FAST-STEP CLOSTRIDIUM DIFFICILE TEST DEVICE, TOXIN A. Test rapido immunocromatografico per il rilevamento della Tossina A del Clostridium Difficile nelle feci. Cod. BSD596 Conf. 20 Pz. I. PRINCIPIO Il Clostridium difficile è la causa maggiore di diarrea e coliti pseudomembranose associate all’assunzione di antibiotici (1). Oggi, è uno dei patogeni più comuni rilevati e causa di infezioni importanti nosocomiali in ospedali e case di cura (2, 3). L’organismo è stato isolato da diversi habitat naturali, incluso terra, sabbia, letame di vari mammiferi (mucche, asini e cavalli), e da cani, gatti, roditori e feci umane (4). Il C. difficile produce almeno 3 potenziali fattori virulenti, tra cui la Tossina A e la Tossina B sono pensate essere le più importanti nelle infezioni associate alla patogenesi del C. difficile (5). La Tossina A è un’enterotossina, che sembra interferire con il citoscheletro delle cellule intestinali epiteliali rendendole non funzionali mentre la Tossina B è una citotossina che induce forti effetti citopatici nelle linee di colture di cellule dei tessuti (6). Siccome non tutti i ceppi del Clostridium difficile producono tossine e approssimativamente il 2% di adulti sani come più del 50% dei bambini con età inferiore ai 2 anni, possono essere colonizzati dal Clostridium difficile, il rilevamento delle tossine (Tossine A e B) nei campioni di feci di pazienti con diarrea è più significativa che la coltura dei batteri. Il FAST- STEP CLOSTRIDIUM DIFFICILE TEST DEVICE TOXIN A è un test rapido immunocromatografico a flusso laterale per il rilevamento qualitativo della Tossina A del Clostridium difficile nelle feci umane. Il test utilizza una combinazione d’anticorpi monoclonali coniugati con un colorante (oro-colloidale) posizionato alla fine della parte sinistra sulla membrana. Dopo la raccolta in una provetta contenete la soluzione d’estrazione, il campione di feci viene disciolto e dispensate alcune gocce d’estratto nel pozzetto (A) del dispositivo di reazione. Quando il campione fluisce attraverso il dispositivo assorbente, l’anticorpo-gold coniugato si lega all’antigene della Tossina A (eventualmente presente nel campione) formando un complesso antigene-anticorpo. Questo complesso si lega all’anticorpo policlonale anti-Tossina A nella finestra di reazione positiva producendo una banda di colore rosa (B). In assenza della Tossina A, non si forma alcuna banda nella zona di reazione positiva. Il campione continua a fluire lungo il dispositivo assorbente, attraversando la zona di reazione positiva e giungendo nella zona del controllo (C). Il coniugato libero si lega al reagente nella zona del controllo producendo una banda di colore rosa che dimostra che i reagenti hanno funzionato correttamente. II. COMPONENTI DEL FAST-STEP CLOSTRIDIUM DIFFICILE TEST DEVICE, TOXIN A Ogni Kit contiene il necessario per eseguire 20 test: - 20 dispositivi FAST- STEP CLOSTRIDIUM DIFFICILE TEST DEVICE TOXIN A, - 20 pipette monouso, - 20 provette riempite con 2 ml di soluzione di estrazione, - 20 applicatori, - 1 foglietto illustrativo. III. STOCCAGGIO E STABILITÀ 1. Il FAST-STEP CLOSTRIDIUM DIFFICLE TEST DEVICE TOXIN A dovrebbe essere conservato a temperatura ambiente (4° - 30°C) nelle buste termosaldate. 2. Non congelare il kit. 3. Il FAST-STEP CLOSTRIDIUM DIFFICILE TEST DEVICE TOXIN A è stabile fino alla data di scadenza scritta nell’etichetta della confezione. IV. PRECAUZIONI 1. Questo test è destinato all’uso diagnostico in vitro e solo per uso professionale. 2. Leggere attentamente il foglietto illustrativo prima di utilizzare questo test. 3. Non utilizzare dopo la data di scadenza scritta nell’etichetta della confezione. 4. Non utilizzare il dispositivo conservato in un involucro protettivo danneggiato. 