Relazione finanziaria
semestrale consolidata
al 30 giugno 2013
2 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013
Sommario
Cariche sociali e Società di revisione 5
Profilo del Gruppo Cariparma Crédit Agricole
6
Dati di sintesi e indicatori di Bilancio Consolidato
10
Relazione intermedia sulla gestione
12
CENNI SULLO SCENARIO MACROECONOMICO GENERALE E SUL SISTEMA CREDITIZIO
FATTI DI RILIEVO DEL SEMESTRE
ANDAMENTO DELLA GESTIONE
RISCHI E INCERTEZZE
DIVIDENDI DISTRIBUITI NEL SEMESTRE DALLA CAPOGRUPPO
Bilancio consolidato semestrale abbreviato
23
STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ CONSOLIDATA COMPLESSIVA
PROSPETTI DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO
Note illustrative
31
POLITICHE CONTABILI
EVENTI SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DEL SEMESTRE E PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE
I RISULTATI ECONOMICI
GLI AGGREGATI PATRIMONIALI
L’OPERATIVITÀ E LA REDDITIVITÀ PER LINEE DI BUSINESS
IL PRESIDIO DEI RISCHI
OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
Attestazione del bilancio semestrale abbreviato ai sensi dell’art. 154 bis del D.Lgs. 58/1998
54
Relazione della Società di Revisione
55
Allegati57
PROSPETTI CONTABILI DELLA CAPOGRUPPO
Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013 3
4 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013
CARICHE SOCIALI E SOCIETÀ DI REVISIONE
Cariche sociali e Società di revisione
Consiglio di amministrazione
Collegio sindacale
PRESIDENTE
PRESIDENTE
Ariberto Fassati*
Paolo Alinovi
VICE PRESIDENTE
SINDACI EFFETTIVI
Xavier Musca*
Luigi Capitani
Fabrizio Pezzani*
Angelo Gilardi
CHIEF EXECUTIVE OFFICER
Stefano Lottici
Giampiero Maioli*
Marco Ziliotti
CONSIGLIERI
SINDACI SUPPLENTI
Giovanni Borri
Alberto Cacciani
Pierre Derajinski
Isotta Parenti
Daniel Epron
Marco Granelli
Direzione generale
CONDIRETTORE GENERALE
Nicolas Langevin
Hugues Brasseur
Michel Mathieu
VICE DIRETTORE GENERALE
Germano Montanari
Massimo Basso Ricci
Marc Oppenheim*
Lorenzo Ornaghi
DIRIGENTE PREPOSTO ALLA REDAZIONE
DEI DOCUMENTI CONTABILI SOCIETARI
Annalisa Sassi
Pierre Débourdeaux
Jean-Louis Roveyaz
*Membri del Comitato Esecutivo
Società di revisione
Reconta Ernst & Young S.p.A.
Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013 5
PROFILO DEL GRUPPO CARIPARMA CRÉDIT AGRICOLE
Profilo del Gruppo Cariparma Crédit Agricole
Fondazione
Cariparma
15,00%
85,00%
Crédit Agricole
Leasing Italia S.r.l.
»»
SACAM
International S.a.s.
Crédit Agricole S.A.
75,00%
10,00%
80,17%
Banca Popolare
FriulAdria S.p.A.
60,00%
Cariparma OBG
80,00%
Cassa di Risparmio
della Spezia S.p.A.
DESCRIZIONE
Il Gruppo Cariparma Crédit Agricole, di cui Cariparma è Capogruppo, presenta al 30 giugno 2013 un’estesa copertura geografica con:
Cariparma
Carispezia
FriulAdria
Gruppo
Numero filiali
593
73
199
865
Centri Private
15
1
6
22
Centri Imprese
17
3
7
27
Aree Corporate
5
1
1
7
6 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013
PROFILO DEL GRUPPO CARIPARMA CRÉDIT AGRICOLE
»»
DISTRIBUZIONE TERRITORIALE DELLE FILIALI AL 30.06.2013
Il Gruppo è all’ottavo posto nella classifica italiana per numero di filiali.
Nel primo semestre 2013, dando seguito agli interventi previsti dal Piano Strategico Opera 2011-2014, il Gruppo Cariparma Crédit
Agricole ha proseguito il processo di razionalizzazione della copertura territoriale al fine di efficientare la rete attraverso la chiusura di
alcuni sportelli ritenuti non più strategici in quanto poco efficienti o sovrapposti ad altre filiali (in totale 18).
Tale scelta è coerente con l’evoluzione del Sistema Bancario italiano, che fin dal 2008 vede progressivamente diminuire il numero di
agenzie (-3,7% dal 2009 al 2012). Il Gruppo Cariparma Crédit Agricole detiene il 2,63% di quota di mercato a livello nazionale (calcolato
come percentuale di sportelli, con quote di copertura nelle province di Parma del 25,2%, di Piacenza del 24,7%, di Pordenone 17,5% e
della Spezia del 38,3%).
Sud 60 filiali
7%
Centro 106 filiali
12%
Nord 699 filiali
81%
Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013 7
PROFILO DEL GRUPPO CARIPARMA CRÉDIT AGRICOLE
»»
DISTRIBUZIONE TERRITORIALE DELLE FILIALI*
11,5%
2,3%
2,8%
2,6%
5,4%
7,7%
2,3%
0,9%
1,6%
3,7%
Quote di mercato:
0-2%
2-5%
5-10%
>10%
* Le quote di mercato sportello sono calcolate considerando gli sportelli Gruppo Cariparrma Crédit Agricole al 30.06.2013 e il Sistema al
31.12.2012
8 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013
PROFILO DEL GRUPPO CARIPARMA CRÉDIT AGRICOLE
»»
QUOTE DI MERCATO SPORTELLI NELLE PRINCIPALI PROVINCE DI PRESENZA
38,1%
26,3%
25,2%
18,4%
La Spezia
Parma
Piacenza
Pordenone
Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013 9
DATI DI SINTESI E INDICATORI DI BILANCIO
Dati di sintesi e indicatori di bilancio consolidato
Variazioni
Dati economici (°) (migliaia di euro)
30.06.2013
30.06.2012
Assolute
%
Interessi netti
470.777
521.661
-50.884
-9,8
Commissioni nette
314.828
291.363
23.465
8,1
-12,5
Dividendi
1.655
1.892
-237
Risultato dell'attività finanziaria
26.905
23.452
3.453
14,7
Altri proventi (oneri) di gestione
29
11.187
-11.158
-99,7
Proventi operativi netti
Oneri operativi
Risultato della gestione operativa
Accantonamento a fondi rischi e oneri
Rettifiche di valore nette su crediti
Risultato netto di Gruppo
814.194
849.555
-35.361
-4,2
-501.745
-576.383
-74.638
-12,9
312.449
273.172
39.277
14,4
-9.155
-13.313
-4.158
-31,2
-202.290
-154.460
47.830
31,0
84.839
166.079
-81.240
-48,9
Variazioni
Dati Patrimoniali
(°)
(migliaia di euro)
Crediti verso clientela
Attività / passività finanziarie di negoziazione nette
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Partecipazioni
Attività materiali e immateriali
30.06.2013
34.792.905
(*)
31.12.2012
Assolute
%
35.128.149
-335.244
-1,0
-1.474
-218
1.256
-
4.657.127
4.030.081
627.046
15,6
20.030
20.433
-403
-2,0
2.365.515
2.388.916
-23.401
-1,0
Totale attività nette
44.942.501
44.885.936
56.565
0,1
Raccolta da clientela
36.520.120
36.219.988
300.132
0,8
Raccolta indiretta da clientela
50.188.359
51.292.493
-1.104.134
-2,2
18.025.446
17.384.593
640.853
3,7
Debiti verso banche netti
1.068.156
1.151.537
-83.381
-7,2
Patrimonio netto di Gruppo
4.444.777
4.383.107
61.670
1,4
30.06.2013
31.12.2012
Assolute
%
Numero di dipendenti
8.670
8.775
-105
-1,2
Numero medio di dipendenti (**)
8.252
8.486
-234
-2,8
865
882
-17
-1,9
- di cui gestita
Variazioni
Struttura Operativa
Numero di filiali
(°) I dati economici e patrimoniali sono quelli riesposti nei prospetti contabili riclassificati di cui alle pagine 34 e 39.
(*) Riesposti in seguito alla contabilizzazione definitiva dell’operazione di aggregazione aziendale infragruppo realizzata nell’esercizio 2012.
(**) Il numero medio è calcolato come media ponderata dei dipendenti e dei lavoratori atipici, dove il peso è dato dal numero dei mesi lavorati nell’anno; il personale
part-time è convenzionalmente ponderato al 50%.
10 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013
DATI DI SINTESI E INDICATORI DI BILANCIO
Indici di struttura (°)
30.06.2013
31.12.2012 (*)
Crediti verso clientela / Totale attività nette
77,4%
78,3%
Raccolta diretta da clientela / Totale attività nette
81,3%
80,7%
Raccolta gestita / Raccolta indiretta da clientela
35,9%
33,9%
Crediti verso clientela / Raccolta diretta da clientela
95,3%
97,0%
11,1
11,3
Totale attivo / Patrimonio netto (Leverage)
Indici di redditività (°)
30.06.2013
30.06.2012
Interessi netti / Proventi operativi netti
57,8%
61,4%
Commissioni nette / Proventi operativi netti
38,7%
34,3%
Cost / income (a)
61,6%
61,4%
Utile netto / Patrimonio netto medio (ROE) (b)
3,9%
6,4%
Risultato netto di Gruppo / Totale attivo (ROA)
0,3%
0,7%
Risultato netto di Gruppo / Attività di rischio ponderate
0,6%
1,1%
Indici di rischiosità (°)
30.06.2013
31.12.2012
Sofferenze lorde / Crediti lordi verso clientela
4,9%
4,4%
Sofferenze nette / Crediti netti verso clientela
2,2%
2,0%
Rettifiche di valore nette su crediti / Crediti netti verso clientela
1,2%
1,1%
Costo del rischio / Risultato operativo
67,7%
80,6%
Sofferenze nette / Patrimonio di Vigilanza
21,3%
18,9%
(c)
Crediti deteriorati netti / Crediti netti verso clientela
6,1%
5,1%
39,5%
40,3%
30.06.2013
30.06.2012
Oneri operativi / N° dipendenti (medio)
122,6
117,1
Proventi operativi / N° dipendenti (medio)
199,0
190,6
Rettifiche di valore complessive su crediti deteriorati / Crediti deteriorati lordi
Indici di produttività (°) (economici)
(a)
Indici di produttività (°) (patrimoniali)
30.06.2013
31.12.2012
Crediti verso clientela / N°dipendenti (medio)
4.216,3
4.139,5
Raccolta diretta da clientela / N°dipendenti (medio)
4.425,6
4.268,2
Coefficienti patrimoniali
30.06.2013
31.12.2012
Core Tier 1 (d) / Attività di rischio ponderate (Core Tier 1 ratio)
9,3%
9,0%
Patrimonio di base di Vigilanza / Attività di rischio ponderate (Tier 1 ratio)
9,7%
9,4%
Patrimonio di Vigilanza / Attività di rischio ponderate (Total capital ratio)
Attività di rischio ponderate (migliaia di euro)
12,5%
12,3%
29.139.521
29.808.112
(°) Gli indici sono costruiti sulla base dei dati patrimoniali ed economici riesposti nei prospetti contabili riclassificati di cui alle pagine 34 e 39.
(*) Riesposto in seguito alla contabilizzazione definitiva dell’operazione di aggregazione aziendale infragruppo realizzata nell’esercizio 2012.
(a) L’indice al 30.06.2012 è calcolato al netto del costo sostenuto per il Fondo di Solidarietà.
(b) Utile netto rapportato alla media ponderata del patrimonio netto.
(c) Il costo del rischio comprende l’accantonamento a fondi rischi e oneri e le rettifiche nette su crediti.
(d) Il Core Tier 1 è rappresentato dal Patrimonio di base di vigilanza al netto degli strumenti innovativi di capitale.
Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013 11
RELAZIONE INTERMEDIA SULLA GESTIONE
Relazione intermedia sulla gestione
»»
CENNI SULLO SCENARIO MACROECONOMICO GENERALE E SUL SISTEMA
CREDITIZIO
Lo scenario macroeconomico del primo semestre 2013
L’economia dei paesi avanzati del mondo continua a soffrire degli effetti della crisi finanziaria del 2007. La necessità di ridurre
contemporaneamente la leva del settore privato e pubblico condiziona la capacità delle economie di tornare su un sentiero di crescita in
linea con il proprio potenziale (che negli ultimi anni si è peraltro ridotto).
La debolezza ciclica dell’attività economica in Italia è proseguita, pur attenuandosi all’inizio dell’anno. L’andamento del Pil (-2,4% a/a
marzo 20131, settimo trimestre consecutivo in calo) risente soprattutto della flessione del reddito disponibile delle famiglie e dell’incertezza
che grava sulle scelte d’investimento delle imprese.
Tutte le componenti della domanda interna hanno contribuito a determinare la profonda recessione che caratterizza da ormai un anno e
mezzo l’economia italiana. In termini quantitativi, il maggiore contributo negativo è venuto dalla caduta dei consumi privati, diminuiti di
oltre il 4% nel 2012. Si tratta di un risultato che deriva, in primo luogo, dalla marcata contrazione del reddito disponibile delle famiglie,
colpite da una crisi prolungata e condizionate da un’incertezza crescente sul proprio futuro. Alla riduzione del reddito delle famiglie hanno
contribuito soprattutto la forte riduzione del reddito da attività imprenditoriale e l’inasprimento del prelievo fiscale. I redditi da lavoro sono
rimasti pressoché stabili in termini nominali, subendo comunque la perdita di potere d’acquisto dovuta all’inflazione. Nel 2012, infatti, in
presenza di una flessione del prodotto interno lordo reale del 2,4%, il potere d’acquisto delle famiglie è diminuito del 4,8%.
La fase di contrazione dei consumi privati è iniziata nell’ultimo trimestre del 2011 ed è proseguita senza interruzione nel 2012, segnando
solo nel periodo più recente un lieve rallentamento. Nel quarto trimestre del 2012 i consumi privati sono diminuiti dello 0,7% sul periodo
precedente. Dalla metà del 2011 i consumi hanno segnato complessivamente un calo di oltre il 5%, quasi il doppio di quanto registrato
nel corso della recessione del biennio 2008-09, sebbene quest’ultima sia stata più intensa in termini di flessione del PIL.
La crisi dei consumi e il consolidamento di nuovi comportamenti di acquisto hanno impattato su numerosi settori merceologici ed in
modo significativo sul comparto non alimentare, nel quale continuano a concentrarsi le azioni di contenimento della spesa delle famiglie,
quali il rinvio degli acquisti di beni durevoli per la casa (mobili, elettrodomestici) e il taglio delle spese meno necessarie (in particolare,
abbigliamento e calzature). Nei primi mesi dell’anno si è registrato inoltre un peggioramento piuttosto intenso delle vendite di beni
dell’area della cultura e del tempo libero (giochi, giornali e riviste) e di mobili (-5,2%).
Gli ultimi dati congiunturali2 evidenziano ad aprile una sostanziale stabilità della produzione industriale italiana (+0,2%), dopo la
diminuzione registrata a marzo (-0,3%). La crisi del mercato interno continua a penalizzare fortemente il fatturato manifatturiero: il debole
recupero congiunturale registrato ad aprile appare, infatti, legato alla componente estera, che negli ultimi mesi sta tuttavia perdendo lo
slancio che la caratterizzava in passato.
Nel primo trimestre del 2013 le esportazioni di beni e servizi italiani hanno registrato una variazione sostanzialmente nulla rispetto allo
stesso periodo del 2012. A livello settoriale3 si sono ridotte le vendite della metallurgia (-12,3%), penalizzata dal comparto siderurgico
che sconta le difficoltà del principale produttore nazionale, con crolli delle vendite su tutti i maggiori mercati, quali Germania, Francia e
Stati Uniti, e dell’elettronica (-5%) a causa dei pessimi risultati su molti mercati, soprattutto europei, delle macchine per telecomunicazioni
(-15%) e dell’elettronica per il consumo (-22,6%). È proseguito l’aumento delle vendite di prodotti farmaceutici (+16,5%), determinato
unicamente dalle vendite in Giappone e, soprattutto, Belgio (queste ultime da sole valgono un contributo di quasi un punto percentuale
per l’intero export manifatturiero), seguito da quelli di alimentare e bevande e largo consumo, entrambi sopra al 7%.
Fonte: ABI Monthly Outlook Giugno 2013.
Fonte: Centro Studi Confindustria, Analisi mensile.
3
Fonte: elaborazioni Prometeia su dati Istat.
1
2
12 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013
RELAZIONE INTERMEDIA SULLA GESTIONE
Nel primo trimestre del 2013 i mercati extra UE (Africa settentrionale, Medio Oriente, Russia e Turchia) hanno fornito il maggior sostegno
all’export in gran parte dei settori manifatturieri mentre nell’area dell’euro sono significativamente diminuite le esportazioni verso la Francia
e la Germania, riflettendo la complessiva riduzione delle importazioni di quei paesi.
I dati relativi all’andamento del fatturato nazionale nei primi quattro mesi dell’anno hanno confermato le forti difficoltà dell’industria italiana
ad operare sul mercato interno. I principali settori si sono, infatti, caratterizzati per una flessione del fatturato domestico, eccezion fatta
per l’elettronica, che ha però un peso poco rilevante per il nostro settore manifatturiero, data una specializzazione produttiva concentrata
solo in poche nicchie.
Gli investimenti continuano a risentire delle incerte prospettive della domanda interna, dei bassi livelli d’impiego della capacità produttiva
e delle condizioni per l’erogazione del credito.
Sulle condizioni di liquidità delle imprese grava anche il significativo importo dei crediti verso le Amministrazioni pubbliche: recenti
stime4 basate su dati relativi alla fine del 2011 ne valutano l’ammontare in quasi il 6 per cento del PIL. I tempi medi di pagamento delle
Amministrazioni pubbliche (ponderati per l’ammontare dei crediti) sarebbero pari a circa 190 giorni, oltre il doppio di quanto previsto dagli
accordi contrattuali.
A maggio 2013 il tasso di disoccupazione ha raggiunto il 12,2%5 dopo essere rimasto all’11,9% nei primi quattro mesi dell’anno.
