NURSING UP M A G A Z I N E Periodico della professione infermieristica edito da Nursing Up - Il Sindacato degli Infermieri Italiani SPECIALE COMPETENZE INFERMIERISTICHE MINISTERO E REGIONI VOGLIONO IMPLEMENTARE LE COMPETENZE DEGLI INFERMIERI Il provvedimento in itinere amplierebbe le competenze con risvolti anche sulla formazione. Per il Nursing Up IL PROVVEDIMENTO PRESENTA NUMEROSE CRITICITÀ BISOGNA PONDERARLO CON MOLTA ATTENZIONE ... ALL’INTERNO LE PROPOSTE SULLE QUALI IL NOSTRO SINDACATO DISCUTE AI TAVOLI MINISTERIALI. Questa è una infermiera alle prese con le preoccupazioni quotidiane Questa è una infermiera iscritta al Nursing Up UP 2012 PROGRAMMA ASSICURATIVO NURSING NURSING UP ha deciso di investire sulla serenità dei propri associati, con un insieme di coperture assicurative di assoluta eccellenza. ONALE COPERTUR A RCT PROFESSI AMBITO COPERTUR A LEGALE IN PENALE AMBITO COPERTUR A LEGALE INE NEI AMMINIST RATIVO L’AZIENDA CON RAPPORTI RCT DELLA VITA PRIVATA E TRAINO SOCCORSO STRADALE ITO TUTELA LEGALE NELL’AMB DELLA VITA PRIVATA il Per maggiori informazioni, sfoglia up.it magazine o visita il sito www.nursing ...e quando sei a casa quando sei al lavoro... NESSUN ALTRO SINDACATO TI OFFRE TANTO! L'UNIVERSITÀ HA CERTIFICATO LE COMPETENZE DEI NOSTRI SINDACALISTI Un master in Diritto Sindacale per difendere meglio i nostri iscritti, è anche questa la vera differenza tra noi e gli altri. Diplomi Universitari degli infermieri Pubblicato il Decreto di equiparazione con le Lauree di primo livello. PROGRAMMA DI PROTEZIONE E TUTELA ASSICURATIVA VALIDO PER L'ANNO 2012 NOVITÀ ESCLUSIVE SULLE COPERTURE ASSICURATIVE massimali RCT professionale e vita privata elevati a 2.200.000,00... ... e tante altre novità, leggile all’interno! Collegati al portale del sindacato (www.nursingup.it) per accedere alla sezione “Prima Fila Nursing Up”, dedicata ai servizi ed alle agevolazioni riservate solo agli iscritti del sindacato. Nursing Up - via Carlo Conti Rossini 26 00147 Roma - telefono 065123395 www.nursingup.it - Periodico trimestrale - Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento postale - D.L.353/2003 (conv. in L.27/02/2004 n.46), art.1, comma 2 - DCB Vicenza - Reg. Trib. Vicenza n. 1069 del 4/12/2003 » » 3 E 4 MAGGIO 2012 anno 9 numero 2 aprile-giugno 2012 UN MASTER DEDICATO SOLO A TE CHE SEI NOSTRO ISCRITTO!!! 3 e 4 MAGGIO 2012: L’UNIVERSITÀ HA CERTIFICATO LE COMPETENZE DEI NOSTRI SINDACALISTI. Un master in Diritto Sindacale, la vera differenza tra noi e gli altri. La nostra strategia per difenderti nel modo migliore. Centinaia di nostri sindacalisti provenienti da tutta Italia stanno conseguendo il Master in Diritto Sindacale voluto dal Nursing Up per i propri rappresentanti e realizzato da un primario Ateneo Italiano. Con il conseguimento del Master del valore di 60 CFU i nostri rappresentanti vedranno formalmente certificata la loro preparazione in diritto sindacale. UN ESERCITO DI PROFESSIONISTI FORMATI PER LA TUA MIGLIORE DIFESA Si tratta di un'ulteriore garanzia nei tuoi confronti, un dovere per il nostro sindacato che ha deciso di affidare la difesa dei propri iscritti nelle mani di sindacalisti con la massima preparazione nella materia, perché vogliamo per te una tutela concreta e perché il Nursing Up promuove le conoscenze e la competenza di quelli che sono chiamati a difenderti. TUTTO QUESTO E TANTO ALTRO ANCORA PERCHÈ VOGLIAMO CONTINUARE A MERITARE LA TUA FIDUCIA. Leggi la lettera che il nostro Presidente ha rivolto ai sindacalisti per questa particolare occasione. Sindacalisti del Nursing Up, dopo la discussione della tesi, esibiscono con fierezza il documento conseguito del Master in Diritto Sindacale. MODULO RICHIESTA DI CANCELLAZIONE DAI DESTINATARI DEL PERIODICO NURSING UP MAGAZINE Il sottoscritto ____________________ Indirizzo al quale riceve il Nursing Up Magazine: _______________________________ _______________________________ _______________________________ DICHIARA DI NON VOLER RICEVERE ULTERIORI COPIE DEL PERIODICO IN QUESTIONE Luogo e Data: ___________________ Firma: _________________________ Comunicazione ai destinatari del NURSING UP MAGAZINE ai sensi dell'Art 13 D.Lgs 196/2003 Egregio collega, questa copia del Nursing Up Magazine le viene trasmessa al domicilio in via sperimentale, cosa che si ripeterà di trimestre in trimestre. L’indirizzo di destinazione è quello che lei stesso ha comunicato al momento dell’iscrizione al sindacato. Purtroppo esistono notevoli difficoltà, non dovute alla nostra volontà, che non ci permettono di monitorare con assoluta precisione le iscrizioni e le cancellazioni al sindacato che si sono verificate nel tempo, ciò è dovuto ai ritardi con i quali le aziende comunicano i dati associativi ma anche al fatto che non sempre i professionisti comunicano al sindacato la loro intervenuta cancellazione. Potrebbe accadere quindi che lei riceva regolarmente questa copia del Nursing Up Magazine pur non essendo iscritto alla nostra organizzazione, in tal caso, e qualora per ogni altro motivo, pur essendo iscritto, lei non desideri più ricevere copie del periodico, la preghiamo di compilare il modulo sottostante e trasmetterlo via fax al numero verde gratuito 800 95 95 29, provvederemo immediatamente a cancellarla dalla lista dei destinatari. I dati sono utilizzati dall’Associazione Nazionale Sindacato Professionisti Sanitari della Funzione Infermieristica Nursing Up solo ai fini di trasmissione del periodico Nursing Up Magazine e per le eventuali informazioni a carattere professionale, ciò anche con strumenti informatici, e non saranno comunicati a terzi (salvo che agli incaricati della produzione ed etichettatura del periodico e alle poste italiane che curano la spedizione). Può in ogni momento accedere ai dati, opporsi al loro trattamento o chiedere di integrarli, rettificarli o cancellarli, rivolgendosi al legale rappresentante pro-tempore del Nursing Up Via Carlo Conti Rossini, 26 - 00147 Roma. Grazie per l’attenzione AI RAPPRESENTANTI DEL NURSING UP ISCRITTI AL MASTER IN DIRITTO SINDACALE Caro collega, hai appena sostenuto o sosterrai in questi giorni la discussione della tesi relativa al MASTER IN DIRITTO SINDACALE, il percorso Universitario voluto dal Nursing Up per promuovere, attraverso l’implementazione delle tue conoscenze, la migliore difesa possibile dei propri iscritti. Salvo prova contraria, siamo l’unico sindacato infermieristico che può accreditarsi il vanto di aver formato un numero così grande di sindacalisti in Università dedicandogli un vero e proprio Master di Primo livello. Ancora una volta abbiamo dimostrato con i fatti, ed oltre qualsiasi retorica o demagogia, le nostre capacità, quelle che ci hanno consentito di costruire un solido muro fatto di competenza e non di parole. Nursing Up ha puntato alla valorizzazione delle tue conoscenze con un percorso di indubbio spessore atto a potenziare quella competenza fondamentale che deve essere alla base del lavoro del maggior numero dei nostri sindacalisti. L’attività didattica realizzata dall’Ateneo è stata svolta da docenti universitari, scelti tra i massimi esperti in materie giuridiche, economiche e sociologiche, ma anche da docenti di business schools, consulenti, testimoni aziendali e responsabili di agenzie di rappresentanza negoziale scelti fra i più affermati in ambito privato e pubblico, con specifiche competenze nell’area della gestione e sviluppo delle risorse umane e del diritto sindacale. QUESTO È UN MOMENTO STORICO, il nostro sindacato ha deciso di affidare la difesa degli infermieri nelle mani di sindacalisti con la massima competenza nella materia, d'altronde, il continuo incremento degli iscritti sul territorio nazionale, a palese dispetto dei nostri delatori, ci premia ogni giorno del lavoro svolto. In qualità di Presidente ho fermamente creduto in questo progetto che ha visto il corposo impegno del sindacato SOPRATTUTTO sotto il profilo economico (considerati i costi) e che vede finalmente certificate a livello accademico le tue competenze. Per questo sono fiero di tutti voi, convinto che questa peculiare caratteristica sia proprio QUELLA CHA DA SEMPRE CI CONTRADISTINGUE DAGLI ALTRI. In bocca al lupo dunque, per i tuoi esami, se devi ancora sostenerli, auguri infiniti invece per il tuo lavoro da sindacalista del Nursing Up se mentre io scrivo tu ha già acquisito il tuo sospirato Master. Lunga vita al Nursing Up! Il Presidente, Antonio De Palma 2 UN MASTER DEDICATO SOLO A TE, CHE SEI NOSTRO ISCRITTO!!! 4 DIPLOMI UNIVERSITARI DEGLI INFERMIERI EQUIPARATI ALLE LAUREE DI PRIMO LIVELLO 8 SPECIALE COMPETENZE INFERMIERISTICHE: MINISTERO E REGIONI VOGLIONO IMPLEMENTARE LE COMPETENZE DEGLI INFERMIERI 18 ...DAL TERRITORIO 19 GIURISPRUDENZA & CURIOSITÀ CRISI, LE DISFUNZIONI DEL SISTEMA 20 LA E LE RIFLESSIONI DI UN INFERMIERE 22 PROGRAMMA ASSICURATIVO NURSING UP e Nursing Up Magduaze in anno 9 - numero aprile - giugno 2012 bile Direttore Responsa a lm Pa De Antonio Comitato Scientifico iscione cesco Sc Angela Armanetti, Fran Editore Nursing Up , 26 via Carlo Conti Rossini ma 00147 Ro rsingup.it e-mail: nursingup@nu 95 29 95 numero verde: 800 mpa Progetto grafico e sta p Srl ou Gr rd No c G.N.G. Grafi Diritti sono riservati. itti dir i tti Tu e, anche É vietata la riproduzion zazione riz uto l’a a nz se , parziale dell’Editore - 00147 Roma rlo Conti Rossini 26 Nursing Up - via Ca www.nursingup.it - Periodico 395 123 065 tel. Spedizione in Italiane Spa nv. in trimestrale Poste D.L.353/2003 (co tale pos nto abboname DCB Vicenza art.1, comma 2 6), n.4 004 2/2 7/0 L.2 003 n. 1069 del 4/12/2 Reg. Trib. Vicenza DIPLOMI UNIVERSITA EQUIPARATI ALLE LAUR È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale N. 44 del 22 Febbraio 2012 il Decreto del MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA in data 11 novembre 2011 recante: Equiparazione dei diplomi delle scuole dirette a fini speciali, istituite ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 162/1982, di durata triennale, e dei diplomi universitari, istituiti ai sensi della legge n. 341/1990, della medesima durata, alle lauree ex D.M. 509/99 e alle lauree ex D.M. 270/2004, ai fini della partecipazione ai concorsi pubblici. 2 prove, una scritta ed una pratica.” Il Decreto prevede che “i possessori di diplomi oggetto di tale provvedimento afferenti all'area sanitaria, privi di valore abilitante, per poter vedere equiparati i propri titoli dovranno integrare l'esame finale con ulteriori Solo per doverosa precisazione, si stigmatizza infine che nei fatti il nuovo provvedimento nulla sembra cambiare per i possessori del Diploma di Infermiere Professionale conseguito in base al precedente Per quanto riguarda gli infermieri, si sottolinea che il diploma universitario (ed oggi la laurea), possiede valore abilitante all’esercizio della relativa professione, come previsto specificatamente dal DM 24 luglio 1996,dall’ art 6.3 del D.Lgs. 30 dicembre 1992, n. 502 e smi e dell’art 4 della Legge 5 novembre 1996, n. 573, quindi tale categoria non deve sostenere alcuna integrazione dell’esame finale con la prova scritta e la prova pratica, come invece previsto per i possessori di titoli privi di valore abilitante. ordinamento (Infermiere Professionale R.D. 21/11/1929, n° 2330- Infermiere Professionale D.P.R. 162, 10/3/1982), perché tale tipologia è stata già riconosciuta equipollente al Diploma Universitario di Infermiere con Decreto del Ministro della sanità di concerto con il Ministro dell’università e della ricerca scientifica e tecnologica del 27 luglio 2000, sia ai fini dell'esercizio professionale che dell'accesso alla formazione post-base. Si precisa inoltre che l’equiparazione DU/Lauree oggi prevista viene disposta esplicitamente ai fini dell’ammissione ai pubblici concorsi. Per i più interessati, si riporta a seguire uno stralcio del Decreto con le tabelle relative alle tipologie di diploma che sono stati dichiarati equipollenti alle Lauree. STRALCIO DEL PROVVEDIMENTO Art. 1 Decreto del MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA in data 11 novembre 2011 recante: Equiparazione dei diplomi delle scuole dirette a fini speciali, istituite ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica n. 162/1982, di durata triennale, e dei diplomi universitari, istituiti ai sensi della legge n. 341/1990, della medesima durata, alle lauree ex D.M. 509/99 e alle lauree ex D.M. 270/2004, ai fini della partecipazione ai concorsi pubblici. I diplomi delle scuole dirette a fini speciali istituite ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n. 162, riconosciuti al termine di un corso di durata triennale, e i diplomi universitari istituiti ai sensi della legge 19 novembre 1990, n. 341, della medesima durata, sono equiparati alle lauree universitarie delle classi di cui ai decreti ministeriali 4 agosto 2000 e 2 aprile 2001 e alle lauree universitarie delle classi di cui ai decreti ministeriali 16 marzo 2007 e 19 febbraio 2009 ai fini della partecipazione ai pubblici concorsi, secondo le tabelle allegate che fanno parte integrante del presente decreto. Gazzetta Ufficiale N. 44 del 22 Febbraio 2012 IL MINISTRO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA di concerto con IL MINISTRO PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L'INNOVAZIONE …Omissis …Ritenuto di dover procedere all'approvazione delle citate tabelle al fine di stabilire le equiparazioni tra vecchi e nuovi titoli di studio per la partecipazione ai pubblici concorsi; Decreta: Art. 2 I possessori di diplomi di cui all'art. 1 del presente decreto afferenti all'area sanitaria, privi di valore abilitante, ai fini dell'equiparazione di cui al predetto art. 1, devono integrare l'esame finale con la prova scritta e la prova pratica, come previsto dall'art. 4 del decreto interministeriale del 24 luglio 1996, salvo il caso in cui gli stessi diplomi rientrino tra quelli dichiarati equipollenti dai decreti del Ministro della sanità di concerto con il Ministro dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica del 27 luglio 2000. Il presente decreto sarà inviato ai competenti organi di controllo e sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. pagina 4 Nursing Up Magazine anno 9 - numero due pagina ARI DEGLI INFERMIERI REE DI PRIMO LIVELLO TABELLA 1 Equiparazioni tra Diplomi delle Scuole dirette a fini speciali DPR 162/82, Lauree delle classi DM 509//99 e Lauree delle classi DM 270/04 DIPLOMI (DPR 162/82) LAUREE DELLA CLASSE (DM 509/99) LAUREE DELLA CLASSE (DM 270/04) Archivistica 13 Scienze dei beni culturali L-01 Beni culturali Assistente sociale 06 Scienze del servizio sociale L-39 Servizio sociale Costume e moda 23 Scienze e tecnologie delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda L-03 Discipline delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda Esperto in tecnologie tessili 10 Ingegneria industriale L-09 Ingegneria industriale Informatica (didattica a distanza) 26 Scienze e tecnologie informatiche L-31 Scienze e tecnologie Informatiche Logopedista SNT/02 Professioni sanitarie della riabilitazione L/SNT2 Professioni sanitarie della riabilitazione Operatori tecnico-scientifici per i Beni culturali ed ambientali – Settore archeologico 41 Tecnologie per la conservazione e il restauro dei L-43 Tecnologie per la conservazione e il restauro