Università degli Studi di Spalato
Facoltà di Lettere e Filosofia
Dipartimento di italianistica
L’USO DEL CONGIUNTIVO NELLE
PROPOSIZIONI OGGETTIVE
TESINA
Relatrice:
Candidata:
doc. dr. sc. Magdalena Nigoević
Paula Jakus
Spalato, 2015
INDICE
1. Introduzione .......................................................................................................................... 3
2. Parte teorica .......................................................................................................................... 4
2.1. Che cosa è il congiuntivo? ........................................................................................... 4
2.2. Tempi del congiuntivo ................................................................................................. 4
2.2.1. Concordanza dei tempi del congiuntivo ........................................................ 5
2.3. L’uso del congiuntivo nelle frasi indipendenti ............................................................. 6
2.4. L’uso del congiuntivo nelle proposizioni dipendenti ................................................... 6
2.4.1. L’uso del congiuntivo nelle proposizioni oggettive ...................................... 7
3. Metodologia........................................................................................................................... 9
4. Analisi del corpus ............................................................................................................... 10
4.1. Il congiuntivo nelle proposizioni oggettive introdotte dalla congiunzione che ......... 10
4.1.1. Il congiuntivo nelle oggettive che esprimono opinione o dubbio................ 10
4.1.2. Il congiuntivo nelle oggettive che esprimono volontà, desiderio, timore,
impedimento o permesso ...................................................................................................... 11
4.1.3. Il congiuntivo nelle oggettive che esprimono un sentimento personale ...... 12
4.1.4. Il congiuntivo nelle oggettive con valore dichiarativo ................................ 12
4.1.5. Il congiuntivo nelle oggettive introdotte da che che precedono la
proposizione principale ......................................................................................................... 12
4.2. Il congiuntivo nelle proposizioni oggettive introdotte dalla congiunzione come ...... 13
4.3. Il congiuntivo nelle proposizioni oggettive introdotte dalla congiunzione quanto ... 13
4.4. L’assenza del congiuntivo nelle proposizioni oggettive che secondo la norma
dovrebbero contenerlo ...................................................................................................... 13
4.4. Presentazione dei dati numerici ................................................................................. 14
5. Conclusione ......................................................................................................................... 16
6. Riferimenti .......................................................................................................................... 17
7. Appendice ............................................................................................................................ 18
2
1.Introduzione
Il congiuntivo è un modo verbale assai complesso dal punto di vista di un parlante croato dato
che la lingua croata n’è priva. Per rendere il congiuntivo comprensibile e chiaro agli stranieri
è opportuno considerarlo tra norma e uso, cioè non solo presentare le regole per il suo uso, ma
riflettere se esse vengono sempre applicate o meno, prendendo in esame delle frasi tratte
dall’italiano quotidiano, sia scritto che parlato. Il modo congiuntivo offre ai parlanti la
possibilità di esprimere diverse sfumature del significato contribuendo così alla ricchezza
linguistica. Esprimere tali sfumature non è sempre possibile nelle lingue che sono prive del
modo congiuntivo, sebbene sia vero che ogni lingua ha delle particolarità proprie, assenti
dalle altre lingue. Va anche detto che, nonostante il fatto che nella lingua parlata informale a
volte si ricorre al modo indicativo al posto del congiuntivo, la scomparsa del congiuntivo
dalla lingua italiana non è probabile poiché esso viene usato in un gran numero di
proposizioni nelle quali non si potrebbe farne a meno. Questa tesina cerca di rivelare ai
parlanti di una lingua straniera come il congiuntivo italiano sia vivo e presente nell’italiano
quotidiano e anche motivarli ad approfondirne la conoscenza e ad apprezzarne la peculiarità.
Questo viene raggiunto attraverso la lettura della rubrica Politica del quotidiano italiano
Corriere della Sera online e attraverso l’analisi del congiuntivo nelle proposizioni oggettive
tratte da questa rubrica, le quali provano quanto la lingua quotidiana sia ricca di congiuntivo.
3
2. Parte teorica
2.1. Che cosa è il congiuntivo?
''Il termine congiuntivo deriva dal latino coniugere, e significa ''modo che congiunge. Il
coniuctivus modus, infatti, è il modo di molte proposizioni dipendenti che sono ''congiunte''
alle reggenti.'' (Sensini 2009: 266) Dal punto di vista morfologico e funzionale, il congiuntivo
italiano continua direttamente il congiuntivo latino. Uno dei valori del congiuntivo latino era
l’espressione delle modalità non-reali nella frase principale, in alternativa all’indicativo. Il
congiuntivo italiano, però, non ha un solo uso, e quindi nemmeno un solo valore. 1 I
grammatici italiani accolsero da quei latini l’idea del congiuntivo, presentandolo come il
modo tipico della subordinazione. Al congiuntivo che si trovava in frasi autonome i
grammatici del passato riservarono un altro nome e uno spazio a parte, chiamandolo ottativo
quando serviva a esprimere un desiderio e potenziale quando serviva a esprimere una
possibilità. (cfr. Della Valle, Patota 2009: 64) Il congiuntivo è uno dei 4 modi verbali definiti.
