La scuola ha un problema solo: i ragazzi che perde
Don Milani
Titolo
TASSI DI ABBANDONO PRECOCE NELLE REGIONI
EUROPEE (NUTS 2). 2012

Riassumete i progetti di base

Illustrate l
Fonte: elaborazioni Irpet su Eurostat
Le differenze tra ragazze e ragazzi
Alunni con cittadinanza non italiana

Menzionate l'obiettivo cui mirate
Fonte: Miur Notiziario: Gli alunni stranieri con ritardo nel sistema scolastico italiano a.s. 2011-2012
Normativa di riferimento
D.lgs. 76/2005 Definizione delle norme generali sul
diritto-dovere all’istruzione e alla formazione
Legge 296/2006 (Legge Finanziaria) innalzamento
obbligo scolastico a 16 anni
Audizione VII Commissione della Camera sulla
Dispersione scolastica (22 gennaio 2014)
D.M. 87 del 7 febbraio 2014, in attuazione della Legge
n. 128 dell’8 novembre 2013 la quale convertiva il
Decreto Legge n. 104 del 12 settembre 2013, con
particolare riferimento all’art. 7 del decreto
Linee di intervento
Il riferimento ai Documenti ufficiali nazionali in materia di lotta alla
dispersione e orientamento consente di individuare una linea di
interventi che potrebbero essere avviati e sperimentati.
Tre le componenti essenziali
a) La lotta alla dispersione richiede alla scuola di dialogare con
l’esterno
b) La lotta alla dispersione richiede alla scuola di modificare i
metodi didattici
c) La lotta alla dispersione richiede relazioni interpersonali
significative tra tutti gli attori.
Irpet, Rapporto sulla dispersione, 2014
Un ponte per...
La lotta alla dispersione richiede alla scuola di
dialogare con l’esterno
Rete scuola-famiglia-territorio
Coinvolgimento di famiglie e associazioni che operano nel territorio, per tessere una rete
che sostenga gli alunni nel percorso scolastico e aiuti nei passaggi.
Rete tra scuole
Curare i momenti di passaggio: anello di un percorso formativo e non una interruzione
- Continuità del percorso educativo dall'infanzia alle superiori (curriculum verticale).
- Scambi di informazioni sugli alunni, non solo relative al profitto ma attraverso strumenti
di comunicazione nei quali il percorso scolastico venga valutato coniugando più aspetti
(storie e situazioni personali, conoscenze linguistiche).
- Attività di laboratorio con alunni di seconda media e alunni di scuola superiore
coordinate da insegnanti.
Raccordo tra scuola e mondo del lavoro
Promozione di stage formativi, esperienze di lavoro all'estero, laboratori con le
Università...
Una scuola diversa
La lotta alla dispersione richiede alla scuola di modificare i
metodi didattici
Strategie di apprendimento cooperativo (cooperative learning, gruppi di
studio, coppie di tutoraggio, didattica laboratoriale utilizzo di strumenti
tecnologici) che permettano agli alunni di imparare facendo, essere più motivati,
sviluppare capacità critiche e scoprire capacità latenti, lavorando su abilità
differenziate.
Didattica inclusiva che tenga conto delle diverse capacità di apprendimento.
Sfondo integratore costituito dalla Life skills education, che permette di
compiere un percorso di conoscenza di sé, accrescere l'autostima, sviluppare
rapporti positivi con gli altri, prendere decisioni e fare scelte consapevoli.
Attività di ricerca-azione tra scuole di ordine diverso (soprattutto secondaria di
primo e secondo grado) per individuare percorsi comuni di sperimentazione
e innovazione didattica.
Imparo quando sto bene
La lotta alla dispersione richiede relazioni interpersonali
significative tra tutti gli attori
Lavorare, sempre, sulle relazioni:
Restituire agli allievi una responsabilità attiva nel loro processo di
apprendimento e nelle relazioni con gli altri.
Costruire uno spazio di ascolto e di confronto, con azione sistemiche e
integrate nell'attività didattica.
Utilizzare le risorse del gruppo classe, non solo nei momenti di difficoltà,
ma per condividere le emozioni, le paure, i sentimenti di inadeguatezza
o di vergogna.
L'apprendimente per tutto l'arco della vita
Nelle politiche europee e nazionali per la realizzazione
degliobiettivi e delle strategia di “Lisbona 2010” e di “Europa
2020”, l'orientamento tutto il corso della vita è riconosciuto come
diritto permanente di ogni persona, che si esercita in forme e
modalità diverse e specifiche a seconda dei bisogni, dei contesti e
delle situazioni.
L'approccio tradizionale all'orientamento da parte della scuola,
basato soprattutto su attività di informazione, deve pertanto
cambiare.
La scuola deve farsi carico delle mutate richieste della società e
del mondo del lavoro, nonché dei nuovi modelli di apprendimento
dei giovani, come pure delle loro difficoltà e disagi.
Miur, Linee guida per l'orientamento permanente
Grazie per l'attenzione!
Patrizia Salvadori
Scarica

2 Presentazione - Formazione docenti neoassunti Regione Toscana