L’aumento del tasso di disoccupazione è dovuto a un’ulteriore caduta dell’occupazione (-0,3% sul primo trimestre, al netto dei fattori
stagionali), a fronte di una stabilità dell’offerta di lavoro.
È salito il numero dei disoccupati, che ha superato i 3 milioni e 100 mila ed è parallelamente sceso il numero di occupati, tornato al livello
del 2005. Il calo occupazionale ha interessato anche la componente femminile, sinora relativamente più al riparo della crisi per l’aumento
delle posizioni lavorative nei servizi alla persona.
La lunga recessione sta via via aggravando i già numerosi problemi strutturali che presenta il mercato del lavoro italiano in termini di
basso tasso di occupazione e partecipazione (soprattutto femminile e nel Mezzogiorno) e di alto tasso di disoccupazione giovanile che a
maggio ha raggiunto un livello altissimo pari al 38,5% (+2,9% a/a). Alle difficoltà della componente giovanile, caratterizzata inoltre da un
elevato livello di precarizzazione dei rapporti di lavoro, oltre che da elevatissimi livelli di inattività, si è sommata quella delle componenti più
mature della forza lavoro (over 55), interessate dalla Cassa Integrazione Guadagni, dalla perdita del posto di lavoro e dal contemporaneo
innalzamento dell’età pensionabile.
A giugno 2013 l’inflazione al consumo è tornata a crescere (+1,2% giugno vs +1,1% maggio), pur rimanendo su livelli storicamente
molto bassi per il nostro Paese. Con riferimento ai prezzi alla produzione, i dati di maggio evidenziano un rallentamento (-0,1% su aprile,
-1,1% a/a), confermando la forte decelerazione che ha coinvolto innanzitutto la componente energetica (passata dal +11,2% di un anno
fa al -4,6% attuale) e quella dei manufatti (+2,9% e -1,1% rispettivamente); stabile la componente dei beni alimentari (+3,2% vs +3,0%).
La contrazione del prezzo del petrolio e il venire meno degli aumenti pregressi delle accise e dell’Iva, da un lato, e la debolezza ciclica,
dall’altro, spiegano il drastico ridimensionamento sia dei prezzi alla produzione che dei prezzi al consumo.
Sistema creditizio nel primo semestre 2013
Gli elementi di debolezza che frenano l’economia continuano a fare sentire il loro peso sui bilanci delle banche, soprattutto attraverso
l’emersione di crediti deteriorati. Il rischio che questi rappresentano per la solvibilità delle banche ne frena la capacità di sostenere la
domanda interna, contribuendo così a rallentare i tempi della ripresa in un circolo vizioso di debolezza dell’economia e insufficienza di credito.
L’ultimo dato disponibile (aprile 2013) colloca, infatti, il tasso annuo di crescita degli impieghi al settore privato in Italia al -2,4%, al di
sotto della media del complesso dei paesi dell’Area Euro (-0,7%) e dei dati di Francia e Germania (+2,6% e +0,9% rispettivamente), ma
significativamente superiore all’esperienza spagnola (-9,2%), paese che è stato sottoposto a tensioni finanziarie paragonabili alle nostre.
In termini di scomposizione settoriale, l’Italia risente di un andamento più riflessivo nel caso del credito alle imprese (-4% a/a aprile 2013)
e meno negativo nel caso dei prestiti alle famiglie, produttrici e consumatrici, che si riducono dell’1,3%.
4
5
Fonte: Banca d’Italia, Bollettino Economico Aprile 2013.
Fonte: Istat.
Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013 13
RELAZIONE INTERMEDIA SULLA GESTIONE
La dinamica del credito in Italia si inserisce peraltro in un contesto di ulteriore contrazione della domanda di credito da parte delle
imprese: il numero di finanziamenti richiesti da parte delle imprese (imprese individuali e società di persone e capitali) ha registrato a
maggio 2013 una variazione annua negativa del -7%6 la contrazione più consistente da gennaio 2012 (-9% la flessione della domanda
delle imprese individuali). Secondo quanto emerge dall’ultima indagine trimestrale sul credito bancario7 sulle determinanti della domanda
di finanziamento delle imprese, nel corso del primo trimestre del 2013 si è registrata ancora una significativa diminuzione della domanda
di finanziamento delle imprese legata agli investimenti, che hanno registrato una riduzione del -13,3% circa a marzo 20138. Il settore dei
macchinari ha registrato una riduzione del -10,6%, quello delle costruzioni una riduzione del -15,6%. In forte calo anche la domanda di
mutui: a maggio 2013 si è registrata una contrazione annua del numero di richieste dei mutui del -12%.9
La difficile fase dell’economia italiana si sta riflettendo pesantemente sulle condizioni economico-finanziarie delle imprese, con inevitabili
effetti sulla qualità del credito delle banche. Gli ultimi dati sulle sofferenze lorde evidenziano come esse abbiano superato ad aprile 2013
i 133 miliardi1 (oltre 24 miliardi in più rispetto ad un anno prima).
In rapporto al totale impieghi10, le sofferenze lorde risultano pari al 6,8% ad aprile 2013, in crescita rispetto al 5,5% di un anno prima
(+22,3% annuo). Rispetto al periodo pre-crisi si registra un marcato peggioramento della qualità del credito, specie con riguardo alle
piccole imprese: da giugno 2008 ad aprile 2013 il rapporto sofferenze lorde/impieghi del settore privato è più che raddoppiato, passando
dal 3% a 8%1; in netto aumento è stato anche il già elevato livello del rapporto per le famiglie produttrici: dal 7% a quasi il 12,5%1.
La crisi finanziaria ha determinano un radicale cambiamento delle modalità di funding sia delle banche italiane che di quelle degli altri
paesi europei colpiti dalla crisi del debito sovrano. L’aumentata percezione del rischio di controparte e gli effetti della regolamentazione
hanno contribuito a determinare un deciso aumento della raccolta garantita sia sul mercato interbancario (pct) che sul mercato wholesale
(covered bond) a cui si è aggiunto il ricorso ai fondi messi a disposizione dalla BCE. La raccolta al dettaglio, che ha beneficiato anche
dello sforzo degli operatori per sviluppare forme di raccolta più stabile, si è confermata in crescita ancora sostenuta dalla componente
depositi (+7,3% a/a a maggio 201311). La variazione annua delle obbligazioni è risultata pari a -9,5%, con una riduzione in valore assoluto
su base mensile di circa -2 miliardi di euro12. Tale variazione risulta riconducibile principalmente all’orientamento, da parte del sistema
bancario, verso forme di raccolta alternative quali i fondi messi a disposizione dalla BCE.
Le politiche di deleveraging si sono tradotte in una ricomposizione dell’attivo di bilancio verso i titoli di Stato, riflettendo anche le strategie
delle banche finalizzate all’aumento delle attività stanziabili presso la BCE e al sostegno della redditività. Il rendimento netto dei titoli di
debito pubblico è infatti ormai superiore a quello del credito per diverse ragioni: da un lato la regolamentazione sul capitale prevede un
assorbimento patrimoniale nullo sui titoli di Stato, dall’altro il rispetto dei vincoli di liquidità crea un incentivo a detenere titoli che, finanziati
con raccolta interbancaria (oggi meno costosa della raccolta da clientela), costituiscono anche un sostegno alla redditività.
Sotto il profilo economico, anche il primo semestre dell’anno è stato penalizzato dalla necessità di incrementare gli accantonamenti
prudenziali per perdite su crediti. Dopo i livelli eccezionalmente elevati del quarto trimestre del 2012, a seguito delle verifiche ispettive di
Banca d’Italia è stato contabilizzato anche nel primo semestre 2013 un flusso di rettifiche su crediti importante. La debolezza dei risultati
economici di periodo è tuttavia legata anche ai ricavi, dove l’apporto positivo della componente commissionale non è stato sufficiente a
compensare la flessione del margine di interesse. A fronte di tali effetti, l’azione di contenimento dei costi operativi è stata determinante
per fornire un sostegno alla redditività del sistema creditizio.
Fonte: Barometro CRIF della domanda di credito delle imprese.
Bank Lending Survey Aprile 2013.
8
Variazione congiunturale annualizzata.
9
Fonte: dati elaborati da CRIF.
10
Impieghi altri residenti e PA, fonte: ABI Monthly Outlook Giugno 2013.
11
Depositi da clientela residente al netto delle operazioni con controparti centrali, dei depositi con durata prestabilita connessi con
operazioni di cessione di crediti, fonte: ABI Monthly Outlook Giugno 2013.
12
Le obbligazioni (di residenti e non) sono al netto di quelle riacquistate da banche, fonte: ABI Monthly Outlook Giugno 2013.
6
7
14 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013
RELAZIONE INTERMEDIA SULLA GESTIONE
Cenni scenario macroeconomico atteso per il secondo semestre 2013
Secondo le stime del FMI, il ritmo di crescita dell’economia mondiale rimarrà moderato nel 2013 (3,3% nel 2013, rispetto al 3,2% del
2012), nonostante la lieve accelerazione delle economie emergenti13.
Nei paesi avanzati la crescita acquisirà vigore nella seconda parte dell’anno, pur rimanendo nel complesso su livelli non superiori a quelli
del 2012, attestandosi all’1,9% negli Stati Uniti, all’1,6% in Giappone e a poco meno dell’1% nel Regno Unito; l’Area Euro conoscerà,
invece, un nuovo anno di recessione, mostrando segnali di debole ripresa solo nel secondo semestre del 2013.
Per quanto riguarda l’economia italiana, si registrerà anche nel 2013 una contrazione del PIL (-1,9%14 vs -2,4% del 2012), con un primo
segno positivo di crescita solo nell’ultimo trimestre dell’anno (+0,3%). La crescita del Pil potrebbe attestarsi a +0,7% nel 2014, superare
l’1% nel 2015 e raggiungere il +1,5% nel 2016 grazie soprattutto al contributo delle esportazioni.
Secondo gli analisti, nel terzo trimestre del 2013 vi sarà una ripresa delle esportazioni ed una attenuazione del ritmo di contrazione dei
consumi che guideranno, molto lentamente, l’economia italiana fuori dalla recessione. Fondamentale sarà l’allentamento dei vincoli
alla liquidità di famiglie e imprese sia col contributo del sistema bancario sia con l’avvio del pagamento degli arretrati da parte delle
amministrazioni pubbliche. Per quanto riguarda i consumi interni non vi sarà alcuna evidenza, in quanto il clima di fiducia delle famiglie
risulta ai minimi storici e i consumi al dettaglio, dopo riduzioni che appaiono storiche, andranno via via stabilizzandosi. L’uscita dalla
recessione potrà materializzarsi solo nel quarto trimestre dell’anno, quando gli investimenti si uniranno alle esportazioni tornando a salire,
e si potrà registrare una ripresa del Pil trimestrale dell’ordine del +0,3%.
Italia: componenti del Pil (%, a/a)
Nonostante le attese positive per la fine dell’anno in corso, la ripresa non segnerà in ogni caso un ritorno al passato. La crisi ha ridotto
stabilmente il potenziale produttivo italiano influenzando anche la sua capacità di assicurare un ritmo di crescita competitivo rispetto
ai paesi emergenti: la curva demografica, il debito pubblico, la produttività pro-capite e la capacità di innovazione hanno modificato
stabilmente il profilo competitivo dell’Italia. La lunga fase di recessione lascerà un segno ancora pesante sulla capacità di risparmio delle
famiglie e sul mercato del lavoro determinando anche nel 2013 una riduzione del reddito disponibile e un vincolo alla crescita dei volumi
d’intermediazione.
L’evoluzione dell’occupazione continuerà a essere dominata dalla debolezza del ciclo economico. La lenta ripresa che potrà evidenziarsi
solo nel quarto trimestre del 2013 allenterà la morsa sul mercato del lavoro ma non impedirà ulteriori perdite di occupazione. Pure
nell’ipotesi che non si ripeta il fenomeno del 2012 - e che dunque l’offerta di lavoro rimanga sostanzialmente invariata rispetto ai livelli
attuali - il tasso di disoccupazione continuerà a salire e potrebbe raggiungere il 12,7% a metà del 2014.
13
14
Prometeia stima una crescita del Pil a livello mondiale del +3,0%, Rapporto di Previsione Macroeconomica Luglio 2013.
Fonte: Prometeia, Rapporto di Previsione Macroeconomica Luglio 2013.
Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013 15
RELAZIONE INTERMEDIA SULLA GESTIONE
Inoltre, sulla base della rilevazione trimestrale presso le imprese15, per il complesso del 2013 le aziende prevedono un’ulteriore flessione della
spesa per l’acquisto di beni capitali, soprattutto nel settore dei servizi, riflettendo valutazioni ancora sfavorevoli delle condizioni per investire.
Il peggioramento della qualità del credito continuerà a caratterizzare tutti i settori e soprattutto quello delle imprese, determinando un
flusso di rettifiche su crediti ancora elevato (48 miliardi di euro nel triennio 2013-2015)16 ed un aumento del coverage ratio sulle esposizioni
deteriorate. Questo farà si che il credito erogato alle imprese rimarrà limitato anche per effetto delle deboli aspettative di ripresa dei settori,
soprattutto quelli maggiormente esposti alla domanda interna.
La domanda di credito inevasa, e non finanziabile neppure attraverso aumenti di capitale via reinvestimento degli utili, dovrà quindi
avvalersi di nuovi strumenti di finanziamento per dare linfa alla crescita economica. Va in questa direzione l’introduzione della normativa
sui mini-bond e le cambiali finanziarie, prevista dal legislatore, che attraverso strumenti di debito snelli e non troppo onerosi potrebbe
consentire alle PMI italiane di finanziarsi sul mercato con forme di risparmio privato. Sulla liquidità delle imprese influiranno positivamente
le recenti misure varate dal Governo, volte a pagare debiti commerciali delle Amministrazioni pubbliche e a erogare rimborsi fiscali
nell’anno in corso e nel 2014, con un conseguente impatto positivo sia per le imprese, che a livello macroeconomico.
Rimarrà ancora difficile l’ampliamento dei margini dell’attività bancaria commerciale, a seguito del modesto sviluppo dei volumi d’impiego e
dell’erosione dei margini unitari della raccolta, che frenerà l’ampliamento della forbice bancaria, nonostante margini unitari sul credito elevati.
In un contesto di debolezza dei ricavi e di forte incidenza del costo del credito sui risultati economici, si conferma la necessità per le
banche di ricorrere ad azioni di contenimento e razionalizzazione dei costi operativi, come leva fondamentale per il recupero di redditività.
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FATTI DI RILIEVO DEL SEMESTRE
Contenzioso fiscale
Come evidenziato nel bilancio 2012, è in corso un contenzioso per imposta di registro con l’Agenzia delle Entrate, che ha riqualificato
come cessioni di azienda le operazioni del 2007 di conferimento di sportelli da parte di Intesa Sanpaolo in Cariparma e FriulAdria e
successiva cessione delle partecipazioni ricevute ai soci istituzionali delle due banche. Il Gruppo, unitamente agli altri soggetti coinvolti,
ha pagato l’imposta di registro, dovuta in solido, per circa 43 milioni complessivi, instaurando contestualmente un contenzioso con
l’Amministrazione. Analogo problema e analoga soluzione per un’operazione effettuata da Calit con Intesa SanPaolo per 2,2 milioni.
Su queste vicende, sono state pronunciate nel corso del 2012 sentenze favorevoli di I° grado, cui ha fatto seguito l’appello da parte
dell’Agenzia e, per quanto riguarda l’operazione di conferimento sportelli, nel corso del primo semestre 2013, il rimborso dell’imposta
pagata da parte dell’Erario, compresi gli interessi. Anche alla luce dei pareri raccolti presso primari Studi Legali, oltre che delle sentenze
favorevoli, non sono stati operati accantonamenti al riguardo.
Sempre come evidenziato negli anni scorsi, è stato notificato a Cariparma un processo verbale di constatazione per la cessione di crediti
pro-soluto effettuata nel 2005, cui potrebbe far seguito una richiesta di imposte per circa 5,5 milioni, oltre a sanzioni e interessi. Raccolti
i pareri presso primari Studi Legali, il Gruppo ritiene di non procedere ad alcun accantonamento.
Su Carispezia è aperto un contenzioso per un’imposta di registro per un valore di circa 0,6 milioni a causa dell’aliquota applicabile su
di un acquisto di azienda operato nel 2006 da CariFirenze, all’epoca controllante della Banca; l’Amministrazione ha appellato contro la
sentenza di primo grado per la gran parte favorevole a Carispezia.
Riallineamento valori fiscali
Nel corso del primo semestre è stato definito l’integrale riallineamento di taluni valori fiscali emersi nell’ambito delle operazioni di
conferimento sportelli avvenuti, in neutralità fiscale, verso Cariparma nel corso del 2011.
15
16
Fonte: Indagine trimestrale Banca d’Italia in collaborazione con Il Sole 24 Ore.
Fonte: Prometeia, Rapporto di Previsione dei Bilanci Bancari Maggio 2013.
16 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013
RELAZIONE INTERMEDIA SULLA GESTIONE
È stato completato da Cariparma il riallineamento relativo al valore di avviamento ed attività immateriali iscritti nel bilancio consolidato per
effetto dell’acquisizione negli anni scorsi della partecipazione di controllo in Banca Popolare FriulAdria; si è altresì proceduto all’analogo
riallineamento per l’acquisto della partecipazione di controllo in Carispezia avvenuta nel 2011.
Le operazioni di riallineamento in questione hanno determinato l’imputazione a conto economico delle imposte dovute per tale
riallineamento, con contestuale iscrizione delle imposte che saranno risparmiate in futuro, con un conseguente beneficio netto a livello
di Gruppo di circa 36 milioni di euro.
Emissioni obbligazionarie
Nel corso del primo semestre 2013 sono state effettuate a livello di Gruppo 42 nuove emissioni obbligazionarie. Si conferma la tendenza
già riscontrata nel corso dell’esercizio precedente di una netta prevalenza di strutture a tasso fisso rispetto a strutture a tasso variabile,
proseguendo la tendenza della clientela a privilegiare flussi cedolari certi in periodi di incertezza e tassi bassi.
