Notizie Italia Newsletter del Comitato italiano della Camera di Commercio Internazionale N° 2 – febbraio 2009 Sommario I 90 anni della ICC festeggiati a Ginevra con il lancio della sua fondazione di ricerca Attività Commissioni ICC Si sono tenute il 2 e 3 febbraio 2009, tra Ginevra e Losanna, alcune manifestazioni della ICC riguardanti il lancio della ICC Research Fo u n d atio n (ICCRF), il 9 0 ° anniversario della fondazione della ICC; la riunione dei Segretari generali dei Comitati nazionali ICC, nonché un Forum sull’International Trading System. Sono intervenuti il Presidente di ICC Italia, Andrea Tomat e il Segretario Generale, Amerigo Gori, unitamente al Rolando Foresi (Consigliere di ICC Italia) che ha redatto alcune note sull’evento, che volentieri pubblichiamo. Commissione Bancaria ICC Italia IGF - Open consultation a Ginevra Commissione internazionale concorrenza Task force su revisione Modello di Contratto di Franchising Autoregolamentazione e pubblicità Task force su appalti pubblici Marco Polo commercio e cultura ======================= L’arte della seta a Catanzaro Ginevra - 2 febbraio Notizie Lancio della ICC Research Foundation (ICCRF) in occasione del 90’ anniversario della ICC In occasione della celebrazione del 90° anniversario della Camera di Commercio Internazionale (1919-2009) viene ufficializzata la costituzione ed il lancio della ICC Research Foundation (ICCRF), alla presenza di oltre 270 business leaders provenienti da ogni continente. La Fondazione, oltre che rafforzare il ruolo della Camera di Commercio Internazionale, espressione di una consolidata leadership intellettuale a carattere globale sui temi politici di maggiore spessore che toccano il mondo del business, ha lo scopo di: - commissionare ricerche per dimostrare i benefici pubblici che scaturiscono dall’espansione degli scambi e degli investimenti internazionali sottolineando la necessità di regole e accordi multilaterali; - promuovere una comprensione più profonda tra policy makers, media e opinione pubblica non solo dei benefici del libero scambio ma anche dei danni generati dal protezionismo, mediante un programma di pubblica istruzione attinto dai risultati delle sue ricerche. Un programma che si svilupperà principalmente con pubblicazioni e con seminari disseminati nel mondo attraverso il network dei Comitati Nazionali ICC. Alle note introduttive illustrative dell’iniziativa, pronunciate dal Presidente della ICC, Victor K. Fung, si sono succeduti gli interventi: - di Pascal Lamy, Direttore Generale della WTO, centrato sul tema “Il futuro degli scambi multilaterali”, contro gli inviti dei governi a comprare solo prodotti locali, nonché sulla improcrastinabilità della conclusione del “Doha Round” per accordi globali da trasferire in più stringenti regole Victor Fung, Pascal Lamy e Marcus Wallenberg multilaterali; (segue a pag. 2) ICC/Ifo: a febbraio il più basso indicatore dell’economia globale della storia Considerazione della ICC sulla crisi finanziaria Seminario finanziaria Commissione Bancaria sulla crisi Crisi globale: sondaggio della Wcf San Marino: la CCIAA entra nella Wcf della ICC Simest sostiene progetti di Pmi all’estero Appuntamenti Seminario ICC-EAU per International Trade Finance Practitioners Seminario sul nuovo status di AEO BU - Corsi estivi di inglese giuridico a Londra Notizie dal Governo Nuova pubblicazione ICC “ICC Model International Transfer of Technology Contract” Notizie di Arbitrato e ADR (a cura dell’AIA) - pagg. 13-15 - In particolare: ICC - “Le droit de la concurrence face à la crise mondiale”: Parigi, 20.03.09 - ICC - “Commission on Intellectual Property”: Cambridge, 17.04.09 ICC “Commission on Commercial Law and Practice”: Helsinki, 28.05.09 - Premio E. Minoli a tesi di laurea sull’arbitrato - IGI - Convegno su “Contratti pubblici, provvedimenti anti-crisi e processo amministrativo”: Roma 26.02.09 (da pag. 1) - di Micheline Calmy-Rey, Swiss Federal Councilor, capo del Dipartimento Federale degli Affari Esteri della Svizzera, Paese ospitante; - di Marcus Wallenberg, Presidente onorario della ICC. Losanna - 3 febbraio Forum ICC sul futuro dell’International Trading System Micheline Calmy-Rey NO AL PROTEZIONISMO Alla luce della più grave crisi che il mondo dell’economia sta attraversando dal 1930, l’incontro, sotto il titolo “Strengthening the Global Trade Regime for World Prosperity and World Peace” (Forum tenutosi presso la IMD, Business School di Losanna) ha delineato orientamenti utili a promuovere l’interscambio mondiale quale mezzo per accrescere la pace e la prosperità del pianeta, evitando l’insorgere ed il propagarsi sotto varie forme della sempre latente propensione a misure protezionistiche. Grazie a solidi accordi internazionali, il dinamismo dell’economia globale potrà essere sostenuto e, a questo fine, le regole basate sul sistema multilaterale della WTO ancor più debbono rimanere le fondamenta della crescita del business internazionale nel 21° secolo. Alcune Tavole Rotonde, composte da economisti cattedratici, centri di ricerca e da leader del mondo imprenditoriale, hanno articolato su pungenti tematiche i lavori del Forum, coordinato dal Presidente dell’IMD, John R. Wells. Nel saluto di apertura dei lavori il Presidente ICC Victor Fung sottolinea che, nell’attuale situazione di crisi economica planetaria, per massimizzare le opportunità esistenti ed i conseguenti potenziali risultati e, nello stesso tempo, minimizzare rischi ed insidie ingannevoli, occorra sempre più consolidare il tessuto di chiare regole che, sulla base di principi condivisi, aiutino a governare gli scambi e gli investimenti internazionali in un mercato definitivamente globale. Jean-Pierre Lehmann, Professore di Politica Economica Internazionale nell’IMD e Founding Director dell’Evian Group, ritiene certo che nello scambio di idee e nel confronto delle posizioni tra i componenti dei panels si riuscirà a mettere a fuoco le chances presenti in prospettiva per rilanciare la prosperità mondiale, riflessa in ogni economia nazionale, sostenuta e coordinata da un sistema istituzionale multinazionale. Round Table A Trade in the 21st Century: Past Perspectives, Current Pitfalls, Future Prospects Come era da attendersi, il confronto si è concentrato e sviluppato sull’efficacia delle misure che vari governi stanno prefigurando nei singoli Paesi per far fronte alla attuale crisi economica di non breve durata e per far da scudo contro le negative ricadute interne in campo occupazionale e sociale. Di seguito alcune notazioni: - attenzione alte trappole di precipitose dislocazioni produttive, attratte da precarie convenienze localistiche, specie in assenza di ma chiara strategia centralizzata, perché sono destinate ad alimentare nuove forme di sterile protezionismo. - Contrastare il protezionismo che si traduce in restrizioni e distorsioni del commercio ed opporsi alle false provvidenze governative quando vanno a sostegno di insanabili debolezze programmatiche e/o strutturali della produzione locale. - Fornire risposte economico-sociali nello stesso tempo confacenti alle esigenze