FONDI&SICAV Anno 5 - Numero 42 - Maggio 2012 FONDI&SICAV - MAGGIO 2012 - N. 42 - LA GRANDE FORZA DELL IT CONOSCERE PER INVESTIRE AL MEGLIO La grande forza dell’It Chi vince e chi perde nella nuova rivoluzione hi-tech Etf India Gli strumenti per puntare sulla futura economia leader Consensus sui paesi emergenti Con il fiato sospeso sulla Cina Editoriale Cosa cambierà in Europa? e elezioni di questo fine settimana sia in Francia sia in Grecia hanno decretato il trionfo di chi, cavalcando la crisi che stiamo vivendo, si è posto contro sfruttando l’evidente malcontento popolare. Contro l’euro, contro la Bce, contro la Germania ovvero quelle forze che fino a oggi controllavano l’Europa unita solo sulla carta e nella moneta. Che cosa succederà a partire da oggi? Questa è la domanda che i risparmiatori si devono porre e in funzione della risposta che si daranno impostare le proprie strategie di investimento. Indipendentemente dalle reazioni di breve termine, presumibilmente cambieranno alcuni equilibri, anche se non ci aspettiamo stravolgimenti. Che cosa comporteranno sui mercati questi cambiamenti? Vedranno la luce i famosi eurobond di cui si parla da lungo tempo come medicina per l’euro malato? Come reagirà il nuovo premier francese all’immediato monito giunto da Berlino a non toccare il patto di bilancio europeo che Hollande in campagna elettorale ha più volte detto di volere rivedere? L Di interrogativi ce ne sono già molti e a questi dobbiamo aggiungere quelli riguardanti la Grecia, dove le elezioni hanno completamente cambiato lo scenario politico. In un clima generale dove già prevaleva l’incertezza non è certamente lo scenario ideale. Però ormai anche i risparmiatori si sono abituati a convivere con le crisi che si stanno susseguendo negli ultimi anni. L’importante è ragionare sempre in termini di scenari che ci si aspetta e in base a quelli creare portafogli di investimento, portafogli che dovranno essere diversificati nelle varie componenti. Diversificazione che non dovrà però essere solo sulla carta scegliendo prodotti con un’etichetta diversa, ma che sia reale, che verifichi quanto le singole componenti siano tra loro correlate, che preveda l’inserimento anche di investimenti che non saranno magari il massimo in termini di redditività se tutto va bene, ma che però possano essere un buon paracadute quando tutto diventa negativo. Creare portafogli simili non è semplice, implica un lavoro di analisi complesso, però sarà sempre più necessario. GIUSEPPE RICCARDI Ripresa, è solo una parola oprattutto dopo le elezioni francesi, ma anche nei paesi dove non si è votato, ormai la frase «lavorare per la ripresa» è quella più pronunciata, quasi una sorta di mantra che sta percorrendo l’Europa. Dopo la fase del rigore, che di risultati ne ha prodotti pochini, adesso è la fase della ripresa. Persino la Merkel, che certamente finora non ha fatto di questo tema il suo cavallo di battaglia, sta cominciando a parlare di investimenti. Ma come sempre accade, gli slogan non hanno un grande significato o quanto meno restano spesso espressioni vuote. E altrettanto rischia di accadere anche in questo caso. Vediamo perché. Uno stato o una banca centrale che dello stato è comunque espressione non hanno poi molti mezzi per avviare lo sviluppo. Il più classico è abbassare i tassi. E su questo punto è già stato raschiato il fondo del barile: oltre non si può certo andare. Un altro mezzo è ampliare la massa monetaria, con conseguente crescita dell’inflazione. Ma anche questa strategia, in parte avviata in Europa con il programma Ltro e portata avanti negli Usa con grande determinazione con il Qe, non ha certo dato grandi risultati sul piano dello svi- S ALESSANDRO SECCIANI luppo. Si è trattato più di mosse difensive per non fare saltare il sistema bancario e i conti dello stato, che di vere mosse per lo sviluppo. Un altro sistema che lo stato ha per fare ripartire l’economia è defiscalizzare, ma in questo momento, dopo anni di incremento del peso fiscale, non sembra molto praticabile un’inversione a 180 gradi. Specie se si considera l’elevato indebitamento degli stati occidentali. Infine un ulteriore sistema è lanciare coraggiosi piani di spese per infrastrutture e altri lavori pubblici, che andrebbero a impattare in maniera positiva sui conti delle imprese e sull’occupazione. Forse, mobilitando il risparmio privato, che ancora esiste, qualche cosa si potrebbe ottenere, ma non si tratta sicuramente di operazioni che si fanno in tempi brevi. E non è detto che avrebbero un impatto così forte: nel New deal degli anni ‘30 i risultati di questa politica furono mediocri. Quindi, per concludere, attenzione a parlare di crescita: se non si dice come e con quali risorse, rischia di essere l’ennesimo trucco per guadagnare un po’ di tempo e vincere un’elezione in più. FONDI&SICAV/Maggio 2012 3 Sommario Maggio 2012 I portafogli degli operatori 8 Una fase complessa da decifrare Aprile e l’inizio di maggio hanno fatto tornare di attualità diversi problemi: le difficoltà dell’Eurozona, la ripresa poco convincente degli Stati Uniti e lo sviluppo modesto degli emergenti. Occorre grande cautela nelle scelte più rischiose La grande forza della information technology - Un settore che sovraperforma 16 Addio bolle L’high-tech ha rappresentato la vera sorpresa di questi anni difficili e ha fatto nettamente meglio della media del mercato, al punto che il Nasdaq composite è tornato dopo oltre un decennio sopra quota 3.000. Ma occorre sapere scegliere con oculatezza: alcune società stanno guidando i profondi mutamenti di tutto il comparto, come Apple e Samsung, mentre veri e propri colossi come Google o Microsoft appaiono meno brillanti che in passato. Altri ancora, come Nokia e Lg, sono addirittura in difficoltà. In questo contesto, secondo gli analisti, le quotazioni dei titoli migliori sono tuttora interessanti e suscettibili di ulteriori miglioramenti Etf - L’India 28 Cinque strumenti per andare a Mumbai Per investire in questo paese in grande sviluppo, che in 40 anni dovrebbe diventare la prima economia mondiale, ci sono sul segmento EtfPlus di Borsa Italiana alcuni Exchange traded fund che replicano indici collegati ai principali titoli del National Stock Exchange of India. Ma non tutti fanno capo agli stessi benchmark & PROMOTORI CONSULENTI FONDI&SICAV PROMOTORI&CONSULENTI Maggio 2012 PROMOTORI&CONSULENTI 34 40 Il 21° anniversario della creazione dell’Albo Dal passato un grande futuro Il 21° anniversario della creazione dell’Albo/2 Un pianificatore a 360° gradi I promotori finanziari in Italia compiono 21 anni «Una professione con una storia e un futuro» 4 FONDI&SICAV/Maggio 2012 48 Copernico sim Consulenza tra mito, realtà e qualche bugia Fondi&Sicav n. 42 Fondi obbligazionari - Emerging corporate bond 50 L’altro debito emergente Anche se non mancano i rischi, la maggior parte delle obbligazioni societarie nei paesi in via di sviluppo ha un livello di affidabilità non inferiore a quello degli stessi titoli delle economie avanzate e rendimenti nettamente superiori. Si tratta di un’asset class ancora poco presente nei portafogli degli investitori, ma che appare destinata a una crescita di notevole interesse negli anni a venire Consensus degli analisti e dei gestori - I paesi emergenti 56 La Cina al bivio È soprattutto nelle mani del Dragone, in bilico fra crisi economica dura e ristrutturazione soft verso un modello economico più equilibrato, la ripresa degli emerging market. Forti problemi arrivano comunque anche dal Brasile e dall’India,che hanno recentemente presentato dati di crescita inferiori alle aspettative. In questo contesto dagli operatori non arrivano segnali chiari e prevale l’incertezza, anche se viene considerato un buon segnale il fatto che nel mese di aprile la Borsa di Shanghai è stata una delle poche positive del pianeta Osservatorio immobiliare - La locazione di immobili terziari e produttivi 64 Solo nei centri direzionali Nell’area di Milano, gli uffici in stabili realizzati in aree ad hoc mantengono con fatica i canoni di affitto sui livelli degli anni passati, mentre quelli posti in edifici a uso polivalente vedono un netto ribasso. Decisamente in crisi anche il settore dei capannoni industriali, per i quali trovare un locatario è sempre più difficile Osservatorio previdenza - Due decenni di cambiamenti 68 La pensione? Una chimera... Dopo la riforma Dini del 1995, comprendere quando andare in pensione e soprattutto con quanto è diventato molto difficile. I cambiamenti sono stati continui e soprattutto l’ultima legge dell’attuale governo ha aggiunto una serie di incognite. A essere penalizzate sono state soprattutto le donne e nel futuro è probabile che sarà sempre peggio Le rubriche 3 Editoriale 6 Radar finanziario 12 Notizie in breve 72 My life, My style FONDI&SICAV/Maggio 2012 5 Radar finanziario Regno Unito, il valore aggiunto dei fund manager Una ricerca condotta da Inalytics su 760 equity fund ha quantificato per la prima volta in modo empirico il valore aggiunto apportato dai money manager. È risultato che è mediamente intorno al 5%. Le performance medie annualizzate dei manager presenti nei primi due quartili sono di 242 punti base(102 sopra la media), mentre quelle dei due ultimi quartili sono di -238 punti base (-101 rispetto alla media). Una differenza di 480 punti base, appunto. Stati Uniti, dove vanno gli Aum dei fondi sovrani Secondo i dati Preqin, gli Aum dei fondi sovrani sono passati da 3,98 trilioni di dollari del 2011 ai 4,62 del 2012. Il 46% dei fondi investe in private equity attraverso fondi committenti, mentre un altro 11% vi investe direttamente. Il 76% dei fondi sovrani cerca occasioni in investimenti nel Nord America, il 72% si espone al rischio Europa e il 62% ha investimenti focalizzati sull’area asiatica. Cile, semplificazione normativa Nell’intento di porsi sempre più come leader finanziario dell’America Latina, il governo cileno ha presentato una proposta di legge per semplificare l’apparato normativo del risparmio gestito e ridurre la tassazione. In generale, il documento contiene linee guida per la classificazione dei fondi, i requisiti dei manager, il trattamento fiscale e la management fee. Particolari facilitazioni sono riservate agli investitori stranieri. Africa, fondo focus sull’intero continente Franklin Templeton sta per lanciare un fondo off-shore con focus sull’Africa e si aspetta una crescita del 7% annuo per i prossimi 20 anni. Mark Mobius, gestore e direttore esecutivo di Templeton emerging market group, crede che l’Africa sia un frontier market interessante per la forte crescita economica, l’aumento della domanda di risorse naturali e un crescente livello dei consumi. 6 FONDI&SICAV/Maggio 2012 Svizzera, nuove regole sugli hedge fund Dal 2013 il settore degli hedge fund svizzeri diventerà uno dei più regolati a livello europeo, grazie alla normativa introdotta dal Finma (National markets regulator) che dovrà essere applicata entro il 2013. Questa colpirà soprattutto i fondi di piccole dimensioni che vedranno aumentare notevolmente i costi per essere compliant. I punti più controversi sono la necessità per i fondi non domiciliati di avere un ufficio di rappresentanza stabilmente presente in Svizzera per potere essere collocati e la condivisione delle informazioni in seguito agli accordi presi dal governo con diverse giurisdizioni estere. Asia, un Ucits a propria misura Per ora sono solo discussioni, ma si sta facendo largo in Asia l’idea di creare una struttura di fondo su misura per l’investitore asiatico. Secondo gli operatori locali, infatti, la struttura Ucits, il cui 30% delle vendite è effettuato fuori dall’area europea, non sarebbe perfettamente adatta all’investitore asiatico. Inoltre, la crisi del debito sta facendo barcollare la fiducia nei confronti dell’Europa. Kuwait, un mercato di frontiera sofisticato Il Kuwait è considerato un frontier market molto sofisticato. Presenta 214 società quotate e mediamente sono negoziati ogni giorno 90 milioni di dollari. Nel 2010, Msci Kuwait index ha guadagnato fino al 45%, mentre, a causa dello stop dei l’M piani di sviluppo del governo, ha ceduto circa il 15% nel 2011. Anche se rimangono perplessità sulla conduzione politica della terza economia dell’area Mena, gli esperti sono positivi su un orizzonte temporale medio-lungo. I portafogli degli operatori Una fase complessa da decifrare Aprile e l’inizio di maggio hanno fatto tornare di attualità diversi problemi: le difficoltà dell’Eurozona, la ripresa poco convincente degli Stati Uniti e lo sviluppo modesto degli emergenti. Occorre grande cautela nelle scelte più rischiose La visione bilanciata di Mc gestioni sgr Ancora sugli Usa 8 FONDI&SICAV/Maggio 2012 l mese scorso abbiamo accennato che sarebbe I tassi ai minimi storici almeno fino al 2014 ed è sta- potuta iniziare una fase di probabili prese di be- to lo stesso Bernanke a non escludere, nell’incon- neficio, legata a un aumento di volatilità per i tro del 25 aprile, ulteriori passi, anche non conven- mercati più rischiosi. Ci eravamo quindi posiziona- zionali, qualora la congiuntura lo rendesse neces- ti, in termini di strategia di portafoglio, su compar- sario. Tutti i principali indicatori macroeconomici ti più prudenti, alleggerendo in maniera sostanzia- sono tenuti sotto controllo dalle autorità Usa com- le la componente azionaria europea a vantaggio di preso il tasso di inflazione e quello di disoccupazio- quella americana e puntando sulla diversificazione ne, in progressivo miglioramento. La stagione degli settoriale con preferenza per i titoli tecnologici, utili si sta rivelando inoltre abbastanza favorevole biotecnologici e i beni voluttuari. A posteriori pos- per le imprese. Sono questi i motivi che ci spingo- siamo affermare che questa scelta si è rivelata pre- no a privilegiare i mercati americani nell’asset allo- miante: proprio i titoli europei hanno risentito cation di portafoglio: riteniamo che investire in maggiormente di un peggioramento del contesto Usa con una copertura dinamica del rischio di macroeconomico, mentre la crisi del debito non ha cambio (superiore al 50%) sia la scelta più pruden- allentato la sua morsa speculativa, questa volta ali- te da compiere sui listini azionari. mentata dalle elezioni politiche francesi e greche. Le piazze europee, dopo l’importante rally di I mercati europei sono pertanto ancora condizio- inizio anno, stanno generando rischio, che è indot- nati dalle vicende politiche che andranno a impat- to più da fattori esogeni (elezioni politiche) che dal tare sulla sostenibilità della moneta unica, anche vero stato di salute delle imprese; non scordiamo se lo scenario peggiore di ritorno alle vecchie valu- inoltre che l’Europa core in aggregato andrà ad af- te non sembra in alcun modo convincente. frontare alcuni trimestri di recessione e soffrirà per In America il quadro complessivo, sia macro sia il mercato del lavoro per l’intero 2012, con tassi di fondamentale, appare migliorativo: le autorità disoccupazione in leggero e costante aumento. Di- monetarie garantiranno la liquidità al mercato con scorsi completamente differenti meritano Regno Investimento Tipo Macroarea Area Stile Peso Absolute return Flex Generico Generico 5 Franklin Us Opportunities Fund I Eur Eur Azionario America Nord America Growth 8 Etf Db X-Trackers Msci Usa Total Return Index Eur Azionario America Nord America Blend 8 Gamax Funds - Maxi-Fonds Asien A Azionario Asia Ex Giappone Globale 4 Hsbc Gif Thai Equity Ist Usd Azionario Emergenti Asia Tailandia 4 Credit Suisse Equity Fund (Lux) Small And Mid Cap Germany I Ist Eur Azionario Europa Euro Germania 5 Threadneedle European Quantitative Equities Ie Eur Eur Azionario Europa Euro Globale 5 Morgan Stanley Global Brands Hedged Share Class Acc Ist Eur Azionario Mondiale Globale Generico 10 Lemanik Sicav - Mc Wld Port Eqs Cap Ist Eur Acc Eur Azionario Mondiale Globale Generico 6 Etf Lyxor Nasdaq 100 Azionario Settoriale America Generico 5 Lemanik Sicav - Mc Dynamic Flex Ist Eur Acc Eur Flessibile Mondiale Generico Generico 5 Mc Fdf Flex High Volatility Eur Flessibile Mondiale Generico Generico 5 Generali Am Euro Bond B Acc Eur Obbligazionario Diversificati Euro Blend 10 Templeton Global Bond Fund Euro Hedged Obbligazionario Diversificati Globale Blend 10 Mc Fdf High Yield Eur Obbligazionario Emergenti Hard Currency Blend 10 Amundi Volatility World Equities Acc Usd Ist Usd Unito e Svizzera. Il portafoglio azionario privilegia anni) e quello breve, proprio perché le emissioni di strutturalmente l’area Usa e mantiene ampia la di- breve periodo sono state quelle maggiormente fa- versificazione. La nostra preferenza è per le grandi vorite, direttamente impattate sia dagli acquisti capitalizzazioni, i settori legati al lusso e al franchi- Bce, sia da quelli bancari. La parte residuale del sing. Sottopeso di Europa con preferenza per Ger- portafoglio è da gestire in maniera attiva tra emis- mania e, in via residuale, Svizzera e Uk. La compo- sioni dei paesi emergenti e i titoli legati all’infla- nente emergente è tatticamente da evitare. zione. Riteniamo che il processo di normalizzazio- Il comparto obbligazionario governativo area ne sia ancora in corso: il barometro del rischio euro continua a impattare direttamente sulle sor- (spread Btp-Bund) è tornato ad allargarsi nelle ul- ti dei titoli più rischiosi; il comparto è, a tutti gli time sedute. Di certo i mercati finanziari non si ac- effetti, parte attiva della crisi del debito. Preferia- contenteranno di austerità ma cercheranno la cre- mo il tratto medio di curva governativa euro (5-7 scita economica. I Azionario 55% 30% 10% 5% Obbligazionario Flessibile Absolute return La visione bilanciata di Bnp Paribas Investment Partners sgr Difficoltà per l’Europa stato l’intensificarsi della crisi sovrana euro- È croeconomici spesso discordanti hanno contribui- pea a guidare i mercati nel corso del mese di to, in taluni momenti, ad aumentare il nervosismo aprile. Gli annunci della Spagna in tema di degli investitori. budget pubblico e l’andamento delle aste dei tito- Nel loro complesso, i mercati azionari hanno li hanno catalizzato l’attenzione degli investitori chiuso il mese in discesa a -1,77% (Msci World in alimentando la volatilità e condizionando negati- valuta locale). Ma se gli Stati Uniti sono riusciti an- vamente la performance degli attivi rischiosi. A fi- cora una volta ad arginare le perdite, chiudendo il ne mese, a pesare è stata inoltre la decisione dell’a- mese in lieve calo (-0,73%), una sorte diversa è toc- genzia di rating Standard & Poor di abbassare il suo cata all’Europa che, mediamente, ha perso il 3,11% giudizio sul debito spagnolo e sulle emissioni delle (da segnalare da un lato la buona tenuta di alcuni banche locali. Negli Stati Uniti la pubblicazione del paesi nordici, della Svizzera, del Regno Unito e in dato occupazionale e di quello sul Pil del primo tri- parte della Germania, che ha perso il 3,58%, e la mestre dell’anno hanno sostanzialmente deluso le pessima performance della Spagna, -12,81%, e del- attese degli economisti, mentre in Cina i dati ma- l’Italia, -7,97%). Tra i paesi sviluppati, il Giappone FONDI&SICAV/Maggio 2012 9 I portafogli degli operatori Equity 50% 26% 5% Alternative 19% Bond Money market ha perso circa il 6%. I mercati emergenti sono scesi sere fatto di più per adempiere agli impegni presi». mediamente dello 0,86% (Msci Em in valuta locale): E ha aggiunto Bernanke, lasciando aperta la porta ottima la performance del mercato cinese a un nuovo allentamento monetario: «Siamo pron- (+3,46%), mentre le perdite maggiori sono state ti, se necessario, a dare maggiore sostegno se la si- quelle di Taiwan (-5,17%) e del Brasile (-3,39%). tuazione economica lo dovesse richiedere». A inizio In tema di politica monetaria, il 24-25 di apri- mese, il 4, in occasione del consueto appuntamen- le la Fed ha lasciato inalterati i tassi sui fondi fede- to mensile del Consiglio dei governatori della Ban- rali tra lo 0 e lo 0,25% e ha confermato che nei ca Centrale Europea, il presidente Mario Draghi ha prossimi trimestri la crescita rimarrà «moderata», mantenuto il tasso refi all’1% per il quarto mese poiché il tasso di disoccupazione, sebbene in gra- consecutivo. La Banca Europea è apparsa molto duale diminuzione, rimane ancora elevato. Il presi- cauta sulla situazione economica locale che, nono- dente Bernanke ha espresso i suoi timori in relazio- stante la stabilizzazione mostrata nei primi mesi ne all’andamento della crisi del debito nell’Eurozo- dell’anno, rimane fragile e ha evidenziato qualche na, ricordando «le ulteriori tensioni sui mercati in timore in relazione all’inflazione che dovrebbe ri- Italia e in Spagna nelle ultime settimane» e che, manere al di sopra del suo target per tutto il 2012. nonostante i passi in avanti compiuti in Europa, Il presidente Draghi ha quindi invocato, a fine me- come il fiscal compact e il firewall realizzato per se, l’adozione di un piano per la crescita della zona frenare il contagio, tutto ciò non basta: «Deve es- euro, invitando le autorità politiche a varare riforme strutturali di medio-lungo termine in grado di Categoria Equity % portafoglio 1,5 Money Market Alternative 10 Parvest Equity Brazil Codice LU0265342161 rilanciare le singole economie. I rendimenti dei titoli di stato americani e tede- Bnp Paribas L1 Equity China Usd LU0158989417 schi a 10 anni sono scesi entrambi (29 e 13 punti 3 Bnp Paribas L1 Equity World Emerging Usd LU0158835883 base circa rispettivamente) a conferma di un qua- 5 Bnp Paribas L1 Opportunities Usa Usd LU0377126635 dro congiunturale complesso a causa soprattutto 5 Bnp Paribas L1 Opps. Usa H Eur Cap Eur LU0377125157 del riemergere delle tensioni in tema di crisi sovra- 5 Bnp Paribas L1 Equity Usa Small Cap Usd LU0159663862 na (in Spagna lo spread è andato nel mese da 356 a 4 Bnp Paribas L1 Equity Europe Health Care Eur LU0159031557 410, mentre in Italia si è passati da 332 a 395). 2 Bnp Paribas L1 Equity Europe Eur LU0158838390 Sui mercati valutari, l’euro ha perso lo 0,74% 2 Bnp Paribas L1 Eq Consum Goods World € LU0080609679 sul dollaro. Il ritorno dell’avversione per il rischio 2 Bnp Paribas L1 Small Caps Europe LU00158838804 ha favorito anche lo yen, che ha guadagnato cir- 2 Bnp Paribas L1 Real Estate Securities Pacific LU0291292315 ca il 3,15% sul dollaro e il 3,89% sull’euro. 2 Bnp Paribas L1 Equity Russia Eur LU0269742671 5 Bnpp L1 Diversified World Stability C C LU0132151621 3 Bnpp L1 Model 4 Acc LU0377116081 5 Bnp Paribas L1 Green Future Eur LU0251281688 2 Bnp Paribas L1 Equity Europe Emerging Eur LU0158839877 5 Parvest Bond Euro Government C LU0111548326 4 Parvest Convertible Bond Asia LU0102025151 1 Parvest Bond Euro Corporate C LU0131210360 preferenza relativa per gli Stati Uniti per il loro ca- 3 Parvest Bond World Emerging C LU0089276934 rattere difensivo e, come nel mese precedente, per 3 Bnpp L1 Bond World Emerg Local C C LU0251280011 il Giappone. Siamo rimasti positivi sulle azioni 3 Bnpp L1 Bond World High Yield C C LU0377069652 emergenti, i cui fondamentali rimangono di buo- 2 Parvest Bond Usa High Yield LU0111550496 na qualità, e in particolare su Cina e Brasile. Sui 5 Parvest Bond World Inflation-Linked LU0249367086 governativi continuiamo a essere neutrali, nono- 5 Bnp Paribas Insticash Eur LU0094219127 stante le valutazioni, preferendo Bund e Gilt. Ab- 9 Parworld Euro Short Term Fixed Income LU0377911648 biamo ridotto l’esposizione al credito sia Ig sia Hy, 5 Bnp Paribas Money Prime Euro FR0010092528 che tuttavia sono rimasti sovrappesati. A sinistra il 5 Parvest Multi Assets 4 (Usd) C LU0347703281 nostro portafoglio bilanciato. 1,5 Bond Fondi Bnp Paribas raccomandati FONDI&SICAV/Maggio 2012 A metà aprile, abbiamo mantenuto l’ atteggiamento tatticamente più aggressivo preso il mese precedente. credendo in un possibile rimbalzo tecnico degli attivi rischiosi dopo la correzione significativa delle prime settimane del mese. Siamo rimasti neutrali sulle azioni sviluppate, ma con una I La visione bilanciata di Pictet funds Turbolenze politiche l deterioramento del clima finanziario han- pressione sul ruolo della Bce, già emersa durante la no concorso dati macro deludenti in aprile campagna elettorale francese. La Fed è più aperta al e la delicata fase politica in Eurozona. Le Qe3, ma non nell’immediato. Valutazioni e redditi- elezioni in Francia, Grecia e la crisi olandese, oltre a vità degli asset rischiosi sono interessanti, ma per punire i governi in carica, distraggono l’azione di cautela tattica manteniamo l’esposizione azionaria contenimento della crisi, necessaria per rassicurare i invariata dopo la riduzione di beta ad aprile. A mercati. Se la critica del nuovo presidente francese Nei mesi scorsi, quando i premi al rischio si era- Hollande alla disciplina fiscale portasse a iniziative no normalizzati, abbiamo suggerito di contenere l’e- pro-crescita, potrebbe favorire i mercati azionari e sposizione azionaria. Oggi le valutazioni sono torna- un contenimento degli spread sovrani. Tuttavia il te più interessanti, ma suggeriamo ancora cautela margine di manovra della politica fiscale è ridotto e tattica in considerazione del quadro politico analiz- potrebbe quindi tradursi in una richiesta, più con- zato. Nel reddito fisso, oltre ai consueti temi strate- troversa, alla Bce affinché assuma un ruolo più gici, come il debito emergente in valuta locale o gli proattivo di tipo anglosassone, ipotesi per ora chia- Us high yield, abbiamo dato spazio all’Eur Short ramente respinta da Draghi. Term High Yield che compra (e, salvo imprevisti, de- Ci aspettiamo una parziale ridefinizione delle tiene a scadenza) obbligazioni corporate non ban- strategie anticrisi e quindi possibili fasi di volatilità, carie di breve o media durata (entro i quattro anni), ma anche qualche progresso verso l’integrazione fi- e quindi ha volatilità contenuta intorno al 5%. Le scale nel medio termine. I rischi immediati sono di at- obbligazioni corporate si stanno comportando be- triti politici interni (formazione di nuovi governi e ne: noi confermiamo la scelta di privilegiare le emis- parlamenti in Francia e Grecia) e forse fra stati mem- sioni non finanziare (Ig e Hy, quest’ultime in euro e bri Emu. La leadership tedesca in Eurolandia non è in dollari) onde proteggersi per quanto possibile dai discussione, ma un nodo critico potrebbe essere la problemi del debito sovrano. Allocazione per asset class I Esposizione suggerita Liquidità 0% Fondi obbligazionari 60% Fondi azionari 40% Fondi flessibili 0% Totale portafoglio 100% Codice Isin Valuta Esposizione suggerita Pictet-Short Mid-Term Bonds-R LU0167160653 Eur 10% Pictet-EUR Governments Bonds-R LU0241468122 Eur 10% Pictet-EUR Corporate Bonds Ex Financial-R LU0503630310 Eur 10% Pictet-Emerging Local Currency Debt-R EUR LU0280437830 Eur° 10% Fondi Pictet raccomandati Pictet-EUR Short Term High Yield-R LU0726357873 Eur 10% Pictet-US High Yield-R USD LU0448623362 Usd 10% Pictet-European Sustainable Equities-R EUR LU0144510053 Eur 10% Pictet-Global Megatrend Selection-R EUR LU0391944815 Eur* 10% Pictet-High Dividend Selection-R EUR LU0503634734 Eur* 10% Pictet-Digital Communication-R EUR LU0340555134 Eur* 5% Pictet-Greater China-R EUR LU0255978263 Eur* 5% Obbligazionari 60% 40% Azionari * Nav espresso in euro pur essendo parte del sottostante in valuta estera FONDI&SICAV/Maggio 2012 11 News S Spagna e la Spagna finirà per chiedere un pro- dato che la probabilità che Madrid chieda as- gramma di assistenza finanziaria simi- sistenza prima di quella data appare remota. le a quello messo in campo per l’Irlan- Dando per scontato che la Spagna si atterrà da o il Portogallo, l’ammontare dell’operazio- nei particolari al piano di riforme, i curatori ne potrebbe, secondo Hsbc, superare 450 mi- dello studio ipotizzano che lo scenario più liardi di euro. Gli autori del report pubblicato probabile tra quelli delineati sia un interven- dalla società britannica calcolano che, nel to combinato da parte della Bce e dell’Feef, peggiore degli scenari ipotizzati, la Spagna teso a evitare qualsiasi forma di salvataggio necessiterebbe di 350 miliardi di euro per ri- che possa fare lievitare il rischio di contagio portare in equilibrio il deficit e fare fronte ai all’Italia. titoli di stato in scadenza nei prossimi tre an- Per altro verso, gli analisti di Hsbc sosten- ni. A queste risorse bisognerebbe sommare gono che, anche se il 7% sui titoli governa- 100 miliardi di euro per assistere il malmesso tivi decennali viene tradizionalmente consi- settore finanziario. derato un livello insostenibile nel lungo ter- MARIANO RAJOY BREY, PRIMO MINISTRO SPAGNOLO 450 miliardi per il salvataggio Una somma di queste dimensioni non po- mine, il basso ammontare complessivo del degli impegni fiscali da parte delle comunità trebbe essere coperta dalle risorse rimaste in debito pubblico spagnolo permetterà al paese autonome o dall’arrivo di nuove sorprese rela- seno al Fondo di salvataggio (Feef), segnala di fare fronte a tassi elevati per almeno due tive all’attività economica del paese, che Hsbc, anche se l’operazione potrebbe realiz- anni. Nel report si presta molta attenzione sarebbero inevitabilmente accompagnate da zarla il nuovo Meccanismo di stabilità finan- all’intensificazione delle pressioni dei merca- riflessi negativi sullo stato di salute del siste- ziaria (Mede), che entrerà in funzione a luglio, ti derivanti da qualsiasi mancato rispetto ma bancario. I road show di FondiOnline l roadshow organizzato da FondiOnline dal titolo Tassi I bassi, volatilità, crisi dell’Eurozona, ricerca di sicurezza: quali investimenti per aggiungere valore ai portafogli? sbarca all’Investment and Trading Forum. Dopo gli appun- tamenti di Milano (28 marzo) e Padova (13 aprile), l’evento, che ha visto la partecipazione di oltre 600 operatori, tra promotori finanziari, private banker e consulenti finanziari, farà infatti tappa a Rimini il 17 maggio. Lo schema è quello sperimentato nelle precedenti edizioni: poco spazio al marketing e al singolo prodotto d’investimento e grande attenzione, invece, alle strategie utili per aiutare i profesnumerosi partecipanti non solo di approfondire le loro co- A contatto con i leader sionisti a costruire un portafoglio realmente efficiente. 