Complessivamente, sulla clientela del Gruppo, sono stati collocati 1.256 milioni di Euro di obbligazioni a fronte di scadenze per circa
1.027 milioni di Euro.
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ANDAMENTO DELLA GESTIONE
I risultati del primo semestre del 2013 si riferiscono al perimetro del Gruppo che risulta composto da Cariparma S.p.A. (Capogruppo),
Banca Popolare FriulAdria S.p.A., Cassa di Risparmio della Spezia S.p.A., Crédit Agricole Leasing Italia S.r.l. e dalle società a destinazione
specifica Mondo Mutui Cariparma S.r.l., Cariparma OBG S.r.l. e Sliders S.r.l. consolidate integralmente, e da CA Agro-Alimentare,
consolidata con il metodo del patrimonio netto.
I risultati economici
Nel primo semestre del 2013, il Gruppo Cariparma Crédit Agricole ha registrato risultati positivi realizzando un utile netto di 85 milioni
di euro, pur operando in un contesto recessivo e condizionato da uno sviluppo dello scenario macro-economico ancora incerto. Il
dinamismo commerciale della rete e le azioni di contenimento costi adottate già nel 2012, hanno consentito di esprimere una gestione
operativa positiva e di attenuare l’incidenza del costo del credito.
I proventi operativi netti del Gruppo nel primo semestre 2013 ammontano a 814 milioni di euro, in riduzione del -4,2% rispetto al
corrispondente periodo del 2012.
Tale flessione risente in particolar modo della contrazione degli interessi netti per -51 milioni (-9,8%), solo in parte assorbiti dalla positiva
performance delle commissioni nette +23 milioni (+8%) e dal risultato dell’attività finanziaria +3 milioni (+14,7%).
Si denota una riduzione dello spread imputabile alla diminuzione dei tassi di impiego, a cui non ha fatto riscontro una corrispondente
riduzione del costo del funding, condizionato dalle tensioni di liquidità del mercato. In flessione anche gli interessi derivanti dai rapporti
con banche e dalla gestione dei titoli governativi di proprietà.
L’incremento delle commissioni, che raggiungono un ammontare di 315 milioni di euro, è trainato dalla variazione positiva dei ricavi
derivanti dall’attività bancaria tradizionale, pari a +24 milioni di euro (+17%): si registra un aumento delle commissioni da conti correnti a
cui si aggiunge la crescita più contenuta delle commissioni per i servizi su bancomat e carte di credito; tali effetti risultano solo in minima
parte assorbiti dal rallentamento delle commissioni legate all’attività creditizia, in riduzione rispetto allo scorso esercizio anche a causa
del trend in flessione degli impieghi.
Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013 17
RELAZIONE INTERMEDIA SULLA GESTIONE
Le commissioni legate alle attività di gestione, intermediazione e consulenza mostrano una leggera flessione rispetto al primo semestre
2012 (-1,9%) nonostante una crescita positiva del comparto assicurativo. L’aggregato risente del ridimensionamento del ritorno
commissionale sui prodotti finanziari legati a fondi strutturati e buy&hold, pur in presenza di un incremento dei volumi intermediati.
Il risultato dell’attività finanziaria si attesta a 27 milioni di euro, con un incremento di 3 milioni (+14,7%) ascrivibile ai maggiori proventi
derivanti dall’attività sul portafoglio AFS, a fronte di un ridimensionamento dell’attività di intermediazione con clientela in titoli e derivati.
Le suddette operazioni si inscrivono nel quadro della strategia di gestione degli attivi indirizzata al governo del rischio di liquidità.
Gli oneri operativi sono pari a 502 milioni, in diminuzione di -75 milioni (-12,9%), includendo nel confronto circa 54 milioni di incentivi
all’esodo (Fondo Sociale) spesati nel primo semestre 2012. Al netto di tale effetto non ricorrente, la variazione esprime comunque un
andamento positivo (-21 milioni, -4,0%).
Le spese del personale, al netto dell’impatto straordinario citato, sono in riduzione di -9 milioni (-2,9%), riconducibili in massima parte
alla diminuzione delle risorse medie (circa -300) a seguito dell’attivazione del Fondo di Solidarietà e ai risparmi sulla componente ordinaria
legati a fattori quali ferie/festività/banca ore e straordinari.
Le spese amministrative, che si posizionano a 149 milioni di euro, evidenziano una riduzione pari al -5,6%, a conferma del proseguimento
delle attività di razionalizzazione della spesa messa in atto dal Gruppo; in particolare sono stati ottenuti importanti benefici dalla
rinegoziazione dei canoni di locazione degli immobili e dal contenimento di alcune voci di spesa, quali consulenza e comunicazione; la
riduzione su alcune componenti ha permesso di assorbire i maggiori oneri legati all’attività di esternalizzazione dei processi di Back Office.
Gli ammortamenti, pari a 44 milioni di euro, sono in riduzione del -5,4%. Tale trend risulta riconducibile alla definizione, a partire dal
settembre 2012, di alcune tipologie di software specificatamente individuate la cui vita utile risulta superiore a quella della generalità dei
software disponibili presso il Gruppo.
In tale quadro, la gestione operativa (in crescita del +14,4%), anche se letta al netto degli effetti straordinari 2012 evidenzia un risultato
positivo, posizionandosi in linea con l’anno precedente nonostante il mutato contesto di mercato. Il cost/income si attesta a 61,6% in
riduzione rispetto allo scorso esercizio (67,8% a giugno 2012; 62,2% normalizzato).
Gli accantonamenti netti a fondi rischi e oneri si posizionano a 9 milioni, in riduzione rispetto allo stesso dato dello scorso anno.
La diminuzione è prevalentemente imputabile ai minori accantonamenti legati a rischi di contenzioso su prodotti finanziari che si riducono
di circa 3 milioni.
Le rettifiche di valore su crediti, attestandosi a 202 milioni di euro, registrano un aumento del 31,0%. L’andamento di questa
componente risente del persistente deterioramento delle condizioni congiunturali, con impatti importanti sulla qualità del portafoglio, e
dell’applicazione di politiche di copertura prudenziali, in linea con quanto già effettuato a fine 2012.
L’utile netto si attesta a 85 milioni, dopo aver computato imposte per 12 milioni. Il risultato è inferiore alle performance del primo semestre
2012, che aveva peraltro beneficiato della plusvalenza derivante dalla cessione totalitaria della partecipazione detenuta dalla Capogruppo
in Crédit Agricole Vita S.p.A., a favore dell’azionista di maggioranza Crédit Agricole Assurance. Al netto di tale effetto la riduzione dell’utile
a/a è pari al -9,5%.
La redditività del patrimonio, espressa dal ROE (Return on Equity), è pari al 3,9%, stabile rispetto al dato di dicembre 2012 (3,8% al
netto del Fondo Sociale).
18 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013
RELAZIONE INTERMEDIA SULLA GESTIONE
Gli aggregati patrimoniali
Il Gruppo Cariparma Crédit Agricole a giugno 2013 ha migliorato il proprio livello di liquidità, continuando a perseguire l’obiettivo di
equilibrio strutturale tra raccolta ed impieghi.
La raccolta diretta ammonta a 36.520 milioni, con un incremento pari a 300 milioni (+0,8%) rispetto al 2012, risultato raggiunto grazie alla
crescita del comparto privati che rappresenta la componente più stabile; da sottolineare l’andamento positivo della componente a medio
lungo termine, che ha beneficiato di un importante piano di collocamento a clienti privati di prodotti in linea con il loro profilo di rischio.
Gli impieghi al 30 giugno 2013 ammontano a 34.793 milioni, in diminuzione di 335 milioni (-1,0%) rispetto al 2012, in particolare sulla
componente a breve termine, aggregato particolarmente gravato dalla fase critica attraversata del sistema economico. Sostanzialmente
stabile il medio lungo termine, a 21.073 milioni, con un volume di erogato mutui e prestiti superiore ai 1.600 milioni.
A conferma del suo ruolo di sostegno alle famiglie, nel mese di giugno 2013, il Gruppo Cariparma Crédit Agricole ha lanciato una nuova
campagna di mutui a tassi agevolati in partnership con un’importante azienda italiana, che metterà a disposizione elettrodomestici per
tutti i clienti che stipuleranno entro l’anno l’offerta di Gran Mutuo Casa Semplice.
I crediti deteriorati evidenziano un incremento rispetto all’anno precedente per il permanere della debolezza del ciclo economico. Il
portafoglio credito anomalo, al netto delle rettifiche di valore, ammonta a 2.109 milioni, con un aumento del +18,0% rispetto al dato di
dicembre 2012.
L’incidenza dei crediti problematici netti sui crediti netti è pari al 6%, in crescita rispetto al dato di fine anno (+1%). Il rapporto fra le
rettifiche nette per deterioramento crediti e i crediti netti verso la clientela è pari, su base annua, all’1,16%, sostanzialmente stabile
rispetto al 2012 (1,15%). In tale ambito, proseguono le attività del Gruppo finalizzate ad applicare politiche creditizie orientate a contenere
e prevenire il deterioramento del costo del credito.
Il livello di copertura del totale crediti deteriorati si attesta al 39,5%; stabili le coperture sul comparto sofferenze (56%) ed in aumento
le coperture sul comparto incagli (33%).
La raccolta indiretta, espressa a valori di mercato, si attesta a 50.188 milioni di euro, in riduzione del -2,2% rispetto al 2012, flessione
legata alla diminuzione della raccolta amministrata. L’andamento di tale aggregato risente sia della riduzione dei corsi azionari, che
dell’attività da parte della clientela di ricomposizione dei propri portafogli di investimento verso prodotti a più basso contenuto di rischio.
Risulta, infatti, positiva la performance della raccolta gestita (+3,7%), in crescita sia sui fondi che sullo stock di raccolta assicurativa.
L’indebitamento interbancario netto del Gruppo evidenzia una posizione debitoria pari a 1.068 milioni, in diminuzione del -7,2% rispetto
a dicembre 2012. La riduzione dell’esposizione è il risultato del miglioramento della capacità di autofinanziamento (self funding), sviluppo
della raccolta diretta e crescita più selettiva degli impieghi.
Le attività finanziarie disponibili per la vendita sono pari a 4.657 milioni, in aumento rispetto a dicembre 2012 (+15,6%). La voce è
composta principalmente da titoli di Stato detenuti nell’ambito della politica di gestione del rischio di liquidità.
Il patrimonio netto contabile al 30 giugno 2013, comprensivo dell’utile dell’esercizio, è pari a 4.445 milioni, in crescita di 62 milioni
(+1,4%) rispetto a dicembre 2012. Sostanzialmente stabile il patrimonio di vigilanza, pari a 3.641 milioni.
Le attività di rischio ponderate si attestano a 29.140 milioni, in diminuzione del -2,3% rispetto a dicembre 2012. Tale riduzione risulta
concentrata sul rischio di credito, soprattutto per effetto della diminuzione delle masse di impiego clientela a più elevato assorbimento
di capitale.
I coefficienti di solvibilità del Gruppo risultano in miglioramento rispetto a dicembre 2012 grazie alla diminuzione delle attività di rischio
ponderate (RWA). Il rapporto tra patrimonio di migliore qualità e RWA (Core Tier One Ratio) si colloca a 9,3%, il rapporto tra patrimonio
di base e RWA (Tier One Ratio) si attesta a 9,7% mentre il coefficiente di solvibilità complessivo (Tier Total Ratio) è pari al 12,5% (i livelli
dei tre ratios a dicembre 2012 erano rispettivamente: 9,0%, 9,4% e 12,3%).
Il patrimonio di vigilanza ed i relativi coefficienti prudenziali sono stati calcolati in base alle disposizioni stabilite da Banca d’Italia,
adottando i metodi standardizzati per il calcolo degli attivi ponderati per il rischio di credito, di controparte e per il computo dei rischi
operativi, conformemente a quanto fatto nel 2012.
Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013 19
RELAZIONE INTERMEDIA SULLA GESTIONE
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RISCHI E INCERTEZZE
Il Gruppo Cariparma Crédit Agricole ed il suo management sono estremamente consapevoli che lo sviluppo e la crescita sostenibile
passano inevitabilmente anche da un’attenta analisi dei rischi a cui il Gruppo stesso è esposto, delle relative incertezze in termini di
impatti che i rischi possono avere sulla struttura patrimoniale, finanziaria ed economica, e dalle modalità di gestione e riduzione degli
stessi a livelli accettabili.
Non si intravedono comunque nella struttura patrimoniale e finanziaria e nell’andamento economico del Gruppo sintomi che possano far
sorgere incertezze sulle prospettive di continuità aziendale.
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DIVIDENDI DISTRIBUITI NEL SEMESTRE DALLA CAPOGRUPPO
L’utile netto conseguito nell’esercizio 2012 dalla Capogruppo ammontava a euro 58.861.731. Nel corso del primo semestre 2013,
conformemente alla delibera dell’Assemblea degli Azionisti del 30 aprile 2013, la Capogruppo Cariparma S.p.A. ha provveduto a ripartire
tale importo come segue:
alla riserva legale nella misura del 5%
al fondo beneficenza
agli azionisti
alla riserva straordinaria
2.943.086
1.500.000
53.482.459
936.186
Il pagamento del dividendo è avvenuto in data 2 Maggio 2013, in ragione di 0,061 euro per ognuna delle 876.761.620 azioni ordinarie.
20 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013
RELAZIONE INTERMEDIA SULLA GESTIONE
Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013 21
22 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013
Bilancio consolidato
semestrale abbreviato
Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013 23
PROSPETTI CONTABILI
Prospetti contabili
»
STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO
Voci dell'attivo
30.06.2013
31.12.2012 (*)
10.
Cassa e disponibilità liquide
238.514
285.966
20.
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
249.481
311.930
30.
Attività finanziarie valutate al fair value
40.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
50.
Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
-
-
60.
Crediti verso banche
3.943.562
4.123.908
70.
Crediti verso clientela
34.792.905
35.128.149
80.
Derivati di copertura
913.491
1.151.735
90.
Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)
100.
Partecipazioni
110.
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori
120.
Attività materiali
130.
140.
-
-
4.657.127
4.030.081
2.256
6.363
20.030
20.433
-
-
433.087
442.792
Attività immateriali
1.932.428
1.946.124
di cui: avviamento
1.575.536
1.575.536
Attività fiscali
999.477
1.045.190
a) correnti
226.865
313.747
b) anticipate
772.612
731.443
625.194
564.004
b1) di cui alla Legge 214/2011
150.
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
160.
Altre attività
Totale dell'attivo
-
-
954.660
829.321
49.137.018
49.321.992
(*) Riesposto in seguito alla contabilizzazione definitiva dell’operazione di aggregazione aziendale infragruppo realizzata nell’esercizio 2012.
24 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013
PROSPETTI CONTABILI
Voci del passivo e del patrimonio netto
30.06.2013
31.12.2012 (*)
10.
Debiti verso banche
5.011.718
5.275.445
20.
Debiti verso clientela
22.938.935
22.264.469
30.
Titoli in circolazione
13.581.185
13.955.519
40.
Passività finanziarie di negoziazione
250.955
312.148
50.
Passività finanziarie valutate al fair value
60.
-
-
Derivati di copertura
392.276
319.350
70.
Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)
429.338
658.142
80.
Passività fiscali
194.163
327.843
a) correnti
110.701
231.149
b) differite
83.462
96.694
90.
Passività associate ad attività in via di dismissione
-
-
1.314.175
1.225.659
100.
Altre passività
110.
Trattamento di fine rapporto del personale
170.163
171.108
120.
Fondi per rischi ed oneri
216.418
234.271
a) quiescenza ed obblighi simili
b) altri fondi
130.
Riserve tecniche
140.
Riserve da valutazione
150.
160.
170.
Riserve
180.
Sovrapprezzi di emissione
190.
Capitale
200.
Azioni proprie (-)
210.
Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-)
220.
Utile (Perdita) del periodo (+/-)
23.353
23.375
193.065
210.896
-
-
-131.631
-161.391
Azioni rimborsabili
-
-
Strumenti di capitale
-
-
879.345
772.248
2.735.462
2.735.462
876.762
876.762
Totale del passivo e del patrimonio netto
-
-
192.915
194.931
84.839
160.026
49.137.018
49.321.992
(*) Riesposto in seguito alla contabilizzazione definitiva dell’operazione di aggregazione aziendale infragruppo realizzata nell’esercizio 2012.
Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013 25
PROSPETTI CONTABILI
»
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
Voci
30.06.2013
30.06.2012
10.
Interessi attivi e proventi assimilati
715.932
795.062
20.
Interessi passivi e oneri assimilati
(265.098)
(286.680)
30.
Margine di interesse
450.834
508.382
40.
Commissioni attive
296.898
304.868
50.
Commissioni passive
(12.595)
(13.505)
60.
Commissioni nette
284.303
291.363
70.
Dividendi e proventi simili
1.655
1.892
80.
Risultato netto dell'attività di negoziazione
6.589
10.740
90.
Risultato netto dell'attività di copertura
(2.159)
1.942
Utile/perdita da cessione o riacquisto di:
22.466
9.761
(9)
(1.009)
21.531
7.399
100.
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d) passività finanziarie
110.
Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value
120.
Margine di intermediazione
130.
-
-
944
3.371
-
-
763.688
824.080
Rettifiche di valore nette per deterioramento di:
(184.294)
(142.359)
a) crediti
(181.176)
(135.847)
(1.665)
(1.857)
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d) altre operazioni finanziarie
-
-
(1.453)
(4.655)
140.
Risultato netto della gestione finanziaria
579.394
681.721
150.
Premi netti
-
-
160.
Saldo altri proventi/oneri della gestione assicurativa
-
-
170.
Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa
579.394
681.721
180.
Spese amministrative:
(546.818)
(631.586)
a) spese per il personale
(308.691)
(372.046)
b) altre spese amministrative
(238.127)
(259.540)
(9.155)
(13.313)
(14.488)
190.
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
200.
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
(14.233)
210.
Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali
(29.557)
(31.803)
220.
Altri oneri/proventi di gestione
121.373
114.868
230.
Costi operativi
(478.390)
(576.322)
240.
Utili (Perdite) delle partecipazioni
(403)
72.268
250.
Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali
-
-
260.
Rettifiche di valore dell'avviamento
-
(10)
270.
Utili (Perdite) da cessione di investimenti
231
162
280.
Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte
100.832
177.819
290.
