Nuove tecnologie e gestione dei flussi documentali. Una garanzia di trasparenza: la corretta impostazione e gestione dell’archivio corrente; dal protocollo tradizionale alla gestione informatica dei documenti, degli archivi e dei flussi documentali 1 L’archivio e le sue fasi ARCHIVIO: complesso di documenti prodotti o acquisiti da un ente o da una persona durante lo svolgimento della propria attività. Costituisce un complesso unitario, un unicum che si articola in 3 fasi: 1. archivio corrente: documenti attivi, in corso di trattazione. 2. archivio di deposito: documenti semiattivi, ancora utili per finalità amm/ve, ma non più necessari per l’attività corrente 3. archivio storico: documenti storici (oltre 40 anni), relativi ad affari esauriti, selezionati per conservazione permanente. 2 Duplice valenza dell’archivio •AMMINISTRATIVA: complesso di documenti legati all’attività del produttore (documenti che devono essere prodotti e conservati in modo da garantire la certezza del diritto) “Il Registro di protocollo tenuto da un pubblico ufficio fa fede della data di ricevimento e spedizione ed ha natura di atto pubblico” (sentenza Cassazione penale 6.10.1987) •CULTURALE: memoria istituzionale in prospettiva storica, testimonianza certa ed autentica di un’attività 3 Registro di protocollo • In origine il termine “protocollo” indicava il registro usato per la trascrizione degli atti notarili, che assumevano carattere di pubblica e riconosciuta certezza. • Da qui l’attuale significato di registro in cui vengono annotati e classificati giornalmente i documenti in partenza ed in arrivo da parte di amministrazioni pubbliche e aziende private. • Il numero di protocollo progressivo da 1 a n per ogni anno, viene assegnato al documento e riprodotto sul medesimo. 4 Gestione integrata L’archivio è nello stesso tempo strumento gestionale e bene culturale; ne discende la necessità della gestione integrata tra Amministratine produttrice e Amministrazione archivistica (Soprintendenze Archivistiche per gli archivi degli enti pubblici e dei privati, Archivi di Stato per gli archivi statali) 5 Legislazione di tutela degli archivi •Legge 1409/63 pone le basi della tutela per archivi degli uffici dello Stato, archivi degli enti pubblici e privati •DL 490/1999 T.U. beni culturali parte dal principio che i beni archivistici (comprendenti archivi dello Stato, degli enti pubblici e archivi privati dichiarati) sono BENI CULTURALI •D.lgs. 42/2004 Codice “Urbani” dei Beni Culturali Art. 10 fanno parte dei beni culturali archivi dello Stato e degli enti pubblici, archivi privati che rivestano interesse storico particolarmente importante 6 Legislazione protocollo Il modello del R.D. 35/1900 RD 35/25.1.1900 Regolamento per gli uffici di registratura e archivio delle Amm/ni Centrali, definisce l’impianto del modello italiano della gestione dei documenti •Stabilisce norme molto precise su registrazione (comprese le regole per tipologie particolari, quali circolari, decreti, ruoli, statiche), classificazione, formazione dei fascicoli, passaggio dall’archivio corrente a quello di deposito e storico (Archivio Generale del Regno), scarto. •Vi sono descritti oltre al registro di protocollo vero e proprio (per cui sono fissate in modo molto particolareggiato le caratteristiche estrinseche e le modalità di registrazione) , altri strumenti e repertori indispensabili per questi uffici: repertorio dei fascicoli, giornali delle spedizioni, scadenziario, raccolte decreti, circolari ecc 7 Ma in seguito…… •Negli ultimi decenni la produzione di una grande quantità di documentazione, che presenta inoltre una grande complessità, determina una fase critica, in cui gli uffici hanno nei confronti del loro patrimonio documentario un atteggiamento di trascuratezza. •Si presta poca attenzione all’archivio considerato come attività residuale, da affidare a personale di basso profilo, in particolare viene in molti casi abbandonata l’operazione della classificazione; ne consegue la non corretta conformazione degli archivi. 8 Riforma P. A. Un’inversione di tendenza si determina, con le nuove normative di riforma della P.A., finalizzate ad operare un profondo cambiamento migliorando il rapporto cittadino-istituzioni e la qualità del servizio con obiettivi di: •Trasparenza ed imparzialità dell’azione amministrativa (l. 241/90) •Valutazione dei risultati e controllo di gestione, dovere di comunicazione interna ed esterna (d. lgs 29/93) •Decentramento: conferimento funzioni agli enti locali, in base a principi di sussidarietà, adeguatezza,completezza(d. lgs 112/98) •Semplificazione dei procedimenti •Riorganizzazione delle Amministrazioni (d. lgs 300/99) 9 Informatizzazione Per la realizzazione di questa complessa trasformazione, l’applicazione delle nuove tecnologie nei sistemi documentari costituisce un elemento indispensabile, in quanto strumento per: •Attuare la trasparenza •Incrementare qualità del servizio •Migliorare efficienza dell’azione amministrativa •Sorreggere processi decisionali 10 GESTIONE INFORMATICA DEI DOCUMENTI E PROTOCOLLO INFORMATICO – quadro normativo Al fine di aggiornare la normativa vigente in materia, ferma ad RD 35/1900, il legislatore ha predisposto un nuovo quadro normativo, mantenendo i principi generali delle garanzie giuridiche e cogliendo le possibilità offerte dalle nuove tecnologie, con il fine di perseguire gli obiettivi individuati per la riforma della PA. •DPR 