Provincia Autonoma di Bolzano – Alto Adige Autonome Provinz Bozen – Südtirol ISTITUTO COMPRENSIVO BOLZANO V – GRIES 1 Scuola Primaria “Manlio Longon” Scuola Secondaria di I grado “Archimede” Bolzano - Bozen Piano dell’Offerta Formativa Schulprogramm Anni Scolastici 2013-2016 Schuljahre 1 INTRODUZIONE E GUIDA ALLA LETTURA DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA PARTE PRIMA Presentazione Istituto Comprensivo Bolzano V- Gries 1 CONTESTO E DATI............................................................................................................. 8 1. SEGRETERIA.................................................................................................................... 11 2. MENSA SCOLASTICA................................................................................................... 13 3. BIBLIOTECA SCOLASTICA.........................................................................................17 4. SPORTELLO DI CONSULENZA PSICOLOGICA E ORIENTAMENTO: “PARLIAMONE”................................................................................................................... 20 5. ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA...........................................................................21 6.DOCUMENTAZIONE...................................................................................................... 28 7.ORIENTAMENTI PER L’INTERCULTURA.................................................................31 8.ORIENTAMENTI PER L’INCLUSIONE......................................................................34 9.CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO...........................................................................39 PARTE SECONDA Aree di identità, progetti e attività Scuola Primaria “M. LONGON” Scuola Secondaria di I grado “ARCHIMEDE” AREE DI IDENTITA’ DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO 1.TEMPI SCUOLA................................................................................................................ 45 SCUOLA PRIMARIA “M. LONGON”................................................................................46 SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “ARCHIMEDE”...............................................48 2. INDIRIZZO LINGUISTICO....................................................................................... 53 - Scuola primaria................................................................................................................. 55 – Scuola secondaria............................................................................................................ 64 3. EDUCAZIONE AMBIENTALE..................................................................................... 73 - Scuola primaria................................................................................................................. 74 - Scuola secondaria............................................................................................................. 82 4.EDUCAZIONE MUSICALE e STRUMENTALE.........................................................86 - Educazione musicale e strumentale nella scuola primaria.....................................87 - Indirizzo musicale nella scuola secondaria di I grado..............................................90 2 5.EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA e TIC (Tecnologie per l’informazione e la comunicazione).................................................................................................................. 95 6. AREA DI POTENZIAMENTO ...................................................................................104 A) PROGETTI...................................................................................................................... 105 6.1 PROGETTO EDUCAZIONE ALLA SALUTE..........................................................107 6.2 PROGETTO INTERCULTURA...................................................................................119 6.3 PROGETTO INCLUSIONE.......................................................................................133 6.4 CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO......................................................................146 6.5 EDUCAZIONE STRADALE.......................................................................................155 6.6 ATTIVITÀ MOTORIA E GRUPPO SPORTIVO ..................................................157 B) ATTIVITÀ DI POTENZIAMENTO IN ORARIO SCOLASTCO........................161 Scuola primaria - INCONTRO CON L’ARTE..................................................163 C) AREA EXTRACURRICOLARE (SCUOLA PRIMARIA) E LABORATORI FACOLTATIVI POMERIDIANI (SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO) 166 AREA ATTIVITA’ EXTRASCOLASTICHE FACOLTATIVE SCUOLA PRIMARIA166 1. CORSO DI DANZA SPORTIVA.................................................................................167 2. SPORTELLO COMPITI.................................................................................................167 3. ATTIVITÀ SPORTIVE.................................................................................................168 ESEMPI DI LABORATORI FACOLTATIVI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO..................................................................................................................................169 PARTE TERZA Finalità educative del primo ciclo di istruzione PREMESSA.......................................................................................................................... 172 OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI...........................................................................174 OBIETTIVI GENERALI DEL CORSO TRIENNALE DI SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO AD INDIRIZZO MUSICALE PER: STRUMENTO MUSICALE E MUSICA D’INSIEME........................................................................................................ 176 VALUTAZIONE.................................................................................................................. 184 Allegato 1 INDICATORI DI VALUTAZIONE: COMPORTAMENTO......................191 INDICATORI DI VALUTAZIONE: INSEGNAMENTI OPZIONALI 193 INDICATORI DI VALUTAZIONE: APPRENDIMENTI DISCIPLINARI196 CRITERI PER ATTRIBUZIONI DEI VOTI DELLE COMPETENZE DI CITTADINANZA E COSTTUZIONE.........................................................197 3 CRITERI PER ATTRIBUZIONI DEI VOTI DELLE TECNOLOGIE PER L'INFORMAZIONE E LA COMUNICAZIONE (TIC)............................198 Allegato 2 CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE ACQUISITE......................199 AUTOANALISI E VAUTAZIONE DEI PROGETTI...............................203 Allegato 3 QUESTIONARI DI VALUTAZIONE DELLE ATTIVITÀ.....................205 AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE.........................................................................213 REGOLAMENTI.................................................................................................................. 216 REGOLAMENTO SCOLASTICO E DISCIPLINARE...............................219 REGOLAMENTO INIZIATIVE PARASCOLASTICHE..........................225 REGOLAMENTO PALESTRA.......................................................................229 DOCUMENTO PER UNA POLITICA D'USO ACCETTABILE E SICURO DELLA RETE (P.U.A.)......................................................................................231 REGOLAMENTO AULA INFORMATICA..................................................238 REGOLAMENTO BIBLIOTECA...................................................................241 4 INTRODUZIONE E GUIDA ALLA LETTURA DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) è il documento pubblico/contratto formativo che dà trasparenza all'azione della scuola e che la scuola predispone, nell’ambito della propria autonomia, per rendere esplicita la sua progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa. Il P.O.F. è specchio della sinergia tra scuola, intesa come servizio formativo, e territorio in quanto ambiente culturale di riferimento; è pertanto uno strumento di lavoro per tutti i soggetti interessati alla vita della scuola. Il P.O.F. risponde all’esigenza di raccordo tra aspettative/bisogni formativi e indicazioni nazionali e provinciali generali dei corsi di studio; esplicita l’intenzionalità pedagogico–didattica dell’Unità Scolastica e definisce l’assunzione di specifiche responsabilità (contratto) da parte del Dirigente Scolastico, dei docenti, degli alunni, dei genitori, del personale della scuola. Il P.O.F. è testimonianza documentata dell’orientamento formativo (pedagogico, didattico, culturale, educativo) della scuola. Il presente Piano dell’Offerta Formativa è suddiviso in 3 parti: - Una prima parte relativa alla presentazione dell’Istituto Comprensivo ed alla sua organizzazione e strutturazione generale - Una seconda parte relativa alla offerta formativa della Scuola Primaria M. Longon” e della Scuola Secondaria di I grado “Archimede” - Una terza parte relativa ai curricola disciplinari, alla valutazione, all’aggiornamento dei docenti ed ai regolamenti scolastici. La prima parte prevede: - Funzionamento della segreteria, della biblioteca, della mensa scolastica - L’organizzazione scolastica (aree di supporto) - La documentazione - Gli orientamenti per l’integrazione e per l’intercultura - Continuità e orientamento La seconda parte è dedicata alla presentazione dei progetti e delle attività scolastiche, suddivise per aree formative e didattiche, in una prospettiva di continuità, dalla classe prima della scuola Primaria fino alla terza Secondaria di I grado. Nei primi tre capitoli vengono presentate pertanto, in modo dettagliato, le 3 aree d’identità dell’Istituto Comprensivo: area plurilingue, area ambientale, area musicale, con i relativi progetti curricolari e le attività. Seguono gli altri progetti “forti” della scuola, suddivisi sempre in aree, in orario curricolare ed extracurricolare e con attività legate più strettamente alla specificità dei due diversi ordini scolastici. 5 La terza parte presenta nel dettaglio i curricola delle diverse aree disciplinari e discipline della scuola Primaria e della scuola Secondaria di I grado, in osservanza alle relative normative ministeriali e provinciali; presenta inoltre linee orientative e modalità della valutazione e della formazione dei docenti e i regolamenti scolastici. 6 PARTE PRIMA Presentazione Istituto Comprensivo Bolzano V- Gries 1 7 CONTESTO E DATI L’Istituto Comprensivo Bolzano V - Gries 1 è situato in via Duca d’Aosta 46, e comprende: •La scuola primaria “ Manlio Longon “fondata nell’anno 1933 •La scuola Secondaria di I grado “ Archimede” fondata il 1 ottobre 1960 La Scuola Primaria M. Longon dal 1985 occupa l’ala ovest dell’edificio dell’Istituto Comprensivo Bz V - Gries 1: le 25 aule a disposizione vengono utilizzate per le classi, per un laboratorio di informatica, un’ aula di musica, un’ aula di sostegno ed una destinata ad interventi individualizzati e di alfabetizzazione degli alunni stranieri. E’ presente anche un’ aula polifunzionale dotata di attrezzatura multimediale e informatica, due laboratori ed un’ aula docenti. La Scuola Secondaria di I grado “Archimede” dalla sua istituzione fino al 1985 fu ospitata al piano terreno e in parte del terzo piano del complesso scolastico di via M. Longon insieme alla Scuola Media Ugo Foscolo. La frequenza scolastica avveniva con doppi turni alternati e continuò fino al 1963 data dell’entrata in vigore della riforma della scuola media. L’estensione dell’obbligo scolastico attuato dalla riforma e la coabitazione della scuola media con le elementari e l’istituto magistrale, resero necessaria la costruzione di un nuovo edificio scolastico per la Secondaria di I grado “Archimede”. Il trasferimento nella sede attuale avvenne nell’aprile 1985. L’anno successivo con una breve cerimonia il piazzale antistante il complesso scolastico venne intitolato a Olaf Palme, lo statista svedese ucciso in un attentato, noto per il suo impegno per la pace, il disarmo, lo sviluppo dei popoli. L’edificio occupa in totale una superficie di m² 26.000. E’ dotato di un ampio cortile, un’area verde, una pista di atletica, un orto ed il parcheggio. E’ situato nel quartiere Gries–S.Quirino. Usufruisce dell’Auditorium “Roen” per spettacoli teatrali e musicali dei ragazzi. Oltre agli alunni ed agli insegnanti tutti i cittadini possono fruire della sede distaccata della Biblioteca Civica situata nell’edificio. Nello stesso complesso è attiva la mensa scolastica. All'interno sono facilmente raggiungibili: al piano terra la biblioteca scolastica, l’aula insegnanti, l’aula per le udienze dei genitori, le aule di musica, un'aula di artistica, la palestra, la falegnameria, l’aula per l’alfabetizzazione degli alunni stranieri e la vicepresidenza. Al primo piano sono ubicate: la segreteria, l’ufficio della dirigente, l’archivio e nel corridoio est le aule di due sezioni . Al secondo piano si trovano: le aule di 3 sezioni e l’aula di informatica. Al terzo piano si collocano: le aule di 5 classi più il laboratorio di scienze, l' aula di 8 educazione artistica speciale con il forno per il modellato, quella per l’insegnamento individualizzato e l'aula audiovisivi. La salvaguardia dell’ambiente, l’amicizia e la solidarietà, insieme alla conoscenza delle lingue e l’amore per la musica, costituiscono il patrimonio dei valori di questa scuola. 9 Numero Alunni (anno scolastico 2012/2013) Alunni scuola primaria ……………………………..……………….. 515 Alunni scuola Secondaria di I grado………...... ……….. 435 Totale alunni……………………………....………………………….….... 950 Risorse di personale Dirigente : Prof.ssa Marina Degasperi Docenti Scuola primaria: Nr. 58 Docenti Scuola secondaria di I grado: Nr. 64 Collaboratrici all'integrazione: Nr. 5 Bibliotecaria: Vanna Predelli Segretaria: Gabriella Peterlini Personale ausiliario : Nr. 17 Assistenti di segreteria: Nr. 7 (tutte part-time) La scuola si avvale anche della collaborazione di: •Docenti universitari per progettazione e valutazione delle aree di identità •Esperti esterni e convenzioni con enti e associazioni per la realizzazione dei percorsi delle aree di identità e di potenziamento 10 1. SEGRETERIA 11 SEGRETERIA Orari La segreteria della scuola è aperta al pubblico con il seguente orario: - dal lunedì al venerdì 11.00 – 13.00 - giovedì 11.00 -13.00 / 14.30 -17.00 Personale di segreteria 1 Segretaria scolastica 7 Assistenti di segreteria a tempo parziale Mansioni Segretaria: Coordinamento e verifica del lavoro del personale di segreteria ed ausiliario. Gestione del bilancio e contabilità generale. Rapporti con gli enti vari. Barabino Silvia: Gestione del personale ausiliario e amministrativo. Gestione spazi scolastici. Libri di testo scuola Archimede. Organi Collegiali. Braiato Loretta: Insegnanti di scuola Longon. Cossu Ida: Area progettuale. Corsi di aggiornamento. Sportello psicologico “Parliamone”. Coordinamento integrazione. Soggiorni-studio studenti. Libri di testo scuola Longon. Domenis Moira: Alunni scuola Longon. Attivitá integrative. Gruppo sportivo. Mensa Faraldi Antonella: Verbali consegna strumenti indirizzo musicale scuola Archimede. Richiesta assistenza tecnica per attrezzatura informatica ad uso didattico. Missioni insegnanti. Rizzardi Paola: Insegnanti scuola Archimede. Sicurezza. Zamboni Manuela: Alunni scuola Archimede. Laboratori pomeridiani. Sportello compiti. 12 2. MENSA SCOLASTICA 13 MENSA SCOLASTICA La mensa fa parte integrante del complesso scolastico ed è gestita, per quanto riguarda il personale, dal Comune di Bolzano, Ufficio Refezioni Scolastiche. Dispone di circa 260 posti a sedere; ad essa possono accedere tutti gli alunni della scuola Primaria e Secondaria di I grado, previa iscrizione agli uffici competenti. Il menù varia stagionalmente . La sorveglianza degli alunni in mensa è garantita dai docenti dell’Istituto. Per la scuola primaria sono previsti due turni; 1° turno: 11,50; 2° turno: 12,50. Sempre per la scuola primaria è possibile usufruire di un ulteriore servizio “Vigilanza alunni giornalieri” nelle giornate in cui non è previsto il rientro pomeridiano, durante il quale gli alunni possono accedere alla mensa nella fascia oraria 12,50-13,30 sorvegliati da collaboratori esterni nominati dalla scuola. Per questo servizio è previsto un piccolo contributo a carico delle famiglie. Per gli alunni della scuola secondaria il servizio mensa è attivo dalle ore 13:30 alle ore 14:30 dal lunedì al giovedì e dalle 13.05 alle 14.00 il venerdì. Il lunedì e il giovedì il servizio mensa è garantito per gli alunni delle sezioni che hanno il rientro obbligatorio, per gli altri alunni l'accesso è condizionato dalla disponibilità dei posti. Sia per quanto riguarda la scuola Primaria che la scuola Secondaria di I grado ogni alunno che intende accedere alla mensa segnalerà giornalmente la sua adesione all’insegnante di classe entro la pausa (scuola primaria) e al custode tramite apposito modulo entro le ore 8.30 (scuola secondaria). 14 15 3. BIBLIOTECA SCOLASTICA 16 BIBLIOTECA SCOLASTICA La rinnovata biblioteca scolastica, che può ora vantare di un’ampia superficie espositiva (mq 240), collabora attivamente con alunni e insegnanti nella ricerca dell’informazione e nella fruizione del ricco patrimonio librario che viene continuamente implementato. È stata potenziata l’area dei dizionari mono e bilingui, nonché la disponibilità di libri di divulgazione per ragazzi perché è compito della biblioteca abituare l’utente a ricercare, all’interno dei propri documenti, la risposta alle domande e solo successivamente affidarsi alla gestione elettronica dell’informazione. Arredi e complementi specificatamente per “Bambini” e per “Ragazzi” garantiscono un ambiente confortevole e sicuro, dotato di ampie zone per effettuare gli incontri tra le classi, le letture per i più piccoli, nonché la possibilità di ospitare, a seconda degli eventi, personaggi del mondo dello sport, del volontariato, della carta stampata che di volta in volta si susseguono in questa “piazza del sapere”. Gli ambiti di intervento della biblioteca scolastica mirano a formare i ragazzi: - Nel gusto della lettura fine a se stessa - Nell’uso autonomo e corretto degli strumenti di consultazione quali dizionari, enciclopedie, cataloghi - Nel saper ricercare ed elaborare dati presi dai libri - Nel saper ascoltare, comprendere e riesprimere narrazioni lette o ascoltate - Nel saper apprezzare e rispettare le regole della vita di relazione. Le attività che di anno in anno vengono proposte, spesso fanno parte di progetti didattici presi di comune accordo con gli insegnanti e quindi strettamente collegate alle esigenze curricolari dei programmi ministeriali. Autonomamente però, la biblioteca organizza e sviluppa anche dei propri percorsi per invogliare studenti e ragazzi alla frequentazione dell’area biblioteca. Infatti troviamo: - Tornei di lettura tra le classi Concorsi interdisciplinari che abbiano come oggetto il Libro Caccia al tesoro fra gli scaffali Percorsi di lettura a tema Minicorsi di didattica della biblioteca (obbligatori per le “new entry”) Iniziative culturali atte a far conoscere nuovi titoli e nuovi autori Presentazione di bibliografie alle classi (Novecento. Shoah) Escursioni sui vari generi letterari Visite guidate alla Biblioteca Civica e al suo catalogo (per gli studenti dell’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado) - Animazione e giochi. 17 Ed è proprio in questo ambiente informale, allietato da musica di sottofondo, cuscini e piante e “libero” da valutazioni scolastiche, che si vuole favorire la collaborazione e lo scambio di idee e sensazioni, familiarizzando con i libri ed il loro prezioso contenuto, foriero di avventure ed emozioni che arricchiscono l’animo e liberano la mente da pregiudizi e false credenze, per crescere consapevoli che solo una pacifica e proficua convivenza permetterà all’uomo di rispettare la diversità. 18 4. SPORTELLO DI CONSULENZA PSICOLOGICA E ORIENTAMENTO: “PARLIAMONE” 19 SPORTELLO DI CONSULENZA PSICOLOGICA E ORIENTAMENTO “PARLIAMONE” Lo sportello è un luogo di incontro e di confronto tra operatori psicopedagogici e utenti della scuola che non si sostituisce ai servizi del territorio, ma anzi costituisce per essi un utile “filtro”, rispondendo ai problemi di socializzazione relativamente più lievi ed ai bisogni di conoscenza di insegnanti e genitori. Lo sportello psicologico scolastico provvede invece ad orientare ai servizi i casi di alunni che effettivamente richiedono interventi o terapie specifiche. Gli appuntamenti sono su prenotazione , da effettuarsi in segreteria. Il progetto si articola nel seguente modo: FINALITÀ - Fornire informazioni, sostegno, e supporto a docenti e genitori nell’affrontare le problematiche dell’età infantile ed adolescenziale - Fornire orientamento ed indicazioni sui Servizi e sulle istituzioni del territorio - Fornire ascolto e sostegno agli studenti nel delicato momento legato al cambiamento ed all’evoluzione del corpo - Fungere da sensore per la rilevazione dei bisogni degli utenti della scuola e delle problematiche da affrontare in un’ottica di prevenzione del disagio. OBIETTIVI • Sviluppare negli adulti educatori le capacità di lettura ed interpretazione dei bisogni nell’età evolutiva • Sviluppare e potenziare la capacità di tessere relazioni positive con i bambini e i preadolescenti • Fornire agli adulti momenti di informazione e confronto di esperienze sulle problematiche educativo/relazionali • Sviluppare negli studenti la consapevolezza di essere protagonisti della propria crescita • Sviluppare nei giovani la capacità di tessere relazioni positive con i pari e con gli adulti. METODOLOGIA - Consulenza individuale per insegnanti e genitori della scuola primaria; per insegnanti, genitori ed alunni della scuola Secondaria di I grado - Incontri di gruppo - Incontri periodici tra psicologi e operatori dei servizi del territorio - Monitoraggio annuale ad opera del Servizio di Educazione alla Salute Psicologa: dott.ssa Cristiana Bertoluzzo 20 5. ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA 21 ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA AREA DI SUPPORTO SERVIZI AMMINISTRATIVI L’attuazione della Legge nr. 12 sull’Autonomia degli Istituti scolastici ha richiesto una riorganizzazione dell’iter amministrativo. Le tre E dell’azione pubblica: - Economicità (acquisto delle risorse al minor costo) - Efficacia (conseguimento degli obiettivi prefissati) - Efficienza (ottimizzazione dei risultati in relazione alle procedure ed ai mezzi utilizzati) e dunque il principio di buon andamento dell’amministrazione, codificato nell’art. 97 della Costituzione, ispirano l’Azione amministrativa dell’Istituto. L’Ufficio ha un documento di funzionamento interno approvato dal Consiglio d’Istituto che ha portato alla divisione degli incarichi per settori e, dato il tipo di sperimentazione, ha sviluppato abilità e competenze utili a supportare i processi di realizzazione. Ciò è avvenuto con grande disponibilità del personale in servizio. La suddivisione del lavoro degli addetti garantisce l’equilibrio tra l’impegno amministrativo e l’impegno didattico dei docenti. RISORSE PERSONALE DI SEGRETERIA PERSONALE NON DOCENTE Il personale non docente costituisce una risorsa fondamentale per il funzionamento della scuola. I custodi ed i bidelli vigilano sull’integrità dell’ambiente scolastico e sono coinvolti positivamente in tutti i momenti della vita scolastica. La distribuzione degli incarichi mira a valorizzare il loro servizio in tutti i settori e la collaborazione del personale non docente è stata sempre preziosa per ogni iniziativa di apertura della scuola. 