MinutiScientifica 182 copia:Layout 1 12-05-2008 16:07 Pagina 35 Paronichia acuta e cronica DiMITRIS RIGOPOULOS, GEORGE LARIOS, STAMATIS GREGORIOU, Università di Atene, Scuola di Medicina, Ospedale “Andrea Sygros”, Atene, Grecia ALEVIZOS ALEVIZOS, Centro Salute di Vyronas, Atene, Grecia La paronichia è un’infiammazione delle pieghe di tessuto che circondano le unghie delle dita del piede o della mano. La paronichia può essere classificata come acuta o cronica. Il principale fattore associato allo sviluppo di una paronichia acuta sono i traumi diretti o indiretti alla cuticola o alle pieghe ungueali. I traumi consentono a germi patogeni di penetrare a livello dei tessuti, con il conseguente sviluppo di un’infezione. Nei casi di paronichia acuta le opzioni terapeutiche comprendono: l’applicazione di impacchi caldi; la somministrazione topica di antibiotici, associati o meno a corticosteroidi; la somministrazione di antibiotici per via orale; nei casi più gravi può essere necessaria un’incisione chirurgica ed un drenaggio. La paronichia cronica è una reazione infiammatoria multifattoriale della piega ungueale prossimale, da esposizione ad agenti irritanti o ad allergeni. Il paziente deve evitare l’esposizione da contatto ad irritanti. È inoltre consigliabile il trattamento dell’infezione e dell’infiammazione sottostanti, con la somministrazione topica di un farmaco antimicotico ad ampio spettro e di un corticosteroide. Può essere efficace anche l’applicazione di lozioni emollienti. Nel trattamento della paronichia cronica le creme di corticosteroidi sono più efficaci della somministrazione sistemica di antimicotici. Nella paronichia cronica refrattaria agli altri trattamenti si può ricorrere all’asportazione “in blocco” della piega ungueale prossimale. Un’alternativa è offerta dalla “marsupializzazione” dell’eponichio, associata o meno ad asportazione dell’unghia. (Am Fam Physician. 2008; 77(3):339-346, 347-348. Copyright© 2008 American Academy of Family Physicians). L a paronichia (sinonimo di perionichia) è una reazione infiammatoria che interessa le pieghe di tessuto che circondano le unghie delle mani o dei piedi. La condizione è il risultato di un’infezione, e può essere classificata come acuta o cronica. Il presente articolo discute dell’eziologia, dei fattori predisponenti, delle manifestazioni cliniche, della diagnosi e del trattamento della paronichia acuta e cronica. Struttura e funzioni delle unghie L’unghia è una unità complessa costituita da cinque principali strutture cutanee modificate: la matrice ungueale, la lamina ungueale, il letto ungueale, la cuticola (eponichio) e le pieghe ungueali1. La cuticola è un inspessimento della piega prossimale, ed è situata tra la cute del dito e la lamina ungueale, unendo tra loro tali strutture.2 Questa configurazione rappresenta una sorta di “barriera Sistema SORT (Strength of Recommendation Taxonomy, Tassonomia della forza delle evidenze)*: Indicazioni per la pratica clinica Indicazione clinica Livello di evidenza Referenza bibliografica Il test di compressione del dito può essere utile negli stadi iniziali dell’infezione paronichiale, C nei casi in cui esistano dei dubbi circa la presenza o l’estensione dell’ascesso 14 Per quanto riguarda il trattamento della paronichia acuta non esistono evidenze di una supe- C riorità o meno della somministrazione di antibiotici per via orale, rispetto all’incisione ed al drenaggio 23 Nel trattamento della paronichia cronica i corticosteroidi topici sono più efficaci degli antimi- B cotici sistemici 21 Pazienti con paronichia cronica semplice vanno trattati con un farmaco antimicotico topico ad C ampio spettro, e vanno istruiti ad evitare l’esposizione per contatto ad agenti irritanti 22 A = Evidenza coerente, di buona qualità ed orientata sul paziente#; B = evidenza orientata sul paziente, scarsamente coerente o di qualità limitata; C = opinione generale, evidenza orientata sulla malattia§, pratica clinica usuale, opinione di esperti, serie di casi clinici. Per informazioni sul sistema SORT di valutazione delle evidenze, si veda al