ambientali per uno sviluppo ecocompatibile (vedi recenti indirizzi USA Amministrazione Obama). - Anche in assenza, al momento, di una via d’uscita per i governi ad utilizzare l’incremento dell’indebitamento pubblico, occorre non spingere oltre misura il sistema creditizio fino ad elargire cattivi prestiti, basati su impegni difficilmente onorabili, che alla fine potrebbero rivolgersi contro il sistema (back-fire). - Le soluzioni unilaterali, a cui una nazione ricorre per far fronte allo stato di crisi economica e sociale del Paese, che sfociano in barriere tariffarie sull’import, sommate ad incentivi selettivi limitati ai soli produttori locali, oltre che risolversi in effimero sostegno, sono destinate a generare ritorsioni e pesanti contromisure negli altri Paesi, quelli almeno ad economia sviluppata. - Gli effetti negativi del protezionismo saranno subiti in misura maggiore dai Paesi in via di sviluppo, i più vulnerabili perché non potranno permettersi supporti di carattere finanziario, di livello analogo, a favore del proprio apparato produttivo. - Spesso si dimentica che negli anni ‘30 la crisi che cominciò con una recessione si trasformò, con il protezionismo, nella più profonda depressione del 20° secolo. - La competizione leale e trasparente è il cuore del business efficiente e della sua crescita in un mercato aperto e nel quadro di chiari accordi multilaterali. ICC Notizie n. 2/09 - pag. 2 (da pag. 2) Round Table B World Economlc Powers Shifts & the 21st Century Global Market Economy Regnando l’incertezza nella previsione del quando ed in quale contesto avvengono e si succedono le mutazioni e gli spostamenti del potere economico nel pianeta, occorrerà preliminarmente cercare di approntare schemi di accordi alternativi che possano facilitare il passaggio non traumatico del potere con chi è destinato a perdere il proprio mercato e ammortizzatori di riassicurazione reciproca nel periodo di transizione turbolenta che verrà generata, specie tra e con Paesi in via di sviluppo, da una concorrenza quasi sempre sleale. Alcuni spunti a stralcio: - secondo stime recenti, a breve, c’è nel mondo in prospettiva la creazione di 100 milioni di nuovi posti di lavoro. E’ la nuova frontiera appannaggio del business gestito da una vera leaderhip imprenditoriale dotata di forti connotazioni innovative nei prodotti e nei servizi. - Le implicazioni politiche, finanziarie e sociali del cambiamento richiedono, però, l’approntamento di meccanismi di autoregolamentazione virtuosa dell’impresa e del suo management. - l veri imprenditori, in una logica di reciprocità recepita in evoluti sistemi istituzionali, sono i leader capaci di dare indicazioni valide ad un dinamico mercato globale, senza abdicare alla vocazione alla concorrenza. - Emerge un tipo nuovo di leader del business, capace di incorporare i diritti umani ed altri temi etici nel suo modello di prendere le decisioni. Altre sfide collaterali da affrontare e gestire in un clima di confronto e di collaborazione sono: - le “corsie” della pirateria intellettuale e della contraffazione, che falsano la corretta competizione; - i compromessi nell’uso dell’ambiente e delle materie prime e per l’accesso alle nuove risorse energetiche; - capire, ai vari livelli, le ragioni del partner/concorrente per approdare su accettabili e gestibili intese negli scambi internazionali; - le inesplorate esigenze dei nuovi Paesi emergenti affacciatisi allo sviluppo economico senza il soccorso di robuste strutture democratiche; - le differenze dimensionali tra i vari Paesi del globo in riguardo alle risorse umane disponibili ed al loro profilo e potenziale professionale; - l’accesso alle nuove tecnologie e al’innovazione da parte dei Paesi in via di sviluppo. ATTIVITÀ ICC Commissione Bancaria Proseguono a Parigi i lavori di revisione delle Norme ICC per le garanzie a prima richiesta: “Uniform Rules for Demand Guarantees – URDG” Siamo al 3° draft del nuovo testo normativo che è stato sottoposto all’esame dei Comitati nazionali ICC in vista della riunione della Commissione bancaria internazionale, che si riunirà il 10 marzo prossimo a Dubai. La Commissione in tale occasione prenderà in esame le varie proposte formulate dai Comitati nazionali, raccolte e vagliate dall’apposito Drafting Group. La Commissione bancaria italiana, riunitasi il 4 febbraio 2009 presso la sede di ICC Italia, ha pertanto analizzato, sotto la guida del Presidente, Salvatore Maccarone, il nuovo testo alla luce anche dei commenti a sua volta formulati sul testo precedente e di quanto nel frattempo è stato suggerito dagli altri Comitati nazionali. I commenti dei rappresentanti bancari sono stati integrati con le proposte formulate dagli operatori economici presenti alla riunione, con particolare riferimento a quelle formulate dall’ENI. I membri della nostra Commissione nazionale che parte- ciperanno alla riunione di Dubai si faranno carico di illustrare e motivare in quella occasione quanto anticipatamente fatto presente al Drafting Group ed il Prof. Maccarone si avvarrà della sua competenza e considerazione in sede internazionale per sostenere ed avvalorare alcune tesi che la Commissione italiana ritiene di particolare importanza. Oltre al Presidente Maccarone, erano presenti alla riunione Mario Vitali (Fiat group), Mario Colombo (BPM), Gianni Del Brocco (IccreaBanca), Carlo Calosso (Unicredit), Dario Pirovano (IntesaSanpaolo), Giovanni Forcati (Banco Popolare), Mauro Locatelli (IntesaSanpaolo), Pierluigi Basconi (BNL), Elio Drudi (BNL), Chantal Hogreul (Alstom), Valter Fornoni (B.P. di Bergamo), Lucio Brunozzi (Studio Legale), Mario Maccari (Eni), Pietro Mantovano (Eni), Alessandro Vinars (C.di R. di Ferrara), Roberto Di Nisio (Credimpex), Carlo di Ninni (ABI). Per ICC Italia hanno preso parte alla riunione il Segretario generale, Amerigo Gori, Anna Sinimberghi e Barbara Triggiani. ICC Notizie n. 2/09 - pag. 3 IGF - Internet Governance Forum: Open consultation a Ginevra il 23 e 24 febbraio In occasione della consultazione aperta dell’Igf - Internet Governance Forum, svoltasi a Ginevra il 23 e 24 febbraio, l’ICC attraverso il Basis (Business Action to Support the Information Society) ha predisposto un documento di considerazioni sul processo di revisione dell’Igf. L’attuale format dell’Igf riunisce governi, imprese e società civile ponendoli sullo stesso piano, consentendo loro di affrontare qualsiasi tematica relativa alla Internet governance in maniera tempestiva e libera attraverso un aperto scambio di idee ed esperienze, di soluzioni efficaci, di diffondere best practice, di creare contatti e formare partnership. La flessibilità dell’attuale impostazione dell’Igf ha consentito fino ad ora un costante e rapido aggiornamento e rinnovamento di questi temi per tenere il passo con la velocità con cui la società dell’informazione si espande e le relative tecnologie si evolvono, fungendo da stimolo per organizzazioni sovranazionali e singoli governi. L’ICC-Basis è convinta che questo forum sia una sede unica, che offre pari opportunità a tutti i partecipanti. Sostiene, pertanto, l’Igf e