti verso clienti Fatture da emettere Note credito da emettere Totale Crediti commerciali Al 31 dicembre 2013 157.418 66 (119) 157.365 Al 31 dicembre 2012 155.430 87 (223) 155.294 Al 31 dicembre 2011 120.684 20 (4) 120.700 Tutti i crediti commerciali sono a breve termine; per tale motivo, il valore contabile è assimilabile al fair value alla data. L’ammontare delle svalutazioni sui crediti iscritti in bilancio rappresenta la ragionevole stima della perdita durevole di valore individuata a fronte dello specifico rischio di inesigibilità, identificato sui crediti iscritti a bilancio. Gli accantonamenti sono stanziati per specifiche posizioni di credito che presentano particolari rischi al fine di riflettere il loro presumibile valore di realizzo. Il fondo svalutazione iscritto al 31 dicembre degli esercizi 2011, 2012 e 2013 tiene conto sia di specifiche valutazioni del rischio di credito relativamente alle singole posizioni creditorie sia delle azioni di recupero avviate dal Gruppo per il recupero di posizioni creditorie “difficili”. Con riferimento a tale aspetto, il Gruppo ha formalizzato appositi accordi con società di factoring per la cessione dei crediti, in particolare in Italia, Germania, Spagna e Portogallo. - 56 - Il valore complessivo dei crediti ceduti pro-soluto a società di factoring è pari ad Euro 34,4 milioni al 31 dicembre 2013, Euro 40,9 milioni al 31 dicembre 2012 ed Euro 52,1 milioni al 31 dicembre 2011. Si riporta di seguito una ripartizione del valore di tali crediti ceduti per controparte: (In milioni di Euro) Controparte Mediofactoring BNP Paribas Factor Deutsche Factoring Banco Santander Bankinter BBVA Totale Esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 2012 2011 22,3 27,8 35,1 1,4 3,4 0,5 9,1 5,4 7,1 1,6 2,2 7,1 1,4 1,5 0,7 0,8 34,4 40,9 52,1 Paese Italia Portogallo Germania Spagna Spagna Spagna Il valore complessivo dei crediti ceduti pro-solvendo è pari ad Euro 17,6 milioni al 31 dicembre 2013, Euro 12,7 milioni al 31 dicembre 2012 ed Euro 9,4 milioni al 31 dicembre 2011, interamente riferiti a Mediofactoring (Italia). I costi relativi alle cessioni di crediti pro-soluto e pro-solvendo sono stati complessivamente pari ad Euro 1,7 milioni per gli esercizi 2013 e 2012 ed Euro 1,8 milioni per l’esercizio 2011. Il trattamento contabile dei crediti oggetto delle operazioni di factoring pro-soluto e pro-solvendo (ovvero la loro iscrizione o la loro eliminazione dal bilancio consolidato) è effettuato dal Gruppo in accordo con i requisiti dello IAS 39. Si riporta di seguito la movimentazione delle svalutazioni effettuate sui crediti per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011: (in migliaia di Euro) Al 1° gennaio 2011 Utilizzi Rilasci Accantonamenti Al 31 dicembre 2011 Utilizzi Rilasci Accantonamenti Al 31 dicembre 2012 Utilizzi Rilasci Accantonamenti Al 31 dicembre 2013 2.373 (823) (527) 488 1.511 (950) (2) 3.670 4.229 (425) (118) 2.184 5.870 - 57 - 10. Crediti tributari La composizione della voce Crediti tributari al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011 è di seguito riportata: (In migliaia di Euro) Crediti tributari Crediti tributari richiesti a rimborso Crediti tributari verso controllante Crediti tributari Al 31 dicembre 2013 8.417 200 8.617 Al 31 dicembre 2012 3.528 160 3.688 Al 31 dicembre 2011 1.117 498 1.084 2.699 La voce Crediti tributari al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011 fa riferimento principalmente agli acconti versati da Rottapharm S.p.A. nel corso dei diversi esercizi. 11. Altre attività correnti La composizione della voce Altri crediti e attività correnti al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011 è di seguito riportata: (In migliaia di Euro) IVA e altri crediti tributari Crediti verso altri Altre attività correnti Altre attività correnti Al 31 dicembre 2013 2.098 27.999 4.557 34.654 Al 31 dicembre 2012 2.424 21.754 3.846 28.024 Al 31 dicembre 2011 1.681 14.799 3.152 19.632 Con riferimento all’esercizio 2013, la voce “Crediti verso altri” comprende principalmente: – Anticipi a fornitori per Euro 1,4 milioni; – Crediti verso i distributori dell’Estremo-Oriente di Rottapharm S.p.A. per Euro 10 milioni; – Crediti verso MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze) per l’accordo AIFA per Euro 1,3 milioni; – Crediti verso istituti di factoring per importi ceduti per Euro 11,5 milioni; – Crediti per royalties verso clienti della società controllata tedesca Madaus GmbH per Euro 0,3 milioni. Con riferimento all’esercizio 2012, la voce “Crediti verso altri” comprende principalmente: – Anticipi a fornitori per Euro 1,9 milioni; – Crediti verso i distributori dell’Estremo-Oriente di Rottapharm S.p.A. per Euro 12,6 milioni; – Crediti verso MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze) per l’accordo AIFA per Euro 1,3 milioni; – Anticipi concessi a distributori in Russia e Cina relativamente a spese promozionali per Euro 0,7 milioni; - 58 - – Crediti per royalties verso clienti della società controllata tedesca Madaus GmbH per Euro 2,0 milioni. Con riferimento all’esercizio 2011, la voce “Crediti verso altri” comprende principalmente: – Anticipi a fornitori per Euro 1,3 milioni; – Crediti verso i distributori dell’Estremo-Oriente di Rottapharm S.p.A. per Euro 5,9 milioni; – Crediti verso MEF (Ministero dell’Economia e delle Finanze) per l’accordo AIFA per Euro 1,3 milioni; – Anticipi relativi agli accordi distributivi in essere con HFA Healthcare UK per la distribuzione del prodotto Glucosamine in UK per Euro 745 migliaia; – Crediti per royalties verso clienti della società controllata tedesca Madaus GmbH per Euro 1,7 milioni. La voce Altre attività correnti si riferisce principalmente a proventi non finanziari, ratei e risconti attivi. 12. Crediti finanziari verso società controllante I crediti finanziari verso società controllante Fidim S.r.l. ammontano a Euro 253,6 milioni (Euro 237,4 milioni al 31 dicembre 2012 ed Euro 215,6 milioni al 31 dicembre 2011). I crediti finanziari concessi alla Capogruppo hanno principalmente lo scopo di finanziare una parte degli investimenti posti in essere da Fidim S.r.l. in società attive nel mercato delle energie rinnovabili, tra cui GWM Renewable Energy I S.p.A., e nel settore immobiliare. Tali crediti sono fruttiferi di interessi. L’incremento registrato nel triennio considerato è legato sia agli interessi maturati nei rispettivi periodi che, per quanto concerne gli esercizi 2012 e 2011, alle ulteriori erogazioni concesse dal Gruppo alla controllante per importi complessivi netti di Euro 16 mlioni ed Euro 45,7 milioni rispettivamente. 13. Altre attività finanziarie correnti La composizione della voce Altre attività finanziarie correnti al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011 è di seguito riportata: (In migliaia di Euro) Attività finanziarie disponibili per la vendita Strumenti finanziari detenuti fino a scadenza Quota Corr. Crediti Finanziari Strumento derivati di cash flow hedge Altre attività finanziarie correnti Al 31 dicembre 2013 1.766 97 332 95 2.290 - 59 - Al 31 dicembre 2012 3.333 366 145 11 3.855 Al 31 dicembre 2011 102.669 265 181 96 103.211 Nella tabella di sotto riportata è rappresentata la movimentazione delle attività finanziarie destinate per la vendita nel triennio 2013-2011: (In migliaia di Euro) Inizio periodo Investimenti netti (disinvestimenti) Utili (perdite) non realizzati contabilizzati nel OCI Utili (perdite) realizzati contabilizzati a conto economico Fine periodo Al 31 dicembre 2013 Al 31 dicembre 2012 Al 31 dicembre 2011 3.333 102.669 107.322 (1.567) (101.546) (1.392) (3.891) 2.210 630 1.766 3.333 102.669 Nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013, il Gruppo ha venduto parte delle attività finanziarie disponibili per la vendita per un valore di mercato di circa Euro 1,6 milioni. La corrispondente quota della relativa riserva AFS (circa Euro 0,1 milioni) è stata imputata nel conto economico dell’esercizio. Nel corso dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012 il Gruppo ha venduto la maggior parte delle attività finanziarie disponibili per la vendita, registrando nel conto economico dell’esercizio una plusvalenza di Euro 11,3 milioni, comprensiva anche della riclassifica a conto economico dell’utile complessivo accumulato negli esercizi precedenti nell’apposita riserva di patrimonio netto. Il Gruppo valuta ad ogni chiusura di bilancio se vi è evidenza oggettiva che le attività finanziarie disponibili per la vendita debbano essere svalutate. Le prove oggettive dovrebbero includere una diminuzione significativa o prolungata del valore equo dell’investimento al di sotto del costo. Al 31 dicembre 2012 il Gruppo, secondo questa analisi, non ha registrato perdite di valore. Nel corso dell’esercizio 2011, il Gruppo ha registrato perdite non realizzate contabilizzate nel conto economico complessivo per Euro 3,9 milioni. Infatti, la differenza di fair value degli strumenti disponibili alla vendita al 31 dicembre 2011 rispetto al precedente esercizio ha determinato una minusvalenza potenziale di Euro 3,9 milioni (3,4 milioni di Euro al netto della fiscalità differita). La perdita, composta da benefici valutari per circa Euro 3,5 milioni e una perdita di capitale per 7,4 milioni, è stata riconosciuta, secondo quanto previsto dagli IFRS, contro il patrimonio, al netto del relativo effetto fiscale differito. Con riferimento agli strumenti finanziari detenuti fino a scadenza: – al 31 dicembre 2013 il Gruppo detiene due Greek-State Bonds Zero per un totale di Euro 0,1 milioni, ottenuti a saldo dei crediti commerciali vantati nei confronti degli ospedali locali; nel corso dell’esercizio sono stati incassati 0,7 milioni di Euro da tali obbligazioni, il cui valore residuo è stato considerato recuperabile; – al 31 dicembre 2012, il valore dei due Greek-State Bonds Zero era pari a Euro 0,4 milioni; – al 31 dicembre 2011, il Gruppo deteneva tre Greek-State Bonds Zero (con date di scadenza dicembre 2012 e 2013) per un importo complessivo di Euro 0,8 milioni. Tali attività finanziarie, classificate come detenute sino alla scadenza, sono state svalutate nel corso dell’esercizio 2011 per Euro 0,5 milioni, a causa delle difficili condizioni e prospettive dell’economia greca. - 60 - 14. Disponibilità liquide La composizione della voce Disponibilità liquide al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011 è di seguito riportata: (In migliaia di Euro) Depositi bancari e postali Denaro e valori in cassa Disponibilità liquide Al 31 dicembre 2013 103.727 182 103.909 Al 31 dicembre 2012 144.158 70 144.228 Al 31 dicembre 2011 111.456 61 111.517 Le disponibilità liquide sono remunerate ai tassi di mercato sulla base dei depositi giornalieri. Con riferimento all’esercizio 2013, il decremento dei Depositi bancari e postali è dovuto principalmente agli investimenti realizzati nel corso dell’esercizio in immobilizzazioni materiali e immateriali ed in società collegate oltre ai dividendi versati alla controllante Fidim S.r.l. per un totale di Euro 10 milioni. Con riferimento all’esercizio 2012, l’aumento della liquidità è dovuto principalmente all’effetto netto del flusso di cassa derivante dalle attività dell’esercizio pari ad Euro 43,9 milioni, dal flusso di cassa netto derivante da attività di investimento per Euro 60 milioni (si riferisce principalmente alla vendita di investimenti disponibili per la vendita) al netto dei flussi di cassa derivanti da attività di finanziamento per Euro 71 milioni, inclusi dei dividendi versati alla controllante Fidim S.r.l. per Euro 20 milioni. 15. Attività possedute per la vendita Con riferimento all’esercizio 2011, in seguito alla chiusura dell’impianto produttivo della Rottapharm S.L. presso Valencia (Spagna) e lo spostamento degli uffici a Barcellona, il Gruppo ha deciso di vendere i propri terreni e fabbricati siti a Valencia (Spagna). Il valore netto contabile di dette attività (Euro 573 migliaia) non è stato stornato dal momento che il loro fair value era superiore al loro valore contabile. Con riferimento all’esercizio 2011 oltre ai terreni e fabbricati siti a Valencia (Spagna) e di sopra descritti, il saldo delle attività possedute per la vendita comprendeva anche ulteriori fabbricati portoghesi e tedeschi, come evidenziato nella tabella che segue: (In migliaia di Euro) Terreni Fabbricati Massamà (Portogallo) Terreni Fabbricati Wiehl (Germania) Costo storico 26 2.702 2.728 279 7.734 8.013 Fondo ammortamento (1.651) (1.651) (5.051) (5.051) Valore Netto contabile 26 1.051 1.077 279 2.683 2.962 Nel corso dell’esercizio 2012, le attività di negoziazione per la vendita dei fabbricati portoghesi e tedeschi sono proseguite senza richiedere alcun aggiustamento dei valori iscritti in quanto sulla base della valutazione di mercato e perizie ottenute dal management, il valore equo risultava superiore al valore netto contabile al 31 dicembre 2012. - 61 - Con riferimento all’esercizio 2013, il Gruppo ha continuato il proprio processo di ricerca di un acquirente per i propri terreni e fabbricati siti a Valencia (Spagna). Il valore netto contabile di dette attività (Euro 573 migliaia) non è stato oggetto di svalutazione al 31 dicembre 2013 dal momento che il loro fair value risulta essere superiore al loro valore contabile. A causa del momento economico che sta attraversando il mercato immobiliare locale, la vendita delle attività di sopra descritte non si è ancora conclusa ed il management sta continuando nel proprio processo di ricerca attiva di acquirenti ad un prezzo che risulti ragionevole considerando le variazioni macro-economiche intervenute nel mercato di riferimento tali da fare in modo che sia soddisfatto il requisito di alta probabilità circa la vendita immediata. Alla luce delle analisi svolte dal consulente esterno indipendente che sta seguendo il processo di vendita, il fair value di tali asset, ossia il loro valore di mercato realizzabile attraverso la vendita, è considerato superiore al loro valore contabile al 31 dicembre 2013. Inoltre, nel corso dell’esercizio 2013, il Gruppo ha riclassificato nella voce Immobili, alcuni terreni e fabbricati relativi allo stabilimento portoghese di Massamà (Euro 0,9 milioni al 31 dicembre 2012), precedentemente classificati in base all’IFRS 5 come attività destinate per la vendita. Considerando le difficoltà di cessione, il Gruppo ha ritenuto che non fossero più soddisfatti i criteri per la classificazione di tali cespiti nelle attività detenute per la vendita. In ottobre 2013 la controllata tedesca Rottapharm Madaus GmbH ha venduto per 3 milioni di Euro l’impianto situato in Wiehl e classificato come posseduto per la vendita. Il prezzo di vendita è risultato inferiore al valore contabile del bene e, di conseguenza, si è generata una perdita per Euro 0,7 milioni(al netto di un effetto fiscale di Euro 0,1 milioni) registrata nella voce “Perdite dopo le imposte con riferimento ad attività cessate”. 