beni culturali dei beni culturali Ortottista/i-assistente/i in oftalmologia SNT/02 Professioni sanitarie della riabilitazione L/SNT2 Professioni sanitarie della riabilitazione Progettista per la nautica da diporto 10 Ingegneria industriale L-09 Ingegneria industriale Relazioni pubbliche 14 Scienze della comunicazione L-20 Scienze della comunicazione Rilevamento e rappresentazione dei beni architettonici 04 Scienze dell'architettura e dell'ingegneria edile L-17 Scienze dell'architettura Tecnico audiometrista SNT/03 Professioni sanitarie tecniche L/SNT3 Professioni sanitarie tecniche Tecnico audioprotesista SNT/03 Professioni sanitarie tecniche L/SNT3 Professioni sanitarie tecniche Tecnico cosmetologo 24 Scienze e tecnologie farmaceutiche L-29 Scienze e tecnologie farmaceutiche Tecnico della riabilitazione psichiatrica e psicosociale SNT/02 Professioni sanitarie della riabilitazione L/SNT2 Professioni sanitarie della riabilitazione Tecnico di assistenza sociale psichiatrica SNT/02 Professioni sanitarie della riabilitazione L/SNT2 Professioni sanitarie della riabilitazione Tecnico di audiometria e protesizzazione acustica SNT/03 Professioni sanitarie tecniche L/SNT3 Professioni sanitarie tecniche Tecnico di dietologia e dietetica applicata o Dietista SNT/03 Professioni sanitarie tecniche L/SNT3 Professioni sanitarie tecniche Tecnico di fisiopatologia cardiocircolatoria SNT/03 Professioni sanitarie tecniche L/SNT3 Professioni sanitarie tecniche Tecnico di laboratorio biomedico SNT/03 Professioni sanitarie tecniche L/SNT3 Professioni sanitarie tecniche Tecnico di logopedia SNT/02 Professioni sanitarie della riabilitazione L/SNT2 Professioni sanitarie della riabilitazione Tecnico di logopedia e foniatria SNT/02 Professioni sanitarie della riabilitazione L/SNT2 Professioni sanitarie della riabilitazione Tecnico di neurofisiopatologia SNT/03 Professioni sanitarie tecniche L/SNT3 Professioni sanitarie tecniche Tecnico di radiologia medica SNT/03 Professioni sanitarie tecniche L/SNT3 Professioni sanitarie tecniche Tecnico di terapia intensiva chirurgica SNT/01 Professioni sanitarie infermieristiche e professione sanitaria ostetrica L/SNT1 Professioni sanitarie infermieristiche e professione sanitaria ostetrica/o Tecnico disegnatore (Disegno anatomico) Non c’è equiparazione Non c’è equiparazione Tecnico in biotecnologie 01 Biotecnologie L-02 Biotecnologie Tecnico ortodermista Non c’è equiparazione Non c’è equiparazione Tecnico specialista in impianti biotecnologici 01 Biotecnologie L-02 Biotecnologie Tecnico specializzato in cosmetologia 24 Scienze e tecnologie farmaceutiche L-29 Scienze e tecnologie farmaceutiche Terapista della riabilitazione della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva SNT/02 Professioni sanitarie della riabilitazione L/SNT2 Professioni sanitarie della riabilitazione Terapista della riabilitazione, indirizzo neurologico SNT/02 Professioni sanitarie della riabilitazione L/SNT2 Professioni sanitarie della riabilitazione Terapista della riabilitazione, indirizzo riabilitazione dell’apparato locomotore SNT/02 Professioni sanitarie della riabilitazione L/SNT2 Professioni sanitarie della riabilitazione Terapista della riabilitazione, specializzato in chinesiterapia o terapia del linguaggio SNT/02 Professioni sanitarie della riabilitazione L/SNT2 Professioni sanitarie della riabilitazione Topografo esperto 04 Scienze dell'architettura e dell'ingegneria edile L-23 Scienze e tecniche dell'edilizia Utilizzazione dell’energia 10 Ingegneria industriale L-09 Ingegneria industriale Nursing Up Magazine anno 9 - numero due 5 TABELLA 2 Equiparazioni tra Diplomi Universitari L. 341/90, Lauree delle classi DM 509/99 e Lauree delle classi DM 270/04 DIPLOMI UNIVERSITARI (L. 341/90) Analisi chimico-biologiche Banca e finanza Beni culturali per operatori turistici Biologia Biotecnologie agro-industriali Biotecnologie industriali Chimica Commercio estero Consulente del lavoro Consulenza grafologica Controllo di qualità nel settore industriale farmaceutico Coordinamento per le attività di protezione civile Dietista Dietologia e dietetica applicata Disegno anatomico Disegno industriale Economia applicata Economia del sistema agroalimentare e dell’ambiente Economia dell’ambiente Economia delle imprese cooperative e delle organizzazioni non profit Economia e amministrazione delle imprese Economia e gestione dei servizi turistici Economia e ingegneria della qualità Edilizia Educatore di comunità Educatore e divulgatore ambientale Educatore nelle comunità infantili Educatore professionale Esperto linguistico d'impresa Etica sanitaria e bioetica Fisioterapista Geologia per la protezione dell’ambiente Geologo (Tecnico per il monitoraggio geoambientale) Gestione delle amministrazioni pubbliche Gestione delle imprese alimentari Gestione delle imprese cooperative e delle organizzazioni no profit Gestione tecnica e amministrativa in agricoltura Giornalismo Igiene e sanità animale Igienista dentale Infermiere Informatica Informazione scientifica sul farmaco Ingegneria aerospaziale Ingegneria biomedica Ingegneria chimica Ingegneria dell’ambiente e delle risorse Ingegneria dell’automazione Ingegneria delle infrastrutture Ingegneria delle materie plastiche Ingegneria delle strutture Ingegneria delle telecomunicazioni Ingegneria edile Ingegneria elettrica Ingegneria elettronica Ingegneria energetica Ingegneria informatica Ingegneria informatica e automatica Ingegneria logistica e della produzione Ingegneria meccanica Insegnamento della lingua italiana a stranieri Lingue straniere con specializzazione turistico- culturale Logopedia Logopedista Marketing e comunicazione di azienda Metodi quantitativi per l’economia Metodologie Fisiche Moneta e finanza 6 LAUREE DELLA CLASSE (DM 509/99) 12 Scienze biologiche 17 Scienze dell'economia e della gestione aziendale 13 Scienze dei beni culturali 12 Scienze biologiche 01 Biotecnologie 01 Biotecnologie 21 Scienze e tecnologie chimiche 28 Scienze economiche 02 Scienze dei servizi giuridici 18 Scienze dell'educazione e della formazione 24 Scienze e tecnologie farmaceutiche 27 Scienze e tecnologie per l'ambiente e la natura SNT/03 Professioni sanitarie tecniche SNT/03 Professioni sanitarie tecniche Non c’è equiparazione 42 Disegno industriale 28 Scienze economiche 17 Scienze dell'economia e della gestione aziendale 28 Scienze economiche 17 Scienze dell’economia e della gestione aziendale 17 Scienze dell’economia e della gestione aziendale 17 Scienze dell’economia e della gestione aziendale 10 Ingegneria industriale 04 Scienze dell’architettura e dell’ingegneria edile 18 Scienze dell’educazione e della formazione 18 Scienze dell’educazione e della formazione 18 Scienze dell’educazione e della formazione 18 Scienze dell’educazione e della formazione 03 Scienze della mediazione linguistica 29 Filosofia SNT/02 Professioni sanitarie 16 Scienze della terra 16 Scienze della terra 17 Scienze dell’economia e della gestione aziendale 17 Scienze dell’economia e della gestione aziendale 17 Scienze dell’economia e della gestione aziendale 20 Scienze e tecnologie agrarie, agroalimentari e forestali 14 Scienze della comunicazione 40 Scienze e tecnologie zootecniche e delle produzioni animali SNT/03 Professioni sanitarie tecniche SNT/01 Professioni sanitarie infermieristiche e professione sanitaria ostetrica 26 Scienze e tecnologie Informatiche 24 Scienze e tecnologie farmaceutiche 10 Ingegneria industriale 09 Ingegneria dell’informazione 10 Ingegneria industriale 08 Ingegneria civile e ambientale 10 Ingegneria industriale 08 Ingegneria civile e ambientale 10 Ingegneria industriale 08 Ingegneria civile e ambientale 09 Ingegneria dell’informazione 04 Scienze dell'architettura e dell'ingegneria edile 10 Ingegneria industriale 09 Ingegneria dell’informazione 10 Ingegneria industriale 09 Ingegneria dell’informazione 09 Ingegneria dell’informazione 10 Ingegneria industriale 10 Ingegneria industriale 03 Scienze della mediazione linguistica 03 Scienze della mediazione linguistica SNT/02 Professioni sanitarie della riabilitazione SNT/02 Professioni sanitarie della riabilitazione 17 Scienze dell’economia e della gestione aziendale 28 Scienze economiche 25 Scienze e tecnologie fisiche 28 Scienze economiche LAUREE DELLA CLASSE (DM 270/04) L-13 Scienze biologiche L-18 Scienze dell'economia e della gestione aziendale L-01 Beni culturali L-13 Scienze biologiche L-02 Biotecnologie L-02 Biotecnologie L-27 Scienze e tecnologie chimiche L-33 Scienze economiche L-14 Scienze dei servizi giuridici L-19 Scienze dell'educazione e della formazione L-29 Scienze e tecnologie farmaceutiche L-32 Scienze e tecnologie per l'ambiente e la natura L/SNT3 Professioni sanitarie tecniche L/SNT3 Professioni sanitarie tecniche Non c’è equiparazione L-04 Disegno industriale L-33 Scienze economiche L-18 Scienze dell'economia e della gestione aziendale L-33 Scienze economiche L-18 Scienze dell’economia e della gestione aziendale L-18 Scienze dell’economia e della gestione aziendale L-18 Scienze dell’economia e della gestione aziendale L-09 Ingegneria industriale L-23 Scienze e tecniche dell'edilizia L-19 Scienze dell'educazione e della formazione L-19 Scienze dell'educazione e della formazione L-19 Scienze dell'educazione e della formazione L-19 Scienze dell'educazione e della formazione L-12 Mediazione linguistica L-05 Filosofia L/SNT2 Professioni sanitarie della riabilitazione L-34 Scienze geologiche L-34 Scienze geologiche L-18 Scienze dell’economia e della gestione aziendale L-18 Scienze dell’economia e della gestione aziendale L-18 Scienze dell'economia e della gestione aziendale L-25 Scienze e tecnologie agrarie e forestali L-20 Scienze della comunicazione L-38 Scienze zootecniche e tecnologie delle produzioni animali L/SNT3 Professioni sanitarie tecniche L/SNT1 Professioni sanitarie, infermieristiche e professione sanitaria ostetrica/o L-31 Scienze e tecnologie Informatiche L-29 Scienze e tecnologie farmaceutiche L-09 Ingegneria industriale L-08 Ingegneria dell’informazione L-09 Ingegneria industriale L-07 Ingegneria civile e ambientale L-09 Ingegneria industriale L-07 Ingegneria civile e ambientale L-09 Ingegneria industriale L-07 Ingegneria civile e ambientale L-08 Ingegneria dell’informazione L-23 Scienze e tecniche dell'edilizia L-09 Ingegneria industriale L-08 Ingegneria dell’informazione L-09 Ingegneria industriale L-08 Ingegneria dell’informazione L-08 Ingegneria dell’informazione L-09 Ingegneria industriale L-09 Ingegneria industriale L-12 Mediazione linguistica L-12 Mediazione linguistica L/SNT2 Professioni sanitarie della riabilitazione L/SNT2 Professioni sanitarie della riabilitazione L-18 Scienze dell’economia e della gestione aziendale L-33 Scienze economiche L-30 Scienze e tecnologie fisiche L-33 Scienze economiche Nursing Up Magazine anno 9 - numero due 7 DIPLOMI UNIVERSITARI (L. 341/90) Operatore culturale per il turismo Operatore dei beni culturali Operatore del turismo culturale Operatore della sicurezza e del controllo sociale Operatore di costume e moda Operatore giudiziario Operatore giuridico d'impresa Operatore in tecniche artistiche e dello spettacolo o Tecniche artistiche e dello spettacolo Operatore per la didattica a distanza Operatori psicopedagogici Organizzatore musicale Organizzatore teatrale Ortottista ed assistente in oftalmologia Ortottista-assistente di oftalmologia Ostetrico/a Ottica tecnica Podologo Produzione industriale Produzioni agrarie tropicali e subtropicali Produzioni animali Produzioni vegetali Prospettore geologico Realizzazione, riqualificazione e gestione degli spazi verdi Riabilitazione psichiatrica e psicosociale Sceneggiatura e regia cinematografica e televisiva Scienza dei materiali Scienza dei media e della comunicazione Scienza e ingegneria dei materiali Scienze ambientali Scienze assicurative Scienze e tecniche cartarie Scienze infermieristiche Scienze motorie Servizio sociale Sistemi informativi territoriali Statistica Statistica e informatica per la gestione delle imprese Statistica e informatica per le Amministrazioni pubbliche Tecnica pubblicitaria Tecniche ed arti della stampa Tecniche erboristiche Tecniche forestali e tecnologie del legno(già Tecniche forestali) Tecnici in biotecnologie Tecnico audiometrista Tecnico audioprotesista Tecnico audiovisivo e multimediale Tecnico della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro Tecnico dell'educazione e della riabilitazione psichiatrica e psicosociale Tecnico dello sviluppo ecocompatibile Tecnico di audiometria ed audioprotesi Tecnico di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare Tecnico di laboratorio biomedico Tecnico di laboratorio della formazione Tecnico di misure ambientali Tecnico di neurofisiopatologia Tecnico ortopedico Tecnico per la diagnostica applicata al restauro e conservazione dei beni culturali Tecnico sanitario di laboratorio biomedico Tecnico sanitario di radiologia medica Tecnologie alimentari Tecnologie farmaceutiche Tecnologie industriali e dei materiali Tecnologo della comunicazione audiovisiva e multimediale Terapia della riabilitazione della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva Terapista della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva Terapista della riabilitazione Traduttori e Interpreti Valutazione e controllo ambientale LAUREE DELLA CLASSE (DM 509/99) 13 Scienze dei beni culturali 13 Scienze dei beni culturali 13 Scienze dei beni culturali 06 Scienze del servizio sociale 23 Scienze e tecnologie delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda 02 Scienze dei servizi giuridici 02 Scienze dei servizi giuridici 23 Scienze e tecnologie delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda 18 Scienze dell'educazione e della formazione 34 Scienze e tecniche psicologiche 23 Scienze e tecnologie delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda 23 Scienze e tecnologie delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda SNT/02 Professioni sanitarie della riabilitazione SNT/02 Professioni sanitarie della riabilitazione SNT/01 Professioni sanitarie infermieristiche e professione sanitaria ostetrica 25 Scienze e tecnologie fisiche SNT/02 Professioni sanitarie della riabilitazione 10 Ingegneria industriale 20 Scienze e tecnologie agrarie, agroalimentari e forestali 40 Scienze e tecnologie zootecniche e delle produzioni animali 20 Scienze e tecnologie agrarie, agroalimentari e forestali 16 Scienze della Terra 07 Urbanistica e scienze della pianificazione territoriale e ambientale SNT/02 Professioni sanitarie della riabilitazione 23 Scienze e tecnologie delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda 21 Scienze e tecnologie chimiche 14 Scienze della comunicazione 10 Ingegneria industriale 27 Scienze e tecnologie per l'ambiente e la natura 37 Scienze statistiche 21 Scienze e tecnologie chimiche SNT/01 Professioni sanitarie infermieristiche e professione sanitaria ostetrica 33 Scienze delle attività motorie e sportive 06 Scienze del servizio sociale 07 Urbanistica e scienze della pianificazione territoriale e ambientale 37 Scienze statistiche 37 Scienze statistiche 37 Scienze statistiche 14 Scienze della comunicazione 42 Disegno industriale 24 Scienze e tecnologie farmaceutiche 20 Scienze e tecnologie agrarie, agroalimentari e