sito http://www.aafp.org/afpsort.xml 35 - aprile 2008 - Minuti MinutiScientifica 182 copia:Layout 1 12-05-2008 16:07 Pagina 36 Tabella 1. Farmaci frequentemente utilizzati nel trattamento della paronichia acuta e cronica (segue) Farmaco Dosaggio tipico Antibiotici (orali) Amoxicillina / acido 500 mg / 125 mg per via clavulanico* orale 3 volte al giorno per 7 giorni, oppure 875 mg / 125 mg per via orale 2 volte al giorno per 7 giorni * Clindamicina 150-450 mg per via orale 3-4 volte al giorno (non superare 1,8 g al giorno) per 7 giorni Trimetoprim / sulfametossazolo* Antibiotici (topici) Pomata di bacitracina / neomicina / polimixina B Pomata di gentamicina Pomata di mupirocina 160 mg / 800 mg per via orale 2 volte al giorno per 7 giorni Commenti In pazienti con insufficienza renale può essere necessario un aggiustamento del dosaggio; sensibilità crociata documentata con le cefalosporine; può causare diarrea Adattamento del dosaggio in pazienti con grave disfunzione epatica; associata a grave colite, potenzialmente ad esito fatale; il paziente deve riferire immediatamente al medico l’eventuale comparsa di una grave diarrea Dosaggi elevati possono causare inibizione midollare; in presenza di significative modificazioni ematologiche interrompere il trattamento; da utilizzare con cautela in pazienti con deficit di folati o di glucosio-6-fosfato deidrogenasi Tre volte al giorno per 5-10 giorni Iperproliferazione di microorganismi non sensibili al farmaco in caso di somministrazione prolungata Tre-quattro volte al giorno per 5-10 giorni Tre-quattro volte al giorno per 5-10 giorni - Farmaci antimicotici (orali) Fluconazolo 100 mg una volta al giorno per 7-14 giorni Itraconazolo 200 mg per via orale 2 volte al giorno per 7 giorni Evitare il contatto con gli occhi; può irritare le membrane mucose; la somministrazione prolungata può causare resistenza Può causare epatotossicità e prolungamento di QT Gli antiacidi possono ridurne l’assorbimento; in associazione a calcio-antagonisti può causare edema; in associazione a statine può causare rabdomiolisi; l’inibizione degli enzimi epatici del citocromo P450 può determinare un aumento dei livelli di molti farmaci Gli effetti collaterali comprendono nausea, vomito e diarrea Nistatina, pastiglie Una-due pastiglie 4 volte al da 200000 unità giorno per 7-14 giorni * Attivo nei confronti di ceppi Staphylococcus aureus non multi-resistente ma resistente alla meticillina § Da utilizzare con cautela in pazienti con insufficienza renale ed in pazienti in trattamento con farmaci nefrotossici Informazioni tratte dalle referenze bibliografiche 3, 10-13, 17-22 impermeabile” nei confronti di agenti irritanti esterni, allergeni e patogeni. PARONICHIA ACUTA Eziologia e fattori predisponenti La causa più comune di paronichia acuta sono i traumi diretti o indiretti alla cuticola o alle pieghe dell’unghia. I traumi possono essere relativamente modesti, causati da eventi ordinari, come ad esempio lavare i piatti, lesioni da schegge o spine, onicofagia (l’abitudine di man36 - settembre 2007 - Minuti giarsi le unghie), da abitudini come mordere o strappare lembi di pellicole cutanee o come succhiarsi le dita, da unghie incarnite, da procedure improprie di manicure o da altre manipolazioni dell’unghia.3-5 I traumi possono consentire l’inoculazione di batteri a livello dei tessuti dell’unghia, con lo sviluppo di un’infezione. Il germe patogeno più frequentemente responsabile è lo Staphylococcus aureus, ma la paronichia può essere causata anche da germi come Streptococcus pyogenes, Pseudomonas pyocyanea e Proteus vulgaris.3,6,7 Nei casi di esposizione alla flora batterica orale pos- MinutiScientifica 182 copia:Layout 1 12-05-2008 16:07 Pagina 37 Tabella 1. Farmaci frequentemente utilizzati nel trattamento della paronichia acuta e cronica (segue dalla pagina precedente) Farmaco Dosaggio tipico Farmaci antimicotici (topici) Sospensione di Due volte al giorno fino alla ciclopirox ad uso risoluzione clinica (massimo topico un mese) Crema di Tre volte al giorno fino alla clotrimazolo risoluzione clinica (massimo