12 noscenze, ma di valutare le possibili forme di investimento per cercare di affrontare al meglio una fase di mercato che ancora una volta non si preannuncia semplice. Perché l’attuale congiuntura può essere vista anche come un’op- La tavola rotonda, che ha visto la partecipazione degli portunità di crescita, a condizione che i protagonisti del ri- strategist di quattro importanti asset manager come Axa sparmio possano accedere a una corretta informazione su Im, Eurizon Capital, Janus Capital e Pictet ha permesso ai ciò che sta realmente accadendo sui mercati. FONDI&SICAV/Maggio 2012 News Una nuova iniziativa di Fondi&Sicav opo mesi di beta testing, Fondi&Sicav può final- Per questa ragione è stato deciso di mente annunciare che VideoFinanza (http://www.vi- restituire le interviste agli executive stra- D deofinanza.it/ ), il canale televisivo web dedicato al- nieri nel doppio formato, in lingua origi- la finanza, ha fatto il suo debutto in società. Questo proget- nale e in italiano. Il canale conta ormai un to è nato per fornire ai lettori una gamba informativa in più numero di interviste nell’ordine della tri- rispetto a FondiOnline, Fondi&Sicav e 361GRADI. Se infatti pla cifra, con argomenti che vanno da te- le testate flagship si caratterizzano, almeno nelle inten- matiche di tipo squisitamente commer- zioni, per un’analisi a più lungo respiro dei mercati dei ciale a commenti su vari temi azionari e capitali, VideoFinanza vuole essere uno strumento più ra- obbligazionari. All’interno del sito web, pido per seguire l’attualità delle diverse piazze finanzia- che presto dovrebbe vedere il lancio su rie. Su questo canale, infatti, si possono trovare rapide piattaforma mobile smartphone e tablet, si possono trova- interviste al gotha della gestione mondiale e del mana- re diversi canali. Oggi ne sono disponibili 10, fra cui uno gement delle aziende di gestione. «Pensiamo che il for- speciale sul Salone del risparmio, recentemente tenutosi mato video, oltre ai contenuti, catturi anche le emozioni presso l’Università Bocconi di Milano. «Riteniamo di avere fin qui compiuto un buon lavoro e Nasce VideoFinanza ci impegniamo a continuare a farlo in un formato semplice e gradevole», afferma Boris Secciani, responsabile esecutivo del progetto VideoFinanza. «Non nascondiamo un e i pensieri degli intervistati, restituendoli in una dimen- certo orgoglio per avere raggiunto, con l’intero nostro bou- sione più fisica», spiega Giuseppe Riccardi, direttore ed quet di testate, una completezza di offerta informativa ra- editore di Fondi&Sicav e di VideoFinanza. «Uno strumen- ra nel mondo editoriale italiano dedicato a temi finanziari. to informativo in più in un momento incertissimo del Il tutto in presa diretta e senza mediazioni dalle donne e quadro finanziario». dagli uomini che muovono immensi capitali sui mercati». America latina resce il numero di colossi industriali in America la- C quarta posizione viene assorbita dal Banco do Brasil (54° tina. Nella classifica stilata annualmente da Forbes della classifica generale) e la quinta dalla mining company per mettere in fila le 2 mila aziende più importanti (ancora una volta brasiliana) Vale, che recentemente ha in base ai dati di vendite, utili, asset e capitalizzazione di messo in discussione i suoi piani d’investimento in altri borsa, trovano posto 33 società brasiliane, 16 messicane, paesi del subcontinente. nove cilene, sei colombiane, due argentine, due peruviane, La top ten viene completata dalla messicana America una venezuelana e una panamense. In testa alla classifica Movil, di Carlos Slim, l’uomo più ricco del pianeta; Ecope- delle aziende latino-americane irrompe una società mista trol (137°), la società statale colombiana con una parteci- (a capitale privato e pubblico): il colosso petrolifero brasi- pazione minima in borsa (10% delle azioni); la panamense liano Petrobras, che fattura 145,9 miliardi di dollari all’an- Carnival (313°) e l’utility brasiliana Eletrobras (320°). no, ne guadagna 20,1, detiene asset per 319,4 miliardi e ha una capitalizzazione di 180. In Messico, dietro l’azienda di Slim, la medaglia d’argento va a Femsa (imbottigliatrice per Coca- Cola) e quella di bronzo alla mineraria Grupo Mexico. Le large cap ci- Tanti colossi industriali lene sono meno note agli investitori internazionali: Falabella (613° a livello globale), Cencosud (supermercati e centri commerciali) e Antarchile (industria forestale, pe- Il secondo posto tra le large cap latino-americane è 14 sca, miniere ed energia). Qualche posizione più indietro si occupato dal conglomerato brasiliano Itaù Unibanco collocano Bci-Banco Crédito, Empresas Cmpc (carta), (trentesima nella classifica mondiale) e il podio viene com- Quinenco (finanza e industria), Ccu (birra), Sqm (chimica), pletato con un’altra banca dello stesso paese, Bradesco. La Lan Airlines e Cap (miniere e siderurgia). FONDI&SICAV/Maggio 2012 La grande forza della information technology Un settore che sovraperforma Addio bolle L’high-tech ha rappresentato la vera sorpresa di questi anni difficili e ha fatto nettamente meglio della media del mercato, al punto che il Nasdaq composite è tornato dopo oltre un decennio sopra quota 3.000. Ma occorre sapere scegliere con oculatezza: alcune società stanno guidando i profondi mutamenti di tutto il comparto, come Apple e Samsung, mentre veri e propri colossi come Google o Microsoft appaiono meno brillanti che in passato. Altri ancora, come Nokia e Lg, sono addirittura in difficoltà. In questo contesto, secondo gli analisti, le quotazioni dei titoli migliori sono tuttora interessanti e suscettibili di ulteriori miglioramenti n questi anni di grandi difficoltà economiche pochi di Boris Secciani di audio-video erano poco più che sogni, nel corso di que- segmenti di mercato hanno retto come il variegato e David Tonello sto decennio molti sono divenuti realtà. A dare un’accele- I 16 mondo dell’information technology. Basti pensare al rata al cambiamento di paradigma è stata anche la rivolu- fatto che il principale indice di riferimento, il Nasdaq zione della mobilità, con l’ascesa di smartphone e tablet. composite statunitense, a fine aprile 2012 si trovava Lo sviluppo di una rete basata su dispositivi wireless e sul- per la prima volta dall’autunno del 2000 oltre la soglia di la distribuzione di contenuti tramite app scaricate da mer- 3.000, ben al di sopra dei massimi registrati dal mercato cati proprietari, come nel caso di Google e Apple, ha in- azionario nell’autunno del 2007. Ottime performance han- dotto alcuni osservatori a parlare di morte di internet co- no messo a segno anche gli indici di paesi come Taiwan e me l’abbiamo conosciuto. Ciò che è certo è che intere in- Corea del Sud, ricchi di titoli tecnologici. dustrie, dai videogiochi alla musica, per non parlare di tut- Questi sviluppi hanno indotto diversi analisti e investi- te le infrastrutture a livello di network e di gestione dei tori a parlare di una nuova età dell’oro dell’It, anche se dati, non saranno più le stesse. Non appaiono oggi più fan- vanno rilevate alcune differenze fondamentali rispetto tascientifiche le previsioni di un mondo post-pc, con tut- agli anni ‘90. Innanzitutto negli ultimi 15 anni vi è stato te le conseguenze del caso sul piano degli investimenti. un forte consolidamento a ogni livello, dall’e-commerce Non sorprende che una simile rivoluzione abbia co- alla pubblicità online e alla produzione di hardware. Ciò ha munque lasciato sul campo vincitori e vinti. Innanzitutto favorito una manciata di grossi nomi che oggi producono l’It rimane, per lo sviluppo di software e di design di pro- profitti, free cash flow e in alcuni casi anche dividendi. dotti e soluzioni, essenzialmente un’industria statuniten- L’industria è, come si usa dire, giunta a maturazione. Nel- se, mentre sul piano dell’hardware hanno compiuto un lo stesso tempo questo processo è stato però accompagna- grande salto di qualità i produttori asiatici. In questo am- to da un enorme sviluppo tecnologico, che ha portato al- bito la presenza dell’Europa non sembra eccessivamente la crescita e alla rivitalizzazione di alcuni nomi a scapito di significativa. Interessante al riguardo appare la parabola altri. Se nel corso degli anni ‘90 l’e-commerce, la digitaliz- del colosso della telefonia mobile Nokia, che ha finora tro- zazione del traffico telecom, la distribuzione via internet vato difficoltà ad adattarsi al mercato degli smartphone. FONDI&SICAV/Maggio 2012 « In questo ambito la presenza dell’Europa non sembra eccesivamente » significativa Se andiamo a osservare infatti le quotazioni di borsa, ovviamente di investimenti enormi in infrastrutture e si vede che per una Apple che è diventata il titolo a mag- in software di controllo: basti pensare a tutto il mondo giore capitalizzazione del mondo o una Samsung entrata del cloud computing, su cui gli investitori sembrano a pieno titolo fra i giganti dell’elettronica di consumo, si riporre grandi aspettative. ha una Rim o una Lg in crisi, una Microsoft relativamente Nonostante il processo di maturazione, qualche vec- meno brillante e Google che, pur ottenendo grande suc- chio vizio comunque tuttora permane: fra questi le altis- cesso con il proprio sistema operativo per la mobilità An- sime valutazioni che alcuni titoli dell’e-commerce presen- droid, non ha più messo a segno la crescita esplosiva del tano, per non parlare del mini-boom degli Ipo dei titoli passato. legati alla moda del momento, i social media, spesso finiti in maniera non troppo brillante. Da questo punto di vista TUTTO DIGITALIZZATO molto si potrà capire dall’ormai imminente quotazione di Questa rivoluzione tecnologica ha portato a forti cam- Facebook, il più importante Ipo di un titolo tecnologico dai biamenti anche nei contenuti della rete con la digitaliz- tempi di Google nel 2004. Tutto ciò serve a delineare le zazione di quasi tutto, dai libri alla televisione alla potenzialità e i rischi nell’investire in questo segmento del- musica, cui peraltro si è accompagnato un certo decli- l’economia mondiale: da una parte si tratta di uno dei pochi no della pirateria. Il fatto di avviarsi verso un mondo motori di crescita al mondo, equamente distribuita tra l’al- dove una persona può portarsi in tasca tutti i conte- tro fra mercati emergenti e sviluppati, dall’altra parte si nuti di cui ha bisogno, sia a livello ricreativo sia di lavo- tratta di un mondo in continuo movimento, decisamente ro, e dove il processo di distribuzione è sempre più cen- instabile e dove raramente le posizioni di potere vengono tralizzato e controllato da pochi player, necessita mantenute a lungo. FONDI&SICAV/Maggio 2012 17 La grande forza della information technology Un settore che sovraperforma La classifica dei fondi azionari che investono in It Perf. Ytd Volat. ann. Ytd 18,6 10,2 33.412.913 16,9 14,3 38.177.255 16,5 14,4 16,2 13,0 17.510.000 15,6 13,8 FR0010271510 56.625 15,5 11,5 Eur LU0546912030 17.575.231 15,4 11,1 Selector ManaG. Fund W&R Science & Technology A1 Eur LU0232239375 1.060 14,7 15,2 Fidelity Funds Sicav Global Technology A Dist. Eur LU0099574567 398.746.001 14,3 12,3 Vitruvius Sicav Growth Opportunities B Cap./Hedged Euro Eur LU0117772870 31.476.479 13,9 9,3 BNP Paribas L1 Equity World Technology Classic/Cap. Eur LU0076273605 63.271.348 13,2 9,9 BNP Paribas L1 Equity World Technology N Cap. Eur LU0159028090 830.073 12,9 9,9 Eurizon Capital SA EasyFund Equity High Tech R Eur LU0114066961 4.431.749 12,8 10,1 BNP Paribas L1 Equity Europe Technology Classic/Cap. Eur LU0119121928 1.893.050 12,1 15,6 Franklin Templeton IF Sicav Franklin Technology A Acc. Eur LU0260870158 50.944.700 11,8 12,9 AllianceBernstein SA Global Thematic Research Portfolio A Eur LU0252218267 10,2 12,2 Eurizon Azioni Tecnologiche avanzate Eur IT0001080669 212.146.000 8,0 12,4 BNP Paribas AM Sas BNP Paribas Technologies Cap. Eur FR0010077453 132.922.669 7,9 16,1 Oyster Sicav Technology Eur Eur LU0107981911 956.972 7,3 9,3 Descrizione Valuta Isin Janus Capital Global Technology A Acc. Eur IE0002167009 IT Asset Management IT Technology Global Cap. 1 Eur LU0100548261 BlackRock Global Funds Sicav BGF World Technology A2 Cap. Eur LU0171310443 Raiffeisen Capital Manag. Azionario Tecnologia R Acc. Eur AT0000688866 JPMorgan Funds Sicav JPM Europe Technology A Acc. Eur LU0210532015 Groupama AM SA Actions Techno Monde N Cap. Eur ING (L) Invest Sicav Information Technology P Cap. Hedged 18 Patrimonio Se analizziamo ciò che c’è da comprare sul mercato, profondo divario, con molte società consolidate e di gran- non sorprende vedere che c’è una forte disparità di valu- di dimensioni che stanno scambiando a valutazioni da un tazioni: da una parte titoli che presentano quotazioni con- punto di vista storico molto basse e a sconto rispetto al tenute (soprattutto colossi ben consolidati del settore), mercato in generale, nonostante la solida crescita degli dall’altra growth story che ricordano la bolla degli anni utili e della liquidità. Per contro, nei settori a crescita più ‘90. Interessante al proposito appare il commento di Je- veloce, come il cloud computing, le valutazioni sono alte, roen Brand, industrials, technology & telecom senior in- rispetto ai trend storici, ma allo stesso tempo va conside- vestment manager di Ing Investment Management: «Il rato che sono queste le società che manifesteranno la cre- settore nel suo complesso presenta valutazioni attraenti, scita più forte nei prossimi anni». dato che le compagnie più grandi hanno prezzi relativa- Interessante il ragionamento di Dennis Montagna, del mente bassi. Le quotazioni, in questo senso, sono interes- desk azioni Nord America di Arca sgr, che inquadra l’an- santi anche nei settori ciclici del comparto, come l’indu- damento attuale della tecnologia rispetto al passato e al stria dei chip. Comunque, c’è un profondo gap tra diversi resto del mercato: «Guardando le valutazioni nel loro con- segmenti: cloud computing e social media presentano al testo storico, il multiplo P/E del settore tecnologico è mol- contrario valutazioni altissime». to basso e ha valutazioni paragonabili a quelle degli anni Sulle stessa lunghezza d’onda anche l’analisi di Brad 1997/1998 prima della formazione della bolla Internet. Se Slingerlend, portfolio manager di Janus Global Techno- lo si raffronta con il mercato azionario complessivo, tro- logy Strategy: «Il settore It presenta al momento un viamo che la tecnologia è forse ancora più attraente in FONDI&SICAV/Maggio 2012 Fonte: www.fondionline.it Sharpe Ytd Perf. 1 anno Volat. ann. 1 anno Sharpe 1 anno Perf. 3 anni Volat. ann. 3 anni Sharpe 3 anni Perf. 5 anni Volat. ann. 5 anni Sharpe 5 anni 0,6 -2,1 22,6 0,0 62,6 21,4 0,1 19,7 25,5 0,0 0,4 4,1 23,8 0,0 77,3 20,1 0,1 0,5 23,5 0,0 0,4 7,0 21,3 0,0 61,1 19,7 0,1 5,2 22,3 0,0 0,4 16,3 21,0 0,1 54,1 18,6 0,1 -0,9 23,4 -0,0 0,4 -6,1 24,2 -0,0 73,3 22,7 0,1 1,4 24,7 0,0 0,5 11,2 17,8 0,1 56,6 17,3 0,1 11,5 19,6 0,0 0,5 6,0 20,0 0,1 70,0 20,1 0,1 24,7 24,3 0,0 0,5 4,3 23,0 0,0 52,5 19,8 0,1 3,9 21,6 0,0 0,4 12,8 20,3 0,1 63,8 18,5 0,1 19,4 21,4 0,0 0,5 4,7 20,9 0,0 66,7 19,4 0,1 29,4 20,2 0,0 0,5 12,0 18,6 0,1 56,3 18,2 0,1 10,5 20,8 0,0 0,5 11,2 18,6 0,1 53,0 18,2 0,1 0,5 15,4 17,8 0,1 56,3 17,6 0,1 7,4 20,5 0,0 0,3 -10,4 25,9 -0,0 48,6 23,4 0,1 -25,5 26,6 -0,0 0,3 11,0 22,3 0,1 81,2 20,4 0,1 43,5 23,0 0,0 0,3 -8,4 23,2 -0,0 46,4 20,2 0,1 0,2 12,8 16,6 0,1 44,9 15,3 0,1 1,7 17,8 -0,0 0,2 -12,9 25,5 -0,1 17,0 23,1 0,0 -35,7 27,4 -0,0 0,1 -6,3 24,9 -0,0 termini di valutazione in confronto agli altri settori. In dendo come forma di ricompensa agli azionisti di lunga particolare, sul piano puramente valutativo, i semicondut- data. Dopo essere già cresciuti significativamente nell’ul- tori e il segmento internet appaiono particolarmente a timo decennio, i dividendi nel settore tecnologico Usa so- sconto sulla loro media storica, mentre i servizi e i telco no quindi destinati ad aumentare in futuro. Solo il 17,9% equipment sono quelli più cari». delle società del settore presenti nell’S&P500 aveva paga- Complessivamente, comunque, si tratta di un compar- to un dividendo nel 2002, mentre nel 2011 la percentuale to, o di una serie di comparti, ormai giunto a maturazio- è arrivata al 53,5% (fonte: Factset Dividend Quarterly, 23 ne, almeno per i nomi più blasonati, con però ancora buo- marzo, 2012). Inoltre, delle 31 società che hanno già pa- ne prospettive di crescita ed elevata solidità finanziaria. gato dividendi nel 2012, otto sono gruppi It». Interessanti ad esempio le considerazioni di Peter Vander- Punta su una relativa sovraperformance anche Frede- lee, co-manager di Legg Mason Us Equity Income Fund ric Fayolle, gestore di Dws Investments: «I titoli It nel di ClearBridge advisor, del gruppo Legg Mason: «C’è sta- complesso non appaiono costosi, sia se si guarda la loro to un cambio di concezioni radicale nella Silicon Valley ne- storia in particolare, sia rispetto al mercato in generale. gli ultimi dieci anni. Pagare un dividendo non viene più ne- Però si deve riconoscere che la crescita del fatturato del cessariamente considerato come un segnale che i tuoi comparto nel suo complesso non è più di diverse volte su- giorni migliori siano alle spalle. Anzi, ora viene considera- periore alla media del mercato come in passato. Comun- to come un segnale di forza finanziaria, dato che sempre que, anche in questi termini, il settore non sembra troppo più aziende tecnologiche abbracciano il concetto di divi- caro, considerando le sue prospettive di crescita di fattu- FONDI&SICAV/Maggio 2012 19 La grande forza della information technology Un settore che sovraperforma Se torna l’avversione al rischio Per alcuni l’high-tech è quasi un bene rifugio D i fronte ad aspettative non certo eccessivamente settore in caso di bear market». Non manca però anche chi prudenziali, viene da chiedersi come si potrebbero ritiene che la tecnologia sia entrata in un superciclo di comportare i titoli tecnologici in una rinnovata fase di risk trasformazioni tecnologiche epocali, unite a una più oculata aversion. È infatti interessante notare che Apple, ormai il vero gestione aziendale, che dovrebbero rendere questa tipologia benchmark della tecnologia, se non dell’intero mercato di azioni quasi un bene rifugio nei momenti di crisi. Brand, di azionario Usa (vista la capitalizzazione e la diffusione nei Ing Investment Management, fa notare: «Sia la stabilità dei portafogli azionari istituzionali), ha vissuto nel non facilissimo budget tecnologici a livello corporate sia la forte domanda di mese di aprile una correzione di circa il 10% dai massimi, apparecchi consumer oriented come smartphone e tablet, prima di riprendersi grazie allo strepitoso trimestre registrato. sarà di grande aiuto per la crescita degli utili del settore. Se In questo caso sembrano prevalere due diverse filosofie, con associamo queste considerazioni ai livelli di valutazione alcune sfumature nel mezzo. Vi è infatti chi ritiene che corrente, se ne deduce che il comparto It dovrebbe riuscire a comunque l’hi tech continui a presentare un forte beta e offrire performance relativamente migliori in una eventuale un’elevata ciclicità, ragion per cui in una fase di avversione al nuova fase di risk aversion». rischio le difficoltà sarebbero pesanti. Per Montagna di Arca Nel mezzo non manca chi vede anche qui una biforcazione fra sgr, «la tecnologia è un settore ciclico e ha un beta superiore titoli con maggiore storia alle spalle e caratteristiche più al mercato, quindi è difficile avere una sovraperformance del value e nomi genuinamente growth. Ciò che è interessante è rato e di profitto, certamente maggiori se comparate al re- contrasto con i multipli estremi che gli investitori piazza- sto del mercato. Le mega-cap tech sono i titoli tecnologi- no su aziende del cloud come Salesforce.com». ci meno costosi, mentre temi caldi come il cloud computing e internet marketing sono i più cari». Nel complesso l’ottimismo continua a prevalere, anche a causa dell’impressione che sotto sotto gli investitori non si fidino ancora del tutto di questo complesso di azioni, viste le 20 LA SFIDA EPOCALE DEL CLOUD COMPUTING bruciature ustionanti del passato, elemento che tiene le va- L’elemento però da tenere presente è che i titoli con carat- lutazioni tutto sommato contenute. Bolko Hohaus, gestore teristiche maggiormente value si trovano in quei compar- del fondo Lo Funds Technology di Lombard Odier Im, spie- ti ritenuti più a rischio di subire conseguenze negative a ga: «Il settore sta scambiando a multipli in linea con l’S&P causa delle trasformazioni tecnologiche in atto. William 500, cioè 14x per il 2012, il che significa che non vengono Warren, analista di Threadneedle, afferma: «Molte aree adeguatamente prezzate le prospettive future, se si compie dell’It, particolarmente alcune large cap, sono valutate una comparazione con il mercato in generale. Il segmento convenientemente. In alcuni casi ciò è dovuto alla perce- più conveniente è quello dell’elettronica per ufficio (P/E zione che queste società si trovino di fronte a sfide epoca- =7x), mentre il software per soluzioni internet è il più costo- li come il cloud computing, che potrebbe erodere la do- so (PE=20x)». La normalizzazione complessiva di tutto l’in- manda per i prodotti It più tradizionali, piuttosto che l’in- sieme, nonostante qualche valutazione stravagante, viene vasione del mercato pc da parte dei tablet. Così, le valuta- sottolineata anche da Johan Van der Biest, It equity analy- zioni di Microsoft, Cisco, Emc e Oracle sono nettamente in st di Dexia Asset management: «Un altro modo di guardare FONDI&SICAV/Maggio 2012 la differenza nelle previsioni fra chi ritiene che, come negli scorsi al rischio ci si aspetterebbe, da un lato, che le società più solide anni, il growth terrà meglio, sostanzialmente per scarsità di con entrate stabili riescano a offrire una performance opzioni di investimento che offrono vero potenziale di crescita, e relativamente migliore grazie al flight to quality. D’altro lato, chi invece punta su un approccio più difensivo. Nel primo ambito però, il settore It comprende molte società con un P/E elevato troviamo ad esempio Slingerlend, di Janus Funds: «Data la che stanno crescendo abbastanza velocemente e che possono fragilità della crescita nella corrente fase del ciclo economico continuare a farlo anche durante eventuali crisi economiche. Nel globale, le azioni tecnologiche a crescita veloce probabilmente corso di periodi di avversione al rischio questo tipo di titoli spesso potrebbero sovraperformare in una rinnovata fase di avversione va sotto pressione nel breve termine, a causa dei timori in merito al rischio; i titoli hi tech a crescita più lenta sono invece più al P/E, ma spesso brillano sul lungo termine, poiché i loro modelli ciclici, ma stanno scambiando a multipli relativamente difensivi». di business rivelano i loro meriti». Fra coloro che sono un po’ più difensivi, almeno nel breve, Infine un quadro di sintesi arriva da Sanjay Jhaveri, head troviamo Grant Bughman, client portfolio manager di Ubs Usa global equities research di Vontobel Asset Management: «Il Growth di Ubs Global Asset Management: «È difficile settore hi-tech è in una posizione davvero forte in termini di generalizzare sul settore It a livello complessivo, poiché include bilanci e flussi di cassa. Dovrebbe offrire risultati positivi società molto diverse e in differenti stadi di crescita che indipendentemente dalle condizioni di mercato, almeno finché scambiano a valutazioni diverse. In una nuova fase di avversione Apple continuerà ad andare bene». alle valutazioni è quello storico: il premio che negli anni gli trebbero rivelarsi troppo ottimiste, se la situazione macro investitori hanno pagato per le azioni hi tech è quasi comple- non migliorasse significativamente. Se così non fosse, una tamente scomparso. A livello di singoli sottocomparti, si può stima di crescita degli utili del 10% sarebbe più realistica». osservare che le valutazioni si sono normalizzate dopo i si- Non dissimile anche il quadro delineato da Sanjay gnificativi livelli di premio e sconto del 2009. Il software con- Jhaveri, head global equities research di Vontobel Asset tinua a scambiare con un piccolo premio, se paragonato con Management: «Come noto, non ci concentriamo sugli uti- la valutazione media dell’It, mentre semiconduttori e li, di regola, ma una stima approssimativa potrebbe essere hardware