Bilancio dell’Unione europea e
quadro finanziario pluriennale
2014-2020
Silvano Presa
Direttore, Spese
Commissione europea
Direzione generale del Bilancio
Bruxelles, 11 settembre 2013
Bilancio UE: miti e fatti
Il quadro finanziario pluriennale
2014-2020
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Bilancio UE: miti e fatti
 Livello di spesa limitato in termini relativi (+- 1%
del RNL), ma significativo in valore assoluto:
2013: 152 miliardi di € in stanziamenti di impegno
141 miliardi di € in stanziamenti di pagamento
 Nell’ultimo decennio il ritmo di crescita della spesa UE
è stato inferiore a quello dei bilanci nazionali.
 Il bilancio UE non ha né deficit né debito.
 Costo delle istituzioni europee: +- 6%.
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Quadro finanziario pluriennale

Il quadro finanziario pluriennale traduce in termini
finanziari le priorità politiche dell'Unione per una
durata di 7 anni.

Massimali per gli stanziamenti d’impegno per grandi
categorie di spesa e massimale annuo per gli
stanziamenti di pagamento.

Massimali di spesa: assicurano disciplina nei bilanci
annuali futuri e facilitano la programmazione
pluriennale.

Un insieme di regole che costituiscono un terreno
d’intesa condiviso per facilitare l’accordo tra
Parlamento e Consiglio sul bilancio annuale UE.
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Accordo politico sul QFP 2014-2020/1
Giugno 2013: dopo un intenso negoziato, accordo
politico tra Consiglio e Parlamento europeo su:
1. Volume del bilancio europeo (960 mrd di €), al di
sotto (-34 mrd di €) del quadro attuale
2. Maggiore flessibilità per pagamenti ed impegni:
- margine globale per pagamenti
- margine globale per impegni a favore di
crescita e occupazione (soprattutto giovanile)
3. Riesame e proposte da parte della Commissione
nel 2016
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Accordo politico /2
4. Attuazione anticipata dei programmi di spesa per
occupazione giovanile, ricerca, ERASMUS, PME)
5. Conferma che gli stanziamenti di pagamento nel
bilancio 2013 saranno autorizzati al livello
necessario richiesto dalla Commissione per far
fronte agli obblighi nei confronti dei beneficiari.
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Massimali di spesa 2000-2020 (mrd di EUR)
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Negoziato: forti riduzioni rispetto alla
proposta iniziale della Commissione
2014-2020: riduzione di 85 miliardi di euro (-8%) in stanziamenti d'impegno e
90 miliardi (-9%) in stanziamenti di pagamento rispetto alla proposta iniziale
della Commissione ; taglio di 9,4 miliardi sugli strumenti non compresi nel
quadro pluriennale.
QFP
Elementi fuori quadro
Reti trans europee (CEF): - 20,9 Mrd
Strumento di flessibilità: - 0,2 Mrd
Competitività**:
- 17,8 Mrd
Riserva aiuti d'urgenza: - 0,5 Mrd
PAC*:
- 16,3 Mrd
Fondo di solidarietà:
- 3,5 Mrd
Coesione:
- 13,8 Mrd
Fondo di adeguamento alla
globalizzazione
- 1,9 Mrd
Azione esterna :
- 11,3 Mrd
Fondo eur. sviluppo:
- 3,3 Mrd
Sicurezza e cittadinanza: - 3,1 Mrd
Amministrazione:
- 1,5 Mrd
Pesca e Life +
- 0,5 Mrd
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* Compresa la riserva per crisi in campo agricolo
** compresi ITER e Copernicus (GMES)
Ripartizione per categoria di spesa
stanziamenti d'impegno 2014-2020
in %
L'UE come attore
globale 6,1%
Cittadinanza,
libertà, sicurezza e
giustizia: 1,6%
Amministrazione
6,4%
Crescita intelligente
e inclusiva: 47,0%
Crescita
sostenibile: risorse
naturali: 38,9%
di cui: spese di mercato e
aiuti diretti: 28,9%
di cui: Competitività per crescita e
occupazione: 13,1%
Coesione economica, sociale e
territoriale: 33,9%
Totale: 960 mrd di €
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I nuovi elementi introdotti dal PE
• Margine globale per gli stanziamenti di pagamento
Permette il riporto della differenza tra pagamenti effettuati e massimale
annuo degli stanziamenti di pagamento all'esercizio successivo. Importante
meccanismo di flessibilità per poter gestire un quadro restrittivo;
Anticipazione nel 2014 e 2015 della spesa per l'Iniziativa a favore
dell'occupazione giovanile
…ed altri programmi prioritari (ricerca, ERASMUS, PME) per contrastare gli
effetti dell'attuale crisi economica.
•
Creazione di un gruppo di lavoro ad alto livello sulle risorse
proprie del bilancio UE
Formato da rappresentanti nominati da Consiglio, Parlamento europeo e
Commissione con il compito di esaminare e valutare il sistema di
finanziamento del bilancio UE. Prevista la consultazione dei Parlamenti
nazionali.
•
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Aspetti positivi nonostante i tagli /1
 + 34 miliardi di euro (+37%) per le spese a
favore della competitività, con particolare
attenzione alla ricerca, l'istruzione e la mobilità
(Erasmus) e alle reti trans europee dei trasporti e
dell'energia (CEF);
 Iniziativa per l'occupazione giovanile (6 mrd per
le regioni con tassi di disoccupazione giovanile
> 25%);
 Maggior uso di strumenti finanziari innovativi e
metodi di gestione semplificati;
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Aspetti positivi nonostante i tagli /2
 Responsabilità per i risultati e condizionalità:
legame rinforzato con strategia Europa 2020,
"governance" economica e riforme strutturali;
 Clima: l'obiettivo di destinare il 20% della spesa
per il clima, + "ecologizzazione" della PAC e della
politica di coesione;
 Progressi significativi in termini di flessibilità del
quadro finanziario per garantire un uso più
efficiente dei massimali di spesa e per far fronte
a imprevisti.
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… e per l'Italia:
• L'Italia mantiene le attuali
allocazioni per PAC (in larga
misura) e coesione,
nonostante la riduzione
significativa nei livelli di spesa
(coesione EU 15: -9% in
media)
• L'Italia sarà uno dei maggiori
beneficiari dell' Iniziativa per
l'occupazione giovanile
• Stabilizzazione del contributo
nazionale al bilancio UE
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Perché l'accordo formale è urgente?
 L'accordo politico sul quadro pluriennale deve
essere tradotto in un regolamento del Consiglio e
un accordo inter-istituzionale con l'approvazione
formale del Parlamento.
 L'iter legislativo deve essere completato per le
(57) basi giuridiche dei programmi di spesa
pluriennali.
 Quadro finanziario e basi legali sono indispensabili
per consentire l'avvio e l'attuazione dei programmi
a partire da gennaio 2014.
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Per maggiori informazioni
Bilancio UE in generale sul sito Europa:
http://ec.europa.eu/budget/index_en.htm
Sul quadro finanziario pluriennale:
http://ec.europa.eu/budget/reform/index_en.htm
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