la sua continuità nell’attuale formato che prevede tre consultazioni pubbliche ed una sessione annuale e una struttura che comprende la leadership, il Segretariato e il Gruppo consultivo multistakeholder. Il Forum di Hyderabad, India, svoltosi lo scorso dicembre, infatti, si è dimostrato - anche per l’alta affluenza di partecipanti e la molteplicità e qualità delle tematiche affrontate - un’utile occasione di confronto tra organizzazioni e stakeholder coinvolti nella Internet governance. Il processo di revisione dell’Igf costituirà uno tra i molteplici temi relativi all’Internet governance nell’agenda del prossimo meeting dell’Igf che si svolgerà dal 15 al 18 novembre in Egitto a Sharm el Sheikh. Il documento, insieme ad una valutazione della ICC sul Forum di Hyderabad è stato inviato alle autorità italiane competenti auspicando possano contribuire a delineare la posizione ufficiale italiana. Commissione internazionale Concorrenza La sede centrale della ICC di Parigi ha ospitato il 17 febbraio un incontro della Commissione concorrenza. All’ordine del giorno, un rapporto sugli sviluppi e lo stato dei lavori della Icn (International Competition Network), con un focus sulla prossima conferenza del 3-4 giugno a Zurigo (in simultaneità con il quale si terrà il 2 giugno la prossima riunione della Commissione); approfondimenti sulla normativa europea sulla concor renza e possibili azioni della ICC in materia; sviluppi negli Stati Uniti e prospettive della nuova amministrazione; normativa cinese antimonopolio; sviluppi in altri Paesi; informazioni su attività in altre organizzazioni (Biac, Businesseurope, Iba/Aba); rapporto sull’antidumping. Per ICC Italia ha partecipato il Presidente della Commissione Concorrenza di ICC Italia, Luca Sanfilippo. Task Force su revisione Modello di contratto di Franchising Fabio Bortolotti e Didier Ferrier hanno presieduto il 5 febbraio scorso, a Parigi, la riunione della task force riguardante l’aggiornamento del modello di contratto ICC di franchising internazionale. Dopo dieci anni di vigenza, è infatti necessario verificare se le clausole del modello di contratto di franchising internazionale ICC Notizie n. 2/09 - pag. 4 riflettano ancora la prassi corrente, se sia necessario migliorarne alcuni aspetti e soprattutto renderlo quanto più largamente utilizzabile possibile dalla comunità imprenditoriale mondiale, tenendo conto degli sviluppi avvenuti nelle varie leggi nazionali. Autoregolamentazione e pubblicità: sopravvivere alle sfide globali Il 12 gennaio, poco prima dell’insediamento della nuova amministrazione statunitense, esperti di marketing e pubblicitari provenienti da tutto il mondo si sono riuniti a Washington DC per partecipare ad una tavola rotonda della ICC sul futuro dell’autoregolamentazione. La relatrice della sessione plenaria, Deborah Platt Majoras (foto), vicepresidente e general counsel di Procter & Gamble, già presidente della Federal Trade Commission (Ftc) statunitense, ha condiviso le prospettive per l'industria pubblicitaria in un periodo di crisi finanziaria e ha messo in guardia contro la richiesta di ampie riforme normative. Invitando le imprese a divulgare il ruolo svolto dalla pubblicità nello sviluppo della concorrenza ed a dare risalto al rapporto costi-benefici dell’autoregolamentazione, in un momento in cui le casse statali si trovano in situazioni non ottimali, Platt Majoras ha elogiato l’iniziativa della ICC Children's Food and Beverage – che impiega il marketing e la pubblicità per promuovere una corretta alimentazione per i bambini – come un impegno positivo da parte del settore alimentare. “È un grande esempio di come l'autoregolamentazione possa fare qualcosa che il governo non può fare, non solo a causa dei suoi limiti costituzionali, ma anche in termini di efficacia”, ha detto Platt Majoras. Sono inoltre intervenuti top manager di AT & T, Google, PepsiCola, Procter & Gamble, Reckitt Benckiser, Ftc, di organismi di autoregolamentazione degli Usa e dei Paesi Bassi nonché esperti legali che hanno offerto il loro contribuito al dibattito su pubblicità in ambienti interattivi; sostenibilità e pubblicità; autoregolamentazione in America Latina; nuovi modelli e iniziative di auto-regolamentazione. Ha presieduto la tavola rotonda John Manfredi, presidente della Commissione ICC marketing e pubblicità, il quale ha sottolineato che l’erosione di fiducia, causata dalla crisi attuale, può avere gravi implicazioni per il marketing a livello mondiale. “Quando la fiducia e la sicurezza non esistono più, sono il marketing e i suoi operatori a soffrirne. Senza fiducia, è impossibile stabilire o mantenere un rapporto con i consumatori … e senza fiducia possono accadere cose negative“, ha detto Manfredi, “non solo nel mercato ma anche nel campo delle politiche pubbliche e della governance”. La Commissione ICC su marketing e pubblicità si è riunita il giorno successivo: in quella occasione sono state dibattute misure concrete per contribuire a ristabilire nel 2009 un clima di fiducia e di efficacia nell’autoregolamentazione. Alla tavola rotonda e alla riunione di commissione, ospitate dallo studio legale Winston & Strawn e dalla sezione americana della ICC (Uscib) hanno preso parte esperti provenienti da undici paesi, tra cui anche Cina, Brasile, Messico e Turchia. Per ICC Italia è intervenuto Paolo Emilio Mazzoletti, docente di marketing presso la Facoltà di Scienze Politiche dell’Università LUISS-Guido Carli. Task force su appalti pubblici Si è riunita il 27 febbraio a Londra la task force su “Public Procurement”, costituita nell’ambito della Commissione Diritto e pratiche commerciali, presieduta da Fabio Bortolotti. Preso in esame lo studio degli errori nei sistemi di appalti pubblici: la task force ha delineato un programma per il suo lavoro futuro relativo all’esame degli insuccessi e le inefficienze nel “Public Procurement”. Nei suoi incontri precedenti, la task force aveva preso in considerazione un rapporto indipendente preparato da RAND Europe dal titolo “La valutazione dei contratti degli appalti pubblici”. Tale rapporto mette in luce i più importanti difetti delle operazioni di appalti pubblici, tra cui errori nella selezione degli appaltatori/fornitori; errori nell’applicazione di criteri sensibili nell’identificazione di appaltatori/fornitori; uso inadeguato e inappropriato dei poteri di ricerca di offerte differenti e molti altri. Sulla base di questo rapporto, è stato stabilito un programma di lavoro che metta la task force in grado di portare avanti ulteriori proposte per miglioramenti del sistema degli appalti pubblici. Tra gli altri argomenti dibattuti, il “Model Law on Procurement of Goods, Constructions and Services” dell’Uncitral e la bozza del Modello ICC di clausola di confidenzialità per la contrattazione pubblica. ICC Notizie n. 2/09 - pag. 5 Marco Polo industria e cultura L’arte della seta a Catanzaro Forse non tutti sanno che un’antica pratica economica molto diffusa a Catanzaro e dintorni fu nel passato l’allevamento del baco da seta e le collegate arti della filatura e della realizzazione del