La corretta prassi igienica nel blocco operatorio A cura di Egidio SESTI Corretta prassi igienica nel blocco operatorio Premessa Al fine di uniformare a standard di riconosciuta efficacia, le procedure di intervento, monitoraggio e controllo delle infezioni ospedaliere, l’ANMDO (Associazione Nazionale Medici Ospedalieri) sezione Lazio, l’IRCCS -Istituto Dermopatico dell’Immacolata – l’ASL Viterbo, hanno posto come obiettivo prioritario la complessiva revisione delle procedure comportamentali ed operative nella gestione delle attività svolte nei blocchi operatori. La problematica delle corrette prassi igieniche ed organizzative nel blocco operatorio devono necessariamente prendere in considerazione e valutare un insieme di elementi relativi: aspetti strutturali, tecnologici ed impiantistici. aspetti organizzativi e comportamentali nel concorrere alla determinazione del livello di sicurezza per operatore e paziente. È noto come la definizione e la puntuale osservanza di linee guida consenta di garantire il mantenimento dell'efficacia attesa dalle prestazioni degli operatori. Il documento elaborato prende in considerazione le procedure relative alle principali attività di Sala Operatoria definendo: • modalità di comportamento e procedure per la preparazione del personale e del paziente • procedure per la pulizia e disinfezione ambientale • il confezionamento e la sterilizzazione a vapore Promuovere e favorire la cultura del miglioramento e ridurre l’impatto di alcuni fattori discriminanti come per esempio l’impiego improprio del gruppo operatorio, favoriscono fortemente lo sviluppo dell’economia aziendale e sociale. Lo studio e la gestione delle principali problematiche relative al gruppo operatorio stimola l’organizzazione nel suo complesso ad attuare modelli organizzativi che consentano di realizzare un clima di consenso e di condivisione intorno a tematiche igienicoorganizzative, tenendo ben presente che l’obiettivo da raggiungere è il cambiamento migliorativo dell’intero processo e non della singola attività. Si tratta di un primo tassello per ravvivare l’attenzione nei riguardi di un problema di fondamentale importanza nella gestione ospedaliera, che, purtroppo, viene troppo spesso dimenticato. 1. Pulizia1 e disinfezione ambientale Le operazioni di pulizia rappresentano gli interventi prioritari e fondamentali diretti all’allontanamento dello sporco dall’ambiente, attrezzature, arredi, strumenti, biancheria, etc. La sola pulizia opportunamente eseguita, è in genere sufficiente ad assicurare buoni standard igienici per tutto quello che non rimane a intimo e prolungato contatto con pazienti suscettibili di contrarre infezioni. Relativamente alla frequenza delle operazioni di pulizia oltre a quelle da eseguire quotidianamente sono state prese in considerazione anche quegli interventi che rientrano nelle cosiddette “pulizie a fondo”. corretta prassi igienica nel blocco operatorio 2 Con questo termine si intendono quelle procedure che hanno una periodicità programmata e comportano anche lo spostamento di tutte le attrezzature e degli arredi presenti. 1.1. La disinfezione Nella routine ospedaliera alcune procedure di pulizia si integrano con interventi di disinfezione. DISINFETTANTI CHIMICI PIÙ COMUNEMENTE USATI Pavimenti, pareti, porte, letti, tavoli e quanto ipoclorito di sodio al 5% (50 ml in inserito nelle zone ad alto rischio 1000 ml) clorossidante elettrico al 5-10% servizi igienici (lavabi, vasche, water, ipoclorito di sodio al 5% vuotatoi) (non usare mai acido muriatico clorossidante elettrico al 5-10% perché corrosivo) spazzole per sanitari igienici : cloro elettrolitico materiali per le pulizie cloro elettrolitico o lavaggio in lavatrice a 70° 1.2. Personale Il personale addetto alle pulizie deve avere un abbigliamento idoneo, capace di fornirgli una reale protezione (guanti di gomma, scarpe impermeabili, copricapi, tute, etc.). Tali operatori devono inoltre essere opportunamente formati per l’applicazione corretta di tutte quelle norme e procedure idonee a garantire un alto livello igienico. 1.3. Materiali e prodotti per pulizie Il materiale che viene impiegato per le operazioni di pulizia delle varie zone del blocco operatorio va diversificato a seconda delle caratteristiche dei locali che si intendono trattare e normalmente comprende idonei arnesi utili per la corretta esecuzione di procedure relative a: • pulizia di arredi e suppellettili • pulizia di pavimenti • pulizia di pareti e soffitti • pulizia di vetri Data l’importanza primaria che le operazioni di pulizia occupano nel gruppo operatorio è necessario fornire agli operatori le attrezzature ed il materiale che consentono di applicare correttamente le procedure stabilite al fine di assicurare alti livelli igienici. 1.4. I detergenti Questi prodotti sono considerati oramai indispensabili per una corretta e completa azione di pulizia e ne fanno parte integrante. 1.5. Raccomandazioni che devono essere presenti nella Procedura della “Pulizia del blocco operatorio” • iniziare a pulire dalla zona meno sporca a quella più contaminata; • cambiare l’acqua tutte le volte che si rende necessario; corretta prassi igienica nel blocco operatorio 3 • • • • • • proteggere sempre le mani con guanti ed usare indumenti protettivi quando richiesto durante le operazioni di pulizia; impiegare attrezzature (secchi, frange, mop, garze, etc.) pulite e quando possibile usare materiale a perdere; lavarsi accuratamente le mani al termine delle pulizie; asportare la polvere con panni o garze monouso umidificati dalle superfici al di sopra del livello del pavimento; asportare la polvere ed i residui dal pavimento con metodo ad umido; frizionare in modo efficace nei punti più critici (angoli, battiscopa, etc.); la detersione deve essere sempre seguita dal risciacquo e dall’asciugatura (la maggior parte dei microrganismi è rapidamente uccisa dall’essiccamento). 