Quaderno 01 NEW - 20 sett 03 9-11-2003 10:31 Pagina 1 Quaderno 01 NEW - 20 sett 03 9-11-2003 10:31 Pagina 2 The series of monographic publications “I Quaderni della Selva” is edited by the Botanic Garden Centre Interdepartmental of Services of the Marche Politecnical University and publishes environmental researches aimed to the improvement and the diffusion the natural sciences and their interactions with human activities. Such publications are addressed to different scientific fields actively involved in this aim. Editor-in-chief Edoardo Biondi Editorial Committee Marina Allegrezza Mariantonia Baldoni Vincenzo Caputo Giuseppe Corti Adele Finco Nunzio Isidoro Marco Moroni Rodolfo Santilocchi Fabio Taffetani Carlo Urbinati Editorial Secretary Simona Casavecchia Morena Pinzi Centro Orto Botanico Interdipartimentale di Servizi Università Politecnica delle Marche via Salvador Allende 60131 Ancona, Italy [email protected] Assistants to the Editor Maurizio Bianchelli Massimiliano Morbidoni Vincenzo Rossi Anna Maria Vendramin Drawings and pictures Massimiliano Morbidoni Graphic designer OPUS - Fabriano Publisher (c) 2003 I Quaderni della Selva Printing ..................... Front cover: the forest Valley of Gallignano (Ancona) Quaderno 01 NEW - 20 sett 03 9-11-2003 10:31 Pagina 3 La flora della Selva di Gallignano di Edoardo Biondi, Morena Pinzi & Maurizio Bianchelli I Quaderni della Selva Primo Volume 2003 Quaderno 01 NEW - 20 sett 03 4 9-11-2003 10:31 Pagina 4 Quaderno 01 NEW - 20 sett 03 9-11-2003 10:31 Pagina 5 I Quaderni della Selva Presentazione La valutazione storica della diversità biologica del nostro territorio ci porta a verificare le trasformazioni indotte dall’uomo che con le sue tecniche, sempre più affinate ed efficaci per il prelievo delle risorse, si è distinto come un eccezionale trasformatore delle caratteristiche naturali del territorio. Ambienti diversi quali boschi, praterie, paludi fiumi, laghi spiagge sono stati profondamente modificati, alterati nei loro equilibrati rapporti, determinando profonde trasformazioni, talvolta sconvolgenti, dalle quali si sono però originati nuovi equilibri, non sempre e necessariamente da considerare in termini assolutamente negativi. Le più recenti ricerche ci inducono a rivedere tante interpretazioni dettate dalla istintiva necessità di conservare una natura ancestrale, che di fatto non abbiamo mai conosciuto e della quale stentiamo scientificamente a comprendere il reale significato quali/quantitativo. Dobbiamo quindi verificare la naturalità dei nostri habitat tenendo però presente che maggiore naturalità non rappresenta necessariamente più elevata biodiversità. Infatti la gestione del territorio realizzata in epoca storica pur determinando profonde trasformazioni degli ambienti naturali, con lo sviluppo di nuovi ecosistemi, ha portato alla realizzazione di una notevole quantità di habitat per specie animali e vegetali che si sono così ampiamente diffuse. La tradizionale gestione agrosilvo-pastorale, frammentando gli ecosistemi ha enormemente diversificato il territorio, costituendo la base per lo sviluppo di molti ambienti di transizione, i così detti spazi ecotonali, che sono tra i più ricchi di specie. Da questo risulta ad esempio che la flora del Conero, delle Marche o d’Italia è attualmente più ricca di quanto lo sarebbe in termini potenziali perchè in tanti secoli di attività umana è stato indirettamente determinato un incremento di specie, in rapporto alle diverse condizioni di uso del territorio. È pur vero che in molti altri casi gli ambienti sono stati profondamente alterati nella loro fondamentale struttura, provocando così l’estinzione di piante ed animali, ma il bilancio è forse ancora favorevole all’incremento. Successivamente allo sviluppo industriale, la perdita d’interesse economico di molti ecosistemi, un tempo intensamente utilizzati (boschi, praterie o campi in ambiti poco produttivi), ha portato al loro abbandono e quindi ad un recupero di naturalità su ampi tratti del nostro territorio che ha coinciso, in questa fase, con un incremento considerevole della biodiversità, specifica e biocenotica. Così non sarà anche in un futuro più o meno prossimo perchè i processi dinamici, spontanei, che si sono innescati provocheranno, in tempi piuttosto rapidi, uniformità di condizioni, riducendo la diversità biotica delle zone interessate. Negli ultimi anni la ricerca ecologica realizzata sul nostro territorio attraverso il confronto storico delle “condizioni biologiche” degli ambienti naturali ed antropici, ha permesso di definire i percorsi che la natura compie nelle reazioni spontanee ai diversi tipi di gestione del territorio, nell’ambito dei quali va considerato anche l’abbandono delle attività umane che innesca naturali processi di ricolonizzazione. È stato così possibile definire modelli quali/quantitativi della dinamica territoriale che consentono di individuare le strategie migliori per la corretta gestione degli ambienti, qualora siano stati 5 Quaderno 01 NEW - 20 sett 03 9-11-2003 10:31 Pagina 6 definiti gli obiettivi che si vogliono perseguire. La gestione sostenibile del territorio trova quindi nella conoscenza degli ambienti naturali e delle ripercussioni provocate su questi dalle attività umane i termini fondamentali per la concreta realizzazione. Monitorare i processi naturali e quelli indotti dall’antropizzazione sul nostro territorio è fondamentale per ottenere modelli predittivi e sempre maggiormente precisi costituendo la metodologia basilare nello studio del territorio. La Selva di Gallignano con i terreni ad essa collegati che sono stati dati in uso dal Comune di Ancona all’Università Politecnica delle Marche per realizzarvi l’Orto botanico e svilupparvi la propria Azienda agricola Didattico-Sperimentale, costituisce un luogo principalmente dedicato allo studio della natura e delle attività agricole e forestali, secondo concezioni integrate in modo da permettere di comprendere, in termini sempre più precisi, il significato del complesso rapporto esistente tra uomo e natura. Con questo primo numero dei Quaderni della Selva l’Orto Botanico inizia una serie di pubblicazioni scientifiche rivolte a quanti trovano interesse nell’approfondimento delle tematiche ambientali e territoriali, senza preclusioni e limitazioni di tipo culturale. Si vuole che l’Orto Botanico diventi sempre più un’istituzione viva ed attiva, non solo rappresentata da un bel giardino, che nel tempo potrà rendersi sempre più attraente e ricco di collezioni di piante e da un attraente e raro bosco, ma anche laboratorio di ricerca, aula verde e luogo di dibattito culturale. Edoardo Biondi Coordinatore del Centro Orto Botanico Interdipartimentale di Servizi dell’Università Politecnica delle Marche 6 Quaderno 01 NEW - 20 sett 03 9-11-2003 10:31 Pagina 7 I Quaderni della Selva Introduzione La flora della Selva di Gallignano Edoardo Biondi, Morena Pinzi e Maurizio Bianchelli Abstract It is here presented the flora of the “Selva di Gallignano”, a relic woods of 8,1 ha, lying in the hilly sector of the municipality of Ancona (central Adriatic coast). Two hundred and seventy eight entities were found and reported in the floristic list. For each entity was estimate the rarity and were described the distribution within the biotope and within the present vegetation typologies. Among the rare species for the Marche region, found in the area, can be quoted: Malus florentina, Iris foetidissima, Fraxinus oxycarpa, Quercus crenata and Carex olbiensis. The analysis of the biological spectrum shows the high percentage of phanerophytes, nanophanerophytes and geophytes which in their whole are equivalent to hemicryptophytes, present in the marginal sectors of the wood. The chorological spectrum, showing the importance of the Mediterranean species which are followed by the Euroasian ones, highlights the submediterranean characteristic of the bioclimate of the area. Introduzione Viene presentata la flora della Selva di Gallignano, situata sul versante settentrionale di un rilievo collinare vicino all’omonimo paese, del quale occupa una superficie di 8.1 ha e di un tratto del Fosso della Selva fino alla confluenza con il Fosso del Vallone (Fig. 1). L’esplorazione floristica, effettuata negli anni 2002/03, ha condotto alla compilazione dell’elenco per il quale è stato seguito l’ordine sistematico delle famiglie secondo Pignatti (1982), mentre all’interno di ogni famiglia è stato rispettato l’ordine alfabetico di generi e specie. Di ogni specie vengono indicate la forma biologica, l’elemento corologico (Pignatti, 1982), descrizione sintetica dell’ambiente in cui vive nell’area d’indagine e la frequenza nella stessa. Delle entità d’interesse fitogeografico e rare sono state inoltre precisate l’areale, la distribuzione in Italia (Pignatti, 1982) e nelle Marche (Paolucci, 1890-91; Taffetani 1990; Ballelli et al., 2001; Biondi et al., 2002). La nomenclatura tassonomica segue prioritariamente Med-Checklist (Greuter et al., 1984-89), oltre a Flora Europea (Tutin et al., 1964-80) e Flora d’Italia (l.c.) per le specie non ancora considerate in quest’opera. Per la famiglia delle graminacee è stata inoltre consultata l’opera “Illustrierte Flora von Mitteleuropa” (Conert, 1998). Gli exsiccata delle piante raccolte nei luoghi d’indagine sono conservati nell’Erbario del Dipartimento di Scienze Ambientali e delle Produzioni Vegetali dell’Università Politecnica delle Marche (ANC). 