F.P.G.G. Fondo Pensione dei dipendenti delle società del Gruppo Generali NOTA INFORMATIVA (Aggiornamento maggio 2015) • SCHEDA SINTETICA • CARATTERISTICHE DELLA FORMA PENSIONISTICA COMPLEMENTARE pag. 3 • INFORMAZIONI SULL’ANDAMENTO DELLE GESTIONI pag. 7 • CONDIZIONI SPECIFICHE PER “ ASSOCIATI CESSATI” pag.16 pag. 1 La presente Nota informativa, redatta secondo lo schema predisposto dalla Covip, non è soggetta a preventiva approvazione da parte dell’Istituto di Controllo. F.P.G.G. si assume la responsabilità della completezza e veridicità dei dati e delle notizie contenuti nella presente Nota informativa. SCHEDA SINTETICA Questa Scheda è parte integrante della Nota Informativa ed è redatta per facilitare il confronto tra le principali caratteristiche di F.P.G.G. e le altre forme pensionistiche complementari. Prima di aderire prendere visione dell’intera Nota Informativa e dello Statuto. PRESENTAZIONE di F.P.G.G. Elementi di identificazione F.P.G.G. (Fondo Pensione dei dipendenti delle società del Gruppo Generali) è costituito a Trieste con atto del 28 giugno 1988 ed è iscritto all’Albo tenuto dalla COVIP con il n° 1109. Destinatari Sono associabili i dipendenti non dirigenti delle Società del Gruppo Assicurazioni Generali in applicazione dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro e/o dei vigenti Accordi e/o Regolamenti aziendali (di seguito denominati Fonti Istitutive). Tipologia, natura giuridica e regime previdenziale F.P.G.G. è un Fondo Pensione “preesistente” in quanto già costituito alla data di entrata in vigore della legge 23/10/1992, n° 421. E’ costituito in forma di associazione non riconosciuta ed è operante in regime di contribuzione definita (l’entità della prestazione pensionistica è determinata in funzione della contribuzione effettuata e dei rendimenti conseguiti). La partecipazione a F.P.G.G. L’adesione è libera e volontaria. La partecipazione alle forme pensionistiche complementari è disciplinata dal D.Lgs. 5/12/2005, n° 252. Documentazione a disposizione dell’iscritto La Nota Informativa e lo Statuto, come la modulistica ed ogni altra informazione utile all’iscritto, sono disponibili nel sito internet (http://www.fp-gg.it) e presso la sede amministrativa del Fondo. Può essere richiesta al Fondo la spedizione dei suddetti documenti. N.B.: Le principali disposizioni che disciplinano il funzionamento del Fondo e il rapporto tra il Fondo e l’iscritto sono contenute nello Statuto. SEDI E RECAPITI UTILI Sede Amministrativa: c/o Generali Italia SpA, Amm. Personale di Gruppo, via Marocchesa 14 - 31021 Mogliano Veneto (TV) Sede Legale: Piazza Duca degli Abruzzi 2, 34132 Trieste Sito Internet del Fondo: http://www.fp-gg.it Indirizzo di posta elettronica: [email protected]; Indirizzo PEC: [email protected] Telefono: 041/5494218 Fax: 041/5493702 1 Contribuzione Le modalità e le misure della contribuzione (della Società, del dipendente e da conferimento di TFR sono definiti dalle Fonti Istitutive alle quali si rimanda la lettura). Investimento La previdenza complementare viene attuata per i soci/dipendenti delle varie Società Aderenti a F.P.G.G. esclusivamente mediante contratti di assicurazione con Generali Italia, Alleanza Assicurazioni e GenertelLife, secondo modalità definite dalle Fonti Istitutive. Si tratta di “comparto garantito”, cioè investimenti che garantiscono la restituzione dei contributi versati ed un rendimento minimo. La gestione è volta a realizzare, con elevata probabilità, rendimenti che siano almeno pari a quelli del TFR, in un orizzonte di tempo pluriennale. La presenza di una garanzia di risultato consente di soddisfare le previsioni della normativa in vigore in caso di conferimento tacito del TFR. Il Documento sulla Politica di Investimento, redatto secondo le indicazioni stabilite dalla COVIP con la Deliberazione del 16/03/2012, descrive la politica di investimento mediante la quale F.P.G.G. persegue per i propri iscritti combinazioni di rischio-rendimento efficienti nell’arco temporale coerente con i bisogni previdenziali degli aderenti e con le prestazioni da erogare. Il Documento sulla politica degli investimenti è a disposizione degli aderenti nel sito del Fondo Pensione www.fp-gg.it, sezione “Documentazione”. Rendimenti lordi conseguiti negli ultimi anni dai fondi d’investimento dei gestori assicurativi Evoluzione dei rendimenti annui di F.P.G.G. Assicuratori Gestione separata Alleanza Assicurazioni Generali Italia S. Giorgio Rispav Generali Italia 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 4,29% 4,36% 5,06% 4,61% 4,22% 4,57% 4,14% 4,44% 4,11% 4,35% 4,01% 4,30% 3,90% 4,32% 3,86% 4,32% Auris 4,53% 4,60% 4,34% 4,37% 4,30% 4,28% 4,17% 4,20% Generali Italia GESAV 5,23% 4,63% 4,54% 4,10% 4,31% 4,13% 4,21% 3,88% Generali Italia Nuova Moneta Forte* 5,23% 4,26% 3,22% 2,68% 3,01% 2,69% 2,82% 2,44% Generali Italia Euro Forte* 4,92% 4,57% 3,57% 3,80% 3,87% 3,71% 3,75% 3,76% GenertelLife Rialto 4,64% 4,05% 4,32% 4,27% 4,39% 4,45% 4,40% 4,01% GenertelLife Investimento attivo ex FataInvest ** 4,57% 4,79% 4,48% 4,60% 4,60% 4,30% 4,52% 4,07% Nota All’associato viene riconosciuta una parte (detta “retrocessione”) del rendimento conseguito dalla gestione assicurativa, secondo modalità e misure definita nelle Fonti Istitutive. * Nel corso del 2014 Generali Italia, a seguito di uno specifico iter autorizzativo approvato da Ivass, ha operato una fusione per incorporazione in Gesav di Nuova Moneta Forte e Euro Forte con effetto 1° novembre 2014. ** nel mese di giugno 2014 Fata Assicurazioni Danni è stata ceduta dal Gruppo Generali ad altro Gruppo assicurativo. 