Il Museo Casa Scelsi,
aperto al pubblico
dal 1996, nasce per
volere di Giacinto
Scelsi che ci ha
lasciato con la sua
musica, le sue poesie,
i suoi scritti, anche il
“luogo” da lui amato
e dove per lunghi anni
ha vissuto, operato,
creato.Questo
appartamento, di
fronte al solenne
scenario dei Fori,
racconta l’uomo e
l’artista Scelsi e qui
La casa di Via San Teodoro, disegno di
possiamo ancora
Francesco Pennisi/Archivio le Parole Gelate/
comprenderlo e
The house in Via San Teodoro, drawing by
ritrovarlo.
Francesco Pennisi/Archivio le Parole Gelate
Nel Museo ogni
oggetto, ogni quadro, ogni strumento musicale, ogni libro
ha la sua storia e, come per incanto, tutto si compone
armoniosamente creando mille suggestioni.
Ed ecco il pianoforte, che il Maestro suonava da virtuoso,
le leggendarie “ondiole” con cui poteva esprimere e
modulare il suo concetto di suono, i raffinati oggetti
orientali, le antiche
trombe
tibetane
–
ricordo dei suoi viaggi
in Oriente negli anni
giovanili – il quadro con
l’aerea figura di un
Deva della musica, il
celebre dittico di Dalì
“Coppia con le teste
piene
di
nuvole”
(l’originale è esposto
al Museo MART
di Rovereto).
Inoltre le fotografie
della
sua
infanzia,
alcune con l’amata
sorella Isabella a cui
dedicherà
poi
la
Fondazione e tra vari e
divertenti
giocattoli,
Raccolta dei copricapi orientali di
Giacinto Scelsi / Collection of oriental
headdresses belonging to Giacinto Scelsi
The Casa Scelsi Museum, which opened to the public in
1996, originated in an express wish of the Maestro who
left to the Scelsi Foundation not only his music, his poetry
and his writings, but also the “home” which he loved
and where he lived, worked and created over many
years. The apartment overlooks the imposing panorama
of the Forums and symbolizes Scelsi the man and the
artist more than any words can do, and it is here that he
can still be found and appreciated. Every object, every
picture, every musical instrument, every book in the
Museum, has a story to tell, while the whole combines
harmoniously giving rise to a thousand and one
implications. Here is the piano played by Scelsi the
virtuoso, here are the legendary “ondiole” with which he
Salotto di casa Scelsi con la riproduzione del dittico di Dalì /Sittingroom in the Scelsi appartment with reproduction of Dali’s diptych
altre significative curiosità quali i suoi copricapi di
foggia orientale.
Il grande bel terrazzo fiorito con la sua vista suggestiva ci
regala una forte emozione e di fronte, sul Palatino, svetta
sempre la palma tanto cara al Maestro.
Strumenti musicali di varia origine, in primo piano antico
strumento africano /Musical instruments of various origin, in the
foreground ancient african instrument
expressed and modulated his conception of sound, the
rare Oriental miscellanea, the antique Tibetan trumpets
souvenir of the travels in the Far East when he was young,
a picture with the ethereal figure of the Deva of Music,
Dali’s celebrated diptych “Coppia con le teste piene di
nuvole” (the original is in the MART Museum of Rovereto).
In addition there are the photographs of Scelsi’s childhood
(some with his dearly loved sister Isabella to whom he later
dedicated the Foundation) and, together with various
amusing toys, other significant exotica including his oriental
headdresses. The extensive terrace full of flowers and with
its suggestive vista gives a real thrill while in the distance on
the Palatine hill the palm beloved by the Maestro still soars
aloft.
Pianoforte, ondiole e vari strumenti musicali /Piano, ondiole and various
musical instruments
La Fondazione Isabella Scelsi, interprete del pensiero del
suo Fondatore, con l’iniziativa degli “Incontri al Museo
Casa Scelsi”, promuove durante tutto l’anno, attività
culturali, serate musicali con famosi interpreti, seminari e
conferenze sui temi che Scelsi ha coltivato durante tutta
la sua vita con straordinaria intensità e passione.
The Isabella Scelsi Foundation, acting always as the
interpreter of the wishes of its Founder, with the initiative
“Meetings at the Scelsi Museum” promotes throughout
the year interesting cultural events, musical evenings
with well-known artists, seminars and conferences on
the topics which Scelsi cultivated during his whole life
with extraordinary intensity and passion.
Giacinto Scelsi (1936)
MUSEO CASA SCELSI
Curatrice
Barbara Boido
Coordinatrice delle attività
Francesca D’Aloja
Presidente Fondazione Isabella Scelsi
Nicola Sani
Orari di apertura: Lunedì - Venerdì h. 10.00-13.00
(su appuntamento)
Opening hours: Monday - Friday h. 10.00-13.00
(by appointment)
FONDAZIONE ISABELLA SCELSI
Via di San Teodoro 8 00186 Roma
Tel. +39/06/69920344 - Fax +39/06/69920404
[email protected]
www.scelsi.it
Vista sul Palatino con alcune campanelle in vetro e metallo,
utilizzate per l’opera Pfhat (1974)/
View of the Palatine with in the foreground the glass and metal
bells used in the composition “Pfhat” (1974)
Copertina/Cover:
Deva della musica, divinità protettiva indiana.
Testo da una lettera di Giacinto Scelsi a Michela Mollia, pubblicata in
“AUTOBIOGRAFIA DELLA MUSICA CONTEMPORANEA” a cura di M. Mollia,
Ed. Lerici 1979, p. 284
Deva of Music, Indian protective deity,
Text from a letter of Giacinto Scelsi to Michela Mollia, published in
“AUTOBIOGRAFIA DELLA MUSICA CONTEMPORANEA” edited by M. Mollia,
Ed. Lerici 1979, p. 284
Fotografie: Francesca D’Aloja/Archivio Fondazione Isabella Scelsi.
Progetto grafico: Gabriella Lamagna
... vivo a Roma
in una casa situata
di fronte al Palatino
e che poggia esattamente su una
linea ideale di demarcazione
tra Oriente e Occidente
- e per chi intende spiega la mia vita e la mia musica
Scarica

brouchure museo - Fondazione Isabella Scelsi