APOSTOLATO UNIVERSALE Continuità e sviluppo Rivista trimestrale dell’Istituto S. Vincenzo Pallotti Anno XVII – n. 36/2015 I santi fondatori dei vari ordini religiosi adornano la Chiesa (S. Vincenzo Pallotti, Opere complete XIII, p. 198) APOSTOLATO UNIVERSALE ANNO XVII — n. 36/2015 INDICE □ Editoriale ................................................................................................. p. 2 □ STORIA ● L’osservanza delle regole nella vita religiosa, Carlo Maria Orlandi PSM ........................................................................ p. 3 □ PALLOTTI OGGI ● Consacrati per la missione. Intervista al Rettore Generale Jacob Nampudakam SAC ....................................................................... p. 7 ● Pensieri dal registro dei visitatori al Museo Pallotti (gennaio-dicembre 2014) ...................................................................... p. 12 □ STUDIO E FORMAZIONE ● La vita consacrata al tempo del Pallotti, Giancarlo Rocca SP ............... p. 18 □ BIBLIOGRAFIA PALLOTTINA ● Pubblicazioni e contributi (gennaio-marzo 2015) ................................ p. 26 □ ISTITUTO S. VINCENZO PALLOTTI ● Le attività dell’ISVP – Roma ................................................................. p. 38 © 2015 Casa Generalizia della Società dell’Apostolato Cattolico. La rivista “Apostolato Universale” è una pubblicazione trimestrale dell’Istituto S. Vincenzo Pallotti – Roma. Salvo l’accordo fatto con la direzione dell’Istituto S. Vincenzo Pallotti, tutti i diritti di traduzione e riproduzione del testo e delle immagini sono riservati. Fotografie: Archivio dell’ISVP-Roma. Redazione: Jan Kupka SAC e Serenella Morandotti. Piazza S. Vincenzo Pallotti 204 – 00186 Roma – tel. 06.68.19.46.9 - fax 06.687.68.27 – e-mail: [email protected] – per informazioni sull’Istituto si veda il sito internet: www.sac.info – fine della redazione: aprile 2015. 1 ‖ Apostolato Universale n. 36/2015 EDITORIALE Cari Amici di san Vincenzo Pallotti! I fondatori e le fondatrici dei vari istituti di vita consacrata sono un dono dello Spirito Santo alla Chiesa e al mondo. All’origine delle loro intuizioni carismatiche vi è sempre stato il desiderio di dare un’adeguata risposta ai bisogni sociali e spirituali del periodo in cui hanno vissuto. Esse diventano vive quando si guarda con gli occhi di Dio alle esigenze del nostro tempo. Perciò san Giovanni Paolo II esortava i consacrati: “Guardate al futuro, nel quale lo Spirito vi proietta per fare con voi ancora cose grandi” (Vita consecrata, n. 110). Nella sua lettera apostolica per l’inizio dell’Anno della vita consacrata del 21 novembre 2014, Papa Francesco invita tutti i consacrati e le consacrate a guardare il passato con gratitudine. Ogni comunità di vita consacrata ha una ricca storia. “Narrare la propria storia – scrive Papa Francesco – è rendere lode a Dio e ringraziarlo per tutti i suoi doni”. Nel ricordo della propria storia si mantengono vivi i doni di Dio e si rafforzano l’identità e il senso di appartenenza dei membri. In questo modo si può cogliere la scintilla ispiratrice, gli ideali, i progetti e i valori. Questo è anche l’obiettivo degli incontri di studio promossi dall’Istituto S. Vincenzo Pallotti nell’anno 2015 sul tema: “La vita consacrata nella visione del Pallotti”. Il numero 36/2015 della rivista “Apostolato Universale” è aperto dal testo inedito di Carlo M. Orlandi PSM (1820-1895) sull’osservanza delle regole nella vita consacrata secondo la mente di Vincenzo Pallotti. Questo pensiero viene approfondito nel testo della conferenza di Giancarlo Rocca SP, il quale – nel primo incontro di studio dell’anno 2015 – ha presentato la situazione della vita consacrata dopo la Rivoluzione francese. La parte dedicata all’attualità del messaggio di san Vincenzo Pallotti contiene l’intervista al Rettore Generale della Società dell’Apostolato Cattolico, Jacob Nampudakam SAC. Le sue risposte indicano i punti salienti che i seguaci del Pallotti dovranno cogliere per vivere in modo aggiornato la consacrazione pallottina. In questa parte sono riportate le annotazioni che nell’anno 2014 hanno lasciato i visitatori ai luoghi storici legati alla memoria di san Vincenzo Pallotti. Il numero è completato dalla rassegna bibliografica pallottina per il periodo gennaio-marzo 2015 e da brevi notizie sull’attività dell’Istituto S. Vincenzo Pallotti di Roma. L’Anno della vita consacrata sia per tutti un tempo di preghiera e di ringraziamento a Dio per il dono di san Vincenzo Pallotti e la sua eredità spirituale che è fonte di ispirazione per testimoniare con gioia le meraviglie del Signore nella nostra vita. Jan Kupka SAC 2 ‖ Apostolato Universale n. 36/2015 STORIA L’OSSERVANZA DELLE REGOLE NELLA VITA RELIGIOSA Carlo M. Orlandi PSM Riportiamo qui di seguito il testo tratto dalla trascrizione del manoscritto di Carlo M. Orlandi PSM intitolato “Vita del Servo di Dio Vincenzo Pallotti sacerdote romano, fondatore della Pia Società delle Missioni” (per la nota biografica di Carlo M. Orlandi ed il suo manoscritto, cfr. Apostolato Universale, anno XVI, n. 33/2014, pp. 4-5). Il testo contiene le riflessioni di C. M. Orlandi sull’osservanza delle regole della vita consacrata secondo la mente del fondatore Vincenzo Pallotti (sono indicate le pagine del testo dattiloscritto della trascrizione con la sigla “Pd” e numero di pagina). Carlo Maria Orlandi PSM, Vita del Servo di Dio Vincenzo Pallotti sacerdote romano, manoscritto, libro I, capitolo 40, fogli 2-3. (Pd 73) Desiderava sommamente che in tutti gli Ordini e Congregazione di religiosi e religiose si professasse vita comune perfetta, quale egli stabilì nella sua minima Congregazione facendone fare nella solenne consacrazione o professione una promessa solenne distinta da quella di povertà, sebbene poteva in questa essere inclusa. E ciò per tutti i 3 ‖ Apostolato Universale n. 36/2015 vantaggi spirituali e temporali che arreca la vita comune, cioè l’essere più distaccati dalle cose temporali. (Pd 74) Liberi da tante occasioni e pericoli e impegnati nell’attendere la propria santificazione ed altrui, la conservazione dell’uniformità, dell’ordine e della carità fraterna è più facile e sicuro realizzare il fine del proprio Istituto. Quindi è che dovendo consigliare giovani e ragazze ad entrare nella vita religiosa proponeva loro sempre quelle comunità religiose o Congregazioni di vita comune perfetta a preferenza delle altre. Scrivendo il 31 (gennaio) del 1845 al P. Angelo Vincenzo Modena, domenicano, cui raccomandava un giovane desideroso di vestire in qualità di laico l’abito di S. Domenico, aggiunse: “Ma mi piacerebbe che ciò fosse in uno dei conventi di vita comune perfetta”1. E ciò tanto più desiderava per i chierici. Nelle comunità religiose e nelle Pie Case o Conservatori non voleva i favoritismi che sono fonti di invidia e di disordine. Perciò alla Principessa Maria Luisa Orsini che voleva mettere nella Pia Casa in Borgo S. Agata una ragazza che aveva bisogno le si usassero particolari attenzioni, sebbene da lei pregato con grande convinzione, rispose il 26 febbraio 1848 sempre con fermezza che non si poteva ammetterla. “Rispondo al suo veneratissimo di oggi. Ammiro il suo zelo. Ho ardito inviare il biglietto per la notizia avuta di tutte le particolarità che sarebbe necessario usare verso la sua giovanetta, e che sono tali che portano il disordine nella nostra povera comunità: e siccome V. E. vuole l’ordine, così ama sapere se la sua domanda porterebbe disordine; perdoni la libertà che Ella mi permette, rispondo si. Dunque, prego V. E. che mi consigli se lecitamente posso permettere il disordine e di più il malcontento di più persone. Ma Ella mi dirà, dunque, cosa mi risolve: debbo dire che, come stanno le cose, se dicessi di portarla, sarebbe un si di rispetto ai suoi veneratissimi comandi, ma non un si di persuasione di fare bene”2. Trattandosi di monacande, come si disse, cercava Istituti osservanti; perciò al P. Vincenzo Michettoni scrisse il 7 maggio 1838: (Pd 75) “Circa la monacanda può esser necessario sapere precisamente la spesa – il luogo – e se v’è vita comune, perfetta e di poco parlatorio”3. 1 San Vincenzo Pallotti, Lettere, a cura di Bruno Bayer SAC, Curia Generalizia della Società dell’Apostolato Cattolico, Roma 1995-2010, voll. I-VIII (= OCL), qui OCL V, l. n. 1094, p. 17. 2 OCL VI, l. n. 1446, p. 198. 3 OCL II, l. n. 494, p. 264. 