STRUTTURE IN MURATURA Prof. Lidia La Mendola Professore Ordinario Venerdì 22 giugno 2012 Facoltà di Ingegneria Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale, Aerospaziale, dei Materiali UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento Modelli di calcolo per la valutazione della sicurezza degli edifici esistenti in muratura nei confronti delle azioni sismiche Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 10.12.2011 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento Prima dell’attuale normativa (D.M. 14.01.2008), che finalmente dedica spazio alle strutture esistenti, spesso alle antiche strutture in muratura si adattavano teorie e modellazioni nate per le strutture di nuova costruzione. Il DM2008 dedica un capitolo alle costruzioni esistenti, ma maggiore dettaglio si trova nella circolare 02.02.09 n.617 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 10.12.2011 Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Articolazione della normativa (12 capitoli, 2 allegati) 1. Oggetto della norma 2. Sicurezza e prestazioni attese 3. Azioni sulle costruzioni 4. Costruzioni civili e industriali + Circolare 2 febbraio 2009, n. 617 Istruzioni per l’applicazione delle “Nuove norme tecniche per le costruzioni” di cui al D.M. 14 gennaio 2008 5. Ponti 6. Progettazione geotecnica 7. Progettazione in presenza di azioni sismiche 8. Costruzioni esistenti 9. Collaudo statico 10. Norme per le redazioni dei progetti esecutivi e delle relazioni di calcolo 11. Materiali e prodotti per uso strutturale 12. Riferimenti tecnici - Allegati A e B (pericolosità sismica) Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento Nel caso di edifici appartenenti al patrimonio storico è necessario tener conto anche delle linee guida contenute nella Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri “Valutazione e Riduzione del Rischio Sismico del Patrimonio Culturale con riferimento alle Norme Tecniche per le Costruzioni” (G.U. n.47 del 26.02.2011). Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 10.12.2011 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento Il percorso che bisogna seguire per la valutazione della sicurezza di un edificio esistente per poi procedere ad un eventuale intervento si basa su tre momenti fondamentali Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 10.12.2011 Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento CONOSCENZA (geometria, dettagli costruttivi, azioni) La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Analisi Storico-critica Rilievo Caratterizzazione Meccanica dei Materiali Livelli di Conoscenza e Fattori di Confidenza Azioni Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA (modellazione e analisi strutturale) F La valutazione della sicurezza deve permettere di stabilire se: arctg(K 2 ) arctg(Ke) arctg(K 3) - l’uso della costruzione possa continuare senza interventi; arctg(K 1) δe - l’uso debba essere modificato (declassamento, cambio di destinazione e/o imposizione di limitazioni e/o cautele nell’uso); δu δ δx G* α G h - sia necessario procedere ad aumentare o ripristinare la capacità portante. δy La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento α P=mg θ θ θ A Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento PROGETTO DELL’INTERVENTO (adeguamento, miglioramento o riparazione locale) - interventi di adeguamento atti a conseguire i livelli di sicurezza previsti dalle presenti norme; - interventi di miglioramento atti ad aumentare la sicurezza strutturale esistente, pur senza raggiungere i livelli richiesti dalle presenti norme; - riparazioni o interventi locali che interessano elementi isolati, e che comunque comportano un miglioramento delle condizioni di sicurezza preesistenti. cordolo in c.a. soletta in c.a. piastra metallica tirafondo Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura a) 22.06.2012 b) La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento Nella definizione dei modelli strutturali, si dovrà, inoltre, tenere conto che: - la conoscenza della geometria e dei dettagli costruttivi dipende solo dalla documentazione disponibile e dal livello di approfondimento delle indagini conoscitive; - la conoscenza delle proprietà meccaniche dei materiali risente della omogeneità dei materiali stessi all’interno della costruzione, del livello di approfondimento delle indagini conoscitive e dell’affidabilità delle stesse; - la conoscenza dei carichi permanenti dipende dal livello di approfondimento delle indagini conoscitive. Si dovrà prevedere l’impiego di metodi di analisi e di verifica dipendenti dalla completezza e dall’affidabilità dell’informazione disponibile e l’uso, nelle verifiche di sicurezza, di adeguati “fattori di confidenza”, che modificano i parametri di capacità in funzione del livello di conoscenza relativo a geometria, dettagli costruttivi e materiali. Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Dettagli Costruttivi - qualità del collegamento tra pareti verticali; -qualità del collegamento tra orizzontamenti e pareti (cordoli, ecc.); - esistenza di architravi strutt. efficienti al di sopra delle aperture; - presenza di elementi atti ad eliminare le spinte; - presenza di elementi, anche non strutturali, ad elevata vulnerabilità; - tipologia della muratura (a un paramento, a due o più paramenti, a sacco, con o senza collegamenti trasversali, etc.), e sue caratteristiche costruttive (eseguita in mattoni o in pietra, regolare, irregolare, etc.). Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura Verifiche in-situ LIMITATE: basate su rilievi di tipo visivo, attraverso rimozione di intonaco, saggi. I dettagli costruttivi possono essere valutati anche sulla base della conoscenza di tipologie di solai e della muratura. In assenza di dati sufficientemente attendibili si assumeranno nelle fasi di modellazione, analisi e verifiche, le ipotesi più cautelative. Verifiche in-situ ESTESE ED ESAUSTIVE: basate su rilievi di tipo visivo (come sopra). L’esame degli elementi di cui ai punti da a) ad f) è opportuno sia esteso in modo sistematico all’intero edificio. 