3 custodi 4 bidelli tempo pieno 6 bidelli a tempo parziale 1 bidello attività extrascolastiche 22 23 GENITORI Le famiglie degli alunni dell'Istituto Comprensivo Bolzano V - Gries 1 hanno una tradizione di compartecipazione al progetto educativo e alla realizzazione delle iniziative dell’Istituto. Le proposte dei genitori sulle tematiche educative e generali vengono prese in considerazione dal Collegio Docenti. Il Comitato dei genitori è molto attivo ed in continua relazione con i rappresentanti dei genitori in Consiglio di Istituto. Le richieste dei genitori in materia di progettazione curricolare espresse nei Consigli di Classe vengono prese in considerazione nel Collegio Docenti. I genitori sono presenti negli organi istituzionali e sono coinvolti in tutte le fasi di realizzazione dell'azione educativa dell’area d’identità della scuola, compresi i momenti formativi e gli incontri con esperti, in modo da permettere alle famiglie di seguire l’iter dei propri figli, acquisendo anche conoscenze e competenze sul campo. Particolarmente importante risulta la collaborazione per i gemellaggi e per le iniziative di solidarietà. Le famiglie vengono informate sui regolamenti e sono invitate a responsabilizzare i ragazzi nell’accettazione delle regole. RAPPORTO CON I DOCENTI Ci sono udienze individuali settimanali e due udienze generali all’anno. La collaborazione famiglia-scuola è importantissima e lo diventa ancor più in caso di difficoltà degli alunni; è centrale inoltre nelle situazioni di alunni con bisogni educativi speciali. In casi problematici la scuola convoca i genitori, attraverso lettera, per udienze particolari con i coordinatori di classe e/o con la Dirigente. Lo sportello con la psicologa e il Progetto “Parliamone” è indirizzato anche ai genitori. 24 25 ALUNNI Il progetto di offerta formativa è centrato sugli alunni, sulla loro età e mira a valorizzare le loro diverse intelligenze. La comunità scolastica istituisce una relazione educativa originale centrata sul concetto di responsabilità e partecipazione. Le norme mirano a sviluppare atteggiamenti leali e consapevoli, rispettosi dell'ambiente e delle persone. La scuola ha il suo regolamento che viene illustrato agli alunni delle classi prime nella settimana di inizio della scuola. E' stato inoltre istituito il “Parlamento degli alunni”, uno spazio per discutere, approfondire, organizzare e partecipare alla vita della scuola. La mediazione tra famiglia, alunni, docenti è garantita dai coordinatori di classe. Lo sportello di consulenza della psicologa permette ai ragazzi di porre se stessi di fronte alle proprie difficoltà in modo libero da condizionamenti ed insegna loro a riconoscere il valore della mediazione di esperti e di consulenti, anche nelle questioni personali. 26 27 6.DOCUMENTAZIONE 28 DOCUMENTAZIONE L’Istituto Comprensivo si occupa di attività di raccolta di documentazione e valorizzazione dei progetti educativi e didattici, come prevede la normativa sull’autonomia scolastica. Tale documentazione serve per creare un’identità storica della scuola, raccogliere informazioni e materiale sulle attività svolte nel corso dei diversi anni scolastici, rielaborare i materiali didattici nel corso degli anni successivi, consultare e diffondere tra le persone interessate. Ogni insegnante referente di progetto documenta l’esperienza didattica illustrandone l’idea generale, le finalità, la metodologia, ponendo in evidenza gli esperti o gli enti coinvolti che hanno collaborato durante il percorso, raccogliendo il materiale prodotto dagli alunni e una breve valutazione finale. Tutto il materiale raccolto, oltre ad essere custodito in un archivio, che resta a disposizione per gli insegnanti che volessero consultarlo, e visionabile anche nel nuovo sito della scuola. La documentazione è in stretto rapporto con la ricerca, possibile soltanto se sono disponibili dati informativi ben organizzati (comunicazioni generali, foto, video, materiale prodotto, etc.) e se vengono comunicati, sperimentati e utilizzati. La documentazione costituisce uno degli aspetti chiave per la valutazione del lavoro svolto. Esiste un’abbondante e qualificata produzione legata ai progetti ed alle attività. Nel corso degli anni la scuola ha realizzato: CD E VIDEO Presentazione in power-point dell’indirizzo trilingue Presentazione in power-point della sezione bilingue Presentazione dell' indirizzo musicale Valutazione triennale dell’indirizzo trilingue Valutazione della sezione bilingue CD Circle time (scuola primaria) DVD Progetto Comenius : “ Il supporto dei compagni per una migliore qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento” CD- Rom Giornata delle lingue – Tag der Sprachen, Istituto Comprensivo Bolzano V - Gries 1 dal 1998 al 2011 Realizzazione registrazione di eventi su CD o DVD INOLTRE - Documentazione progetto bilingue 2007-2010 - Documentazione annuale delle classi ad indirizzo plurilingue scuola primaria e secondaria di I grado - Pubblicazioni di unità didattiche di geografia in L2 29 - Video e pubblicazione sul Progetto Gries in L2 Video progetto Intercultura CD progetto :” Musiche, culture, identità… incontri con il mondo” Unità didattiche sulla cultura africana Percorso Mito e Fiaba Video progetto Isola del Giglio Video e CD progetto inglese Raccolta di poesie prodotte dagli alunni Ricca documentazione fotografica di attività artistiche, musicali e sportive della scuola, nonché di momenti legati alla solidarietà, all’ecologia e ai soggiorni all’estero - Video di spettacoli ed eventi PUBBLICAZIONI - AA.VV., La porta aperta – Die Offene Tür, a cura di B. Gramegna, Bolzano, 1997; - AA.VV., La curiosità linguistica–Die Sprachneugierde, a cura di B. Gramegna, R. Infelise Fronza Bz, 1999; - AA.VV., Bambini bilingui… non è un sogno–Zweisprachige Kinder… vom Traum zum Alltag, a cura di B. Gramegna, Bz, 2000; - AA.VV., 1997: Natale a Sarajevo - Weihnachten in Sarajevo, a cura di A. Gottardi, Bolzano, 1999; - AA.VV., Sprachwanderungen 1-2-3, Bolzano, 2000; - AA.VV., Pack mal deinen Koffer … und los!, a cura di C. Morlacchi e B. Gramegna, Bolzano, 1998; - Rassegna n° 40 dicembre 2009 “Plurilinguismo scolastico in Alto-Adige” - AA.VV., Reflections on immersion teaching at the Archimede lower-secondary School in Bolzano, Italy, cfr. R. Infelise Fronza, Vaasan Yliopiston Julkaisuja; cfr. Fronza, Morlacchi, Gramegna, Immersione linguististica a Bolzano, in Immersion Programmes, Joaquim Arnau, Joseph Artigal (editors), Universitat de Barcelona, 1998; 30 7.ORIENTAMENTI PER L’INTERCULTURA 31 ORIENTAMENTI PER L’INTERCULTURA L’educazione interculturale è una fondamentale prospettiva del nostro Istituto Comprensivo e promuove la comprensione e la valorizzazione delle diversità: diversità di capacità, di valori e di abitudini di vita, di lingue, di culture. L’educazione interculturale è utile strumento nelle difficoltà in cui i minori vengono a trovarsi anche a scuola, crea occasioni atte a superare l’isolamento, le difficoltà di apprendimento, le differenti possibilità di stringere amicizie e di vivere situazioni di successo. Essa, cercando di rimuovere gli effetti negativi dei condizionamenti fisici, psicologici, sociali, mira alla prevenzione dei disagi e al recupero degli svantaggi legati alle diversità culturali e stabilisce relazioni educative e didattiche efficaci in cui importante è il prendersi cura dell’altro come persona. Tale educazione rispetta, incoraggia, sostiene, condivide e promuove la crescita di ognuno. Sviluppa la cultura della pace, della collaborazione e della condivisione. Per queste ragioni l’educazione interculturale non riguarda solo alcuni campi di esperienza, ambiti disciplinari, discipline o progetti, ma costituisce una prospettiva ed una dimensione dell'insegnamento che accompagna tutto il percorso formativo ed orientativo. Non è altra cosa rispetto ai programmi vigenti, ma un altro modo di affrontarli e si esplica nella trasversalità dei contenuti e dei metodi di insegnamento oltre che nella disponibilità dei docenti a mettersi in gioco, in modo intenzionale, anche sul versante delle relazioni. Abbiamo voluto pertanto dedicare una pagina specifica proprio agli orientamenti che l’Istituto Comprensivo si è dato in merito all’educazione interculturale. EDUCAZIONE INTERCULTURALE La democrazia implica un rapporto a due. Non esiste infatti democrazia se non nell'interazione, nel confronto, nel dialogo e nel conflitto fra identità differenti. Nella società globale, società di per se stessa plurale e multiculturale, il processo educativo richiede che l'educazione interculturale, come educazione “alla e nella differenza”, divenga l'orizzonte e la prospettiva di tutto il percorso formativo. Nella scuola è necessario coniugare locale e globale, identità e differenza, entro un percorso di formazione del cittadino come persona capace di relazione costruttiva con l'alterità, percepita come risorsa per la crescita sia individuale che sociale, come persona capace di gestione non violenta degli innegabili conflitti tra identità differenti, come persona portatrice di responsabilità nei confronti degli altri. La scuola è il luogo nel quale si apprende e si sperimenta la convivenza democratica e la nuova cittadinanza. La scuola necessita dell’educazione interculturale. L’ intercultura a scuola è prospettiva di ricerca e prassi pedagogica che nasce anche dalla necessità dell’inserimento attivo degli 32 allievi stranieri e dal ripensamento critico dei saperi fondamentali attualmente insegnati. Non è una nuova materia, né una pedagogia speciale per stranieri; si configura, al contrario, come un nuovo asse educativo rivolto in primo luogo agli italiani e volto a modificare abiti cognitivi e comportamenti degli autoctoni e degli stranieri. Per favorire la possibilità di una convivenza costruttiva sia nella nostra società, sia sul pianeta, l'educazione interculturale propone di impegnarsi nell'acquisizione dei valori, delle conoscenze e delle competenze che possono contribuire a "decolonizzare" l'immaginario occidentale e a rimettere in discussione una tradizione interamente fondata sul primato dell'Europa. L'educazione interculturale promuove una nuova "cultura delle interdipendenze", volendo designare con questa espressione la raggiunta consapevolezza della dimensione globale dei problemi del presente. Gli interventi dell’Istituto Comprensivo si collocano su questo piano e tendono così, anche in assenza di alunni stranieri e nella normale attività curricolare, a prevenire il formarsi di stereotipi e pregiudizi nei confronti di persone e culture, tendono a superare ogni forma di visione etnocentrica e realizzano un'azione educativa che sostanzia i diritti umani attraverso la comprensione, la conoscenza e la cooperazione. L'educazione interculturale nel nostro Istituto Comprensivo non si esaurisce pertanto nella risoluzione dei problemi posti dalla presenza di alunni stranieri, ma si estende al riconoscimento della complessità e della ricchezza del confronto tra culture, promuovendo, attraverso progetti specifici, la disponibilità a conoscere e a farsi conoscere, il rispetto dell'identità di ciascuno, il clima di dialogo e di benessere e la solidarietà. Oltre che negli specifici progetti (di cui nelle pagine successive) si esplica nell'attività quotidiana e nella formazione dei docenti, sulla base di una rinnovata professionalità e si sviluppa in un impegno progettuale e organizzativo continuo. 33 8.ORIENTAMENTI PER L’INCLUSIONE 34 ORIENTAMENTI PER L'INCLUSIONE PREMESSA Esistono ragioni sociali, pedagogiche e legislative che giustificano e rendono necessarie la piena integrazione scolastica di un alunno svantaggiato. La scuola assume una rilevanza costituzionale nel rimuovere ostacoli, permettendo il massimo sviluppo umano anche ai diversamente abili, favorendone l'inclusione, solo così essa diventa garante del dettato di legge. L’inserimento parte dalla legge costituzionale, ma non può realizzarsi senza una spinta dettata da ragioni sociali. Cambia la società e di conseguenza la scuola si adegua. Lo svantaggio non vive più in mondo a parte, ma all’interno di una comunità, dove la disabilità non deve essere considerata un peso, ma l’opportunità per una vera crescita culturale e morale della collettività. Il principio a cui fare riferimento è quello dell'uguaglianza, che troviamo esplicitato nella nostra Costituzione, che all’art. 3 afferma “Tutti i cittadini hanno pari dignità e sono uguali davanti alla legge senza distinzioni personali e sociali” In una società civile e democratica, per attivare la piena inclusione, si dovrebbe respingere ogni forma di emarginazione e di esclusione e coltivare quelle qualità etiche che mettono in condizione di accettare, comprendere e mettersi al servizio dell’altro, per proporre tutti gli aiuti necessari affinché accresca le sue potenzialità, grandi o piccole che siano. “L’integrazione è dunque un cambiamento e un adattamento reciproco, un processo aperto all’integrazione e correlato con il riconoscimento e l’assunzione dell’identità e delle conoscenze incorporate” (A. Canevaro). RIFERIMENTI NORMATIVI −Costituzione −Legge provinciale 30 giugno 1983, n. 20, −Legge-quadro statale 5 febbraio 1992, n. 104, −Legge provinciale 20 giugno 2000, n. 12, −Legge provinciale 16 luglio 2008, n. 5, −Deliberazione della giunta provinciale 3 luglio 1995, n. 3438, −Nota del ministero dell'istruzione, università e ricerca 15.06.2010, n. 4089, −Legge 8 ottobre 2010, n. 70, −Circolare ministeriale n. 8 del marzo 2013, −Convenzione O.N.U. Sui diritti delle persone con disabilità, −Deliberazione della giunta provinciale del 15 luglio 2013, n. 1056 (accordo di programma). 35 La convenzione O.N.U. Ha una visione dell'essere umano incentrata non sui deficit ma sulle risorse e sul diritto alla partecipazione in condizioni di parità delle persone diversamente abili. In conformità con le finalità dell'art. 1, comma 2, lettera b della legge provinciale 30 giugno 1983, n. 20, “la provincia previene e rimuove le condizioni invalidanti che impediscono lo sviluppo della persona umana, il raggiungimento della massima autonomia possibile e la partecipazione della persona in situazione di handicap alla vita della collettività, nonché la realizzazione dei diritti civili, politici e patrimoniali”, viene adottato il principio che vengono approntate tutte le misure e le risorse per prevenire e rimuovere quelle condizioni che impediscono lo sviluppo personale dei bambini e delle bambine e degli alunni e delle alunne e il raggiungimento della maggior autonomia possibile, dell'autodeterminazione e la partecipazione (inclusione) alla vita sociale. Il compito della nostra scuola è assolvere a tali alti e civili principi, mettendo in campo tutte le risorse necessarie per riconoscere, promuovere e valorizzare le diversabilità e le potenzialità di ciascuno, assicurando ad ogni bambino, ogni bambina, ogni alunno ed a ogni alunna il diritto fondamentale all'educazione ed alla formazione, che non può venir meno a causa di deficit, adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del successo formativo. Il compito della nostra scuola è includere. FINALITÀ La finalità dell’inclusione, non è riferita ad una semplice socializzazione in presenza, ma implica una viva socializzazione, che mette l’alunno in difficoltà in condizione di sentirsi parte attiva del gruppo scolastico. L’inclusione richiede una crescita reciproca e porta vantaggi sia al diversamente abile che agli altri alunni; infatti le classi integrate arricchiscono ogni bambino, dandogli l’opportunità di elaborare una maggiore crescita sul piano emotivo, affettivo e cognitivo. Lo stimolo alla crescita e alla maturazione che gli stessi compagni vivono grazie alla presenza di coetanei diversamente abili, porta ad approfondire la capacità di conoscere, rispettare, valorizzare le “diversità” e a sviluppare maggiormente sentimenti di solidarietà. Per tradurre in realtà una buona inclusione scolastica, elementi fondamentali sono gli interventi di carattere socio-psico-pedagogico, scolastico e famigliare. PROCEDURE Come da Accordo di Programma (Deliberazione della giunta provinciale del 15 luglio 2013, n. 1056), per promuovere l'inclusione scolastica, vengono attuate le seguenti procedure: 36 valide per bambini/bambine e valide per bambini/bambine e alunni/alunne con diagnosi funzionale, ai alunni/alunne con bisogni educativi sensi della Legge del 5 febbraio 1992, speciali, ai sensi della Legge del 8 n. 104 ottobre 2010, n. 170 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”, e alla Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 (strumenti d'intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica) Per bambini/bambine, alunni/alunne con diagnosi funzionale viene elaborato il Profilo dinamico funzionale e sussiste la possibilità di un sostegno con obiettivi differenziati. Il dirigente o la dirigente convoca almeno due incontri l'anno per l’elaborazione del piano educativo individualizzato e la verifica delle misure, dove sono coinvolti attivamente i genitori. La responsabilità è dell’intero consiglio di classe. Coordina la stesura del P.E.I. L'insegnante di sostegno. In caso di richieste concrete e motivate di tipo clinico, partecipano all'elaborazione del piano educativo anche i/le rappresentanti dell'Azienda Sanitaria dell'Alto Adige. Il piano educativo individualizzato deve essere trasmesso per iscritto ai genitori o chi esercita la patria potestà. I genitori o coloro che esercitano la potestà genitoriale possono richiedere la sospensione in tutte le misure e/o la restituzione dell'intera documentazione. I genitori o chi le esercita la potestà genitoriale sono autorizzati, al momento dell'iscrizione al successivo livello scolastico, a non trasmettere nuovamente la documentazione. In tal modo l'alunno/l'alunna perde il diritto alle specifiche misure previste dall'accordo di Per bambini/bambine, alunni/alunne con disturbi che non sono certificati ai sensi della Legge 104 del 1992, non è prevista l'assegnazione di personale aggiuntivo alle scuole, ma è prevista l'attivazione di misure specifiche, esplicate nelle suddette leggi e direttive. Per questi alunni/alunne viene rilasciato un referto clinico psicologico. Per questi alunni/alunne viene elaborato un piano didattico personalizzato (P.D.P.), dove sono coinvolti attivamente i genitori. La responsabilità è dell'intero consiglio di classe. Coordina la stesura del P.D.P. Il coordinatore di classe. Il piano didattico personalizzato deve essere trasmesso per iscritto ai genitori o chi ne esercita la patria potestà. 37 programma. Al passaggio da un livello di scuola all'altro, il profilo dinamico funzionale, ai sensi della Legge 5 febbraio 1992, n. 104, viene aggiornato congiuntamente dalla scuola e dall'Azienda Sanitaria dell'Alto Adige ed i genitori o chi ne fa le veci. 38 9.CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO 39 CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO La Continuità e l’Orientamento sono fini e strumenti dell’azione educativa che l’Istituto Comprensivo intende perseguire. Essi sono intesi nel loro duplice aspetto: a) Orizzontale, che prevede la collaborazione con la famiglia, con gli enti locali, con le realtà formative e culturali presenti sul territorio b) Verticale, attraverso la condivisione dei percorsi educativi e della progettualità tra i diversi ordini di scuola. Questo intento si realizza in un complesso ed articolato insieme di progetti e attività che seguono il bambino dal suo primo ingresso nella Scuola dell’Infanzia fino alla Scuola Secondaria di I grado e all’ingresso nella Scuola Superiore. Le azioni relative alla continuità ed all’orientamento sono dirette ai protagonisti della crescita: il bambino/preadolescente/adolescente, la sua famiglia, i suoi insegnanti. CONTINUITÀ FORMATIVA E DIDATTICA Il bambino/preadolescente/adolescente è al centro del progetto educativo e formativo. Viene pertanto posta grande attenzione ai passaggi delicati della sua crescita nella scuola attraverso la realizzazione di progetti di accoglienza e progetti-ponte per il passaggio da un ordine di scuola al successivo: il bambino e poi il ragazzo viene di volta in volta accolto nel nuovo ordine di scuola con attività mirate a favorire il processo di costruzione della propria identità e della propria personalità. Vengono realizzati percorsi che possano sviluppare il senso e la consapevolezza del sé corporeo e del sé emotivo in rapporto agli altri, il senso di appartenenza, la fiducia in se stessi e negli educatori ed insegnanti e la capacità di costruire atteggiamenti positivi di fronte alle nuove esperienze formative. Sono previsti pertanto laboratori e attività parallele degli alunni delle classi “ponte”; incontri significativi anche “a tema” in determinati periodi dell’anno scolastico o in occasione di particolari manifestazioni, eventi, attività della scuola; sono previste visite alla nuova scuola e incontri di conoscenza con i nuovi insegnanti per familiarizzare con il nuovo ambiente scolastico, ma anche l’inserimento, nell’arco di qualche giornata, degli alunni delle classi quinte nelle normali attività didattiche delle classi prime medie. La famiglia è sempre resa partecipe e coinvolta attraverso gli organi collegiali (Consigli di Classe, Consiglio d’Istituto, Comitato dei Genitori) alla progettualità scolastica; nei momenti istituzionali di confronto collettivi, ma anche nei colloqui individuali con docenti e Dirigente Scolastica genitori e famiglie forniscono un fondamentale contributo alla progettazione della scuola. Sono previsti pertanto 40 incontri con i genitori ad ogni passaggio da un ordine scolastico all’altro per presentare la nuova scuola, per illustrarne il Piano dell’Offerta Formativa, per accogliere e discutere eventuali proposte. I docenti sono coinvolti in molteplici azioni che contribuiscono a dare coerenza e continuità all’azione educativa. In primo luogo si pone la condivisione degli obiettivi formativi e didattici, con particolare attenzione ai percorsi verticali nell’ambito delle diverse aree disciplinari: sono previsti incontri tra i vari ordini di scuole, finalizzati alla conoscenza reciproca ed all’integrazione e sinergia dei rispettivi curricola; riunioni per favorire il confronto e il coordinamento delle strategie didattiche, degli stili educativi e dei sistemi di valutazione e di individuazione delle competenze che gli alunni devono acquisire al termine di ogni singolo ordine di scuola; riunioni comuni per la definizione dei criteri e delle modalità per la formazione delle classi. E’ previsto inoltre, e si considera con particolare attenzione, l’aggiornamento comune su tematiche utili ai vari ordini di scuola (metodologia, didattica, valutazione). ORIENTAMENTO L’orientamento non è qualcosa di estraneo alle attività scolastiche, ma è dentro di loro. Tutte le attività che si svolgono a scuola, devono tendere a mettere ciascun allievo nella condizione di scoprire le proprie capacità e le proprie attitudini perché possa scegliere la propria "strada", sicuro di poter contare sulle proprie forze e capacità. In una società così mutevole la scuola ha il compito di aiutare a formare intelligenze attive che sappiano reagire positivamente a stimoli articolati e a situazioni in continuo divenire, deve offrire ad ogni alunno la possibilità di cogliere le dinamiche dei cambiamenti della società, di far acquisire ad ognuno la consapevolezza dei propri interessi, la percezione della propria persona in un determinato contesto ed in un determinato momento storico, deve portare ognuno a non dover “essere orientato”, ma ad “autoorientarsi”. Realizzare l’orientamento fin dalla scuola primaria vuol dire dare forte spessore educativo alla didattica, considerare gli ambiti di esperienza prima e le discipline poi, come strumenti per sviluppare la formazione globale completa della persona. Il modello formativo che l’Istituto Comprensivo propone per una efficace azione di orientamento, coinvolge in modo trasversale tutte le attività disciplinari e prevede il lavoro in sincronia dell’intero corpo docente; vuole assicurare a tutti gli alunni la possibilità di avvicinarsi con piacere a tutte le discipline del curricolo per garantire loro lo sviluppo di interessi ed attitudini personali. La scuola propone quindi un “sapere per sapersi orientare”: propone "saperi" che servano a produrre un pensiero proprio, a conoscere se stessi, il proprio ambiente di vita, a cogliere le offerte per partecipare attivamente e responsabilmente alle esperienze, agli studi, alla vita familiare e sociale, 41 diventando artefici del proprio progetto di vita. Ogni situazione educativa e didattica sarà orientante anche dal punto di vista affettivo-cognitivo: l’educazione socio-affettiva diventa indispensabile per poter sviluppare pienamente la personalità del bambino e ragazzo: lo avvia a conoscere meglio le proprie capacità da utilizzare, a esprimere e controllare le proprie emozioni e sentimenti, a vivere bene insieme agli altri. L’insegnante avrà quindi anche il ruolo di facilitatore e avrà la capacità di stabilire un efficace rapporto interpersonale con bambini e ragazzi per la loro crescita ed il loro apprendimento in un clima di libertà, di stima e di fiducia. (Per le attività specifiche cfr “Progetto Continuità didattica ed Orientamento” ). 