IL PROCESSO DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO IN REALTÀ COMPLESSE: I PROGETTI Programmazione e Controllo 1 topic 16 1. Che cos’è un progetto 2. Le variabili rilevanti nella gestione di un progetto 3. Gli strumenti di P & C di un progetto 3.1. La Work Break-Down Structure 3.2. Gli strumenti per programmare e controllare i tempi 3.3. I budget per programmare i costi e i risultati economici 3.4. La programmazione e il controllo della variabile qualità 3.5. Lo status report e la sistemica proiezione a finire (Steering Control) 2 topic 16 1. Che cos’è un progetto IL PROGETTO E’ UN INSIEME DI ATTIVITÀ FRA LORO INTERRELATE, FINALIZZATE AL RAGGIUNGIMENTO DI UN OBIETTIVO ENTRO UN DATO INTERVALLO TEMPORALE 3 topic 16 1. Che cos’è un progetto LE CARATTERISTICHE DI UN PROGETTO SONO: 1. Ha un inizio e una fine 2. Deve essere completato entro un determinato periodo di tempo 3. E’ irripetibile 4. Vi collabora un gruppo di persone scelte per l’occasione 5. Vi sono destinate risorse limitate 6. E’ costituito da una serie di attività articolate in una sequenza di fasi 4 topic 16 2. Le variabili rilevanti nella gestione di un progetto LE TRE VARIABILI RILEVANTI NELLA GESTIONE DI UN PROGETTO SONO: TEMPI QUALITÀ COSTI 5 topic 16 3. Gli strumenti di P & C di un progetto I TRADIZIONALI STRUMENTI DEL PROJECT MANAGEMENT Strumenti per gestire: - QUALITÀ - COSTI - TEMPI Pianificazione dei tempi La Work Break-Down Structure (WBS) Azioni necessarie per realizzare il progetto Risorse necessarie Budget 6 topic 16 3.1. La Work Break-Down Structure LA WORK BREAK-DOWN STRUCTURE SERVE PER ARTICOLARE IL PROGETTO IN ATTIVITÀ SPINGENDO TALE ARTICOLAZIONE/DISAGGREGAZIONE SINO AL LIVELLO DI DETTAGLIO RITENUTO SODDISFACENTE PER UN’EFFICACE ATTIVITÀ DI P. & C. 7 topic 16 3.1. La Work Break-Down Structure LA WORK BREAK-DOWN STRUCTURE DISTINTA DEL PROGETTO DESCRIZIONE CODICE WBS Progetto Sottoprogetto 1 Attività 1 Attività 2 Sottoprogetto 2 Attività 1 Attività 2 Sottoprogetto 3 Attività 1 Attività 2 Sottoattività 1 Sottoattività 2 Sottoattività 3 Attività 3 Sottoprogetto 4 Attività 1 Attività 2 Nuovo impianto Progetto di massima Analisi dell’ubicazione Scelta del design Progetto del layout Layout delle macchine Progetto del flusso di lavoro Installazione Fabbricazione Massa a punto Spedizione parti in loco Assemblaggio parti Collaudo costruzione Installazione impianto Collaudo Collaudo impianto Produzione campioni 1000 1100 8 1110 1120 1200 1210 1220 1300 1310 1320 1321 1322 1323 1330 1400 1410 1420 topic 16 3.2. Gli strumenti per programmare e controllare i tempi PER UTILIZZARE GLI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DEI TEMPI DI UN PROGETTO E’ NECESSARIO * Definire per le singole attività (o Work Packages), individuate con la definizione della WBS, il tempo necessario per completarle (scelta dell’unità di misura del tempo: ora, giorno, settimana); * Determinare i vincoli di precedenza tra un’attività e l’altra; * Individuare le Milestones al raggiungimento delle quali effettuare il controllo; 9 topic 16 3.2. Gli strumenti per programmare e controllare i tempi GLI STRUMENTI DI PROGRAMMAZIONE E CONTROLLO DEI TEMPI DI UN PROGETTO SONO: 1. Il Diagramma di Gantt, 2. I Diagrammi reticolari, 3. Il metodo del cammino critico (C.P.M.) 4. Il P.E.R.T. (Program Evaluation and Review Techique). 