Ipertensione arteriosa e dismetabolismo Paziente G.L. di 48 anni, di professione impiegato contabile in una azienda di elettronica. Anamnesi patologica prossima • • • • iperteso (valori riferiti: 145/95 mmHg) da circa 4 anni trattato con nebivololo 5 mg riferisce buon controllo pressorio non ha disturbi ma vuole “saperne di più” sulla propria condizione clinica. • non ha esami strumentali recenti • ha con sé gli esami ematochimici eseguiti per il controllo periodico aziendale circa 1 mese fa, classificati come normali sia dal medico del lavoro che da quello curante. Anamnesi familiare Familiarità positiva per • ipertensione arteriosa (la madre – di 73 anni – sa di esserne affetta da circa 20 anni ed assume per questo una politerapia fondata sul bloccante del recettore AT1 telmisartan 80 mg/die in combinazione con il diuretico tiazidico idroclorotiazide 12,5 mg/die) • malattie cardiovascolari “precoci” (il padre sarebbe deceduto a causa di un infarto acuto del miocardio all’età di 52 anni) • diabete mellito di tipo 2 (la madre sa di esserne affetta da circa 5 anni ed è trattata con metformina 1 cp da 850 mg due volte al giorno) Anamnesi patologica remota • nulla di rilevante Anamnesi fisiologica • • • • • • • nessuna dieta specifica buon mangiatore, e si vede non beve 2 caffè/die digestione e alvo regolari diuresi fisiologica, nicturia assente ex-fumatore (ha fumato per circa 10 anni 5-10 sigarette/die, ha smesso di fumare da 4 anni) • completamente sedentario • ritmo sonno-veglia regolare Esame obiettivo (dati salienti) - obesità addominale (altezza = m 1,76; peso = Kg 97; BMI = 31,3 kg/m2; circonferenza dell’ addome: 108 cm). - nulla di rilevante a carico dell’apparato cardiovascolare e respiratorio - nulla di rilevante all’esame neurologico - fegato debordante di circa 3 dita dall'arcata costale, con margine arrotondato, non dolente Esame obiettivo (dati salienti) Pressione arteriosa rilevata in ambulatorio: • 145/90 mmHg ECG basale: • ritmo sinusale • F.C. 70 b/min • PR 0.16'’ • null’altro di rilevante da segnalare Fundus Oculi: • negativo Esami diagnostici eseguiti presso la propria azienda il mese scorso, per controllo periodico: • C-TOT: 230 mg/dl (mancano le frazioni) • glicemia basale: 106 mg/dl (mancano i valori post-prandiali) • esame urine: presenza di proteine (manca la valutazione quantitativa) Effettuereste un approfondimento diagnostico nel Signor G.L.? 1. No, sono sufficienti gli esami ematochimici dallo stesso condotti 2. Sì, ma solo per quanto riguarda ulteriori esami ematochimici 3. Sì, ma solo per un approfondimento diagnostico strumentale 4. Sì, sia per quanto riguarda ulteriori esami ematochimici e delle urine che per un approfondimento diagnostico strumentale Effettuereste un approfondimento diagnostico nel Signor G.L.? 1. No, sono sufficienti gli esami ematochimici dallo stesso condotti 2. Sì, ma solo per quanto riguarda ulteriori esami ematochimici 3. Sì, ma solo per un approfondimento diagnostico strumentale 4. Sì, sia per quanto riguarda ulteriori esami ematochimici e delle urine che per un approfondimento diagnostico strumentale Approfondimento dell’anamnesi: • da qualche tempo, ogni tanto, bruciore alla minzione • talvolta, urgenza minzionale • da circa un anno comparsa saltuaria di “brufoli” sul torace • qualche modesta difficoltà nell’avere rapporti sessuali. L’insieme di tutto quanto sopra, unitamente ai pochi dati relativi all’equilibrio glicolipidico presi in visione, testimonia la possibile presenza di una anomalia (non diagnosticata) del metabolismo glico-lipidico. Viene richiesto un approfondimento del quadro metabolico Esami ematochimici richiesti (vengono riportati solo i dati salienti): - uricemia: 6.4 mg/dl - glicemia basale: 114 mg/dl - colesterolemia totale: 250 mg/dl - colesterolemia HDL: 33 mg/dl - colesterolemia LDL: 177 mg/dl - trigliceridemia: 197 mg/dl - AST: 27 mg/dl - ALT: 51 mg/dl - γGT: 58 mg/dl - curva glicemica da carico orale di glucosio: - glicemia a 2 ore: 164 mg/dl - proteine urinarie: 72 mg/24 ore Come classifichereste l’equilibrio glicidico del Signor G.L.? 1. Alterata glicemia a digiuno (IFG) 2. Ridotta tolleranza per gli idrati di carbonio (IGT) 3. Non alterato 4. Alterato: la glicemia basale è elevata (IFG), mentre la tolleranza glicidica è ridotta (IGT) Come classifichereste l’equilibrio glicidico del Signor G.L.? 1. Alterata glicemia a digiuno (IFG) 2. Ridotta tolleranza per gli idrati di carbonio (IGT) 3. Non alterato 4. Alterato: la glicemia basale è elevata (IFG), mentre la tolleranza glicidica è ridotta (IGT) Linee guida American Diabetes Association Diabete ≥ 126 mg/dl < 126 mg/dl ≥ 200 mg/dl < 200 mg/dl ≥ 100 mg/dl < 100 mg/dl ≥ 140 mg/dl < 140 mg/dl Normale Normale Glicemia a digiuno Glicemia dopo carico orale di glucosio ↓ ↓ Diabete Percentuale cumulativa di sopravvivenza della popolazione della coorte di Funagata, classificata come appartenente al gruppo con normale tolleranza al glucosio (NGT), ridotta tolleranza al glucosio (IGT), e diabetico Percentuale cumulativa di sopravvivenza Mortalità totale Malattia cardiovascolare 1,00 1,00 0,98 0,98 0,96 0,94 0,94 * * 0,92 * * 0,90 * 0,92 * 0,90 0,88 0,88 0.00 0,00 0 1 2 3 * 0,96 * 4 anni 5 6 7 * 0 1 2 3 (CAD e ictus) * * * 4 * 5 * * 6 * 7 anni Tominaga M et al. Diabetes Care 1999;22:920-924 Come classifichereste l’assetto lipidico del Signor G.L.? 1. Normale 2. HDL colesterolemia ridotta 3. LDL colesterolemia elevata 4. HDL colesterolemia ridotta + LDL colesterolemia elevata + trigliceridemia elevata Come classifichereste l’assetto lipidico del Signor G.L.? 1. Normale 2. HDL colesterolemia ridotta 3. LDL colesterolemia elevata 4. HDL colesterolemia ridotta + LDL colesterolemia elevata + trigliceridemia elevata Classificazione NCEP ATP III Colesterolo totale e colesterolo LDL Colesterolo totale (mg/dl) < 200 200-239 > 240 Desiderabile Trigliceridemia Colesterolo LDL (mg/dl) < 100 Ottimale Borderline elevato 100-129 Quasi ottimale Elevato 130-159 Borderline elevato 160-189 Elevato > 190 Livelli ATP II Livelli ATP III < 200 mg/dL < 150 mg/dL 200-399 mg/dL 150-199 mg/dL Alta 400-1000 mg/dL 200-499 mg/dL Normale Borderline-Elevata Molto alta > 1000 mg/dL > 500 mg/dL Molto elevato Colesterolo HDL < 40 mg/dL HDL basso > 60 mg/dL HDL elevato Third Report of the National Cholesterol Education Program (NCEP) Expert Panel on Detection, Evaluation, and Treatment of High Blood Cholesterol in Adults (AdultTreatment Panel III) Final Report Circulation 2002;106;3143- Sopravvivenza libera da eventi in rapporto ai quintili di C-LDL al basale Women's Health Study (27.939 donne in postmenopausa) Quintile di colesterolo LDL, mg/dL Probabilità di sopravvivenza libera da eventi 1,00 0,99 1° ( 97,6) 2° (97,7–115,4) 0,98 3° (115,4–132,2) 4° (132,3–153,9) 0,97 5° (> 153,9) 0,96 0,00 0 2 4 6 8 Anni di follow-up Ridker PM et al. N Engl J Med 2002;347:1557–1565. Bassi livelli di C-HDL aumentano il rischio cardiovascolare anche quando il colesterolo totale è normale Incidenza (%)di patologia coronarica a 14 anni Framingham Heart Study 14 12 10 8 6 4 2 0 < 40 40–49 50–59 60 C-HDL (mg/dL) 260 230–259 200–229 < 200 Rischio di malattia coronarica in rapporto ai livelli di C-HDL e C-TOT; età 48-83 anni Castelli WP et al. JAMA 1986;256:2835–2838 Associazione di ictus e IMA