16. Capitale sociale e riserve Al 31 dicembre 2013, il capitale sociale, interamente versato, ammonta ad Euro 7,3 milioni ed è costituito da n. 14.198 azioni del valore nominale di Euro 516,46 cadauna. Il Gruppo è direttamente controllato da Fidim S.r.l.. Il numero e la categoria delle quote è rimasto immutato durante gli anni fiscali 2011, 2012 e 2013. In seguito alla fusione inversa di Pharma Ventures S.r.l. e Landinvest S.r.l.. in Rottapharm S.p.A. e sulla base del rapporto di concambio determinato dagli Amministratori, Rottapharm S.p.A. possiede 372 azioni proprie per un valore di Euro 12.739 migliaia. Si riporta di seguito il dettaglio della voce Altre riserve e utili portati a nuovo al 31 dicembre 2013, 2012, 2011: (In migliaia di Euro) Riserva legale Riserva di conversione Riserva da attività disponibili per la vendita Riserva di cash flow hedge Altre reserve e utili portati a nuovo Altre riserve e utili portati a nuovo Al 31 dicembre 2013 Al 31 dicembre 2012 1.467 1.467 (3.999) (546) 252 238 133 (80) 582.208 520.056 580.061 521.135 - 62 - Al 31 dicembre 2011 1.467 (458) 8.134 490.829 499.972 La Riserva da attività finanziarie disponibili per la vendita include gli utili o perdite non realizzati derivanti dalle rettifiche del fair value apportate al portafoglio investimenti. I movimenti della riserva nei tre esercizi sono di seguito riportati: (In migliaia di Euro) Utili/(perdite) realizzati durante il periodo Riclassifica per (Utili) / perdite inclusi nel conto economico Effetti fiscali Utile (Perdita) netto da attività finanziarie disponibili per la vendita Al 31 dicembre 2013 Al 31 dicembre 2012 130 2.210 (115) (11.331) (2) 13 Al 31 dicembre 2011 (3.891) (11) 1.225 (7.896) 486 (3.416) La riserva di conversione è utilizzata per registrare le differenze di cambio derivanti dalla conversione dei bilanci delle controllate estere. Si rimanda al Prospetto delle variazioni del patrimonio netto attribuibile agli azionisti della controllante per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011 per il dettaglio delle variazioni nella voce Altre riserve e utili portati a nuovo. 17. Passività finanziarie correnti e non correnti La voce Passività finanziarie non correnti include anche i finanziamenti bancari a medio-lungo termine. Tali finanziamenti sono a tasso variabile, per cui il valore contabile approssima il fair value alla data. La tabella seguente mostra il dettaglio delle passività finanziarie correnti e non correnti al 31 dicembre 2013, al 31 dicembre 2012 e al 31 dicembre 2011: (In migliaia di Euro) Prestiti obbligazionari Finanziamenti bancari Debiti verso altri finanziatori Debiti finanziari per leasing Debiti finanziari per strumenti di copertura Altri debiti finanziari Totale debiti finanziari Di cui corrente Debiti finanziari non correnti Al 31 dicembre 2013 395.540 189.552 17.558 179 5.663 733 609.225 (125.943) 483.282 di cui a Al breve 31 dicembre 2012 3.131 394.586 101.661 189.227 17.558 12.765 58 43 2.802 9.024 733 125.943 733 606.378 (79.948) 526.430 di cui a Al breve 31 dicembre 2011 3.199 59.917 633.071 12.765 9.500 38 57 3.296 322 733 79.948 775 643.725 (309.649) 334.076 di cui a breve 299.094 9.500 47 233 775 309.649 I debiti verso altri finanziatori, al 31 dicembre 2013, includono Euro 17,6 milioni di debiti verso la società di factoring e riguardano i crediti ceduti pro-solvendo. Tale importo era pari ad Euro 12,8 milioni al 31 dicembre 2012 e Euro 9,5 milioni al 31 dicembre 2011. - 63 - I Debiti finanziari per strumenti di copertura al 31 dicembre 2103 e 2012, si riferiscono prevalentemente al derivato Interest Rate Swap (IRS) stipulato a copertura del rischio di tasso di interesse sul finanziamento Mediobanca con le seguenti condizioni: Tipo di copertura: Cash Flow Hedge; Valore nominale: 100 milioni di Euro amortizing (20 milioni di Euro / anno, con scadenza il 14 novembre di ogni anno fino al 2017); Tasso fisso debitore: 352bps ACT/360; Tasso variabile creditore: Euribor a sei mesi ACT/360; Rischio coperto: fluttuazione tassi d’interesse. Tale derivato è classificato come di copertura (cash flow hedge) e come tale è valutato al valore equo nel bilancio consolidato e la variazione del valore equo da un esercizio all’altro è rilevata nel conto economico complessivo consolidato come Riserva di cash flow hedge per la parte effettiva e nel conto economico consolidato per la componente eventualmente inefficace. Il derivato stipulato è iscritto al fair value nel bilancio consolidato, per Euro 5.659 migliaia al 31 dicembre 2013 e per Euro 8.909 migliaia al 31 dicembre 2012. Il Gruppo inoltre ha in essere un derivato della controllata tedesca Madaus GmbH a copertura dei crediti e dei pagamenti attesi dall’Arabia Saudita (SAR). Si tratta di uno strumento di copertura il cui fair value negativo era pari ad Euro 4 migliaia al 31 dicembre 2013, ad Euro 115 migliaia al 31 dicembre 2012 e ad Euro 322 migliaia al 31 dicembre 2011. Prestito obbligazionario Il 15 novembre 2012 Rottapharm Ltd., la controllata irlandese, ha emesso un prestito obbligazionario per Euro 400.000.000 con scadenza 15 novembre 2019 e con interessi fissi al 6,125% pagabili semestralmente. Lo scopo principale, unitamente al prestito revolving da Mediobanca descritto di seguito, è stato il rimborso di alcuni finanziamenti a breve e l’utilizzo delle somme concesse in prestito per altri obiettivi aziendali generali (come l’acquisizione dei marchi “Zyma” nell’anno in corso). Le obbligazioni sono quotate sul listino ufficiale dell’Irish Stock Exchange e ammessi alla negoziazione sul Global Exchange Marked dell’Irish Stock Exchange dal 3 dicembre 2012. Il gruppo paga gli interessi sui titoli semestralmente ogni 14 maggio e 15 novembre, a partire dal 14 maggio 2013. - 64 - Inoltre, il prestito obbligazionario prevede delle opzioni di rimborso anticipato, qui di seguito definite: A) prima del 15 novembre 2015, il Gruppo potrà rimborsare a sua discrezione fino al 35% delle Obbligazioni utilizzando i proventi derivanti da offerte azionarie al prezzo di riscatto pari al 106,125% del valore nominale dei titoli rimborsati, più gli interessi maturati e non pagati e gli importi aggiuntivi, se ve ne fossero alla data di rimborso, a condizione che: a) almeno il 65% del valore nominale complessivo di ciascuna Obbligazione originariamente emessa (escluse le Obbligazioni detenute dall’impresa capogruppo Garante e sue controllate) rimanga disponibile immediatamente dopo il verificarsi di tale riscatto; e b) il rimborso avvenga entro 90 giorni dalla data di chiusura dell’offerta azionaria. B) in qualsiasi momento prima del 15 novembre 2015, il Gruppo può in una o più occasioni, riscattare tutte o parte delle Obbligazioni con un preavviso dai 30 giorni ai 60 giorni, ad un prezzo di riscatto pari al 100% del valore nominale dei titoli rimborsati, più il premio applicabile e gli interessi maturati e non pagati e degli importi aggiuntivi, se ve ne fossero alla data di rimborso, subordinato al diritto dei possessori delle Obbligazioni a ricevere gli interessi dovuti alla data stabilita per il pagamento degli interessi. C) in qualsiasi momento, dopo il 15 novembre 2015, il Gruppo può riscattare tutte o parte delle Obbligazioni ai seguenti prezzi di riscatto: i) nel 2015, 104,594% del valore nominale dei titoli rimborsati; ii) nel 2016, 103,063% del valore nominale dei titoli rimborsati; iii) nel 2017, 101,531% del valore nominale dei titoli rimborsati; iv) nel 2018 e successivamente, 100,000% del valore nominale dei titoli rimborsati. Il Gruppo deve rispettare determinati covenants in relazione all’emissione delle Obbligazioni che includono restrizioni alla capacità della Rottapharm S.p.A. e del Gruppo di sostenere o garantire ulteriori finanziamenti, emettere azioni privilegiate, pagare dividendi o effettuare altre distribuzioni, ridurre il capitale sociale, effettuare investimenti vincolati, rimborsare o estinguere anticipatamente debiti subordinati al prestito obbligazionario, creare o concedere alcuni privilegi, creare vincoli o restrizioni sul pagamento dei dividendi o altre distribuzioni, prestiti o anticipazioni oltre al trasferimento di beni a favore della Rottapharm S.p.A. o una delle società garanti controllate, vendere, affittare o trasferire alcune attività tra cui magazzino delle società controllate; effettuare operazioni di fusione con altre società, ed entrare in rapporti contrattuali con affiliati. Al 31 dicembre 2013, il valore contabile delle Obbligazioni era pari a Euro 395,5 milioni, determinato come segue: Euro 3,1 milioni di interessi debitori maturati; dedotti i costi di transazione per un importo residuo di Euro 7,6 milioni. L’importo ammortizzato nel corso dell’anno è stato di Euro 1 milione; - 65 - aumentato per la contabilizzazione dell’opzione di rimborso descritta in precedenza, che, secondo lo IAS 39, è un derivato implicito che ne richiede lo scorporo, in quanto le sue caratteristiche economiche e i rischi non sono strettamente correlati a quelli del contratto principale (le Obbligazioni). Questo derivato incorporato, che risulta essere un’attività finanziaria per il Gruppo, è stata separata dalle Obbligazioni, per un importo al momento della stipula di Euro 395 migliaia. Dopo la rilevazione iniziale, il derivato incorporato sopra descritto viene contabilizzato al valore equo rilevato a conto economico. Al 31 dicembre 2013 il valore contabile del derivato incorporato è pari a Euro 0,3 milioni. L’effetto negativo di Euro 0,2 milioni nel conto economico dell’esercizio si riflette nella voce “Oneri finanziari”. Al 31 dicembre 2012 il valore contabile delle Obbligazioni era pari a Euro 394,6 milioni, determinato come segue: Euro 3,2 milioni di interessi debitori maturati; dedotti i costi di transazione per Euro 9,1 milioni, ammortizzati lungo il periodo del prestito. I costi di transazione ammortizzati nell’esercizio ammontano a Euro 88 migliaia; aumentato per la contabilizzazione dell’opzione di rimborso descritta in precedenza, che, secondo lo IAS 39, è un derivato implicito che ne richiede lo scorporo, in quanto le sue caratteristiche economiche e i rischi non sono strettamente correlati a quelli del contratto principale (le Obbligazioni). Questo derivato incorporato, che risulta essere un’attività finanziaria per il Gruppo, è stata separata dalle Obbligazioni, per un importo al momento della stipula di Euro 395 migliaia. Dopo la rilevazione iniziale, il derivato incorporato sopra descritto viene contabilizzato al valore equo rilevato a conto economico. Al 31 dicembre 2012 il valore contabile del derivato incorporato pari ad Euro 367 migliaia. L’effetto sul conto economico della variazione del fair value (Euro 28 migliaia negativo) si riflette nella voce “Oneri finanziari”. Il Gruppo ha rispettato tutti i covenants in essere nel periodo di riferimento. Il Prestito Obbligazionario è interamente assistito da una garanzia rilasciata dalla Società e dalle sue controllate dirette e indirette Euromed S.A., Madaus GmbH (Austria), Madaus GmbH (Germania), Madaus Holding GmbH, Pharmazeutische Union GmbH e Rottapharm Madaus GmbH (i “Garanti Iniziali”). Inoltre, ai sensi dell’Indenture altre società controllate del Gruppo potranno in seguito divenire garanti (insieme con i Garanti Iniziali, i “Garanti”). Le garanzie dei Garanti saranno solidali e disgiunte. Utilizzo dei proventi del Prestito Obbligazionario e del Finanziamento Revolving Mediobanca Il Gruppo ha utilizzato i proventi ricevuti dal prestito obbligazionario e dal Finanziamento Revolving Mediobanca stipulato nel corso dell’esercizio 2012 come segue: per rimborsare completamente i finanziamenti esistenti con Mediobanca, da parte di Rottapharm S.p.A. (Italia), Rottapharm Ltd. (Irlanda) e Rottapharm Madaus GmbH (Germania), per Euro 275 milioni, più interessi fino al 14 novembre 2012 pari a Euro 4 milioni; - 66 - per rimborsare interamente il finanziamento con Banca Nazionale del Lavoro, da parte di Rottapharm S.p.A. (Italia), per Euro 90 milioni oltre interessi fino al 15 novembre 2012 per Euro 0,5 milioni; per rimborsare le linee di credito a breve termine da IntesaSanPaolo e Banca Popolare Commercio e Industria, da parte di Rottapharm S.p.A. (Italia), pari a Euro 42,3 milioni alla data della transazione; per pagare i costi relativi all’emissione delle Obbligazioni per circa Euro 9 milioni; per pagare dividendi a Fidim S.r.l. per Euro 20 milioni. La decisione del Gruppo Rottapharm | Madaus di procedere all’emissione del Prestito obbligazionario, e anche alla sottoscrizione del Finanziamento Revolving Mediobanca di seguito descritto, è prevalentemente riconducibile alla volontà di procedere alla riscadenziazione dei Finanziamenti bancari, che al 31 dicembre 2011 ammontavano ad Euro 633 milioni (come sotto evidenziato) con scadenze comprese tra il 2012 ed il 2014. Il Prestito obbligazionario e il Finanziamento Revolving Mediobanca hanno anche consentito di rendere l’indebitamento finanziario lordo del Gruppo Rottapharm | Madaus soggetto in misura non particolarmente significativa alla variabilià dei tassi di interesse. - 67 - Finanziamenti bancari La tabella che segue riporta i dettagli dei prestiti da istituti bancari al 31 dicembre 2013, al 31 dicembre 2012 e al 31 dicembre 2011 (i saldi includono gli eventuali interessi maturati a fine esercizio): (In migliaia di Euro) Al di cui Al di cui Al di cui 31 dicembre corrente 31 dicembre corrente 31 dicembre corrente 2013 2012 2011 Garantiti da Rottapharm