un mese) Crema di econazolo Tre-quattro volte al giorno fino alla risoluzione clinica (massimo un mese) Crema di Una-due volte al giorno ketoconazolo fino alla risoluzione clinica (massimo un mese) Crema di nistatina Tre volte al giorno fino alla risoluzione clinica (massimo un mese) Farmaci antivirali per la paronichia erpetica Aciclovir 200 mg per via orale 5 volte al giorno per 10 giorni Famciclovir 250 mg per via orale 2 volte al giorno per 10 giorni Valaciclovir 500 mg per via orale 2 volte al giorno per 10 giorni Corticosteroidi (topici) Betametasone, crema Due volte al giorno per 1-2 allo 0,05% settimane Commenti Evitare il contatto con gli occhi e con le membrane mucose Evitare il contatto con gli occhi; se si sviluppano irritazione o ipersensibilità interrompere la somministrazione ed iniziare un trattamento appropriato Evitare il contatto con gli occhi; se si sviluppano irritazione o ipersensibilità interrompere la somministrazione ed iniziare un trattamento appropriato Evitare il contatto con gli occhi; se si sviluppano irritazione o ipersensibilità interrompere la somministrazione ed iniziare un trattamento appropriato Evitare il contatto con gli occhi; se si sviluppano irritazione o ipersensibilità interrompere la somministrazione ed iniziare un trattamento appropriato Possono comparire nausea, vomito, rash cutanei, deposizione a livello dei tubuli renali, sintomi a livello del sistema nervoso centrale In presenza di insufficienza renale è necessario un aggiustamento del dosaggio Associato all’insorgenza di sindrome emolitico-uremica Se si sviluppa un’infezione che non risponde al trattamento antibiotico, interrompere la somministrazione fino a quando l’infezione è sotto controllo Betametasone Una-due volte al giorno per La somministrazione prolungata su di un’elevata superficie valerato, soluzione o 1-2 settimane corporea può inibire la funzione surrenalica; se si sviluppa lozione allo 0,1% un’infezione interrompere la somministrazione fino a quando l’infezione è sotto controllo Associazione tra farmaci antimicotici e corticosteroidi Crema di nistatina e Due-tre volte al giorno fino Vedere i commenti riguardanti le singole componenti triamcinolone alla ricrescita della cuticola * Attivo nei confronti di ceppi Staphylococcus aureus non multi-resistente ma resistente alla meticillina § Da utilizzare con cautela in pazienti con insufficienza renale ed in pazienti in trattamento con farmaci nefrotossici Informazioni tratte dalle referenze bibliografiche 3, 10-13, 17-22 sono essere coinvolti altri batteri anerobici gram-negativi. Una paronichia acuta può svilupparsi anche come una complicanza di una paronichia cronica. 8 In rari casi una paronichia acuta è una manifestazione di altre patologie interessanti le dita, come ad esempio un pemfigo volgare.9 Manifestazioni cliniche Nei casi di paronichia acuta è tipicamente interessata una sola unghia.10 La condizione è caratterizzata da ra- pida insorgenza di eritema, edema, sensazione di fastidio o dolore alla palpazione delle pieghe ungueali laterali e prossimale;11 questi segni e sintomi si sviluppano solitamente 2-5 giorni dopo un trauma. I pazienti con paronichia possono inizialmente presentare solo un’infezione superficiale, con accumulo di materiale purulento a livello delle pieghe ungueali12,13 (Figura 1). Un’infezione non trattata può evolvere in un ascesso sub-ungueale, con dolore e infiammazione della matrice dell’unghia.11 Ciò può causare una distrofia transitoria o permanente della lamina ungueale.10 La formazione di 37 - aprile 2008 - Minuti MinutiScientifica 182 copia:Layout 1 12-05-2008 16:07 Pagina 39 Tabella 2. Indicazioni riguardanti la prevenzione della paronichia Tipo di paronichia Indicazione Tutti Evitare la rimozione delle cuticole utilizzando piccole forbici Migliorare il controllo della glicemia in pazienti diabetici Fornire adeguate informazioni ai pazienti Acuta Evitare i traumi alle unghie, evitare di mangiare e manipolare le unghie, evitare il succhiamento delle dita Mantenere le aree interessate pulite e asciutte Cronica Utilizzare una