Imposte sul reddito dell'esercizio dell’operatività corrente
(12.253)
(7.309)
300.
Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte
88.579
170.510
310.
Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte
320.
Utile (Perdita) del periodo
330.
Utile (Perdita) del periodo di pertinenza di terzi
(3.740)
(4.431)
340.
Utile (Perdita) di periodo di pertinenza della Capogruppo
84.839
166.079
26 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013
-
-
88.579
170.510
PROSPETTI CONTABILI
»
PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ CONSOLIDATA COMPLESSIVA
Voci
10.
30.06.2013
30.06.2012
88.579
170.510
Utile perdita di periodo
Altre componenti reddituali al netto delle imposte
20.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
29.957
95.424
30.
Attività materiali
-
-
40.
Attività immateriali
-
-
50.
Copertura di investimenti esteri
-
-
60.
Copertura dei flussi finanziari
-
-
70.
Differenze di Cambio
-
-
80.
Attività non correnti in via di dismissione
-
-
90.
Utile (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti
(543)
(6.399)
(*)
100.
Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate al patrimonio netto
110.
Totale delle altre componenti reddituali al netto delle imposte
120.
Redditività complessiva (Voce 10+110)
130.
Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi
140.
Redditività consolidata complessiva di pertinenza della Capogruppo
-
22.601
29.414
111.626
117.993
282.136
3.394
7.290
114.599
274.846
(*) La voce include le altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico (IAS 1 revised).
Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013 27
PROSPETTI CONTABILI
»
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO
AL 30.06.2013
Capitale:
azioni Sovrapprezzo
ordinarie di emissione
PATRIMONIO NETTO DEL GRUPPO
AL 31.12.2012 (*)
Riserve
di utili
altre
Riserve da
valutazione
Utile
(Perdita)
di periodo
Patrimonio
netto
876.762
2.735.462
793.737
-21.489
-161.391
160.026
4.383.107
53.994
101.905
38.027
1.864
-2.512
1.653
194.931
Riserve
-
-
99.918
-
-
-99.918
-
Dividendi e altre destinazioni
-
-
-
-
-
-61.761
-61.761
-
PATRIMONIO NETTO DI PERTINENZA
DI TERZI AL 31.12.2012 (*)
ALLOCAZIONE ESERCIZIO
PRECEDENTE
VARIAZIONI DELL'ESERCIZIO
Variazioni di riserve
-
-
-
-
-
-
Emissione nuove azioni
-
-
-
-
-
-
-
Beneficenza
-
-
1.050
-
-
-
1.050
Altre variazioni
-
-
-
-
-
-
-
Rettifiche di consolidamento
-
-
1.946
4
-
1.942
-
Azioni e diritti su azioni della
Capogruppo assegnate a
dipendenti e amministratori
-
-
-
426
-
-
426
Redditività complessiva
-
-
-
-
29.414
88.579
117.993
876.762
2.735.462
900.430
-21.085
-131.631
84.839
4.444.777
53.998
101.905
34.244
1.886
-2.858
3.740
192.915
PATRIMONIO NETTO DEL GRUPPO
AL 30.06.2013
PATRIMONIO NETTO DI
PERTINENZA DI TERZI AL
30.06.2013
(*) Riesposto in seguito alla contabilizzazione definitiva dell’operazione di aggregazione aziendale infragruppo realizzata nell’esercizio 2012.
28 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013
PROSPETTI CONTABILI
»
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO
AL 30.06.2012
Capitale:
azioni Sovrapprezzo
ordinarie di emissione
PATRIMONIO NETTO DEL GRUPPO
AL 31.12.2011
Riserve
di utili
altre
Riserve da
valutazione
Utile
(Perdita)
di periodo
Patrimonio
netto
876.762
2.735.462
704.588
1.521
-423.373
200.243
4.095.203
53.994
101.905
39.300
12
-11.100
7.793
191.904
Riserve
-
-
86.626
-
-
-86.626
-
Dividendi e altre destinazioni
-
-
-
-
-
-121.410
-121.410
-
PATRIMONIO NETTO DI PERTINENZA
DI TERZI AL 31.12.2011
ALLOCAZIONE ESERCIZIO
PRECEDENTE
VARIAZIONI DELL'ESERCIZIO
Variazioni di riserve
-
-
-
-
-
-
Emissione nuove azioni
-
-
-
-
-
-
-
Beneficenza
-
-
1.250
-
-
-
1.250
Altre variazioni
-
-
-
-
-
-
-
Rettifiche di consolidamento
-
-
-
-22.615
-
-
-22.615
Azioni e diritti su azioni della
Capogruppo assegnate a
dipendenti e amministratori
-
-
-
424
-
-
424
Redditività complessiva
-
-
-
-
111.626
170.510
282.136
876.762
2.735.462
793.737
-20.693
-314.607
166.079
4.236.740
53.994
101.905
38.027
35
-8.240
4.431
190.152
PATRIMONIO NETTO DEL GRUPPO
AL 30.06.2012
PATRIMONIO NETTO DI
PERTINENZA DI TERZI AL
30.06.2012
Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013 29
PROSPETTI CONTABILI
»
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO
Voci
30.06.2013
30.06.2012
A. ATTIVITÀ OPERATIVA
1. Gestione
445.539
494.220
- risultato d’esercizio (+/-)
84.839
166.079
- plus/minus su attività finanz. detenute per la negoz. e su attività/passività finanz. valutate al fair value (-/+)
-6.767
-8.832
- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+)
- rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-)
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-)
- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-)
- imposte e tasse non liquidate (+)
- altri aggiustamenti (+/-)
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie
- attività finanziarie detenute per la negoziazione
- attività finanziarie disponibili per la vendita
- crediti verso banche: a vista
3.758
-674
182.974
68.687
43.790
46.291
9.155
13.313
12.253
7.309
115.537
202.047
-407.599
-707.613
69.216
26.216
-712.823
23.506
63.880
-44.854
- crediti verso banche: altri crediti
116.466
712.040
- crediti verso clientela
134.509
-1.142.762
- altre attività
-78.847
-281.759
-5.128
-546.770
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie
- debiti verso banche: a vista
- debiti verso banche: altri debiti
- debiti verso clientela
- titoli in circolazione
-223.640
215.244
-40.087
-951.646
674.466
-812.244
-295.429
855.331
- passività finanziarie di negoziazione
-61.193
-8.256
- altre passività
-59.245
154.801
32.812
-760.163
2.007
2.248
1.655
1.892
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività operativa
B. ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da
- dividendi incassati su partecipazioni
- vendite di attività materiali
2. Liquidità assorbita da
- acquisti di partecipazioni
- acquisti di attività materiali
- acquisti di attività immateriali
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività d’investimento
352
356
-20.510
159.078
-
182.312
-4.649
-2.552
-15.861
-20.682
-18.503
161.326
C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA
- distribuzione dividendi e altre finalità
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di provvista
LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL’ESERCIZIO
-61.761
-120.160
-61.761
-47.452
-120.160
-718.997
30.06.2013
30.06.2012
RICONCILIAZIONE
Voci di bilancio
Cassa e disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio
285.966
930.780
Liquidità totale netta generata/assorbita nell’esercizio
-47.452
-718.997
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell’esercizio
238.514
211.783
Legenda: (+) generata (-) assorbita
30 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013
NOTE ILLUSTRATIVE
Note illustrative
»»
POLITICHE CONTABILI
Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali
La presente Relazione finanziaria semestrale consolidata è redatta in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati
dall’International Accounting Standard Board (IASB), inclusi i documenti interpretativi SIC e IFRIC, come stabilito dal Regolamento
Comunitario n. 1606/2002.
In particolare, i principi contabili adottati per la redazione sono conformi a quelli adottati per il bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre
2012 ed esplicitati nel documento contabile di fine anno, ad eccezione dei nuovi principi e interpretazioni applicabili dal 1 gennaio 2013
emanati dallo IASB e omologati dalla Commissione Europea.
La presente Relazione è stata inoltre redatta in conformità allo IAS 34 “Bilanci Intermedi”, in forma consolidata, come previsto dall’art.
154-ter del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 “Testo Unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria” (TUF).
Il Bilancio semestrale consolidato abbreviato è sottoposto a revisione contabile limitata da parte della Società di Revisione Reconta Ernst
& Young S.p.A..
Principi contabili internazionali omologati dall’Unione Europea ed entrati in vigore al 01.01.2013
Norme, emendamenti o interpretazioni
Data di omologazione
Data di prima applicazione
Modifiche allo IAS 1 Esposizione nel bilancio delle voci delle altre componenti di
conto economico complessivo
06 giugno 2012
(UE n° 475/2012)
1° gennaio 2013
Modifiche allo IAS 19 Benefici per i dipendenti
06 giugno 2012
(UE n° 475/2012)
1° gennaio 2013
Adozione IFRS 13 Fair Valutazione del fair value
29 dicembre 2012
(UE n° 1254/2012)
1° gennaio 2013
Modifiche all’IFRS 7 Strumenti finanziari: Informazioni integrative - Compensazione
di attività e passività finanziarie
29 dicembre 2012
(UE n° 1256/2012)
1° gennaio 2013
Modifiche all’IFRS 1 Prima adozione degli International Financial Reporting
Standard - Grave iperinflazione ed eliminazione di date fissate per neo - utilizzatori
29 dicembre 2012
(UE n° 1255/2012)
1° gennaio 2013
Adozione dell’IFRIC 20 Costi di sbancamento nella fase di produzione di una
miniera a cielo aperto
29 dicembre 2012
(UE n° 1255/2012)
1° gennaio 2013
Modifiche allo IAS 12 Imposte sul reddito - Fiscalità differita: recupero delle
attività sottostanti
29 dicembre 2012
(UE n° 1255/2012)
1° gennaio 2013
Modifiche allo IAS 32 Strumenti finanziari: Esposizioni in bilancio Compensazione di attività e passività finanziarie
29 dicembre 2012
(UE n° 1256/2012)
1° gennaio 2013
28 marzo 2013
(UE n° 301/2013)
1° gennaio 2013
Modifiche al IFRS 1, IAS 1, IAS 16, IAS 32, IAS 34
Tali principi contabili internazionali non hanno avuto impatti significativi sulla presente Relazione semestrale finanziaria consolidata.
Principi generali di redazione
La Relazione finanziaria semestrale consolidata è costituita dal bilancio semestrale consolidato abbreviato, dalla relazione intermedia sulla
gestione e dall’attestazione prevista dall’art. 154-bis, comma 5, del “Testo Unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria”
ed è redatta utilizzando l’euro quale moneta di conto; gli importi sono espressi in migliaia di euro, dove non sia diversamente specificato.
La presente Relazione finanziaria è stata redatta, conformemente al bilancio chiuso al 31 dicembre 2012, in una prospettiva di continuità
aziendale.
Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013 31
NOTE ILLUSTRATIVE
Del bilancio semestrale consolidato abbreviato fanno parte:
- lo stato patrimoniale;
- il conto economico;
- il prospetto della redditività complessiva;
- i prospetti delle variazioni del patrimonio netto;
- il rendiconto finanziario;
- le note illustrative.
La predisposizione del bilancio intermedio richiede il ricorso a stime e assunzioni nella determinazione di alcune componenti di costo
e ricavo e per la valorizzazione di attività e passività. Anche per esse si fa rinvio al bilancio 2012. Si segnala, inoltre, che taluni processi
valutativi, in particolare quelli più complessi quali la determinazione di eventuali perdite di valore di attività, sono generalmente effettuati
in modo completo in sede di redazione del bilancio annuale, quando sono disponibili tutte le informazioni necessarie, salvo i casi in cui
vi siano rilevanti indicatori di impairment che richiedano una immediata valutazione di eventuali perdite di valore.
Riesposizione dati comparativi a seguito della contabilizzazione definitiva dell’operazione di aggregazione aziendale realizzata nell’esercizio 2012
Nel corso del primo semestre 2013 è stato definito il prezzo delle operazioni di aggregazione aziendale infragruppo realizzate nel 2012.
In relazione alle operazioni di aggregazione aziendale fra entità under common control, non essendo disciplinate direttamente da alcun
principio contabile internazionale, ma unicamente negli aspetti generali dai documenti OPI 1 e OPI 2, si è deciso di far riferimento per
analogia alle previsioni dell’IFRS 3.49, che prevede la riesposizione dei dati comparativi, in modo da esporre gli effetti della revisione del
costo dell’acquisizione come se la stessa fosse applicata alla data di efficacia dell’operazione.
Gli effetti della riesposizione sul patrimonio netto al 31.12.2012 sono, conseguentemente, i seguenti:
Patrimonio netto di Gruppo del Periodo (come da Bilancio 31.12.2012)
4.383.100
VARIAZIONI ATTIVO:
-6
Attività fiscali - anticipate (Voce 140)
-21
Altre Attività (Voce 160)
15
VARIAZIONI PASSIVO:
13
Passività fiscali - correnti (Voce 80)
Patrimonio netto finale di Gruppo (Riesposto al 31.12.2012)
13
4.383.107
Area e metodi di consolidamento
Il perimetro di consolidamento è costituito, oltre che dalla Capogruppo Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza S.p.A., dalle società
controllate e collegate in seguito specificate.
Sono considerate controllate le società nelle quali Cariparma, direttamente o indirettamente, possiede contemporaneamente:
- il potere sull’entità oggetto di investimento;
- l’esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l’entità oggetto di investimento;
- la capacità di esercitare il proprio potere sull’entità oggetto di investimento per incidere sull’ammontare dei suoi rendimenti.
Nella pratica sono considerate controllate le società nelle quali Cariparma, direttamente o indirettamente, possiede più del 50% dei diritti
di voto in assemblea o quando, pur con una quota di diritti di voto inferiore, ha il potere di nominare la maggioranza degli amministratori
della partecipata o di determinare le politiche finanziarie ed operative della stessa (influenza dominante).
Le società veicolo sono incluse (SPE/SPV), quando ne ricorrano i requisiti, anche indipendentemente dall’esistenza di una quota
partecipativa di maggioranza.
Sono considerate collegate, cioè sottoposte ad influenza notevole, le imprese nelle quali Cariparma, direttamente o indirettamente,
possiede almeno il 20% dei diritti di voto oppure, pur con una quota di diritti inferiore ed in virtù di particolari legami giuridici quali la
partecipazione a patti di sindacato, ha il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata.
32 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013
NOTE ILLUSTRATIVE
Nel prospetto che segue sono indicate le partecipazioni comprese nell’area di consolidamento con l’indicazione di:
- metodo di consolidamento;
- tipo di rapporto;
- impresa partecipata;
- quota di diritti di voto in capo al partecipante.
Sede
Tipo di
Rapporto
Impresa
partecipante
Quota
Pordenone
controllata
Cariparma S.p.A.
80,17%
Milano
controllata
Cariparma S.p.A.
85,00%
La Spezia
controllata
Cariparma S.p.A.
80,00%
4. Mondo Mutui Cariparma S.r.l.
Milano
altre forme di
controllo
Cariparma S.p.A.
19,00%
5. Sliders S.r.l.
Milano
controllata
Cariparma S.p.A.
100,00%
6. Cariparma OBG S.r.l.
Milano
controllata
Cariparma S.p.A.
60,00%
Parma
collegata
Cariparma S.p.A.
26,32%
FriulAdria S.p.A.
10,53%
Denominazione Imprese
A. Imprese
A.1 Consolidate Integralmente
1. Banca Popolare FriulAdria S.p.A.
2. Crédit Agricole Leasing Italia S.r.l.
3. Cassa di Risparmio della Spezia S.p.A.
A.1 Consolidate con il metodo del patrimonio netto
1. CA Agroalimentare S.p.A.
I metodi utilizzati per il consolidamento dei dati delle società controllate (consolidamento integrale) e per il consolidamento della società
collegate (metodo del patrimonio netto) sono rimasti invariati rispetto a quelli adottati per la redazione del bilancio consolidato al
31.12.2012.
Nel corso del primo semestre 2013 è entrata nel perimetro di consolidamento la società Cariparma OBG S.r.l. trattasi di veicolo (ex art.
7-bis della legge 130/99) costituito al fine di consentire al Gruppo l’emissione di Obbligazioni Bancarie Garantite (“OBG”) attraverso
la cessione, alla stessa società veicolo, di portafogli di mutui ipotecari (residenziali e commerciali) originati dalle banche del Gruppo
Cariparma Crédit Agricole e posti poi a garanzia dei sottoscrittori delle OBG.
»»
EVENTI SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DEL SEMESTRE E PREVEDIBILE
EVOLUZIONE DELLA GESTIONE
Dal 30 giugno 2013 e sino alla data di approvazione di questa relazione non si sono verificate situazioni tali da modificare in misura
significativa gli assetti del Gruppo Cariparma Crédit Agricole.
Il Gruppo, in coerenza con la sua mission di Banca di Prossimità, continuerà anche nel secondo semestre del 2013 la sua attività di
sostegno all’economia reale - famiglie e aziende - con costante attenzione alle esigenze e peculiarità dei territori storici e di recente
acquisizione.
Nonostante lo scenario complesso in cui si troverà ad operare, saranno perseguiti obiettivi di crescita sostenibile nel medio periodo
attraverso le seguenti direttive strategiche:
- consolidamento della liquidità attraverso una crescita equilibrata di impieghi e raccolta;
- conferma della solidità patrimoniale e della capacità di generare redditività in un contesto difficile, senza penalizzare gli investimenti a
supporto dell’efficienza operativa;
- stabilizzazione del costo del rischio, attraverso la ridefinizione e industrializzazione dell’intero processo di gestione del credito;
- sostenibilità nel tempo delle relazioni con i clienti e del supporto al territorio, attraverso l’ottimizzazione della copertura territoriale.
Si segnala infine che, nell’ottica di un costante aumento delle riserve di liquidità e di diversificazione delle fonti, nel corso del mese di
luglio si è perfezionata l’emissione da parte di Cariparma della prima tranche di Obbligazioni Bancarie Garantite (“Covered Bond”) per
2,7 miliardi di Euro, a valere sul programma pluriennale di complessivi Euro 8 miliardi, dopo che nel mese di maggio u.s. era stato ceduto
alla società veicolo Cariparma OBG S.r.l. un portafoglio di mutui ipotecari residenziali originati dalle tre banche del Gruppo per un valore
complessivo di oltre 3,1 miliardi di Euro.
Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013 33
NOTE ILLUSTRATIVE
»»
I RISULTATI ECONOMICI
Nei prospetti che seguono vengono esposti i dati di conto economico al 30 giugno 2013, raffrontandoli con quelli dello stesso periodo
dell’anno precedente. I relativi commenti sono parte della “Relazione intermedia sulla gestione”, ove si commenta l’Andamento sulla Gestione.
I criteri di riclassificazione del conto economico
Al fine di fornire una rappresentazione più immediata delle risultanze reddituali è stato predisposto un conto economico sintetico,
attraverso opportune riclassificazioni e secondo criteri espositivi più adatti a rappresentare il contenuto delle voci secondo i principi di
omogeneità gestionale.
Gli interventi di riclassificazione hanno riguardato:
- il rientro del Time value su crediti è stato ricondotto tra gli “Interessi netti” anziché essere allocato tra le “Rettifiche di valore nette
su crediti”, in quanto il fenomeno deriva direttamente dall’applicazione del criterio del costo ammortizzato in assenza di variazioni nella
previsione dei flussi futuri attesi;
- le plusvalenze IAS derivanti dalla cessione di beni concessi in leasing sono state ricondotte tra gli “Interessi netti” anziché essere
allocate tra gli “Altri proventi di gestione”;
- il “Risultato netto dell’attività di negoziazione” e il “Risultato netto dell’attività di copertura” sono stati allocati nell’ambito del “Risultato
dell’attività finanziaria”; si precisa che i differenziali sui margini dei derivati sono contabilizzati tra gli “Interessi netti”;
- gli “Utili e perdite da cessione o riacquisto di attività finanziarie disponibili per la vendita e di passività finanziarie” sono stati riallocati
nell’ambito del “Risultato dell’attività finanziaria”;
- i recuperi di spese e di imposte e tasse sono stati portati a diretta diminuzione delle “Spese amministrative” anziché essere evidenziati
tra gli “Altri proventi/oneri di gestione”;
- le commissioni di istruttoria veloce sono state ricondotte alle “Commissioni attive” anziché essere evidenziate tra gli “Altri proventi/
oneri di gestione”;
- le “Rettifiche/riprese di valore di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la vendita” sono state ricondotte
alla voce “Altri proventi/oneri di gestione”;
- le “Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie”, relative prevalentemente a garanzie ed impegni, sono
state ricondotte nell’ambito delle “Rettifiche di valore nette su crediti”.
I dati esposti nelle pagine seguenti sono espressi in migliaia di euro.
Conto economico riclassificato
Variazioni
Assolute
30.06.2013
30.06.2012
Interessi netti
470.777
521.661
- 50.884
Commissioni nette
314.828
291.363
23.465
8,1
1.655
1.892
- 237
- 12,5
Risultato dell'attività finanziaria
26.905
23.452
3.453
14,7
Altri proventi (oneri) di gestione
29
11.187
- 11.158
- 99,7
Dividendi
Proventi operativi netti
%
- 9,8
814.194
849.555
- 35.361
- 4,2
Spese del personale
- 308.691
- 372.046
- 63.355
- 17,0
Spese amministrative
- 149.264
- 158.046
- 8.782
- 5,6
- 43.790
- 46.291
- 2.501
- 5,4
- 501.745
- 576.383
- 74.638
- 12,9
Ammortamento immobilizzazioni materiali e immateriali
Oneri operativi
Risultato della gestione operativa
312.449
273.172
39.277
14,4
- 9.155
- 13.313
- 4.158
- 31,2
- 202.290
- 154.460
47.830
31,0
- 172
72.430
- 72.602
-
-
- 10
- 10
-
Risultato corrente al lordo delle imposte
100.832
177.819
- 76.987
- 43,3
Imposte sul reddito dell'operatività corrente
- 12.253
- 7.309
4.944
67,6
Utile netto di periodo
88.579
170.510
- 81.931
- 48,1
Utile di periodo di pertinenza di terzi
- 3.740
- 4.431
- 691
- 15,6
Utile netto di periodo del Gruppo
84.839
166.079
- 81.240
- 48,9
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
Rettifiche di valore nette su crediti
Utili (perdite) su attività finanziarie detenute sino a scadenza e su altri investimenti
Rettifiche di valore su avviamenti
34 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013
NOTE ILLUSTRATIVE
Tabella di raccordo tra conto economico ufficiale e conto economico riclassificato
30.06.2013
30.06.2012
Interessi netti
470.777
521.661
30. Margine interesse
450.834
508.382
19.652
12.949
130. Riprese/Rettifiche di valore nette per deterioramento di: a) crediti di cui time value su crediti deteriorati
220. Altri oneri/proventi di gestione: di cui Plusvalenze IAS Calit
291
330
Commissioni nette = voce 60
314.828
291.363
60. Commissioni nette
284.303
291.363
190. Altri oneri/proventi di gestione: di cui Commissioni Istruttoria Veloce
30.525
-
1.655
1.892
26.905
23.452
6.589
10.740
90. Risultato netto dell'attività di copertura
-2.159
1.942
100. Utile (perdita) da cessione o riacquisto di: b) attività finanziarie disponibili per la vendita
21.531
7.399
Dividendi = voce 70
Risultato dell'attività finanziaria
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione
100. Utile (perdita) da cessione o riacquisto di: d) passività finanziarie
Altri proventi (oneri) di gestione
944
3.371
29
11.187
220. Altri oneri/proventi di gestione
121.373
114.868
a dedurre: recuperi di spesa
-88.863
-101.494
a dedurre: commissioni Istruttoria Veloce
-30.525
-
-291
-330
a dedurre: plusvalenze IAS Calit
130. Rettifiche di valore nette per deterioramento di: b) attività finanziarie disponibili per la vendita
-1.665
-1.857
814.194
849.555
Spese del personale = 180 a)
-308.691
-372.046
Spese amministrative
-149.264
-158.046
180. Spese amministrative: b) altre spese amministrative
-238.127
-259.540
88.863
101.494
Ammortamento immobilizzazioni materiali e immateriali
-43.790
-46.291
200. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
-14.233
-14.488
210. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali
-29.557
-31.803
-501.745
-576.383
312.449
273.172
Proventi operativi netti
190. Altri oneri/proventi di gestione: recuperi di spesa
Oneri operativi
Risultato della gestione operativa
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri = voce 190
Rettifiche di valore nette su crediti
100. Utile/perdita da cessione di: a) crediti
130. Rettifiche di valore nette per deterioramento di: a) crediti
130. Rettifiche di valore nette per deterioramento di: a) crediti di cui time value su crediti deteriorati
130. Rettifiche di valore nette per deterioramento di: d) altre operazioni finanziarie
Rettifiche di valore su avviamenti = voce 260
-9.155
-13.313
-202.290
-154.460
-9
-1.009
-181.176
-135.847
-19.652
-12.949
-1.453
-4.655
-
-10
Utili (perdite) su attività finanziarie detenute sino a scadenza e su altri investimenti
-172
72.430
240. Utili (Perdite) delle partecipazioni
-403
72.268
270. Utili (Perdite) da cessione di investimenti
231
162
Risultato corrente al lordo delle imposte
100.832
177.819
Imposte sul reddito dell'operatività corrente
-12.253
-7.309
88.579
170.510
Utile di periodo
Utile di periodo di pertinenza di terzi
-3.740
-4.431
Utile netto di periodo del Gruppo
84.839
166.079
Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013 35
NOTE ILLUSTRATIVE
Interessi netti
Variazioni
Voci
Rapporti con clientela
Rapporti con banche
Titoli in circolazione
Differenziali su derivati di copertura
Attività finanziarie di negoziazione
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Altri interessi netti
Interessi netti
30.06.2013
30.06.2012
Assolute
%
472.236
564.283
-92.047
-16,3
-73,5
445
1.678
-1.233
-184.445
-180.542
3.903
2,2
104.463
63.272
41.191
65,1
24
183
-159
-86,9
78.080
72.618
5.462
7,5
-26
169
-195
-
470.777
521.661
-50.884
-9,8
30.06.2013
30.06.2012
Assolute
%
5.772
5.698
74
1,3
20.632
22.607
-1.975
-8,7
122.410
97.744
24.666
25,2
Commissioni nette
Variazioni
Voci
- garanzie rilasciate
- servizi di incasso e pagamento
- conti correnti
- servizio Bancomat e carte di credito
Attività bancaria commerciale
- intermediazione e collocamento titoli
- intermediazione valute
- gestioni patrimoniali
- distribuzione prodotti assicurativi
- altre commissioni intermediazione / gestione
Attività di gestione, intermediazione e consulenza
Altre commissioni nette
Totale commissioni nette
17.997
16.818
1.179
7,0
166.811
142.867
23.944
16,8
61.590
63.931
-2.341
-3,7
1.676
2.728
-1.052
-38,6
-4,7
3.436
3.607
-171
62.981
61.607
1.374
2,2
1.035
1.338
-304
-22,7
130.718
133.211
-2.494
-1,9
17.299
15.285
2.014
13,2
314.828
291.363
23.464
8,1
Risultato dell’attività finanziaria
Variazioni
Voci
Attività su tassi di interesse
30.06.2013
30.06.2012
Assolute
%
6.599
12.297
-5.698
-46,3
Attività su azioni
13
75
-62
-82,7
Attività su valute
916
1.734
-818
-47,2
Attività su merci
5
6
-1
-16,7
7.533
14.112
-6.579
-46,6
Totale utili (perdite) su attività di copertura
-2.159
1.942
-4.101
-
Utili (perdite) da cessione di attività finanziarie disponibili per la vendita
21.531
7.398
14.133
-
Risultato dell’attività finanziaria
26.905
23.452
3.453
14,7
Totale utili (perdite) su attività finanziarie di negoziazione
36 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013
NOTE ILLUSTRATIVE
Oneri operativi
Variazioni
Voci
30.06.2013
30.06.2012
Assolute
%
-221.361
-224.658
-3.297
-1,5
- oneri sociali
-59.208
-60.245
-1.037
-1,7
- altri oneri del personale
-28.122
-87.143
-59.021
-67,7
- salari e stipendi
Spese del personale
-308.691
-372.046
-63.355
-17,0
- spese generali di funzionamento
-38.700
-48.268
-9.568
-19,8
- spese per servizi informatici
-32.064
-23.896
8.168
34,2
- imposte indirette e tasse
-42.734
-42.005
729
1,7
- spese di gestione immobili
-30.477
-33.892
-3.415
-10,1
- spese legali e professionali
-8.403
-10.309
-1.906
-18,5
- spese pubblicitarie e promozionali
-5.069
-6.405
-1.336
-20,9
- costi indiretti del personale
-4.193
-5.665
-1.472
-26,0
-76.487
-89.100
-12.613
-14,2
88.863
101.494
-12.631
-12,4
-149.264
-158.046
-8.782
-5,6
- immobilizzazioni immateriali
-29.557
-31.803
-2.246
-7,1
- immobilizzazioni materiali
-14.233
-14.488
-255
-1,8
Ammortamenti
-43.790
-46.291
-2.501
-5,4
Oneri operativi
-501.745
-576.383
-74.638
-12,9
- altre spese
- recupero di spese ed oneri
Spese amministrative
Rettifiche di valore nette su crediti
Variazioni
Voci
30.06.2013
30.06.2012
Assolute
%
-66.711
-55.225
11.486
20,8
-113.414
-81.567
31.847
39,0
-14.366
-16.808
-2.442
-14,5
- scaduti
-3.996
-5.504
-1.508
-27,4
- bonis
-2.350
9.299
-11.649
-
-200.837
-149.805
51.032
34,1
- sofferenze
- incagli
- ristrutturati
Rettifiche nette per deterioramento dei crediti
Rettifiche nette per garanzie e impegni
Rettifiche di valore nette su crediti
-1.453
-4.655
-3.202
-68,8
-202.290
-154.460
47.830
31,0
Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013 37
NOTE ILLUSTRATIVE
Redditività complessiva
importo
lordo
imposta
sul reddito
importo
netto
x
x
88.579
Attività finanziarie disponibili per la vendita:
45.638
-15.681
29.957
a) variazioni di fair value
57.238
-20.066
37.172
-11.600
4.385
-7.215
c) altre variazioni
-
-
-
Attività materiali
-
-
-
Attività immateriali
-
-
-
Copertura di investimenti esteri
-
-
-
Copertura dei flussi finanziari
-
-
-
Differenze di cambio
-
-
-
Attività non correnti in via di dismissione
-
-
-
-748
205
-543
Utile perdita esercizio
Altre componenti reddituali al lordo delle imposte
b) rigiro a conto economico
Utili (perdite) attuariali su piani a benefici definiti (senza rigiro a CE)
Quota delle riserva da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto
-
-
-
44.890
-15.476
29.414
Redditività complessiva
x
x
117.993
Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi
x
x
3.394
Redditività complessiva
x
x
114.599
Altre componenti reddituali al netto delle imposte
38 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013
NOTE ILLUSTRATIVE
»»
GLI AGGREGATI PATRIMONIALI
Nel seguito vengono esposte le consistenze patrimoniali al 30 giugno 2013, raffrontandole con quelle dell’anno precedente. I relativi
commenti sono parte della “Relazione intermedia sulla gestione”, ove si commenta l’Andamento sulla Gestione.
I criteri di riclassificazione dello stato patrimoniale
Al fine di fornire una lettura più immediata della situazione patrimoniale e finanziaria è stato predisposto, attraverso opportuni
raggruppamenti, uno schema sintetico delle poste patrimoniali.
Detti raggruppamenti hanno riguardato:
- l’indicazione su base netta delle “Attività/Passività finanziarie di negoziazione”;
- l’indicazione su base netta dei “Crediti/Debiti verso banche”;
- l’inclusione del valore dei “Derivati di copertura” e dell’“Adeguamento di valore delle attività/passività finanziarie oggetto di copertura
generica” tra le “Altre voci dell’attivo”/“Altre voci del passivo”;
- l’aggregazione in unica voce delle “Attività materiali e immateriali”;
- l’inclusione della “Cassa e disponibilità liquide” nell’ambito della voce residuale “Altre attività”;
- il raggruppamento nella voce “Raccolta da clientela” dei “Debiti verso clientela” e dei “Titoli in circolazione”;
- il raggruppamento in unica voce dei fondi aventi destinazione specifica (“Trattamento di fine rapporto del personale” e “Fondi per rischi
ed oneri”).
Stato patrimoniale riclassificato consolidato
Variazioni
Attività
30.06.2013
31.12.2012 (*)
Assolute
-1.474
-218
1.256
-
4.657.127
4.030.081
627.046
15,6
34.792.905
35.128.149
-335.244
-1,0
20.030
20.433
-403
-2,0
2.365.515
2.388.916
-23.401
-1,0
999.477
1.045.190
-45.713
-4,4
Altre voci dell'attivo
2.108.921
2.273.385
-164.464
-7,2
Totale attività nette
44.942.501
44.885.936
56.565
0,1
30.06.2013
31.12.2012 (*)
Assolute
%
1.068.156
1.151.537
-83.381
-7,2
36.520.120
36.219.988
300.132
0,8
194.163
327.843
-133.680
-40,8
Attività/Passività finanziarie di negoziazione nette
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Crediti verso clientela
Partecipazioni
Attività materiali e immateriali
Attività fiscali
%
Variazioni
Passività
Debiti verso banche netti
Raccolta da clientela
Passività fiscali
Altre voci del passivo
2.135.789
2.203.151
-67.362
-3,1
Fondi a destinazione specifica
386.581
405.379
-18.798
-4,6
Capitale
876.762
876.762
-
-
3.614.807
3.507.710
107.097
3,1
-131.631
-161.391
29.760
-18,4
192.915
194.931
-2.016
-1,0
84.839
160.026
-75.187
-47,0
44.942.501
44.885.936
56.565
0,1
Riserve (al netto delle azioni proprie)
Riserve da valutazione
Patrimonio di pertinenza di terzi
Utile (Perdita) di periodo
Totale patrimonio e passività nette
(*) Riesposto in seguito alla contabilizzazione definitiva dell’operazione di aggregazione aziendale infragruppo realizzata nell’esercizio 2012.
Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013 39
NOTE ILLUSTRATIVE
Tabella di raccordo fra stato patrimoniale ufficiale e stato patrimoniale riclassificato
Attività
Attività/Passività finanziarie di negoziazione nette
20. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
40. Passività finanziarie di negoziazione
Attività finanziarie disponibili per la vendita
40. Attività finanziarie disponibili per la vendita
Crediti verso clientela
70. Crediti verso la clientela
30.06.2013
31.12.2012 (*)
-1.474
-218
249.481
311.930
-250.955
-312.148
4.657.127
4.030.081
4.657.127
4.030.081
34.792.905
35.128.149
34.792.905
35.128.149
Partecipazioni
20.030
20.433
100. Partecipazioni
20.030
20.433
2.365.515
2.388.916
Attività materiali e immateriali
120. Attività materiali
433.087
442.792
1.932.428
1.946.124
Attività fiscali
999.477
1.045.190
140. Attività fiscali
999.477
1.045.190
2.108.921
2.273.385
130. Attività immateriali
Altre voci dell'attivo
10. Cassa e disponibilità liquide
238.514
285.966
80. Derivati di copertura
913.491
1.151.735
90. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica
160. Altre attività
Totale attività
Passività
Raccolta interbancaria netta
60. Crediti verso banche
10. Debiti verso banche
2.256
6.363
954.660
829.321
44.942.501
44.885.936
30.06.2013
31.12.2012 (*)
1.068.156
1.151.537
-3.943.562
-4.123.908
5.011.718
5.275.445
36.520.120
36.219.988
20. Debiti verso clientela
22.938.935
22.264.469
30. Titoli in circolazione
13.581.185
13.955.519
194.163
327.843
Raccolta da clientela
Passività fiscali
80. Passività fiscali
194.163
327.843
2.135.789
2.203.151
60. Derivati di copertura
392.276
319.350
70. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica
429.338
658.142
1.314.175
1.225.659
Fondi a destinazione specifica
386.581
405.379
110. Trattamento di fine rapporto del personale
170.163
171.108
120. Fondi per rischi ed oneri
216.418
234.271
Capitale
876.762
876.762
190. Capitale
876.762
876.762
3.614.807
3.507.710
Altre voci del passivo
100. Altre passività
Riserve (al netto delle azioni proprie)
170. Riserve
879.345
772.248
2.735.462
2.735.462
Riserve da valutazione
-131.631
-161.391
140. Riserve da valutazione
-131.631
-161.391
Patrimonio di pertinenza dei terzi
192.915
194.931
210. Patrimonio di pertinenza dei terzi
192.915
194.931
Utile (Perdita) d'esercizio
84.839
160.026
220. Utile (perdita) di periodo
84.839
160.026
44.942.501
44.885.936
180. Sovrapprezzi di emissione
Totale passività e patrimonio
(*) Riesposto in seguito alla contabilizzazione definitiva dell’operazione di aggregazione aziendale infragruppo realizzata nell’esercizio 2012.