5. Tutti i reagenti ed i materiali venuti in contatto con campioni potenzialmente infetti devono essere trattati con disinfettanti appropriati o autoclavati a +121°C per almeno un’ora. 6. Indossare gli appositi D. P. I. durante l’esecuzione del test. 7. Non mangiare, bere o fumare nell’area dove sono maneggiati i reagenti del kit ed i campioni. 8. Evitare qualsiasi contatto tra le mani, occhi e naso durante la raccolta del campione e l’esecuzione del test. V. ISTRUZIONI PER LA RACCOLTA E PREPARAZIONE DEI CAMPIONI 1) Note preliminari I campioni di feci dovrebbero essere raccolti il più presto possibile dopo l’insorgenza dei sintomi. Campioni diluiti possono essere stoccati da +2 a +8°C per 3 giorni senza interferenze con la performance del test. Per stoccaggi a lungo termine, conservare i campioni non diluiti a -20°C. Non congelare e scongelare ripetutamente i campioni, può causare errori nei risultati. Attenzione! Non raccogliere i campioni in contenitori contenenti sostanze conservanti, terreni di coltura, siero animale o detergenti perché tali sostanze potrebbero interferire con il test. 2) Procedura a) Scrivere il nome del paziente o numero di controllo, nella provetta di plastica contenente la soluzione d’estrazione. b) Aprire la provetta e, usando l’applicatore, trasferire un campione di feci (del volume di 1 pisello) nella provetta, in caso di feci solide. In caso di feci liquide, trasferire 200 µl di liquido nella provetta. c) Chiudere bene il tappo e mescolare le feci con la soluzione d’estrazione agitando bene. d) Lasciare depositare il particolato sul fondo della provetta o centrifugare a 500-1.000 RPM per 1 minuto. VI. PROCEDURA 1. Portare tutti i reagenti a temperatura ambiente. 2. Rimuovere il test dalla bustina termosaldata. 3. Aprire la provetta contenete l’estratto. 4. Usando la pipetta di plastica, dispensare 6 gocce (200 µl) d’estratto nel pozzetto (A). 5. Leggere i risultati del test 15 minuti dopo la dispensazione del campione nel dispositivo. VII. INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI Negativo: Appare solo una banda colorata nella zona del controllo (C). Non sono visibili bande nella zona del test (B). Il test non contiene Tossina A del C.difficile. Positivo: Oltre alla banda del controllo (C), si distingue nettamente la banda nella zona reattiva del test (B). Il test contiene Tossina A del C.difficile. Non valido: non appare la banda del controllo. Deterioramento o procedure improprie sono le principali cause della non comparsa del controllo. Rivedere la procedura e ripetere il test. VIII. CARATTERITICHE a) Sensibilità analitica: Le prestazioni del test sono state valutate utilizzando una serie di soluzioni diluite utilizzando l’antigene purificato della Tossina A disponibile in commercio. Il test è in grado di rilevare una concentrazione di 4 ng/ml. b) Sensibilità diagnostica e specificità: E’ stato condotto uno studio su 63 campioni di feci utilizzando FASTSTEP CLOSTRIDIUM DIFFICILE TEST DEVICE TOXIN A in parallelo con i metodi di citotossicità e colture cellulari. I risultati sono riassunti nella tabella 1: FAST-STEP CLOSTRIDIUM DIFFICILE TEST DEVICE TOXIN A + Citotossicità + 13 2 4 44 Tabella 1: Valutazione dei risultati Tutti i campioni evidenziano risultati coincidenti utilizzando i metodi di citotossicità e colture cellulari. Dalla tabella sopra riportata, la sensibilità del metodo FAST-STEP CLOSTRIDIUM DIFFICILE TEST DEVICE TOXIN A è 86,7% (13/15) in raffronto al metodo della citotossicità e la specificità è del 91,7 % (44/48) in raffronto al metodo della citotossicità. c) Cross Reaction: Il FAST-STEP CLOSTRIDIUM DIFFICLE TEST DEVICE TOXIN A evidenzia considerevoli risultati negativi con concentrazioni della tossina B fino a 500 ng/ml. IX.LIMITAZIONI 1. Il FAST- STEP CLOSTRIDIUM DIFFICILE TEST DEVICE TOXIN A è specifico per il rilevamento dell’antigene della Tossina A nei campioni di feci. 2. Come per tutti i test di screening, il medico deve confermare la diagnosi ottenuta usando il test, con altri metodi clinici. 