Lorena Martini
UPDATE SUI
DISPOSITIVI
INTRAVASCOLARI
UPDATE SUI DISPOSITIVI INTRAVASCOLARI
Roma 27 gennaio 2012
LINEE GUIDA DEI CDC

2002

UPDATE SUI DISPOSITIVI INTRAVASCOLARI
Roma 27 gennaio 2012
2011
2
Linee Guida di riferimento
• INS 2006 (Infusion Nursing Society, USA)
• BCSH 2006 (British Committee for Standards in
Hematology, UK)
• EPIC 2007 (Evidence-based Practice in Infection
Control, UK)
• SHEA/IDSA 2008
• ESPEN 2009
• RCN 2010 (Royal College of Nurses, UK)
3
LINEE GUIDA CDC 2011
NOVITÀ RILEVANTI :
Sutureless
devices per il fissaggio dei cateteri
centrali
Feltrini a rilascio di clorexidina
Utilizzo della tecnica eco guidata per il
posizionamento degli accessi centrali
Adozione del bundle come metodo efficace per
modificare i comportamenti degli operatori sanitari
e mirare all’azzeramento delle complicanze infettive.
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4
LINEE GUIDA CDC 2011
CLASSIFICAZIONE DELLE
RACCOMANDAZIONI
Come nelle linee guida precedenti elaborate da CDC e HICPAC, ogni
raccomandazione è classificata in base ai dati scientifici esistenti, al
razionale teorico, all’applicabilità ed all’impatto economico.
Categoria IA. Strategia fortemente raccomandata per l’implementazione e
fortemente supportata da studi sperimentali, clinici o epidemiologici ben
disegnati.
Categoria IB. Strategia fortemente raccomandata per l’implementazione e
supportata da alcuni studi sperimentali, clinici o epidemiologici e da un forte
razionale teorico; oppure, pratica accettata e diffusa (es.tecnica asettica)
benché supportata da evidenze limitate.
Categoria IC. Pratica richiesta da norme, regolamenti o standards federali o
statali.
Categoria II. Pratica suggerita per l’implementazione e supportata da studi clinici
o epidemiologici rilevanti o da un razionale teorico.
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6
LINEE GUIDA CDC 2011
TERMINOLOGIA UTILIZZATA PER
IDENTIFICARE I CATETERI
In base:
 al tipo di vaso che occupa
 alla durata di impianto prevista.
 al sito di impianto
 al tragitto dalla cute al vaso
 alla lunghezza
 ad altre caratteristiche speciali
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7
LINEE GUIDA CDC 2011
Tabella 1. Cateteri usati per accesso venoso ed arterioso
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8
LINEE GUIDA CDC 2011
Tabella 1. Cateteri usati per accesso venoso ed arterioso
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9
LINEE GUIDA CDC 2011
Tabella 1. Cateteri usati per accesso venoso ed arterioso
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10
LINEE GUIDA CDC 2011
UPDATE SUI
DISPOSITIVI
INTRAVASCOLARI
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11
FORMAZIONE
EDUCAZIONE
UPDATE ED
2011
DEGLI OPERATORI

Affidare l’impianto e la gestione dei
cateteri intravascolari periferici e
centrali soltanto a personale addestrato
che abbia dimostrato competenza in
queste manovre.
Categoria IA
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12
Il ruolo della formazione nella
prevenzione delle CRBSI
SELEZIONE
CATETERE E
UPDATEDEL
2011
DEL SITO
CATETERI PERIFERICI CORTI E CATETERI
MIDLINE
LINEE GUIDA CDC 2011 LINEE GUIDA CDC 2011
Usare un catetere Midline
o un catetere centrale
ad impianto periferico
(PICC) invece di un
catetere periferico
corto quando la durata
presumibile della
terapia endovenosa
ecceda i sei giorni.