42 PARTE SECONDA Aree di identità, progetti e attività Scuola Primaria “M. LONGON” Scuola Secondaria di I grado “ARCHIMEDE” 43 AREE DI IDENTITA’ DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO EDUCAZIONE AMBIENTALE EDUCAZIONE PLURILINGUE EDUCAZIONE MUSICALE E STRUMENTALE Aree di identità INTERCULTURA INTERCULTURA SOLIDARIETA’ SOLIDARIETA’ MERCATINO MERCATINO SCOLASTICO SCOLASTICO soggiorni-studio soggiorni-studio GEMELLAGGI GEMELLAGGI visite guidate USCITE visite guidate USCITE DIDATTICHE DIDATTICHE mostre mostre concerti concerti SPETTACOLi TEATRali SPETTACOLi TEATRali cinema cinema concorsi concorsi Area di potenziamento curricolare e facoltativa:progetti, laboratori, attività integrative, biblioteca LABORATORI LABORATORI informatica informatica latino latino teatro teatro danza danza orchestra orchestra percussioni percussioni sportello-COMPITI sportello-COMPITI CERTIFICAZIONI CERTIFICAZIONI LINGUISTICHE L2LINGUISTICHE L2L3 L3 attivita’ motorie attivita’ motorie GRUPPO SPORTIVo GRUPPO SPORTIVo educazione educazione alla salute alla salute EDUCAZIONE EDUCAZIONE STRADALE STRADALE bici-patente bici-patente recupero recupero INTEGRAZIONE INTEGRAZIONE alfabetizzazioNe e alfabetizzazioNe e accoglienza ALUNNI accoglienza ALUNNI sTRANIERI sTRANIERI orientamento e orientamento e continuità continuità Continuità ed orientamento nei diversi passaggi formativi: Scuola dell’Infanzia - Scuola primaria Scuola Primaria - Scuola Secondaria I grado Scuola Secondaria I grado - Scuola Superiore 44 1.TEMPI SCUOLA 45 SCUOLA PRIMARIA “M. LONGON” ORARI E TEMPI SCUOLA Il tempo scuola ha due differenti modalità orario: QUADRO ORARIO e TEMPI SCUOLA 5 gg Orario: 7.55 – 12.50 2 rientri 13,35-16,35 Tempo pieno Orario: 7.55 – 16.00 venerdì: 15.35 L'inizio ed il termine dell'anno scolastico sono stabiliti nella delibera n°75/20012 della G.P. Nella prima e nell'ultima settimana di lezione non sono previsti rientri pomeridiani. 46 TABELLA DISTRIBUZIONE ORARIA ANNUALE DEGLI AMBITI NELLA SCUOLA PRIMARIA Ambito disciplinare h settimanali h annuali su 35 settimane eventi/gemellaggi 2 70 Mercatino di Natale 6 210 Festa delle lingue 5+1* 175+35* Area Ling. inglese L3 2** 70** Matematica 5 175+35* Scienze e Tecnologie 1 35 Ed. ambientale 1 35 2+1** 70+35** 1 35 1 35 1** 35** Religione Area Ling. italiano L1 Area Ling. tedesco L2 Area antropologica: storia, geografia, ed. alla cittadinanza Educazione all’immagine Corpo movimento e sport Musica TOTALE ORE SETTIMANALi Tempo modulo Tempo pieno 33 (29+4) 40 (29+11) Festa delle lingue gemellaggi Festa delle lingue 1h insegnamento veicolare in tutte le classi Partecipazione a concorsi Visite/ Soggiorno studio Festa della musica Nell’ambito della settimana sono comprese le pause ed il tempo mensa •*insegnamento veicolare L2: 1^ 2^ e 3^ 4^e 5^ cl ed. ambientale •** insegnamento veicolare L3: 1^ e 2^ cl: musica, 3^ e 4^ 5 cl. Ed. cittadinanza N.B. NELLE SEZIONI BILINGUI ALCUNE PARTI DI DISCIPLINE (MATEMATICA,ED.AMBIENTALE,SCIENZE,ED.MOTORIA,…) VENGONO VEICOLATE IN L2 47 SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “ARCHIMEDE” Indirizzo Linguistico ripartito su 5 giorni: 34 ore ( con un rientro pomeridiano obbligatorio ) dal lunedì al giovedì venerdì 7.50 – 13.30 7.50 – 13.05 Rientri obbligatori: lunedì o giovedì ( a seconda della sezione ) 14.30 -16.10 Indirizzo Musicale ripartito su 5 giorni: dal lunedì al giovedì venerdì Rientri obbligatori: ( a seconda della sezione ) 36 ore ( con 2 rientri pomeridiani obbligatori) 7.50 – 13.30 7.50 – 13.05 1) lunedì o giovedì 14.30 – 16.10 2) mercoledì ( musica d'insieme ) -classe prima -classe seconda -classe terza 14.00 – 14.50 14.50 – 15.40 15.40 – 16.30 Per quanto riguarda l’orario della lezione individuale di strumento questo verrà definito all’inizio dell’anno scolastico secondo accordi docente/alunno. 48 ORARIO OPZIONALE FACOLTATIVO PER TUTTE LE CLASSI Per tutte le classi di tutti gli indirizzi sono inoltre previsti laboratori facoltativi pomeridiani. Tabella distribuzione orari delle discipline (A.S. 2012/2013) Indirizzo linguistico Discipline Religione Italiano L1 Storia Tedesco L2 Geografia L2+ Educazione ambientale * L1/L2 Inglese L3 h settimanale Gemellaggi/soggiorni + altre attività ** 1 5 3 5 2+1* 3 - Gemellaggi compatibilmente con la disponibilita´ delle scuole tedesche- Scuola estiva in Germania 2 settimane (inizio classe seconda) - Soggiorno culturale in ambiente germanofono ( classe terza) - *Disciplina svolta dal docente di geografia L2 in contemporaneità con il docente di L1 - Soggiorno ambientale marino (Isola del Giglio) di 5 gg (classe prima) Soggiorno estivo in Inghilterra di 10 giorni (inizio classe terza) Matematica/scienze 6 Educazione artistica 2 Educazione musicale 2 Educazione fisica 2 Tornei interni e/o provinciali Educazione 2 tecnologica ** Le attivita´ di seguito riportate verranno effettuate compatibilmente con le risorse disponibili. 49 Indirizzo bilingue Discipline Religione Italiano L1 Storia Tedesco L2 Geografia L2+ Educazione ambientale * L1/L2 h settimanale 1 5 3* 5 2+1* Inglese L3 3 Matematica/scienze 6* Gemellaggi/soggiorni + altre attività*** *1 ora in compresenza con L2 - Gemellaggi (compatibilmente con la disponibilita´ delle scuole tedesche) - Scuola estiva in Germania 2 settimane (inizio classe seconda) - Soggiorno culturale in ambiente germanofono ( classe terza) - *Disciplina svolta dal docente di geografia L2 in contemporaneità con il docente di L1 - Soggiorno ambientale marino (Isola del Giglio) di 5 gg Soggiorno estivo in Inghilterra di 10 giorni (inizio classe terza) *2 ore svolte in L2 da un docente disciplinarista Educazione artistica 2 Educazione musicale 2*(**) *1 ora in compresenza con L2 Educazione fisica 2 Tornei interni e/o provinciali Educazione 2 tecnologica **quest` ora nell`arco del triennio puo essere effettuata in compresenza con altre discipline (es, ed. artisitica, ed. tecnica.,….) *** Le attivita´ di seguito riportate verranno effettuate compatibilmente con le risorse disponibili. 50 Indirizzo musicale Discipline h settimanale Religione 1 Italiano L1 5 Storia 3 Geografia L2 2 Gemellaggi/soggiorni/ compresenze + altre attività ** 1 - Disciplina svolta dal docente di geografia L2 in contemporaneità con il docente di L1 - Soggiorno ambientale marino (Isola del Giglio) di 5 gg Tedesco L2 5 - Gemellaggi (compatibilmente con la disponibilita´ delle scuole tedesche) - Scuola estiva in Germania 2 settimane (inizio classe seconda) - Soggiorno culturale in ambiente germanofono (classe terza) Inglese L3 3 Soggiorno estivo in Inghilterra di 10 giorni (inizio classe terza) Matematica/scienze 6 Educazione artistica 2 Strumento musicale 1 Educazione musicale 2+ * Educazione ambientale L1/L2 Pomeridiana * in compresenza Musica d’insieme 1 Pomeridiana Educazione fisica 2 Tornei interni e/o provinciali Educazione tecnologica 2 *rispetto all` indirizzo linguistico queste sezioni approfondiscono ulteriormente l`educazione musicale tramite ore/ progetti in compresenza con altre discipline (es. storia, L2, L3,…) ** Le attivita´ di seguito riportate verranno effettuate compatibilmente con le risorse disponibili. 51 CRITERI DI FORMAZIONE DELLE CLASSI PRIME Le classi prime vengono formate in base a precisi criteri di distribuzione degli alunni. Essi mirano a formare classi eterogenee al loro interno ed omogenee tra di loro per distribuire eventuali situazioni di complessità, favorendo il pieno sviluppo delle potenzialità di ogni alunno. I criteri di formazione delle classi prime del nostro istituto sono: • Equa suddivisione di maschi e femmine. • Distribuzione equa di alunni che presentano bisogni educativi speciali, in particolare: - alunni con disturbi di relazione/comportamento anche su segnalazione delle scuole di provenienza o dei servizi sociali; - situazioni di incompatibilità relazionale; - alunni stranieri con poca o nulla scolarità precedente in Italia e/o Alto Adige; - alunni con certificazione ai sensi della legge n. 104/1992 e della legge n. 170/2010; - alunni con problemi di apprendimento su segnalazione delle scuole di provenienza. • Distribuzione equa delle fasce di livello determinate in base alle competenze, alle capacità maturate e all'impegno nel lavoro scolastico, così come segnalate dalle scuole di provenienza. • Preferenze di sezione espresse dai genitori se altri figli frequentano la sezione richiesta e comunque mantenendo l'equa distribuzione sopra descritta. • L'alunno non ammesso alla classe successiva, di norma, continua a frequentare la stessa sezione salvo eccezioni che verranno valutate dalla commissione per la formazione delle classi. • Salvo gravi e comprovati motivi, che verranno valutati dalla dirigente e/o dalla commissione formazione classi, non è consentito cambiare sezione. • Oltre ai criteri generali di formazione delle classi, per l'accesso alle sezioni plurilingui e musicali sono richiesti i seguenti requisiti: - sezione plurilingue primaria: conoscenza passiva della lingua (es. genitori mistilingui, scuola materna tedesca, babysitter tedesca, nonni bilingui, esperienze immersive ecc.); - sezione plurilingue secondaria di primo grado: certificazione di livello A2, utilizzo della biografia linguistica. A parità di competenze linguistiche verrà privilegiata la territorialità. - sezione musicale: esame di ammissione. 52 2.INDIRIZZO LINGUISTICO „ Die Grenzen meiner Sprache sind die Grenzen meiner Welt „ L. Wittgenstein 53 INDIRIZZO LINGUISTICO “Superare la tradizionale formazione monolingue e optare per una formazione pluriculturale e plurilinguistica, nel quadro di una nuova cittadinanza europea. Le lingue sono un punto di passaggio obbligato per la conoscenza degli altri. La loro padronanza contribuisce a rafforzare il sentimento di appartenenza all’Europa, nella sua ricchezza e diversità culturale e la reciproca comprensione fra i cittadini europei (…) Il contatto con un’altra lingua, non soltanto è compatibile con la padronanza della lingua materna, ma la potenzia. Esso sviluppa le capacità e le agilità intellettuali ed amplia gli orizzonti culturali. Il plurilinguismo è un elemento costitutivo sia dell’identità, sia della cittadinanza europea, che della società conoscitiva”. Queste affermazioni, tratte dal Libro bianco su Istruzione e formazione della Commissione Europea, del 1994, costituiscono il fondamento dell'educazione linguistica dell'Istituto Comprensivo. Si tratta di una scelta conseguente all’opzione esistenziale (che coinvolge soprattutto le famiglie) capace di: - Privilegiare le relazioni tra soggetti diversi per culture e lingue - Valorizzare le differenze - Sviluppare le affinità. Le lingue diventano la risorsa fondamentale per superare l’estraneità ed aprire spazi per la crescita comune ed il dialogo tra le nuove generazioni. Sentirsi a casa con più lingue: obiettivo strategico della formazione di soggetti, capaci di identità non escludenti, proprie di una società aperta. METODOLOGIA Il percorso formativo plurilingue comporta una notevole innovazione metodologica che riguarda il clima generale della scuola. Gli indicatori dell’innovazione sono costituiti da: - Capacità di ascolto, di espressione e di comunicazione - Curiosità - Flessibilità - Apertura interculturale nella programmazione d’Istituto e nelle programmazioni di ambito o disciplinari. Innovazione didattica nell’insegnamento delle lingue Gli indicatori di questa innovazione sono costituiti da: - Apprendimento precoce, mediante approccio ludico (teatro, gioco, canto) - Insegnamento veicolare 54 - Prevalenza della lingua orale su quella scritta, soprattutto nel primo ciclo della scuola primaria - Cura dell’espressione orale spontanea disinibita, lasciando spazio all’espressività - Relazione costante con offerte del territorio (manifestazioni, spettacoli teatrali, etc.) in seconda lingua - Incontri con bambini e adolescenti di altre lingue e culture - Organizzazione di eventi, per supportare gli alunni nella fiducia sulle capacità acquisite. I percorsi di apprendimento saranno disegnati in modo coerente, cercando di realizzare la figura dell’apprendimento a spirale. Il centro della spirale è rappresentato dagli allievi: dalla loro motivazione, dalla fiducia nelle capacità acquisite di comunicazione, di relazione, di espressione. Il movimento di crescita è relazionato all’età, alla ricerca di nuovi significati che esigono competenze ed abilità superiori. Saranno seguite le Linee Guida delle indicazioni nazionali e provinciali. Per l’insegnamento veicolare sarà tenuto presente il conseguimento dell’obiettivo disciplinare, coniugato con gli obiettivi linguistici. EDUCAZIONE PLURILINGUE NELLA SCUOLA PRIMARIA PREMESSA E’ unanimamente condivisa la convinzione dell’importanza delle lingue quali strumenti del pensiero, di acquisizioni di conoscenze e di partecipazione alla vita sociale. Padroneggiare le lingue, conoscere quante più parole e strutture sintattiche, consente di istruire relazioni tra gli elementi della realtà, elaborare l’esperienza, accedere alla grande varietà dei rapporti sociali. L’educazione linguistica deve precedere di pari passo allo sviluppo delle capacità logiche, poiché esse consentono di impadronirsi in modo preciso e articolato degli strumenti linguistici e attraverso di essi, di elaborare la conoscenza della realtà. PERCHÉ CRESCERE CON PIÙ LINGUE IN FASE PRECOCE? Numerose ricerche scientifiche condotte da Istituti specializzati nelle neuroscienze, hanno ormai verificato che: “il plurilinguismo fa bene e fa benissimo se è precoce”. Il bambino che cresce con più lingue presenta dei vantaggi non solo nell’apprendimento della seconda e terza lingua, ma anche nell’apprendimento dell’idioma principale. I bambini non fanno confusione tra i diversi linguaggi e sviluppano migliori capacità logiche rispetto ai bambini monolingui. 55 Sulla base di queste acquisizioni scientifiche molti paesi europei hanno promosso lo studio precoce delle lingue straniere. OPZIONE METODOLOGICA Si intende privilegiare l’articolazione modulare l’insegnamento veicolare della L2 e della L3. esistente, introducendo CONTENUTI Nella scuola primaria si prevede l'avvio del processo di consapevolezza della lingua e lo sviluppo delle abilità di comunicazione orale di base su contenuti linguistici precisi in ambiti legati al vissuto del bambino. Una particolare enfasi sarà posta sull'aspetto fonologico e sullo sviluppo delle abilità ricettive. La scrittura può essere strumentalmente usata in funzione degli obiettivi specifici di apprendimento corrispondenti al livello introduttivo–elementare (A1) indicati nel Quadro Comune Europeo di riferimento. Italiano L’insegnamento in madre lingua italiana dovrà essere particolarmente curato per rinforzare la padronanza di abilità linguistiche complesse. Anche nelle diverse discipline sarà programmato il conseguimento di obiettivi linguistici specifici. Tedesco CONTENUTI o Educazione ambientale o Scienze o Geografia Inglese Educazione musicale: o Educazione uditiva: “Ascoltare e comprendere fenomeni acustici”. o Educazione vocale e formazione ritmica: “Cantare e fare musica”. o Educazione al movimento e all’espressione corporea “Musica movimento/danza. o Educazione alla cittadinanza e democrazia. e PROGRAMMAZIONE TRA I DOCENTI Le ore di tedesco e inglese veicolare dovranno essere programmate con l’insegnante dell’ambito disciplinare, ma non si svolgeranno necessariamente in compresenza le ore di L2. L’insegnante titolare coopererà nella individuazione dei contenuti e nella preparazione del materiale. 56 PROGETTI IN L1 L2 L3 FINALITÀ' COMUNI Superare la tradizionale formazione monolingue, optare per una formazione pluriculturale e plurilinguistica, nel quadro di una nuova cittadinanza europea, costituisce oggi un presupposto educativo-pedagogico imprescindibile, sul quale fondare la scelta conseguente di privilegiare le relazioni tra soggetti diversi per cultura e lingua, valorizzare le differenze, sviluppare le affinità. Le lingue sono quindi la risorsa fondamentale per superare diffidenze ed aprire spazi per la crescita comune ed il dialogo tra le nuove generazioni. Ciò comporta una necessaria, profonda innovazione nel clima generale della scuola, portatrice di innovazione e flessibilità nel campo della programmazione educativa e disciplinare. DESTINATARI: tutti gli alunni della scuola METODOLOGIE Apprendimento precoce mediante approccio ludico, insegnamento veicolare, prevalenza della lingua orale su quella scritta, cura dell'espressione orale disinibita e spontanea, incontri con coetanei di altre lingue europee, organizzazione di eventi significativi a coronamento di tutte le attività didattica programmata Contenuti: gli stessi previsti dalle discipline che vengono coinvolte. ELENCO PROGETTI: 1. Sezione con insegnamento bilingue 2. Partnerschaften 3. Bewegung, Koordination, Gleichgewicht” 4. Soggiorni studio 5. Facciamo teatro 57 1. SEZIONI CON INSEGNAMENTO BILINGUE (Potenziamento utilizzo veicolare del tedesco L2 ai sensi dell’allegato A punto 2.1.1 della delibera della Giunta Provinciale n. 1193/06) L’approccio precoce al bilinguismo è ormai ben studiato e nell’ambito della neuro e psicolinguistica è stato dimostrato come il plurilinguismo favorisca la plasticità cerebrale dei bambini, utile per ogni tipo di apprendimento ,linguistico e non. Nell’approccio precoce al plurilinguismo si assiste ad un maggior sviluppo dell’intelligenza dei bambini, che hanno un doppio (o triplo ) stimolo e un’ apertura maggiore ad altre e nuove realtà. In tale approccio la lingua non è solo oggetto, ma in primo luogo veicolo di comunicazione, quindi di rapporti interpersonali, di descrizione di esperienze concrete, di cultura. Alla base del curricolo stà la convinzione che vada sviluppata una competenza linguistica trasversale, che porti ad una maggior consapevolezza linguistica ed interculturale, ma che sia inoltre strumento per uno sviluppo cognitivo, sociale, professionale. Sulla base di questa breve premessa, dall’anno scolastico 2007/2008 la scuola primaria “M.Longon” propone ai genitori e agli alunni/alunne un percorso con apprendimento bilingue. L’obiettivo culturale della sperimentazione è dare un insegnamento bilingue e biculturale italiano - tedesco. Questo obiettivo si realizza nelle classi formate da bambini bilingui e/o monolingui, che seguiranno un curricolo impostato sulle due lingue. Oltre alle curricolari 6 ore di tedesco L2, vi saranno altre 4 ore di insegnamento in L2 e altre due ore, nelle quali l'insegnante di L2 sarà in compresenza con l’insegnante di L1. Alcune materie vengono insegnate sia in lingua italiana che in lingua tedesca. A seconda della classe e delle specifiche competenze delle insegnanti saranno: - La matematica 58 - I linguaggi “non verbali” (educazione motoria, musicale) - Le scienze, la storia e la geografia, prioritariamente attraverso i progetti interdisciplinari previsti annualmente per le varie classi, riguardanti l’uomo e l’ambiente in cui vive (dal punto di vista territoriale,culturale ecc.) Punto forte dell’insegnamento bilingue è la matematica, veicolata nella sua parte fondamentale ed essenziale nella lingua tedesca, coadiuvata da ore di matematica in lingua italiana nonché da interventi di compresenza e/o contemporaneitá delle due insegnanti, con la possibilitá di lavorare in piccoli gruppi e/o attraverso attivitá laboratoriali. In questo modo è possibile organizzare azioni di sostegno e recupero, nonché favorire le eccellenze. Le sezioni bilingui vengono seguite con regolari interventi di osservazione in classe e valutazione, nonché di programmazione, da due consulenti scientifiche (una per la matematica e una linguistica). L’alternanza delle lingue avviene secondo il modello “una persona, una lingua”, ciò non comporterà tuttavia una rigidità nella programmazione e soprattutto nella realizzazione didattica: durante le attività di compresenza e di contemporaneità le insegnanti intervengono e comunicano con i bambini presentando modelli linguistici diversi. 