3. Un risultato negativo non esclude un infezione da C. difficile. Può Ist. BSD596 Rev. 01 del 16/01/2009 essere causato da digestione proteolitica delle tossine dovuta ad un’impropria conservazione del campione. Se esiste un fondato sospetto di infezione, dovrebbe essere testato un altro campione di feci. 4. Un risultato positivo non esclude la presenza di un altro patogeno. 5. La presenza di sangue nelle feci in quantità significativa può portare a risultati falsi positivi in limitati casi. 6. I colori delle bande presenti nelle zone del test e del controllo possono cambiare leggermente in base all’aspetto del campione di feci. Per esempio bande di colore verde scuro (al posto di bande color rosa) in caso di campioni di feci verdastre o piuttosto scure. I risultati devono essere interpretati normalmente, cioè 2 bande per un risultato positivo ed una banda per un risultato negativo. X. BIBLIOGRAFIA 1. Lierly, D,M, H.C. Krivan, and T.D. Wilkins. 1988. Clostridium difficile: its disease and toxins. Clin. Microbiol. Rev. 1:1-18. 2. Mulligan, M.E., L.R. Peterson, R.Y.Y. Kwok, C.R. Clabots, and D.N. Gerding. 1988. Immunoblots and plasmid fingerprints compared with serotyping and polyscrylamide gel electrophoresis for typing Clostridium difficle. J. Clin. Microbiol. 26:41-31. 3. Gillingan, P.H., L.R. McCarthy, and V.M. Genta. 1981. Relative frequency of Clostridium difficile in patients with diarrheal disease. J. Clin. Microbiol. 14:26-31. 4. George, W.L. 1989. Antimicrobial agent-associated diarrhea and colitis, p661-678. In S.M. Finegold and W.L. George (ed.), Anaerobic infections in humans. Academic press, Inc. New York. 5. Sullivan, N.M., Pellet S., and T.D. Wilkins. 1982. Purification and characterization of toxins A and B of Clostridium difficile. Infect. Immun. 35:1032-1040. 6. Lyerly, D.M., D.E. Lockwood, S.H. Richardson, and T.D. Wilkins. 1982. Biological activities of toxins A and B of Clostridium difficile. Infect. Immun. 35:1147-1150. FAST-STEP CLOSTRIDIUM DIFFICILE TEST DEVICE, TOXIN A. Immunocromatogrphic rapid test for the detection of Clostridium Difficile Toxin A in feces. Cod. BSD596 Conf. 20 Pz. I. PRINCIPLE Clostridium difficile is a major cause of antibiotic-associated diarrhea and pseudomembranous colitis (1). It is now one of the most commonly detected pathogens and an important cause of nosocomial infections in hospitals and nursing homes (2, 3). The organism has been isolated from diverse natural habitats, including soils, hay, sand, dung from various large mammals(cow, donkey and horses), and from dog, cat, rodent and human feces (4). C. difficile produces at least three potential virulence factors from which Toxin A and Toxin B are thought to be the most important in the pathogenesis of C. difficile associated diseases (5). Toxin A is an enterotoxin which seems to interfere with the cytoskeleton of the intestinal epithelial cells rendering them non functional while Toxin B is a cytotoxin that induces strong cytopathic effects in tissue cultures cell lines (6). Since not all strains of Clostridium difficile produce toxins and approx. 