Si tratta del modo che presenta un’azione, una situazione o un fatto come incerti, sperati,
possibili, dubbi e legati a un’opinione, a un desiderio o a una volontà personale. Come modo
della soggettività si contrappone all’indicativo, il modo dell’obiettività. Il congiuntivo è un
modo tipico delle frasi dipendenti da altre frasi, ma può incontrarsi anche in alcuni tipi di frasi
autonome. (cfr. Patota 2003: 149)
2.2. Tempi del congiuntivo
Nella lingua italiana, il congiuntivo dispone di 4 tempi: presente, passato, imperfetto e
trapassato. Tra questi, ci sono 2 tempi semplici, formati da un unico elemento (il congiuntivo
presente e il congiuntivo imperfetto) e 2 tempi composti, formati da 2 elementi (il congiuntivo
passato e il congiuntivo trapassato). (cfr. Patota 2003: 149) Il congiuntivo presente 2 è un
tempo semplice del modo congiuntivo che si riferisce al momento in cui si parla o si scrive. In
più, poiché il congiuntivo è privo di futuro, il congiuntivo presente assolve anche la funzione
del futuro e, quindi, indica anche la posteriorità dell’azione: ''Spero che tu stia bene
1
Cfr. http://www.treccani.it
La prima coniugazione del congiuntivo presente: che io ami, che tu ami, che lui, lei ami, che noi amiamo, che
voi amiate, che loro amino; la seconda coniugazione: che io tema, che tu tema, che lui, lei tema, che noi
temiamo, che voi temiate, che loro temano; la terza coniugazione: che io parta, che tu parta, che lui lei parta,
che noi partiamo, che voi partiate, che loro partano.
2
4
(contemporaneità)'' e ''Spero che tu venga presto (posteriorità)''. Il congiuntivo passato 3 si
riferisce a un momento passato ed esprime anteriorità rispetto a qualcosa che avviene al
momento presente o futuro: ''Credo che Laura sia partita questa mattina'' e ''Paolo crederà
che tu non abbia voluto parlargli''. Il congiuntivo imperfetto 4 si riferisce ad un evento
contemporaneo o posteriore rispetto ad un altro evento presente o passato: ''Credo che allora
vivesse da sola'' e ''Credevo che abitasse ancora in campagna''. Il congiuntivo trapassato5 si
riferisce ad un momento anteriore rispetto ad un altro evento passato: ''Credevo che tu avessi
già mangiato''. (cfr. Sensini 2009: 268-270)
2.2.1. Concordanza dei tempi del congiuntivo
Il tempo del congiuntivo usato nella subordinata oggettiva dipende dal tempo usato nella
principale. La tavola seguente illustra la concordanza dei tempi nelle dipendenti. (cfr. Trifone,
Palermo 2007: 137)
tempo della
principale
PRESENTE
(indicativo o
condizionale)
PASSATO
(indicativo o
condizionale)
rapporto
cronologico
tempo del
congiuntivo
anteriorità
PASSATO
Credo che abbiano finito ieri.
contemporaneità
posteriorità
PRESENTE
PRESENTE
Credo che stia facendo lezione.
Credo che finiscano domani.
anteriorità
contemporaneità
Esempi
TRAPASSATO Credevo che avesse finito ieri.
IMPERFETTO Credevo che stesse facendo lezione.
3
La prima coniugazione del congiuntivo passato: che io abbia amato, che tu abbia amato, che lui, lei abbia
amato, che noi abbiamo amato, che voi abbiate amato, che loro abbiano amato; la seconda coniugazione: che io
abbia temuto, che tu abbia temuto, che lui, lei abbia temuto, che noi abbiamo temuto, che voi abbiate temuto,
che loro abbiano temuto; la terza coniugazione: che io sia partito/a, che tu sia partito/a, che lui, lei sia partito/a,
che noi siamo partiti/e, che voi siate partiti/e, che loro siano partiti/e.
4
La prima coniugazione del congiuntivo imperfetto: che io amassi, che tu amassi, che lui lei amasse, che noi
amassimo, che voi amaste, che loro amassero; la seconda coniugazione: che io temessi, che tu temessi, che lui,
lei temesse, che noi temessimo, che voi temeste, che loro temessero; la terza coniugazione: che io partissi, che tu
partissi, che lui, lei partisse, che noi partissimo, che voi partiste, che loro partissero.
5
La prima conigazione del congiuntivo trapassato: che io avessi amato, che tu avessi amato, che lui, lei avesse
amato, che noi avessimo amato, che voi aveste amato, che loro avessero amato; la seconda coniugazione: che io
avessi temuto, che tu avessi temuto, che lui, lei avesse temuto, che noi avessimo temuto, che voi aveste temuto,
che loro avessero temuto; la terza coniugazione: che io fossi partito/a, che tu fossi partito/a, che lui, lei fosse
partito/a, che noi fossimo partiti/e, che voi foste partiti/e, che loro fossero partiti/e.
5
2.3. L’uso del congiuntivo nelle frasi indipendenti
Nelle frasi indipendenti, il congiuntivo può essere:
 esortativo: Si usa per esprimere un ordine, un comando, un invito o un’esortazione:
''(Che) nessuno si muova!''; ''Proviamo!''; ''(Che) quei due se ne vadano!'' (cfr. Patota
2003: 149)
 dubitativo: In una frase interrogativa diretta, il congiuntivo può esprimere un dubbio
o una supposizione ed è introdotto dalla parola che: ''Che venga Mario?''; ''Che
abbiano sbagliato strada?'' (cfr. Patota 2003: 149)
 desiderativo o ottativo: Si usa per esprimere un augurio o un desiderio senza che
compaia un verbo che significhi ''desiderare'': ''Non lo avessi mai detto!'' (cfr. Patota
2003: 150)
 concessivo: Si usa per esprimere una concessione: ''Sia anche veramente colpevole,
ma è pur sempre un amico.''; ''Abbia pure commesso degli errori, mi è sempre caro.''