7 Quaderno 01 NEW - 20 sett 03 8 9-11-2003 10:31 Pagina 8 Fig. 1 – Individuazione dell’area di studio. Quaderno 01 NEW - 20 sett 03 9-11-2003 10:31 Pagina 9 I Quaderni della Selva Area di studio 9 Quaderno 01 NEW - 20 sett 03 Inquadramento geografico e ambientale 10 9-11-2003 10:31 Pagina 10 La Selva è situata nella zona collinare interna del comune di Ancona, a Sud-Ovest della città, in prossimità del paese di Gallignano, dove occupa il versante settentrionale di un colle alto 260 m. Il bosco ricade nel bacino idrografico che si estende in direzione Nord-Ovest dal versante orientale del monte degli Elci al Fosso del Vallone, in località Casine di Paterno; a nord il bacino è limitato dalla dorsale del monte di Sappanico (225 m) mentre a sud dall’allineamento costituito dal colle La Misericordia (266 m) e dal colle sul quale sorge il paese di Gallignano (235 m). Dal punto di vista strutturale, l’area si presenta come una estesa monoclinale con debole immersione verso Est-Nord-Est. La superficie del bosco ricopre un’area di circa 8 ha che si estende tra 100 e 200 m di altitudine ed è in più punti a contatto con aree nelle quali da tempo le pratiche agricole sono state abbandonate e risultano pertanto caratterizzate dalle fasi di naturale recupero della vegetazione. La restante porzione della valle, che si estende in direzione Est-Ovest, è occupata per la maggior parte da aree destinate ad uso agricolo e, in minor misura, da rimboschimenti e da incolti. Il Bacino in oggetto costituisce un ottimo esempio di integrazione tra ambiente naturale ed antropico, caratterizzato da aspetti di vegetazione diversamente distribuiti tra i due versanti. Il più caldo, attualmente maggiormente interessato dalle attività agricole, presenta siepi e filari di specie autoctone, che concorrono a differenziare il paesaggio tipico della collina marchigiana in epoca mezzadrile. Sul versante più freddo si rinviene la Selva che costituisce uno dei rari lembi relitti di vegetazione forestale autoctona presenti nel settore collinare subcostiero delle Marche. Nella zona in esame affiorano i sedimenti terrigeni del ciclo marino post-orogenico, di età pleistocenica, trasgressivi e discordanti sulle argille del Pliocene Medio. La successione stratigrafica è costituita da litotipi argillosi, limo-argillosi, marnosi, limosi e sabbiosi a vario grado di cementazione e sono inoltre presenti strati costituiti da calcari organogeni sedimentari o di precipitazione. Lungo il Fosso del Vallone e il Fosso della Selva si rinvengono i depositi alluvionali di fondovalle e terrazzati. Questi presentano spessore variabile e sono costituiti prevalentemente da depositi argilloso-sabbiosi con ciottoli calcarei e selciferi derivanti dal disfacimento dei litotipi affioranti nel bacino. Lungo i versanti e nelle vallecole le acque dilavanti hanno accumulato depositi eluvio-colluviali formando coltri che raggiungono talora spessori notevoli e risultano prevalentemente costituite da materiali argilloso-sabbiosi, inglobanti frammenti arenacei eterometrici. Il clima della zona è caratterizzato da precipitazioni medie annuali comprese tra 749 mm (stazione di Osimo) e 974 mm (stazione di Jesi) concentrate prevalentemente nei mesi autunnali e invernali (settembre-gennaio) e da temperature medie annuali comprese tra 13.4 °C (stazione di Osimo) e 14.7 °C (stazione di Jesi) con i valori più elevati nei mesi di luglio e agosto e i minimi nel mese di gennaio che tuttavia non scendono al di sotto di 0,8 °C registrati nella stazione di Jesi. In base alla classificazione bioclimatica, ottenuta utilizzando i dati delle stazioni di Jesi, Osimo ed Ancona, l’area rientra nel macrobioclima temperato nella variante submediterranea. Si assiste dunque ad un breve periodo estivo di deficit idrico nel substrato per cui la vegetazione è caratterizzata da boschi di caducifoglie in cui penetrano numerose specie mediterranee, che sono particolarmente adattate alle condizioni di difficoltà nel pareggio del bilancio idrico. Quaderno 01 NEW - 20 sett 03 9-11-2003 10:31 Pagina 11 I Quaderni della Selva Ambiente La Selva è costituita da latifoglie miste ed ha subito negli anni passati un governo a ceduo matricinato. Si tratta di un bosco ceduo invecchiato che sta evolvendo lentamente per via naturale verso lo stato di fustaia. Soltanto nella zona più orientale del bosco la ceduazione risulta più evidente in quanto vi sono numerose ceppaie vecchie di carpino nero. Pur nella limitata estensione, la Selva si caratterizza per una spiccata varietà vegetazionale e per la presenza di specie non comuni nel territorio regionale, dovuto alla concomitanza di alcuni fattori che condizionano la componente vegetazionale (esposizione fresca, variabilità pedologica e morfologica, irregolarità di pendenza, incisioni profonde ed intervento antropico). La cenosi forestale maggiormente rappresentata è costituita dal bosco di cerro (Lonicero xylostei-Quercetum cerris)), che si sviluppa sui substrati arenaceo-pelitici, mentre in corrispondenza degli affioramenti pelitico-arenacei ricoperti da colluvioni si rinviene un bosco a dominanza di carpino nero (Asparago acutifolii-Ostryetum carpinifoliae). Nell’area d’impluvio che separa in due il territorio della Selva, in corrispondenza di depositi colluviali limoso-sabbiosi, si insedia un bosco mesoigrofilo dominato da frassino meridionale (Rubio-Fraxynetum oxycarpae), infine alla base del versante si assiste alla diffusione di una vegetazione altoarbustiva di nocciolo (Roso sempervirentis-Coryletum avellanae). Lungo il Fosso della Selva si rinviene la vegetazione forestale ripariale, su depositi alluvionali, a salice bianco (Salicetum albae). Aspetti vegetazionali La Selva di Gallignano è riconosciuta “area floristica protetta” ai sensi della L.R.52/74 ed "emergenza botanico-vegetazionale di eccezionale interesse" dal Piano Paesistico Ambientale Regionale. Nel 1998 è stata istituita in "oasi faunistico-venatoria" dalla Provincia su segnalazione del comune di Ancona e dal 1999 è Centro di Educazione Ambientale della Regione Marche (CEA). Da quando il bosco e i terreni agricoli, di proprietà del Comune di Ancona, sono stati concessi in uso all’Università Politecnica delle Marche per istituirvi l’Orto Botanico ed ampliare l’Azienda Agraria Didattico-Sperimentale della Facoltà di Agraria, Gallignano è un centro di didattica e di ricerca che è destinato a divenire sempre più importante, per lo studio e per la conservazione della biodiversità, floristica e fitocenotica, e per la didattica e la divulgazione delle problematiche ambientali oltre che luogo sicuro per il ripopolamento delle specie animali del comprensorio anconetano. Si organizzano, oltre alle visite guidate per gli studenti di ogni ordine e grado, corsi d’aggiornamento per insegnanti e si promuovono attività volte alla sensibilizzazione verso la conservazione della natura e la gestione razionale dell’ambiente. Adiacente alla Selva è stato predisposto un terreno agrario di circa 5 ha per la realizzazione dell’Orto Botanico dell’Università, istituito con decreto rettorale n° 1486 del 04/09/2000. Sono iniziate le coltivazioni, prevalentemente di specie di rilevante interesse per la flora regionale a distribuzione anfiadriatica, delle specie alimentari spontanee e delle piante officinali locali, secondo un progetto