10 topic 16 3.2. Gli strumenti per programmare e controllare i tempi 1. IL DIAGRAMMA DI GANTT Il Diagramma di Gantt serve per rappresentare le attività di un progetto rispetto alla scala temporale prescelta. Le attività sono raffigurate con barre o segmenti la cui lunghezza è legata al tempo richiesto per svolgere una certa attività Attività I mese II mese III mese IV mese V mese VI mese A B C D E Tuttavia questa versione del diagramma non consente di cogliere i “vincoli di succcessione” e di conseguenza le possibili “fluttuazioni” nei tempi di realizzazione delle diverse attività 11 topic 16 3.2. Gli strumenti per programmare e controllare i tempi 1. IL DIAGRAMMA DI GANTT (segue) Pertanto si sono messe a punto versioni modificate del diagramma di Gantt Ponendo che la sequenza nel nostro esempio sia A-C-D-E- e B-D-E ecco, quindi, che si può rappresentare il progetto nel modo seguente: A C B D E 0 5 10 Per l’attività B, la fluttuazione ammissibile può essere così calcolata: (Data di completamento al più tardi - Data di avvio al più presto) - Tempo necessario per svolgere l’attività (10 - 0) - 5 = 5 Settimane = fluttuazione ammissibile 12 topic 16 3.2. Gli strumenti per programmare e controllare i tempi 2. I DIAGRAMMI RETICOLARI Per tenere conto dei vincoli di successione fra le varie attività si sono predisposti anche i Diagrammi Reticolari. Un diagramma reticolare è composto da: a) Un certo numero di nodi o eventi (pietre miliari); ognuno di essi è un sottoobiettivo che deve essere raggiunto se si vuole procedere con il progetto; b) Linee o archi che congiungono fra loro i vari nodi e che rappresentano le attività; 1 C (7) A (3) 0 2 B (5) 3 D (2) 4 E (1) Il diagramma descrive la sequenza cronologica secondo la quale dati eventi devono essere raggiunti se si vuole completare il progetto nel suo complesso 13 topic 16 3.2. Gli strumenti per programmare e controllare i tempi 3. IL METODO DEL CAMMINO CRITICO (C.P.M.) Il Metodo del Cammino Critico (C.P.M.) mira ad individuare, nell’ambito di un reticolo di attività, quella sequenza con la durata complessiva più elevata. Pertanto un ritardo lungo questa sequenza determina un ritardo nella data di conclusione dell’intero progetto. Da ciò il “Cammino Critico” 1 Il percorso critico è: * per eventi * per attività C (7) 0-1-2-3-4 A-C-D-E A (3) 0 2 B (5) 3 D (2) 14 4 E (1) topic 16 3.2. Gli strumenti per programmare e controllare i tempi 4. IL P.E.R.T. (PROGRAM EVALUATION AND REVIEW TECHIQUE) Il P.E.R.T. nella sua impostazione originaria richiede che la stima dei tempi delle singole attività di un progetto sia di tipo probabilistico Per ogni attività si tratta di fare tre stime: 1. Tempo più probabile (M) 2. Tempo ipotesi pessimistica (P) 3. Tempo ipotesi ottimistica (A) Le durate pessimistiche e ottimistiche si suppone che abbiamo una probabilità approssimativa pari a 0,01 (cioè molto bassa) su una distribuzione normale di probabilità (distribuzione beta). Alla durata più probabile viene assegnato un peso di 4. Per le altre due durate il peso è 1. In tal modo il Tempo atteso i per le varie attività è: i = P + 4M + A 6 15 topic 16 3.2. Gli strumenti per programmare e controllare i tempi 4. IL P.E.R.T. (PROGRAM EVALUATION AND REVIEW TECHIQUE) (segue) L’APPROCCIO PERT PRESENTA ALCUNI PROBLEMI: 1. Difficoltà da parte di diversi operatori di interpretare, in maniera analogica, cosa si intende per ipotesi pessimistica e ottimistica, 2. Tendenza a effettuare stime simmetriche, il che determina un valore di i pari al tempo più probabile, 3. Il costo e il tempo per la sua realizzazione risultano alquanto elevati TUTTO CIO’ HA DETERMINATO NELLA PRATICA L’ABBANDONO DELLA PARTE PROBABILISTICA 16 topic 16 3.3. I budget per programmare i costi e i risultati economici Preventivo iniziale e budget di commessa IMPRESA………………………………. Voci di costo Progettazione - interna - esterna 1. Totale costi di progettazione N° COMMESSA……………….………..… CLIENTE…………...……...