Autonomia e responsabilità sociale dell’università: governance ed accountability nel processo di riforma Vercelli, 2 marzo 2012 L’università nella prospettiva RS: un modello di governance multi-stakeholder Lorenzo Sacconi, Dipartimento di Economia, Università di Trento ed EconomEtica Obiettivo: Presentare un modello di governance duale basato sul primato della comunità accademica e sul ruolo di sorveglianza di stakeholder esterni Un sistema di co-decisione in cui che prende le «decisioni essenziali per gli investimenti in capitale umano» sono i membri della comunità accademica mentre gli altri stakeholder controllano e verificano l’assenza di abusi e il bilanciamento equo con i loro interessi legittimi attraverso organi di sorveglianza Struttura della presentazione 1. Si presenta la visione istituzionalista dell’impresa ed il modello di governance multistakeholder con focus su investimenti specifici ed essenzialità 2. Si presenta una mappa degli stakeholder universitari in relazione ad investimenti specifici e essenzialità 3. Si propone un modello di governance duale 1.La visione istituzionalista dell’impresa ed il modello Multi-stakeholder (…)L’impresa rappresenta il tipico caso di team production tra più detentori di investimenti specifici (stakeholder in senso stretto) e con altri stakeholder che potenzialmente possono subire le esternalità (positivi o negativi) derivanti da essi (stakeholder in senso ampio). (Blair - Stout, 1999, Sacconi 2006, La natura dell’impresa come team production tra risorse cognitive di investitori, manager e lavoratori (phisical asset PHA, managements’ cognitive assset MCA, workers’ cognitive asset WCA). L’impresa è pensata come associational (or group level) cognitive system. (Aoki,2010) Investimenti specifici (Williamson 1955, ) In presenza di investimenti specifici la relazione tra le parti è soggetta al rischio di comportamenti opportunistici: Per investimento specifico si intende un IVESTIMENTO prevalentemente in capitale umano o in un'altra risorsa che le parti effettuano in relazione ad una specifica transazione legata idiosincraticamente alla relazione tra loro e all’impresa in cui avviene ed il cui valore dipende strettamente dalla continuità di quella transazione e organizzazione Dopo che gli investimenti specifici sono stati effettuati la parte che detiene la decisione discrezionale (sulle risorse fisiche dell’impresa e sulle decisioni non note ex ante) può cambiare le condizioni contrattuali iniziali appropriandosi dei benefici derivanti dall’investimento della controparte, minacciandola di esclusione.. Investimenti specifici (segue) Per questo l’impresa prevede di allocare la proprietà alla parte responsabile del maggiore investimento specifico. MA cosa molteplici? L’unilateralità del controllo implica il rischio di abuso di autorità (Sacconi 2000, 2006) succede se gli investimenti sono L’essenzialità delle risorse cognitive (Aoki, 2010) All’interno di un organizzazione le risorse cognitive di manager e lavoratori possono essere reciprocamente essenziali Se il controllo delle risorse finanziarie da parte di manager o lavoratori non aumenta il prodotto marginale della risorsa cognitiva di cui ciascuno è proprietario (MHA e WHA rispettivamente) in assenza di cooperazione allora la risorsa cognitiva dell’altra parte è essenziale. I manager necessitano la collaborazione dei lavoratori per poter impiegare le risorse finanziarie in modo produttivo. Allo stesso tempo quest’ultimi hanno bisogno delle strategie dei manager per utilizzare le loro risorse cognitive. L’essenzialità delle risorse cognitive (segue) Questa relazione mutualmente indispensabile risulta essere quindi di primaria importanza,. Nessuna delle parti può trarre beneficio dal controllo sulle risorse finanziarie (PHA) finché non si consegue una mutua cooperazione. Il controllo gerarchico in questi caso distrugge l’incentivo a mettere comune le risorse cognitive co- essenziali, poiché permette l’ espropriazione degli investimenti Rende impossibile lo essenzialità reciporche sfruttamento delle Investimenti specifici e risorse cognitive nell’allocazione dell’autorità Determinanti in un contesto di incompletezza contrattuale poiché l’allocazione dell’autorità incide sugli incentivi all’investimento e sulla produttività delle risorse. La presenza di investimenti specifici effettuati dalle parti crea interdipendenza strategica e la possibilità di ricontrattazione opportunista sul surplus creato dall’investimento Titolarità di diritti decisionali a chi effettua i maggiori investimenti specifici al fine di mantenere gli incentivi all’investimento stesso (approccio normativo, soluzione