59 Nella scelta delle discipline da impartire nella lingua tedesca e/o in quella italiana esistono alcuni vincoli di orari e di competenza che saranno oggetto di decisione collegiale. Il percorso formativo e di istruzione è tracciato sul modello C.L.I.L. (Content and Language Integrated Learning). Attraverso l’immersione in una Seconda lingua (tedesco) o Terza Lingua (inglese), insegnata in contesti disciplinari specifici, come strumento di conoscenza “spesa” (esercitata) in situazioni reali e nell’intreccio quotidiano con la lingua italiana, o madre lingua gli alunni/le alunne sono motivati/e ad apprendere in modo qualitativo, maturano competenze personali, sviluppano forme di pensiero multilingue e pluralismo culturale. La lingua è il veicolo tramite il quale i bambini deducono autonomamente i contenuti. Il metodo C.L.I.L, a tutt’oggi, gode della fama di metodologia di maggiore successo per l’apprendimento linguistico. Le conoscenze che l’alunno/l’alunna ha acquisito in L2 sono a disposizione anche per la madrelingua. L’insegnamento disciplinare non ne soffre, né in qualità, né in quantità , rispetto a quanto appreso da alunni con insegnamento tradizionale. Le ore della docente di italiano sono 22, mentre quelle della docente di tedesco 10. Il curricolo prevede poi due ore di compresenza dell’insegnante di tedesco, nonché due ore di inglese, due ore di religione, svolte da insegnanti della disciplina. Le classi della sezione bilingue sono coinvolte anche nelle varie attività previste per le altri classi parallele (insegnamento dell’inglese, educazione ambientale e alla salute, stradale, “Teatro nelle scuole”, gemellaggi, pausa attiva, educazione motoria, festa della musica…). 60 2.”PARTNERSCHAFTEN” (gemellaggio in L2) Il nostro Istituto trova nei gemellaggi l’occasione per favorire lo studio e il potenziamento della L2. FINALITÀ: favorire l’incontro tra diversi gruppi linguistici e la reciproca conoscenza delle diverse culture. OBIETTIVI: • Uso veicolare della lingua • Potenziare l’abilità di ascolto • Favorire l’uso delle competenze comunicative • Stimolare l’alunno a familiarizzare con la L2 PERCORSO DIDATTICO: - Incontri con alunni di scuola elementare tedesca - Scambi epistolari, lavori in gruppi miti, uscite organizzazione di feste legate a tradizioni locali - Soggiorni-studio in località montane e/o marine didattiche comuni, DESTINATARI: le classi interessate 3. BEWEGUNG, KOORDINATION, GLEICHGEWICHT Nel corso del primo biennio si prevede un laboratorio di attività ludiche in L2. FINALITÀ: Sviluppare attraverso attività ludiche non tradizionali la capacità linguistica di comprensione ed uso veicolare della lingua. OBIETTIVI: • Uso veicolare della lingua • Potenziare l’abilità di ascolto • Favorire l’uso delle competenze comunicative • Stimolare l’alunno a familiarizzare con la L2 • Favorire abilità motorie e di coordinazione PERCORSO DIDATTICO Una settimana di laboratorio nel secondo quadrimestre. DESTINATARI: le classi interessate 61 4. SOGGIORNI - STUDIO FINALITÀ I soggiorni – studio si sono rivelati come un’interessante offerta formativa ed educativa al cui interno obiettivi disciplinari e transdisciplinari si sintetizzano armonicamente, dando la possibilità di vivere esperienze autenticamente formative agli alunni. Il lavoro inizia in classe con un’attività di corrispondenza tra bambini della nostra scuola ed una in lingua tedesca per far si che gli alunni si conoscano e possano scambiarsi informazioni circa le attività disciplinari che svolgono in classe, ma anche notizie riguardanti la loro persona, i loro interessi, i loro hobby. Prevalentemente gli scambi a livello disciplinare riguarderanno l’ambito dell’educazione ambientale, delle scienze, della geografia, materie che gli alunni studiano in L1, ma anche in L2. Principalmente le attività saranno organizzate allo scopo di favorire. - L’osservazione - Lo studio della natura - La conoscenza di tematiche storiche, economiche, ambientali - Il potenziamento dell’attività fisica sportiva - L’approfondimento ed il consolidamento di competenze linguistiche in L1 e L2 - Facilitazione nei processi di autonomia, sicurezza ed indipendenza, maturazione delle dinamiche relazionali DESTINATARI: per tutte le 3 alternative proposte gli alunni delle classi della scuola primaria ( quarta e quinta). METODOLOGIA: Osservazione ed esplorazione diretta sul territorio. N.B.: al fine di poter garantire i soggiorni studio le classi possono essere accompagnate anche da docenti di altri team compatibilmente con le risorse umane e finanziarie disponibili. SOGGIORNI IN AMBIENTE MONTANO CONTENUTI: visita e soggiorno in ambienti montani (Dobbiaco Ostello della Gioventù, Erlebnisschule di Vallelunga, e/o altro) dove poter effettuare con i propri insegnanti, guide ed esperti, attività pratiche e teoriche per completare la propria conoscenza disciplinare e sociale. Gli argomenti approfonditi potranno essere: il bosco, l’acqua, la lana, animali del maso, l’agricoltura ieri ed oggi, i salvataggi in montagna e le slavine, la lavorazione del latte, l’apicultura, l’astronomia, le leggende ed i canti popolari. 62 FINALITÀ: Durante il soggiorno studio (il numero delle giornate è variabile a seconda delle scelte delle classi) i ragazzi imparano a conoscere l’ambiente, le consuetudini e cultura del mondo contadino altoatesino, attraverso un' esperienza di ascolto e comunicazione in lingua e dialetto tedesco. • Il centro di Dobbiaco offre ben 4 itinerari: storico-geografico, naturalistico-ambientale, sportivo-escursionistico, antropologico e di economia montana in cui sono previste escursioni, passeggiate, visite ai parchi naturali, lezioni di orienteering e cartografia, visita al museo, alle antiche fonderie, al castello dei conti Herbst, ai biotipi del lago di Dobbiaco e del fiume Rienza. • Una valida alternativa è offerta dalla “ERLEBNISSSCHULE”di Vallelunga che offre a tutte le scolaresche di assaporare e conoscere con e in tutti i sensi , la natura, e la cultura di una vallata di alta montagna come Vallelunga. Il pernottamento è nei masi e le spese saranno parzialmente a carico delle famiglie. 5. FACCIAMO TEATRO E’ un progetto in L1 o in L2 riservato alle classi del secondo ciclo. Si avvale della collaborazione di animatori e si conclude generalmente con la realizzazione di uno spettacolo teatrale. OBIETTIVI GENERALI: • Favorire l’integrazione di tutti gli alunni, dando ad ognuno la possibilità di costruire un’immagine positiva di sé, partecipando alla vita in comune con apporti personali e costruttivi • Potenziare l’uso delle lingue e dei linguaggi espressivi • Creare nella classe un’atmosfera di sicurezza e di fiducia mediante il dialogo, la collaborazione e il lavoro comune • Promuovere il senso di appartenenza al gruppo, favorendo i processi di collaborazione, maturazione e di crescita. CONTENUTI - PERCORSI: I contenuti vengono sviluppati attraverso i laboratori in cui all’analisi dei testi che si decidono di utilizzare, seguono momenti di rielaborazione ed espressione nel movimento, nel colore, nel segno grafico nonché improvvisazioni intorno ad immagini visive o sensoriali che si alternano a momenti di ascolto e drammatizzazione. 63 EDUCAZIONE PLURILINGUE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO QUADRO GIURIDICO Il progetto dell'Istituto Comprensivo è legittimato dagli articoli 6,7,8 L.P. 29.06.2000 nr.12, nel rispetto dell`art. 19 Nuovo Statuto d`Autonomia e delle linee guida per l`insegnamento del tedesco (delibera G.P. art. 9 D.P.R. 10.02.1983) e segue la proposta del gruppo di lavoro della Sovrintendenza Scolastica in lingua italiana. OPZIONI CULTURALI DI FONDO IMPRESCINDIBILI PER L'EFFICACIA DEL PROGETTO - Scelta strategica di una formazione improntata verso la cittadinanza europea - Adeguamento progressivo dell'offerta formativa delle Istituzioni scolastiche, alle finalità educative proprie di questa cittadinanza - Centralità dell'educazione plurilingue, come straordinaria risorsa culturale per ogni genere di relazione e scambio nel nuovo contesto europeo - Apertura di nuove possibilità per la mobilità nelle professioni e per l’occupazione in Europa e nel mondo SCENARIO - Possibilità emergenti, nel campo dell'innovazione didattica, dalla legge sull'autonomia e dalle riforme nel campo dell'Istruzione - Motivazione dei genitori e degli studenti ad uno studio e ad una formazione plurilingue - Pluriennale esperienza dell’Istituto Comprensivo ed in particolare della scuola media Archimede, sul terreno delle innovazioni metodologiche nell’insegnamento del tedesco. CONTESTO IN CUI NASCE IL PROGETTO - Desiderio di conoscenza e di comunicazione tra i diversi soggetti delle culture locali; richiesta di una formazione concretamente aperta alla possibilità di conoscenza e scambio con le culture dei paesi confinanti ed europei - Direttive europee sulla formazione plurilingue e sulla dimensione europea dell'insegnamento - Richiesta diffusa da parte di Associazioni giovanili, Enti, Associazioni genitori, personalità del mondo culturale ed universitario, di una formazione plurilingue e pluriculturale per gli studenti altoatesini - Istituzione della Libera Università con percorsi trilingue - Istituzione di una Scuola superiore di Sanità trilingue - Sperimentazioni linguistiche diffuse nelle scuole alto-atesine - Istituzioni di Corsi professionali bilingui 64 FINALITÀ - Promuovere la cittadinanza ed un'identità europea - Educare alla convivenza democratica, alla cooperazione tra persone di diversa appartenenza, promuovendo la formazione interculturale (lingua seconda e terza lingua europea, percepite e vissute come strumento dell'agire culturale e sociale quotidiano) - Valorizzare l'atteggiamento positivo di apertura degli studenti e delle loro famiglie nei confronti dell'apprendimento interculturale - Dare alla scuola un ruolo centrale (ma non esclusivo) nella formazione della nuova cittadinanza - Acquisire competenze linguistiche in modo esperienziale METODOLOGIA - Adozione del metodo di ricerca-azione - Insegnamento veicolare delle lingue MATERIALI, SUSSIDI, LABORATORI - Utilizzo di materiali originali - Utilizzo di tecnologie avanzate, multimediali, comunicazione a distanza - Workshops - Scambi e visite - Partnerariati - Settimane di soggiorno-studio VALUTAZIONE La valutazione degli apprendimenti deve essere conseguente agli obiettivi da perseguire in ogni area. Alla valutazione concorreranno i docenti che hanno svolto i diversi ambiti, nella sede collegiale propria: i consigli di classe. Il docente titolare della disciplina resta il responsabile della valutazione. FORMAZIONE DOCENTI - Formazione per i docenti dei consigli di classe interessati - Formazione dei docenti di L1,L2,L3 - Formazione dei docenti tutor - Formazione dei docenti documentaristi La formazione avverrà anche in collaborazione con il nucleo di supporto della Sovrintendenza Scolastica. FORMAZIONE GENITORI Incontri periodici di informazione e formazione, a cura dei singoli consigli di classe e dell'Istituto Comprensivo. 65 RISORSE - Risorse interne - Collaborazione tra le intendenze - Convenzioni con Enti europei - Incarichi a professionisti ARTICOLAZIONE DELL’INDIRIZZO LINGUISTICO IN L3INGLESE Classi prime - secondaria di I grado - Laboratorio in orario curricolare con esperto madrelingua - Laboratori pomeridiani facoltativi: teatro, danza moderna con esperto madrelingua - Contenuti veicolari - Giornata delle Lingue. Classi seconde - secondaria di I grado - Laboratorio in orario curricolare con esperto madrelingua - Danza moderna con esperto madrelingua. - Contenuti veicolari (geografia/scienza/educazione alla cittadinanza). Classi terze - secondaria di I grado - Soggiorno-studio in Inghilterra (facoltativo) - Contenuti veicolari (geografia /scienza/educazione alla cittadinanza) - Laboratori di recupero e potenziamento - Preparazione per la certificazione europea (facoltativo) - Concorsi. 66 PROGETTO SEZIONI BILINGUI SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO In riferimento a quanto già espresso nel capitolo “ progetti in L2 della scuola primaria sezioni con insegnamento bilingue “, dall'anno 2012/2013 vengono estese anche nella scuola secondaria di primo grado le sezioni con apprendimento bilingue secondo quanto approvato nel Collegio Docenti del 17/ 11/ 2011 e con delibera del Consiglio di Istituto del 29/11/2011. . L'obiettivo culturale della sperimentazione è dare un insegnamento bilingue e biculturale italiano/ tedesco. Questo obiettivo si realizza nelle classi formate da ragazzi bilingui e/o monolingui che seguiranno un curriculo impostato sulle 2 lingue, provenienti dalle classi bilingui della Scuola Longon e/o da altre scuole ma con adeguata conoscenza della seconda lingua. Oltre alle curriculari 5 ore di tedesco L2 vengono aggiunte altre 7 ore di insegnamento in L2: 3 ore geografia / ed. ambientale (in compresenza con L1) 1 ora storia/ ed, civica (in compresenza con L1) 1 ora ed. musicale, ed.tecnica, ed.artistica,…… (in compresenza con L1) 2 ore matematica in tedesco con insegnante di madrelingua per un totale di 12 ore. Punto forte dell'insegnamento bilingue continua a rimanere la matematica. Delle 4 ore previste dal curriculo provinciale 2 sono svolte in L2 da un docente di madrelingua. Il progetto non prevede la compresenza dei due insegnanti di disciplina, ma ciascuno tratterrà una parte del programma stabilito dopo un'attenta, comune e continua programmazione. Le sezioni bilingui vengono seguite con regolari interventi di osservazione in classe e valutazione, nonché di programmazione da due consulenti scientifici, uno di disciplina e uno per la parte linguistica. Il progetto si innesta e sviluppa ulteriormente l'apprendimento della L2 già sperimentato con successo da anni in questo istituto comprensivo. Tutto quanto espresso nel capitolo riguardante la scuola primaria inerente il percorso formativo e di istruzione sul modello C.L.I.L., rimane valido anche per il progetto nella scuola secondaria di I grado. Per le classi bilingui sono previste tutte le attività complementari previste per le altre classi parallele (gemellaggi, festa delle lingue, festa della musica, soggiorni studio etc. ). 67 CERTIFICAZIONI LINGUISTICHE L'apprendimento delle lingue verrà valorizzato anche attraverso la preparazione alle certificazioni linguistiche tramite attività curricolari e/o da laboratori facoltativi pomeridiani. I docenti di L2e L3 consiglieranno l'iscrizione a tali corsi sulla base della preparazione raggiunta dai singoli alunni. Per le sezioni bilingui sarà possibile iscrivere le intere classi ai test per ottenere le certificazioni. 68 PROGETTI IN L1, L2, L3 I nuovi curricoli della scuola di base pongono l’accento sull’importanza della lingua quale strumento del pensiero, di acquisizione di conoscenze e di partecipazione alla vita sociale. Padroneggiare la lingua, conoscere quante più parole e strutture sintattiche, consente di istituire relazioni tra gli elementi della realtà, elaborare l’esperienza, accedere alla grande varietà di rapporti sociali. L’educazione linguistica deve procedere di pari passo allo sviluppo delle capacità logiche, poiché esse consentono di impadronirsi in modo preciso ed articolato degli strumenti linguistici e attraverso di essi, di elaborare la conoscenza della realtà, ma anche di far maturare nell’alunno la capacità di “esplorare la funzione espressiva della lingua per elaborare in modo creativo testi di vario tipo, anche mediante l’integrazione di linguaggi multimediali”. A questo scopo l’Istituto Comprensivo riserva uno spazio significativo nei curricoli linguistici. PROGETTI In L1 : 1) Scrittura creativa (con esperto) 2) Educazione alla lettura “Il soffio del testo” (con esperto) 3) Attività teatrale (con esperti Teatraki) 4) Storia progetto “Shoah” (con esperto) In L2 e L3 : 1) “I giovani incontrano l’Europa” : a) gemellaggi b) soggiorni estivi facoltativi all’estero: classi prime area germanica, classi seconde in area anglofona. c) soggiorno studio linguistico in area germanica (classi terze) 2) Animazione teatrale (con esperti Theatraki) 3) Progetto Comenius 69 PROGETTO SCRITTURA CREATIVA IN L1 - CLASSI SECONDE Il progetto promuove: - Utilizzo spontaneo della lingua attraverso stimoli sensoriali - La creatività con un coinvolgimento reciproco estraneo al tradizionale approccio con la lingua scritta - Comportamenti di scrittura individuale - L’elaborazione comune e personale PROGETTO EDUCAZIONE ALLA LETTURA IN L1 TUTTE LE CLASSI Il progetto intende: - Promuovere nei ragazzi l’amore per la lettura libera e spontanea - Potenziare con attività ludiche l’apprendimento delle lingue PROGETTO ANIMAZIONE TEATRALE IN L1 L2 L3 TUTTE LE CLASSI Il progetto mira a: - Migliorare l’apprendimento delle lingue, offrendo esperienze di forte coinvolgimento emotivo come stimolo - Valorizzare la letteratura, la poesia, la musica, la danza e il canto come veicolo di apprendimento linguistico e interdisciplinare - Esprimere il proprio vissuto attraverso la proiezione in ruoli teatrali PROGETTO “SHOAH” – CLASSI TERZE Il progetto mira a : - Portare a conoscenza degli studenti le ideologie sottese alla persecuzione e allo sterminio degli ebrei - Far conoscere le caratteristiche salienti della cultura ebraica e i passaggi successivi e graduali della discriminazione razziale - Dare spunti di riflessione confrontando situazioni passate e presenti e sottolineando somiglianze con l’attualità - Educare alla tolleranza, al rispetto reciproco, all’accettazione di culture e civiltà differenti - Educare le nuove generazioni ad apprendere “la lezione del passato per comprendere il presente” 70 PROGETTO “I GIOVANI INCONTRANO L’EUROPA” CLASSI TERZE Il progetto intende: - Promuovere la conoscenza di un’altra realtà culturale in tutti i suoi aspetti: geografico, storico, linguistico e sociale - Arricchire il lessico, migliorare la pronuncia attraverso l’esperienza immersiva - Offrire agli alunni la possibilità di usare la lingua in un contesto reale sia in occasioni quotidiane, sia con la frequenza di corsi in lingua. Sono previsti soggiorni studio diversificati nei tre anni scolastici: - Classi prime: soggiorno-studio estivo facoltativo in Germania - Classi seconde: soggiorno-studio estivo facoltativo in Inghilterra - Classi terze: soggiorno-studio in periodo scolastico che conclude il percorso linguistico dell’intera classe in ambiente tedescofono. N.B.: i soggiorni si effettueranno solo con un congruo numero di alunni partecipanti e compatibilmente con le risorse umane e finanziarie disponibili. PROGETTO COMENIUS IN L3 – TUTTE LE CLASSI PRIME Il progetto mira a: - Favorire scambi di opinioni con alunni di altre scuole europee attraverso scambi di lettere o e-mail - Rafforzare il senso di appartenenza alla comunità europea mirando alla formazione del “futuro cittadino europeo” - Favorire l’esposizione alla L3 in un contesto multiculturale - Aumentare il senso di rispetto verso l’altro e la tolleranza verso il diverso. OBIETTIVI COMUNI AI PROGETTI sul piano formativo: • Sviluppare la creatività e l’immaginazione • Arricchire la percezione e liberare dalle convenzioni • Aiutare a definire e stabilizzare la personalità del lettore • Arricchire l’affettività sul piano linguistico: • Focalizzare il potenziale semantico • Sensibilizzare alla pluralità dei registri e valorizzare le loro valenze informative • Favorire lo sviluppo delle attitudini alla caratterizzazione soggettiva del discorso 71 • • Sensibilizzare all’immaginazione linguistica e in particolare alla capacità di intendere e elaborare il linguaggio figurato Educare a prestare attenzione diffusa a tutte le parti costitutive del testo ORGANIZZAZIONE E TEMPI DI ATTUAZIONE Le attività previste dai progetti possono essere svolte nelle ore curricolari di L1 L2 L3, nelle ore facoltative pomeridiane, nelle visite guidate e nei soggiornistudio RISORSE Oltre ai docenti della disciplina ci si avvarrà della collaborazione di esperti esterni DOCUMENTAZIONE ED EVENTI Importante e gratificante per gli alunni, alla conclusione dei progetti, è la produzione di materiali di documentazione delle attività svolte: - Stesura di testi raccolti in quaderni di lavoro, testi multimediali, fascicoli illustrati - Attuazione di spettacoli teatrali - Gara di lettura - Lettura teatrale EVENTI I progetti prevede alcuni momenti conclusivi e coinvolgenti che permettano agli alunni di esprimersi e di comunicare il proprio lavoro ad altre classi, agli insegnanti non direttamente coinvolti, alle famiglie e al territorio. Gli eventi, risultato finale in cui confluiscono le attività svolte nel corso del progetto e che caratterizzano l’area d’identità della scuola, impegnano gli alunni in esperienze di apprendimento realizzate in forme non convenzionali, ma altamente formative. 72 3.EDUCAZIONE AMBIENTALE “La terra non l’ abbiamo ereditata dai nostri padri bensì l’abbiamo in prestito dai nostri figli” S. Caterina 73 EDUCAZIONE AMBIENTALE Attraverso l’educazione ambientale ci si occupa delle relazioni esistenti tra la natura e le attività umane. L’evoluzione degli ecosistemi naturali viene relazionata con le modificazioni indotte dall’uomo. Si prende atto che le risorse della terra che abbiamo ereditato, vanno rispettate e perciò si esaminano le dinamiche della produzione e del consumo per rilevare elementi di compatibilità. Si vuole diffondere la cultura della partecipazione e della cura per il proprio ambiente e l’attenzione alle problematiche complesse che esse comportano. Da molti anni tutte le classi dell’Istituto Comprensivo sono impegnate nell’attuazione di progetti di Educazione ambientale; l’educazione ambientale fa parte delle aree di identità della scuola. Momento fondamentale dell’educazione ambientale è lo sviluppo di un atteggiamento attivo, cooperativo e solidale. EDUCAZIONE AMBIENTALE NELLA SCUOLA PRIMARIA IN L1 E L2 SCOPO E FINALITA’ COMUNI AI PROGETTI I progetti, che interessano tutte le classi della scuola elementare, sono incentrati su alcune problematiche ambientali e su aspetti specifici di ecosistemi e di socio-sistemi del nostro territorio, volgendo anche uno sguardo al passato per coglierne l’evoluzione storica. Partendo dai vissuti degli alunni ed esplorando insieme a loro la nostra terra, ci si propone di sviluppare il senso di appartenenza al territorio attraverso la conoscenza dello stesso nella sua evoluzione storica, ambientale, sociale ed economica, per imparare a diventare responsabili e partecipi del nostro presente e del nostro futuro. Ci si propone inoltre di promuovere un atteggiamento rispettoso dell’ambiente attraverso la riflessione sui comportamenti e sui nostri stili di vita nella quotidianità scolastica e familiare e attraverso l’assunzione di impegni di cambiamento con azioni significative ispirate ad uno sviluppo sostenibile del nostro ambiente di vita. Nei progetti vengono coinvolte tutte le aree disciplinari in un approccio interdisciplinare. OBIETTIVI FORMATIVI L’apprendimento dei metodi della ricerca ambientale (per conseguire un primo livello di padronanza dei quadri concettuali, delle abilità, delle modalità di indagine) 74 La convivenza democratica (conoscere e riflettere sulla realtà culturale e sociale per conquistare progressivamente autonomia di giudizio e di scelta) L’apprendimento della L2 come strumento di partecipazione alla vita dell’altro per accrescere la motivazione, la curiosità e l’interesse verso chi ci abita accanto Lo sviluppo di una coscienza ecologica e la capacità di assumere, nella quotidianità, comportamenti rispettosi dell’ambiente PERCORSO DIDATTICO Si utilizzano diverse metodologie didattiche come la ricerca, l’osservazione diretta, l’apprendimento per scoperta, la sperimentazione, il lavoro di gruppo, la lezione frontale. Si prevedono uscite sul territorio per esplorazioni, visite guidate, laboratori presso musei o direttamente sul campo, esperienze dirette; uscite a tema legate alla programmazione delle aree disciplinari, soggiorni studio. CONTENUTI I contenuti sono variabili e da contestualizzare; vengono sviluppati attraverso laboratori in cui la parte teorica si alterna con lo svolgimento di attività pratiche diversificate, anche di anno in anno, il cui scopo è quello di permettere agli alunni di acquisire i metodi della ricerca idonei allo studio dell’ambiente da un punto di vista scientifico, storico, antropologico. 