428/98 regolamento gestione protocollo informatico da parte PPAA (poi confluito nel DPR 445/2000) stabilisce i requisiti del servizio per la tenuta del protocollo informatico, della gestione dei flussi documentali e degli archivi, nonché disposizioni sugli archivi di deposito e storici 11 GESTIONE INFORMATICA DEI DOCUMENTI E PROTOCOLLO INFORMATICO – quadro normativo DPCM 31.10.2000 Regole tecniche per il protocollo informatico di cui al DPR 428/99 Determina in modo dettagliato le condizioni necessarie per il corretto funzionamento del protocollo informatico: adeguamento organizzativo (AOO, nomina responsabile, eliminazione protocolli multipli, funzioni obbligatorie); requisiti per la sicurezza del sistema per l’accesso interno ed esterno, modalità per lo scambio e l’interoperatività; gli strumenti per il funzionamento del sistema (piano classificazione e manuale di gestione) 12 GESTIONE INFORMATICA DEI DOCUMENTI E PROTOCOLLO INFORMATICO – quadro normativo DPR 445/2000 Testo unico in materia di documentazione amministrativa: raccoglie e coordina tutte le disposizioni vigenti riguardanti la formazione, tenuta, conservazione e gestione degli atti da parte degli uffici della P.A. •Riunisce in un unico testo tutte le norme sulla documentazione amministrativa e sul documento informatico •Afferma la validità a tutti gli effetti di legge del documento informatico •Decreta l’eliminazione della frammentazione dei sistemi di protocollo •Stabilisce i principi di gestione degli archivi •Collega il sistema di protocollo alla gestione dei flussi documentali 13 D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445 • E’ un TESTO UNICO, quindi uno strumento di vera semplificazione normativa, che ha eliminato disposizioni ridondanti e armonizzato fra loro tutte le altre; • E’ un testo di semplificazione amministrativa, in quanto le disposizioni hanno come oggetto la semplificazione della documentazione amministrativa. 14 D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445Struttura E’ articolato in sette capi: • Capo I – Definizione e ambiti di applicazione • Capo II – Documentazione amministrativa – disposizioni su documento amministrativo e informatico, trasmissione di documentazione, autenticazione, la firma digitale, la legalizzazione di firme e fotografie • Capo III - Semplificazione della documentazione amministrativa - le istanze, i certificati, l’acquisizione diretta di documenti, l’esibizione di documenti, le dichiarazioni sostitutive • Capo IV - Sistema di gestione informatica di documenti • Capo V – Controlli • Capo VI – Sanzioni • Capo VII – Disposizioni finali 15 D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445 – Capo IV Sistema di gestione informatica dei documenti 1. GESTIONE INFORMATICA DEI DOCUMENTI • Disposizioni sul protocollo • Accesso alle informazioni • Conservazione delle informazioni Requisiti tecnici Requisiti formali Requisiti funzionali Esclusioni Annullamenti/modifiche 2. GESTIONE DEI FLUSSI DOCUMENTALI • Disposizioni sulla gestione informatica Relazione tra: - documenti - fascicoli - procedimenti 3. TENUTA DEGLI ARCHIVI • Disposizioni sugli archivi Modalità di gestione degli archivi informatici 16 D.P.R. 28 dicembre 2000 n. 445 – Capo IV Sistema di gestione informatica dei documenti (6 sezioni) Gestione informatica dei documenti (Sezione I – artt. 50-57) Accesso ai documenti e alle informazioni del sistema (Sezione II – artt. 58-60) • • Registrazione di protocollo con sistemi informatici Criteri uniformi di classificazione e archiviazione Informazioni sul collegamento esistente tra ciascun documento ricevuto dall’amministrazione e i documenti formati nell’adozione dei provvedimenti finali • • Accesso degli utenti interni Accesso esterno • 17 D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 – Capo IV Sistema di gestione informatica dei documenti Tenuta e conservazione del sistema di gestione dei documenti (Sezione III – artt. 61-63) • Istituzione del Servizio per la tenuta del protocollo informatico, della gestione dei flussi documentali e degli archivi Sistema di gestione dei flussi documentali • Gestione dei procedimenti amministrativi mediante sistemi informativi automatizzati • Passaggio all’archivio di deposito e storico • Recupero versioni precedenti (Sezione IV – artt. 64-66) Disposizioni sugli archivi (Sezione V – artt.67-69) Aggiornamento dei sistemi (Sezione VI art.70) 18 D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 – Capo IV Sistema di gestione informatica dei documenti Individuazione Aree Organizzative Omogenee (art. 50) • AOO: uffici che presentano esigenze di gestione della doc/ne omogenee e adottano quindi criteri uniformi di classificazione e archiviazione 19 D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 – Capo IV Sistema di gestione informatica dei documenti •Istituzione Servizio per la gestione informatica dei documenti, flussi documentali e archivi (art. 52) •Nomina del Responsabile del Servizio (funzionario in possesso di idonei requisiti professionali o di professionalità tecnico-archivistica acquisita a seguito dei processi di formazione) E’ un ufficio ad alta centralità organizzativa con personale qualificato, che costituisce l’interfaccia competente dell’Amm/ne archivistica per affrontare le problematiche archivistiche 20 D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 – Capo IV Servizio per la gestione informatica dei documenti Compiti: •Garantire