forestali 01 Biotecnologie SNT/03 Professioni sanitarie tecniche SNT/03 Professioni sanitarie tecniche 23 Scienze e tecnologie delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda SNT/04 Professioni sanitarie della prevenzione SNT/02 Professioni sanitarie della riabilitazione 12 Scienze biologiche SNT/03 Professioni sanitarie tecniche SNT/03 Professioni sanitarie tecniche SNT/03 Professioni sanitarie tecniche 18 Scienze dell'educazione e della formazione 27 Scienze e tecnologie per l'ambiente e la natura SNT/03 Professioni sanitarie tecniche SNT/03 Professioni sanitarie tecniche 41 Tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali SNT/03 Professioni sanitarie tecniche SNT/03 Professioni sanitarie tecniche 20 Scienze e tecnologie agrarie, agroalimentari e forestali 24 Scienze e tecnologie farmaceutiche 10 Ingegneria industriale 23 Scienze e tecnologie delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda SNT/02 Professioni sanitarie della riabilitazione SNT/02 Professioni sanitarie della riabilitazione SNT/02 Professioni sanitarie della riabilitazione 03 Scienze della mediazione Linguistica 27 Scienze e tecnologie per l'ambiente e la natura Viticoltura ed enologia 20 Scienze e tecnologie agrarie, agroalimentari e forestali Nursing Up Magazine anno 9 - numero due LAUREE DELLA CLASSE (DM 270/04) L-01 Beni culturali L-01 Beni culturali L-01 Beni culturali L-39 Servizio sociale L-03 Discipline delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda L-14 Scienze dei servizi giuridici L-14 Scienze dei servizi giuridici L-03 Discipline delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda L-19 Scienze dell'educazione e della formazione L-24 Scienze e tecniche psicologiche L-03 Discipline delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda L-03 Discipline delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda L/SNT2 Professioni sanitarie della riabilitazione L/SNT2 Professioni sanitarie della riabilitazione L/SNT1 Professioni sanitarie, infermieristiche e professione sanitaria ostetrica/o L-30 Scienze e tecnologie fisiche L/SNT2 Professioni sanitarie della riabilitazione L-09 Ingegneria industriale L-25 Scienze e tecnologie agrarie e forestali L-38 Scienze zootecniche e tecnologie delle produzioni animali L-25 Scienze e tecnologie agrarie e forestali L-34 Scienze geologiche L-21Scienze della pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica e ambientale L/SNT2 Professioni sanitarie della riabilitazione L-03 Discipline delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda L-27 Scienze e tecnologie chimiche L-20 Scienze della comunicazione L-09 Ingegneria industriale L-32 scienze e tecnologie per l'ambiente e la natura L-41 Statistica L-27 Scienze e tecnologie chimiche L/SNT1 Professioni sanitarie, infermieristiche e professione sanitaria ostetrica/o L-22 Scienze delle attività motorie e sportive L-39 Servizio sociale L-21 Scienze della pianificazione territoriale, urbanistica, paesaggistica e ambientale L-41 Statistica L-41 Statistica L-41 Statistica L-20 Scienze della comunicazione L-04 Disegno industriale L-29 Scienze e tecnologie farmaceutiche L-25 Scienze e tecnologie agrarie e forestali L-02 Biotecnologie L/SNT3 Professioni sanitarie tecniche L/SNT3 Professioni sanitarie tecniche L-03 Discipline delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda L/SNT4 Professioni sanitarie della prevenzione L/SNT2 Professioni sanitarie della riabilitazione L-13 Scienze biologiche L/SNT3 Professioni sanitarie tecniche L/SNT3 Professioni sanitarie tecniche L/SNT3 Professioni sanitarie tecniche L-19 Scienze dell'educazione e della formazione L-32 Scienze e tecnologie per l'ambiente e la natura L/SNT3 Professioni sanitarie tecniche L/SNT3 Professioni sanitarie tecniche L-43 Tecnologie per la conservazione e il restauro dei beni culturali L/SNT3 Professioni sanitarie tecniche L/SNT3 Professioni sanitarie tecniche L-26 Scienze e tecnologie alimentari L-29 Scienze e tecnologie farmaceutiche L-09 Ingegneria industriale L-03 Discipline delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda L/SNT2 Professioni sanitarie della riabilitazione L/SNT2 Professioni sanitarie della riabilitazione L/SNT2 Professioni sanitarie della riabilitazione L-12 Mediazione linguistica L-32 Scienze e tecnologie per l'ambiente e la natura L-25 Scienze e tecnologie agrarie e forestali L-26 Scienze e tecnologie alimentari SPECIALE COMPETENZE INFERMIERISTICHE: MINISTERO E REGI IMPLEMENTARE LE DEGLI INFERMIERI Il provvedimento in itinere amplierebbe le competenze con risvolti anche sulla formazione. PER IL NURSING UP IL PROVVEDIMENTO PRESENTA NUMEROSE CRITICITÀ. Nelle pagine segenti sottoponiamo all’attenzione del lettore le bozze sulle quali il nostro sindacato è stato chiamato ad esprimere il proprio parere. alle potenzialità della categoria ed alle esigenze del sistema (al riguardo si legga circolare precedente sulla materia). Ovviamente, si tratta dei documenti di lavoro disponibili al momento di andare in stampa, da considerare pertanto come base inziale del confronto istituzionale attualmente in corso. Presenti da una parte il Ministero della Salute con i rappresentanti delle Regioni, dall’altra i sindacati. Durante il mese di maggio sono previsti nuovi incontri del tavolo di lavoro Ministero / Regioni / parti sociali per valutare le osservazioni pervenute da parte delle compagini rappresentative della professione e del mondo sindacale. Nursing Up ha ponderato accuratamente la problematica impegnando, a tal fine, il proprio Comitato Tecnico Scientifico Nazionale integrato per l’occasione con professionisti/ dirigenti sindacali particolarmente esperti. Al prossimo incontro ufficiale, programmato per il giorno 24 maggio p.v., il nostro sindacato si presenterà con proprie posizioni sulla questione, delle quali, proseguendo con questa lettura, sarà possibile leggere uno stralcio. L'INCONTRO AL MINISTERO Nel pomeriggio del 26.04.12 si è tenuto il previsto incontro presso il Ministero della Salute per discutere delle proposte di fonte istituzionale finalizzate alla regolamentazione di quella che dovrebbe diventare “una implementazione delle competenze infermieristiche”, ottimizzata rispetto Per il Nursing Up, rappresentata al tavolo Ministeriale dal Presidente Antonio De Palma e dal Vice Presidente del Comitato Tecnico Scientifico Mario De Santis, l’implementazione delle competenze infermieristiche “può rappresentare un’opportunità per il sistema salute”, ma il documento del tavolo Ministero-Regioni va rivisto per eliminare una serie di perplessità e criticità che oggi sono evidenti. SULL’IMPLEMENTAZIONE DELLE COMPETENZE INFERMIERISTICHE Il nostro sindacato si conferma disponibile a discutere su una implementazione delle competenze infermieristiche attraverso la doverosa ottimizzazione delle potenzialità professionali alla luce dei bisogni e delle esigenze del sistema sociale. Tuttavia, tale delicato procedimento non potrà realizzarsi senza aver prima individuato gli strumenti e/o le modalità “che consentano di evitare un rischio, quello di tracciare una indiretta limitazione degli ambiti di potenziale esercizio delle funzioni infermieristiche”. Tale criticità è purtroppo evidente in casi del genere, perché collaterale rispetto alla prevista ed a nostro parere, eccessivamente meticolosa declinazione di talune classi di attività peculiari, che pagina 8 Nursing Up Magazine anno 9 - numero due pagina 9 IONI VOGLIONO COMPETENZE il lettore certamente, noterà leggendo le bozze di documento sulle quali il Nursing Up è stato chiamato ad esprimersi, dove vengono rappresentate le competenze tecnico professionali della categoria. Ad ulteriore sostegno di quanto sopra, ed a seguito di un esame nemmeno tanto approfondito della documentazione di fonte Ministero/ Regioni, emerge chiaramente che molte tra quelle competenze troppo meticolosamente declinate già rientrano nell’attuale alveo delle funzioni infermieristiche. Questo fa sembrare pleonastica o addirittura paradossale ogni eventuale ipotesi di ricomprenderle “a posteriori” in tali ambiti, attraverso un provvedimento che si propone obiettivi di implementazione di quelle esistenti. Tutto ciò ovviamente, a meno che Ministero e Regioni non vogliano pensare ad una vera e propria rivisitazione complessiva degli ambiti di funzione degli infermieri, ipotesi che appare illogica ed improponibile perché tale materia è regolata da specifiche Leggi dello stato (legge 42/99). Insomma, una metodologia troppo rischiosa quella utilizzata perché vicina a logiche di tipo mansionistico. Per questo secondo Nursing Up dev’essere rivista, per evitare le pericolose problematiche di cui parliamo e soprattutto per ottimizzare il metodo rispetto ai destinatari, una categoria di professionisti ormai universalmente accreditata. Per il nostro sindacato, invece Nursing Up Magazine anno 9 - numero due della strada oggi scelta, di declinare così dettagliatamente le competenze, se di implementazione deve trattarsi, sarebbe ipotizzabile, ma solo per esempio, di concentrare l’attenzione “esclusivamente su quelle macro classi di funzioni oggi palesemente fuori dall’area delle competenze infermieristiche”, al fine di valutarne una eventuale integrazione nel campo delle responsabilità di tale professionista, se necessario anche prevedendo doverose sinergie di tipo multidisciplinare. Solo per portare un ulteriore esempio, bisognerebbe anche chiarire, con specifico riferimento alle competenze dell’infermiere di area pediatrica, i seguenti altri aspetti sollevati da associazioni di infermieri pediatrici collaboranti con la nostra organizzazione, che noi riteniamo meritevoli di una particolare attenzione. L'infermiere pediatrico è una figura professionale distinta da quella di infermiere, che esiste da 70 anni e la cui necessità e utilità sino ad oggi non è stata messa in discussione. I dati Almalaurea dimostrano che non esistono problemi occupazionali per gli infermieri pediatrici diversi da quelli degli infermieri generalisti. La bozza Stato-Regioni introduce due elementi di ambiguità e incertezza, infatti: 1.nelle premesse, al decimo capoverso viene scritto “Considerato che il Ministero della Salute ha concordato...e tenuto conto dell'accorpamento delle figure professionali dell'infermiere e dell'infermiere pediatrico;” 2. definisce un'area di competenze infermieristiche pediatriche che non sembra tenere conto della figura dell'infermiere pediatrico. A tutela dei 12.000 infermieri pediatrici, in particolare di quelli non ancora occupati e dei circa 600 attualmente in formazione, sarebbe preliminarmente necessario chiarire il senso della frase inserita in premesse, dato che nessuno degli stakeholders (Ministero, Regioni, Ipasvi, Società Pediatriche, sindacati ecc.) ha mai parlato finora di “accorpamento” delle due figure professionali. Per superare le criticità sopra evidenziate, Nursing Up ha chiesto ai rappresentanti delle regioni presenti al tavolo di poter leggere e valutare “la chiave di metodo da loro utilizzata per la elaborazione delle proposte sottoposte alla nostra attenzione”, in quanto riteniamo tali informazioni fondamentali al fine di comprendere se la relativa documentazione, come oggi noi pensiamo, possa o debba diventare parte integrante e sostanziale di tutto il materiale che sorregge il complesso procedimento. L’INFERMIERE E LE ATTIVITÀ IMPROPRIE Ulteriore criticità riscontrata e rappresentata dal nostro sindacato, risiede nell’urgenza di adottare i necessari provvedimenti istituzionali in grado di fornire precise indicazioni rego- lamentari e/o organizzative ai vari livelli del SSN, finalizzate alla individuazione di tutta quell’ampia gamma di attività improprie, retaggio della precedente normativa in materia, che l’infermiere è ancora oggi chiamato a svolgere e che nulla hanno a che vedere con il proprio attuale ruolo e responsabilità. Potrebbe cogliersi pertanto l'opportunità, per integrare la problematica, per quanto possibile, negli obiettivi del tavolo aperto. In ogni caso tali delicate questioni devono essere affrontate immediatamente e comunque prima o quantomeno in maniera coeva ad una eventuale implementazione delle competenze della professione infermieristica. LA FORMAZIONE Sulla formazione, Nursing Up stigmatizza la competenza esclusiva dello Stato e l’importanza dell’uniformità nazionale a tali livelli, sostenendo che ogni tipologia di formazione finalizzata all’ integrazione delle competenze eventualmente implementata da parte delle regioni in base a specifici bisogni territoriali, decisamente auspicabile soprattutto per attuare la sempre richiesta “valorizzazione professionale sul campo degli infermieri”, deve essere considerata esclusivamente come finalizzata ai bisogni territoriali del sistema salute, cosa diversa rispetto alla prevista formazione Universitaria e con riferimento alle specializzazioni, agli specifici livelli di qualificazione formativa previsti dalla Legge n 43/2006, art.6), punto 1 lett c). Il Nursing Up è consapevole che tale problematica esula dalla competenza del tavolo oggi aperto, ma ritiene che i lavori in itinere non possano prescindere dallo stigmatizzarne e declinarne i fondamenti di principio ai fini di un doveroso riconoscimento. MA IL NURSING UP È IMPEGNATO ANCHE SU UN ALTRO FRONTE … Si, perché al momento in cui scriviamo continuano a susseguirsi comunicati dei mass media che raccontano di forti prese di posizione in ambito medico nei confronti dell’ipotesi di provvedimento di cui si parla, provvedimento che secondo taluni “non dovrebbe essere realizzato senza il preliminare placet della categoria”. Insomma, l’ipotesi di accordo Stato /Regioni in discussione sembra legittimare inesistenti “invasioni di campo”. Contro questa fuorviante interpretazione della realtà e una volta confermate previamente e con determinazione tutte le riserve sopra espresse dalla nostra organizzazione in ordine al provvedimento, ribadiamo che l’ attuale e complessa attività in itinere, che attiene agli ambiti delle competenze infermieristiche, “laddove correttamente realizzata”, nulla avrebbe a che fare con il gratuito trasferimento di com- petenze e funzioni dai medici verso gli infermieri. Si tratterebbe invece di un delicato procedimento volto esclusivamente ad implementare l’esercizio di funzioni integrate di tipo multidisciplinare e ad ottimizzare il contributo che ogni professionista viene chiamato a dare nell’ambito del complesso procedimento di erogazione delle cure e dell’assistenza al cittadino. Si parla di un percorso doveroso, alla luce dell’attuale status giuridico dell’infermiere, delle sue responsabilità ed ampio alveo di potenzialità, certamente ben lontano dagli interessi corporativi che qualcuno vorrebbe intravedere perché, come si è detto, esso trae la propria ragion d’essere dai bisogni della collettività sociale e quindi dal diritto del singolo di ottenere risposte istituzionali sempre in linea con il costante processo di evoluzione ordinamentale, formativa e scientifico/tecnologica. PER IL NURSING UP È LEGITTIMA OGNI RISERVA O DUBBIO SUL PROVVEDIMENTO IN DISCUSSIONE AL TAVOLO MINISTERO / REGIONI, BISOGNA TUTTAVIA EVITARE PERICOLOSISSIME STRUMENTALIZZAZIONI. LEGGI IL COMUNICATO DEL PRESIDENTE. IL REALE RICONOSCIMENTO DELLE FUNZIONI Ultime riflessioni