4 ‖ Apostolato Universale n. 36/2015 Zelava perché ognuno facesse gli offici e i compiti ricevuti dall’obbedienza con esattezza e con lo spirito di Dio, con costanza nelle contraddizioni e amando d’essere avvertito e diretto nel tempo stesso che lasciava la libertà per eseguire i doveri dell’officio imposto. Avendo uno dei suoi sacerdoti ricevuto qualche dispiacere nell’officio e carico impostogli se ne lamentò col Servo di Dio, e questi prudentemente disse: “Faccia ciò che Dio le ispira”. E quegli andato dove dimorava fuori della casa dello Spirito Santo per esser destinato forse a qualche opera di direzione o di altro sacro ministero, gli rimandò le carte a ciò che riguardava il detto incarico non volendo saperne altro. Quindi l’11 gennaio del 1836 il Servo di Dio gli scrisse: “Ho detto faccia ciò che Iddio le ispira, ma non ho detto: ciò che tenta il demonio di fare. Ciò che ella ha fatto non può essere ispirato da Dio; e perciò le rimetto tutto. Se io ho uno spazio di tempo in domani vado da Lamb (Lambruschini) in domani da Vale: Dopo domani sera l’attendo allo Spirito Santo. Iddio ci perdoni. In ogni mia mancanza = domando scusa a tutti. Preghi per me. La pace di Gesù Cristo sia in tutti” 4. Alle persone inferme insegnava il modo di fare con perseveranza e con merito l’osservanza. A suor Maria Maddalena Parenti, nel monastero di S. Caterina di Urbino, il 18 agosto 1847 scrisse: “Sullo Spirito – Ricordi che ella deve fare l’osservanza nella qualità d’inferma e non di sana; perciò basta che faccia ciò che può e come può e quando può, ma sempre umile e uniformata; e in questo si può fare santa e grande santa. Il difetto di perfetta, umile, tranquilla, e amorosa uniformità le ha impedito di ricevere molte grazie. Per tutti i suoi bisogni faccia come e quanto può le accluse orazioni”5. Scrivendo ad una religiosa che gli aveva chiesto come condursi circa la mutazione del confessore che aveva per farsi, circa il suo operare, il buon esito di detta mutazione, e le licenze da chiedere, rispose: Mettetevi nelle mani (Pd 76) di Dio, abbiate fiducia di chiunque vi manda Iddio – Tutto conforme alle SS. Regole – Non sono profeta, ma molto dipende dalla perfetta osservanza e dalle loro orazioni. Domandi ciò che può domandare conformemente alle SS. Regole, ma non si turbi se nulla ottiene. - Faccia tutto coll’approvazione della Madre Superiora. Promesse e perseveranza. Perché i soggetti fossero fedeli nell’osservanza delle promesse fatte alla Congregazione e specialmente quella di perseveranza adduce validi motivi nell’avviso ai postulanti nelle 4 5 OCL II, l. n. 358, pp. 91-92. OCL VI, l. n. 1384, p. 109. 5 ‖ Apostolato Universale n. 36/2015 ragioni dell’osservanza delle regole e nel capitolo della perseveranza (Man. C). A questi motivi si può nella vita, per meglio dichiarare l’obbligo della consacrazione, aggiungere i motivi e l’esortazione del P. Domenico della Madre di Dio, Passionista, morto nel 1849, come si ha da una sua lettera scritta ad un novizio della sua Congregazione nella di lui vita6. Desiderava che ogni pio Istituto conservasse il suo spirito secondo la mente di chi ne fu il Fondatore. Quindi, scrivendo all’Emo cardinale Giovanni Soglia, il 5 luglio 1847, relativamente ad una direttrice di Maestre Pie, diceva: “La Sig.ra Lucia (Tosi) è tornata alla direzione della scuola. Gratias agamus Domino Deo nostro; e vi deve stare stabilmente; e spero che V. E. Rma nella sua carità e zelo l’animerà sempre a proseguire sino alla morte e a formare delle buone Maestre per la stabilità dell’opera e per conservarne lo spirito della istituzione secondo la mente del piissimo Fondatore”7. Suggeriva preghiere e giaculatorie per ottenere la perfetta osservanza regolare. Il 12 aprile 1842 alla Sig.ra Edvige Mercuri, Cingoli, Monastero di S. Sperandia scrisse: “non lasciate di fare ancora per quanto potete la seguente giaculatoria: Dio mio, sono indegna del dono della vocazione, della professione della osservanza regolare, ma Voi tutto mi concedete per la Vostra Misericordia e per i meriti di Gesù e di Maria SS.ma”8. ❏ 6 Cfr. Vita del servo di Dio p. Domenico della Madre di Dio morto nell’anno 1849 in Inghilterra..., scritta dal padre Filippo della SS.ma Annunziata, Tip. Bono, Ferentino 1860, p. 230 ss. 7 OCL VI, l. n. 1376, p. 94. 8 OCL IV, l. 795, p. 17. 6 ‖ Apostolato Universale n. 36/2015 PALLOTTI OGGI CONSACRATI PER LA MISSIONE Intervista al Rettore Generale della Società dell’Apostolato Cattolico Jacob Nampudakam SAC Roma, 25 marzo 2015 La direzione dell’Istituto S. Vincenzo Pallotti di Roma ringrazia il Rettore Generale Jacob Nampudakam SAC per le preziose indicazioni che ha formulato in un’intervista concessa in occasione dell’Anno della vita consacrata. Le iniziative intraprese per celebrare questo evento mirano a rafforzare la fedeltà al Signore seguendo le orme dei Fondatori degli istituti di vita consacrata. Siamo lieti di poter contribuire, con questa intervista, ad una migliore conoscenza del carisma del Fondatore san Vincenzo Pallotti e alla sua attualizzazione nei nostri tempi a servizio della Chiesa universale. Istituto S. Vincenzo Pallotti (ISVP) – Nel programma degli incontri dell’Istituto Pallotti sono proposti temi sulla vita consacrata di carattere storico e spirituale. Quali sono i suoi suggerimenti per orientare le riflessioni e per arrivare a delle proposte concrete di aggiornamento della consacrazione pallottina oggi? 7 ‖ Apostolato Universale n. 36/2015 Jacob Nampudakam SAC – La lettera di Papa Francesco indirizzata a tutti i consacrati/e in occasione dell’Anno della vita consacrata invita a guardare il passato con gratitudine. Perciò sono lieto che l’Istituto S. Vincenzo Pallotti proponga delle riflessioni sulla vita consacrata di carattere storico e spirituale. Il contenuto di queste riflessioni ha un grande valore per tutti noi perché ci spinge a ringraziare il Signore per il grande dono della vita apostolica concesso da Dio a san Vincenzo Pallotti. Nella gratitudine si esprime sempre il riconoscimento e la gioia per le meraviglie che il Signore compie nel nostro cammino di vita seguendo l’esempio del nostro Fondatore. Mi auguro che tali incontri non siano solo un esercizio puramente intellettuale, ma offrano l’opportunità di utilizzare questi contenuti per la riflessione e per la preghiera personale e comunitaria. Dobbiamo promuovere e sviluppare una pedagogia dell’integrazione tra la ricchezza della spiritualità pallottina e il carisma pallottino. Queste considerazioni si riferiscono anche all’aggiornamento della consacrazione pallottina, che deve essere visto come un processo che dura tutta la vita. Momenti come le celebrazioni dell’Anno della vita consacrata o la ricorrenza della propria consacrazione (25° o 50° anniversario) sono occasioni particolari per vivere con intensità e profondità la consacrazione che abbiamo fatto. Inoltre, bisogna tenere a mente l’importanza di rinnovare la propria consacrazione pallottina ogni giorno della vita. Il ringraziamento a Dio per il dono della vita e della vocazione e la richiesta di grazia per la fedeltà gioiosa alla chiamata, dovrebbero far parte della preghiera quotidiana. L’amore gratuito verso il Signore e verso il prossimo dovrebbe essere sempre il punto centrale della nostra consacrazione (cfr. Legge SAC, n. 18; OOCC II, p. 290). Perciò il rinnovamento della vita consacrata non si realizza senza le espressioni concrete della carità esercitata in diversi modi e in ogni giorno della vita. Il pericolo è che tutti i nostri sforzi in questo campo possano rimanere confinati in un circolo chiuso o addirittura dentro noi stessi. Siamo consacrati anche per la missione e senza quest’apertura apostolica e missionaria, tutto diventa, come ci ricorda Papa Francesco, un processo auto-referenziale. La crescita nello spirito dell’auto-donazione verso Dio e i fratelli deve essere vista come il vero segno dell’approfondimento della consacrazione battesimale e religiosa. 8 ‖ Apostolato Universale n. 36/2015 ISVP – Il punto centrale della vita consacrata è l’identità del consacrato/a. Quali sono, secondo Lei, i punti essenziali della vita di un consacrato/a pallottino/a? Jacob Nampudakam SAC – L’identità più autentica di un consacrato consiste nell’essere discepolo di Gesù che lo ha chiamato per essere con Lui e per essere mandato (cfr. Mc 3, 14). Il consacrato pallottino è chiamato a seguire Gesù, Apostolo dell’eterno Padre, e a continuare la sua missione salvifica. Perciò san Vincenzo Pallotti ha accentuato che “la regola fondamentale della nostra minima congregazione è la vita del nostro Signore Gesù Cristo” (OOCC III, p. 40). La vita intera di Gesù, Apostolo dell’eterno Padre – ecco il punto essenziale della vita consacrata e dell’apostolato di un pallottino/a. ISVP – La consacrazione è vissuta nella comunione con gli altri. Importanti sono quindi le relazioni interpersonali tra le persone consacrate. Nei nostri tempi sembra mancare la cultura delle relazioni interpersonali come base per vivere la comunione di vita o convivenza fraterna. Che cosa si deve fare per promuovere la cultura delle relazioni interpersonali? Jacob Nampudakam SAC – Semplice: iniziamo con il “buongiorno!”