con la Sindrome metabolica in 10.357 pazienti (studio NHANES III ) Sindrome metabolica p < 0,0001 Obesità addominale p = 0,3719 Ipertrigliceridemia p = 0,0030 C-HDL basso p = 0,0199 Ipertensione p = 0,0510 “Insulino-resistenza” p = 0,0298 0,5 1 1,5 2 2,5 3 OR Ninomiya JK et al. Circulation 2004;109:42-46 Malgrado la negatività dell’esame obiettivo e la scarsa sintomatologia, sulla scorta di questa più attenta disamina del quadro metabolico, per meglio stadiare il rischio cardiovascolare individuale si decide di far effettuare al Signor G.L. anche • Ecocardiogramma: • ipertrofia ventricolare sinistra di tipo concentrico • ECO-Doppler delle carotidi: • normale • esami di screening per ipertensione secondaria: • negativi • ecografia del fegato: • steatosi Sulla base degli esami ematochimici e strumentali effettuati, il Signor G.L. presenta fattori di rischio combinati al suo stato ipertensivo? 1. No, ha solo delle modeste anomalie dell’assetto lipidico ed un IGT 2. Sì, manifesta dislipidemia 3. Sì, manifesta dislipidemia, obesità e familiarità per accidenti CV precoci 4. Sì, è microalbuminurico Sulla base degli esami ematochimici e strumentali effettuati, il Signor G.L. presenta fattori di rischio combinati al suo stato ipertensivo? 1. No, ha solo delle modeste anomalie dell’assetto lipidico ed un IGT 2. Sì, manifesta dislipidemia 3. Sì, manifesta dislipidemia, obesità e familiarità per accidenti CV precoci 4. Sì, è microalbuminurico Linee Guida ESH-ESC 2003 Fattori che influenzano la prognosi nel paziente iperteso Fattori di rischio cardiovascolare per la stratificazione • • • • • PAS/PAD Uomo >55 anni Donna >65 anni Fumo Colesterolo totale > 190 mg/dL o C-LDL > 115 mg/dL o C-HDL U < 40 o D < 48 mg/dL • Familiarità per MCV precoci • Obesità addominale (U 102 e D 88 cm) • Glicemia a digiuno 102-125 mg/dl J Hypertension 2007, 25: 1105-1187 Sulla base degli esami clinici effettuati, il Signor G.L. presenta danno d’organo associato? 1. Sì, ha ipertrofia ventricolare sinistra (IVS) 2. Sì, ha IVS e microalbuminuria 3. Non ha danno d’organo associato 4. Sì, ha la microalbuminuria Sulla base degli esami clinici effettuati, il Signor G.L. presenta danno d’organo associato? 1. Sì, ha ipertrofia ventricolare sinistra (IVS) 2. Sì, ha IVS e microalbuminuria 3. Non ha danno d’organo associato 4. Sì, ha la microalbuminuria Linee Guida ESH-ESC 2007 Fattori che influenzano la prognosi nel paziente iperteso Fattori di rischio cardiovascolare per la stratificazione • • • • • PAS/PAD Uomo > 55 anni Donna > 65 anni Fumo Colesterolo totale > 190 mg/dL o C-LDL > 115 mg/dL o C-HDL U < 40 o D < 48 mg/dL • Familiarità per MCV precoci • Obesità addominale (U 102 e D 88 cm) • Glicemia a digiuno 102-125 mg/dl Danno d’organo • Ipertrofia ventricolare sinistra (MVSI U 125 e D 110 g/m2) • Ispessimento IntimaMedia carotideo 0,9 mm o placca • Ipercreatininemia lieve (U 1,3-1,5 mg/dL o D 1,2-1,4 mg/dL) • Microalbuminuria (30-300 mg/24 ore; albumina/creatinina U 22 e D 31 mg/g; U 2,5 e D 3,5 mg/mmol) • Rapporto PAS caviglia/braccio < 0,9 Diabete Mellito Condizioni patologiche associate • Glucosio plasmatico a digiuno (> 126 mg/dL) • Cerebrovascolari Ictus, TIA, emorragia cerebrale • Cardiache • Glucosio plasmatico postprandiale (> 198 mg/dL) IMA, angina, rivascolarizzazione coronarica, scompenso • Renali Nefropatia diabetica, insufficienza renale (creatinina > 133 M; > 124 F), protenuria (> 300 mg/24 ore) • Vascolari Vasculopatia periferica • Oculari Retinopatia ipertensiva avanzata: emorragie, essudati e papilledema J Hypertension 2007, 25: 1105-1187 Albuminuria in corso di terapia ed end-point primario Studio LIFE