Cat. II
Negli adulti, impiantare i
cateteri periferici
soltanto a livello dell’arto
superiore. Se un catetere
è stato inserito in una
vena degli arti inferiori,
sostituirlo appena
possibile con uno inserito
in una vena degli arti
superiori. Cat. II
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14
SELEZIONE
CATETERE E
UPDATEDEL
2011
DEL SITO
CATETERI VENOSI CENTRALI
• Evitare l’uso della vena femorale per l’accesso venoso
centrale nel paziente adulto. Cat. 1A
• Per i CVC non tunnellizzati in pazienti adulti, preferire il sito
succlavia, piuttosto che il sito giugulare o femorale, per
minimizzare il rischio infettivo. Cat. 1B
• Come accesso permanente per emodialisi nei pazienti con
insufficienza renale cronica, usare preferibilmente una fistola
arterovenosa o una protesi arterovenosa piuttosto che un
CVC. Cat. 1A
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15
SELEZIONE
CATETERE E
UPDATEDEL
2011
DEL SITO
CATETERI VENOSI CENTRALI
Usare la guida ecografica per posizionare i
cateteri venosi centrali (ovunque questa
tecnologia sia disponibile) così da ridurre il
numero di tentativi di incannulamento e le
complicanze meccaniche da venipuntura. La
guida ecografica dovrebbe essere utilizzata
da personale pienamente addestrato
nell’utilizzo di questa tecnica. Cat. 1B
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16
Crit Care 2006; 10:162
UPDATE 2011
SELEZIONE DEL CATETERE E DEL
SITO
CATETERI VENOSI CENTRALI
LINEE GUIDA CDC 2002 LINEE GUIDA CDC 2011
Se il catetere a più lumi
è usato per la
somministrazione di
nutrizione
parenterale
destinare una porta
esclusivamente
per la iperalimentazione.
Cat. II
Nessuna raccomandazione
può essere fatta in
proposito alla opportunità
o meno di mantenere uno
dei lumi esclusivamente
dedicato alla nutrizione
parenterale.
Problema irrisolto
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18
UPDATE 2011
SELEZIONE DEL CATETERE E DEL
SITO
CATETERI VENOSI CENTRALI
LINEE GUIDA CDC 2002 LINEE GUIDA CDC 2011
Quando non può essere
assicurato il rispetto
delle tecniche
asettiche (ad es.
quando i cateteri sono
inseriti durante una
procedura di urgenza)
riposizionare appena
possibile e non più tardi
di 48 ore tutti i
cateteri. Cat. II
Quando non può essere
assicurata l’aderenza alla
tecnica asettica (es.
cateteri impiantati
durante un’emergenza)
sostituire il catetere
appena possibile, per
esempio entro 24 ore
Cat. IB
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19
SELEZIONE
CATETERE E
UPDATEDEL
2011
DEL SITO
IGIENE DELLE MANI E TECNICA ASETTICA
Provvedere ad una appropriata igiene delle mani,
utilizzando saponi convenzionali ed acqua oppure
soluzioni gel a base alcolica. L’igiene delle mani
dovrebbe essere eseguita prima e dopo aver palpato
il sito di emergenza del catetere nonché prima e
dopo la inserzione, la sostituzione, l’accesso, la
riparazione o la medicazione del catetere
intravascolare. La palpazione del sito di emergenza
non dovrebbe essere eseguita dopo l’applicazione di
antisettici, a meno che ciò non sia compatibile con il
mantenimento della tecnica asettica
Categoria IB
(nel 2002 Categoria IA)
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20
SELEZIONE
CATETERE E
UPDATEDEL
2011
DEL SITO
IGIENE DELLE MANI E TECNICA ASETTICA
Mantenere una adeguata tecnica asettica per
la inserzione e la gestione dei cateteri
intravascolari
Categoria IB
(nel 2002 Categoria IA)
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21
SELEZIONE
CATETERE E
UPDATEDEL
2011
DEL SITO

IGIENE DELLE MANI E TECNICA
ASETTICA
LINEE GUIDA CDC 2002 LINEE GUIDA CDC 2011
Per inserimento di cateteri
