Generalità sulla Cute. Caratteri Macroscopici: spessore max (palme dei piedi e mani) 3-6 mm estensione 1,3-2 mq peso 5 kg Facce: o Esterna o “Epidermide” o Interna costituita da: Derma Ipoderma La superficie libera della cute non è levigata ma vi si osservano: - Pieghe: o Muscolari o Articolari o Senili o Rughe - Creste: minute rilevatezze lineari regolarmente e serialmente disposte visibili al palmo e alla pianta. Sulla porzione palmare dei polpastrelli formano le rosette tattili che che variano in ciascun individuo costituendo un mezzo di identificazione personale ( dermatoglifi). - Solchi: o Tipo I - Paralleli alle creste o Tipo II – congiungono fra loro orifizi di follicoli piliferi vicini e intersecandosi disegnano un reticolo a forma di losanga. - Orifizi: Depressioni Minutissime puntiformi corrispondente agli sbocchi dei follicoli piliferi e delle Ghiandole sudoripare. Caratteri microscopici. L’epidermide e il derma sono separati dalla Giunzione Dermo Epidermica o membrana basale. - - Epidermide Epitelio pluristratificato in continuo rinnovamento da cui originano gli annessi : Apparato pilosebaceo Unghie Ghiandole il ciclo vitale di una cellula dello strato basale è di 15 -20 giorni. La popolazione cellulare maggiormente rappresentata è quella dei cheratinociti. Distinguiamo un compartimento Germinativo ( Strato basale) e uno differenziativi ( altri 4 strati) . Cellule “ospiti” dell’epidermide: o Cellule di Langherans o Cellule di Merkel o Linfociti ( Rari nella cute normale vanno considerati “ di passaggio”). 1 Epidermide : Strato Basale Formato da una unica fila di cheratinociti che in corrispondenza delle zone sprovviste di peli presentano caratteristiche tali che permettoni di individuare due sottopopolazioni: 1. Cellule Staminali ( capostipiti) 2. Cellule cilindriche fittamente stipate con polo basale irregolare per la presenza di abbondanti tono filamenti diretti al derma superficiale. Ricche di desmosomi e di sistemi di ancoraggio servono fondamentalmente ad ancorare l’epidermide al derma. Questo strato è la sede della maggiore attività mitotica dell’epidermide ma non tutte le cellule basali hanno la capacità di dividersi: - 10% cellule staminali - 50% cellule in fase mitotica - 40% cellule in fase post – mitotica. Epidermide: Strato Spinoso - numerosi strati di cellule poliedriche che contengono abbondanti filamenti di cheratina concentrici ai nuclei e che si inseriscono nei Desmosomi. - Il nome “spinoso” deriva dal nome Spine con cui venivano indicati i desmosomi in era pre – elettronica. - L’Alterazione dei desmosomi determina l’Acantolisi e la conseguente formazione di bolle e vescicole. Epidermide: Strato Granuloso - una o più assise di cellule con orfanelli intensamente basofili poiché ricchi di Cheratoialina (fortemente tingibile con carminio, ematossilina, basici dell’anilina). - Le cellule di tale strato hanno un fondamentale ruolo nel processo di Cheratinizzazione e di apoptosi. L’apoptosi avviene nella fase terminale della differenziazione del cheratinocita nel passaggio tra lo strato Granuloso e il Corneo. Epidermide: Strato Lucido - Visibile nelle regioni palmo plantari è formato da cellule con nucleo atrofico ripiene di eleidina colorabile con rosso congo e coloranti acidi dell’anilina. Epidermide: Strato Corneo - le cellule di questo strato sono appiattite e di forma poliedrica provvedono: o alla protezione meccanica della cute o Al mantenimento dell’equilibrio idroelettrolitico o Alla regolazione della permeabilità delle sostanze solubili provenienti dall’esterno - le cellule dello strato più profondo ( o compatto) sono quelle che non riescono bene a trattenere l’acqua capacità invece acquisita negli strati più superficiali del corneo. La regione più superficiale è detta strato disgiunto per la maggiore facilità con cui queste cellule vanno in contro a desquamazione. Le cellule dello strato corneo ancorché prive di nucleo non sono inerti e presiedono a importanti funzioni metaboliche. L’alterata funzione delle cellule corneali si associa a mutazioni ed errori nel corso della differenziazione che rendono difficile e impossibile la perdita del nucleo ( paracheratosi). 