(cfr. Trifone, Palermo 2007: 136)
2.4. L’uso del congiuntivo nelle proposizioni dipendenti
Il congiuntivo è obbligatorio nelle frasi introdotte da:
 a condizione che, ammesso che, a patto che, casomai, laddove. nell’eventualità che,
ove, qualora, purché, sempreché (o sempre che). Queste parole ed espressioni
introducono una proposizione condizionale.
 affinché, acciocché, a che. Introducono una proposizione finale. Anche la
congiunzione perché con valore finale e non perché con valore causale introducono il
congiuntivo.
 benché, malgrado, malgrado che, nonostante che, per quanto, quantunque, sebbene,
seppure. Introducono una proposizione concessiva.
 come se, quasi, quasi che (come). Introducono una proposizione modale.
 a meno che (non), eccetto che, fuorché, salvo che, tranne che. Introducono una
proposizione eccettuativa.
 senza che. Introduce una proposizione esclusiva.
6
 prima che. Introduce una frase temporale che indica anteriorità (cfr. Patota, 2003:
150-151)
Le frasi che richiedono il congiuntivo soltanto in certi casi e per certi significati sono:
 causale: ''Non sono qui perché mi sia pentito delle mie parole.''
 consecutiva: ''Il programma va preparato con cura, in modo che nessuno protesti.''
 condizionale: ''Se non fosse tardi, potremmo uscire.''
 comparativa:'' Era più simpatica di quanto avessi creduto.''
 limitativa: ''Che io sappia, non si è mai mosso dal suo paese.''
 relativa: ''Non c’è qualcuno che sappia lo spagnolo?''
In questo gruppo rientrano anche le frasi completive (cioè oggettive, soggettive, dichiarative
e interrogative indirette), le quali completano la frase che generalmente le precede.
Il modo congiuntivo viene anche usato nelle proposizioni coordinate correlative. Esse
possono essere introdotte da nessi correlativi costituiti da verbi al congiuntivo come sia...sia,
sia...che, sia che..sia che, sia per..sia per, fosse...fosse, e sia stato...sia stato. (cfr. Serianni,
Castelvecchi 2003: 544)
2.4.1. L’uso del congiuntivo nelle proposizioni oggettive
Nelle proposizioni oggettive il congiuntivo si alterna con altri modi verbali finiti. In queste
proposizioni, il congiuntivo è usato di norma in dipendenza di verbi che esprimono dubbio,
incertezza, desiderio, augurio, speranza e timore, cioè di verbi che rimandano sempre
all’opinione soggettiva di chi parla o scrive. (cfr. Sensini 2009: 267) Dunque, in alcune
proposizioni oggettive il congiuntivo riflette la componente volitiva-potenziale-dubitativa
considerata tradizionalmente caratteristica di questo modo verbale. Le proposizioni oggettive
sono perlopiù introdotte da che, ma possono anche essere introdotte da come + congiuntivo, o
quanto + congiuntivo. Verbi, nomi ed aggettivi che richiedono il congiuntivo dopo la
congiunzione che nelle proposizioni oggettive sono:
7
 Verbi o nomi che esprimono un’opinione (credere, dubitare, immaginare, pensare,
negare; convinzione, credenza, dubbio, idea, impressione ecc.) ''Dubito che le cose
stiano proprio così.''; ''Ho idea che Franca abbia fatto tardi.''
 Verbi o nomi che esprimono un ordine, un atto di volontà, una preghiera, una
richiesta, l’accettazione di qualcosa, un permesso, un impedimento (accettare,
chiedere, decidere, impedire, lasciare; consiglio, norma, ordine, regola, voglia ecc.)
''Il professore ha chiesto che fossimo noi a preparare una relazione su
Michelangelo.''; ''Qui vige la regola che tutti si alzino alle sette.''
 Verbi, nomi o aggettivi che esprimono un sentimento personale, cioè un desiderio,
un timore, un’illusione, un piacere, un dispiacere, una gioia (amare, augurare,
desiderare, dispiacere, fingere; attesa, desiderio, finta, paura, pericolo; ansioso,
attento, felice, impaziente, timoroso ecc.) ''Claudio aspettava che Marcella gli
telefonasse.''; ''La mia speranza è che il biglietto costi poco''; ''I bambini rimasero in
silenzio, timorosi che qualcuno li sgridasse.''
 nelle frasi introdotte da che che precedono la principale, indipendentemente dal tipo di
verbo, nome o aggettivo reggente: ''Che le opere di Verdi ti piacessero, lo sapevo
già.'' (cfr. Patota 2003: 151-155)
8
3. Metodologia
Questa tesina ha svolto l’analisi della presenza del congiuntivo nelle proposizione oggettive,
le quali appartengono alle proposizioni che richiedono il congiuntivo soltanto in alcuni casi.
Perciò è stato interessante osservare quando le oggettive contengono il congiuntivo, nonché
quando le regole per il suo uso in queste proposizioni vengono rispettate o meno. La presenza
del congiuntivo nelle proposizioni oggettive è stata studiata attraverso la lettura della rubrica
Politica del quotidiano italiano Corriere della Sera online. Quanto al linguaggio politico in
Italia, si è passati da una lingua colta, forte ed esclusiva, a una lingua popolaresca, debole ed
inclusiva, cioè si è passati dal paradigma della superiorità a quello del rispecchiamento,
abbassando il livello stilistico del discorso politico a quello medio-basso della lingua
quotidiana.6 Questa tesina si occupa dei testi giornalistici, cioè dell’italiano dei giornali, il
quale è caratterizzato da alcuni elementi tipici come l’uso frequente dello stile nominale,
ellissi, giochi di parole, neologismi, pleonasmi, metafore, metonimie, derivati, composti,
sigle, terminologie dei vari linguaggi settoriali (in questo caso del linguaggio della politica)
ecc. (cfr. D’Achille 2003: 203) Secondo gli archivi storici del Corriere della Sera, si registra
che l’argomento ''congiuntivo'' è stato toccato una media di 10 volte all’anno. Così, il tema del
congiuntivo risulta più gettonato della teoria della relatività, toccata 7 volte all’anno. Dunque,
del congiuntivo si parla spesso e perlopiù vengono discussi la sua eventuale scomparsa,
irreversibile decadenza e gli usi mancati del congiuntivo da parte di personaggi pubblici. (cfr.
