Termodinamica 1 19 aprile 2011 Temperatura, termometro Principio zero della termodinamica Scala termometrica Celsius Termometro a gas Esigenza di una scala termometrica assoluta Dilatazione termica Temperatura • Il concetto di temperatura deriva da un raffinamento quantitativo della sensazione di caldo e di freddo della nostra pelle • L’uso della sensazione calorica è però troppo grossolano e soggettivo per misurare la temperatura • Occorre dunque stabilire criteri più obiettivi 2 Temperatura • L’esperienza indica che, usualmente, i corpi aumentano le loro dimensioni quando, mantenendo costante la pressione, vengono riscaldati • Viene spontanea l’idea di misurare la temperatura servendosi delle corrispondenti variazioni di volume di un fluido • Su questo principio sono stati costruiti, storicamente, i primi termometri • Termometro: è costituito da un bulbo pieno di liquido e da un capillare in cui il liquido può espandersi 3 Uguaglianza di temperatura • Possiamo ora definire l’uguaglianza tra due temperature • Due corpi hanno uguale temperatura quando lo stesso termometro indica un ugual livello nel capillare per i due corpi 4 Temperatura e cambiamenti di stato • Si constata sperimentalmente che durante i cambiamenti di stato (tra solido e liquido e tra liquido e vapore) la temperatura rimane costante • Questo può essere provato anche con un termometro primitivo come quello che abbiamo descritto: basta constatare che la colonnina di liquido nel capillare non si sposta durante il processo 5 Equilibrio termico • Si constata sperimentalmente che – se due corpi con temperatura diversa sono messi a contatto, tendono a raggiungere una temperatura comune, ovvero l’equilibrio termico – se due corpi con la stessa temperatura sono messi a contatto, mantengono la stessa temperatura, ovvero rimangono in equilibrio termico • La temperatura è quindi quella grandezza fisica che caratterizza l’equilibrio termico 6 Principio zero • Dalle esperienze sull’equilibrio termico si induce il seguente principio: due sistemi, ognuno in equilibrio termico con un terzo sistema, sono in equilibrio termico fra loro • Questa proprietà transitiva viene assunta valida in generale ed elevata a principio zero della termodinamica • Questo principio è molto importante perché giustifica l’uso del termometro come sistema di confronto della temperatura fra diversi sistemi termici 7 Temperatura • Per definire la misura della temperatura è necessario introdurre una operazione metrica • Partiamo dal fatto che il volume del fluido termometrico dipende dalla temperatura V V t • Per piccole variazioni di temperatura possiamo porre con buona approssimazione: V V0 K t t 0 V • Con K t t t 0 8 Temperatura • Ponendo K 1 V V0 V0 t t t 0 • Possiamo esprimere l’equazione come segue: • O anche così: V V0 1 t t0 V V0 V0 t t 0 • Questo significa che la misura di V-V0, espressa dalle gradazioni della colonna termometrica, ci dà una misura della temperatura • Un termometro così costruito è un termometro empirico 9 Scala termometrica Celsius • Rimane da definire il valore di • Per questo si scelgono due temperature che l’esperienza mostra costanti, come le temperature corrispondenti a cambiamenti di stato dell’acqua distillata • Si immerge il termometro in ghiaccio fondente e si segna il livello raggiunto dal fluido termometrico nel capillare: questo è il punto 0° • Si immerge il termometro in acqua bollente e si segna il nuovo livello: questo è il punto 100° • L’intervallo tra i punti fissi 100° e 0° viene diviso sulla colonna termometrica in 100 parti uguali 10 Scala termometrica Celsius • Si ha così un termometro tarato in gradi Celsius • Il parametro risulta: V100 V0 1 V100 V0 1 V0 t100 t 0 V0 100 • Ricordiamo che dipende dalla sostanza termometrica, quindi mercurio alcool gas ... 11 Altre scale termometriche • Scala Réaumur • Scala Fahrenheit 80 t R t C 100 180 t F t C 32 100 12 Termometro • Sulla base del principio zero è possibile misurare la temperatura utilizzando un sistema campione, il termometro • In generale, un termometro è un opportuno sistema che presenta variazioni particolarmente rilevanti di una sua proprietà fisica, con la temperatura: – pressione, volume, resistenza elettrica, … 13 Come realizzare un termometro • Scegliendo una particolare sostanza termometrica (mercurio, alcool, gas, …) • Scegliendo una caratteristica termometrica, cioè una grandezza fisica che dipenda dalla temperatura (volume, pressione, resistenza, …) • Imponendo una relazione funzionale tra questa proprietà e la temperatura. Generalmente si sceglie la più semplice, ovvero quella lineare (t=aX+b, oppure t=aX) 14 Confronto tra termometri • Se si costruiscono termometri con sostanze diverse o basati su caratteristiche termometriche diverse: – le indicazioni relative a 0° e a 100° devono coincidere per costruzione – le indicazioni relative ad altre temperature in generale differiscono da termometro a termometro • Emerge il bisogno di una scala termometrica assoluta, indipendente dalla sostanza termometrica usata 15 Temperatura empirica (in °C) di termometri con un solo punto fisso (punto triplo dell’acqua) tipo di termometro a H2, V=cost. a resistenza Pt Ebol. Ebol. Punto Ebol. N2 O2 triplo H2O -200 -187 0 101 -218 -203 0 107 16 Dilatazione termica lineare • Detto come misurare la temperatura, possiamo descrivere le leggi della dilatazione dei corpi • Consideriamo un corpo solido a forma di sbarra, all’aumentare della temperatura e mantenendo la pressione costante, si produce un allungamento proporzionale all’aumento di temperatura: lt l0 1 t • Ove l’indice 0 si riferisce convenzionalmente alla temperatura di 0° e è il coefficiente di dilatazione lineare 17 Coefficienti di dilatazione lineare lt l 0 piombo alluminio rame ferro platino vetro diamante quarzo 28.9 23.7 16.2 12.3 9.0 1.8-9.0 1.3 0.6 l0 1 t x 10-6 /°C 18 Dilatazione termica volumica • Per i corpi solidi isotropi a forma di parallelepipedo, la legge di dilatazione (a pressione costante) si trova notando che ciascuna dimensione aumenta secondo la legge lineare • Il volume è dato dal prodotto dei tre binomi, in cui i termini in t di grado maggiore di 1 sono trascurabili, ne segue V t V0 1 t • con =3, coefficiente di dilatazione volumica 19 Dilatazione termica volumica • Per i fluidi (liquidi e gas) vale la stessa legge dei solidi isotropi • Dilatazione a pressione costante • Per i liquidi i coefficienti sono molto più grandi di quelli dei solidi • L’acqua presenta un’anomalia per cui il coefficiente di dilatazione è negativo tra 0° e 4° x 10-3 /°C alcool acetone glicerina etere acqua mercurio 1.00 1.43 0.50 1.62 0.18 0.18 20 Dilatazione termica dell’acqua 21 Dilatazione termica • Tutte le formule di dilatazione date finora valgono entro intervalli di temperatura non troppo vasti • Per calcoli precisi occorre usare formule contenenti potenze più elevate di t 22