. Forse è stato già scritto troppo sulla vita fraterna in comunità. Prima di tutto, penso che ci voglia la maturità umana, la capacità di avere fiducia in se stessi e negli altri, di rispettare ogni persona nonostante le diversità di cultura, lingua, nazionalità ecc., di essere capaci di donare gratuitamente. Come dice san Tommaso d’Aquino, la grazia rispetta e perfeziona la natura. Spesso abbiamo difficoltà ad accettare le nostre debolezze umane, il nostro essere incarnati. Non possiamo però neanche limitarci solo ad una dimensione umana o rimanere solo a livello orizzontale. È la vita secondo lo Spirito che ci porta alla libertà interiore: “Se viviamo dello Spirito, camminiamo anche secondo lo Spirito” (Gal 5, 25). Infatti, non è possibile trascendere i limiti umani senza questa apertura alla grazia di Dio. Alla base dei conflitti tra le persone consacrate ci sono le carenze a livello umano e spirituale. Influsso negativo sulla vita fraterna della comunità ha il materialismo che porta all’individualismo e agli interessi soggettivi che creano un senso falso di auto-sufficienza. Ciò non corrisponde alla realtà perché ogni persona dipende dagli altri dal momento della nascita fino all’ultimo viaggio verso la tomba. I “soldi”, 9 ‖ Apostolato Universale n. 36/2015 come ripete Papa Francesco, possono distruggere la vita fraterna e i rapporti interpersonali. Da qui deriva l’importanza di vivere la prima beatitudine “Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli” (Mt 5, 3). A questo punto vale la pena ricordare le parole di Papa Francesco: “Oggi, quando le reti e gli strumenti della comunicazione umana hanno raggiunto sviluppi inauditi, sentiamo la sfida di scoprire e trasmettere la ‘mistica’ di vivere insieme, di mescolarci, di incontrarci, di prenderci in braccio, di appoggiarci, di partecipare a questa marea un po’ caotica che può trasformarsi in una vera esperienza di fraternità, in una carovana solidale, in un santo pellegrinaggio (...). Uscire da se stessi per unirsi agli altri fa bene. Chiudersi in sé stessi significa assaggiare l’amaro veleno dell’immanenza, e l’umanità avrà la peggio in ogni scelta egoistica che facciamo” (Evangelii gaudium, n. 87). ISVP – San Vincenzo Pallotti ritiene indispensabile il coinvolgimento dei fedeli laici nella missione apostolica della Chiesa. Nell’ambito del mondo pallottino si parla dei laici consacrati pallottini. Potrebbe spiegare un po’ chi sono questi laici consacrati pallottini e qual è il loro ruolo nell’Unione dell’Apostolato Cattolico. Jacob Nampudakam SAC – Infatti, le iniziative dell’Anno della vita consacrata non si devono limitare ai religiosi/se, ma devono coinvolgere i fedeli laici perché anche essi sono responsabili per la missione della Chiesa con la stessa dignità e responsabilità. Questo è il messaggio di san Vincenzo Pallotti, oggi chiaramente annunciato dalla Chiesa. Dopo un certo periodo di formazione i membri laici dell’Unione dell’Apostolato Cattolico fanno l’impegno apostolico con il quale dichiarano la loro disponibilità a realizzare la propria vocazione apostolica nel mondo, a servizio della Chiesa. Nella situazione attuale della Chiesa tutta l’Unione dell’Apostolato Cattolico ha il compito speciale di promuovere la partecipazione attiva dei fedeli laici alla missione apostolica della Chiesa e di indicare i possibili campi per realizzare in modo concreto tale partecipazione. A questo punto si deve sottolineare che l’Unione, secondo la visione carismatica di san Vincenzo Pallotti, non si limita solo ai laici, ma si impegna a promuovere la corresponsabilità di tutti i battezzati a ravvivare la fede e a riaccendere la carità nella Chiesa e nel mondo (cfr. Statuto Generale UAC, n. 1). Il tratto particolare della spiritualità dell’Unione consiste nell’insieme di sacerdoti, religiosi/se e laici/che per essere una forza apostolica nella Chiesa e a servizio della 10 ‖ Apostolato Universale n. 36/2015 Chiesa di Gesù Cristo – questa è la natura e la missione dell’Unione dell’Apostolato Cattolico. Cogliamo quindi l’invito urgente del grande Papa san Giovanni Paolo II: “A tutti gli uomini contemporanei ripeto, ancora una volta, il grido appassionato con il quale ho iniziato il mio servizio pastorale: «Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a Cristo!»” (Christifideles laici, n. 34). Per concludere il nostro incontro attraverso questa intervista vorrei sottolineare che l’Anno della vita consacrata offre il tempo opportuno per ritrovare la gioia e l’entusiasmo di vivere la nostra vocazione apostolica. In comunione con tutti quelli che seguono l’esempio apostolico di san Vincenzo Pallotti – sacerdoti, consacrati e laici – siamo invitati a riscoprire questa gioia nell’incontro personale con Gesù Cristo (cfr. Evangelii gaudium, n. 1), affinché, spinti dal suo amore, possiamo annunciare con passione, nei nostri tempi, il suo messaggio evangelico e partecipare attivamente alla sua missione di insegnamento, di guarigione e di misericordia. ❏ 11 ‖ Apostolato Universale n. 36/2015 PENSIERI DAL REGISTRO DEI VISITATORI AL MUSEO PALLOTTI (gennaio – dicembre 2014) Nel Museo Pallotti di Roma era esposto il libro intitolato “Albo dei visitatori della Camera, della Cappella e del Museo dei ricordi di san Vincenzo Pallotti, vol. VI, dal 1° marzo 2002" . Ora è esposto il vol. VII, dal 18 luglio 2014. I visitatori lasciano su questo libro brevi annotazioni. Dal conteggio risulta che dal 1° gennaio al 31 dicembre dell’anno 2014 sono state fatte circa 286 annotazioni da persone provenienti da diversi Paesi del mondo. Nella maggior parte dei casi queste annotazioni sono composte dall’indicazione della data della visita, del luogo di provenienza e della firma. A volte vengono aggiunti pensieri che esprimono la gioia di poter visitare questi luoghi e l’ammirazione per la vita di san Vincenzo Pallotti, chiedendo la sua intercessione nei bisogni personali e quelli della Chiesa e del mondo intero. Qui di seguito ne riportiamo alcuni, cioè quelli che è stato possibile decifrare, tralasciando – per rispetto – i riferimenti personali. 12 ‖ Apostolato Universale n. 36/2015 ✎ Grazie san Vincenzo Pallotti per l’ispirazione di celebrare in modo solenne la manifestazione dell’Amore di Dio (6 gennaio 2014). ✎ Merci Seigneur toi qui m’a fait visiter le lieu où vivait saint Vincent Pallotti. Accorde-moi la grâce d’être humble et joyeuse durant toute ma vie comme lui, d’être une personne de foi et qui sait donner la joie autour d’elle. Merci pour cette communauté et bénit-la (8 gennaio 2014). ✎ Ringrazio san Vincenzo Pallotti per essere stato un segno tangibile nella storia dell’amore universale di Dio (gennaio 2014). ✎ San Vincenzo, grazie per esserci stato (18 gennaio 2014). ✎ Mój Ojcze Pallotti, polecam Ci nasze dzieło misyjne, bądź nam natchnieniem i wstawiaj się za nami u Pana (19 gennaio 2014). ✎ J.M.J.A per mia personale devozione ho visitato i luoghi della vita del caro santo Pallotti (21 gennaio 2014). ✎ San Vincenzo, prega per noi perché possiamo avere molti volontari consacrati per dare la speranza, Gesù Cristo, a tutto il mondo (26 gennaio 2014). ✎ Na pamiątkę pobytu w tym wyjątkowym miejscu z wyrazami podziękowania za możliwość poznania św. Wincentego Pallottiego (28 gennaio 2014). ✎ Merci à St. Vincent Pallotti qui donne au diocèse de Bafia de bénéficier aujourd’hui de la présence d’une communauté pallottine, en charge de deux paroisses à Nitoukou et à Mébassel. Les communautés locales, par ma personne, disent leur profonde reconnaissance (9 febbraio 2014). ✎ Great and holy St. V. Pallotti thank you for blessing your children. I experienced great deep abriding peace, serenity, solitude and love in this abode where you lived and moved. I experience your presence. You are not dead but very much alive in all your Pallottine children. I experienced the greater Union of the Catholic Apostolate in its true spirit. St. Vincent Pallotti you will live in us forever and ever. I go with an inspiration, only Jesus (6 marzo 2014). ✎ “Miłość Chrystusa przynagla nas!”. Dzięki św. Wincenty Pallotti - za to, że nasza rodzina spotkała Twoje dzieło w naszym wspólnym życiu (11 marzo 2014). 13 ‖ Apostolato Universale n. 36/2015 ✎ “Wszystko jest trudne, nim stanie się proste...”. Z podziękowaniem za wspaniały moment wyciszenia się w zabieganym świecie (15 marzo 2014). ✎ Le Seigneur m’a accordé la grâce de visiter la maison de son dévoué serviteur saint Vincent Pallotti, fondateur de la Société de l’Apostolat Catholique qui recevra le vénérable Mgr Henri Vieter, pionnier de l’Évangélisation du Cameroun. Nous te rendons grâce Seigneur pour avoir bien voulu montrer le chemin de la famille pallottine à Mgr Henri Vieter. Nous te rendons grâce pour avoir bien voulu envoyer le missionnaire pallottine Henri Vieter fonder ton Eglise au Cameroun. Puissiez vous accorder, Seigneur, la joie des honneur de l’autel à votre serviteur Henri Vieter, apôtre du Cameroun. In caritate et amore Verbi Divini (18 marzo 2014). ✎ Gracias Señor por tu eterna misericordia y perdón por todos mis pecados y los del mundo entero (aprile 2014). ✎ En peregrinación desde New York. Gracias san Vicente por todas las bendiciones recibidas y bendiciones que me das (22 aprile 2014). ✎ Merci Seigneur pour tout ce que tu as donné à ton serviteur fondateur de cette grande communauté pallottine et qu’ils transmettent à leur tour, bénis-les, bénis tous les pèlerins (aprile 2014). ✎ São Vicente Pallotti ensina-nos a buscar e servir mais a Deus- Rogai por nos! (25 aprile 2014). ✎ “La misura dell’amore è amare senza misura”, Don Angelo Bertari (18471907), fondatore delle Oblate dei Poveri di M. Immacolata in Mantova (26 aprile 2014). ✎ Merci Seigneur pour la grâce que tu as donné à ton Eglise à travers St. Vincent Pallotti. Béni par son intercession la Communauté de l’Emmanuel et sa mission d’évangélisation à travers le monde. St. Vincent Pallotti priez pour nous (27 aprile 2014). ✎ Dziękujemy Ci św. Wincenty Pallotti, że mogliśmy być tak blisko Ciebie przy okazji kanonizacji wielkich Papieży; dziękujemy za Twoje dzieło apostolstwa, pomagaj nam, byśmy byli Twoimi naśladowcami (28 aprile 2014). 