didattico-scientifico già approvato dal Ministero per l’Università e la Ricerca Scientifica. Sono inoltre in allestimento il "Centro visita" e la "Banca del germoplasma". Educazione Ambientale 11 Quaderno 01 NEW - 20 sett 03 9-11-2003 10:31 Pagina 12 Elenco PTERIDOPHYTA floristico EQUISETACEAE Equisetum arvense L. Ehrh - G rhiz/Circumbor. In prossimità dei fossi e al margine della Selva; poco comune. Equisetum telmateja Ehrh - G rhiz/Circumbor. In prossimità dei fossi e al margine della Selva; comune. HYPOLEPIDACEAE Pteridium aquilinum (L.) Kuhn subsp. aquilinum - G rhiz/Cosmop. Forma un denso popolamento alla base dell’impluvio a contatto con il bosco a prevalenza di frassino meridionale, sporadicamente si rinviene anche lungo il fosso; poco comune. ASPIDIACEAE Polystichum setiferum (Forsskål) Woynar - G rhiz/Circumbor. Localizzata nel frassineto; poco comune. POLYPODIACEAE Polypodium interjectum Shivas - H ros/Paleotrop. (Tav. 1) Nell’orno-ostrieto e nella cerreta; poco comune. GYMNOSPERMAE PINACEAE Pinus halepensis Miller - P scap/Stenomedit. Coltivata e localizzata al limite inferiore del bosco, all’inizio del sentiero. Pinus pinea L. - P scap/Eurimedit. Coltivata e presente all’inizio del sentiero. CUPRESSACEAE Juniperus communis L. subsp. communis - P caesp/Circumbor. Presente soprattutto nella variante ad erica della cerreta, ma diffusa anche nel bosco di carpino nero; poco comune. ANGIOSPERMAE DYCOTILEDONES SALICACEAE 12 Populus canescens (Aiton) Sm. [= Populus alba L. x P. tremula L.] - P scap/S-Europ. (Tav. 2) L’entità è diffusa in Europa e in Asia. In Italia è presente soprattutto in stazioni umide tra 0 e 600 m di quota, prevalentemente al nord, mentre al centro è localizzata nelle Marche in Umbria e in Toscana; in Campania trova il limite meridionale di diffusione per la nostra penisola. Secondo Paolucci (1890-91) si confonde facilmente con Populus alba per cui risulta difficile valutarne con precisione la distribuzione. Nella Selva è presente nella parte basale in corrispondenza di una piccola emergenza di acqua e costituisce l’essenza forestale dominante del bosco igrofilo; poco comune. Populus alba L. - P scap/Paleotemp. Lungo il fosso; comune. Populus nigra L. subsp. nigra - P scap/Paleotemp. Presente alla base dell’impluvio e nel bosco igrofilo ripariale; comune. Salix alba L. subsp. alba - P scap/Paleotemp. (Tav. 3) Nel bosco ripariale; comune. Quaderno 01 NEW - 20 sett 03 9-11-2003 10:31 Pagina 13 I Quaderni della Selva Elenco Floristico JUGLANDACEAE Juglans regia L. - P scap/S-E-Europ.-S-W-Asiat. Localizzata nel bosco a galleria a prevalenza di nocciolo; rara. CORYLACEAE Carpinus betulus L. - P caesp/C-Europ.-Caucas. (Tav. 4) Specie centro-sud-est europea con qualche penetrazione anche nell’Asia occidentale (Jalas J. & Suominen J., 1988), nel territorio italiano è diffusa in tutta la penisola, mentre risulta assente nelle isole. Paolucci (1890-91) la segnala per i boschi della zona subappenninica e appenninica e per il Monte Conero. È elemento caratterizzante i boschi mesofili (Pignatti, 1982) diffusi nelle pianure, nelle colline fino al piano basso montano su suoli profondi e ben umificati. Nel territorio indagato si rinviene nella cerreta e sporadicamente nel noccioleto. La stazione è di particolare pregio perchè è una delle poche ancora presenti nel settore subcostiero delle Marche; poco comune. Corylus avellana L. - P caesp/Europ.-Caucas. (Tav. 5) Frequente nella porzione basale della Selva dove origina il bosco a galleria (RosoCoryletum avellanae) e sporadicamente nelle altre formazioni forestali; comune. Ostrya carpinifolia Scop. - P caesp/Circumbor. (Tav. 6) Costituisce l’essenza forestale dominante l’orno-ostrieto (Asparago-Ostryetum carpinifoliae) e penetra anche in altre formazioni forestali; comune. FAGACEAE Castanea sativa Miller - P scap/S-E-Europ. (Tav. 7) Il castagno si rinviene prevalentemente nella cerreta dove è probabilmente relitto di un’antica coltivazione; poco comune. Quercus cerris L. - P scap/N-Eurimedit. (Tav. 8) Costituisce la specie prevalente nella cerreta (Lonicero-Quercetum cerris), la cenosi forestale maggiormente diffusa nella Selva; comune. Quercus crenata Lam. - P scap/N-Medit. (Tav. 9) La specie, considerata un ibrido tra Q. suber e Q. cerris, è diffusa in Italia, in Albania e in Francia (Jalas J. & Suominen J., 1988). In Italia è segnalata in tutta la penisola ed in Sicilia sempre come specie rara (Pignatti, 1982). Nelle Marche viene indicata da Paolucci (1890-91, sub Q. pseudo-suber Santi) per la zona di Acquasanta, sui monti di S. Maroto presso Camerino, nella macchia di Bango presso Fabriano, a S. Donnino presso Arcevia e in Urbino. Nella Selva sono presenti pochi esemplari nella cerreta; poco comune. Quercus ilex L. subsp. ilex - P scap/Stenomedit. Sporadica nella Selva. Quercus petraea (Mattuschka) Liebl. subsp. petraea - P scap/Europ.-Subatlant. Specie ad areale europeo-subatlantico, in Italia è presente in tutto il teritorio ad accezione della Sardegna, nei boschi su suolo acido. Generalmente meno frequente di quanto comunemente ritenuto; è più abbondante sulle Alpi e nel versante tirrenico della penisola. Nella Selva l’unico esemplare osservato è situato nella parte alta, al margine della cerreta, a confine con il campo abbandonato; rara. Quercus virgiliana (Ten.) Ten - P scap/S-E-Europ. (Tav. 10) Si rinviene sporadicamente nella Selva; poco comune. ULMACEAE Celtis australis L. - P scap/Eurimedit. 13 Quaderno 01 NEW - 20 sett 03 9-11-2003 10:31 Pagina 14 Nella cerreta; rara. Ulmus minor Miller - P caesp/Europ.-Caucas. (Tav. 11) Soprattutto nelle formazioni forestali più umide (frassineto e noccioleto), sporadicamente in tutto il territorio; comune. MORACEAE Morus alba L. - P scap/Avv. Naturalizz. Coltivata, presente tra i coltivi e la vegetazione ripariale. URTICACEAE Parietaria judaica L. - H scap/Eurimedit.-Macarones. In ambienti ruderali al margine del bosco e nel Fosso della Selva; comune. Urtica dioica L. - H scap/Subcosmop. Negli ambienti ruderali a contatto con la Selva e negli orli igrofili; comune. SANTALACEAE Osyris alba L. - NP/Eurimedit. Nell’orlo di vegetazione xerofilo in prossimità della Selva; comune. POLYGONACEAE Persicaria mitis (Schrank) Asenov - T scap/Europ.-Caucas. Poco comune lungo il fosso. Polygonum aviculare L. - T rept/Cosmop. Negli ambienti ruderali; comune. Rumex conglomeratus Murray - H scap/Eurasiat. Negli ambienti ruderali; comune. Rumex crispus L. - H scap/Subcosmop. Negli ambienti ruderali e sporadicamente lungo il fosso; comune. Rumex obtusifolius L. subsp. obtusifolius - H scap/Subcosmop. Poco comune lungo il fosso. CHENOPODIACEAE Chenopodium album L. subsp. album - T scap/Subcosmop. Negli ambienti ruderali; comune. AMARANTHACEAE Amaranthus retroflexus L. - T scap/Avv. Naturalizz. Negli ambienti ruderali; comune. CARYOPHYLLACAEAE Cerastium glomeratum Thuill. - T scap/Subcosmop. Negli ambienti ruderali; poco comune. Cerastium fontanum Baumg. subsp. vulgare (Hartman) Greuter & Burdet - H scap/Cosmop. Negli ambienti ruderali e nella vegetazione di orlo al margine inferiore del bosco; poco comune. Silene latifolia Poiret subsp. alba (Miller) Greuter & Burdet - H bienn/Paleotemp. Negli ambienti ruderali e nell’orlo di vegetazione ai confini della Selva e nei popolamenti di megaforbie presenti lungo il fosso; comune. Stellaria media (L.) Vill. - T rept/Cosmop. Negli ambienti erbosi ruderali al margine della Selva e nel fosso; comune. 14 RANUNCULACEAE Quaderno 01 NEW - 20 sett 03 9-11-2003 10:31 Pagina 15 I Quaderni della Selva Elenco Floristico Clematis vitalba L. - P lian/Europ.-Caucas. In tutto il territorio d’indagine; comune. Eranthis hyemalis (L.) Salisb. - G rhiz/S-Europ. Localizzata nella parte superiore dell’impluvio e nel bosco a dominanza di frassino; rara. Hepatica nobilis Miller - G rhiz/Circumbor. (Tav. 12) Nella Selva; comune. Ranunculus bulbosus L. subsp. aleae (Willk.) Rouy & Fouc. - H scap/Eurimedit. Ai limiti della Selva, sporadicamente nel bosco a galleria e nei terreni limitrofi al fosso; comune. Ranunculus bulbosus L. subsp. bulbosus - H scap/Eurasiat. Al margine della Selva e negli ambienti ruderali; poco comune. Ranunculus ficaria L. s.l. - G bulb/Eurasiat. Negli ambienti ruderali al margine della Selva, sporadicamente nel corileto e nei terreni limitrofi al fosso; poco comune. Ranunculus lanuginosus L. - H scap/Europ.