Approccio alla poesia
Per un’educazione alla poesia attraverso l’uso del computer e
della lavagna digitale in classe
Prof.ssa Eluisia Polignano
Corso di formazione INDIRE DIGI SCUOLA
“L'assiuolo”
G. Pascoli
Dov'era la luna? ché il cielo
notava in un'alba di perla,
ed ergersi il mandorlo e il melo
parevano a meglio vederla.
Venivano soffi di lampi
da un nero di nubi laggiù;
veniva una voce dai campi:
chiù
Le stelle lucevano rare
tra mezzo alla nebbia di latte:
sentivo il cullare del mare,
sentivo un fru fru tra le fratte;
sentivo nel cuore un sussulto,
com'eco d'un grido che fu.
Sonava lontano il singulto:
chiù...
Su tutte le lucide vette
tremava un sospiro di vento:
squassavano le cavallette
finissimi sistri d'argento
(tintinni a invisibili porte
che forse non s'aprono più...);
e c'era quel pianto di morte... chiù...
Come conchiglia madreperlacea
Come fulmini globulari (Ball Lightning)
Come in “Cipressi” di Van Gogh
Come “Danza di fanciulle” di Degas
Come corde d’argento di un violino di Stradivari
“Alla Sera" U. Foscolo
Forse perchè della fatal quiete
tu sei l'imago a me sì cara vieni,
o sera! E quando ti corteggian liete
le nubi estive e i zeffiri sereni,
e quando dal nevoso aere inquiete
tenebre e lunghe all'universo meni
sempre scendi invocata, e le secrete
vie del mio cor soavemente tieni.
Vagar mi fai co' i miei pensier su l'orme
che vanno al nulla eterno; e intanto fugge
questo reo tempo, e van con lui le torme
delle cure onde meco egli si strugge;
e mentre io guardo la tua pace, dorme
quello spirto guerrier ch'entro mi rugge.
Fatal quiete
mi fa pensare a:
“… ma sedendo e mirando interminati spazi
di là da quella e sovrumani silenzi…”
dall’Infinito di G. Leopardi
Nubi estive
mi fa pensare a:
“dicono che i giorni di pioggia sono i più
brutti… ma non è vero, sono gli unici che ti
permettono di camminare a testa alta anche
se stai piangendo…”
J. Morrison
Zeffiri sereni
ci riporta al dipinto “Ragazza con l’ombrello”
di Renoir
Nevoso aere
mi fa pensare ad un
paesaggio nevoso
Inquiete tenebre
da “Amleto” atto III scena I
“essere, o non essere… questo mi chiedo: se sia
più degno soffrire nell’intimo cuore…”
di W. Shakespeare
Secrete vie del mio cor
mi fa pensare a
“If you believe” di Sasha
Nulla eterno
mi fa pensare alle lancette del tempo… nel
dipinto “eternità” di J. Cacciatori
Torme delle cure
mi fa pensare agli affanni del poeta
Spirto guerrier
mi fa pensare ad Ettore e ad Ulisse di
Omero ad Orlando di L. Ariosto
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Allegato 2