intravascolari periferico, se il sito
di accesso non viene toccato
dopo l’applicazione
dell’antisettico per la cute, è
accettabile indossare guanti
puliti piuttosto che guanti
sterili. Per l’inserimento di
cateteri arteriosi e centrali
devono essere usati guanti
sterili. Cat. IA
Indossare guanti puliti - piuttosto
che guanti sterili - durante la
inserzione di cateteri venosi
periferici, purché il sito di
impianto non venga toccato
dopo l’applicazione di
antisettici cutanei. Cat. IC
Indossare guanti sterili durante la
inserzione di cateteri
arteriosi, cateteri venosi
centrali e cateteri periferici
tipo Midline. Cat. IA
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22
MASSIME
PRECAUZIONI
DI
UPDATE
2011
BARRIERA
LINEE GUIDA CDC 2002 LINEE GUIDA CDC 2011
Usare tecniche asettiche,
compreso l’uso di un cappellino,
di una maschera, camice
sterile, guanti sterili, e un
grande telino sterile, per
l’inserimento di CVC
(compresi i PICC) o per il cambio su
guida. Cat. IA
Durante l’impianto di CVC, PICC o
durante la loro sostituzione
guida, utilizzare le massime
precauzioni di barriera, ovvero
berretto, maschera, camice
sterile e guanti sterili per
l’operatore ed un telo sterile
che copra tutto il paziente
Cat. IB
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23
Usare massime protezioni di barriera
• Utilizzare maschera, copricapo e guanti sterili
• Indossare un camice sterile
• Istruire chiunque assiste ad indossare le stesse
barriere
• Coprire il paziente con un telo sterile GRANDE
• Garantire locale idoneo, senza rischio di
contaminazione
SHEA/IDSA
Infect Control Hosp Epidemiol
october 2008
PREPARAZIONE
DELLA CUTE
UPDATE 2011
LINEE GUIDA CDC 2002
Disinfettare la cute pulita con un antisettico appropriato
prima dell’inserimento del catetere e durante i cambi
delle medicazioni. Sebbene sia preferita una soluzione
al 2% a base di clorexidina, può essere usata tintura di
iodio, uno iodoforo, o alcol al 70%. Cat. IA
A
D
I 11
U
G 20
E
E DC
N
CPulire la cute con un antisettico (70% alcool, tintura di iodio o soluzione di
LI
clorexidina gluconato in base alcolica) prima di impiantare un catetere
venoso periferico Cat. IB
Pulire la cute con una soluzione a base di clorexidina >0.5% in
alcool prima dell’impianto di cateteri venosi centrali e di cateteri
arteriosi periferici e durante la medicazione del sito di emergenza.
In caso di specifica controindicazione alla clorexidina, possono
essere usati in alternativa una tintura iodata, uno iodoforo o una
soluzione di alcool al 70%. Cat. IA
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26
Cambiano i siti e il numero delle colonie!
Confronto tra i comuni antisettici per la
preparazione della cute
antisettico
Spectrum of activity
Gram +
Gram -
Speed of
action
Residual
activity?
Affected by
organic
matter?
Fungi
Isopropyl alcohol (IPA)
+++
+++
++
Rapid
Minimal
Yes
Aqueous
chlorhexidine
+++
++
+
Intermediat
e
Excellent
Minimal
Chlorhexidine in IPA
+++
+++
++
Rapid
Excellent*
Minimal
Aqueous povidoneiodine
+++
++
++
Intermediat
e
Minimal
Yes
Povidone-iodine in
IPA
+++
+++
++
Rapid
Minimal
Yes
Larson E. Am J Infect Control
1988; 16: 253-66.
Adapted from Larson
*There is a significant relationship between chlorhexidine concentration and
persistent effect, with 2% providing significant further benefit over 0.5%2
MEDICAZIONE
DEL SITO DI
UPDATE 2011
INSERZIONE DEL CATETERE
LINEE GUIDA CDC 2002 LINEE GUIDA CDC 2011
In caso di paziente che ha
tendenza a sudare
abbondantemente, o se il sito è
sanguinante, è preferibile
utilizzare una garza piuttosto
che una medicazione
semipermeabile, trasparente.