1.6. Suddivisione degli ambienti E’ indispensabile considerare le tre aree che, con funzioni diverse e ben precise compongono il blocco operatorio e si distinguono in: • Area contaminata • ingresso e deposito di soprascarpe servizi igienici ripostigli biancheria sporca corridoio e area di servizio camera di lavaggio e preparazione dello strumentario portello entrata della autoclave portello di uscita del materiale sporco area pulita sala di anestesia e risveglio area a bassa carica microbica sala operatoria corridoio ingresso zona pulita camera dei chirurghi sala servizio infermieri spogliatoi, docce e toilette sala lavaggio mani e vestizione portello entrata materiale sterile deposito materiale sterile Tale suddivisione scaturisce dalle caratteristiche affini dei locali e dalle modalità di interventi simili. 1.7. Procedura di pulizia ordinaria e disinfezione 1.7.1. Area a bassa carica microbica : (camera operatoria) Pulizia da effettuarsi prima (almeno 30 minuti) dell'inizio della seduta operatoria Pulizia tra un intervento chirurgico e l'altro Al termine della seduta operatoria Pulizia e disinfezione1 settimanale corretta prassi igienica nel blocco operatorio 4 1.7.2. Area pulita (esempio: zona induzione e risveglio, zona lavaggio mani degli operatori, spogliatoio, corridoio ingresso zona pulita, sala servizio medici ed infermieri, deposito materiale sterile, portello entrata materiale sterile, etc.) Pulizia a fondo: 1.7.2.1. Zona lavaggio antisettico delle mani Pulizie giornaliere Pulizie settimanali 1.7.2.2. Corridoio pulito, zona induzione/risveglio e zona filtro Pulizie giornaliere Pulizie settimanali 1.7.2.3. Guardiola, soggiorno/relax, depositi puliti, zona filtro Pulizie giornaliere Pulizie mensili 1.7.2.4. Zona di sterilizzazione 1.7.3. Area contaminata (esempio: zona filtro, deposito materiale sporco, servizi igienici, corridoio di servizio, camera per il lavaggio e la preparazione dello strumentario, portello di entrata dell’autoclave, ripostigli della biancheria sporca, vuota, etc.) Pulizie giornaliere Pulizie settimanali Pulizia a fondo: 1.5. Raccomandazioni che devono essere presenti nella Procedura della “Pulizia del blocco operatorio” • nel caso di spandimento di materiale organico è necessaria la decontaminazione a mezzo di un disinfettante di provata efficacia contro l'HIV. • il materiale utilizzato per la pulizia deve essere conservato pulito e asciutto; deve inoltre essere diversificato a seconda delle aree omogenee. • le operazioni di pulizia devono essere terminate almeno 30 minuti prima dell’inizio dell’attività operatoria; • tutte le porte e le finestre del blocco operatorio devono essere mantenute chiuse per evitare la penetrazione di polvere nelle sale a carica microbica controllata; • tutti gli operatori che entrano nel blocco devono indossare divise pulite e specifiche, nonchè copricapo, mascherine e calzature adibite solo a questo tipo di ambiente; devono tenere i capelli raccolti imn una cuffia; devono usare sempre i guanti in gomma; corretta prassi igienica nel blocco operatorio 5 • • • • • • devono prestare attenzione a non contaminarsi la divisa; devono lavarsi le mani al termine dell’esecuzione delle pulizie. è vietato uscire dal blocco operatorio con lo stesso abbigliamento che viene indossato in tale zona; le calzature da indossare all’interno del blocco operatorio devono essere lavabili, disinfettabili e/o sterilizzabili, antiscivolo e antistatiche; l’attrezzatura utilizzata per la pulizia deve essere specifica per ciascuna zona e come tale deve essere tenuta separata; nella stesura del piano di lavoro occorre individuare le operazione e le frequenze di pulizia specifiche per ciascuna area; la scorta di materiale per la pulizia e per la disinfezione (es: detergenti, disinfettanti, sapone antisettico, spazzolini monouso e non, ecc) deve coprire il fabbisogno dell’intera settimana; la rete idrica del blocco operatorio deve essere sottoposta periodicamente a controlli microbiologici. 1.9. Misure di dimostrata inefficacia nella prevenzione delle infezioni ospedaliere nel Blocco Operatorio • • • • utilizzo di tappetini decontaminanti e/o antisettici adesivi monitoraggio microbiologico routinario dell'aria e delle superfici ambientali nebulizzazione routinaria di sostanze disinfettanti copertura con teli di arredi e attrezzature. corretta prassi igienica nel blocco operatorio 6 2. CONFEZIONAMENTO E STERILIZZAZIONE A VAPORE ED OSSIDO DI ETILENE Preparazione del materiale da sottoporre a ciclo di sterilizzazione Decontaminazione termica e/o chimica del materiale Pulizia del materiale Pulizia manuale Pulizia meccanica Idoneità del materiale destinato al processo di sterilizzazione Scelta del metodo e procedura di confezionamento del materiale I dispositivi di confezionamento convenzionalmente riconosciuti sono: Sterilizzazione a vapore Sterilizzazione ad ossido di etilene carta Medical Grade carta Medical Grade Fogli in tessuto non tessuto Fogli in tessuto non tessuto buste e rotoli in accoppiato carta e buste e tubolari in tyvek laminato plastico containers con filtri in carta o tela con Buste e tubolari in accoppiato carta e laminato valvola plastico Sterilizzazione Sterilizzazione ad ossido di etilene (ETO) Fare riferimento alla norma UNI EN 550 e 556, ed alla Circolare Ministeriale M.d.S. 56/1983 Sterilizzazione con calore umido Le caratteristiche di costruzione, installazione ed utilizzo delle sterilizzatrici a vapore sono definite dalla normativa UNI EN 285. Caricamento dell’autoclave Scarico dell’autoclave Tempi di conservazione per i materiali sterilizzati