-Caucas. Negli ambienti ruderali, al margine della Selva e nel frassineto; poco comune. Ranunculus repens L. - H rept/Subcosmop. (Tav. 13) Al marine inferiore della Selva in corrispondenza di piccole depressioni dove si verifica un temporaneo accumulo delle acque piovane e nel fosso dove forma dei densi popolamenti; comune. Thalictrum lucidum L. - H scap/S-E-Europ. Nell’orlo di vegetazione a contatto con la Selva; poco comune. GUTTIFERAE Hypericum perforatum L. subsp. angustifolium (DC.) A. Fröhol. - H scap/Europ.-W Asiat. Negli ambienti ruderali al margine della Selva; comune. Hypericum quadrangulum L. Fries - H scap/Paleotemp. L’unica stazione è situata alla confluenza dei Fossi della Selva e del Vallone; rara. PAPAVERACEAE Fumaria officinalis L. subsp. officinalis - T scap/Paleotemp. Negli ambienti ruderali; comune. LAURACEAE Laurus nobilis L. - P caesp/Stenomedit. Presente in quasi tutte le formazioni forestali; comune. CRUCIFERAE Alliaria petiolata (Bieb.) Cavara & Grande - H bienn/Paleotemp. Negli ambienti ruderali al margine della Selva e nel fosso; poco comune. Capsella rubella Reuter - T scap/Eurimedit. Negli ambienti ruderali; comune. Cardamine amara L. subsp. grandifolia Arcangeli [=Cardamine raphanifolia Pourret] H scap/S-Europ. Nella zona di confluenza tra i Fossi della Selva e del Vallone; rara. Cardamine hirsuta L. - T scap/Cosmop. Negli ambienti ruderali; comune. Cardaria draba (L.) Desv. subsp. draba - G rhiz/Medit.-Turan. Negli ambienti ruderali; comune. 15 Quaderno 01 NEW - 20 sett 03 9-11-2003 10:31 Pagina 16 Coronopus squamatus (Forsskål) Ascherson - T rept/Subcosmop. Negli ambienti ruderali e lungo i sentieri; poco comune. Diplotaxis erucoides (L.) DC. subsp. erucoides - T scap/W-Medit. Negli ambienti ruderali; comune. Raphanus raphanistrum L. s.l. - T scap/Circumbor. Negli ambienti ruderali; comune. Rapistrum rugosum (L.) All. subsp. rugosum - T scap/Eurimedit. Negli ambienti ruderali; comune. ROSACEAE 16 Agrimonia eupatoria L. subsp. eupatoria H scap/Subcosmop. Nella vegetazione di orlo e negli ambienti ruderali; comune. Crataegus laevigata (Poiret) DC. subsp. laevigata - P caesp/C-Europ.-Subatl. (Tav. 14) Nella Selva e nelle formazioni di mantello; poco comune. Crataegus monogyna Jacq. subsp. monogyna - P caesp/Paleotemp. (Tav. 15) Nella Selva e nelle formazioni di mantello; comune. Fragaria vesca L. - H rept/Eurosib. Nella Selva e nelle formazioni vegetali di orlo e mantello; comune. Geum urbanum L. - H scap/Circumbor. Negli ambienti ruderali, al margine della Selva e nel frassineto; poco comune. Malus domestica Borkh. - P scap/Avv. Naturalizz. Al limite inferiore della Selva; poco comune. Malus florentina (Zuccagni) C. K. Schneider - P caesp/NE-Stenomedit. (Tav. 16) La specie, tipica dei boschi submediterranei diffusi tra i 300 e i 1200 m di quota, ha un areale nord-est-mediterraneo (Italia, sud della ex Jugoslavia e nel nord della Grecia) dove risulta fortemente localizzata. In Italia è rara e diffusa nell’appennino settentrionale fino al pesarese, in Campania e Basilicata (Pignatti, 1982). Frequente inoltre nei boschi dell’Umbria: presso Gubbio, (Biondi et al. 1988; Biondi et al., 1990) e in quelli della provincia di Terni (Biondi et al., 2001; 2002). Nelle Marche è segnalata da Paolucci (1890-91) sub Sorbus florentina Nym. per i luoghi boschivi di San Ginesio e il pesarese; da Taffetani (comunicazione verbale) per la Selva dell’Abbadia di Fiastra; da Ballelli et al. (1981) per i boschi della Selva Grossa (M. Cerignone); da Brilli-Cattarini e Ballelli (1979) per i Monti della Cesana presso il Convento di Montebello d’Urbino e per la Selva di S. Nicola. Nella Selva la specie è localizzata nella cerreta; rara. Potentilla reptans L. - H ros/Paleotemp. Negli ambienti ruderali e nell’orlo di vegetazione al margine della Selva; comune. Prunus avium L. - H scap/Europ.-Caucas. Sporadica, ma diffusa in tutto il territorio della Selva. Prunus dulcis (Miller) D. A. Webb - P scap/Medit. Negli ambienti ruderali al margine della Selva; poco comune. Prunus spinosa L. - P caesp/Europ.-Caucas. (Tav. 17) Nelle formazioni di mantello, sporadica nella Selva e nel fosso; comune. Rosa agrestis Savi - NP/Eurimedit. Un esemplare di dimensioni rilevanti è localizzato lungo il sentiero nella zona di transizione tra la cerreta e il frassineto; rara. Rosa canina L. - NP/Paleotemp. Nelle formazioni di mantello al margine della Selva, nelle radure e nel fosso; comune. Rosa sempervirens L. - NP/Stenomedit. Quaderno 01 NEW - 20 sett 03 9-11-2003 10:31 Pagina 17 I Quaderni della Selva Elenco Floristico In tutte le formazioni forestali; comune. Rubus caesius L. - NP/Eurasiat. Nelle formazioni di orlo in corrispondenza del sentiero di ingresso alla Selva e in varie stazioni all’interno. Sporadicamente presente anche nel fosso; poco comune. Rubus ulmifolius Schott - NP/Eurimedit. Comune in tutto il territorio indagato. Rubus caesius L. x Rubus ulmifolius Schott L’ibrido tra R. caesius e R. ulmifolius non è molto diffuso nel territorio indagato, alcuni esemplari tuttavia sono presenti nella zona inferiore del bosco al margine del sentiero. Sanguisorba minor Scop. subsp. balearica (Bourgeaut ex Nyman) Muñoz Garmendia & C. Navarro - H scap/Paleotemp. Al margine della Selva; poco comune. Sorbus domestica L. - P scap/Eurimedit. (Tav. 18) Nel bosco a prevalenza di carpino nero; poco comune. Sorbus torminalis (L.) Crantz - P caesp/Paleotemp. (Tav. 19) Nella Selva; comune. LEGUMINOSAE Cercis siliquastrum L. subsp. siliquastrum - P scap/S-Europ.-W-Asiat. Poco comune nel territorio indagato. Cytisophyllum sessilifolium (L.) O.F. Lang [=Cytisus sessilifolius L.] - P caesp/S-WEurop. Nelle formazioni di mantello ai limiti della Selva; poco comune. Dorycnium herbaceum Vill. subsp. herbaceum - H scap/S-Europ.-Sudsib. Nelle formazioni di orlo al margine della Selva; poco comune. Dorycnium hirsutum (L.) Ser. - Ch suffr/Eurimedit. Al margine della Selva; poco comune. Galega officinalis L. - H scap/E-Europ.-Pontica Nella zona della confluenza tra i Fossi della Selva e del Vallone, poco comune. Genista tinctoria L. subsp. tinctoria - Ch suffr/Eurasiat. (Tav. 20) Nelle formazioni di orlo soprattutto al margine inferiore della Selva; comune. Hedysarum coronarium L. - H scap/W-Stenomedit. Negli ambienti ruderali ai confini della Selva; poco comune. Hippocrepis emerus (L.) Lassen subsp. emeroides (Boiss. & Spruner) Lassen [=Coronilla emerus L. subsp. emeroides (Boiss. et Spruner) Hayek] - NP/Eurimedit. (Tav. 21) In tutto il territorio; comune. Lathyrus latifolius L. - H Scand/S-Europ. Negli orli di vegetazione al margine della Selva; poco comune. Lathyrus pratensis L. - H scap/Paleotemp. Nelle formazioni di orlo al margine della Selva; poco comune. Lathyrus venetus (Miller) Wohlf. - G rhiz/Pontico (Tav. 22) Nella Selva; comune. Lotus corniculatus L. - H scap/Paleotemp. Soprattutto localizzata al margine della Selva; poco comune. Lotus ornithopodioides L. - T scap/Stenomedit. Negli ambienti ruderali al margine della Selva e nei terreni adiacenti al fosso; poco comune. Medicago lupulina L. - T scap/Paleotemp. Negli ambienti ruderali; comune. 17 Quaderno 01 NEW - 20 sett 03 9-11-2003 10:31 Pagina 18 Medicago minima (L.) Bartal. - T scap/Eurimedit. Negli ambienti ruderali; comune. Medicago rigidula (L.) All. - T scap/Eurimedit. Negli ambienti ruderali; comune. Medicago sativa L. subsp. sativa - H scap/Eurasiat. Negli ambienti ruderali soprattutto al margine della vegetazione ripariale; comune. Melilotus officinalis (L.) Pallas - H bienn/Eurasiat. Negli ambienti ruderali; comune. Robinia pseudoacacia L. - P caesp/Avv. Naturalizz. In tutto il territorio indagato; comune. Scorpiurus muricatus L. - T scap/ Eurimedit. Negli ambienti ruderali; comune. Securigera securidaca (L.) Deg. et Dorfl. - T scap/Eurimedit. Negli ambienti ruderali; comune. Spartium junceum L. - P caesp/Eurimedit. (Tav. 23) Nelle formazioni di mantello e sporadicamente all’interno della Selva; poco comune. Trifolium angustifolium L. subsp. angustifolium - T scap/Eurimedit. Negli ambienti ruderali; comune. Trifolium pratense L. subsp. pratense - H scap/Eurosib. Negli ambienti ruderali, nelle formazioni di orlo e nei terreni limitrofi al fosso; poco comune. Trifolium repens L. subsp. repens - H rept/Paleotemp. Negli ambienti ruderali, nelle formazioni di orlo al margine della Selva e del fosso; comune. Trifolium scabrum L. - T rept/Eurimedit. Negli ambienti ruderali aridi; comune. Vicia bithynica (L.) L. - T scap/Eurimedit. Negli orli di vegetazione; poco comune. Vicia cracca L. subsp. incana (Gouan) Rouy - H scap/Eurimedit. Localizzata al margine della Selva; poco comune. Vicia sativa L. subsp. nigra (L.) Ehrh. - T scap/Medit.