CONSIGLIO
DELL'UNIONE EUROPEA
Bruxelles, 11 dicembre 2008 (15.12)
(OR. en)
17056/08
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AGRI 448
RELAZIONE SULLO STATO DI AVANZAMENTO DEI LAVORI
della:
Presidenza
al:
CONSIGLIO
n. doc. prec.:
15652/08
n. prop. Com:
14358/08
Oggetto:
Libro verde sulla qualità dei prodotti agricoli: norme di prodotto, requisiti di
produzione e sistemi di qualità
I.
INTRODUZIONE
Il 15 ottobre 2008 la Commissione ha adottato il libro verde sulla qualità dei prodotti agricoli,
che è stato presentato dalla Commissione alla sessione del Consiglio "Agricoltura e Pesca"
del 27 e 28 ottobre 2008. In seguito alla presentazione ufficiale, il libro verde è stato esaminato
dal Gruppo di lavoro e dal Comitato speciale Agricoltura.
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II.
OBIETTIVO E CONTENUTO DEL LIBRO VERDE
Il libro verde esamina i requisiti di produzione, le norme di commercializzazione ed i sistemi
di etichettatura attualmente in funzione nell'UE, nonché le indicazioni geografiche,
l'agricoltura biologica ed i sistemi di certificazione della qualità dei prodotti alimentari privati
e regionali. Il libro verde invita ad intraprendere un riesame della politica della qualità in
materia agricola dell'UE e, dunque, chiede risposte da parte dei soggetti interessati su cosa si
possa perfezionare per migliorare tale politica. In tal senso, la Commissione ha lanciato un
ampio programma di consultazioni destinato a tutte le parti interessate. Il periodo per le
consultazioni si estenderà fino alla fine di dicembre 2008. In riscontro alle risposte ricevute
dai soggetti interessati la Commissione preparerà una comunicazione da cui potrebbero
scaturire proposte legislative in una fase successiva.
III. STATO ATTUALE DEI LAVORI IN SEDE DI CONSIGLIO
1.
Il libro verde è stato presentato dalla Commissione europea nella sessione del Consiglio
"Agricoltura e Pesca" del 27 e 28 ottobre 2008. La Presidenza francese aveva
programmato due riunioni del Gruppo1 a una riunione del Comitato speciale Agricoltura
il 9 dicembre 2008 per ottenere le prime reazioni delle delegazioni.
Il libro verde è stato esaminato approfonditamente sulla base di una nota della
Presidenza2 comprendente varie aree tematiche. Nel corso dell'esame un nutrito numero
di delegazioni ha puntualizzato che erano ancora in atto le rispettive consultazioni
interne con vari soggetti interessati. Pertanto, la Presidenza ha preso atto che in quella
fase le delegazioni hanno potuto esprimere soltanto le loro opinioni preliminari, dato
che le risposte definitive saranno inviate direttamente alla Commissione entro la fine del
periodo di consultazione. Tuttavia, la Presidenza ha rilevato i seguenti punti ritenuti
principali nell'attuale fase.
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5 e 14 novembre 2008.
DS 999/08.
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i)
Osservazioni generali
Come reazione generica, alcune delegazioni hanno messo in luce l'importanza della
qualità dei prodotti nel suo aspetto di strumento concorrenziale e di valore aggiunto per
operatori economici, consumatori e regioni. Numerose altre delegazioni hanno invocato
la necessità di una semplificazione e di evitare eventuali costi aggiuntivi, come pure
qualsiasi supplemento di burocrazia, specialmente riguardo ad eventuali nuovi
meccanismi di controllo. Un certo numero di delegazioni hanno ritenuto che occorra
tenere in maggior considerazione l'opinione dei consumatori, ed alcune di esse hanno
proposto di avviare una campagna promozionale sui sistemi di qualità dell'UE.
ii)
L'UE come luogo di produzione, logo UE e norme di commercializzazione
La maggioranza delle delegazioni ha invitato alla cautela nel riesaminare le norme in
materia di commercializzazione. Alcune delegazioni sono favorevoli in linea di
principio al mantenimento dello status quo, apportando qualche miglioramento.