prezioso tessuto. L’allevamento del baco da seta nacque in Cina intorno al 2.600 a.C., dove era considerato arte sacra e riservato alle classi nobili. Il “bombice”, ossia la larva della falena, giunse in Occidente, a Bisanzio, alla corte dell’imperatore Giustiniano, soltanto verso la metà del VI secolo d.C.. Successivamente, la bachicoltura si diffuse in Europa, nei Balcani ed in Italia. In particolare, questa attività si affermò nel Settentrione, in Veneto e nel Meridione d’Italia. Fu così che la nostra penisola divenne, ben presto, la maggiore produttrice di seta nel mondo. Si ritiene che l’arte della seta sia stata introdotta a Catanzaro nel 1072, da una casta di Orientali che abitava la città; in realtà l’attività è assai più antica: la Calabria, fu – infatti – la prima zona della penisola in cui fu introdotta l’attività della seta, risalendo addirittura al V secolo d.C., ad opera dei primi monaci greci ai tempi della dominazione bizantina. Qui il gelso trovò l’ambiente idoneesempio di damasco catanzarese o e si sviluppò rapidamente, assumendo, nel corso di secoli, i caratteri di una fiorente produzione. L’arte della seta costituì una delle maggiori ricchezze della città di Catanzaro: i damaschi intrecciati, spesso con fili d’oro e d’argento, divennero il simbolo della stessa città. A Catanzaro si sviluppò una delle più prestigiose scuole di tessitura della seta, regolata dai rigidi statuti concessi per privilegio nel 1519 dall’imperatore Carlo V e ottenuti ben otto anni prima di Firenze; nello stesso anno la città ottenne dallo stesso imperatore l’istituzione del “Consolato della seta”, l’unico consolato della Calabria ed il secondo del Regno di Napoli. Ma già nel 1470 l’attività economica calabrese era talmente rinomata che molti artigiani locali erano stati chiamati in Francia, a Tours, quando il re Luigi XI decise di istituire nei propri domini la manifattura della seta. La produzione del gelso – pianta che costituisce alimento per i bachi – era concentrata nei paesi del circondario; la seta grezza, prodotta dalle famiglie contadine, veniva tessuta nelle botteghe artigiane della città. L’attività coinvolgeva la maggior parte della popolazione. A partire dalla fine del ‘400 tradizione voleva che l'incontro primaverile fra i catanzaresi e i mercanti stranieri si svolgesse a Reggio Calabria, nel cui porto sbarcavano Spagnoli, Veneziani, Genovesi ed Olandesi. I festeggiamenti dei setaioli, per i buoni affari portati a termine, si svolgevano il martedì dopo la Pentecoste. Dell’attività resta oggi traccia nel quartiere di Catanzaro tuttora chiamato “Filanda”, dove anticamente erano situati i laboratori per la tessitura e la filatura della seta. La coltivazione del baco da seta in Calabria è proseguita fino agli anni ’50 del Novecento, quando si verificarono le grandi migrazioni di manodopera verso il Nord Italia industrializzato, in cui si concentravano le maggiori industrie tessili. esempio di damasco catanzarese ICC Notizie n. 2/09 - pag. 6 NOTIZIE ICC/IFO: a febbraio il più basso indicatore dell’economia globale della storia L’indicatore del clima economico mondiale è sceso per il sesto trimestre consecutivo, di dieci punti percentuali, per giungere al suo livello storicamente più basso dall’introduzione della “World Economic Survey” (1981): lo annunciano ICC e Ifo Institute for Economic Research, che svolgono l’indagine. L’indicatore, basato su un sondaggio di oltre mille esperti di economia in 92 paesi, è sceso a 50,1 punti rispetto ai 60,0 punti registrati nel quarto trimestre dello scorso anno. “Nel complesso, i dati confermano una recessione globale”, ha concluso l’indagine. L'indicatore del clima di gennaio è sceso nella zona euro, negli Stati Uniti e in Asia. Le economie dell’Europa centrale e orientale risultano raffreddate; indebolite quelle dell’America Latina e deteriorate nei paesi della CSI. “Sebbene le aspettative economiche per i prossimi sei mesi non risultino ulteriormente degradate, rimangono chiaramente in negativo su una media globale”, si legge nel sondaggio. Gli esperti intervistati hanno dichiarato di attendersi un forte calo nel volume degli scambi nei prossimi sei mesi, ma hanno espresso il parere che la combinazione di bassi prezzi del petrolio e di energia, riduzione dell’inflazione e calo dei tassi di interesse determini il recupero della fiducia nell’economia nella seconda metà del 2009. L'indagine ha nuovamente sottolineato come le sovvenzioni per le industrie nazionali, a causa della crisi attuale, potrebbero distorcere il commercio internazionale e promuovere il protezionismo in un momento in cui il volume del commercio globale è destinato a diminuire per la prima volta dal 1982. “In questo difficile clima è essenziale per i governi non dare ascolto alle sirene del protezionismo, le quali – seb- bene politicamente popolari – non farebbero che peggiorare drammaticamente la situazione economica a lungo termine”, ha detto Guy Sebban, segretario generale della ICC. Negli Stati Uniti, sia la valutazione della situazione economica attuale sia le prospettive per i prossimi sei mesi sono state declassate rispetto al trimestre precedente, anche se non quanto per le altre regioni. Ma il sondaggio ha rilevato una costante mancanza di fiducia nell’economia americana. Da notare che l'indagine è stata effettuata prima che il Congresso Usa approvasse il pacchetto di 787 miliardi di dollari di incentivi all’economia. Nei paesi della zona euro la valutazione della situazione economica è peggiorata a gennaio con l’eccezione del Belgio. I Paesi Bassi e la Germania sono scesi al di sotto del livello soddisfacente, con il punto più basso riservato a Spagna, Portogallo, Francia, Irlanda e Italia. In Asia, le aspettative economiche per i prossimi sei mesi non sono ulteriormente peggiorate, anzi, sono addirittura leggermente migliorate in alcuni Paesi nonostante un calo generale dell’indicatore del clima economico per la regione. L’indicatore è sceso maggiormente in Cina e in Vietnam, con evidenti contrazioni in India, Malesia, Singapore, Thailandia e Hong Kong. Gli economisti intervistati hanno previsto un calo dell’inflazione al 3,3% rispetto al 5,4% dello scorso anno. La diminuzione del tasso di inflazione dovrebbe risultare particolarmente pronunciato in Europa occidentale (da 3,5% del 2008 a 1,6%). Tra gli economisti statunitensi la media delle aspettative di inflazione è scesa al 1,4%, da quasi il 4% dello scorso anno. Si prevede che i tassi di interesse continuino a scendere quasi ovunque. Gli esperti interpellati ritengono che l’euro continui ad essere sopravvalutato, anche se in misura minore rispetto al passato, mentre il dollaro Usa è in stato di relativo equilibrio o leggermente sopravvalutato. La stragrande maggioranza degli intervistati ha affermato che con il completamento del “Doha Round” dei negoziati commerciali multilaterali, i governi possono fare un significativo passo avanti per contribuire a ripristinare la fiducia nei mercati globali e nella cooperazione internazionale e per creare opportunità economiche che possano attenuare