2 CARATTERISTICHE DELLA FORMA PENSIONISTICA COMPLEMENTARE INFORMAZIONI GENERALI Lo scopo di F.P.G.G. F.P.G.G. ha lo scopo di permettere di costruire una pensione complementare, che si aggiunge alle prestazioni del sistema pensionistico obbligatorio. A tal fine, il Fondo investe i contributi in strumenti finanziari, ricorrendo a gestori assicurativi. Come si costruisce la pensione complementare Fin dal primo versamento viene costituita la posizione individuale, che si accrescerà in base ai versamenti effettuati ed ai rendimenti conseguiti. Durante tutta la fase di accumulo (il periodo tra il primo versamento e la data di quiescenza), la posizione individuale è quindi la somma tempo per tempo accumulata. Al momento del pensionamento, la posizione individuale sarà base di calcolo della pensione complementare ed inizierà la fase di erogazione. E’ possibile optare per la prestazione in forma di capitale (in soluzione unica), nella misura massima del 50% della posizione individuale maturata (in casi particolari di modeste posizioni individuali e per i “vecchi iscritti” è possibile avere il 100% in forma di capitale). Le modalità di determinazione della posizione individuale sono indicate nello Statuto - Parte III – Contribuzione e Prestazioni La struttura di governo del fondo I Soci di F.P.G.G. eleggono i Delegati che partecipano alle Assemblee e che a loro volta eleggono metà dei componenti del Consiglio d’Amministrazione e del Collegio dei Sindaci: tali Organi sono costituiti pariteticamente tra gli eletti degli Associati e i nominati delle Società del Gruppo Aderenti al Fondo. Le regole di composizione, nomina e funzionamento degli Organi e le competenze loro attribuite sono contenute nella Parte IV dello Statuto – Profili Organizzativi Vedi anche la Sezione “Soggetti coinvolti nell’attività della forma pensionistica complementare”. QUANTO E COME SI VERSA Contribuzione La contribuzione è costituita dalla quota a carico Azienda, dall’eventuale versamento dell’Associato e dal conferimento del TFR maturando, nelle misure e modalità previste dalle Fonti Istitutive. Per ulteriori informazioni sulla contribuzione vedasi Statuto - Parte III - Contribuzione e prestazioni. Il Conferimento del TFR Il TFR viene accantonato nel corso del rapporto di lavoro e viene erogato al momento della cessazione del rapporto stesso. L’accantonamento è pari ad un tredicesimo e mezzo della retribuzione ricorrente. E’ facoltà del dipendente conferire al Fondo Pensione tutto o parte del TFR maturando, secondo norme di legge. La decisione di conferire il TFR è irreversibile fino al venir meno del diritto di partecipazione al Fondo (es. cessazione del rapporto di lavoro presso Società del Gruppo Associate). La possibilità di ottenere anticipazioni è possibile anche in caso di conferimento al Fondo (ampliata come quantità e motivazioni rispetto al caso di mantenimento del TFR in Azienda). L’INVESTIMENTO Dove si investe Per gli Associati Ordinari i contributi, al netto di quelli relativi alle spese d’amministrazione, sono investiti – senza possibilità di operare una scelta diversa – in una polizza assicurativa, secondo quanto previsto tempo per tempo dalle Fonti Istitutive (Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro). Tale investimento produce nel tempo un rendimento che è funzione degli andamenti di mercato e delle scelte di gestione. Per gli Associati Cessati, invece, l’investimento è attuato mediante una convenzione assicurativa (di durata quinquennale e successivamente rinnovabile) tra il Fondo stesso e Generali Italia, dove è consentito all’Associato Cessato di continuare ad effettuare versamenti di premio (v. scheda di sintesi specifica in ultima pagina). 3 Comparto Garantito Finalità della gestione: realizzare con elevata probabilità rendimenti almeno pari a quelli del TFR, in un orizzonte pluriennale. La presenza di garanzia di risultato consente di soddisfare le previsioni di legge al fine di recepire anche i flussi di TFR conferiti tacitamente. Garanzia: è previsto che al momento dell’esercizio del diritto al pensionamento, la posizione individuale non possa essere inferiore al totale dei contributi versati, rivalutati col tasso annuo di rendimento minimo garantito (al netto di eventuali anticipazioni non reintegrate). La medesima garanzia opera anche, prima del pensionamento, nel caso di riscatto della posizione individuale per decesso, invalidità permanente che comporti la riduzione della capacità lavorativa a meno di un terzo o inoccupazione per un periodo di tempo superiore a 48 mesi. N.B.: Qualora alla scadenza della convenzione con l’assicuratore, in base alle disposizioni delle Fonti Istitutive, vengano modificate una o più condizioni (fermo restando il livello minimo di garanzia richiesto dalla normativa), F.P.G.G. provvederà a darne comunicazione a tutti gli associati, evidenziando gli effetti conseguenti. Le polizze di assicurazione, conformi ai dettati delle Fonti Istitutive, sono a disposizione presso la sede di F.P.G.G.. Con riferimento alla tabella “Rendimenti lordi conseguiti dalle gestioni assicurative”, dove sono riportati i risultati conseguiti negli ultimi anni, si fa presente che gli stessi, essendo variabili, non sono necessariamente indicativi di quelli futuri. LE PRESTAZIONI PENSIONISTICHE Le prestazioni pensionistiche possono essere erogate da quando si maturano i requisiti di pensionamento del regime obbligatorio previsti dalla normativa vigente, a condizione che l’Associato abbia partecipato a forme pensionistiche complementari per almeno cinque anni. Maturare i requisiti per il pensionamento ed essere collocati in quiescenza non comporta l’obbligo di percepire subito la prestazione della Pensione Complementare. L’associato può mantenere la sua posizione presso il Fondo, godendo dei rendimenti, con facoltà di effettuare ulteriori versamenti di contributi personali, fino a