scambiano con un marginale sconto». di una crescita intorno al 10%». Se andiamo poi a vedere nel concreto quale tipo di cre- Come si può capire da questi pareri, spesso discordan- scita dei profitti ci si attende nel 2012, si vede che il consen- ti, l’information technology appare oggi uno scrigno di op- sus prevede incrementi ben superiori al resto del listino. Per portunità e pericoli, fra aziende ben gestite e ricche, ma a Brand di Ing Investment Management, «il consensus si atte- rischio di rapida e imprevedibile obsolescenza, nuovi colos- sta a circa il15% di crescita degli utili». Non manca qualche si dalla crescita esplosiva, ma che rischiano di indurre gli nota di cautela, soprattutto da parte di Van der Biest, di investitori a concentrare eccessivamente le proprie posi- Dexia Asset Management: «Il consensus delle aspettative di zioni, e nuovi gruppi dai paradigmi di business prometten- crescita degli utili per l’Msci Ac world It per il 2012 si atte- ti, ma non ancora testati. Comunque sia, dalle sorti di tut- sta intorno al 16%, così come molti si attendono il 16% an- to questo complesso dipenderà una fetta gigantesca del- che per il 2013. Si tratta però di stime bottom-up, che po- l’economia mondiale. I FONDI&SICAV/Maggio 2012 21 La grande forza della information technology Su quali sottosettori puntare Una rivoluzione in atto I cambiamenti in corso nell’high tech sono profondi e l’arrivo di tablet e smartphone ha profondamente mutato le prospettive di diverse aziende. In molti campi le opportunità di crescita appaiono interessanti, specie nei mercati emergenti nei quali lo spazio da conquistare è ancora enorme. Ma soprattutto gestori e investitori dovranno avere la capacità di scegliere le storie di maggiore successo e avvenire. E non sarà del tutto semplice e si esamina la componente investimenti in ge- S questo ambito pochi sembrano prevedere sfracelli, vista la nerale del Prodotto interno lordo, grandi se- cautela che le grandi aziende sembrano mostrare. In que- gnali di entusiasmo non sembrano esserci, sia sto contesto, però, i budget It sembrano parzialmente pro- nelle economie relativamente più prospere, sia tetti, grazie a un vantaggio fondamentale: il contributo in quelle in recessione. Governi con pochi mar- che forniscono all’aumento della produttività. Grazie infat- gini di manovra e aziende ricche, ma riluttanti a investire ti agli enormi progressi dell’information technology di que- dopo la crisi del 2008-2009, contribuiscono a tenere a fre- sti anni, molte società si sono messe in grado di ridurre in no l’espansione del capex. Vista l’importanza che il mondo maniera più o meno permanente il proprio organico. Se aziendale riveste nel diffondere le innovazioni tecnologi- questo fenomeno rende molto difficile tornare ai ritmi di che, sia sul piano infrastrutturale sia di soluzioni software, creazione dei posti di lavoro pre-crisi, contribuisce però in appare cruciale per gli investitori prevedere come potrà maniera non indifferente a mantenere elevata la crescita evolversi questo importante segmento della domanda. In dei profitti societari. I Gli investimenti aziendali Una crescita robusta 22 on sorprende dunque che molti prevedano un di- N aziende dovrebbero registrare una crescita robusta, anche screto andamento delle spese per investimenti se assolutamente non paragonabile a quanto verificatosi tecnologici a livello corporate. Indicativo al pro- nei tardi anni ‘90. Gli investitori si possono attendere un posito il quadro delineato da Frederic Fayolle, gestore di incremento di uno o due punti percentuali al di sopra del- Dws Investments in ambito tecnologico: «I budget It delle la crescita del Pil. Però le voci di spesa includono investi- FONDI&SICAV/Maggio 2012 « » Cloud computing è diventato nel corso degli anni un termine ombrello che indica una serie di soluzioni a livello di software e hardware per centralizzare sempre più diverse funzioni It menti in prodotti e servizi sviluppati internamente: questa parte del leone, anche a fronte di investimenti complessi- componente viene però gradualmente sempre di più rim- vi non particolarmente entusiasmanti. piazzata da soluzioni offerte da parti terze. Pertanto la do- Cloud computing è diventato nel corso degli anni un manda di prodotti venduti da terzi, elemento fondamen- termine ombrello che indica una serie di soluzioni a livel- tale per sostenere i fatturati delle aziende tecnologiche, lo di software e hardware per centralizzare sempre più di- dovrebbe crescere». Interessante appare verificare su qua- verse funzioni It, che vengono fornite ai clienti su richie- le tipo di servizi e prodotti dovrebbe concentrarsi la do- sta. Lapidario sull’argomento sembra Dennis Montagna, di manda aziendale. In questo ambito, sia per quanto riguar- Arca sgr: «Il tema del cloud computing è sicuramente do- da le imprese che offrono contenuti e servizi su internet, minante, sia per le applicazioni rivolte esclusivamente al- sia per i gruppi che operano in altri ambiti economici, sem- l’azienda o in ambito private, sia per le possibilità che of- brano tutti concordi nel vedere il maggiore potenziale di fre nello sviluppo di applicazioni per i social network e l’e- crescita nella gestione, nell’analisi e nella trasmissione di commerce, ovvero la parte public/social». una sempre più enorme mole di dati. In particolare sem- Interessante appare anche il ragionamento di Johan Van brano le tecnologie legate al cloud computing a fare la der Biest, di Dexia Asset management: «Le stime di crescita FONDI&SICAV/Maggio 2012 23 La grande forza della information technology Su quali sottosettori puntare degli investimenti aziendali in information technology varia- Una simile, epocale trasformazione offre non poche no da una percentuale del 2% a una del 6%, a seconda di occasioni, come giustamente ricorda Bolko Hohaus, gesto- quale scenario economico ci si attenda. In tutte le ricerche re di Lombard Odier Im: «Le aziende negli Usa e in altre condotte su campioni di Cio (Chief information officer, n.d.r.) parti del mondo hanno molta liquidità da investire. Il pros- le aree su cui dovrebbe concentrarsi la spesa sono quelle del- simo trend su cui puntare è quello del cloud computing, l’ammodernamento dei data center, soprattutto nell’ambito ad esempio nell’ambito della fornitura di servizi via inter- del cloud computing e delle soluzioni software adatte a que- net. In questo campo molte cose si stanno attualmente sto paradigma, come il Saas (software as a service, n.d.r.). In- muovendo e ci sono diverse opportunità». crementi si dovrebbero registrare anche nel campo degli in- Ciò che gli investitori non possono però dimenticare vestimenti in sicurezza e nell’ottimizzazione dei network». Un è che l’It per sua natura è un comparto dove prodotti, ragionamento simile, che ben evidenzia la duplice natura di servizi e cicli tecnologici hanno spesso una vita molto un mercato ipercompetitivo e altamente distruttivo dello sta- breve. Di conseguenza è difficile difendere posizioni con- tus quo, arriva anche da Jeroen Brand, di Ing Investment Ma- solidate e margini di profitto. Non a caso Brad Slinger- nagement: «Ci aspettiamo che i budget It rimangano stabili. lend, di Janus Funds, afferma: «Nei prossimi anni i dipar- Le priorità stanno cambiano chiaramente in direzione del timenti tecnologici delle aziende dovrebbero riorientare cloud computing e di tutti i prodotti e servizi necessari per ac- sempre più gli investimenti verso la virtualizzazione dei compagnare questo fenomeno. Pensiamo ad esempio agli in- propri data center e verso il cloud computing. Molti inve- vestimenti in data storage, in hardware per i network e per la stitori ritengono di potere ottenere forti risparmi, dal mobilità. Lo scopo è di permettere alle aziende di essere mag- momento che l’hardware diventa in misura crescente un giormente flessibili: le spese in It, tra l’altro, stanno diventan- mercato di beni a basso valore aggiunto, da potere inve- do più efficienti dal momento che questi nuovi trend permet- stire invece nel software». Anche in quest’ambito dunque tono di sviluppare ulteriori riduzioni di organico e di spese per ci sarà una lotta spietata destinata a lasciare diversi vin- tecnologie del passato quali i desktop». citori e ancora più vinti. I Il settore consumer Puntare sulla mobilità 24 e ci spostiamo nell’ambito consumer, i discorsi fatti S to cogliere i cambiamenti in corso, in primis Apple e azien- per il mondo aziendale valgono in misura ancora de come Google e Samsung. Nel campo di smart e tablet maggiore. Nel corso degli ultimi anni si è avuto un ormai si sta affermando un duopolio fra Apple, con il suo enorme cambiamento tecnologico, che ha portato a un ecosistema di software e contenuti proprietari, e il model- vero e proprio sisma tellurico di paradigma. Si sono sem- lo relativamente più open dell’Android di Google, che fi- pre più affermati strumenti che permettono una maggio- nora ha trovato in Samsung il proprio supporto hardware re mobilità di contenuti e servizi, quali smartphone e ta- di maggiore successo. Restano ancora da verificare le pro- blet, a discapito dei vecchi network che vedevano il vec- spettive di successo dell’alleanza fra Nokia e Microsoft per chio pc come punto di consegna al consumatore finale. Ciò costruire un terzo ecosistema concorrente. ha facilitato l’enorme crescita dell’e-commerce, soprattut- Ciò su cui tutti sembrano d’accordo è che la rivoluzio- to nel campo della distribuzione di prodotti multimediali, ne della mobilità a livello di hardware consumer sembra e di nuovi modelli di comunicazione, quali gli ormai onni- ancora in corso e che le prospettive di crescita possono es- presenti social network. In questo ambito i colossi della sere davvero notevoli. Indicativo il quadro tratteggiato da precedente ondata tecnologica consumer, come Microsoft, William Warren, analista di Threadneedle specializzato sul- Intel, Rim e Nokia, si sono trovati in difficoltà, mentre so- l’azionario tecnologico globale: «Nel segmento degli no cresciuti enormemente gruppi che meglio hanno sapu- smartphone c’è ancora spazio per aumentare in maniera FONDI&SICAV/Maggio 2012 sostanziale il livello di penetrazione, in particolar modo cano, anche se c’è chi ricorda la spietata concorrenza, ti- nell’area di mercato a prezzi più contenuti. Ogni anno ven- pica del mondo dell’information technology. Frederic gono ancora venduti centinaia di milioni di telefoni stan- Fayolle, gestore di Dws Investments, afferma: «Smartpho- dard: è ragionevole attendersi che questi nei prossimi due ne e tablet rimangono interessanti, in quanto il grado di anni verranno rimpiazzati da smartphone. Per quanto ri- penetrazione deve ancora raggiungere livelli significativi guarda i tablet, invece, a mala pena si è toccata la super- nei paesi emergenti, che comunque presentano tassi di ficie del mercato potenziale. Ritengo che questo sia un crescita molto elevati. È però fondamentale scegliere i pro- mercato che possa avere caratteristiche di “diversi oggetti duttori giusti, in quanto la competizione è molto elevata». per utente”, in particolar modo sui mercati sviluppati. Fra Se cloud computing e dispositivi consumer raccolgono smart e tablet penso perciò che Apple metterà a segno un forti sostegni, anche nell’ambito dei contenuti non manca livello di utili incredibile nei prossimi anni, tale da sorpren- l’ottimismo. Rispetto a qualche anno fa, infatti, la penetra- dere persino l’analista più ottimista. Anche Samsung trarrà zione e la diversificazione dell’e-commerce sono cresciute vantaggio da questo trend». in maniera enorme: basti pensare alle botte assestate a in- Naturalmente una crescita ancora più esplosiva do- dustrie tradizionali quali la musica e la televisione. Anche vrebbe verificarsi sui mercati emergenti: basti pensare alle comparti a contenuto tecnologico più elevato, come le difficoltà evidenziate nell’ultima trimestrale da Nokia, per console portatili per videogiochi, stanno cominciando a il momento debole nel comparto smart e tablet, che sta ve- subire la concorrenza dei mercati di app su dispositivi mo- dendo una rapida migrazione in massa verso questi dispo- bili. Non sorprende dunque che, nonostante la crescita de- sitivi proprio nei mercati emergenti dove la società aveva gli ultimi anni, vi sia ancora spazio per ulteriori incremen- un punto di forza. In questo ambito le occasioni non man- ti: nell’e-commerce di nuova generazione sembra credere FONDI&SICAV/Maggio 2012 25 La grande forza della information technology Su quali sottosettori puntare Grant Bughman, di Ubs Asset Management: «Siamo posi- che potrà premiare i propri azionisti a lungo termine». zionati per partecipare alla crescita dell’e-commerce, del- Addirittura entusiasta appare Brad Slingerlend, di Ja- le applicazioni per dispositivi mobile e del cloud compu- nus Funds: «Con l’avvento degli smartphone, i consumato- ting. Molte delle migliori società in questi ambiti non be- ri praticamente si possono portare il mondo in tasca, con neficiano solo di un trend di crescita secolare, ma hanno un sempre maggiore accesso a contenuti premium quali vi- anche significativi vantaggi competitivi e tecnologici che deogiochi e show televisivi. Ci aspettiamo che questo trend consentiranno loro di conquistare quote di mercato rispet- vada a influire su ogni settore dell’economia nei prossimi to ai competitor. Questo tipo di società è esattamente ciò anni, in maniera tuttora inaspettata». I I social media Monetizzazione agli albori olti, non sorprendentemente, continuano a puntare anche sui social media, nonostante il M lunghezza d’onda anche Fayolle di Dws Investments: «I contenuti online, sia che si tratti di video o di social sospetto che questi ultimi siano in una bolla networking, continuano a vivere una fase di boom con impressionante, in attesa dell’evento fondamentale per tutte le opportunità pubblicitarie a esso associate, dal mo- questo segmento, cioè l’Ipo di Facebook. Il ragionamento mento che l’advertising targetizzato offre un valore mol- è che l’uso dei social è riuscito a mobilitare un’enorme to elevato agli inserzionisti. Anche l’e-commerce continua quantità di persone sulla terra, con una crescita ancora più a svilupparsi in maniera rapida, catturando una quota impressionante sui mercati emergenti, ma il processo di sempre maggiore degli acquisti dei consumatori». monetizzazione di questo traffico è ancora agli albori. An- Interessante appare anche il commento di Johan Van che in questo caso la spinta verso la mobilità, con il suo co- der Biest, di Dexia Asset management, che indica alcune rollario di tecnologie di geo-localizzazione, potrebbe por- possibili scelte per investire su questo trend, puntando su tare a profonde trasformazioni in interi comparti preesi- un mix di aziende affermate ed emergenti, in un ambito stenti, nello specifico in ambito pubblicitario. Di ciò sem- caratterizzato da un grado di competizione elevatissimo: bra essere convinto Warren di Threadneedle: «Il processo di «Riteniamo che i social media e gli strumenti che forni- monetizzazione dei social media è appena iniziato. Que- scono accesso a essi continueranno nella loro traiettoria st’ultimo trasformerà completamente il mercato pubblici- di crescita nei mercati sviluppati e ancor di più in quelli tario rispetto a come lo conosciamo oggi». Sulla stessa emergenti. Si tratta di un universo di investimento che sta cambiando molto rapidamente: chiaramente non tutti i nomi che sono oggi attivi nei social o nella produzione di oggetti, quali smart e tablet, risulteranno cavalli vincenti. È quindi molto importante essere selettivi nello scegliere le azioni su cui investire. Attualmente preferiamo sfruttare il tema dei social media con titoli come Google, Ebay, Shutterfly e Linkedin, anche se quest’ultima azione è alquanto cara. Nei prodotti di consumo pensiamo che Apple e Samsung risulteranno i grandi vincitori». Non manca infine chi ritiene le valutazioni attuali decisamente elevate per un investimento prudenziale. Per Sanjay Jhaveri, di Vontobel Asset Management, «a nostro avviso le azioni dei social media sono sopravvalutate e preferiamo stare lontani». 26 FONDI&SICAV/Maggio 2012 I Altre opportunità Non mancano le nicchie ppare dunque fondamentale per gli investitori in A che un trend in divenire potenzialmente fondamentale sia ambito It riuscire a cogliere quei segmenti e quel- quello dell’abbassamento dei margini dei venditori di tele- le tendenze su cui le attenzioni degli investitori com equipment. Nel lungo periodo, infatti, l’impatto sui non sono ancora ossessive. Da questo punto di vista qual- prezzi da parte di produttori a basso costo come Huawei che idea interessante fra analisti e investitori si trova. Je- sarà significativo. Nel frattempo OpenFlow, un nuovo stan- roen Brand, di Ing Investment Management, afferma: «Fra dard basato su un’architettura aperta per i network di tele- i comparti non ancora al centro dell’attenzione punterem- comunicazioni e datacenter, sta passando da progetto in mo sui network di nuova generazione. Il movimento verso fase di ricerca scientifica a tecnologia usata nelle nuove so- architetture cloud e il sempre maggiore uso di dispositivi luzioni offerte sul mercato. L’industria dell’equipment per mobili porta naturalmente a una forte crescita del traffi- network al giorno d’oggi mi rammenta quella dei server in- co. Mentre finora gli investitori si sono focalizzati su smart torno al 2000: piena di soluzioni proprietarie, priva di fles- e tablet, o sul software di supporto, si sono in qualche ma- sibilità e dai prodotti eccessivamente costosi. Mi ricordo niera dimenticati del fatto che anche i network per soste- che nel 2000 molti analisti mi dicevano che Linux non sa- nere il tutto dovranno essere aggiornati». rebbe mai stato utilizzato come sistema operativo per i ser- Questo tema viene lambito anche da Dennis Monta- ver, mentre i prodotti con sistemi operativi proprietari, co- gna, di Arca sgr, che però punta sull’alto spettro di pos- me quelli offerti da Sun Microsystems, avrebbero continua- sibilità che offrono le tecnologie laser: «Le aziende che to a dominare il mercato per molti anni. Penso che i player costruiscono e commercializzano laser riservano probabil- maggiori del settore del networking, nomi come Cisco, Ju- mente interessanti opportunità, grazie alla possibilità di niper e Alcatel, dovranno sviluppare il prima possibile stra- poterli impiegare in molti ambiti, dalle telecomunicazio- tegie per adattarsi ai cambiamenti in atto». ni, alla illuminazione, dalla lavorazione di materiali al campo medico». Tutto ciò fa capire che, nonostante la crescita complessiva sia fenomenale, investire nel variegato mondo del- Infine interessante, nell’ambito del networking, anche l’It è un compito difficilissimo, in un mondo dove nulla ri- l’analisi di Warren di Threadneedle, che vede pure in questo mane fermo e dove i campioni di ieri rischiano di diventa- comparto un’ondata di cambiamenti enormi: «Pensiamo re i dinosauri di oggi. I FONDI&SICAV/Maggio 2012 27 Etf L’India Cinque strumenti per andare a Mumbai Per investire in questo paese in grande sviluppo, che in 40 anni dovrebbe diventare la prima economia mondiale, ci sono sul segmento EtfPlus di Borsa Italiana alcuni Exchange traded fund che replicano indici collegati ai principali titoli del National Stock Exchange of India. Ma non tutti fanno capo agli stessi benchmark e intorno al 2020 è previsto il sorpasso dell'eco- S di Dario Palladini me questi cinque paesi hanno il 43% della popolazione nomia cinese su quella Usa, circa trent'anni do- [email protected] mondiale e rappresentano il 20% dell'economia del pianepo (quindi verso il 2050) ci dovrebbe essere il ta, nonché il 56% della crescita del Pil nel 2012, secondo superamento della Cina da parte dell'India: le stime del Fmi. stando infatti a quanto afferma il Wealth re- L'indice Bse Sensex, che il 22 aprile 2002 era a quota port 2012 di Knight Frank e Citi Private Bank, intorno alla 3.371,70, il 23 aprile di quest'anno (esattamente dieci anni metà del XXI secolo l'economia indiana produrrà ricchezza dopo) superava 17.000 punti (17.096,68, per la precisione), per 86.000 miliardi di dollari, mentre il prodotto interno con un balzo in avanti decennale pari a + 407%. Sebbene lordo di Pechino sarà più o meno di 80.000 miliardi di dol- negli ultimi 30 mesi l'indice abbia avuto di fatto, con un'e- lari (la previsione per gli Stati Uniti alla stessa data è di cir- levata volatilità, una crescita pari a zero (attualmente si ca 39.000 miliardi di dollari). trova agli stessi livelli dell'autunno 2008), le prospettive di L'India si avvia dunque a diventare, nei prossimi quarant'anni, la prima economia del mondo e nel frattempo sta acquisendo sempre più la consapevolezza del proprio ruolo nello scacchiere geopolitico internazionale. sviluppo dell'economia reale del paese fanno ben sperare per una ripresa del trend di espansione nei prossimi anni. Per potere beneficiare dei progressi dell'India è possibile usufruire di alcuni strumenti, presenti sul segmento Recentemente a New Delhi si è tenuto un summit che EtfPlus di Borsa Italiana, che hanno come sottostante un ha visto impegnati i paesi cosiddetti Brics (Brasile, Russia, paio di indici legati all'andamento della Borsa di Mumbai. India, Cina e Sudafrica): ciò che è uscito dall'incontro del 28 29 marzo nella capitale indiana è la richiesta, pur senza SOPRATTUTTO FINANZA E IT mettersi in contrapposizione con Usa, Europa e Giappone, Cominciando dalla casa francese Lyxor Asset Manage- di dare più spazio ai paesi emergenti nelle istituzioni del- ment, troviamo il Lyxor Etf Msci India, che ha come indi- la governance globale; in particolare, si auspica una rifor- ce di riferimento l'Msci Daily Tr Net Emerging Markets In- ma del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che ten- dia. Il fondo transalpino, armonizzato secondo la normati- ga conto delle potenze emergenti. C'è poi un progetto per va Ucits IV, è quotato dal 7 novembre 2006 (su Borsa Ita- la creazione di una banca per la crescita macroeconomica liana dal 24 gennaio 2007) e sinora ha raccolto capitali per dei paesi emergenti (una sorta di Bei rappresentativa de- oltre 1,1 miliardi di euro. All'interno del portafoglio del gli interessi dei cinque stati coinvolti nell'iniziativa). Insie- prodotto denominato in dollari Usa (attenzione quindi al FONDI&SICAV/Maggio 2012 « L’indice Bse Sensex che il 22 aprile 2002 era a quota 3.371,70, il 23 aprile di quest’anno era a 17.096,68, con un » balzo decennale del 407% cambio euro/dollaro) ci sono al momento 71 titoli, appar- 2%. L'Etf, che ha un Total expense ratio annuo dello 0,80%, tenenti in via preminente al settore finanziario o all'infor- ha chiuso il 2010 con +28,32% e il 2011 con -35,58%. Co- mation technology. La ripartizione per comparti vede infat- me il prodotto visto in precedenza, anche questo presenta ti al primo posto proprio la finanza (26,23%) e l'It (17,03%), un rischio correlato alle valute, legato essenzialmente al seguite dall'energetico (12,33%) e dalle materie prime fatto che i titoli che compongono il sottostante sono de- (9,95%). Rilevante anche il peso del comparto industriale, nominati in rupie indiane. Il rischio liquidità è inoltre mag- con il 9,56% sull'intero paniere. L'Etf ha un costo annuo di giore, dal momento che l'Etf di Amundi mostra volumi di gestione dello 0,85% ed è a capitalizzazione dei dividendi. intermediazione decisamente inferiori rispetto all'omologo di Lyxor. In questo caso poi è presente anche il rischio REPLICA SINTETICA di controparte legato al contratto swap. Un altro tracker francese viene proposto agli investitori italiani da Amundi Asset Management/Amundi Etf: si tratta del- A CAPITALIZZAZIONE DEI PROVENTI l'Amundi Etf Msci India, che condivide con il competitor lo Credit Suisse propone ai risparmiatori del Belpaese il Cs Etf stesso benchmark composto da 71 titoli azionari della borsa (Ie) On Msci India: il sottostante è sempre l'Msci India Net di Mumbai. Il prodotto, lanciato il 26 febbraio 2009, è quota- Usd, un indice ponderato sulla capitalizzazione di mercato to su Borsa Italiana dal 9 marzo 2010. La metodologia di re- corretta per il flottante, che ha l'obiettivo di rappresentare plica è quella sintetica, ossia l'andamento del sottostante vie- l'85% del mercato azionario di Mumbai. Anche questo stru- ne replicato, per l'appunto, tramite un contratto swap stipu- mento è swap-based, ossia a replica sintetica. Conforme al- lato con Crédit Agricole. Nel portafoglio collaterale a garan- la direttiva Ucits e caratterizzato da un Ter annuo dello zia sono presenti titoli di importanti aziende europee (France 0,75%, il fondo è denominato in dollari e vanta un capita- Télécom, Siemens, Total, Sanofi, Enel, Nokia, Allianz, Bnp Pa- le superiore a 45 milioni. Lanciato sulla borsa svizzera alla ribas, Carrefour, Generali e altri). Al 17 aprile di quest’anno il fine dell'agosto 2010 e successivamente sulle altre princi- fondo passivo aveva un patrimonio di 57 milioni di euro circa pali piazze finanziarie europee (su Borsa Italiana il 15 set- (i dati a fine mese riducono però la cifra tra 50 e 51 milioni). tembre 2010), lo strumento della casa elvetica è a capitaliz- Gestito da Amundi Investment Solutions, il fondo si zazione dei proventi. propone di contenere lo scostamento massimo tra le Ovviamente anche in questo caso i componenti del performance dell'indice di riferimento e le proprie entro il benchmark sono 71 e la composizione ricalca quella vista FONDI&SICAV/Maggio2012 29 Etf L’India Cinque Etf sulla strada dell’India Etf Fonte: www.fondionline.it Isin Ter Perf. 3m Perf. 6m Perf. 12m Perf. 24m Perf. 36m Lyxor Etf Msci India FR0010361683 0,85% -4,95% -2,96% Amundi Etf Msci India FR0010713727 0,80% -7,60% -0,75% -18,14% -21,30% 43,05% -17,61% -20,55% nd Cs Etf (Ie) On Msci India IE00B564MX78 0,75% -4,87% iShares S&P Cnx Nifty India Swap IE00B3YX1R94 0,85% -6,71% -2,04% -17,87% nd nd -0,25% nd nd nd db x-trackers S&P Cnx Nifty Etf LU0292109690 0,85% -4,71% -1,23% -17,03% -16,72% 42,34% per i competitor, al netto di piccoli scostamenti dovuti al- cumulazione dei proventi e ha un costo totale annuo del- le diverse date di rilevazione: il comparto finanziario pesa lo 0,85%, ha come controparti swap le principali banche per il 26,33% del portafoglio, seguito dall'informatico elvetiche (Ubs, Credit Suisse), nonché Rbs. A maggiore tu- (17,14%) e dall'energetico (11,67%). La volatilità annualiz- tela degli investitori, il prodotto è “overcollateralizzato”, zata sfiora il 34%. Come per gli altri strumenti oggetto ossia il collaterale a garanzia è superiore al capitale corri- della nostra analisi, il 2011 non è stato un buon anno per spondente al valore dell'indice sottostante. La ripartizione ciò che concerne le performance: questo Etf ha registrato settoriale dei 50 titoli appartenenti al Nse (National stock a fine dicembre un rendimento annuo di -37,7%. exchange of India) vede la preminenza del comparto bancario (19,55% del portafoglio complessivo) e dell'informa- UN PRODOTTO “OVERCOLLATERALIZZATO” tica (13,63%), seguiti dall'energetico (9,76%) e dal tabac- Denominato in dollari e anch'esso a replica sintetica, co- co (7,13%). &P Cnx Nifty Inme si evince anche dal nome, l'iShares S& dia Swap adotta però come sottostante un indice diffe- DIVERSIFICATO IN 22 SETTORI rente rispetto al classico Msci India. Il benchmark è infat- Deutsche Bank, da parte sua, mette a disposizione del &P Cnx Nifty Usd Index (ribilanciato trimestralmenti lo S& pubblico degli investitori un altro strumento che fa riferi- te), composto da 50 titoli azionari selezionati tra i più rap- mento allo S&P Cnx Nifty Total Return Index: stiamo par- presentativi dell'economia indiana secondo criteri di liqui- &P Cnx Nifty Etf. Il paniere è anlando del db x-trackers S& dità e capitalizzazione ponderata per il flottante. L'Etf, che in questo caso composto da 50 titoli appartenenti a 22 collocato dal settembre 2010, è armonizzato Ucits e ha un diversi settori dell'economia indiana, in rappresentanza del patrimonio di 16,4 milioni di dollari. Il fondo, che è ad ac- 55% circa della capitalizzazione totale del Nse. I dati, più aggiornati di quelli messi a disposizione da iShares, mo- Performance comparate degli Etf sull’India strano la prevalenza del comparto finanziario (26,66%), Fonte: www.fondionline.it 50 cui fanno seguito informatica (14,19%) ed energia (13,19%). Vengono poi, limitandoci ai primi posti, i beni di prima necessità con il 10,21%. 