del nostro sindacato, non certo per importanza, stanno nell’esigenza ormai evidente di attivare ogni forma di sensibilizzazione, sia a livello centrale che regionale, affinché all’ormai costante processo di evoluzione delle responsabilità in ambito infermieristico corrispondano i doverosi riconoscimenti di ordine economico e contrattuale per gli infermieri. pagina 10 Nursing Up Magazine anno 9 - numero due pagina 11 Gentili colleghi, in questi giorni si rincorrono le notizie relative alla levata di scudi su alcuni fronti professionali (soprattutto di area medica) ed al putiferio che avrebbe scatenato l'ipotesi di accordo Stato/Regioni sull’integrazione delle competenze infermieristiche. Il nostro sindacato è stato chiamato ad esprimere la propria opinione sulla materia, cosa che ha fatto e che continuerà a fare. In tale contesto abbiamo rappresentato e circostanziato criticamente l’esistenza di rilievi e perplessità sul provvedimento a noi sottoposto, che noi stessi riteniamo per molti aspetti addirittura incongruente o quanto meno pleonastico rispetto alle norme che regolamentano le funzioni infermieristiche e le stesse esigenze del sistema. Questo non deve impedire tuttavia l’apertura di un serio confronto istituzionale sulla materia perché esiste oggi un’esigenza che nasce dal nostro sistema assistenziale. Si tratta di un “paradosso”, prodotto dalla palese scollatura esistente tra lo status giuridico del professionista infermiere e le norme che ne presiedono l’essere ed operare, frutto di una normativa che si è evoluta raggiungendo livelli ragguardevoli in termini di autonomia e responsabilità, dove troppo spesso il diritto sembra costretto ad abdicare rispetto alle ragioni dettate dall’eterna disorganizzazione ed emergenza. Tutto ciò accade, sempre più spesso nella più comune indifferenza, o ancor peggio nella generale rassegnazione. Bisogna combattere questa realtà, partecipando a tutti i livelli ove si dispiegano delle politiche che riguardano la professione! È necessario scendere in campo per rappresentare le istanze della categoria ed esprimere il loro pensiero senza mezzi termini, contribuendo per quanto possibile a fare chiarezza sulle procedure in corso relative all’eventuale implementazione delle funzioni infermieristiche. Questo è doveroso, soprattutto per evitare il rischio tutt’altro che latente, che dietro le forti prese di posizione contro il provvedimento di cui si parla (da parte di alcune tra le associazioni di professionisti sanitari non infermieri), possano celarsi i soliti ed ormai retrivi “interessi di casta”. La stampa di questi giorni ci invita a riflettere. C’è chi si strappa le vesti perché “vede strano” che tra le attività previste dall’ipotesi, ad esempio con riferimento all’infermiere che si dedica alle cure primarie, possa essere inserita la titolarità nella elaborazione - con l'equipe multiprofessionale - del percorso clinico assistenziale e il monitoraggio delle condizioni di stabilità della persona assistita cronica in funzione della patologia. C’è chi si oppone all’idea che l’infermiere “possa eseguire suture chirurgiche sulla base di protocolli condivisi”, come invece prevede la bozza in itinere con riferimento ai professionisti di area chirurgica, o che possa gestire la terapia in base a protocolli concordati. C’è anche chi si scomoda mettendo in discussione l’ appropriatezza di tali attribuzioni con riguardo alle specifiche competenze dell’infermiere e chi parla addirittura di invasione di campo o di ingerenza nelle competenze di altri, con ciò dimenticando che in campo sanitario, quando si discute di “competenze professionali”, bisogna prima effettuare un’approfondita disamina sulla tipologia e portata di eventuali “riserve esclusive” e/o “di ambiti di funzione caratteristici di una professione rispetto all’altra”, cosa tutt’altro che semplice e scontata. Ma chi è che si oppone a questo innovativo modello, che a nostro parere consente di garantire il diritto alla salute del cittadino attraverso una doverosa ottimizzazione delle potenzialità di ogni professione? Provare ad immaginarlo non è difficile e comunque le pagine internet degli ultimi giorni sono a disposizione di ogni navigatore del web! È invece evidente che i lavori in corso, come peraltro si legge nei documenti che stiamo valutando, mirano a realizzare “un sistema di flessibile dinamicità, escludendo ingessature organizzative nelle progressioni di carriera e favorendo meccanismi di valorizzazione professionale e capacità nel riconoscere il valore e il contributo posto da parte del singolo professionista nel processo assistenziale/organizzativo per tutto il tempo di effettivo e positivo esercizio della competenza”. Lo stesso articolo 1 della bozza di documento infatti, specifica in maniera inequivocabile che tale accordo “definisce lo sviluppo delle competenze e delle responsabilità professionali dell’infermiere, al fine di favorirne l’approfondimento nonché l’attribuzione di ulteriori funzioni avanzate, in connessio- Nursing Up Magazine anno 9 - numero due ne con gli obiettivi di prevenzione, cura, assistenza e riabilitazione, previsti dalla programmazione sanitaria nazionale e regionale, anche a seguito di ulteriore formazione complementare specialistica”. Insomma, l’evoluzione della cultura e della professionalità - processo costante in ambito delle professioni sanitarie - consente “agli operatori in possesso dei requisiti necessari”, di fornire al cittadino una diversa e in taluni casi più ampia ed evoluta gamma di prestazioni e garanzie a tutela del diritto alla salute. Tutto questo è opportuno e necessario, beninteso se realizzato con l’apporto e condivisione delle categorie interessate, con buona pace di quelli che la pensano diversamente, troppo spesso arroccati dietro retaggi ormai inopportuni ed incongruenti. Svolgere funzioni complesse e/o di particolare rilievo in campo sanitario non può essere considerato esclusivo appannaggio di alcuni. In linea di principio occorrerebbe chiarire una volta per tutte che a poco serve a talune categorie professionali di fare la voce grossa ogni volta che si discute di innovazioni, peraltro dettate prioritariamente dalle esigenze del cittadino, perché gli infermieri sono più che determinati, se necessario, a far sentire anch’essi la loro voce! Riteniamo che tutte le professioni in possesso dei necessari requisiti e qualità, beninteso nel rispetto degli ambiti di funzione posti per ognuna dai vigenti ordinamenti, vantino il diritto-dovere di compartecipare a pieno titolo nel complesso procedimento finalizzato a fornire risposte tempestive e competenti ai bisogni di salute del cittadino. È evidente che tale apporto può concretizzarsi talvolta attraverso l’esercizio di funzioni autonome, in altri casi e sempre nell’ottica dei bisogni di quest’ultimo, attraverso l’esercizio di funzioni integrate di tipo multidisciplinare, in grado di ottimizzare il contributo di ogni professionalità che compartecipa al procedimento di erogazione delle cure e dell’assistenza al cittadino. Gli infermieri rispettano le altre professioni sanitarie, ma sulla materia respingono al mittente qualsiasi eventuale strumentalizzazione e/o allarmismo anacronistico e fuori luogo. Per questa ragione il sindacato Nursing Up continuerà a battersi fermamente, per superare le numerose criticità riscontrate nell’attuale procedimento promosso da Ministero e Regioni e se possibile per giungere ad un risultato che consenta la prevista implementazione delle competenze della professione infermieristica in una modalità congruente rispetto alle norme vigenti ed alle nostre legittime aspirazioni e titolarità. Bisogna che le istituzioni preposte forniscano precise indicazioni regolamentari e/o organizzative ai vari livelli, finalizzate alla individuazione di tutta quell’ampia gamma di attività improprie, retaggio della precedente normativa in materia, che l’infermiere è ancora oggi chiamato a svolgere e che nulla hanno a che vedere con il proprio attuale ruolo e responsabilità. È necessario che aziende ed enti del SSN intraprendano una seria attività di revisione dei propri modelli organizzativi, troppo spesso implementati tenendo conto unicamente di perversi sistemi di suddivisione di poteri ed agi, senza tener conto del fatto che l’infermiere risponde ai limiti dell’umana sopportazione. Non è più immaginabile che si continuino a scaricare sulle spalle degli infermieri la maggior parte delle carenze organizzative, le cui cause sono invece da addebitarsi ad un sistema tristemente strutturato, figlio di logiche di austerità adottate da vari politicanti nel dispregio di qualsiasi coerenza. In tale ottica è fuori dubbio che il nostro sindacato si opporrà contro ogni eventuale tentativo di far passare l’ attuale e complessa integrazione in corso, degli ambiti delle competenze infermieristiche “come un gratuito trasferimento di competenze e funzioni dai medici verso gli infermieri” perché in presenza delle necessarie condizioni e garanzie tale rischio non esiste anzi, sarebbe più corretto parlare di un coerente e doveroso processo di evoluzione nell’ organizzazione delle attività socio sanitarie, sotteso ad ottimizzare le conoscenze, le prerogative e le competenze della professione infermieristica nell’ambito delle garanzie sociali statuite dalla Costituzione. Un procedimento doveroso quindi, se correttamente realizzato, in ogni caso ben lontano dagli interessi di categoria che qualcuno vorrebbe speciosamente intravedere perché come si è detto esso trae impulso partendo dai bisogni della collettività sociale e quindi dal diritto di ogni cittadino di ottenere risposte istituzionali sempre in linea con il costante processo di evoluzione ordinamentale, formativa e scientifico/tecnologica ai vari livelli. Il Presidente Antonio De Palma BOZZA DISPONIBILE AL MOMENTO DI ANDARE IN STAMPA Evoluzione della professione infermieristica Aree di competenza-responsabilità nei nuovi scenari sanitari e socio sanitari Tavolo di lavoro Regioni-Ministero (revisione dei profili di competenza dell'infermiere) Nel contesto del servizio sanitario nazionale e in modo più estensivo nell'assistenza alla persona, si sta assistendo ad una significativa evoluzione delle componenti organizzativo-assistenziali conseguenti all'oggettivo manifestarsi di alcuni fenomeni, legati in particolare, all'aumento dell'età media, della popolazione con fragilità e malattie cronico-degenerative, a cui si associa la costante e profonda evoluzione scientifica e tecnologica. Ciò, rende necessario ridefinire gli ambiti di cura e di assistenza, perseguendo processi basati sulla continuità, data dai percorsi assistenziali tendendo, da un lato, a standardizzare e sistematizzare le principali prestazioni e, dall'altro, ponendo le basi per la personalizzazione dell'assistenza. Il generarsi con forza di nuove esigenze nell'istituire servizi, rivisitare luoghi di cura, sia ospedalieri che territoriali, rende peculiare la modificazione del ruolo professionale, dato dalle competenze, abilità e capacità dell'infermiere. La ridefinizione degli ambiti di attività con modalità multiprofessionali, e il conseguente ampliamento delle competenze / responsabilità acquisite nel percorso formativo - laurea triennale, laurea magistrale, master di primo e secondo livello percorsi formativi modulari strutturati dalle Regioni in base a specifiche esigenze - costituisce l'ambito di azione e lo spazio istituzionale in cui proporre le necessarie modifiche. Le sfide che dovranno essere affrontate nell'immediato futuro dal Sistema Sanitario (sostenibilità, equità, appropriatezza, efficacia, efficienza, consenso) inducono ad affrontare alcuni nodi problematici al fine di contemperare il raggiungimento degli obiettivi di sistema indicati nel PSN e dai rispettivi Piani Sanitari Regionali. Investire nella professione infermieristica ponendo le basi per una nuova autonomia e responsabilità professionale, consente di favorire un sistema professionale capace di sostenere e soddisfare le esigenze dei servizi e della popolazione. Uno dei più significativi determinanti del buon andamento/qualità dei servizi sanitari e socio sanitari è costituito dall'insieme degli operatori che, costituendo l'interfaccia principale tra il sistema e i cittadini, assumono un ruolo centrale nella realizzazione di risposte di qualità, efficienza/appropriatezza dei processi e dei percorsi di cura e di assistenza, efficacia della relazione umana e professionale e di un proattivo risk management. Il quadro normativo delle professioni infermieristiche L'evoluzione delle professioni infermieristiche (d'ora in poi: la professione) vede il suo inizio con il D.Lgs. 30 dicembre 1992 n.502 che, nell'adeguare l'impianto del SSN nato dalla legge 833/78, trasferisce la formazione infermieristica dalla sede regionale a quella universitaria e statuisce che la conseguente ridefinizione del profilo professionale dell'infermiere e dell'infermiere pediatrico dovrà aversi tramite specifico decreto del Ministero della sanità (ora ministero della salute). Il Ministero della Sanità (ora Ministero della Salute), con Decreto I 4/09/1994 n. 739 "Regolamento concernente l'individuazione della figura e del relativo profilo professionale dell'infermiere", delinea il profilo professionale dell'infermiere che viene definito responsabile dell'assistenza generale infermieristica - e specifica che l'assistenza infermieristica, preventiva, curativa, palliativa e riabilitativa, è di natura tecnica, relazionale, educativa. Il Ministero della Sanità (ora Ministero della Salute), con Decreto 17/0 l /1997 n. 70 "Regolamento concernente l'individuazione della figura e del relativo profilo professionale dell'infermiere pediatrico", delinea il profilo professionale dell'infermiere pediatrico con funzioni analoghe a quelle dell'Infermiere per quanto attiene il neonato, il bambino, l’adolescente. L'impianto normativa sopra descritto viene successivamente perfezionato: 12 - dalla legge 26/02/1999 n. 42 "Disposizioni in materia di professioni sanitarie" che sancisce che quella infermieristica è una professione sanitaria a tutto tondo e che "Il campo proprio di attività e di responsabilità delle professioni sanitarie di cui all'articolo 6, comma 3, del decreto legislativo 30 dicembre 1992. n. 502, e successive modificazioni e integrazioni. è determinato dai contenuti dei decreti ministeriali istitutivi dei relativi profili professionali e degli ordinamenti didattici dei rispettivi corsi di diploma universitario e di formazione post-base nonché degli specifici codici deontologici, fatte salve le competenze previste per le professioni mediche e per le altre professioni del ruolo sanitario per l'accesso alle quali è richiesto il possesso del diploma di laurea, nel rispetto reciproco delle specifiche competenze professionali". - dalla legge 10 agosto 2000 n. 251 "Disciplina delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione nonché della professione ostetrica" che all'art. 1, comma 1, 2 e 3 recita: - "1. Gli operatori delle professioni sanitarie dell'area delle scienze infermieristiche e della professione sanitaria ostetrica svolgono con autonomia professionale attività dirette alla prevenzione, alla cura e salvaguardia della salute individuale e collettiva, espletando