Introduzione La materia è una grandezza fisicamente osservabile, che si ritrova nell'universo sottoforma solida, liquida o gassosa o sotto altre forme più rare sulla Terra ma molto comuni nell'universo come il plasma . La materia, è noto, è costituita da alcune componenti sempre più piccole: prima le molecole, poi gli atomi , con elettroni , protoni e neutroni , e gli elementi quantistici. Le interazioni tra questi elementi, costituenti della materia, sono regolate da quattro forze che ipotizziamo sempre valide in qualsiasi punto dell'universo. Può sembrare una ipotesi molto forte, ma del resto a pensarci bene non lo è. Abbiamo imparato che la Terra, di per sé, non ha nulla di speciale rispetto ad altri pianeti che possono esistere nella nostra Galassia, che del resto non ha nulla di particolare rispetto alle altre galassie . Visto che di particolare non c'è niente, ne segue che non c'è motivo per il quale le leggi fisiche che valgono da noi non siano valide altrove. Del resto, fin dove l'occhio umano è potuto arrivare, il riscontro è stato positivo. Scrollato di dosso questo dubbio, possiamo affermare che le forze che regolano le interazioni sono la forza gravitazionale, la forza elettromagnetica, la forza nucleare forte e la forza nucleare debole. A dire il vero, l'evoluzione dell'universo sta spingendo verso l'ipotesi che esista una quinta forza in grado di opporsi alla gravità. Il motivo sta nel fatto che l'universo si sta espandendo in maniera accelerata, mentre le masse - esercitando attrazione gravitazionale - dovrebbero indurre perlomeno ad una riduzione della velocità. Forza Gravitazionale La forza gravitazionale fu introdotta da Newton a livello teorico con la Legge di Gravitazione Universale, per la quale due corpi si attraggono in maniera direttamente proporzionale rispetto alle loro masse ed inversamente proporzionale rispetto al quadrato della loro distanza. Newton non seppe spiegare il motivo per il quale questa forza, che tra le quattro è la più debole, riesce ad influenzare un altro corpo senza toccarlo, ma a questo penso Einstein parlando di universo curvato dalle masse. Anche nella legge di Newton, il rapporto tra i fattori che influenzano la gravità (masse e quadrato della distanza) è moltiplicato per una costante G (detta costante gravitazionale) che, calcolata in via sperimentale, è fissa in ogni punto dell'universo, proprio per l'ipotesi avanzata come preambolo. La forza gravitazionale si manifesta sempre come forza attrattiva: i due corpi non si respingono mai a causa della gravità ma tendono sempre ad unirsi. Forza Elettromagnetica A lungo si è ipotizzato che elettricità e magnetismo fossero forze separate, e fu Maxwell a capire che in realtà sono due diversi aspetti di un'unica forza che è la forza elettromagnetica. Questa forza fu scoperta nell'Ottocento ed è tale per cui due cariche elettriche si attraggono o si respingono con una forza 1 direttamente proporzionale al prodotto delle loro cariche ed inversamente proporzionale al quadrato della loro distanza. Attrazione o repulsione dipendono dal segno della carica: due cariche con lo stesso segno si respingono, mentre due cariche con segno diverso si attraggono. Inoltre, una corrente elettrica produce un campo magnetico, così come un campo magnetico produce una corrente in un conduttore (e qui sta il legame tra le due forze, tale per cui sono esprimibili come diversi aspetti di una forza unica). Forza Nucleare Forte La forza nucleare forte è quella che riesce a tenere uniti, in un nucleo atomico, più protoni. I protoni, con carica positiva, dovrebbero respingersi a causa della forza elettromagnetica ed invece restano nello stesso nucleo. Dal momento che questi protoni sono dotati di massa, si potrebbe pensare che se restano uniti è perché l'attrazione gravitazionale dovuta alla loro massa è più forte rispetto alla repulsione elettrica cui sono soggetti, ed invece la gravità è inferiore di 10-39 volte rispetto alla repulsione. Questa forza che riesce a fare da collante è la forza nucleare forte, ma c'è un limite che è scritto proprio nel suo nome: nucleare. Infatti, questa forza si esercita esclusivamente a distanze che non superano il raggio di un nucleo atomico, cioè 10-13 centimetri. Forza Nucleare Debole La forza nucleare debole, o interazione debole, è la responsabile del decadimento beta dei nuclei atomici, associato alla loro radioattività, per il quale un neutrone si trasforma in un protone o viceversa, con emissione di elettroni (radiazione beta) e neutrini . In pratica, il nucleo mantiene la stessa massa ma la carica cresce di una unità dando vita all'elemento successivo con riferimento alla tabella degli elementi di Mendeleyev, dal momento che è la carica del nucleo a determinare le caratteristiche chimiche di un elemento. Se ad essere emesso non è un elettrone ma un positrone (equivalente dell'elettrone ma con carica positiva anziché negativa), il nucleo dà vita all'elemento che nella tabella di Mendeleyev lo precede. L'elettrone o il positrone che vengono emessi non hanno una energia tale da compensare la differenza tra l'energia che il nucleo aveva prima del decadimento e quella che ha dopo. In pratica, il nucleo ha perso più energia rispetto a quella dell'elettrone (o positrone) espulso. Il principio di conservazione dell'energia ci dice che da qualche parte l'energia deve essere andata, sfruttando qualcosa che abbia una massa quasi nulla. Pauli e Fermi scoprirono che questa particella che viene espulsa insieme all'elettrone è il neutrino. 2