40 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013
NOTE ILLUSTRATIVE
Crediti verso clientela
Variazioni
Voci
- Conti correnti
- Mutui
30.06.2013
31.12.2012
Assolute
%
4.027.242
4.317.175
-289.933
-6,7
-0,7
21.072.667
21.217.718
-145.051
- Anticipazioni e finanziamenti
7.578.025
7.800.106
-222.081
-2,8
- Crediti deteriorati
2.109.438
1.788.111
321.327
18,0
34.787.372
35.123.110
-335.738
-1,0
5.533
5.039
494
9,8
34.792.905
35.128.149
-335.244
-1,0
Impieghi
Crediti rappresentati da titoli
Crediti verso clientela
Crediti verso clientela: qualità del credito
30.06.2013
Esposizione
lorda
Rettifiche
di valore
complessive
1.770.513
1.021.481
- Crediti ristrutturati
- Crediti scaduti / sconfinanti
Voci
- Sofferenze
- Incagli
(*)
(*)
Crediti deteriorati
31.12.2012
Esposizione
netta
Esposizione
lorda
Rettifiche
di valore
complessive
Esposizione
netta
996.254
774.259
1.591.372
898.079
693.293
333.987
687.494
902.333
280.948
621.385
296.357
35.703
260.654
166.636
20.698
145.938
396.162
9.131
387.031
335.824
8.329
327.495
3.484.513
1.375.075
2.109.438
2.996.165
1.208.054
1.788.111
Crediti in bonis
32.818.543
135.076
32.683.467
33.475.162
135.124
33.340.038
Totale
36.303.056
1.510.151
34.792.905
36.471.327
1.343.178
35.128.149
(*) A seguito di comunicazioni di stato di insolvenza ricevute nel corso del mese di Luglio, la qualità del credito ha subito modifiche per riclassifiche da incagli a sofferenze
per complessivi 11 milioni circa.
Raccolta da clientela
Variazioni
Raccolta diretta
- Depositi
- Conti correnti ed altri conti
- Altre partite
- Operazioni pronti c/termine
30.06.2013
31.12.2012
Assolute
%
3.527.734
3.233.713
294.021
9,1
19.153.707
18.664.625
489.082
2,6
119.659
120.439
-780
-0,6
-43,9
137.835
245.692
-107.857
Debiti verso clientela
22.938.935
22.264.469
674.466
3,0
Titoli in circolazione
13.581.185
13.955.519
-374.334
-2,7
Totale raccolta diretta
36.520.120
36.219.988
300.132
0,8
Raccolta indiretta
50.188.359
51.292.493
-1.104.134
-2,2
Massa amministrata
86.708.479
87.512.481
-804.002
-0,9
30.06.2013
31.12.2012
Assolute
%
7.849.935
7.634.954
214.981
2,8
4,4
Raccolta indiretta
Variazioni
Raccolta indiretta
- Patrimoni gestiti
- Prodotti assicurativi
10.175.511
9.749.639
425.872
Totale risparmio gestito
18.025.446
17.384.593
640.853
3,7
Raccolta amministrata
32.162.913
33.907.900
-1.744.987
-5,1
Raccolta indiretta
50.188.359
51.292.493
-1.104.134
-2,2
Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013 41
NOTE ILLUSTRATIVE
Attività finanziarie disponibili per la vendita
Variazioni
Voci
- Obbligazioni ed altri titoli di debito
30.06.2013
31.12.2012
Assolute
%
4.532.814
3.899.658
633.156
16,2
- Titoli di capitale e quote di O.I.C.R.
2.757
3.095
(338)
-10,9
4.535.571
3.902.753
632.818
16,2
- Investimenti partecipativi
121.556
127.328
(5.772)
-4,5
Investimenti azionari disponibili per la vendita
121.556
127.328
(5.772)
-4,5
4.657.127
4.030.081
627.046
15,6
Titoli disponibili per la vendita
Attività finanziarie disponibili per la vendita
L’incremento della voce “Obbligazioni ed altri titoli di debito” nel corso del primo semestre 2013 è connesso all’acquisto di circa 887
milioni di BTP inflazione.
Titoli di stato in portafoglio
30.06.2013
Valore
nominale
Valore di
Bilancio
Riserva di
valutazione
FVTPL
Titoli di Stato Italiano
Titoli di Stato Argentini
5
5
X
21
6
X
-118.145
AFS
Titoli di Stato Italiano
3.873.154
4.126.254
Titoli di Stato Argentini
24
18
-2
Titoli di Stato Francesi
296.500
357.295
7.505
4.169.704
4.483.578
-110.642
Totale
Informativa sul fair value - trasferimento tra portafogli
Nel corso del primo semestre 2013 non sono stati effettuati trasferimenti tra portafogli.
Gerarchia del fair value - classificazione degli strumenti finanziari
Titoli attivo
Livello 1
Tutti i titoli valutati utilizzando prezzi (senza aggiustamenti) quotati su mercati attivi.
Livello 2
Tutti i titoli valutati sulla base di prezzi quotati in mercati non attivi o in mercati attivi per strumenti simili (ma non identici), nonché tutti quei
titoli valutati, con modelli standard di pricing interni del Gruppo Cariparma Crédit Agricole i cui parametri sono osservabili direttamente
sul mercato.
Livello 3
Tutti i titoli valutati su basi di mercato non osservabili.
42 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013
NOTE ILLUSTRATIVE
In questo caso la valutazione viene effettuata in base a stime e assunzioni da parte del valutatore, desunte da un’esperienza storica o
sulla base di ipotesi di comportamento, o utilizzando la valutazione comunicata da operatori qualificati di mercato.
Titoli passivo
Livello 1
Tutti i titoli valutati utilizzando prezzi (senza aggiustamenti) quotati su mercati attivi.
Livello 2
Tutti i titoli valutati con modelli standard di pricing interni del Gruppo Cariparma Crédit Agricole i cui parametri sono osservabili
direttamente sul mercato.
Livello 3
Tutti i titoli valutati su basi di mercato non osservabili.
Derivati quotati
Livello 1
Tutti i derivati valutati utilizzando prezzi (senza aggiustamenti) presenti su mercati attivi.
Derivati OTC
Livello 2
Tutti i derivati valutati con modelli standard di pricing interni del Gruppo Cariparma Crédit Agricole i cui parametri sono osservabili
direttamente sul mercato.
Livello 3
Tutti i derivati per i quali non esiste un mercato attivo e la cui valutazione non è basata su dati di mercato osservabili, oppure utilizzando
la valutazione comunicata da operatori qualificati di mercato.
Portafogli contabili: ripartizione per livelli del fair value
30.06.2013
Attività/Passività finanziarie
misurate al fair value
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione
2. Attività finanziarie valutate al fair value
3. Attività finanziarie disponibili per la vendita
4. Derivati di copertura
31.12.2012
Livello1
Livello 2
Livello 3
Livello1
Livello 2
Livello 3
30
200.927
48.524
143
249.476
62.311
-
-
-
-
-
-
4.484.533
-
172.594
3.851.787
-
178.294
-
913.491
-
-
1.151.735
-
4.484.563
1.114.418
221.118
3.851.930
1.401.211
240.605
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione
9
204.102
46.844
12
251.149
60.987
2. Passività finanziarie valutate al fair value
-
-
-
-
-
-
3. Derivati di copertura
-
261.320
130.956
-
319.350
-
Totale
9
465.422
177.800
12
570.499
60.987
Totale
Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013 43
NOTE ILLUSTRATIVE
Variazioni annue delle attività finanziarie valutate al fair value livello 3
Attività finanziarie
Detenute per la
negoziazione
Valutate al
fair value
Disponibili per
la vendita
Di copertura
62.311
-
178.294
-
3.261
-
291
-
3.087
-
40
-
-
-
-
-
2.2.1 Conto Economico
99
-
-
-
- di cui: Plusvalenze
84
-
-
-
1. Esistenze iniziali
2. Aumenti
2.1 Acquisti
2.2 Profitti imputati a:
X
X
251
2.3 Trasferimenti da altri livelli
2.2.2 Patrimonio netto
68
-
-
-
2.4 Altre variazioni in aumento
7
-
-
-
3. Diminuzioni
17.048
-
5.991
-
3.1 Vendite
3.120
-
2.400
-
3.2 Rimborsi
8.845
-
-
-
-
-
-
-
3.3.1 Conto Economico
5.077
-
1.023
-
- di cui Minusvalenze
5.074
-
-
-
X
X
2.568
-
-
-
-
-
3.3 Perdite imputate a:
3.3.2 Patrimonio netto
3.4 Trasferimenti ad altri livelli
3.5 Altre variazioni in diminuzione
4. Rimanenze finali
6
-
-
-
48.524
-
172.594
-
Variazioni annue delle passività finanziarie valutate al fair value livello 3
Passività finanziarie
1. Esistenze iniziali
2. Aumenti
2.1 Emissioni
Detenute per la
negoziazione
Valutate al
fair value
60.987
-
-
-
-
130.956
-
-
130.956
Di copertura
2.2 Perdite imputate a:
2.2.1 Conto Economico
-
-
-
- di cui: minusvalenze
-
-
-
2.2.2 Patrimonio netto
-
X
X
2.3 Trasferimenti da altri livelli
-
-
-
2.4 Altre variazioni in aumento
-
-
-
3. Diminuzioni
14.143
-
-
3.1 Rimborsi
8.867
-
-
-
-
-
3.3.1 Conto Economico
5.276
-
-
- di cui plusvalenze
5.275
-
-
X
X
-
-
-
-
3.2 Riacquisti
3.3 Perdite imputate a:
3.3.2 Patrimonio netto
3.4 Trasferimenti ad altri livelli
3.5 Altre variazioni in diminuzione
4. Rimanenze finali
-
-
-
46.844
-
130.956
Nel livello 3 sono inclusi i derivati stipulati con controparti del Gruppo Crédit Agricole a fronte delle coperture sui BTP inflazione più sopra
citati.
44 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013
NOTE ILLUSTRATIVE
Patrimonio di Vigilanza
30.06.2013
31.12.2012
2.817.885
2.811.752
822.926
857.333
Patrimonio di Vigilanza
3.640.811
3.669.085
Rischio di Credito
2.114.453
2.166.171
Patrimonio di vigilanza e coefficienti di solvibilità
Patrimonio di Base (Tier 1)
Patrimonio supplementare (Tier 2)
Elementi da dedurre
Rischio di Mercato
1.688
3.457
215.021
215.021
Requisiti prudenziali
2.331.162
2.384.649
Eccedenza patrimoniale rispetto al minimo richiesto
1.309.649
1.284.436
29.139.521
29.808.112
Coer Tier 1 / Attività di rischio ponderate
9,3%
9,0%
Patrimonio di base / Totale attività di rischio ponderate
9,7%
9,4%
12,5%
12,3%
Rischio Operativo
Attività di rischio ponderate
Coefficiente di solvibilità %
Patrimonio totale / Totale attività di rischio ponderate
»»
L’OPERATIVITÀ E LA REDDITIVITÀ PER AREE DI BUSINESS
I dati relativi all’operatività ed alla redditività per aree di business sono esposti in conformità all’IFRS 8 Segmenti operativi con l’adozione
del “management reporting approach”.
La costruzione del segment reporting al 30 giugno 2013 è stata effettuata utilizzando la metodologia del TIT multiplo (tasso interno di
trasferimento) implementato nel semestre, che integra il costo di liquidità in osservanza delle disposizioni Banca d’Italia. In applicazione
dell’IFRS 8.27 la reddittività per area di business comparativa al 30 giugno 2012 è stata riesposta applicando il medesimo modello.
Il Gruppo Cariparma opera attraverso una struttura organizzativa articolata in: canali Retail e Private che sono al servizio di clienti privati e
famiglie e di imprese del segmento small business; canali Imprese e Corporate che sono al servizio di imprese di dimensioni più rilevanti;
il reporting include, inoltre, i dati relativi all’operatività ed alla redditività di Crédit Agricole Leasing. Pertanto, data la natura del Gruppo
Cariparma, il canale Altro ha carattere residuale ed include, in particolare, l’operatività relativa a Mondo Mutui, Sliders e quanto non
attribuibile agli altri canali, come le attività di pertinenza delle funzioni centrali, quali la gestione del portafoglio titoli di proprietà, il capital
market e l’esercizio di governo.
I proventi dei canali Retail e Private, raggiungono un importo pari a 718,8 milioni, con una contrazione rispetto all’anno precedente del
-6,3% ascrivibile sia alla componente interessi netti che alle commissioni. Il contributo ai ricavi totali dei canali Corporate e Imprese si
attesta a 103,7 milioni, con una flessione rispetto al primo semestre 2012 del –9,8%. In particolare, si registra una riduzione dei ricavi da
interessi, a seguito del ridimensionamento dei volumi di impiego alla clientela.
Per quanto riguarda il comparto costi, i canali Retail e Private evidenziano una riduzione del -4,8%, dove i minori oneri operativi
compensano ampiamente l’incremento contenuto del costo del rischio. Per contro, sui canali Corporate e Imprese si rileva una crescita
del +35,4%, totalmente imputabile all’aumento consistente delle rettifiche di valore per deterioramento crediti. Sull’andamento del canale
Altro incide la contabilizzazione effettuata nel primo semestre 2012 dell’accantonamento a fondo di solidarietà pari a 54,4 milioni.
Si sottolinea, inoltre, che sulla voce utili/perdite delle partecipazioni è stato allocata la plusvalenza relativa alla vendita della partecipazione
in Crédit Agricole Vita a Crédit Agricole Assurance, impatto ricompreso nel canale Altro.
Le attività per segmento sono costituite principalmente dai crediti verso la clientela e dalle immobilizzazioni materiali e immateriali
direttamente allocabili ai segmenti operativi. Al 30 giugno 2013, le attività dei canali Retail e Private, ammontano a 24,0 miliardi
sostanzialmente stabili verso il 31 dicembre 2012. Pressoché in linea con i dati di fine 2012 risultano, anche, i canali Corporate e Imprese
a 9,7 miliardi. L’aggregato comprende, inoltre, l’attività di Crédit Agricole Leasing che contribuisce per 1,9 miliardi alle attività della banca,
in leggera contrazione da inizio anno.
Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013 45
NOTE ILLUSTRATIVE
Le passività per segmento sono composte dalla raccolta diretta da clientela direttamente allocabile ai segmenti operativi. All’interno di
tale aggregato la raccolta dei canali Retail e Private, ammonta a 30,3 miliardi, in crescita del +1,0% rispetto alla fine dell’anno 2012;
mentre si mantiene allineato al 31 dicembre 2012 l’apporto dei canali Corporate e Imprese a 3,3 miliardi.
Conformemente all’IFRS 8 si specifica che il business del Gruppo è sostanzialmente sviluppato sul territorio nazionale, non sono oggetto
di presentazione periodica al management report sulle performance che eseguono distinzioni per aree geografiche estere. Il Gruppo non
ha conseguito ricavi provenienti da operazioni con singoli clienti esterni per un ammontare superiore al 10% dei proventi iscritti in bilancio.
L’operatività e la redditività per aree di business al 30 giugno 2013
Retail e Corporate e
Private
Imprese
Calit
Altro
Totale
Proventi operativi esterni:
Interessi netti
383.823
56.881
12.364
-2.234
450.834
Commissioni nette
241.086
44.261
-963
-81
284.303
4.788
2.058
13
-270
6.589
-
-
-
1.655
1.655
89.082
542
655
51.401
141.680
Proventi operativi totali
718.779
103.742
12.069
50.471
885.061
Rettifiche di valore per deterioramento di crediti
-75.417
-97.329
-8.554
124
-181.176
Risultato dell'attività di negoziazione
Dividendi
Altri proventi netti di gestione
Rettifiche di valore per deterioramento di attività AFS e altre operazioni
finanziarie
Spese personale, amministrative e ammortamenti
Accantonamenti a fondi rischi
-
-
-
-3.118
-3.118
-462.947
-30.526
-4.088
-93.047
-590.608
-4.928
-2.845
-
-1.382
-9.155
-543.292
-130.700
-12.642
-97.423
-784.057
Utili (Perdite) delle partecipazioni
-
-
-
-403
-403
Rettifiche di valore dell'avviamento
-
-
-
-
-
Utile da cessione investimenti
-
-
-
231
231
Risultato per segmento
175.487
-26.958
-573
-47.124
100.832
Utile al lordo delle imposte
175.487
-26.958
-573
-47.124
100.832
Imposte
-82.504
13.195
-343
57.399
-12.253
92.983
-13.763
-916
10.275
88.579
37.917.967
Totale costi
Utile dell'esercizio
Attività e passività
Attività per segmento
24.040.177
9.725.561
1.918.423
2.233.806
Partecipazioni in collegate
-
-
-
20.030
20.030
Attività non allocate
-
-
26.312
11.172.709
11.199.021
Totale attività
24.040.177
9.725.561
1.944.735
11.426.545
49.137.018
Passività per segmento
30.294.131
3.253.857
8.935
2.963.198
36.520.121
-
-
1.873.916
6.298.204
8.172.120
30.294.131
3.253.857
1.882.851
9.261.402
44.692.241
Passività non allocate
Totale passività
46 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013
NOTE ILLUSTRATIVE
L’operatività e la redditività per aree di business al 2012
Retail e Corporate e
Private
Imprese
Calit
Altro
Totale
Proventi operativi esterni:
Interessi netti
407.061
72.878
10.728
17.715
508.382
Commissioni nette
266.092
37.821
-1.328
-11.222
291.363
6.250
4.103
1
386
10.740
-
-
-
1.892
1.892
87.697
192
472
38.211
126.572
Proventi operativi totali
767.100
114.994
9.873
46.982
938.949
Rettifiche di valore per deterioramento di crediti
-71.914
-56.632
-7.073
-228
-135.847
Risultato dell'attività di negoziazione
Dividendi
Altri proventi netti di gestione
Rettifiche di valore per deterioramento di attività AFS e altre operazioni
finanziarie
Spese personale, amministrative e ammortamenti
Accantonamenti a fondi rischi
-
-
-
-6.513
-6.513
-492.966
-33.629
-5.662
-145.620
-677.877
-5.894
-6.296
-
-1.122
-13.312
-570.774
-96.557
-12.735
-153.483
-833.549
Utili (Perdite) delle partecipazioni
-
-
-
72.268
72.268
Rettifiche di valore dell'avviamento
-
-
-
-10
-10
Utile da cessione investimenti
-
-
-
162
162
Risultato per segmento
196.326
18.437
-2.862
-34.081
177.820
Utile al lordo delle imposte
196.326
18.437
-2.862
-34.081
177.820
Imposte
-89.853
-8.337
69
90.812
-7.309
Utile dell'esercizio
106.473
10.100
-2.793
56.731
170.511
38.346.384
Totale costi
Dati al 31.12.2012
Attività e passività
Attività per segmento
24.325.237
9.782.000
1.930.718
2.308.429
Partecipazioni in collegate
-
-
-
20.433
20.433
Attività non allocate
-
-
57.959
10.897.238
10.955.197
Totale attività
24.235.237
9.782.000
1.988.677
13.226.100
49.322.014
Passività per segmento
29.980.556
3.259.041
5.245
2.975.146
36.219.988
-
-
1.922.541
6.796.385
8.718.926
29.980.556
3.259.041
1.927.786
9.771.531
44.938.914
Passività non allocate
Totale passività
»»
IL PRESIDIO DEI RISCHI
Nella presente sezione si vuole fornire un aggiornamento delle informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura, al 30.06.2013, rispetto
a quanto già indicato nella Parte E del Bilancio al 31 dicembre 2012.