S.p.A. Finanziamento da Mediobanca rimborsabile in tre rate Finanziamento da Banca Nazionale del Lavoro Finanziamento revolving con Mediobanca rimborsabile in cinque rate Finanziamento da Banca Intesa Sanpaolo rimborsabile in quattro rate Finanziamento a breve termine Banca Intesa Sanpaolo Finanziamento da banca Popolare Commercio e Industria rimborsabile in sette rate Finanziamento a breve termine Banca Popolare Commercio e Industria Finanziamento da UBI ex L.46/06 rimborsabile in 18 rate Altri finanziamenti a breve Garantiti da Rottapharm-Madaus Group Finanziamento Mediobanca a Opfermann Arzneimittel GmbH Finanziamento Mediobanca a Rottapharm Ltd Finanziamento Credit Suisse a Rottapharm Ltd Altri finanziamenti bancari a breve a società del gruppo Finanziamenti bancari Di cui corrente Finanziamenti bancari a lungo termine – – – – 95.967 – – – – – 90.315 90.315 79.828 20.408 99.652 20.515 – – 34.993 17.500 52.500 17.500 70.000 35.000 24.071 24.071 – – 24.617 24.617 20.143 15.143 30.309 15.309 35.000 10.000 5.924 5.924 – – 5.575 5.575 6.647 842 – – – – 13.314 13.314 37 37 9.577 9.577 – – – – 150.299 44.554 – – – – 102.711 30.447 – – – – 41.189 41.189 4.646 4.459 6.729 6.556 7.820 7.820 189.566 (101.661) 87.905 101.661 189.227 (59.917) 129.310 59.917 633.070 299.094 (299.094) 333.976 I contratti di finanziamento non sono assistiti da alcun tipo di garanzia né reale né personale da parte della Società. Finanziamento Revolving Mediobanca Rottapharm S.p.A. (Italia) ha aperto una linea di credito revolving di 100 milioni di Euro (iscritto in compliance con lo IAS 39 al costo ammortizzato per un valore pari a Euro 99.652 migliaia) con Mediobanca – Banca di Credito finanziario S.p.A., da rimborsare a partire da novembre 2013 in cinque rate annuali di 20 milioni di Euro. Questo prestito ha interessi semestrali su base Euribor 6 mesi più il margine di 350 bps. - 68 - I covenants su tale prestito sono riferiti al bilancio consolidato del Gruppo Rottapharm (EBITDA / Oneri finanziari netti) e al 31 dicembre 2013 sono stati rispettati. La Direzione del Gruppo ha deciso di coprire il rischio di tasso di interesse e i relativi flussi di cassa variabili del prestito, convertendoli in flussi di cassa a tasso fisso, sottoscrivendo un Interest Rate Swap (IRS) con le seguenti condizioni: Tipo di copertura: Cash Flow Hedge; Valore nominale: 100 milioni di Euro amortizing (20 milioni di Euro/anno, con scadenza il 13 novembre di ogni anno fino al 2017); pagatore a tasso fisso: 352bps act/360; Tasso variabile di ricezione: Euribor sei mesi act/360 Rischio coperto: tasso di interesse di fluttuazione Il derivato stipulato dal Gruppo è classificato come di copertura (cash flow hedge) e come tale è iscritto al fair value nel bilancio consolidato e la sua variazione di fair value è rilevata nel conto economico complessivo consolidato come Riserva cash flow hedge per la parte effettiva e nel conto economico consolidato per la componente eventualmente inefficace. Il fair value di tale strumento derivato al 31 dicembre 2013 è negativo per Euro 5,7 milioni (Euro 9,0 milioni al 31 Dicembre 2012) ed è stato registrato nelle passività finanziarie correnti e non correnti (come descritto nella tabella precedente, voce “Passività finanziarie per strumenti derivati di copertura”). Il decremento del fair value negativo del derivato è dovuto ai flussi di cassa netti, connessi all’Interest Rate Swap, pagati dal Gruppo nel corso del 2013 (pari a circa Euro 3,2 milioni) e alla variazione del fair value dei futuri flussi di cassa dello strumento (pari a circa Euro 0,1 milioni), rappresentato come copertura dei flussi di cassa nel conto economico complessivo consolidato, al netto dell’effetto fiscale per Euro 30 migliaia. Finanziamenti da Banca Intesa Sanpaolo e da Banca Popolare Commercio Industria In data 13 dicembre 2010, la Società, in qualità di prenditore, e Intesa Sanpaolo S.p.A., in qualità di banca finanziatrice hanno stipulato un contratto di finanziamento, successivamente modificato in data 13 novembre 2012, in base al quale è stato messa a disposizione della Società un’apertura di credito semplice per un importo complessivo di Euro 70 milioni erogato in un’unica soluzione alla data di stipula. Il Contratto di Finanziamento Intesa ha scadenza finale il 31 dicembre 2015. Il Contratto di Finanziamento Intesa è retto dal diritto italiano e le eventuali controversie a esso relative sono attribuite alla competenza esclusiva del foro di Milano. Il tasso di interesse relativo al Finanziamento Intesa è pari alla somma del tasso Euribor applicabile più il margine, pari a 350 bps per anno. L’interesse di mora è pari al tasso pro-tempore vigente per le operazioni di rifinanziamento marginale fissato dalla Banca Centrale Europea aumentato del 2%. Per quanto riguarda il finanziamento bancario con Banca Intesa Sanpaolo al 31 dicembre 2011, si segnala che una quota di Euro 17.500 migliaia è stata pagata il 2 gennaio - 69 - 2012. La rata in scadenza al 31 dicembre 2013 di Euro 5 milioni del finanziamento BPCI è stata pagata il 2 gennaio 2014. Il valore contabile del prestito da Banca Intesa Sanpaolo considera l’impatto dell’ammortamento dei costi di transazione (Euro 70 migliaia). I covenants di tale prestito si riferiscono al bilancio consolidato del gruppo (Posizione finanziaria netta / EBITDA e rapporto Posizione finanziaria / Patrimonio netto) e sono stati soddisfatti nel periodo di riferimento. Il Gruppo, in data 30 giugno 2010, ha stipulato con la Banca Popolare Commercio e Industria S.p.A., in qualità di banca finanziatrice un contratto di finanziamento per la concessione di un finanziamento per un ammontare massimo di Euro 50 milioni. Il Contratto di Finanziamento BPCI ha scadenza finale il 30 giugno 2015. Costituiscono causa di decadenza dal beneficio del termine il cambiamento di soci, diretti o indiretti e quindi delle persone, degli enti e dei gruppi societari di appartenenza o di riferimento, qualora possa arrecare pregiudizio al puntuale pagamento delle obbligazioni. Il tasso di interesse relativo al Finanziamento BPCI è pari alla somma del tasso Euribor a sei mesi più il margine applicabile. Il margine applicabile è pari a 110 bps per anno, e in caso di modifica di alcuni parametri finanziari può aumentare fino a un massimo di 180 bps. L’interesse di mora è pari al tasso di interesse applicabile maggiorato di 250 bps. Finanziamento UBI In seguito alla risposta positiva da parte del governo per l’ottenimento di fondi per finanziare i programmi di ricerca e sviluppo relativi alla Itriglumide (CR 2945), e ai sensi del relativo contratto di finanziamento tra Rottapharm S.p.A., Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. e Mediocredito Italiano S.p.A., come finanziatori, e UBI Banca, in qualità di agente, nel novembre 2013 gli istituti di credito hanno messo a disposizione della società un importo complessivo pari a Euro 9 milioni di cui il 90% (Euro 8,1 milioni) concessi l’11 novembre 2013 (il restante 10% sarà assegnato dopo l’ispezione finale del Ministro della Salute), come segue: Euro 7,3 milioni come “Subsidized Facility”, ammortizzati su base semestrale a partire dal giugno 2014 con 17 rate da Euro 420 migliaia ad Euro 437 migliaia ciascuna. Prevede interessi su base semestrale ad un tasso fisso del 0,5% annuo; Euro 0,8 milioni come “Bank Facility”, ammortizzati su base semestrale a partire dal giugno 2018 attraverso nove rate pari a circa Euro 100 migliaia ciascuna. Prevede interessi su base semestrale ad un tasso pari alla somma di: – Euribor a sei mesi; e – 5,80 punti base. Il Gruppo ha pagato le spese di sottoscrizione per Euro 92 migliaia, incluse nel costo ammortizzato utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo (EIR). Il beneficio del contributo pubblico attraverso il Fondo agevolato (ad un tasso inferiore a quello di mercato di interesse), misurato - 70 - come differenza tra il valore contabile iniziale del prestito determinato in conformità allo IAS 39 e i proventi ricevuti, pari a Euro 1,4 milioni, è stato trattato come un contributo pubblico in base allo IAS 20. Di conseguenza il beneficio di cui sopra è stato contabilizzato come un provento dell’esercizio, in quanto relativo a costi già sostenuti nel precedente esercizio, e classificati nella voce “ Altri ricavi”. Il “Subsidized Facility” è stato contabilizzato al momento del riconoscimento iniziale per un importo di Euro 5,9 milioni e successivamente valutato al costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo (EIR). Si segnala inoltre che al 31 dicembre 2012 il prestito di Euro 41,2 milioni concesso da Credit Suisse a Rottapharm Ltd (Irlanda), sottoscritto nel dicembre 2011 per 50 milioni di franchi svizzeri (CHF), è stato rimborsato nel corso dell’anno a seguito della cessione parziale delle attività detenute per la vendita. Gli altri finanziamenti in essere al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011 si riferiscono principalmente a finanziamenti bancari a breve termine delle società Euromed SL, Laboratorios Delta Ltda e Rottapharm SL. Utilizzo dei proventi del Prestito Obbligazionario e del Finanziamento Revolving Mediobanca Il Gruppo ha utilizzato i proventi ricevuti dal prestito obbligazionario e dal Finanziamento Revolving Mediobanca stipulato nel corso dell’esercizio 2012 come segue: per rimborsare completamente i finanziamenti esistenti con Mediobanca, da parte di Rottapharm S.p.A. (Italia), Rottapharm Ltd. (Irlanda) e Rottapharm Madaus GmbH (Germania), per Euro 275 milioni, più interessi fino al 14 novembre 2012 pari a Euro 4 milioni; per rimborsare interamente il finanziamento con Banca Nazionale del Lavoro, da parte di Rottapharm S.p.A. (Italia), per Euro 90 milioni oltre interessi fino al 15 novembre 2012 per Euro 0,5 milioni; per rimborsare le linee di credito a breve termine da IntesaSanPaolo e Banca Popolare Commercio e Industria, da parte di Rottapharm S.p.A. (Italia), pari a Euro 42,3 milioni alla data della transazione; per pagare i costi relativi all’emissione delle Obbligazioni per circa Euro 9 milioni; per pagare dividendi a Fidim S.r.l. per Euro 20 milioni. La decisione del Gruppo Rottapharm | Madaus di procedere all’emissione del Prestito obbligazionario, e anche alla sottoscrizione del Finanziamento Revolving Mediobanca di seguito descritto, è prevalentemente riconducibile alla volontà di dare esecuzione ad un riscadenziamento dei Finanziamenti bancari, che al 31 dicembre 2011 ammontavano ad Euro 633 milioni, con scadenze comprese tra il 2012 ed il 2014 (in particolare Euro 299 milioni con scadenza entro fine 2012 ed ulteriori Euro 102,5 milioni con scadenza entro fine 2013). L’alto livello di indebitamento finanziario del Gruppo verso istituti bancari era sostanzialmente originato dall’acquisizione del Gruppo Madaus per un prezzo complessivo di acquisto di - 71 - Euro 630 milioni. L’acquisizione era stata interamente finanziata da un prestito a lungo termine nei confronti di Mediobanca. Le condizioni ottenute nell’emissione del Prestito Obbligazionario sono state ritenute soddisfacenti in considerazione delle allora condizioni di mercato ed essendo il gruppo un “first time issuer”. A seguito di tale emissione, i finanziamenti concessi alla Fidim S.r.l. non sono stati richiamati ma, alla prima scadenza annuale, sono state riviste le condizioni applicate garantendo al gruppo una remunerazione superiore al tasso medio di indebitamento del gruppo (prevalentemente riconducibile al suddetto Prestito Obbligazionario). Il Prestito obbligazionario e il Finanziamento Revolving Mediobanca hanno anche consentito di rendere l’indebitamento finanziario lordo del Gruppo Rottapharm | Madaus soggetto in misura non particolarmente significativa alla variabilià dei tassi di interesse. Il tasso di interesse medio pagato sui finanziamenti di cui sopra, compresi i titoli senior, nel 2013 è pari al 6,13% (3,87% nel 2012). L’incremento è dovuto alla nuova struttura dell’indebitamento a seguito degli eventi sopra citati si sono verificati alla fine del precedente esercizio. Il tasso di interesse medio pagato sui finanziamenti di cui sopra nel 2011 è del 3%. 18. Fondi per rischi e oneri La tabella che segue riporta i dettagli e le movimentazioni dei fondi durante gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011: Fondi rischi fiscali Altri fondi rischi per passività ed oneri Totale Fondi rischi ed oneri Di cui correnti Al Acc.ti Utilizzi Rilasci Riclassifiche Altri Al 1° gennaio movimenti 31 dicembre 2013 2013 5.593 (441) 5.152 7.203 2.482 (2.068) (57) 61 7.621 12.796 2.482 (2.509) (57) 61 12.773 223 503 (189) (17) 520 Fondi rischi fiscali Altri fondi rischi per passività ed oneri Totale Fondi rischi ed oneri Di cui correnti Al Acc.ti Utilizzi Rilasci Riclassifiche Altri Al 1° gennaio movimenti 31 dicembre 2012 2012 7.173 - (1.580) 5.593 8.530 1.544 (2.356) (583) (166) 234 7.203 15.703 1.544 (3.936) (583) (166) 234 12.796 1.885 193 (1.368) (414) (73) 223 Fondi rischi fiscali Altri fondi rischi per passività ed oneri Totale Fondi rischi ed oneri Di cui correnti Al 1° gennaio 2011 5.920 10.022 15.942 2.456 (In migliaia di Euro) Acc.ti Utilizzi Rilasci Riclassifiche 1.215 (552) 2.095 (2.697) 3.310 (3.249) 111 (190) - 72 - (890) (890) (492) 590 590 - Altri Al movimenti 31 dicembre 2011 7.173 8.530 15.703 1.885 Nel 2013 gli accantonamenti alla voce Altri fondi per rischi per passività ed oneri sono legati principalmente ai resi sulle vendite in Portogallo (per Euro 1,3 milioni) e al contenzioso legale in Germania (per Euro 0,4 milioni); gli utilizzi hanno riguardato i fondi per i resi vendite (per Euro 1 milione) e per spese di ristrutturazione in Portogallo (Euro 0,3 milioni), nonché il fondo per altri rischi chiusi durante l’anno. Durante l’esercizio 2012, il Fondo per rischi fiscali è stato utilizzato parzialmente per la chiusura della verifica fiscale delle imposte sul reddito in Germania (Rottapharm Madaus GmbH), che ha portato il Gruppo a versare 1,5 milioni di Euro. I principali accantonamenti alla voce Altri fondi per rischi per passività ed oneri sono stati contabilizzati con riferimento ai fondi per resi su vendite (Euro 539 migliaia), Jubilee (Euro 375 migliaia), ristrutturazioni varie (Euro 103 migliaia) e contenziosi legali (Euro 193 migliaia). Durante il 2012 tali fondi sono stati utilizzati soprattutto in relazione ai contenziosi legali in Germania (Rottapharm Madaus GmbH e Madaus GmbH) per Euro 1,2 milioni, Jubilee (Euro 0,2 milioni) e resi su vendite (Euro 0,2 milioni). Nel corso del 2011 la Madaus Holding GmbH ha accantonato al fondo per rischi fiscali Euro 1,2 milioni a seguito degli accertamenti fiscali allora in corso per gli esercizi 2002-2006. Nello stesso esercizio i principali incrementi sono legati al fondo resi su vendite (Euro 612 migliaia) e agli accantonamenti per altri rischi (Euro 1 milione). 