14 ‖ Apostolato Universale n. 36/2015 ✎ Merci Seigneur pour Vincent Pallotti que tu nous a donné pour Père. Merci pour ses fils spirituels et nos confrères qui ont évangélisé le Cameroun (30 aprile 2014). ✎ W duchu wdzięczności za dzieło świętego Wincentego - pielgrzymi na kanonizację św. Jana Pawła II (30 aprile 2014). ✎ Agradeço a oportunidade de visitar novamente a casa Pallotti (14 maggio 2014). ✎ Señor, enseñame el camino. Salud, paz y amor verdadero (20 maggio 2014). ✎ Thank you dear Pallottines for the beautiful experience and mass. I ask St. Vincent Pallotti for blessings for my family (20 maggio 2014). ✎ Grazie, ven. Elisabetta Sanna, perché tramite la tua conoscenza ho apprezzato moltissimo Vincenzo Pallotti (2 giugno 2014). ✎ Padre Kentenich gracias! Santo padre Palotino gracias por ayudar a Kentenich (3 giugno 2014). ✎ Gracias Padre Pallotti, gracias Padre Kentenich. Te pido una especial bendición a mis intenciones (3 giugno 2014). ✎ Auguriamo ai Visitatori dei luoghi storici legati a san Vincenzo Pallotti le ispirazioni per il proprio cammino spirituale alle sequela del Santo (18 luglio 2014). ✎ Thank you so much! I am humbly grateful to be part of Pallottine mission (21 luglio 2014). ✎ Jestem wdzięczna Panu Bogu, że w młodości postawił mnie na drodze księży Pallotynów. Dziękuję za ich przyjaźń i gościnność, obiecuję modlitwę (28 luglio 2014). ✎ Na pamiątkę pobytu w tym miejscu, wdzięczni Bogu za wszystkie łaski przez wstawiennictwo Ojca Założyciela, św. Wincentego Pallottiego (28 luglio 2014). ✎ We parishioners of St. Vincent Pallotti, so excited and inspired by seeing St. Vincent Pallotti’s body (4 agosto 2014). 15 ‖ Apostolato Universale n. 36/2015 ✎ Z podziękowaniem za możliwość zobaczenia pamiątek po świętym Wincentym Pallottim, apostole Rzymu, z darem modlitwy za Stowarzyszenie Apostolstwa Katolickiego (8 agosto 2014). ✎ Dziękuję św. Wincentemu Pallottiemu za wzór i świętość życia i proszę o łaskę kapłańskiej gorliwości (15 agosto 2014). ✎ Sisters of St. Joseph (6) visited on 24/08/2014. We appreciate the life style of the Saint and all the more the way museum is maintained (24 agosto 2014). ✎ Z podziękowaniem dla księży Pallotynów za przyjęcie i gościnę studentów z Uniwersytetu Kardynała Stefana Wyszyńskiego w Warszawie (1 settembre 2014) ✎ Św. Wincenty Pallotti, niech Twój charyzmat apostolski pomaga nam kroczyć drogami miłości (1 settembre 2014). ✎ Una visita particolare in un’occasione “particolare” (9 settembre 2014). ✎ Dear St. Vincent bless us all! (14 settembre 2014). ✎ Św. Pallotti, zawładnąłeś moim sercem. Proszę Cię, bądź zawsze ze mną, błogosław mojej pracy, moim trudom, moim radościom, których mi nie szczędzisz. Radość z odzyskania zdrowia mojej ręki, to wielka Twoja łaska, za którą dziękuję Ci codziennie. Bądź zawsze w moim sercu do końca moich dni. Wdzięczna Twoja wielbicielka (14 settembre 2014). ✎ Grupa Hospicjum ks. E. Dutkiewicza w Gdańsku odwiedziła dom Pallottiego; modliliśmy się za nas, nasze rodziny oraz chorych (15 settembre 2015). ✎ De visita desde Tudera (Argentina) pidiendo la bendición de san Vicente (18 settembre 2014). ✎ St. Vincent Pallotti prie pour nous et pour notre paroisse (27 settembre 2014). ✎ Peccatore sempre in cerca della retta via... (27 settembre 2014). ✎ Dziękuję św. Wincentemu za to, że mogłem świętować i modlić się o potrzebne łaski w dniu 29.09.2014 roku, kiedy to 20 lat temu złożyłem 16 ‖ Apostolato Universale n. 36/2015 swoją profesję w Stowarzyszeniu Apostolstwa Katolickiego (29 settembre 2014). ✎ Gorące podziękowanie za możliwość bycia tutaj (7 ottobre 2014). ✎ Con san Vicente Pallotti, con el P. José Kentenich, desde el santuario, en permanente y renovada misión, hacia las mas nuevas playas (23 ottobre 2014). ✎ In Dankbarkeit für 100 Jahre Schönstatt, wir tragen die Sendung des Apostolischen Weltverbandes in die Zukunft (24 ottobre 2014). ✎ San Vicente Pallotti ruega por toda mí familia y por el Movimento de Schoenstatt (27 ottobre 2014). ✎ AIDG! Powierzamy św. Wincentemu Pallottiemu wszystkie nasze sprawy. Przez Twoje orędownictwo prosimy o głębokie życie duchowe i miłość do Maryi, jaką Ty miałeś. A wszystko na nieskończoną chwałę Boga. Dziękuję Ci, św. Wincenty, za Twoją opiekę (2 novembre 2014). ✎ AIDG! Praise the Lord for our Founder, Vincent Pallotti (3 novembre 2014). ✎ Visitation to this holy place has inspired me (3 novembre 2014). ✎ Sono rimasta molto colpita, non pensavo che fosse così grande (4 novembre 2014). ✎ Grazie per questo giorno in cui ho potuto venerare i luoghi di vita e della morte di san Vincenzo Pallotti (23 novembre 2014). ✎ Nos gustó mucho conocer este lugar sagrado (25 novembre 2014). ❏ 17 ‖ Apostolato Universale n. 36/2015 STUDIO E FORMAZIONE LA VITA CONSACRATA AL TEMPO DEL PALLOTTI Giancarlo Rocca SP Direttore del Dizionario degli istituti di perfezione Roma, 5 marzo 2015 1. LA SITUAZIONE DEI RELIGIOSI NEL XVIII SECOLO La vita religiosa prima della Rivoluzione francese può essere caratterizzata in questo modo. V’erano i cosiddetti istituti di voti solenni, con caratteristiche distinte se maschili e femminili. Quelli maschili, a parte il particolare caso degli istituti monastici, erano centralizzati con superiore generale e divisione in province, e svolgevano un notevole apostolato (nelle missioni, nell’insegnamento con scuole di vario genere, nella cura dei malati, nella stampa ecc.). 18 ‖ Apostolato Universale n. 36/2015 Quelli femminili, al contrario, avevano conservato la tradizionale autonomia dei singoli monasteri, dato che la Santa Sede si era sempre mostrata contraria a concedere la centralizzazione agli istituti femminili. E la conseguenza più evidente di questo particolare tipo di vita religiosa era la cosiddetta morte civile di coloro che emettevano voti solenni, con l’aggiunta, tipica del tempo, di non poche monacazioni forzate, soprattutto in ambito femminile, e del carcere conventuale, per quei religiosi e religiose che i superiori ritenevano meritevoli di condanna per non aver osservato le regole del loro istituto. Accanto al mondo dei religiosi e religiose di voti solenni v’era il cosiddetto mondo dei semi-religiosi e semi-religiose, cioè quegli istituti che, per vari motivi, non emettevano voti solenni, non erano quindi “regolari”, non potevano valersi del titolo di “Ordine”, ed erano noti, in campo maschile, come “Congregazioni ecclesiastiche” o “Istituti secolari” (evidentemente con un significato molto diverso dal nostro); e in campo femminile come beghine (famosi sono rimasti i beghinaggi del Belgio), beate, pinzochere, monache di casa, o monache sante. 2. I CAMBIAMENTI SCATURITI DALLA RIVOLUZIONE FRANCESE La Rivoluzione francese sconvolse realmente il sistema esistente. Se la vita religiosa voleva riprendere vita, doveva accettare i nuovi principi rivoluzionari, che si possono ridurre a tre. Il primo principio fu che nessuno poteva rinunciare al diritto di sposarsi - considerato inalienabile per natura, legato alla persona -, per cui non erano più ammissibili voti perpetui, chi voleva entrare in convento poteva uscirne quando voleva, con la conseguenza che i voti dovevano essere temporanei. Il celibato era addirittura considerato come un crimine nei confronti della società, e i rivoluzionari, non contenti di vedere nel celibato un pericolo per l’equilibrio psicologico della persona, trovavano nel matrimonio la realizzazione di un dovere civico che tutti, religiosi e sacerdoti, dovevano assolvere. Anzi, il matrimonio dei religiosi e dei sacerdoti poteva costituire un modello di virtù civiche e, addirittura, di patriottismo1. Il secondo principio fu che nessuno poteva rinunciare al diritto di proprietà – considerato anch’esso inalienabile per natura, legato alla 1 Claire Cage, “Celibacy is a social crime”, the politics of clerical marriage, 1793-1797, in “French Historical Studies” n. 36 (2013), pp. 601-628. 19 ‖ Apostolato Universale n. 36/2015 persona –, per cui chi entrava in convento doveva conservare i propri beni, se ne aveva. Il terzo principio fu che tutti i religiosi dovevano fare qualche cosa di utile per la società, non essendo più tollerabile che essi vivessero di elemosine, come tanti Ordini prima della Rivoluzione francese. 