22.06.2012 Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Proprietà dei Materiali Indagini in-situ LIMITATE Indagini in-situ ESTESE Indagini in-situ ESAUSTIVE Uso della Tabella C8B.1 che si riferisce a malta di caratteristiche scarse, assenza di ricorsi (listature), paramenti semplicemente accostati o mal collegati, muratura non consolidata, tessitura (nel caso di elementi regolari) a regola d’arte Combinazione dei valori in Tabella C8B.1 con i valori sperimentali o Uso di soli valori sperimentali (se si conducono tre o più prove) Se la muratura presenta caratteristiche migliori o si tratta di muratura consolidata le caratteristiche meccaniche saranno ottenute (secondo il DM2008) a partire dai valori in Tab.C8B1, ma applicando dei coefficienti di correzione (Tab. C8B2), che variano da 1.2 a 2, in funzione del tipo di muratura, della qualità della malta, ecc. Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” TABELLA C8B1 fm= resistenza media a compressione; τ0= resistenza media a taglio; E= valore medio del modulo di elasticità normale; G=valore medio del modulo di elasticità tangenziale; W= peso specifico medio Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento Con riferimento al livello di conoscenza acquisito, si possono definire i valori medi dei parametri meccanici ed i fattori di confidenza secondo quanto segue: livello di conoscenza LC1 → rilievo geometrico → verifiche in situ limitate sui dettagli costruttivi → indagini in situ limitate sulle proprietà dei materiali → fattore di confidenza è FC=1.35 livello di conoscenza LC2 → rilievo geometrico → verifiche in situ estese ed esaustive sui dettagli costruttivi → indagini in situ estese sulle proprietà dei materiali → fattore di confidenza è FC=1.2 livello di conoscenza LC3 → rilievo geometrico → verifiche in situ estese ed esaustive sui dettagli costruttivi → indagini in situ esaustive sulle proprietà dei materiali → fattore di confidenza FC=1 Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA SISMICA Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento La valutazione della sicurezza e la progettazione degli interventi sulle costruzioni esistenti potranno essere eseguiti con riferimento ai soli SLU rispetto alla condizione di salvaguardia della vita umana (SLV PVr=10%) o, in alternativa, alla condizione di collasso (SLC - PVr=5%). anche con riferimento agli SLE (SLD - PVr=63%) In questo caso i relativi livelli di prestazione possono essere stabiliti dal Progettista di concerto con il Committente. La valutazione della sicurezza dovrà effettuarsi ogni qual volta si eseguano interventi strutturali (interventi di adeguamento, interventi di miglioramento, riparazioni o interventi locali), e dovrà determinare il livello di sicurezza prima e dopo l’intervento. Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento È fatto obbligo di procedere alla valutazione della sicurezza e, qualora necessario, all’adeguamento della costruzione, a chiunque intenda: sopraelevare la costruzione; ampliare la costruzione…; apportare variazioni di classe e/o di destinazione d’uso che comportino incrementi dei carichi globali in fondazione superiori al 10%....; effettuare interventi strutturali volti a trasformare la costruzione mediante un insieme sistematico di opere…... Rientrano negli interventi di miglioramento tutti gli interventi che siano comunque finalizzati ad accrescere la capacità di resistenza delle strutture esistenti alle azioni considerate. È possibile eseguire interventi di miglioramento nei casi in cui non ricorrano le condizioni specificate per il caso degli interventi di adeguamento. Sono riparazioni o interventi locali gli interventi che riguardano singole parti e/o elementi della struttura e interessano porzioni limitate della costruzione. Il progetto e la valutazione della sicurezza potranno essere riferiti alle sole parti e/o elementi interessati, ma occorre documentare che non siano prodotte sostanziali modifiche al comportamento delle altre parti e della struttura nel suo insieme e che gli interventi comportino un miglioramento delle condizioni di sicurezza preesistenti. Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento I meccanismi globali sono quelli che interessano l’intera costruzione e impegnano i pannelli murari prevalentemente nel loro piano. L’analisi sismica globale deve considerare, per quanto possibile, il sistema strutturale reale della costruzione, con particolare attenzione alla rigidezza e resistenza dei solai, e all’efficacia dei collegamenti degli elementi strutturali. Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento I meccanismi locali interessano singoli pannelli murari o più ampie porzioni della costruzione, e sono favoriti dall’assenza o scarsa efficacia dei collegamenti tra pareti e orizzontamenti e negli incroci murari. Quando la costruzione non manifesta un chiaro comportamento d’insieme, ma piuttosto tende a reagire al sisma come un insieme di sottosistemi (meccanismi locali), la verifica su un modello globale non ha rispondenza rispetto al suo effettivo comportamento sismico. Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento Modelli di calcolo basati su comportamento globale Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Classificazione degli edifici ai fini della modellazione Si introducono tre categorie per gli edifici esistenti e una quarta che raccoglie le tipologie specialistiche. La distinzione è fatta sulla base del comportamento sismico che dipende dalle modalità di ripartizione delle forze sismiche e quindi dalle caratteristiche di rigidezza dell’impalcato Le costruzioni murarie si presentano con una organizzazione strutturale tridimensionale, doppio ordine di pareti murarie e impalcati, uniti insieme in un complesso sistema scatolare. La spazialità del sistema si limita a volte al solo aspetto morfologico e non quello statico a causa della inefficienza dei collegamenti. Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento ♦Edifici della prima categoria: Sono caratterizzati da orizzontamenti in muratura (archi e volte). Hanno un comportamento spiccatamente spaziale se sono nuovi. Se antichi possono presentare muri fessurati tanto che il comportamento spaziale degrada a quello di elementi piani fra i quali possono scemare fino ad annullarsi le reciproche collaborazioni. Villa Cattolica in Bagheria: sede della pinacoteca permanente “Renato Guttuso” Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento Gli orizzontamenti sono in muratura, costituiti da archi, volte cupole. I muri devono essere larghi per contenere le spinte Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento ♦Edifici della seconda classe: caratterizzati da orizzontamenti piani (solai) costituiti da travi o travetti in legno o acciaio, semplicemente appoggiati alle murature perimetrali gli impalcati sono dotati di trascurabile rigidezza nel proprio piano - i muri tendono ad avere un comportamento indipendente gli uni dagli altri - si perdono le caratteristiche di spazialità e di elevata iperstaticità che una costruzione muraria in potenza possiede Orizzontamento deformabile nel suo piano Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento Esempio di solaio deformabile per forze nel piano Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” ♦Edifici della terza classe: caratterizzati da orizzontamenti (solai) molto rigidi nel proprio piano (i solai sono in c.a. o latero cementizi) collegati ai muri mediante cordoli continui - sono in genere caratterizzati da comportamento spaziale ed elevata iperstaticità Orizzontamento rigido nel proprio piano Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento ♦Edifici della quarta classe: Edifici speciali, (a carattere monumentale, chiese e torri) - possono avere un comportamento spiccatamente spaziale ma anche tale che ogni elemento stutturale risponda in maniera indipendente dagli altri sotto azioni esterne a causa della presenza di importanti fessurazioni. Comunque non sono riconducibili alle classi prima elencate. Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” L’ORGANISMO STRUTTURALE Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura Il funzionamento dell’organismo strutturale sotto le azioni sismiche presenza di solaio infinitamente rigido assenza di solaio infinitamente rigido 22.06.2012 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento L’edificio in muratura di nuova costruzione deve essere concepito e realizzato come un assemblaggio tridimensionale di muri e solai, garantendo il funzionamento scatolare e, conferendo quindi l’opportuna stabilità e robustezza all’insieme. Negli edifici esistenti spesso, a causa dell’assenza o della scarsa efficacia dei collegamenti, ogni elemento fa fronte alle azioni sismiche indipendentemente dalla presenza degli altri. Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Collegamenti del solaio alle pareti Il cordolo può essere realizzato anche in muratura armata Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Collegamenti tra muri Un buon ammorsamento tra i muri consente anche una collaborazione nei riguardi dei carichi verticali, coinvolgendo, nel caso di solai unidirezionali, le pareti parallele alla direzione dell’orditura. Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento Modelli di calcolo globali per edifici isolati Al fine di definire la risposta globale dell’edificio isolato sono possibili le seguenti tipologie di analisi: • • • • Analisi statica lineare Analisi dinamica modale Analisi statica non lineare Analisi dinamica non lineare Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento CALCOLO DELLE FORZE SISMICHE Si conduce applicando un sistema di forze agenti in due direzioni ortogonali, distribuite lungo l’altezza dell’edificio assumendo un andamento lineare degli spostamenti. peso complessivo Wi Forze da applicare a ciascun piano Fi = Fh zi ∑ z jWj con accelerazione di gravità λ Fh = Sd (T1)W g j Sd(T1) = ordinata dello spettro di risposta in corrispondenza del periodo fondamentale T1 (T = C H ) (3 4) 1 1 C1=0.05 e H= altezza dell’edificio in metri, dal piano di fondazione λ= 0.85 se l’edificio ha almeno 3 piani e se T1< 2Tc 1 in tutti gli altri casi 0.8 Se(T), Sd(T) La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Analisi statica lineare Spettro di risposta 0.6 0.4 q= 0.2 0 0 0.25 Tc 0.5 0.75 1 1.25 T(sec) 2.0 αu/α1 per edifici regolari in elevazione 1.5 αu/α1 negli altri casi In assenza di più precise valutazioni potrà essere assunto un rapporto αu/α1 =1.5 Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento - la configurazione in pianta è compatta e approssimativamente simmetrica rispetto a due direzioni ortogonali, in relazione alla distribuzione di masse e rigidezze; - il rapporto tra i lati di un rettangolo in cui l’edificio risulta inscritto è inferiore a 4; - almeno una dimensione di eventuali rientri o sporgenze non supera il 25% della dimensione totale dell’edificio nella corrispondente direzione; - i solai possono essere considerati infinitamente rigidi nel loro piano rispetto agli elementi verticali e sufficientemente resistenti. in pianta I solai sono ben collegati alle pareti e dotati di una sufficiente rigidezza e resistenza nel loro piano -tutti i sistemi resistenti verticali dell’edificio (quali telai e pareti) si estendono per tutta l’altezza dell’edificio; -massa e rigidezza rimangono costanti o variano gradualmente, senza bruschi cambiamenti, dalla base alla cima dell’edificio (le variazioni di massa da un piano all’altro non superano il 25 %, la rigidezza non si abbassa da un piano al sovrastante più del 30% …… - eventuali restringimenti della sezione orizzontale dell’edificio avvengono in modo graduale da un piano al successivo, ……… Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura in altezza La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Requisiti di regolarità 22.06.2012 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento Il modello a telai equivalenti Direzione dell’azione sismica Muro soggetto prevalentemente ad azioni ortogonali al proprio piano Muro soggetto prevalentemente ad azioni nel proprio piano pannelli di muro muro parete Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento Comportamento a telaio La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Meccanismo Le catene o i cordoli, opponendosi all’allontanamento relativo tra gli elementi, generano un incremento di compressione delle fasce, che aumenta la resistenza a flessione delle stesse. Si instaura pertanto un meccanismo a puntone inclinato che garantisce l’accoppiamento dei montanti murari. In queste condizioni i meccanismi di rottura sia per i pannelli che per le fasce sono per pressoflessione o taglio Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Comportamento a mensole In assenza di catene o di cordoli le fasce di piano garantiscono la congruenza e si schematizzano come pendoli In queste condizioni i meccanismi di rottura nei pannelli possono essere per pressoflessione o taglio Non è prevista verifica nelle fasce di piano Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento Modelli di calcolo per edifici della prima e della seconda classe (impalcati deformabili nel piano) = vista assonometrica = R L1 R L1 R1 = L1 + L 2 2 R2 = L2 R L1 + L 2 L1 + L 2 2 R1 R L2 R3 = L1 + L 2 2 0 R2 R3 x Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento Si considera agente su ogni parete la forza di inerzia proporzionale alla massa dedotta dall’analisi dei carichi Le caratteristiche geometriche e meccaniche dei pannelli non entrano in gioco nella distribuzione delle forze = vista assonometrica R Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Distribuzione dei tagli fra i muri Si considerano effettivamente reagenti i muri il cui piano medio risulta parallelo alla direzione delle azioni (in direzione ortogonale al piano medio i muri esibiscono infatti una rigidezza di gran lunga più piccola rispetto a quella esibita in direzione del piano medio). V1 d1 d1 + d2 + d3 2 V2 d1 V2A = d1 + d2 + d3 2 V1 d1 + d2 V1B = d1 + d2 + d3 2 V2 d1 + d2 V2B = d1 + d2 + d3 2 V1 d3 + d2 V1C = d1 + d2 + d3 2 V2 d3 + d2 V2C = d1 + d2 + d3 2 V1 d3 V1D = d1 + d2 + d3 2 V2 d3 V2D = d1 + d2 + d3 2 V1A = V1=F1 V2=F1+F2 V1A d1 F1A=V1A d2 d3 V2A F1 F2A=V2A-V1A A F2 A B C D Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Analisi della singola parete F1 V(1) F1 F1 F2 V(2) F2 F2 F3 V(3) F3 F3 F4 V(4) F4 F4 F1 V(1) F1 V(2) F2 V(3) F3 F4F4= V ( 4 ) − V ( 3 )V(4) F4 F1 = V (1) F2 F2 = V F3 ( 2) −V (1) F3 = V (3 ) − V ( 2 ) F1 V(1) V(3) F2 F3 V(1) V(3) F4 V(4) Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura V(4) 22.06.2012 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento Andamento delle sollecitazioni F1 F2 sforzo normale assente F3 F4 M M M F1 F2 Le sollecitazioni di taglio non sono molto diverse nei due casi F3 F4 M Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura N 22.06.2012 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento Modelli di calcolo per edifici della terza classe (impalcati rigidi nel piano) = Z = K1 vista assonometrica R G K2 R Ri = R K3 ki n ∑k j j=1 + Rki (xi − x Z )(xG − xZ ) ∑k j (x j − xZ )2 n j=1 R = risultante delle azioni esterne ki = rigidezza del singolo elemento resistente R1 0 R2 x R3 xi = ascissa del singolo elemento resistente xG = ascissa del baricentro delle masse xZ = ascissa del baricentro delle rigidezze n (punto ideale di coordinate x Z = ( ∑ k x ) /(∑ k ) j j=1 Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura n j j j=1 22.06.2012 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento Nella ripartizione delle forze sismiche si trascura la rigidezza dei pannelli disposti ortogonalmente alla direzione del sisma considerata. K (t,ky) k Vt(,ky) = ∑F i,y i=1 3 ∑K t =1 j, x t ,y + k ∑ s ∑ j=1 r K (j,kx) ( y (k ) j, x − y Zk ) + 2 ∑K t =1 (k ) t ,y ( x (k ) − x ) 2 t ,y k ∑ s ∑ j=1 parete i Zk Fi,y ( y G(i) − y Zk ) ( y (k ) − y Zk ) j,x i=1 K (j,kx) V (k ) = (k ) Fi,y ( x G(i) − x Zk ) ( x (t,ky) − x Zk ) i=1 K (t,ky) r K (j,kx) ( y (k ) j,x − y Zk ) + 2 ∑K t =1 (k ) t,y ( x (k ) − x zk ) 2 t,y d • θ L’orizzontamento trasla e ruota e le forze fra i singoli elementi resistenti si distribuiscono in relazione allo spostamento subito ed alla propria rigidezza L’analisi si conduce come negli edifici di nuova costruzione Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento Rigidezza fessurata Il comportamento a taglio della parete in campo elastico, per la condizione di vincolo garantita dalla presenza del diaframma rigido, è legato alla sua rigidezza a taglio (pendenza del ramo elastico della curva caratteristica) 1 GA k= = δ 1.2 H 1 1 GH 1+ 1.2 E l 2 H3 H δ= +χ 12 EI GA F=1 E,G= moduli di elasticità normale e tangenziale rispettivamente; H I= (t l3)/12 = momento di inerzia della sezione; A= t l = area della sezione; χ= fattore di taglio (1.2 per sezioni rettangolari). t l Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento σ Devono essere condotte le seguenti verifiche allo S.L.U. PARETI ε - pressoflessione nel piano