corretta formazione e tenuta del sistema documentario mediante definizione dei criteri di registrazione, piani di classificazione, della modalità di segnatura, ed elaborazione del manuale di gestione •Definire livello di accesso e abilitazioni alle funzioni della procedura •Autorizzare operazioni di annullamento •Assicurare adeguata conservazione dei documenti e degli strumenti di gestione 21 D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445 – Capo IV Servizio per la gestione informatica dei documenti REQUISITI Garantire la sicurezza e integrità dei dati Garantire la corretta e puntuale registrazione dei documenti in entrata e in uscita Fornire le informazioni sul collegamento esistente tra ciascun documento ricevuto dall’Amministrazione e quelli formati dalla stessa nell’adozione dei provvedimenti finali Consentire il reperimento delle informazioni riguardanti i documenti registrati Consentire l’accesso alle informazioni da parte dei soggetti interessati Garantire la corretta organizzazione dei documenti nell’ambito del sistema di classificazione d’archivio adottato Possibilità di produrre il registro giornaliero di protocollo (art. 53.2) Possibilità di elaborazioni statistiche a scopo di controllo interno (art. 58.3) Gestione dello storico dei dati, modifiche, annullamenti, etc… (art. 54) 22 Protocollazione • Comprende registrazione e segnatura. • Per registrazione si intende l’attività di identificazione dei documenti nel contesto giuridico-amministrativo e nel contesto documentario di un soggetto produttore, allo scopo di verificarne l’acquisizione in data certa e il mantenimento nel tempo. 23 Il numero di protocollo (art. 57) Il numero di protocollo o “progressivo di protocollo” è un numero ordinario formato sempre da sette cifre numeriche: Prot. n. 0000000 Esempio: 0000001 1234567 0021221 3213212 24 Protocollazione Registrazione del documento in arrivo o in partenza Memorizzazione delle seguenti informazioni: • Numero di protocollo • Data di registrazione • Mittente • Destinatario/i • Oggetto • Data e protocollo del documento ricevuto. 25 Protocollazione - La segnatura di protocollo Apposizione o associazione all’originale del documento, in forma permanente e non modificabile, delle informazioni riguardanti il documento stesso. Va effettuata contemporaneamente alla registrazione Le informazioni minime da apporre sul documento: • • • • • Numero di protocollo o “progressivo di protocollo” Data di registrazione Identificazione dell’Amministrazione Codice di classificazione Numero del fascicolo 26 Cosa non si protocolla (art. 53, c.5 dpr 445/2000) • • • • • • • • Gazzette Ufficiali Bollettini Ufficiali e notiziari dalla Pubblica Amministrazione Note di ricezione delle Circolari e altre disposizioni Materiali statistici Atti preparatori interni Giornali, riviste, opuscoli, depliant e materiali pubblicitari Inviti a manifestazioni Tutti i documenti soggetti a registrazione particolare dell’Amministrazione (decreti, fatture …). Il Manuale di gestione di ciascuna AOO conterrà l’elenco dei documenti da non sottoporre a registrazione. 27 La protocollazione dei documenti riservati Documenti riservati Procedura da definire nel manuale di gestione Obiettivo Consentire il trattamento e la conservazione di informazioni riservate nel rispetto della normativa vigente 28 Il registro di emergenza In caso di indisponibilità del sistema informatico, il Responsabile del Servizio autorizza la registrazione manuale del protocollo su un “Registro di emergenza”. E’ opportuno evitare l’apertura del registro di emergenza nel caso in cui si preveda che l’interruzione sarà inferiore alle 24 ore, ad eccezione del caso in cui sia necessario protocollare documenti urgenti. Sul Registro sono riportate: • Causa, data e ora d’inizio dell’interruzione • Data e ora del ripristino della funzionalità del sistema. 29 Gestione informatica dei documenti L’accesso ai documenti e alle informazioni L’accesso al sistema: Interno: a utenti appartenenti all’Amministrazione Esterno: - a soggetti interessati ai procedimenti in corso anche attraverso l’URP - ad altre Amministrazioni (norme e criteri tecnici del SPC) La ricerca delle informazioni è effettuata secondo criteri di selezione basati sulle informazioni registrate, espressioni semplici e legate tra loro da operatori logici, ricerca full-text Criteri di accesso alle informazioni e modalità di identificazione degli interessati devono essere definiti 30 Gestione informatica dei documenti L’accesso ai documenti e alle informazioni Le informazioni del sistema di gestione informatica dei documenti possono essere utilizzate per l’esercizio del diritto di accesso ai documenti amministrativi (artt. 22 e ss. legge 241/1990) Accesso anche per via telematica (d.p.r. 12 aprile 2006, n. 184 – regolamento recante disciplina in materia di accesso ai documenti amministrativi - art. 13 ) Ricerca, visualizzazione delle informazioni e dei documenti attraverso gli Uffici relazioni con il pubblico 31 Sicurezza (artt. 61-63) • Salvataggio dei dati su supporto informatico rimovibile • Copie di sicurezza in luoghi differenti e sicuri • Leggibilità dei dati: le informazioni relative a fascicoli riguardanti procedimenti chiusi, di cui il responsabile ha autorizzato il trasferimento devono essere sempre consultabili • Conservazione sostitutiva: i dati relativi alla gestione informatica costituiscono parte integrante del sistema di