Cat. II
Se il paziente suda profusamente o
se il sito sanguina o vi è un
gemizio di siero, utilizzare
medicazioni con garza fino alla
risoluzione del problema
Cat. II
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29
MEDICAZIONE
DEL SITO DI
UPDATE 2011
INSERZIONE DEL CATETERE
Usare un feltrino a lento rilascio di clorexidina per i
siti di inserzione dei cateteri a breve termine,
limitatamente ad adulti e bambini > 2 mesi - se il
tasso di CLABSI non si abbassa nonostante
l’aderenza alle misure standard di prevenzione, quali
la formazione, l’addestramento, l’uso di clorexidina
per l’antisepsi cutanea e l’adozione di MSB. Cat. 1B
Non è possibile formulare raccomandazioni
sulla opportunità di utilizzare altri tipi di
medicazioni a lento rilascio di clorexidina.
Problema irrisolto
UPDATE SUI DISPOSITIVI INTRAVASCOLARI
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30
PULIZIA DEL
PAZIENTE
UPDATE
2011
Usare lavaggi quotidiani con soluzioni di
clorexidina al 2% al fine di ridurre le
CRBSI.
Categoria II
UPDATE SUI DISPOSITIVI INTRAVASCOLARI
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31
Bagno con Clorexidina
Studio cross-over
Bleasdale SC. Arch Intern Med.
2007;167(19):2073-2079
DISPOSITIVI
IL FISSAGGIO
UPDATEPER
2011
DEL CATETERE
LINEE GUIDA CDC 2002 LINEE GUIDA CDC 2011
Non possono essere fatte
raccomandazioni per l’uso
di dispositivi di sicurezza
privi di sistemi di sutura.
Problema irrisolto
Usare un dispositivo di
fissaggio sutureless al
fine di ridurre il rischio
di infezione per i cateteri
Intravascolari. Cat. II
UPDATE SUI DISPOSITIVI INTRAVASCOLARI
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33
PROFILASSI
UPDATE ANTIBIOTICA
2011
SISTEMICA
Non somministrare antibiotico-profilassi sistemica di
routine né prima dell’impianto né durante l’uso di un
catetere intravascolare allo scopo di prevenire la
colonizzazione del catetere o la CRBSI.
Categoria IB
UPDATE SUI DISPOSITIVI INTRAVASCOLARI
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34
POMATE
UPDATE
2011
ANTIBIOTICHE/ANTISETTICHE
LINEE GUIDA CDC 2002
LINEE GUIDA CDC 2011
Non usare pomate o creme antibiotiche
sui siti di inserimento (con
eccezione dei cateteri di dialisi) a
causa della possibilità che essi
hanno di favorire infezioni fungine e
resistenze antimicrobiche. Cat. IA
Usare pomate antisettiche con povidone
iodio sul sito di uscita del catetere
per emodialisi dopo l’inserimento del
catetere e alla fine di ciascuna
seduta di dialisi solo se questa
pomata non interagisce con il
materiale del catetere di dialisi
secondo le raccomandazioni del
produttore. Cat. II
Usare pomate a base di iodiopovidone o
bacitracina/gramicidina/polimixin
a B sul sito di inserzione di
cateteri per emodialisi, sia dopo
l’impianto che alla fine di ogni
seduta di dialisi, purché tali
pomate non interagiscano con il
materiale del catetere, secondo
le istruzioni del produttore.
Cat. IB
UPDATE SUI DISPOSITIVI INTRAVASCOLARI
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35
SOSTITUZIONE
DI CATETERI
UPDATE 2011
PERIFERICI E MIDLINE
In età pediatrica, sostituire i cateteri venosi
periferici solo quando clinicamente indicato.
Categoria 1B
Sostituire i cateteri Midline solo quando vi è
una specifica indicazione.