lozione emolliente dopo il lavaggio delle mani Evitare il contatto prolungato e cronico con sostanze irritanti e con l’umidità (comprendendo detergenti e saponi) Evitare di succhiarsi le dita Mantenere le unghie corte Utilizzare guanti di plastica, preferibilmente con superficie interna di cotone Nota: le indicazioni sono basate sull’opinione di esperti, più che su evidenze di tipo clinico Informazioni tratte dalle referenze bibliografiche 3, 10, 13, 19 e 20 pus può determinare il distacco prossimale dell’unghia dalle strutture sottostanti, con sollevamento della lamina ungueale.10,11 Una paronichia acuta ricorrente può evolvere in una paronichia cronica.7,12 Diagnosi La diagnosi di paronichia acuta si basa sul riscontro anamnestico di traumi minori, e sui reperti evidenziabili all’esame obiettivo delle pieghe cutanee. Il test di compressione digitale può essere utile negli stadi iniziali dell’infezione, nei casi in cui esistano dubbi riguardanti la presenza e l’estensione dell’ascesso.14 L’esame si esegue invitando il paziente ad eseguire una manovra di opposizione tra il pollice ed il dito interessato; in tal modo si applica una leggera pressione sulla faccia volare distale del dito interessato. L’aumento della pressione si trasmette a livello delle pieghe dell’unghia (in particolare a livello della cavità dell’ascesso) e determina impallidimento della cute sovrastante, con un’evidente demarcazione dell’ascesso. In pazienti con infezioni o ascessi gravi occorre ottenere un campione di tessuto, allo scopo di identificare il germe patogeno responsabile dell’infezione, nonché per esclu- Figura 1. Paronichia acuta con accumulo di materiale purulento al di sotto della piega laterale dell’unghia dere la presenza di un’infezione da S. aureus resistente alla meticillina.13 Diagnosi differenziale La psoriasi e la sindrome di Reiter possono anch’esse interessare la piega ungueale prossimale, e possono ricordare una paronichia acuta.10 Il riscontro di una paronichia acuta ricorrente deve far sorgere il sospetto di paronichia erpetica, condizione che interessa tipicamente operatori sanitari, ed è il risultato di un’inoculazione topica del virus.12 Questa condizione può interessare anche bambini apparentemente sani, successivamente ad un’infezione erpetica primaria a livello orale. La paronichia erpetica si manifesta con una vescicola singola o con un raggruppamento di vescicole, con aspetto “a nido d’api” in prossimità dell’unghia.8 La diagnosi può essere confermata con un test di Tzanck o con un esame colturale virale. In pazienti con paronichia erpetica sono controindicati l’incisione ed il drenaggio. Per il trattamento di questa condizione è stata proposta una terapia antivirale con l’applicazione, per 7-10 giorni, di un unguento o di una crema di aciclovir al 5%, oppure con la somministrazione per via orale di un farmaco antivirale come aciclovir, famciclovir o valaciclovir; l’efficacia di questo tipo di trattamento deve tuttavia essere ancora confermata da evidenze derivanti da studi clinici.15 Trattamento medico Il trattamento medico della paronichia acuta dipende dalla gravità dell’infiammazione.12 Nei casi in cui non si è formato un ascesso l’applicazione di impacchi umidi con garze calde e l’immersione del dito interessato in 39 - aprile 2008 - Minuti MinutiScientifica 182 copia:Layout 1 12-05-2008 16:07 Pagina 41 una soluzione di Burow (acetato di alluminio)10 o in aceto possono avere effetti benefici.5,11 Per ottenere un sollievo sintomatologico possono essere utilizzati paracetamolo o altri farmaci anti-infiammatori non-steroidei. I casi lievi possono essere trattati con una crema antibiotica (es. mupirocina, gentamicina, bacitracina/neomicina/polimixina B), da sola o in associazione ad un corticosteroide topico. Nel trattamento di casi di paronichia acuta batterica non complicata l’associazione di un antibiotico topico e di un corticosteroide come il betametasone è sicura ed efficace, e sembra offrire dei vantaggi rispetto alla somministrazione topica di antibiotici da soli.7 In presenza di lesioni persistenti occorre procedere ad una terapia antibiotica orale anti-stafilococchi, in associazione a bagni caldi. 