indicizzazione ed organizzazione dei documenti oggetto di riproduzione sostitutiva 32 Sistemi di Gestione dei flussi documentali Sezione IV Prospettive future • Le P. A. provvedono alla gestione dei procedimenti amministrativi mediante sistemi informativi automatizzati • i sistemi per la gestione dei flussi documentali che includono i procedimenti amministrativi • “Le amministrazioni determinano, autonomamente e in modo coordinato per le A.O.O., le modalità di attribuzione dei documenti ai fascicoli che li contengono e ai relativi procedimenti, definendo adeguati piani di classificazione d’archivio” 33 Sistemi di Gestione dei flussi documentali Sez V. Disposizioni sugli archivi (art. 67-69) Trasferimenti periodici documenti nell’archivio di deposito: • almeno una volta all’anno il responsabile provvede a trasferire i fascicoli relativi a procedimenti conclusi in un archivio di deposito •trasferimento attuato rispettando l’organizzazione presente nell’archivio corrente •obbligo di redigere conservare elenco dei fascicoli trasferiti Elaborazione del piano di conservazione, integrato con il piano di classificazione, per definizione dei criteri di selezione • Trasferimento documenti storici presso AASS o archivio storico: I documenti selezionati per la conservazione permanente sono trasferiti negli Archivi di Stato o nell’archivio storico, con strumenti che ne garantiscono l’accesso. 34 Tenuta degli archivi • Trasferimento dei documenti nell’archivio di deposito • Conservazione degli archivi 35 SISTEMA DOCUMENTARIO e SISTEMA INFORMATIVO SISTEMA DOCUMENTARIO: SISTEMA INFORMATIVO: Comprende Comprende ARCHIVIO (complesso dei documenti prodotti e acquisiti nel corso dell’attività istituzionale di un soggetto) più SISTEMA DI GESTIONE DEI DOCUMENTI (insieme delle attività finalizzate a registrazione, classificazione ed organizzazione dei documenti; complesso delle regole, strumenti, risorse umane e strumentali). sistema documentario tutte le risorse informative e le fonti di informazione di un ente: • sito web • portali • sistema bibliotecario 36 SISTEMA DOCUMENTARIO e SISTEMA INFORMATIVO SISTEMA DOCUMENTARIO SISTEMA INFORMATIVO Obiettivi del sistema di gestione dei documenti: • fornire ad ogni struttura il necessario supporto per lo svolgimento efficiente della propria attività • Garantire conservazione e fruizione ai fini interni e della trasparenza E’ una risorsa strategica indispensabile per un’Amministrazione • Il sistema informativo deve poter contare su un adeguato sistema documentario, per poter essere efficiente; è il sistema documentario, infatti, la fonte primaria di informazione sull’attività dell’ente. • La possibilità di dare risposte sui procedimenti al cittadino è strettamente connessa alla buona organizzazione del proprio sistema documentario e quindi dell’archivio 37 SISTEMA DOCUMENTARIO e SISTEMA INFORMATIVO Sistema informativo Sistema documentario 38 SISTEMA DOCUMENTARIO e SISTEMA INFORMATIVO Sistema documentario ARCHIVIO Sistema di gestione dei documenti 39 SISTEMA DOCUMENTARIO e SISTEMA INFORMATIVO • All’origine di tutte le recenti iniziative di regolamentazione del sistema amministrativo italiano c’è l’ambizione di trasformare il sistema documentario in un sistema informativo specializzato e altamente qualificato, affidato alla tecnologia informatica e telematica”. Gli strumenti: • • • • automazione delle attività di acquisizione e organizzazione dei documenti di archivio; scambio telematico dei dati di registrazione e accesso in rete ai sistemi documentali, mediante lo sviluppo di regole e formati che garantiscano l’interoperabilità; produzione, trasmissione e conservazione di documenti informatici giuridicamente validi, autentici e affidabili, ricorrendo a meccanismi di firma digitale; integrazione dei flussi di lavoro amministrativo e documentario grazie all’utilizzo di programmi di workflow management. 40 Requisiti • I requisiti funzionali del sistema archivistico costituiscono l’”insieme delle attività e delle regole necessarie per il funzionamento del sistema documentario di un ente, sia in ambiente tradizionale che elettronico”. • I requisiti sono sia di carattere tecnologico (funzionalità dei sistemi informatici), sia di carattere tecnicoarchivistico 41 Documento, documenti, archivi Rappresentazione del contenuto di un atto legato all’attività di un ente pubblico o privato, o di una persona. Elemento qualificante è la relazione con l’attività, per cui i documenti prodotti nell’espletamento di una attività, sono naturalmente legati fra loro da relazioni che non si possono scindere (Vincolo archivistico). 42 Tipi di documenti In relazione allo stato di trasmissione si distinguono in: • Spediti: trasmessi all’esterno (si conserva la minuta) • Ricevuti: pervenuti da altri soggetti esterni • Interni: prodotti e mantenuti all’interno dell’AOO 43 Documenti e loro aggregazioni FASCICOLO: raggruppamento organico di documenti relativi ad uno stesso oggetto: affare, procedimento, materia, tipologia, che si forma nel corso dell’attività amministrativa del soggetto produttore; Il fascicolo riunisce quindi tutti i documenti relativi a tali attività. E’ identificato da un codice comprendente indice classificazione e numero progressivo del fascicolo Ha funzione logica e fisica 44 Documenti e loro aggregazioni Criteri per l’organizzazione dei fascicoli Per oggetto documenti relativi ad un determinato oggetto (fascicoli per