CONFRONTO KAWASAKI ZX-7R / SUZUKI GSX-R 750 SIAMO QUASI SUPERBIKE di Eliano Riva - foto Carrer 130 TUTTOMOTO ebbene la classe 750 catalizzi la grande passione per le moto super sportive e il mondiale Superbike sia in crescita di gradimento, nel segmento delle quattro cilindri manca una scelta davvero ampia come accade invece nella classe 600. Attualmente, soltanto due delle quattro Case S motociclistiche giapponesi propongono un modello realmente adatto a soddisfare le esigenze degli amanti del quattro cilindri: sono Kawasaki e Suzuki che con le rispettive ZX-7R e GSX-R 750 F.I. (nuova versione ’98 con alimentazione a iniezione) si contendono il mercato, mentre Honda e Yamaha propongono due modelli più costosi e dedicati quasi esclusivamente alle competizioni (RC 45 e YZF-R). Kawasaki ZX-7R e Suzuki GSXR 750 costano rispettivamente 20.580.000 e 22.080.000 lire franco concessionario. Le abbiamo messe a confronto su strada e in pista, dove hanno dimostrato di essere delle vere racing stradali. TUTTOMOTO 131 CONFRONTO KAWASAKI ZX-7R / SUZUKI GSX-R 750 LOOK “CATTIVO” E TECNICA AVANZATA e linee generali che hanno guidato i tecnici di Kawasaki Le Suzuki nello sviluppo di queste moto sono quelle più in voga nelle competizioni superbike. Su entrambe le moto il cupolino è proteso in avanti e con il bordo inferiore largo e caratterizzato da enormi prese d’aria per la scatola d’aspirazione. L’attillata carenatura, per non generare perturbazioni nei flussi aerodinamici ha la pancia allungata fin quasi la ruota posteriore. Il gibbuto e largo serbatoio è appoggiato sulle grosse travi del telaio in alluminio e il gruppo codino/sella a due piani è ancorato a un supporto in lega leggera imbullonato. La Kawasaki, “cattivissima” nella vista anteriore, ha una connotazione da sportiva stradale tradizionale, con compo- nenti tecnico/estetiche che ne rendono più amichevole lo spirito guerriero. La Suzuki ha una definizione sportiva estrema, da GP, con una compattezza dimensionale e una leggerezza da primato (pesa ben 30kg in meno) e tutto è realizzato in fun- INFORMAZIONI BEN LEGGIBILI Classico nella grafica degli strumenti, il cruscotto della Kawasaki assicura una visibilità delle informazioni migliore rispetto la Suzuki. Il faro anabbagliante a condensatore offre un fascio luminoso più chiaro. Il frontale con due prese dinamiche è aggressivo. DOTAZIONE DI OTTIMO LIVELLO I comandi elettrici al manubrio sono efficienti e la ZX-7R ha entrambe le leve regolabili nella distanza dalla manopola, su 4 posizioni. Elegante il colore nero. 132 TUTTOMOTO zione dell’utilizzo racing. Le parti in plastica della carrozzeria di entrambe le moto, sono d’ottima qualità e ben accostate. Le vernici sono brillanti e resistenti ma, in quest’ambito, la Kawasaki è apparsa più curata nei dettagli e con decorazioni adesive migliori. Per quanto concerne il ponte di comando la fisionomia è praticamente coincidente. I cruscotti sono di ridotte dimensioni e con l’indicatore della velocità asportabile se si utilizza la moto prevalentemente in pista; la ZX-7R prevale per l’eleganza sportiva del design e per la facilità di lettura delle informazioni, mentre la GSX-R svetta per l’adozione d’indicatori digitali della temperatura dell’acqua e dei km totali e parziali. I comandi al manubrio sono tutti al posto giusto e funzionano molto bene, ma solo le leve della ZX sono ambedue regolabili nella distanza dalla manopola. Gli impianti d’illuminazione a doppio faro, assicurano una visibilità notturna elevata ma, grazie all’adozione di un proiettore anabbagliante a condensatore, la ZX-7R offre un fascio luminoso più chiaro e meglio diffuso. I comandi a