3. LA VITA RELIGIOSA SU NUOVE STRADE I principi rivoluzionari indirizzarono la vita religiosa su strade nuove, sempre avendo a base la dedizione o consacrazione di sé a Dio per un apostolato. Il primo principio, che riguardava l’abolizione dei voti perpetui, si tradusse nell’adozione dei voti temporanei. Come corollario, i nuovi Stati, che si assumevano la responsabilità di tutto ciò che riguardava il bene dei propri sudditi, non intendevano più perseguire, con i propri servizi di polizia, i religiosi e le religiose che decidevano di abbandonare il convento. Tutto ciò portò anche alla generale soppressione del carcere conventuale 2. Con l’eccezione del Regno delle Due Sicilie sino all’Unità d’Italia nel 1861 3, della congregazione cistercense di S. Bernardo in Italia nelle costituzioni del 18314 e di qualche altro istituto che ancora lo conservò nel corso 2 Eulogio Pacho, Carcere e vita religiosa, in Dizionario degli istituti di perfezione, diretto da Guerino Pelliccia e Giancarlo Rocca, Edizioni Paoline, Roma 1975, vol. 2, pp. 261-276. 3 Basandosi sul fatto che nessuna società può essere concepita senza una sanzione penale, nel 1823 nel Regno delle Due Sicilie venne emanato un regolamento che permetteva il ripristino del carcere conventuale: “Art. 1. È permesso a’ superiori dei Regolari di tenere nei rispettivi conventi una o più camere in forma di carcere per la custodia disciplinare dei religiosi (...)”. Ulteriori particolari in Tommaso Michele Salzano, Lezioni di diritto canonico pubblico e privato considerato in se stesso e secondo l’attual polizia del Regno delle Due Sicilie, Presso Saverio Giordano, Napoli 1859 (decima edizione), vol. II, p. 227. 4 Regula Sanctissimi Patris Nostri Benedicti Abbatis una cum Constitutionibus monachorum cisterciensium Congregationis S. Bernardi in Italia (...), Ex Typographia Reverendae Camerae Apostolicae, Romae 1831, p. 58: “Caput LXII. Ut in unoquoque Monasterio Congregationis facilius possit improborum hominum petulantia, ac temeritas coerceri, qui suae professionis obliti Deum post terga habentes, flagitia perpetrare non verentur, curent Praelati, ut ubi carceres non existunt, quamprimum construantur, et qui id neglexerint, puniantur per visitatores”. Le Costituzioni del 1831 si trovano comodamente raccolte, insieme alle altre costituzioni della congregazione cistercense di S. Bernardo, in Constitutiones Congregationis Cisterciensis Sancti Bernardi in Italia saeculorum decursu promulgatae (1525-1990), a cura di Dominicus Andrés Gutiérrez, Ediurcla, Roma 1998. 20 ‖ Apostolato Universale n. 36/2015 dell’Ottocento5, la soppressione del carcere gradatamente divenne generale presso tutti gli istituti religiosi, in particolare presso le nuove fondazioni dell’Ottocento che non ne parlarono più. La temporaneità dei voti, di conseguenza, divenne comune in molti istituti6 in formulazioni che variavano da istituto a istituto, dichiarando esplicitamente alcuni, come le Marcelline, che i voti duravano per tutto il tempo che la religiosa avrebbe ritenuto opportuno restare nell’istituto 7; o altri, come le Orsoline di S. Girolamo di Somasca, fondate da Orsola Caterina Cittadini, che i voti erano perpetui da parte della religiosa e temporanei da parte dell’istituto, e quindi la religiosa poteva venir dimessa a giudizio delle autorità dell’istituto8. Nella temporaneità dei voti, inoltre, si ritrovarono le Orsoline di Parma, autorizzate a riprendere vita dopo la Rivoluzione francese a condizione di emettere voti temporanei; le Figlie di Gesù, fondate a Verona da don Pietro Leonardi; le Oblate di s. Luigi Gonzaga, fondate da don Giovanni Battista Rubino; le Suore della Divina Volontà, fondate da Gaetana Sterni; le Maestre di S. Dorotea, fondate da 5 Vedi, ad es., le Benedettine Cassinesi che nel 1866 ancora accettano il carcere conventuale: “Giusta il capitolo finale de regularibus et transeuntibus ad religionem, non si possono cacciare le incorreggibili; ma devono tenersi nella prigione, che al tutto ci deve essere in ogni monastero. Similmente la pena delle battiture è abolita (...)” (Regola del Padre san Benedetto sopra un testo italiano del Cinquecento ad uso delle monache che vivono sotto la detta regola ed osservanza cassinese (...), Seconda edizione accresciuta ed emendata, Tipografia Salviucci, Roma 1866, p. 84). 6 Non esiste ancora alcuno studio sulla temporaneità dei voti adottata da molti istituti nel corso dell’Ottocento e sin verso il 1921. Una prima informazione in Joseph Masson SI, Adalbert de Vogüé OSB, Giancarlo Rocca SP, Temporaneità dei voti, in Dizionario degli istituti di perfezione, diretto da Guerino Pelliccia e Giancarlo Rocca, Edizioni Paoline, Roma 1997, vol. 9, pp. 905-910. 7 Congregatio pro causis sanctorum, Mediolanen. Beatificationis et canonizationis servi Dei Aloysii Biraghi (...) fundatoris instituti v. d. “Le Marcelline”(...), I, Roma 1995, p. 277: “I tre voti sono semplici e temporanei”; e p. 566: “I voti sono i tre soliti, di povertà, di castità, di obbedienza, duraturi per tutta la vita che condurrete nella congregazione”. 8 Sacra Congregatio pro causis sanctorum, Bergomen. Beatificationis et canonizationis servae Dei Catharinae Cittadini (...), Roma 1989, p. 405: “I voti sono i soliti di castità, povertà, obbedienza e questi perpetui, interamente però annullati in quella che per qualunque ragione non appartenesse più al collegio, e dal primo momento in cui sorte, e per la sola ragione che ne è sortita (...)”; e nella nota 61 della stessa pagina: “Benché questi voti si ritengono per la comunità perpetui, sono però interamente annullati per quella religiosa che per qualunque ragione non appartenesse più al collegio (...)”; e p. 420: “I voti sono di povertà, castità ed obbedienza e durano finché si resta in comunità e si rinnovano tutti gli anni nel giorno dell’Immacolata Concezione di Maria Vergine”. 21 ‖ Apostolato Universale n. 36/2015 mons. Giovanni Antonio Farina; le Sorelle dei Poveri di s. Caterina da Siena, fondate da Savina Petrilli; le Ministre degli infermi di s. Camillo, fondate da Maria Domenica Barbantini Brun; le Adoratrici del Preziosissimo Sangue, fondate da Maria de Mattias, e tanti altri istituti ancora che sarebbe troppo lungo enumerare. Il secondo principio, quello dell’impossibilità di rinunciare al diritto di proprietà, si tradusse nell’adozione dei cosiddetti voti semplici da parte di tutti i nuovi istituti e alla fine della cosiddetta “morte civile” del religioso 9. Il terzo principio, di essere utili alla società, si tradusse in una notevole diminuzione dei monasteri femminili di vita contemplativa, con l’obbligo, per quelli che venivano ripristinati, di avere almeno una scuola per le fanciulle. Questi tre principi portarono novità di grande rilievo per la vita religiosa. La temporaneità dei voti permetteva una grande libertà a coloro che entravano in convento, specie negli istituti femminili, portando alla quasi scomparsa delle monacazioni forzate. La conservazione del diritto di proprietà costituiva un aiuto nel caso il religioso decidesse di lasciare il convento. Il principio della “utilità” ebbe riflessi anche sulla economia degli istituti religiosi, che dovevano ormai basare la loro vita sul lavoro che i loro membri potevano svolgere in scuole od ospedali o carceri, per il quale venivano retribuiti o dai comuni, o dalle amministrazioni ospedaliere o dallo Stato, nel caso delle carceri. Ci si può chiedere, però, se lo spostamento dei religiosi e delle religiose verso l’“utilità” non abbia finito con il configurare la vita religiosa dell’Ottocento sotto un solo aspetto. L’“utilità” dei rivoluzionari aveva preso facilmente il nome di carità evangelica e di apostolato, ma si configurava anche come un lavoro o una professione, regolarmente retribuito, e aveva influenzato pure il monachesimo, soprattutto quello americano dell’Ottocento, decisamente spintosi verso compiti pastorali ed educativi10, suscitando notevoli obiezioni in coloro che preferivano una configurazione della vita religiosa basata, sì, su un apostolato, ma anche, e in maniera più pregnante, su elementi più spirituali. 9 Edmondo Zagano, Morte civile, in Dizionario degli istituti di perfezione, diretto da Guerino Pelliccia e Giancarlo Rocca, Edizioni Paoline, Roma 1980, vol. 6, pp. 168-170. 10 Paul G. Monson, Useful Monks, the idea of utility in early American Benedictine Monasticism, in “The Downside Review”, anno 131, n. 463 (2013), pp. 69-86. 