materia o nominativi) Per processo amministrativo o per procedimento documenti relativi ad una specifica attività o procedimento amministrativo (identificati ai sensi della l. 241/90) Per tipologia di forma del documento documenti raggruppati in base alla loro tipologia in fascicoli stabiliti secondo criteri temporali (annuali, mensili ecc.) (es circolari, ordini di servizio) 45 Documenti e loro aggregazioni Registro •unità costituita dalla registrazione in sequenza, secondo criteri stabiliti (prevalentemente cronologici) in un’unica entità documentaria di una pluralità di atti. E’ l’altro elemento che costituisce la struttura di un archivio; in quanto unità logica è indivisibile 46 Gli Strumenti • Sistema di classificazione (comprendente anche piano di conservazione) Il piano di classificazione (o titolario) è uno schema generale di voci logiche, articolate in modo gerarchico (dal generale al particolare) e rispondenti ai bisogni funzionali del soggetto produttore • Manuale di gestione Descrive sistema di gestione e conservazione dei documenti e contiene le informazioni necessarie per il corretto funzionamento del servizio. Strumento nuovo di organizzazione sotto il profilo regolamentare ed informatico; deve essere trasparente, reso pubblico anche in rete, perché sia noto a impiegati e cittadini. 47 Contenuto e struttura tipo del Manuale di Gestione Descrive: - l’ambito di applicazione: l’AOO e delle sue Unità Organizzative (Divisioni, Servizi) secondo il modello organizzativo stabilito che può essere accentrato o distribuito: 1. unificato o centralizzato (esiste un unico servizio specifico per tutta l’AOO) 2. coordinato o decentrato (nell’ambito dell’AOO all’interno del sistema documentario unico, ad ogni U. O. corrisponde un’articolazione del Servizio) - le modalità di trattamento dei documenti in tutte le varie fasi (arrivo corriere, distribuzione, protocollazione, ecc.) 48 CLASSIFICAZIONE Attività indispensabile per la corretta formazione di un archivio e per garantire l’ordinata e funzionale sedimentazione dei documenti; è l’ordinamento di tutti i documenti (soprattutto quelli informatici) che costituiscono il sistema documentario, secondo un piano di classificazione predeterminato in base a principi funzionali (T.U.445/2000 art. 52 e 56) Classificare attribuire al doc. un indice di classificazione Fascicolare (fascicolo) associare il doc. ad una unità archivistica 49 PIANO di CLASSIFICAZIONE Schema generale di voci logiche, articolate in modo gerarchico (dal generale al particolare) e rispondenti ai bisogni funzionali del soggetto produttore Non deve basarsi alla struttura organizzativa, che è soggetta a continue trasformazioni. Le voci si distinguono in base alla natura delle funzioni in 2 settori: •Funzioni istituzionali (primarie) relative alla missione istituzionale e specifiche di ciascuna AOO •Funzioni di gestione e strumentali (secondarie) relative alle attività di funzionamento (risorse umane, finanziarie, strumentali) comuni a tutte le PP.AA. E quindi condivisibili da più strutture. 50 Come classificare NON ESISTE UN MODELLO PREDETERMINATO PER LA CLASSIFICAZIONE DEI DOCUMENTI LE DIRETTIVE DEL DPR 445/2000: Adottare principi di coerenza funzionale nell’ambito delle Aree Organizzative Omogenee Presentare modalità di articolazione uniformi per tutta l’amministrazione 51 La strutturazione su livelli Il piano di classificazione dovrebbe articolarsi su tre livelli: Funzioni Macroattività Attività Natura delle funzioni: Istituzionali Specifiche di ciascuna area organizzativa omogenea Di funzionamento Attività di funzionamento comuni a tutte le PA 52 Dalle funzioni alle macroattività: esempio di un Piano di classificazione La classificazione adottata dalla Ragioneria generale dello Stato Funzioni Istituzionali Specifiche di ciascuna area organizzativa omogenea Funzionamento Attività di funzionamento comuni a tutte le PA • Produzione di norme e pianificazione • Gestione del personale • Ricerca e studio • Produzione di atti amministrativi verso terzi • Gestione amministrativo/finanziaria • Indirizzo e vigilanza su soggetti pubblici • Controllo • Attività specialistiche di vigilanza e controllo su terzi • Sistemi informatici • Erogazione di servizi alla collettività • Affari legali e contenzioso • Erogazione di servizi alla persona • Organizzazione • Servizi ausiliari e di supporto • Produzione e conservazione di beni • Rapporti con l’esterno 53 Requisiti della classificazione Una buona classificazione: Gerarchica Dal generale al particolare Sistematica ed uniforme Assegnazione classi univoche Rappresentativa delle funzioni Inequivocabile Semplice e di facile comprensione Esaustiva 54 Le componenti di un piano di classificazione In buon Piano di classificazione (o titolario) alle voci devono essere correlate le seguenti informazioni: Criteri di formazione e ordinamento dei fascicoli Il contenuto standard di ogni fascicolo Modalità di conservazione Modalità di accesso Responsabilità organizzativa 55 Attributi delle voci di un piano di classificazione Gli attributi che identificano ogni voce del piano di classificazione: Un indice La denominazione della voce La descrizione integrativa 56 D. lgs. 7 marzo 2005, n. 82 Codice dell’amministrazione digitale Affronta in modo organico il tema: • dell’utilizzo delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione • della disciplina di fondamentali principi giuridici applicabili al