pedale in lega leggera sono ottimi e la ZX s’avvantaggia sull’avversaria soltanto per il maggior comfort e grip offerto dalle pedane riveINDICATORI DIGITALI Il cruscotto Suzuki ha due indicatori a cristalli liquidi: km totali, parziali e, nel contagiri, per la temperatura del liquido refrigerante. La spia rossa segnala il cattivo funzionamento del circuito di iniezione. Rispetto al modello ’96 cambia un poco la disposizione dei colori. TUTTOMOTO 133 CONFRONTO KAWASAKI ZX-7R / SUZUKI GSX-R 750 stite di uno strato di gomma. I forcelloni in lega d’alluminio assicurano la rigidità necessaria a moto così performanti, ma la Kawasaki ha puntato su una poco appariscente e raffinata struttura a sezione variabile, mentre Suzuki propone un complesso più vistoso: bracci a sezione rettangolare e capriata superiore di rinforzo. Il gruppo codino/sella è da sportiva straFORCELLONE E TELAIO SCATOLATI Attraverso i montanti diagonali del telaio (realizzati in lamiera d’alluminio scatolata e a sezione variabile) passano i condotti che alimentano l’air box (a lato). Sulla ZX (come sulla GSX-R) l’attacco superiore del “mono” posteriore è registrabile per alzare il retrotreno. Il motore è molto stretto. 134 TUTTOMOTO dale sulla ZX (sellino sopraelevato e maniglie d’ancoraggio passeggero), mentre la GSX-R ha un codone monoposto originale nel design al quale (asportando il guscio superiore) si può ancorare lo strapuntino per il secondo fornito in dotazione. I telai in lega d’alluminio con parti scatolate e fuse, sono a doppio trave perimetrale e collegano quasi direttamente l’as- se di sterzo al perno forcellone; diverse, però, le misure caratteristiche: la Kawasaki (cannotto a 25°, avancorsa di 99 mm e interasse di 1.435 mm) ha puntato su una struttura che privilegia più la stabilità che la maneggevolezza. La Suzuki ha invece seguito l’esempio delle corse: cannotto inclinato di 24°, avancorsa ridotta a 96 mm e interasse di soli 1.395 mm per enfatiz- zare la manovrabilità e l’inserimento in curva. L’impostazione del reparto sospensioni è simile ed evoluto: davanti forcella a steli rovesciati da 43 mm ultra regolabile e dietro sistema progressivo con ammortizzatore oleopneumatico ultra regolabile. Una differenza sensibile fra queste race replica è nella taratura standard; quella della ZX-7R offre un buon compromesso tra comfort di marcia su strada ed efficienza nella guida sportiva, mentre quella della GSX-R è più indirizzata alla ricerca della massima efficacia nella guida racing sul levigato asfalto dei circuiti. Scelte in comune per ruote (da 17”) e impianto frenante Tokiko (incentrato su una coppia di dischi anteriori flottanti da 320 mm serviti da pinze a sei pistoncini). Una differenza rilevante c’è invece nelle coperture, che hanno le stesse misure ma sono diverse nella destinazione d’utilizzo: la Kawasaki calza Dunlop Sportmax “II” di stampo sportivo stradale, invece la Suzuki adotta le performanti Metzeler ME Z3 Racing. I modernissimi propulsori sono con schema a 4 cilindri frontemarcia, hanno raffreddamen- to a liquido e distribuzione a 4 valvole per cilindro mosse da doppio albero a camme con catena laterale. Il rapporto alesaggio corsa è superquadro. La trasmissione primaria è a ingranaggi a denti diritti e il cambio è a sei rapporti. Per quanto riguarda la frizione, di tipo multidisco in bagno d’olio, la ZX-7R ha il comando idraulico, mentre la Suzuki, per ragioni di peso, ha un classico sistema meccanico. Entrambe i motori hanno dimensioni contenute, ma il più leggero è quello della Suzuki, che dotato da quest’anno d’alimentazione a iniezione elettronica e rivisto nell’alzata delle valvole (aumentata), nella