le funzioni individuate dalle norme istitutive dei relativi profili professionali nonché dagli specifici codici deontologici ed utilizzando metodologie di pianificazione per obiettivi dell'assistenza. - 2. Lo Stato e le regioni promuovono, nell'esercizio delle proprie funzioni legislative. di indirizzo. di programmazione ed amministrative, la valorizzazione e la responsabilizzazione delle funzioni e del ruolo delle professioni infermieristico - ostetriche al fine di contribuire alla realizzazione del diritto alla salute. al processo di aziendalizzazione nel Servizio Sanitario Nazionale, all'integrazione dell'organizzazione del lavoro della sanità in Italia con quelle degli altri Stati dell'Unione europea. - 3. Il Ministero della Sanità, previo parere della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, emana linee guida per: - l'attribuzione in tutte le aziende sanitarie della diretta responsabilità e gestione delle attività di assistenza infermieristica e delle connesse funzioni; - la revisione dell'organizzazione del lavoro, incentivando modelli di assistenza personalizzata”. Per effetto del su riportato quadro normativa è dato osservare che: a)le professioni infermieristiche sono professioni autonome (art. 1 L. n. 42/1999 e art. 1, comma 1, L. 251/2000), essendo stata abrogata la definizione di "professione sanitaria ausiliaria" ex art. 1, comma 1; b) l'oggetto della professione è costituito dalle "attività dirette alla prevenzione, alla cura e salvaguardia della salute individuale e collettiva" (art. 1, comma 1, L. n. 251/2000); c) le funzioni proprie della professione sono definite "dalle norme istitutive dei relativi profili professionali, dai contenuti degli ordinamenti didattici. nonché dagli specifici codici deontologici ed utilizzando metodologie di pianificazione per obiettivi dell'assistenza" (art. 1, comma 1, L. 251/2000); d) ulteriori funzioni possono essere stabilite dallo Stato e dalle Regioni "nell'esercizio delle proprie funzioni legislative, di indirizzo, di programmazione ed amministrative". Appare evidente che i criteri per la determinazione delle competenze proprie della professione, vengono sostanzialmente individuati: a) nel criterio guida - introdotto dall’art. 1, comma 1, L. n. 251/2000 - che preordina la professione allo svolgimento delle "attività dirette alla prevenzione, alla cura e salvaguardia della salute individuale e collettiva"; b) nei criteri limiti - previsti dall’art. 1 L. n. 42/1999 e dall'art. 1, comma 1, L. 251/2000 - costituiti dai profili professionali, dall'ordinamento universitario e formativo post-base e dai codici deontologici. È, altresì, evidente che i criteri limiti di cui alla sopra riportata lett. b) configurano una dinamicità in progress di attribuzione di competenze/responsabilità e funzioni secondo quanto già previsto o potrà essere stabilito da disposizioni normative ed amministrative, preordinate a definire i profili professionali, gli Nursing Up Magazine anno 9 - numero due 13 ordinamento universitari e formativi, le regole deontologiche. Il tutto è esaltato e rafforzato dalla portata della previsione dell’art. 1, comma 2, L. n. 251/2000 che attribuisce espressamente allo Stato e alle Regioni il compito di promuovere, nell'esercizio delle proprie funzioni legislative, di indirizzo, di programmazione ed amministrative, "la valorizzazione e la responsabilizzazione delle funzioni e del ruolo delle professioni infermieristico - ostetriche al fine di contribuire alla realizzazione del diritto alla salute, al processo di aziendalizzazione nel Servizio Sanitario Nazionale, all'integrazione dell'organizzazione del lavoro della sanità in Italia con quelle degli altri Stati dell'Unione europea". Quanto sopra indica che la valorizzazione e responsabilizzazione delle funzioni e del ruolo della professione ad opera dell'attività legislativa ed amministrativa dello Stato e delle Regioni, deve essere realizzata alla luce e nel rispetto: a) della competenza propria della professione, che si identifica con le "attività dirette alla prevenzione, alla cura e salvaguardia della salute individuale e collettiva" (art. 1, comma 1, L. n. 251/2000); b) dell’evoluzione dei percorsi formativi definiti dalle istituzioni universitarie e formative per le professioni sanitarie. La statuizione dell'art. 1 della Legge 42, "Il campo proprio di attività e di responsabilità delle professioni sanitarie ..... è determinato dai contenuti dei decreti ministeriali ...... fatte salve le competenze previste per le professioni mediche e per le altre professioni del ruolo sanitario.... nel rispetto reciproco delle specifiche competenze professionali", ha provocato, anche recentemente, un significativo dibattito tra la professione infermieristica e quella medica soprattutto per quanto concerne la ridefinizione dei campi di attività e delle competenze/responsabilità nei percorsi diagnostico terapeutici assistenziali (PDTA), la continuità dell'assistenza e la presa in carico territoriale di numerose tipologie di pazienti, l'innovazione dell’organizzazione del lavoro. In considerazione della complessità quotidiana del funzionamento degli ospedali, dei servizi sanitari e socio sanitari territoriali e della necessaria innovazione dei processi dell'organizzazione e dei percorsi-clinicoassistenzialiriabilitativi si pone, con evidenza, la necessità del lavoro interdisciplinare e multiprofessionale all'interno delle attività clinico assistenziali dirette alla tutela della salute degli individui e della collettività. Tale scenario richiede l'acquisizione di saperi elevati per ciascuna professione dell'equipe e competenze agite in una logica di integrazione, collaborazione e cooperazione tra professionisti e non solo dell'area sanitaria. Metodo di lavoro: partecipazione, comprensione e condivisione La modalità di esercizio professionale chiede di innovare i rapporti tra le diverse professionalità sanitarie e socio-sanitarie e l'organizzazione dei processi produttivi. Allo scopo diviene rilevante la capacità di relazionarsi nell'intento di fornire appropriate prestazioni e luoghi di lavoro dove il clima favorisce comprensione, partecipazione e condivisione della reciproca evoluzione professionale. Nell'ottica di cui sopra, diviene fondamentale che la politica orienti azioni programmatiche e piani di studio che valorizzino i concetti precedentemente illustrati; nel contempo diviene fondamentale anche che i Ministeri in condivisione con le Regioni producano, nell'ambito delle rispettive competenze istituzionali, gli atti di aggiornamento/adeguamento normativa e gli strumenti di pianificazione, attuazione e valutazione dell'impatto di tali innovazioni sulla salute dei cittadini e sulla sostenibilità economica. Gli strumenti operativi Per attuare quanto disposto dal presente documento risulta necessaria l 'innovazione e la ridefinizione delle competenze del profilo professionale dell'infermiere veicolata da strumenti operativi quali, ad esempio: • accordo Stato-Regioni che fornisce indirizzi per la gestione del sistema; • provvedimenti di Giunta Regionale per l'implementazione di modelli organizzativi basati sull'intensità di cura e la complessità assistenziale sia a livello ospedaliero che dei servizi territoriali; • provvedimenti di Giunta Regionale per l'individuazione e attivazione di per- Nursing Up Magazine anno 9 - numero due corsi formativi professionalizzanti nell'ambito dei Sistemi Sanitari Regionali; • accordi fra Regione e Università per l'attivazione di percorsi formativi postlaurea triennale; • indirizzi interministeriali per la ridefinizione dei piani di studio curriculari della laurea triennale e magistrale; • linee guida allegate al Piano Sanitario Nazionale o ai Piani Sanitari Regionali; • linee progettuali/sperimentali nazionali o regionali per determinati campi di attività, o per percorsi diagnostico terapeutico assistenziali o processi clinico assistenziali. La ridefinizione, l'implementazione e l'approfondimento delle competenze e responsabilità professionali degli infermieri riguarda, in prima fase, le competenze che possono essere esercitate, dando atto agli strumenti sopra presentati, nelle seguenti aree professionali: • AREA CURE PRIMARIE (cronicità, sanità pubblica, comunità e fragilità); • AREA CRITICA E DELL'EMERGENZA URGENZA; • AREA CHIRURGICA; • AREA PEDIATRICA; • AREA SALUTE MENTALE E DIPENDENZE; La declinazione delle competenze di ciascuna area è specificata nell'allegato tecnico che è parte integrante del presente documento. Quanto rappresentato fonda il proprio razionale attraverso una visione integrata delle seguenti componenti: • formativa regionale: dove attivare una formazione modulare che risponda alla professionalizzazione degli infermieri in conformità agli obiettivi posti in programmazione; • formativa curricolare universitaria: dove ridefinire i piani di studio della laurea triennale e magistrale nonché dei master condivisi in accordi tra ministeri e regioni al fine di rispondere alle necessità di sviluppo della professione infermieristica percorrendo in tal modo positive esperienze già mature in ambito internazionale. Nella definizione dei nuovi percorsi formativi è essenziale una forte integrazione fra l'Università e il SSR affinché la formazione universitaria faccia proprie le necessità che nascono sia dall’evoluzione dei sistemi sanitari sia dalla necessità di sviluppare competenze professionalizzanti. Ciò nell’ottica di porre in essere un sistema di flessibile dinamicità, escludendo ingessature organizzative, nelle progressioni di carriera e favorendo meccanismi di valorizzazione professionale capaci di riconoscere il valore e il contributo posto da parte del singolo professionista nel processo assistenziale/ organizzativo per il tempo di effettivo e positivo esercizio della competenza. INFERMIERE AREA CURE PRIMARIE 1 COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI 1.1 ASSISTENZA NELLE CURE PRIMARIE 1.1.1 Gestire i bisogni socio-sanitari e sanitari delle persone nelle cure primarie con un approccio integrato 1.1.1.1 Utilizzare strumenti standardizzati per l'identificazione precoce di possibili stati patologici (medicina di opportunità e di iniziativa) 1.1.1.2 Definire criteri per la classificazione del livello di complessità assistenziale basati sullo stato funzionale cognitivo e di stabilità clinica 1.1.1.3 Elaborare con l'equipe multiprofessionale il percorso clinicoassistenziale della persona assistita avvalendosi del sistema informativo al fine di garantirne la tracciabilità 1.1.1.4 Monitorare le condizioni di stabilità della persona assistita cronica in funzione della patologia 1.1.1.5 Proporre un intervento socio-assistenziale sulla base delle interpretazioni relative ai dati clinico-assistenziali 1.1.1.6 Trattare in autonomia problemi specifici sulla base di percorsi clinico assistenziali o protocolli condivisi nell'equipe multi professionale 1.1.1.7 Gestire con l'equipe multiprofessionale il trattamento farmacologico e le cure palliative secondo protocolli prestabiliti 1.1.1.8 Collaborare all'attività di sorveglianza e farmaco-vigilanza nelle condizioni croniche identificando gli eventuali segnali di destabilizzazione specifici per ogni patologia 1.1.1.9 Garantire supporto-educazione terapeutica alla persona assistita e al familiare 1.1.1.10 Prescrivere sulla base di linee guida regionali presidi e ausili a supporto della dipendenza/non autosufficienza 1.1.1.11 Intervenire nelle situazioni di riacutizzazione 1.1.1.12 Riconoscere segni e/o segnali di disagio psichico sociale e cognitivo 1.1.1.13 Attivare la rete dei servizi a supporto in collaborazione con gli altri profili 1.1.1.14 Utilizzare l'ecografia e altri strumenti di diagnostica semplice a sostegno dell'attività assistenziale 1.1.1.15 Riconoscere le principali manifestazioni che richiedono tempestività di intervento 1.1.1.16 Garantire la presa in carico della persona assistita cronica e/o in condizione di fragilità 1.1.1.17 Realizzare un'assistenza infermieristica centrata sui problemi di salute e le necessità della persona assistita e/o della famiglia in relazione all'età, al grado di autonomia, alla necessità di mantenere e sviluppare legami affettivi e sociali 1.1.1.18 Svolgere una funzione di filtro rispetto alle richieste della persona assistita orientandola verso i servizi e gli operatori adeguati al bisogno di salute espresso 1.1.2 Gestire il processo infermieristico nell'ambito della continuità assistenziale, comunità e domiciliarità 1.1.2.1 Applicare i processi assistenziali nei contesti di comunità 1.1.2.2 Gestire il bilancio di salute in età pediatrica sulla base di protocolli condivisi 1.1.2.3 Gestire in collaborazione con altri professionisti programmi di screening per le popolazioni a rischio 1.1.2.4 Organizzare campagne vaccinali 1.1.2.5 Organizzare programmi di sorveglianza, prevenzione e di controllo delle infezioni in ogni presidio ospedaliero e/o comunità, orientati sia agli utenti che agli operatori 1.1.2.6 Gestire la terapia su protocolli concordati 1.2 EDUCAZONE 1.2.1 Promuovere il processo educativo 1.2.1.1 Realizzare, in collaborazione con gli insegnanti delle scuole, specifici programmi di educazione alla salute rivolti agli studenti per il controllo dei fattori di rischio in rapporto alle fasce d'età 1.2.1.2 Educare la persona assistita e la sua famiglia a corrette abitudini di vita, tenendo conto della loro rappresentazione della malattie e delle differenze comportamentali legate alla cultura di appartenenza 1.2.1.3 Realizzare interventi educativi rivolti al personale rispetto a problematiche inerenti la promozione, la prevenzione e l'educazione sanitaria 1.2.1.4 Gestire le risorse umane e materiali dei servizi per realizzare un'assistenza efficace, efficiente e coerente INFERMIERE AREA PEDIATRICA 1 COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI 14 1.1 AREA PEDIATRICA 1.1.1 Gestire percorsi di assistenza per bambini affetti da patologia oncologica 1.1.1.1 Garantire la presa in carico della famiglia e del bambino con diagnosi o sospetta diagnosi di malattia oncologica 1.1.1.2 Assumere il ruolo di infermiere di riferimento per la famiglia e il bambino nel percorso diagnostico e terapeutico 1.1.1.3 Collaborare con il team assistenziale per fornire supporto al bambino ed ai familiari nella scelta dei protocolli terapeutici 1.1.1.4 Supervisionare in collaborazione con la famiglia la corretta applicazione dei protocolli diagnostico – terapeutici 1.1.1.5 Pianificare in collaborazione con la famiglia l'implementazione e il monitoraggio di interventi per la rilevazione precoce dei sintomi 1.1.1.6 Valutare con il bambino e la famiglia l'impatto della malattia e della terapia sulle attività di vita quotidiana 1.1.1.7 Intervenire per ridurre gli effetti negativi della terapia oncologica avvalendosi quando necessario dell'aiuto di consulenti e dell' attività delle associazioni 1.1.1.8 Valutare il dolore utilizzando idonee scale di valutazione 1.1.1.9 Guidare la famiglia e il bambino in collaborazione con il team nella scelta dei metodi per il controllo del dolore sia in ambito farmacologico che non 1.1.1.10 Pianificare la dimissione del bambino 1.1.1.11 Garantire l'attivazione dei percorsi per una domiciliazione protetta 1.1.1.12 Gestire la terapia sulla base di