documento informatico e alla firma digitale 57 D. lgs. 7 marzo 2005, n. 82 Codice dell’amministrazione digitale • • • • • • • • • E’ articolato in otto capi: Capo I – Definizione, finalità e ambito di applicazione Capo II – Documento informatico e firme elettroniche; pagamenti, libri e scritture Capo III - Formazione, gestione e conservazione dei documenti informatici Capo IV – Trasmissione informatica dei documenti Capo V – Dati delle pubbliche amministrazioni e servizi in rete Capo VI – Sviluppo, acquisizione e riuso di sistemi informatici nelle pubbliche amministrazioni Capo VII – Regole tecniche Capo VIII – Sistema pubblico di connettività e rete internazionale della pubblica amministrazione Capo IX – Disposizioni transitorie finali e abrogazioni 58 D. lgs. 7 marzo 2005, n. 82 Codice dell’amministrazione digitale Fra le novità più rilevanti: a) L’obbligo per le PP.AA. Di scambiarsi on line i dati relativi alle pratiche di cittadini e imprese: b) L’obbligo di adottare la Carta d’identità elettronica (CIE) e la Carta nazionale dei servizi (CNS) quali unici strumenti di accesso ai servizi on line; c) Il diritto per i cittadini di trasmettere qualsiasi documento alla PA con qualsiasi mezzo telematico e informatico. 59 D. lgs. 7 marzo 2005, n. 82 Codice dell’amministrazione digitale • • • Art. 12 – c. 1: Le p. a. nell’organizzare autonomamente la propria attività utilizzano le tecnologie dell’ICT per la realizzazione di obiettivi di efficienza, efficacia, economicità, imparzialità, trasparenza, semplificazione e partecipazione – Art. 15 – La riorganizzazione strutturale e gestionale delle p.a. avviene anche attraverso il migliore e più esteso utilizzo delle tecnologie …in particolare le pubbliche amministrazioni provvedono a razionalizzare e semplificare i procedimenti amministrativi, le attività gestionali, i documenti, la modulistica, le modalità di accesso e presentazioni di istanze utilizzando tecnologie dell’ICT…. (rinvio per le regole tecniche) Art. 17 – Individuazione in ogni amministrazione di un “Centro di competenza” 60 D. lgs. 7 marzo 2005, n. 82 Codice dell’amministrazione digitale • CAPO II - DOCUMENTO INFORMATICO E FIRME ELETTRONICHE; PAGAMENTI, LIBRI E SCRITTURE • Art. 20 –Il documento informatico (rappresentazione informatica di atti, fatti o dati giuridicamente rilevanti) da chiunque formato, la registrazione su supporto informatico e la trasmissione con strumenti telematici sono validi e rilevanti agli effetti di legge purché conformi alle regole tecniche • Art. 22 – le regole tecniche in materia di formazione e conservazione di documenti informatici delle p. a. sono definite di concerto con il Ministero per i beni e le attività culturali d’intesa con la Conferenza Stato regioni autonomie locali e sentito il Garante per la protezione dei dati personali. 61 D. lgs. 7 marzo 2005, n. 82 Codice dell’amministrazione digitale • CAPO IV - TRASMISSIONE INFORMATICA DEI DOCUMENTI • Art. 45 – i documenti trasmessi da chiunque ad una p. a. con qualsiasi mezzo telematico o informatico, ivi compreso il fax, idoneo ad accertare le fonti di provenienza, soddisfano il requisito della forma scritta e la loro trasmissione non deve essere seguita da quella del documento originale. • Art. 47 - le comunicazioni di documenti mediante la posta elettronica tra le p. a. sono valide se (verifica della provenienza): – sottoscritte con firma digitale o altro tipo di firma elettronica qualificata – dotate di protocollo informatizzato – trasmesse attraverso sistemi di posta elettronica certificata. 62 D. lgs. 7 marzo 2005, n. 82 Codice dell’amministrazione digitale CAPO VIII SISTEMA PUBBLICO DI CONNETTIVITA' E RETE INTERNAZIONALE DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Art. 73, c.2 - Sistema pubblico di connettività – Il SPC è l’insieme di infrastrutture tecnologiche e di regole tecniche, per lo sviluppo, la condivisione, l’integrazione e la diffusione del patrimonio informativo e dei dati della pubblica amministrazione, necessarie per assicurare l’interoperabilità di base ed evoluta e la cooperazione applicativa dei sistemi informatici e dei flussi informativi, garantendo la sicurezza, la riservatezza delle informazioni, nonché la salvaguardia e l’autonomia del patrimonio informativo di ciascuna pubblica amministrazione. 63 Obiettivi e vantaggi Dall’effettiva attuazione di queste norme il Governo si attende un consistente risparmio nei costi di funzionamento e un incremento effettivo di efficienza, consistenti in: a) un azzeramento dei certificati – circa 35.000 - prodotti annualmente dalle PP.AA. con un costo per i cittadini di circa € 13,50 ciascuno; b) la sostituzione pressoché totale della trasmissione cartacea dei documenti con l’uso della posta elettronica, che farebbe risparmiare circa € 18.00 per ogni messaggio; c) la possibilità per le PP.AA. di riutilizzare programmi informatici, abbattendo i costi degli investimenti in tecnologie e aiutando le amministrazioni con minore capacità di spesa ad acquisire tecnologie innovative; d) la conservazione digitale dei documenti, che ridurrebbe tempi e costi di ricerca dei documenti e costi di gestione e manutenzione degli archivi, e consentirebbe il recupero di spazi precedentemente occupati dagli archivi cartacei. 