del muro - taglio nel piano del muro - pressoflessione fuori piano τ σ TRAVI DI ACCOPPIAMENTO - pressoflessione - taglio fd=fm/(γm Fc) εγ fvd=fvm/(γm Fc) γm = 2 coefficiente di sicurezza del materiale Fc fattore di confidenza Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento Pressoflessione nel piano medio della parete σ 4 5 6 ε M V 1 2 3 M N N V 0 .8 5f d ten sion i no rm a li fd a 3 d e fo rm azion i no rm a li l/2-a/2 l l t Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 N u = 0.85 f cd t l ' ⇒ l ' = Nu σ 0l = 0.85 f cd t 0.85 f cd l l' M u = 0.85 f cd l ' t − = 2 2 = 0.85 f cd σ 0l 0.85 f cd t l l ' 2 σ0 1 − = l t 2 l 2 σ M u = l 2 t 0 2 σ0 1 − 0.85 f d σ0 − 1 0.85 f d Dominio di interazione N-M pareti con t costante ed l crescente (l1<l2<l3) Sforzo normale La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento Parete 3 -l3 Parete 2 - l2 Parete 1- l1 Nu/(lt) Momento ultimo Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento Per gli edifici esistenti in muratura, considerata la notevole varietà delle tipologie e dei meccanismi di rottura del materiale, la resistenza a taglio di calcolo per azioni nel piano di un pannello in muratura potrà essere calcolata con un criterio di rottura per fessurazione diagonale o con un criterio di scorrimento, facendo eventualmente ricorso a formulazioni alternative rispetto a quelle adottate per opere nuove, purché di comprovata validità. M Nel caso di muratura irregolare o caratterizzata da blocchi non particolarmente resistenti, la resistenza a taglio di calcolo per azioni nel piano di un pannello in muratura potrà essere calcolata con la relazione seguente: Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura N V h La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Taglio nella parete l 22.06.2012 Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento h* La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Taglio e pressoflessione in travi in muratura F1 F1 F2 F2 F3 F3 F4 F4 diagramma tagli diagramma momenti Mu Vp rottura a flessione Vp Vt h* rottura a taglio Vt h* Mu l* Vu < min(Vt , Vp ) l* Vt = h * ⋅t ⋅ f vd 0 Vp = 2M u / l * Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura h* Mu = Hp 2 Hp 1 − 0 .85 fhdh * t 22.06.2012 Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Ridistribuzione …….. in caso di solai rigidi, la distribuzione del taglio nei diversi pannelli di uno stesso piano risultante dall’analisi lineare potrà essere modificata, a condizione che l’equilibrio globale di piano sia rispettato (il modulo e la posizione della forza risultante di piano restino invariati) e a condizione che il valore assoluto della variazione del taglio in ciascun muro ∆V non sia superiore a max{0.25|V|, 0.1|Vpiano|} dove V è il taglio nel muro e Vpiano è il taglio totale al piano nella direzione parallela al muro. • V In tal modo, anche nel caso di analisi lineare, è possibile tenere conto della ridistribuzione delle forze che si verifica quando viene raggiunta la resistenza di un pannello murario ma non viene raggiunta la resistenza degli altri. ∆V2 4 • 2 1 • 3 • δ Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 Verifiche dei muri soggetti ad azioni ortogonali al piano medio e p N M(N) M(p) N Npr Ne h La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Analisi statica non lineare Questo metodo di analisi è utilizzabile quando il comportamento sotto azioni sismiche è governato da un modo naturale di vibrare principale, caratterizzato da una significativa partecipazione di massa. La struttura viene rappresentata attraverso un modello in grado di riprodurre il comportamento non lineare METODO POR: ipotesi di impalcati rigidi, rottura per taglio dei maschi, influenza dello sforzo normale trascurabile (metodo superato) ANALISI PUSH-OVER: modello a plasticità concentrata, crisi nei pannelli sia per pressoflessione che per taglio Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 10.12.2011 Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Metodo POR Si considera il comportamento non lineare degli elementi resistenti. I pannelli sono caratterizzati da curve taglio-scorrimento che vengono schematizzate come bilatere. Curva caratteristica Curva caratteristica del pannello del V pannello Tradizionalmente nei metodi di tipo POR si fa riferimento al vincolo incastro-incastro scorrevole (coefficiente=12) Vmax 0.9Vmax K= δ Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura Gm A 1.2h 1 1 Gm h 1+ 1 .2 E m l 2 Vmax = Aτ 0 d 1 + σ 0 / (bτ 0 d ) 22.06.2012 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento Nella formulazione tradizionale del metodo POR, al posto della τ0d si utilizza la tensione tangenziale caratteristica τk i cui valori di riferimento sono riportati nella circ. min. LL.PP. N. 21745 del 30.07.1981 con il significato equivalente. Lo spostamento δmax veniva assunto tradizionalmente pari a 1.5 volte il δe per murature esistenti e 2 volte de per murature nuove o consolidate. Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Murature perimetrali in pietra consolidata con iniezioni di malta cementizia Per il piano terra dell’edificio in figura Solai in latero-cemento ex=5.75-5.04=0.71 m di nuova costruzione – muratura di mattoni Forze in tonnellate Lunghezze in metri H el = ∑ H yi( y ) = 116.92 t = 1169.2 kN dir. sisma Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento Quando il primo pannello raggiunge δ=1.2δe si raggiunge la soglia convenzionale della fessurazione. Il procedimanto riprende e lo SLU verrà raggiunto quando il primo pannello raggiunge δu. Si ottiene così la massima forza reattiva sviluppabile. Forza reattiva La curva di capacità raggiunge il suo massimo e poi l’andamento, che però perde di significato, è decrescente. Spostamento in (mm) del baricentro R di piano La verifica è soddisfatta quando la forza reattiva del generico piano risulta maggiore del tagliante sismico, cioè della somma delle forze sismiche Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Il metodo POR si basa sulle seguenti ipotesi fondamentali: - l’analisi strutturale viene eseguita per ogni singolo piano (meccanismo di piano); -il taglio ultimo è determinato dal meccanismo di fessurazione diagonale, senza alcun riferimento alla flessione o al taglio per scorrimento; - il vincolo delle pareti è di tipo shear-type; - nei pannelli lo sforzo normale è considerato costante pari al valore indotto dai carichi verticali (schema shear-type); - i pannelli seguono una legge taglio-spostamento orizzontale del tipo bilatero; - i solai devono essere infinitamente rigidi nel loro piano, in modo che la forza orizzontale venga ripartita tra i pannelli in base alla rigidezza; - le forze sismiche sono applicate al livello degli impalcati. Il nuovo metodo proposto dalla normativa - analisi pushover - rimuove le limitazioni più restrittive Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento - l’analisi strutturale viene eseguita per ogni singolo piano (meccanismo di piano); -La modellazione dell’edificio si riferisce al comportamento nel suo complesso e non ad ogni piano evitando di violare equilibri locali e globali -il taglio ultimo è determinato dal meccanismo di fessurazione diagonale, senza alcun riferimento alla flessione o al taglio per scorrimento; -Oltre al taglio per fessurazione diagonale si considerano altri possibili cause di collasso: la pressoflessione complanare e ortogonale, il taglio per scorrimento. Inoltre i pannelli che sono soggetti a trazione si considerano non reagenti - il vincolo delle pareti è di tipo shear-type; -Deve essere consentita la rotazione di base e di sommità dei pannelli qualora tali gradi di libertà assumano valenza significativa (pannelli snelli, fasce orizzontali deboli, ecc.) - nei pannelli lo sforzo normale è considerato costante pari al valore indotto dai carichi verticali (schema shear-type); -Sforzo normale nei pannelli variabile Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento V RIGIDEZZA: è opportuno fare riferimento ad una rigidezza secante. Sia l’Eurocodice 8 che il DM2008 propongono una riduzione del 50% della rigidezza elastica, a meno di più accurate informazioni che consentono una più corretta valutazione Vmax Kfess δmax δ DUTTILITA’ δ h ϑθu u== δ∆max 0.004 m == hhm 0.006 − 0.008 taglio pressoflessione Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura pressoflessione Limiti per il “drift” di piano per differenti modalità di crisi SLV (circolare del 2009 ) taglio La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Analisi statica non lineare (Pushover) 22.06.2012 Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” RESISTENZA ▲Pressoflessione (rocking and crushing) σ M u = l 2t 0 2 σ0 1 − 0.85 f d ▲Taglio (diagonal cracking) Turnsek e Cacovic con σ 0 = N lt ft N Vu = lt 1+ b f t lt ▲Taglio (slittamento tra i giunti o fessurazione diagonale attraverso i giunti) Coulomb Vu = l ' tc + µ N Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Analisi pushover = Analisi di spinta Consiste nell’applicare all’edificio i carichi gravitazionali con il valore di progetto ed un sistema di forze orizzontali che, mantenendo invariati i rapporti relativi fra le stesse (profili di carico tempo-invarianti), vengono amplificate attraverso un unico moltiplicatore dei carichi in modo da fare crescere monotonamente lo spostamento orizzontale della sommità dell’edificio Può essere applicata solo ad edifici regolari in pianta e in altezza Il metodo può essere esteso ad edifici non regolari purché si tenga in conto dell’evoluzione della rigidezza e corrispondentemente delle forme di vibrazione conseguenti allo sviluppo delle deformazioni inelastiche (metodi evolutivi) Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura Curva di capacità Vb - Dt 22.06.2012 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento La curva di capacità viene costruita in termini di taglio alla base-spostamento di un punto di controllo dell’edificio (generalmente scelto coincidente con il baricentro dell’impalcato di copertura) La domanda sismica (target displacement), rappresenta lo spostamento che secondo l’input sismico, la struttura è chiamata a sostenere Si confrontano CAPACITÀ DELLA STRUTTURA e DOMANDA Si utilizza il modello a plasticità concentrata e si considerano due distinte cerniere: una cerniera plastica che si attiva nel caso di crisi a pressoflessione e un bipendolo plastico che si attiva nel caso di crisi per taglio. Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento il numero e l’ubicazione delle cerniere plastiche è tale da annullare la rigidezza tangente, avendo trasformato il sistema in un cinematismo. Tale condizione può essere preceduta dall’esaurimento delle capacità di deformazione plastica degli elementi V=Fb=∑Fi Vu Vel δc,el k/2 Approssimazione della curva di push-over con una bilineare “equivalente”. V F, δ k/2 F* = δ* = Fb Γ δ Γ δc,u δ Vu fattore di partecipazione modale Vel δel Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura δu δ 22.06.2012 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento Determinazione della risposta massima in spostamento del sistema SDOF equivalente attraverso lo spettro di risposta elastico. k* = rigidezza del tratto elastico della bi-lineare Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento Se T* ≥ TC la domanda in spostamento per il sistema anelastico è assunta uguale a quella di un sistema elastico di pari periodo Se T* < TC la domanda in spostamento per il sistema anelastico è maggiore di quella di un sistema elastico di pari periodo rapporto tra la forza elastica e la forza di snervamento del sistema equivalente * δ max * δ max Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura Con pendenza ω2=4π π2/T2 22.06.2012 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento In presenza di edifici in aggregato, contigui, a contatto od interconnessi con edifici adiacenti, i metodi di verifica di uso generale per gli edifici di nuova costruzione possono non essere adeguati. Nell’analisi di un edificio facente parte di un aggregato edilizio occorre tenere conto delle possibili interazioni derivanti dalla contiguità strutturale con gli edifici adiacenti. Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento A tal fine dovrà essere individuata l’unità strutturale (US) oggetto di studio, evidenziando le azioni che su di essa possono derivare dalle unità strutturali contigue. L’US dovrà avere continuità da cielo a terra per quanto riguarda il flusso dei carichi verticali e, di norma, sarà delimitata o da spazi aperti, o da giunti strutturali, o da edifici contigui strutturalmente ma, almeno tipologicamente, diversi. Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento Oltre a quanto normalmente previsto per gli edifici non disposti in aggregato, dovranno essere valutati gli effetti di: spinte non contrastate causate da orizzontamenti sfalsati di quota sulle pareti in comune con le US adiacenti, meccanismi locali derivanti da prospetti non allineati, US adiacenti di differente altezza. Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento L'analisi globale di una singola unità strutturale assume spesso un significato convenzionale e perciò può utilizzare metodologie semplificate. La verifica di una US dotata di solai sufficientemente rigidi può essere svolta, anche per edifici con più di due piani, mediante l'analisi statica non lineare, analizzando e verificando separatamente ciascun interpiano dell'edificio, e trascurando la variazione della forza assiale nei maschi murari dovuta all'effetto dell'azione sismica. Con l'esclusione di unità strutturali d'angolo o di testata, così come di parti di edificio non vincolate o non aderenti su alcun lato ad altre unità strutturali, l'analisi potrà anche essere svolta trascurando gli effetti torsionali, nell’ipotesi che i solai possano unicamente traslare nella direzione considerata dell'azione sismica. Nel caso invece di US d’angolo o di testata è comunque ammesso il ricorso ad analisi semplificate, purchè si tenga conto di possibili effetti torsionali e dell’azione aggiuntiva trasferita dalle US adiacenti applicando opportuni coefficienti maggiorativi delle azioni orizzontali. Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 10.12.2011 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento Articolate in 6 Capitoli: 1. Introduzione 2. Conoscenza del manufatto 3. Diagnosi e sintesi interpretativa del rilievo del danno 4. Analisi del manufatto e valutazione della sicurezza 5. Progetto 6. Gruppo di lavoro e 2 Appendici: A. Elaborati grafici di cui al Capitolo 2 B. Analisi del manufatto e valutazione della sicurezza …. B5. Modelli semplificati per l’analisi sismica globale di edifici in aggregato Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento Il documento trae origine da un’intesa istituzionale tra il Dipartimento della Protezione Civile e la Direzione Generale per i beni architettonici e paesaggistici del Ministero per i beni e le attività culturali in attuazione del decreto interministeriale 23 maggio 2005, finalizzato all’elaborazione delle Linee Guida per l’applicazione al patrimonio culturale della normativa tecnica di cui all’Ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri 20 marzo 2003, n. 3274. Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 10.12.2011 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento Viene specificato un percorso di conoscenza, valutazione della sicurezza sismica e progetto degli eventuali interventi analogo a quello previsto per le costruzioni non tutelate, ma adattato alle esigenze e peculiarità del patrimonio culturale. Sono definiti tre livelli di valutazione della sicurezza sismica: LV1: analisi territoriale condotta con modelli meccanici semplificati o qualitativi Is = TSLV ; TR ,SLV f a,SLV = a SLV a g,SLV LV2: valutazione su singoli macroelementi (progetto di interventi di restauro locali LV3: valutazione della risposta globale del manufatto (progetto di un intervento di restauro complessivo sul manufatto) Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 10.12.2011 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento Le principali novità introdotte dalle NTC 2008 riguardano: ■ La definizione dello spettro di risposta basato su un reticolo di circa 11.000 punti e non più su zone o categorie sismiche ■ Tre categorie di intervento: interventi di adeguamento (non previsto per il patrimonio culturale) interventi di miglioramento (LV3) riparazioni o interventi locali (LV2) ■ Approccio prestazionale multilivello basato su quattro stati limite Da qui la necessità di allineare le Linee Guida alle NTC Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 10.12.2011 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento Al Capitolo 2 delle Linee Guida “Requisiti conservazione” si fa riferimento a tre Stati Limite di sicurezza e SLU- Stati Limite Ultimi SLV (Stato Limite di Salvaguardia della vita umana): garantisce non solo l’incolumità delle persone ma la stessa conservazione del manufatto, che potrà essere restaurato a seguito dell’evento. SLE (Stati Limite di Esercizio) SLD (Stato Limite di Danno): considerato solo in relazione alla perdita di funzionalità (agibilità) del manufatto, in quanto si ritiene che la danneggiabilità di una costruzione storica in muratura, specie nei riguardi di un’azione sismica frequente sia caratteristica intrinseca di tali manufatti e quindi accettabile. Viene introdotto un ulteriore livello di protezione sismica attraverso lo SLA (Stato Limite di danno ai beni Artistici) Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 10.12.2011 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento SLA (Stato Limite di danno ai beni Artistici): A seguito di un terremoto di livello opportuno (in genere quello preso in considerazione per lo stato limite di danno), i beni artistici contenuti nel manufatto (apparati decorativi, superfici pittoriche, elementi architettonici di pregio, ecc.) subiscono danni di modesta entità, tali da potere essere restaurati senza una significativa perdita del valore culturale. Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 10.12.2011 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento Per la verifica nei confronti dello SLA si potrà fare riferimento ad azioni sismiche caratterizzate dalla probabilità di eccedenza relativa allo stato limite di danno (PVR=63%), ma valutate su un periodo di riferimento per i beni artistici VRA=nVR, Il coefficiente n rappresenta il numero di cicli di controllo effettuati su quel particolare bene artistico nell’intervallo di tempo normalmente adottato per il monitoraggio dello stato di conservazione degli apparati decorativi….. I valori di n devono essere assunti dall’Amministrazione deputata alla tutela. cornicioni Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura rosoni 22.06.2012 10.12.2011 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento Modelli di calcolo basati su meccanismi locali Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento Per l’analisi sismica dei meccanismi locali si può far ricorso ai metodi dell’analisi limite dell’equilibrio delle strutture murarie, tenendo conto, anche se in forma approssimata, della resistenza a compressione, della tessitura muraria, della qualità della connessione tra le pareti murarie, della presenza di catene e tiranti. Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento Particolarmente frequente è il caso delle grandi chiese o di edifici estesi e di geometria complessa non dotati di solai rigidi e resistenti nel piano, né di efficaci e diffusi sistemi di catene o tiranti. In tali casi la verifica globale può essere effettuata attraverso un insieme esaustivo di verifiche locali, purché la totalità delle forze sismiche sia coerentemente ripartita sui meccanismi locali considerati e si tenga correttamente conto delle forze scambiate tra i sottosistemi strutturali considerati. Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento G* F = α0mg G* α G vista laterale GG*=AGθ α δy=G'G* P=mg δx=G'G θ θ vista assonometrica G G' h G α δx δy La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Modelli di calcolo locali - Analisi cinematica lineare a0* = F α0mg = m m a0* = α0g θ A vista laterale t/2 α 0 (mgδ x ) − mgδ y = 0 t ( ) * * α 0 mgGG cos α − mgGG senα = α 0 mgAG θ cos α − mgAG θsenα = 0 → α 0 cos α − senα = 0 senα t = tgα = α0 = cos α h Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento Secondo il DM 2008 la verifica è soddisfatta se accelerazione spettrale di attivazione del meccanismo ≥ accelerazione di picco della domanda sismica accelerazione del suolo (spettro elastico per T=0) 63% ( ) a0* ≥ ag PVR S a ≥ * 0 ( ) ag PVR S q SLD 10% SLV q fattore di struttura che può essere assunto pari a 2 Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento Se il meccanismo interessa una porzione posta a quota z l’accelerazione viene amplificata Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” a0* ≥ Se (T1 )ψ ( z ) γ a ≥ * 0 Se (T1 )ψ ( z ) γ SLD SLU q ψ(z) primo modo di vibrazione nella direzione considerata, normalizzato ad uno in sommità all’edificio; in assenza di specifiche valutazioni si può assumere ψ(z)=z/H z quota del baricentro delle linee di vincolo H γ coefficiente di partecipazione modale che in assenza di più accurate valutazioni può essere assunto pari a 3N/(N+1) con N numero di piani dell’edificio Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento E’ necessario individuazione i meccanismi di danno più pericolosi fra tutti quelli ragionevolmente prevedibili sulla base dell’esperienza Meccanismi di danno elementare di pareti libere alle estremità Meccanismo di primo modo delle vincolate all’orditura principale dei solai Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura pareti 22.06.2012 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento αP3 P3 αP2 P2 a) αP1 P1 b) Meccanismo fuori dal piano per pareti a doppia cortina: a) collasso di entrambe le cortine; b) collasso della cortina esterna Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento Meccanismo fuori dal piano per una parete a due piani (ribaltamento rispetto alla base) αP4 P4 αP3 P3 αP2 P2 αP1 P1 Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento Meccanismo fuori dal piano per una parete a due piani (ribaltamento rispetto al piano intermedio) αP4 P4 αP3 P3 Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento tirante inefficace αP2 P2 Meccanismo fuori dal piano per mancata efficacia di un collegamento intermedio αP1 Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura P1 22.06.2012 La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento αP4 P4 αP3 P3 αP2 P2 αP1 P1 Meccanismo fuori dal piano per mancata resistenza del muro trasversale Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” Meccanismi per flessione fuori dal piano complessi Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012 Giornata di studio – Ordine degli Ingegneri della Provincia di Agrigento La progettazione secondo il D.M. 14.01.2008 “Norme Tecniche per le Costruzioni” ARCHI VOLTE Prof. Lidia La Mendola Modelli di calcolo per gli edifici esistenti in muratura 22.06.2012