Tipologia di materiale Container metallici con filtri a norma Carta Medical Grade a doppio strato ortogonale Buste in accoppiato carta e polietilene Tempi consigliati in giorni 28/30 28/30 30/60 Compiti e responsabilità del personale addetto al confezionamento Metodologia di verifica e controllo Convalida Metodologie di controllo del ciclo di sterilizzazione Controlli fisici corretta prassi igienica nel blocco operatorio 7 Tabella riassuntiva delle procedure di controllo per la sterilizzazione a vapore Procedura Frequenza Riferimento normativo Test di Bowie & Dick Ogni giorno prima di iniziare i EN 285-9 cicli di sterilizzazione EN 554-6.3.4 Prova di tenuta Ogni giorno EN 285-20 EN 554 A 4.3 b Controllo di conformità del ciclo Controllo della registrazione di EN 554- A 4.3 a ogni ciclo Prova microbiologica Almeno annuale e quando si EN 285-17 ritiene opportuno F.U. IX ed. Prova termometrica Annualmente e quando si EN 285-18 ritenga opportuno EN 554- A 3.3 Prova di asciugatura del carico Quando ritenuto opportuno EN 285-22 Procedure aggiuntive Ciclo di riscaldamento Scarico del generatore Programma veloce tutte le mattine Manuale o automatico almeno una volta alla settimana a fine giornata Controlli batteriologici Controlli chimici Indicatori di processo (nastri o etichette): Indicatori di sterilizzazione: Manutenzione Documentazione da conservare nel fascicolo riguardante la sterilizzazione • scheda dell'apparecchiatura (descrizione , codice, fabbricante, data collaudo,etc) • specifiche tecniche • prove di convalida • manuale delle istruzioni per l'utilizzo • registro di manutenzione • registro dei processi e dei carichi sterilizzati • documentazione dei controlli sistematici Raccomandazioni 1. la sterilizzazione a vapore non può essere utilizzata sugli articoli sanitari alterabili dal calore o dall'umidità; corretta prassi igienica nel blocco operatorio 8 3. MODALITA’ DI COMPORTAMENTO E PROCEDURE PER LA PREPARAZIONE DEL PERSONALE2 Lavaggio chirurgico delle mani Raccomandazioni • La temperatura dell’acqua consigliata e’ di 37 °c poiché a temperature inferiori si ha un vaso costrizione e un restringimento dei pori che impediscono la penetrazione dell’antisettico; viceversa, temperature superiori possono provocare irritazione cutanea nonché il passaggio in superficie di germi residenti in profondità; • In caso di accidentale contatto con superfici o oggetti non sterili durante il lavaggio delle mani, e’ indispensabile ripetere la procedura dall’inizio; • Gli erogatori di antisettico devono essere a muro e provvisti di apposita leva per funzionamento a gomito; quando vuoti, se riutilizzabili, devono essere lavati e sterilizzati prima del successivo riempimento; • Asciugare le mani tamponandole e non strofinandole; • Scegliere prodotti, tra quelli consigliati, in base alla sensibilità individuale; • Medici e infermieri devono tenere le unghie corte e ben curate (arrotondate, limate per non lesionare i guanti) e senza smalto e non devono indossare né orologi braccialetti, anelli, fedi, ecc; • La cute delle mani deve essere integra e non presentare ferite ed escoriazioni. • Se affetto da infezioni (foruncoli, dermatiti, idrosadeniti, ferite non completamente rimarginate, congiuntiviti, flogosi delle prime vie respiratorie anche lievi, carie dentali non curate, soprattutto se accompagnate da complicazioni flogistiche) l’operatore dovrebbe sospendere ogni attività in sala operatoria. Uso e caratteristiche dei dispositivi Mascherine Chirurgiche Visiere ed Occhiali Protettivi: Copricapo Accesso alla zona a clima controllato 3.3.1. Vestizione 3.3.2. Una volta all’interno del blocco operatorio il personale : • rispettare i percorsi puliti e sporchi ; • mantenere le porte e tutte le altre comunicazioni con l’esterno chiuse durante l’intervento, in modo da mantenere una pressione positiva costante; la stessa regola deve valere per tutte le aperture ( es. finestre comunicanti con la zona lavaggio ferri, corridoio sporco; • Rispetto delle varie aree di competenza (area anestesiologica o zona non sterile; Area chirurgica o zona sterile). corretta prassi igienica nel blocco operatorio 9 Al momento dell’uscita dal blocco operatorio gli operatori devono : • • • togliere il cappellino ,mascherina e soprascarpe e gettarli nell’apposito cestino, togliere la divisa di sala operatoria, che deve essere gettata nell’apposito contenitore (biancheria sporca ) e indossare nuovamente la divisa per l’esterno, lasciare le calzature di sala operatoria e indossare quelle per esterno. PREPARAZIONE DEL PAZIENTE PRIMA DELL’INTERVENTO • • • • • • • • • • • se l’intervento è elettivo, tutte le infezioni batteriche presenti, escluse quelle che hanno determinato l’intervento, devono essere trattate e controllate prima dell’intervento se l’intervento è elettivo, la degenza pre-operatoria deve essere la più breve possibile facendo svolgere al paziente gli esami preoperatori fuori dal regime di ricovero evitare la degenza nella stessa stanza di pazienti infetti e pazienti candidati a interventi di chirurgia pulita se l’intervento non è urgente e il paziente è in gravi condizioni di malnutrizione, il paziente deve essere iperalimentato per via orale o parenterale prima dell’intervento se l’intervento è elettivo, il paziente dovrebbe fare un bagno-doccia la sera prima dell’intervento, con un sapone antisettico programmare la seduta operatoria anteponendo gli interventi puliti a quelli sporchi o contaminati rasatura o i peli non devono essere rimossi, a meno che non siano così fitti nell’area del campo operatorio, da interferire con le procedure chirurgiche o se è necessario rimuovere i peli, la tricotomia deve essere eseguita con le forbici o con creme depilatorie e non con il rasoio e