2 Mucose - le mucose ad eccezione delle zone masticatorie e buccali sono prive di strato corneo e sono più povere di tonofibrille. Epidermide: Cellule Ospiti Melanociti. Cellule dendritiche localizzate nello strato basale che derivano dalla cresta neurale ( ectoderma). All’ematossilina appaiono come cellule localizzate più in basso e con un citoplasma più chiro rispetto ai cheratinociti. Queste cellule raggiungono la cute embrionale al 50° giorno, la loro migrazione, differenziazione e sopravvivenza dipende dal recettore di superfice per tirosin kinasi C-KIT e del suo ligando prodotto dalle cellule staminali. Funzioni: - melanogenesi - trasferimento del pigmento ai cheratinociti. Ogni melanocita da luogo a una Unità Anatomo Funzionale Epidermica prendendo rapporto con 36 cheratinociti basali e soprabasali, è in questo contesto che avviene il trasferimento del pigmento. I melanociti hanno granuli citoplasmatici ovvero i Melanosomi che originano dal golgi come premelanosomi poi si forma un reticolo proteico sul quale si deposita la melanina fino ad assumere l’aspetto di melnaocita differenziato o IV. Nelle persone scure di carnagione avremo presenza di melanomi sintetizzanti melanina nera o gialla mentre nelle carnagioni chiare la melanina sara gialla e rossa. Cellule di Langherans. Si trovano nel basale nello spinoso e nel granuloso e con i loro prolungamenti da un lato entrano in contatto con lo strato corneo e dall’altro con la GDE. Le troviamo anche nel derma e negli epiteli squamosi della mucosa orale esofagea e vaginale. Sono cellule di derivazione midollare e sono preposte alla presentazione di antigeni solubili o aptene al fine di indurre l’attivazione dei linfociti T. Sono coinvolte inoltre nell’attivazione allo genica antigene specifica dei linfociti T Citotossici e nel rigetto del trapianto di cute. Cellule di Merkel Sono intercalate fra i cheratinociti con i quali prendono contatto tramite desmosomi. Sono Meccanocettori di Tipo I in quanto vengono attivate dalle deformazione dei cheratinociti a seguito di stimolo meccanico. Maggiormente presenti nelle acrosedi sprovviste di peli e in alcune terminazioni nervose del derma. Linfociti T Nella cute sana sono rari. Insieme alle cellule di langherans e ai cheratinociti in grado di secernere fattori immunomodulanti formano quello che da alcuni è definito SALT ( Skin Associated Linphoid Tissue) o SIS ( skin Immune Sistem) 3 Giunzione Dermo – Epidermica (GDE) Detta anche membrana basale, costituisce una interfaccia fra epidermide e derma ed è ben evidenziabile con la colorazione PAS. È una membrana semipermeabile che: - determina la polarità della crescita cellulare - determina l’organizzazione del citoscheletro - permette la progressione dei segnali intercellulari - consente il passaggio fisico di nutrienti e sostanze. Struttura: 1. membrana basale del cheratinociti 2. lamina lucida 3. lamina densa i vari costituenti sono prodotti per lo più dai cheratinociti basali e in misura minore dai fibroblasti del derma. La GDE è caratterizzata da emidesmosomi localizzati in corrispondenza della membrana plasmatica sul versante basale dei cheratinociti, questi sono complessi poliproteici costituiti da componenti citoplasmatiche e transmembranarie. Le componenti citoplasmatiche comprendono: - l’antigene del pemfigo bolloso 1 - pectina - ifap – 300 - HD1 Le componenti transmembranarie: - l’antigene del Pemfigo Bolloso 2 membrana basale. che assicura l’interazione dei cheratinociti con la La membrana basale è costituita dalla lamina lucida e dalla densa. La lamina lucida appare vuota al microscopio ed è attraversata in corrispondenza degli emidesmosomi da filamenti verticali, i filamenti di ancoraggio che connettono gli emidesmosomi alla lamina densa. Il Derma Costituito da fibroblasti, collagene, fibre elastiche e sostanza fondamentale , tale struttura ospita reti nervose e vascolari. Contribuisce a determinare lo spessore della cute le conferisce flessibilità elasticità e forza tensile. Lo spessore va da 0,5 a 3 mm e si suddivide in : - derma papillare Fasci di fibrille collagene di piccolo diametro e da fibre elastiche. Il suo limite inferiore è dato dal plesso vascolare superficiale. Presenta dei rilievi detti Papille Dermiche che si calano tra zaffi epidermici corrispondente. - Derma reticolare Qui le fibre collagene e connettivali sono di spessore maggiore. 