Tuttavia, talune delegazioni hanno ritenuto che andrebbe adottato un approccio
maggiormente orientato al mercato. Quanto al logo UE, alcune delegazioni non si sono
espresse a favore di quest'ultimo ritenendo che non arrecherebbe alcun valore aggiunto,
ma potrebbe invece dar vita a un surplus di controlli e burocrazia. Tuttavia, una
campagna informativa sull'origine dei prodotti aumenterebbe la consapevolezza dei
consumatori.
iii)
Nuovi regimi e armonizzazione comunitaria delle indicazioni valorizzanti
Praticamente tutte le delegazioni sono del parere che i regimi attuali debbano essere
mantenuti e che non vi sia alcuna necessità di introdurre un nuovo regime per i prodotti
d'origine animale che possano includere aspetti "ambientali" o relativi al "benessere
degli animali", in quanto ciò potrebbe ingenerare confusione nei consumatori e creare
burocrazia supplementare. Tuttavia, i regimi attuali potrebbero essere ulteriormente
semplificati e snelliti.
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iv)
Sistemi di certificazione
Si è registrato un ampio consenso circa la necessità di definire orientamenti al livello
dell'UE riservando un'attenzione particolare alle manchevolezze dei sistemi, in modo da
limitare il rischio di confusione per i consumatori e gli oneri finanziari per produttori.
Riguardo a proposte concrete, le delegazioni hanno espresso opinioni divergenti. Un gran
numero di delegazioni è del parere che nell'ambito dei sistemi di certificazione si debbano
promuovere il riconoscimento reciproco e la trasparenza per offrire ai consumatori
europei evidenti vantaggi. Numerose delegazioni ritengono che esiste il rischio che i costi
dei sistemi di qualità e di certificazione ricadano direttamente sui produttori agricoli.
Alcune delegazioni hanno espresso il parere che non si debbano escludere i piccoli
produttori dalla possibilità di avvalersi dei sistemi europei di certificazione, altre hanno
invece messo in risalto l'importanza del valore aggiunto per i produttori.
v)
Tutela e rafforzamento delle DOP e IGP1
In generale, le delegazioni ritengono che le DOP e le IGP siano sufficientemente
protette. Nondimeno, varie delegazioni hanno manifestato l'esigenza di un'ulteriore
armonizzazione e semplificazione delle norme che stabiliscono i diritti degli utenti di
indicazioni geografiche (IG), ed hanno espresso l'opinione che le importazioni debbano
essere sottoposte a migliori controlli. Riguardo alle denominazioni generiche, le
delegazioni hanno espresso opinioni divergenti. Talune vorrebbero creare un elenco per
tutta l'UE, altre preferirebbero invece mantenere l'attuale valutazione caso per caso.
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Denominazione d'origine protetta (DOP) e Indicazione geografica protetta (IGP).
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Quanto al sistema delle IG, le delegazioni non sono unanimi. Talune hanno chiesto
un'estensione della tutela, altre invece ritengono che essa dovrebbe essere consentita
anche a livello locale. Al riguardo alcune delegazioni hanno sottolineato l'importanza
della tutela amministrativa (d'ufficio) nell'UE affinché gli Stati membri assicurino che le
IG siano sufficientemente tutelate nei propri territori. Secondo alcune delegazioni
dovrebbe essere introdotto un nuovo livello di tutela, che sarebbe limitato e applicato
solo a livello nazionale. Alcune altre delegazioni ritengono tuttavia non sia necessario
introdurre questo nuovo sistema in quanto esso creerebbe ostacoli al funzionamento dei
mercati interni.
D'altra parte, tutte le delegazioni hanno espresso il parere che i marchi di fabbrica e le
indicazioni geografiche sono molto diversi, in quanto queste ultime sono collettive per
loro stessa natura, mentre i primi rientrano nel quadro della proprietà privata e quindi
non si presterebbero ad essere utilizzati come strumenti alternativi.