l’impatto della crisi finanziaria. Essi hanno inoltre convenuto che una misura pratica che i governi dovrebbero adottare immediatamente, al fine di ottenere un rinnovato flusso commerciale, è di ampliare la portata e l’entità delle garanzie agli esportatori per mezzo di agenzie ufficiali di assicurazione dei crediti all’esportazione. ICC Notizie n. 2/09 - pag. 7 Considerazioni della ICC sulla crisi finanziaria L’attuale crisi finanziaria non è il risultato del fallimento del mercato ma del fallimento delle regole che governano i mercati finanziari. La crisi è esplosa in un contesto economico globale in via di rapida integrazione, caratterizzato da forti squilibri nella distribuzione dei risparmi e degli investimenti nelle maggiori economie in cui alcuni gravi errori da parte di pochi speculatori sono stati resi possibili per la mancanza di adeguati controlli sul sistema finanziario. La ICC ha sempre sostenuto che il buon funzionamento del sistema di economia di mercato dipende da un quadro normativo certo. Le autorità pubbliche dovrebbero svolgere un ruolo di guida nel riportare i mercati finanziari sulla retta via. Il settore finanziario ha un ruolo di primo piano nelle nostre economie. Il fallimento del sistema finanziario crea rischi che nessuna economia può permettersi. Le istituzioni finanziarie devono quindi essere soggette a regole ispirate alla prudenza e soprattutto soggette ad una supervisione. Circostanze straordinarie richiedono misure straordinarie. Le recenti misure di stimolo adottate da alcuni Governi e banche centrali di Paesi che ricoprono un ruolo chiave nell’economia mondiale, finalizzate a ridurre i tassi di interesse, a ricapitalizzare le banche e a rendere più fluido il credito, sono stati i primi passi necessari a restaurare la fiducia nel sistema bancario, ma esse devono ancora spiegare i loro effetti positivi. I governi devono, quindi, ora predisporre un efficace quadro di regolamentazione e supervisione dei mercati finanziari. La cooperazione internazionale in questo momento è di vitale importanza. Nella finanza, così come in altri settori strategici dell’economia, la cooperazione risulta essenziale per affrontare le sfide che travalicano i confini nazionali e che i Governi sono sempre più spesso incapaci di risolvere da soli. Solo un approccio unitario e coordinato in questo momento delicato può risollevare le sorti nei mercati. Il protezionismo deve essere evitato a qualunque costo. I Governi devono allontanare ogni tentazione di isolare le proprie economie attraverso misure protezionistiche nel commercio e negli investimenti. La Storia – dalla Grande Depressione ad oggi – ha insegnato che la politica del protezionismo può solo deteriorare ulteriormente la situazione economica. La ICC può svolgere un importante ruolo nella ricostruzione del sistema finanziario mondiale. La ICC, da sempre fautrice del multilateralismo, della cooperazione e della responsabilità sociale delle imprese, si pone quale valido interlocutore in rappresentanza del mondo delle imprese per fornire suggerimenti e indicazioni per la ripresa del sistema finanziario mondiale. Seminario della Commissione Tecnica e Pratica Bancaria sulla crisi finanziaria In occasione della prossima riunione della Commissione Tecnica e Pratica bancaria che si terrà il 10 e 11 marzo a Dubai, Emirati Arabi Uniti, la ICC organizza per il 12 marzo una giornata interamente dedicata alla crisi finanziaria che, dopo circa venti mesi dalla sua esplosione nell’estate 2007, diffonde ancora incertezze sui mercati e moltiplica segnali di recessione in quasi tutti i paesi industrializzati. Ogni giorno i titoli dei quotidiani richiamano la crisi e gli interrogativi su come affrontare la situazione e lo scenario futuro la cui unica certezza è un cambiamento radicale. Importanti sfide si pongono per il mondo imprenditoriale e creditizio, così come per i governi e le organizzazioni internazionali con la consapevolezza che i passi che si deciderà di intraprendere determineranno il futuro andamento. Anche la Commissione Bancaria della ICC – composta da esponenti bancari ed esperti provenienti da tutto il mondo - si pone questi interrogativi e nel corso della giornata di discussione offrirà il proprio punto di vista, insieme a quello degli esperti delle maggiori banche di sviluppo (Banca Mondiale, Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (Ebrd), la Banca Asiatica per lo Sviluppo (Adb), la Banca Interamericana per lo sviluppo. Nel corso della giornata dedicata alla crisi finanziaria, verranno anche illustrati i risultati dell’indagine condotta dalla ICC nel 2008 “Rethinking Trade 2009” che saranno presentati il prossimo 19 marzo alla Wto. ICC Notizie n. 2/09 - pag. 8 Crisi globale: sondaggio della World Chambers Federation della ICC In vista del prossimo Congresso Mondiale delle Camere di Commercio (Kuala Lumpur, Malaysia, 3-5 giugno 2009) la World Chambers Federation della ICC ha lanciato sul suo sito un sondaggio sulla crisi globale,. Le Camere di Commercio italiane sono invitate a partecipare al sondaggio rispondendo alle 10 domande pubblicate on-line alla pagina: http://www.iccwbo.org/iccpolls.aspx?ekfrm=27024. Per informazioni sul 6° World Chambers Congress: www.KL2009.com. San Marino: la Camera di Commercio entra nella World Chamber Federation della ICC SAN MARINO - Sono parole di compiacimento quelle formulate dalla Presidente della Camera di Commercio di San Marino, Simona Michelotti, in occasione dell'ingresso della Camera di Commercio all'interno della World Chamber Federation. “Sicuramente un passo significativo per una realtà come la nostra, che deve puntare all'internazionalizzazione per valorizzare al massimo le potenzialità delle proprie risorse interne – ha dichiarato la Michelotti – e che, specialmente in una situazione così difficile per il nostro sistema economico, deve essere in grado di offrire alle aziende del territorio l'opportunità di affacciarsi ad un mercato il più vasto possibile, da cui possano trarre rinnovato vigore e nuovi stimoli. La Wcf rappresenta senza dubbio una vetrina di grande interesse per il nostro Paese, che deve necessariamente accrescere la propria visibilità per attrarre investimenti anche livello internazionale”. La World Chamber Federation è una divisione specifica, dedicata alle Camere di Commercio, dell'International Chamber of Commerce (www.iccwbo.org), la più grande e rappresentativa organizzazione mondiale per il commercio. Le Camere di Commercio ricoprono da sempre un ruolo importante nell'attività complessiva della ICC in campi quali la liberalizzazione degli scambi internazionali, la disciplina degli investimenti, la modernizzazione delle dogane e la semplificazione delle relative procedure e della normativa tributaria. Sicuramente una presenza qualificante quella della Camera di Commercio di San Marino che, in qualità di intermediaria essenziale tra gli ambienti economici, le autorità di Governo e il pubblico in generale, potrà contribuire allo sviluppo ed al miglioramento dei rapporti commerciali internazionali nell'interesse degli operatori