Categoria II
UPDATE SUI DISPOSITIVI INTRAVASCOLARI
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36
CATETERI OMBELICALI
UPDATE
2011
Non si possono formulare raccomandazioni riguardo
alla opportunità di tentare di salvare un catetere
ombelicale infetto somministrando antibiotici
attraverso il catetere.
Problema irrisolto
Un catetere ombelicale può essere sostituito se mal
funzionante, a patto che non vi sia altra indicazione
alla rimozione del catetere e che la durata totale
della cateterizzazione non abbia superato i 5 giorni
per i cateteri arteriosi ombelicali o i 14 giorni per i
cateteri venosi ombelicali.
Categoria II
UPDATE SUI DISPOSITIVI INTRAVASCOLARI
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37
UPDATE 2011
CATETERI ARTERIOSI PERIFERICI E
DISPOSITIVI PER IL MONITORAGGIO
PRESSORIO PER PAZIENTI ADULTI E
PEDIATRICI
Negli adulti l’uso dell’arteria radiale, brachiale e dorsale del
piede è preferibile rispetto all’arteria femorale o ascellare al
fine di ridurre il rischio di infezione.
Categoria IB
In età pediatrica, l’arteria brachiale non dovrebbe essere
usata. Le arterie radiale, dorsale del piede e tibiale posteriore
sono preferibili rispetto alle arterie femorali o ascellari.
Categoria II
Durante l’impianto di un catetere arterioso periferico si
dovrebbe usare almeno cappello, mascherina, guanti sterili ed
un piccolo telo fenestrato.
Categoria IB
UPDATE SUI DISPOSITIVI INTRAVASCOLARI
Roma 27 gennaio 2012
38
UPDATE 2011
CATETERI ARTERIOSI PERIFERICI E
DISPOSITIVI PER IL MONITORAGGIO
PRESSORIO PER PAZIENTI ADULTI E
PEDIATRICI
Durante l’impianto di cateteri arteriosi femorali o
ascellari, dovrebbero essere adottate le massime
precauzioni di barriera.
Categoria II
Sostituire il catetere arterioso solo quando c’è
un’indicazione clinica.
Categoria II
Rimuovere il catetere arterioso non appena non è più
necessario.
Categoria II
UPDATE SUI DISPOSITIVI INTRAVASCOLARI
Roma 27 gennaio 2012
39
SOSTITUZIONE
DEI SET DI
UPDATE 2011
INFUSIONE
LINEE GUIDA CDC 2002
LINEE GUIDA CDC 2011
Cambiare i set per infusione, non
più frequentemente che ad
intervalli di 72 ore a meno che
non sia sospettata o
documentata una infezione
associata a catetere.
Categoria IA
A meno che i set non siano stati
utilizzati per la infusione di
sangue, emoderivati o emulsioni
lipidiche, sostituire i set di
infusione usati in continuo
(comprendendo nel set anche
tutti i dispositivi aggiunti, quali
rubinetti, rampe, connettori,
prolunghe, etc.) non più
frequentemente che ogni 96
ore ma almeno ogni 7 giorni.
Categoria IA
UPDATE SUI DISPOSITIVI INTRAVASCOLARI
Roma 27 gennaio 2012
40
CONNETTORI
PER
UPDATENEEDLE-FREE
2011
CATETERI INTRAVASCOLARI
Sostituire i NFC (needle –free connector) con lo stesso intervallo dei
set di infusione. Cat. II
Ridurre al minimo il rischio di contaminazione strofinando la
porta di accesso con un antisettico appropriato (clorexidina,
iodo-povidone, uno iodoforo, o alcool al 70%) e accedere al
sistema utilizzando soltanto dispositivi sterili. Cat. IA
Usare un NFC (needle –free connector) per accedere ai set di
infusione. Cat. IC
In termini di rischio infettivo, i NFC con valvola tipo splitseptum sembrano preferibili a quelli con valvola meccanica.