-Turan. Localizzata nelle formazioni di orlo e negli ambienti ruderali al margine della Selva; poco comune. LINACEAE Linum bienne Miller - H bienn/Eurimedit. Localizzata nelle formazioni di orlo e negli ambienti ruderali al margine della Selva; poco comune. GERANIACEAE Geranium dissectum L. - T scap/Eurasiat. Localizzata nelle formazioni di orlo e negli ambienti ruderali al margine della Selva; poco comune. EUPHORBIACEAE 18 Euphorbia helioscopia L. - T scap/Cosmop. Localizzata nelle formazioni di orlo e negli ambienti ruderali al margine della Selva; poco comune. Euphorbia peplus L. - T scap/Eurosib. Quaderno 01 NEW - 20 sett 03 9-11-2003 10:31 Pagina 19 I Quaderni della Selva Elenco Floristico Negli ambienti ruderali; comune Mercurialis annua L. - T scap/Paleotemp. Negli ambienti ruderali ai limiti della Selva e del fosso; poco comune. SIMAROUBACEAE Ailanthus altissima (Miller) Swingle - P scap/Avv. Naturalizz. Diffusa sia al margine della Selva che in ambienti ruderali; poco comune. ACERACEAE Acer campestre L. subsp. campestre - P scap/Europ.-Caucas. (Tav. 24) Nella Selva; comune. Acer negundo L. - P scap/Avv. Coltivata, al margine del bosco a nocciolo; rara. Acer obtusatum Waldst. & Kit. ex Willd. subsp. obtusatum - P scap/S-E-Europ. (Tav. 25) Diffusa nella Selva; comune. Acer pseudoplatanus L. - P scap/Europ.-Caucas. Coltivata, localizzata al limite inferiore della Selva. CELASTRACEAE Euonymus europaeus L. - P caesp/Eurasiat. (Tav. 26) Diffusa in tutto il territorio indagato; comune. VITACEAE Vitis berlardieri Planchon x Vitis riparia Michx - P lian Lungo il fosso della Selva; poco comune. MALVACEAE Abutilon theophrasti Medicus - T scap/S-Europ.-Sudsib. Negli ambienti ruderali, poco comune. Malva sylvestris L. - H scap/Eurosib. Negli ambienti ruderali, lungo la strada di accesso alla Selva e sporadicamente lungo il fosso; poco comune. VIOLACEAE Viola alba Besser subsp. dehnhardtii (Ten.) W. Becker - H ros/Eurimedit. (Tav. 27) Diffusa nel sottobosco della Selva; comune. Viola reichenbachiana Jordan ex Boreau - H scap/Eurosib. (Tav. 28) Presente nel sottobosco della Selva; comune. CISTACEAE Cistus creticus L. subsp. eriocephalus (Viv.) Greuter & Burdet - NP/W-Stenomedit. Nel mantello xerofilo a monte della Selva; rara. CUCURBITACEAE Bryonia dioica Jacq. - G rhiz/Eurimedit. Nella Selva e lungo il fosso; poco comune. ONAGRACEAE Epilobium hirsutum L. - H scap/Paleotemp. Lungo il Fosso della Selva e nella zona della confluenza; rara. Epilobium tetragonum L. s.l. (F.W. Schultz) Nyman - H scap/Paleotemp. Lungo il Fosso della Selva e nella zona della confluenza; poco comune. 19 Quaderno 01 NEW - 20 sett 03 9-11-2003 10:31 Pagina 20 CORNACEAE Cornus mas L. - P caesp/S-E-Europ.-Pontico Localizzata nella cerreta; rara. Cornus sanguinea L. subsp. hungarica (Kàrpàti) Soò - P caesp/Anfiadriatica (Tav. 29) Diffusa nelle formazioni di mantello, sporadicamente all’interno della Selva e lungo il fosso; comune. ARALIACEAE Hedera helix L. subsp. helix - P lian/Eurimedit. Nel territorio indagato; comune. UMBELLIFERAE Ammi majus L. - T scap/Eurimedit. Negli ambienti ruderali al margine dell’area indagata; poco comune. Anthriscus sylvestris (L.) Hoffm. - H scap/Paleotemp. Nelle formazioni di orlo igrofilo e negli ambienti ruderali; poco comune. Apium nodiflorum (L.) Lag. - H scap/Eurimedit. Nella zona di confluenza dei Fossi della Selva e del Vallone; rara. Chaerophyllum temulentum L. - T scap/Eurasiat. Negli ambienti ruderali, nelle formazioni di orlo al margine del bosco e lungo il fosso; comune. Daucus carota L. subsp. carota - H bienne/Paleotemp. Negli ambienti ruderali; comune. Oenanthe pimpinelloides L. - H scap/Medit.Atl. Negli ambienti ruderali, negli orli forestali al margine della Selva e lungo il fosso; comune. Pastinaca sativa L. subsp. urens (Req.) âelak - H bienn/Eurosib. Negli ambienti ruderali e nelle formazioni di orlo al margine del bosco e lungo il fosso; comune. Peucedanum verticillare (L.) Koch ex DC. - H scap/Orof. S-E-Europ. Nelle formazioni di orlo al margine inferiore della Selva; poco comune. Sanicula europaea L. - H scap/Paleotemp. Nel sottobosco della cerreta; poco comune. Tordylium apulum L. - T scap/Stenomedit. Negli ambienti ruderali e negli orli ai limiti della Selva; poco comune. Torilis arvensis (Hudson) Link subsp. arvensis - T scap/Subcosmop. Negli ambienti ruderali e nelle formazioni di orlo al margine dell’area indagata; comune. ERICACEAE Erica arborea L. subsp. arborea - P caesp/Stenomedit. (Tav. 30) Nella Selva è diffusa nel sottobosco della cerreta (Lonicero-Quercetum cerris subass. ericetosum arboreae), nella parte alta del percorso; poco comune. PRIMULACEAE 20 Anagallis arvensis L. subsp. arvensis - T rept/Eurimedit. Negli ambienti ruderali; poco comune. Cyclamen hederifolium Aiton - G bulb/N-Stenomedit. (Tav. 31) Diffusa nel sottobosco della Selva; comune. Cyclamen repandum Sm. subsp. repandum - G bulb/N-W-Stenomedit. (Tav. 32) Diffusa nel sottobosco della Selva; comune. Quaderno 01 NEW - 20 sett 03 9-11-2003 10:31 Pagina 21 I Quaderni della Selva Elenco Floristico Lysimachia nummularia L. - H scap/Europ.-Caucas. Nel saliceto alla confluenza tra i Fossi della Selva e del Vallone; rara. Primula acaulis (L. ) L. subsp. acaulis - H ros/Europ.-Caucas. (Tav. 33) Nella Selva; comune. OLEACEAE Fraxinus ornus L. - P scap/S-Europ.-Sudsib. (Tav. 34) Diffusa soprattutto nelle formazioni boschive a prevalenza di cerro (LoniceroQuercetum cerris) e di carpino nero (Asparago-Ostryetum carpinifoliae), ma presente anche nelle altre cenosi forestali; comune. Fraxinus oxycarpa Bieb. - P scap/S-Europ.-Sudsib. (Tav. 35) Specie dei boschi umidi e delle forre, nonchè dei boschi planiziali. Ad areale, Sud-Est Europeo, in Italia è specie rara, più frequente al centro e al sud e estremamente localizzata nelle coste ravennate e nelle sponde occidentali del Lago di Garda. Nelle Marche è stata recentemente segnalata per la pianura alluvionale del Fiume Potenza (Biondi et al., 2002) dove costituisce un piccolo bosco relitto. Nella Selva domina nel bosco igrofilo (Rubio-Fraxinetum oxycarpae) situato nella zona d’impluvio. Si rinviene inoltre nell’orno-ostrieto (Asparago-Ostryetum carpinifoliae subass. fraxinetosum oxycarpae) mentre un albero isolato della stessa specie è presente lungo il fosso della Selva; poco comune. Ligustrum vulgare L. - NP/Europ.-Caucas. Arbusto presente in esemplari isolati o in piccoli gruppi in tutta la Selva; comune. GENTIANACEAE Blackstonia perfoliata (L.) Hudson subsp. perfoliata - T scap/Eurimedit. Negli ambienti ruderali al margine della Selva; poco comune. Centaurium erythraea Rafn - H bienne/Paleotemp. Negli ambienti ruderali al margine della Selva e lungo i percorsi di accesso; poco comune. RUBIACEAE Galium album Miller subsp. album - H scap/Eurasiat. Nelle formazioni di orlo nella parte basale della Selva in prossimità del sentiero di accesso; comune. Galium aparine L. - T scap/Eurasiat. Nel territorio indagato; poco comune. Rubia peregrina L. subsp. longifolia (Poiret) Bolos - P lian/Stenomedit. (Tav. 36) Nella Selva; comune. Sherardia arvensis L. - T scap/Eurimedit. Negli ambienti ruderali; comune. CONVOLVULACEAE Calystegia sylvatica (Kit.) Griseb. - H Scand/S-E-Europ. Negli ambienti ruderali e nelle formazioni boschive; poco comune. Convolvulus arvensis L. subsp. arvensis - G rhiz/Paleotemp. Negli ambienti ruderali; comune. BORAGINACEAE Lithospermum purpurocaeruleum L. [=Buglossoides purpurocaerulea (L.) Johnston] H scap/Pontica (Tav. 37) Nell’orlo di vegetazione forestale in prossimità del sentiero di accesso alla Selva e sporadicamente all’interno; comune. 21 Quaderno 01 NEW - 20 sett 03 9-11-2003 10:31 Pagina 22 Myosotis arvensis Hill subsp. arvensis - T scap/Europ.-Caucas. Nelle formazioni di orlo e negli ambienti ruderali al margine della Selva e in prossimità del sentiero di accesso; poco comune. Symphytum bulbosum C. Schimper - G rhiz/S-E-Europ. In tutto il territorio indagato, frequente nel sottobosco del noccioleto, del frassineto e del saliceto; comune. Symphytum tuberosum L. subsp. angustifolium (A. Kerner) Nyman - G rhiz/S-E-Europ. Nella cerreta e nel frassineto; comune. VERBENACEAE Verbena officinalis L. - H scap/Paleotemp. Negli ambienti ruderali al margine della Selva; poco comune. LABIATAE 22 Ajuga reptans L. - H rept/Europ.