Della Valle, Patota 2009: 22) Per quanto riguarda questa tesina, sono stati presi in esame 37
articoli giornalistici sulla politica, contenenti circa 30 000 parole e ci sono stati trovati 100
congiuntivi nelle proposizioni oggettive, un numero non trascurabile se si prende in
considerazione il fatto che il congiuntivo appare anche in molte altre frasi, sia dipendenti che
indipendenti.
6
Cfr. http://www.treccani.it
9
4. Analisi del corpus
Il numero totale degli esempi analizzati in questa tesina è 100, cioè ci sono 100 verbi che
fanno parte di 100 frasi prese in esame e tratte dalla rubrica Politica della versione online del
Corriere della Sera (gli articoli sono stati pubblicati tra il 1 agosto e il 10 dicembre 2015).
Tutti gli esempi sono stati elencati nell’Appendice, dove sono stati evidenziati in grassetto.
Anche i verbi introduttori sono stati evidenziati in grassetto. Gli esempi sono stati analizzati
rispetto al tempo verbale (presente, passato, imperfetto e trapassato) e rispetto alla
congiunzione o al tipo di verbo che introduce la proposizione oggettiva. In più, è stata trattata
l’assenza del congiuntivo in alcune proposizioni oggettive che secondo la norma dovrebbero
contenerlo.
4.1. Il congiuntivo nelle proposizioni oggettive introdotte dalla congiunzione
che
Delle 100 proposizioni prese in esame, 89 (il 89%) sono introdotte dalla congiunzione che +
congiuntivo. Ci sono delle preposizioni che esprimono opinione o dubbio, quelle che
esprimono volontà, desiderio, timore, impedimento o permesso, quelle che esprimono un
sentimento personale e quelle con valore dichiarativo. Tutti questi tipi di proposizioni
oggettive introdotte da che sono stati analizzati nei sottocapitoli seguenti.
4.1.1. Il congiuntivo nelle proposizioni che esprimono opinione o dubbio
Sono stati trovati 37 esempi del congiuntivo (il 37%) che fanno parte delle proposizioni che
esprimono opinione o dubbio. Queste poposizioni sono introdotte da verbi ed espressioni
come pensare, credere, dubitare, immaginare, considerare, essere convinto, avere
l’impressione e simili, come per esempio:
 Pochi mesi fa pensavo che Renzi fosse una risorsa, oggi dico che è pericoloso. CI (CS
5/8/2015)
 Credo che l’alternativa debba essere chiara per chi in Parlamento dovrà scegliere
come comportarsi. CP (CS 14/8/2015)
10
 L’ex ministro del governo Monti ritiene che lo spazio di agibilità politica sia ampio.
CP (CS online del 27/11/2015)
 Non dubitiamo che la nuova legge abbia reintrodotto il delitto in bilancio ma la
giurisprudenza. CPS (CS 1/8/2015)
 Ero convinto che Renzi andasse a sbattere, ma non così presto. CI (CS 29/9/2015)
 Non considero che sia importante indossare uniformi paramilitari con camicie brune o
nere. CP (CS 7/9/2015)
 Avevo sentito Casson e non avevo l’impressione che avesse una percezione negativa
di quello che stava accadendo. CI (CS 23/10/2015)
 Immagino che se ne dicano anche di peggio. CP (CS 30/11/2015)
4.1.2. Il congiuntivo nelle oggettive che esprimono volontà, desiderio, timore,
impedimento o permesso
Ci sono 28 proposizioni (il 28%) che esprimono volontà, desiderio, impedimento o permesso.
Esse sono introdotte da verbi come lasciare, sperare, volere, impedire, aspettarsi, permettere
e simili, come per esempio:
 La Chiesa deve fare la Chiesa lasciando che la politica faccia la politica. CP (CS
14/8/2015)
 Ho sperato che nascesse una leadership in grado da ascoltare diversi punti di vista. CI
(CS 1/8/2015)
 Vorrei che il Pd non perdesse il contatto con i problemi dei cittadini. CI (CS
27/11/2015)
 Bisogna impedire che la politica invada il campo del sindacato. CP (CS 26/10/2015)
 Non ci aspettiamo che qualcuno risolva i problemi al posto nostro. CP (CS
17/9/2015)
 Nel 2008 i ministri delle Finanze hanno avvertito Junker di un debito greco eccessivo,
ma lui ha permesso che aumentasse. CI (CS 13/10/2015)
11
4.1.3. Il congiuntivo nelle oggettive che esprimono un sentimento personale
Le proposizioni oggettive che esprimono un sentimento personale sono 14 (il 14%).