…… Preventivo originario Preventivo Ultimo Osservazioni e alcune voci di dettaglio 2. Acquisto componenti Realizzazione interna componenti - costo MOD - Consumo materie - Altri costi di fabbricazione 3. Totale costi di fabbricazione 4. Costi di montaggio 5. Costi di trasporto 6. Costi di installazione/ avviamento 7. TOTALE COSTI 8. Provvigioni 9. Altre spese commerciali 10. Altri costi 11. COSTO TOTALE 17 topic 16 3.3. I budget per programmare i costi e i risultati economici Budget di commessa esecutivo o preventivo esecutivo IMPRESA………………………………. N° COMMESSA……………….………..… CLIENTE…………...……...…… Attività Preventivo iniziale Risorse Budget Dettaglio dei costi Attività 2 Attività 3 Attività 1 1 Progettazione: - Ore - Materie - Ore Disegni di - Materie dettaglio - Ammortamento Totale Progettazione 2 3 1.588.000 892.000 2.480.000 4 1.588.000 892.000 Q.tà 5 4 1 C. un. 6 C. Tot. 7 52.000 208.000 52.000 52.000 2.480.000 260.000 18 Q.tà C. un. 8 9 C. Tot. 10 Q.tà C. un. 11 12 C. Tot. 13 5 52.000 260.000 10 52.000 520.000 5 40.000 200.000 10 40.000 400.000 10 28.000 280.000 20 28.000 560.000 740.000 Attività 4 Q.tà C. un. C. Tot. 14 15 16 1.480.000 topic 16 3.3. I budget per programmare i costi e i risultati economici Una possibile impostazione del budget economico e report per progetto BUDGET CONSUNTIVO VARIAZIONE 1. COSTI VARIABILI - materiali - consulenze e commesse - esterne di ricerca - commesse interne: * analitica * caratterizzazione * progettazione * officina - altre prestazioni presso terzi (tossicologia, prove presso utilizzatori) - altri materiali 2. COSTI FISSI SPECIFICI - personale diretto - attrezzature e strumenti 19 topic 16 3.3. I budget per programmare i costi e i risultati economici COSTI DI PROGETTO Budget originario $ 1.000 Revisioni autorizzate alla data: * per inflazione * per modifiche alle specifiche * per ritardi nei tempi * per maggiori costi $ 50 $ 200 $ 60 $ (30) Budget rivisto $ 1.280 Attuale previsione a finire $ 1.400 Scostamento $ Analisi dello scostamento: - Aumento costo dei materiali - Ritardi - Scostamento di spesa 120 $ 20 $ 60 $ 40 $ 120 20 topic 16 3.3. I budget per programmare i costi e i risultati economici Una possibile impostazione del budget economico per unità organizzativa articolato per progetti TOT. IMPRESA PROGETTO a PROGETTO b PROGETTO n 1. COSTI VARIABILI …………... …………... 2. COSTI FISSI SPECIFICI …………… …………… 3. COSTI DI STRUTTURA E DI POLITICA non vengono spesati sui progetti in quanto: o costi di unità organizzative non spesabili o costi comuni di struttura e di politica …………… …………… 21 topic 16 3.4. La programmazione e il controllo della variabile qualità PROGRAMMARE E CONTROLLARE GLI ASPETTI QUALITATIVI DI UN PROGETTO VUOL DIRE: -- DEFINIRE PREVENTIVAMENTE LE SPECIFICHE RICHIESTE DAL CLIENTE (CAPITOLATO, BRIEFING NEI PROGETTI PUBBLICITARI) E -- VERIFICARNE IN ITINERE IL RISPETTO Quest’attività di controllo è fondamentale che avvenga in corrispondenza delle Milestones 22 topic 16 3.5. Lo status report e la sistemica proiezione a finire (steering control) UN ALTRO ASPETTO CHE DOVREBBE ESSERE CURATO NELL’ELABORAZIONE DEI RAPPORTI DI GESTIONE RELATIVI AD UN PROGETTO È LA PROIEZIONE A FINIRE DEI TEMPI E DEI COSTI (RISULTATI ECONOMICI) DEL PROGETTO STESSO Budget Effettivo Scostamento Proiezione a finire ATTIVITÀ 1 ATTIVITÀ 2 ATTIVITÀ 3 ……. ATTIVITÀ n INFATTI.... 23 topic 16 3.5. Lo status report e la sistemica proiezione a finire (steering control) In logica di Steering Control, è necessario chiedersi “Dove vado a finire se le cose continuano in questo modo?” Proiettando a finire la cifra totale messa a budget, ovvero lo scostamento percentuale rilevato alla data del check point 24 topic 16