rapportatura del cambio e affinato in numerosi altri dettagli è definibile come il più avanzato della categoria. UN MOTORE MOLTO MODERNO Il 4 cilindri Suzuki è stato totalmente rivisto nella termodinamica in funzione dell’iniezione elettronica. Come sulla ZX, il telaio diagonale in lega d’alluminio adotta travi scatolate a sezione variabile a seconda della entità delle sollecitazioni. L’ammortizzatore di sterzo non è regolabile. TUTTOMOTO 135 CONFRONTO KAWASAKI ZX-7R / SUZUKI GSX-R 750 DELLE AUTENTICHE RACER Ninja, il pilota siede “dentro” la moto; con la selSla eulla il manubrio praticamente sullo stesso piano che spingono il busto ad assumere una posizione decisamente inclinata in avanti; le braccia sono a un’angolazione poco accentuata, le gambe cingono senza forzature il serbatoio e i piedi sono su pedane non troppo vicine al sedile e ben arretrate: è una posizione di guida sportiva “classica”, adatta a piloti alti e che consente di comprendere bene il comportamento della moto nelle situazioni limite della guida e di controllarne le reazioni. La GSX-R 750, invece, offre una posizione all’ultimo grido. 136 TUTTOMOTO DIVERSE PERSONALITÀ L’aspetto delle due moto è aggressivo, ma le caratteristiche di guida sono differenti: la ZX-7R fa della stabilità ed erogazione di potenza e coppia ai regimi medio alti le sue carte vincenti, mentre la GSX-R punta di più sulla rapidità nell’inserimento in curva e sulle prestazioni motoristiche agli alti regimi. Sulla Suzuki, infatti, il pilota siede “sopra” alla moto, con i semimanubri più alti della rivale e decisamente più arretrati, che portano le braccia a assumere un’angolazione dei gomiti relativamente accentuata e che, grazie alla minore inclinazione del busto della Kawasaki, consente uno stile più aggressivo e un migliore controllo dello sterzo nelle situazioni estreme. Anche se le pedane sono troppo avanzate e vicine al piano sella, e il serbatoio costringe le gambe a un’apertura non perfettamente naturale, quella della GSX-R è una posizione di guida che regala grande controllo ai piloti esperti. Per il passeggero, su entrambe le moto, c’è un sellino in posizione decisamente rialzata rispetto a quella del pilota: a velocità nemmeno molto sostenuta lo espone completamente al TUTTOMOTO 137 CONFRONTO KAWASAKI ZX-7R / SUZUKI GSX-R 750 vento della corsa. Sulla ZX la situazione è leggermente migliore (ci sono anche le maniglie ai lati della sella), ma percorrere brevi tragitti a cavallo di queste moto rappresenta già un notevole sacrificio. Nel comfort non si può pretendere granché da queste moto: con posizioni di guida così dichiaratamente sportive, anche su percorsi a medio raggio, le braccia, le mani e le gambe del pilota devono sopportare un affaticamento consistente. La Suzuki, grazie al nuovo e più bombato plexiglas del cupolino offre una protezione aerodinamica migliore della rivale, ma anche sulla GSX-R, oltre i 170, 180 km/h bisogna abbassarsi sempre più. La ZX prevale sulla GSX-R per le minori vibrazioni, l’inferiore rumorosità meccanica agli alti regimi e per la taratura delle sospensioni. Da autentiche iper sportive, nella realizzazione di queste moto i tecnici hanno lavorato soltanto in funzione della guida estrema; il modo con il quale entrambe le moto riescono a portare ai massimi livelli la soddisfazione di guida del pilota è assai diverso, come differenti sono i percorsi preferiti da queste 750. La Kawasaki, rispettando una tradizione ormai consolidata, ha scelto la strada della rigorosità di comportamento. Anche se enormemente più duttile della precedente ZXR 750, la ZX-7R non primeggia per rapidità nell’inserimento in curva e nei repentini