19. Passività per benefici ai dipendenti La voce include la rilevazione del Trattamento di fine rapporto relativo ai dipendenti delle società italiane del Gruppo, prevista dall’art. 2120 del cod. civ., e i fondi pensionistici di alcune società estere (prevalentemente Germania), attualizzato secondo le modalità disciplinate dallo IAS 19, come descritto al paragrafo 20.1.1.2 Principi Contabili del presente Capitolo. La tabella che segue mostra la movimentazione dei benefici per i dipendenti per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011: (In migliaia di Euro) Trattamento di fine rapporto e fondi pensione Altri accantonamenti per benefici a dipendenti Totale Passività per benefici a dipendenti Di cui correnti Al 1° gennaio 2013 85.324 Acc.ti 1.483 502 (315) - (29) (0) 1.641 86.807 7.026 (6.501) (1.949) (29) (22) 85.332 200 233 (30) - - - 403 6.524 Utilizzi Utili/Perdite Riclassifiche Altri Al attuariali movimenti 31 dicembre 2013 (6.186) (1.949) (22) 83.691 - 73 - (In migliaia di Euro) Trattamento di fine rapporto e fondi pensione Altri accantonamenti per benefici a dipendenti Totale Passività per benefici a dipendenti Di cui correnti (In migliaia di Euro) Trattamento di fine rapporto e fondi pensione Altri accantonamenti per benefici a dipendenti Totale Passività per benefici a dipendenti Di cui correnti Al 1° gennaio 2012 69.098 Acc.ti 1.406 141 (92) - 28 - 1.483 70.504 5.839 (6.881) 17.228 2 115 86.807 298 100 (70) - (128) - 200 Al 1° gennaio 2011 75.492 Acc.ti 1.266 241 (104) - - 3 1.406 76.758 3.792 (4.476) (5.573) - 3 70.504 539 164 (405) - - - 298 5.698 3.551 Utilizzi Utili/Perdite Riclassifiche Altri Al attuariali movimenti 31 dicembre 2012 (6.789) 17.228 (26) 115 85.324 Utilizzi Utili/Perdite Riclassifiche Altri Al attuariali movimenti 31 dicembre 2011 (4.372) (5.573) 69.098 Il TFR e i piani pensione sono attribuibili principalmente a Rottapharm S.p.A. (Italia), alle società controllate tedesche ed alla Madaus GmbH (Austria). Per quanto riguarda le società italiane, l’indennità di fine rapporto è denominata “Trattamento di Fine Rapporto” (TFR) secondo la normativa italiana (articolo 2120 del Codice Civile italiano) ed è da considerarsi, dal punto di vista contabile, come un “Piano a beneficio definito”. La legge italiana afferma che quando un dipendente termina un contratto di lavoro con un’azienda, riceve un’indennità di fine rapporto denominata “Trattamento di Fine Rapporto” (TFR). Ai sensi della normativa introdotta dal Decreto Legislativo 252/2005 e dalla Legge 296/2006 (Legge Finanziaria dello Stato 2007), per le aziende con almeno cinquanta dipendenti il TFR è trasferito, sulla base di quanto stabilito dai dipendenti, o al fondo di tesoreria INPS o a fondi pensionistici integrativi e prende la forma di un “Piano a contribuzione definita”. Tuttavia, le rivalutazioni del Trattamento di Fine Rapporto esistenti alla data di riferimento e la quota maturata e non assegnata a piani pensionistici integrativi, per le aziende con meno di cinquanta dipendenti, restano iscritte nella voce Trattamento di Fine Rapporto. In conformità allo IAS 19, questa riserva è stata riconosciuta come un “Piano a beneficio definito”. Per quanto riguarda le società tedesche, sono stati stanziati fondi per gli obblighi da aventi diritto e da benefici versati a dipendenti attuali ed ex dipendenti del Gruppo, in accordo con quanto previsto dallo IAS 19. Secondo quanto previsto per i piani a contribuzione definita, la società è tenuta a fornire i benefici concordati ai dipendenti attuali e agli ex dipendenti, con distinzione tra esborso della società ed esborso esterno da parte del sistema pensionistico. In Germania ai dipendenti assunti dal Gruppo prima del 1976 sono state garantite indennità di pensionamento. Per accordi societari, non sono previste indennità di pensionamento per gli assunti dopo il 1976. In Germania, - 74 - la maggior parte delle indennità di pensionamento sono state previste dalla Hilfskasse e sono finanziate dalla società tramite i suoi fondi. Il sistema in vigore per la Madaus GmbH in Austria è simile a quello presente in Germania. La tabella seguente riassume per gli esercizi dal 2011 al 2013, per ciascun piano, le componenti di costo relative ai piani pensionistici riconosciute a conto economico, lo stato del loro finanziamento e gli importi riconosciuti nel prospetto del rendiconto finanziario: (In migliaia di Euro) Valore attuale all’inizio dell’esercizio Costi per servizi correnti Oneri finanziari Benefici pagati Perdita/(Utile) Attuariale Valore attuale alla chiusura dell’esercizio TFR Italia Al 31 dicembre 2013 2012 2011 4.388 4.549 4.594 Fondi pensione Germania Al 31 dicembre 2013 2012 2011 79.912 62.947 68.633 5 118 (543) 18 3.986 511 2.738 (3.898) (1.956) 77.307 0 97 (250) (8) 4.388 0 139 (348) 164 4.549 335 3.369 (3.903) 17.164 79.912 427 3.167 (3.848) (5.432) 62.947 Fondi pensione Austria Al 31 dicembre 2013 2012 2011 425 1.150 1.229 12 15 0 (12) 440 16 59 (873) 73 425 26 54 (70) (89) 1.150 Nelle seguenti tabelle sono riportate, con distinta indicazione di ciascun paese, le principali assunzioni utilizzate per determinare secondo lo IAS 19 il valore attuale dei benefici ai dipendenti italiani al momento del pensionamento (TFR) e dei fondi pensione delle controllate estere in Germania e in Austria: Italia Tasso di sconto Tasso di inflazione Tasso di mortalità Tasso di disabilità Età pensionabile Frequenza di pagamenti anticipati Tasso di rotazione Germania Tasso di sconto Futuro incremento dei benefits Incremento dei salari Tasso di mortalità Età pensionabile Tasso di rotazione 2013 2,56% 1,80% Sim/f 2000 abbattuta al 75% Tabelle INPS per età e sesso Raggiungimento età stabilita 70% 3% – 7% Per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012 3,50% 2,00% 2013 3,50% 2,00% 2,50% 63 Richttafel 2005G von Klaus Heubeck 0,90% Per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012 2011 2,85% 2,20% 2,00% 1,20% Sim/f 2000 abbattuta al Sim/f 2000 abbattuta al 75% 75% Tabelle INPS per età e Tabelle INPS per età e sesso sesso Raggiungimento età Raggiungimento età stabilita stabilita 70% 70% 3% – 7% 3% – 7% 2,50% 63 Richttafel 2005G von Klaus Heubeck 0,90% - 75 - 2011 5,50% 2,00% 2,50% 63 Richttafel 2005G von Klaus Heubeck 0,90% Austria Tasso di sconto Futuro incremento dei benefits Incremento dei salari Tasso di mortalità Età pensionabile Tasso di rotazione Per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012 3,50% 2,00% 2013 3,50% 2,00% 2,85% 60/65 AVO 2008 – P angestellte 0,00% 2,85% 60/65 AVO 2008 – P angestellte 0,00% 2011 5,50% 2,00% 2,75% 60/65 AVO 2008 – P angestellte 0,00% Le principali assunzioni utilizzate per determinare il valore attuale dell’indennità suppletiva a favore degli agenti italiani sono esposte nella seguente tabella: Tasso di sconto Tasso di rotazione Numero di agenti Tasso di mortalità Tasso di disabilità Età pensionabile 2013 1,67% 4,00% 127 Sim/f 2000 abbattuta al 75% Tabelle INPS per età e sesso Raggiungimento età stabilita Per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012 2011 1,92% 1,92% 4,00% 4,00% 92 86 Sim/f 2000 abbattuta al 75% Sim/f 2000 abbattuta al 75% Tabelle INPS per età e sesso Tabelle INPS per età e sesso Raggiungimento età stabilita Raggiungimento età stabilita Organico Il numero medio dei dipendenti per categoria per gli ultimi tre esercizi, espresso in termini di persone equivalenti a tempo pieno, è riportato nella tabella seguente: 2013 191 1.511 186 1.888 Dirigenti e quadri Impiegati Operai Totale organico Esercizio chiuso al 31 dicembre 2012 187 1.528 209 1.924 2011 188 1.570 205 1.963 20. Imposte differite La composizione delle Imposte differite attive e passive al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011 è di seguito riportata: (In migliaia di Euro) Imposte differite attive Imposte differite passive Imposte differite Al 31 dicembre 2013 39.540 (4.940) 34.600 Al 31 dicembre 2012 40.755 (5.860) 34.895 Al 31 dicembre 2011 25.916 (9.965) 15.951 Nel corso dell’esercizio 2013 sono state iscritte imposte differite attive relative a perdite fiscali riportabili della controllata portoghese Laboratorios Delta Lda per Euro 0,6 milioni. Inoltre sono state utilizzate imposte differite attive per Euro 1,4 milioni relativamente alla controllata irlandese Rottapharm Ltd, in considerazione dell’imponibile fiscale positivo dell’esercizio, e sono state - 76 - svalutate imposte differite attive per Euro 453 migliaia relative alla controllata greca Rottapharm Hellas, a seguito della decisione di liquidare la società. Nel corso dell’esercizio 2012, le imposte differite attive sono aumentate di Euro 14,8 milioni, principalmente per le seguenti motivazioni: per Euro 7,9 milioni per il riconoscimento delle imposte differite attive sulla quota residua delle perdite fiscali (Euro 63,5 milioni), registrate da Rottapharm Ltd (Irlanda) nel 2008, a causa delle perdite nette subite sul portafoglio di investimenti. Tali imposte differite attive sono state iscritte nel 2012 dopo che si sono verificate le condizioni necessarie al futuro utlizzo delle suddette perdite fiscali; per Euro 3,1 milioni alla rilevazione dell’effetto fiscale differito sulla variazione del valore di carico dei fondi pensione; per Euro 1,1 milioni per l’iscrizione di attività per imposte anticipate sulle perdite fiscali riportabili della controllata Spagnola Rottapharm SL. Nello stesso esercizio, le imposte differite passive sono diminuite di Euro 4 milioni principalmente per effetto della cessione di attività finanziarie disponibili per la vendita (Euro 1,1 milioni) e dell’utilizzo dei piani pensione della Madaus GmbH e Rottapharm Madaus GmbH (Euro 2,5 milioni). Al 31 dicembre 2013 il Gruppo ha perdite fiscali riportabili per Euro 23,4 milioni, che fanno riferimento a Rottapharm Sas (Francia) e Laboratoires Madaus (Francia), per le quali non sono state iscritte imposte differite attive, anche in considerazione della verifica fiscale in corso presso le due società controllate. Tali perdite fiscali sono illimitatamente riportabili. Al 31 dicembre 2012 il Gruppo aveva perdite fiscali riportabili per le quali non sono state iscritte imposte differite attive per Euro 21,9 milioni (che fanno riferimento a Rottapharm Sas, Laboratoires Madaus e Rottapharm Hellas); al 31 dicembre 2011 il Gruppo aveva perdite fiscali riportabili per le quali non sono state iscritte imposte differite attive rispettivamente per Euro 106 milioni (prevalentemente riferite a Rottapharm Sas, Laboratoires Madaus e Rottapharm Ltd). Le perdite fiscali per le quali sono state iscritte imposte anticipate ammontano a Euro 0,6 milioni al 31 dicembre 2013 (riferite a Laboratorios Delta Lda), a Euro 13,4 milioni al 31 dicembre 2012 (riferite a Rottapharm Ltd., Rottapharm SL e Laboratorios Delta Lda) e a Euro 11,3 milioni al 31 dicembre 2011 (riferite principalmente Rottapharm SL). - 77 - Il dettaglio della composizione e la movimentazione delle Imposte differite nette al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011 e per gli esercizi chiusi a tale data è riportato nel seguente prospetto: (In migliaia di Euro) Piani pensione Perdite fiscali riportabili Magazzino infragruppo Altre attività/passività Strumenti finanziari di cash flow hedge Accantonamento per rischi su crediti Ammortamenti e svalutazioni Rettifiche di attività finanziarie Altro Riserve comprese nel patrimonio netto Altre senza effetto a conto economico Imposte differite Al Al Al 31 dicembre 31 dicembre 31 dicembre 2013 2012 2011 9.050 8.837 8.463 12.102 13.350 4.867 2.584 2.995 3.188 878 1.220 1.430 1.515 2.306 613 582 (367) (819) (724) 2.983 1.445 918 (196) (13) 4.324 5.175 (1.260) 34.600 34.895 15.951 Per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 2012 2011 213 374 (1.473) (1.248) 8.483 1.469 (411) (193) (2) (342) (210) 103 (791) 2.306 31 582 452 (95) (135) 1.538 1.445 1.114 (183) (2.160) 556 12.509 (2.198) Per l’esercizio 2013 il decremento netto di Euro 295 migliaia è stato contabilizzato per Euro 556 migliaia positive nel conto economico alla voce Imposte sul reddito e per Euro 851 migliaia negative nel conto economico complessivo, in conseguenza degli effetti fiscali netti dei movimenti relativi alla variazione di fair value delle attività finanziarie disponibili per la vendita, all’utile o perdita netta attuariale delle passività per benefici a dipendenti e alla variazione di fair value della porzione efficace dei derivati del Gruppo. Per l’esercizio 2012, l’incremento netto di Euro 18,9 milioni è stato contabilizzato per Euro 12,4 milioni nel conto economico e per la quota residua nel conto economico complessivo. 