-Caucas. Negli ambienti ruderali, nell’orlo di vegetazione al limite inferiore della Selva, nei boschi a prevalenza di nocciolo, di cerro e lungo il fosso; comune. Ballota nigra L. subsp. foetida (Vis.) Hayek - H scap/Submedit.-Subatl. Negli ambienti ruderali, nell’orlo di vegetazione al limite inferiore della Selva e lungo il fosso; comune. Glechoma hirsuta Waldst. & Kit. - H rept/S-E-Europ. Nel saliceto alla confluenza tra il Fosso della Selva e il Fosso del Vallone; poco comune. Lamium maculatum L. - H scap/Eurimedit. Sporadicamente nel bosco della Selva e nelle formazioni di orlo igrofilo; poco comune. Melissa romana Miller - H scap/Stenomedit. Negli ambienti ruderali e negli orli di vegetazione al margine della Selva e lungo il fosso; poco comune. Melittis melissophyllum L. subsp. melissophyllum - H scap/Centro-Europ. Nel sottobosco della cerreta e dell’orno-ostrieto; poco comune. Mentha microphylla Koch - H scap/Eurimedit. Negli ambienti ruderali al margine della Selva; poco comune. Mentha suaveolens Ehrh. subsp. suaveolens - H scap/Eurimedit. Negli ambienti ruderali e nelle formazioni di orlo igrofilo lungo il Fosso della Selva; poco comune. Origanum vulgare L. subsp. vulgare - H scap/Eurasiat. Negli ambienti ruderali e negli orli di vegetazione; comune. Prunella laciniata (L.) L. - H scap/Eurimedit. Negli ambienti ruderali, al margine del bosco e lungo il fosso; comune. Prunella vulgaris L. subsp. vulgaris - H scap/Circumbor. Negli ambienti ruderali al margine del bosco e lungo il fosso; comune. Satureja calamintha (L.) Scheele [=Calamintha nepeta (L.) Savi subsp. glandulosa (Req.) P. W. Ball] - H scap/Orof. S-Europ. Negli ambienti ruderali, negli orli di vegetazione e lungo il fosso; comune. Satureja vulgaris (L.) Fritsch subsp. vulgaris [=Clinopodium vulgare L. subsp. vulgare] - H scap/Circumbor. Negli ambienti ruderali, nelle formazioni di orlo al margine del bosco; poco comune. Stachys officinalis (L.) Trevisan subsp. officinalis - H scap/Europ.-Caucas. Sporadica nel sottobosco della cerreta e dell’orno-ostrieto, più frequente negli orli e Quaderno 01 NEW - 20 sett 03 9-11-2003 10:31 Pagina 23 I Quaderni della Selva Elenco Floristico negli ambienti ruderali al margine della Selva. Stachys recta L. subsp. recta - H scap/N-Medit.-Mont. Negli ambienti ruderali; comune. Stachys sylvatica L. - H scap/Eurosib. Negli ambienti ruderali umidi e negli orli mesofili e igrofili; comune. OROBANCHACEAE Orobanche hederae Duby - T par/Eurimedit. Nel sottobosco parassita su edera; poco comune. Orobanche picridis F.W. Schultz ex Koch - T scap/Europ.-W-Asiat. Negli ambienti ruderali al margine della Selva, parassita su Picris echioides; rara. SCROPHULARIACEAE Bellardia trixago (L.) All. - T scap/Eurimedit. Negli ambienti ruderali al margine della Selva; poco comune. Linaria vulgaris Miller - H scap/Eurasiat. Negli ambienti ruderali; comune. Verbascum blattaria L. - H bienne/Paleotemp. Negli ambienti ruderali, poco comune. Verbascum sinuatum L. - H bienne/Eurimedit. Negli ambienti ruderali; poco comune. Verbascum thapsus L. - H bienne/Europ.-Caucas. Negli ambienti ruderali e lungo il Fosso della Selva; poco comune. Veronica hederifolia L. subsp. hederifolia - T scap/Eurasiat. Negli ambienti ruderali; comune. Veronica persica Poiret - T scap/Subcosmop. Negli ambienti ruderali; comune. PLANTAGINACEAE Plantago lanceolata L. - H ros/Eurasiat. Negli ambienti ruderali; comune. Plantago major L. subsp. major - H ros/Eurasiat. Negli ambienti ruderali; comune. CAPRIFOLIACEAE Lonicera caprifolium L. - P lian/S-Europ.-Sudsib. Nel sottobosco della Selva; poco comune. Lonicera etrusca G. Santi - P lian/Eurimedit. In tutto il territorio indagato; poco comune. Lonicera xylosteum L. - P caesp/Europ.-Caucas. Nel sottobosco della Selva; comune. Sambucus nigra L. - P caesp/Europ.-Caucas. Lungo il fosso e sporadicamente nella Selva; comune. Viburnum tinus L. subsp. tinus - P caesp/Stenomedit. (Tav. 38) Nel bosco a prevalenza di carpino nero; poco comune. DIPSACACEAE Dipsacus fullonum L. - H bienne/Eurimedit. Negli ambienti ruderali al margine della Selva; poco comune. Scabiosa uniseta Savi - T scap/Eurasiat. 23 Quaderno 01 NEW - 20 sett 03 9-11-2003 10:31 Pagina 24 Negli orli di vegetazione e negli ambienti ruderali al margine della Selva; poco comune. Sixalix atropurpurea (L.) Greuter & Burdet subsp. maritima (L.) Greuter & Burdet [= Scabiosa maritima L. - H bienne/Stenomedit. Negli ambienti ruderali al margine della Selva; poco comune. CAMPANULACEAE Campanula trachelium L. subsp. trachelium - H scap/Paleotemp. Nel sottobosco della Selva, più frequente nell’orno-ostrieto; comune. COMPOSITAE 24 Anthemis cotula L. - T scap/Eurimedit. Negli ambienti ruderali; comune. Arctium minus Bernh. - H bienne/Eurimedit. Negli ambienti ruderali umidi ai confini della Selva e lungo il fosso; poco comune. Artemisia vulgaris L. - H scap/Circumbor. Negli ambienti ruderali e lungo il fosso; poco comune. Bellis perennis L. - H ros/Europ.-Caucas. Negli ambienti ruderali; comune. Bellis sylvestris Cyr. - H ros/Stenomedit. Negli ambienti ruderali; rara. Carduus pycnocephalus L. subsp. pycnocephalus - H bienn/Medit.-Turan. Negli ambienti ruderali, nei pascoli e lungo il fosso; poco comune. Centaurea nigrescens Willd. subsp. neapolitana - H scap/Endem. Negli ambienti ruderali e nelle formazioni di orlo; poco comune. Cirsium arvense (L.) Scop. - G rad/Eurasiat. Negli ambienti ruderali; poco comune. Conyza albida Willd. - T scap/Avv. Naturalizz. Negli ambienti ruderali; poco comune. Conyza bonariensis (L.) Cronq. - T scap/Avv. Naturalizz. Negli ambienti ruderali; poco comune. Crepis sancta (L.) Babcock - T scap/Eurimedit.-Turan. Negli ambienti ruderali; poco comune. Dittrichia viscosa (L.) W. Greuter subsp. viscosa - H scap/Eurimedit. [= Inula viscosa (L.) Aiton] Negli ambienti ruderali e nelle formazioni di orlo; poco comune. Eupatorium cannabinum L. subsp. cannabinum - H scap/Paleotemp. Negli ambienti ruderali, negli orli nitrofili e igrofili; comune. Hieracium murorum L. - H scap/Paleotemp. Nel sottobosco; poco comune. Inula conyza DC. - H bienn/Europ.-Caucas. Nelle formazioni di orlo e di mantello, sporadica nel sottobosco della cerreta; poco comune. Inula salicina L. subsp. salicina - H scap/Europ.-Caucas. Localizzata lungo il sentiero nella zona di transizione tra la cerreta e il frassineto; poco comune. Leucanthemum vulgare Lam. var. vulgare - H scap/Eurosib. Negli ambienti ruderali e nelle formazioni di orlo; poco comune. Pallenis spinosa (L.) Cass. subsp. spinosa - T scap/Eurimedit. Negli ambienti ruderali; poco comune. Quaderno 01 NEW - 20 sett 03 9-11-2003 10:31 Pagina 25 I Quaderni della Selva Elenco Floristico Picris echioides L. - T scap/Eurimedit. Negli ambienti ruderali e negli orli di vegetazione; comune. Picris hieracioides L. subsp. hieracioides - H scap/Eurosib. Negli ambienti ruderali e negli orli di vegetazione; comune. Pulicaria dysenterica (L.) Bernh. - H scap/Eurimedit. Negli ambienti ruderali, nelle formazioni di orlo al margine del bosco e lungo il fosso; comune. Serratula tinctoria L. subsp. tinctoria - H scap/Eurosib. Nel sottobosco della cerreta e al margine della Selva; poco comune. Solidago virgaurea L. subsp. virgaurea - H scap/Circumbor. Nella Selva; comune. Sonchus asper (L.) Hill subsp. asper - T scap/Eurasiat. Negli ambienti ruderali; comune. Sonchus oleraceus L. - T scap/Eurasiat. Negli ambienti ruderali; comune. Tussilago farfara L. - G rhiz/Paleotemp. Negli ambienti ruderali, al limite inferiore della Selva; poco comune. MONOCOTYLEDONES COLCHICACEAE Colchicum lusitanum Brot. - G bulb/W-Medit.Mont. Nella cerrata; rara. LILIACEAE Lilium bulbiferum L. subsp. croceum (Chaix) Baker - G bulb/Orof. C-Europ. Nel sottobosco della cerreta; poco comune. HYACINTHACEAE Leopoldia comosa (L.) Parl. - G bulb/Eurimedit. Negli ambienti ruderali al margine della Selva e nelle formazioni di orlo; poco comune. Bellevalia romana (L.) Reichenb. - G bulb/Eurimedit. Negli ambienti ruderali, e negli orli di vegetazione; poco comune. Ornithogalum sphaerocarpum Kerner - G bulb/S-E-Europ. (Tav. 39) Nel sottobosco della cerreta; rara. ALLIACEAE Allium neapolitanum Cyr. - G