quando lo desideri. In casi particolari è consentito anticipare l’accesso alle prestazioni pensionistiche rispetto alla maturazione dei requisiti nel regime obbligatorio d’appartenenza. I requisiti di accesso alle prestazioni sono indicati nello Statuto - Parte III – Contribuzione e prestazioni. La pensione complementare Dal momento del pensionamento e per tutta la durata della vita verrà erogata una pensione complementare (“rendita”), determinata in base al capitale accumulato ed all’età raggiunta, utilizzando dei coefficienti di conversione che tengono conto dell’andamento demografico della popolazione italiana secondo età e sesso. L’erogazione della pensione F.P.G.G. viene attuata a cura dell’Assicuratore che ha in carico la posizione individuale. E’ possibile scegliere che la pensione sia reversibile in tutto o in parte a persona designata (in tale caso la pensione sarà più bassa, in relazione all’età e il sesso del designato). La prestazione in capitale Al momento del pensionamento, si può scegliere di percepire un capitale non superiore alla metà della posizione individuale maturata. Nel caso di soggetti “vecchi iscritti”, già associati a forme pensionistiche complementari al 29/04/1993, o che abbiano maturato una posizione individuale particolarmente contenuta è possibile percepire l’intero ammontare in forma di capitale (nel caso dei vecchi iscritti, trova applicazione sull’intera prestazione il regime tributario vigente fino al 2006 con la applicazione di una maggior tassazione). Condizioni e limiti di accesso alla prestazione in capitale sono indicati nello Statuto - Parte III. Cosa succede in caso di decesso In caso di decesso prima del pensionamento, la posizione individuale accumulata in F.P.G.G. sarà liquidata agli eredi legittimi o testamentari (salvo diversa esplicita indicazione in possesso del Fondo); in mancanza di eredi e/o di indicazione, resterà definitivamente acquisita dal Fondo. In caso di morte dopo il pensionamento, qualora sia in corso il pagamento di una rendita reversibile, la pensione sarà attribuita, nella misura a suo tempo prescelta, alla persona designata, se ancora in vita. 4 IN QUALI CASI SI PUO’ DISPORRE DEL CAPITALE PRIMA DEL PENSIONAMENTO Le anticipazioni Possono essere richieste anticipazioni della posizione individuale laddove ricorrano le situazioni previste per Legge (fino al 75% per spese sanitarie straordinarie, acquisto della prima casa di abitazione, ristrutturazione e fino al 30% per ulteriori esigenze). Le anticipazioni riducono la posizione individuale e, conseguentemente, le prestazioni che potranno essere erogate successivamente. E’ tuttavia possibile reintegrare in qualsiasi momento, con apposito versamento aggiuntivo, le somme già anticipate a titolo di anticipazione, maturando un credito di imposta pari alla ritenuta stessa applicata al momento della fruizione dell’anticipazione, Per maggiori informazioni si rimanda allo Statuto – Parte III nonché al documento sul regime fiscale. Il riscatto della posizione maturata In presenza di situazioni di particolare rilevanza attinenti alla vita lavorativa, è possibile riscattare in tutto o in parte, la posizione maturata, indipendentemente dagli anni che ancora mancano al raggiungimento della pensione. Le condizioni per poter riscattare la posizione individuale sono indicate nella Parte III dello Statuto. In caso di riscatto totale della posizione verrà meno ogni rapporto con F.P.G.G. E’ inoltre prevista la possibilità di riscattare parzialmente la posizione individuale per la perdita dei requisiti di partecipazione, anche su istanza di Società che vantino dei diritti nei riguardi degli iscritti; all’uopo si rinvia all’art.12 co.2 lettera d dello Statuto. Alcune forme di riscatto sono sottoposte ad un trattamento fiscale di minor favore rispetto a quello proprio delle prestazioni pensionistiche complementari. Il trasferimento ad altra forma pensionistica complementare In caso di adesione a diversa forma di previdenza complementare, è possibile trasferire la posizione individuale maturata in F.P.G.G., a condizione che siano trascorsi almeno due anni dall’adesione a F.P.G.G.; prima di questo termine, il trasferimento è possibile soltanto in caso di vicende che interessino la propria situazione lavorativa. Il trasferimento, che non comporta tassazione, consente di proseguire il piano previdenziale presso altra forma pensionistica complementare senza soluzione di continuità. Le condizioni del trasferimento sono indicate nella Parte III dello Statuto. I costi connessi alla partecipazione I costi Tutte le spese amministrative sostenute per il funzionamento del Fondo, per gli Associati Ordinari sono sostenute dalle Società Aderenti mediante un contributo aggiuntivo come previsto dalle Fonti Istitutive. Per gli Associati Onorari e Cessati i versamenti volontari aggiuntivi al Fondo sono assoggettati ad una spesa fissa di € 30. Ogni anno le spese sono fissate nel bilancio preventivo. In base a tale previsione e in relazione al numero degli associati, viene determinato l’ammontare di un contributo individuale aggiuntivo a carico Azienda, come definito nelle Fonti Istitutive. Il regime fiscale La contribuzione I contributi a carico azienda e personali, cumulativamente, non costituiscono reddito fino al valore annuo di 5.164,57 euro (salvo casi particolari). In questo limite non rientrano in contributi da conferimento TFR, che non vengono assoggettati, a prescindere dal loro ammontare. In caso di inizio di attività lavorativa successivamente al 1° gennaio 2007 e limitatamente ai primi cinque anni di partecipazione alla forma pensionistica, il limite di deducibilità di 5.164,57 euro può essere aumentato a decorrere dal sesto anno di partecipazione nel caso in cui i contributi versati nei primi cinque anni di partecipazione risultino inferiori al suddetto limite su base annua. 