21. Debiti commerciali Di seguito si riporta la composizione della voce Debiti commerciali al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011: (In migliaia di Euro) Debiti verso fornitori Fatture da ricevere Note credito da ricevere Debiti commerciali verso terzi Debiti commerciali verso parti correlate Totale debiti commerciali Al 31 dicembre 2013 37.945 8.611 105 46.661 32 46.693 Al 31 dicembre 2012 40.489 9.550 (71) 49.968 355 50.323 Al 31 dicembre 2011 41.808 9.351 23 51.182 231 51.413 I Debiti commerciali non sono fruttiferi di interessi e generalmente presentano una scadenza compresa tra i 60-90 giorni. L’importo comprende i debiti commerciali relativi alla normale attività commerciale delle società del Gruppo, dovuti in particolare agli acquisti di materie prime, componenti, servizi e produzione esterna. - 78 - 22. Altre passività correnti La composizione della voce Altre passività correnti al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011 è di seguito riportata: (In migliaia di Euro) Altri debiti tributari Debiti v/dipendenti Debiti v/istituti di previdenza e sicurezza sociale Ratei e risconti passivi Indennità al personale – parte corrente Fondi rischi – parte corrente Altri debiti Altre passività correnti Al 31 dicembre 2013 3.481 9.112 4.899 4.384 403 520 8.682 31.481 Al 31 dicembre 2012 2.144 9.247 4.355 3.924 200 223 5.531 25.624 Al 31 dicembre 2011 4.083 8.201 4.703 4.141 298 1.884 3.340 26.650 Gli Altri debiti tributari sono prevalentemente costituiti nei tre esercizi dai debiti per IVA, pari nello specifico ad Euro 2,9 milioni nel 2013. La voce Debiti verso i dipendenti comprende le retribuzioni del mese di dicembre corrisposte nei primi giorni del mese di gennaio, nonché il debito relativo a bonus, ferie maturate e non godute, 13ª e 14ª mensilità. Le passività verso gli istituti di previdenza si riferiscono ai contributi da versare sulle voci descritte in precedenza. I ratei e risconti passivi riguardano principalmente le spese promozionali della Rottapharm Thailandia, pari ad Euro 4 milioni al 31 dicembre 2013 e ad Euro 3,4 milioni nel 2012. Gli Altri debiti sono costituiti prevalentemente dagli accantonamenti per le spese promozionali delle controllate tedesche relative ai distributori localizzati in prevalenza in Medio Oriente (Euro 1 milione al 31 dicembre 2013 e 600 migliaia al 31 dicembre 2012), nonché dal debito delle società tedesche per sconti da riconoscere agli istituti di assistenza sanitaria per le controllate tedesche (pari a Euro 6 milioni nel 2013, Euro 0,7 migliaia nel 2012 ed Euro 2 milioni nel 2011); al 31 dicembre 2011 la voce includeva anche degli accantonamenti generali di Madaus Pharma SA (Belgio) e Rottapharm Ltd (Irlanda), quantificabili rispettivamente in Euro 436 migliaia e in Euro 465 migliaia. 23. Debiti tributari Di seguito è riportata la composizione della voce Debiti tributari al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011: (In migliaia di Euro) Debiti per imposte Debiti triburari per ritenute Debiti tributari Al 31 dicembre 2013 2.504 4.120 6.624 Al 31 dicembre 2012 5.325 2.437 7.762 Al 31 dicembre 2011 5.661 2.419 8.080 Tale debito deriva principalmente dalle società tedesche e dalle società italiane. La voce al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011 accoglie il debito per imposte correnti sul reddito, al netto degli acconti versati. - 79 - Commento alle principali voci del conto economico consolidato 24. Ricavi netti La composizione della voce Totale ricavi netti e altri ricavi per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011 è di seguito riportata: (In migliaia di Euro) Ricavi dalle vendite di merci e prodotti finiti Prestazioni di servizi Royalties Ricavi netti 2013 516.750 1.180 5.923 523.853 Per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012 2011 517.664 518.397 249 3.039 4.803 6.450 522.716 527.886 I ricavi delle vendite di merci e prodotti finiti al 31 dicembre 2013 sono esposti al netto di: – Sconti per Euro 28,4 milioni; – Resi per Euro 8 milioni, e – Sconti finanziari verso la clientela per Euro 2,4 milioni. Le royalties comprendono gli importi realizzati da terzi per l’utilizzo di alcuni diritti di proprietà intellettuale e marchi e per le licenze di distribuzione. I ricavi delle vendite di merci e prodotti finiti al 31 dicembre 2012 sono esposti al netto di: – Sconti per Euro 20,6 milioni; – Resi per Euro 4,5 milioni, e – Sconti finanziari verso la clientela per Euro 2,8 milioni. Le royalties includono l’ammontare di Euro 4,6 milioni riconosciuto da terzi per l’utilizzo di alcuni diritti di proprietà intellettuale e dei marchi di proprietà delle controllate tedesche. I ricavi delle vendite di merci e prodotti finiti al 31 dicembre 2011 sono esposti al netto di: – Sconti per Euro 18,3 milioni; – Resi per Euro 7 milioni, e – Sconti finanziari alla clientela per Euro 3 milioni. Le royalties includono l’importo di Euro 6,4 milioni riconosciuti da terzi per l’utilizzo di alcuni diritti di proprietà intellettuale e dei marchi di proprietà delle controllate tedesche. I ricavi per prestazioni di servizi, nei tre anni, riguardano i servizi forniti da Rottapharm SL (Spagna) alle aziende farmaceutiche locali. - 80 - 25. Altri ricavi La composizione della voce Altri ricavi per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011 è di seguito riportata: (In migliaia di Euro) Plusvalenza su cessioni di immobili, impianti e macchinari e immobilizzazioni immateriali Altri ricavi diversi Altri ricavi Per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 2013 2013 290 58 2.957 11.523 11.813 16.978 17.036 11.393 14.350 Gli altri ricavi diversi per l’esercizio 2013 si riferiscono principalmente a: altri ricavi provenienti dai distributori di Rottapharm S.p.A. (Italia), pari a Euro 6,5 milioni. Tale voce è in decremento rispetto all’anno precedente (Euro 11 milioni nel 2012), a causa delle minori vendite nella prima metà dell’anno nel mercato di riferimento; proventi derivanti dal minore tasso di interesse sul finanziamento pubblico rispetto a quello di mercato (come descritto al paragrafo 20.1.4.16), pari a Euro 1,4 milioni ed accreditati nel conto economico dell’esercizio in corso, in accordo con lo IAS 20; contributo pubblico di Euro 0,9 milioni, ovvero i fondi supplementari ottenuti dal Governo in relazione al progetto di R&D descritto nel paragrafo 20.1.4.16 – Finanziamenti da UBI, ottenuti come fondi non rimborsabili per i costi di ricerca e sviluppo sostenuti negli ultimi anni. Gli altri ricavi diversi per l’esercizio 2012 comprendono principalmente altri ricavi dai distributori, relativi a Rottapharm S.p.A. (Italia) per Euro 11 milioni (Euro 7,5 milioni nell’esercizio precedente) e per i contributi R&D pari a Euro 1,4 milioni riconosciuti a Rottapharm Biotech Srl. Nell’esercizio 2011 il Gruppo Rottapharm | Madaus ha registrato plusvalenze da cessione di immobilizzazioni immateriali si riferiscono alla vendita del Terafluss prodotto ceduto da Rottapharm S.p.A. (Italia) a terzi ad un prezzo di 2,9 milioni di Euro. Gli altri ricavi diversi per l’esercizio 2011 includono principalmente altri ricavi contrattuali dai distributori, legati a Rottapharm S.p.A. (Italia) per Euro 7,5 milioni, a Rottapharm Ltd (Irlanda) per Euro 400 migliaia e a Rottapharm Thailandia per Euro 470 migliaia. - 81 - 26. Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci La composizione della voce Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011 è di seguito riportata: (In migliaia di Euro) Acquisti di materie prime Acquisti di merci Imballaggi Altri costi Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci Variazioni delle rimanenze di prodotti finiti Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci Per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 2012 2011 52.631 52.139 43.877 33.601 40.058 44.910 16.847 15.954 15.676 5.251 5.736 5.446 (1.509) (1.230) 2.168 20 106.841 54 112.711 2.979 115.056 27. Costi del personale La composizione della voce Costi del personale per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011 è di seguito riportata: Per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 2012 2011 85.451 81.945 82.150 21.028 19.777 20.235 8.886 5.382 5.056 8.015 7.422 9.030 495 439 593 123.875 114.965 117.064 (In migliaia di Euro) Salari e stipendi Oneri sociali Trattamento di fine rapporto Altri costi per il personale Costi relativi a benefici ai dipendenti Effetti IAS 19 Totale costi del personale L’aumento dei costi per il personale nell’esercizio 2013 è influenzato dai costi non ricorrenti per Euro 6,7 milioni sostenuti dal Gruppo nel corso dell’anno per il piano di pensionamento e di ristrutturazione della forza vendita in Italia pari ad Euro 5.075 migliaia e nelle strutture commerciali spagnole (Euro 886 migliaia). Nel corso del 2012 il Gruppo ha sostenuto costi non ricorrenti per il personale per Euro 3,1 milioni, dovuti principalmente alla ristrutturazione e alla riorganizzazione delle strutture commerciali in Spagna (Euro 1,4 milioni), in Germania (Euro 0,3 milioni), in Portogallo (Euro 1,2 milioni) ed in Francia (Euro 0,2 milioni). Nel corso del 2011 il Gruppo ha sostenuto costi non ricorrenti per il personale per Euro 2,8 milioni, dovuti principalmente ai costi di ristrutturazione sostenuti a seguito della riorganizzazione delle strutture commerciali in Portogallo (Euro 1 milione) e Spagna (Euro 0,5 milioni) e la riorganizzazione delle strutture produttive in Germania (Euro 0,8 milioni) ed in Irlanda (Euro 0,4 milioni). Nello stesso esercizio gli altri costi del personale includono Euro 4,6 milioni relativi ai compensi del Consiglio di amministrazione. - 82 - 28. Costi per servizi La composizione della voce Costi per servizi per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011 è di seguito riportata: (In migliaia di Euro) Costi Operativi Spese di Marketing e pubblicita Consulenza Spese generali Studi clinici esterni Affitti Totale costi per servizi 2013 76.465 25.888 4.156 25.173 11.680 14.892 158.254 Per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012 2011 69.825 69.367 26.971 25.306 5.442 5.348 25.461 23.877 12.670 14.204 14.815 14.901 155.184 153.003 La voce Costi operativi nel 2013 si riferisce principalmente ai costi per Lavorazioni esterne e trasporti su acquisti (Euro 29.280 migliaia ed Euro 22.599 migliaia negli esercizi 2013 e 2012, rispettivamente), alle Spese promozionali (Euro 33.473 migliaia ed Euro 33.267 migliaia negli esercizi 2013 e 2012, rispettivamente; tali costi sono relativi alla produzione o all’acquisto dei depliants, del merchandising e dei materiali promozionali, all’acquisto di gadgets, alle campagne pubblicitarie, all’organizzazione e alla partecipazione di congressi ed eventi sul territorio nazionale ed internazionale), alle provvigioni ed altri costi relativi ad agenti esterni al Gruppo (Euro 11.433 migliaia e Euro 9.925 migliaia per l’esercizio 2013 e 2012, rispettivamente). La voce Spese generali, per l’esercizio 2013, è legata principalmente ai costi per utenze (Euro 5 milioni), alle spese per manutenzione (Euro 4,5 milioni), a costi per assicurazioni (Euro 2,5 milioni). I costi per studi clinici esterni si riferiscono ai servizi forniti da studi clinici esterni sui progetti seguiti dalla società, per la pre-clinica e clinica delle fasi del processo. Al 31 dicembre 2012 i costi operativi si riferiscono principalmente ai costi di trasporto per Euro 7,1 milioni, ai costi di produzione di aziende sub-appaltatrici e commissioni su depositi per Euro 27,6 milioni. La voce, inoltre, include spese commerciali e promozionali e spese di viaggio per un importo complessivo di Euro 29,7 milioni. La voce spese generali, nell’esercizio 2012, si riferisce principalmente alle utenze (Euro 4,4 milioni), alla manutenzione (Euro 3,7 milioni), alle spese per assicurazioni (Euro 2,6 milioni), alla pulizia e agli altri servizi generali e amministrativi. Nel 2012 i costi per studi clinici esterni comprendono anche costi non ricorrenti per un importo complessivo di Euro 1 milione, dovuti ad alcuni servizi di consulenza sostenuti nell’anno in Italia e Portogallo. Al 31 dicembre 2011 i costi operativi si riferiscono principalmente ai costi per trasporti per Euro 7,2 milioni, ai costi di produzione di aziende sub-appaltatrici e commissioni su depositi per Euro 27,8 milioni e, infine, al costo per le spese promozionali e congressi medici per Euro 24,8 milioni. - 83 - Le spese generali, nell’esercizio 2011, si riferiscono principalmente ai costi per utenze (Euro 4,3 milioni), ai costi di manutenzione (Euro 3,1 milioni), ad assicurazioni (2,6 milioni di Euro) e alla pulizia e altri servizi generali e amministrativi. 29. Altri costi La composizione della voce Altri costi per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011 include esclusivamente costi operativi ed è di seguito riportata: Per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 2012 2011 (In migliaia di Euro) Minusvalenza su cessioni di immobili, impianti e macchinari e immobilizzazioni immateriali 32 682 35 Costi vari 11.982 10.495 11.940 Svalutazione e perdite su crediti dell’attivo circolante 2.068 3.695 239 Accantonamento a fondi rischi ed oneri 2.425 959 1.203 Altri costi 16.507 15.831 13.417 Nel 2013, la voce Costi vari comprende principalmente: - Dazi e altre imposte (Euro 2,8 milioni); - Spese per omaggi di prodotti (Euro 1,5 milioni); - Materiali di consumo (Euro 1,2 milioni); - Quote associative (Euro 0,6 milioni); - Oneri di utilità sociale (Euro 0,7 milioni); - Cartoleria, giornali, riviste (Euro 1 milione). Nel corso dell’esercizio il Gruppo ha sostenuto costi non ricorrenti per circa Euro 0,7 milioni principalmente legati alla risoluzione anticipata di un contratto di servizi di marketing e rete di vendita in Polonia. Nell’esercizio 2012 la voce Costi vari include principalmente l’acquisto di beni di consumo (Euro 1,2 milioni), i dazi e altre imposte (Euro 2,2 milioni), le spese per omaggi (Euro 2,3 milioni), gli oneri di utilità sociale (Euro 1 milione), le quote associative (Euro 0,8 milioni), e le altre spese di funzionamento e spese amministrative (Euro 1,4 milioni). Nel 2011 la voce costi vari include dazi e altre imposte (Euro 1,6 milioni), spese per omaggi di prodotti (Euro 1,7 milioni), materiali di consumo (Euro 1,3 milioni), altre spese commerciali e spese amministrative (Euro 1,5 milioni) relative alla controllata irlandese, costi relativi a vertenze locali delle controllate tedesche (Euro 0,8 milioni) e relativi alle tasse per le licenze per le controllate Spagnole (0,3 milioni di Euro). Nel corso del 2011 il Gruppo ha sostenuto alcuni costi non ricorrenti per Euro 2,7 milioni, di cui Euro 1,5 milioni per consulenze relative alla Rottapharm S.p.A. ed Euro 760 migliaia per la chiusura di un contenzioso con la controllata tedesca. - 84 - 30. Proventi ed oneri finanziari La composizione della voce Proventi finanziari per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011 è di seguito riportata: Per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 2012 2011 16.197 5.779 5.013 545 867 749 752 723 2.999 449 