bulb/Stenomedit. Negli ambienti ruderali al margine della Selva e nelle formazioni di orlo; poco comune. Allium roseum L. - G bulb/Stenomedit. Negli ambienti ruderali al margine della Selva e nelle formazioni di orlo; poco comune. ASPARAGACEAE Asparagus acutifolius L. - NP/Stenomedit. Diffusa nel sottobosco della Selva, prevalentemente nell’orno-ostrieto; comune. RUSCACEAE Ruscus aculeatus L. - G rhiz/Eurimedit. (Tav. 40) Nel sottobosco particolarmente abbondante nella cerreta; comune. SMILACACEAE Smilax aspera L. - NP/Subtrop. (Tav. 41) 25 Quaderno 01 NEW - 20 sett 03 9-11-2003 10:31 Pagina 26 Nel sottobosco; comune. DIOSCOREACEAE Tamus communis L. - G rad/Eurimedit. In tutto il territorio indagato; comune. IRIDACEAE Gladiolus italicus Miller - G bulb/Eurimedit. Negli ambienti ruderali al margine della Selva; poco comune. Iris foetidissima L. - G rhiz/Eurimedit. Nel sottobosco del frassineto e della cerreta; poco comune. JUNCACEAE Juncus articulatus L. - G rhiz/Circumbor. Alla confluenza dei Fossi della Selva e del Vallone, poco comune. Luzula forsteri (Sm.) DC. - H caesp/Eurimedit. Nel sottobosco della cerreta; poco comune. GRAMINEAE 26 Arundo donax L. - G rhiz/Subcosmop. Lungo il Fosso della Selva e nella zona di confluenza con il Fosso del Vallone; comune. Arundo plinii Turra - G rhiz/Stenomedit. Negli ambienti ruderali al margine superiore della Selva; rara. Agrostis stolonifera L. - H rept/Circumbor. Negli ambienti ruderali al margine del bosco; poco comune. Alopecurus myosuroides Hudson - T scap/Subcosmop. Negli ambienti ruderali; poco comune. Avena barbata Pott ex Link - T scap/Eurimedit.-W-Asiat. Negli ambienti ruderali; comune. Avena sterilis L. subsp. sterilis - T scap/Eurasiat. Negli ambienti ruderali; comune. Brachypodium rupestre (Host) Roemer & Schultes - H caesp/N-Eurimedit.-Subatlant. Negli ambienti ruderali e negli orli di vegetazione; poco comune. Brachypodium sylvaticum (Hudson) P. Beauv. - H caesp/Paleotemp. Nel sottobosco della Selva, nelle formazioni di orlo mesofilo e di mantello; comune. Bromus diandrus Roth - T scap/Eurimedit. Negli ambienti ruderali e negli orli di vegetazione al margine della Selva e lungo il fosso; comune. Bromus hordeaceus L. subsp. hordeaceus - T scap /Subcosmop. Negli ambienti ruderali; comune. Bromus ramosus Hudson - H caesp/Eurasiat. Nel sottobosco, più frequente nella cerreta; poco comune. Bromus sterilis L. - T scap/Europ.-W-Asiat. Negli ambienti ruderali e negli orli di vegetazione al margine della Selva e lungo il fosso; poco comune. Catapodium rigidum (L.) C.E. Hubbard ex Dony subsp. rigidum - T scap/Eurimedit. Negli ambienti ruderali; comune. Cynodon dactylon (L.) Pers. - G rhiz/Cosmop. Negli ambienti ruderali; comune. Dactylis glomerata L. subsp. glomerata - H caesp/Eurasiat. Quaderno 01 NEW - 20 sett 03 9-11-2003 10:31 Pagina 27 I Quaderni della Selva Elenco Floristico Negli ambienti ruderali; comune. Elymus repens (L.) Gould subsp. repens [=Agropyron repens (L.) Beauv.] - G rhiz/Circumbor. Negli ambienti ruderali, al margine del bosco e lungo il fosso; comune. Festuca heterophylla Lam. - H caesp/Europ. Nel sottobosco, prevalentemente nella cerreta; poco comune. Glyceria notata Chevall. [=G. plicata (Fries) Fries] - G rhiz/Europ. C-Asiat. Nella zona di confluenza tra i Fossi della Selva e del Vallone; rara. Holcus lanatus L. - H caesp/Circumbor. Negli ambienti ruderali al margine del bosco; poco comune. Hordeum murinum L. subsp. leporinum (Link) Arcangeli - T scap/Paleotemp. Negli ambienti ruderali, al margine del bosco e lungo il fosso; comune. Milium effusum L. subsp. effusum - G rhiz/Circumbor. La specie ad areale circumboreale, si localizza in boschi, cespuglieti e radure, su suoli freschi e ricchi di elementi nutritivi. In Italia è presente nei boschi di latifoglie (querceti o faggete) dal nord al sud della penisola tranne che in Sardegna. Nella Selva si rinviene nella cerreta con qualche esemplare sporadico. L’entità è prevalentemente diffusa nelle aree più interne della regione, la stazione nella Selva di Gallignano è l’unica nota per la zona costiera; rara. Phalaris brachystachys Link - T scap/Stenomedit. Negli ambienti ruderali; poco comune. Phalaris minor Retz. - T scap/Medit. Negli ambienti ruderali al margine della Selva; poco comune. Phalaris paradoxa L. - T scap/Stenomedit. Negli ambienti ruderali; poco comune. Phragmites australis (Cav.) Trin. ex Steudel - G rhiz/Subcosmop. Comune lungo il Fosso della Selva e nella zona di confluenza. Poa annua L. - T caesp/Cosmop. Negli ambienti ruderali; comune. Poa trivialis L. subsp. sylvicola (Guss.) H. Lindb. - H caesp/Eurimedit. Frequente nella Selva e nella vegetazione ripariale. Sorghum halepense (L.) Pers. - G rhiz/Termocosmop. Negli ambienti ruderali, al margine del bosco e lungo il fosso; comune. ARACEAE Arum italicum Miller subsp. italicum - G rhiz/Stenomedit. (Tav. 42) Diffusa in tutto il territorio indagato, prevalentemente negli orli igrofili. CYPERACEAE Carex digitata L. - H caesp/Eurasiat. Nel sottobosco dell’orno-ostrieto; poco comune. Carex flacca Schreber - G rhiz/Europ. Negli orli di vegetazione e negli ambienti ruderali; poco comune. Carex olbiensis Jordan - H caesp/W-Stenomedit. È diffusa nelle formazioni forestali delle regioni mediterranee dal nord-est della Spagna fino alla ex Jugoslavia; ha areale steno-mediterraneo occidentale. In Italia la specie si rinviene prevalentemente nel versante tirrenico, mentre è rara in quello adriatico, le uniche stazioni segnalate riguardano le Marche e il Veneto (Pignatti 1982). Nelle Marche è localizzata nel pesarese, nella Selva di Castelfidardo, nei dintorni di Filottrano 27 Quaderno 01 NEW - 20 sett 03 9-11-2003 10:31 Pagina 28 e Urbisaglia (Brilli-Cattarini, 1965), e nella Selva dell’Abbadia di Fiastra (Taffetani, 1990). Nella Selva è stata rinvenuta in un’unica stazione nella cerreta. Carex pendula Hudson - He/Eurasiat. (Tav. 43) Localizzata nel frassineto alla base dell’impluvio e lungo il fosso, dove si hanno dei densi popolamenti soprattutto nel saliceto alla confluenza del Fosso della Selva con il Fosso del Vallone; poco comune. ORCHIDACEAE Cephalanthera damasonium (Miller) Druce - G rhiz/Eurimedit. Nel sottobosco dell’orno-ostrieto; poco comune. Cephalanthera longifolia (Hudson) Fritsch - G rhiz/Eurasiat. Nel sottobosco dell’orno-ostrieto; poco comune. Orchis purpurea Hudson - G bulb/Eurasiat. (Tav. 44) Negli ambienti ruderali, negli orli di vegetazione e sporadicamente nel bosco a prevalenza di carpino nero; poco comune. 28 Quaderno 01 NEW - 20 sett 03 9-11-2003 10:31 Pagina 29 I Quaderni della Selva Conclusioni L’analisi dello spettro biologico (Fig. 2) mostra l’alta percentuale delle fanerofite Spettro (18.59%), nanofanerofite (4.46%) e geofite (14.87%) dovute alla notevole diversità biologico di ambienti boschivi che caratterizzano la Selva di Gallignano e l’area indagata. L’elevato valore percentuale raggiunto dalle emicriptofite (37.92%) è legato all’inserimento nell’analisi condotta, delle formazioni di orlo forestale e ruderale. Rilevanti sono anche le terofite (22.68%) derivanti per lo più dalla vicinanza dei terreni coltivati. Per la realizzazione dello spettro corolologico sono stati considerati gli elementi Spettro indicati da Pignatti (1982), raggruppati in categorie fitogeografiche più ampie. corologico Nell’eseguire tale operazione sono state messe in evidenza le categorie che forniscono informazioni di carattere fitogeografico ed ecologico. Dall’analisi dello spettro (Fig. 3) emerge che la flora presenta un contingente di elementi mediterranei pari al 34.94% (eurimediterranei 26.02% e stenomediterranei 8.92%) correlabile alla condizione biogeografica del luogo. Seguono le eurasiatiche (16.36%) che unitamente alle europeo-caucasiche (11.15%) evidenziano il collegamento con la flora orientale. Questo legame è ben evidenziato nello schema biogeografico europeo che vede i territori dell’Italia peninsulare, padanici ed appenninici indicati come subprovince della provincia appennino-balcanica (RivasMartinez et al., 2001). Consistente è anche il contingente delle specie europee (9.29%) che concorrono a differenziare ulteriormente la flora locale. Le specie ad ampia distribuzione (13.38%), sono legate agli ambienti ruderali presenti al margine della Selva; significativo è il contingente delle paleotemperate (10.78%), che si è ritenuto opportuno separare dalle