Queste proposizioni sono introdotte da verbi o espressioni come essere contento, essere
preoccupato, temere, avere paura, augurarsi, far piacere e simili, come per esempio:

Sono contento che faccia il regalo a chi dice di volerlo. CP (CS 30/9/2015)

Ero preoccupato che la reazione fosse il muro di gomma. CI (CS 14/8/2015)

Temiamo che dalla Consulta possa arrivare una nuova mazzata per le casse
pubbliche. CP (CS 18/8/2015)

Ma lei, personalmente, ha paura che accada qualcosa. CP (CS 29/11/2015)

Tutti, naturalmente, si augurano che oggi si arrivi a un’intesa. CP (CS 10/9/2015)

Mi fa piacere che a Torino abbia trovato il tempo per incontrare i rom. CPS (CS
13/9/2015)
4.1.4. Il congiuntivo nelle oggettive con valore dichiarativo
Sono stati trovati 3 esempi (il 3%) dell’oggettiva con valore dichiarativo, introdotti da verbi
come dire o pregare, per esempio:
 Dicono che a Brunel i baffoni siano scesi giù di botto. CPS (CS 15/8/2015)
4.1.5. Il congiuntivo nelle oggettive introdotte da che che precedono la proposizione
principale
Ci sono 2 esempi (il 2%) dell’oggettiva introdotta da che che precede la principale, come per
esempio:
 Che la politica si possa fare senza popolo è un’idea assurda. CP (CS 7/10/2015)
12
4.2. Il congiuntivo nelle proposizioni oggettive introdotte dalla congiunzione
come
Sono stati trovati 6 esempi (il 6%) dell’oggettiva introdotta dalla congiunzione come +
congiuntivo, come per esempio:
 Le prime avvisaglie di come la politica fosse pronta a mettere la testa sotto la sabbia
c’erano già state un paio di giorni dopo l’arresto. CI (CS 27/10/2015)
 Siamo responsabili in parte di questi movimenti migratori, spiega ricordando come il
rigetto dello straniero non sia nuovo per i francesi. CP (CS 3/8/2015)
4.3. Il congiuntivo nelle proposizioni oggettive introdotte dalla congiunzione
quanto
Sono stati trovati 5 esempi (il 5%) dell’oggettiva introdotta dalla congiunzione quanto +
congiuntivo, come per esempio:
 Ha capito subito quanto fosse importante avere un appoggio politico. CI (CS
10/12/2015)
 Vediamo quanto per un’Europa sostenibile serva un’Unione piena. CP (CS 5/8/2015)
4.4. L’assenza del congiuntivo nelle proposizioni oggettive che secondo la
norma dovrebbero contenerlo
Sono stati trovati 5 esempi (il 5%) dell’assenza del congiuntivo nelle proposizioni oggettive
che secondo la norma dovrebbero contenerlo. L’uso del indicativo nelle proposizioni che
richiedono il congiuntivo (introdotte da verbi come pensare, ritenere, credere ecc.) serve a
presentare il fatto come certo e indubbio, come per esempio nelle frasi seguenti:

Siamo irritati che il segretario della Cei ha detto il contrario. (CS 5/10/2015)
13

La partita appare tutt’altro che chiusa, ci sono ancora alcune difficoltà ma sui
centri di smistamento pensiamo che si è arrivati ad un’intesa buona. (CS
29/9/2015)
4.5. Presentazione dei dati numerici
1) Proposizioni introdotte dalla congiunzione che (il 89%):
 Proposizioni che esprimono opinione o dubbio (il 37%)
o Introdotte dal verbo pensare (7 esempi)
o Introdotte dal verbo credere (6 esempi)
o Introdotte dal verbo ritenere (8 esempi)
o Introdotte dal verbo dubitare (5 esempi)
o Introdotte da essere convinto (4 esempi)
o Introdotte dal verbo considerare (2 esempi)
o Introdotte dal verbo non sapere (1 esempio)
o Introdotte dal verbo trovare (1 esempio)
o Introdotte dal verbo immaginare (l esempio)
o Introdotte da avere l’impressione (l esempio)
o Introdotte da essere certo (l esempio)
 Proposizioni che esprimono volontà, desiderio, impedimento o permesso (il 28%)
o Introdotte dal verbo sperare (12 esempi)
o Introdotte dal verbo volere (11 esempi)
o Introdotte dal verbo permettere (1 esempio)
o Introdotte dal verbo lasciare (l esempio)
o Introdotte dal verbo impedire (2 esempi)
o Introdotte dal verbo aspettarsi (1 esempio)
 Proposizioni che esprimono un sentimento personale (il 14%)
o Introdotte dal verbo temere (3 esempi)
o Introdotte da avere paura (3 esempi)
o Introdotte da essere preoccupato (1 esempio)
o Introdotte da essere contento (1 esempio)
14
o Introdotte da augurarsi (1 esempio)
o Introdotte da far piacere (1 esempio)
o Introdotte da piacere (2 esempio)
o Introdotte da essere felice (2 esempi)
 Proposizioni con valore dichiarativo (il 3%)
o Introdotte dal verbo pregare (1 esempio)
o Introdotte dal verbo dire (2 esempi)
 Proposizioni introdotte dalla congiunzione che che precedono la precedente (il 2 %)
 L’assenza del congiuntivo nelle proposizioni che dovrebbero contenerlo (il 5%)
o Introdotte dal verbo ritenere (1 esempio)
o Introdotte dal verbo pensare (1 esempio)
o Introdotte dal verbo credere (1 esempio)
o Introdotte da far piacere (1 esempio)
o Introdotte da essere irritati (l esempio)
2) Proposizioni introdotte dalla congiunzione come (il 6%)
3) Proposizioni introdotte dalla congiunzione quanto (il 5%)
Va notato che il congiuntivo presente, il tempo che si riferisce al momento in cui si parla o in
cui si scrive, è il tempo più frequente. Questo fatto non sorprende visto che i quotidiani
trattano perlopiù l’attualità. Il congiuntivo presente appare nel 61% dei casi ed è seguito dal
congiuntivo imperfetto, il quale appare nel 25% dei casi. Il congiuntivo passato appare nel 9%
degli esempi, mentre nessuna delle 100 frasi trattate contiene il congiuntivo trapassato. Il 5%
degli esempi sono proposizioni che non contengono il congiuntivo anche se lo dovrebbero
contenere secondo la norma.
