Programmazione raccolta di
sangue e plasma, autorizzazioni
sedi, tracciabilità
Alessandro Formentini
CRCC Cavriago 13/01/2007
Obiettivi Europei
• Sicurezza della catena trasfusionale
• Autosufficienza attraverso la
donazione volontaria e non
remunerata
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Raccomandazioni Europee
•
•
•
•
Raccomandazione R (95) 15
Raccomandazione R 98/463/CE
Raccomandazione 2002/11
Raccomandazione 2004/18
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Direttive Europee
•
•
Direttiva 2001/83/CE
Direttiva 2002/98/CE *
3 Direttive Europee dettano norme
attuative della 2002/98/CE:
1. Direttiva 2004/33/CE **
2. Direttiva 2005/61/CE
3. Direttiva 2005/62/CE
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Legislazione Italiana
• Legge 219/2005
• Decreto Legislativo 191/05 *
• Decreti Ministeriali 3/3/2005 **
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Nel 2005
Decreto 3/3/2005 Idoneità
del donatore
Decreto 19/8/2005 Norme di qualità e
sicurezza per la raccolta, controllo,
lavorazione,conservazione, distribuzione
del sangue
Legge 219 del 21/10/2005 Nuova
legge sulle attività trasfusionali
Decreto 3/3/2005
Caratteristiche e modalità
per la donazione
Direttiva 2005/61/CE su
rintracciabilità ed emovigilanza
Direttiva 2005/62/CE su sistema
di qualità
Piano sangue e plasma Regionale
triennio 2005/2007
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Problemi urgenti da affrontare
•
•
•
•
•
Sistema qualità
Accreditamento
Qualificazione del personale
Tracciabilità
Informatizzazione
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Quali i punti di forza
• La consapevolezza che l’Emilia-Romagna è
all’eccellenza tra le Regioni Italiane per quanto
riguarda la gestione della risorsa sangue
• La necessità e la consapevolezza di essere un
sistema sangue regionale che coinvolge il piano
associativo (Associazioni di Volontariato), il piano
tecnico (SIMT), il piano gestionaleamministrativo (Regione, CRCC) indirizzati
tramite organi politici (CRAT) in cui sono
rappresentati tutti i protagonisti
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Tracciabilità.
Progetto di dotazione alla raccolta
di bilance informatizzate
• Fotografia della situazione attuale
• Valutazione delle necessità
• Condivisione e decisione dei criteri da richiedere
per rispondere alle necessità
1) presenza nel Punto di Raccolta dei requisiti
necessari per ottenere l’Autorizzazione
(soprattutto Strutturale)
2) Economicità di gestione considerata in almeno
500/prelievi/anno per Punto di Raccolta
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Valutazione economica:
dati
• Spesa prevista: € 1000000
• Bilance richieste: 637
di cui:
Raccolta Associativa
bilance 598 € 938000
Raccolta Pubblica
bilance 39
€ 62000
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Valutazione economica
problemi
• Risorse limitate
• Impegno morale ad utilizzare al meglio le
risorse
• Valutazione dei costi di ammortamento
delle bilance
Differenze che vanno (in Sedi che rispondono
ai requisiti richiesti) da 0,50-0,80 € per
donazione per 8 anni a 4,50 € per donazione per
8 anni
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Perché queste differenze?
A causa di organizzazioni differenti!
150 prelievi a seduta di prelievo per 4 sedute
festive annuali con 10 lettini hanno un
ammortamento altissimo.
20 prelievi a seduta di prelievo per 45 sedute
feriali e festive annuali con 4 lettini hanno
un ammortamento economico
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Problemi
• Le risorse economiche limitate. Per problemi organizzativi
e di economicità si sta andando verso le Aree Vaste
• La non autosufficienza di plasma per cui siamo ancora
dipendenti in parte dall’estero per i plasmaderivati
• La raggiunta autosufficienza di globuli rossi (traguardo per
ora raggiunto e da non mettere a rischio in nessun
momento)
• Alcune disomogeneità rispetto agli standard definiti per la
raccolta (nella selezione del donatore; nella frequenza delle
donazioni di plasma)
• La qualificazione del Personale addetto alla Raccolta
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Obiettivi 1°
• Utilizzare al meglio le Strutture deputate alla
raccolta di plasma
• Riconvertire una parte di donazioni da sangue
intero all’aferesi
• Programmare la raccolta per ottenere maggiore
plasma di alta qualità (plasma di tipo B preparato
entro le 6 ore dal prelievo)
• Utilizzare standard uniformi sul territorio
regionale per quanto riguarda: selezione dei
donatori, frequenza delle donazioni di plasma
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Obiettivi 2°
• Aumentare il numero dei donatori e
diminuire la frequenza delle donazioni (per
avere gli stessi numeri con una base
donazionale maggiore che risponda al
ricambio fisiologico dei donatori)
• Tenere alta la guardia perché basta poco per
ritornare in situazione di criticità
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Obiettivi 3°
• Fornire maggiori opportunità di scelta ai donatori
proponendo maggiori occasioni di donazione (in
un minor numero di strutture, favorendo
aggregazioni di strutture) (meno sedi ma più
giorni di apertura)
• Valutare l’opportunità di costituire una sorta di
Agenzia Regionale che organizzi in maniera più
stabile il Personale addetto alla Raccolta
favorendo la continuità di attività per Operatori
più utilizzati (meglio addestrati, meglio aggiornati,
più coinvolti, meno precari)
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Le 3 E della raccolta
• Efficacia
• Efficienza
• Economicità
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Un augurio ed una certezza
• Mantenere un cuore antico
• Operare con modalità
all’avanguardia
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Grazie
dell’attenzione
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