economici sammarinesi. (da: Romagna Oggi, 29 gennaio 2009) Simest sostiene progetti di Pmi all’estero diretto per oltre 10 milioni di euro, ha approvato quattordici nuovi progetti che attiveranno investimenti complessivi all’estero per 80 milioni di euro. Questi progetti riguardano i settori: plastica, imballaggio, edilizia-costruzioni, alimentare, tessile, servizi, legno/ arredamento. Le iniziative verranno realizzate in Cina, India, Corea del Sud, Serbia, Croazia, Tunisia, Russia, Brasile e Messico. Simest, la finanziaria pubblico-privata che promuove lo sviluppo delle imprese italiane all’estero, con un impegno ICC Notizie n. 2/09 - pag. 9 APPUNTAMENTI Seminario ICC Emirati Arabi per International Trade Finance Practitioners Il Comitato nazionale ICC Emirati Arabi Uniti e la Commercial Bank of Dubai organizzano, il 9 marzo 2009 a Dubai, un Seminario dal titolo “Workshop for International Trade Finance Practitioners”, una giornata dedicata alle domande più frequenti sulle UCP 600, ai finanziamenti commerciali e frodi ma- rittime, alla struttura dei finanziamenti commerciali islamici e alle regole uniformi dei rimborsi bank-to-bank nell’ambito dei crediti documentari. Ogni partecipante riceverà una copia dell’ultimo volume di Gary Collyer “Frequently Asked Questions under UCP 600”. I lavori si svolgeranno attraverso casi studio riguardanti le problematiche sui finanziamenti commerciali, un dibattito fra i partecipanti e speakers di alto livello attraverso una sessione interattiva, con la partecipazione di esperti e professionisti del settore bancario e finanziario. Per maggiori informazioni: [email protected] – Tel: + 971 4 2944493. Seminario sul nuovo status di AEO La Confcommercio e l’Agenzia delle Dogane organizzano un seminario di approfondimento sul nuovo istituto dell’AEO (Operatore Economico Autorizzato) che si svolgerà a Roma, presso la sede di Confcommercio, il 3 marzo 2009 e che si prefigge l’obiettivo di far meglio conoscere gli aspetti giuridici e operativi di tale strumento. Dal 1° gennaio 2008 nei 27 Stati membri dell’Ue sono entrate in vigore le novità in merito al rilascio della certificazione AEO agli operatori economici che fanno richiesta. Per ottenere lo status di AEO, ogni azienda deve adottare procedure interne che rispettino precisi standard comunitari, riferiti a varie aree aziendali: compliance doganale, sicurezza, solvibilità finanziaria e rispetto degli obblighi contabili. Possono presentare istanza per ottenere lo status di AEO le imprese di qualsiasi dimensione e di ogni settore economico che svolgono attività disciplinate dalla regolamentazione doganale comunitaria. I vantaggi derivanti dal possesso di tale certificazione si traducono in minori costi di gestione del rapporto con l’estero, minori rischi e maggiore competitività nel mercato globale. La partecipazione è gratuita. Per maggiori informazioni contattare gli Uffici del Settore Internazionalizzazione di Confcommercio al n. 06 5866256-268 o l’indirizzo e-mail: [email protected]. BU - Corsi estivi di inglese giuridico a Londra La Boston University’s School of Law offre la possibilità di corsi intensivi in inglese giuridico per avvocati e studenti di diritto stranieri. I corsi si svolgeranno nel Boston University’London Center, in Harrington Gardens e saranno composti di due sezioni: la prima prevede un corso intensivo di tre settimane in inglese giuridico, orale e scrit- to; la seconda esplora i caratteri fondamentali di diritto societario, procedura civile, diritti contrattuali e accordi commerciali internazionali negli Stati Uniti. I corsi offrono la possibilità ai partecipanti di misurarsi nella comunicazione e nelle attività lavorative facendo uso dell’inglese giuridico con l’aiuto di avvocati e giuristi americani e importanti studi legali statunitensi. I lavori si svolgeranno dal 5 al 25 luglio 2009 (la prima sezione) e dal 26 luglio al 15 agosto 2009 (la seconda). Maggiori informazioni sono disponibili visitando il sito: www.bu.edu/law/londonlaw o contattando l’istituto all’indirizzo: [email protected]. ICC Notizie n. 2/09 - pag. 10 NOTIZIE DAL GOVERNO Uno strumento operativo per il project financing Proposte italiane per la riforma del Consiglio Onu Sono state messe a punto dall'Authorità per la vigilanza sui contratti pubblici, le Linee guida sul project financing e gli studi di fattibilità. L'Autorità, tenuto conto del nuovo assetto della materia, ritiene opportuno fornire alle amministrazioni aggiudicatrici ed alle imprese, alcune prime indicazioni operative sia in merito a talune problematiche interpretative riguardanti le nuove procedure di gara, sia in merito ai contenuti dello studio di fattibilità. A tali indicazioni faranno seguito ulteriori approfondimenti in merito ai criteri di redazione dei bandi di gara e all'applicazione del criterio di aggiudicazione dell'offerta economicamente più vantaggiosa. Il documento, approvato dal Consiglio dell'Autorità il 14 gennaio 2009, è diviso in due parti: la prima riguarda l'affidamento delle concessioni di lavori mediante le procedure previste dall'art. 153 del Codice, l'altra le linee guida per la redazione degli studi di fattibilità. "L'Autorità, vista la grave crisi economica in atto e la situazione di difficoltà del mercato dei lavori pubblici, che ha indotto il governo a varare provvedimenti speciali - ha dichiarato il presidente Luigi Giampaolino - ha fornito il proprio contributo producendo uno strumento di semplificazione e di chiarimento per l'applicazione delle nuove procedure di finanza di progetto". Con il documento l'Autorità di vigilanza sottolinea la fondamentale importanza dello studio di fattibilità per il quale le linee guida suggeriscono che lo stesso "sia elaborato con la massima cura e completezza in modo da consentire ai privati di investire in progetti realizzabili in tempi rapidi e a costi certi". Nelle linee guida si chiariscono, inoltre, numerosi aspetti delle nuove procedure di gara, quali la fase della programmazione, i contenuti dei bandi, il sistema delle garanzie, le varie fasi di tutte le tipologie di gara. L'accelerazione dei processi di globalizzazione e la percezione di sfide sempre più dirette alla nostra sicurezza contribuiscono a ravvivare la richiesta di una "governance" multilaterale più efficace, che passa attraverso un processo di riforma dell'Onu. La richiesta riguarda anche l'Assemblea Generale con l'obiettivo, condiviso dall'Italia, di restituirle il ruolo di centro di impulso politico delle Nazioni Unite che le viene assegnato dalla Carta societaria, di migliorare il coordinamento con gli altri organi dell'Onu ed i metodi di lavoro. Scopo principale della riunione tenuta il 5 febbraio a Roma è stato il coinvolgimento delle capitali a livello politico, al fine di rendere esplicita la volontà di un ampio numero di Stati membri dell'Onu di ricercare soluzioni condivise, caratterizzata dall'avvio, il prossimo 19 febbraio a New York, di negoziati intergovernativi nel quadro di sessioni informali dell'Assemblea Generale. Nell'ottica italiana, il processo di riforma dovrebbe basarsi sui