2% of healthy adults as well as up to 50% of children younger than 2 years can be colonized with Clostridium difficile, the detection of the toxins (Toxin A and Toxin B) in stool samples of patients with diarrhea is more significant than culturing bacteria. The FAST-STEP CLOSTRIDIUM DIFFICILE TEST DEVICE TOXIN A is a lateral flow, immunocromatographic rapid test for the qualitative detection of Clostridium difficile Toxin A in human feces. The method employs a unique combination of monoclonal dye conjugate and polyclonal solid phase antibodies to selectively identify Toxin A with a high degree of sensibility and specificity. After collection in a tube containing the extraction solution, the feces sample is dissolved and few drops of this extract are added into each well (A) of the reaction device. As the test sample flows through the absorbent device, the labelled antibody-dye conjugate binds to the Toxin A antigen (when present in the sample) forming an antibody antigen complex. This complex binds to the polyclonal anti-Toxin A antibody in the positive reaction zone producing a rose-pink coloured band (B). In the absence of Toxin A, there is no line in the positive reaction zone. The reaction mixture continues flowing through the absorbent device, past the positive reaction zone and control zone. Unbound conjugate binds to the reagent in the control zone producing a rose-pink coloured band demonstrating that the reagents are functioning correctly(C). II. FAST-STEP CLOSTRIDIUM DIFFICILE TEST DEVICE, TOXIN A, KIT COMPONENTS Each kit contains everything needed to perform 20 tests. - 20 FAST- STEP CLOSTRIDIUM DIFFICILE TEST DEVICE TOXIN A reaction devices, - 20 plastic droppers, - 20 plastic tubes filled with 2 ml of extraction solution, - 20 sample applicators, - 1 instruction leaflet. III. STORAGE AND STABILITY 1. All FAST- STEP CLOSTRIDIUM DIFFICILE TEST DEVICE TOXIN A kit components should be stored in the sealed pouch at room temperature (between +4°C and +30°C). 2. Do not freeze the test kit. 3. The FAST- STEP CLOSTRIDIUM DIFFICILE TEST DEVICE TOXIN A kit is stable until the expiry date stated on the package label. IV. PRECAUTIONS 1. This test is designed for in vitro diagnostic use and professional use only. 2. Read carefully instructions leaflet before using this test. 3. Do not use beyond the expiry date stated on the package label. 4. Do not use a test from a damaged protective wrapper. 5. All reagents and materials coming in contact with potential infectious specimens must be treated with appropriate disinfectants or autoclaved at +121°C for at least one hour. 6. Wear protective clothing such as laboratory coats and disposable gloves while assaying samples. 7. Do not eat, drink or smoke in the area where specimens and kit reagents are handled. 8. Avoid any contact between hands and eyes or nose during specimen collection and testing. V. SPECIMEN COLLECTION AND PREPARATION 1) Preliminary notes Stool specimen should be collected as soon as possible after onset of symptoms. Diluted samples may be stored at +2°C to 8°C for 3 days without interference with assay performance. For long term storage of undiluted specimens, storage at -20°C or colder is recommended. Repeated freezing and thawing of samples is not recommended and may cause erroneous results. Caution! Do not collect specimens in containers having media, preservatives, animal serum or detergents as any of these may interfere with the test. 2) Procedure a) Label the plastic tube containing the extraction solution with patient’s name or control number. b) Open the tube and, using the sample applicator, transfer into it a stool sample, volume of a pea, in case of solid stool or 200 µl in case of liquid stool. c) Tighten the cap and mix the stool sample and the diluent by shaking well until the sample is dissolved. d) Let the tube stand along enough for the large particles to settle to the bottom of the tube. Alternatively, centrifuge the tube at 5001,000 RPM for 1 minute. VI. ASSAY PROCEDURE 1. Bring all the reagents at room temperature. 2. Remove the test device from the pouch by tearing along the split. 3. Open the plastic tube containing the extracted sample. 4. Using the plastic pipette, add 6 drops (200 µl) of the extracted solution into each of the sample well (A). 