40 Perf. 3 mesi 30 L'Etf teutonico è stato messo sul mercato il 5 luglio Perf. 6 mesi 20 Perf. 12 mesi 2007 e ha raccolto sinora capitali per oltre 309 milioni di Perf. 24 mesi dollari. Il tracker di db, che ha un costo annuo dello 0,85% Perf. 36 mesi ed è conforme ai requisiti Ucits IV, prevede il reinvestimen- 10 to dei proventi della gestione. I dati sulla composizione del 0 portafoglio evidenziano un dividend yield dell'1,38% e un P/E medio di 15,85. Come per gli altri prodotti sopra de- -10 scritti, valgono le raccomandazioni legate non solo alla ti- -20 -30 30 Lyxor Etf Msci India Amundi Etf Msci India Cs Etf (Ie) On Msci India iShares S&P Cnx Nifty India Swap db x-trackers S&P Cnx Nifty Etf pologia di investimento, ma anche quelle sui rischi valutari che l'investimento stesso comporta. FONDI&SICAV/Maggio 2012 I & PROMOTORI CONSULENTI FONDI&SICAV PROMOTORI&CONSULENTI Maggio 2012 I promotori finanziari in Italia compiono 21 anni «Una professione con una storia e un futuro» Promotori&Consulenti Il 21° anniversario della creazione dell’Albo Dal passato un grande futuro a cura di Massimiliano D’Amico Attraverso la testimonianza dei principali player del mercato abbia- na delle affermazioni ricor- U mo cercato di sintetizzare qual è renti del mondo del rispar- stata l’evoluzione più evidente che mio gestito è di «non limitar- ha caratterizzato la professione in si a giudicare un gestore solo per questi due decenni di attività segna- alle spalle. In queste due decadi qualche operazione, ma di verificare lando, al contrario, quali fattori nega- le sue performance nel lungo perio- tivi ne hanno rallentano la crescita. l’evoluzione più evidente che ha do». Un’altra massima sottolinea che, Se i famigerati budget di raccolta se lo scenario è troppo complicato, è rappresentano un retaggio del pas- caratterizzato la professione opportuno stare fermi per attendere sato che le reti hanno preferito can- la fine del periodo turbolento. Cer- cellare, sembra invece proseguire, sembra il passaggio da cando di accogliere questi due princi- appena scalfito dalla difficile con- pi, Fondi&Sicav ha provato a tracciare giuntura economica, il calciomerca- intermediario a consulente. un bilancio dei primi 21 anni del mon- to a suon di benefit dei migliori pro- do della promozione finanziaria. La fessionisti. In ogni caso su un punto Malgrado permanga qualche professione è stata regolamentata, sembrano tutti concordi: la figura del infatti, mediante l’istituzione dell’Al- promotore-venditore appartiene or- criticità, questa figura è destinata bo con la legge n.1 del 2 gennaio 1991. mai al passato. Il promotore finanziario in Italia ha ormai una storia consolidata a tirare le fila dell’industria del risparmio gestito anche in avvenire. L’apertura al multibrand e il consolidamento delle strutture sono i fenomeni salienti degli ultimi anni. «La prossima sfida sarà la consulenza collegata al ciclo di vita del risparmiatore» 34 Maggio 2012 I « Tutti d’accordo:la figura del promotorevenditore » appartiene ormai al passato Matteo Colafrancesco, amministratore delegato di Banca Fideuram All’orizzonte nessuna rivoluzione fee only uali dinamiche hanno guidato il Q evoluta Sei, una struttura di Wealth fessionale, nonché una gamma di pro- settore in questi 21 anni? advisory e Personal portfolio». dotti di assoluta qualità». nanziaria hanno dovuto fare i conti Quella economica rappresenta anco- La Mifid ha stimolato la nascita della fi- con uno scenario economico-finan- ra la leva principale per allettare i gura del consulente finanziario remu- ziario complesso, normative più professionisti della concorrenza? stringenti e una clientela più attenta «Indubbiamente l’aspetto economico e consapevole della difficile situazio- è molto importante. Ma sono anche ne. Gli attori principali si sono pro- altre le motivazioni che portano il no- gressivamente adeguati offrendo stro gruppo a essere tra le reti preferi- standard professionali sempre più te dai professionisti del settore.Vantia- elevati e modelli consulenziali di alta mo livelli di fidelizzazione tra i più alti, qualità. Banca Fideuram continua a perché invogliamo i nostri promotori, supportare le proprie reti e a pro- oltre a quelli della concorrenza, con le- muovere un servizio di consulenza ve economiche e non solo: come già all’avanguardia con importanti pro- detto, garantiamo un solido supporto getti, tra cui la creazione di Centri pri- tecnico e consulenziale,piani di fideliz- vate dedicati, il servizio di consulenza zazione di lungo periodo,sviluppo pro- «I professionisti della promozione fi- Maggio 2012 35 Promotori&Consulenti Il 21° anniversario della creazione dell’Albo nerato esclusivamente a parcella. Gli lungo periodo e di consulenti finan- Siamo ormai giunti alla fine del pri- advisor britannici non potranno più ziari altamente qualificati. Nono- mo quadrimestre. Qual è il vostro bi- ricevere per la consulenza offerta alcun stante se ne riconosca sempre più il lancio dal punto di vista della raccol- compenso da nessun intermediario. valore, i clienti che attualmente ta e dell’inserimento dei nuovi profes- Crede che anche il nostro paese sia de- pagano una parcella per la consu- sionisti? stinato a seguire questo esempio? lenza sono tuttavia pochi nel nostro «I dati di raccolta sono positivi, a con- «Il complicato contesto economico- paese, anche se in costante aumen- ferma della ripresa, in particolare del finanziario, oltre al venir meno del to, come lo sono i dati relativi al ser- comparto del gestito, avviata nei me- ruolo di garanzia del welfare in vizio di consulenza a pagamento si scorsi. Con un aumento di 72 unità numerosi ambiti strategici come offerti da Banca Fideuram. A meno rispetto a fine anno, continua la cre- quello previdenziale, sta determi- di interventi legislativi specifici, a scita delle nostre reti e ci avviciniamo nando una richiesta sempre più mio avviso non si tratterà di una ormai sempre più al traguardo dei 5 forte di programmazione di medio- rivoluzione di breve periodo». mila consulenti». I Armando Escalona, amministratore delegato di Finanza & Futuro Banca Non si stava poi così male n questi anni il promotore finanzia- I «L’agguerrita concorrenza tra i player pratica ha spaccato il mondo della rio è stato realmente capace di evol- attivi nella promozione finanziaria promozione in due macrogruppi: le versi da venditore a consulente? ha senza dubbio favorito le strutture strutture legate ai grandi gruppi «In realtà i professionisti che operava- capaci di sfruttare al meglio le econo- bancari e assicurativi e le società di no sul mercato prima che arrivasse la mie di scala e che si sono dimostrate nicchia, che in genere seguono pochi legge n.1 del 2 gennaio 1991 che ha abili e pronte a utilizzare efficace- clienti di elevato standing». istituzionalizzato l’Albo potevano fa- mente le risorse a loro disposizione. re affidamento su un gran numero di Un fenomeno che ha di fatto assotti- Quali criticità, invece, hanno segnato strumenti d’investimento e si muove- gliato il numero dei player presenti questo percorso? vano già come veri e propri consulen- sul mercato e ha determinato il suc- «A livello generale ritengo che tutto ti finanziari. Poi lo spirito e il contenu- cesso delle strutture più grandi ed ef- sommato gli aspetti peculiari che la to della legge del ’91 ha modificato ficienti. Una polarizzazione che in professione evidenzia da anni sono tut- questo percorso, obbligandoli di fatto ti di segno assolutamente positivo». a operare come promotori, assecondando e favorendo, dunque, l’approc- Anche il calciomercato dei professio- cio commerciale. L’arrivo della Mifid nisti non è censurabile? ha rimesso ordine nel settore, chiu- «Si tratta della legittima ambizione dendo il cerchio su una figura, quella di quei promotori che desiderano la- del promotore, che finalmente ha po- vorare in un posto migliore e cercano tuto recuperare l’approccio consulen- di sviluppare il proprio potenziale. ziale che ne aveva caratterizzato i pri- Secondo il mio parere, è certamente mi passi». peggiore lo scenario che vede i promotori continuare a operare per una 36 A livello di industria quali fenomeni struttura che non li appaga affatto e hanno caratterizzato questi 20 anni che in genere li porta a non servire di attività? adeguatamente il cliente». Maggio 2012 I budget di raccolta sul singolo pro- che negli ultimi anni è diventata cer- plementare e più in generale su quelli dotto fanno ormai parte del passato? tamente più ricca ma pure molto nu- del comparto assicurativo,compresa la «Sì. Il tema dei budget di raccolta sul merosa, vengono selezionati i miglio- prevenzione degli infortuni e la piani- singolo prodotto, così come la figura ri strumenti. Si tratta di una nuova ficazione in ottica life cycle. Inoltre sia- del promotore che vende porta a por- forma di architettura aperta, che per- mo molto soddisfatti dei risultati otte- ta, sono stereotipi ormai ampiamen- mette di monitorare le scelte di asset nuti nel campo dell’advisory a paga- te superati, che purtroppo faticano allocation del promotore e di verifi- mento. Hanno già superato quota 100 ancora a dissolversi». carne, allo stesso tempo, l’adesione i clienti che hanno sottoscritto questo alle scelte fatte dall’investitore». contratto e l’outlook per il futuro rima- Le dinamiche del multibrand stanno ne positivo. Auspico che la consulenza realmente cambiando? Secondo lei, le reti dove potrebbero a parcella vada ad affiancarsi alla pro- «Sì. Come altre strutture, anche Fi- trovare nuove opportunità di busi- mozione finanziaria tradizionale. Ai nanza & Futuro sta calibrando una ness? clienti spetterà la facoltà di scegliere il sorta di prodotto contenitore, all’in- «Finanza & Futuro punta con decisio- modello di servizio preferito e che più terno del quale, a fronte di un’offerta ne sugli strumenti di previdenza com- si adegua alle proprie esigenze». I Mario Incrocci, responsabile nazionale della rete Mps Promozione Finanziaria Addio orologio d’oro possibile fissare alcuni fenomeni È risparmiatori liberò migliaia di mi- storici che hanno realmente cam- liardi di vecchie lire dirottandoli ver- biato la professione di promotore fi- so il mercato azionario e quindi verso nanziario? la consulenza finanziaria, in partico- «Ritengo che occorra fare una distin- lare verso formule più redditizie ed zione: dal punto di vista della relazio- evolute come il risparmio gestito. L’a- ne con il cliente il primo passaggio pertura della promozione al multi- nodale è avvenuto a metà degli anni manager e l’esplosione del numero ‘80 con la trasformazione da vendito- dei professionisti, favorite da un ciclo ri di soli fondi a consulenti in grado di economico fortemente espansivo, so- fornire alle famiglie soluzioni inte- no state i fenomeni salienti imme- grate di pianificazione finanziaria. diatamente successivi. La prossima Ciò fu possibile grazie a un nuovo sfida sarà la consulenza collegata al modello di business che estese l’offer- ciclo di vita del risparmiatore». ta commerciale delle reti a tutti i ser- mozione, non rende merito alle com- vizi disponibili, dai c/c ai titoli e alla In questi 21 anni di attività qual è il petenze e al valore sociale del nostro previdenza passando per i mutui. Dal principale obiettivo non raggiunto? ruolo. La spiegazione va ricercata nel- punto di vista storico, invece, uno dei «Il processo di crescita qualitativa te- la mancata comunicazione dei succes- momenti più significativi si è avuto stimoniato da un livello di soddisfa- si e nello scarso interesse istituzionale nel 1998, con il passaggio alla mone- zione dei clienti dei promotori, che è nei confronti della nostra attività». ta unica e il crollo del rendimento dei doppio rispetto a quello del sistema, titoli di stato, italiani ed europei; la non si è coniugato a un adeguato svi- Quali sono le sfide che attendono il minore appetibilità degli investi- luppo quantitativo. La quota di mer- settore e Mps come si sta muovendo menti tradizionalmente preferiti dai cato del 7%, detenuta dalle reti di pro- per affrontarle adeguatamente? Maggio 2012 37 Promotori&Consulenti Il 21° anniversario della creazione dell’Albo «Ricordo che alcune decine di anni fa Questi fattori, insieme a formazione, mercato comunitario: molti segnali ottenevi lo status di promotore di strumenti operativi di supporto e un stanno indicando questa eventualità. maggiore importanza raggiungendo buon brand, renderanno più facile Olanda e Finlandia seguiranno e noi un miliardo di lire di raccolta, tra- l’accesso al mercato. La Mifid 2 sta già nel frattempo osserviamo e ci prepa- guardo testimoniato dall’orologio preparando il campo: nel contenitore riamo. Non tutti oggi sarebbero pron- d’oro; la stessa raccolta oggi può rap- della consulenza entreranno nuove ti per affrontare una sfida consulen- presentare un mese di buon lavoro: il opportunità di business, dal banking ziale a tutto tondo e fee only per livel- mercato cambia! Il processo di assot- alla protezione dei rischi e danni, lo di competenze richieste, servizio, tigliamento dei margini va di pari passando attraverso l’importantissi- strumenti e prodotti a disposizione. passo rispetto alla maturità del mer- ma nuova frontiera della gestione del Gli investimenti per dotare i promo- cato. Esistono, però, diverse soluzioni longevity risk». tori di quanto sopra saranno appannaggio di pochi gruppi». per mantenere elevato il livello di competitività: ad esempio, attraverso È in vista, invece, una frenata sul fron- un portafoglio di servizi ampio e arti- te multibrand? Crede che la figura del promotore sia colato, è possibile aumentare il livel- «Non mi risulta. Il mercato, una volta destinata a scomparire a vantaggio lo di cross selling e quindi la fedeltà aperto dal punto di vista quantitati- del consulente fee only? del cliente. Il punto di arrivo è un mo- vo e qualitativo, consente in linea di «Probabilmente si creeranno due dello di servizio nel quale il cliente principio il migliore livello di servizio modelli sull’esempio anglosassone; target trovi insostituibili le compe- al cliente e al promotore, che siano uno, per semplificare, con pochi pro- tenze e il ruolo professionale del pro- prodotti terzi o di casa. Semmai pos- dotti magari monobrand e a provvi- prio personal financial banker, così sono esserci difese di bottega da par- gione, l’altro più evoluto, fee only, con come accade d’altronde per il proprio te di quelle realtà di mercato che in- un portafoglio articolato di strumen- commercialista o notaio di fiducia. La tegrano verticalmente produzione e ti e servizi ad hoc per un target di sfida semmai si giocherà sulle moda- distribuzione, ma credo che questo clientela più sofisticata. Il mercato lità commerciali, tradizionali ed evo- fenomeno, tutto italiano, abbia la italiano è tuttavia caratterizzato da lute, attraverso le quali entrare in re- storia segnata». un forte ritardo culturale e penso che questo fatto si traduca in tempi più lazione di business con il target di clienti interessati ai servizi di consu- E se in Italia si adottasse lo schema dilatati per l’eventuale recepimento lenza e che oggi è rappresentato in britannico? di rivoluzioni come quella della retail Italia da circa 2 milioni di famiglie. «Occorrerà capire come si muove il distribution review». Massimo Doris, amministratore delegato e direttore generale di Banca Mediolanum La promozione ha un futuro 38 S e dovesse sintetizzare, in queste esigenze del cliente e a supportarlo due decadi qual è stata l’evoluzio- nella pianificazione finanziaria del ne più evidente che ha caratterizzato suo patrimonio. Questa trasforma- la professione? zione è cresciuta di pari passo con l’e- «L’impostazione tradizionale nella voluzione della gamma prodotti: se quale veniva privilegiata la dimen- un tempo il consulente poteva con- sione di puro venditore ha ceduto tare su un numero ristretto di solu- gradualmente il passo alla figura del zioni, negli ultimi anni questi ha consulente, pronto a comprendere le visto aumentare esponenzialmente Maggio 2012 I il numero degli strumenti a sua sando anche il nostro settore e la no- fondamenta per la crescita futura. disposizione e ora può offrire al stra economia sembra avere imposto Evidentemente questo documento di cliente una consulenza realmente a un maggiore rigore per quanto riguar- programmazione prevede anche l’in- 360 gradi». da i parametri di spesa per il recluta- dicazione dei nuovi flussi di raccolta mento dei professionisti. La moda del e dei ricavi che intendiamo realizza- Quale caratteristica negativa, invece, calciomercato, tuttavia, non sembra re. Una cosa, tuttavia, è pianificare le è riuscita a resistere in questi 21 anni passare mai e al limite si può afferma- attività, altra cosa, invece, è fissare di attività? re che il fenomeno, in realtà, è solo in budget sul singolo prodotto. Una «In un mondo in cui la comunicazio- fase di rallentamento. Al contrario, strategia che Banca Mediolanum non ne viaggia rapidamente diventa Banca Mediolanum è da sempre impe- ha mai seguito e mai seguirà». sempre più importante vantare una gnata a costruirsi in casa le risorse,aiu- reputazione positiva. E a tal proposi- tandole nell’operatività quotidiana a Vista la rivoluzione che è avvenuta in to devo ammettere, purtroppo, che la edificare una carriera di successo». Gran Bretagna, crede che la figura del figura del promotore è ancora pena- promotore finanziario come è oggi lizzata da parecchi pregiudizi. Il caso Quella economica rappresenta anco- sia destinata a scomparire a vantag- di un furbetto isolato che si compor- ra la leva principale per allettare i gio del consulente fee only? ta in maniera disonesta, amplificato professionisti della concorrenza? «In questi anni i promotori finanziari dai mass media, fa sempre grande «La leva economica è senza dubbio hanno dimostrato di essere un canale rumore e rischia ogni volta di vanifi- importante, ma non è più l’unica. Un efficiente e in grado di offrire all’inve- care il lavoro e l’immagine di moltis- brand conosciuto e accreditato, così stitore italiano una consulenza profes- simi promotori onesti». come i servizi e gli strumenti messi a sionale e specializzata. Pertanto sarei disposizione, rappresentano ormai cauto prima di pensionare un settore Le nuove normative e la difficile con- fattori chiave per attirare e trattene- così importante per il mondo degli in- giuntura economica hanno senz’altro re i professionisti ad alto potenziale. vestimenti, adottando soluzioni “tale- assottigliato il margine di profitto Operation scadenti portano inevita- bane”. Dall’analisi dei mercati dove delle reti. Come vi siete mossi per ri- bilmente alla perdita del cliente. E, questa attività è già ben radicata,Stati durre gli effetti di questo fenomeno? dunque, offrire a un promotore 10 Uniti e Uk in primis, sembra emergere «Considerandola una fondamentale basis point in più per strapparlo alla chiaramente,inoltre,che la consulenza leva di crescita, abbiamo investito in- concorrenza appare del tutto inutile fee only è un business fortemente fo- genti risorse nella formazione delle se poi non lo si mette nelle condizio- calizzato sulla clientela di alto stan- risorse umane. Attraverso la Medio- ni ideali per operare al meglio e per ding. Il mercato italiano, al contrario, è lanum corporate university, cerchia- aiutarlo a consolidare il portafoglio». caratterizzato dalla presenza di molti mo infatti di sviluppare nei profes- piccoli risparmiatori che difficilmente sionisti le competenze necessarie per La parola budget rappresenta una dispongono dei mezzi necessari per aumentare la loro competitività, for- sorta di tabù e tutti i player evitano pagare la fee di consulenza e dunque nendo loro i migliori strumenti per accuratamente di pronunciarla. È an- tale servizio sembra loro precluso. Un servire la clientela e per acquisire cora una pratica comune fissare per i simile scenario rischia di favorire le nuove fette di mercato». professionisti dei target di raccolta? banche tradizionali, le uniche che po- «La pianificazione del business è, per trebbero permettersi di fare pagare le Fino a poco tempo fa il calciomercato un’azienda seria, la bussola che dà la commissioni sui prodotti e di prender- dei professionisti a suon di benefit direzione alla propria attività. Ogni si tutto il mass market senza avere ri- sembrava caratterizzare la professio- anno Banca Mediolanum mette nero solto il problema del conflitto di inte- ne. Queste dinamiche si sono raffred- su bianco un progetto dettagliato in- ressi,che di fatto non varia se a propor- date negli ultimi tempi? dispensabile per determinare gli re un prodotto è un promotore finan- «La crisi economica che sta attraver- obiettivi e le strategie, che getta le ziario o un dipendente bancario». I Maggio 2012 39 Promotori&Consulenti Il 21° anniversario della creazione dell’Albo/2 Un pianificatore a 360° gradi Secondo gli uomini che sono a contatto ogni giorno con i risparmiatori e conoscono alla l promotore finanziario ha comin- I sull’onnipresente tema del conflitto ciato 21 anni fa un cammino che d’interessi, non mancano, tuttavia, non è ancora concluso e sintetiz- alcuni spunti di grande d’interesse. zarlo in poche righe non è affatto Lo scenario di crisi e l’esigenza semplice. Per cercare di tratteggiare pressante di competitività stanno sti- un quadro il più possibile preciso del- molando le strutture ad avviare una le dinamiche che stanno guidando la rapida e continua evoluzione. In ogni professione abbiamo coinvolto un caso non sembrano mancare le risor- buon numero di società e di manager se e le idee per affrontare adeguata- operativi, arricchendo il panel degli mente questo complicato scenario. intervistati. E se sul tavolo ci sono, più Anzi. «Le inefficienze delle banche o meno, le stesse criticità e vengono commerciali e le difficoltà economi- sottolineati i medesimi punti forza che stanno aumentando la percezio- evidenziati nella precedente inchie- ne dell’importanza di una corretta sta, mentre sul multibrand, sul cal- pianificazione finanziaria e del ruolo ciomercato dei promotori finanziari, di un interlocutore affidabile, traspa- sulla consulenza fee only, così come rente e professionale». I perfezione le loro esigenze, è fondamentale che i pf acquisiscano un ruolo sempre più rilevante nelle strategie di investimento delle Peter Mayr, presidente di Südtirol Bank Non c’è solo la raccolta n questi 21 anni non sembra esserci I Quali altre criticità mostra il settore? stato un grande ricambio genera- «Le radiazioni dall’Albo sono ancora zionale tra le fila dei promotori. È una triste realtà. Evidentemente c’è d’accordo? ancora scarsa attenzione verso un «Mi pare che l’interesse alla pro- doveroso controllo preventivo e pe- in grado di prevedere gli fessione si stia allargando a una riodico da parte delle mandanti. Non fascia di professionisti più giovani si possono più tollerare disattenzioni andamenti di borsa e non come un e con un background scolastico di di questo genere, perché è facile ge- ottimo spessore. Una specie di evo- neralizzare e così ne va di mezzo an- vero esperto di pianificazione luzione culturale che lascia ben che la credibilità della gran parte dei sperare per il futuro della profes- promotori che, al contrario, svolgono sione». un lavoro onesto, serio e qualificato». famiglie. «ll promotore continua a essere identificato come colui che è finanziaria quale deve essere» 40 Maggio 2012 Qual è, invece, il suo parere sul calcio- leasing e altro.Come banca riusciamo a mercato dei professionisti? coprire anche queste esigenze, fornen- «Per ciò che ci riguarda non abbiamo do così alla rete di promozione un’ulte- mai acquistato cartellini milionari riore opportunità d’intervento». per poi scoprire che il grande campione non riesce ad andare in rete. La no- Sul fronte multibrand giungono, in- stra politica di crescita della rete è e vece, novità? rimane improntata a criteri di pru- «Diciamo che la nostra bandiera è il denza. Spero, per il bene della catego- multibrand e che il nostro credo pro- ria, che il nostro atteggiamento verso fessionale rimane quello di sempre, il problema sia condiviso anche da cioè “abbiamo scelto il mestiere di quelle mandanti che in passato ar- scegliere”. Di conseguenza,in Südtirol ruolavano a suon di milioni. D’altra Bank, il prodotto della casa coincide parte, si può anche capire quel diret- da anni con le gestioni patrimoniali che hanno fin qui regolato la distribu- tore commerciale o di rete che, preso multibrand, disegnate opportuna- zione dei prodotti finanziari. Magari dall’ansia del risultato, si è lanciato in mente sui diversi profili di rischio». l’obiettivo rimane più semplicemente passato in politiche avventurose. Ma trasformare alcuni dipendenti in mi pare che oggi ci sia molta più at- La consulenza a parcella non risolve- agenti monomandatari, almeno da tenzione verso il problema». rebbe a monte il problema del conflit- come sembra strutturata la recente to d’interessi? legge 141. Il tutto appare un po’ gatto- Secondo lei, le reti dove potrebbero tro- «Ci vorrà del tempo per giungere a pardesco e privo di una reale volontà vare nuove opportunità di business? una soluzione così drastica. Soprat- di incidere sui meccanismi di distri- «Non c’è solo la raccolta. Ricordiamoci tutto intravedo il permanere di un’a- buzione. Quindi, gli attuali spazi di che non tutti i clienti appartengono al- rea di resistenza da parte di banche e manovra appaiono decisamente esi- l’area retail. Fra loro ritroviamo profes- sim che oggi mi sembrano più occu- gui per formulare in tal senso propo- sionisti, artigiani e imprenditori che pate a eliminare i costi fissi per privi- ste così rivoluzionarie. Insomma, l’In- nelle loro rispettive attività necessitano legiare quelli variabili piuttosto che a ghilterra rimane oltre Manica e non di forme di finanziamento come mutui, riformare strutturalmente i principi solo geograficamente». I Maggio 2012 41 Promotori&Consulenti Il 21° anniversario della creazione dell’Albo/2 Pietro Scala, responsabile dello sviluppo di Copernico sim Nessun