B) 3,5 Percentuale di raggiungimento dell’endpoint Modificato da Wachtell K et al. Ann Intern Med 2003 2,5 25 A) N = 8206 pazienti ACR > 3 mg/mmol 1,5 20 0,5 < 0,25 0,250,41 0,410,59 0,590,82 0,821,16 1,161,67 1,672,53 2,534,32 4,329,43 > 9,43 15 ACR 1-3 mg/mmol Atenololo 10 ACR 0,5-1 mg/mmol Losartan ACR 0,5 mg/mmol 5 0 0 6 12 18 24 30 Mesi A) L’escrezione urinaria di albumina è correlata in modo lineare con la morbidità/mortalità B) La riduzione dell’escrezione urinaria di albumina durante la terapia è associata ad una migliore prognosi 36 42 48 54 60 66 (ACR = rapporto Albumina/Creatinina) Modificato da Ibsen H et al., J Hypertens 2004 Ipertrofia Ventricolare Sinistra Correlazione con l’incidenza di eventi cardiovascolari 4 Koren 1991 3,6 Verdecchia 1995 & 1996 3,5 N° eventi/100 Pz/anno Krumholz 1996 3 3,1 Agabiti-Rosei 1997 2,4 2,5 2,3 2 2 2,2 2,1 3,2 3 2,2 1,5 1,5 1,1 1,1 1,3 1,2 1 0,6 0,5 0 Normale Rimodellamento concentrico Ipertrofia eccentrica Ipertrofia concentrica Giudizio clinico in itinere Il Sig. G.L. • è un obeso sedentario • con familiarità impegnata sotto il profilo cardiovascolare e metabolico. • manifesta livelli tensivi lievemente al di sopra della norma (ipertensione arteriosa di grado 1) • ipertrofia ventricolare sinistra ecocardiograficamente accertata • microalbuminuria (da confermare in almeno altri due controlli) • incremento del colesterolo totale e LDL, con HDL ridotto ed ipertrigliceridemia. Sulla base dei dati clinici ottenuti, come classifichereste il rischio cardiovascolare del Signor G.L.? 1. Nella media 2. Basso 3. Moderato 4. Elevato 5. Molto elevato Sulla base dei dati clinici ottenuti, come classifichereste il rischio cardiovascolare del Signor G.L.? 1. Nella media 2. Basso 3. Moderato 4. Elevato 5. Molto elevato Linee guida ESH/ESC 2007 Stratificazione del rischio cardiovascolare globale nel paziente iperteso Pressione arteriosa (mmHg) Altri fattori di rischio, danno d’organo o riscontro di patologia concomitante Normale PAS 120-129 o PAD 80-84 Normale alta PAS 130-139 o PAD 85-89 Grado 1 PAS 140-159 o PAD 90-99 Grado 2 PAS 160-179 o PAD 100-109 Grado 3 PAS > 180 o PAD > 110 Nessun altro fattore di rischio aggiunto Rischio nella media Rischio nella media Rischio aggiunto basso Rischio aggiunto moderato Rischio aggiunto elevato 1-2 fattori di rischio Rischio aggiunto basso Rischio aggiunto basso Rischio aggiunto moderato Rischio aggiunto moderato Rischio aggiunto molto elevato 3 o più fattori di rischio, SM, danno d’organo o diabete Rischio aggiunto moderato Rischio aggiunto elevato Rischio aggiunto rischio elevato Rischio aggiunto elevato Rischio aggiunto molto elevato Malattia CV o renale Rischio aggiunto molto elevato Rischio aggiunto molto elevato Rischio aggiunto molto elevato Elevato aggiuntivo Rischio aggiunto molto elevato Rischio aggiunto molto elevato DDO, danno d’organo; DM, diabete mellito NCEP-ATPIII. Diabete come equivalente di rischio di CHD: rischio di CHD a 10 anni > 20% Grundy SM, et al. Circulation 2004;110:227-239. J Hypertension 2007, 25: 1105-1187 Commento in itinere • Il Signor G.L. è un classico soggetto asintomatico (o paucisintomatico, considerati i lievi disturbi della sfera sessuale, per altro forse legati al β-bloccante) che lamenta “solo” un “modesto” incremento pressorio e che non sa di avere un disequilibrio del metabolismo glicolipidico né danno d’organo. • Appare evidente che chi ha preso in esame il caso del Signor G.L. non ha valutato correttamente anamnesi, esame obiettivo e dati di laboratorio, non considerando i tanti “indizi” a favore dell’esistenza di una alterazione del metabolismo del carboidrati e dei