440 1.307 14.640 4.805 21.797 22.487 10.981 (In migliaia di Euro) Proventi finanziari da società controllante Proventi da attività finanziarie Interessi attivi su conto corrente Altri proventi finanziari Utili su cambi Proventi finanziari I proventi finanziari da controllante si riferiscono agli interessi sui prestiti concessi a Fidim S.r.l. (Italia) da Rottapharm S.p.A. (Italia), Rottapharm Ltd (Irlanda) e da Madaus Holding GmbH (Germania). L’incremento rispetto all’anno precedente è dovuto all’aumento dei tassi di interesse applicati. Gli altri proventi finanziari includono l’effetto positivo del derivato di copertura sul prestito Mediobanca descritto nel paragrafo 20.1.4.16. Il decremento degli utili su cambi dell’esercizio 2013, rispetto all’anno precedente, è dovuto al fatto che nel 2012 il Gruppo ha realizzato un utile su cambi a seguito della cessione di una buona parte dei titoli disponibili per la vendita. Gli utili su cambi netti, nell’esercizio 2012, pari a Euro 12,3 milioni riguardano principalmente l’effetto della cessione delle partecipazioni finanziarie disponibili per la vendita. La composizione della voce Oneri finanziari per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011 è di seguito riportata: (In migliaia di Euro) Oneri finanziari su prestito obbligazionario e finanziamenti bancari Interessi passivi verso altri finanziatori Commissioni bancarie per finanziamenti Altri oneri finanziari Interessi passivi su valutazione attuariale Perdite su cambi Oneri finanziari Per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 2012 2011 35.851 22.581 22.603 898 763 2.882 59 142 1.035 276 9.152 841 2.870 3.525 1.213 4.408 2.357 6.213 44.362 38.520 34.787 Gli oneri finanziari su finanziamenti dalle banche si riferiscono all’indebitamento finanziario descritto paragrafo 20.1.4.16 e l’incremento 2013 rispetto all’anno precedente è dovuto all’aumento del tasso di interesse medio pagato sul debito finanziario, a seguito della diversa struttura dell’indebitamento del Gruppo. Questa voce include l’effetto del costo ammortizzato su prestiti e obbligazioni ai sensi dello IAS 39, secondo il metodo del tasso di interesse effettivo. - 85 - La diminuzione degli altri oneri finanziari dell’esercizio 2013 si riferisce principalmente al fatto che nel precedente esercizio il Gruppo ha sostenuto l’effetto negativo sul conto economico della rilevazione iniziale del derivato di copertura cash flow sul prestito Mediobanca descritto nel paragrafo 20.1.4.16. 31. Imposte sul reddito L’Utile prima delle imposte sul reddito e l’accantonamento per le Imposte sul reddito per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011 sono riepilogati come segue: (In migliaia di Euro) Italia Resto dell’Europa Resto del Mondo Totale imposte correnti Italia Resto dell’Europa Resto del Mondo Totale imposte differite (anticipate) Provento fiscale per le imposte degli anni precedenti pagate Totale imposte sul reddito Per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 10.950 16.434 14.800 15.939 13.675 14.593 493 1.434 958 27.382 31.543 30.351 614 (1.981) 1.650 (1.291) (10.202) (1.074) 129 (203) (104) (548) (12.386) 472 (1.246) 26.834 17.911 30.823 Il provento fiscale per le imposte pagate negli anni precedenti si riferisce alla parte delle imposte sul reddito sulle società (IRAP) pagate nel 2007-2011, richieste a rimborso da Rottapharm S.p.A. (Italia), in conformità con la normativa fiscale italiana approvata nel dicembre 2012. La riconciliazione tra l’aliquota fiscale nominale prevista dalla legislazione italiana e quella effettiva risultante dal bilancio consolidato è la seguente: (In migliaia di Euro) Utile prima delle imposte Aliquota IRES in vigore per l’esercizio Onere fiscale teorico IRAP e altre tasse calcolate su base diversa dal risultato ante imposte Utilizzo delle perdite fiscali non contabilizzate negli esercizi precedenti Utili/perdite su investimenti Interessi e utili/perdite su cambi Ammortamenti e svalutazioni Svalutazione dell’avviamento Rottapharm SL (Spagna) Fondi rischi Altre differenze nette Perdite fiscali non utilizzate nell’esercizio Effetto delle differenti aliquote fiscali dei Paesi esteri Costi non deducibili Onere fiscale effettivo Provento fiscale non ricorrente Imposte sul reddito - 86 - Per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 2012 2011 84.302 89.394 104.093 27,50% 27,50% 27,50% 23.183 24.583 28.625 183 3.925 5.149 2.734 (6.615) 751 342 (129) 259 (415) (2.871) (71) 1.224 1.371 (1.318) 4.976 2.593 1.232 222 (1.667) (1.610) 521 (2.814) (5.035) (1.082) 1.471 (672) (3.850) 1.616 26.834 19.155 30.823 1.244 26.834 17.911 30.823 32. Informativa di settore Ai fini dell’analisi da parte della Direzione Aziendale, l’informativa di settore è definita sulla base dell’area geografica, secondo il paese in cui è localizzata l’unità di business che genera le vendite rilevanti. I ricavi netti di tali settori sono utilizzati dal management, congiuntamente ai ricavi netti suddivisi sulla base della localizzazione del cliente (quindi in funzione del paese nel quale i prodotti del Gruppo sono venduti), per comprendere la performance economica e finanziaria del Gruppo. La Direzione Aziendale monitora i risultati operativi dei settori per prendere le proprie decisioni sull’allocazione delle risorse e valutare le performance del Gruppo. La valutazione delle performance è effettuata in base al risultato operativo ed è misurato coerentemente con i risultati operativi del bilancio consolidato. La gestione finanziaria e fiscale del Gruppo sono invece monitorate a livello di Gruppo e non sono allocate ai singoli settori operativi. Alcuni settori operativi sono stati aggregati per ottenere i settori operativi oggetto della presente informativa. I prezzi di trasferimento tra i settori operativi sono basati su prezzi di mercato coerenti con transazioni similari effettuate con soggetti terzi. Si riporta di seguito l’informativa di settore del Gruppo per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011. - 87 - Esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 Conto economico consolidato per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 Italia Spagna Francia Portogallo Irlanda Germania Austria Thailandia Altri Eliminazioni Totale (In migliaia di I/C Euro) Ricavi netti verso 205.346 54.635 37.614 25.149 20.185 122.834 16.721 17.556 23.813 - 523.853 terzi Ricavi netti verso 11.788 10.940 - 50.644 26.496 - 13.174 (113.042) società infragruppo extra settore Totale ricavi 217.134 65.575 37.614 25.149 70.829 149.330 16.721 17.556 36.987 (113.042) 523.853 netti Altri ricavi verso 9.960 359 65 2 348 693 37 146 185 - 11.795 terzi Altri ricavi verso 1.293 54 770 16 273 10 35 (2.433) 18 società infragruppo extra settore Totale altri 11.253 413 835 2 364 966 47 146 220 (2.433) 11.813 ricavi Totale ricavi 228.387 65.988 38.449 25.151 71.193 150.296 16.768 17.702 37.207 (115.475) 535.666 netti e altri ricavi Variazione delle 522 (3.229) (1.874) (354) 1.471 1.389 (359) 2.821 495 (2.371) (1.489) rimanenze Acquisto di 57.632 32.403 18.772 13.175 18.651 45.619 8.407 4.660 19.094 (110.083) 108.330 materie prime, merci e materiali di consumo Costi del 43.350 15.339 11.870 5.138 7.383 30.251 2.471 1.925 6.148 - 123.875 personale Costi per servizi 63.103 15.501 8.256 6.221 18.863 33.855 3.088 6.425 8.085 (5.143) 158.254 Altri Costi 5.832 1.175 3.195 2.200 877 2.087 69 91 1.113 (132) 16.507 Ammortamenti e 10.213 316 250 635 4.811 2.928 43 136 2.307 21.639 svalutazioni RISULTATO 47.735 4.483 (2.020) (1.864) 19.137 34.167 3.049 1.644 (35) 2.254 108.550 OPERATIVO I ricavi netti e altri ricavi tra società infragruppo extra-settore vengono eliminate in sede di consolidamento. Il risultato operativo per ogni settore operativo non comprende proventi finanziari (pari a Euro 21,8 milioni nel 2013, 22,5 milioni nel 2012 e 11 milioni nel 2011), oneri finanziari (Euro 44,4 milioni nel 2013, 38,5 milioni nel 2012 e 34,8 milioni nel 2011), risultato di pertinenza delle società valutate con il metodo del patrimonio netto (negativo per Euro 1.987 migliaia nel 2013 e per 57 migliaia nel 2011, a fronte di un utile nel 2012 di Euro 19 migliaia) e utile o perdita su altre attività finanziarie (pari a Euro 1.842 migliaia nel 2013, nel 2012 Euro 6 migliaia e -482 migliaia nel 2011), in quanto tali proventi e oneri sono gestiti a livello di Gruppo. - 88 - Situazione patrimoniale – finanziaria consolidata al 31 dicembre 2013 Italia Spagna Francia Portogallo Irlanda Germania Austria Thailandia Altri Eliminazioni Totale (In migliaia di I/C Euro) Rimanenze 13.997 26.547 7.101 2.865 13.108 23.990 2.638 5.536 4.974 (10.579) 90.177 Crediti 99.923 15.634 6.536 9.968 56.719 22.768 1.086 3.800 8.502 (67.571) 157.365 commerciali Disponibilità 2.861 1.532 4.422 3.332 21.667 19.550 5.548 11.782 33.215 - 103.909 liquide Totale 116.781 43.713 18.059 16.165 91.494 66.308 9.272 21.118 46.691 (78.150) 351.451 Debiti 53.158 6.955 17.127 7.592 6.691 12.570 1.501 1.350 7.710 (67.961) 46.693 commerciali Altre passività 8.570 3.283 3.660 1.859 2.150 12.279 1.443 4.144 1.744 (1.027) 38.105 correnti Totale 61.728 10.238 20.787 9.451 8.841 24.849 2.944 5.495 9.453 (68.988) 84.798 Immobili. 22.271 18.500 391 6.006 29.257 21.603 162 165 2.087 - 100.442 impianti e macchinari Le attività del settore non includono attività non correnti diverse da immobili, impianti e macchinari (Euro 674.573 migliaia nel 2013, nel 2012 Euro 622.591 migliaia e 621.850 migliaia nel 2011), crediti per imposte correnti (Euro 8.617 migliaia; nel 2012 di Euro 3.688 migliaia e 2.699 migliaia nel 2011), altre attività correnti (pari a Euro 34.654 migliaia nel 2013, Euro 28.024 migliaia nel 2012 e Euro 19.632 migliaia nel 2011) e altre attività finanziarie correnti (pari nel 2013 a Euro 255.882 migliaia, nel 2012 a Euro 241.250 migliaia e nel 2011 a Euro 318.827 migliaia), in quanto queste attività sono gestite a livello di Gruppo. Avviamento e immobilizzazioni immateriali sono allocati alle diverse CGU o gruppi di CGU in riferimento ai settori operativi rilevanti ai fini dell’analisi di impairment test svolto a livello di Gruppo. Le passività del settore non includono patrimonio netto (nel 2013 Euro 628.016 migliaia, Euro 586.897 migliaia nel 2012 e Euro 555.641 migliaia nel 2011), passività non correnti (Euro 587.438 migliaia nel 2013, Euro 632.050 migliaia nel 2012 e Euro 428.639 nel 2011) e passività finanziarie correnti (pari a Euro 125.943 migliaia nel 2013, Euro 79.948 migliaia nel 2012 e Euro 309.649 migliaia nel 2011), in quanto tali passività sono gestite a livello di Gruppo. - 89 - Esercizio chiuso al 31 dicembre 2012 Conto economico consolidato per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012 Italia Spagna Francia Portogallo Irlanda Germania Austria Thailandia Altri Eliminazioni Totale (In migliaia di I/C Euro) Ricavi netti 208.207 67.192 25.823 24.646 21.103 119.181 16.013 16.688 23.863 - 522.716 verso terzi Ricavi netti 13.179 9.981 - 46.771 29.967 - 13.637 (113.535) verso società infragruppo extra settore Totale ricavi 221.386 77.173 25.823 24.646 67.874 149.148 16.013 16.688 37.500 (113.535) 522.716 netti Altri ricavi verso 13.370 1.800 296 390 85 517 209 6 344 - 17.017 terzi Altri ricavi verso 1.085 6 147 1 73 315 17 (1.625) 19 società infragruppo extra settore Totale altri 14.455 1.806 443 391 158 832 209 6 361 (1.625) 17.036 ricavi Totale ricavi 235.841 78.979 26.266 25.037 68.032 149.980 16.222 16.694 37.861 (115.160) 539.752 netti e altri ricavi Variazione delle 1.913 (528) 659 753 615 (966) 431 (3.820) 1.255 (1.489) (1.177) rimanenze Acquisto di 55.657 38.789 11.427 12.328 22.241 49.008 7.452 (11.180) 38.624 (110.458) 113.888 materie prime, merci e materiali di consumo Costi del 39.240 16.695 6.809 6.626 7.595 30.794 2.197 (1.337) 6.346 - 114.965 personale Costi per 64.041 14.905 7.123 6.634 12.208 33.750 2.845 (5.945) 24.288 (4.665) 155.184 servizi Altri Costi 7.200 2.467 1.234 1.485 1.241 1.359 79 (60) 933 (107) 15.831 Ammortamenti 9.276 18.621 168 864 2.678 3.206 38 (67) 897 - 35.681 e svalutazioni RISULTATO 58.514 (11.970) (1.154) (3.653) 21.454 32.829 3.180 39.103 (34.482) 1.559 105.380 OPERATIVO Situazione patrimoniale – finanziaria consolidata al 31 dicembre 2012 Italia Spagna Francia Portogallo Irlanda Germania Austria Thailandia Altri Eliminazioni Totale (In migliaia di I/C Euro) Rimanenze 14.519 23.289 5.227 2.511 14.579 25.379 2.279 9.071 5.688 (12.950) 89.592 Crediti 89.162 19.790 7.281 10.780 37.487 26.940 688 5.922 9.623 (52.379) 155.294 commerciali Disponibilità 17.746 1.742 11.041 7.188 38.627 18.110 5.212 11.027 33.535 - 144.228 liquide Totale 121.427 44.821 23.549 20.479 90.693 70.429 8.179 26.020 48.846 (65.329) 389.114 Debiti 41.119 10.921 13.184 7.573 5.210 10.452 1.041 4.465 8.203 (51.845) 50.323 commerciali Altre passività 161.960 139.833 1.754 2.769 1.072 115.288 1.220 4.585 2.498 (397.593) 33.386 correnti Totale 203.079 150.754 14.938 10.342 6.282 125.740 2.261 9.050 10.701 (449.438) 83.709 Immobili, 22.821 17.172 147 5.258 28.045 17.247 135 179 2.499 - 93.503 impianti e macchinari - 90 - Esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 Conto economico consolidato per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 Italia Spagna Francia Portogallo Irlanda Germania Austria Thailandia Altri Eliminazioni Totale (In migliaia di I/C Euro) Ricavi netti 201.950 76.444 22.929 35.827 17.085 119.779 15.874 13.289 24.709 - 527.886 verso terzi Ricavi netti 11.549 10.361 - 56.411 28.304 - 11.429 (118.054) verso società infragruppo extra settore Totale ricavi 213.499 86.805 22.929 35.827 73.496 148.083 15.874 13.289 36.138 (118.054) 527.886 netti Altri ricavi 11.179 374 218 415 404 986 30 466 260 - 14.332 verso terzi Altri ricavi 1.199 3 68 104 428 33 (1.817) 18 verso società infragruppo extra settore Totale altri 12.378 377 286 415 508 1.414 30 466 293 (1.817) 14.350 ricavi Totale ricavi 225.877 87.182 23.215 36.242 74.004 149.497 15.904 13.755 36.431 (119.871) 542.236 netti e altri ricavi Variazione 1.354 (3.546) (1.664) 3.919 1.351 6.351 (861) 135 (1.324) (568) 5.147 delle rimanenze Acquisto di 51.550 47.079 12.660 15.493 25.856 41.317 8.535 5.519 18.405 (116.505) 109.909 materie