standard). Investimenti specifici e risorse cognitive nell’allocazione dell’autorità Se le risorse di manager e lavoratori sono reciprocamente essenziali la mutua cooperazione tra gli stessi è obiettivo primario dell’impresa, Esso è raggiunto attraverso un processo di co-decisione in cui i proprietari delle risorse finanziarie detengono il ruolo di verifica, cognitive sharing vs. hierarchical cognition (approccio positivo). Investimenti specifici e risorse cognitive nell’allocazione dell’autorità investimenti specifici e opportunismo Essenzialità reciproca e la mutua cooperazione individuali: Titolarità di diritti decisionali a chi effettua i maggiori investimenti specifici al fine di mantenere gli incentivi all’investimento stesso (approccio normativo, soluzione standard). Esso è raggiunto attraverso un processo di co-decisione in cui i proprietari delle risorse finanziarie detengono il ruolo di verifica, cognitive sharing vs. hierarchical cognition (approccio positivo). Molteplici: abuso di autorità Governance: allocazione unilaterale o sahred ? La struttura di governo come allocazione dei diritti di decisione che determinano la divisione del surplus prodotto congiuntamente. Insieme dei diritti e dei doveri che stabiliscono i rispettivi confini e le aree di azione delle parti nella la conduzione dell’impresa (La discrezionalità dell’imprenditore è limitata dai doveri fiduciari nei confronti degli stakeholder non controllanti). La soluzione standard come soluzione unilaterale per l’allocazione dell’autorità. Tuttavia in presenza stakeholder reciprocamente essenziali qual è l’assetto di proprietà efficiente? Verso un approccio normativo al processo decisionale condiviso. Un criterio di bilanciamento degli interessi: il social contract L’allocazione dell’autorità all’interno dell’impresa viene legittimata attraverso l’idea di contratto sociale (o costituzionale) tra tutti gli stakeholder, Essa deve essere mutualmente accettabile dalle parti, quindi all’ineguaglianza nella distribuzione della proprietà deve corrispondere una forma di compensazione mutualmente accettata, vale a dire una compensazione tesa a rendere accettabile l’allocazione dell’autorità . Un criterio di bilanciamento degli interessi: il social contract La legittimità del contratto è quindi garantita dalla presenza di doveri fiduciari nei confronti degli stakeholder non controllanti, dando così una risposta al problema dell’abuso di autorità Agli stakeholder non controllanti è affidato il diritto/dovere di sorveglianza Modello a due stadi di bilanciamento degli interessi e allocazione dei diritti 1. STADIO: tutti gli stakeholder fanno un accordo in cui si stabiliscono le dotazioni iniziali in termini di beni fondamentali e capacità che l’organizzzazione (unievrsità) deve creare e distribuire sulla base dei criterio dei bisogni In base a tale accordo ogni agente ha incentivo a contribuire poiché è messo in condizione di farlo e sa di poter ottenere un equo benefico dal suo contributo basato sulle capacità Bisogni di formazione delle capacità professionali e culturali, capacità di ricerca capacità di insegnamenti , capacità di sviluppo economico dei territorio, capacità di innovazione imprenditoriale e tecnologica Modello a due stadi di bilanciamento degli interessi e allocazione dei diritti beni principali: mezzi per perseguire ogni piano di vita significativo, conoscenza e sapere, mezzi per la ricerca, professioni significative, mezzo per o sviluppo lo cale (tr cui il capitale sociale) Capabilities : capacità di usare i beni per funzionare coerentemente col un piano di vita; capacità di apprendere, conoscere, ricerca, formato capitale sociale ecc Proporzionalità al bisogno definito dal piano di vita: Ogni piano di vita ha bisogno di mezzi , i bisogni sono l’utilità inter-personalmente comparabile in termini quanto un bene e una capacità è funzionale a perseguire piani di vita Modello a due stadi: l’allocazione del controllo 2. STADIO: Si sceglie una struttura di controllo dell’impresa che garantisca ad ognuno la distribuzione del surplus (benefici monetari e non monetari derivanti dalla didattica, dalla ricerca e dalla funzione di sostegno allo sviluppo economico locale) secondo il criterio di proporzionalità al contributo dato (merito) in modo tale da non distruggere gli incentivi delle parti ad investire, a sua volta però il si basa sulle dotazioni di capacità distribuite in base al bisogno. Es. Docenti e ricercatori più meritevoli in base al contribuito alla didattica e alla ricerca La comunità locale riceve un ritorno in termini di benefici dalla sua disponibilità a investire risorse Il merito e il bisogno