11,16,17 In considerazione della possibile resistenza di S. aureus e di Bacteroides nei confronti di penicillina e ampicillina, i pazienti esposti alla flora batterica orale (ad esempio pazienti con abitudini come succhiarsi le dita o mangiarsi le unghie) devono ricevere un trattamento rivolto contro germi anaerobi, con la somministrazione di un antibiotico orale ad ampio spettro (es. amoxicillina/acido clavulanico, clindamicina). I farmaci comunemente utilizzati nel trattamento della paronichia acuta sono riportati in Tabella 1.3,10-13,17-22 2 Figura 2. Paronichia cronica in un paziente con dermatite della mano 3 Figura 3. Paronichia cronica tipica Trattamento chirurgico La terapia chirurgica della paronichia acuta è in genere indicata solo in presenza di un ascesso; nessuno studio ha peraltro finora messo a confronto la somministrazione di antibiotici con l’incisione ed il drenaggio dell’ascesso.23 Infezioni superficiali possono essere facilmente drenate utilizzando un piccolo bisturi, oppure con uno strumento per l’estrazione di comedoni.12 In seguito al drenaggio il dolore si attenua rapidamente.17 Un’altra semplice tecnica di drenaggio di un ascesso paronichiale prevede il sollevamento della piega ungueale utilizzando la punta di un ago da 21 o da 23; la manovra è immediatamente seguita da stillicidio passivo del pus dal letto ungueale, e non necessita di anestesia o di medicazioni quotidiane.24 Dopo 2 giorni dall’intervento, in assenza di un’evidente risposta positiva può essere necessario ricorrere, soprattutto in pazienti di età pediatrica, ad un’incisione chirurgica profonda in anestesia locale (blocco del nervo digitale).8,10,11 Il terzo prossimale della lamina ungueale può essere asportato anche senza ricorrere inizialmente all’incisione e al drenaggio. Questa tecnica consente un sollievo sintomatologico più rapido ed un drenaggio più prolungato, in particolare nei pazienti con paronichia da unghia incarnita.8,17,19 Pazienti immunodepressi, pazienti diabetici o con infezioni non trattate possono sviluppare infezioni complicate.11,16 La Tabella 2 riporta 4 Figura 4. Carcinoma a cellule squamose dell’unghia, condizione che può essere scambiata per una paronichia cronica alcune delle misure preventive che possono essere intraprese in pazienti con paronichia acuta.3,10,13,19,20 PARONICHIA CRONICA Eziologia e fattori predisponenti La paronichia cronica è una reazione infiammatoria multifattoriale localizzata a livello della piega ungueale prossimale, attribuibile all’esposizione ad agenti irritanti e ad allergeni.12,19-21 La patologia può essere il risultato di numerose condizioni o attività, come lavare i piatti, abi41 - aprile 2008 - Minuti MinutiScientifica 182 copia:Layout 1 12-05-2008 16:07 Pagina 43 tudini come succhiarsi le dita, tagli impropri delle cuticole ungueali, contatti frequenti con agenti chimici (es. acidi o alcali deboli). Nella paronichia cronica la cuticola si separa dalla lamina ungueale, per cui la regione posta tra la piega ungueale prossimale e la lamina ungueale diviene vulnerabile nei confronti di infezioni da patogeni batterici e fungini.12,21 La paronichia cronica viene descritta in lavoratori di lavanderie, aziende di pulizia, addetti alla lavorazione di alimenti, cuochi, lavapiatti, baristi, pescivendoli, pasticceri, infermieri, nuotatori, etc. La lesione può essere colonizzata da Candida albicans o da batteri.19,21 Sull’importanza ed il ruolo dell’infezione da Candida nella paronichia cronica esiste un certo disaccordo.10,21 Anche se la Candida viene spesso isolata, le lesioni da paronichia cronica non possono essere considerate un tipo di onicomicosi, quanto piuttosto una variante di una dermatite della mano21 attribuibile ad un’esposizione di tipo ambientale (Figura 2). In molti casi quando la barriera fisiologica viene ristabilita l’infezione da Candida scompare.12 In pazienti che non ricevono un trattamento adeguato la paronichia cronica può svilupparsi come una complicanza della