4 Componente Fibrosa - Collagene (75% del peso a secco della cute) . Il sottotipo I è quello maggiormente rappresentato - Fibre Elastiche - Fibre Reticolari Sostanza fondamentale È la sostanza che circonda e comprende gli elementi fibrosi ed è costituita da PGs e GAGs. Componente cellulare: Fibroblasti di origine mesenchimale di forma allungata, con reticolo endoplasmatico rugoso ricco indice di spiccata sintesi proteica. Sintetizzano e degradano il tessuto elastico e fibroso connettivale. Cellule di origine Ematica Monociti, Macrofagi, Dendrociti, sono una serie eterogenea di cellule che rappresentano il sistema di fagociti mononucleati della cute. Mastociti cellule fusate e poliedriche, contenenti granuli basofili metacromatici colorabili in rosa con il blu di toluidina. Si trovano elettivamente nel derma papillare a livello della GDE. Essi sintetizzano i fattori chemiotattici per gli eosinofili, fattori di crescita, citochine, TNFa, presentano sulla membrana plasmatica i recettori specifici per alcune immunoglobuline (IgE e IgA). Ipoderma. Sono isole di tessuto adiposo in cui decorrono travate di connettivo che s continuano nella parte più superficiale con le strutture connettivali dermiche e in profondità con il tessuto connettivale delle fasce superficiali delle aponeurosi. Il follicolo pilifero in fase anagen si può estendere fino all’adiposo sottocutaneo mentre le ghiandole sudoripare eccrine e apocrine sono normalmente presenti i tale regione. Tra i setti connettivali ci sono plessi nervosi, vascolari e linfociti sono localizzati tra i setti connettivali. L’ipoderma funge da riserva suppletiva di energia da supporto elastico e protettivo per la cute e ne garantisce la mobilità sulle strutture sottostanti. Vasi Sanguigni 5 Pigmento Cutaneo Il Pigmento Cutaneo si trova nei malanociti dai quali è sintetizzato; essi sono annidati nello strato basale e nella matrice del pelo. Il pigmento è inoltre presente nelle cellule epidermiche nelle cellule della matrice e della corticale del pelo. Nel derma ci sono due tipi di cellule con pigmento: 1. macrofagi connettivali ( che fagocitano il pigmento ma non possono sintetizzarlo) 2. altre cellule di varia forma con capacità pigmentogeniche osservabili nei nevi blu. ANNESSI CUTANEI PELI. Unità Pilosebacea: follicolo pilifero Ghiandola sebacea 6 pelo muscolo piloerettore guaina connettivale perifollicolare papilla dermica Struttura anatomica del pelo: fusto del pelo o cuticola o corticale o midollare ( è presente solo nei peli terminali) Follicolo Pilifero o Piano ortogonale: strutture concentriche a seconda della superficie di taglio: o guaina perifollicolare o guaine epiteliale esterna o guanina epiteliale interna (intorno al fusto del pelo) Ciclo del Pelo: 1. Anagen: fase di crescita, il pelo è in grande attività metabolica oltre che in attiva pigmentazione e crescita. Dura fino a 12 settimane per il vello, per lo scalpo fino a 7 anni. Nello scalpo in condizioni fisiologiche il 90% del pelo è in fase Anagen. Tanto maggiore sarà la durata dell’anagen quanto più il follicolo si approfondirà nel derma. 2. Catagen: dura fino a 21 giorni, il follicolo interrompe la mitosi e involve. Solo l’1% dei follicoli dello scalpo è in catagen. L’attività metabolica si interrompe anche per l’apopotosi delle cellule follicolari, i melanociti non producono melanina e cessa pigmentazione attiva. 3. Telogen: fase di riposo del cuoio capelluto la sua durata è di circa tre mesi. La nascita del nuovo bulbo pilifero Unghie Sono lamine di natura epiteliale dure resistenti e translucide convesse e piane nel senso della lunghezza incurvate in senso trasversale. L’unghia è formata da una lamina ungueale e da 4 epiteli specializzati: 1. la piega prossimale dell’unghia 2. matrice ungueale 3. letto ungueale 4. iponichio L’apparato si forma nella 9° settimana dal dorso delle dita. La lamina ungueale si rinnova continuamente durante la vita è di natura epiteliale e cheratinizzata. I 7 Il solco tra il margine libero dell’unghia e il polpastrello prende il nome di Solco Ungueale. La semiluna bianca visibile specialmente sul primo dito altro non è se non la porzione visibile della matrice ungueale. Ghiandole Sebacee Nello strato corneo ci sono due tipi di lipidi: 1. lipidi prodotti dalle cellule dell’epidermide 2. lipidi prodotti dalle ghiandole sebacee. Le cellule dello strato basale dell’epidermide contengono una piccola quantità di lipidi costituiti da fosfolipidi colesterolo e trigliceridi. Durante la differenziazione il contenuto lipidico aumenta e poi i lipidi vengono liberati negli spazi intercellulari ( corpi di Odland). La ghiandola sebacea è una gh. di tipo alveolare semplicie o composta. Si sviluppano in tredicesima settimana di gestazione e sono associate ai follicoli piliferi in tutto il corpo. Palme e piante oltre che la cute glabra non contengono tali ghiandole. L’attività produttiva di sebo è elevata alla nascita per effetto degli ormoni materni poi decresce e poi ha il suo picco alla pubertà sostenuto dagli ormoni androgeni. Dopo i 20 anni l’attività sebo secernente decresce del 23% per decade nei maschi e del 32% per decade nelle donne. 8