5. Read the test results 15 minutes after addition of the sample to the device. VII. READING TEST RESULTS POSSIBLE RESULTS PATTERN Negative: Only one coloured band appears in the control window (C). No band is visible in the test window. The test does not contain C.difficile Toxin A. Positive: In addition to the control band (C), a clearly distinguishable band also appears in the test window (B). The test contains C.difficile Toxin A. Inconclusive: If there is no distinct coloured band visible in both the test and control window, the test is inconclusive. Repeat the test. VIII. PERFORMANCE CHARACTERISTIC a) Analytical Sensitivity: The performance of the test has been evaluated using a range of Ist. BSD596 Rev. 01 del 16/01/2009 diluted solutions prepared from a commercially available purified toxin A antigen. The test is able to detect a concentration of 4 ng/mL. b) Diagnostic sensitivity and specificity: A study was performed on 63 feces samples using the FAST-STEP CLOSTRIDIUM DIFFICILE TEST DEVICE TOXIN A test in comparison with the cytoxicity and cellular culture methods. The results are summarized in the table 1: FAST-STEP CLOSTRIDIUM DIFFICILE TEST DEVICE TOXIN A + Cytoxicity + 13 2 4 44 Table 1: Evaluation results. All samples showed identical results using the cytoxicity and the cellular culture methods. From the above table, the sensitivity of FAST-STEP CLOSTRIDIUM DIFFICILE TEST DEVICE TOXIN A test is 86,7 (13/15) compared to the cytoxicity method and the specificity is 91,7% (44/48) compared to the cytoxicity method. c) Cross Reaction: The FAST-STEP CLOSTRIDIUM DIFFICILE TEST DEVICE TOXIN A showed consistently negative results up to 500 ng/mL Toxin B. IX. LIMITATIONS 1. The FAST- STEP CLOSTRIDIUM DIFFICILE TEST DEVICE TOXIN A is specifically designed to detect Toxin A antigen in the stool samples. 2. As for any in vitro diagnostic procedure, the physician should confirm the test results with other clinical methods. 3. A negative result does not generally exclude a C. difficile infection. It can be caused by proteolytic digestion of the toxins due to improper specimen storage. If a reasonable suspicion of an infection exists, another stool specimen should be investigated. 4. A positive result does not exclude the presence of other pathogens. 5. The presence of blood in the feces samples in significant quantity may lead to false positive results in limited cases. 6. Test and control lines colours may slightly change depending on the stool sample aspect. For example dark green lines (instead of pink lines) have been reported when assaying greenish or darkish stool samples. The test result should be interpreted as usual, i. e. two lines for a positive results and one line for a negative result. X. BIBLIOGRAPHY 1. Lierly, D,M, H.C. Krivan, and T.D. Wilkins. 1988. Clostridium difficile: its disease and toxins. Clin. Microbiol. Rev. 1:1-18. 2. Mulligan, M.E., L.R. Peterson, R.Y.Y. Kwok, C.R. Clabots, and D.N. Gerding. 1988. Immunoblots and plasmid fingerprints compared with serotyping and polyscrylamide gel electrophoresis for typing Clostridium difficle. J. Clin. Microbiol. 26:41-31. 3. Gillingan, P.H., L.R. McCarthy, and V.M. Genta. 1981. Relative frequency of Clostridium difficile in patients with diarrheal disease. J. Clin. Microbiol. 14:26-31. 4. George, W.L. 1989. Antimicrobial agent-associated diarrhea and colitis, p661-678. In S.M. Finegold and W.L. George (ed.), Anaerobic infections in humans. Academic press, Inc. New York. 5. Sullivan, N.M., Pellet S., and T.D. Wilkins. 1982. Purification and characterization of toxins A and B of Clostridium difficile. Infect. Immun. 35:1032-1040. 6. Lyerly, D.M., D.E. Lockwood, S.H. Richardson, and T.D. Wilkins. 1982. Biological activities of toxins A and B of Clostridium difficile. Infect. Immun. 35:1147-1150. Ist. BSD596 Rev. 01 del 16/01/2009