Notizie Dalla Parrocchia Rinati in Cristo:Spadaro Valentina; Giangreco Manuel Risorti in Cristo: Ginevra Luigia; Lavattiata Michela; Crescentino Argentina; Musco Salvatore; Amico Rosaria; Mulé Carmela; Gallo Alberta; Di Vincenzo Lina; Cusenza Angelo; Vaccaro Michela; Vaccaro Giuseppe; Scarlata Ezio. La Voce della Parrocchia San Biagio Lettera alle Famiglie Anno IV n° V febbraio 2014 “Giubileo della Parrocchia: 50 anni di grazia per ringraziare il Signore” Appuntamenti del mese di Febbraio: 31 gennaio-1 e 2 febbraio: Triduo in onore di San Biagio ore 18,00 31 gennaio: Proiezione di un film nel salone ore 19,00 01 febbraio: Spettacolo a cura dei giovani della Parrocchia ore 20,00 03 febbraio: Festa di San Biagio - SS. Messe ore 8,45-10-11-18 23 febbraio: Festa dei nonni – S. Messa ore 11 Orario SS. Messe – Feriale :Ore 08:45 – 18:00 Festivo: Ore 09:00 - 11:00 - 18:00 S. Biagio, uomo nuovo che dà speranza! Carissimi parrocchiani, la nostra comunità si appresta a celebrare uno dei momenti più importanti della sua vita di credente , la festa del titolare san Biagio. Come ogni anno essa si ritrova attorno all’altare del Signore per ascoltare la sua Parola e spezzare il pane eucaristico in letizia e fraternità. È bello, pertanto, essere incoraggiati e sostenuti dalla preghiera di un Santo e dall’intercessione di un campione della vita cristiana e della testimonianza della carità, come San Biagio. Ricorrere a Lui non vorrà allora dire per noi solo esporre le nostre richieste perché le presenti a Dio, ma anche impegnarci per una vita di santità operosa, facendo nostro il suo esempio e il suo insegnamento; Egli fu straordinariamente convinto dell’amore che nutriva per il Signore da essere capace di testimoniare con l ‘effusione del sangue il suo credo. Sia, allora, anche per noi possibile realizzare nella nostra quotidianità la misura alta della vita cristiana, cioè la santità, proposta in ogni stato di vita, senza tentennamenti o ritrosie. Auguro e auspico a tutti di partecipare con impegno al triduo di preparazione, che precede il 3 febbraio, e alla stessa giornata della festa. Don Mario San Biagio visse tra il III e IV secolo d.C. in Anatolia (odierna Turchia).Nasce intorno all’anno 245 probabilmente da una nobile famiglia armena. Come era usanza del tempo viene avviato agli studi filosofici e, successivamente, a quelli medici. La tradizione ci tramanda che egli fosse una persona giusta e ricca di sani principi e che subito si appassiona alla fede in Gesù a seguito di contatti con alcuni Cristiani. E’ nella zona dell’attuale città di Sivas (allora Sebaste) che si concentra l’attività di San Biagio. E’ proprio in questa zona che egli si sarebbe distinto per la grande carità d’animo e per le sue opere di misericordia che attuava verso i deboli, malati e moribondi. Biagio venne investito dell’incarico di Vescovo di Sebaste nell’anno 285 d.C., tale investitura avvenne per acclamazione comune di clero e popolo, che accettò conscio di mettere ancora più a rischio la sua vita , incurante dei pericolosi editti contro i Cristiani. Sotto il Governatorato di Licino vennero perpetrate una serie di stragi tra i cristiani con una ferocia inaudita; un vero e proprio accanimento contro i fedeli in Cristo sotto il quale cadrà anche San Biagio. A seguito di dette persecuzioni egli visse buona parte del suo incarico ecclesiale nascosto in una caverna nei pressi di Sebaste con la compagnia di animali selvatici, che, come vuole la tradizione egli guariva con la sola parola. In questo luogo inospitale poche persone andavano a trovarlo per portagli cibo e soprattutto per ricevere benedizioni. Ma accadde che soldati romani scoprirono la grotta e lo catturarono e condussero in città. La tradizione ci racconta che durante il tragitto verso la città, al passaggio del Vescovo prigioniero vi furono numerose conversioni al cristianesimo e altrettanti miracoli. Uno degli eventi più particolari riguarda una mamma che si rivolse al Vescovo per liberare il figlio dal soffocamento causato da una spina di pesce conficcata in gola; il fanciullo a seguito dell’intervento miracoloso del Santo ebbe salva la vita. L’altro evento riguarda un lupo che aveva razziato un maiale ad una vecchietta procurandogli grave danno, l’intervento di san Biagio fece si che il lupo restituisse alla donna il maiale insieme ad alcuni semi e delle candele con la conseguente conversione della stessa. La tradizione ci riporta ancora che San Biagio chiese a questa donna, che andò più volte a trovarlo in prigione, di celebrare in futuro la sua memoria, ricordando questi due avvenimenti. Tanto è vero che ancora oggi è usanza benedire la gola con le candele incrociate. Durante la detenzione Biagio fu flagellato, torturato con una macchina che stirava i muscoli e le ossa infliggendo atroci supplizi e con la quale gli vennero strappati pezzi di carne viva con dei pettini arroventati. Non avendo ottenuto nulla da tali torture venne legato ad un palo e annegato in un lago, ma il Santo invece di annegare camminò miracolosamente sull’acqua retto da una schiera di angeli accorsi in suo aiuto; a questo punto Agricolao lo fece decapitare e insieme a lui furono decapitate anche sette donne e due fanciulli accorsi lungo le rive del lago e arrestati perché avevano raccolto il sangue che sgorgava dal corpo di San Biagio, era il 3 febbraio del 316 d.C. Parrocchia San Biagio Caltanissetta Via Leone XIII – Tel. 0934 591274 E mail: [email protected] Sitoweb: www.sanbiagiocaltanissetta.it