paronichia acuta.7,20 La paronichia cronica è frequente nei pazienti diabetici.3 L’assunzione di farmaci sistemici, come i retinoidi e gli inibitori delle proteasi (es. indinavir, lamivudina) può causare una paronichia cronica. In pazienti con infezione da virus dell’immunodeficienza umana la somministrazione di indinavir rappresenta la causa più comune di paronichia cronica o ricorrente delle dita del piede o della mano. Il meccanismo attraverso il quale l’indinavir induce effetti simili a quelli dei retinoidi non è chiaro.25,26 Paronichia viene descritta anche in pazienti trattati con cetuximab, anticorpo rivolto contro i recettori del fattore di crescita epidermico (EGFR, epidermal growth factor receptor) utilizzato nel trattamento di tumori solidi.27,28 Diagnosi La diagnosi di paronichia cronica si basa sull’esame obiettivo delle pieghe ungueali e sui dati anamnestici, come ad esempio immersioni prolungate delle mani in acqua;10 contatto con saponi, detergenti o altre sostanze chimiche; assunzione sistemica di farmaci (retinoidi, farmaci antiretrovirali, anticorpi anti-EGFR). Le manifestazioni cliniche sono simili a quelle della paronichia acuta: eritema, dolore alla palpazione o al contatto, retrazione della piega ungueale prossimale ed assenza della cuticola adiacente. Al di sotto della piega ungueale si può formare del pus.8 L’interessamento riguarda solitamente un solo dito o più dita della mano; tipico è l’interessamento del pollice e del secondo o del terzo dito della mano dell’arto dominante.13 La lamina ungueale appare inspessita e presenta alterazioni della colorazione, con solchi trasversali marcati denominati linee di Beau (attribuibili all’infiammazione della matrice dell’unghia) e perdita dell’unghia8,10,13 (Figura 3). Al momento della diagnosi la paronichia cronica è in genere presente da almeno 6 settimane.10,12 La condizione presenta solitamente un decorso prolungato, con episodi ricorrenti ed autolimitati di esacerbazioni acute.13 Diagnosi differenziale Alcune condizioni interessanti la parte distale delle dita possono simulare una paronichia; tali condizioni comprendono il carcinoma a cellule squamose dell’unghia29,30 (Figura 4), il melanoma maligno, metastasi di neoplasie maligne.31 Il medico deve prendere in considerazione la possibile presenza di un carcinoma nei casi in cui un processo infiammatorio cronico non risponde al trattamento.30 Il sospetto per una delle condizioni menzionate qui sopra deve indurre ad una pronta esecuzione di un esame bioptico. Le pieghe delle unghie possono essere interessate anche da diverse condizioni patologiche riguardanti le dita della mano, come eczemi, psoriasi e sindrome di Reiter.10 Trattamento Il trattamento della paronichia cronica deve comprendere misure come evitare l’esposizione ad irritanti da contatto, nonché un trattamento appropriato dell’infiammazione o dell’infezione sottostanti. 12,20 Per il trattamento e la prevenzione delle recidive possono essere utilizzati agenti antimicotici topici ad ampio spettro.22 L’applicazione di lozioni emollienti, volta a lubrificare la cuticola nascente e le mani, ottiene solitamente effetti benefici. Uno studio randomizzato e controllato ha suddiviso 45 pazienti affetti da paronichia cronica in un gruppo trattato con un farmaco antimicotico sistemico (itraconazolo o terbinafina) o in un gruppo trattato topicamente con una crema di corticosteroidi (metilprednisolone); il trattamento è continuato per 3 settimane.21 A distanza di 9 settimane un numero più elevato di pazienti del gruppo trattato con steroidi topici ha presentato un miglioramento o ha ottenuto la guarigione (91% rispetto a 49%; P<0,01). La presenza o l’assenza di un’infezione da Candida non sembra essere correlata all’efficacia del trattamento. In considerazione dei rischi più bassi e del costo economico minore (rispetto ai farmaci antimicotici sistemici), i corticosteroidi topici rappresentano il trattamento di prima scelta dei pazienti con paronichia cronica.21 In pazienti con paronichia cronica semplice un possibile trattamento alternativo è rappresentato