protocolli concordati 1.1.2 Gestire percorsi di assistenza per il neonato ad alta intensità di cura 1.1.2.1 Pianificare il percorso assistenziale del neonato/bambino sottoposto ad assistenza pre-post chirurgica e/o con assistenza ventilatoria 1.1.2.2 Partecipare agli incontri con la famiglia e gli altri membri dell'equipe nella fase pre-parto del neonato a rischio 1.1.2.3 Valutare i bisogni assistenziali del neonato e la rete familiare, per rilevare la necessità di supporto emotivo, psicologico e sociale 1.1.2.4 Collaborare con altri membri dell'equipe alla definizione del piano clinico assistenziale del neonato con patologia chirurgica e con assistenza ventilatoria avanzata 1.1.2.5 Pianificare la gestione dei sistemi di monitoraggio e gli interventi legati all'assistenza ventilatoria avanzata sulla base di protocolli condivisi 1.1.2.6 Supervisionare la gestione dei sistemi di monitoraggio 1.1.2.7 Collaborare con l'equipe assistenziale alla pianificazione del percorso post-operatorio del neonato critico 1.1.2.8 Valutare il livello di stress e di adattamento del neonato e dei familiari con metodologie validate (NIDCAP) 1.1.2.9 Garantire la continuità assistenziale attraverso la predisposizione di percorsi di trasferimento o dimissione protetti 1.1.3 Gestire percorsi di assistenza del bambino con malattia cronica 1.1.3.1 Assicurare la guida, il supporto e l'educazione/counseling al bambino affetto da malattia cronica e ai familiari 1.1.3.2 Garantire la presa in carico della famiglia e del bambino al primo accesso in DH - in continuità con le cure territoriali 1.1.3.3 Assumere il ruolo d'infermiere di riferimento per la famiglia e il bambino nel percorso diagnostico e terapeutico in integrazione con l'equipe multiprofessionale 1.1.3.4 Supportare il bambino e la famiglia a gestire l'impatto della malattia sullo stile di vita tenendo conto dell'appartenenza multiculturale dell'utenza 1.1.3.5 Supervisionare la corretta applicazione dei protocolli diagnostici e terapeutici condivisi Nursing Up Magazine anno 9 - numero due 15 INFERMIERE AREA CHIRURGICA 1 COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI 1.1 ASSISTENZA IN AREA CHIRURGICA 1.1.1 Gestire percorsi perioperatori – preospedalizzazione 1.1.1.1 Garantire l'attivazione del percorso pre-chirurgico del paziente 1.1.1.2 Effettuare sulla base dei protocolli clinico-assistenziali e scale di valutazione condivise, osservazioni, interviste e accertamenti finalizzati alla valutazione del rischio pre-operatorio 1.1.1.3 Coordinare il percorso di preparazione diagnostico e specialistico all'intervento chirurgico 1.1.1.4 Collaborare con l'equipe multiprofessionale alla valutazione del rischio peri-operatorio 1.1.1.5 Supportare la persona assistita e il familiare alla consapevolezza del rischio chirurgico e anestesiologico favorendo la partecipazione al piano assistenziale 1.1.2 Gestire l'assistenza in degenza 1.1.2.1 Attivare i percorsi della persona assistita sottoposta a procedura chirurgica complessa che richiede un livello di monitoraggio avanzato, per il quale non ci sono indicazioni al ricovero presso la Terapia Intensiva 1.1.2.2 Collaborare con l'equipe multiprofessionale alla definizione del livello di monitoraggio della persona assistita sottoposta a procedura chirurgica complessa nella fase pre e post operatoria 1.1.2.3 Pianificare l'assistenza alla persona assistita con alta/complessa dipendenza in base a protocolli condivisi 1.1.2.4 Collaborare con l'equipe multiprofessionale per l'accettazione della persona assistita 1.1.2.5 Pianificare gli interventi per la riduzione delle complicanze della fase post-operatoria 1.1.2.6 Supportare la persona assistita e la famiglia per garantire la loro partecipazione consapevole al piano assistenziale 1.1.3 Gestire l'assistenza negli ambulatori di follow up 1.1.3.1 Garantire la continuità al percorso post-chirugico della persona assistita 1.1.3.2 Garantire l'appropriatezza e uniformità di trattamento per lesioni cutanee post-chirurgiche e traumatiche 1.1.3.3 Eseguire l'accertamento della persona assistita 1.1.3.4 Valutare gli esiti delle lesioni post- chirurgiche e post traumatiche 1.1.3.5 Eseguire la sutura di ferite sulla base di protocolli condivisi 1.1.3.6 Collaborare con l'equipe multiprofessionale nel monitoraggio del processo di guarigione della lesione cutanea di natura traumatica e postchirurgica 1.1.3.7 Individuare precocemente l'insorgenza di complicanze 1.1.3.8 Attivare la consulenza di specialisti 1.1.3.9 Effettuare medicazioni sulla base di protocolli clinico-assistenziali condivisi 1.1.4 Gestire l'assistenza in sala operatoria 1.1.4.1 Organizzare la sala operatoria, risorse tecnologiche e strumentali, in base all'intervento e ai tempi chirurgici 1.1.4.2 Realizzare schemi organizzativi innovativi per la gestione delle attività in sala operatoria 1.1.4.3 Gestire referti, dati, immagini e video durante e dopo l'intervento 1.1.4.4 Collaborare con l'equipe multiprofessionale alla gestione della modulistica, refertazione, raccolta e analisi dei dati 1.1.4.5 Gestire il posizionamento e la mobilizzazione della persona assistita sul tavolo operatorio Nursing Up Magazine anno 9 - numero due 1.1.4.6 Gestire la terapia su protocolli concordati 1.1.4.7 Collaborare nella gestione di strumenti e farmaci nell'anestesia (sedazione, analgesia e mio risoluzione) 1.1.4.8 Organizzare l'emorecupero intra e postoperatorio 1.1.4.9 Gestire le fasi di contesto di pertinenza relative all'espianto d'organi 1.1.4.10 Gestire la fase di risveglio con rischio anestesiologico INFERMIERE AREA SALUTE MENTALE E DIPENDENZE 1 COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI 1.1 SALUTE MENTALE 1.1.1 Effettuare la diagnosi infermieristica 1.1.1.1 Instaurare una relazione di aiuto con la persona assistita/famiglia per supportare la presa di coscienza dello stato di salute 1.1.1.2 Valutare la consapevolezza e la necessità di sostegno nell'impatto con la malattia e il trattamento 1.1.1.3 Utilizzare strumenti di valutazione 1.1.1.4 Condurre colloqui/interviste con la persona assistita e i familiari 1.1.1.5 Valutare la priorità per l'intervento medico in presenza di protocolli codificati 1.1.1.6 Gestire, tramite protocolli condivisi anche farmacologici, segni/sintomi che espongono la persona assistita a pericoli immediati 1.1.1.7 Definire il progetto individualizzato di cura sia terapeutico che socioriabilitativo nell’ambito dell'equipe multi professionale 1.1.1.8 Valutare capacità ed abilità attuali e potenziali della persona assistita 1.1.1.9 Far emergere nella persona assistita elementi utili alla crescita personale (relazione terapeutica) facilitando la verbalizzazione di sensazioni relative alla patologia 1.1.1.10 Scegliere l'approccio adeguato alla persona assistita in base alle caratteristiche cliniche e personologiche 1.1.1.11 Attuare interventi di educazione sanitaria e promozione della salute 1.1.1.12 Gestire la terapia su protocolli concordati 1.1.2 Gestire la terapia 1.1.2.1 Sviluppare la coesione del gruppo professionale nella gestione della persona assistita 1.1.2.2 Collaborare nell'attuazione di trattamenti psico-socio terapeutici individuali o di gruppo 1.1.2.3 Collaborare nella conduzione di progetti di riabilitazione a domicilio o in comunità e nello sviluppo di gruppi di auto-mutuo aiuto 1.1.2.4 Favorire l'alleanza terapeutica e la compliance farmacologica 1.1.2.5 Monitorare le condizioni cliniche 1.1.2.6 Coordinare i vari interventi socio-sanitari nella gestione della presa in carico della persona assistita secondo protocolli condivisi 1.1.2.7 Individuare criteri e modalità per l'attivazione di altri professionisti e di mediatori culturali 1.1.2.8 Educare il contesto sociale di riferimento della persona assistita 1.1.2.9 Utilizzare strategie volte al superamento degli ostacoli all'apprendimento di comportamenti adattivi 1.1.2.10 Decodificare l'intervento rispetto alla richiesta sociale o istituzionale 1.1.2.11 Valutare le fasi del reinserimento lavorativo e sociale delle persone con disagio psichico in collaborazione con altri profili 1.2 DIPENDENZE PATOLOGICHE 1.2.1 Gestire l'assistenza nell'ambito delle dipendenze patologiche 1.2.1.1 1.2.1.2 1.2.1.3 1.2.1.4 Rilevare l'anamnesi tossicologica Valutare sintomi astinenziali Utilizzare tecniche di counselling Effettuare screening su psicopatologia utilizzando scale strutturate 1.2.2 Effettuare monitoraggio 1.2.2.1 Effettuare accertamenti sull'uso di sostanze 1.2.2.2 Gestire affidi di terapie sostitutive 1.2.2.3 Proporre accertamenti sullo stato di salute INFERMIERE AREA CRITICA E EMERGENZA URGENZA 1 COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI 1.1 PROCESSI ASSISTENZIALI/N EMERGENZA URGENZA 1.1.1 Gestire l'intervento di emergenza 1.1.1.1 Individuare i processi organizzativi del contesto 1.1.1.2 Gestire la documentazione del processo di assistenza 1.1.1.3 Individuare i livelli di responsabilità professionale in relazione all'organizzazione di appartenenza e alla pianificazione delle attività 1.1.1.4 Garantire la continuità assistenziale con l'ospedale attraverso una comunicazione efficace 1.1.1.5 Riconoscere le principali alterazioni metaboliche, respiratorie e cardiache nel paziente acuto 1.1.1.6 Riconoscere le principali alterazioni ematochimiche nella diagnostica di laboratorio in emergenza 1.1.1.7 Gestire, con funzioni di Team Leader, l'assistenza nelle situazioni di emergenza-urgenza territoriale 1.1.1.8 Gestire efficacemente ed in sicurezza i casi non critici 1.1.1.9 Applicare linee guida, procedure e protocolli nei setting dell'emergenza 1.1.1.10 Utilizzare score di gravità clinica e indicatori di outcome 1.1.1.11 Sviluppare percorsi clinico assistenziali in equipe multiprofessionale 1.1.1.12 Garantire livelli di sicurezza adeguati ai livelli di criticità clinico-assistenziale delle persone assistite nel trasporto intra e interospedaliero dei pazienti 1.1.1.13 Gestire la terapia su protocolli concordati 1.1.1.14 Eseguire la sutura di ferite sulla base di protocolli condivisi 1.1.2 Garantire l'intervento nel contesto Extraospedaliero 1.1.2.1 1.1.2.2 1.1.2.3 1.1.2.4 1.1.2.5 Valutare la richiesta di soccorso Gestire le tecnologie e i sistemi informativi nelle centrali operative Garantire la selezione della strategia di intervento più efficace Identificare i problemi prioritari sottesi alla richiesta urgente Assicurare il corretto utilizzo della tecnologia per la gestione della chiamata 1.1.2.6 Assicurare la corretta trasmissione dell'allarme agli equipaggi sul territorio 1.1.2.7 Assicurare appropriate informazioni e istruzioni al chiamante 1.1.3 Garantire la presa in carico del paziente attraverso il Triage Ospedaliero 1.1.3.1 Applicare gli algoritmi decisionali di triage 1.1.3.2 Utilizzare modalità comunicative efficaci specifiche per il contesto di attività 1.1.3.3 Valutare la persona assistita con assegnazione di codice colore di priorità e individuazione di percorsi assistenziali 16 1.1.3.4 Rivalutare le persone assistite con frequenza temporale adeguata ai livelli di priorità e alle condizioni cliniche, gestendo l'attesa dei familiari 1.1.3.5 Garantire la corretta gestione dei casi difficili in attesa con particolare riguardo a quelli in allontanamento spontaneo 1.1.3.6 Individuare le priorità vitali immediate anche di fronte alla contemporaneità di molteplici richieste 1.1.3.7 Applicare i concetti di priorità psico-sociale 1.1.3.8 Adattare i piani e i programmi in base alle nuove priorità 1.1.4 Garantire l'intervento assistenziale nel contesto del DEA 1.1.4.1 Trattare la casistica minore secondo protocolli condivisi 1.1.4.2 Gestire il rischio infettivo nella persona assistita in trattamento 1.1.4.3 Utilizzare l'ecografia e altri strumenti di diagnostica semplice a sostegno dell'attività assistenziale 1.1.4.4 Assicurare l'attuazione di protocolli terapeutici condivisi nell'ambito del dolore acuto e del dolore cronico 1.1.4.5 Controllare l'adeguatezza del funzionamento e il corretto utilizzo delle apparecchiature 1.1.4.6 Garantire l'assistenza alla persona assistita con disturbi comportamentali 1.1.4.7 Gestire le tecnologie per il supporto delle funzioni vitali, nelle interazioni complesse persona assistita-macchina e nella risoluzione di problemi tecnici complessi 1.1.4.8 Gestire le tecnologie per la valutazione e il monitoraggio delle funzioni vitali, nei rilievi strumentali complessi e nella risoluzione di problemi tecnici complessi 1.1.5 Garantire l'assistenza in età pediatrica in Emergenza- Urgenza 1.1.5.1 Applicare gli algoritmi di triage 1.1.5.2 Attuare le manovre di BLSD pediatrico 1.1.5.3 Trattare la casistica minore in età pediatrica secondo protocolli condivisi 1.1.5.4 Garantire la Sicurezza del bambino nel trasporto primario e secondario 1.1.6 Garantire l'intervento nelle Maxiemergenze 1.1.6.1 Affrontare le situazioni di emergenza e urgenza che pongono più persone in condizioni critiche 1.1.6.2 Applicare i principi di Triage nelle maxiemergenze 1.1.6.3 Assicurare il corretto funzionamento del posto medico avanzato 1.1.6.4 Gestire gli eventi NBCR 1.1.6.5 Descrivere il piano di maxiemergenza del proprio territorio 1.1.6.6 Descrivere le misure da adottare per la decontaminazione, la derattizzazione e la disinfestazione 1.1.6.7 Informare la popolazione sui piani di intervento 1.2 TERAPIA INTENSIVA 1.2.1 Gestire i percorsi assistenziali in terapia intensiva 1.2.1.1 Pianificare le attività infermieristiche complessive della terapia intensiva in integrazione con altri professionisti 1.2.1.2 Gestire i sistemi informativi sui percorsi assistenziali 1.2.1.3 Gestire le tecnologie per la valutazione e il monitoraggio delle funzioni vitali 1.2.1.4 Gestire problemi complessi clinici, relazionali ed organizzativi nel processo di donazione degli organi in ottica multiprofessionale 1.2.1.5 Mantenere livelli di sicurezza adeguati alla criticità clinicoassistenziale delle persone assistite nel trasporto intra e interospedaliero 1.2.2 Gestire il trattamento sulla base di valori di monitoraggio e la terapia intensiva in un’ottica multiprofessionale Nursing Up Magazine anno 9 - numero due 17 1.2.2.1 Gestire lo svezzamento da ventilazione meccanica, in ottica multidisciplinare 1.2.2.2 Collaborare nella gestione dell’emergenza-urgenza in equipe multiprofessionale nei contesti di terapia intensiva ed intraospedalieri 1.2.2.3 Gestire problemi complessi derivanti dalle tecnologie per la somministrazione delle terapie 1.2.2.4 Collaborare all'attività di sorveglianza e farmaco-vigilanza nelle condizioni croniche identificando gli eventuali segnali di destabilizzazione specifici per ogni patologia 1.2.2.5 Favorire l'applicazione delle raccomandazioni di buone pratiche nella gestione complessiva della persona assistita 1.2.2.6 Gestire i problemi complessi correlati alle lesioni cutanee e wound care in terapia intensiva 1.2.2.7 Collaborare alla gestione del processo di prevenzione, programmazione diagnostica e di intervento per il rischio infettivo nella persona assistita in alta intensità di cura 1.2.3 Gestire l'educazione e la relazione 1.2.3.1 Partecipare alla pianificazione di interventi relazionali multidisciplinari 1.2.3.2 Educare i care givers 1.2.3.3 Gestire la pianificazione di servizi in ottica multidisciplinare con individuazione di criteri ammissione e dimissione ai