1. AMBIENTI: CITTÀ, BOSCO, CAMPAGNA, MONTAGNA SCOPO E FINALITA’ Il progetto si propone di portare gli alunni ad acquisire, quali futuri cittadini, una coscienza ecologica, storica, artistica e culturale che cominci ad esplicarsi nei semplici gesti e comportamenti quotidiani, e vuole trasmettere e sviluppare la curiosità e il senso di appartenenza verso la nostra terra, attraverso la scoperta attiva di alcuni luoghi significativi per la bellezza dei panorami, per le particolarità geologiche e /o archeologiche-storiche e/o naturalistiche OBIETTIVI Obiettivi comportamentali: • Saper interagire con compagni e insegnanti • Saper partecipare attivamente e in modo consapevole al lavoro comune • Saper ascoltare, rispettare le opinioni altrui, esprimere il proprio pensiero • Uso veicolare di L2 75 Obiettivi interdisciplinari: • L’apprendimento del metodo della ricerca ambientale, per conseguire un primo livello di padronanza delle abilità e delle modalità d’indagine • La convivenza democratica, per conquistare progressivamente autonomia di giudizio e di scelta • La capacità di trasferire le conoscenze acquisite in ambiti diversi e di utilizzarle • La capacità di risolvere problemi aperti proponendo interventi e azioni PERCORSO DIDATTICO, AREE COINVOLTE Si prevedono laboratori didattici il L1 e in L2, letture dell’insegnante, uscite in ambienti diversi (passeggiate e parchi cittadini, San Genesio, Renon, Valle della Primavera…). Attività previste durante le uscite nel primo ciclo: in autunno: giochi sensoriali, osservazione della natura (in special modo i colori degli alberi), ascolto e animazione di fiabe; in inverno: osservazione delle tracce, i colori dell’inverno, ascolto e animazione di fiabe; in primavera: osservare il risveglio del bosco e i colori della primavera, ascolto e animazione di fiabe. Nel secondo ciclo: - Descrizione dei percorsi effettuati utilizzando punti di riferimento - Uscita ai quartieri della cittá - Osservazione e descrizione degli ambienti esplorati - Rappresentazione dello spazio vissuto attraverso la costruzione di semplici mappe - Ricostruzione di percorsi effettuati utilizzando carte e mappe - Analisi del materiale raccolto e documentazione Nel progetto vengono coinvolte tutte le aree disciplinari in un approccio interdisciplinare. TEMPI E SPAZI Il lavoro prevede una durata annuale con una media di due ore settimanali in ambito interdisciplinare. Le attività si svolgono nelle singole aule, nell’aula polifunzionale quando si richiede l’uso di mezzi multimediali, negli spazi extrascolastici, nella biblioteca della scuola, negli spazi museali per i laboratori specifici. COLLABORAZIONI CON ENTI ESTERNI Sono coinvolti esperti del Corpo Forestale, guide ed esperti del Museo di Scienze Naturali, esperti Istituto Pedagogico, BAT (Canale Scuola). 76 IL MONDO CONTADINO SCOPO E FINALITA’ Progetto interdisciplinare incentrato sulla scoperta del mondo contadino attraverso esperienze dirette con uno sguardo al presente per conoscere lo stile di vita quotidiano nel mondo rurale, riflettendo sul passato. OBIETTIVI - Attraverso l’esperienza diretta esplorare e scoprire tempi, ritmi ed abitudini del mondo rurale confrontandoli con i propri stili di vita “urbani” - conoscere la relazione tra prodotti, loro processi di produzione e ambienti da cui hanno origine (dalla farina al pane, dal latte al formaggio, dalla pecora alla lana, dalle api al miele ecc.) e scoprire le tradizioni culturali (alpeggio, caseificazione, semina, raccolta, ecc.) del nostro territorio - conoscere il ciclo vitale di piante ed animali dell’ambiente rurale di montagna e sperimentare a scuola semplici tecniche di giardinaggio, per imparare a “prendersi cura” delle piante - consolidare, in alunni ed insegnanti, il consapevole rispetto e l’assunzione di responsabilitá nei confronti dell’ambiente. PERCORSO DIDATTICO, AREE COINVOLTE Sono previste uscite didattiche sul territorio con visite guidate a fattorie didattiche, osservazioni sul campo, esperienze dirette di vita rurale, eventuali pratiche di giardinaggio nell’orto della scuola, piccoli esperimenti. TEMPI E SPAZI Il progetto prevede un lavoro curricolare durante tutto l’anno scolastico, con una media di un’ora settimanale da svolgersi in ambito interdisciplinare, con compresenze e contemporaneitá in particolare tra l’area antropologica e scientifica, tra l’area linguistica ed espressiva (italiano-L2-educazione motoriaeducazione all’immagine-educazione alla musica-religione) con l’uso dell’informatica quale strumento transdisciplinare e linguaggio veicolare utile per tutte le fasi del progetto. COLLABORAZIONI CON ENTI ESTERNI Esperti di vita rurale, contadini delle fattorie didattiche. 77 2. AMBIENTI D’ACQUA FINALITA’ Il progetto si propone di seguire il corso di un fiume dalla sorgente verso la confluenza e/o la foce, per comprendere le trasformazioni che avvengono attraverso il tempo e lo spazio. Scopo del progetto è costruire un’ autonomia cognitiva e pratica attraverso l’apprendimento-scoperta della complessità ambientale OBIETTIVI • Saper interagire consapevolmente • Esercitare capacità personali in modo indipendente e costruttivo • Orientarsi nello spazio e nel tempo • Comprendere la ciclicità degli eventi • Contemporaneità e durata • Relazioni causa-effetto • Utilizzare le fonti della ricerca • Distinguere elementi naturali ed antropici PERCORSO DIDATTICO Seguendo le tracce dell’acqua presenti nel nostro territorio, gli alunni esploreranno l`ambiente circostante (sorgente, ruscello, cascata, torrente, fiume, confluenza, foce, lago, stagno e torbiera). Si cercherà di far capire l’importante relazione acqua – terra - uomo (il fiume e la città, il fiume e la campagna) e di sviluppare il senso di rispetto per le persone, per la vita e per il territorio. AREE COINVOLTE: L1 e L2, scientifica, matematica e, come aree privilegiate, ambientale e antropologica TEMPI E SPAZI: attività da svolgere nell'arco di un intero anno scolastico COLLABORATORI: Esperti museali e C.A.I. con le rispettive guide, Collaboratori della SEAB e dell’ Ökoinstitut, BAT (Canale Scuola). 78 3. "LA CULTURA DEL RICICLAGGIO" FINALITA’ Insegnare ai bambini a condividere i problemi riguardanti l'ambiente, a essere ricettivi rispetto agli stessi, a focalizzare la loro attenzione sui temi ambientali per abituarli fin da piccoli a comportamenti e atteggiamenti responsabili nel rispetto dell`ambiente. OBIETTIVI: • Conoscere le diverse modalità di smaltimento dei rifiuti • Riconoscere la raccolta differenziata come parte integrante di una più razionale gestione dei rifiuti • Conoscere la composizione dei rifiuti, le differenti modalità di smaltimento, la possibilità di recupero di alcune componenti dei rifiuti • Conoscere il compostaggio, metodo semplice e naturale per il riciclaggio dei rifiuti organici • Conoscere le fasi del ciclo biologico: la trasformazione dei rifiuti organici in humus • Produrre artigianalmente carta riciclata PERCORSO DIDATTICO Gli alunni vengono gradualmente condotti alla comprensione delle problematiche relative allo smaltimento dei rifiuti e a impegnarsi attivamente nella raccolta differenziata. Il percorso si articolerà attraverso l'uso di materiale informativo, esperienze pratiche e visite guidate che consentiranno di affrontare i punti chiave di ciascun argomento: - Definizione del termine rifiuti, la qualità dei rifiuti, la composizione dei rifiuti - Perché i rifiuti ci stanno sommergendo? - Il ciclo dei rifiuti - La spesa ecologica - Eco-pausa - Strategie per il trattamento ecologico dei diversi materiali - La strada per il futuro, le risorse alternative - Perché praticare il compostaggio - Gli organismi nel compost e nel terreno - Le varie fasi del riciclaggio: produzione di un foglio di carta riciclata ESCURSIONI: visita a un'isola ecologica; visita al Centro di riciclaggio di BZ MATERIALE PRODOTTO: disegni, cartelloni, testi, fotografi DESTINATARI: classi quarte e quinte scuola primaria 79 AREE COINVOLTE: area scientifica, matematica, linguistica, ed. all' immagine TEMPI E SPAZI: unità di lavoro da svolgere nell'arco dell'anno COLLABORATORI: Esperti Ökoinstitut 4. “ENERGIA” FINALITA' Sensibilizzare gli alunni alle problematiche ambientali e comprenderne la complessità; incentivare il senso di responsabilità personale in materia ambientale. OBIETTIVI Capire il problema energetico in tutta la sua dimensione: • Scoprire che esistono diverse forme di energia • L'uso dell'energia in relazione al lavoro dell'uomo • Le risorse energetiche • Energia rinnovabile e non rinnovabile • Energia e inquinamento: le attività umane e il loro impatto a livello ambientale • Il risparmio energetico PERCORSO DIDATTICO Attraverso attività prevalentemente pratiche, osservazioni ed esperimenti, i ragazzi verranno condotti ad una sempre maggiore comprensione delle problematiche relative al problema energetico: - Giochi di percezione e misurazione - Osservazioni ed esperimenti per "vedere" l'energia, rilevazioni negli ambienti quotidiani (casa-scuola), ricerca di informazioni su forme e fonti energetiche, costruzione di semplici macchine - A “caccia” di macchine negli ambienti quotidiani: funzionamento, energia in entrata/uscita, lavoro compiuto - Individuazione di eventuali sprechi energetici - Pianificazione e realizzazione di piccole misure di risparmio energetico ESCURSIONI: se possibile, visita a un impianto per la produzione di energia elettrica e/o a un locale caldaie visita alla mostra "Insieme per il clima"; laboratorio +/- ENERGIA. MATERIALE macchine. PRODOTTO: cartelloni, disegni, fotografie, testi, semplici 80 DESTINATARI: alunni delle classi quarte e/o quinte scuola primaria AREE COINVOLTE: scientifica e matematica come aree privilegiate; umanistica e antropologica. TEMPI E SPAZI: attività da svolgere nell'arco di un intero anno scolastico COLLABORATORI: esperti Öko Institut, BAT (Canale Scuola) 81 EDUCAZIONE AMBIENTALE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO FINALITÀ - Acquisire una coscienza ecologica e civica, partendo da piccoli gesti e comportamenti quotidiani - Mettere a confronto ambienti in contrasto: ambiente alpino – ambiente marino - attivare momenti annuali di approfondimento tematico (visite e soggiornistudio) - Maturare una concezione dell’ambiente come sistema dinamico suscettibile di cambiamenti - Promuovere la capacità di interpretare diverse componenti fisiche e umane del territorio e leggerne i processi di trasformazione - Favorire lo sviluppo della sensibilità verso i problemi ambientali - Avviare alla problematizzazione e all’ elaborazione di ipotesi e alla loro verifica anche attraverso l’osservazione diretta. Nella scuola secondaria di I grado, l’educazione ambientale è disciplina curricolare. Questo insegnamento copre un’ ora alla settimana e viene svolto dagli insegnanti di lettere e L2 che operano in compresenza. A volte si avvale dell’intervento di esperti nelle uscite sul territorio e nei soggiorni studio. OBIETTIVI COMUNI AI PROGETTI • Conoscere l’ambiente fisico e umano • Comprendere le relazioni tra le situazioni ambientali, sociali ed economiche • “Vedere” ed “analizzare” gli elementi fisici e geografici del territorio, in particolare quelli vicini all’alunno che spesso vengono vissuti in modo abitudinario e poco consapevole • Applicare il metodo di analisi e di studio estendendo gradualmente il campo di osservazione dal territorio circostante gli ambienti anche molto lontani dalle nostre realtà • Focalizzare alcune problematiche attuali, riconoscendo la pluralità degli elementi che le determinano • Utilizzare carte, mappe, mappe stradali, piantine, dati meteorologici, diagrammi • Comprendere ed utilizzare il linguaggio specifico. METODOLOGIA Dal punto di vista metodologico l’azione didattica si basa il più possibile sul metodo della ricerca, dell’operatività, del lavoro sul campo lungo percorsi trasversali alle discipline linguistiche e umanistiche e in particolare modo della geografia, che nella nostra scuola, viene svolta in tedesco. L’individuazione di 82 temi ambientali significativi metterà gli alunni in condizione di applicare metodi e concetti specifici della ricerca scientifica e di quella geografica. Particolare importanza viene data alle osservazioni dirette sul campo attuabili durante uscite didattiche e il campo scuola in ambiente marino o montano. Tali esperienze rispondono anche all’esigenza di conoscersi, di amalgamarsi, diventare classe, e contemporaneamente addestrarsi alla divisione dei compiti, al lavoro di equipe, tutte competenze importantissime nel lavoro scolastico futuro e nell’età adulta. CRITERI DI VALUTAZIONE All’interno delle attività saranno inserite operazioni di verifica che valuteranno conoscenze, abilità e competenze acquisite nei percorsi attuati. Per quanto attiene alla valutazione, si indicano i seguenti criteri: - Capacità di descrizione di un fenomeno o delle principali caratteristiche fisiche, ambientali e antropiche di un territorio - Capacità di analizzare un fenomeno o un ambiente specifico e di compararlo con altri, cogliendone analogie e differenze - Capacità di utilizzare adeguatamente strumenti e lessico propri della disciplina. PARTNERARIATO Cooperativa Isola del Giglio Museo delle Scienze Naturali di Trento e Bolzano Assessorato all’ambiente del Comune di Bolzano Museo Provinciale delle miniere - Monteneve – Giardino botanico Trauttmansdorff – Merano BAT Canale scuola PROGETTI: 1. Progetto BAT (Canale scuola) 2. Soggiorno in ambiente marino 3. Soggiorno storico/artistico/ambientale 4. Uscite/visite didattiche finalizzate allo studio dell’ambiente 1. PROGETTO BAT (CANALE SCUOLA) Tutte le classi scuola secondaria di I grado Il Il - progetto viene svolto durante le ore di educazione ambientale. progetto intende: Sviluppare l’osservazione di un ambiente vicino ai ragazzi Avviare ad una lettura del territorio Promuovere nei ragazzi il senso di rispetto, cura e tutela dell'ambiente. 83 2.SOGGIORNO-STUDIO IN AMBIENTE MARINO Classi prime scuola secondaria di I grado Il progetto intende: - Sviluppare l’osservazione e lo studio delle peculiarità di un ambiente marino in contrasto con quello montano in cui gli alunni vivono - Far fare ai ragazzi esperienze dirette di laboratorio che permettano loro di essere oggetti attivi nel processo di apprendimento - Far fare un’esperienza diretta di un parco naturale marino - Sviluppare la capacità di lavorare insieme in un contesto operativo diverso dall’aula e verificare la capacità di accertamento, a diretto contatto con la realtà, delle conoscenze acquisite a livello teorico durante l’attività scolastica curricolare. N.B.: Il soggiorno verrà effettuato solo se vi saranno disponibilità umane e finanziarie della scuola per l'anno in corso. 3. SOGGIORNO-STUDIO A CARATTERE AMBIENTALEARTISTICO Classi seconde scuola secondaria di I grado Il progetto mira a: - Essere un momento creativo culturale che porta a conoscere direttamente sul campo un periodo dell’arte e della storia, sviluppando capacità operative e di osservazione - Riconoscere, attraverso l’esperienza diretta che la storia e l’arte sono vive, leggibili e presenti sul territorio - Conoscere nel loro ambiente naturale le caratteristiche dei minerali e le opere che l’uomo, nel corso della storia, ha approntato per la loro estrazione e la loro lavorazione - Osservare i fenomeni, studiare ed interpretare fenomeni naturali e scientifici in modo diretto. N.B.: Il soggiorno verrà effettuato solo se vi saranno disponibilità umane e finanziarie della scuola per l'anno in corso. 84 4.USCITE, VISITE DIDATTICHE FINALIZZATE ALLO STUDIO DELL’AMBIENTE Tutte le classi Il progetto mira a: - Approfondire la conoscenza dell’ambiente naturale e culturale del proprio contesto territoriale - Realizzare e potenziare attivamente e concretamente i tre precedenti progetti - Approfondire, integrare e potenziare contenuti e metodologie affrontate in classe. 85 4.EDUCAZIONE MUSICALE e STRUMENTALE INDIRIZZO MUSICALE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO " Non esiste traccia di umanità in cui non vi sia traccia d'espressione musicale " 86 EDUCAZIONE MUSICALE E STRUMENTALE E INDIRIZZO MUSICALE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO PREMESSA L’esperienza sonora e musicale sono fondamentali per la crescita affettiva e cognitiva dell’individuo. È fondamentale quindi che nella scuola di base venga dato spazio alla promozione e allo sviluppo della musicalità del bambino e dell’adolescente con particolare riguardo: - Allo sviluppo dell’intelligenza musicale intesa come capacità di utilizzare il linguaggio sonoro e di riconoscerne gli elementi essenziali - All’educazione dell’orecchio che interessa qualsiasi attività sonora e che coinvolge trasversalmente tutte le discipline trasmesse oralmente - All’educazione gestuale e corporea che riconosce l’importanza del corpo come mezzo di interpretazione musicale - Alla considerazione dell’esistenza di un ricco patrimonio culturale trasmesso storicamente - Ad un approccio alla conoscenza, all’utilizzo ed allo studio di diversi strumenti musicali - Al raggiungimento di un atteggiamento di rispetto per le culture musicali diverse da quella di appartenenza - Allo sviluppo della capacità di cooperazione in esperienze ed attività musicali comuni - Allo sviluppo della creatività, della musicalità. EDUCAZIONE MUSICALE E STRUMENTALE NELLA SCUOLA PRIMARIA PROGETTI: 1) Festa della lingua della scuola primaria 2) Laboratori di strumento progetto Continuità (quinte classi – sezioni prime ad indirizzo musicale della scuola secondaria di primo grado) 3) Concerto di presentazione indirizzo musicale terze, quarte, quinte primaria 4) “Mikrokosmos” - Lezioni – concerto in collaborazione con il Conservatorio C.Monteverdi e Istituto Pedagogico in lingua italiana 5) Progetto “Porte Aperte” Orchestra Haydn 6) Progetto “Opera Domani” Teatro Comunale Bolzano 7) Festa della Musica 8) Girotondo degli strumenti 1) Si può prevedere l'adesione alla Festa della Lingua anche delle prime e seconde classi della scuola primaria ad indirizzo trilingue, nonché delle sezioni 87 bilingui dello stesso ciclo per permettere la sonorizzazione di filastrocche, poesie, brevi racconti e drammatizzazioni realizzati in L2 ed L3. 2 -3) Le classi quinte assisteranno alle lezioni condotte dagli insegnanti di strumento della scuola secondaria di primo grado per un iniziale approccio e conoscenza degli strumenti (pianoforte, chitarra, violino, batteria, sax, arpa). Tale percorso verrà svolto fra ottobre e dicembre di ciascun anno scolastico e avrà termine con un evento – concerto al quale parteciperanno insegnanti ed alunni che hanno condotto e seguito i laboratori previsti. 4) Il progetto “Mikrokosmos” prevede un ciclo di lezioni-concerto a tema condotte in Conservatorio dagli insegnanti di strumento frequentanti le lezioni dei corsi di specializzazione di didattica della musica. I destinatari dell'iniziativa saranno gli alunni delle terze, quarte e quinte classi della scuola primaria. 5) L'orchestra Haydn propone di far partecipare gli alunni del 2.ciclo alle sue prove d'orchestra. 6)” Opera domani...” si pone l'obiettivo di proporre percorsi didattici per gli alunni, al fine di avvicinarli al mondo dell'opera lirica. 7) Festa della Musica dell'Istituto Comprensivo costituisce il momento conclusivo e rappresentativo delle varie attività musicali condotte nel corso dell'anno scolastico. 8) Progetto “Girotondo degli strumenti” per le classi quarte – classi quinte. FINALITÀ L'esame di ammissione e il colloquio orientativo che finora hanno segnato l'ingresso degli allievi nell'indirizzo musicale della scuola secondaria “Archimede” non sono sempre sufficienti per una scelta meditata ed attenta dello strumento. Per questo si presenta la necessità di far conoscere ai potenziali alunni i diversi strumenti nella maniera più efficace e serena, evitando il rischio di una scelta superficiale e soggetta a condizionamenti esterni. Per garantire il contatto fisico con lo strumento e la possibilità di provarlo personalmente con calma, si impone la scelta di dividere la classe in piccoli gruppi e di sviluppare il percorso sull'ultimo biennio della scuola primaria, pur limitando il monte ore necessario. 88 STRUTTURA Partecipano al progetto tutte le classi quarte e quinte della scuola primaria. Ogni classe si divide in piccoli gruppi, ognuno dei quali ha modo di conoscere, nel corso di alcuni incontri, gli strumenti delle sezioni ad indirizzo musicale. Le classi, partecipano al progetto in vista di un eventuale esame di ammissione alle sezioni ad indirizzo musicale, per due anni consecutivi, al fine di un consolidamento della propria esperienza con gli strumenti. SPAZI Durante lo svolgimento del progetto, verranno occupati alcuni locali individuati tra le aule attrezzate con strumenti, ( percussioni e pianoforte, ) aule speciali ( musica) e l’aula della classe coinvolta, cercando di arrecare il minimo disturbo all’attivita’ didattica concomitante. DOCENTI COINVOLTI Il progetto sarà condotto dagli insegnanti di strumento della scuola secondaria, garantendo l’instaurarsi di un rapporto di conoscenza reciproca che faciliti il successivo processo educativo e didattico. MONITORAGGIO E VALUTAZIONE Il responsabile del progetto, ne garantisce un controllo costante, durante la fase di progettazione e durante lo svolgimento. Raccoglierà inoltre i pareri e le sensazioni degli alunni e delle famiglie, sia in maniera formale, (questionario) sia informale. La realizzazione del progetto è di anno in anno subordinata al finanziamento da parte dell’area pedagogica della Sovrintendenza scolastica. 