Resoconto Internal Capital Adequacy Assessment Process (ICAAP)
Alla fine di aprile 2013, il Gruppo Cariparma Crédit Agricole ha inoltrato a Banca d’Italia la rendicontazione consolidata relativa alla propria
adeguatezza patrimoniale (Resoconto), con riferimento alla situazione al 31 dicembre 2012.
Nel Resoconto sono esplicitate le linee strategiche e l’orizzonte previsivo considerato; la descrizione del governo societario, degli assetti
organizzativi e dei sistemi di controllo connessi all’ICAAP; l’esposizione ai rischi, le metodologie di misurazione e di aggregazione degli
stessi e le prove di stress; le componenti, la stima e le modalità di allocazione del capitale interno; il raccordo fra capitale interno, requisiti
regolamentari e patrimonio di vigilanza e, infine, l’autovalutazione dell’ICAAP, ove sono evidenziate le aree di ulteriore sviluppo del modello
metodologico.
Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013 47
NOTE ILLUSTRATIVE
Il processo interno di determinazione dell’adeguatezza patrimoniale (ICAAP) rappresenta la prima fase del processo di controllo
prudenziale previsto dal secondo pilastro dell’accordo sul capitale “Basilea II”. La seconda fase consiste nel processo di revisione e
valutazione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process - SREP) ed è di competenza dell’Autorità di Vigilanza, che riesamina
l’ICAAP e formula un giudizio complessivo sul Gruppo.
Sistema dei Controlli Interni
Il sistema dei controlli interni è definito come l’insieme dei dispositivi organizzativi, procedurali e normativi che mirano al controllo delle
attività e dei rischi di ogni natura, per assicurare la corretta esecuzione e la sicurezza delle operazioni.
Il perimetro di controllo interno del Gruppo Cariparma Crédit Agricole comprende tutte le strutture proprie, sia centrali che della rete
commerciale, le funzioni di Information Technology, i principali fornitori di servizi essenziali esternalizzati.
In particolare, il progetto “Controlli” è finalizzato a migliorare il presidio sui rischi (mappatura, formalizzazione e ottimizzazione dei piani
di controllo delle banche del Gruppo).
Nel rispetto degli standard della Controllante Crédit Agricole S.A., il controllo interno opera con due diverse modalità: controllo
permanente e controllo periodico.
Nel Gruppo Cariparma Crédit Agricole la funzione Rischi e Controlli Permanenti e la funzione Compliance sono deputate alle attività di
controllo permanente (nella controllata CALIt il presidio è garantito dalla funzione Rischi Controlli Permanenti e Compliance), mentre alla
funzione Audit è riservata l’attività di controllo periodico.
In base alla regolamentazione vigente, le funzioni di controllo forniscono agli organi dirigenziali con responsabilità strategiche
un’informativa periodica sui singoli rischi, sia attraverso un opportuno reporting che partecipando a specifici Comitati, organizzati a
livello di Gruppo: Comitato Controllo Interno, Comitato di Gestione della Conformità, Comitato Rischi Operativi, Comitato ALM e Rischi
Finanziari, Comitato Rischi di Credito, Comitato Nuove Attività e Prodotti.
Rischio di credito
Il Gruppo Cariparma Crèdit Agricole ascrive una significativa importanza alla gestione e controllo del rischio di credito, presupposto per
assicurare uno sviluppo sostenibile nel tempo, in particolar modo nell’attuale complesso contesto economico.
L’attività creditizia del Gruppo Cariparma Crédit Agricole si esplica nella formulazione, in coerenza con le strategie e gli obiettivi aziendali,
degli indirizzi di politica creditizia e delle linee guida in materia di concessione e di gestione dei rischi di credito, con l’obiettivo di
sostenere selettivamente lo sviluppo degli impieghi nei confronti della clientela migliore e di contenere e riqualificare le esposizioni nei
confronti della clientela più rischiosa.
Nell’attuale fase congiunturale negativa, il Gruppo Cariparma Crédit Agricole ha rafforzato le attività di controllo della qualità del Portafoglio
impieghi della clientela, intensificando ed anticipando la sistematica sorveglianza delle posizioni presentanti irregolarità andamentali, per
individuare tempestivamente i sintomi di deterioramento delle stesse, ed intervenire con la dovuta efficacia per il contenimento del rischio
di credito; al contempo, forte si è confermato l’impegno a sostenere l’economia reale ed il Sistema produttivo, con idonei interventi
creditizi finalizzati a sviluppare le relazioni con la migliore clientela.
Il primo semestre 2013 si è caratterizzato per un marcato deterioramento del contesto economico, che ha interessato in misura crescente
il comparto delle Imprese, con riflessi prodottisi anche nel Segmento delle famiglie, in conseguenza dell’aumento sostenuto del tasso di
disoccupazione e degli Accordi - ordinari e straordinari - sia di cassa integrazione guadagni che di mobilità.
Tra gli interventi più significativi che il Gruppo Cariparma Crèdit Agricole ha posto in essere nel primo semestre 2013 volti al rafforzamento
dell’attività di monitoraggio e gestione del credito, si citano:
•Il rafforzamento dell’attività di monitoraggio delle posizioni caratterizzate da anomalie andamentali, attraverso un più capillare e
tempestivo processo di gestione ed intervento, attivato a fronte degli indicatori di “early warning” che indirizzano il processo del credito
problematico ed anomalo;
• La costituzione della nuova Direzione Crediti Speciali, cui è affidata la responsabilità di individuare e definire le più efficaci azioni di
48 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013
NOTE ILLUSTRATIVE
gestione, finalizzate al supporto creditizio ed alla riqualificazione del rischio, nei confronti delle imprese operanti nel settore immobiliare
e/o edilizio ed alle aziende sottoposte ad accordi di ristrutturazione del debito, con specifico riferimento ai rimedi offerti dagli artt. 67,
182, 161 e 160 della Legge Fallimentare;
•Il rafforzamento dei processi di recupero del credito anomalo e deteriorato, per tutte le tipologie di clientela, attuato con specifici
interventi organizzativi e gestionali, ed oggetto di un monitoraggio dedicato, con il preciso obiettivo di migliorare la gestione del costo
del credito;
• La definizione delle politiche del credito nei confronti della clientela privati, che stabiliscono gli indirizzi per la concessione e gestione del
credito, applicabili alle persone fisiche che agiscono per scopi estranei all’esercizio dell’attività imprenditoriale e/o professionale;
• L’avvio di un piano di revisione strutturale dei processi del credito, con impatto sulla concessione, gestione, monitoraggio e recupero;
• La predisposizione di un articolato piano formativo del personale tutto interessato nei processi del credito, focalizzato sulla concessione,
gestione e monitoraggio del rischio di credito.
Qualità del credito
Variazioni
Esposizione lorde - incidenza sul totale
30.06.2013
Voci
- Sofferenze
- Incagli
(*)
31.12.2012
Assolute
%
1.770.513
4,9%
1.591.372
4,4%
179.141
11,3%
1.021.481
2,8%
902.333
2,5%
119.148
13,2%
- Crediti ristrutturati
296.357
0,8%
166.636
0,5%
129.721
77,8%
- Crediti scaduti / sconfinanti
396.162
1,1%
335.824
0,9%
60.338
18,0%
3.484.513
9,6%
2.996.165
8,2%
488.348
16,3%
Crediti in bonis
32.818.543
90,4%
33.475.162
91,8%
-656.619
-2,0%
Totale crediti lordi verso clientela
36.303.056
100,0%
36.471.327
100,0%
-168.271
-0,5%
(*)
Crediti deteriorati
Esposizione nette - tasso di copertura
30.06.2013
Voci
- Sofferenze
- Incagli
(*)
Variazioni
31.12.2012
774.259
56,3%
693.293
56,4%
Assolute
%
80.966
11,7%
687.494
32,7%
621.385
31,1%
66.109
10,6%
- Crediti ristrutturati
260.654
12,0%
145.938
12,4%
114.716
78,6%
- Crediti scaduti / sconfinanti
387.031
2,3%
327.495
2,5%
59.536
18,2%
2.109.438
39,5%
1.788.111
40,3%
321.327
18,0%
Crediti in bonis
32.683.467
0,4%
33.340.038
0,4%
-656.571
-2,0%
Totale crediti netti verso clientela
34.792.905
4,2%
35.128.149
3,7%
-335.244
-1,0%
(*)
Crediti deteriorati
(*) A seguito di comunicazioni di stato di insolvenza ricevute nel corso del mese di Luglio, la qualità del credito ha subito modifiche per riclassifiche da incagli a sofferenze
per complessivi 11 milioni circa.
Dall’esame delle tabelle emerge, nei primi sei mesi del 2013, un incremento dei crediti deteriorati, al netto delle rettifiche di valore, di 321
milioni (+18,0%) rispetto alla chiusura dell’esercizio 2012. Tale dinamica, insieme alla riduzione dei crediti in bonis (-2,0%), ha determinato
una maggiore incidenza delle attività deteriorate sul totale dei crediti verso clientela, passata dall’8,2% al 9,6%.
La categoria che ha registrato il maggior aumento è quella dei crediti ristrutturati (+78,6%), in quanto le recenti disposizioni introdotte
nell’ambito della normativa del diritto fallimentare (art. 67, 182 e 160 della Legge Fallimentare) hanno comportato il maggiore ricorso da
parte delle aziende ad accordi di ristrutturazione del debito.
Per quanto riguarda sofferenze ed incagli, l’incremento, al netto delle rettifiche di valore, è stato rispettivamente del +11,7% e del +10,6%,
con un livello delle coperture che si è mantenuto sostanzialmente stabile per le sofferenze (56,3%) ed in aumento di 1,6 p.p. per gli incagli
(32,7%), a conferma della prudente politica di gestione dei rischi in un contesto macro-economico difficile come quello attuale.
L’ammontare cumulato delle rettifiche su crediti in bonis è pari a circa 135 milioni e rappresenta lo 0,4% del valore nominale delle posizioni
performing. Le rettifiche di valore su crediti sono state stimate collettivamente tramite l’applicazione di una metodologia valutativa basata
su stime interne di PD (Probability of Default) e LGD (Loss Given Default).
Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013 49
NOTE ILLUSTRATIVE
Rischio di mercato
Portafoglio di negoziazione
Il Gruppo (coerentemente con il piano strategico e l’operatività storica) non è caratterizzato da una attività di trading in conto proprio
sui mercati finanziari e dei capitali. Si registrano posizioni residuali derivanti dalle attività di collocamento e negoziazione svolte per il
soddisfacimento delle esigenze della clientela.
Portafoglio bancario
La gestione degli equilibri di bilancio (Asset Liability Management) riguarda le posizioni del banking book, con particolare attenzione alle
posizioni a tasso fisso, e considera gli effetti che le oscillazioni dei tassi d’interesse possono avere sugli utili della Banca e sul suo valore
economico.
Il Gruppo gestisce il rischio di tasso di interesse su tutte le poste di bilancio definendo, attraverso l’adozione di modelli interni, un gap
cumulato per ogni bucket temporale generato dalla differenza tra le posizioni attive e passive a tasso fisso in essere. I limiti vengono
proposti dal Comitato ALM e Rischi Finanziari al Comitato Rischi di Gruppo della controllante Crédit Agricole tramite la formulazione
periodica di un documento di Strategia Rischi e successivamente recepiti dai Consigli di Amministrazione delle banche. In linea con le
indicazioni dettate da Crédit Agricole S.A., al limite globale definito in termini di valore attuale netto (VAN) e che rappresenta il massimo
livello accettabile di rischio per il Gruppo, si affianca un set di limiti (in valore assoluto) sul gap.
I limiti globali sul rischio di prezzo del portafoglio di proprietà sono definiti in base alla tipologia di strumenti detenibili (titoli di stato di Italia,
Germania e Francia) e sono espressi con riferimento al valore nominale massimo detenibile. All’interno del portafoglio sono poi fissati dei
sottolimiti di concentrazione per emittente. Secondo le metodologie di Gruppo è stata inoltre adottata un’analisi di stress sul portafoglio.
Nel corso del semestre il limite di concentrazione è stato oggetto di modifica attraverso domanda puntuale al fine di permettere l’acquisto
di titoli necessari alla costituzione di riserve di liquidità prescritte dalla normativa di vigilanza (LCR).
Attività di copertura del fair value
L’attività di copertura del rischio di tasso di interesse ha l’obiettivo di immunizzare il portafoglio bancario dalle variazioni dei movimenti
della curva dei tassi di interesse ovvero di ridurre la variabilità dei flussi di cassa legati ad una particolare attività/passività.
In particolare sono stati oggetto di copertura i prestiti obbligazionari emessi a tasso fisso (copertura specifica) e i gap a tasso fisso
evidenziati dal modello interno attraverso operazioni di macro hedging (copertura generica). Le coperture sono state poste in essere
attraverso l’acquisto di derivati del tipo “Interest Rate Swap”.
Rischio di liquidità
Il Gruppo ha inserito il rischio di liquidità in un sistema che comprende le metodologie di misurazione ed aggregazione dei rischi e di
stress testing, in linea con il dispositivo implementato dalla controllante Crédit Agricole S.A., garantendo allo stesso tempo la conformità
alle disposizioni regolamentari italiane.
Il sistema dei limiti è basato su scenari di stress il cui fine è garantire un surplus di liquidità su vari orizzonti temporali e scenari di gravità
crescente. Le ipotesi di stress coprono crisi idiosincratiche, crisi sistemiche e crisi globali. Inoltre la struttura dei limiti è completata da
un insieme di indicatori gestionali e di allerta previsti nel Contingency Funding Plan.
Oltre a ciò, e sempre in coerenza coi dispositivi della controllante Credit Agricole S.A., sono stati implementati principi e metodologie
volti al calcolo ed al monitoraggio dell’indicatore Liquidity Coverage Ratio (LCR) previsto da Basilea 3, in anticipo rispetto alle tempistiche
previste dalla normativa europea ma in linea col “percorso di avvicinamento” approntato dal Regolatore.
50 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013
NOTE ILLUSTRATIVE
Rischi operativi
Ripartizione delle perdite
Le perdite collegate ai rischi operativi aventi impatto sul conto economico, nel 2013 ammontano a circa 7,9 milioni di euro.
In merito alle fonti di manifestazione del rischio operativo, si evidenzia la distribuzione delle perdite rilevate, a fine maggio, per tipologie
di evento (LET, “Loss Event Type”).
13,3%
Illeciti interni
18,0%
Illeciti esterni
39,3%
7,0%
Errori operativi
Risorse
Umane e
sicurezza
0,4%
Sistemi tecnologici
21,6%
0,3%
Disastri o altri eventi
Pratiche
commerciali
Principali iniziative
Oltre all’osservazione dell’andamento delle perdite, in tema di gestione dei rischi occorre evidenziare che durante il primo semestre
la Banca d’Italia ha condotto una visita ispettiva e indicato le iniziative necessarie per ottenere l’autorizzazione all’adozione di metodi
avanzati di calcolo del requisito prudenziale dei rischi operativi, per il perimetro Cariparma e FriulAdria.
»»
OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI
D’AZIENDA
Operazioni realizzate durante il semestre
Nel corso del primo semestre 2013 il Gruppo Cariparma Crédit Agricole non ha posto in essere operazioni di aggregazione aziendale.
Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013 51
NOTE ILLUSTRATIVE
»»
OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
La disciplina emanata da Banca d’Italia, in data 12 dicembre 2011, in tema di attività di rischio e conflitti di interesse nei confronti di
soggetti collegati si inserisce nel quadro normativo dedicato alle parti correlate (art. 2391 bis c.c., art. 53 TUB, Regolamento Consob
17221/10) e mira “a presidiare il rischio che la vicinanza di taluni soggetti ai centri decisionali della banca possa compromettere
l’oggettività e l’imparzialità delle decisioni relative alla concessione di finanziamenti ed altre transazioni nei confronti di tali soggetti, con
possibili distorsioni nel processo di allocazione delle risorse, esposizione della banca a rischi non adeguatamente misurati o presidiati,
potenziali danni per depositanti e azionisti”.
Tale normativa, come è noto, è entrata in vigore il 31 dicembre 2012 e, conseguentemente, si è provveduto ad effettuare la prima
segnalazione di vigilanza il 31 marzo 2013, cosi come richiesto dalle Autorità.