idealmente dovrebbe essere praticata 30 minuti prima dell’intervento e seguita da applicazione di antisettico nella zona interessata il campo operatorio e l’area circostante devono essere lavati (con soluzione fisiologica) e bisogna applicare successivamente una soluzione antisettica mediante tamponi sterili montati su pinze sterili (vedi prontuario dei disinfettanti) muovendosi dal centro verso la periferia. L’area deve essere abbastanza ampia da comprendere tutta l’incisione ed un’area adiacente sufficiente perché il chirurgo possa operare durante l’intervento senza venire a contatto con cute non preparata. Il movimento per l’antisepsi del campo operatorio deve partire dall’area di incisione allargandosi via via verso la periferia. Il tampone sterile utilizzato non deve mai ripassare sull’area già trattata. il paziente deve essere coperto con teli sterili in modo che nessuna parte rimanga scoperta, ad eccezione del campo operatorio e di quelle parti necessarie per somministrare e mantenere l’anestesia la somministrazione di antibiotici perioperatoria è consigliata ma non elimina il rischio di infezione; colliri e creme devono essere impiegati avendo cura di lasciar cadere dall’alto il prodotto sul punto di destinazione; corretta prassi igienica nel blocco operatorio 10 se vi è sospetto di infezione, anche in un singolo paziente, è obbligatorio avviare idonee procedure di sorveglianza. Il paziente arriva al blocco operatorio con una barella che viene sostituita con un’altra propria del blocco operatorio, con la quale viene trasferito direttamente sul letto operatorio. Tale soluzione è ovviamente superata laddove esiste il sistema a tavoli operatori mobili. • Preparazione dell’équipe chirurgica a) chiunque entri in sala operatoria deve indossare per tutto il tempo • una maschera ad alta efficienza (possibilmente materiale sintetico) che copra la bocca e naso, va cambiata dopo ogni intervento e quando diviene umida • un berretto o cappuccio monouso che copra completamente i capelli e la barba • pantaloni lunghi con orlo stretto da elastico, casacca o maglietta con collo a giro e chiusa al punto vita all’interno dei pantaloni b) chi entra in sala operatoria deve indossare soprascarpe c) lavaggio delle mani • l’equipe chirurgica, cioè quelle persone che vengono a contatto con il campo operatorio sterile, con gli strumenti sterili o con l’incisione chirurgica, devono lavarsi mani ed avambracci fino ai gomiti con antisettico (vedi prontuario dei disinfettanti) prima di ciascun intervento. La detersione deve essere eseguita prima di ciascun intervento e deve prolungarsi per almeno 5 minuti prima del primo intervento della giornata • tra interventi consecutivi è accettabile che la detersione venga prolungata per 2-5 minuti. d) utilizzo dei camici sterili • dopo il lavaggio chirurgico delle mani con un antisettico e l’asciugatura con un telo sterile, l’equipe chirurgica deve indossare i camici sterili • i camici impiegati nelle sale operatorie devono essere fatti di tessuto riutilizzabile o monouso impermeabili • devono coprire l’intera persona, chiudere ai polsi ed avere chiusura avvolgente e) utilizzo dei guanti sterili • l’equipe chirurgica deve indossare guanti sterili. Se un guanto si fora o lacera durante l’intervento deve essere immediatamente sostituito • negli interventi ortopedici con esposizione dell’osso e negli impianti di protesi, devono essere indossati due paia di guanti f) per ogni intervento utilizzare un set di strumenti, biancheria e materiale per medicazione. Strumentista : • sostituire la mascherina • indossare occhiali o schermo facciale • effettuare il lavaggio chirurgico delle mani nella zona specificatamente dedicata, evitando di allontanarsi da detta zona durante la procedura • asciugarsi le mani con teli sterili monouso ed indossare il camice sterile in sala operatoria • indossare guanti sterili • preparare lo strumentario chirurgico necessario corretta prassi igienica nel blocco operatorio 11 • sostituire il camice sterile in sala operatoria • sostituire i guanti sterili Operatori • sostituire la mascherina • indossare occhiali o schermo facciale • effettuare il lavaggio chirurgico delle mani nella zona specificatamente dedicata, evitando di allontanarsi da detta zona durante la procedura • asciugarsi le mani con teli sterili monouso ed indossare il camice sterile in sala operatoria • indossare guanti sterili L'ingresso dell'équipe chirurgica in sala operatoria è consigliabile solo quando il paziente è correttamente posizionato sul tavolo operatorio. A inizio intervento ogni accesso alla sala operatoria deve rimanere correttamente chiuso per la durata dell'intervento stesso, occorre pertanto limitare eventuali transiti al fine di controllare il numero di microrganismi aerodispersi e quindi garantire la massima funzionalità del sistema di trattamento dell'aria. Regolamentazione dell’accesso in sala operatoria 1. ridurre al massimo l’accesso alla sala operatoria; 2. è opportuno muoversi e parlare lo stretto necessario; 3. tutti coloro che devono assistere all'operazione devono essere presenti in sala prima dell'inizio dell'intervento chirurgico e non devono lasciarla prima che esso sia completato; 4. tutti coloro che devono assistere all'operazione devono indossare la divisa chirurgica completa, lasciando nello spogliatoio gli abiti utilizzati in comunità, scarpe comprese; 5. tutti coloro che devono assistere all'operazione devono sostare fuori dell'area paziente; 6. è necessario garantire un’adeguata scorta di barriere meccaniche di protezione (camici, copriscarpe, cuffie, mascherine, ecc) per assicurare la protezione dei visitatori; 7. non deve essere consentito uscire dal reparto operatorio indossando ancora tutto parte