5 Le prestazioni (sintesi) Le prestazioni, per la quota parte relativa ai contributi, sono soggette a tassazione separata per il capitale e ordinaria per il trattamento di pensione. Relativamente alle contribuzioni maturate dopo il 2006 la tassazione è unificata e particolarmente agevolata (al massimo il 15% su capitale o pensione, 23% su gran parte delle anticipazioni). Sono esenti da imposta le prestazioni derivanti da contributi eccedenti il limite di esenzione dal reddito. I trasferimenti ad altra forma pensionistica complementare non sono soggetti a tassazione (l’imposta sarà applicata solo al momento della prestazione, a cura del Fondo ricevente). I rendimenti I risultati derivanti dall’investimento dei contributi sono tassati annualmente con una aliquota determinata tra il 12,50% e il 20%, in funzione della tipologia degli investimenti che hanno prodotto il rendimento. Per maggiori dettagli si rinvia allo specifico Documento sul regime fiscale. Altre informazioni Adesione L’adesione può avvenire in forma tacita (per la sola parte relativa al conferimento del TFR) o esplicita, secondo le modalità di legge e utilizzando gli strumenti informatizzati a disposizione. Il conferimento del TFR (tacito o esplicito) non attiva automaticamente la contribuzione aziendale e/c del dipendente, per le quali è necessaria specifica adesione. Per maggiori informazioni si rinvia allo Statuto Parte V – Rapporti con gli associati. Reclami e modalità di risoluzione delle controversie Le modalità di risoluzione delle controversie sono inoltre indicate nella Parte V dello Statuto - Rapporti con gli associati. L’Associato o un terzo, per qualsiasi motivo legato alla gestione del Fondo, può ritenere di dover mettere per iscritto dubbi, lamentele o osservazioni. A tal fine è possibile presentare un formale “reclamo”, che sarà gestito dal Fondo secondo le modalità fissate dall’organismo di controllo dell’operato dei fondi pensione (Covip). Si rinvia all’apposito documento “Gestione dei Reclami”. Gli organi di F.P.G.G. Il Fondo è organizzato con i seguenti organi: Assemblea dei Delegati, Consiglio di Amministrazione (con Presidente e Vice Presidente), Collegio dei Sindaci, Responsabile del Fondo. I Delegati sono eletti dagli associati. Il Consiglio di Amministrazione è composto da dodici membri, di cui sei eletti dai Delegati, e sei designati dalle Società del Gruppo. Il Consiglio di Amministrazione nomina un Presidente e Vicepresidente, alternatamente tra canditure di espressione dei membri di nomina Aziendale e degli Associati. Il Consiglio di Amministrazione nomina il Responsabile del Fondo. Il Collegio dei Sindaci: è composto da quattro membri, di cui due eletti dai Delegati e due designati dalle Società del Gruppo Generali. La gestione amministrativa F.P.G.G. si avvale di soggetti terzi, con appositi contratti di servizio, per il suo funzionamento. Le attività organizzative, segretariali e i rapporti con gli Associati sono affidati a GBS S.C.p.A., con sede legale in Trieste, via Machiavelli 4, con uffici a Mogliano Veneto (TV), via Marocchesa 14. Le attività di amministrative, contabili e fiscali sono affidate a Previnet S.p.A., con sede a Preganziol (TV), via Forlanini 24. I gestori delle risorse di F.P.G.G. La gestione delle risorse è affidata ai seguenti soggetti sulla base di apposite convenzioni di assicurazione definite dalle Fonti Istitutive (Contratti Nazionali o Aziendali di Lavoro e/o Accordi/Regolamenti): • per gli associati dipendenti di tutte le società del Gruppo eccetto Alleanza Assicurazioni: Generali Italia SpA, con sede in via Marocchesa 14, 31021 Mogliano Veneto TV e GenertelLife SpA, con sede in via Ferretto 1, Mogliano Veneto (TV). • per gli associati dipendenti di Alleanza Assicurazioni: Alleanza Assicurazioni S.p.A. con sede in Piazza Fidia 1, 20159 Milano. Inoltre, per contribuzione precedenti e definite da specifici Accordi “di confluenza”: • GenertelLife SpA, con sede in via Ferretto 1, Mogliano Veneto (TV). 6 INFORMAZIONI SULL’ANDAMENTO DELLE GESTIONI al 31.12.2014 Documentazione fornita dai Gestori Assicurativi: GENERALI ITALIA S.p.A. ALLEANZA ASSICURAZIONI S.p.A. GENERTELLIFE S.p.A. 7 GENERALI ITALIA S.P.A: GESAV Il Fondo investe i contributi raccolti nella gestione separata GESAV, tramite apposita Convenzione stipulata con Generali Italia S.p.A. Il Fondo GESAV investe una quota consistente delle risorse in titoli di Stato e obbligazioni, privilegiando emissioni ad elevato standard creditizio quotate in euro. La sua gestione è condotta sulla base di linee guida che mirano a minimizzare il rischio derivante dal disallineamento tra gli impegni assunti dalla Compagnia nei confronti degli Assicurati e le caratteristiche degli attivi, considerando al contempo le volatilità e gli andamenti dei mercati finanziari. Inoltre l’allocazione degli investimenti è effettuata in massima parte in strumenti obbligazionari selezionati in modo da ridurre al minimo il rischio di credito presente in portafoglio. Date le caratteristiche del portafoglio gestito, la selezione dei titoli azionari privilegia emittenti in grado di remunerare l'investitore con alti livelli di dividendi distribuiti. Generali Italia S.p.A., ai fini della rivalutazione delle prestazioni, retrocede quanto contrattualmente previsto del rendimento ottenuto nella gestione del Fondo GESAV. Sono in ogni caso salvaguardate le eventuali misure di rivalutazione annua minima, in aggiunta al tasso tecnico, previste dalle tariffe assicurative applicate nel corso dei rinnovi della Convenzione. Il criterio di determinazione del rendimento della Gestione GESAV è basato sulla valutazione