Il Gruppo Cariparma Crédit Agricole si era già dotato di un Regolamento per le operazioni con parti correlate in recepimento della
originaria normativa Consob del 2010; in data 11 dicembre 2012, Cariparma ha approvato, in ossequio alla normativa di Banca d’Italia, il
Documento “Regolamento per le Attività di Rischio e Conflitti di interessi nei confronti di Soggetti Collegati al Gruppo Cariparma Crédit
Agricole”, al fine di dotare il gruppo di un’apposita normativa interna che costituisca il nuovo corpus normativo in materia e per rendere
organiche ed uniformi le varie discipline in essere.
Tale documento, oltre ad individuare le parti correlate del gruppo Cariparma Crédit Agricole, prevede l’introduzione dei limiti prudenziali
per le attività di rischio nei confronti dei soggetti collegati, stabilisce le modalità con cui si istruiscono e si approvano le operazioni con
parti correlate, definisce regole puntuali con riguardo alle operazioni con parti correlate effettuate dalle società appartenenti al gruppo
e fissa modalità e tempi con cui le informazioni e l’idonea documentazione relativa alle operazioni da delibera, vengono fornite, (i) agli
amministratori indipendenti nonché, ove necessario, (ii) agli organi di controllo.
Per quanto riguarda l’aspetto dei controlli, vengono svolte, a diverso titolo e nelle diverse fasi del processo, da parte di diverse funzioni
aziendali, le necessarie attività di presidio al fine di garantire il rispetto costante dei limiti prudenziali e delle procedure deliberative stabiliti
dalla normativa, perseguendo, altresì, l’obiettivo di prevenire e gestire correttamente i potenziali conflitti di interesse inerenti ai rapporti
intercorrenti con soggetti collegati.
Si considerano parti correlate:
-controllante;
- eventuali altri azionisti che, anche attraverso patti parasociali, esercitano, direttamente o indirettamente, un’influenza notevole;
- società, direttamente o indirettamente, controllate;
- società collegate e consociate;
- amministratori e dirigenti con responsabilità strategiche (amministratori, sindaci, direttori generali);
- altre parti correlate:
- stretti familiari degli amministratori, sindaci, direttori generali, nonché le società controllate o collegate sia dai predetti amministratori,
sindaci, direttori generali, sia dai relativi familiari stretti;
- gli stretti familiari degli altri dirigenti con responsabilità strategiche, nonché le società controllate o collegate sia dai dirigenti stessi sia
dai loro stretti familiari.
- Fondo pensione17.
Informativa sui rapporti con le parti correlate
Le operazioni con parti correlate consistono in trasferimenti di risorse, servizi o obbligazioni tra le società del gruppo (ovvero le società
da esse direttamente e/o indirettamente controllate) ed una o più delle parti correlate, indipendentemente dalla circostanza che sia stato
pattuito un corrispettivo.
Fondo Pensione Gruppo Cariparma Crédit Agricole - Fondo pensionistico esterno a contribuzione definita e capitalizzazione individuale,
costituito in data 2 ottobre 2007 coerentemente con la Riforma previdenziale del ’95 (Legge Dini), da accordi tra la capogruppo e le
organizzazioni sindacali come forme previdenziale di riferimento per i dipendenti del Gruppo bancario.
17
52 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013
Le operazioni poste in essere con parti correlate hanno seguito l’iter procedurale specificamente previsto dal “Regolamento” sopraccitato.
Nel corso del primo semestre 2013 non sono state effettuate operazioni di natura atipica o inusuale che per significatività/rilevanza
possano aver dato luogo a dubbi in ordine alla salvaguardia del patrimonio aziendale e alla tutela degli azionisti di minoranza.
Tipologia parti correlate
Attività
Attività
finanziarie finanziarie
detenute disponibili
Crediti
per la
per la
verso
negoziazione
vendita clientela
Crediti
Debiti
verso
verso
banche clientela
Debiti
verso Garanzie
banche rilasciate
Controllante
-
-
-
3.003.700
Entità esercitanti influenza notevole sulla Società
-
-
-
-
957
-
-
Collegate
-
-
687
-
26.405
-
209
-
Amministratori e dirigenti con responsabilità strategiche
-
- 3.342.531
7.281
1.756
-
3.910
-
-
Altre parti correlate
25.421
48.898 1.098.304
21.244
638.920
927.341
20.252
Totale
25.421
48.898 1.100.747
3.024.944
670.192 4.269.872
27.742
Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013 53
ATTESTAZIONE DEL BILANCIO SEMESTRALE CONSOLIDATO ABBREVIATO AI SENSI DELL’ART.154 BIS DEL D. LGS. N. 58/1998
Attestazione del bilancio semestrale consolidato
abbreviato ai sensi dell’art.154 bis del D. Lgs. N. 58/1998
54 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013
RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE
Relazione della Società di Revisione
Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013 55
56 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013
Allegati
Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013 57
ALLEGATI
Prospetti contabili della Capogruppo
»
STATO PATRIMONIALE
Voci dell'attivo
30.06.2013
31.12.2012 (*)
10.
Cassa e disponibilità liquide
155.093.709
194.827.573
20.
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
263.912.054
284.226.442
30.
Attività finanziarie valutate al fair value
40.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
50.
Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
-
-
60.
Crediti verso banche
4.249.838.545
4.737.740.340
70.
Crediti verso clientela
26.274.769.923
26.494.165.632
80.
Derivati di copertura
758.361.896
938.120.435
90.
Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)
100.
Partecipazioni
110.
Attività materiali
120.
Attività immmateriali
130.
-
-
3.685.596.176
3.103.909.472
441.147
3.092.430
1.272.619.280
1.272.613.280
275.643.157
282.229.172
1.175.776.462
1.184.265.804
di cui: avviamento
922.339.723
922.339.723
Attività fiscali
828.182.028
842.487.272
a) correnti
171.582.452
233.099.408
b) anticipate
656.599.576
609.387.864
546.086.605
481.935.195
b1) di cui alla Legge 214/2011
140.
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
150.
Altre attività
Totale dell'attivo
-
-
759.547.217
671.231.911
39.699.781.594
40.008.909.763
(*) Riesposto in seguito alla contabilizzazione definitiva dell’operazione di aggregazione aziendale infragruppo realizzate nell’esercizio 2012.
58 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013
ALLEGATI
Voci del passivo e del patrimonio netto
30.06.2013
31.12.2012 (*)
10.
Debiti verso banche
4.738.261.870
5.167.909.480
20.
Debiti verso clientela
17.357.628.814
16.915.912.571
30.
Titoli in circolazione
10.902.817.598
11.200.868.468
40.
Passività finanziarie di negoziazione
267.080.039
287.965.101
50.
Passività finanziarie valutate al fair value
-
-
60.
Derivati di copertura
289.637.785
241.114.258
70.
Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)
337.522.163
504.274.915
80.
Passività fiscali
110.324.519
215.005.816
a) correnti
75.966.546
173.367.583
b) differite
34.357.973
41.638.233
90.
Passività associate ad attività in via di dismissione
-
-
1.031.319.088
865.963.746
100.
Altre passività
110.
Trattamento di fine rapporto del personale
130.513.285
132.000.751
120.
Fondi per rischi ed oneri
159.328.046
171.244.102
a) quiescenza ed obblighi simili
b) altri fondi
20.166.342
20.304.118
139.161.704
150.939.984
130.
Riserve da valutazione
-108.954.217
-140.075.454
140.
Azioni rimborsabili
-
-
150.
Strumenti di capitale
-
-
160.
Riserve
779.291.221
775.098.975
170.
Sovrapprezzi di emissione
2.736.003.683
2.736.003.683
180.
Capitale
876.761.620
876.761.620
190.
Azioni proprie (+/-)
200.
Utile (Perdita) di periodo
Totale del passivo e del patrimonio netto
-
-
92.246.080
58.861.731
39.699.781.594
40.008.909.763
(*) Riesposto in seguito alla contabilizzazione definitiva dell’operazione di aggregazione aziendale infragruppo realizzate nell’esercizio 2012.
Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013 59
ALLEGATI
»
CONTO ECONOMICO
Voci
30.06.2013
30.06.2012
10.
Interessi attivi e proventi assimilati
547.093.220
611.029.033
20.
Interessi passivi e oneri assimilati
(216.257.148)
(234.435.879)
30.
Margine di interesse
330.836.072
376.593.154
40.
Commissioni attive
221.175.283
231.054.199
50.
Commissioni passive
(10.362.763)
(11.024.958)
60.
Commissioni nette
210.812.520
220.029.241
70.
Dividendi e proventi simili
24.547.002
37.951.561
80.
Risultato netto dell'attività di negoziazione
4.862.077
7.640.310
90.
Risultato netto dell'attività di copertura
(1.985.193)
740.234
Utile (perdita) da cessione o riacquisto di:
11.495.581
2.843.599
(9.386)
(1.054.595)
10.751.107
864.130
100.
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d) passività finanziarie
110.
Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value
120.
Margine di intermediazione
130.
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di:
a) crediti
b) attività finanziarie disponibili per la vendita
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza
d) altre operazioni finanziarie
140.
Risultato netto della gestione finanziaria
150.
Spese amministrative:
-
-
753.860
3.034.064
-
-
580.568.059
645.798.099
(143.406.609)
(114.330.840)
(141.070.643)
(108.262.524)
(1.349.549)
(1.403.528)
-
-
(986.417)
(4.664.788)
437.161.450
531.467.259
(411.168.266)
(477.168.532)
a) spese per il personale
(231.681.882)
(278.856.441)
b) altre spese amministrative
(179.486.384)
(198.312.091)
(9.942.367)
(11.804.281)
(10.054.696)
160.
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
170.
Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali
(10.025.480)
180.
Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali
(24.150.961)
(26.401.388)
190.
Altri oneri/proventi di gestione
107.507.108
105.173.957
200.
Costi operativi
(347.779.966)
(420.254.940)
210.
Utili (Perdite) delle partecipazioni
-
4.824.214
220.
Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali
-
-
230.
Rettifiche di valore dell'avviamento
-
-
240.
Utili (Perdite) da cessione di investimenti
216.665
161.955
250.
Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte
89.598.149
116.198.488
260.
Imposte sul reddito dell'esercizio dell’operatività corrente
270.
Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte
280.
Utile (Perdita) dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte
290.
Utile (Perdita) d'esercizio
60 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013
2.647.931
516.209
92.246.080
116.714.697
-
-
92.246.080
116.714.697
ALLEGATI
»
PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA
Voci
10.
Utile (Perdita) di periodo
30.06.2013
30.06.2012
92.246.080
20.020.904
Altre componenti reddituali al netto delle imposte
20.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
30.996.883
24.345.701
30.
Attività materiali
-
-
40.
Attività immateriali
-
-
50.
Copertura di investimenti esteri
-
-
60.
Copertura di flussi finanziari
-
-
70.
Differenze di cambio
-
-
80.
Attività non correnti in via di dismissione
-
-
90.
Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti
124.354
(1.207.072)
(*)
100.
Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto
110.
Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte
120.
Redditività complessiva (Voce 10+110)
-
-
31.121.237
23.138.629
123.367.317
43.159.533
(*) La voce include le altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico (IAS 1 revised).
Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013 61
ALLEGATI
»
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO AL 30.06.2013
Riserve
Capitale:
azioni
ordinarie
Sovrapprezzo
di emissione
altre
Riserve da
valutazione
Utile
(Perdita)
di esercizio
di utili
Patrimonio
netto
876.761.620
2.736.003.683
773.246.541
1.852.434
-140.075.454
58.861.731
4.306.650.555
Riserve
-
Dividendi e altre destinazioni
-
-
3.879.272
-
-
-3.879.272
-
-
-
-
-
-54.982.459
-54.982.459
-
-
-
-
-
-
-
Emissione nuove azioni
-
-
-
-
-
-
-
Acquisto azioni proprie
-
-
-
-
-
-
-
Distribuzione straordinaria
dividendi
-
-
-
-
-
-
-
Variazione strumenti di capitale
-
-
-
-
-
-
-
Derivati su proprie azioni
-
-
-
-
-
-
-
Azioni e diritti su azioni della
Capogruppo assegnate a
dipendenti e amministratori
-
-
-
312.974
-
-
312.974
-
-
-
-
31.121.237
92.246.080
123.367.317
876.761.620
2.736.003.683
777.125.813
2.165.408
-108.954.217
92.246.080
4.375.348.387
PATRIMONIO NETTO AL 31.12.2012 (*)
Allocazione risultato esercizio
precedente
Variazione dell'esercizio
Variazioni di riserve
Operazioni sul patrimonio netto
Redditività complessiva
PATRIMONIO NETTO AL 30.06.2013
(*) Riesposto in seguito alla contabilizzazione definitiva dell’operazione di aggregazione aziendale infragruppo realizzate nell’esercizio 2012.
62 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013
ALLEGATI
»
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO AL 30.06.2012
PATRIMONIO NETTO AL 31.12.2011
Riserve
Capitale:
azioni
ordinarie
Sovrapprezzo
di emissione
di utili
876.761.620
2.736.003.683
679.902.777
altre
Riserve da
valutazione
Utile
(Perdita)
di periodo
Patrimonio
netto
1.225.521
-344.661.772
204.621.158
4.153.852.987
Allocazione risultato esercizio
precedente
Riserve
-
-
93.525.956
-
-
-93.525.956
-
Dividendi e altre destinazioni
-
-
-
-
-
-111.095.202
-111.095.202
-
-
-
-
-
-
-
Emissione nuove azioni
-
-
-
-
-
-
-
Acquisto azioni proprie
-
-
-
-
-
-
-
Variazione dell'esercizio
Variazioni di riserve
Operazioni sul patrimonio netto
Distribuzione straordinaria
dividendi
-
-
-
-
-
-
-
Variazione strumenti di capitale
-
-
-
-
-
-
-
Derivati su proprie azioni
-
-
-
-
-
-
-
Azioni e diritti su azioni della
Capogruppo assegnate a
dipendenti e amministratori
-
-
-
310.280
-
-
310.280
-
-
-
-
74.566.870
116.714.697
191.281.567
876.761.620
2.736.003.683
773.428.733
1.535.801
-270.094.902
116.714.697
4.234.349.632
Redditività complessiva
PATRIMONIO NETTO AL 30.06.2012
Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013 63
ALLEGATI
»
RENDICONTO FINANZIARIO
Voci
30.06.2013
30.06.2012
A. ATTIVITÀ OPERATIVA
1. Gestione
324.994.739
413.003.965
- risultato d’esercizio (+/-)
92.246.080
116.714.697
- plus/minus su attività finanz. detenute per la negoz. e su attività/passività finanz. valutate al fair value (-/+)
-6.309.857
-6.339.059
- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+)
- rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/-)
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-)
- accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-)
3.239.762
-7.534
141.994.046
108.339.399
34.176.441
36.456.084
9.942.367
11.804.281
- imposte e tasse non liquidate (+)
-2.647.931
-516.209
- altri aggiustamenti (+/-)
52.353.831
146.552.306
-118.059.619
-579.440.508
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie
- attività finanziarie detenute per la negoziazione
- attività finanziarie disponibili per la vendita
- crediti verso banche: a vista
- crediti verso banche: altri crediti
- crediti verso clientela
- altre attività
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie
- debiti verso banche: a vista
- debiti verso banche: altri debiti
- debiti verso clientela
- titoli in circolazione
- passività finanziarie di negoziazione
- altre passività
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività operativa
26.624.245
13.813.795
-640.985.376
-41.724.364
51.990.258
99.253.586
435.911.537
618.795.848
62.866.932
-996.075.138
-54.467.215
-273.504.235
-197.284.954
-631.764.209
-492.691.039
5.210.278
63.043.429
-679.320.199
441.716.243
-549.837.361
-233.126.807
457.211.080
-20.885.062
1.357.276
44.658.282
133.614.717
9.650.166
-798.200.752
24.883.142
38.308.247
24.547.002
37.951.561
B. ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da
- dividendi incassati su partecipazioni
- vendite di attività materiali
2. Liquidità assorbita da
- acquisti di partecipazioni
- acquisti di attività materiali
- acquisti di attività immateriali
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività d’investimento
336.140
356.686
-19.284.713
161.724.267
-6.000
184.642.276
-3.615.665
-2.205.971
-15.663.048
-20.712.038
5.598.429
200.032.514
C. ATTIVITÀ DI PROVVISTA
- distribuzione dividendi e altre finalità
-54.982.459
-111.095.202
-54.982.459
-39.733.864
-111.095.202
-709.263.440
Voci di bilancio
30.06.2013
30.06.2012
Cassa e disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio
194.827.573
847.475.686
Liquidità totale netta generata/assorbita nell’esercizio
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell’esercizio
-39.733.864
155.093.709
-709.263.440
138.212.246
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di provvista
LIQUIDITÀ NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL’ESERCIZIO
RICONCILIAZIONE
LEGENDA: (+) generata (–) assorbita
64 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013
ALLEGATI
»
PROSPETTO DI RACCORDO TRA IL PATRIMONIO NETTO ED IL RISULTATO
DI PERIODO DELL’IMPRESA CAPOGRUPPO E IL PATRIMONIO NETTO E IL
RISULTATO DI PERIODO CONSOLIDATI
30.06.2013
Saldi dei conti della Capogruppo
Effetto del consolidameneto delle imprese controllate
Effetto della valutazione del patrimonio netto delle partecipazioni rilevanti
Dividendi incassati nel periodo
Altre variazioni
Saldi dei conti consolidati
Patrimonio Netto
di cui:
Utile d'Esercizio
4.375.348
92.246
69.832
16.065
-403
-403
-
-23.069
-
-
4.444.777
84.839
Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 Giugno 2013 65
Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza S.p.A.
Sede Legale: Via Università, 1 - 43121 Parma
Telefono 0521.912111
Capitale Sociale € 876.761.620,00 i.v.
Iscritta al Registro Imprese di Parma, Codice Fiscale e Partita IVA n. 02113530345
Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo Nazionale di Garanzia
Iscritta all’Albo delle Banche al n. 5435
Capogruppo del Gruppo bancario Cariparma Crédit Agricole iscritto all’Albo dei Gruppi bancari
Soggetta all’attività di direzione e coordinamento di Crédit Agricole S.A.
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Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2013