della divisa chirurgica. Tecnica operatoria a) l’equipe chirurgica deve operare in modo da rendere l’esecuzione dell’intervento il più possibile efficiente per quanto riguarda il trattamento delicato dei tessuti, la prevenzione del sanguinamento, la riduzione degli spazi morti e la riduzione della presenza di tessuto necrotico e materiale estraneo nella ferita. b) i margini delle ferite chirurgiche, classificate come “sporche e infette”, non devono essere di solito chiusi al termine dell’intervento, le ferite cioè non devono generalmente essere chiuse in via primaria c) se è necessario l’impiego di un drenaggio per una ferita non infetta, deve essere scelto un sistema di drenaggio aspirante chiuso ed inserito in una incisione adiacente alla ferita piuttosto che collocato nella ferita principale. corretta prassi igienica nel blocco operatorio 12 Cura delle ferite a) la medicazione non va eseguita nella sala di degenza ma nel locale appositamente individuato b) l’operatore non deve indossare alcun decorativo alle mani e ai polsi e i capelli devono essere raccolti in una cuffia. c) il personale deve lavarsi le mani prima e dopo il contatto con una ferita chirurgica. d) il personale non deve toccare direttamente una ferita aperta o recente a meno che non indossi guanti sterili o adotti una tecnica “no-touch”. Quando la ferita è rimarginata, le medicazioni possono essere sostituite senza guanti. e) il carrello delle medicazioni dovrà comprendere al piano superiore ferri chirurgici, garze sterili, cerotti, antisettici; sul lato inferiore saranno posti i contenitori per il materiale sporco, che dovrà essere al più presto smaltito f) le medicazioni su ferite chiuse devono essere rimosse se sono bagnate o se il paziente presenta sintomi che suggeriscono la presenza di una infezione, per esempio febbre o un dolore insolito localizzato alla ferita. Quando viene rimossa la medicazione, la ferita deve essere ispezionata per rilevare eventuali segni di infezione. Qualunque drenaggio da una ferita che si sospetti essere infetta deve essere sottoposto a coltura microbiologica. g) nei pazienti che presentino una infezione della ferita o della cute trasmissibile ad altri pazienti dovrebbero essere adottate le seguenti precauzioni di isolamento: visitatori - presentarsi in guardiola prima di entrare nella stanza • è indicato l’uso del camice se si prevede di sporcarsi • l’uso della mascherina non è richiesto • è indicato l’uso dei guanti se si tocca materiale infetto • è obbligatorio lavarsi le mani dopo aver toccato il paziente od oggetti potenzialmente contaminati e prima di avere cura di un altro paziente • gli oggetti contaminati con materiale infetto devono essere gettati o messi in appositi contenitori prima di essere inviati alla sterilizzazione Chemioprofilassi antibiotica a. l’impiego parenterale di antibiotici a scopo profilattico è raccomandato per gli interventi che: • sono associati ad un alto rischio di infezione • non sono spesso associati ad infezione, ma, qualora l’infezione si dovesse verificare, comporterebbe conseguenze gravi o letali, per es. gli interventi di chirurgia cardiovascolare e gli interventi ortopedici che coinvolgono l’impianto di protesi. b. la scelta degli antibiotici per la chemioprofilassi dovrebbe essere guidata dai risultati di studi clinici controllati che ne abbiano dimostrato la sicurezza e l’efficacia nella profilassi delle infezioni delle ferite chirurgiche c. la chemioprofilassi per via parenterale dovrebbe essere iniziata subito prima dell’intervento e sospesa prontamente dopo l’intervento. corretta prassi igienica nel blocco operatorio 13 preparazione e mantenimento dell’ambiente della sala operatoria a) la ventilazione delle sale operatorie deve prevedere almeno 20 cambi per ora di cui almeno 4 di aria fresca. Tutti gli ingressi per l’aria provenienti dall’esterno devono essere collocati il più alto possibile e lontano da qualsiasi scarico. Tutta l’aria, ricircolata fresca, deve essere filtrata (almeno al 90%) prima di essere immessa in sala operatoria. La sala operatoria dovrebbe essere mantenuta a pressione positiva rispetto alle aree adiacenti. b) tutte le porte della sala operatoria devono essere tenute chiuse, eccetto che per il tempo strettamente necessario al passaggio delle attrezzature, del personale e del paziente. Deve essere ammesso l’ingresso in sala operatoria di un numero minimo di persone, solo a chi è direttamente coinvolto nello svolgimento della seduta operatoria. una volta iniziato l’intervento le porte devono restare chiuse e la camera operatoria deve essere autosufficiente, evitando così il passaggio di personale da una sala all’altra. Gli spostamenti di persone e cose devono rispettare i flussi sporco-pulito ed i relativi percorsi individuati c) la sala operatoria deve essere pulita tra un intervento ed il successivo d) le attrezzature chirurgiche dovrebbero essere sterilizzate ad adeguato livello e) le attività di pulizia devono corrispondere al protocollo disposto per il mantenimento di un elevato livello igienico ambientale (spazzatura e spolveratura ad umido, lavaggio con soluzione detergente-disinfettante delle superfici e suppellettili, uso del sistema mop per i pavimenti) • pulizia quotidiana: prima dell’intervento la spazzatura e spolveratura ad umido hanno lo scopo di rimuovere la polvere dalle superfici, attrezzature, scialitiche, schermi per radiografie non prima di un’ora dall’inizio della seduta operatoria. • tra un intervento e l’altro: raccogliere e smaltire tutto il materiale sporco, raccogliere e pulire tutte le attrezzature e strumenti sporchi, compreso il letto operatorio e scialitica se necessario; sostituire mascherine e tubi endotracheali, se possibile l’intero circuito