dalla somministrazione to43 - aprile 2008 - Minuti MinutiScientifica 182 copia:Layout 1 12-05-2008 16:08 Pagina 45 pica di un’associazione di steroidi e antimicotici; mancano tuttavia evidenze in favore della superiorità di un trattamento del genere rispetto agli steroidi da soli.19 In casi refrattari si può ricorrere alla somministrazione intralesionale di corticosteroidi (triamcinolone).8,19 In pazienti con paronichia cronica interessante numerose dita della mano possono essere somministrati, per periodi limitati, corticosteroidi sistemici, allo scopo di ottenere il controllo dell’infiammazione e del dolore. Nei casi in cui pazienti con paronichia cronica non rispondono alle terapie topiche ed a misure come l’evitare il contatto con l’acqua e con sostanze irritanti, prima di intraprendere approcci invasivi si può tentare un ciclo terapeutico con antimicotici sistemici. I farmaci comunemente utilizzati nel trattamento della paronichia cronica sono elencati nella Tabella 1.3,10-13,17-22 Pazienti con paronichia cronica resistente agli altri trattamenti possono essere sottoposti all’asportazione “in blocco” della piega ungueale prossimale. Gli outcome chirurgici risultano migliori se si procede, simultaneamente, all’avulsione chirurgica della lamina ungueale (totale o parziale, cioè limitata alla base della lamina).8,32 Un intervento chirurgico alternativo è costituito dalla “marsupializzazione” eponichiale, associata o meno ad asportazione dell’unghia.33 Questa metodica prevede l’asportazione di una sezione semicircolare di cute prossimalmente alla piega dell’unghia, e parallelamente all’eponichio, con espansione da entrambi i lati fino al margine della piega dell’unghia. 33 La paronichia indotta dal trattamento con l’inibitore di EGFR cetiximab può essere trattata con un antibiotico come la doxiciclina.28 In pazienti con paronichia indotta dall’indanavir il passaggio ad un trattamento antiretrovirale alternativo può risolvere le manifestazioni cliniche, senza recidive.25 Le misure preventive che possono essere utilizzate nei confronti della paronichia cronica sono elencate nella Tabella 2.3,10,13,19,20 Prognosi La paronichia cronica risponde lentamente al trattamento. La risoluzione richiede tipicamente diverse settimane/mesi. La lentezza del miglioramento non deve tuttavia scoraggiare il medico o il paziente. Nei casi lievi o di gravità intermedia 9 settimane di terapia farmacologica sono in genere efficaci. Nei casi refrattari al trattamento tassi significativi di cura sono ottenibili con l’asportazione “in blocco” della piega ungueale prossimale e con l’avulsione dell’unghia. Un outcome favorevole può dipendere anche dalle misure preventive. Nei casi in cui il paziente non viene trattato in maniera adeguata la continua penetrazione dei vari patogeni determina in genere episodi sporadici di infiammazione acuta, autolimitanti e dolorosi. Gli Autori Il Dr. Dimitris Rigopoulos è Clinical Associate Professor di Dermatologia e Venereologia presso l’Università di Atene (Grecia). Il Dr. George Larios è Resident in Dermatologia e Venereologia presso lo Andreas Sygros Hospital, di Atene. Il Dr. Stamatis Gregoriou è dermatologo presso il Dipartimento di Dermatologia e Venereologia dell’Università di Atene. Il Dr. Alevizos Alevizos è medico di famiglia presso lo Health Center of Vyronas di Atene. Note bibliografiche 1. Fleckman P. Structure and function of the nail unit. In: Scher RK, Daniel CR III, eds. Nails: Diagnosis, Therapy, Surgery. Oxford, UK: Elsevier Saunders; 2005:14. 2. Cohen PR. The lunula. J Am Acad Dermatol. 1996; 34(6):943-953. 3. Rockwell PG. Acute and chronic paronychia. Am Fam Physician. 2001;63(6):1113-1116. 4. Roberge RJ, Weinstein D, Thimons MM. Perionychial infections associated with sculptured nails. Am J Emerg Med. 1999;17(6):581-582. 5. Hochman LG. Paronychia: more than just an abscess. Int J Dermatol. 1995;34(6):385-386. 6. Brook I. Paronychia: a mixed infection. Microbiology and management. J Hand Surg [Br]. 1993;18(3):358-359. 7. Wollina U. 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