prodotto di bandiera da spingere uali fenomeni hanno modificato Q profondamente il mondo della promozione finanziaria? «Nell’ultimo ventennio abbiamo assistito a una sorta di nuova rivoluzione industriale. La tecnologia è entrata con prepotenza nelle nostre vite, professionali e private. Ciò naturalmente ha consentito anche la nascita di molteplici strumenti finanziari da offrire al mercato e di nuove piattaforme attraverso le quali poterli collocare». La proliferazione degli strumenti d’investimento ha avuto solo un impatto positivo? «Come la storia insegna, i processi evolutivi contemplano nel proprio manifestarsi asimmetrie rilevanti: di fronte a un proliferare di nuovi strumenti finanziari, peraltro spesso complessi dal punto di vista della strutturazione tecnica,non si riscontra talvolta una proporzionale preparazione di quanti sono preposti alla gestione della loro distribuzione». «È vero che la congiuntura economi- La crisi ha rallentato il calciomercato ca pesa ormai da tempo nelle tasche dei professionisti già formati? Secondo lei, le reti dove potrebbero di tutti noi. È altresì vero che le crisi di «Purtroppo no. E siccome a pagare al- trovare nuove opportunità? qualsivoglia natura hanno sempre la fine è sempre il cliente, queste di- rappresentato, e continueranno a namiche inducono una notevole di- farlo, nuove opportunità. Ritengo che storsione nell’offerta che necessaria- la professionalità e l’indipendenza mente va verso prodotti remunerativi dei nostri promotori, scevri da qual- per chi li vende e meno per chi li ac- siasi diktat aziendale, rappresentino quista». il cardine su cui focalizziamo la no- 42 Maggio 2012 stra attività e la nostra stabilità. Biso- È ancora una pratica comune fissare gna, inoltre, investire sui giovani. Pre- per i professionisti target di raccolta? pararli, formarli e affiancarli. Loro «A quanto mi risulta sì. Noi però non rappresenteranno nel futuro prossi- crediamo a questa impostazione e mo la professione di consulente fi- per questo motivo dalle nostre origi- nanziario. Il business è la conseguen- ni non abbiamo mai pronunciato la za del loro agire». parola budget. È nella nostra filosofia lasciare ai nostri collaboratori l’asso- grato con il produttore–emittente. Le cazione. In realtà, quindi, il promoto- luta libertà nella scelta di che cosa novità della Mifid 2 potranno in parte re non è destinato a scomparire. De- collocare e quanto collocare. Non ci correggere questa tendenza, se si riu- vono dissolversi tutti quegli elementi sono prodotti di bandiera che dob- scirà a intervenire sulla reale indipen- che possono indurre un conflitto di biamo spingere per qualche motivo. denza del servizio di consulenza». interessi nella struttura di distribu- Il nostro promotore finanziario è imprenditore di se stesso». zione degli strumenti finanziari». Crede che anche il nostro paese sia destinato a seguire l’esempio britan- Questa rivoluzione potrebbe realiz- Secondo lei, le strutture stanno fre- nico? zarsi in tempi brevi? nando sul fronte multibrand a van- «È auspicabile, ma temo che i tempi «Come diceva Niels Bohr, fare previ- taggio dei prodotti di casa? non saranno immediati. Anche in sioni è difficile, specialmente sul fu- «Ritengo di sì. È un problema struttu- Gran Bretagna la rivoluzione annun- turo. Ciononostante non penso che rale che coinvolge tutti quei distribu- ciata è stata mitigata dalle correzioni vedremo grandi cambiamenti nei tori che fanno parte di un gruppo inte- attuate in vista della definitiva appli- prossimi due o tre anni». I Duccio Marconi, responsabile commerciale della promozione finanziaria del Credem Tutte le esigenze del cliente n questi venti anni la professione ha I ve un compenso: mediamente il 30% vissuto diverse fasi. Lei come le sin- delle sue provvigioni derivano dal col- tetizzerebbe? locamento dei prodotti di banking,co- «Gli anni ‘90 sono stati gli anni del me prestiti, carte, conti, segnalazioni promotore venditore: molti sono sta- aziende. Il nostro professionista, se ti gli ingressi attratti dalla professione vuole,può gestire tutte le esigenze del e talvolta senza una vera selezione me- cliente senza che questo cerchi altrove ritocratica in entrata. Successivamen- alcuni prodotti e servizi mettendo a ri- te, da un lato il contesto normativo schio l’esclusività del rapporto». sempre più complicato, dall’altro i forti scossoni causati dalla crisi economica e In fase di reclutamento la leva econo- finanziaria, hanno operato una forte mica è ancora la più importante? selezione riducendo drasticamente ne- «La leva economica diciamo che è og- gli ultimi anni il numero degli operato- gi una condizione necessaria ma non ri. Quella che stiamo vivendo in questi sufficiente per reclutare nuovi pro- mesi è la più grande evoluzione della fessionisti. Ovviamente un promoto- siamo passati dal reclutamento mas- professione che porta il promotore a di- re che cambia azienda punta a vede- sivo alla selezione di professionisti ventare un consulente». re valorizzato il proprio avviamento disposti a sposare fino in fondo il no- ed essere compensato per il rischio di stro modello di integrazione promo- Credem come si è mossa per aumen- perdere parte del proprio portafoglio tore-filiale». tare le fonti di reddito per il promoto- clienti, che potrebbero restare presso re e per fare fronte al calo generale la precedente mandante. Oggi però Quali fattori stanno frenando il mon- dei margini sugli asset gestiti? c’è una sempre maggiore coscienza do della consulenza a parcella? «Il nostro promotore può collocare dell’importanza del progetto di pro- «Il mercato britannico della consu- praticamente tutti i prodotti disponi- mozione che si sceglie per sé e per la lenza è oggetto di regolamentazione bili in filiale e per ognuno di essi rice- propria clientela. Proprio per questo dagli anni ’80, mentre da noi la situa- Maggio 2012 43 Promotori&Consulenti Il 21° anniversario della creazione dell’Albo/2 zione è notevolmente differente e anche la normativa è in evoluzione gradualmente. Affinché si possa davvero sviluppare la consulenza, però, oltre che interventi normativi chiari, è necessario che innanzitutto il mercato riconosca un valore a questo servizio e sia disposto a pagarlo. È necessario che la consulenza abbia un prezzo trasparente all in fee, cioè comprensivo dei costi di sottoscrizione, consulenza e distribuzione, e che abbia contenuti apprezzabili. La seconda condizione è che dal lato dell’offerta tutti gli operatori decidano di muoversi insieme, altrimenti i rischi del cosiddetto first move limitano scelte chiare e nette». allungheranno di sicuro. D’altra par- zie di una pianificazione del consu- Vede, invece, punti critici all’interno te non possiamo fingere di non ve- lente che gli permetta un tenore di della Mifid 2? dere l’alfabetizzazione finanziaria vita medio futuro accettabile. Per eli- «Alla luce l’attuale situazione di diffi- della nostra clientela che vuole sem- minare ogni conflitto di interesse e coltà dei mercati finanziari, il legisla- pre più consigli indipendenti e fatti rendere competitivo il nostro servizio tore con la cosiddetta people review su misura in base al proprio ciclo di di consulenza, che già da anni offria- ha fatto un passo indietro sulla Mi- vita. Una richiesta che sempre più si mo alla nostra clientela con successo, fid 2, probabilmente per non mette- affermerà, poiché, con l’allunga- abbiamo deciso di trattare prodotti re a rischio la già debilitata indu- mento della vita media, il nostro di casa e di terzi allo stesso modo ai stria della finanza: quindi i tempi si cliente ha necessità di avere garan- fini provvigionali». I Stefano Lenti, responsabile area promozione finanziaria di Ubi Banca Private Investment È impossibile prevedere il futuro, ma pianificarlo sì 44 D a tempo si parla di consolida- boom legato alla novità della profes- settore, ma nella ricerca della vera mento e di una più attenta sele- sione, all’ampliamento della gamma professionalità. Rispetto al passato zione delle risorse. Cos’è cambiato in d’offerta, a quelli delle crisi finanzia- non c’è più posto per i consulenti che questi anni nel mondo della promo- rie che stanno facendo, professional- non si aggiornano quotidianamente, zione? mente parlando, parecchie vittime. che non fanno cultura tra i propri «Lavorando in questo ambito da circa Credo ad ogni modo che l’evoluzione clienti e che non puntano all’eccellen- 20 anni ho avuto modo di vivere per- più evidente non sia da cercare nei za. È ovvio che questa evoluzione, che sonalmente le evoluzioni che lo han- prodotti,nei margini e nemmeno nel- ha portato a dimezzare il numero dei no contraddistinto, dagli anni del l’accorpamento di diverse società del professionisti in attività, è il passag- Maggio 2012 «La nostra rete ha da sempre puntato a un servizio completo al cliente. In questo modo i nostri promotori hanno sempre potuto offrire tutti i servizi, dal conto corrente al mutuo, dal gestito all’amministrato, passando anche attraverso i collocamenti di prestiti obbligazionari (non necessariamente del gruppo). In questo modo le opportunità di creare margine non si sono limitate a prodotti legati all’andamento borsistico- obbligazionario, ma alla globalità dei servizi garantendo quindi un reddito adeguato anche in queste fasi di mercato». Dopo il boom degli scorsi anni, secongio fondamentale verso il vero ricono- decisione sulla crescita esterna. Que- do lei, le strutture stanno frenando scimento del ruolo del promotore». sta sorta di calciomercato aperto tut- sul fronte multibrand? to l’anno è in rallentamento? «Noi siamo una rete multibrand e In questi 21 anni la professione si è tra- «Direi di sì. Credo che ciò sia legato al non facciamo nulla che vincoli o indi- scinata dietro anche qualche cattiva fatto che le aziende che oggi rappre- rizzi il promotore su un prodotto abitudine? sentano il settore dopo i vari accorpa- anziché un altro. L’unica cosa che mi «La caratteristica negativa, della qua- menti sono ben strutturate e soddi- sento di dire è che abbiamo l’enorme le professionisti e aziende sono re- sfano le esigenze dei promotori. È fortuna di avere come società capti- sponsabili, è che il promotore conti- chiaro che cambiamenti di singoli ve Ubi Pramerica che, grazie alle nua a essere identificato come colui professionisti continueranno a esser- oggettive performance eccellenti, che è in grado di prevedere gli anda- ci, ma a mio avviso sono finiti i tempi viene spesso scelta liberamente dai menti di borsa e non come un vero dei passaggi di intere strutture da promotori». esperto di pianificazione finanziaria una banca-sim a un’altra». I quale deve essere». Quali armi utilizzate per reclutare i Le strutture fissano ancora i budget di professionisti a più alto potenziale? raccolta per i propri professionisti? «Ritengo che le leve principali oggi «Premesso che la nostra azienda ha siano legate ad altre motivazioni e in sempre chiarito che non dà vincoli al particolare alla ricerca di un proget- promotore, men che meno budget di to-modello distributivo più confa- prodotto, ritengo però giusto che lo cente alle esigenze del promotore e stesso si ponga obiettivi di raccolta, dei clienti che rappresenta». anche solo come stimolo. La mia idea è che c’è un unico modo per raggiun- Quali strategie ha adottato Ubi Ban- gere gli obiettivi: averli». ca Private Investment per contrastare il calo dei margini, un fattore che Molte società sembrano puntare con sembra interessare tutto il settore? Maggio 2012 45 Promotori&Consulenti Il 21° anniversario della creazione dell’Albo/2 Antonio Marangi, direttore mercato e consigliere delegato di Banca Ipibi Financial Advisory (Gruppo Veneto Banca) Liberi di muoversi su tutti gli strumenti n questi 21 anni i professionisti sem- I sto motivo Ipibi non considera gli brano passati dal ruolo di semplici strumenti di risparmio amministrato intermediari a quello di consulenti a come una sorta di bestia feroce, ma li tutto tondo. Quali altre novità hanno ritiene, al contrario, una soluzione va- caratterizzato il mondo della promo- lida per gli investimenti del cliente, in zione? attesa di tempi migliori». «Il settore, specie negli ultimi anni, ha fatto enormi passi in avanti sul Secondo alcuni osservatori è in atto fronte dell’ampliamento degli stru- una frenata sul fronte multibrand. menti finanziari e della tecnologia. Che cosa ne pensa? Più che ai servizi offerti ai professio- «Sono d’accordo. Negli ultimi mesi si nisti per facilitarne l’operatività quo- è assistito a un deciso cambio di mar- tidiana, penso alle soluzioni It svilup- cia, con alcuni player che sembrano pate per migliorare l’assistenza ai avere imboccato di nuovo la strada clienti, in particolare gli strumenti dei prodotti di casa». per rendere maggiormente user friendly la rendicontazione del loro Qual è invece il suo punto di vista sul portafoglio, che sino a pochi anni fa calciomercato dei pf? consisteva in una serie di fogli Excel «Ipibi non ha mai utilizzato una strate- di difficile lettura. In tal senso Banca vilegiare il proprio portafoglio, of- gia simile. Abbiamo fissato un orizzon- Ipibi ha migliorato e potenziato il frendo strumenti a più alta remune- te temporale più ampio e non amiamo suo approccio tecnologico con l’o- razione». quei professionisti che girano, a volte biettivo 46 di garantire ai clienti vorticosamente, il loro portafoglio pas- un’informazione più chiara e detta- Come è possibile uscire da questo circo- sando da una rete all’altra.Un fenome- gliata e che, grazie alla partecipazio- lo vizioso che a distanza di 21 anni sem- no che alla lunga penalizza i clienti e ne diretta degli investitori nella fase bra influenzare ancora la professione? certo non favorisce una crescita sana di costruzione dell’asset, permette, al «Abbracciando compiutamente la lo- delle aziende e dei professionisti». contempo, l’identificazione di nuovi gica della consulenza è possibile azze- bisogni, aspettative e timori con rare,realmente,il rischio di cadere nei Come si è mossa, dunque, Banca Ipibi un’attenzione particolare al rischio conflitti d’interesse. In Banca Ipibi i per allettare i pf delle altre reti? dei portafogli». professionisti offrono un approccio di «Cerchiamo di spiegare qual è il mo- massima competenza e sono liberi di dello di business e la nostra filosofia. Il punto dolente di questi 20 anni di muoversi in maniera totalmente in- Inoltre costruiamo percorsi profes- promozione, invece? dipendente su tutte le tipologie di sionali e di carriera che poggiano sul- «Ancora troppo frequentemente i prodotti d’investimento presenti sul la partecipazione dei pf ai successi e promotori sono costretti a operare in mercato. Questo perché i nostri con- agli utili realizzati dagli Uffici promo- uno scenario dominato dal conflitto sulenti sono remunerati adeguata- tori associati. I professionisti di Ipibi d’interesse e tocca a loro decidere, mente su ogni strumento distribuito, sono infatti presenti nell’azionariato giorno dopo giorno, se realizzare gli che si tratti di un Etf o addirittura di e, grazie al patto di sindacato, sono obiettivi dei clienti o, piuttosto, pri- un conto di liquidità. Proprio per que- rappresentati nel cda». Maggio 2012 I Bruno Manera, sales manager Italy di Banca Generali Private Banking Il grande capitolo della previdenza complementare S econdo lei, le reti dove potrebbero «Purtroppo per qualche rete noto an- trovare nuove opportunità di bu- cora criticità dimensionali che ne siness? pregiudicano l’evoluzione e l’effica- «Ci sono enormi opportunità sul cia del servizio. Strutture con por- mercato. Le inefficienze delle banche tafogli medi inferiori ai 10 milioni ri- commerciali e le difficoltà economi- schiano di trovarsi incagliate in dina- che stanno aumentando la percezio- miche coercitive non sempre efficaci ne tra i risparmiatori dell’importan- per la clientela». za di una corretta pianificazione finanziaria e del ruolo di un interlocu- Crede che anche il nostro paese sia de- tore affidabile, trasparente e profes- stinato ad abbracciare in toto il mo- sionale. A questi elementi si aggiun- dello della consulenza a parcella? ge poi il grande tema della previden- «Il modello multibrand se attuato, co- za complementare che non è ancora me nel nostro caso, con la parificazio- stato affrontato con la dovuta atten- ne del pricing tra i diversi attori,rappre- solo una struttura dalla solida reputa- zione e che rappresenterà una delle senta già, con trasparenza ed efficacia, zione, che investe quotidianamente sfide più rilevanti per i consulenti». una consulenza indipendente al servi- nelle formazione, riesce a garantire. zio del cliente. Il modello britannico ri- Non credo quindi, come peraltro già A proposito di sfide, secondo lei, le preso dalla Review,con la remunerazio- emerge dall’ultima bozza della Com- strutture stanno frenando sul fronte ne del professionista sulla parcella dal missione europea degli affari economi- multibrand a vantaggio dei prodotti cliente,per come si è strutturato il siste- ci e monetari che esclude gli obblighi in di bandiera? ma nel nostro paese, mi sembra non tale direzione, che a breve ci siano rivo- «Siamo stati antesignani nell’appli- tenga conto di diverse criticità difficil- luzioni e che conseguentemente possa cazione dell’architettura aperta e con mente superabili senza il costante sup- essere stravolto l’attuale modello orga- soluzioni multibrand. Il tutto nella porto di una realtà consolidata alle nizzativo che mette al centro la qualità massima trasparenza e senza alcun spalle,aprendo peraltro a criticità strut- del servizio per il cliente». conflitto di interesse nei meccanismi turali abbastanza complesse. Innanzi- di pricing e di collocamento che sono tutto sottolineerei il concetto di capa- affidati alla scelta del cliente con il cità di selezione,ovvero l’attività di ana- contributo del consulente. È indub- lisi e valutazione, necessaria per muo- bio che in questa situazione di crisi versi in una costellazione di proposte determinate strutture, strette tra lo- d’investimento, che non è pensabile la- giche e priorità dei gruppi bancari di sciare senza aiuto nelle valutazioni,tec- appartenenza o per esigenze di pro- niche e analitiche, al solo consulente. Ci fittabilità, abbiano favorito determi- sono poi gli aspetti di costo, (complian- nate soluzioni rispetto ad altre». ce, procedurali, normativi) posti a tute- I la del risparmiatore che sono rilevanti Più in generale quali altri fenomeni ne- nel comparto. Infine va rimarcata l’im- gativi hanno resistito in questi 21 anni? portanza della garanzia di qualità che Maggio 2012 47 Promotori&Consulenti News Copernico sim Consulenza, tra mito, realtà e qualche bugia l titolo scelto da Copernico sim I storica dove giungono da più parti per la conferenza organizzata al appelli per abolire tutti gli ordini pro- Salone del Risparmio, Consulenza fessionali, istituire un altro Albo, finanziaria, tra mito, realtà e qualche sembra rappresentare una scelta bugia, solleticava certamente la fuori dal tempo». Inoltre, secondo il curiosità. Per fortuna i relatori non si presidente della sim friulana, la figu- sono fermati al titolo dal grande ra stessa del consulente finanziario appeal, ma hanno voluto indagare a pone alcuni problemi sulla complian- fondo sul rapporto tra promozione ce. «L’attività quotidiana di questi SAVERIO SCELZO. finanziaria e consulenza in materia professionisti risulta estremamente DELEGATO DI di investimenti. difficile da monitorare sia dal punto SIM «Anticipando la Mifid, Copernico di vista dei costi, sia per i rapporti con dunque, che a parità di fee, la sua sim», spiega il presidente e ammini- i collocatori e, più in generale, per struttura è in grado di offrire un ser- stratore delegato Saverio Scelzo, «è quanto riguarda la compliance. Che vizio meno costoso. «Perché», garan- stata tra le primissime strutture ad per le sim tradizionali rappresenta, al tisce il presidente di Copernico sim, abbracciare la filosofia multibrand e contrario, una garanzia sia per i pro- «noi restituiamo a tutti i clienti in ad- ad adottare lo schema dell’advisory a pri dipendenti sia per i clienti». visory il 100% dei rebate ottenuti dal- pagamento». I nuovi scenari che si In ogni caso, secondo Scelzo, an- le case prodotto». E questo fattore manifestano nel campo della consu- che le sim leggere, tenute invece ad rappresenta per Scelzo il vero punto lenza a parcella e il successo che tale adottare tutte le procedure e i con- focale della «questione consulenza filosofia ha riscontrato anche tra le trolli necessari per adempiere alle fee only». reti di promozione tradizionali pon- normative, non sono immuni da cri- «Analizzando i contratti di consu- gono tuttavia, secondo Scelzo, alcuni tiche. «Queste sim devono fornire lenza offerti da molti competitor ab- interrogativi. tutte le indicazioni a supporto delle biamo messo a nudo una realtà non Il convegno ha rappresentato in- decisioni di investimento del cliente, propriamente lusinghiera. Perché al- fatti per il presidente di Copernico che poi può decidere se accoglierle o cuni accordi prevedono sì la restitu- sim il luogo ideale per lanciare qual- meno e deve muoversi in prima per- zione dei rebate, ma fino a un impor- che sasso nello stagno e stimolare sona per concretizzare il consiglio ri- to massimo pari alla parcella paga- l’interesse per un argomento, la con- cevuto. Ebbene, ritengo che la consu- ta». In pratica superata quella soglia sulenza, che catalizzerà l’attenzione lenza slegata dal collocamento non i clienti sono costretti a pagare una degli operatori negli anni a venire. porti alcun vantaggio all’investitore, doppia contribuzione, rappresentata La prima criticità Scelzo la vede che nella pratica è costretto a pagare dalla fee di consulenza e dalle provvi- nell’istituzione dell’Albo dei consu- una fee per il consiglio ricevuto e non gioni sui prodotti acquistati. Secondo lenti, considerato «una sorta di chi- può esimersi dal riconoscere all’in- Scelzo, al contrario, «gli intermediari mera e destinato nella pratica ad ac- termediario cui si è affidato i rebate dovrebbero restituire tutti i rebate ri- cogliere un numero esiguo di profes- associati ai prodotti acquistati». cevuti a qualsiasi titolo e ciò dovreb- sionisti». Ma non solo. «In una fase 48 PRESIDENTE E AMMINISTRATORE COPERNICO Maggio 2012 A tale proposito Scelzo sottolinea, be avvenire senza se e senza ma!» I Fondi obbligazionari Emerging corporate bond L’altro debito emergente Anche se non mancano certamente i rischi, la maggior parte delle obbligazioni societarie dei paesi emergenti ha un livello di affidabilità non inferiore a quello degli stessi titoli dei paesi più sviluppati e rendimenti nettamente superiori. Si tratta di un’asset class ancora poco presente nei portafogli degli investitori, ma che appare destinata a una crescita di notevole interesse negli anni a venire Q uella degli emerging market corporate bond portanza assunta da questi titoli di debito nel panorama è un’asset class che si sta ritagliando un internazionale. La compressione degli spread dei corpora- ruolo sempre più importante all’interno dei te bond nei paesi industrializzati, soprattutto negli Stati portafogli obbligazionari. La crescente dif- Uniti, è un altro fattore favorevole alla diffusione del seg- fusione di questi strumenti si deve anche al- mento all’interno dei portafogli. Nell’ipotesi di tassi uffi- la progressiva riduzione del debito sovrano decisa da nu- ciali ancorati su livelli molto bassi ancora per alcuni anni, merosi paesi emergenti durante gli ultimi anni. Nonostan- gli Em corporate bond potrebbero trasformarsi in una te ciò, i timori per l’illiquidità e l’elevato rischio incorpora- componente chiave del mercato ad alto rendimento glo- to nelle singole emissioni rendono questo segmento obbli- bale. Allo stesso tempo, il mercato è diventato sempre più gazionario ancora poco utilizzato dalla maggior parte de- diversificato in termini sia di paesi sia di settori. Il 90% del- gli investitori. le società che costituiscono l’indice fa capo a paesi dotati Uno studio realizzato da T. Rowe Price ha dimostra- di un rating investment grade. to che le performance realizzate dagli emerging corpo- Nonostante le recenti performance positive, i corpo- rate bond hanno tenuto il passo di quelle messe a segno rate bond degli Em continuano ad apparire valutati in mo- dai government bond emessi dai paesi emergenti e dagli do interessante in termini di spread, rispetto al credito sia high yield bond nel periodo 2005-2010. L’elevata corre- negli Stati Uniti sia in Europa. I gestori focalizzati sul seg- lazione con queste due asset class, ben più diffuse nei mento ritengono che ciò derivi da un’errata valutazione portafogli degli investitori internazionali, e la presenza del rischio e che tali bond costituiscano una buona oppor- di un’incidenza dei titoli investment grade vicina al 70% tunità d’investimento, dati il positivo background macro- del totale dovrebbero fare lievitare l’interesse dei poten- economico, i buoni fondamentali delle aziende dei merca- ziali investitori. ti emergenti e i tassi di default storicamente equivalenti a Il lancio del Jp Morgan’s Corporate Emerging 50 di Rocki Gialanella quelli delle aziende dei mercati sviluppati. Markets Corporate Bond Index (Cembi) nel novembre del La presenza di fondamentali positivi offre un suppor- 2007 ha rappresentato una conferma della crescente im- to per il credito corporate dei mercati emergenti, riducen- FONDI&SICAV/Maggio 2012 « Studi empirici supportano la view che il rischio paese ha un’influenza significativa sul rischio corporate » nei mercati emergenti do il premio per il rischio paese e di conseguenza il costo soddisfare le proprie esigenze di finanziamento. Lo svilup- del capitale di debito per gli emittenti corporate. Allo stes- po del mercato dei capitali e delle riforme dei sistemi pre- so tempo, le aziende dei paesi emergenti traggono benefi- videnziali in numerose economie emergenti ha svolto un cio da abbondanti opportunità di crescita, derivanti dalla ruolo fondamentale per costruire le infrastrutture di mer- velocità di sviluppo delle loro economie. La solidità dei bi- cato necessarie ad attirare una stabile base d’investitori lanci dei paesi emergenti ha ridotto la necessità di finan- dotati di un approccio buy and hold. ziamenti esterni e ha comportato una riduzione dell’importanza rivestita dal debito sovrano emergente denomi- I PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO nato in dollari Usa. Non stupisce pertanto che negli ultimi Accanto alla potenziale illiquidità dei titoli, il rischio distin- 10 anni l’emissione corporate esterna degli Em abbia sor- tivo di quest’asset class è la particolare composizione dello passato quella del debito sovrano esterno. Fin dalla crisi fi- spread risk premium, che comprende sia il classico corpora- nanziaria del 2007-2009 i volumi emessi sono aumentati te default risk sia il sovereign risk. A differenza di quanto sulla scia del vuoto creditizio creatosi nei mercati emer- avviene per le emissioni corporate di società dei paesi indu- genti. Il trend è continuato nel 2011 con le aziende dei strializzati, le agenzie di rating hanno imposto un soverei- paesi emergenti capaci di emettere oltre 125 miliardi di gn ceiling, stabilendo che le emissioni