delle attività al costo storico (prezzo medio d’acquisto) ed è dato dal rapporto tra i redditi netti realizzati al lordo delle ritenute fiscali, costituiti da cedole, ratei, interessi, redditi da realizzo di investimenti, dividendi, ecc, realizzati nei 12 mesi precedenti e la consistenza media degli investimenti dello stesso periodo. Tale criterio ha il pregio di stabilizzare nel tempo i rendimenti della gestione, attenuando fortemente gli effetti dovuti alle oscillazioni proprie dei mercati finanziari. Durante il 2013, a livello di portafoglio complessivo e ai valori di mercato, l’allocazione azionaria è diminuita marginalmente da 5.55% a 5.28%, l’allocazione obbligazionaria è aumentata da 81.8% a 85.3% a vantaggio soprattutto di emittenti societari e la quota in fondi è passata da 8.17% a 8.41%. La duration di portafoglio, quindi il rischio finanziario della componente obbligazionaria, è passata da 9.62 a 9.5 anni. La tabella sottostante riporta la misura lorda dei rendimenti della Gestione GESAV dell’ultimo anno e le medie relative agli ultimi 3, 5 e 10 anni in confronto con la rivalutazione del TFR. Il rendimento della gestione ottenuto nel 2014 (3.88%), conferma le buone performance e la stabilità di risultato realizzati nel corso degli scorsi anni. I rendimenti della Gestione indicati sono al lordo della misura di rendimento trattenuta dalla Compagnia; il confronto con il TFR viene effettuato al lordo degli oneri fiscali. Rendimenti medi annui – Gestione separata GESAV GESAV TFR 2014 3.88% 1.50 3 anni (2012-2014) 4.07% 2.24 5 anni (2010-2014) 4.13% 2.70 10 anni (2005-2014) 4.50% 2.80 AVVERTENZA: Si ricorda che i rendimenti passati non sono necessariamente indicativi di quelli futuri. 8 GENERALI ITALIA S.P.A.: NUOVA MONETA FORTE INA Assitalia S.p.A. ha costituito nel luglio 1997 la gestione patrimoniale denominata “NUOVA MONETA FORTE” separata dalle altre attività della Società. La gestione si svolge in conformità alle norme emanate dall’ISVAP. Il rendiconto annuale della gestione NUOVA MONETA FORTE è sottoposto a verifica da parte di una Società di revisione iscritta all’albo di cui all’art. 161 del d.lgs n.58 del 1998. Le politica di gestione adottata mira alla conservazione del capitale investito e alla massimizzazione del rendimento del medio lungo termine, in relazione alla garanzia di un rendimento minimo offerta. Tali obiettivi impongono la scelta di strumenti finanziari che non presentino un’elevata volatilità dei prezzi e siano in grado di garantire un rendimento annuo adeguato alle condizioni correnti di mercato per ottimizzare il profilo di rischio-rendimento del portafoglio. Le scelte gestionali sono quindi principalmente rivolte all’investimento in obbligazioni governative o comunque con rating investment grade, effettuando la selezione in base all’analisi delle principali variabili macroeconomiche ed alle previsioni sull’evoluzione dei tassi di interesse, posizionandosi opportunamente sulla curva dei tassi e sfruttando i differenziali di rendimenti offerti dai titoli corporate. E’ prevista inoltre la possibilità di investire in misura contenuta in titoli azionari basandosi sia sull’analisi di dati macroeconomici sia sullo studio dei fondamentali delle singole società, quali dati reddituali, i piani di sviluppo e le quote di mercato. Per ciò che riguarda la qualità degli emittenti, si fa presente che la quasi totalità del patrimonio investito in titoli obbligazionari ha un rating compreso tra A e BBB, corrispondente quest’ultimo al rischio Italia. La percentuale sul totale portafoglio dei titoli a reddito fisso è pari all’78% di cui poco più di un terzo in Titoli di Stato Italiani. I titoli azionari sono invece diversificati per Paesi privilegiando quelli appartenenti all’area EURO. La performance Storicamente gli investimenti effettuati hanno permesso di ottenere un buon rendimento annuo lordo, rendendo la gestione meno volatile e più stabile nel tempo rispetto all’andamento dei mercati degli ultimi anni. 9 GENERALI ITALIA S.P.A.: EURO FORTE La gestione del portafoglio EUROFORTE, nel corso del 2014, relativamente al periodo 1/1/2014 - 31/10/2014 è stata caratterizzata da un incremento della componente corporate bonds detenuti direttamente (+ 1%) e da un marginale incremento della quota azionaria (+0.2%) con corrispondente decremento della quota investita in OICR (-0.8%) e in titoli di Stato (-0.3%). I titoli azionari rappresentano ai valori di carico l’8.6% del portafoglio e sono diversificati per Paesi privilegiando quelli appartenenti all’ area EURO. La duration media del portafoglio a fine periodo si attesta in un intorno di 7 anni. La performance L’asset allocation, associata alla durata finanziaria media, caratterizza la gestione EURO FORTE come strumento di protezione contro la volatilità dei mercati finanziari. Il rendimento ottenuto nel 2014 confrontato con la rivalutazione applicata per legge al TFR, conferma la gestione EURO FORTE adatta a conseguire le finalità perseguite dalla previdenza complementare. 