22 ‖ Apostolato Universale n. 36/2015 4. IL RICONOSCIMENTO DELLA FIGURA DELLA SUPERIORA GENERALE La novità maggiore per la vita religiosa femminile nell’Ottocento, però, è costituita dal riconoscimento della figura della superiora generale. Come accennato, la Chiesa si era sempre mostrata contraria a concedere una superiora generale agli istituti femminili, considerando incompatibile con lo statuto di una donna che una superiora generale visitasse personalmente le case del suo istituto. Di fatto, le Suore Canossiane, fondate nel 1808 poco prima della Restaurazione, nacquero ancora basandosi sul principio monastico dell’autonomia delle singole case, senza superiora generale. I nuovi istituti, però, capirono che la centralizzazione era un grande vantaggio, insistettero e ottennero che la Chiesa riconoscesse le superiore generali. La storia di come la Sacra Congregazione dei Vescovi e Regolari (come si chiamava nell’Ottocento l’attuale Congregazione per gli istituti di vita consacrata) è arrivata a riconoscere la figura della superiora generale è nota e qui basta riassumerla11. Tre ordini di considerazioni rendevano ardua la questione della superiora generale. Anzitutto, l’autorità dell’Ordinario locale, capo e pastore della Chiesa locale, che doveva essere salvaguardata. Erano poi evidenti a tutti i consultori della S. C. dei Vescovi e Regolari i vantaggi che potevano venire dal governo unitario d’un istituto religioso, tanto più se diffuso in diverse diocesi. Infine, v’erano difficoltà derivanti dal fatto che a capo d’un istituto vi fosse una donna. Quest’ultimo aspetto, legato alla questione femminile, venne trattato diffusamente dai consultori della S. C. dei Vescovi e Regolari, che si premurarono di segnalare i limiti legati alla condizione femminile: volubilità, debolezza di giudizio, vanità, incapacità di governare, mancanza di maturità, possibili eccessi in tutti i campi. Fu quindi ovvia la conclusione. Si accettò la superiora generale, ma non da sola, e per proteggerla di fronte ai vescovi la si sottopose a un cardinale protettore12, mentre per proteggerla da se stessa le si pose accanto un superiore ecclesiastico o direttore spirituale, o il superiore generale di un istituto maschile che 11 Molti particolari al riguardo in Giancarlo Rocca, Donne religiose. Contributo a una storia della condizione femminile in Italia nei secoli XIX-XX, Roma 1992. 12 Andrea Boni, Cardinale protettore, in Dizionario degli istituti di perfezione, vol. 2 (1975) pp. 276-280. 23 ‖ Apostolato Universale n. 36/2015 fungesse da superiore ecclesiastico o superiore interno dell’istituto femminile. Moltissimi istituti di questo periodo ricevettero il cardinale protettore o l’uno o l’altro dei superiori sacerdoti a tutela della superiora generale. Ricevettero il cardinal protettore le Canossiane, le Suore della Carità di Lovere, le Suore di S. Anna della Barolo, ecc. Ebbero il superiore ecclesiastico le Oblate della Misericordia di Roma, le Figlie di Nostra Signora al Monte Calvario, le Ancelle della Carità di Brescia, ecc. E la dipendenza della superiora generale dal superiore generale di un istituto maschile fu sancita per le Adoratrici del Preziosissimo Sangue, sottoposte al superiore generale dei Missionari del Preziosissimo Sangue, e la norma valse anche per Rosminiani e Rosminiane, Salesiani e Salesiane, e diversi altri istituti che sarebbe lungo enumerare. 5. LA VITA RELIGIOSA IN EVOLUZIONE Il punto critico è che tutti questi nuovi istituti non vennero subito riconosciuti come religiosi. La Chiesa si difese, sino alla fine dell’Ottocento, dichiarando semplicemente che tutte queste nuove fondazioni erano semplicemente pie associazioni di donne o, se composte di sacerdoti, come “congregazioni secolari” o “Istituti secolari”, come avvenne, ad es., per i Rosminiani. Era una specie di arroccamento sulla proprie posizioni, per non cedere di fronte ai principi della Rivoluzione francese e dichiarare che, in ultima istanza, il governo degli istituti spettava a lei. Resta, di fatto, che solo negli anni 1900, 1901 e infine con il Codice di diritto canonico del 1917 si arrivò a riconoscere un carattere religioso a tutte queste fondazioni, e solo nel 1921 venne sciolta definitivamente la questione della temporaneità dei voti. La Pontificia Commissione per l’interpretazione del Codice di diritto canonico dichiarò allora che i voti emessi con la clausola “donec” – cioè, fino a quando la neoprofessa intendeva restare nell’istituto – dovevano essere ritenuti temporanei, e quindi, dopo il periodo di voti temporanei permesso dalle costituzioni dei singoli istituti, la neoprofessa doveva o emettere i voti perpetui o lasciare l’istituto13. E a questa disposizione si adeguarono gradatamente, introducendo i voti perpetui, le Maestre Pie Venerini nel 1923, le Figlie della Carità Canossiane nel 1926, le 13 Pontificia Commissio ad Codicis canones authentice interpretandos, Dubia soluta... die 1 martii 1921, in “Commentarium pro religiosis”, n. 2 (1921), pp. 129-133. 24 ‖ Apostolato Universale n. 36/2015 Maestre Pie dell’Addolorata nel 1930, le Figlie Francescane della Carità nel 1936 ecc., in pratica: tutti gli istituti religiosi. Questa storia conferma che la vita religiosa in astratto, fondata solo su una teoria dei voti, non è mai esistita e che essa si è concretizzata in tantissimi modi secondo i tempi e i luoghi, con la conseguenza che le forme di vita religiosa hanno una loro vita e possono anche morire. ❏ 25 ‖ Apostolato Universale n. 36/2015 BIBLIOGRAFIA PALLOTTINA PUBBLICAZIONI E CONTRIBUTI (GENNAIO–MARZO 2015) ☐ ACERBI, Donatella, La parrocchia Regina Apostolorum alla messa del Papa a Santa Marta, in “Regina degli Apostoli”, periodico bimestrale della Provincia Italiana della Società dell’Apostolato Cattolico, anno XCIII, n. 2, marzo-aprile 2015, Editrice Italiani nel mondo s.r.l., Roma 2015, p. 12. ☐ APOSTOLATO UNIVERSALE, Continuità e sviluppo, rivista trimestrale dell’Istituto S. Vincenzo Pallotti, anno XVII, n. 35/2015, Istituto S. Vincenzo Pallotti, Roma 2015, pp. 44. ☐ ATTI DELLA SETTIMANA DI STUDIO – 2014, Atti della Settimana di studio “Vita del Pallotti: certezze e dubbi” – Roma, 7-11 luglio 2014, Centro di spiritualità pallottina “Cenacolo”, presentazione di D. Jacob Nampudakam SAC, Rettore Generale della Società dell’Apostolato Cattolico, Istituto S. Vincenzo Pallotti, Roma 2015, pp. 134. ☐ AUGUSTIN, George SAC, Auferstehungshoffnung oder Reinkarnationslehre, in Hoffnung auf das ewige Leben, Kraft zum Handeln heute, Walter Kardinal Kasper, George Augustin (Hg.), Herder, Freiburg im Breisgau 2015, pp. 43-59 (Theologie im Dialog; Band 15). ISBN 978-3-45131330-1. ☐ — Kirche im Aufbruch? Eine Skizze zur Orientierung, in Freude an Gott. Auf dem Weg zu einem lebendigen Glauben. Festschrift für Kurt Kardinal Koch zum 65. Geburtstag – zweiter Teilband, George Augustin SAC, Markus Schulze SAC (Hg.), Herder, Freiburg im Breisgau 2015, pp. 635-665. ISBN 978-3-451-31331-8. ☐ AUGUSTIN, George SAC e SCHULZE, Markus SAC, Freude an Gott. Auf dem Weg zu einem lebendigen Glauben. Festschrift für Kurt Kardinal Koch zum 65. Geburtstag – erster Teilband, pp. 1-444; zweiter Teilband, pp. 4471031, Herder, Freiburg im Breisgau 2015, ISBN 978-3-451-31331-8. 26 ‖ Apostolato Universale n. 36/2015 ☐ BARBOSA, Salvador Leandro SAC, Formação mistagógica em vista da centralidade de Cristo, in “Informações palotinas”, informativo da Provincia Nossa Senhora Conquistadora, ano 71, n. 2, jul./dez. 2014, Grafica Pallotti, Santa Maria 2014, pp. 99-131. ☐ BEŁCZOWSKI, Piotr SAC, Vincenzo Pallotti e Pio IX, in Atti della Settimana di studio “Vita del Pallotti: certezze e dubbi”, Istituti Pallotti – Commissione storica SAC, Istituto S. 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Relazione sul Congresso dell’UAC che si è svolto nel novembre 2014 a Freising sul tema: “Ecumenismo, dialogo interreligioso, incontro”. ☐ — Umbruchszeiten, 90 Jahre Pallottiner in Österreich, in “Pallottis Werk”, Informationen der Pallottiner in Deutschland und Österreich, 66. Jahrgang, Heft 1, März 2015, Pallottiner – Körperschaft des öffentlichen Rechts, Friedberg (Bayern) 2015, p. 5. ISSN 1439-6580. Contributo sui 90 anni della presenza dei Pallottini in Austria. ☐ — «Väter des Glaubens», Gedenken an Bischof Heinrich Vieter, in “Pallottis Werk”, Informationen der Pallottiner in Deutschland und Österreich, 66. Jahrgang, Heft 1, März 2015, Pallottiner – Körperschaft des öffentlichen Rechts, Friedberg (Bayern) 2015, p. 4. ISSN 1439-6580. Relazione sulla celebrazione a Limburg (7 novembre 2014) in occasione del centenario della morte di Heinrich Vieter. ☐ ELISABETTA SANNA, venerabile, Commemorata la morte della venerabile Sanna, procede la causa per la sua beatificazione (16 febbraio 2015), in “Regina degli Apostoli”, periodico bimestrale della Provincia Italiana della Società dell’Apostolato Cattolico, anno XCIII, n. 2, marzoaprile 2015, Editrice Italiani nel mondo s.r.l., Roma 2015, p. 30. ☐ ETOUNDI, Jean Bertrand SAC, San Vincenzo Pallotti e la gioventù, in Ispirazioni pallottine per la pastorale giovanile, secondo incontro dei responsabili per la pastorale giovanile – Roma, 22-28 settembre 2014, Società dell’Apostolato Cattolico – Commissione per la gioventù, Società dell’Apostolato Cattolico, Roma 2015, pp. 43-56. 28 ‖ Apostolato Universale n. 36/2015 ☐ FAA’ DI BRUNO, Giuseppe, Don Kupka per la celebrazione del bicentenario di Faà di Bruno, «Apostolo in terra di diaspora tra gli immigrati italiani a Londra», in “Regina degli Apostoli”, periodico bimestrale della Provincia Italiana della Società dell’Apostolato Cattolico, anno XCIII, n. 2, marzo-aprile 2015, Editrice Italiani nel mondo s.r.l., Roma 2015, p. 21. ☐ FABI MONTANI, Francesco, Domenico Santucci (1802-1851), in “Apostolato Universale”, continuità e sviluppo, rivista trimestrale dell’Istituto S. 