cambi d’inclinazione (causa anche il peso elevato); in queste situazioni di guida, pur non richiedendo un elevato impegno fisico, è una moto che va sempre condotta con “il corpo”. Un’azione che la posizione in sella rende alquanto naturale compiere anche se non si è piloti di provata esperienza e che la ZX poi ripaga con una stabilità e rigorosità di linea da primato, sia nella fase d’appoggio sulla ruota anteriore, sia nella piena accelerazione a forte inclinazione. Grazie a un’avantreno molto rigoroso nell’esecuzione della traiettoria, la Kawasaki permette al pilota di concentrarsi sol138 TUTTOMOTO QUESTI I DATI TECNICI DICHIARATI KAWASAKI ZX-7R CARATTERISTICHE Motore SUZUKI GSX-R 750 4 tempi, 4 cilindri in linea frontemarcia Raffreddamento a liquido Distribuzione bialbero comandato da catena laterale e 16 valvole Alesaggio x corsa / cilindrata 73x44,7 mm 72x46 mm 11,5:1 11,8:1 Potenza max cv/giri 126/11.800 134,6/12.300 Coppia max Nm/giri 8,0/9.300 8,2/10.300 Rapporto compressione Carburatori Lubrificazione 4 Keihin CVKD 38 iniezione elettronica con corpi farfallati da 46 mm con olio nel basamento, forzata con pompa e scambiatore di calore Accensione elettronica digitale, anticipo elettronico Avviamento elettrico Trasmissione primaria ingranaggi denti dritti (93/53) ingranaggi denti dritti (72/41) Frizione / comando multidisco in bagno d’olio, comando idraulico Rapporti delle 6 marce denti 40/14; 36/18; 34/21; 32/23; 33/27; 32/29 denti 42/16; 39/20; 36/23; 30/22; 27/22; 28/25 Trasmissione finale (rapp.) Telaio catena (43/16) multidisco in bagno d’olio, comando meccanico catena (44/16) doppio trave diagonale in lamiera d’alluminio scatolata con inserti fusi e fucinati Angolo cannotto 25° 24° Avancorsa 99 mm 96 mm Interasse 1435 mm 1395 mm Forcella Sosp. posteriore teleidraulica a cartuccia rovesciata con steli da 43 mm completamente regolabile Uni Track progressiva Regolazioni sosp. post. Escursioni ant. /post. Freno ant. /pinze Freno post. /pinza Pneumatici ant. /post. Lungh. x largh. x altezza. articolazione progressiva precarico molla e idraulica in entrambi i sensi 120 mm/130 mm 120 mm/133 mm doppio freno a disco flottante da 320 mm con pinze a 6 pistoncini disco da 230 mm / 2 pistoncini disco da 220 mm / 2 pistoncini 120/70 ZR17 anteriore e 190/50 ZR17 posteriore 2090x740x1130 mm 2085x720x1135 mm Altezza sella 790 mm 830 mm Capacità serbatoio benzina 18 litri 16 litri Peso dichiarato a secco 203 kg 179 kg L. 20.580.000 f.c. L. 22.080.000 f.c. Prezzo IN PRATICA KAWASAKI ZX-7R SUZUKI GSX-R 750 ANTIFURTO Bloccasterzo nella serratura di contatto COMANDI Ottimi sia quelli a leva che a pedale, gli interruttori elettrici sono efficienti e di buona qualità. BAGAGLI Ci sono i ganci per ancorare con corde elastiche un piccolo bagaglio sulla sella passeggero; nel codone c’è un portaoggetti abbastanza ampio. RETROVISORI Non troppo ingombranti nelle dimensioni; sono stabili e facili da regolare e offrono una visuale ottimale per essere su una super sportiva. REGOLAZIONE SOSPENSIONI Entrambe sono facilmente regolabili sia nel precarico molla, sia nel freno idraulico in estensione e compressione. RIFORNIMENTI Il serbatoio del carburante, in grado di contenere 18 litri di benzina, consente una buona autonomia. ANTIFURTO Bloccasterzo nella serratura di contatto COMANDI Quelli elettrici al manubrio sono di buona qualità e funzionano bene; le leve sono ben disegnate ma quella della frizione non è dotata di regolazione nella distanza dalla manipola; efficienti e ben regolabili i pedali di cambio e freno. BAGAGLI Nella parte inferiore del codone ci sono le asole per ancorare un piccolo bagaglio sulla