prime, merci e materiali di consumo Costi del 40.472 16.169 8.460 7.476 8.482 28.819 2.251 1.557 3.378 - 117.064 personale Costi per 61.444 16.120 7.501 8.154 11.699 33.686 2.888 4.343 10.308 (3.140) 153.003 servizi Altri Costi 4.818 2.124 948 534 1.617 2.631 94 18 977 (344) 13.417 Ammortamenti 8.851 4.598 176 7.246 2.601 3.259 44 33 836 - 27.644 e svalutazioni RISULTATO 57.388 4.638 (4.866) (6.580) 22.398 33.434 2.953 2.150 3.851 686 116.052 OPERATIVO Situazione patrimoniale – finanziaria consolidata al 31 dicembre 2011 Italia Spagna Francia Portogallo Irlanda Germania Austria Thailandia Altri Eliminazioni Totale (In migliaia di I/C Euro) Rimanenze 16.432 24.473 5.886 3.263 15.195 24.413 2.710 5.205 6.837 (14.439) 89.975 Crediti 61.399 14.891 6.267 12.609 26.034 20.654 723 5.348 7.159 (34.384) 120.700 commerciali Disponibilità 37.814 3.843 3.834 6.641 5.391 11.719 3.817 11.460 26.998 - 111.517 liquide Totale 115.645 43.207 15.987 22.513 46.619 56.787 7.249 22.013 40.995 (48.823) 322.192 Debiti 33.342 12.442 11.681 5.379 4.431 9.559 977 2.008 6.060 (34.466) 51.413 commerciali Altre passività 8.493 138.566 2.311 3.099 986 10.528 813 4.037 2.146 (136.249) 34.730 correnti Totale 41.835 151.008 13.992 8.478 5.417 20.087 1.790 6.045 8.206 (170.715) 86.143 Immobili, 18.823 16.786 56 5.306 28.471 17.531 153 82 3.054 - 90.262 impianti e macchinari - 91 - L’informativa addizionale di natura geografica per la voce “Totale ricavi netti e altri ricavi” per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2013, 2012 e 2011 è riportata di seguito ed è effettuata sulla base della localizzazione del cliente (quindi in funzione del paese nel quale i prodotti del Gruppo sono venduti): 2013 160.474 70.844 32.918 25.165 42.448 44.204 87.990 29.753 22.116 19.754 535.666 (In migliaia di Euro) Italia Germania Spagna Portogallo Francia Resto dell’Europa nord-occidentale BRIC e ASIA ex Cina e India Medio Oriente Africa Oceania e Americhe ex Brasile Europa dell’est e CIS ex Russia Totale Ricavi netti ed altri ricavi Al 31 dicembre 2012 174.472 69.363 46.056 25.043 31.487 44.678 85.271 26.515 21.852 15.015 539.752 2011 168.064 69.321 55.605 35.838 27.993 46.789 77.531 24.507 20.445 16.143 542.236 33. Altre informazioni Passività potenziali I principali procedimenti legali, arbitrali e fiscali in cui le società del Gruppo Rottapharm sono coinvolte al 31 dicembre 2013 sono descritti di seguito. La società Rottapharm S.p.A. (Italia) è stata oggetto di una verifica fiscale a seguito della quale è stato rilasciato il 14 ottobre 2011 un accertamento fiscale. Il 12 luglio 2013, la società ha ricevuto la sentenza della Commissione Tributaria che accetta il ricorso. Il 17 febbraio 2014 l’ufficio delle imposte ha fatto appello a questa decisione. La società ha valutato che il rischio finanziario sia remoto. Pertanto, nessun accantonamento è stato registrato nel bilancio consolidato. Per queste passività potenziali non sono stati effettuati accantonamenti in bilancio poichè il Gruppo ha valutato la probabilità di un contenzioso e conseguente esborso in denaro, con riferimento alle imposte, remoto. Impegni e rischi La voce Impegni e rischi include i beni di proprietà del Gruppo Rottapharm localizzati presso terzi. Leasing operativo – Gruppo come locatario Il Gruppo ha stipulato contratti di leasing operativo su alcuni impianti e macchinari, autoveicoli e costruzioni. Questi contratti hanno una durata media compresa tra tre e cinque anni, fatta eccezione per gli impianti e macchinari in India, per i quali la durata è oltre i cinque anni. I contratti di leasing non prevedono opzione di rinnovo. Non ci sono restrizioni sul Gruppo di entrata in queste locazioni. - 92 - Gli affitti minimi futuri dovuti per il leasing operativo non annullabili al 31 dicembre sono i seguenti: (In migliaia di Euro) Entro un anno Da due a cinque anni Oltre 5 anni Totale minimo canoni di leasing Leasing su macchinari Leasing su stabilimenti Per l’esercizio chiuso al 31 dicembre Per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 2012 2011 2013 2012 2011 2.993 3.529 5.191 6.641 6.211 7.027 5.023 4.648 7.564 25.069 21.019 23.914 1.052 875 1.959 4.639 4.373 10.947 9.068 9.052 14.714 36.349 31.603 41.888 Leasing finanziario – Gruppo come locatario Il Gruppo ha leasing finanziari per alcune voci delle immobilizzazioni materiali, principalmente relative a IT e apparecchiature per ufficio. Questi contratti prevedono l’opzione di rinnovo, ma non opzione di acquisto e clausole di indicizzazione. I rinnovi sono a discrezione del soggetto che detiene il contratto di locazione. I futuri pagamenti minimi del leasing finanziario, unitamente al valore attuale dei pagamenti netti di locazione minimi, sono i seguenti: (In migliaia di Euro) Entro un anno Da due a cinque anni Dopo 5 anni Totale rimborsi minimi leasing Meno gli oneri finanziari Valore attuale dei rimborsi minimi leasing Rimborsi minimi Per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 2012 2011 39 10 13 117 28 44 – – – 156 38 57 (24) (6) (10) 132 32 47 Valore attuale dei rimborsi Per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 2012 2011 39 10 13 117 28 44 – – – 156 38 57 – – – 156 38 57 Garanzie Nell’ambito del processo di acquisto del Gruppo Madaus, la Società ha stipulato, nell’interesse delle società facenti parte di tutto il Gruppo Rottapharm | Madaus, un contratto di garanzia a favore di Mediobanca per Euro 730 milioni, in relazione all’emissione da parte di quest’ultima del finanziamento necessario alla realizzazione delle citata operazione straordinaria. Con l’estinzione del relativo finanziamento, tale garanzia è stata estinta. Inoltre il debito residuo al 31 dicembre 2011 verso Mediobanca (pari ad Euro 350 milioni) risultava essere garantito da un pegno su azioni rappresentanti il 51% del capitale sociale della società olandese Rotta Research International BV, controllata al 100% dalla Società. Nel corso dell’esercizio 2012, tale pegno a favore di Mediobanca è stato dapprima cancellato e sostituito da un nuovo pegno su azioni rappresentanti il 35% del capitale sociale della Società, a seguito della fusione per incorporazione di Rotta Research International BV nella Società, ed è stato infine definitivamente cancellato in data 13 novembre 2012 contestualmente al rimborso del finanziamento garantito dal suddetto pegno. - 93 - Nel corso dell’esercizio 2011, Fidim S.r.l., Opfermann Arzneimittel GmbH e Rottapharm Ltd hanno concesso una garanzia a favore di BNL – Paribas nell’interesse di Rottapharm S.p.A. in relazione al finanziamento di 90 milioni di Euro ricevuti a novembre 2011. La garanzia, escutibile a prima richiesta della Banca impegnava irrevocabilmente ed incondizionalmente i garanti a pagare alla Banca fino ad un importo massimo di 90 milioni di Euro in caso di inadempienza da parte di Rottapharm S.p.A.. Con l’estinzione del relativo finanziamento, tale garanzia è stata estinta. Rapporti con parti correlate Le tabelle che seguono riportano i dettagli delle transazioni operative con parti correlate al 31 dicembre 2013, al 31 dicembre 2012 e al 31 dicembre 2013. (In migliaia di Euro) Fidim S.r.l. Società controllante RRL Immobiliare S.p.A. Imprese collegate Totale Totale Consolidato incidenza % Per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 Costi per servizi Proventi/Oneri finanziari – 16.197 – 16.197 (4.692) – (4.692) – (4.692) 16.197 (158.254) (22.565) 3% -72% Al 31 dicembre 2013 Attività Finanziarie 253.592 253.592 565 565 254.157 362.104 70% (In migliaia di Euro) Per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012 Ricavi Costi per servizi Proventi/Oneri finanziari Fidim S.r.l. Società controllante RRL Immobiliare S.p.A. Imprese collegate Totale Totale Consolidato incidenza % – – 12 12 12 522.716 0% (In migliaia di Euro) Fidim S.r.l. Società controllante RRL Immobiliare S.p.A. Imprese collegate Totale Totale Consolidato incidenza % – – (4.308) (4.308) (4.308) (155.184) 3% 5.779 5.779 – – 5.779 (16.033) -36% Altri Crediti e Crediti tributari 7.255 7.255 1.003 1.003 8.258 43.271 19% Altri Debiti e Debiti Tributari – – (33) (33) (33) (38.105) 0% Al 31 dicembre 2012 Attività Altri Crediti e Altri Debiti e Finanziarie Crediti Debiti tributari Tributari 237.395 1.692 (1.040) 237.395 1.692 (1.040) 565 18 (355) 565 18 (355) 237.960 1.710 (1.395) 387.414 31.712 (33.386) 61% 5% 4% Per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 Al 31 dicembre 2011 Ricavi Costi Costi per Proventi/Oneri Attività Crediti Debiti materie servizi finanziari Finanziarie finanziari prime 6 – – 5.013 215.616 1.084 – 6 – – 5.013 215.616 1.084 – 12 – (4.115) – 565 – – 12 – (4.115) – 565 – – 18 – (4.115) 5.013 216.181 1.084 – 527.886 (115.056) (153.003) (23.800) 432.064 22.331 634.251 0% 0% -3% -21% 50% 5% 0% - 94 - Debiti (344) (344) (231) (231) (575) (34.730) 2% L’incremento dei proventi finanziari da Fidim S.r.l., nel 2013, è dovuto alla variazione del tasso di interesse applicato al credito finanziario, al fine di allinearlo al nuovo tasso di interesse medio a seguito dell’emissione delle Obbligazioni e il nuovo indebitamento finanziario. Inoltre, il Gruppo ha acquisito, a condizioni di mercato normali, i servizi delle seguenti società affiliate: Debiti al 31 dicembre (In migliaia di Euro) Johan & Levi S.r.l. Demi-Monde S.r.l. Day S.P.A. S.r.l. Editree S.r.l. Totale 2013 6 12 30 148 196 2012 7 8 58 73 2011 43 60 25 128 Costi per servizi per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 2012 2011 165 132 227 95 77 229 33 22 64 148 148 40 441 379 560 Il Gruppo inoltre ha registrato ricavi per servizi informatici resi a società affiliate. (In migliaia di Euro) G.W.M. Renewable Energy S.p.A. Totale Crediti al 31 dicembre 2013 2012 2011 – – 32 – – 32 2013 35 35 Ricavi al 31 dicembre 2012 2011 32 32 32 32 Le vendite e gli acquisti da parti correlate sono effettuati a condizioni di mercato, equivalenti a quelle prevalenti nelle libere transazioni. Non ci sono garanzie fornite o ricevute su eventuali crediti e debiti verso parti correlate. Per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013, il Gruppo non ha registrato alcuna perdita di valore dei crediti relativi agli importi dovuti dalle parti correlate. Questa valutazione è effettuata ogni esercizio attraverso l’esame della situazione finanziaria della parte correlata e del mercato in cui la parte correlata opera. I compensi dei dirigenti con responsabilità strategiche del Gruppo, con riferimento alla remunerazione a breve termine rilevata come spesa durante l’anno di riferimento, sono pari ad Euro 5,8 milioni per l’esercizio 2013, Euro 5,1 milioni per l’esercizio 2012 ed Euro 5,5 milioni per l’esercizio 2011. Tali importi includono compensi agli amministratori per Euro 4,8 milioni per l’esercizio 2013, Euro 4 milioni per l’esercizio 2012 ed Euro 4,6 milioni per l’esercizio 2011. Gestione dei rischi finanziari Le principali passività finanziarie del Gruppo comprendono finanziamenti, debiti commerciali ed altri. Lo scopo principale di tali passività finanziarie è quello di aumentare le finanze per le attività del Gruppo. Il Gruppo ha crediti commerciali e altri crediti, disponibilità liquide e depositi a breve termine che arrivano direttamente dalle sue attività operative. Il Gruppo detiene inoltre investimenti disponibili per la vendita. Inoltre, il Gruppo Rottapharm | Madaus sottoscrive strumenti finanziari a copertura dei rischi di oscillazione dei tassi di interesse, che potrebbero influenzare l’onerosità dell’indebitamento finanziario a medio-lungo termine, e dei tassi di cambio che potrebbero influenzare i risultati economici del Gruppo. - 95 - Il Gruppo Rottapharm | Madaus ricorre all’impiego di strumenti finanziari derivati con la finalità di effettuare operazioni di copertura del rischio di tasso di interesse. Non è prevista la negoziazione di strumenti derivati con finalità speculative. Le attività del Gruppo espongono lo stesso ad una serie di rischi finanziari: rischio di mercato, rischio di credito, rischio di liquidità e rischi connessi ai tassi di interesse. Il programma di gestione del rischio complessivo del Gruppo si concentra sull’imprevedibilità dei mercati finanziari e cerca di minimizzare i potenziali effetti negativi sulla performance finanziaria del Gruppo. L’esposizione ai vari rischi di mercato può essere misurata con analisi di sensibilità, in base all’IFRS 7. Queste analisi illustrano gli effetti prodotti da un determinato movimento assunto nei livelli delle variabili rilevanti nei vari mercati (tassi di cambio, tassi di interesse e dei prezzi) sui proventi e gli oneri finanziari e, a volte, direttamente sul patrimonio netto. Le analisi di sensibilità sono state eseguite applicando variazioni ragionevolmente possibili nelle variabili di rischio rilevanti per importi nei bilanci al 31 dicembre 2012 e 2011, assumendo che tali movimenti siano rappresentativi di tutto l’anno. Rischio di tasso d’interesse Il rischio di tasso d’interesse è il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni nel mercato dei tassi di interesse. L’esposizione del Gruppo al rischio di variazioni nel mercato dei tassi di interesse si è notevolmente ridotta nel corso dell’esercizio 2013 con la ristrutturazione del proprio debito finanziario, attraverso il quale il Gruppo ha ottenuto risorse finanziarie a tasso fisso (prevalentemente riconducibili al Prestito obbligazionario emesso nel corso dell’esercizio 2012 che presenta un tasso di interesse pari al 6,125%) ed alla sottoscrizione del nuovo Finanziamento Mediobanca, fruttifero di interessi al tasso variabile che il Gruppo ha deciso di coprire mediante interest rate swap al tasso fisso del 3,52%. Di conseguenza, di un totale finanziamenti bancari in essere al 31 dicembre 2013 pari ad Euro 585 milioni Euro al 31 dicembre 2013, circa Euro 482 milioni si riferiscono a passività a tasso fisso pari all’82,4% del totale indebitamento. La seguente tabella illustra la sensibilità di una variazione nei tassi di interesse sulla quota di prestiti e finanziamenti a tasso variabile, considerando l’impatto della contabilizzazione di copertura poiché non significativo in termini di prestito coperto in riferimento al prestito totale. Con tutte le altre