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ISBN 978-3-451-31331-8. ☐ GULPIO, José Luis SAC, Una fede che si fa attiva nell’amore, in Ispirazioni pallottine per la pastorale giovanile, secondo incontro dei responsabili per la pastorale giovanile – Roma, 22-28 settembre 2014, Società dell’Apostolato Cattolico – Commissione per la gioventù, Società dell’Apostolato Cattolico, Roma 2015, pp. 57-69. ☐ HIGINO DA ROZA, Marion Jose, Juventude palotina, reavivar a fé e reacender a caridade na igreja e no mundo, in “Revista jovens conectados”, edição especial, Comissão Episcopal Pastoral para a Juventude – CNBB, [s. l.] [2014], pp. 38-39. ☐ HOLZBACH, Alexander SAC, «Staunen nur kann ich», in “KA+das Zeichen”, 122. Jahrgang (das Zeichen); 81. Jahrgang (KA), Ausgabe 2, Februar 2015, Pallottiner Körperschaft des öffentlichen Rechts, Friedberg in Bayern 2015, pp. 24-25. ISSN 2198-252X. ☐ INFORMAÇÕES PALOTINAS, Informativo da Provincia Nossa Senhora Conquistadora, ano 71, n. 2, jul./dez. 2014, Grafica Pallotti, Santa Maria 2014, pp. 233. 29 ‖ Apostolato Universale n. 36/2015 ☐ ISTITUTI PALLOTTI, Pubblicati gli Atti della Settimana di studio sul tema “Vita del Pallotti: certezze e dubbi”, in “Regina degli Apostoli”, periodico bimestrale della Provincia Italiana della Società dell’Apostolato Cattolico, anno XCIII, n. 2, marzo-aprile 2015, Editrice Italiani nel mondo s.r.l., Roma 2015, p. 27. ☐ ISTITUTO S. VINCENZO PALLOTTI – ROMA, Bibliografia pallottina – pubblicazioni e contributi (ottobre-dicembre 2014), in “Apostolato Universale”, continuità e sviluppo, rivista trimestrale dell’Istituto S. Vincenzo Pallotti, anno XVII, n. 35/2015, Istituto S. Vincenzo Pallotti, Roma 2015, pp. 35-42. ☐ KASPER, Walter e AUGUSTIN, George SAC, Hoffnung auf das ewige Leben, Kraft zum Handeln heute, Herder, Freiburg im Breisgau 2015, pp. 221 (Theologie im Dialog; Band 15). ISBN 978-3-451-31330-1. ☐ KORYCKI, Jan SAC, Dom Henrique Vieter SAC, fundador e primero bispo da missão católica de Camarões (1853-1914), tradutor: Pe. João Baptista Quaini SAC, in “Informações palotinas”, informativo da Provincia Nossa Senhora Conquistadora, ano 71, n. 2, jul./dez. 2014, Grafica Pallotti, Santa Maria 2014, pp. 33-35. ☐ KRAKOWIAK, Piotr SAC, Wolontariat hospicyjny więźniów, in “Apostoł Miłosierdzia Bożego”, kwartalnik pallotyński, styczeń-luty-marzec 2015, Stowarzyszenie Apostolstwa Katolickiego (Księża Pallotyni), Częstochowa 2015, pp. 52-53. ISSN 1231-5621. ☐ KUPKA, Jan SAC, Cronologia della vita del Pallotti, questioni irrisolte, in Atti della Settimana di studio “Vita del Pallotti: certezze e dubbi”, Istituti Pallotti – Commissione storica SAC, Istituto S. Vincenzo Pallotti, Roma 2015, pp. 113-121. ☐ — Il beato Paolo VI e san Vincenzo Pallotti, in “Apostolato Universale”, continuità e sviluppo, rivista trimestrale dell’Istituto S. Vincenzo Pallotti, anno XVII, n. 35/2015, Istituto S. Vincenzo Pallotti, Roma 2015, pp. 11-19. ☐ — Notiziario pallottino, il messaggio del direttore dell’ISVP per gli incontri di formazione del 2015, in “Regina degli Apostoli”, periodico 30 ‖ Apostolato Universale n. 36/2015 bimestrale della Provincia Italiana della Società dell’Apostolato Cattolico, anno XCIII, n. 1, gennaio-febbraio 2015, Editrice Italiani nel mondo s.r.l., Roma 2015, p. 25. ☐ — La Settimana di studio sul ritorno alle radici, in Atti della Settimana di studio “Vita del Pallotti: certezze e dubbi”, Istituti Pallotti – Commissione storica SAC, Istituto S. Vincenzo Pallotti, Roma 2015, pp. 16-18. ☐ LAZAAR, John Peter SAC, Experiencing the joy of Christmas and living the joy of faith in christian families: divine sparks from the Holy Family of Nazareth, in “Pallottine Call”, Catholic Action & Lay Leadership, vol. 3, Dec. 2014, The Mission Secretariat ABVM Province, Bangalore 2014, pp. 4-11. ☐ LENOTTI, Giuseppe, São Vicente Pallotti e Nossa Senhora, tradutor: Pe. João Baptista Quaini SAC, in “Informações palotinas”, informativo da Provincia Nossa Senhora Conquistadora, ano 71, n. 2, jul./dez. 2014, Grafica Pallotti, Santa Maria 2014, pp. 21-31. Omelia in onore di san Vincenzo Pallotti pronunciata dal vescovo di Foggia il 23 maggio 1963, cfr. Acta SAC, vol. V (1962-1964), pp. 514521. ☐ MAŁKIEWICZ, Mariusz SAC, Instytut Pallottiego – po co?, in “Apostoł Miłosierdzia Bożego”, kwartalnik pallotyński, styczeń-luty-marzec 2015, Stowarzyszenie Apostolstwa Katolickiego (Księża Pallotyni), Częstochowa 2015, pp. 18-19. ISSN 1231-5621. ☐ MANUS, Martin SAC, As escolas palotinas do mundo de hoje, realidade, desafios e perspectivas, tradutor: Pe. Aguinelo Burin SAC,in “Informações palotinas”, informativo da Provincia Nossa Senhora Conquistadora, ano 71, n. 2, jul./dez. 2014, Grafica Pallotti, Santa Maria 2014, pp. 79-96. ☐ — Il ruolo dei giovani nella nuova evangelizzazione, in Ispirazioni pallottine per la pastorale giovanile, secondo incontro dei responsabili per la pastorale giovanile – Roma, 22-28 settembre 2014, Società dell’Apostolato Cattolico – Commissione per la gioventù, Società dell’Apostolato Cattolico, Roma 2015, pp. 71-80. 31 ‖ Apostolato Universale n. 36/2015 ☐ MAROTTA, Stella CSAC, Il Pallotti formatore delle religiose, in “Apostolato Universale”, continuità e sviluppo, rivista trimestrale dell’Istituto S. Vincenzo Pallotti, anno XVII, n. 35/2015, Istituto S. Vincenzo Pallotti, Roma 2015, pp. 20-32. ☐ MASTROROSATI, Cristina, Questioni emerse nel corso della Settimana di studio, in Atti della Settimana di studio “Vita del Pallotti: certezze e dubbi”, Istituti Pallotti – Commissione storica SAC, Istituto S. Vincenzo Pallotti, Roma 2015, pp. 122-127. ☐ MONTALDO, Corrado, A Grottaferrata l’Assemblea mondiale dell’UAC e il confronto tra le comunità laicali; le comunità laicali dall’India, l’Australia e l’America Latina; L’assemblea internazionale triennale dell’Unione dell’Apostolato Cattolico, in “Regina degli Apostoli”, periodico bimestrale della Provincia Italiana della Società dell’Apostolato Cattolico, anno XCIII, n. 2, marzo-aprile 2015, Editrice Italiani nel mondo s.r.l., Roma 2015, pp. 2627. ☐ MONTONATI, Angelo, Venerabile Elisabetta Sanna, pellegrina della carità, Editrice Velar, Gorle (BG) 2015, pp. 48. ISBN 978-88-6671-096-7. ☐ MURPHY, Jeremiah SAC, Arrivavano da Roma e da Londra i primi sacerdoti della SAC, la storia dei Pallottini in Irlanda e l’apostolato in Africa e America, traduzione di Margherita Liverani, in “Regina degli Apostoli”, periodico bimestrale della Provincia Italiana della Società dell’Apostolato Cattolico, anno XCIII, n. 1, gennaio-febbraio 2015, Editrice Italiani nel mondo s.r.l., Roma 2015, pp. 20-21. ☐ NAMPUDAKAM, Jacob SAC, Solenidade de são Vicente Pallotti – Roma, igreja do Santíssimo Salvador em Onda 22 de janeiro 2014, in “Informações palotinas”, informativo da Provincia Nossa Senhora Conquistadora, ano 71, n. 2, jul./dez. 2014, Grafica Pallotti, Santa Maria 2014, pp. 11-20. ☐ — Il carisma pallottino nella pastorale giovanile, in Ispirazioni pallottine per la pastorale giovanile, secondo incontro dei responsabili per la pastorale giovanile – Roma, 22-28 settembre 2014, Società dell’Apostolato Cattolico – Commissione per la gioventù, Società dell’Apostolato Cattolico, Roma 2015, pp. 9-12. 32 ‖ Apostolato Universale n. 36/2015 ☐ — Il Rettore generale don Jacob Nampudakam alla chiusura del triduo per la festa di Pallotti, in “Regina degli Apostoli”, periodico bimestrale della Provincia Italiana della Società dell’Apostolato Cattolico, anno XCIII, n. 2, marzo-aprile 2015, Editrice Italiani nel mondo s.r.l., Roma 2015, pp. 28-29. ☐ — La Settimana di studio, un altro tentativo di conoscere il Pallotti. Omelia durante la celebrazione eucaristica conclusiva della Settimana di studio “Vita del Pallotti: certezze e dubbi” (Roma, 11 luglio 2014), in Atti della Settimana di studio “Vita del Pallotti: certezze e dubbi”, Istituti Pallotti – Commissione storica SAC, Istituto S. Vincenzo Pallotti, Roma 2015, pp. 128-130. ☐ NIEDERSCHLAG, Heribert SAC, “Wer sind die Laien?” – “Ohne sie sähe die Kirche albern aus”. Vinzenz Pallotti und J.H. Newman als Bahnbrecher des Apostolates der Laien, in Freude an Gott. Auf dem Weg zu einem lebendigen Glauben. Festschrift für Kurt Kardinal Koch zum 65. Geburtstag – erster Teilband, George Augustin SAC, Markus Schulze SAC (Hg.), Herder, Freiburg im Breisgau 2015, pp. 223-236. 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ISSN 1231-059X. 33 ‖ Apostolato Universale n. 36/2015 ☐ PENNERS, Lothar e SCHMIEDL, Joachim, 100 Jahre Schönstatt – das Jubiläum als Prozess, in “Regnum”, Schönstatt International, Reflexion und Dialog, 49. Jahrgang, Nr. 1, März 2015, Patris Verlag, Vallendar-Schönstatt 2015, pp. 1-6. ISSN 03413322. ☐ PIRETTI, Dino e ACERBI, Gabriella, Notiziario pallottino, l’Ottavario dell’Epifania anche quest’anno ha unito spiritualmente le parrocchie e le comunità pallottine – Oriente e Occidente a Regina Apostolorum (Roma), in “Regina degli Apostoli”, periodico bimestrale della Provincia Italiana della Società dell’Apostolato Cattolico, anno XCIII, n. 1, gennaio-febbraio 2015, Editrice Italiani nel mondo s.r.l., Roma 2015, p. 26. ☐ POSYŁAM WAS, Kwartalnik Pallotyńskiego Sekretariatu Misyjnego i Ewangelizacji Wschodu Prowincji Chrystusa Króla, nr 97 - 1/2015 – Informator 2015, Ząbki 2015, pp. 20. 