respiratorio; lavaggio del pavimento. • a fine seduta operatoria: liberare la sala da tutte le attrezzature mobili; rimuovere lo sporco dai pavimenti con metodo ad umido, raccoglierlo e versarlo nell’apposito sacco dei rifiuti; lavare porte, pareti, luci ed armadietti con acqua e detergente; pulire le griglie di ripresa dell’aria condizionata; disinfettare con soluzione clorossidante; all’esterno della sala lavare tutte le attrezzature; riposizionare le attrezzature; terminare con la pulizia degli altri locali del blocco operatorio • pulizie settimanali: pulizia meccanica di tutti i pavimenti possibilmente con monospazzola, e il lavaggio accurato di tutte le superfici orizzontali e verticali di tutti i locali del blocco operatorio ed in seguito disinfettare. Raccomandazioni a) non devono essere effettuate colture microbiologiche di routine di prelievi dell'aria o delle superfici ambientali della sala operatoria. b) l'utilizzo dei tappetini adesivi antisettici non è raccomandato come misura per il controllo delle infezioni GESTIONE DELL’IMPIANTO DI CLIMATIZZAZIONE Un adeguato sistema di condizionamento dell'aria deve stante quanto richiesto dai requisiti minimi: corretta prassi igienica nel blocco operatorio 14 a) garantire ottimali condizioni microclimatiche con umidità oscillante tra 40-60 % e temperatura ambientale tra 20-24 C ; b) favorire l'abbattimento della carica microbica dell'aria mediante l'effettuazione di un adeguato numero di ricambi di aria/ora compreso tra 15 e 20, senza ricircolo della stessa. c) garantire una pressione positiva (possibilmente a "cascata") degli ambienti puliti rispetto a quelli via via più sporchi; d) eliminare particelle e batteri adottando idonei filtri a pori ridotti (HEPA) o ridottissimi (ULPA). Per favorire il buon funzionamento dell'impianto, è indispensabile - però -che esso non venga mai spento e che le porte vengano tenute aperte solo per il tempo necessario al passaggio di pazienti, materiali e personale. In definitiva si può affermare che buone condizioni microclimatiche agiscono sul paziente: a) direttamente: ad es. limitando l'essiccamento dei tessuti esposti (che si verifica se l'ambiente è troppo caldo o secco); o la formazioni di cariche elettrostatiche. b) indirettamente: perchè il benessere termico favorisce una ottimale performance del chirurgo che, così, lavora meglio. Raccomandazioni 1. richiedere trimestralmente il controllo dei filtri dell’impianto di condizionamento, nonchè del funzionamento dell’impianto; 2. controllare l’effettiva accensione e spegnimento dell’impianto di condizionamento; 3. registrare giornalmente le temperature, umidità e velocità dell’aria per gli impianti di condizionamento; 4. collocare l’erogatore dei gas anestetici nel senso del flusso d’aria dell’impianto di condizionamento; 5. procedere alla manutenzione ordinaria di impianti ed apparecchiature, ponendo particolare cura alla segnalazione tempestiva dei guasti ed al controllo della disponibilità di pezzi di ricambio; 6. sensibilizzare il personale di sala operatoria sulla prevenzione dei rischi; 7. richiedere ogni 6 mesi un controllo all’Ufficio Tecnico. SMALTIMENTO DEI RIFIUTI I rifiuti urbani (carta, involucri e contenitori del materiale solido o liquido utilizzato durante la giornata) debbono essere raccolti in sacche di colore bianco, da avviare negli appositi luoghi di raccolta; tra i rifiuti speciali, le parti anatomiche, se riconoscibili, vanno inserite in sacchetti impermeabili ed avviate alla camera mortuaria; tutti gli altri rifiuti speciali (materiale a perdere che, essendo entrato in contatto col malato direttamente o indirettamente, per lo più è macchiato di sangue o di altri liquidi organici ed è potenzialmente veicolo di infezione) vanno depositati nella sacca impermeabile interna degli apposti contenitori rigidi; al termine della raccolta i contenitori vanno sigillati, contrassegnati, ed avviati al punto di raccolta dei rifiuti speciali; corretta prassi igienica nel blocco operatorio 15 gli aghi a perdere contaminati, senza provvedere al ri-incappucciamento, ed i taglienti a perdere vanno inseriti in scatole speciali dalle pareti rigide, da inserire poi nei contenitori di cui al punto precedente. Raccomandazioni Uso di guanti di protezione da parte del personale addetto al trasporto dei contenitori per oggetti acuminati; chiusura ermetica dei contenitori riempiti per 3/4; utilizzo di contenitori che rispondono ai seguenti standard minimi: o debbono avere una maniglia e un coperchio; o siano contrassegnati con un simbolo del rischio biologico; o siano resistenti alla penetrazione e alle perdite di liquidi; o siano progettati in modo che gli oggetti possano esservi gettati dentro con una sola mano; o debbono riportare la dicitura “Pericolo, rifiuti speciali-taglienti”. 6. REGISTRO3 DI SALA OPERATORIA 1. registrare su apposito registro a pagine numerate, per ciascuna sala operatoria e per ciascuna giornata chirurgica, tutti gli interventi effettuati; specificare, per ciascuno di essi, • n° progressivo dell’intervento • n° scheda nosologica (RAD – cartella clinica) • Cognome e nome del paziente • data, ora di inizio, ora di fine dell’atto operatorio; 2. registrare da chi era costituita l’équipe chirurgica (primo e secondo chirurgo, ferrista, anestesista); specificare l’eventuale presenza di altri operatori in sala durante ciascun intervento chirurgico; 3. diagnosi finale e denominazione della procedura eseguita 4. tipo di anestesia utilizzata e nome dei sanitari che l’hanno condotta 5. descrizione chiara e sufficientemente particolareggiata della procedura attuata 6. sottoscrizione del primo operatore 7. osservazioni: n° di protesi, sacche di sangue, etc. 8. è inoltre opportuno archiviare su supporto magnetico o cartaceo le informazioni relative alla registrazione delle attività di sterilizzazione ed alle attività di bonifica degli impianti (es: autoclavi, filtri degli impianti di condizionamento, ecc); 9. tale registro, tenuto dalla caposala o da un suo delegato, deve poter essere accessibile in tempo reale per gli eventuali controlli richiesti dagli Organi ispettivi o dalla Direzione Sanitaria; 10. una copia della descrizione dell’intervento deve essere allegata alla cartella clinica del paziente; 11. archiviare le check-list compilate giornalmente dagli anestesisti. 