sella passeggero e c’è un vano per custodire un lucchetto a “U”. RETROVISORI Poco ingombranti e si sono rivelati ottimi sia per stabilità che per visuale. REGOLAZIONE SOSPENSIONI Ant. e post. sono facilmente regolabili sia nel precarico molla sia nell’idraulica in entrambi i sensi. RIFORNIMENTI Con 16 litri di carburante l’autonomia è discreta. KAWASAKI ZX-7R SUZUKI GSX-R 750 POSIZIONE DI GUIDA Buono Buono MANEGGEVOLEZZA Buono Ottimo STABILITÀ Ottimo Buono DIFETTI QUALITÀ LA NOSTRA PAGELLA VELOCI E SEMPRE STABILI La GSX-R pare da subito molto facile da condurre in virtù della grande maneggevolezza. Ma la Kawasaki ha dalla sua un avantreno solido e dalla stabilità confortante che bene si adatta alla guida ad alta velocità rendendo meno apprensivi i passaggi su tratti sconnessi. In pista appaga di più la Suzuki. KAWASAKI SUZUKI POSIZIONE DI GUIDA • • MANEGGEVOLEZZA • AVANTRENO RIGOROSO • PESO CONTENUTO • STABILITÀ CURVA E FRENATA • POTENZA MOTORE • EROGAZIONE POTENZA E COPPIA • PRESTAZIONI E VELOCITÀ KAWASAKI SUZUKI PESO PIÙ ELEVATO • • PEDANE AVANZATE • PROTEZIONE AERODINAMICA • POSIZIONE PASSEGGERO • STACCO FRIZIONE IMPRECISO • NEUTRALITÀ STERZO • GIOCHI DI TRASMISSIONE • PRONTEZZA FRENO ANT. FRENATA Ottimo Buono SOSPENSIONI Buono Buono COMP. EXTRAURBANO Ottimo Buono COMPORTAMENTO IN PISTA Buono Ottimo COMFORT Discreto Discreto FRUIBILITÀ MOTORE Buono Ottimo LE PRESTAZIONI RILEVATE KAWASAKI SUZUKI ZX-7R GSX-R 750 VELOCITA’ km/h massima 266,5 264,3 massima 265 264 ACCELERAZIONE 0-400m da 0 a 100 m 4”8 4”7 da 0 a 200 m 7”2 6”9 da 0 a 300 m 9”1 11”8 0-400 m (s-km/h)10”8-209 10”5-215 RIPRESA 0-400m da 50km/h da 0 a 100 m 5”3 5”3 da 0 a 100 m 8”7 8”6 da 0 a 100 m 11”6 11”5 0-400 m (s-km/h)13”8-161 13”6-165 POTENZA E COPPIA ALLA RUOTA cv/giri 109,5/11800 120,8/12000 Nm/giri 75/9600 76/10200 CONSUMO km/l città 12 13 extraurbano 16,5 17,5 autostrada (130) 15 16 massimo 8,2 7,8 autonomia media 260 km 245 km PESO kg senza benzina 221 dichiar. a secco 203 193,5 174 tanto sull’accelerazione e sulla frenata in vista della curva successiva. E con il supporto di un propulsore che, pur meno potente ai regimi più alti del rivale, da 5000 a 9000 giri è un vero “toro” nell’erogazione dei tanti cavalli disponibili da consentire di uscire sempre forte dalle curve. La Suzuki ha realizzato una moto che, grazie a peso e dimensioni da 600 cc e a una maneggevolezza straordinaria, lascia al pilota la massima libertà d’esibire la propria esuberanza e creatività di guida. La GSX-R ’98, anche se addolcita nel carattere dall’a- dozione di una nuova distribuzione dei pesi che carica maggiormente l’avantreno e dall’utilizzo di un ammortizzatore di sterzo che minimizza la nervosità in accelerazione patita dal modello del ’96, resta una moto dal comportamento assai vivace. È caratterizzata da una maneggevolezza molto elevata che la rende praticamente imbattibile nella fase d’ingresso curva e nei cambi d’inclinazione, dove al pilota è concessa una grande libertà nell’inventare traiettorie assai difficoltose con altre moto. Dove le curve sono molto ravvicinate, la race replica Su- zuki permette a un buon “manico” di passare da una svolta all’altra con “numeri” di moto da GP. Anche se l’adozione dell’alimentazione a iniezione e le altre modifiche apportate al propulsore hanno reso meno feroce l’erogazione della potenza da 10.000 giri in su (e ridotto la fase d’empasse tra i 7000 e gli 8000 giri), la GSXR resta una moto che richiede grande esperienza per essere sfruttata a fondo. Specialmente su strada, quando la superiore potenza agli alti regimi e il comportamento ciclistico da moto da corsa non sempre sono vincenti. ■ TUTTOMOTO 139