15
5. Conclusione
Grazie all’analisi svolta delle frasi tratte dal Corriere della Sera, si può concludere che il
congiuntivo appare frequentemente nelle proposizioni oggettive visto che ci sono molti verbi,
aggettivi e nomi che ne hanno bisogno, e in tal modo arricchisce la lingua italiana. Questa
tesina ha svolto l’analisi sul congiuntivo considerato dal punto di vista tra norma e uso. Gli
esempi del congiuntivo trovati nel Corriere della Sera presi in esame appaiono nelle
proposizioni oggettive che ne richiedono l’uso secondo le regole grammaticali elencate nella
parte teorica della tesina. L’analisi delle frasi tratte da questo quotidiano italiano, che sono
esempi della lingua viva e attuale, è stata importante per rivelare quanto il congiuntivo sia
importante per il funzionamento naturale della lingua italiana. Dall’analisi svolta risulta che il
congiuntivo appare perlopiù nelle oggettive che esprimono opinione o dubbio. Seguono quelle
che esprimono volontà, desiderio, impedimento o permesso e poi quelle che esprimono un
sentimento personale. Il congiuntivo appare più frequentemente nelle oggettive introdotte da
come che in quelle introdotte da quando. Il congiuntivo è meno frequente nelle oggettive con
valore dichiarativo e in quelle introdotte da che che precedono la principale.
Poiché i quotidiani trattano perlopiù la quotidianità, tra i tempi del conguintivo il congiuntivo
presente è il più frequente. Sono, però, presenti anche gli altri tempi del congiuntivo, richiesti
dalla concordanza dei tempi verbali. Segue il congiuntivo imperfetto, spesso richiesto
dall’attrazione dei modi e tempi verbali, e poi il congiuntivo passato. Nessuna delle 100 frasi
contiene il congiuntivo trapassato.
Pur essendo a volte sostituito dal modo indicativo per sottolineare la certezza di un fatto, il
modo congiuntivo è ancora assai vivo e si può supporre che continuerà ad esserlo a causa del
fatto che ci sono molti verbi, espressioni e congiunzioni che non possono farne a meno,
rendendo così improbabile la sua completa scomparsa. In uno dei testi dedicati
esclusivamente al congiuntivo, Della Valle e Patota scrivono che “sebbene il congiuntivo non
sia morto e gli errori relativi al suo uso non siano molto frequenti, da ogni parte d’Italia si
levano lamenti per la sua fine imminente o immanente. Il motivo per cui questo succede è il
fatto che alle decine, centinaia di congiuntivi che molti adoperano normalmente e
adeguatamente nessuno fa caso, mentre anche un solo congiuntivo sbagliato o mancato fa
rumore. Ma per fortuna, il congiuntivo non scricchiola sotto il peso dell’indicativo, che per
molti ne minaccerebbe la sopravvivenza.” (Della Valle, Patota 2009: 55)
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6. Riferimenti
a) Bibliografia
 D’Achille, P. (2003). L’italiano contemporaneo. Bologna: Il Mulino Itinerari.
 Della Valle, V.; Patota, G. (2009). Viva il congiuntivo! Milano: Sperling & Kupfer. .
 Patota, G. (2003). Grammatica di riferimento della lingua italiana per stranieri.
Firenze: Le Monnier.
 Sensini, M. (2009). La grammatica della lingua italiana. Milano: Mondadori.
 Serianni, L.; Castelvecchi, A. (2003). Grammatica italiana: Italiano comune e lingua
letteraria. Roma: UTET Università.
 Trifone, P.; Palermo, M. (2007). Grammatica italiana di base. Bologna: Zanichelli.
b) Sitografia
 http://www.treccani.it/ (il 12 dicembre 2015)
 Corriere della Sera online, rubrica Politica (dal 1 agosto al 10 dicembre 2015)
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7. Appendice
 Ma io, come tutti gli italiani, non so neppure che cosa sia. CP (CS 30/11/2015)
 Voi pensavate che la classe politica fosse tutta da buttare. CI (CS 27/9/2015)
 Ma, è il ragionamento che fa l’inquilino di Palazzo Chigi con i suoi, se quelli che
vogliono spiantarmi pensano che questa sia la strada, allora... CP (CS 5/8/2015)
 Pochi mesi fa pensavo che Renzi fosse una risorsa, oggi dico che è pericoloso. CI (CS
5/8/2015)
 Certo, sarebbe assurdo pensare che loro non ridano. CP (CS 1/8/2015)
 Claudio Giardiello scaricò un intero caricatore e tutta la rabbia contro chi pensava che
fosse la ''causa di tutte le ingiustizie subite''. CI (CS 13/9/2015)
 Nessuno penserebbe che nel 2015, negli Stati Uniti, le donne abbiano la necessità di
lottare per l’uguaglianza di fronte alla legge, eppure siamo esattamente a questo punto.
CP (CS 29/9/2015)
 Parte della sinistra ha pensato che quelle radici volesse tagliarle del tutto e si è
allontanata. CI (CS 11/8/2015)
 Fermo restando che non esistono ricette miracolose, non credo che sia mio compito
indicare alla politica le scelte da compiere. CP (CS 23/10/2015)
 Chi crede che le ripetute minacce del Califfo contro Roma o che le immagini di San
Pietro su cui sventolano le bandiere dello Stato Islamico, siano scherzi, boutade, non
ha capito nulla. CP (CS 13/10/2015)
 In pochi avrebbero creduto che la riforma pensioni del governo Renzi potesse
passare alla storia come quella che avrebbe regalato ai cittadini, tutti, equità e
giustizia. CP (CS 7/10/2015)
 Scaricare la sconfitta su Casson può consolare qualcuno ma credo che sia ingeneroso.