corporate di aziende dollari Usa di nuovo debito. Alla fine di maggio 2011 il dei paesi emergenti non possano mai superare il livello di mercato dei corporate bond degli emerging era oltre tre affidabilità creditizia del paese in cui hanno sede. Studi em- volte la dimensione del mercato ad alto rendimento euro- pirici supportano la view che il rischio paese ha un’influen- peo e il 60% di quello statunitense. za significativa sul rischio corporate nei mercati emergen- La crescita dei titoli Em corporate è stata alimentata ti. I dati elaborati da Moody’s evidenziano che i tre quarti dalla recente crisi finanziaria: la minore propensione delle circa dei default degli emerging market corporate o dei ti- banche a concedere finanziamenti e l’irrigidimento delle toli sub-sovereign si sono verificati durante una crisi del condizioni creditizie applicate alla clientela corporate ha debito sovrano (per esempio, il default sovrano russo nel spinto molte aziende a rivolgersi al mercato dei capitali per 1998 e quello argentino nel 2001-2002). I FONDI&SICAV/Maggio 2012 51 Fondi obbligazionari Emerging corporate bond Parla David Oliphant, head of investment grade credit e gestore dell’Emerging Market Corporate Bond Fund di Threadneedle Sostenuti dalla caccia al rendimento l livello della propensione al rischio è un key factor Perché gli investitori con un orizzonte temporale di lun- per quest’asset class», sostiene David Oliphant, head go termine dovrebbero considerare i corporate bond dei of investment grade credit e gestore dell’Emerging Market mercati emergenti una componente chiave del loro por- Corporate Bond Fund di Threadneedle. tafoglio? « I «In contrasto con il deterioramento dei fondamentali del- È possibile considerare l’emerging corporate debt come l’economia e l’elevato rischio politico registrato in alcune un’asset class? economie di mercato mature, il merito di credito di molte «Il mercato dei corporate bond dei paesi emergenti è cre- economie emergenti è migliorato e continua a migliorare. sciuto a un ritmo sostenuto negli ultimi anni. Questo trend Ciò significa, per esempio, che il rating medio dell’emerging è stato alimentato dal miglioramento dei fondamentali market bond index è attualmente investment grade, men- macro, dei livelli di affidabilità creditizia, dalla fiducia ripo- tre negli ultimi mesi alcuni paesi industrializzati e aziende sta dagli investitori nelle economie emergenti e, in genera- ivi localizzate, forse più marcatamente negli Stati Uniti, le, dalla domanda di classi di attività generatrici di reddito. hanno subito tagli dei rating da parte delle agenzie. Di con- Di conseguenza, la combinazione di questa serie di fattori seguenza, gli investitori potrebbero decidere di destinare ri- ha fatto in modo che gli investitori considerassero questo sorse al segmento per beneficiare di questo relativo e co- segmento un’asset class sempre più importante. Attual- stante miglioramento del merito creditizio. Un’allocazione mente, la maggior parte dei benchmark sulle liquid security delle risorse orientata ai titoli di debito dei mercati emer- è denominata in dollari Usa, ma col tempo, sulla scia di genti in generale e al segmento emerging corporate bond in quanto avvenuto nel mercato dei titoli di stato sovrani, si particolare dovrebbe essere la logica conseguenza di queste prevede un aumento delle emissioni in valuta locale. È suf- considerazioni. Tuttavia, come accade con le valutazioni re- ficiente questo quadro d’insieme a considerarla un’asset lative formulate su tutti i mercati e in ogni fase del ciclo class distinta? Crediamo che i confini tradizionalmente de- economico, occorre elaborare considerazioni attente e te- lineati dall’analisi rischio/rendimento, una volta ampia- nere conto che ci saranno periodi in cui i corporate bond of- mente utilizzata per definire un’asset class, siano stati or- friranno più valore rispetto ai titoli sovereign e viceversa. mai archiviati. Per esempio, nell’attuale scenario di merca- Inoltre, la liquidità, sia in termini assoluti sia relativi, è de- to non è affatto certo che sia più rischioso investire in cor- stinata a migliorare sulla scia della sempre maggiore matu- porate bond della Malaysia piuttosto che in titoli di stato rità acquisita da questo segmento obbligazionario». spagnoli. L’asset class emerging market corporate accoglie una vasta gamma di emissioni diversificate per aree geo- Qual è la vostra view sull’inflazione, un fattore che è grafiche, inclusi titoli dotati di un buon livello di liquidità fonte di preoccupazione per gli investitori che prediligo- emessi da società domiciliate in Asia, America latina, Me- no il reddito fisso, in particolare nei mercati emergenti? dio Oriente, Europa orientale, Russia e Ucraina. La maggior «L’inflazione manifestatasi con l’incremento dei prezzi de- parte dei comparti industriali è rappresentata nell’asset HEAD OF gli alimenti e dei carburanti è stata una protagonista del mercato negli ultimi mesi. Questo trend è dovuto non solo bond market più maturi, anche se i pesi dei comparti basic GESTORE DELL’EMERGING alla crescita della domanda per questi prodotti, ma anche material ed energy sono più elevati, rispetto a quelli regi- MARKET CORPORATE BOND alla contrazione dell’offerta e agli effetti delle avverse con- strati nel mercato statunitense dei corporate bond». 52 DAVID OLIPHANT, INVESTMENT GRADE CREDIT E class allo stesso modo di quanto avviene nei corporate FONDI&SICAV/Maggio 2012 FUND DI THREADNEEDLE dizioni meteorologiche. Tuttavia, la maggior parte dell’Em Fondi emerging corporate bond Fondo Fonte: www.fondionline.it Società Valuta %a 1 anno %a 3 anni %a 5 anni % Ytd Commissione annua di gestione Emerging Market Corporate Bond Threadneedle Eur 15,87 30,68 n.a 4,97 1,00% Emerging Market Corporate Bond JP Morgan Funds Sicav Eur 6,18 n.a n.a 6,06 0,40 Emerging Market Corporate Bond Pimco Global Investors Eur 3,78 n.a n.a 6,36 2,15% Global Emerging Markets Corporate Bond T. Rowe Price Funds Sicav Usd n.a n.a n.a 6,22 1,35% Emerging Market Corporate Bond Goldman Sachs Funds Sicav Eur n.a n.a n.a 7,24 1,25% Emerging Market Corporate Bond Invesco Funds Sicav Eur n.a n.a n.a 7,69 2,00% liquid corporate debt è denominato in dollari e ciò significa Quali sono i rischi insiti in quest’asset class? che la direzione dell’inflazione statunitense sarà uno dei «I rischi di quest’asset class appaiono poco legati ai fonda- fattori determinanti per i tassi di interesse applicati alle mentali economici e ai bilanci societari e dipendono in mi- emissioni in dollari. Data la difficile situazione dell’econo- sura maggiore dalla più ampia attitudine al rischio. Per mia Usa, l’elevato tasso di disoccupazione e la presenza di un quest’asset class non si dispone di dati storici e non è im- outlook debole per la crescita, non ci aspettiamo un incre- mune a un aumento dell’avversione al rischio. L’anno scor- mento dell’inflazione nel breve termine. Tuttavia, dato che i so abbiamo avuto una prova di questo rischio con l’amplia- tassi Usa non possono realisticamente muoversi al ribasso e mento degli spread verificatosi in risposta alla crescente che i rendimenti dei bond offrono un risk-reward infimo, è avversione per il rischio creata dall’incertezza in Europa. A probabile che la duration del nostro fondo resti conservati- parte questo, nel lungo termine ci aspettiamo che i mer- va e più bassa rispetto al valore normale del mercato». cati emergenti, in generale, tendano a sovraperformare quelli sviluppati. Negli ultimi anni il debito emergente è Qual è la vostra asset allocation? stato una delle asset class più interessanti». «All’interno del nostro fondo puntiamo a cogliere le differenze tra i mercati emergenti e quelli sviluppati, tenendo Credete che questo trend positivo possa continuare nel conto anche delle più vantaggiose prospettive economiche 2012? Alcuni paesi emergenti stanno adottando restri- e dei più bassi livelli di debito sovrano. Tuttavia, in termi- zioni ai flussi di capitali e questi provvedimenti potreb- ni di investimento, abbiamo ampliato la definizione di ciò bero condizionare il comportamento di questa tipologia che costituisce un emerging market corporate. Questa de- di titoli di debito? finizione include quelle società che realizzano guadagni o «Ci sono sicuramente ancora margini di crescita. La do- benefici sugli utili da queste economie, ma sono domici- manda di titoli a reddito fisso da parte di investitori prov- liate nei paesi avanzati e regolate dal quadro normativo visti di un appetito per il rischio che non viene soddisfat- adottato da questi ultimi. Un buon esempio di società di to dai tassi Usa ai minimi storici e dai bassissimi rendimen- questo tipo è rappresentato dalla Standard Chartered ti offerti dai titoli di stato caratterizzati da un outlook po- Bank, che lega la sua redditività futura ai mercati emer- co incoraggiante in termini di rischio-rendimento, finirà genti, inclusi quelli di Corea e India. Restiamo sovrappesa- per riversarsi sul debito degli emergenti e su altri prodotti ti sui titoli a elevato rendimento e basso livello di rating, focalizzati sui corporate e high yield bond. Questo interes- incluse emissioni non comprese nel benchmark e qualche se sarà rafforzato dalla relativa stabilità di questi segmen- holding sovereign, laddove risulta difficile trovare un’e- ti rispetto alle turbolenze politiche ed economiche che sposizione a titoli corporate (per esempio, il colosso petro- hanno trovato terreno fertile in mercati considerati stabi- lifero venezuelano Pdvsa)». li fino a qualche anno addietro». I FONDI&SICAV/Maggio 2012 53 Fondi obbligazionari Emerging corporate bond Intervista a Denis Girault, co-head emerging markets fixed Income di Union Bancaire Privée Stabilità e rendimento bond dei mercati emergenti hanno saputo resistere al ner- insolvenza dei corporate bond dei mercati emergenti sono in I « vosismo del mese di aprile meglio delle altre categorie di linea con quelli di Europa e Stati Uniti. In breve, le obbliga- investimento», esordisce Denis Girault, co-head emerging zioni societarie dei mercati emergenti non implicano un ri- markets fixed Income di Union Bancaire Privée. schio intrinseco più alto, rispetto ai mercati sviluppati a parità di rischio di credito. Ciò significa che l’inserimento di È possibile considerare l’emerging corporate debt come questa asset class in portafoglio offre agli investitori la pos- un’asset class? sibilità di migliorarne il rendimento complessivo senza com- «Sì, il debito dei mercati emergenti negli ultimi dieci anni è promettere la qualità del credito. Le obbligazioni societarie cresciuto fino a diventare una categoria di investimento a dei mercati emergenti investment grade offrono in media un se stante. Oggi il mercato offre una vasta gamma di oppor- rendimento superiore di 70-80 punti base, rispetto a quelle tunità per costruire portafogli diversificati in termini di dei mercati sviluppati e sono un ottimo strumento di diver- paesi e settori. Il valore di mercato di questa categoria di sificazione grazie alla bassa correlazione con altre categorie investimento, pari a circa 750 miliardi di dollari (Fonte: di investimento, comprese le obbligazioni societarie statuni- Bank of America Merrill Lynch), comprende circa 50 paesi tensi ed europee. Le nostre analisi evidenziano che le obbli- e 19 settori principali. Il confronto con il mercato dei tito- gazioni societarie investment grade dei mercati emergenti li di stato dei paesi emergenti, la cui capitalizzazione di rappresentano uno strumento di diversificazione molto effi- mercato è di 440 miliardi di dollari e con quello delle obbli- cace, soprattutto in fasi ribassiste dei mercati delle obbliga- gazioni societarie ad alto rendimento dell’area euro, con zioni corporate di area euro e Stati Uniti. Infine, le Em inve- 165 miliardi di dollari, è quindi positivo. Inoltre la sua cre- stment grade sono una categoria di investimento interessan- scita dovrebbe continuare a essere più dinamica rispetto a te per le compagnie di assicurazione; infatti, in base alla di- quella dei titoli di stato, se consideriamo che nel 2012 so- rettiva Solvency II, queste imprese hanno restrizioni sull’im- no previste nuove emissioni per un valore nominale di cir- piego del capitale e non possono semplicemente ricercare le ca 190 miliardi di dollari (dati Jp Morgan). strategie a più alto rendimento. A questo proposito, le obbligazioni societarie Em Ig escono vittoriose dal confronto con Quali sono i maggiori vantaggi che questa asset class quelle ad alto rendimento e investment grade dei mercati porta a un portafoglio articolato? sviluppati e naturalmente anche rispetto ai titoli di stato del- «I paesi emergenti rappresentano già circa la metà dell’eco- l’Unione Europea». nomia globale e si prevede che nei prossimi anni cresceranno molto più rapidamente dei paesi sviluppati. Le obbligazio- Quanto inciderà l’inflazione in questo settore? ni corporate dei mercati emergenti consentono agli investi- «È importante evidenziare che l’inflazione non ha un im- tori di partecipare all’eccezionale percorso di crescita di que- patto sulle obbligazioni in hard currency, ma solo su quel- sti paesi. Spesso si presuppone erroneamente che a questa le in valuta locale. Lo scenario generale dell’inflazione nei più elevata crescita sia associato un rischio più alto. Tuttavia mercati emergenti è più benevolo rispetto a un anno fa. si tratta di una visione legata al passato, mentre i fatti attua- Nell’ultimo World economic outlook, il Fmi ha previsto un li accreditano un quadro molto diverso. In primis, circa il calo dell’inflazione al 6,2% nel 2012 e al 5,6% nel 2013 rispetto al 7,1% del 2011. Tuttavia, ciò non significa che l’in- 70% delle obbligazioni societarie dei mercati emergenti è caratterizzato da un rating investment grade. In secondo luogo, in base a un’analisi di Standard & Poor’s sugli ultimi 30 anni, il loro rating è in genere più stabile di quello delle obbligazioni corporate europee o statunitensi. Terzo, i tassi di 54 FONDI&SICAV/Maggio 2012 CO-HEAD flazione sia in calo ovunque. India, Indonesia e Argentina, EMERGING MARKETS FIXED dove si prevede un’accelerazione dell’inflazione nel 2012, DENIS GIRAULT, INCOME DI UNION BANCAIRE probabilmente rappresentano le eccezioni più evidenti. PRIVÉE Inoltre, l’elevato prezzo del greggio ha alimentato il rischio inflazionistico nei paesi con un deficit delle partite correnti o dove i meccanismi di trasmissione dell’inflazione sono più celeri. Ciò vale principalmente per i paesi dell’Europa dell’est importatori di energia. Date queste premesse, le banche centrali dei mercati emergenti hanno più strumenti per combattere un rialzo dell’inflazione, rispetto ai mercati sviluppati dove la stretta monetaria potrebbe pesare drasticamente sulla crescita». Qual è la vostra asset allocation? dotti strutturati che implicano il rischio di controparte, poi- «Per quanto concerne il debito in valuta locale, abbiamo un ché spesso dispongono di liquidità insufficiente». atteggiamento prudente sui rischi legati ai tassi di interesse negli Stati Uniti e manteniamo quindi una posizione di Credete che il trend positivo su questa asset class possa cautela a livello di duration. Prestiamo attenzione inoltre al continuare nel 2012? rischio inflazionistico e sulla tendenza delle partite corren- «Sì. Credo che ci sia ancora spazio di crescita. I fattori trai- ti nei paesi sensibili all’andamento del petrolio. Dal punto di nanti fondamentali del rendimento delle obbligazioni dei vista dei fondamentali privilegiamo i paesi con un saldo ro- mercati emergenti (crescita eccellente e rating del credito) busto delle partite correnti che sono meno vulnerabili a restano invariati. Finora quest’anno (al 17 aprile), l’indice Jp eventuali shock dei prezzi delle materie prime. I nostri fon- Morgan Embi Global ha guadagnato il 5,6% rispetto di sono ben diversificati in termini di paesi e settori. Le no- all’1,7% di un anno fa. Le obbligazioni dei mercati emer- stre posizioni principali nei fondi in valuta forte e in parti- genti hanno saputo resistere al nervosismo dei mercati fi- colare nei fondi di obbligazioni societarie dei paesi emer- nanziari globali del mese di aprile meglio delle altre cate- genti riguardano Russia, Brasile, Messico ed Emirati Arabi gorie di investimento, comprese le obbligazioni societarie Uniti; a livello settoriale privilegiamo gas e petrolio, banche ad alto rendimento e investment grade di Stati Uniti e area e servizi elettrici di pubblica utilità». euro. Gli spread offrono interessanti opportunità di investimento, a conferma di un’accelerazione della crescita». Quali sono i rischi cui prestare più attenzione? «Come abbiamo già detto, il rischio di insolvenza delle ob- Alcuni paesi emergenti stanno adottando restrizioni ai bligazioni dei mercati emergenti non è diverso da quello dei flussi di capitali: questi provvedimenti potranno condi- paesi sviluppati. Infatti le obbligazioni societarie dei merca- zionare il comportamento di questa tipologia di titoli di ti emergenti non investment grade durante la crisi finanzia- debito? ria globale del 2008-2009 presentavano un tasso di insol- «Le restrizioni sui flussi di capitale riguardano solo le obbliga- venza più basso rispetto alle obbligazioni societarie europee zioni in valuta locale. La tendenza generale degli ultimi dieci o statunitensi. Anche il rischio sovrano nei paesi emergenti anni è stata una graduale apertura dei mercati finanziari lo- è in calo. Dal 2009 il rating dei paesi emergenti è stato rivi- cali. Nelle piazze che sono rimastie chiuse o che non sono red- sto al rialzo in 40 casi e al ribasso in 28 casi dall’agenzia di ditizie, esistono prodotti alternativi, per esempio lo yuan ci- rating S&P. Invece il rating dei paesi sviluppati è stato rivi- nese offshore ufficiale o il Dim Sum bond oppure gli investi- sto al ribasso 35 volte e mai al rialzo. Investiamo solamente tori si avvalgono di prodotti strutturati come per esempio i in obbligazioni internazionali sottoposte al diritto statuni- total return swap. Le restrizioni sui mercati finanziari posso- tense o britannico. Puntiamo sulla liquidità nel processo di no quindi portare a un incremento della diversificazione nel- investimento, poiché tutti i nostri fondi offrono rimborsi e l’offerta dei prodotti di investimento. Comunque è importan- sottoscrizioni giornalieri. Non investiamo in obbligazioni le te notare che le obbligazioni internazionali rappresentano la cui emissioni complessive siano inferiori a 150 milioni di eu- percentuale più consistente dell’universo di investimento dei ro o dollari, né in obbligazioni con un rating inferiore a B-. mercati obbligazionari emergenti e che questo mercato non Inoltre non investiamo in strumenti derivati esotici o pro- risente delle restrizioni sui flussi di capitale». I FONDI&SICAV/Maggio 2012 55 Consensus I paesi emergenti La Cina al bivio La ripresa degli emerging market è soprattutto nelle mani del Dragone, in bilico fra crisi economica conclamata e ristrutturazione soft verso un modello economico più equilibrato. Cattive notizie arrivano comunque anche dal Brasile e dall’India, che hanno recentemente presentato dati di crescita inferiori alle aspettative. In questo contesto dagli operatori non arrivano segnali chiari e prevale l’incertezza, anche se viene considerato un buon segnale il fatto che nel mese di aprile la borsa di Shanghai è stata una delle poche positive del pianeta L e economie e i mercati finanziari dei paesi emer- di Boris Secciani dura. Dal destino cinese dipendono anche molte realtà genti si trovano oggi in una situazione non e David Tonello emergenti, sotto forma di esportazioni di materie prime meno difficile e incerta, rispetto alle contropar- verso il colosso asiatico. Le commodity a loro volta sono ti del mondo sviluppato. Da una parte infatti vi alquanto correlate alla propensione al rischio generale pre- è un sistema economico occidentale che sem- sente fra gli investitori. bra avere tradito per l’ennesimo anno le promesse di una Se andiamo a esaminare alcuni dati recenti, in effetti ripresa decisa, ma dall’altra parte vi è una Cina ancora sospe- la situazione non pare tale da indurre a facili entusiasmi. sa fra soft landing e ristrutturazione verso un modello eco- Il Pil indiano nel corso del primo trimestre del 2012 è cre- nomico più equilibrato e il rischio di una crisi economica sciuto del 6,9%, un valore che, per quanto notevole, è ri- Il panel dei gestori e degli analisti Andrea Arata, senior advisor di Nordea; Giovanni Brambilla, amministratore delegato di AcomeA sgr; Rossana Brambilla, gestore portfolio manager global emerging market e area Pacifico di Sella Gestioni; Giovanni Buffa, gestore di AcomeA Paesi Emergenti; Douglas Cairns, gestore mercati emergenti di Threadneedle; Alessandro Castagnetti, gestore di Vg Asset Management; Cyriaque Dailland, fund manager di Convictions Am; Thomas Fallon, head emerging markets di La Française Asset Management; Michael Godfrey, gestore di M&G G Global Emerging Markets di M&G G Investments; France Kalfon, fund manager equities di La Française Asset Management; Daniele Mellana, responsabile Italia di East Capital Asset Management; Paolo Monaco, gestore di Eurizon Azioni Paesi Emergenti di Eurizon Capital; Giuseppina Parini, responsabile del comparto fondi flessibili di Gestielle; Donatella Principe, head institutional business di Schroders Italia; Gabriele Roghi, responsabile delle gestioni patrimoniali di Invest Banca; Sven Schubert, head of emerging markets research di Bank Vontobel; Laura Tardino, market strategist di Bnp Paribas Investment Partners; Bart Turtelboom, emerging markets portfolio manager di Glg Man; Matthew Vaight, gestore M&G G Global Emerging Markets di M&G G Investments; Rajesh Varma, responsabile del comparto global leaders di Dnca Finance; Nathalie Wallace, emerging markets senior portfolio manager di Batterymarch, (gruppo Legg Mason). 56 FONDI&SICAV/Aprile 2012 « Per il momento il decoupling degli emergenti è ancora lontano o » quanto meno incompleto sultato il più basso degli ultimi tre anni. Ciò ha indotto Se però ci concentriamo sulla Cina, vediamo che in la Banca centrale indiana ad abbassare i tassi di interes- realtà i dati sono contraddittori: spesso le risposte che si se per la prima volta nell’ultimo triennio, nonostante mi- ottengono dai gestori e dagli analisti sul settore mani- nacce di inflazione tutt’altro che scomparse. fatturiero variano molto a seconda delle fonti interpel- Negativi anche i dati più recenti provenienti dal Bra- late, segno di scarsa chiarezza di idee sulla direzione che sile, dove la produzione industriale, già in difficoltà a sta prendendo il colosso asiatico. In questo ambito non causa della moneta forte, è risultata a marzo in calo con- mancano voci di ottimismo che ritengono che la Cina giunturale dello 0,5%, a fronte di attese che prevedeva- abbia superato il proprio momento più critico. Non a ca- no una crescita dell’1,3%. Non si può fare altro che sot- so, a differenza della generalità dei mercati azionari, il li- tolineare che per il momento il decoupling degli emer- stino delle azioni A di Shanghai ha avuto ad aprile un an- genti è ancora lontano o quanto meno incompleto. damento positivo. I Quale tipo di valutazione presenta l’azionario dei paesi emergenti? Qualche occasione c’è ancora Sottovalutato o fair value onostante un discreto inizio di 2012, sembra N poco superiore a 10 (stime Ibes). Questo valore è inferio- prevalere un certo ottimismo sulle valutazioni re di circa il 15%, rispetto alle medie storiche degli ulti- degli emergenti, sia in termini di prospettive di mi dieci anni, e di circa il 10%, rispetto ai mercati globa- utile sia a livello patrimoniale in rapporto alla loro me- li. Migliori fondamentali economici e maggiori prospet- dia storica, se confrontato con altri listini azionari. Per tive di crescita rispetto ai paesi sviluppati, nonché infla- quanto riguarda gli utili, interessante appare l’analisi di zione in discesa e banche centrali che stanno adottando Paolo Monaco, gestore di Eurizon Azioni Paesi Emer- politiche accomodanti, sono le premesse per un’espan- genti: «L’insieme dei mercati dei paesi emergenti tratta a sione di questi multipli e per una buona performance un multiplo prezzo/utili stimato per i prossimi 12 mesi di dell’asset class nei prossimi mesi. È interessante rilevare 75% 25% Sopravvalutato FONDI&SICAV/Maggio 2012 57 Consensus I paesi emergenti degli emergenti è sotto la media degli ultimi 10 anni (10,2 versus 10,7), così come il price to book value (1,7 a fronte di 2,0). Quindi riteniamo che l’Msci Em sia ancora attraente per investire nelle condizioni attuali in azioni di economie in via di sviluppoi». Non manca comunque qualche cautela, pur nell’ambito di una visione ottimista. Fra costoro va annoverata Donatella Principe, head institutional business di Schroders Italia: «Nonostante il forte rally che ha interessato i paesi emergenti negli ultimi mesi, le prospettive di questi mercati si confermano positive, anche a causa di un livello delle valutazioni estremamente contenuto. Il P/E degli emerging market, grazie anche a una crescita degli utili attesa a due cifre anche quest’anno, si attesta a 10,2X, contro una media storica a 20 anni di 12,3X. Se sussistono alcuni rischi per la tenuta dei mercati emergenti, essi sono esogeni alle aree in via di sviluppo e connessi alle crisi ancora in atto nei paesi sviluppati». In questo contesto Matthew Vaight e Michael God&G Global Emerging Markets di M& &G frey, gestori dell’M& Investments invitano alla selettività: «Se si considerano la migliore performance e la maggiore redditività che offrono le aziende dei mercati emergenti rispetto ai loro competitor dei paesi sviluppati, crediamo che gli emerging offrano ancora a livello aggregato valutazioni interessanti, rispetto all’andamento storico e ai mercati sviluppati. Tuttavia, dopo il forte rialzo all’inizio dell’anno, le valutazioni non sono così allettanti come erano in precedenza, anche se crediamo che, dato il contesto storico, questa asset class abbia ancora un buon valore. Abbiamo 58 che statisticamente negli ultimi vent’anni simili livelli di un approccio all’investimento di tipo stock picking bot- multipli azionari si sono tradotti in ritorni a doppia cifra tom-up e stiamo riscontrando un buon numero di azien- nei 12 mesi successivi». Sulla stessa lunghezza d’onda de dalle valutazioni interessanti sulle economie in via di Rossana Brambilla, gestore portfolio manager global sviluppo». emerging market e area Pacifico di Sella Gestioni: «I Un ragionamento non dissimile arriva infine da mercati emergenti si presentano con valutazioni ancora Alessandro Castagnetti, gestore di Vg Asset Manage- particolarmente interessanti, con un rapporto price/ear- ment: «I paesi emergenti continuano a essere più inte- nings intorno a 10, considerando che incorporano una ressanti di quelli sviluppati con tassi di crescita previsti crescita attesa degli utili inferiore al 10%». per il 2012 del 7% per l’Asia, del 3% per l’area Emea, del L’equity emergente, come ricordato, sembra relativa- 3,5% per l’America Latina e del 4% per il Medio Oriente. mente interessante anche in termini patrimoniali. Fran- Ricordiamo, però, che la dicitura “paesi emergenti” rac- ce