10 GENERALI ITALIA S.P.A : RISPAV Il Fondo investe i contributi raccolti nella gestione separata RISPAV, tramite apposita Convenzione stipulata con Generali Italia S.p.A. Il Fondo RISPAV investe una quota consistente delle risorse in titoli di Stato e obbligazioni, privilegiando emissioni ad elevato standard creditizio quotate in euro. La sua gestione è condotta sulla base di linee guida che mirano a minimizzare il rischio derivante dal disallineamento tra gli impegni assunti dalla Compagnia nei confronti degli Assicurati e le caratteristiche degli attivi, considerando al contempo le volatilità e gli andamenti dei mercati finanziari. Inoltre l’allocazione degli investimenti è effettuata in massima parte in strumenti obbligazionari selezionati in modo da ridurre al minimo il rischio di credito presente in portafoglio. Date le caratteristiche del portafoglio gestito, la selezione dei titoli azionari privilegia emittenti in grado di remunerare l'investitore con alti livelli di dividendi distribuiti. Generali Italia S.p.A., ai fini della rivalutazione delle prestazioni, retrocede quanto contrattualmente previsto del rendimento ottenuto nella gestione del Fondo RISPAV. Sono in ogni caso salvaguardate le eventuali misure di rivalutazione annua minima, in aggiunta al tasso tecnico, previste dalle tariffe assicurative applicate nel corso dei rinnovi della Convenzione. Il criterio di determinazione del rendimento della Gestione RISPAV è basato sulla valutazione delle attività al costo storico (prezzo medio d’acquisto) ed è dato dal rapporto tra i redditi netti realizzati al lordo delle ritenute fiscali, costituiti da cedole, ratei, interessi, redditi da realizzo di investimenti, dividendi, ecc, realizzati nei 12 mesi precedenti e la consistenza media degli investimenti dello stesso periodo. Tale criterio ha il pregio di stabilizzare nel tempo i rendimenti della gestione, attenuando fortemente gli effetti dovuti alle oscillazioni proprie dei mercati finanziari. Durante il 2014, a livello di portafoglio complessivo e ai valori di mercato, l’allocazione azionaria è diminuita marginalmente da 3.81% a 3.70%, l’allocazione obbligazionaria è parimenti diminuita marginalmente da 86.54% a 86.10% a vantaggio soprattutto di emittenti governativi mentre la quota in fondi è passata da 8.52% a 8.33%. La duration di portafoglio, quindi il rischio finanziario della componente obbligazionaria, è passata da 6.90 a 7.17 anni. La tabella sottostante riporta la misura lorda dei rendimenti della Gestione RISPAV dell’ultimo anno e le medie relative agli ultimi 3, 5 e 10 anni in confronto con la rivalutazione del TFR. Il rendimento della gestione ottenuto nel 2014 (4.23%), conferma le buone performance e la stabilità di risultato realizzati nel corso degli scorsi anni. I rendimenti della Gestione indicati sono al lordo della misura di rendimento trattenuta dalla Compagnia; il confronto con il TFR viene effettuato al lordo degli oneri fiscali. Rendimenti medi annui – Gestione separata RISPAV RISPAV TFR 2014 4.23% 1.50 3 anni (2012-2014) 4.28% 2.24 5 anni (2010-2014) 4.33% 2.70 10 anni (2005-2014) 4.48% 2.80 AVVERTENZA: Si ricorda che i rendimenti passati non sono necessariamente indicativi di quelli futuri. 11 GENERALI ITALIA S.P.A : AURIS Il Fondo investe i contributi raccolti nella gestione separata AURIS, tramite apposita Convenzione stipulata con Generali Italia S.p.A. Il Fondo AURIS investe una quota consistente delle risorse in titoli di Stato e obbligazioni, privilegiando emissioni ad elevato standard creditizio quotate in euro. La sua gestione è condotta sulla base di linee guida che mirano a minimizzare il rischio derivante dal disallineamento tra gli impegni assunti dalla Compagnia nei confronti degli Assicurati e le caratteristiche degli attivi, considerando al contempo le volatilità e gli andamenti dei mercati finanziari. Inoltre l’allocazione degli investimenti è effettuata in massima parte in strumenti obbligazionari selezionati in modo da ridurre al minimo il rischio di credito presente in portafoglio. Date le caratteristiche del portafoglio gestito, la selezione dei titoli azionari privilegia emittenti in grado di remunerare l'investitore con alti livelli di dividendi distribuiti. Generali Italia S.p.A., ai fini della rivalutazione delle prestazioni, retrocede quanto contrattualmente previsto del rendimento ottenuto nella gestione del Fondo AURIS. Sono in ogni caso salvaguardate le eventuali misure di rivalutazione annua minima, in aggiunta al tasso tecnico, previste dalle tariffe assicurative applicate nel corso dei rinnovi della Convenzione. Il criterio di determinazione del rendimento della Gestione AURIS è basato sulla valutazione delle attività al costo storico (prezzo medio d’acquisto) ed è dato dal rapporto tra i redditi netti realizzati al lordo delle ritenute fiscali, costituiti da cedole, ratei, interessi, redditi da realizzo di investimenti, dividendi, ecc, realizzati nei 12 mesi precedenti e la consistenza media degli investimenti dello stesso periodo. Tale criterio ha il pregio di stabilizzare nel tempo i rendimenti della gestione, attenuando fortemente gli effetti dovuti alle oscillazioni proprie dei mercati finanziari. Durante il 2014, a livello di portafoglio complessivo e ai valori di mercato, l’allocazione azionaria è diminuita da 2.88% a 2.50%, mentre l’allocazione obbligazionaria è stata mantenuta stabile a 87.25%. Nell’ambito di quest’ultima, le emissioni societarie sono aumentate da 20.42% a 23.62%. Infine, la quota in fondi è passata da 7.59% a 8.32%. La duration di portafoglio, quindi il rischio finanziario della componente obbligazionaria, è stata mantenuta stabile, intorno a 6.7 anni. La tabella sottostante riporta la misura lorda dei rendimenti della Gestione AURIS dell’ultimo anno e le medie relative agli ultimi 3, 5 e 10 anni in confronto con la rivalutazione del TFR. Il rendimento della gestione ottenuto nel 2014 (4.19%), conferma le buone performance e la stabilità di risultato realizzati nel corso degli scorsi anni. I rendimenti della Gestione indicati sono al lordo della misura di rendimento trattenuta dalla Compagnia; il confronto con il TFR viene effettuato al lordo degli oneri fiscali. Rendimenti medi annui – Gestione separata AURIS AURIS TFR 2014 4.19% 1.50 3 anni (2012-2014) 4.25% 2.24 5 anni (2010-2014) 4.29% 2.70 10 anni (2005-2014) 4.41% 2.80 AVVERTENZA: Si ricorda che i rendimenti passati non sono necessariamente indicativi di quelli futuri. 