lipidi e fermandosi solo al dato “numerico” fornito dallo sfigmomanometro. Quale strategia di intervento deve essere attuata nel Signor G.L.? 1. Nessuna. Rivalutare la presenza di danno d’organo a distanza di un anno 2. Ripetere la stratificazione del rischio a distanza di 3 mesi 3. Intervenire attraverso le modificazioni dello stile di vita 4. Iniziare una terapia non farmacologica ed ottimizzare quella farmacologica Quale strategia di intervento deve essere attuata nel Signor G.L.? 1. Nessuna. Rivalutare la presenza di danno d’organo a distanza di un anno 2. Ripetere la stratificazione del rischio a distanza di 3 mesi 3. Intervenire attraverso le modificazioni dello stile di vita 4. Iniziare una terapia non farmacologica ed ottimizzare quella farmacologica Linee guida ESH/ESC 2007 Scelta della strategia antiipertensiva PAS 140-159 mmHg o PAD 90-999 mmHg (Ipertnsione di grado 1) Valutare la presenza di altri fattori di rischio, danno d’organo, diabete o patologie associate Correggere lo stile di vita, gli altri fattori di rischio e le altre eventuali patologie Stratificare il rischio CV assoluto Molto elevato Elevato Iniziare subito la terapia antiipertensiva Moderato Basso Monitorare i valori pressori e gli altri fattori di rischio per alcune settimane Monitorare i valori pressori e gli altri fattori di rischio alcuni mesi Se PA non controllata iniziare terapia antiipertensiva J Hypertension 2007, 25: 1105-1187 Le proposte terapeutiche Consigliamo al Signor G.L. • iniziare una attività fisica aerobia di tipo lieve (45 minuti di passeggiata in piano ogni giorno) • dieta blandamente ipocalorica, normoglucidica ed ipolipidemizzante a basso contenuto in cloruro di sodio, ma ricca in vegetali • assunzione di un bicchiere di vino rosso durante la cena e prescriviamo • telmisartan 80 mg al giorno • sospendere il β-bloccante • tornare periodicamente presso i nostri ambulatori. Perché scegliere telmisartan? Effetto antipertensivo vs valsartan PAS -4 P = 0,02 per le ore 18-24 Variazione della PAD (mmHg) Variazione della PAS (mmHg) -6 -8 -10 -12 -14 Telmisartan Valsartan -16 PAD P = 0,01 per le ore 18-24 -5 -6 -7 -8 Telmisartan Valsartan -9 -10 0 4 8 12 16 20 Ore dopo la somministrazione 24 0 4 8 12 16 20 Ore dopo la somministrazione 24 White W.B., et al.: AJH 2004, 17: 347-353 Effetti metabolici vs losartan 150 Glicemia 125 Insulinemia 100 3 75 2 Telmisartan 5 mg/kg mg/dL 300 200 Losartan 5 mg/kg Controlli Trigliceridemia P = 0,05 vs losartan P = 0,01 vs placebo ng/ml mg/dL P = 0,01 vs losartan P = 0,001 vs placebo P = 0,09 1 0 Telmisartan 5 mg/kg Losartan 5 mg/kg Controlli 100 0 Telmisartan 5 mg/kg Losartan 5 mg/kg Controlli Benson S.C. et al.: Hypertension 2004; 43: 993-1002 Effetti di telmisartan sulla colesterolemia in pazienti ipertesi Lo studio STAR C-TOT in tutti i pazienti (n = 197) C-TOT nei pazienti con C-TOT basale > 220 mg/dl (n = 146) 300 300 C-LDL in tutti i pazienti (n = 197) 200 p < 0,0001 250 250 p < 0,05 150 p < 0,01 150 100 mg/dl 200 mg/dl mg/dl 200 150 100 100 50 50 50 0 0 Basale 6 mesi 0 Basale 6 mesi Basale 6 mesi Inoue T. et al.: Horm Metab Res, 2007; 39 (5): 372-376 Effetti di telmisartan sulla colesterolemia in pazienti ipertesi in terapia con una statina Lo studio STAR C-TOT nei pazienti trattati con una statina (n = 41) 300 p < 0,02 250 mg/dl 200 150 100 50 0 Basale 6 mesi Inoue T. et al.: Horm Metab Res, 2007; 39 (5): 372-376 Effetti di telmisartan sulla colesterolemia in pazienti ipertesi precedentemente in terapia con un altro sartano Lo studio STAR 350 p < 0,001 300 250 mg/dl 200 150 100 50 0 Basale 6 mesi Inoue T. et al.: Horm Metab Res, 2007; 39 (5): 372-376