3 La finalità di tale strumento è quella di disporre di un archivio ed una documentazione puntuale ed accessibile sulle attività chirurgiche del blocco operatorio. corretta prassi igienica nel blocco operatorio 16 6.1. Lista operatoria La lista operatoria viene inviata il giorno precedente in Sala Operatoria, per la visualizzazione da parte dei Medici Anestesisti che eseguiranno le visite il pomeriggio stesso. La visita anestesiologica di routine viene eseguita in Pre-Ospedalizzazione. La lista operatoria indica nome e cognome dell'operando, la patologia, il tipo di intervento e la sua durata presunta. Nota: le condizioni sierologiche dei pazienti non sono influenti nella determinazione delle priorità di lista operatoria. Gli interventi dovrebbero essere subordinati e classificati secondo le seguenti categorie di riferimento: Interventi puliti: o interventi elettivi, chiusi in prima istanza, non drenati o non traumatici, non infetti o assenza di processi infiammatori o senza interruzione delle procedure asettiche o non interessanti l'apparato respiratorio, genito-urinario, gastroenterico • • • • • • • • • Interventi puliti-contaminati interventi sull'apparato respiratorio, genito-urinario, gastroenterico appendicectomia interventi sull'orofaringe interventi sulla vagina interventi sull'apparato genito-urinario in assenza di urine infette interventi sul tratto biliare in assenza di bile infetta interruzione di lieve entità delle procedure asettiche presenza di drenaggio meccanico Interventi contaminati o interventi secondari a traumi, ferite aperte o traumi recenti o importante contaminazione per spargimento del contenuto gastrointestinale o intervento sul tratto genito-urinario o biliare in presenza di urine o bile infetta importante interruzione delle procedure asettiche (es. massaggio cardiaco intratoracico) o presenza di un processo infiammatorio acuto non purulento interventi sporchi o interventi secondari a traumi in presenza di tessuto devitalizzato, corpi estranei, contaminazione fecale, ferite sporche o di vecchia data o perforazione di visceri o presenza di un processo infiammatorio acuto purulento. Sorveglianza e classificazione delle infezioni ospedaliere (sito chirurgico) o la persona responsabile della sorveglianza dei pazienti chirurgici deve raccogliere le informazioni necessarie a calcolare i tassi specifici di incidenza di infezione per tipo di intervento in ospedale. Questi tassi devono essere calcolati periodicamente e notificati al comitato di controllo delle infezioni ospedaliere. o un aumento dei tassi di incidenza delle infezioni delle ferite chirurgiche deve essere valutato attentamente e, nel caso si confermi l'esistenza di una epidemia, è necessario avviare una indagine epidemiologica. corretta prassi igienica nel blocco operatorio 17 PREVENZIONE DEI RISCHI Rischi da detergenti, disinfettanti e sterilizzanti • ridurre l'uso delle sostanze alle quantità assolutamente indispensabili; • evitare le manovre che portano a dispersioni ambientali delle sostanze; • captare le sostanze più vicino possibile alla fonte di dispersione; • ventilare gli ambienti per abbattere la concentrazione delle sostanze eventualmente disperse; • utilizzare i dispositivi di protezioni individuali (guanti, mascherine); • eliminare i prodotti chimici ritenuti tossici e/o allergici o che contengono sostanze inutili (profumi, essenze, coloranti); • evitare il cambio continuo dei prodotti in uso con altri, senza motivi particolari o soltanto perchè più economici; • nel caso si sia evidenziata una sensibilizzazione verso una determinata sostanza se ne deve evitare il contatto. Rischi da gas anestetici • evitare quando possibile l'impiego di anestetici per inalazione prima dell'intubazione orotracheale; • ossigenare a lungo il paziente prima dell’estubazione; • utilizzo del sistema rotatorio con canestro di calce sodata a bassi flussi; • preferire, quando possibile, l’uso di anestetici endovenosi negli interventi o indagini diagnostiche di breve durata; • quando possibile ricorrere all’anestesia loco-regionale; • effettuare giornalmente un controllo attento delle perdite dal circuito ad alta ed a bassa pressione del sistema di erogazione dei gas anestetici; • utilizzare evaporatori con sistema chiuso di caricamento ed effettuare le operazioni di caricamento all’esterno della sala • chiudere i gas ai rotametri al termine dell'anestesia; • disporre dei necessari pezzi di ricambio; • pretendere i certificati di garanzia e le prove di collaudo per le nuove apparecchiature; • richiedere ogni 6 mesi un controllo all’Ufficio Tecnico. Rischio biologico il Ministero della Sanità ha emanato nel 1990 delle Linee Guida di comportamento per tutti gli OS, con l’obiettivo di prevenire il diffondersi dei virus a trasmissione ematica. Le Linee Guida, costituite da comportamenti standardizzati e di facile applicazione, divengono norma legislativa con il Decreto Ministero della Sanità del 28-09-1990 che prevede una serie di obblighi per l’operatore sanitario ed il datore di lavoro. Raccomandazioni Universali • Uso routinario per tutti gli operatori di precauzioni di barriera (guanti, maschere, camici