seguenti principi: migliore rappresentatività, efficacia, trasparenza e responsabilità, nonché sulla capacità di riflettere adeguatamente la diversità e il pluralismo della comunità internazionale contemporanea. La riforma dovrebbe tenere conto dell'interesse legittimo di tutti gli Stati membri dell'Onu ad essere rappresentati nel Consiglio di Sicurezza; prevedere, oltre che un aumento dei suoi membri, anche i necessari cambiamenti nei suoi metodi di lavoro; basarsi sulla legittimità derivante dal più ampio consenso possibile. Erano presenti a Roma 76 Paesi rappresentativi delle diverse aree geografiche e delle varie categorie di membri delle Nazioni Unite (di questi, una quarantina a livello politico). ICC Notizie n. 2/09 - pag. 11 Italia International Chamber of Commerce L'organizzazione mondiale delle imprese NUOVA PUBBLICAZIONE ICC “ICC Model International Transfer of Technology Contract” Pubblicazione ICC n. 674 (prossima uscita) La tecnologia e i diritti di proprietà intellettuale assumono al giorno d’oggi sempre maggiore importanza nella comunità internazionale degli affari e sempre più aziende in tutto il mondo concludono operazioni di trasferimento di tecnologia tra imprese. La ICC riconosce la necessità di offrire un aiuto su questo argomento molto tecnico: ha quindi prodotto il Modello ICC di contratto internazionale di trasferimento di tecnologia. Mentre il termine “trasferimento di tecnologia” può coprire una varietà di situazioni, che vanno da brevetti e/o licenze di know-how per le operazioni più complesse che comportano la fornitura di assistenza tecnica o materiale, questo modello riguarda la situazione in cui un produttore ceda un pacchetto di informazioni e diritti di proprietà industriale ad una società licenziataria in modo che il licenziatario possa anche fabbricare i prodotti, utilizzando la tecnologia del licenziante. Ultimo tra l’ampiamente utilizzata serie di modelli di contratto ICC, il Modello di contratto internazionale di trasferimento di tecnologia è stato ideato per l’uso da parte di non specialisti nel settore, in cerca di una guida affidabile e di una cornice contrattuale adattabile ed equilibrata. Redatto da un gruppo di esperti in materia della Commissione internazionale ICC Diritto e pratiche del commercio internazionale, presieduta da Fabio Bortolotti, il modello filtra i principi rilevanti tra le industrie e le aree geografiche in uno strumento accessibile ad operatori commerciali e ai loro consulenti. Per ulteriori informazioni e prenotazioni, contattare l’ufficio pubblicazioni di ICC Italia: Via Barnaba Oriani, 34 – Tel: 06 42034301 – Fax: 06 4882677 – e-mail: ufficio [email protected] – sito web: www.cciitalia.org. Camera di Commercio Internazionale • ICC Italia Via BARNABA ORIANI, 34 - 00197 ROMA Tel. centralino +39 06 420343.01 r.a. - Segreteria di direzione +39 06 420343.19-20-21 Fax: +39 06 4882677 website: www.cciitalia.org - e-mail: [email protected] - [email protected] NOTIZIE DI ARBITRATO E ADR A CURA DELL’AIA (eventi futuri) ICC – Seminario – “Le droit de la concurrence face à la crise mondiale”: Parigi, 20 marzo 2009 ICC organizza, il 20 marzo prossimo, nella sua sede parigina, un seminario sul tema “Le droit de la concurrence face à la crise mondiale”. Presentazione del seminario: Ce colloque offrira une occasion unique aux dirigeants d’entreprises de se concerter avec les porte parole d’instances gouvernementales et intergouvernementales sur les adaptations à apporter au plan mondial comme au plan de l’Union Européenne au droit de la concurrence, et ce à l’heure où une crise financière et économique sans précédent frappe tous les pays. Il seminario, presieduto da Alexis Mourre, prevede l’approfondimento dei seguenti argomenti: faillites bancaires et théorie économique; l’adaptation du droit communautaire de la concurrence (notamment sur le contrôle des aides d’Etat) à la crise systémique; face à la «crise systémique», la Commission peut-elle, et doit-elle, infléchir sensiblement sa politique de concurrence (en particulier, en matière de répression des ententes de prix et de contrôle des concentrations)?; politique industrielle, politique de concurrence et crise économique; les aides d’Etat dans une perspective internationale: les règles sur les subventions dans l’OMC. Quota di partecipazione: € 330 (per membri ICC Francia € 290). Iscrizioni entro il 13 marzo. Per maggiori informazioni: www.icc-france.fr ICC – “Commission on Intellectual Property”: Cambridge, 17 aprile 2009 Il prossimo 17 aprile si terrà a Cambridge un incontro della ICC Commission on Intellectual Property. Il meeting sarà tenuto congiuntamente alla Fordham Conference on Intellectual Property Law and Policy, il cui programma è visibile sul sito www.fordhamipinstitute.com/ ip_conference/2009_program.html, che si svolgerà sempre a Cambridge il 15 e 16 aprile. I temi che verranno affrontati nel corso del meeting della ICC Commission on Intellectual Property saranno i seguenti: proposed instrument on legal privilege for professional intellectual property advice; greater cooperation in the review and analysis of patent applications; intellectual property and standards; data exclusivity; the London Agreement; Access and benefit-sharing; protection of traditional knowledge; enforcement; technology transfer in climate change negotiations; intellectual property and development; IP Took-kit for chambers of com merce; IP Roadmap 2010. Quota di partecipazione meeting ICC: € 68. Iscrizioni entro il 20 marzo. Quota di partecipazione Fordham Conference: $ 2250 ($ 1200 per i membri della ICC IP Commission). Per maggiori informazioni: www.iccwbo.org ICC – “Commission on Commercial Law and Practice”: Helsinki, 28 maggio 2009 Il 28 maggio prossimo, ICC Finlandia organizza a Helsinki un meeting della ICC Commission on Commercial Law and Practice. Il giorno precedente, 27 maggio, l’ICC URDG Working Group terrà un incontro, a seguito del quale ICC Finlandia organizzerà una conferenza sul tema “ICC Tools for Trade in Global Business”. Per maggiori informazioni: www.iccwbo.org (eventi passati) IGI – Convegno – “Contratti pubblici e provvedimenti anti-crisi: dai commissari al processo amministrativo, passando per le procedure di gara e i fenomeni inflattivi”: Roma, 26 febbraio 2009 Il 26 febbraio, a Roma, IGI ha organizzato un convegno sul tema “Contratti pubblici e provvedimenti anti-crisi: dai commissari al processo amministrativo, passando per le procedure di gara e i fenomeni inflattivi”. Ancora una volta, IGI ha posto al centro del dibattito, ai fini di aggiornamento e di riflessione, i più recenti interventi legislativi, vale a dire la legge 162 di fine 2008 e la recente legge “anti-crisi” n. 2 del 2009. Questo ininterrotto processo legislativo, non caratterizzato da una visione d’insieme dei problemi, esige approfondimenti capaci di ricomporre in una visione unitaria questa frammentazione legislativa. Il Convegno del 26 febbraio si è collocato appunto in questa prospettiva e ha affrontato temi di sistema, come il “nuovo” processo amministrativo, ed argomenti specifici, come