89 INDIRIZZO MUSICALE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO PREMESSA Il senso profondo del corso di scuola secondaria di I grado ad indirizzo musicale scaturisce dal riconoscimento dell'alto valore educativo di cui è portatrice l'espressione artistica e l'affascinante mistero dell'atto creativo che l'accompagna. In questo senso la musica rappresenta un indiscusso universale umano, in quanto forma espressiva e codice comunicativo. La società contemporanea richiede personalità multidimensionali, flessibili, creative, capaci di relazioni umane e di intelligenza "emotiva". L'esperienza musicale può costituire un`occasione preziosa per un iter formativo in questa direzione. Il corso ad Indirizzo Musicale è nato da un progetto elaborato dall’Istituto Pedagogico in lingua italiana della Provincia Autonoma di Bolzano, su espressa richiesta della Sovrintendenza Scolastica; è stato approvato dalla Giunta Provinciale con delibera n. 1329 del 17/ 04/ 2000 ed ha acquisito la prevista intesa ministeriale ai sensi dell’ art. 22 della legge provinciale n. 12 del 29/ 06/ 2000. FINALITA' I corsi ad indirizzo musicale si configurano come parte integrante del progetto metodologico e didattico della Scuola secondaria di I grado “Archimede”, si collocano nello scenario educativo della scuola dell’obbligo e si realizzano nell’ambito della offerta formativa, della programmazione didattico- educativa del Collegio Docenti e dei Consigli di classe, in sintonia con la premessa ai programmi della scuola secondaria di I grado. Tutte le discipline musicali si inseriscono nel quadro normativo, organizzativo e progettuale della scuola dell’obbligo. La scuola media ad indirizzo musicale non ha finalità professionalizzanti, ma la didattica strumentale sarà tuttavia sufficientemente qualificata da poter prefigurare, ove opportuno, una prosecuzione degli studi con indirizzo professionalizzante, anche in sintonia con gli attuali indirizzi di riforma previsti per il settore degli studi musicali accademici. I corsi ad indirizzo musicale sono principalmente finalizzati a: - Promuovere la formazione globale della persona, offrendo al preadolescente significative esperienze di maturazione espressiva, comunicativa, relazionale e logico-formale. L'impegno ed il coinvolgimento nello studio di uno strumento musicale e nel far musica d'insieme rappresenta una significativa esperienza umana e sociale, nonché un fattore di crescita nella capacità di operare scelte consapevoli e di impegnarsi per realizzarle; - Promuovere la relazione persona-musica, con esperienze estetiche, affettive ed eco-logiche gratificanti: lo stare bene con se e con gli altri deve rappresentare un valore da perseguire attraverso una visione unitaria di corpo-mente; 90 - Offrire occasioni per esperienze ed attività interdisciplinari; - Promuovere nel preadolescente, in coerenza con i suoi bisogni formativi, l'acquisizione del piacere di esprimersi e di proporsi musicalmente, sviluppando un personale gusto estetico e capacità di esercitare un giudizio critico; - Promuovere, attraverso l'esperienza e la riflessione sui significati profondi della/delle musica/musiche, i valori della cooperazione, dell'interculturalità, della solidarietà, dell'accoglienza e della cultura della pace. SOGGETTI COINVOLTI La Scuola secondaria di I grado “Archimede” in tutte le sue componenti istituzionali. Le famiglie degli alunni che sceglieranno i corsi ad indirizzo musicale: è importante la loro fattiva presenza e coinvolgimento nella fase progettuale, di verifica e di realizzazione del percorso. La Sovrintendenza Scolastica, come organo promotore e propositore, con importante responsabilità per ciò che riguarda il profilo normativo, gli elenchi e le graduatorie degli insegnanti delle discipline musicali. L’ Istituto Pedagogico in lingua italiana quale sede di progettazione, per il supporto formativo e della ricerca metodologica-didattica e per la relativa documentazione. Si è attivata inoltre una fattiva collaborazione con il Dipartimento di Didattica della Musica del Conservatorio di Bolzano e di Trento mediante apposita convenzione. Istituzioni pubbliche ed agenzie del territorio preposte alla formazione musicale: Conservatorio di Musica e l’ Istituto per l’Educazione Musicale in lingua italiana offrono opportunità per la definizione di percorsi formativi integrati e sinergici. Eventuali convenzioni potrebbero essere finalizzate a : - Reciproco riconoscimento dei crediti formativi - Utilizzo razionale delle risorse - Eventuale passaggio degli alunni dalla scuola secondaria di I grado al Conservatorio. - Per il reclutamento dei docenti - Per l’insegnamento di Educazione Musicale: si attingerà alla graduatoria provinciale permanente per insegnanti di educazione musicale nella scuola secondaria di I grado. La precedenza nell’assegnazione del posto è comunque riservata all’eventuale docente titolare della scuola che attiva il corso - Per l’insegnamento di Strumento Musicale si attingerà alla specifica graduatoria di strumento musicale per la scuola secondaria di grado con docente in possesso dei requisiti professionali didattici ed artistici e del diploma specifico dello strumento per cui si attiva il corso. 91 ORIENTAMENTI METODOLOGICI ED OPERATIVI L'insieme dei momenti e delle fasi operative prevede la realizzazione di attività e percorsi di apprendimento che consentiranno un approccio non tecnicistico né nozionistico alla pratica strumentale. La pratica strumentale tiene conto della personalità dell'allievo, favorendo lo sviluppo della creatività, della pratica improvvisativa, compositiva, dell'esplorazione dei suoni e dei materiali sonori in una visione polisemica del fare artistico (teatro, danza, poesia, videoperformance, musica d'insieme). Dal punto di vista organizzativo il collegio docenti individua una o due sezioni ad indirizzo musicali, in tali sezioni verranno attuati flessibilità ed utilizzo di moduli-orario diversificati, con il ricorso alla contemporaneità ed alla compresenza degli insegnanti. Gli strumenti musicali individuati dal Collegio Docenti sono: •pianoforte •chitarra •sassofono •violino •percussioni / batteria •flauto traverso •violoncello •arpa Per la scelta dello strumento musicale l’alunno, all’atto dell’iscrizione, esprimerà una preferenza; ne fornirà però anche una seconda ed una terza ai fini dell’attribuzione definitiva alla classe di strumento. Successivamente la scuola attuerà una prova attitudinale (per cui non è necessaria la conoscenza dello strumento scelto) in cui una apposita commissione orienterà la scelta dell’alunno. L’insegnante di strumento musicale, in sede di valutazione periodica e finale, esprime e riporta nella scheda di valutazione dell’alunno un giudizio analitico sul livello di apprendimento raggiunto da ciascun allievo, al fine della valutazione globale del Consiglio di Classe. In sede di esame di licenza verrà verificata, nell’ambito del previsto colloquio pluridisciplinare, anche la competenza musicale raggiunta al termine del triennio, sia sul versante della pratica esecutiva, individuale e/o d’insieme, sia su quello teorico. STRUTTURA - 2 ore settimanali di educazione e alfabetizzazione musicale - monte-ore annuale di compresenze flessibili con educazione musicale, programmate dal Consiglio di Classe per attività e progetti musicali interdisciplinari - 1 ora settimanale pomeridiana individuale di strumento musicale - 1 ora settimanale pomeridiana di musica d'insieme, connessa alla pratica strumentale specifica (l’attività viene svolta dall’insegnante di educazione musicale, in eventuale compresenza con gli insegnanti di strumento musicale). 92 EVENTI Il progetto prevede momenti conclusivi e coinvolgenti di manifestazione che permettano agli alunni di esprimersi e di comunicare il proprio lavoro ed il proprio messaggio ad altre classi, agli insegnanti non direttamente coinvolti, alle famiglie e al territorio. L'evento è il risultato finale in cui confluiscono le attività svolte nel corso del progetto e che caratterizzano l'area d'identità. Esso impegna gli alunni in esperienze di apprendimento realizzate in forme non convenzionali ma altamente formative. - - Giornata nazionale della musica a scuola (5 maggio) Saggi finali delle classi ad indirizzo musicale Partecipazione alla “Giornata delle Lingue” Partecipazione alla “Giornata delle Porte Aperte” (presentazione della Scuola Secondaria di I grado) Promozione e partecipazione a manifestazioni e concerti di solidarietà in collaborazione con altre istituzioni. PROGETTI 1) Progetto “Prove Aperte” Orchestra “Haydn” 2) Settimana Nazionale della Musica a Scuola 3) Progetto Continuità Scuola Primaria e Secondaria di I grado / Musica e Strumento Musicale 4) Progetto Gemellaggio Scuola secondaria di I grado Indirizzo Musicale di lingua tedesca “Aufschneiter” 5) Progetto “Opera Domani” Teatro Comunale Bolzano 6) Progetto di collaborazione con i Conservatori di musica della regione Trentino-Alto Adige OBIETTIVI COMUNI AI PROGETTI • Promuovere la musica nella scuola di base nel suo duplice aspetto di produzione e fruizione • Dare visibilità all’attività musicale scolastica nei confronti di famiglie, quartiere, territorio attraverso eventi e manifestazioni pubbliche • Offrire percorsi musicali e strumentali nella scuola primaria in continuità con la scuola secondaria di I grado • Promuovere la collaborazione e la sinergia tra enti musicali del territorio 93 CERTIFICAZIONI MUSICALI INTERNAZIONALI Data l’evidente utilitá didattica e motivazionale di una certificazione obiettiva e di prestigio, l’Istituto Comprensivo ha voluto individuare un Ente certificatore che possa dare ulteriore lustro all’Indirizzo Musicale. Si tratta dell’Associated Board of the Royal Schools of Music, che unisce dal 1889 i quattro conservatori del Regno Unito e rilascia ogni anno 650.000 certificazioni in 90 paesi del mondo. Questi titoli di valore legale nel Regno Unito e divisi su otto livelli di competenza, sono rilasciati secondo procedure standardizzate da professonisti competenti ed esperti. Oltre al diploma, l’allievo riceve una scheda di valutazione personalizzata con punteggi e commenti/consigli dettagliati per ogni singola prova. Le prove si svolgono in Inglese, dando un ulteriore impulso alla didattica di questa lingua ed all’interdisciplinarietá dell’Indirizzo Musicale. La programmazione delle materie Musica e Strumento musicale viene confermata e sistematizzata: le competenze richieste dall’Ente certificatore coincidono infatti con quelle elencate nelle indicazioni ministeriali e provinciali. L’Istituto Comprensivo cura gli aspetti organizzativi e logistici dell’esame, nonché la preparazione specifica degli allievi nell’ambito delle normali lezioni di Musica e Strumento musicale: a carico delle famiglie restano tutte le spese. Con questa iniziativa, l’Istituto Comprensivo entra a far parte di un network internazionale rodato e prestigioso di scuole musicali. 94 5.EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA e TIC (Tecnologie per l’informazione e la comunicazione) 95 CITTADINANZA E COSTITUZIONE Da un buon cittadino ci si aspetta che: - - - Faccia ogni sforzo per tutelare la propria SALUTE Comprenda l’importanza della CULTURA in generale e desideri approfondire la propria Sia in grado di prendere decisioni consapevoli relativamente alle RESPONSABILITA’ SOCIALI Sia consapevole dell’importanza di un percorso formativo (STUDIO) Sappia orientarsi negli uffici (BUROCRAZIA) Sia in grado di gestire le proprie attivitá creative (TEMPO LIBERO) Sia consapevole del significato e dell’importanza della Costituzione italiana (COSTITUZIONE) Cosa ci si aspetta dalla scuola? Per ognuna delle voci in grassetto, che compongono l’obiettivo finale, attivare percorsi formativi che portino ad acquisire una competenza specifica. Tali voci, compresi anche i criteri di valutazione, una volta accettate e condivise dal collegio docenti, dovranno essere “tarate” per le diverse fasce d’etá e dettagliate nei diversi consigli di classe al fine di avere una programmazione unitaria. Ogni docente in base alla specificitá della propria disciplina verificherá le competenze con prove scritte, orali, pratiche o con semplici osservazioni. In sede di prescrutinio verrá compilata la griglia delle competenze di educazione alla cittadinanza per ogni singolo alunno che contribuirá alla determinazione del voto finale. Le griglie saranno parte integrante del verbale. SALUTE Obiettivo Generale: fare ogni sforzo per tutelare la propria salute OBIETTIVO SPECIFICO COMPETENZE DOCENTI COINVOLTI Igiene dell’ambiente Collabora per mantenere pulita e ordinata Tutti l’aula; Agisce per mantenere in ordine il materiale; Tiene pulita la propria stanza (campo scuola). Igiene personale Cura la propria persona cambiando gli in- Educazione fisica dumenti prima e dopo le lezioni di ed. fisi- 96 ca. Prevenzione Riconosce e rispetta le esigenze proprie ed altrui; Evita comportamenti pericolosi; Porta correttamente lo zaino; Tiene le scarpe allacciate. Tutti Educazione all’alimentazione Riconosce gli elementi fondamentali di una sana alimentazione: - etichette alimentari - scelte operative Scienze Tecnologia L1, L2, L3 RESPONSABILITA' SOCIALI Obiettivo Generale: partecipazione ad organi rappresentativi ed assumere impegni per la qualità della vita. OBIETTIVO SPECIFICO COMPETENZE DOCENTI COINVOLTI Parlamentino e regolamento di classe Contribuisce alla scelta del rappresentan- Tutti te; Formula proposte che i rappresentanti esporranno al parlamentino; Sostiene le proposte condivise; Contribuisce nel formulare il regolamento di classe; Rispetta il regolamento; Mette in atto comportamenti corretti e rispettosi a scuola, per strada, nei luoghi pubblici (uscite didattiche, conferenze, viaggi d’istruzione). Sa assumere impegni per la qualità della vita e per il rispetto dell’ambiente Sa rispettare le diversità con atteggiamenti tolleranti rispetto a situazioni e persone; Fa richieste e/o rivendicazioni per la difesa civica; Denuncia atti vandalici; Denuncia atti di bullismo; Promuove tematiche sociali. Tutti Appoggia e sostiene le iniziative sociali; Aderisce attivamente alle attività. Religione 97 STUDIO Obiettivo Generale: gestire il proprio percorso scolastico anche in itinere. OBIETTIVO SPECIFICO COMPETENZE DOCENTI COINVOLTI Orientamento Si informa sull’esistente e sulle alternati- Tutti ve; Presta attenzione alle proposte di orientamento; Attua scelte consapevoli. Uso di tecniche e procedure Sa organizzare una ricerca bibliografica (anche in internet); Pianifica piccoli progetti. Tutti Uso di risorse Utilizza efficacemente la biblioteca; Utilizza diversi mezzi di comunicazione. Matematica, L1, L2, L3, BUROCRAZIA Obiettivo Generale: saper gestire alcune pratiche burocratiche. OBIETTIVO SPECIFICO COMPETENZE DOCENTI CONTENUTI COINVOLTI Gestione della modulistica Sa compilare un CCP ,un CCB ecc Sa gestire i diversi moduli; Sa formulare una domanda formalmente corretta. Lettere Presentazione virtuale dei diversi moduli bancari o postali tramite l’apertura di un conto presso una banca o una posta TEMPO LIBERO Obiettivo Generale: saper organizzare una attività. OBIETTIVO SPECIFICO COMPETENZE DOCENTI COINVOLTI Organizzazione e gestione del tempo libero Sa consultare un orario FFSS anche in in- Tutti ternet; Sa progettare un viaggio anche fantastico. COSTITUZIONE 98 Obiettivo Generale: conosce le principali Istituzioni del territorio e dello Stato. OBIETTIVO SPECIFICO COMPETENZE DOCENTI COINVOLTI Il cammino della Costituzione in Italia; L’ordinamento della Repubblica; Diritti e doveri dei cittadini; Diritti dei minori; Diritti delle donne. Riuscire a seguire, attraLettere verso l’ascolto dei telegiornali, l’attività del Parlamento; Saper spiegare i motivi per cui il referendum è considerato una forma di democrazia diretta; Riconoscere, ovunque avvengano, le violazioni ai diritti del fanciullo e della donna; Essere consapevoli che dignità, libertà, solidarietà e sicurezza sono condizioni che, una volta conquistate, vanno protette ed estese a tutta la popolazione mondiale. CONTENUTI Dichiarazione universale dei diritti umani; Convenzione internazionale sui diritti del fanciullo; Amnesty International e i diritti negati; Il lavoro minorile e i bambini-soldato; La condizione femminile; La paura dello straniero: il razzismo; Il diritto di voto; Struttura e compiti del Parlamento, del Governo e della Magistratura; Poteri e responsabilità del Presidente della R. CULTURA Obiettivo Generale: usufruire di beni culturali OBIETTIVO SPECIFICO COMPETENZE Usufruisce di eventi Utilizza le opportunità offerte in culturali; modo consapevole; Partecipa ad eventi Sa consultare uno schedario di una biblioteca; Sa consultare un programma teatrale o altro, DOCENTI CONTENUTI COINVOLTI Lettere, Mu- Presentazione sica di uno schedario e di un programma musicale e teatrale 99 Presta attenzione ed è pronto a trarre beneficio dalla manifestazione. TIC (Tecnologie per la comunicazione e l’informazione) 100 Per TIC si intende Tecnologie di Informazione e di Comunicazione, in ambito didattico l’acronimo è utilizzato soprattutto per indicare l’uso di media, in particolare del computer. Nella scuola esistono due tendenze: “educare ai media”, cioè offrire agli alunni le competenze necessarie per un uso consapevole, e “educare con i media”, utilizzando le strumentazioni come potenti sussidi didattica, in realtà fra le due non esiste una netta contrapposizione, spesso si intersecano e integrano. È innegabile che in una società in cui l’informazione assume un ruolo sempre più rilevante “l’accesso all’informazione” diventa un percorso obbligato per garantire una reale equiparazione delle opportunità di conoscenza, d’altra parte l’impiego dei media può fornire opportunità cognitive e formative specifiche. I ragazzi, inoltre, apprendono secondo modalità di tipo senso-motorio, osservando, provando e riprovando, correggendo e sono più disponibili di noi adulti ad apprendere dai propri errori. La scuola deve provvedere quindi a fornire le competenze di base necessarie e far acquisire agli alunni una forma mentis tecnologica, orientata alla comprensione di funzioni generali e alla capacità di saper selezionare, inquadrare le tecnologie nei particolari contesti d’uso. Le nuove tecnologie possono favorire alcune modifiche generali del contesto educativo: - Spostamento del focus dall’insegnante allo studente - Spostamento del focus dell’apprendimento sul fare - Aumento della motivazione degli alunni - Risalto alla cooperazione tra alunni. 1° anno Competenze Gli alunni sanno: • trovare ed utilizzare documenti presenti nella rete locale • condividere e scambiare documenti • vedere un ambiente di simulazione come una rappresentazione semplificata di una realtà complessa • gestire in maniera appropriata i permessi sui file Conoscenze • • • • Struttura dell'albero delle cartelle della scuola saper utilizzare la posta elettronica conoscendo le regole per un suo corretto utilizzo saper utilizzare le principali funzioni di un programma di videoscrittura saper utilizzare le principali funzioni di un programma per generare presentazioni 101 • saper utilizzare le principali periferiche (stampante, fotocamera digitale, ….) 2° anno Competenze Gli alunni sanno: • produrre, sviluppare, organizzare e presentare il proprio lavoro • utilizzare una sequenza di istruzioni per controllare e realizzare specifici risultati • utilizzare un ambiente di simulazione manipolando in modo interattivo gli elementi presenti per studiare la loro influenza sul sistema e valutare gli effetti e i cambiamenti provocati dalle loro azioni • descrivere l'uso delle TIC nella scuola e al suo esterno Conoscenze • • • Saper utilizzare le principali funzioni di un foglio elettronico saper utilizzare le principali funzioni di un programma di gestione immagini saper navigare in modo critico e consapevole all'interno di un sito al fine di ricercare informazioni 3° anno Competenze Gli alunni sanno: • comprendere l'esigenza di strutturare in modo chiaro le diverse informazioni consultate • assemblare, aggregare e modificare in varie forme e stili le informazioni raccolte da una varietà di fonti • interpretare i risultati ottenuti, mettere in discussione la loro attendibilità e riconoscere che non tutte le informazioni raccolte possono condurre a risultati validi Conoscenze • • • Saper comunicare con diversi strumenti offerti dalla rete(forum, chat, istant messenger, social network) saper effettuare una ricerca avanzata utilizzando diversi motori di ricerca conoscere e saper utilizzare specifiche applicazioni finalizzate alla produzione di particolari documenti 102 • • • presentare ed esporre lavori e idee utilizzare un ambiente di simulazione manipolando in modo interattivo gli elementi presenti per studiare la loro influenza sul sistema e valutare gli effetti e i cambiamenti provocati dalle loro azioni confrontare l'uso delle TIC con altri strumenti di lavoro utilizzati nella scuola e all'esterno 103 6. AREA DI POTENZIAMENTO A) Progetti B)Attività potenziamento in orario scolastico (scuola primaria) C)Attività integrative extracurricolari nella scuola primaria e laboratori facoltativi nella scuola secondaria di I grado Area di potenziamento curricolare e facoltativa: INTERCULTURA INTERCULTURA SOLIDARIETA’ SOLIDARIETA’ MERCATINO MERCATINO SCOLASTICO SCOLASTICO soggiorni-studio soggiorni-studio GEMELLAGGI GEMELLAGGI visite guidate USCITE visite guidate USCITE DIDATTICHE DIDATTICHE mostre mostre concerti concerti SPETTACOLi TEATRali SPETTACOLi TEATRali cinema cinema concorsi concorsi progetti, laboratori, attività integrative, biblioteca LABORATORI LABORATORI informatica informatica latino latino teatro teatro danza danza orchestra orchestra percussioni percussioni sportello-COMPITI sportello-COMPITI CERTIFICAZIONI CERTIFICAZIONI LINGUISTICHE L2LINGUISTICHE L2L3 L3 attivita’ motorie attivita’ motorie GRUPPO SPORTIVo GRUPPO SPORTIVo educazione educazione alla salute alla salute EDUCAZIONE EDUCAZIONE STRADALE STRADALE bici-patente bici-patente recupero recupero INTEGRAZIONE INTEGRAZIONE alfabetizzazioNe e alfabetizzazioNe e accoglienza ALUNNI accoglienza ALUNNI sTRANIERI sTRANIERI orientamento e orientamento e continuità continuità 104 A) PROGETTI 105 PROGETTI Scopo essenziale dell’area di potenziamento dei progetti è di offrire prospettive e proposte educative interdisciplinari “forti” che, sia pur nel quadro degli obiettivi disciplinari, generali e trasversali della formazione scolastica, affrontino temi e problematiche concrete ed attuali della formazione dei fanciulli, dei preadolescenti ed adolescenti. “Lo star bene” con se stessi e con gli altri, la prospettiva interculturale di accoglienza e di integrazione della “diversità” e della diversabilità in tutti i suoi molteplici aspetti ed in tutta la sua ricchezza formativa, la capacità critica di conoscere se stessi nelle proprie abilità e potenzialità e di imparare quindi a “scegliere” nell’ambito della propria formazione, l’educazione cittadinanza e stradale, sono temi importanti della crescita: da ciò l’attenzione particolare data dalla scuola a questi temi attraverso progetti estesi che coinvolgono anche più ordini di scuole, prevedono la collaborazione di esperti esterni e realizzano momenti formativi e di aggiornamento comune degli insegnanti. Essi: - Integrano e mettono in relazione la formazione didattica e scolastica con la crescita globale dell’adolescente, considerandolo nella sua interezza e complessità psicologica e fisica - Aprono la scuola verso la realtà che cambia e contribuiscono ad accostarla ai mutamenti di essa - Riconoscono e affrontano la complessità della personalità e le problematiche della crescita degli alunni - Agevolano la relazione e la collaborazione scuola-famiglia per promuovere il benessere dell’alunno - Costituiscono tratto d’Identità dell’Istituto Comprensivo. 