specie cosmopolite e circumboreali in quanto sottolineano ulteriormente l’impronta temperata dell’area. Fig. 2 Spettro biologico Fig. 3 Spettro corologico 29 Quaderno 01 NEW - 20 sett 03 9-11-2003 10:31 Pagina 30 Considerazioni Nel complesso, la presente flora risulta costituita da 279 entità suddivise in 70 conclusive famiglie e 196 generi. Le famiglie maggiormente rappresentate sono le Graminaceae (19), le Compositae (19), le Leguminosae (17), le Labiatae (11), le Umbelliferae (11), le Rosacae (11) e le Cruciferae (8). Tra le specie rare per la regione Marche, rinvenute nell’area indagata, si possono elencare: Malus florentina, Iris foetidissima, Fraxinus oxycarpa, Quercus crenata e Carex olbiensis, che conferiscono a questo luogo, unitamente alla ricchezza floristica che lo caratterizza, un valore considerevole in biodiversità vegetale. La Selva di Gallignano ha un’estensione più limitata rispetto ai boschi relitti presenti nel territorio regionale quali la Selva dell’Abbadia di Fiastra e la Selva di Castelfidardo, quindi il numero delle entità censite è considerevolmente inferiore, tuttavia dal confronto degli spettri biologici (Tab. 1) emerge una consistente somiglianza nei valori relativi delle singole categorie ad eccezione per le percentuali di fanerofite, nanofanerofite (P + NP) e di terofite. Le fanerofite e le nanofanerofite nel loro insieme presentano una percentuale considerevolmente più elevata nella Selva di Gallignano rispetto alle selve dell’Abbadia di Fiastra e di Castelfidardo, testimoniando la maggiore biodiversità forestale, e la buona conservazione della struttura boschiva. La percentuale di terofite nella Selva di Gallignano è inferiore rispetto alle altre due selve, indice di un ambiente ben conservato dato che le specie appartenenti a questa categoria sono solitamente diffuse negli ambienti ruderali. Forme biologiche, % Selva dell’Abbadia di Fiastra Selva di Castelfidardo Selva di Gallignano P + NP Ch 10.73 2.34 12.97 2.84 23.05 1.12 H G T I He 42.09 13.02 31.50 0.14 0 36.59 16.52 30.19 0.89 0 37.92 14.87 22.68 0 0.37 Tab. 1 – Prospetto delle categorie biologiche relative a tre selve relitte presenti nel settore collinare subcostiero delle Marche Ringraziamenti: Gli autori desiderano ringraziare la prof. Oriana Silvestroni, docente dell’Università Politecnica delle Marche, per la determinazione dei campioni del genere Vitis e il dott. Leonardo Gubellini, direttore del Centro Ricerche Floristiche Marche, per la revisione nomenclaturale dell’elenco floristico. 30 Indirizzo degli autori: Dipartimento di Scienze Ambientali e delle Produzioni Vegetali via Salvador Allende - 60131 Ancona Quaderno 01 NEW - 20 sett 03 9-11-2003 10:31 Pagina 31 I Quaderni della Selva BALLELLI S., BIONDI E., BRILLI-CATTARINI A.J.B., CORTINI PEDROTTI C., FRANCALANCIA C., ORSOMANDO E., PEDROTTI F., 1981. Schede delle aree floristiche delle Marche. Regione Marche. Ancona. BALLELLI S., LUCARINI D., ORSOMANDO E., 2001. Flora vascolare della Selva di Castelfidardo e del territorio circostante. Area della battaglia di Castelfidardo (Marche). Castelfidardo pp. 1-109. BIONDI E., ALLEGREZZA M., TAFFETANI F., 1990. Carta della vegetazione del bacino di Gubbio. Webbia 44 (2): 197-216. BIONDI E., ALLEGREZZA M., TAFFETANI F., GIUSTINI A., 1988. La vegetazione del territorio della Comunità Montana Alto Chiascio. In “Sistemi agricoli marginali. Lo scenario della Comunità Montana Alto Chiascio.” C.N.R.-Progetto finalizzati IPRA: 259-280, Perugia. BIONDI E., CASAVECCHIA S RADETIC Z., 2002. La vegetazione dei “guazzi” e il paesaggio vegetale della pianura alluvionale del tratto terminale del Fiume Musone (Italia Centrale). Fitosociologia 39 (1): 45-70. BIONDI E., GIGANTE D., PIGNATTELLI S. & VENANZONI R., 2001. I boschi a Quercus frainetto Ten. presenti nei territori centro-meridionali della penisola italiana. Fitosociologia 38(2): 97-111. BIONDI E., GIGANTE D., PIGNATTELLI S. & VENANZONI R., 2002. I boschi del piano collinare della Provincia di Terni. Fitosociologia 39(1): 135-160. BRILLI-CATTARINI A.J.B., 1965. Su alcune Carex nuove per le Marche o per il versante Adriatico della penisola italiana. Giorn. Bot. Ital. 72: 189-205. 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Conclusioni Riferimenti bibliografici 31 Quaderno 01 NEW - 20 sett 03 9-11-2003 10:31 Pagina 32 Quaderno 01 NEW - 20 sett 03 9-11-2003 10:31 Pagina 33 Tavole realizzate su campioni freschi provenienti dalla Selva e ritratti dal vero da Massimiliano Morbidoni Quaderno 01 NEW - 20 sett 03 34 9-11-2003 10:31 Pagina 34 Quaderno 01 NEW - 20 sett 03 9-11-2003 10:31 Pagina 35 I Quaderni della Selva Tavole 35 Quaderno 01 NEW - 20 sett 03 36 9-11-2003 10:31 Pagina 36 Quaderno 01 NEW - 20 sett 03 9-11-2003 10:31 Pagina 37 I Quaderni della Selva Tavole 37 Quaderno 01 NEW - 20 sett 03 38 9-11-2003 10:31 Pagina 38 Quaderno 01 NEW - 20 sett 03 9-11-2003 10:31 Pagina 39 I Quaderni della Selva Tavole 39 Quaderno 01 NEW - 20 sett 03 40 9-11-2003 10:31 Pagina 40 Quaderno 01 NEW - 20 sett 03 9-11-2003 10:31 Pagina 41 I Quaderni della Selva Tavole 41 Quaderno 01 NEW - 20 sett 03 42 9-11-2003 10:31 Pagina 42 Quaderno 01 NEW - 20 sett 03 9-11-2003 10:31 Pagina 43 I Quaderni della Selva Tavole 43 Quaderno 01 NEW - 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20 sett 03 9-11-2003 10:33 Pagina 79 I Quaderni della Selva JUNCACEAE 26 Juncus 26 Juniperus 12 L LABIATAE 22 Lamium 22 Lathyrus 17 LAURACEAE 15 Laurus 15 LEGUMINOSAE 17 Leopoldia 25 Leucanthemum 24 Ligustrum 21 LILIACEAE 25 Lilium 25 LINACEAE 18 Linaria 23 Linum 18 Lithospermum 21 Lonicera 23 Lotus 17 Luzula 26 Lysimachia 21 M Malus 16 Malva 19 MALVACEAE 19 Medicago 17 Melilotus 18 Melissa 22 Melittis 22 Mentha 22 Mercurialis 19 Milium 27 MORACEAE 14 Morus 14 Myosotis 22 O Oenanthe 20 OLEACEAE 21 ONAGRACEAE 19 ORCHIDACEAE 28 Orchis 28 Origanum 22 Ornithogalum 25 OROBANCHACEAE 23 Orobanche 23 Ostrya 13 Osyris 14 P Pallenis 24 PAPAVERACEAE 15 Parietaria 14 Pastinaca 20 Persicaria 14 Peucedanum 20 Phalaris 27 Phragmites 27 Picris 25 PINACEAE 12 Pinus 12 PLANTAGINACEAE 23 Plantago 23 Poa 27 POLYGONACEAE 14 Polygonum 14 POLYPODIACEAE 12 Polypodium 12 Polystichum 12 Populus 12 Potentilla 16 PRIMULACEAE 20 Prunella 22 Prunus 16 Pteridium 12 Pulicaria 25 Q Quercus 13 R RANUNCULACEAE 14 Ranunculus 15 Raphanus 16 Rapistrum 16 Robinia 18 Rosa 16 ROSACEAE 16 Rubia 21 RUBIACEAE 21 Rubus 17 Rumex 14 RUSCACEAE 25 Ruscus 25 S SALICACEAE 12 Salix 12 Indice Sambucus 23 Sanguisorba 17 Sanicula 20 SANTALACEAE 14 Satureja 22 Scabiosa 23 Scorpiurus 18 SCROPHULARIACEAE 23 Securigera 18 Serratula 25 Sherardia 21 Silene 14 SIMAROUBACEAE 19 Sixalix 24 SMILACACEAE 25 Smilax 25 Solidago 25 Sonchus 25 Sorbus 17 Sorghum 27 Spartium 18 Stachys 22 Stellaria 14 Symphytum 22 T Tamus 26 Thalictrum 15 Tordylium 20 Torilis 20 Trifolium 18 Tussilago 25 U ULMACEAE 13 Ulmus 14 UMBELLIFERAE 20 Urtica 14 URTICACEAE 14 V Verbascum 23 Verbena 22 VERBENACEAE 22 Veronica 23 Viburnum 23 Vicia 18 Viola 19 VIOLACEAE 19 VITACEAE 19 Vitis 19 79 Quaderno 01 NEW - 20 sett 03 Indice delle tavole 80 9-11-2003 10:33 Pagina 80 Acer campestre subsp. campestre 57 Acer obtusatum subsp. obtusatum 58 Arum italicum subsp. italicum 75 Euonymus europaeus 59 Carex pendula 76 Carpinus betulus 37 Castanea sativa 40 Cornus sanguinea subsp. hungarica 62 Corylus avellana 38 Crataegus laevigata subsp. laevigata 47 Crataegus monogyna subsp. monogyna 48 Cyclamen hederifolium 64 Cyclamen repandum subsp. repandum 65 Hepatica nobilis 45 Hippocrepis emerus subsp. emeroides 54 Erica arborea ssp. arborea 63 Populus canescens 35 Primula acaulis subsp. Fraxinus ornus 67 Fraxinus oxycarpa 68 Genista tinctoria subsp. tinctoria 53 Lathyrus venetus 55 Lithospermum purpurocaeruleum 70 Malus florentina 49 Orchis purpurea 77 Ornithogalum sphaerocarpum 72 Ostrya carpinifolia 39 Polypodium interjectum 34 acaulis 66 Prunus spinosa 50 Quercus cerris 41 Quercus crenata 42 Quercus virgiliana 43 Ranunculus repens 46 Rubia peregrina subsp. longifolia 69 Ruscus aculeatus 73 Salix alba subsp. alba 36 Smilax aspera 74 Sorbus domestica 51 Sorbus torminalis 52 Spartium junceum 56 Ulmus minor 44 Viburnum tinus 71 Viola alba subsp. dehnhardtii 60 Viola reichenbachiana 61 Quaderno 01 NEW - 20 sett 03 9-11-2003 10:33 Pagina 81 I Quaderni della Selva Indice 81 Quaderno 01 NEW - 20 sett 03 9-11-2003 Finito di stampare nel mese di........... 10:33 Pagina 82