Campania illustrata. 1632-1845 PONTE DI CALIGOLA E ANTICO MOLO Giuseppe Mormile nella Descrittione della città di Napoli del 1670 presentava in un unico capitolo la storia dell’antico molo di Pozzuoli e il racconto che riguardava il celebre ponte di Caligola, probabilmente allo scopo di chiarire che le due opere non avevano nulla in comune e di scongiurare qualsiasi confusione di sorta. Svetonio ci racconta del bizzarro progetto voluto dall'imperatore Caligola, noto per alcune sue scelte dettate da una certa follia: nel caso specifico, ordinò la costruzione di un ponte realizzato con una doppia fila di navi (stimate oggi in un numero di 560 e di media grandezza, pari ad un peso di circa 150 tonnellate ciascuna) legate insieme tra loro, ricoperte poi con della terra come a costituire una strada, con la quale congiungere Pozzuoli con Baia. L'espediente servì all'imperatore essenzialmente per operare una dimostrazione di forza e lo sfoggio della propria gloria, sfilando sul ponte a più riprese. Tutt’altra storia è invece quella delle rovine dell’antico molo visibili ai tempi di Mormile, ma ancora nei secoli successivi. Le cosiddette Moli Puteolane, già descritte da Seneca e di probabile costruzione greca, furono restaurate da Antonino Pio nel II sec. e svolsero la funzione di importante riparo per le navi che circolavano nel golfo di Napoli. L'antico molo, sul quale originariamente era posto anche un arco di trionfo in onore dell’imperatore che ne volle il recupero e la sistemazione, era già in rovina ai tempi in cui scriveva Mormile, il quale nel suo testo precisava che erano ormai visibili solo tredici piloni a reggere le arcate del molo, rispetto ai venticinque in totale che dovevano comporre la struttura originaria. Mentre nella semplice illustrazione presente nell’opera del 1670 i ruderi del molo sembrano chiudere quasi per intero il braccio di mare che occupava l’insenatura a ridosso della città, un’immagine ben più realistica 1 viene offerta dalla Guida de’ forestieri di Pompeo Sarnelli edita a Napoli nel 1769, dalla quale si evince uno stato di conservazione della struttura ancor più precario. Questo percorso web è stato realizzato dal Dott. Giuseppe Gianluca Cicco nell’ambito del Progetto POR FESR 2007-2013 Obiettivo Operativo1.10 “La cultura come risorsa” attività C “Sviluppo di tecnologie per la digitalizzazione e messa in rete di archivi e biblioteche”, dal titolo: “Riversamento dell’OPAC di Bibliorete nella Rete SBN Polo CAM e digitalizzazione del patrimonio antico relativo al territorio campano nei secoli XVII-XVIII” 2