106 6.1 PROGETTO EDUCAZIONE ALLA SALUTE 107 EDUCAZIONE ALLA SALUTE PREMESSA Il convincimento che solo in un clima sereno, derivante dallo “star bene” con se stessi e con gli altri, si realizza un corretto inserimento che facilita l’apprendimento scolastico, struttura i progetti di Educazione alla Salute dell’Istituto Comprensivo. EDUCAZIONE ALLA SALUTE NELLA SCUOLA PRIMARIA PROGETTI: 1. Parliamone - Scuola Primaria 2. Prevenzione D.S.A. 3. Naturalmente avanti 4. Intelligenza emotiva 5. Bullismo 1. Progetto “PARLIAMONE” – Scuola Primaria Da novembre a maggio è operante lo sportello di consulenza tenuto dalla dott.ssa Cristiana Bertoluzzo al fine di offrire: - Ai genitori un supporto informativo e di confronto sulle problematiche relative all’infanzia ed alla preadolescenza; - Ai docenti ed al personale scolastico in generale, una possibilità di un confronto costante e pressoché immediato con persona preparata sugli aspetti relazionali e della comunicazione interpersonale con i ragazzi che frequentano l’Istituto. Potranno inoltre avvalersi della consulenza psicologica per affrontare problemi legati all’apprendimento; - Alle classi che lo desiderano opportune attività di supporto alle dinamiche ed alle problematiche degli alunni con interventi mirati allo sviluppo di abilità sociali e competenze per viver bene nel gruppo e con se stessi. 1. Progetto Prevenzione del Disturbi Specifici di Apprendimento(DSA). Con il termine Disturbi evolutivi Specifici di Apprendimento ci si riferisce ai soli disturbi delle abilità scolastiche e, in particolare, a: DISLESSIA, 108 DISORTOGRAFIA, DISGRAFIA e DISCALCULIA che compromettono le capacità di leggere, scrivere ed eseguire i calcoli. La principale caratteristica di queste difficoltà consiste nella “specificità” del disturbo che interessa alcune abilità in modo significativo ma circoscritto, lasciando intatto il funzionamento intellettivo generale. Il criterio necessario per stabilire la diagnosi di D.S.A. è quello della discrepanza tra le abilità specifiche richieste in rapporto all’età e alla classe frequentata e le capacità intellettive (adeguate rispetto all’età cronologica). Queste difficoltà permangono dopo la prima fase di acquisizione nel contesto scolastico e il mancato riconoscimento delle stesse può incidere o condizionare la vita scolastica e lo sviluppo psicologico degli alunni. Nell’ambito dell’autonomia didattica e organizzativa, questo Istituto ha aderito al progetto sperimentale per l’individuazione precoce delle difficoltà di lettoscrittura attuato dall’Intendenza Scolastica della Provincia (Servizio Integrazione, Consulenza Scolastica ed Educazione alla salute). Il progetto rivolto alle classi prime, seconde e terze prevede: - L’individuazione di docenti, da parte del Dirigente scolastico, quali referenti per la dislessia - La formazione specifica degli stessi nel corso di formazione - L’attività di somministrazione di prove scolastiche, proposta a tutte le classi prime e seconde, atta a valutare precocemente l’eventuale presenza di difficoltà nell’apprendimento della letto-scrittura, o meglio ad individuare bambini che potrebbero essere soggetti “a rischio”. - Tali prove scolastiche saranno effettuate secondo il seguente calendario: - Novembre (nelle classi seconde) - Dicembre (nelle classi terze) - Gennaio (nelle classi prime) - Maggio (nelle classi prime e seconde). Ad ogni fase seguirà la correzione, la valutazione, la tabulazione delle prove e la resa dei risultati agli insegnanti per la progettazione di attività di recupero. 3. Naturalmente avanti INTRODUZIONE Il progetto “Naturalmente avanti” è un’iniziativa ideata per accompagnare i bambini e i loro genitori, alla scoperta del nuovo ambiente scolastico in modo giocoso e graduale. L’attore principale del progetto è il bambino, che viene accompagnato progressivamente nel passaggio dall’ambiente della scuola per l’infanzia a quello nuovo e misterioso della scuola primaria. L’iniziativa vuole favorire l’accoglienza del bambino in questo nuovo ambiente scolastico, attraverso un approccio giocoso 109 e sereno. In questo processo di avvicinamento anche il momento “mensa” risulta nuovo ed è proprio sulla scoperta di questo spazio nuovo e del pasto fuori casa, che pone l’accento la proposta del progetto “Accoglienza” 2012/2013 . I genitori e gli insegnanti saranno parte attiva ed integrante del progetto, in quanto coinvolti nella fase di scoperta della struttura mensa e del personale addetto alla preparazione e alla somministrazione dei pasti. Il progetto consisterá in un percorso pedagogico di conoscenza e scoperta da parte del bambino all’interno della mensa, basato sull’osservazione (curiositá, stupore), sulla conoscenza e sulla trasformazione (integrarsi positivamente con piú familiaritá e autonomia). Il percorso li porterá a conoscere il nuovo ambiente della mensa in modo giocoso grazie all’intervento stesso del personale addetto che coglierá l’occasione per farsi conoscere e riconoscere sia dal bambino che dal genitore. Il progetto pedagogico – nutrizionale “Accoglienza” è stato svolto con successo negli anni passati. La stessa iniziativa, conclusasi a dicembre 2011 per l’anno scolastico 2011/2012, ha visto coinvolti piú di 300 alunni delle classi prime di sei scuole primarie del Comune di Bolzano (Don G. Bosco, W. Goethe, A. Tambosi, San F. Neri, Gries e M. Longon). ARTICOLAZIONE DEL PROGETTO Il progetto “Naturalmente avanti” consta di quattro momenti di incontro tra bambini, genitori, insegnanti, personale del Servizio di Riabilitazione Scolastica del Comune di Bolzano e il personale della ditta Cir food. 1. INCONTRO INFORMATIVO – PEDAGOGICO. In questa prima fase del progetto verranno coinvolti gli insegnanti delle classi prime delle scuole primarie e i dirigenti scolastici. Sarà un’occasione di incontro e confronto con la ditta Cir food e con il Servizio di ristorazione scolastica del comune di Bolzano. 2. “NATURALMENTE AVANTI”. Il primo giorno di scuola (il successivo dove necessario per questioni organizzative) i bambini delle classi prime, con i loro genitori ed insegnanti saranno gli attori dell’iniziativa “Naturalmente Avanti”. L’incontro sarà l’occasione per visitare le mense, dove possibile anche le cucine, guidati dagli stessi addetti mensa che faranno la conoscenza dei loro piccoli ospiti. La visita sarà condotta come un percorso di scoperta degli alimenti che faranno parte della dieta del bambino a scuola e verranno “raccontate” le modalitá di preparazione dei loro piatti dagli stessi cuochi. I genitori potranno accompagnare i loro figli, facilitando cosí l’acquisizione di una maggiore sicurezza ed autonomia da parte del bambino all’interno del nuovo spazio. Lo spazio mensa sarà quindi un luogo da esplorare e il momento del pasto comincerà ad assumere la veste di un momento giocoso da condividere con serenitá insieme ai propri compagni di classe. La giornata si concluderá con un colorato e gustoso finger buffet beneaugurante allestito per i bambini e per i loro genitori ed insegnanti. 110 La festa sarà anche l’occasione per i genitori, di conoscere lo staff (Dietisti della Cir food e personale del Comune di Bolzano) e di confrontarsi con loro circa l’alimentazione dei propri figli. 3. “PRINCIPI D’AUTUNNO” e/o “FESTA DI SAN MARTINO”. La ricorrenza sarà l’occasione per affrontare in modo festoso la tematica della stagionalità della frutta e della verdura in modo da sensibilzzare i bambini ad un maggior consumo di questi alimenti durante la giornata. Il bambino sarà direttamente coinvolto nella festa che si concluderà con un buffet ricco di prodotti ortofrutticoli autunnali per stimolare all’assaggio i bambini. 4. INCONTRO FINALE. La fase conclusiva è rivolta solo ad insegnanti e personale della ditta che insieme agli addetti dei Servizi di ristorazione scolastica del Comune di Bolzano daranno luogo ad un momento di dialogo sull’iniziativa conclusasi e coglieranno l’occasione per confrontarsi in modo costruttivo con l’obiettivo di migliorare, la ripetibilità del progetto. INTERVENTO DESTINATARI OBIETTIVI MATERIALI E METODI PRIMA FASE Dirigente scolastico Insegnanti Stimolare una sensibilità comune al progetto - Incontro sul percorso del Progetto SECONDA FASE: “Naturalmente Avanti” −Bambini −Far conoscere ai TERZA FASE “Principi d’autunno” e/o “San Martino” −Bambini −Far conoscere le −Genitori genitori l’ambiente dove i propri bambini mangeranno a pranzo. −Far scoprire ai bambini il nuovo spazio “mensa”, il personale e gli alimenti. varie tipologie di frutta e verdura autunnali. −Favorire un clima RELATORI - Dietisti Cir food Responsabile Cir food Responsabile Comune BZ - Dietista S.D.N.C. Compr. San BZ. La −Dietisti Cir manifestazione food si svolgerà −Insegnanti come segue: −Cuoco/a e −Incontro in addetta mensa mensa; −Responsabile −Presentazione Cir food cuoco/a e −Responsabile addetti mensa; Comune BZ −Spiegazione −Dietista del progetto; S.D.N.C. −Visita mensa; Compr. San. BZ −Presentazione di prodotti; −Benaugurale Finger - Buffet -Incontro −Dietisti Cir giocoso – food formativo con −Insegnanti la −Cuoco/a e presentazione addetta mensa 111 di positivitá e di socializzazione. FASE CONCLUSIVA −Dietisti Cir food −Insegnanti −Responsabile Cir food −Responsabile Comune di Bolzano Condividere gli aspetti tramite un questionario sull’esito del programma di accoglienza appena concluso della frutta e della verdura autunnale. -Momento “Festa di S. Martino”/Princi pi d’autunno” -Merenda con buffet di prodotti stagionali L’intervento si articola come segue: -Incontro Feed-back con i relatori (sede, data e orario da concordare); -Condivisione esito e pianificazione del progetto revisionato per l’anno 2013/2014 −Responsabile Cir food −Responsabile Comune BZ −Dietista S.D.N.C. Compr. San.BZ −Dietisti Cir food −Insegnanti −Responsabili Cir food −Responsabile Comune di Bolzano 112 4. Intelligenza emotiva DESTINATARI Scuola primaria Longon Sono coinvolti tutti gli alunni delle classi quinte per un totale di almeno 3 ore per classe nel periodo ottobre 2013 – marzo 2014. OBIETTIVI DEL PROGETTO • Parlare con i ragazzi dell’intelligenza del cuore cioè quella capacità di risolvere i problemi ed affrontare le relazioni con gli altri in modo sano ed adeguato. • Riconoscere le emozioni, prestare loro attenzione, essere consapevoli dei nostri sentimenti positivi e negativi, saper superare le frustrazioni. • Imparare ad essere empatici e curarci degli altri, cooperare e stabilire legami positivi. Oltre ad affrontare il tema delle emozioni, il progetto si propone di approfondire la conoscenza della comunicazione non verbale ovvero la comunicazione che passa attraverso le espressioni del viso, la mimica, la postura tutti canali privilegiati delle emozioni. Il lavoro verrà svolto attraverso relazioni e gruppi di lavoro dove i ragazzi saranno invitati, oltre che ad esprimere le proprie emozioni e quindi verbalizzarle, anche a rappresentarle graficamente attraverso i colori. 113 EDUCAZIONE ALLA SALUTE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO PREMESSA L’Educazione alla Salute nella Scuola secondaria di I grado, nella consapevolezza della necessità di prestare la massima attenzione alle problematiche legate al delicato momento di crescita e di trasformazione fisica e psichica della preadolescenza e dell’adolescenza, realizza alcuni progetti che hanno come finalità comuni quelle di affrontare con personale qualificato esperto, tali problematiche. Da novembre a maggio a scuola è infatti operante lo sportello di consulenza “Parliamone” tenuto dalla dott.ssa Bertoluzzo Cristiana. Per le classi terze della scuola secondaria di I grado, si realizza il progetto “Educazione all’affettività” che ha la finalità di arricchire e guidare la crescita armoniosa della persona. Il Progetto intende offrire agli studenti l'opportunità di affrontare, con gli esperti qualificati, insegnanti e specialisti, alcune tematiche per comprendere e conoscere il processo di trasformazione fisica e personale tipica di questa età. PROGETTI 1. Parliamone 2. Educazione all'affettività ed alla sessualità 3. Star bene a scuola – educazione alla cittadinanza 4. Sicuri in Internet 5. Bullismo a scuola 1. Progetto “PARLIAMONE” – Scuola Secondaria di I grado CLASSI: tutte Sportello di consulenza per alunni, genitori, insegnanti e operatori della scuola. Il progetto consegue le seguenti finalità: - Dare agli alunni uno spazio in cui affrontare, con una persona esperta e qualificata, argomenti e problemi legati all’età particolare che stanno vivendo - Dare ai genitori un supporto informativo e di confronto sulle problematiche relative alla preadolescenza - Dare ai docenti e al personale scolastico in generale la possibilità di un confronto costante e pressoché immediato con una persona preparata sugli aspetti relazionali e della comunicazione interpersonale nel preadolescente e adolescente che frequenta l’istituto. Nella consulenza psicologica si potranno affrontare anche problemi legati all’apprendimento e alle dinamiche relazionali. 114 2. Progetto EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITA’ ED ALLA SESSUALITA’ CLASSI: terze Il progetto mira a: - Far vivere la sessualità con naturalezza e positività - Integrare la sessualità dentro la propria personalità affinchè arricchisca la crescita armoniosa della persona - Educare al dialogo e al confronto superando stereotipi e pregiudizi - Far conoscere agli adolescenti la struttura e le finalità del Consultorio: conoscenza dei diritti dei minori, delle proprie responsabilità e dei propri doveri - Affrontare positivamente e con naturalezza i problemi legati alle trasformazioni del proprio corpo - Affrontare la sessualità, i dubbi, le ansie e le paure tipiche di questo delicato periodo della vita - Affrontare con esperti aspetti relativi ai diritti dei minori, le loro responsabilità nel rapporto con se stessi, con la famiglia, gli amici, l´altro sesso. AZIONI PREVISTE Incontri di gruppo con gli esperti in classe; incontri presso il Consultorio TEMPI DI ATTUAZIONE I docenti dell'Istituto affronteranno le tematiche di loro pertinenza all'inizio dell'anno scolastico in modo da preparare gli incontri con gli esperti del consultorio 3.Progetto STAR BENE A SCUOLA EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA: “IL PARLAMENTO DEGLI ALUNNI” CLASSI: tutte DISCIPLINE: tutte. Il progetto mira a: - Prevenire il disagio nei preadolescenti con la creazione di uno spazio per il dialogo e la conoscenza reciproca - Far sperimentare le modalità di relazione democratica Il progetto “educazione alla cittadinanza: il parlamento degli alunni ” nasce dalla constatazione della sempre maggiore difficoltà di gestire le relazioni proprie 115 della scuola (alunni/docenti, genitori/docenti, …). I tempi didattici ristretti, il crescente numero di discipline e aree di insegnamento, il marcato gap generazionale, hanno notevolmente ridotto gli spazi di dialogo e di incontro educativo perciò è necessario proporre esperienze adeguate a favorire la partecipazione e accrescere l’appartenenza dei ragazzi alla scuola. OBIETTIVI • Partecipare attivamente alla vita della scuola • Accrescere il senso di appartenenza e collaborazione • Collaborare al miglioramento delle proposte e dell’organizzazione scolastica • Prendere coscienza del funzionamento delle regole del dibattito democratico su varie problematiche • Sperimentare i meccanismi della rappresentanza democratica attraverso le elezioni e le riunioni del parlamento. Gli obiettivi specifici chiamano in causa diversi soggetti: GLI ALUNNI: discutere problemi della realtà scolastica, come per esempio: • gestione dì alcuni spazi e tempi (cortile, mensa, pausa ecc,) • relazioni interpersonali (es. casi di bullismo, integrazione di compagni ecc.) • aspetti più generali della vita pubblica (episodi di cronaca, legislazione scolastica ecc.) • collaborare all’individuazione e al miglioramento dell’Offerta Formativa: propone laboratori, promuove iniziative di solidarietà • esprimere pareri/opinioni su eventuali scelte da operare: visite guidate, viaggi studio I GENITORI: • per meglio comprendere il fenomeno “adolescenza” dei propri figli • per imparare ad interagire con loro in modo efficace • per svolgere correttamente il proprio ruolo genitoriale I DOCENTI: • Creare le condizioni per intraprendere iniziative di partecipazione • Favorire la partecipazione attiva di alunni e genitori alla vita delle istituzioni • Attivare buone pratiche d’Educazione alla cittadinanza (sapere, saper fare, sapere ciò che si fa) • Rispondere alle esigenze sociali di una corretta educazione alla cittadinanza 116 • Collaborare all’analisi autovalutativa della scuola IL PROGETTO PREVEDE: I fase: motivazionale (presentazione del progetto, discussioni con le classi) II fase: organizzazione e indizione delle elezione III fase: insediamento e inizio dei lavori del P.d.A. 4. Progetto “SICURI IN INTERNET” CLASSI: tutte DISCIPLINE: tutte Il progetto mira a: rendere consapevoli i ragazzi dei rischi che corre chi naviga in internet. Per questo la scuola deve aiutare i ragazzi a conoscere le regole per una navigazione sicura e un uso efficace degli strumenti di comunicazione. ATTIVITÀ: incontro con esperti polizia postale per: - Conoscere direttamente l’istituzione che ha il compito di garantire l’uso sicuro dei nuovi sistemi informatici - Confrontarsi sui rischi che si possono nascondere in internet L’Incontro si terrà in orario scolastico e sarà preparato dai docenti che favoriranno l’acquisizione delle competenze TIC. Sono previsti anche incontri rivolti ai genitori. 117 1. BULLISMO A SCUOLA DESTINATARI: Scuola secondaria di primo grado Archimede Sono coinvolti tutti gli alunni delle classi prime per un totale di almeno 3 ore per classe nel periodo ottobre 2013 – marzo 2014. OBIETTIVI DEL PROGETTO: • Analizzare e definire il fenomeno del bullismo differenziandolo da quelli che possono essere i conflitti tra pari, superando i luoghi comuni in merito alla figura del bullo e della vittima. • Individuare le varie forme di bullismo nonché i possibili fattori di rischio. Fornire una serie di strumenti operativi per prevenire e contrastare il fenomeno facendo attenzione ai possibili campanelli d’allarme che segnalano un’eventuale situazione di bullismo. • Individuare, insieme ai ragazzi, modalità di risposte immediate ed efficaci per contrastare il fenomeno. Il progetto si propone inoltre di curare l’aspetto emotivo strettamente collegato al fenomeno. Il lavoro verrà svolto con i ragazzi attraverso relazioni e lavori di gruppo al termine del quale verrà somministrato un questionario di verifica finale. 118 6.2 PROGETTO INTERCULTURA “La diversità non è mai assoluta, è relativa. Siamo tutti diversi rispetto a qualche cosa” Commissione di studio per il rispetto delle Diversità Dipartimento degli Affari Sociali, 1994 119 INTERCULTURA L’educazione interculturale si pone come prospettiva fondante l’intero sistema formativo ed educativo, disciplinare, interdisciplinare e progettuale della scuola. Si attua su più livelli e con modalità diverse nelle diverse classi e gruppi di alunni dell’Istituto Comprensivo; si realizza sia nella normale attività didattica e disciplinare dei docenti che in progetti diversificati e specifici, che coinvolgono anche esperti. Prevede momenti formativi e di aggiornamento per i docenti, organizzati dalla scuola, dall’Istituto Pedagogico in Lingua Italiana, dalla Sovrintendenza Scolastica. MOTIVAZIONI Mondializzazione, cultura delle interdipendenze, sviluppo di società plurali e multiculturali, presenza di alunni stranieri, necessità di promuovere in tutti gli alunni prospettive, atteggiamenti e comportamenti interculturali. BISOGNI Bisogni accertati: - Bisogno di valorizzare le diverse culture nella scuola - Bisogno di entrare in relazione con altre culture e con altri modi di vita - Bisogno di esprimersi, comunicare e cooperare - Bisogno di valorizzare nella scuola esperienze, attività e percorsi musicali ed artistici - Bisogno di offrire motivazioni e nuove opportunità di apprendimento a tutti gli alunni indipendentemente dalle loro difficoltà e dai loro disagi. FINALITA’ - Educare alla pace e all’alterità - Accogliere nella propria cultura e valorizzare le differenze - Decostruire pregiudizi e stereotipi - Essere disponibili al dialogo ed all’interazione - Acquisire consapevolezza di sé come soggetto attivo e responsabile dell’interazione - Riconoscere la propria identità come intreccio di altre esperienze e altre culture - Assumere atteggiamenti dinamici e flessibili - Promuovere l’ interculturalità - Promuovere l’esperienza musicale ed artistica - Introdurre nella pratica educativa l’interazione, lo scambio, la reciprocità, la solidarietà 120 - Comunicare e manifestare il proprio lavoro, il proprio messaggio, le proprie trasformazioni EVENTI Gli eventi intrecciano il Progetto Intercultura con il Progetto Solidarietà e con il Progetto Continuità didattica. Sono parte fondamentale dei progetti di Educazione Interculturale in quanto permettono agli alunni di esprimersi e comunicare il proprio lavoro ed il proprio messaggio ad altre classi e agli insegnanti non direttamente coinvolti, alle famiglie, al territorio. Consistono in: •workshops, laboratori curricolari e integrativi, stages di canti, danze, musiche, arti, culture, condotti da insegnanti, da mediatori culturali, da artisti e musicisti, da esperti; Gli eventi sono aperti ai genitori, alle famiglie ed al territorio. VALUTAZIONE DEI PROGETTI I progetti vengono sottoposti a valutazione sugli obiettivi raggiunti attraverso: - Relazione dei coordinatori di classe - Questionario agli alunni - Questionario alle famiglie PARTNERARIATO - Biblioteca “Culture del Mondo” Bolzano Conservatorio di Bolzano, Corso Quadriennale di Didattica della Musica Istituto Pedagogico in Lingua Italiana Sovrintendenza Scolastica Cooperativa Sociale “I D.A.DI.” 121 INTERCULTURA NELLA SCUOLA PRIMARIA Da anni la nostra scuola si trova a fronteggiare l’ inserimento di alunni stranieri , per la maggioranza, provenienti da territori extraeuropei. Si pone pertanto l’ esigenza di entrare in relazione con questi bambini che hanno alle spalle esperienze scolastiche diverse dalla nostra e che spesso non conoscono la nostra lingua, usando i canali metalinguistici della comunicazione, attraverso il gioco , la drammatizzazione e la musica. L’inserimento nelle classi di questi bambini, costituisce l’ opportunità di un processo di socializzazione e integrazione graduale , nel rispetto delle risorse e della cultura, sia dell' alunno straniero, che del gruppo classe, come è enunciato nelle finalità educative e formative del POF. In questa prospettiva interculturale, la scuola si impegna a sviluppare la ricerca e l’ applicazione di modalità didattiche utili per l’ educazione ad un ‘ apertura interculturale, nella valorizzazione di ogni cultura, affinché la diversità che emerge possa essere fonte di arricchimento e di crescita per tutta la scuola. PROGETTI 1. Progetto Insieme: intercultura, dialogo e incontro 2. Laboratorio linguistico interculturale: alfabetizzazione 1. PROGETTO INSIEME: INTERCULTURA, DIALOGO E INCONTRO FINALITÀ - Promuovere un’ esperienza di educazione al rapporto e alla comunicazione che superi le barriere del linguaggio verbale, realizzando una conoscenza, un‘ interazione e una apertura nei confronti di culture diverse - Promuovere in tutti gli alunni prospettive, atteggiamenti e comportamenti interculturali. OBIETTIVI GENERALI • Educare all’accoglienza dell’altro • Essere disponibili al dialogo e all’ interazione • Valorizzare le differenze • Riconoscere la propria identità come eredità di una tradizione • Promuovere l'interculturalità • Introdurre nella pratica educativa l’ interazione, lo scambio, la reciprocità, la solidarietà 122 • Esprimersi, comunicare, entrare in relazione e cooperare attraverso modalità artistiche. OBIETTIVI OPERATIVI • Valorizzare il racconto di storie, fiabe e leggende come veicolo di dialogo interculturale • Attivare la solidarietà concreta con bambini di paesi in via di sviluppo, cooperando negli scambi culturali • Narrazione di tradizioni e usanze tipiche dei luoghi d’origine (attività interculturali proposte dalla biblioteca). DURATA - interventi di due ore per ogni classe a cura di un esperto. DESTINATARI Classi terze, quarte, quinte interessate 123 2. LABORATORIO LINGUISTICO INTERCULTURALE: ALFABETIZZAZIONE La realizzazione di un laboratorio linguistico di alfabetizzazione nasce dalla presenza di numerosi alunni stranieri nella scuola primaria e dalla previsione che, nel corso dell’anno scolastico, le iscrizioni aumenteranno come spesso accade. FINALITA’ GENERALI ED OBIETTIVI SPECIFICI 1. Favorire il coinvolgimento e la partecipazione ai progetti educativi della scuola, indipendentemente dalla classe di appartenenza per: Evitare la formazione di stereotipi o pregiudizi nei confronti degli stranieri Mirare ad un convivenza costruttiva, al mantenimento cioè dell’identità delle diverse culture in rapporto di interazione e di reciproco arricchimento Attivare processi di socializzazione, di promozione delle capacità di intendere le ragioni degli altri, dell’educazione alla convivenza Incoraggiare ogni forma d’incontro, quale occasione di contatto diretto tra soggetti di culture diverse, per favorire quindi quei momenti di confronto tra le varie culture Incoraggiare la risorsa degli alunni stranieri nel contesto scolastico Rafforzare l’autostima: veder valorizzare lingue diverse dall’italiano 2. Alfabetizzazione per l’acquisizione delle strumentalità di base, per: - Saper comprendere la lingua parlata nelle situazioni di vita più comuni - Saper far uso del vocabolario di base, come strumento per comunicare i bisogni fondamentali, di relazione con i compagni e con gli insegnanti - Riconoscere le lettere dell’alfabeto, i diagrammi, le sillabe e saperli riprodurre foneticamente per poter essere in grado di leggere e scrivere correttamente - Saper comprendere la lingua scritta nelle situazioni di vita comuni - Saper comunicare attraverso la lingua parlata e scritta le situazioni di vita comuni - Saper far uso della lingua come strumento per imparare i contenuti delle discipline (uso veicolare della lingua). 