CP (CS 5/8/2015)
 Credo che egli abbia detto ''Farò Renzi''. CPS (CS 17/10/2015)
 Credo che l’alternativa debba essere chiara per chi in Parlamento dovrà scegliere
come comportarsi. CP (CS 14/8/2015)
 L’ex ministro del governo Monti ritiene che lo spazio di agibilità politica sia ampio.
CP (CS 27/11/2015)
 La maggioranza degli intervistati ritiene che non rappresentino giovani e precari. CP
(CS 15/10/2015)
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 Riteneva inevitabile che si creassero situazioni di disperazione. CI (CS 1/8/2015)
 Non ritengo che, a garantirle, debba essere lo Stato. CP (CS 13/10/2015)
 Probabilmente non ha torto quando ritiene che dal punto di vista strettamente
economico le possibilità di raggiungere un compromesso siano di fatto nulle. CP (CS
9/8/2015)
 Quanto agli attuali rapporti tra Russia e Occidente, ritengo che occorra comprendere
e tendere verso certi obiettivi. CP (CS 7/10/2015)
 Ritengo inaccettabile che tre presidenti francesi siano stati intercettati persino nelle
loro conversazioni private. CPS (CS 27/11/2015)
 Può anche solo dubitare che quanto ha letto non corrisponda a verità. CP (CS
29/9/2015)
 Dubito che abbia legittimità politica per indicare figure di guida. CP (CS 17/10/2015)
 Però dubito fortemente che ciò sia possibile. CP (CS 30/10/2015)
 Ma possiamo ragionevolmente dubitare che frequentare i talk show di ogni risma
affidando i propri messaggi politici a Barbara D’Urso sia il modo migliore per
sostenere l’azione di governo. CP (CS 9/8/2015)
 Non dubitiamo che la nuova legge abbia reintrodotto il delitto in bilancio ma la
giurisprudenza. CPS (CS 1/8/2015)
 Ero convinto che Renzi andasse a sbattere, ma non così presto. CI (CS 29/9/2015)
 Il vecchio Jorge era convinto che da quel libro potesse nascere l'aspirazione a
distruggere la morte attraverso l’affrancamento dalla paura. CI (CS 9/8/2015)
 Lui è convinto che la minoranza del Pd debba tenere sempre aperto il dialogo con il
premier segretario. CP (CS 13/10/2015)
 Sono convinto che altri parlamentari abbiano ceduto, solo che non siamo stati capaci
di accertarlo. CPS (CS 27/11/2015)
 Troverei del tutto ragionevole che venisse anche lui interpellato in qualità di
competente. CI (CS 5/10/2015)
 Considero normale che il relatore della legge di Stabilità sottoscriva gli emendamenti
frutto di accordo di maggioranza. CP (CS 30/10/2015)
 Non considero che sia importante indossare uniformi paramilitari con camicie brune o
nere. CP (CS 7/9/2015)
 Avevo sentito Casson e non avevo l’impressione che avesse una percezione negativa
di quello che stava accadendo. CI (CS 23/10/2015)
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 La mossa di Tsipras ha avuto l’effetto di smuovere le acque, ma nessuno è certo che
basti a quadrare il cerchio. CP (CS 5/8/2015)
 Immagino che se ne dicano anche di peggio. CP (CS 30/11/2015)
 La Chiesa deve fare la Chiesa lasciando che la politica faccia la politica. CP (CS
14/8/2015)
 Non è la prima volta che si fa confusione sui numeri, ma spero che sia l’ultima. CP
(CS 30/8/2015)
 Spero che Lei invece abbia capito che ai cittadini non importa niente di voi. CPS (CS
16/9/2015)
 Speriamo che il suo richiamo alla pace - ha affermato Ortega − si estenda non solo
agli alti livelli politici. CP (CS 20/9/2015)
 Spero che Quagliariello se ne porti via un bel po’. CP (CS 14/10/2015)
 Spero che Marino non ritiri le dimissioni. CP (CS 26/10/2015)
 Speriamo che non faccia più né il giornalista né il politico. CP (CS 5/11/2015)
 Speriamo che non si italianizzino mai troppo i nuovi arrivati. CP (CS 24/11/2015)
 La sinistra spera che l’esito infelice delle Comunali convinca il premier a ripensare la
legge elettorale. CP (CS 5/8/2015)
 Spero che Felice non chiuda con l’esperienza politica perché di lui abbiamo bisogno
in commissione giustizia. CP (CS 17/10/2015)
 I vertici del Pd sperano che Fassino smentisca il proposito di limitarsi a un solo
mandato. CP (CS 13/9/2015)
 Ho sperato che nascesse una leadership in grado da ascoltare diversi punti di vista. CI
(CS 1/8/2015)
 Non bisogna far finta di niente, sperare che passi. CP (CS 3/9/2015)
 Vorrei tanto che ci fosse arrivata per meriti! CI (CS 27/10/2015)
 Vorrei che fosse tranquillo non voglio una seconda chance. CI (CS 11/9/2015)
 Vorrei che il Pd non perdesse il contatto con i problemi dei cittadini. CI (CS
27/11/2015)
 Vorrei solo che combattesse fino all’ultimo con onore. CI (CS 29/9/2015)
 Vorrei che rimanesse. Ma non trattengo nessuno. CI (CS 7/10/2015)
 Vorrei che non accadessero ancora certe cose. CI (CS 13/10/2015)
 Se si cambiano i piloti in corsa vorrei che qualcuno spieghi il perché agli azionisti. CP
(CS 23/10/2015)