Nel modello a due stadio se un agente merita col suo contributo un risultato, egli lo fa sfruttando una capacità che ha accumulato grazie al criterio costituzionale del bisogno Il bisogno è la necessità di una capacità per un piano di vita Ad es. il piano è un programma di ricerca La capacità è la libertà positiva di perseguire il programma di ricerca Il ricercatore merita il prestigio e i risultati del suo contributo se le dotazioni inziali sono stati attribuite in modo funzionale al bisogno di ciascuno (poter perseguire IL PORGRAMMA DI RICERCA), e tale da poter sviluppare e investire il suo capitale umano Il modello nella realtà: allocazioni fattibili Nella realtà le strutture di governo difficilmente distribuiscono l’autorità a tutti i componenti nella stessa proporzione le allocazioni fattibili nelle organizzazioni sono quelle che allocano l’autorità nelle mani di una parte (ad esempio i professori , gli amministratori esterni, gli stakeholder locali ecc. Tuttavia essa deve essere mutualmente accettabile dalle parti (l’autorità deve essere legittimata dal punto di vista di ciascuno) quindi all’ineguaglianza nella distribuzione della proprietà deve corrispondere una forma di redress mutualmente accettata, vale a dire una compensazione tesa a rendere accettabile l’allocazione dell’autorità Cosa succede nel caso di allocazione unilaterale senza redress? Se nel secondo stadio si protegge l’investimento solamente di una sola parte, senza prevedere un meccanismo di redress, si produce una situazione di iniquità a causa dell’ abuso di autorità Es.1 Potere allocato nelle mani di amministratori esterni : iniziative di breve periodo che sacrificano la ricerca di base in favore dei fabbisogni della comunità locale (+ training di base, -ricerca; + lavoratori base, figure professionali innovative) Es.2 Potere allocato nelle mani dei docenti: Proliferazione dei corsi di studio, delle sedi, ecc Soluzione: social contract + redress La soluzione consiste quindi nel proteggere l’incentivo ad investire della parte che effettua l’investimento specifico maggiore ed evitare l’abuso di autorità della parte che detiene il controllo. Anziché che risarcire la parte in termini monetari, una possibile soluzione è rappresentata dal redress sotto forma di allocazione equilibrata di diritti che consento l’accesso ai benefici dell’organizzazione veto power in grado di bloccare le decisioni che potrebbero comportare un espropriazione del valore dell’investimento. Potere di sorveglianza degli stakeholder che detengono le risorse finanziarie 2. Gli Stakeholder dell’università Stakeholder In senso stretto (narrow) In senso ampio (wide) Definizione Individui che sono maggiormente influenzati dall’agire dell’impresa a causa degli investimenti specifici che intraprendono . Es. azionisti, impiegati, manager, dipendenti, clienti, consumatori, fornitori, e agenzie Individui che sono meno influenzati dall’agire dell’impresa. A causa dei possibili effetti esterni positivi o negativi delle transazioni effettuate dall’impresa, che ricadono su di loro. Es. governo, consumatori meno dipendenti, la comunità generale ed altri gruppi periferici Ambito Universitario Forti (strong) portatori di asset strategici Docenti, Ricercatori, Studenti di dottorato (risorse cognitive essenziali allo svolgimento della didattica specialistica e ricerca) Altre Università,, Comunità scientifica Generazioni future, mass media, associazioni del territorio Comunità locale?? Deboli (weak) non portano asset strategici, Personale tecnico amministrativo, Fornitori, Studenti, Imprese, Finanziatori Allocazioni squilibrate del potere, quali i potenziali conflitti? Stakeholder Causa Problemi Docenti/comunità scientifica Stakeholer interni/esterni responsabili del servizio (didattica e ricerca) Minimizzazione dei servizi più costosi (in termini di sforzo?)(insegnamento ricerca, entrambi) Studenti Stakeholder interni beneficiari e valutatori del servizio Incoerenza intertemporale Collusione con i docenti per la minimizzazione dei servizi più costosi che hanno ritorni differiti Personale tecnico Stakeholder interno amministrativo corresponsabile del servizio Minimizzazione dei servizi più costosi Stakeholder esterni Massimizzazione dei benefici privati dei servizi Miopia rispetto alla ricerca di base e al lungo periodo Incompetenza, informazione asimmetrica, assenza di investimenti specifici (interesse in quanto finanziatori ) 3. Il modello duale Il modello duale come modello multistakeholder di governance per l’università: l’allocazione dell’autorità agli stakeholder essenziali (dotati di competenza) il potere di sorveglianza nelle mani degli stakeholder