64 ORIENTAMENTO 1. La pubblica amministrazione e le nuove tecnologie: la gestione dei flussi documentali nell’evoluzione normativa 2. Gestione informatizzata dei flussi documentali - Workflow documentali 65 Cosa si intende per workflow • Workflow Automazione di procedure dove documenti, informazioni e attività sono trasferiti tra gli attori di un processo secondo un predefinito set di regole • Workflow documentali Gestione informatizzata dei flussi documentali (iter dei procedimenti e flusso di lavoro) all’interno dei processi e in relazione ai procedimenti – Oltre a gestire l’iter dei documenti, il sistema gestisce e controlla le attività del procedimento attivando le risorse necessarie per realizzarle (persone, applicazioni..) – Facilita l’accesso da parte del cittadino 66 La firma digitale La firma digitale è: • L’equivalente elettronico della firma autografa su carta • Un’informazione che viene aggiunta ad un documento informatico al fine di garantirne riservatezza, integrità ed autenticità. •può essere utilizzata per autenticare •una qualunque sequenza di simboli binari, indipendentemente dal loro significato •(es. una e-mail, un’immagine,…). 67 Firma digitale • I meccanismi di firma digitale poggiano essenzialmente sopra gli algoritmi crittografici a • chiavi pubbliche, • • • detti anche a chiavi asimmetriche poiché utilizzano chiavi diverse per le operazioni di . codifica e decodifica La firma digitale: in sintesi Riservatezza del documento informatico Autenticità e integrità del documento informatico 69 Il processo della firma digitale Azioni preliminari per la predisposizione delle chiavi utilizzate dal sistema di crittografia: registrazione dell’utente presso un’autorità di certificazione generazione di una coppia di chiavi pubblica e privata certificazione della chiave pubblica registrazione della chiave pubblica 70 Il processo di sottoscrizione Il processo di sottoscrizione : generazione dell’impronta del documento da firmare generazione della firma mediante cifratura dell’impronta apposizione della firma al documento 71 Normativa comunitaria La direttiva definisce: la firma elettronica la firma elettronica avanzata la firma elettronica sicura La firma elettronica sicura corrisponde alla firma digitale prevista nella normativa italiana Trasmissione dei documenti - La Posta elettronica/electronic- mail •E’ lo strumento di comunicazione più utilizzato per comunicare in forma scritta via internet; principale vantaggio è l’immediatezza. I messaggi possono includere testo, immagini, audio, video o qualsiasi tipo di file. •Finalità: interoperabilità dei sistemi di protocollo delle PPAA, stabilendo modalità comuni di trasmissione. 73 La posta elettronica certificata (PEC)). • Garantisce certezza spedizione e ricezione (come raccomandata con ricevuta di ricevimento • Invio e ricezione sono certificate in quanto il mittente riceve dal proprio gestore di posta una ricevuta di spedizione, che costituisce prova legale dell’avvenuta spedizione, e il gestore posta del destinatario invia al mittente ricevuta di avvenuta o mancata consegna con indicazione temporale. Nel caso in cui il mittente smarrisca le ricevute, la traccia informatica delle operazioni (conservata per un periodo di 30 mesi a cura dei gestori) ha lo stesso valore giuridico delle ricevute. 74 Gli organismi di riferimento CNIPA (Centro Nazionale per l’Informatica nella P.A.) istituito con d.lgs 196/93; opera presso PCM, per attuazione delle politiche del MIT (istituito con DPCM del 27.9.2001) nell’ultimo governo 2008 Ministero Funzione pubblica e Innovazione. Unifica 2 organismi preesistenti: 1. AIPA (Autorità Informatica per la P.A) istituita. con d. lgs 39/93,con obiettivo di dare supporto alle PPAA nell’utilizzo dei nuovi strumenti informatici. 2. Centro Tecnico per la Rete unitaria della P. A. RUPA istituito nel 1997 presso AIPA il (interconnessione di insieme di Domini di varie Amministrazioni in un dominio della R.U., per realizzare un insieme di servizi base, tra cui posta elettronica, per l’interoperabilità fra le Amministrazioni) SSPA Scuola Superiore per la Pubblica Amministrazione 75 Il progetto ESPI del MIBAC • Il progetto ESPI (estensione protocollo informatico) del Ministero per i Beni e Attività Culturali ha come obiettivo l’inserimento di tutte le strutture centrali e periferiche del Mibac in un sistema coordinato di gestione informatica dei documenti. • Si pone come sviluppo e completamento dei primi progetti di informatizzazione del servizio di protocollo realizzati, in seguito alle innovazioni normative, a partire dalla fine degli anni ’90 presso alcune Direzioni Generali. 76 Il progetto ESPI del MIBAC • E’ un progetto modulare, in cui sono previste una serie di funzionalità, che vanno dal nucleo minimo al flusso procedimentale. • Prevede il collegamento del sistema documentale con specifiche funzionalità, per le quali si stanno predisponendo le strutture operative, quali: firma digitale posta elettronica certificata 77 Il progetto ESPI del MIBAC • E’ stato coordinato dalla Direzione per l’Innovazione Tecnologica, che aveva istituito un apposito gruppo di lavoro con rappresentanti (nelle persone dei responsabili del Servizio o del “focal point”) delle diverse strutture centrali, in modo da coinvolgere i vari settori del Ministero • Introduce una notevole evoluzione organizzativa sotto il profilo sia dell’informatizzazione, sia dell’accrescimento professionale delle risorse umane. 