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 Bene, ora però deve spiegare cosa vuole che essi facciano, cioè dare loro un mandato
preciso. CP (CS 24/11/2015)
 Vorremmo che ognuno si assuma la propria parte di colpa, altrimenti il sogno
europeo evapora. CP (CS 23/10/2015)
 Vogliamo che il sistema elettorale la premi. CP (CS 30/10/2015)
 Noi tutti vogliamo invece che l’Italia viva. CP (CS 11/8/2015)
 Bisogna impedire che la politica invada il campo del sindacato. CP (CS 26/10/2015)
 Per Vienna fu una occasione per impedire che la Serbia divenisse una minaccia alla
presenza dell’Austria. CI (CS 5/8/2015)
 Non ci aspettiamo che qualcuno risolva i problemi al posto nostro. CP (CS
17/9/2015)
 Nel 2008 i ministri delle Finanze hanno avvertito Junker di un debito greco eccessivo,
ma lui ha permesso che aumentasse. CI (CS 13/10/2015)
 Sono contento che faccia il regalo a chi dice di volerlo. CP (CS 30/9/2015)
 Ero preoccupato che la reazione fosse il muro di gomma. CI (CS 14/8/2015)
 Dopo la decisione della Francia di tenere chiusa la frontiera di Ventimiglia, temiamo
fortemente che anche Germania e Austria possano prendere analoghi provvedimenti,
addirittura sospendere Schengen. CP (CS 5/8/2015)
 Perché un industriale dovrebbe temere che si sappia in giro il suo sostegno a questo o
quel candidato? CP (CS 21/9/2015)
 Temiamo che dalla Consulta possa arrivare una nuova mazzata per le casse pubbliche.
CP (CS 18/8/2015)
 Ho paura che lei non la consideri una cosa bella. CP (CS 7/9/2015)
 Ma lei, personalmente, ha paura che accada qualcosa. CP (CS 39/11/2015)
 Tutti, naturalmente, si augurano che oggi si arrivi a un’intesa. CP (CS 10/9/2015)
 Mi fa piacere che a Torino abbia trovato il tempo per incontrare i rom. CPS (CS
13/9/2015)
 Mi piacerebbe che ci fosse anche il Pd tutto unito. CI (CS 17/9/2015)
 Vedo con piacere che il documento provi a rispondere alla crisi di Atene. CP (CS
5/8/2015)
 Io non mi auguro affatto che Verdini lasci il partito. CP (CS 3/8/2015)
 Sono felice che finalmente anche il premier si interessi di Roma. CP (CS 1/8/2015)
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 Sono felice che la mia prima visita all’estero dopo la firma dell’accordo nucleare sia
in Italia. CP (CS 12/11/2015)
 Si strappavano la divisa e ci pregavamo che dessimo loro degli abiti civili. CI (CS
18/8/2015)
 Eppure non dico che sia la strada migliore. CP (CS 29/9/2015)
 Dicono che a Brunel i baffoni siano scesi giù di botto. CPS (CS 15/8/2015)
 Che la politica si possa fare senza popolo è un’idea assurda. CP (CS 7/10/2015)
 Che si tratti di un caso, dice, lo intuiamo tutti. CP (CS 27/10/2015)
 Le prime avvisaglie di come la politica fosse pronta a mettere la testa sotto la sabbia
c’erano già state un paio di giorni dopo l’arresto. CI (CS 27/10/2015)
 Siamo responsabili in parte di questi movimenti migratori, spiega ricordando come il
rigetto dello straniero non sia nuovo per i francesi. CP (CS 3/8/2015)
 Non ha mai spiegato come sia riuscito a entrare in Tribunale. CPS (CS 1/8/2015)
 Il Cavaliere dice: Non capisco come possa essere nata una simile ipotesi. CP
(13/9/2015)
 Un paio di raid sono falliti, ribadendo come sia complicato sottrarre una persona nelle
mani dei mujaheddin. CP (CS 5/8/2015)
 Ricordiamo come addirittura un assicurato su sei abbia cambiato compagnia. CPS
(CS 12/11/2015)
 Non so se mi sentii un po’ disertore. Criticava Pasolini, schierato invece con gli agenti:
una evidente civetteria, prova di quanto fosse debole ancora, nel mio paese, la
percezione del livello della lotta in campo in Europa. CI (CS 28/9/2015)
 Ha capito subito quanto fosse importante avere un appoggio politico. CI (CS
10/12/2015)
 Vediamo quanto per un’Europa sostenibile serva un’Unione piena. CP (CS 5/8/2015)
 Dobbiamo tenere in mente quanto sia necessario entrare a far parte della Nato e
dell’Unione Europea. CP (CS 12/11/2015)
 È necessario sottolineare quanto sia importante non tradire lo spirito iniziale. CP (CS
14/8/2015)
 Mi fa piacere che almeno una ammissione l’ha fatta. (CS 9/9/2015)
 Siamo irritati che il segretario della Cei ha detto il contrario. (CS 5/10/2015)
 Ritengo che almeno tre dei cinque del direttorio si sono presi la scena. (CS
17/10/2015)
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 La partita appare tutt’altro che chiusa, ci sono ancora alcune difficoltà ma sui centri di
smistamento pensiamo che si è arrivati ad un’intesa buona. (CS 29/9/2015)
 Ciò che più mi amareggia è che bisognerebbe prima averli letti questi libri e credo che
non tutti l’hanno fatto. (CS 13/10/2015)
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L`USO DEL CONGIUNTIVO NELLE PROPOSIZIONI OGGETTIVE