non controllanti. Quale la struttura di governo possibile? un’articolazione interna degli organi di governo in grado di mantenere incentivi all’investimento sistema di accountability in grado di assicurare il rispetto dei doveri fiduciari Chi sono gli stakeholder che dovrebbero essere decisori residuali? principi di legittimazione Ricercatori e docenti sono gli stakeholder che effettuano il maggior investimento specifico sono risorse essenziali alla produzione di didattica e ricerca (funzione obiettivo dell’università) Costituiscono sia la domanda che l’offerta di ricerca Studenti soprattutto quelli di dottorato o di LM partecipano alla produzione di ricerca e di didattica specialistica Costituiscono sia la domanda che (in parte) l’ offerta di didattica specialistica PTA che coopera alla gestione dei porgrammi didattici e di ricerca Gli stakeholder con funzioni di verifica? principi di legittimazione Famiglie e studenti dei primi anni che fanno investimento di localizzazione e di specializzazione difficilmente recuperabili in caso di exit Comunità scientifica esterna Interesse alla produzione qualificata di didattica e ricerca Finanziatori Interesse nel raggiungimento degli obiettivi istituzionali Tessuto economico industriale Interesse ai profili professionali, alla formazione di personale qualificato Mondo del lavoro Mondo delle imprese Comunità locale Interesse ai benefici es. capitale sociale Relazioni elettive tra gli organi di governo Fonte: Sacconi e Tamborini (2004) Proprietà degli organi di governo Facoltà e dipartimenti (unità scientifico-didattica) Consiglio Accademico (Senato) Accesso alle risorse materiali, finanziarie ed istituzionali per l’obiettivo istituzionale e realizzare gli nvestimenti specifici Eleggono direttamente i propri rappresentanti nel consiglio accademico E’ costituito dai vertici delle unità scientifico-didattiche o dai loro rappresentanto Rettore Eletto dai membri dalle unità di didattica e ricerca, dell’elettorato attivo fanno parte anche una rappresentanza di studenti e del personale tecnico amministrativo Monitorato dagli stakehodler esterni Il rettore elegge poi i alcuni suoi delegati (segue) Proprietà degli organi di governo Assemblea dell’università (degli stakehodler) Composta da stakehodler interni ed esterni Elegge il suo presidente Consiglio di supervisione Composto dai delegati di tutti gli stakeholder dell’ateneo in prevalenza esterni Circuito decisionale: Unità-Consiglio accademico-Rettore dipartimenti (unità scientifico-didattiche) Fanno proposte al rettore in merito al piano strategico e si occupano dell’implementazione Pinificano le risorse umane Consiglio Accademico Prende decisioni in rappresentanza delle unità (previa consultazione) Indirizzo e coordinamento dei compiti delle Usd Elaborazione, proposta sulle strategie per la ricerca e la didattica, tra cui i piani pluriennali e i bilanci dell'ateneo e delle Usd Verifica dell'attuazione dei piani pluriennali Nonché decisioni vincolanti per le quali sia chiara la prevalenza delle "internalità" rispetto alle "esternalità« Chimate , porgetti di riecrca porgrammi didattici Circuito decisionale: Unità-Consiglio accademico-Rettore Rettore Ha funzione di gestione e di iniziativa, propone il piano strategico la redazione del piano pluriennale di ateneo,di cui è responsabile, che deve contenere l'indicazione di obiettivi e risorse concernenti didattica, ricerca e amministrazione Proprone Il bilancio annuale L'approvazione delle principali decisioni gestionali, Rapporti con, e compiti previsti da, organi ministeriali Garantisce l’esecuzione via struttura ammonistrativa Circuito decisionale: Assemblea-Comitato di supervisione-Rettore Assemblea dell’università (degli stakehodler) Recepisce la rendicontazione del comitato di supervisione Approva l’operato del 1 circuito Consiglio di sorveglianza Ha funzione di verifica (finanziaria, dei regolamenti), approvazione e controllo) Bilancio di previsione e di consuntivo (dimensioni finanziarie date le strategie scientifiche e didattiche) Rendiconta all’assemblea attraverso BS Esamina/approva gli atti fondamentali del Rettorato Esamina/approva la relazione annuale del Nucleo di valutazione, che viene poi sottoposta all'Assemblea di ateneo Osservazioni conclusive Questa architettura di governance si ispira al principio “della distribuzione dei poteri e dei controlli” (checks and balances) tra i diversi organi che costituiscono il governo dell’Ateneo Ma garantisse ala protezione degli investimenti e delle risorse cognitive essenziali e interdipendenti Apertura Criteri del CdA/CdS agli stakeholder esterni di bilanciamento degli interessi interni