Cat. II
UPDATE SUI DISPOSITIVI INTRAVASCOLARI
Roma 27 gennaio 2012
41
MIGLIORAMENTO
UPDATE
2011 DELLA
PERFORMANCE
Adottare iniziative ospedale-specifiche o
multicentriche finalizzate al miglioramento della
performance in ambito della prevenzione delle
infezioni; ad esempio utilizzando BUNDLES che,
raggruppando insieme molteplici strategie, possano
aumentare la compliance del personale nei confronti
della adozione di comportamenti e tecnologie
raccomandati sulla base delle evidenze scientifiche.
Cat. IB
UPDATE SUI DISPOSITIVI INTRAVASCOLARI
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43
IL BUNDLE PER LA
PREVENZIONE
DELLE INFEZIONI
CORRELATE AI
CATETERI VENOSI
CENTRALI
UPDATE SUI DISPOSITIVI INTRAVASCOLARI
Roma 27 gennaio 2012
44
WHAT IS2011
BUNDLE?
UPDATE
1.
2.
3.
Un insieme di raccomandazioni cliniche che, se
applicate in maniera simultanea, assidua e
controllata da ogni operatore per ogni paziente,
è in grado di minimizzare o azzerare
determinate complicanze, garantendo il miglior
outcome possibile.
È fondamentale che un ‘bundle’ sia costituito da
un numero limitato di raccomandazioni (da
quattro a sette), ognuna delle quali sia di per sé
fortemente basata sulla evidenza
L’approccio è “ALL OR NONE”
UPDATE SUI DISPOSITIVI INTRAVASCOLARI
Roma 27 gennaio 2012
45
PERCHÉ
IMPLEMENTARE
IL
UPDATE
2011
BUNDLE?
In numerosi lavori internazionali, l’adozione
sistematica e continuativa di un semplice ‘bundle’ di
poche raccomandazioni per la prevenzione delle
infezioni associate a catetere venoso ha comportato
una riduzione drastica e talora addirittura un
azzeramento della incidenza di tale complicanza, con
rilevante vantaggio clinico e aziendale in termini di
mortalità, incidenza di complicanze, prolungamento
del tempo di degenza, e costi relativi e assoluti.
UPDATE SUI DISPOSITIVI INTRAVASCOLARI
Roma 27 gennaio 2012
46
Prevention of catheter-related infection: toward zero risk?
Walter Zingg, Bernhard Walder and Didier Pittet
Current Opinion in Infectious Diseases 2011
UPDATE SUI DISPOSITIVI INTRAVASCOLARI
Roma 27 gennaio 2012
47
PERCHÉ
IMPLEMENTARE
IL
UPDATE
2011
BUNDLE?
 Ridurre variazioni nella prassi
 Costruire un ambiente collaborativo per facilitare
il cambiamento
​
 Promuovere la capacità di risolvere i problemi
degli operatori
UPDATE SUI DISPOSITIVI INTRAVASCOLARI
Roma 27 gennaio 2012
48
MA QUALE BUNDLE
PER LA
PREVENZIONE
DELLE INFEZIONI
ASSOCIATE AI
DISPOSITIVI
INTRAVASCOLARI?
UPDATE SUI DISPOSITIVI INTRAVASCOLARI
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49
EVIDENCE
BASED
JHH 5 STEPS
UPDATE
2011
TO PREVENTING CRBSI
Institute For Healthcare
Improvement’s, 2005
•
•
•
•
•
Igiene delle mani
Massimo utilizzo delle precauzioni barriera all’atto
dell’inserimento del catetere da parte dell’operatore
sanitario
Antisepsi della cute con Clorexidina 2% in alcool
Selezione del sito ottimale per l’inserimento del
catetere
valutazione giornaliera della necessità di
mantenimento del catetere venoso centrale, con
pronta rimozione quando questa viene a cessare.