78 I modelli elaborati dal gruppo di lavoro • Piano di classificazione: modello basato sulla individuazione delle attività e strutturato in 2 sezioni pertinenti rispettivamente le voci di funzionamento e quelle delle attività istituzionali. Sono stati messi a punto 2 modelli: uno per i 3 Dipartimenti: RIO, Beni Culturali e Paesaggio, Spettacolo e Sport e rispettive Direzioni ed uffici periferici; l’altro per il Dipartimento per i Beni Archivistici e Librari e rispettive Direzione ed Uffici periferici. I 2 modelli sono sostanzialmente omogenei nella parte relativa alle attività di funzionamento e divulgazione, mentre per la parte delle attività istituzionali di tutela presentano impostazioni parzialmente diverse. • Manuale di gestione: predisposto uno schema generale che deve essere integrato d parte di ogni AOO con i dati pertinenti alla propria situazione. I suddetti modelli sono stati pubblicati nell’apposita rubrica ESPI dell’intranet del Ministero, da dove possono essere automaticamente importati da parte degli Istituti . 79 Piano di classificazione Mibac Struttura 1. Funzionamento e divulgazione 01.00.00 - Pianificazione e Affari Istituzionali 04.00.00 - Organizzazione 07.00.00 - Informazione e Comunicazione Istituzionale 10.00.00 - Sistema dei controlli 13.00.00 - Sistemi informativi e documentari 16.00.00 - Gestione Risorse Umane 19.00.00 - Programmazione Risorse Finanziarie 22.00.00 - Gestione Risorse Finanziarie 25.00.00 - Gestione risorse Strumentali 28.00.00 - Fruizione 31.00.00 - Divulgazione 2. Tutela 34.00.00 Tutela e Protezione 37.00.00 Conservazione 40.00.00 Vigilanza Istituti culturali 80 LE TAPPE DEL PERCORSO 1° fase: modalità base del protocollo informatico. Comprende le seguenti attività: • Registrazione • Segnatura • Classificazione 81 LE TAPPE DEL PERCORSO 2° fase: gestione informatica documenti e flussi documentali. Comprende • Registrazione con trattamento immagini • Assegnazione per via telematica al destinatario • Collegamento alla gestione dei procedimenti 3° fase: workflow degli iter documentali: razionalizzazione dei processi documentali mediante informatizzazione processi relativi ai flussi documentali e integrazione con altri sistemi informativi 82 FORMAZIONE Un aspetto essenziale per il buon esito dei progetti di introduzione di sistemi di gestione informatica dei documenti è la formazione del personale. L’innovazione richiede infatti adeguati investimenti nelle risorse umane e nella formazione. Nessuna grande trasformazione è possibile senza un parallelo processo di cambiamento del capitale umano, che costituisce una preziosa risorsa nella P.A. 83 ESPI - login 84 Registrazione doc. in entrata 85 Registrazione doc. uscita 86 Documenti interni 87 ESPI Classificazione 88 Piano classificazione (titolario) 89 Classificazione: scelta voce titolario e fascicolo 90 Creazione fascicolo 91 Creazione sottofascicolo 92 Piano di fascicolazione • Nella creazione dei fascicoli è opportuno stabilire delle linee guida, con criteri chiari e condivisi • Norme di riferimento per la corretta denominazione (elementi obbligatori, uso delle abbreviazioni, dei caratteri maiuscoli/minuscoli) 93 ESPI - Assegnazione 94 Struttura organizzativa dell’AOO 95 Ricerche archivio corrente 96 Ricerche archivio deposito 97 Liste anagrafiche 98 Liste - ricerca 99 Repertori 100 Stampa protocollo 101 Qualche considerazione finale GLI OBIETTIVI •Il sistema documentario (prodotto dal sistema di gestione documentale) garantisce informazione di qualità, fornendo indispensabile supporto per l’attività del soggetto produttore. •E’ la necessaria premessa per la creazione di un sistema informativo efficace che renda disponibili dati e informazioni nella loro affidabilità ed integrità. •E’ condizione imprescindibile per pervenire agli obiettivi di trasparenza, efficacia, efficienza e rispondere alle esigenze della comunicazione. (Rapporto tra back office-front office). •E’ premessa necessaria alla conservazione della memoria storica •Ruolo essenziale della formazione 102 Bibliografia essenziale • • • • • • • • • • • D. Tamblé, L’archivio moderno; dottrina e pratica,Roma 1982 P. Carucci, Le fonti archivistiche: ordinamento e conservazione, Roma 1983 P. Carucci, Il documento contemporaneo, Roma 1987 R. De Felice, L’archivio contemporaneo. Titolario e classificazione, Roma 1988 L. Duranti, I documenti archivistici. La gestione dell’archivio da parte dell’ente produttore, Luciana Duranti, Roma, Ministero per i beni culturale e ambientali, Ufficio centrale per i beni archivistici, 1997 (Pubblicazioni degli Archivi di Stato, Quaderni della Rassegna degli Archivi di Stato, 82) M. Guercio, Archivistica informatica. I documenti in ambiente digitale, Roma, Carocci, 2002 SSPA La gestione integrata dei documenti nelle Pubbliche Amministrazioni. Un progetto per la definizione di linee guida e di modelli di classificazione, a cura di M.Guercio Roma 2002 SSPA La metodologia per la definizione di piani di classificazione in ambiente digitale, a cura di E. A. Rossi M. Guercio, Roma 2005 CNIPA, Protocollo informatico e gestione flussi documentali, 2006(Quaderni 22) G. Penzo Doria, I calzini del principe Carlo. Titulus 97. I titolari per gli archivi delle università italiane, a cura del Gruppo di lavoro nazionale sui titolari delle Università, Padova 2007 103 Web-bibliografia • • • • www.interpares.org www.cnipa.it www.sspa.it www.archivi.beniculturali.it 104 Fine Grazie per l’attenzione Elisabetta Reale (Responsabile Servizio Protocollo Informatico Direzione Generale Archivi) [email protected] 105