variabili mantenute costanti, l’utile del Gruppo prima delle imposte è influenzato tramite l’impatto sui mutui a tasso variabile come segue: In milioni di Euro Finanziamenti Finanziamenti passivi Totale Finanziamenti Debito residuo 103,1 103,1 Interessi 31 dicembre 2013 Impatto a Conto Economico 2013 Impatto a Conto Economico 2013 +100 bps -100 bps 1,0 (1,0) 1,0 (1,0) - 96 - In milioni di Euro Finanziamenti Debito residuo Finanziamenti passivi Totale Finanziamenti In milioni di Euro Finanziamenti 89,6 89,6 Debito residuo Finanziamenti passivi Totale Finanziamenti 633,0 633,0 Interessi 31 dicembre 2012 Impatto a Conto conomico 2012 Impatto a Conto Economico 2012 +100 bps -100 bps 3,7 (3,7) 3,7 (3,7) Interessi 31 dicembre 2011 Impatto a Conto conomico 2011 Impatto a Conto Economico 2011 +100 bps -100 bps 6,6 (6,6) 6,6 (6,6) Uno spostamento parallelo della struttura a termine dei tassi di interesse pari a +/- 100 basis point (+/-1%) per ciascuno degli esercizi 2013, 2012 e 2011 produrrebbe un peggioramento o un miglioramento degli oneri finanziari rispettivamente pari ad Euro 1 milione circa, Euro 3,7 milioni circa ed Euro 6,6 milioni circa. La sensibilità al rischio di tasso del Gruppo Rottapharm | Madaus è gestita tenendo opportunamente in considerazione l’esposizione complessiva: nell’ambito della generale politica di ottimizzazione delle risorse finanziarie, il Gruppo ricerca un equilibrio ricorrendo alle forme di finanziamento meno onerose. Relativamente al rischio di mercato per le variazioni di tasso di interesse, il Gruppo non detiene strumenti di copertura ad eccezione dello strumento derivato di tipo interest rate swap (IRS) relativo al Finanziamento Mediobanca sottoscritto nel corso dell’esercizio 2012. A tal proposito è stato sottoscritto un Interest Rate Swap (IRS) con le seguenti condizioni: Tipo di copertura: Cash Flow Hedge; Valore nominale: 100 milioni di Euro amortizing (20 milioni di Euro / anno, con scadenza il 14 novembre di ogni anno fino al 2017); Tasso fisso debitore: 352bps ACT/360; Tasso variabile creditore: Euribor a sei mesi ACT/360; Rischio coperto: fluttuazione tassi d’interesse. Tale derivato è classificato come di copertura (cash flow hedge) e come tale è valutato al valore equo nel bilancio consolidato e la variazione di valore equo da un esercizio all’altro è rilevata nel conto economico complessivo consolidato come Riserva di cash flow hedge per la parte effettiva e nel conto economico consolidato per la componente eventualmente inefficace. Rischio di credito Il Gruppo è esposto al rischio di credito dalle sue attività operative e dalle sue attività di finanziamento, compresi i depositi presso banche e istituzioni finanziarie, operazioni in valuta estera e gli altri strumenti finanziari. - 97 - Crediti commerciali Il rischio di credito verso clienti è gestito da ciascuna società del Gruppo attraverso l’applicazione di prefissate procedure e controlli inerenti la gestione del rischio di credito dei clienti. Limiti di credito sono fissati per ciascun cliente sulla base di criteri di rating interni. I principali crediti verso clienti sono regolarmente monitorati dalle apposite funzioni aziendali. La necessità di una riduzione di valore viene analizzata a ogni data di riferimento su base individuale per i clienti più importanti. Inoltre, un gran numero di crediti minori sono riuniti in gruppi omogenei e valutati per l’eventuale svalutazione. Il calcolo è eseguito sulla base di dati storici. La massima esposizione al rischio di credito alla data di riferimento è il valore contabile di ciascuna classe di attività finanziarie come discusso nelle precedenti note. Il Gruppo non detiene garanzie reali sui propri crediti. I crediti commerciali sono rilevati in bilancio al netto della svalutazione stimata sulla base del rischio di inadempienza della controparte, determinata considerando le informazioni disponibili sulla solvibilità del cliente e considerando i dati storici. Si riportano di seguito le tabelle relative all’ageing dei Crediti commerciali, con riferimento agli esercizi 2013, 2012 e 2011: (In migliaia di Euro) Crediti commerciali Di cui fondo svalutazione Altri crediti Crediti tributari Ratei e risconti attivi Totale Non scaduto 119.371 1-30 giorni 14.790 31-60 giorni 2.737 61-90 giorni 2.444 91-180 giorni 3.608 181-360 giorni 4.248 Oltre 360 giorni 10.166 27.675 8.421 3.908 153.136 – – 34 16.239 241 – 128 3.106 14 – 25 7.308 14 – 25 3.647 14 – 169 4.431 41 196 268 10.671 Totale 157.365 (5.872) 27.999 8.617 4.557 192.666 Al 31 dicembre 2013 i crediti commerciali non ancora scaduti sono pari ad Euro 113.132 migliaia e risulta iscritto un fondo svalutazione crediti pari ad Euro 5.872 migliaia. Complessivamente il saldo dei crediti commerciali è pari a Euro 157.365 migliaia. (In migliaia di Euro) Crediti commerciali Di cui fondo svalutazione Altri crediti Crediti tributari Ratei e risconti attivi Totale Non scaduto 104.159 1-30 giorni 6.919 31-60 giorni 4.817 61-90 giorni 8.495 91-180 giorni 9.744 181-360 giorni 13.116 Oltre 360 giorni 8.045 21.149 2.567 2.575 123.321 865 – 21 7.805 17 – 201 5.035 927 – 655 17.191 443 2 230 10.419 18 – 162 13.310 759 1.119 2 9.925 - 98 - Totale 155.294 (4.231) 24.178 3.688 3.846 182.775 Al 31 dicembre 2012 i crediti commerciali non ancora scaduti sono pari ad Euro 97.030 migliaia a fronte di un importo complessivo di Euro 155.294 migliaia. (In migliaia di Euro) Crediti commerciali Di cui fondo svalutazione Altri crediti Crediti tributari Ratei e risconti attivi Totale Non scaduto 95.364 1-30 giorni 17.645 31-60 giorni 2.017 61-90 giorni 1.903 91-180 giorni 3.113 181-360 giorni (38) Oltre 360 giorni 697 12.262 1.589 2.490 105.586 935 – 11 18.591 750 – – 2.767 111 292 – 8.424 1 1 651 3.766 516 817 – 1.295 223 – – 920 Totale 120.700 (1.511) 14.798 2.699 3.152 139.838 Al 31 dicembre 2011 i crediti commerciali non ancora scaduti sono pari ad Euro 89.245 migliaia e risulta iscritto un fondo svalutazione crediti pari ad Euro 1.511 migliaia. Complessivamente il saldo dei crediti commerciali è pari a Euro 120.700 migliaia. Strumenti finanziari e depositi di cassa Il rischio di credito da operazioni con banche e istituzioni finanziarie è gestito dal Direttore Generale per gli Investimenti e dal Vice-Presidente in conformità con la politica del Gruppo. Gli investimenti di eccedenze di fondi sono effettuati solo con controparti approvate ed entro il limite di una strategia di investimento che è impostata per ridurre al minimo la concentrazione dei rischi e pertanto ad attenuare la perdita finanziaria dovuta al potenziale fallimento della controparte. Livelli di Fair value ll Gruppo utilizza la seguente gerarchia, per determinare e documentare il fair value degli strumenti finanziari basato su tecniche di valutazione: Livello 1: prezzi quotati (non rettificati) in un mercato attivo per attività o passività identiche; Livello 2: altre tecniche per le quali tutti gli input che hanno un effetto significativo sul fair value registrato sono osservabili, sia direttamente che indirettamente; Livello 3: tecniche che utilizzano input che hanno un effetto significativo sul fair value registrato che non si basano su dati di mercato osservabili. Relativamente agli strumenti finanziari non valutati al patrimoniale-finanziaria, il relativo fair value è indicato di seguito: fair value nella situazione il fair value delle Obbligazioni, che sono quotate nel listino ufficiale della Borsa irlandese, si basa sulla quotazione (Euro 104,13 al 31 dicembre 2013) come strumento di livello 1 e al 31 dicembre 2013 il fair value è stato superiore al valore contabile (Euro 411,8 milioni al 31 dicembre 2013); il valore contabile dei prestiti da parte delle banche, fatta eccezione per il Finanziamento di Sviluppo, è pari al loro fair value, stimato come livello 2 attualizzando i flussi di cassa futuri - 99 - sulla base dei tassi attualmente disponibili per il debito, del rischio di credito e delle residue scadenze. Il Gruppo detiene i seguenti strumenti finanziari valutati al valore equo nello stato patrimoniale: Attività disponibili per la vendita e titoli per Euro 1,8 milioni al 31 dicembre 2013, Euro 3,3 milioni al 31 dicembre 2012 e Euro 102,7 milioni al 31 dicembre 2011. Queste attività finanziarie sono considerate come Level 1 dal momento in cui il loro valore equo deriva dai prezzi delle quotazioni di un mercato attivo. La valutazione di questo capitale alternativo e degli investimenti dei fondi di private equity si basa sull’ultimo valore patrimoniale netto disponibile ottenuto dai broker. Le partecipazioni quotate sono valutate al tasso di mercato alla data di chiusura del bilancio; Passività finanziarie per strumenti di copertura per Euro 5,7 milioni al 31 dicembre 2013, Euro 8,9 milioni al 31 dicembre 2012 e Euro 53 migliaia al 31 dicembre 2011. Queste passivita possono essere identificate come Level 2 dal momento in cui il loro valore equo è determinato utilizzando tecniche valutative sulla base di dati di mercato che includono un modello di scambio, utilizzando calcoli del valore attuale. Il modello incorpora vari input tra cui la qualità del credito delle controparti e delle curve dei tassi di interesse; Passività finanziarie per il Finanziamento di Sviluppo per Euro 5,9 milioni, il cui fair value è stato stimato attualizzando i flussi di cassa futuri utilizzando i tassi attualmente disponibili per il debito, del rischio di credito e delle residue scadenze. Rischio di liquidità Il Gruppo gestisce il rischio di liquidità attraverso un rigoroso controllo dei propri componenti del capitale circolante netto. Al fine di ottimizzare la propria gestione di cassa, limitando così il rischio di liquidità, il Gruppo ha in atto un sistema centrale utile a misurare e monitorare l’esposizione finanziaria netta di ciascuna società del Gruppo. Il Direttore Generale per gli Investimenti e il Direttore Generale e Amministratore Delegato, con il supporto dell’area Amministrazione e Finanza, monitora la posizione di cassa del Gruppo e i flussi di cassa attesi per consentire al gruppo di finanziare le proprie attività operative e di rimborsare i prestiti alla data di scadenza. Il business plan (basato su un piano triennale) supporta i flussi di cassa attesi del Gruppo. L’eccesso di liquidità, quando non necessario per rimborsare i prestiti, viene investito in investimenti a breve termine con un profilo di rischio medio (sopra descritto). Al fine di gestire meglio le esigenze di liquidità, il Gruppo ha stipulato contratti con società di factoring per la cessione dei crediti in Italia, Germania, Spagna, Francia e Portogallo. - 100 - Va notato che negli anni precedenti il Gruppo ha raggiunto un considerevole debito che sarà sostenuto anche utilizzando i flussi di cassa attesi dalle operazioni e la cassa disponibile. Di seguito, viene fornita la stratificazione delle Passività in essere, con riferimento agli esercizi 2013, 2012 e 2011, per durata residua: (in migliaia di Euro) Prestiti obbligazionari Finanziamenti bancari Debiti finanziari verso le società di factoring Debiti finanziari per strumenti di copertura Altri debiti finanziari Debiti commerciali e altre passività correnti Totale (in migliaia di Euro) Prestiti obbligazionari Finanziamenti bancari Debiti finanziari verso le società di factoring Debiti finanziari per strumenti di copertura Altri debiti finanziari Debiti commerciali e altre passività correnti Totale (In migliaia di Euro) Finanziamenti bancari Debiti finanziari verso le società di factoring Debiti finanziari verso le società di Leasing Debiti finanziari per strumenti di copertura Altri debiti finanziari Debiti commerciali e altre passività correnti Totale Entro 6 mesi 12.250 56.792 17.558 1.400 735 78.176 166.911 Per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013 da 6 a 12 da 1 a 2 da 2 a 3 oltre 3 mesi anni anni anni 12.250 24.500 24.500 473.500 47.672 46.173 22.873 24.942 1.400 2.100 1.400 700 61.322 72.773 48.773 499.142 Entro 6 mesi 12.250 13.369 12.765 1.705 733 71.213 112.035 Per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2012 da 6 a 12 da 1 a 2 da 2 a 3 oltre 3 mesi anni anni anni 12.250 24.500 24.500 498.000 45.675 47.500 42.523 40.161 – – – – 1.607 2.510 1.757 1.446 – – – – 4.733 – – – 64.265 74.510 68.780 539.607 Entro 6 mesi 57.585 9.500 13 322 775 43.331 111.526 Per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2011 da 6 a 12 da 1 a 2 da 2 a 3 oltre 3 mesi anni anni anni 238.209 133.100 197.677 6.500 – – – – 44 – – – – – – – – – – – 35.324 – – – 273.577 133.100 197.677 6.500 Totale 547.000 198.453 17.558 7.000 735 78.176 848.922 Totale 571.500 189.228 12.765 9.025 733 75.946 859.197 Totale 633.071 9.500 57 322 775 78.655 722.380 La stima degli oneri futuri attesi impliciti nei finanziamenti è stata determinata sulla base della struttura a termine dei tassi di interesse in essere alle date di riferimento (31 dicembre 2013, 31 dicembre 2012 e 31 dicembre 2011). Rischio di cambio Una parte delle operazioni del Gruppo è denominata in valute diverse dall’Euro, principalmente in Dollari. Inoltre, società del Gruppo in Italia, Germania, Spagna e Irlanda generano una parte dei loro ricavi totali da esportazioni e le vendite effettuate in mercati quali la Russia, la Cina e il Brasile sono inizialmente effettuate in Dollari e Rubli e poi successivamente convertite in Euro quale valuta funzionale. Inoltre, nonostante la valuta funzionale della Società sia l’Euro, la Società ha un - 101 - portafoglio di investimenti (pari a Euro 1,7 milioni al 31 dicembre 2013) composto per lo più da investimenti in Dollari. Il Gruppo Rottapharm | Madaus è quindi esposto al rischio della variazione dei tassi di cambio che si estrinseca nell’eventualità che il controvalore in Euro dei ricavi diminuisca a seguito di oscillazioni sfavorevoli del tasso di cambio, impedendo il conseguimento del margine desiderato. Il Gruppo non ha stipulato contratti di copertura sul tasso di cambio o altri strumenti finanziari allo scopo di mitigare il suddetto rischio, ad eccezione di quelli relativi al Saudi Rial per le vendite effettuate dalle controllate tedesche nei relativi mercati. Il Presidente del Consiglio di Amministrazione - 102 -