UPDATE SUI DISPOSITIVI INTRAVASCOLARI
Roma 27 gennaio 2012
50
IL PROBLEMA OGGI
NON È
'COSA FARE',
MA PIUTTOSTO
COME FARLO
UPDATE SUI DISPOSITIVI INTRAVASCOLARI
Roma 27 gennaio 2012
51
STRATEGIE
PREVENZIONE
UPDATEDI2011
CENTRAL LINE RELATED BLOOD STREAM
INFECTION
Im
pl
em
en
ta
zi
on
e
de
lb
un
dl
e
Co
m
UPDATE SUI DISPOSITIVI INTRAVASCOLARI
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pl
ia
nc
e
qu
ot
id
ia
n
a
al
bu
nd
le
52
UPDATE 2011
COMPLIANCE QUOTIDIANA AL
BUNDLE:
DOPO L’INSERIMENTO: QUALE CURA?
•
•
•
•
•
•
•
•
Igiene delle mani ogni volta che … Categoria IB
Coprire il sito di emergenza del catetere con garze sterili o
medicazioni trasparenti semipermeabili sterili. Categoria IA
Non utilizzare pomate antisettiche. Categoria IB
Disinfettare punto di raccordo, connettori e porte d’accesso al
catetere con clorexidina, iodo-povidone, uno iodoforo, o alcool al
70%) e accedere al sistema utilizzando soltanto dispositivi sterili
Categoria IA
Usare un feltrino a lento rilascio di clorexidina per i siti di
emergenza dei cateteri a breve-termine – limitatamente ad adulti e
bambini > 2 mesi. Categoria 1B
Non è possibile formulare raccomandazioni sulla opportunità di
utilizzare altri tipi di medicazioni a lento rilascio di clorexidina.
Problema irrisolto
Sostituire la medicazione del sito del catetere ogni qual volta essa
sia bagnata, staccata o sporca. Categoria IB
Usare un dispositivo di fissaggio sutureless al fine di ridurre il
rischio di infezione per i cateteri intravascolari. Categoria II
UPDATE SUI DISPOSITIVI INTRAVASCOLARI
Roma 27 gennaio 2012
53
CHI UPDATE
DIMOSTRA 2011
L’EFFICACIA DEL
BUNDLE CENTRAL LINE?
Un intervento multimodale ha comportato una
notevole e rapida riduzione (fino al 66%) dei tassi di
infezione da catetere sangue che è stato mantenuto
per tutto i 18 mesi del periodo di studio.
UPDATE SUI DISPOSITIVI INTRAVASCOLARI
Roma 27 gennaio 2012
54
UPDATE 2011
QUALI ALTRE STRATEGIE POSSONO VENIRCI
IN AIUTO?
La Strategia chiave è rappresentata dalla gestione dei
materiali e da persone chiavi che facilitano l'acquisto
di prodotti necessari.
Avere a disposizione dei kit per l’inserimento di un
dispositivo intravascolare, che garantiscano la
sterilità durante la procedura di tutti i materiali.
Non avere timore di ricorrere alle nuove tecnologie
appena validate ma sicuramente efficaci in quanto
supportate da ampia letteratura…
UPDATE SUI DISPOSITIVI INTRAVASCOLARI
Roma 27 gennaio 2012
55
La medicazione del sito d’inserzione
secondo le ultime linee guida
BIBLIOGRAFIA
UPDATE
2011
CDC (2002) “Guidelines for the Prevention of Intravascular Catheter-Related
Infections”
RNAO (2004) “Assessment and Device Selection for Vascular Access”
RNAO (2005) “Care and Maintenance to Reduce Vascular Access Complications”
Febbraio (2007) Epic 2 “National evidence based guidlines for preventing Health-care
associated infections in NHS Hospitals in England”; Journal of Hospital Infection” 65S,
S1-S64
13 Agosto (2007)M.C. Byrnes and C. M. Coopersmith “Prevention of catheter-related
blood stream infection”
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UPDATE SUI DISPOSITIVI INTRAVASCOLARI
Roma 27 gennaio 2012
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Roma 27 gennaio 2012
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