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ISSN 03413322. ☐ RHEINBAY, Paul SAC, Il fondamento dell’apostolato secondo Vincenzo Pallotti, in Atti della Settimana di studio “Vita del Pallotti: certezze e dubbi”, 34 ‖ Apostolato Universale n. 36/2015 Istituti Pallotti – Commissione storica SAC, Istituto S. Vincenzo Pallotti, Roma 2015, pp. 35-42. ☐ SALA, Rossano SDB, La pastorale giovanile nel mondo che cambia, in Ispirazioni pallottine per la pastorale giovanile, secondo incontro dei responsabili per la pastorale giovanile – Roma, 22-28 settembre 2014, Società dell’Apostolato Cattolico – Commissione per la gioventù, Società dell’Apostolato Cattolico, Roma 2015, pp. 13-41. ☐ SCHÄFER, Klaus SAC, Spuren kleiner Füße, erste Hilfe nach dem Tod eines Kindes, Verlagsgemeinschaft Topos plus, Kevelaer 2012, pp. 144 (Topos Taschenbücher; Band 775). ISBN 978-3-8367-0775-6. ☐ — Trösten – aber wie? Ein Leitfaden zur Begleitung von Trauernden und Kranken, 2. überarbeitete Auflage, Verlag Friedrich Pustet, Regensburg 2012, pp. 176. 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Zum Wandel der Theologie der negativen Endgültigkeit in den letzten fünfzig Jahren, in 35 ‖ Apostolato Universale n. 36/2015 Hoffnung auf das ewige Leben, Kraft zum Handeln heute, Walter Kardinal Kasper, George Augustin (Hg.), Herder, Freiburg im Breisgau 2015, pp. 167203 (Theologie im Dialog; Band 15). ISBN 978-3-451-31330-1. ☐ — Religöser Glaube und Rationalität. Gedanken zu eine Kernfrage von Max Schelers Religionsphilosophie, in Freude an Gott. Auf dem Weg zu einem lebendigen Glauben. Festschrift für Kurt Kardinal Koch zum 65. Geburtstag – erster Teilband, George Augustin SAC, Markus Schulze SAC (Hg.), Herder, Freiburg im Breisgau 2015, pp. 127-154. ISBN 978-3-45131331-8. ☐ SOCIETÀ DELL’APOSTOLATO CATTOLICO, Ispirazioni pallottine per la pastorale giovanile, secondo incontro dei responsabili per la pastorale giovanile – Roma, 22-28 settembre 2014, Società dell’Apostolato Cattolico, Roma 2015, pp. 85. ☐ STAWICKI, Stanisław SAC, Cooperazione nell’apostolato, Vincenzo Pallotti precursore dell’Azione Cattolica?, in Atti della Settimana di studio “Vita del Pallotti: certezze e dubbi”, Istituti Pallotti – Commissione storica SAC, Istituto S. Vincenzo Pallotti, Roma 2015, pp. 19-34. ☐ — Pierwsza dama Zjednoczenia Apostolstwa Katolickiego – Elżbieta Sanna (1788-1857), in “Annuntianda”, biuletyn Prowincji Zwiastowania Pańskiego Stowarzyszenia Apostolstwa Katolickiego, rok XXIII, nr 245, luty 2015, Poznań 2015, pp. 66-67. ☐ TODISCO, Francesco SAC, Speciale – secondo centenario della nascita, don Giuseppe Faà di Bruno “secondo fondatore” della SAC, nasceva il 17 febbraio 1815 uno dei compagni di san Vincenzo Pallotti, in “Regina degli Apostoli”, periodico bimestrale della Provincia Italiana della Società dell’Apostolato Cattolico, anno XCIII, n. 2, marzo-aprile 2015, Editrice Italiani nel mondo s.r.l., Roma 2015, pp. 15-20. ☐ VAZ, Savio Antonio Ferreira SAC, Autonome Moral und christlicher Glaube, die methodische Neuausrichtung der theologischen Ethik, EOS, Sankt Ottilien 2014, pp. 344 (Pallottinische Studien zu Kirche und Welt; Band 12). ISBN 978-3-8306-7686-7. 36 ‖ Apostolato Universale n. 36/2015 ☐ WALTER, Heinrich, Sendungsworte zum Neuaufbruch der SchönstattBewegung, in “Regnum”, Schönstatt International, Reflexion und Dialog, 49. Jahrgang, Nr. 1, März 2015, Patris Verlag, Vallendar-Schönstatt 2015, pp. 7-8. ISSN 03413322. ☐ WEISS, Wolfgang SAC, Dom João Jobst, bispo palotino na Austrália (1920-2014), tradutor: Pe. João Baptista Quaini SAC, in “Informações palotinas”, informativo da Provincia Nossa Senhora Conquistadora”, ano 71, n. 2, jul./dez. 2014, Grafica Pallotti, Santa Maria 2014, pp. 175-180. ☐ ZARO, Jadir SAC, Reitor da comunidade local, discípulo missionário palotino, in “Informações palotinas”, informativo da Provincia Nossa Senhora Conquistadora, ano 71, n. 2, jul./dez. 2014, Grafica Pallotti, Santa Maria 2014, pp. 37-48. ☐ ZOLLITSCH, Robert, Ela è a grande missionária, tradutor: Pe. João Baptista Quaini SAC, in “Informações palotinas”, informativo da Provincia Nossa Senhora Conquistadora, ano 71, n. 2, jul./dez. 2014, Grafica Pallotti, Santa Maria 2014, pp. 161-168. Omelia pronunciata dall’arcivescovo Robert Zollitsch il 19 ottobre 2014 nella cappella della facoltà teologica di Vallendar in occasione dei festeggiamenti del centenario di Schönstatt (18 ottobre 1914 – 2014). ☐ ZUBÍA, Marcelo Raúl CR, Per una storia del legame tra Ventura e Pallotti, in Atti della Settimana di studio “Vita del Pallotti: certezze e dubbi”, Istituti Pallotti – Commissione storica SAC, Istituto S. Vincenzo Pallotti, Roma 2015, pp. 67-79. ❏ 37 ‖ Apostolato Universale n. 36/2015 LE ATTIVITÀ DELL’ISVP I membri del Consiglio dell’Istituto S. Vincenzo Pallotti di Roma nominati il 31 marzo 2014 per un periodo di tre anni (2014-2017). Nella fotografia partendo da sinistra sono: Jan Kupka SAC (ISVP-Roma), Pedro Baldin SAC (Collegio Internazionale “Regina degli Apostoli”, Roma), Stella Holisz SAC (Suore Pallottine Missionarie dell’Apostolato Cattolico), Serenella Morandotti (ISVP-Roma), Giuseppe Del Coiro (Comunità Quinta Dimensione), Carmela Coscia CSAC (Suore Pallottine dell’Apostolato Cattolico), Pascal Hervé Okolong SAC (Collegio Internazionale “Regina degli Apostoli”, Roma). Atti della Settimana di studio 2014 – Nel febbraio 2015 sono stati pubblicati dll’Istituto S. Vincenzo Pallotti di Roma gli Atti della Settimana di studio che si è svolta a Roma nei giorni 7-11 luglio 2014. La composizione degli Atti, di 134 pagine, è formata da tre parti principali: le notizie sull’organizzazione, i testi delle relazioni e la cronaca fotografica. Gli Atti, oltre ad essere una cronaca di quei giorni sono la documentazione di una settimana in cui si è discusso sul tema “Vita del 38 ‖ Apostolato Universale n. 36/2015 Pallotti: certezze e dubbi”. Riportiamo qui di seguito la presentazione del volume degli Atti scritta dal Rettore Generale Jacob Nampudakam SAC. La vita di san Vincenzo Pallotti è un grande dono di Dio per tutta la Chiesa e per il mondo intero. Papa Francesco, nella sua omelia del 30 gennaio 2015, ha parlato su come custodire il dono di Dio e renderlo fruttuoso. Meditando sulle parole della Lettera agli Ebrei: “Richiamate alla memoria quei primi giorni: dopo aver ricevuto la luce di Cristo, avete dovuto sopportare una lotta grande e penosa” (Eb 10, 32), il Papa ha sottolineato che per custodire il dono di Dio non si deve perdere la memoria di quei primi giorni che spesso erano segnati dalla voglia di fare cose grandi e con un grande entusiasmo. Con la Settimana di studio che si è svolta a Roma nel luglio 2014 si voleva richiamare alla memoria la vita di san Vincenzo Pallotti che nella prima metà del XIX secolo ha ricevuto la luce di Cristo per arricchire la Chiesa con nuovi modi di vivere il Vangelo di Cristo. L’incontro, promosso dai responsabili degli Istituti Pallotti esistenti nelle varie aree geografiche (Brasile, Camerun, Germania, India, Italia, Polonia), in collaborazione con la Commissione storica della Società dell’Apostolato Cattolico, ha riunito le persone che sono direttamente coinvolte nelle indagini sulle questioni storiche della vita di san Vincenzo Pallotti. Tale incontro si è reso necessario perché, a volte, si diffondono delle interpretazioni diverse su alcuni eventi della vita del Pallotti o si presentano dei dubbi per quanto riguarda i fatti storici. Il materiale e l’esito delle riflessioni di questa Settimana di studio ora sono pubblicati negli Atti. Nella parte iniziale sono inserite le note sugli Organizzatori e il programma dettagliato per ogni giorno. In seguito vengono riportati i testi delle relazioni pronunciate. Nella parte finale si trovano l’elenco dei partecipanti e una breve cronaca fotografica. Consegnando questi Atti a tutti i membri dell’Unione dell’Apostolato Cattolico, voglio esprimere l’apprezzamento a tutti coloro che hanno contribuito allo svolgimento e al buon esito della Settimana di studio, soprattutto ai relatori, agli organizzatori e a tutti i partecipanti. Spero che le riflessioni contenute in essi suscitino l’interesse per la storia di san Vincenzo Pallotti, illuminino il nostro presente e diano un orientamento verso il futuro. Il nostro santo Fondatore nella sua vita non aveva dubbi, ha vissuto con certezza l’amore di Dio per tutti gli uomini e si è sforzato continuamente di rispondere in modo generoso all’amore infinito di Dio. ❏ 39 ‖ Apostolato Universale n. 36/2015 MOLLE, Pietro, La chiesa italiana di Londra, la storia dei primi Pallottini in Inghilterra, Tau Editrice, Todi (PG) 2014, pp. 143. ISBN 978-88-6244-321-0 (alla fine del volume si trovano numerose fotografie sulla storia della chiesa e sulle sue attività attuali. Il libro è stato pubblicato in occasione del 150° anniversario dell’inaugurazione della chiesa di san Pietro a Londra). 40 ‖ Apostolato Universale n. 36/2015