la “semplificazione” procedurale per gli appalti minori, mentre ha fatto da sfondo e anche da inquadramento il tema dei “commissari”, cioè dei soggetti che dovrebbero velocizzare le procedure. Il Convegno, aperto dal saluto del presidente IGI Giuseppe Zamberletti, si è avvalso delle relazioni di: Domenico Ettore Barbieri, Maria Luisa Chimenti, Claudio Franchini e Maria Alessandra Sandulli. Per maggiori informazioni: www.igitalia.it ICC Notizie n. 2/09 - pag. 13 NOTIZIE DI ARBITRATO E ADR A CURA DELL’AIA Camera di Commercio di Milano – Seminario – “I consumi ed il credito – Il parere di vessatorietà sulle condizioni generali dei contratti di credito al consumo tramite le carte revolving”: Roma, 18 febbraio 2009 ISDACI, Unioncamere, Camera di Commercio di Milano, CAM – Convegno – “Rapporto annuale sulla diffusione della giustizia alternativa in Italia”: Milano, 9 febbraio 2009 Il 18 febbraio scorso si è svolto, a Milano, un seminario sul tema “I consumi ed il credito – Il parere di vessatorietà sulle condizioni generali dei contratti di credito al consumo tramite le carte revolving”, organizzato dalla Camera di Commercio di Milano. Il seminario, coordinato da Nino Sunseri, si è avvalso degli interventi di: Sergio Rossi, Paolo Giuggioli, Francesca Romana Ferri, Francesco Brigo, Riccardo Marselli, Gaetano Presti, Luciano Pontiroli, Valentino Ghelli, Mario Tiani, Marisa Costelli, Fiorelli Daniele, Anna Vizzari, Tommaso Di Buono, Lucia Moreschi. Nel sito della Camera di Commercio di Milano, al seguente indirizzo http://www.mi.camcom.it/show.jsp?page=639522, è disponibile sia il “Parere – Profili di vessatorietà dei contratti di credito al consumo tramite carte revolving”, approvato dalle Camere di Milano e Roma, sia il “Parere sulla vessatorietà delle clausole contenute nei contratti di credito al consumo tramite carte revolving”, approvato da Unioncamere, dal Ministero dello Sviluppo Economico e dall'Antitrust . Per maggiori informazioni: www.mi.camcom.it In relazione al Convegno in oggetto, di cui abbiamo dato notizia in ICC Italia Newsletter di Gennaio 2009, comunichiamo che sul sito ISDACI (www.isdaci.it) è disponibile il “Secondo rapporto sulla diffusione della giustizia alternativa in Italia” nonché la rassegna stampa relativa al Convegno stesso. Il “Secondo rapporto sulla diffusione della giustizia alternativa in Italia”, in particolare, comprende le seguenti relazioni: “La seconda edizione del Rapporto sulla diffusione della giustizia alternativa in Italia: sfera giudiziale ed extragiudiziale, i due profili complementari dell’accesso alla giustizia” di Giovanni Deodato, “La diffusione della giustizia alternativa in Italia: i risultati di una ricerca” di Vincenza Bonsignore, “La conciliazione: i possibili sviluppi tratti dall’esperienza” di Francesco Paolo Luiso, “La conciliazione delegata” di Marcello Marinari, “Garanzie e standards forniti dalle istituzioni: l’ADR tra pubblico e privato” di Rinaldo Sali, “La cultura della giustizia e la promozione dell’ADR (Alternative Dispute Resolution)” di Tiziana Pompei. ICC – Annuncio del Presidente ICC Victor K. Fung su Guy Sebban Con comunicazione del 10 febbraio scorso, il Presidente della Camera di Commercio Internazionale, Victor K. Fung, ha annunciato con rammarico che il Segretario Generale della ICC Guy Sebban lascerà l’organizzazione il 30 giugno prossimo, sottolineando la dedizione e la professionalità dimostrata da Sebban in questi anni di lavoro e augurandogli ogni successo per i suoi nuovi impegni. CNF, Camera di Commercio Svizzera in Italia – Seminario – “Le nuove frontiere dell’arbitrato”: Roma, 10 febbraio 2009 Il 10 febbraio, a Roma, si è tenuto un seminario sul tema “Le nuove frontiere dell’arbitrato”, organizzato dal Consiglio Nazionale Forense, dalla Camera di Commercio Svizzera in Italia, e dall’Istituto superiore di Studi sull’Arbitrato. Il seminario, introdotto da Guido Alpa e Fabrizio Rindi, si è avvalso dell’intervento di Carmine Punzi sul tema “La riforma dell’arbitrato in Italia”, di Romano Vaccarella su “Arbitrato amministrato e societario”, di Attilio Guarneri che ha trattato l’argomento “Mediazione e conciliazione” e di Girolamo Abbatescianni e Giovanni De Berti che hanno illustrato il Nuovo Regolamento Arbitrale della Camera di Commercio Svizzera in Italia. Per maggiori informazioni: www.ccsi.it UNCITRAL – Gruppo di lavoro su revisione regolamento di arbitrato – New York, 913/02/09 Nella riunione tenutasi presso la sede ONU, il Gruppo di Lavoro ha continuato l’attività di revisione del Regolamento di Arbitrato UNCITRAL del 1976 che, secondo le previsioni del Segretariato, dovrebbe concludersi entro il corrente anno. La riunione si è tenuta alla presenza del nuovo Direttore del Segretariato Dott. Renaud Soriel, che ha recentemente sostituito il Dott. Jernei Sekolek, e della Dott.ssa Corinne Montineri, Segretario del Gruppo di Lavoro. La riunione è stata presieduta dall’Avv. Michael Schneider; per la delegazione ufficiale italiana ha partecipato l’Avv. Stefano Azzali. Il lavoro si è concentrato sull’opportunità di modificare alcune norme del Regolamento in considerazione della recente evoluzione della prassi in materia, in particolar modo rispetto al comma terzo dell’articolo 19, relativo alla questione circa la sussistenza di giurisdizione dell’arbitro con riferimento a domande riconvenzionali ed eccezioni di compensazione scaturenti da rapporti non coperti dalla clausola compromissoria. Molto discussa anche la questione relativa all’articolo 26 del Regolamento in tema di provvedimenti cautelari che possono essere emessi dal tribunale arbitrale (monocratico o collegiale). La nuova versione dovrebbe contenere una elencazione, sia pure non esaustiva di tali provvedimenti, nonostante una parte minoritaria dei delegati si sia opposta all’inserimento di un siffatto elenco, preferendo il mantenimento degli attuali tre commi. ICC Notizie n. 2/09 - pag. 14 NOTIZIE DI ARBITRATO E ADR A CURA DELL’AIA Si sarebbe anche proceduto a modificare il secondo comma dell’articolo 21 del Regolamento, sostituendo il termine ipso jure con l’avverbio inglese automatically, ove si afferma che l’invalidità del contratto, non comporta di per sé la nullità della clausola compromissoria. I delegati di lingua spagnola, una delle lingue ufficiali dei lavori UNCITRAL, hanno chiesto e ottenuto – per quel che è dato sapere – che l’espressione ipso jure sia mantenuta nel testo spagnolo del Regolamento. Questo breve resoconto è dovuto alla cortese collaborazione dell’Avv. Domenico Di Pietro dello Studio Chiomenti, il quale ha partecipato ai lavori dell’UNCITRAL, quale os- servatore per conto della School of International arbitration del Queen Mary, University of London. Premio E. Minoli a tesi di laurea sull’arbitrato Facendo seguito alle comunicazioni apparse su “ICC Notizie” di luglio-agosto 2008, pubblichiamo nuovamente qui di seguito il bando della 5a edizione del Premio E. Minoli sull’arbitrato, con l’aggiornamento al 30 giugno 2009 quale data per la scadenza dell’invio delle tesi all’AIA. ICC Notizie n. 2/09 - pag. 15