Kalfon, fund manager equities, e Thomas Fallon, head chiude un panorama quanto mai disomogeneo. Per otte- emerging markets di La Française Asset Management, nere rendimenti in linea con le aspettative non è suffi- considerano: «Le valutazioni degli emergenti rispetto ai ciente investire in Etf o titoli generici appartenenti a mercati più sviluppati continuano a essere ragionevoli, questi paesi, ma occorre essere selettivi e focalizzarsi sui con uno sconto vicino al 20%. Il price earning forward giusti settori o sui giusti panieri di azioni». FONDI&SICAV/Maggio 2012 I Quale crescita dei profitti è attesa? Soprattutto in Asia ui profitti le differenze geografiche si fanno sen- Non manca comunque qualche voce di cautela. Ga- tire, con il maggiore ottimismo concentrato anco- briele Roghi, responsabile delle gestioni patrimoniali a ra una volta sull’Asia. In generale, comunque, le Invest Banca, sostiene: «Le attese sono per tassi di cre- prospettive di crescita aziendale sembrano migliori, ri- scita contenuti per Russia e Brasile (5-7%), mentre le sti- spetto alle imprese dei paesi sviluppati. È questo il pare- me per Cina e India sono molto più elevate, intorno al re di Giuseppina Parini, responsabile del comparto fon- 13-15%; ma queste cifre al momento riflettono più un di flessibili di Gestielle: «Vediamo una crescita degli Eps recupero rispetto ai dati precedenti che non un'improv- pari al 12%». Ancora più bullish Rajesh Varma, respon- visa e forte ripresa della redditività aziendale». S sabile del comparto global leaders di Dnca Finance: «La I rischi inflativi sui margini aziendali vengono sotto- crescita dei profitti degli emergenti si aggira intorno al lineati da Laura Tardino, market strategist di Bnp Pari- 14% in questo periodo». bas Investment Partners: «Ci aspettiamo un incremento Cyriaque Dailland, fund manager di Convictions As- del 12-13%, al di sotto della media storica che è pari al set Management, sottolinea le forti differenze geogra- 20%. Se proseguisse la ripresa del ciclo economico glo- fiche: «La crescita dei profitti delle società dei paesi bale, gli utili ne beneficerebbero, soprattutto in Asia, do- emergenti dovrebbe essere di circa il 13% per il 2012 e ve i mercati sono più ciclici. Il tasso di crescita resterà co- dell’11% per il 2013. Bisogna però tenere presente che vi munque moderato, poiché i margini di utile continue- sono forti disparità fra le diverse zone geografiche. In- ranno a risentire della pressione sui costi, proveniente so- fatti, la crescita degli earning sarà molto più forte per le prattutto dalle materie prime e dai salari». Inferiore al 10% 50% 50% società asiatiche (17%) che per i paesi Emea (4%). L’Ame- Prudenziali infine le parole di Daniele Mellana, respon- rica Latina si trova fra le due aree con attese dell’11% di sabile Italia di East Capital Asset Management: «Il 2012 crescita. Questi livelli di miglioramento sono relativa- sarà un anno difficile per colpa del rallentamento, quindi la mente vicini a quelli attesi dalle società del resto del crescita degli utili sarà minore se comparata al 2011». I Superiore al 10% mondo». Interessante il discorso di Nathalie Wallace, emerging markets senior portfolio manager di Batterymarch (gruppo Legg Mason), che vede comunque un ambiente positivo per la crescita domestica: «I livelli di debito pubblico e aziendale rispetto al Pil in molti di questi paesi sono diminuiti negli ultimi 10 anni e, rispetto agli standard internazionali, il grado di leva dei consumatori è basso. Con trend fiscali che si muovono generalmente nella direzione giusta, la tassazione privata e corporate è scesa nettamente e ci attendiamo ulteriori bruschi ribassi, supportando così i consumi domestici e investimenti per i prossimi tre-cinque anni. I crescenti consumi, combinati con una domanda massiccia di sviluppo infrastrutturale, sono i driver di una sempre maggiore crescita interna. Anche se alcune large cap sono coinvolte nelle attività legate alle infrastrutture, costruzioni ad esempio, sono generalmente le small cap a essere meglio posizionate per beneficiare della crescita domestica in queste aree». FONDI&SICAV/Maggio 2012 59 Consensus I paesi emergenti Dove si trova il maggiore valore sui mercati emergenti in termini di paesi, settori e/o tipi di azione? In Russia e nei consumi ur nella diversità di vedute, qualche trend sembra P che si possa ricavare: in particolare sembrano piacere i titoli legati ai consumi domestici, ai temi dell’e- nergia, all’It, soprattutto sul mercato asiatico. Sintomatico appare il parere di Douglas Cairns, gestore mercati emergenti di Threadneedle: «Al momento siamo overweight sui consumer discretionary e sull’information technology, come settori, e su Thailandia, Turchia e Russia come paesi». La Russia attrae per le sue basse valutazioni, nonostante prospettive di utili non entusiasmanti, anche Bart 10%, ma nel mese di aprile il mercato locale è riuscito a Turtelboom, emerging markets portfolio manager di Glg guadagnare oltre tre punti percentuali, in controtendenza Man: «La nazione più interessante è la Russia (valutazione rispetto a molte piazze sviluppate ed emergenti. Una par- 9,5x), mentre il settore più economico è quello dell’ener- te della flessione era prevista, soprattutto dopo il forte ral- gia (valutazione 9x)». Temi simili anche da Parini di Gestiel- ly di inizio anno. Tra i fattori che alimentano la volatilità le: «Preferiamo Cina e Russia e i settori finanziario, ener- su questo mercato e le voci di un atterraggio brusco del- getico e industriale». l’economia, ci sono la forte decelerazione dell’attività eco- Consumi anche per Sven Schubert, head of emerging nomica e degli investimenti, la debolezza della domanda markets research di Bank Vontobel: «La nostra esposizione estera, il calo dei prezzi degli immobili, le rivalità politiche ai beni di largo consumo è superiore al loro peso nell’indi- che circondano la fase di transizione della leadership cine- ce generale». Una sintesi simile arriva anche da Mellana di se. Le autorità hanno aumentato i crediti ai settori strate- East Capital Asset Management: «Russia in particolare e poi gici e adottato una politica monetaria meno restrittiva, Cina rimangono i due grandi mercati più attraenti dal pun- accelerando nel contempo le riforme. Il mercato immobi- to di vista delle valutazioni. In un contesto di rallentamen- liare è ora più accessibile e rappresenta un importante ca- to globale i settori legati alla crescita dei consumi interni talizzatore per invertire il clima e la tendenza sui mercati. sono da privilegiare». Le valutazioni sono depresse. Infine, gli indicatori tecnici La Cina sembra piacere, nonostante tutte le sue gran- suggeriscono che è stato toccato un punto di minimo». di difficoltà e incertezze. È questo il parere di Tardino di Giovanni Brambilla, amministratore delegato di Aco- Bnp Investment Partners: «La Cina ci piace. Il mercato ha meA sgr, e Giovanni Buffa, gestore di AcomeA Paesi registrato una forte correzione in marzo, perdendo oltre il Emergenti, infine, sottolineano che le trasformazioni dell’economia cinese saranno una storia di lungo periodo: «Come posizionamento a lungo termine riteniamo che 50 avere un’esposizione sui titoli legati al consumo cinese, correlati quindi alla domanda interna, possa rappresenta- 40 re un buon investimento, soprattutto tra le small e le mid cap che offrono un profilo di rischio rendimento interes- 30 sante. Tuttavia la transizione da un’economia basata sulle 20 50% 50% 40% 40% esportazioni a una incentrata sulla domanda interna sarà un processo graduale, che richiederà anni e necessiterà di incentivi e riforme strutturali, soprattutto in ambito assi- 10 stenziale e previdenziale, da parte del governo cinese. In 0 Consumi 60 It FONDI&SICAV/Maggio 2012 Energia Altro Cina il peso dei consumi sul Pil è passato dal 65% degli anni ‘50 al 33% del 2010». I Quanto sono dipendenti i maggiori mercati emergenti dall’andamento cinese? Semplicemente fondamentale n questo caso il parere prevalente è che la Cina sia de- I vuole portare il paese verso una crescita più dipendente cisamente importante, se non fondamentale, per dai consumi e meno dalla spesa per investimenti, ma l’andamento dei mercati emergenti, soprattutto per questo passaggio sarà graduale nel tempo. C’è poi lo sce- quanto riguarda gli scambi commerciali nel resto dell’A- nario peggiore, quello che implica un hard landing per sia e le esportazioni di materie prime. Indicativa appare l’economia cinese, cioè un collasso del sistema finanzia- al riguardo la sintesi di Dailland di Convictions Am: «La rio sotto il peso di investimenti non redditizi e di una bol- Cina ha un ruolo centrale per le economie emergenti. Da la immobiliare nelle grandi città costiere. Ci sembra che sola contribuisce per circa il 50% della crescita economi- questo scenario sia improbabile, in quanto il governo ci- ca mondiale. L’influenza cinese varia molto nei diversi nese ha la volontà e le risorse per salvare le istituzioni fi- paesi emergenti. Alcuni sono soprattutto fornitori di ma- nanziarie eventualmente in difficoltà». terie prime (Indonesia, Brasile, Cile), mentre altri sono più Non manca anche chi mette relativamente in pro- investitori (Taiwan, Corea del Sud). In ogni caso un even- spettiva l’importanza della Cina. Fra questi Varma di Dn- tuale forte rallentamento dell’economia cinese, cui noi ca Finance: «Ovviamente la Cina è importante per le eco- peraltro non crediamo, sarebbe catastrofico per la mag- nomie emergenti, grazie alle sempre maggiori importa- gior parte delle economie emergenti». zioni di materie prime e servizi. Il contrario è meno vero, Un’analisi non dissimile arriva anche da Roghi di In- in quanto la maggior parte della crescita cinese è colle- vest Banca: «Chiaramente l’area asiatica è molto inter- gata alle spese per infrastrutture. Ad ogni modo, però, connessa, con casi di ridelocalizzazione di produzioni ci- per le economie emergenti, in particolare per l’Asia, il nesi nei paesi di frontiera come Vietnam e Cambogia. An- maggiore mercato è rappresentato dall’Unione Europea che il legame tra Cina e Russia resta forte, a causa della e non dalla Cina». 75% fornitura di materie prime, e direi che lo stesso motivo Infine Brambilla di Sella Gestioni sottolinea la relativa tiene molto legata l’economia cinese a quelle dei mag- decorrelazione del listino cinese rispetto ad altre piazze: «I giori produttori di petrolio e materie prime in giro per il paesi emergenti sono molto sensibili all’andamento dell’e- mondo (compresi produttori come Venezuela e Iran e conomia cinese, i legami sono molti. Invece direi che non molti paesi africani in questo momento interessati da c’è particolare sensibilità all’andamento dell’indice locale scontri interni)». azionario, poiché è mosso da dinamiche domestiche (li- L’importanza della Cina per gli esportatori di risorse quidità e volumi delle emissioni sul secondario)». Molto dipendenti I 25% Moderatamente dipendenti viene sottolineata anche da Monaco di Eurizon: «Sono maggiormente esposti alla Cina i paesi esportatori di petrolio e materie prime, anche se non direttamente dipendenti da questo mercato, in quanto influenzati dagli eventuali movimenti di prezzo causati dalle fluttuazioni della domanda di questo paese. Inoltre Brasile e Russia, ma anche Sudafrica, hanno listini azionari che presentano al loro interno forti componenti cicliche direttamente esposte all’andamento dell’economia cinese». In generale, comunque, lo scenario dell’hard landing viene ancora ritenuto improbabile. Andrea Arata, senior advisor di Nordea, sostiene: «L’economia cinese sta rallentando: lo sviluppo delle esportazioni e degli investimenti non è più sostenibile al ritmo registrato negli ultimi dieci anni. La leadership cinese è al corrente di ciò e FONDI&SICAV/Maggio 2012 61 Consensus I paesi emergenti Che cosa ci si può aspettare dalle maggiori banche centrali dei paesi emergenti? Politiche più espansive opinione comune è che si andrà incontro a politi- L’ che più espansive, anche se vi sarà una forte differenza a seconda delle diverse economie. Vista la precarietà della situazione mondiale, nessun paese sembra infatti desideroso di avere una divisa eccessivamente forte. Buffa e Brambilla di AcomeA spiegano: «Le banche centrali faranno tutto il possibile per mantenere il tasso di crescita delle rispettive economie su valori accettabili. Se la crescita economica dovesse subire un rallentamento, è plausibile che le politiche monetarie delle banche Politiche espansive 75% 25% Politiche sostanzialmente immutate 62 centrali possano diventare più accomodanti, anche in Cautela arriva anche da Turtelboom di Glg: «Ci aspet- considerazione del fatto che nessun paese in questo mo- tiamo che il Brasile continui nelle sua politica di taglio mento desidera avere una valuta forte». dei tassi. La Banca centrale si è infatti dimostrata piut- In generale, comunque, non è previsto l’avvio di una tosto favorevole al riguardo. Pensiamo che la Cina con- politica eccessivamente espansiva, a causa di una situa- tinuerà a tagliare i suoi Rrr (Required reserve ratio) e che zione inflativa tuttora non troppo rassicurante. Interes- alla fine i tassi base saranno anch’essi limati. La Banca sante al proposito il commento di Cairns di Threadneed- centrale indiana ha da poco tagliato 50 punti base in più le: «Con il diminuire delle pressioni inflazionistiche nel- rispetto alle attese di mercato e rimane alla finestra, con- l’ultimo anno, abbiamo già visto politiche monetarie più centrandosi sulle dinamiche inflazionistiche conseguen- espansive negli scorsi mesi. Ci attendiamo un rallenta- ti all’indebolimento della rupia. Crediamo comunque che mento dei vincoli creditizi in Cina, in previsione di un soft il ciclo dei tagli dei tassi sarà più breve, rispetto a quello landing, però non ci aspettiamo una politica monetaria del 2009, in quanto l’inflazione è in aumento». significativamente più espansiva per il resto dell’anno». Interessante notare che per la Russia Kalfon e Fallon Non si aspetta grandi sconvolgimenti neppure Casta- di La Française Am vedano invece rialzi in vista: «Pensia- gnetti di Vg Asset Management: «Il trend previsto, con- mo che in Russia, nonostante l’inflazione sia ai minimi siderando che il pericolo inflazionistico sembra contenu- degli ultimi 20 anni, la Banca centrale potrebbe inaspri- to, vede tassi inalterati per Singapore, Hong Kong, Corea, re la propria politica monetaria per prevenire un ritorno Filippine e Messico, nonché tassi in leggera diminuzione della crescita dei prezzi, dovuta alle alte quotazioni del in Brasile, Russia, India, Cina e Indonesia». greggio e all’aumento delle spese sociali». In generale la situazione cinese appare più facile di In generale, comunque, è difficile attendersi grandi quella di India e Brasile. Schubert, di Vontobel Bank, spinte dalla politica monetaria. Principe, di Schroders, chia- commenta: «Le aspettative di inflazione e di crescita va- risce: «Oggi le crescenti tensioni che provengono dalla zona riano parecchio a seconda delle zone. Per quanto riguar- euro e l’allentamento delle pressioni inflazionistiche stanno da la Cina, pensiamo che il governo manterrà i tassi inal- consentendo a diverse banche centrali dei paesi emergenti terati, anche se potrebbe rilassare le condizioni del cre- di portare avanti azioni espansive di politica monetaria. dito bancario. Al contrario l’India ha già cominciato ad Tuttavia ciò non sarà garanzia di un ritorno di rendimen- abbassare i tassi di interesse e pensiamo che vi sia mar- to sui rispettivi mercati, perché sempre più stanno tor- gine per ulteriori 75 basis point al ribasso. Il Brasile inve- nando importanti i fondamentali economici: un esempio ce è in una situazione contraddittoria: la forza della mo- eclatante è quello dell’India, con il mercato che ha scar- neta suggerirebbe di abbassare i tassi, il livello elevato di samente reagito di fronte a un taglio dei tassi superiore inflazione però indurrebbe a sviluppare una politica mo- alle attese, a causa delle deboli dinamiche di crescita in- netaria più restrittiva». terna e del deterioramento sul piano fiscale». FONDI&SICAV/Maggio 2012 I Osservatorio immobiliare La locazione di immobili terziari e produttivi Solo nei centri direzionali Nell’area di Milano, gli uffici in stabili realizzati in aree ad hoc mantengono con fatica i canoni di affitto sui livelli degli anni passati, mentre quelli posti in edifici a uso polivalente vedono un netto ribasso. Decisamente in crisi anche il settore dei capannoni industriali, per i quali trovare un locatario è sempre più difficile di Matteo Pedretti, responsabile servizio prezzi L di Osmi Borsa Immobiliare a rilevazione dei prezzi degli Immobili sulla ra di Commercio di Milano, in collaborazione con piazza di Milano e provincia di Osmi Borsa Fimaa Milano Monza & Brianza (Collegio agenti Immobiliare, azienda speciale della Came- d’affari in mediazione delle Province di Milano, Monza & Brianza), raccoglie, tra gli altri, i prezzi di compravendita e i canoni di locazione degli Figura 1 – Andamento indicizzato (base II semestre 2001 = 100) dei prezzi e dei canoni di locazione di uffici nel comune di Milano Indice canoni uffici Indice prezzi uffici Indice prezzi/canoni uffici stabili direzionali. Queste due tipologie sono definite, rispettivamente, come unità immobiliari a 140 128 130 destinazione terziaria a uso ufficio localizzate all’interno di stabili a uso misto e unità immobi- 120 liari a destinazione terziaria a uso ufficio localiz- 110 100 uffici posti in immobili polivalenti e degli uffici in zate all’interno di stabili completamente adibiti a 100 uso direzionale. 90 Nel corso dell’ultimo quinquennio nel comune 80 68 70 di Milano i prezzi di compravendita degli uffici sono stati caratterizzati da una sostanziale stabilità, I sem. 2011 Semestri II sem. 2011 I sem. 2010 II sem. 2010 I sem. 2009 II sem. 2009 I sem. 2008 II sem. 2008 I sem. 2007 II sem. 2007 I sem. 2006 II sem. 2006 II sem. 2005 I sem. 2005 II sem. 2004 I sem. 2004 II sem. 2003 I sem. 2003 II sem. 2002 I sem. 2002 II sem. 2001 60 con un incremento nominale medio cittadino (non depurato dell’inflazione) che tra il secondo semestre 2006 e il secondo semestre 2011 è stato di 2,6 punti percentuali. Nello stesso intervallo temporale i canoni di locazione degli uffici sono calati, a livello Fonte: elaborazioni Osmi Borsa Immobiliare su dati Osmi Borsa Immobiliare e Fimaa Milano, Monza & Brianza 64 FONDI&SICAV/Maggio 2012 medio cittadino, del 23,1% (con picchi del -29,7% nel decentramento e del -27,1% nella cerchia circonvallazione), passando da 155 euro/mq/anno del Figura 2 – Andamento indicizzato (base primo semestre 2004 = 100) dei prezzi e dei canoni di locazione di uffici in stabili direzionali nel comune di Milano il primo semestre 2004 e il secondo semestre 2006 II sem. 2011 I sem. 2011 II sem. 2010 I sem. 2010 I sem. 2009 gia, che già avevano sperimentato contrazioni tra II sem. 2008 cittadino i canoni di locazione della stessa tipolo- I sem. 2008 te il settore immobiliare. Sempre a livello medio II sem. 2009 82 80 II sem. 2007 2011), nonostante la crisi che ha colpito duramen- 85 I sem. 2007 secondo semestre 2006 e il secondo semestre 94 90 II sem. 2006 manendo sostanzialmente invariati (+1,3% tra il 100 95 I sem. 2006 cità di tenuta nel corso dell’ultimo quinquennio, ri- 100 II sem. 2005 stabili direzionali hanno mostrato una decisa capa- 105 I sem. 2005 ne) anche i prezzi di compravendita degli uffici in Indice prezzi uffici direzionali 105 II sem. 2004 Nel comune di Milano considerato nel suo complesso (media tra i prezzi rilevati in tutte le zo- Indice canoni uffici direzionali 110 I sem. 2004 condo semestre 2011. Indice prezzi/canoni uffici direzionali secondo semestre 2006 a 119 euro/mq/anno del se- Semestri (-5,1%), sono invece fortemente decresciuti nel periodo tra il secondo semestre 2006 e il primo se- Fonte: elaborazioni Osmi Borsa Immobiliare su dati Osmi Borsa Immobiliare e Fimaa Milano, Monza & Brianza mestre 2010 (-13,5%), in corrispondenza del quale hanno toccato il minimo, per tornare a crescere nel secondo semestre 2010 (+0,7% rispetto al semestre bili direzionali di fare registrare una variazione ne- precedente) e nel primo semestre 2011 (+14,2% ri- gativa dei canoni di locazione limitata (-1,4%) tra spetto al semestre precedente): quest’ultimo signi- il secondo semestre 2006 (222 euro/mq/anno) e il ficativo incremento ha consentito agli uffici in sta- secondo semestre 2011 (219 euro/mq/anno), spe- Tabella 1 – Canoni di locazione del comparto terziario (espressi in euro/mq/anno) nel comune di Milano per cerchia cittadina rilevati nel secondo semestre 2011 e relative variazioni semestrali, annuali e quinquennali II semestre 2011 variazione % 6 mesi variazione % 1 anno variazione % 5 anni Centro Storico 195 -2,5 -4,9 -17,0 Cerchia Bastioni 128 -1,9 -5,6 -25,0 Cerchia Circonvallazione 88 -7,9 -10,3 -27,1 Decentramento 68 -6,9 -10,0 -29,7 Media Comune di Milano 119 -4,0 -6,8 -23,1 Centro Storico 335 -1,5 17,5 0,0 Cerchia Bastioni 218 0,0 14,5 -1,1 Cerchia Circonvallazione 178 -1,4 6,0 -6,6 Decentramento 145 0,0 11,5 1,8 Media Comune di Milano 219 -0,8 13,3 -1,4 Uffici Uffici direzionali FONDI&SICAV/Maggio 2012 65 Osservatorio immobiliare Tabella 2 – Canoni di locazione dei capannoni (espressi in euro/mq/anno) nel comune di Milano per cerchia cittadina rilevati nel secondo semestre 2011 e relative variazioni semestrali, annuali e quinquennali II semestre 2011 variazione % 6 mesi variazione % 1 anno variazione % 5 anni Centro - - - - Bastioni - - - - Circonvallazione 50 0,0 0,0 -16,7 Decentramento 45 0,0 0,0 -10,0 Media comune di Milano 48 0,0 0,0 -13,6 Capannoni Fonte: elaborazioni Osmi Borsa Immobiliare su dati Osmi Borsa Immobiliare e Fimaa Milano, Monza & Brianza cialmente se comparata a quella degli uffici in sta- zione dei canoni di locazione, decresciuti tra il se- bili a uso misto precedentemente considerata. condo semestre 2006 (55 euro/mq/anno) e il secondo semestre 2011 (48 euro/mq/anno) del IL COMPARTO PRODUTTIVO 13,6%, con il picco negativo registrato presso la Nel comune di Milano nel quinquennio compreso cerchia circonvallazione (-16,7%). I tra il secondo semestre 2006 e il secondo semestre 2011 i prezzi di compravendita dei capannoni (me- Eventi organizzati da Osmi Borsa Immobiliare dia tra le quotazioni dei capannoni nuovi e vecchi rilevate in tutte le zone) sono rimasti del tutto stabili, facendo registrare una variazione nominale Expo Italia Real estate 2012, Nuovo polo Fiera dello 0,0%. Anche per questa tipologia alla stabi- Milano di Rho-Pero, dal 5 al 7 giugno 2012. lità dei prezzi di scambio si accompagna la contra- Osmi Borsa Immobiliare sarà presente alla manifestazione fieristica come soggetto capofila del Milano metropolitan system, sistema espo- Figura 3 – Andamento indicizzato (base secondo semestre 2001 = 100) dei prezzi e dei canoni di locazione dei capannoni nel comune di Milano 133 130 rizzo [email protected] Convegno “Rigenerazione urbana e valorizza- 120 zione edilizia – Loft e mansarde, riqualificazione delle aree dismesse e recupero dei sottotetti 110 100 Metropolitan System contattare la dott.ssa Simona Franco al numero 02 8515 4126 o l’indi- Indice prezzi capannoni 140 per uso abitativo” 31 maggio 2012 dalle 14:30 100 90 90 alle 18:00, Sala consiglio, palazzo Turati, Via Meravigli 9/b, Milano, ingresso gratuito previa iscrizione Semestri II sem. 2011 I sem. 2011 II sem. 2010 I sem. 2010 II sem. 2009 I sem. 2009 II sem. 2008 I sem. 2008 I sem. 2007 II sem. 2007 I sem. 2006 II sem. 2006 I sem. 2005 II sem. 2005 I sem. 2004 II sem. 2004 I sem. 2003 II sem. 2003 II sem. 2002 I sem. 2002 80 II sem. 2001 Indice prezzi/canoni dei capannoni Indice canoni capannoni sitivo pubblico-privato. Per adesioni al Milano Per ulteriori informazioni contattare la segreteria di Osmi Borsa Immobiliare al numero 02 8515. 41.41 o all’indirizzo di posta elettronica [email protected] Fonte: elaborazioni Osmi Borsa Immobiliare su dati Osmi Borsa Immobiliare e Fimaa Milano, Monza & Brianza 66 FONDI&SICAV/Maggio 2012 Osservatorio previdenza Due decenni di cambiamenti La pensione? Una chimera... Dopo la riforma Dini del 1995, comprendere quando andare in pensione e soprattutto con quanto è diventato molto difficile. I cambiamenti sono stati continui e soprattutto l’ultima legge dell’attuale governo ha aggiunto una serie di incognite. A essere penalizzate sono state soprattutto le donne e nel futuro è probabile che sarà sempre peggio a cura di Epheso Ia dichiarazione d’intenti: rivederli periodicamente, con cadenza decennale. In realtà, come spesso ac- Un paziente dal dottore. Il dottore ascolta con lo cade in Italia, la prima revisione è stata approvata stetoscopio appoggiato al torace, all’altezza del nel 2010, con un ritardo di cinque anni sulla tabel- cuore. Paziente: «Dottore, dottore… posso andare la di marcia prevista. in pensione ?» Dottore: «No! Sento ancora il battito» Insomma, negli ultimi 30 anni si è assistito a un continuo rimaneggiamento delle pensioni, in particolare sul requisito di entrata in pensione. Nel utto ebbe inizio con la riforma Dini del 1992, con la riforma Amato, è stato introdotto un 1995. Una riforma storica per il sistema graduale aumento dell’età per la pensione di vec- previdenziale italiano: per la prima volta chiaia, da 55 a 60 anni per le donne e da 60 a 65 nella storia i due rischi principali, quello economi- per gli uomini. Nel 1996, con la riforma Dini, e poi co e quello demografico, storicamente gestiti dal nel 2004, con la riforma Maroni, anche l’età per la pubblico, vennero trasferiti, con un’abile mossa pensione di anzianità è stata fatta salire gradual- passata di fatto in sordina, ai singoli cittadini. La mente da 52 a 62 anni. È stata poi la volta della metodologia di calcolo contributivo, apparente- riforma Damiano che, con il Protocollo Welfare nel mente innocua perché sempre dichiarata fittizia e 2007, ha introdotto le cosiddette quote. E siamo ai non reale (il sistema di fatto è sempre rimasto un nostri giorni. Alla riforma più incisiva, arrivata nel sistema a ripartizione), ha agganciato alla crescita 2010 con la cosiddetta manovra estiva. T 68 FONDI&SICAV/Maggio 2012 del Pil il rendimento del montante contributivo e È la riforma targata Sacconi, che introduce di- ha introdotto per la prima volta i coefficienti di verse novità, ma una è quella fondamentale: l’ele- conversione del montante in rendita differenziati vazione, a partire dall’anno 2012, a 65 anni del- per le varie età di pensione, da 57 a 65 anni, corre- l’età per la pensione di vecchiaia delle donne del landoli alla speranza di vita attesa. Con una prima pubblico impiego; ma soprattutto il collegamento « » Dal 2026 comunque si andrà in pensione non prima dei 67 anni di età. Questo recita la riforma Monti-Fornero automatico, a partire dall’anno 2015, del requisito Monti-Fornero. Dal 1° giugno 2024 i lavoratori au- d’età per tutte le pensioni all’incremento alla spe- tonomi, uomini e donne, andranno in pensione di ranza di vita Istat. Una rivoluzione, tracciata come vecchiaia all’età (almeno) di 65 anni e 6 mesi; dal abbiamo detto pocanzi dalla riforma Dini, che è 1 dicembre 2024 i dipendenti, uomini e donne, al- poi stata ripresa dal duo Monti-Fornero che, ina- l’età (almeno) di 66 anni. La novità è semplice: dal sprendola, ha esteso l’aumento dei requisiti legati 1 gennaio 2026 sarà vietato l’accesso alla pensio- alla speranza di vita non solo all’età di pensione ne all’età inferiore di 67 anni, a prescindere dal ti- per vecchiaia ma anche al requisito della pensione po di pensione di vecchiaia (retributiva, mista o di anzianità, di fatto eliminando quest’ultima, o contributiva), dal sesso dei lavoratori (uomini e rendendola molto difficile da raggiungere. donne) e dalla tipologia d’impiego (dipendenti, Dal 2026 comunque si andrà in pensione non parasubordinati, autonomi). Il minimo di 67 anni prima dei 67 anni di età. Questo recita la riforma andrà garantito tenendo conto del regime delle FONDI&SICAV/Maggio 2012 69 Osservatorio previdenza decorrenze e degli incrementi dei requisiti dovuti una certa percentuale (il 2% per ogni anno di la- alla speranza di vita. Questo dato, destinato a cre- voro accreditato) della media delle ultime cinque scere continuamente, rende di fatto la pensione retribuzioni lavorative. Un calcolo semplice, quasi una chimera, un dato difficilmente stimabile in banale, visto con gli occhi di quanto abbiamo po- termini di requisiti, non solo in merito alla misura tuto osservare oggi. Ora invece non solo il quanto della pensione. Solo 20 anni fa, prima della rifor- è diventato molto più incerto, ma anche il quando ma Amato, calcolare la pensione era tutto somma- ha una notevole aleatorietà, che vede intersecarsi to semplice. I requisiti erano i famosi e ormai requisiti e tabelle in continua evoluzione, decisa- scomparsi 35 anni di contributi, a qualsiasi età, o i mente molto elevata. 