diversi livelli di intensità di cura 1.2.3.4 Gestire in ottica multidisciplinare i servizi di follow up post intensivo delle persone assistite, anche nel long term dopo la dimissione al domicilio 1.2.2.3 Effettuare tutorato clinico a studenti del proprio profilo o di operatori di supporto 1.2.2.4 Facilitare l'inserimento del personale di nuova assegnazione 1.2.2.5 Facilitare l'applicazione delle competenze di contesto 1.3 QUALITA' E SICUREZZA 1.3.1 Analizzare i percorsi per la qualità 1.3.1.1 Identificare aree di miglioramento della qualità dell'assistenza 1.3.1.2 Promuovere progetti di miglioramento 1.3.1.3 Elaborare un progetto di miglioramento 1.3.1.4 Utilizzare i sistemi informativi/informatici per la raccolta e analisi dei dati 1.3.1.5 Definire standard e indicatori di efficacia e efficienza in termini di struttura processo ed esito 1.3.1.6 Utilizzare gli indicatori di efficacia ed efficienza dei servizi sanitari 1.3.1.7 Valutare il funzionamento dei servizi coinvolgendo la cittadinanza 1.3.1.8 Implementare le buone pratiche 1.3.2 Gestire il rischio clinico 1.3.2.1 Gestire gli strumenti di analisi reattiva 1.3.2.2 Gestire gli strumenti di analisi proattiva 1.3.2.3 Elaborare la mappa del rischio nei contesti operativi di pertinenza 1.3.2.4 Applicare strumenti e metodologie per la gestione del rischio clinico 1.3.2.5 Gestire audit multidisciplinari COMPETENZE TECNICO PROFESSIONALI TRASVERSALI 1.1 GESTIONE 1.1.1 Pianificare il lavoro 1.1.1.1 Individuare gli obiettivi di salute in relazione alle risorse disponibili in collaborazione con altri profili 1.1.1.2 Analizzare criticamente gli aspetti etici legati al proprio profilo 1.1.1.3 Condurre il gruppo di lavoro 1.1.1.4 Coordinare l'operato di più professionisti 1.1.1.5 Partecipare al processo di technology assessment 1.1.1.6 Gestire le apparecchiature elettromedicali e videoscopiche in termini di appropriatezza e sicurezza 1.1.1.7 Promuovere la reingegnerizzazione dei processi 1.1.2 Analizzare il contesto socio-sanitario 1.1.2.1 Individuare i principali modelli sanitari 1.1.2.2 Analizzare i processi di cambiamento istituzionale e organizzativo del SSN PSSIR PAL 1.2 FORMAZIONE 1.2.1 Sviluppare percorsi formativi nel gruppo di lavoro 1.2.1.1 1.2.1.2 1.2.1.3 1.2.1.4 1.2.1.5 Rilevare il gap formativo del proprio gruppo di lavoro Elaborare un progetto formativo Condurre l'incontro formativo Facilitare l'apprendimento dei discenti tramite sistemi innovativi Valutare l'efficacia della formazione a livello organizzativo m collaborazione con il formatore 1.2.2 Gestire l'ambito di apprendimento 1.2.2.1 Progettare percorsi di tirocinio in collaborazione con il formatore 1.2.2.2 Valutare percorsi di tirocinio in collaborazione con il formatore Nursing Up Magazine anno 9 - numero due 1.3.2.6 Gestire il Mortality & Morbidity Review come strumento di miglioramento per il raggiungimento di standard clinico-assistenziali attesi 1.4 RICERCA APPLICATA 1.4.1 Sviluppare Progetti di Ricerca 1.4.1.1 Leggere i fenomeni e i bisogni di comunità 1.4.1.2 Identificare specifici problemi e aree di ricerca e sviluppo 1.4.1.3 Effettuare la ricerca bibliografica su specifici problemi e aree di interesse 1.4.1.4 Redigere un protocollo di ricerca in collaborazione multiprofessionale e multidisciplinare 1.4.1.5 Effettuare studi epidemiologici in ambienti di vita e di lavoro in collaborazione con altri professionisti 1.4.1.6 Verificare l'applicazione dei risultati delle ricerche per ottenere un miglioramento della qualità 1.4.1.7 Divulgare i risultati delle ricerche all'equipe 1.4.1.8 Redigere un report di ricerca secondo gli attuali canoni della letteratura scientifica 1.4.1.9 Analizzare criticamente la letteratura scientifica secondaria, evidenziandone gli elementi di validità per l'applicazione dei risultati nella pratica clinica 1.4.1.10 Produrre interventi clinico-assistenziali basati sulle indicazioni contenute in linee guida clinico-assistenziali 1.5 CONSULENZA 1.5.1 Fornire il supporto tecnico in qualità di esperto 1.5.1.1 Offrire consulenza su processi ad elevata complessità nei diversi contesti clinici 1.5.1.2 Redigere un rapporto di consulenza 1.5.1.3 Utilizzare tecniche di coaching Caro Presidente, ...dal territorio In questi giorni, giungono valanghe di comunicazioni e ringraziamenti alla sede nazionale del Nursing Up. Sono scritte da sindacalisti che hanno frequentato il Master in Diritto Sindacale e che hanno già sostenuto gli esami finali. Le attestazioni di stima sono tantissime e tutte di simile tenore. Per dedicare spazio prezioso alle altre notizie siamo costretti a pubblicarne solo due, rappresentative di tutte le altre. Questa è la sostanza dei nostri fatti, perchè noi costruiamo garanzie per i nostri iscritti. Lunga vita al Nursing Up pagina 18 ti scrivo a nome e per conto di tutt a la Regione Abr il pensiero dell’in uzzo ma sono si tera Italia. cura di interpreta re Noi sindacalisti in erba ti seguim mo con l’entusia voglia di crescere smo un po’ incosc e soprattutto di “f iente di chi ha are” al posto di ch professione, per lu i non ha fatto nu ngo tempo perfino lla per la nostra denigrata. Con la tua inizia tiva finalmente avevamo voce e so prattutto aspettat Con caparbietà ci ive. hai guidato fino ad ottenere livelli anche dalle istituz m olto alti e molto ap ioni, dimostrando prezzati la tua e la nostra formazione cont consapevolezza ch inua deve essere perseguita sempr e la e poter difendere e perché accultura la categoria con rsi significa sape l’ autorevolezza ne r cessaria ad emer Ci hai condotto at gere. traverso un percor so formativo all’a prima: la formaz vanguardia mai ione universitari realizzato a dei tuoi dirigent rappresentato la i sindacali che pe ciliegina sulla to r noi ha rt a dopo tantissim amministrativi i corsi sindacali, e quant’altro che le gislativi, se mpre ti hanno vi tuo sapere. sto in cattedra a trasmetterci il Mi ricordo ancora , quando uscirono le locandine del ricevute da sindac Master, le centin alisti di altre orga aia di telefonate nizzazioni sind anche a pagamen acali che volevano to, ma la mia risp partecipare osta è stata sempr riservata ai rappre e la stessa: è un’es sentanti sindacal clusiva i del Nursing Up! Il Master gratuito di cui il sindacat o ci ha fatto bene battuto in consig ficiare e per il qu lio direttivo, è la ale ti sei tanto chiara dimostraz nonché della gran ione della tua in de lungimiranza te grità morale, che ti contraddis Sindacato è sano tingue e che ci in , non ha paura di segna che se un “spendersi” invest dirigenti . endo sulla formaz ione dei propri Tutto questo solo per dirti GRAZIE e confermarti la a stare sempre al nostra stima e la tuo fianco in man nostra volontà iera sempre più co formarci ancora erente e competent per migliorarci se e, disposti a mpre di più, fieri nostri iscritti, de di crescere ancora lla nostra Profes per il bene dei sione, del nostro sindacato. GRAZIE per aver creduto in noi, ne lla nostra attività gratificante, info non sempre facile ndendoci la sicu , ma molto rezza necessaria ed un importante supporto. Patrizia Bianch Referente Regiona i le Nursing Up A bruzzo, Presiden te Comitato Tecn ico Scientifico Presidente, Illustrissimo go a scriverLe, arLe la e che mi accin n io oz em n le per dimostr co ro è pa anza, al Suo le e o od Sua lungimir ovare il m la tr al le e ci in grado di zi fi ra if g d è ed iovane e colto, ovo, perché g pr p e U ibile ch g e in in rs d u tu o, ha reso poss di un N n a ta n n er sincera grati lo od to m ol e m a la Sua vision Condivido che vengono d altruismo e al i Nursing Up. aventi radici al i ac at d ac n d si n ti si i en za sul altr dirig competere con nza e l’esperien r molti di noi ce pe os o n n co g so la n a, u lezz cammino to di uo del nostro il coronamen so la consapevo er eg os av tr pr at el n lo so za serio. Il feren no che ssa fare la dif n sindacalista con Lei il sog u po i d e” a er n ap ia “s id diritto uot ata dal ogni azione q del “Master in to in campo corrobor te en en im es u g pr se e n ale sempr te e una tappa inato con Il co dal sapore soci ersitario culm passo importan iv n n u u e do che te m r en pe bi ta o, un traguar ppresen at ra er e” op ritorno nell’am al io tu m at tr al a lavoro e con zza ed efficaci sindacale, del etezza, sicure cr n co e ar d r pe diviso con tto questo. fondamentale so possibile tu che hanno con re o ig ha ov i R ch e a a e fa onor igenti di Veron a nome dei dir e ch an , te en Grazie Presid orso. me questo perc Paolo Libero p Padova te Nursing U en ig ir D , le da Interazien Coordinatore Nursing Up Magazine anno 9 - numero due 19 19 pagina GIURISPRUDENZA & CURIOSITÀ MEDICI:ATTENZIONE AI CERTIFICATI DI MALATTIA RILASCIATI SENZA EFFETTUARE LA VISITA “Un mese di sospensione ai medici che tutelano malati immaginari ma veri professionisti dell'assenteismo”. È ciò che si legge sulla maggior parte dei quotidiani a seguito di una recente Sentenza della Corte di Cassazione, laddove nella sostanza viene richiamato il rischio che corrono i medici di famiglia di incorrere in un mese di sospensione dall'esercizio della professione se giustificano la mancata presenza in servizio del paziente senza neppure visitarlo. È infatti escluso, si legge in ogni dove e con riferimento al provvedimento richiamato, che per evitare la sanzione disciplinare il professionista possa invocare la natura “anamnestica” di questo tipo di certificati in cui il sanitario si limiterebbe ad attestare quanto sostenuto dal cliente rispetto al proprio stato di salute nei giorni precedenti la redazione del documento. Al centro dell'attenzione anche frasi come “assente per indisposizione”, oppure “per malattia” su laconici certificati medici che sono poi inviati al datore di lavoro e all'ente previdenziale. La sentenza di cui si parla è la n 3705/12, della terza sezione civile della Cassazione. L'AZIENDA NON DEVE OSTACOLARE LA FORMAZIONE ECM Si informa dell'importante sentenza della Cassazione n 21817 del 19.09.2011, dove viene affrontata una problematica sulla quale Nursing Up si batte ormai da tempo. Alcune riflessioni, seppur subordinate alla lettura del testo ufficiale del provvedimento (non ancora a nostra disposizione) ed ai relativi contenuti meritano di esser fatte. Leggendo il documento, si noterà che la Corte di Cassazione ha ritenuto corretto l'assunto di un Tribunale di Appello, laddove si sostiene che è impossibile configurare l'esistenza a carico di ogni singola ASL di un obbligo di predisporre e organizzare specifici e determinati corsi di aggiornamento e/o formazione per i propri medici (noi supponiamo che tale tesi valga anche per gli altri professionisti sanitari destinatari delle medesime norme) e correlativamente un ben definito diritto di questi di ottenere direttamente dall'ASL di appartenenza la promozione ed organizzazione di iniziative formative e/o di aggiornamento professionale. Continuando la lettura del medesimo provvedimento, la Suprema Corte richiama anche un altro importante assunto della Corte di Appello sopra citata, secondo la quale il comportamento della Asl potrebbe essere legittimamente censurato non già in quanto l'Azienda abbia omesso di predisporre la formazione, bensì solo ove abbia, senza giustificato motivo, impedito al proprio medico (e noi supponiamo che questo valga anche per altri professionisti sanitari destinatari delle medesime norme) di aggiornarsi e in concreto, di partecipare alle iniziative di formazione continua. Nursing Up Magazine anno 9 - numero due Ebbene, su tale ultimo passaggio Nursing Up auspica che la Magistratura Italiana possa tornare presto a pronunciarsi, anche per approfondire in quale maniera e/o modalità possa considerarsi censurabile e soprattutto con quali conseguenze, il comportamento di quelle aziende che avessero concretamente impedito, senza giustificato motivo agli interessati di aggiornarsi e in concreto, che avessero loro impedito di partecipare alle iniziative di formazione continua. I CENTRI CONVENZIONATI NON DEVONO CONFONDERE L'INFERMIERE CON IL MEDICO Lo dice la Cassazione, quindi se in organico è previsto un infermiere, questo non può essere sostituito con un medico. Lo prevede una Sentenza della Cassazione Civile - Sez. II n. 7884 del 06.04.2011, laddove si leggerà un'interessante dissertazione legata all'assunto che tra infermiere e medico esiste una differenza qualitativa e non meramente quantitativa. Nel caso in esame, di un centro medico convenzionato dove la normativa prevede che la presenza di un infermiere professionale durante l'orario di apertura dell'ambulatorio costituisca uno tra i “requisiti” e gli “indicatori” previsti per l'accreditamento presso il servizio sanitario pubblico, la presenza dell'infermiere dev'essere considerata condizione specifica ed obbligatoria in quanto previsto come requisito aggiuntivo e non alternativo rispetto alla presenza del medico. Come sempre in casi di egual genere, ribadiamo che si tratta di uno stralcio ufficioso del provvedimento, di fonte internet e soggetto ad ogni riserva del caso, pertanto non dev'essere in alcun modo considerato come sostitutivo del provvedimento ufficiale, al quale invece si rimanda anche per gli eventuali ed opportuni approfondimenti. Cassazione Civile - Sez. II; Sentenza n. 7884 del 06.04.2011 Il legale rappresentante di un centro medico convenzionato proponeva ricorso avanti al Tribunale contro l'ordinanza ingiunzione emessa nei suoi confronti dall'ASL per la riscontrata mancanza del requisito organizzativo specifico in ragione della riscontrata assenza di un infermiere professionale durante gli orari di apertura degli ambulatori di Dermatologia ed Ortopedia. Si sosteneva a difesa che la presenza dell'infermiere professionale durante gli orari di apertura dei laboratori non poteva ritenersi come condizione per l'accreditamento, ma solo come uno degli indicatori per ottenerlo, sostituibile da altro indicatore più qualificato (nella fattispecie, al momento dell'accertamento era presente in luogo dell'infermiere un medico, a miglior supporto quindi, degli specialisti ambulatoriali). Si è osservato che tra infermiere e medico esiste una differenza qualitativa e non meramente quantitativa. Il requisito, indicato in aggiunta a quello relativo alla presenza di personale medico in possesso della specializzazione per la relativa disciplina, deve ritenersi non alternativo, ma cumulativo. LA CRISI E LE DISFUNZIONI DEL SISTEMA LEGGIAMO LE RIFLESSIONI DI UN INFERMIERE L'attuale periodo di crisi mette a dura prova ogni famiglia italiana. Anche gli infermieri, come gli altri cittadini non sono esenti da tutto questo. Pubblichiamo a seguire la lettera di un collega indirizzata al Presidente del Consiglio Mario Monti. Ha scritto come uomo e come padre, prima che come cittadino ed infermiere e le riflessioni che propone sono le stesse che molti di noi fanno quotidianamente, anche per questo siamo convinti che leggerla sarà utile per tutti. Gentilissimo Signor Presidente del Consiglio pagina 20 Chi le scrive è un uomo che lavora, ho 54 anni e sono un dipendente pubblico assunto a tempo indeterminato. È domenica, il sole splende alto e nonostante il freddo avrei voglia di passeggiare, invece ho deciso di occupare questo tempo per scriverle, perché vorrei cercare di parlare al suo cuore piuttosto che al