e occhiali): per prevenire l’esposizione di cute e mucose con liquidi biologici o qualsiasi fluido corporeo contenente sangue in quantità visibile; per l’esecuzione di prelievi o punture venose; corretta prassi igienica nel blocco operatorio 18 • • • • • per l’esecuzione di procedure che possono generare droplet o schizzi; per la manipolazione di oggetti o di superfici sporche di sangue o altri liquidi specificati; Dopo ogni contatto con il paziente, i guanti devono essere cambiati e le mani dell’operatore lavate. Quando si usano aghi, taglienti e altri strumenti si debbono usare precauzioni per prevenire incidenti. Aghi, siringhe monouso, lame di bisturi e altri taglienti debbono essere smaltiti dopo il loro uso in appositi contenitori che possono essere sottoposti poi a trattamento di sterilizzazione. Per evitare la respirazione bocca-bocca collocare palloni ambu per le procedure di rianimazione là dove ve ne può essere la necessità. Uso di precauzioni per gli operatori in caso di lesioni aperte della cute, quando si presta assistenza diretta al paziente. Tali precauzioni sono state progettate per la cura di tutti i pazienti indipendentemente dalla loro diagnosi o da un presunto stato infettivo ed esse si applicano al sangue, ai liquidi biologici, alle secrezioni, alle escrezioni, alla cute non integra e alle mucose. Ogni ospedale è tenuto a sviluppare un sistema che assicuri l’informazione del personale sull’uso di queste precauzioni e sulla necessità di osservarle. La vaccinazione degli operatori sanitari e la prevenzione delle malattie infettive. Le raccomandazioni generali sulla vaccinazione degli operatori sanitari sono state pubblicate dai CDC, dal Comitato delle vaccinazioni, American College Physiciams, American College of Pediatrics e da vari esperti di malattie infettive. Viene raccomandata la vaccinazione contro il morbillo, parotide, rosolia, varicella e per i lavoratori esposti o potenzialmente esposti a sangue ed altri fluidi corporei anche la vaccinazione contro l’HBV. Dovrebbe essere offerta la vaccinazione contro tetano-difterite ed anche contro il pneumococco. Ogni anno dovrebbe essere offerta inoltre la vaccinazione contro l’influenza. Tutte le strutture sanitarie dovrebbero essere in grado di offrire tali vaccinazioni come programma della tutela della salute dei lavoratori. A tutti i nuovi assunti dovrebbe essere accertato il loro stato di vaccinazione ed anche annualmente dovrebbe essere eseguito tale accertamento. Per i reparti operatori, in conformità a quanto può emergere dalla valutazione dei rischi, dovranno essere usati cartelli di dimensione e colore così come previsti dalle norme vigenti ed indicanti: Divieto di fumo Divieto di accesso alle persone non autorizzate Sostanze corrosive Sostanze nocive ed irritanti Raggi laser Radiazioni Rischio biologico Obbligo dei dispositivi di protezione individuali Vie ed uscite di emergenza Attrezzature antincendio corretta prassi igienica nel blocco operatorio 19 La segnaletica va adottata inoltre, sui recipienti e le tubature visibili che contengono sostanze o preparati pericolosi purchè utilizzati per un determinato periodo di tempo ed in una determinata quantità; detta segnaletica può essere costituita da etichette riportate sui contenitori ovvero da cartelli d’avvertimento: entrambi devono essere in posizione visibile. Raccomandazioni La pratica del reincappucciamento e lo smaltimento degli aghi sono state riconosciute unversalmente come aree chiave. Tutti i protocolli che trattano questo argomento stabiliscono che l’operatore che utilizza un oggetto acuminato è responsabile personalmente del suo smaltimento sicuro. Qualsiasi manipolazione degli aghi aumenta il rischio di ferirsi. Gli incidenti possono verificarsi: • nel momento in cui si cerca di separare l’ago dalla siringa; • se si tenta di rompere o piegare l’ago con le mani; • al momento del reincappucciamento. La corretta gestione degli aghi implica che questi non devono essere reincappucciati, piegati, rotti, rimossi dalle siringhe/holder o altrimenti manipolati. Il reincappucciamento degli aghi è la causa del 14-40 % delle punture di ago. L’adozione di questa pratica è fortemente sconsigliata. Al fine di uno smaltimento immediato dell’ago senza la necessità del reincappucciamento, gli appositi contenitori debbono essere posizionati il più vicino possibile all’area di utilizzo. REGOLAMENTAZIONE La struttura deve provvedere alla formulazione per iscritto di procedure tecniche ed operative di comportamento pratico e protocolli sugli aspetti di igiene e profilassi, al fine di adottare le decisioni più appropriate. Le procedure possono essere periodicamente aggiornate, secondo i regolamenti vigenti, ma durante il periodo di validità rivestono carattere vincolante. Devono portare la firma degli autori e la data dell’ultima revisione. • Asepsi chirurgica • Lavaggio delle mani • Preparazione pre-operatoria del paziente • Abbigliamento del personale chirurgico ed anestesisti • Metodi per il controllo del traffico nelle aree chirurgiche • Pulizia (procedure e prodotti) degli ambienti • Sterilizzazione e disinfezione • Trattamento degli endoscopi • Tempi di conservazione dei materiali sterili • Riuso delle attrezzature monouso • Manutenzione e monitoraggio delle attrezzature sterili • Modalità di prelievo, conservazione, trasporto di materiali organici da sottoporre ad accertamenti • Rifiuti sanitari • Lavanderia – adeguata raccolta e fornitura biancheria pulita – scelta di camici e teleria • Esposizione a sangue potenzialmente infetto • Chemioprofilassi dopo esposizione occupazionale • Modalità di compilazione, conservazione, archiviazione della documentazione sanitaria corretta prassi igienica nel blocco operatorio 20