12 ALLEANZA ASSICURAZIONI S.P.A.: SAN GIORGIO Il Fondo investe i contributi raccolti nella gestione separata EURO SAN GIORGIO, tramite apposita Convenzione stipulata con Alleanza Assicurazioni S.p.A. Il Fondo EURO SAN GIORGIO investe una quota consistente delle risorse in titoli di Stato e obbligazioni, privilegiando emissioni ad elevato standard creditizio quotate in euro. La sua gestione è condotta sulla base di linee guida che mirano a minimizzare il rischio derivante dal disallineamento tra gli impegni assunti dalla Compagnia nei confronti degli Assicurati e le caratteristiche degli attivi, considerando al contempo le volatilità e gli andamenti dei mercati finanziari. Inoltre l’allocazione degli investimenti è effettuata in massima parte in strumenti obbligazionari selezionati in modo da ridurre al minimo il rischio di credito presente in portafoglio. Date le caratteristiche del portafoglio gestito, la selezione dei titoli azionari privilegia emittenti in grado di remunerare l'investitore con alti livelli di dividendi distribuiti. Alleanza Assicurazioni S.p.A., ai fini della rivalutazione delle prestazioni, retrocede quanto contrattualmente previsto del rendimento ottenuto nella gestione del Fondo EURO SAN GIORGIO. Sono in ogni caso salvaguardate le eventuali misure di rivalutazione annua minima, in aggiunta al tasso tecnico, previste dalle tariffe assicurative applicate nel corso dei rinnovi della Convenzione. Il criterio di determinazione del rendimento della Gestione EURO SAN GIORGIO è basato sulla valutazione delle attività al costo storico (prezzo medio d’acquisto) ed è dato dal rapporto tra i redditi netti realizzati al lordo delle ritenute fiscali, costituiti da cedole, ratei, interessi, redditi da realizzo di investimenti, dividendi, ecc, realizzati nei 12 mesi precedenti e la consistenza media degli investimenti dello stesso periodo. Tale criterio ha il pregio di stabilizzare nel tempo i rendimenti della gestione, attenuando fortemente gli effetti dovuti alle oscillazioni proprie dei mercati finanziari. Durante il 2014, a livello di portafoglio complessivo e ai valori di mercato, l’allocazione azionaria è stata ridotta da 3.11% a 2.34% mentre quella obbligazionaria è stata aumentata da 78.37% a 80.36% a vantaggio soprattutto di emittenti societari (da 12.71% a 16.40%). La quota in fondi è rimasta infine stabile poco al di sotto del 17%. La duration di portafoglio, quindi il rischio finanziario della componente obbligazionaria, è passata da 8.48 a 8.54 anni. La tabella sottostante riporta la misura lorda dei rendimenti della Gestione EURO SAN GIORGIO dell’ultimo anno e le medie relative agli ultimi 3, 5 e 10 anni in confronto con la rivalutazione del TFR. Il rendimento della gestione ottenuto nel 2014 (4.01%), conferma le buone performance e la stabilità di risultato realizzati nel corso degli scorsi anni. I rendimenti della Gestione indicati sono al lordo della misura di rendimento trattenuta dalla Compagnia; il confronto con il TFR viene effettuato al lordo degli oneri fiscali. Rendimenti medi annui – Gestione separata EURO SAN GIORGIO EURO SAN GIORGIO TFR 2014 4.01% 3 anni (20124.15% 5 anni (20104.23% 10 anni (2005-2014) 4.61% 1 2. 2.7 2.8 AVVERTENZA: Si ricorda che i rendimenti passati non sono necessariamente indicativi di quelli futuri. 13 GENERTELLIFE: RIALTO Il Fondo investe i contributi raccolti nella gestione separata RIALTO, tramite apposita Convenzione stipulata con Genertellife S.p.A. Il Fondo RIALTO investe una quota consistente delle risorse in titoli di Stato e obbligazioni, privilegiando emissioni ad elevato standard creditizio quotate in euro. La sua gestione è condotta sulla base di linee guida che mirano a minimizzare il rischio derivante dal disallineamento tra gli impegni assunti dalla Compagnia nei confronti degli Assicurati e le caratteristiche degli attivi, considerando al contempo le volatilità e gli andamenti dei mercati finanziari. Inoltre l’allocazione degli investimenti è effettuata in massima parte in strumenti obbligazionari selezionati in modo da ridurre al minimo il rischio di credito presente in portafoglio. Date le caratteristiche del portafoglio gestito, la selezione dei titoli azionari privilegia emittenti in grado di remunerare l'investitore con alti livelli di dividendi distribuiti. Genertellife S.p.A., ai fini della rivalutazione delle prestazioni, retrocede quanto contrattualmente previsto del rendimento ottenuto nella gestione del Fondo RIALTO. Sono in ogni caso salvaguardate le eventuali misure di rivalutazione annua minima, in aggiunta al tasso tecnico, previste dalle tariffe assicurative applicate nel corso dei rinnovi della Convenzione. Il criterio di determinazione del rendimento della Gestione RIALTO è basato sulla valutazione delle attività al costo storico (prezzo medio d’acquisto) ed è dato dal rapporto tra i redditi netti realizzati al lordo delle ritenute fiscali, costituiti da cedole, ratei, interessi, redditi da realizzo di investimenti, dividendi, ecc, realizzati nei 12 mesi precedenti e la consistenza media degli investimenti dello stesso periodo. Tale criterio ha il pregio di stabilizzare nel tempo i rendimenti della gestione, attenuando fortemente gli effetti dovuti alle oscillazioni proprie dei mercati finanziari. Durante il 2014, a livello di portafoglio complessivo e ai valori di mercato, l’allocazione azionaria è diminuita da 6.49% a 5.16%, mentre l’allocazione obbligazionaria è variata da 77.40% a 78.33%. Nell’ambito di quest’ultima, le emissioni societarie sono aumentate da 16.06% a 21.93%. Infine, la quota in fondi è passata da 5.87% a 13.55%. La duration di portafoglio, quindi il rischio finanziario della componente obbligazionaria, è passata da 7.48 a 7.33 anni. La tabella sottostante riporta la misura lorda dei rendimenti della Gestione RIALTO dell’ultimo anno e le medie relative agli ultimi 3, 5 e 10 anni in confronto con la rivalutazione del TFR. Il rendimento della gestione ottenuto nel 2014 (4.41%), conferma le\ buone performance e la stabilità di risultato realizzati nel corso degli scorsi anni. I rendimenti della Gestione indicati sono al lordo della misura di rendimento trattenuta dalla Compagnia; il confronto con il TFR viene effettuato al lordo degli oneri fiscali. Rendimenti medi annui – Gestione separata RIALTO RIALTO TFR 2014 4.41% 1.50 3 anni (2012-2014) 4.29% 2.24 5 anni (2010-2014) 4.27% 2.70 10 anni (2005-2014) 4.41% 2.80 AVVERTENZA: Si ricorda che i rendimenti passati non sono necessariamente indicativi di quelli futuri. 