Per tutelare le IG nei paesi terzi si sono proposte due opzioni. Si potrebbe rafforzare la
posizione della CE a livello OMC 1, ma al contempo si potrebbero proseguire i
negoziati con paesi terzi selezionati su accordi bilaterali, che si sono dimostrati efficaci.
vi)
Indicazioni geografiche: ulteriori criteri e rafforzamento del collegamento con i
territori
Praticamente tutte le delegazioni hanno ritenuto che non debbano introdursi criteri
supplementari o più rigorosi per mettere in risalto il legame tra il prodotto e la zona
geografica, dato che le norme attuali sono generalmente sufficienti. Tuttavia, un numero
molto consistente di delegazioni è favorevole a fornire ai consumatori informazioni
sufficienti sull'origine delle materie prime delle IG. In tal senso andrebbe operata una
netta distinzione tra prodotti di base e prodotti trasformati. È stato proposto di procedere
mediante idonee disposizioni in materia di etichettatura nei disciplinari.
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Organizzazione mondiale del commercio (OMC).
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Le delegazioni hanno in maggioranza chiesto alla Commissione di fornire ulteriori
chiarimenti sull'integrazione di criteri di sostenibilità tra gli elementi del disciplinare, ed
alcune di esse hanno espresso il parere che essi potrebbero essere inclusi tra gli elementi
riportati nell'indicazione della qualità del prodotto, però inizialmente ciò potrebbe essere
fatto facoltativamente.
vii) Coerenza e semplificazione di tre sistemi di indicazione geografica e problematica
degli ingredienti
Nell'UE vi sono tre sistemi di registrazione e tutela di indicazioni geografiche agricole:
uno per i prodotti agricoli, uno per gli alcolici e uno per il vino. In pratica, vi sono state
più opportunità che problemi, ma la maggior parte delle delegazioni ha ritenuto che i
sistemi UE di protezione delle IG debbano essere semplificati ed armonizzati. In tal
senso, i tre sistemi esistenti potrebbero essere fusi e si potrebbero introdurre un simbolo
ed un sistema di monitoraggio. Tuttavia, numerose delegazioni hanno invitato alla
cautela, in quanto questo eventuale riesame dovrebbe salvaguardare le peculiarità, senza
creare difficoltà burocratiche superflue.
Quanto a possibili inconvenienti che potrebbero sorgere dall'indicazione di ingredienti
IGP/DOP impiegati in vari prodotti, le delegazioni ritengono che in generale ciò sia
fonte più di opportunità che di difficoltà. Numerose delegazioni hanno chiesto
orientamenti per assicurare la disponibilità di informazioni chiare per i consumatori.
Tali orientamenti, inoltre, tuteleranno i prodotti IGP e DOP da eventuali rischi di
sfruttamento a fini commerciali.
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viii) Specialità tradizionali garantite (STG), simbolo grafico delle regioni
ultraperiferiche e agricoltura biologica
Il sistema STG non ha riscosso lo stesso successo delle IG, però tutte le delegazioni
vorrebbero mantenerlo. Numerose delegazioni ne hanno chiesto la promozione, mentre
altre ritengono che l'idea debba essere ulteriormente sviluppata e semplificata. Il
Gruppo ha preso atto del particolare interesse che tale sistema suscita nei nuovi Stati
membri.
Quanto all'agricoltura biologica, la delegazioni sono generalmente soddisfatte del
regolamento recentemente adottato1. Tuttavia, il logo UE dovrebbe essere oggetto di
una migliore promozione presso i consumatori. Anche sull'uso di un simbolo grafico per
le regioni ultraperiferiche le reazioni delle delegazioni sono state favorevoli, sebbene
tale simbolo non sia molto noto e quindi ne andrebbe promossa la conoscenza.
2.
Si invita il Consiglio "Agricoltura e Pesca" a prendere atto, nella sessione del 18 e
19 dicembre 2008, dei lavori che si sono svolti in seno al Consiglio su questo fascicolo.
__________________
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Regolamento (CE) n. 834/2007.
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