60 anni (55 per le donne) di età. La pensione era Interessante risulta il grafico 1 che evidenzia l’aumento del requisito comparato tra uomini e Grafico 1 - Aumento dell’età di pensione per vecchiaia donne del settore privato, essendo in questo caso 70 il pubblico impiego penalizzato con un intervento che ha portato all’equiparazione immediata tra i 69 due sessi già dal 2010. 68 E anche il grafico 2 degli incrementi attesi secondo l’Istat della speranza di vita ai fini pen- 67 sionistici. 66 Nei prossimi appuntamenti analizzeremo, per alcuni casi tipo, le diverse ipotesi-combinazioni di 65 età di pensionamento, valutando con un dato di 64 sintesi la convenienza o meno di anticipare o posticipare la data di pensione. Il vero punto noda- 63 le di questa attuale conformazione della previden62 za pubblica è però che non possono essere facil- 61 mente evidenziati dei trend omogenei per gruppi Maschi Femmine 60 59 2010 di lavoratori, ma ogni caso di fatto è a se stante, con le proprie caratteristiche e il proprio scenario di analisi di convenienza. Un tempo si poteva dire: 2015 2020 2025 2030 2035 2040 2045 2050 «Se lavori 40 anni avrai circa l’80% del tuo ultimo reddito». E questo era tutto sommato vero per Grafico 2 - Incrementi attesi della speranza di vita ai fini pensionistici (arrotondato a mesi nelle decorrenze di revisione - modello Istat) qualsiasi soggetto, di qualsiasi età, e con qualsivoglia reddito di riferimento. Dimostreremo con casi specifici che oggi questo non è più vero, ogni 48 caso è un caso a sé. E va valutato con gli strumenti previsionali idonei e più appropriati, per uno scenario decisamente più complesso e articolato 36 di un tempo. In conclusione abbiamo la certezza che la famosa frase di John Maynard Keynes, «nel lungo pe- 24 riodo saremo tutti morti», sia stata la più importante fonte di ispirazione dei ministri del welfare dell’ultimo quindicennio. Che il nostro sistema di pre- 12 videnza pubblica sia tra i più moderni, economicamente efficienti e poco dispendiosi non v’è dubbio, 0 2010 70 ma questa per i cittadini può essere una consola2045 2040 FONDI&SICAV/Maggio 2012 2035 2030 2025 2020 2015 2050 zione? I My life, My Style Viaggi Soggiorni speciali di un giramondo Intervista a Gaetano Pappuini esort, lodge, campi tendati: nel sognare (o pro- R grammare) un viaggio, la qualità e la peculiarità delle strutture dove si soggiorna hanno spesso un ruolo fondamentale. Tralasciando i villaggi all-incluse, non-luoghi uguali in tutti i continenti, o i super hotel extra-lusso per pochi privilegiati, cerchiamo qualche suggerimento di posti speciali, ricchi di fascino, costruiti in ambienti particolari. Luoghi da sogno, ma non inaccessibili. Magari eco-lodge, costruiti in armonia con l’ambiente e le- lido, se non pericoloso, meglio era. Era il gusto dell’avven- gati a progetti che sostengono le comunità locali. Ne par- tura. Ma anche il fatto di non avere mai un soldo in tasca. liamo con Gaetano Pappuini, noto scrittore e fotografo, in Si divideva il giaciglio con insetti vari, quasi sempre al passato impavido esploratore e avventuriero, oggi sempli- freddo. Notti in tenda in Zimbabwe o accucciati in un an- ce turista con prole al seguito. golo di una sporca stazione in chissà quale paese del Sudamerica. Per tacere delle notti insonni nel Sudest asiati- Pappuini, dove dorme quando viaggia? co, di cui però non mi è permesso parlare. Ma ci sono an- «Ricordo i miei primi viaggi, molti anni fa. Allora non importava dove e come si dormiva… importava solo essere lì. Anzi, più il posto dove ci si fermava per la notte era squal- 72 FONDI&SICAV/Maggio 2012 che ricordi bellissimi di alberghetti assurdi: una catapecGaetano Pappuini chia di legno a Chiloè, alle porte della Patagonia cilena, una stanzetta tutta dipinta di azzurro con il pavimento co- sì in discesa, così inclinato, che tutto, persone, zaini, inset- Pappuini, non divaghi. La nostra è una rivista di finanza, ti, scivolava verso la parete. O a Gobernador Gregores, un chi ci legge vuole consigli per i suoi viaggi. Posti adatti a paesino sperduto nel fango e nel ghiaccio della Patagonia un turista di alto livello. Magari non troppo lussuosi e argentina: eravamo gli unici clienti dell’albergo e siamo inaccessibili. andati a dormire presto; poi a mezzanotte ci hanno sve- «Beh, l’Africa dei safari è forse il luogo dove nasce il con- gliati musica, balli e urla di gauchos e camionisti, emersi cetto di lodge, di campi tendati di lusso. Sono strutture dal nulla, che facevano baldoria con “fanciulle” vestite co- splendide, situate in posti magici. Il soggiorno in posti co- me nei saloon del far west. E ancora i promiscui ostelli nel nord-est dell’Australia. Un ostello ad Atacama, con un solo bagno in cortile, a meno venti di temperatura. O posti mitici, avamposti della suddetta civiltà, come l’Audi Camp a Maun, nel Botswana di qualche anno fa. O posti fantastici che non ci sono più, globalizzati dal turismo e dallo sviluppo, come la vecchia stazione di servizio di Solitaire, in Namibia, che oggi sembra un motel americano (e non ho nulla contro i motel americani, mitico simbolo dell’on the road), o un alberghetto senza nome ad Aqua Calientes, sotto Macchu Pichu e sopra le acque arrabbiate dell’Urubamba, al limite della foresta. Basti pensare che oggi hanno costruito un lodge anche sulle rovine della favolosa città perduta degli Incas». FONDI&SICAV/Maggio 2012 73 My life, My Style Viaggi Posti di mare, Pappuini? «È difficile fare una selezione. Butto lì le cabanas della Conchita, a Tulum, in Yucatan, direttamente sulla spiaggia, un’atmosfera magica; il Kou Bugny, all’Isola dei Pini della Nuova Caledonia, una struttura semplice a cavallo di due baie stupende; poi un posto lussuoso davvero, l’Arenas del Mar a Manuel Antonio, in Costarica, con i bradipi e le scimmie che ti guardano in stanza, dagli alberi ad altezza del balcone; o i bungalow di Cayo Levisa, a Cuba, con l’acqua calda e le stelle marine giganti; la Posada de los Flores a Loreto, in Baja California, una casa coloniale ricca di oggetti antichi pieni di storia, e una piscina sul tetto; o il New Emerald Cove a Praslin, Seychelles, raggiungibile solo in barca, con le tartarughe giganti che passeggiano sulla spiaggia. Tutti posti in cui tornerei domani». Dove ti sei sentito un vero principe? «In India. Ci sono molti palazzi di maharaja oggi trasformati in lussuosi hotel. E i prezzi sono davvero contenuti. Entri in un mondo fiabesco, un po’ Kipling, un po’ mille e una notte. Il Laxmi Niwas Palace, per citarne uno, tra Agra e Jaipur, o il Nahagarh Fort, a Rhantambore, il regno della tigre». E nelle Americhe? «Tre consigli: ad Antigua Guatemala, Casa Santo Domingo, nato dalle rovine di un convento, un posto davvero esclusivo, anche se con un’atmosfera un po’ troppo americanizzata: è come dormire in un museo coloniale barocco, in un sì cambia il valore della vacanza, anche perché le escursio- reliquario. All’opposto, il Sandoval Lake lodge, nella fore- ni organizzate spesso permettono di vedere cose non faci- sta amazzonica peruviana, la natura che respira. E infine il li da cogliere per il turista “fai-da-te”. Talvolta il costo è Red Cliff lodges, sulle sponde del Colorado, per sognare elevato, ma si trovano anche lodge stupendi a prezzi ra- con John Wayne». gionevolissimi. Un posto davvero impareggiabile, per esempio, è il Mowani lodge, nel Damaraland, in Namibia, con tende arredate mimetizzate tra i massi di granito, un servizio impeccabile, con l’aperitivo al tramonto sulla valle, e le escursioni sulle tracce degli elefanti del deserto. Poi cito il Desert Homestead, vicino a Sassussvlei, sempre in Namibia, cui mi legano ricordi romantici e un’immagine indimenticabile di cavalli bradi al galoppo, sotto la luna. In Africa del nord, mi viene in mente il Riad Dar Kamar, nella kasbah di Taourit, a Ouarzazate, ai piedi dell’Atlante marocchino, muri di fango fuori, tra vicoli stretti, superbi arredi e cura dei particolari all’interno, dove regna una pace di altri tempi». 74 FONDI&SICAV/Maggio 2012 I My life, My Style Vino Un’enciclopedia. Ma non solo he riteniate o meno attendibili i vari concorsi C intorno al mondo della sommellerie, il talento di Luca Gardini è una delle cose che nessuno può mettere in discussione. Mediatico come pochi altri nel panorama vinicolo nazionale, con il suo contagioso e incontenibile fare romagnolo è ambasciatore della cultura del vino italiano, nel nostro paese e nel mondo. L’apice di questo suo impegno culmina in una ambiziosa pubblicazione che, forte della collaborazione di importanti nomi del settore (basti leggere quelli in copertina, ma sappiate che sono molti di più), appena nata ha già le carte in regola per diventare una delteggio né riferimento ad annate, ma solamente una de- le guide di riferimento nella scena enologica italiana. Stiamo parlando dell’Enciclopedia del Vino, che non scrizione e alcune note di assaggio generiche, che aiuta- vuole però allinearsi agli standard di questo tipo di pub- no il lettore a capire lo stile del produttore e le peculiarità blicazioni, ma sfodera un format tutto nuovo: la prima del suo vino; una sorta di lista di vini consigliati, da sce- parte è prettamente didattica, concentrata sulla geogra- gliere con la certezza di bere al top. A chiudere, la parte fia vinicola mondiale, con un approfondimento di tutte le più interessante per i patiti delle classifiche, i 100 vini top zone più vocate e importanti. A seguire la lista dei 3 mila a livello mondiale (vedi a pag. 79), selezionati tra le ultime vini selezionati da Gardini e il suo team, senza alcun pun- a cura di Alberto Cauzzi tre annate in commercio. Una classifica da sogno variegata e per nulla scontata, che include qualche sorpresa e alcune assenze importanti. Non mancherà certo di fare discutere, ma ogni appassionato degno di definirsi tale ci si ritroverà pienamente, sono pronto a scommetterci. Vista l’ambizione internazionale che la guida si pone, è pubblicata in italiano, inglese, cinese e portoghese e verrà distribuita in tutto il mondo. Abbiamo intervistato il quartetto dream-team curatore dell’Enciclopedia del vino, edito da Dalai Editore. Luca Gardini è sommelier professionista dal 2003. In pochissimi anni ha conquistato il titolo di Migliore Sommelier della Romagna (regione in cui è nato e cresciuto), d’Italia, d’Europa, fino al titolo mondiale nel 2010. Ha lavorato presso alcuni dei più importanti ristoranti d’Italia. Abile comunicatore del vino, è considerato uno dei migliori palati al mondo. LUCA GARDINI 76 FONDI&SICAV/Maggio 2012 Pierluigi Gorgoni è giornalista e docente di enologia ed enografia internazionale per Alma. Autore e degustatore per la Guida Vini d’Italia de L’Espresso. Membro del comitato editoriale e responsabile delle degustazioni per il bimestrale Spirito di Vino, è autore e interprete della collana in dvd Il Vino, Corso completo di degustazione edita da La Repubblica, nonché docente per i Master of food di Slow Food. Andrea Grignaffini è direttore creativo del bimestrale Spirito di Vino e insegna metodologia di degustazione critica presso l’Università San Raffaele di Milano. Consulente presso Alma, scuola internazionale di cucina italiana e membro del Comitato di Direzione della Guida Espresso Ristoranti, ha vinto il premio Veronelli 2009 come giornalista emergente. È autore di libri e ricettari. Marco Pozzali è giornalista professionista e sommelier, per 11 anni nel Gruppo Food è stato caporedattore di riviste di enogastronomia, come Bar Business, Buon Appetito e Mangiarsano. Ha pubblicato migliori Gamay di Morgon e Beaujolais vicino ai più alti- diversi libri sul vino e realizzato gli abbinamenti vino-cibo sonanti vini di Borgogna, Bordeaux e molti altri. Per ogni per numerose collane, sia per la libreria che in allegato ai vino avrà qualche informazione sul luogo, le uve, il poten- principali quotidiani nazionali. È Chevalier dell’Ordre de ziale medio di invecchiamento, prescindendo dall’annata, Coteaux de Champagne. A loro abbiamo chiesto di rac- in quanto questi vini per ogni loro vendemmia rappresen- contarci il vino, il loro ultimo libro e l’esperienza di lavo- tano un valore certo». rare insieme. La classifica dei migliori 100 vede al primo posto un Un’enciclopedia e non una guida. Perché? Partiamo da porto e un moscato al 99esimo posto. Ma ci sono altre qui. scelte coraggiose… Gardini: «Di guide sui vini ce ne sono diverse in Italia e tut- Grignaffini: «Guarda, capisco che il Porto è una scelta te valide, una in più non avrebbe fatto che creare confu- non convenzionale, ma d’altra parte rappresenta una sorta sione a un pubblico di appassionati che invece chiedono di incrocio alchemico tra vino inteso come frutto dell’u- sempre più insistentemente di allargare le proprie conoscenze di base, anche uscendo dai confini del paese, per potere parlare di vino in modo più consapevole. Ecco quindi l’idea di un’enciclopedia». Veniamo ora alla lista dei 3.000 vini, in cui salta subito all’occhio la non presenza dell’annata e una descrizione del produttore e dei suoi vini. Una scelta originale. Perché? Gorgoni: «La lista dei 3.000 vini è un vero proprio dizionario incastonato dentro l’enciclopedia, un dizionario di 3.000 voci corrispondenti ai vini, alle etichette nello specifico, che a nostro avviso rappresentano quanto di meglio si possa trovare nel panorama enologico mondiale. Il lettore ha così a disposizione un quadro vasto e vario in cui rintraccerà, per esempio, i più significativi Lambrusco e i PIERLUIGI GORGONI FONDI&SICAV/Maggio 2012 77 My life, My Style Vino di vini di successo. Oltre la metà sono francesi, ma ci sono tedeschi, austriaci, spagnoli, portoghesi e, poi, statunitensi, cileni, argentini, australiani, con la compagine italiana che è nutritissima». Questo libro ha un tratto distintivo molto importante. Per la prima volta si mischiano gli italiani con il resto del mondo. Come ne usciamo? Pozzali: «La classifica, inutile nasconderlo, porta a un risultato chiaro: nei primi dieci posti non figurano vini italiani; bisogna attendere la diciannovesima piazza per trovare un Barolo. Questo non è però e non deve essere letto come un risultato sconfortante, anzi. Sono oltre 20 i vini italiani presenti e raccontano molto del nostro territorio, delle nostre molte sfaccettature, ambientali, culturali e umane. Bella e davvero stimolante, dunque, questa contaminazione, questa mescolanza che la classifica ha portato, in una visione estetica del vino che si proponeva di premiare il meglio del meglio. Nel meglio del meglio ci sono oltre 20 vini del nostro paese: non è poco. Con l’onestà intellettuale che ha guidato i nostri criteri di scelta, posso affermare che è la giusta cartina di tornasole del vino italiano rispetANDREA GRIGNAFFINI to al resto del mondo». Quali sono state le evoluzioni di questo progetto? 78 va e distillazione del frutto con tutti i suoi rimandi sim- Gardini: «Doveva essere un dizionario del vino. La casa edi- bolici al mondo degli elixir medievali che riportano il vino trice (Dalai) che ha sposato il nostro progetto è specializ- in un’altra dimensione forse ancora più mistica e concet- zata in questo genere di pubblicazioni, ma insieme all’edi- tuale. Il Moscato vorremmo che fosse un omaggio a un tore abbiamo rivoluzionato il concetto iniziale per creare mondo e a una zona che anche tramite l’Asti è celeber- un volume enciclopedico, compatto ed esaustivo. A quel rima nel mondo, ma in realtà è il premio al coraggio di punto il progetto ha assunto la forma attuale e abbiamo chi ha ribaltato completamente il concetto di bevibilità scelto inoltre di non inserire foto o immagini, generalmen- fragrante e immediata a favore di un sorso smaccatamen- te presenti nei testi di riferimento attualmente in com- te british senza cadere nel fané, anzi rinvigorendo le note mercio, per rendere la consultazione più snella e veloce. Mi primarie del vitigno stesso. Nessuna voglia di essere anti- auguro che i lettori vorranno essere indulgenti nel com- conformisti a tutti i costi, piuttosto l’idea di leggere realtà prendere che eventuali sviste sono inevitabili in una pri- a volte dimenticate…» missima edizione». E le 100 aziende top? Continuate a ripetere che la squadra è importante… Gorgoni: «Le 100 aziende top sono il vero corollario ai Gardini: «E lo ripeterò all’infinito, è la squadra e non il sin- 100 vini top, sono 100 storie diverse che dall’Europa golo a fare la differenza. Il mondo del vino è popolato da approdano al nuovo mondo, dando merito a imprese un’infinità di detrattori, pronti a puntare il dito contro i familiari, piccole e grandi, fino a vignaioli singoli e sin- colleghi pur di accrescere la propria immagine. Quando ca- golari. Sono storie che si compongono in modo diverso e piremo che questo non fa il bene del settore? Abbiamo un che però messe insieme ci restituiscono la storia del vino potenziale enorme, ma che resta inespresso a causa di inu- nel mondo. La storia di grandi contadini, di grandi vini e tili campanilismi e boicottaggi. Dobbiamo essere tanti e re- FONDI&SICAV/Maggio 2012 La classifica dei 100 migliori vini 1 Quinta do Noval, Porto Vintage Nacional 2003 51 Château Rayas, Châteauneuf-du-PapeRéserve Rouge 2005 2 Domaine de la Romanée-Conti, GrandCruRomanée-Conti 2008 52 DomaineduComteLiger-Belair, GrandCru La Romanée 2009 3 Domaine Leroy, GrandCruMusigny 2008 53 Penfolds, Grange 2006 4 Domaine Leroy, GrandCruChambertin 2008 54 Trimbach, Riesling Clos St. Hune 2005 5 Domaine de la Romanée-Conti, GrandCru La Tâche 2008 55 Müller-Catoir, GimmeldingerSchlosselRieslanerBeerenauslese 2009 6 Domaine Armand Rousseau, GrandCruChambertin 2009 56 ThierryAllemand, CornasReynard 2005 7 DomPérignon, Champagne Brut Œnothèque 1996 57 Salon, « S » Champagne Brut Blanc de Blancs 1999 8 Fritz Haag, BraunebergerJuffer-Sonnenuhr Riesling Trockenbeerenauslese 2007 58 Château La MissionHaut-Brion 2009 9 Château Margaux 2009 59 Château Léoville Las Cases 2009 10 Domaine de la Romanée-Conti, GrandCruMontrachet 2007 60 DomainedesComtesLafon, GrandCruMontrachet 2007 11 DomaineRoumier, Musigny 2009 61 Roagna, Barbaresco CrichëtPajé 2001 12 DomaineRamonet, GrandCruMontrachet 2007 62 ScreamingEagle Napa Valley Cabernet Sauvignon 2007 13 Domaine Leroy, GrandCruCortonCharlemagne 2008 63 Montevertine, Le Pergole Torte 2007 14 Domaine Coche-Dury, GrandCruCortonCharlemagne 2008 64 M. Chapoutier, Ermitage Blanc l’Ermite 2008 15 DomaineHuet, Vouvray Cuvée Constance 2009 65 Alvaro Palacios, Priorat L’Ermita 2007 16 Krug Champagne Brut Blanc de BlancsClosduMesnil 1998 66 DomaineOgier, Côte-RôtieLancement 2007 17 Château Latour 2009 67 Ar.pe.pe., Valtellina Grumello Riserva Buon Consiglio 2001 18 DomaineLeflaive, GrandCruChevalierMontrachet 2007 19 Giuseppe Mascarello e figlio, Barolo Momprivato Ca’ d’Morissio 2003 20 ClosRougeard, SaumurChampigny Le Bourg 2007 21 Zind-Humbrecht, Pinot Gris ClosWindsbuhlSelection de GrainsNobles Trie Speciale 2007 22 Donnhoff, Riesling NiederhauserHermannshohleTrockenbeerenauslese 2009 23 Domaine d’Auvenay, GrandCruChevalierMontrachet 2004 24 Château d’YquemSauternes 2008 25 Conterno Giacomo, Barolo Monfortino Riserva 2002 26 Petrus 2009 27 Château Ausone 2009 28 Jean-Louis Chave, Hermitage Rouge 2005 29 Weinbach, Pinot Gris AltenbourgQuintessence de GrainsNobles Cuvée d’Or 2008 30 Henri Bonneau, Châteauneuf-du-PapeRéservedesCélestins 2004 31 Bollinger Champagne Extra Brut R.D. 1999 32 Château Lafleur 2009 33 Cantina Bartolo Mascarello, Barolo 2006 34 Domaine Jacques-FrédéricMugnier, GrandCruMusigny 2008 35 Château Mouton-Rothschild 2009 36 DomaineRaveneau, Chablis GrandCru Le Clos 2007 37 Domaine Emmanuel Rouget, Vosne-Romanée 1er CruCrosParantoux 2009 38 Henschke, Shiraz Hill of Grace 2006 39 Château Lafite-Rothschild 2009 40 Joh. Jos. Prüm, WehelerSonnenuhr Riesling AusleseGoldKapsel 2009 41 Dominique Laurent, GrandCruChambertinClos de BezeViellesVignes 2009 42 Case Base- Soldera, Brunello di Montalcino Riserva 2004 43 Domaine Anne Gros, GrandCruRichebourg 2009 44 Giacosa Bruno, Barbaresco Asili Riserva 2004 45 Pol Roger, Champagne Brut Cuvée Sir Winston Churchill 1999 46 Weingut Keller, WesthofenerBrunnenhäuschenAbtserde Riesling TrockenGrossesGewächs 2009 68 DomaineGauby – CôtesduRoussillonVillages La Muntada 2008 69 Giuseppe Quintarelli, Amarone della Valpolicella Selezione Giuseppe Quintarelli 2000 70 Robert Weil, Riesling TrockenbeerenausleseKiedrichGräfenberg 2009 71 Klein Constantia, Vin de Constance 2005 72 Ferrari, Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 1993 73 Bodega Osborne, Rare Sherry Solera B.C. 200 74 Giovanni Battista Columbu, Malvasia di Bosa 2006 75 Taylor’s, Quinta de Vargellas Porto Vintage VinhaVelha 2007 76 Fattoria Poggio di Sotto, Brunello di Montalcino 2004 77 Dominio de Pingus, Ribera del DueroPingus 2008 78 Podere Il Carnasciale, Il Caberlot 2007 79 M.Chapoutier, Ermitage Rouge L’Ermite 2007 80 De Bartoli, Marsala Superiore 1986 81 Vodopivec, Friuli Vitovska 2007 82 AchavalFerrer, Mendoza Malbec Finca Altamira 2008 83 Shafer Cabernet Sauvignon Hillside Select 2005 84 Château Haut-Brion Blanc 2009 85 Cerbaiona, Brunello di Montalcino 2006 86 Harlan Estate ProprietaryRed 2007 87 Château Cheval Blanc 2009 88 Cavallotto – Barolo Riserva Bricco Boschis Vigna San Giuseppe 2005 89 Gunderloch, NackenheimRothemberg Riesling Trockenbeerenauslese 2005 90 Gaja, Sorì San Lorenzo 2006 91 Château ClimensBarsac 2008 92 Lucien Aviet&Fils – Caveau de Bacchus, ArboisSavagninRéserve de Caveau 2007 93 Tenuta dell’Ornellaia, Masseto 2007 94 Domaine Pierre Overnoy, ArboisPupillin Vin Jaune 1999 95 Attilio Contini, Vernaccia di Oristano Antico Gregori 96 Marqués de Murrieta, Rioja Castillo Ygay Gran ReservaEspecial 2001 47 DomaineTrapetPère et fils, GrandCruChambertin 2009 97 Parusso – Barolo Riserva Bussia 2001 48 Egon Müller, Scharzhofberger Riesling Trockenbeerenauslese 2005 98 Viña Sastre, Ribera del DueroPesus 2006 49 Vega Sicilia, Ribera del Duero Unico 2000 50 Giuseppe Rinaldi, Barolo Cannubi San Lorenzo – Ravera 2006 99 Cà d’Gal, Moscato d’Asti Vigna Vecchia 2005 100 Kistler, Pinot Noir SonomaCoast Cuvée Elizabeth 2006 FONDI&SICAV/Maggio 2012 79 My life, My Style Vino un dedalo antico. Ed è forse come la bellezza delle rughe del viso di un vecchio vignaiolo che, scrutando l’alto, osserva in silenzio gli ultimi bagliori del sole che trafiggono il grigio del cielo nel gonfiore delle nuvole, prima della pioggia». Gardini: «Passione, emozione, semplicità, cultura e divertimento». Grignaffini: «L’attaccamento ancestrale alla matrice occidentale e cristiana del nostro essere». Quale vino ti porteresti, potendo scegliere, su un’isola deserta? E cos’altro porteresti? Gorgoni: «Se fosse possibile portare persone porterei la donna che amo e il vino lo lascerei scegliere a lei, altrimenti porterei tutti gli scritti di Gino Veronelli e nessun vino. Berrei riga per riga, con lui, tutto quello che ha raccontato». Pozzali: «Se potessi portare quattro casse, beh ne sceglierei una di Borgogna Bianco, probabilmente il Chevalier Montrachet di DomaineLeflaive, una di Champagne, e direi Salon, una di Riesling di Joh. Jos. Prum, forse l’AusleseGoldKapsel, poi una cassa di Le Soula 2001 di DomaineGauby. Se dovessi sceglierne solo una… no, non prendo in considerazione questa triste possibilità. Cosa altro mi porterei? Beh sicuramente il cavatappi». stare compatti, ognuno con il proprio bagaglio e con le Gardini: «DomPérignon Enothèque 1969 e piadina roma- proprie abilità, per perseguire con successo lo stesso obiet- gnola. Il top». tivo: fare conoscere al mondo la grandezza del vino italiano Grignaffini: «Fosse un’isola calda una bollicina, ma poi e acquisire credibilità in veste di opinion leader, nel nostro non avrei il frigo per tenere la temperatura; quindi opte- paese e all’estero. Inoltre sono fortunato sapendo di potere rei per un Porto da centellinare. Fosse un’isola fredda un contare sull’amicizia, sull’appoggio e sulla competenza di vecchio Marsala; e anche un buon sigaro! I professionisti seri e leali come i tre qui presenti e altri». Cos’è per te il vino? Gorgoni: «Tutta la mia vita ci gira attorno, quindi … Però, al di là del piacere del calice con tutto quello che ne consegue, non riesco a non considerare il vino come una veranda privilegiata sul panorama più vasto dell’agricoltura e dell’ambiente. Credo fermamente che il vino prima di ogni altro prodotto agricolo, proprio per la sua straordinaria forza evocativa e suggestiva, debba farsi avanguardia e avamposto di valori fondamentali come la tutela dell’ambiente, il rispetto e la disciplina della Terra (con la t maiuscola)». Pozzali: «Per me il vino è un miracolo della natura, della nascita, della morte, della genesi della vita. Un mosaico variegato di preziosi tasselli distribuiti nel bicchiere come in MARCO POZZALI 80 FONDI&SICAV/Maggio 2012 FONDI&SICAV CONOSCERE PER INVESTIRE AL MEGLIO Anno 5 - Numero 42 - Maggio 2012 La grande forza dell’It Chi vince e chi perde nella nuova rivoluzione hi-tech Etf India Gli strumenti per puntare sulla futura economia leader Consensus sui paesi emergenti Con il fiato sospeso sulla Cina &Sicav - Maggio 2012 Fondi& numero 42 – Anno 5 Direttore Giuseppe Riccardi Coordinamento redazionale e direttore responsabile Alessandro Secciani Ufficio studi Luca Brambilla, Boris Secciani Caporedattore Massimiliano D’Amico Progetto grafico e impaginazione Alfredo Rampanelli Collaboratori Stefania Basso, Alberto Cauzzi, Davide Cimabue, Club Il Cavatappi, Luigi Cossu, Epheso Ia, Andrea Ferrari, Veronica Furiano, Francesco Massimino, Andrea Milesio, Rocki Gialanella, Dario Palladini, David Tonello. 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