14 GENERTELLIFE: INVESTIMENTO ATTIVO Il Fondo investe i contributi raccolti nella gestione separata INVESTIMENTO ATTIVO, tramite apposita Convenzione stipulata con Genertellife S.p.A. Il Fondo INVESTIMENTO ATTIVO investe una quota consistente delle risorse in titoli di Stato e obbligazioni, privilegiando emissioni ad elevato standard creditizio quotate in euro. La sua gestione è condotta sulla base di linee guida che mirano a minimizzare il rischio derivante dal disallineamento tra gli impegni assunti dalla Compagnia nei confronti degli Assicurati e le caratteristiche degli attivi, considerando al contempo le volatilità e gli andamenti dei mercati finanziari. Inoltre l’allocazione degli investimenti è effettuata in massima parte in strumenti obbligazionari selezionati in modo da ridurre al minimo il rischio di credito presente in portafoglio. Date le caratteristiche del portafoglio gestito, la selezione dei titoli azionari privilegia emittenti in grado di remunerare l'investitore con alti livelli di dividendi distribuiti. Genertellife S.p.A., ai fini della rivalutazione delle prestazioni, retrocede quanto contrattualmente previsto del rendimento ottenuto nella gestione del Fondo INVESTIMENTO ATTIVO. Sono in ogni caso salvaguardate le eventuali misure di rivalutazione annua minima, in aggiunta al tasso tecnico, previste dalle tariffe assicurative applicate nel corso dei rinnovi della Convenzione. Il criterio di determinazione del rendimento della Gestione INVESTIMENTO ATTIVO è basato sulla valutazione delle attività al costo storico (prezzo medio d’acquisto) ed è dato dal rapporto tra i redditi netti realizzati al lordo delle ritenute fiscali, costituiti da cedole, ratei, interessi, redditi da realizzo di investimenti, dividendi, ecc, realizzati nei 12 mesi precedenti e la consistenza media degli investimenti dello stesso periodo. Tale criterio ha il pregio di stabilizzare nel tempo i rendimenti della gestione, attenuando fortemente gli effetti dovuti alle oscillazioni proprie dei mercati finanziari. Durante il 2014, a livello di portafoglio complessivo e ai valori di mercato, l’allocazione azionaria è aumentata da 0.19% a 0.75%, mentre l’allocazione obbligazionaria è variata da 90.07% a 90.16%. Nell’ambito di quest’ultima, le emissioni societarie sono aumentate da 21.58% a 28.85%. Infine, la quota in fondi è passata da 7.65% a 6.18%. La duration di portafoglio, quindi il rischio finanziario della componente obbligazionaria, è passata da 7.20 a 7.13 anni. La tabella sottostante riporta la misura lorda dei rendimenti della Gestione INVESTIMENTO ATTIVO dell’ultimo anno e le medie relative agli ultimi 3, 5 e 10 anni in confronto con la rivalutazione del TFR. Il rendimento della gestione ottenuto nel 2014 (4.47%), conferma le buone performance e la stabilità di risultato realizzati nel corso degli scorsi anni. I rendimenti della Gestione indicati sono al lordo della misura di rendimento trattenuta dalla Compagnia; il confronto con il TFR viene effettuato al lordo degli oneri fiscali. Rendimenti medi annui – INVESTIMENTO ATTIVO INV.ATTIVO TFR 2014 4.47% 1. 3 anni (2012-2014) 4.30% 2.24 5 anni (2010-2014) 4.34% 2.70 10 anni (2005-2014) 4.47% 2.80 AVVERTENZA: Si ricorda che i rendimenti passati non sono necessariamente indicativi di quelli futuri. 15 SINTESI DELLE CONDIZIONI SPECIFICHE PER GLI “ASSOCIATI CESSATI” Per gli associati cessati, in relazione alla non applicabilità delle “Fonti Istitutive” (Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro e/o Contratti e Regolamenti Aziendali), sono definite da Statuto ed applicate le specifiche condizioni in sostituzione, di seguito sintetizzate: • convenzione per una assicurazione con Generali Italia SpA (convenzione N° 79149 di durata quinquennale rinnovabile), con tariffa “13 Coll”, mista rivalutabile a premi unici successivi. La posizione è investita nella gestione separata GESAV; • per ciascun eventuale versamento di contributo a carico dell’associato, ammesso soltanto una volta per ciascun anno solare, viene trattenuta una cifra fissa pari a euro 30 per spese a favore del Fondo, Inoltre l’assicuratore applica un caricamento (trattenuta per spese) pari allo 0,10 % del contributo destinato alla prestazione; • il capitale viene rivalutato al 1° gennaio di ogni anno in base al rendimento del Fondo GESAV, diminuito della quota dell’1% trattenuta dall’assicuratore. La rivalutazione applicata non potrà in ogni caso essere negativa; • la rivalutazione annua, al netto dell’imposta sostitutiva di legge, viene consolidata e la somma rivalutata annualmente diventa il nuovo valore di partenza per la rivalutazione successiva, senza che la prestazione assicurata possa successivamente diminuire per effetto di future minori rivalutazioni; • al momento della prestazione (liquidazione, riscatto, anticipo, conversione in rendita) viene trattenuta una commissione per spese pari al 2% della somma erogata o convertita. 16