politico, perché un cuore c'è l'ha anche lei e che batte saldo e ben forte nel suo petto. La situazione economica che stiamo vivendo è drammatica, per la verità sono anni che profeti inascoltati hanno parlato di quello che sarebbe avvenuto nel 2008, ma sono stati ignorati come Cassandra. Un sistema economico come questo che non poteva reggere all'infinito è infine collassato. Ora la cura amara è quella che ogni cittadino sta vivendo ogni giorno sul posto di lavoro, negli uffici di collocamento, alla ricerca di qualsiasi impiego, presso gli uffici sociali dei comuni chiedendo il necessario per poter fare la spesa, oppure dormendo in automobile, perché avendo perso il lavoro e non riuscendo più a pagare il mutuo o l'affitto, questa è l'unica possibilità loro rimasta. A volte ho la sensazione che dai palazzi del potere non si abbia veramente a fuoco la disperata situazione di tante persone e famiglie che sono scivolate nella povertà e le previsioni non lasciano ben sperare per il futuro. Ora ci troviamo davanti a scelte drammatiche, che richiedono coraggio da parte di tutti e non sempre dei soliti, che esigono che non ci siano comandanti che abbandonino la nave ma che rimangono al loro posto di comando e responsabilità fino alla fine, a rischio della propria vita, dopo aver posto in salvo i passeggeri e l'equipaggio. Le chiedo scusa delle mie digressioni, ma vengo al motivo di questa mia lettera dove sono qui per chiederle un chiarimento su quello che ho letto sui giornali e sentito alla tv, riguardo ai diritti di chi lavora e dell'articolo 18, perché vede, signor presidente, non riesco proprio a capire il motivo per cui, stando alle sue parole, non va bene che ci siano lavoratori super tutelati e lavoratori che di tutele ne hanno poche o non ne hanno affatto, e che quindi bisogna togliere privilegi (tutele) a chi secondo lei, ne ha tanti. L'essere assunto a tempo indeterminato mi permette di poter accedere ad un mutuo, di poter garantirmi un futuro, di poter avere dei figli, mandarli a scuola, mi consente di avere un prestito per acquistare l'auto, ma mi permette soprattutto di soddisfare i bisogni primari come l'alimentazione, l'abitazione… Se sono ammalato vengo pagato lo stesso, e con i diritti che ho e che sono stati acquisiti dai miei bisnonni, dai miei nonni e dal mio papà, con lotte e sacrifici, sudore e dolore, posso guardare alla mia vita futura con la serenità della sicurezza del mio lavoro e non con l'ansia che potrei essere lasciato a casa. Certo, ci sono lavoratori che non hanno questi diritti e allora, non sarebbe più giusto e dignitoso garantire i miei diritti anche a loro invece di volerli togliere a quelli come me? Perché non garantire i diritti a tutti invece di sottrarli? Mi scusi, signor presidente, ma è come dire che dal momento che l'Italia non conosce le atrocità della guerra mentre altri Stati purtroppo si, potremmo togliere un po' di pace dal nostro Paese per garantire meno guerra agli altri. La soluzione è che non ci devono essere le guerre e che la pace deve regnare sovrana dappertutto! Non so se lei risponderà alla mia lettera e se almeno la prenderà in considerazione, ma scrivendole ho ritenuto esprimere la mia democratica opinione sperando che ne tenga conto, perché forse tra i suoi palazzi, non immagina nemmeno quali battaglie deve condurre chi ha perso la dignità di un lavoro, per poter sopravvivere (come comprarsi del cibo) perché è a questo che siamo arrivati. Lei può argomentare e giustificare tutto quello che vuole, ma come faccio a spiegare ad un anziano che va alla Caritas o che si lava con l'acqua fredda che tutto ciò è necessario, ma necessario per chi? Per le multinazionali, per le banche che continuano ad incamerare denaro per la crescita, denaro nostro naturalmente, e che elargiscono col contagocce a famiglie e imprese? Come faccio a spiegare alla moglie di quell'imprenditore edile che si è suicidato ai primi di febbraio a Monselice (PD), perché non riusciva a tirare avanti e che ha lasciato anche un figlio di dieci anni? Glielo spiegheranno forse le banche che si sono macchiate anche di quest'altra morte che va ad aggiungersi alla fila di tutti quelli che l'hanno preceduto? Penso spesso alla nostra bellissima Costituzione, ai nobili principi che l'hanno ispirata e che trasmette, penso ai sacrifici e al sangue che è costata, questo bellissimo documento che difende i deboli, che tutela diritti, salute, lavoro e libertà. Ne ho una copia nella mia borsa, la porto con me quando vado per le scuole a tenere incontri sui diritti dei bambini ed è proprio alla nostra Costituzione che mi riferisco quando si parla di diritti. Quello che sta accadendo in Grecia è terribile, diritti conquistati in anni stanno dissolvendosi in poco tempo a causa delle leggi di mercato. In Grecia ci sono persino genitori che non vanno a riprendere i loro bambini negli asili e nelle scuole perché non sanno cosa dar loro da mangiare, e mentre da qualche parte c'è chi su questa crisi si sta arricchendo pieno di avidità, da un'altra parte c'è gente che muore di freddo, di fame, di depressione, e famiglie con bambini non sanno come comprarsi da mangiare. Sono questi i frutti della globalizzazione dell'economia?? È la miseria e la disperazione il prezzo da pagare per rimanere nell'euro? Se il prezzo da pagare deve essere questo, che si ritorni pure alla dracma o alla lira, disperati per disperati, almeno lo saremo con la nostra moneta oppure si abbia il coraggio di fare quello che si è fatto in Islanda. E se venti oscuri e pericolosi minacciano all'orizzonte di scatenare una tempesta di proporzioni inaudite, ben vengano a questo punto, se dopo la furia del vento e della pioggia possiamo sperare di ricostruire un mondo fatto per l'uomo e non per il denaro, dove i diritti fondamentali vengano garantiti a tutti e dove tutti possono vivere con sobrietà e possedere il necessario, coltivando non la ricerca spasmodica del potere e della ricchezza ma le relazioni sociali, l'amicizia, l'amore e dove gli anziani, i deboli, i bambini vengano finalmente rispettati. Togliere i privilegi certamente, ma rubare i diritti, il futuro e la dignità, in nome del denaro, mi scusi, questo non lo potrò mai accettare, anche perché ci sono altre possibili soluzioni, come le altre finanziarie che si trovano sul sito http://www.sbilanciamoci.it, finanziarie che portano il pareggio a bilancio senza intaccare i diritti, anzi incrementandoli. Il domani sarà come noi lo costruiremo. Io non so se le banche hanno un cuore ma lei ce l'ha e questa vita per quanto lunga possa essere ha una fine per ciascuno di noi, e voglia il cielo che Dio, pur nella sua immensa Misericordia, non debba chiederci conto dei peccati che stiamo compiendo in nome del denaro. La saluto con affetto e con stima. Lettera firmata C T Nursing Up Magazine anno 9 - numero due NURSING UP CERCA TE! CERCA TE ! SIAMO ALLA RICERCA DI PERSONE CON LE QUALI CONDIVIDERE I NOSTRI VALORI ED I NOSTRI OBIETTIVI NOI... mpetitivo co io g g ta n va il e ch o riteniam gato al valore del NURSING UP sia le rse umane. professionale delle riso Proponi in ogni momento la tua disponibilità DIVENTA SINDACALISTA DEL NURSING UP inviaci il tuo numero di telefono! Ovunque tu operi, inviaci i tuoi recapiti con il tuo numero di cellulare all’indirizzo e-mail [email protected], oppure chiama il numero verde DIVENTERAI "UNO DEI NOSTRI"! PROGRAMMA ASSICURATIVO NURSING UP NURSING UP offre ai propri iscritti*, per il 2012, esclusive coperture assicurative gratuite NESSUN ALTRO SINDACATO TI DA TANTO! Le informazioni relative ad ogni singola copertura assicurativa contenute nel presente depliant si intendono parziali ed indicative. Per tale ragione, ma anche per garantire un’adeguata riservatezza alle informazioni destinate ai nostri associati, gli iscritti al sindacato che desiderino avere copia delle condizioni generali e specifiche di assicurazione e sulle tipologie di ogni polizza, sulle eventuali franchigie previste, sui massimali di copertura etc…, potranno richiedere copia fotostatica dei relativi estratti alla Sede Nazionale del sindacato Nursing Up - Via Carlo Conti Rossini, 26 - 00147 Roma, indicando il proprio nome, cognome, numero codice adesione ai servizi contrattuali, recapito al quale trasmettere la documentazione. Tutte le garanzie assicurative descritte sul presente depliant decorrono dal 1/1/2012 al 31/12/2012 ad eccezione di quelle relative "alla tutela legale nell'ambito della vita privata" che decorrono dalle ore 24 del 9/2/2012 sino al 31/12/2012. 1 2 3 COPERTURA RCT PROFESSIONALE L’assicurazione copre le persone assicurate per il risarcimento di danni involontariamente cagionati a terzi nell’esercizio professionale: ✗ massimale garantito per ogni singolo associato 2.200.000,00 €; ✗ validità della copertura in tutta Europa; ✗ colpa grave e rivalsa da parte dell’Ente Ospedaliero; ✗ garanzie pregresse nei termini di anni due. COPERTURA PER DIFESA LEGALE IN AMBITO PENALE La garanzia opera per il pagamento degli onorari, spese e competenze del legale liberamente scelto dall’iscritto, spese giudiziarie e processuali, onorari dei periti di parte e quelli nominati dal giudice, oltre ogni altra spesa di genere non specificatamente richiamata. Per la difesa legale in ambito penale per delitti colposi e contravvenzioni. Il massimale è di Euro 5.200,00, per singolo associato, per caso assicurativo e senza limite di sinistri annui. RCT DELLA VITA PRIVATA La garanzia opera per i singoli associati e nucleo familiare convivente, nel limite del massimale di 2.200.000 €, a titolo di risarcimento per danni involontariamente cagionati a terzi per: ✗ morte e lesioni personali; ✗ distruzione o deterioramento di cose; ✗ in conseguenza di fatti accidentali verificatisi nell’ambito della vita privata e in relazione all’esercizio di sport in qualità di dilettante anche se con partecipazione a gare, prove e relativi allenamenti. * nell’esercizio dell’attività professionale svolta di personale infermieristico e/o delle altre professioni sanitarie non mediche e/o altri operatori sanitari non medici. 4 DIFESA RAPPORTI CONTRATTUALI (TUTELA DELLE CONTROVERSIE IN AMBITO DI LAVORO) 5 La copertura opera per le controversie individuali relative al rapporto di lavoro dipendente o in convenzione con enti del servizio nazionale o con privati, ed anche in sede extragiudiziale. La stessa opera, laddove previsto, anche in sede amministrativa (ricorsi al TAR), per sostenere controversie con istituti o Enti Pubblici di assicurazioni / Previdenziali o sociali per prestazioni vantate dall’assicurato relativamente alla propria posizione previdenziale / assistenziale. Nel 2012 sono state incluse nel Rischio assicurativo tutte le Controversie derivanti dal contratto di lavoro, compresa ogni azione intrapresa dall’assicurato a seguito di procedimenti disciplinari. 6 TUTELA LEGALE NELL’AMBITO DELLA VITA PRIVATA La nuova copertura consente agli associati e al loro nucleo familiare la possibilità di ottenere giustizia con: ✗ l’esercizio di pretese di risarcimento danni a persone e a cose subiti per fatti illeciti di persone (faccio lavare l’autovettura, mentre la ritiro la trovo danneggiata, vado dall’avvocato per richiedere i danni); ✗ l’esercizio di pretese che derivino da incidenti stradali nei quali gli associati al Nursing Up siano stati coinvolti come pedoni, ciclisti o trasportati su veicoli di terzi, pubblici o privati, ecc. (vado in vacanza e prendo il treno, mi rovino il vestito perché lo scompartimento è sporco, vado dall’avvocato per ottenere un equo risarcimento). SOCCORSO STRADALE E TRAINO AUTOVETTURA L’iscritto* al Nursing Up ha diritto ad usufruire gratuitamente di una delle seguenti garanzie, a propria scelta e per ogni sinistro: ✗ soccorso stradale; ✗ trasporto in autoambulanza; ✗ recupero del veicolo; ✗ demolizione del veicolo; ✗ auto in sostituzione. La presente garanzia deve essere attivata attraverso la trasmissione di un fax alla società assicuratrice, utilizzando il modello incluso all’interno del magazine o richiedendone uno al proprio rappresentante sindacale Nursing Up. LE ASSICURAZIONI DELLE QUALI GODONO I NOSTRI ASSOCIATI SONO IL FIORE ALL’OCCHIELLO DEL NURSING UP UN NUOVO MODO DI FARE SINDACATO CON UNA PROTEZIONE A 360 GRADI PER CHI DECIDE DI ISCRIVERSI MODULO DI ATTIVAZIONE COPERTURA “SERVIZIO STRADALE E TRAINO” 800 042042 dall’ESTERO: +39 011 7425599 Comunicando il numero di copertura assicurativa 105/06/00000 e la targa del veicolo L’attivazione del servizio non è automatica, in tal senso è necessario che l’associato compili in ogni sua parte il modulo sotto riportato, per poi inviarlo, opportunamente firmato, via fax ai numeri 010 8932910 o 010 543617 (Centro Nazionale di Raccolta adesioni SOCCORSO STRADALE E TRAINO NURSING UP). Per ogni ulteriore informazione e per conoscere le condizioni di copertura della polizza assicurativa vai sul sito www.nursingup.it. MODULO DA COMPILARE ED INVIARE ALLA SOCIETÀ ASSICURATRICE Compilando spontaneamente con i dati richiesti questo apposito spazio e trasmettendolo al numero di fax della società assicuratrice (010/543617) aderisco al servizio offertomi gratuitamente dal mio sindacato, in tal senso dichiaro sotto mia responsabilità, consapevole delle conseguenze derivanti da dichiarazioni mendaci di essere alla data odierna iscritto al sindacato “NURSING UP” e di essere a conoscenza che la copertura assicurativa è operante solo ed esclusivamente fin quando rimarrò iscritto al sindacato. Essendo opportunamente informato, ai sensi e per gli effetti del dlgs 196/2003 autorizzo il sindacato e la società che fornirà il servizio al trattamento dei miei dati personali, come al seguito indicati, per le finalità necessarie all’erogazione del servizio, anche con strumenti informatici. Cognome e Nome ____________________________________________________________ Codice Fiscale ____________________________________ Targa Veicolo ________________ Data ___/___/_______ Firma___________________________________________ Per attivare il servizio è sufficiente inviare il presente modulo via fax al numero indicato. Decorrenza del servizio: quattro giorni lavorativi dopo l’invio del FAX. fax: 010/8932910 o 010/543617 ✔soccorso stradale ✔trasporto in autoambulanza ✔recupero del veicolo ✔demolizione del veicolo ✔auto in sostituzione dall’ITALIA: ATTENZIONE, LA PRESENTE INFORMATIVA È A CARATTERE INDICATIVO Centro Nazionale di Raccolta adesioni SOCCORSO STRADALE E TRAINO NURSING UP (una a scelta per ogni sinistro) Le prestazioni devono essere richieste ai numeri Da compilare ed inviare alla società assicuratrice: GARANZIE PRESTATE Questa è una infermiera alle prese con le preoccupazioni quotidiane Questa è una infermiera iscritta al Nursing Up PROGRAMMA ASSICURATIVO NURSING UP 2012 NURSING UP ha deciso di investire sulla serenità dei propri associati, con un insieme di coperture assicurative di assoluta eccellenza. COPERTURA RCT PROFESSIONALE COPERTURA LEGALE IN AMBITO PENALE COPERTURA LEGALE IN AMBITO AMMINISTRATIVO E NEI RAPPORTI CON L’AZIENDA RCT DELLA VITA PRIVATA SOCCORSO STRADALE E TRAINO TUTELA LEGALE NELL’AMBITO DELLA VITA PRIVATA Per maggiori informazioni, sfoglia il magazine o visita il sito www.nursingup.it quando sei al lavoro... ...e quando sei a casa NESSUN ALTRO SINDACATO TI OFFRE TANTO!