3. Favorire i rapporti con le famiglie, cercando di soddisfare i seguenti bisogni: - Ricevere informazioni sul sistema educativo italiano e comprendere le differenze con quello dei Paesi d’origine - Ottenere appropriate informazioni riguardo alle valutazioni e ai programmi di studio - Poter disporre di comunicazioni e di modelli tradotti - Aver il sostegno di un mediatore culturale durante i colloqui con gli insegnanti e al momento dell’iscrizione. 124 MODALITA’ DI PROGETTAZIONE E DI REALIZZAZIONE Periodo: tutto l'anno scolastico Modalità organizzative Il laboratorio linguistico non va inteso come uno spazio alternativo alla classe, ma come un luogo d’incontro e d’accoglienza per gli alunni stranieri, dove viene valorizzata ogni lingua e ogni cultura. Gli alunni vengono sostenuti nell’accesso al lavoro in classe e nell’uso corretto della lingua italiana attraverso: - Una prima alfabetizzazione per gruppi di livello/cooperazione anche con alunni appartenenti a più gruppi classe ed in alcuni casi anche italiani - Un potenziamento dell’educazione linguistica sia con interventi individualizzati, sia in piccoli gruppi - Svolgimento di alcune attività scolastiche, mirate all’integrazione tra diverse culture - Cura dei contatti con le famiglie ed eventuali mediatori culturali. RISORSE UMANE COINVOLTE 1.docenti dell’attività del centro linguistico 2.docenti delle classi coinvolte 3.mediatori culturali 4.insegnanti in pensione VALUTAZIONE Si verificherà l’efficacia del progetto tramite l’indagine/riflessione comune : - Motivazione degli alunni nell’apprendimento della nuova lingua - Partecipazione degli alunni alla vita di classe - Atteggiamento di tutti gli alunni dei singoli gruppi classe riguardo agli aspetti della convivenza democratica - Organizzazione all’interno dei singoli gruppi classe, grazie all’attività del laboratorio, di percorsi didattici mirati alle esigenze di tutti gli alunni per una costruttiva integrazione dei bambini stranieri. 125 INTERCULTURA NELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO PROGETTI 1. Accoglienza 1. Alfabetizzazione alunni stranieri 2. Solidarietà attraverso alcune iniziative concrete e finalizzate ad un obiettivo scelto dai ragazzi 3. “Incontri con il mondo” attraverso alcune proposte di associazioni del territorio 1. PROGETTO ACCOGLIENZA Il numero degli alunni stranieri continua ad aumentare in maniera costante anche nella nostra scuola. La loro iscrizione avviene in qualsiasi fase dell’anno scolastico, quando i gruppi classe sono già costituiti e i programmi ormai avviati. Diventa quindi necessario che la scuola sappia rispondere a tali situazioni dandosi un’organizzazione per venire incontro ai bisogni di questi allievi e delle loro classi. Si devono infatti affrontare numerose difficoltà a livello relazionale e didattico, quali: - La diversità del contesto scolastico, sociale e culturale in cui questi nostri nuovi alunni improvvisamente si trovano inseriti - L’assenza di un codice linguistico comune che permetta un’interazione verbale - Le complicazioni derivate dalla diversità dell’alfabeto precedentemente usato nella comunicazione scritta - I curricula scolastici, talvolta incompleti e limitati a brevi periodi di frequenza nelle scuole d’origine - La diversità di impegno investito, di abilità, d’interesse da parte dei singoli alunni per superare tali motivi d’impasse L’ACCOGLIENZA Il momento dell’accoglienza rappresenta il primo contatto del ragazzo e della famiglia straniera con la scuola e proprio per questo è fondamentale. D’altra parte, un tratto caratterizzante il nostro istituto ,è proprio l’intercultura, per cui diventa prioritario riuscire ad integrare questi nostri alunni nella nuova realtà senza troppi disagi. Il loro inserimento considera contemporaneamente diversi aspetti: - Amministrativo e burocratico - Relazionale - Educativo-didattico - Sociale 126 COMPITI DEI DOCENTI REFERENTI DEL PROGETTO - Coinvolgimento di mediatori linguistici se necessario (se si tratta di arrivi direttamente dai paesi d’origine e di culture lontane) - Eventuale coinvolgimento di mediatori culturali - Visita e presentazione della struttura scolastica - Contatti con la famiglia - Fornire informazioni sulle attività extrascolastiche: corsi di lingua, attività sportive, centri ricreativi - Prime osservazioni sulle conoscenze della lingua e sull’iter scolastico dell’alunno - Contatti con gli insegnanti delle classi in cui sono inseriti per valutare competenze ed abilità ed individuare bisogni specifici di apprendimenti. FINALITÀ EDUCATIVE Per le classi - Sviluppare la capacità di convivere con persone di culture diverse - Sviluppare atteggiamenti d’ascolto, reciprocità e relativismo culturale - Riconoscere gli elementi unificanti delle varie culture - Valorizzare le tradizioni dei vari paesi - Educare alla pace, alla convivenza e al dialogo multiculturale - Prevenire il razzismo - Superare eventuali pregiudizi nei riguardi di altre culture, altre religioni, altre identità. Per gli alunni stranieri - Aiutare l’alunno a superare le difficoltà che incontra nella nuova realtà - Educare all’incontro, al rispetto e alla convivenza delle diversità - Rispondere al senso di confusione e smarrimento, al bisogno di accettazione dell’alunno straniero 127 2. ALFABETIZZAZIONE La scuola organizza dei laboratori linguistici d’italiano e di tedesco. Pertanto gli alunni stranieri che hanno bisogno di frequentarli si assentano dalle lezioni curricolari della classe di appartenenza secondo la scansione oraria stabilita ogni anno scolastico o frequentano laboratori pomeridiani. Le attività dei laboratori hanno come scopo prioritario quello di far acquisire in modo graduale le competenze linguistiche necessarie per capire e riuscire a comunicare dentro e fuori la scuola. Riguardano: - L’ascolto - La comprensione - Le capacità coinvolte nell’attività della lettura - La produzione scritta e orale di testi di vario tipo e lunghezza - L’acquisizione delle competenze ortografiche - L’acquisizione delle competenze morfosintattiche - La valorizzazione della cultura d’origine Le attività proposte tengono conto della eterogeneità del gruppo dei ragazzi che frequenta i laboratori, per cui diventa spesso opportuno formare dei sottogruppi più piccoli ed omogenei, la cui composizione varia a seconda delle esigenze didattiche e delle situazioni. Infatti frequentano i laboratori sia gli alunni stranieri arrivati in Italia direttamente dai loro paesi d’origine all’inizio o durante l’anno scolastico in corso sia quelli che, pur essendosi stabiliti in Italia da più tempo e avendo acquisito competenze linguistiche adeguate alla comunicazione spontanea, non possiedono ancora quelle abilità strumentali che consentono di comprendere testi di media complessità e di comunicare evitando gravi errori. Per ogni alunno straniero bisognoso di interventi diprima alfabetizzazione vengono individuati, dai consigli di classe in cui sono inseriti, degli obiettivi disciplinari, tenendo conto delle conoscenze pregresse, del percorso scolastico effettuato, del grado di conoscenza della lingua italiana. Il percorso di facilitazione didattica potrà avvenire secondo la seguente scansione: 1. Rilevazione dei bisogni specifici d’apprendimento 2. Supporto di materiali visivi e grafici 3. Semplificazione linguistica 4. Adattamento dei programmi curricolari. DOCUMENTAZIONE Registrazione per ogni alunno di osservazioni periodiche relativamente all’evoluzione delle competenze linguistiche acquisite, alle difficoltà, al grado di socializzazione e all’impegno investito. 128 RISORSE - Commissione d’accoglienza per individuare la classe più adatta in cui inserire i nuovi alunni - Mediatori linguistici - Mediatori culturali - Tutti i docenti del consiglio di classe per un’educazione interculturale rivolta a tutti attraverso percorsi disciplinari e multidisciplinari - Docenti dei laboratori linguistici - Docenti ed esperti di attività sportive ed integrative pomeridiane - Corsi d’aggiornamento/formazione per gli insegnanti sulle strategie didattiche per l’alfabetizzazione - Corso d’italiano rivolto agli studenti stranieri della scuola “Archimede” tenuto da insegnanti con cui le referenti del progetto sono in continuo contatto - Doposcuola presenti sul territorio - Centri linguistici in periodo scolastico ed estivo. VERIFICHE E VALUTAZIONE Si valuteranno i progressi e gli sviluppi delle competenze rispetto alla situazione di partenza e in riferimento agli obiettivi previsti nei piani di lavoro disciplinari e dei laboratori di alfabetizzazione. Si prenderanno in considerazione anche l’impegno dimostrato durante gli apprendimenti, a casa nei compiti, la frequenza al corso pomeridiano, il grado di partecipazione in classe e nei laboratori, il metodo di lavoro. 129 3. PROGETTO SOLIDARIETA’ E MERCATINO SCOLASTICO – Scuola primaria e Scuola secondaria di I grado Il progetto educativo permanente di solidarietà che coinvolge anche le famiglie degli allievi è, per l'Istituto Comprensivo, una vera e propria strategia di cooperazione tra scuola e famiglie sul valore della solidarietà. Il progetto si articola in alcune attività finalizzate ad aiutare concretamente compagni vicini e lontani, per scoprire e sperimentare insieme la gioia della condivisione e dell’amicizia. Per la scuola primaria il consolidato mercatino natalizio della solidarietà che ormai coinvolge da 11 anni Dirigente, alunni, famiglie, corpo docente e non docente, permette l’adozione a distanza di alcuni bambini attraverso un’organizzazione mondiale (attualmente le adozioni attive sono sette). Per la Scuola Secondaria di I grado il Progetto ha lo scopo di acuire il senso del valore della persona, sensibilizzando i ragazzi a scoprire l’importanza della solidarietà verso le persone più bisognose, nonché favorire un’attenzione maggiore ad una disponibilità all’incontro con persone povere, anziane, malate o diversamente abili. OBIETTIVI • Rendere gli alunni consapevoli delle situazioni di necessità in cui vivono compagni a loro vicini o lontani • Educare all’attenzione, al rispetto, all’accoglienza, alla disponibilità verso gli altri • Valorizzare il tempo libero degli alunni e familiari (nonne e nonni) con la confezione di oggetti semplici e tradizionali, da offrire gratuitamente al mercatino • Conservare e tramandare usi e abilità tradizionali legate anche ai luoghi di origine delle famiglie • Stimolare la creatività degli alunni • Acquisire conoscenze di carattere culturale – religioso – sociale – economico, sui paesi stranieri destinatari delle iniziative di solidarietà • Promuovere iniziative finalizzate alla conoscenza reciproca, alla pace e alla solidarietà • Favorire azioni di sostegno materiale, funzionali alla promozione educativa e culturale di persone in situazione di disagio; EVENTI Gli eventi del Progetto Solidarietà si intrecciano con le attività dell'Indirizzo Linguistico e dell’ Indirizzo Musicale (Scuola Secondaria di I grado) e con il mercatino di Natale che, attraverso la raccolta di giochi e oggetti in buono stato 130 e la realizzazione di lavoretti artigianali, permette la partecipazione attiva di tutte le classi della scuola primaria. Gli stessi eventi sono parte fondamentale del progetto solidarietà in quanto permettono agli alunni di rendersi conto che esprimersi comunicare e realizzare manifestazioni e spettacoli può significare anche solidarietà concreta. Al mercatino si affiancano per la Scuola Secondaria di I grado attività delle seguenti tipologie: - GARA di SOLIDARIETA’ Ogni alunno della prima media è invitato a produrre un elaborato su un tema scelto dalla Comitato Solidarietà riguardante problematiche attuali. Disegni, poesie, cartelloni, componimento di canzoni, power point o brevi video saranno valutate con l'assegnazione di piccoli premi finali. - PESCA DI BENEFICENZA Nel periodo natalizio verrà allestita una pesca di beneficenza con oggetti portati dai ragazzi. - RACCOLTA ALIMENTI I ragazzi per un periodo dell'anno raccoglieranno alimenti a lunga scadenza che saranno consegnati al responsabile locale del BANCO ALIMENTARE. − LABORATORIO IN COLLABORAZIONE CON LE CASE DI RIPOSO DELLA CITTA' I ragazzi dedicheranno alcune ore del loro tempo libero a intrattenere gli ospiti delle case di riposo con attività ricreative. Collaboratori del progetto Alunni, famiglie, docenti e personale non docente. Il progetto si avvale inoltre di un Comitato di Solidarietà che decide i nominativi dei destinatari delle somme raccolte. 131 4. PROGETTO “ INCONTRI CON IL MONDO” ATTRAVERSO PROPOSTE DI ASSOCIAZIONI DEL TERRITORIO OBIETTIVI GENERALI DEL PROGETTO (classi terze) • Valorizzare la musica, la danza, il canto, la poesia, l’arte e la letteratura come veicoli di dialogo interculturale • Saper riconoscere e comprendere la valenza simbolica e comunicativa delle espressioni musicali ed artistiche nelle diverse epoche e nei diversi paesi • Acquisire fiducia nelle proprie possibilità espressive e comunicative • Conoscere e comprendere le tematiche relative agli squilibri tra società del nord e del sud del mondo • Promuovere scambi linguistici culturali ed artistici con bambini ed adolescenti di altri paesi • Produrre documentazione. “Nord e sud del mondo: percorsi di economia solidale” Il progetto prevede un’integrazione interdisciplinare con l’educazione ambientale e verrà svolto durante le ore di tale disciplina. - Avvicinarsi alle tematiche dell’economia globale - Comprendere ed analizzare le cause degli squilibri tra Nord e Sud del mondo - Acquisire consapevolezza e conoscenze corrette nei confronti di società “altre” - Realizzare attraverso giochi di simulazione una performance esplicativa dell’attività svolta. 132 6.3 PROGETTO INCLUSIONE 133 INCLUSIONE SCUOLA PRIMARIA In considerazione di quanto richiamato negli orientamenti per l’inclusione, la scuola promuove i seguenti obiettivi: • Promuovere le comunicazioni scuola famiglia attraverso l’ausilio degli insegnanti specializzati di sostegno, a cui i genitori possono far riferimento • Consolidare un servizio di sportello allo scopo di fornire consulenza ad alunni, genitori ed insegnanti • Promuovere la ricerca e il lavoro di gruppo tra gli insegnanti, promuovendo non solo il teamteaching, ma anche il team learning (gruppo di lavoro uniforme che realizzi l’unitarietà dell’insegnamento) • Favorire momenti di programmazione delle attività didattiche con scadenze concordate, per rendere il più possibile coerenti gli obiettivi del PEI con le effettive capacità dell’alunno e con quelli della programmazione di classe • Istituire laboratori e progetti per favorire le varie abilità tra le quali quelle a carattere sociali, di comunicazione, di manualità, di tipo relazionale ecc. • Coinvolgere esperti, quali musicoterapisti, psicopedagogisti, esperti in psicomotricità ed euritmia e coloro i quali a vario titolo si occupano delle diverse abilità • Garantire il rispetto delle normative esistenti attraverso un sistema di monitoraggio dei progetti, della programmazione e della valutazione (monitoraggio percorso di insegnamento/apprendimento) • Dotare la scuola di strumenti informatici ed eventuali ausili psicoterapeutici (LP n°3 del 08/04/98) • Istituire corsi di formazione ed aggiornamento per gli insegnanti • Creare dei percorsi di apprendimento di tipo flessibile attraverso l’attivazione di percorsi didattici individualizzati, nel rispetto del principio generale dell’inclusione degli alunni nella classe e nel gruppo. Tutto ciò attraverso la diversificazione dell’offerta formativa tra corsi, classi, gruppi di alunni. SOGGETTI COINVOLTI - Tutti gli alunni, con particolare attenzione a quelli diversamente abili - Le famiglie - L’intero corpo insegnante - Operatori sociosanitari - Esperti, strutture presenti sul territorio. 134 MODALITÀ OPERATIVE La programmazione didattica ha come caratteristica indispensabile la coerenza progettuale, il raccordo interno ed esterno cioè tra la scuola e le istituzioni, il saper fruire delle diversità come modalità di crescita collettiva ed infine, ma non ultimo, il saper raccordare atteggiamenti ed azioni per realizzare sinergie volte a migliorare l’inclusione. In ogni momento si può intervenire per adeguare la programmazione alla realtà e ai bisogni degli alunni. Solo attraverso la programmazione è possibile elaborare dei curricoli che possono attivare una rete di sistemi tra i quali: il sistema delle competenze, delle relazioni, delle discipline, dei saperi, dei quadri di riferimento valoriale e quello delle attività. Tutto ciò è elaborato anche attraverso l’allestimento di laboratori, di gruppi di lavoro e di studio. A tal fine la programmazione di istituto tiene conto delle varie situazioni esistenti all’interno della struttura scolastica. Un buon apprendimento ed una reale inclusione avviene solo attraverso il lavoro congiunto dell’intero Consiglio di Classe, nonché grazie a rapporti costanti con le componenti famigliari e socio-assistenziali del territorio: solo così i tentativi di promuovere situazioni di crescita significativa per gli alunni – tutti gli alunni – possono realmente realizzarsi. Tutti gli insegnanti curricolari sono tenuti a dare importanza all’inclusione, promuovendo la collaborazione attiva di tutti gli alunni. Fondamentale e importante, una buona collaborazione tra la scuola, operatori sanitari e la famiglia, vista quest’ultima quale ente imprescindibile nella crescita educativa dell’alunno e quale promotrice del suo progetto di vita. Le classi integrate possono partecipare a progetti quali: 1. Progetto Musicoterapia 2. Progetto Pittura ad acquerello 3. Progetto Danza terapeutica 4. Progetto Danza terapeutica Sportiva 5. Progetto Capoeira 1. PROGETTO DI MUSICOTERAPIA SCOPO E FINALITA’ Aiutare gli alunni a rispettare le regole di gruppo pur mantenendo intatta la propria identità e con la possibilità di effettuare scelte originali e creative all’interno delle proposte operative. 135 OBIETTIVI • Superare le difficoltà di relazione • Prendere coscienza e rispettare lo spazio corporeo altrui, oltre al proprio • Sviluppare il linguaggio corporeo con creatività ed improvvisazione • Sviluppare il ritmo e la melodia per far emergere emozioni e vissuti sotto forma di movimento e segno grafico. AREE COINVOLTE Educazione motoria, all’immagine, al suono e alla musica. MATERIALI Pianoforte, chitarra, tamburi, strumentario Orff, CD musicali, materiali non musicali (foulards, libri, giochi). TEMPI E SPAZI - Tempi da definire nell’arco dell’anno scolastico - Aula di musica o aula polifunzionale 136 2. PROGETTO DI PITTURA AD ACQUERELLO SCOPO E FINALITA’ Offrire ai bambini la possibilità di dedicarsi attivamente alla sfera animata dei colori. OBIETTIVI • Offrire la possibilità di entrare in un processo dinamico con il colore • Sperimentare le leggi dei colori e ciò che di essenziale e caratteristico da essi si può cogliere nelle loro trasformazioni • Sviluppare gradualmente le basi tecniche della pittura ad acquerello, acquisendo uno strumento espressivo • Destare la percezione dei colori nel mondo che ci circonda: di come essi pulsino nella natura, divenendo veste e linguaggio, del succedersi ritmico di giorno e notte, delle stagioni. PERCORSO DIDATTICO E AREE COINVOLTE - Materiale narrativo e canzoni conducono al lavoro pratico - Familiarizzare con la tecnica dell’acquerello su carta inumidita - Sperimentare la magia dell’incontro tra i colori fondamentali - Affinare sempre più la tecnica e contemporaneamente arricchire la conoscenza dei colori e delle loro possibilità espressive - Saper osservare, descrivere e caratterizzare un luogo, un fenomeno, una vicenda - Eseguire forme in movimento, quelle delle nubi, dell’acqua, dell’aria, della luce, ecc. - Eseguire luoghi (bosco, prato, mare, città, ecc) - Eseguire aspetti e mutamenti della natura (paesaggi, stagioni) SPAZI E TEMPI L’attività di pittura si svolge nelle aule con incontri di un'ora e mezza. VALUTAZIONE Come in ogni attività artistica, si prevede l’intrecciarsi di un processo di apprendimento graduale di tecniche, con la libera espressione della propria personalità e della fantasia. Nel pieno rispetto di queste ultime, ci si assicurerà con domande e con la partecipazione del bambino e del gruppo, quanto è stato compreso ed interiorizzato e quanto la sfera animata del colore sia riuscita a fare da ponte tra il mondo esterno e quello interiore. 137 3. PROGETTO di DANZA TERAPEUTICA SCOPO E FINALITÀ Gli obiettivi del progetto hanno il comune denominatore di aumentare la coesione del gruppo classe, di valorizzare le diversità di ognuno considerandole una risorsa che ci rende originali ed unici. OBIETTIVI La danza terapeutica si pone come obiettivi quelli di: • Superare le difficoltà di relazione • Prendere coscienza e rispettare lo spazio corporeo altrui • Sviluppare un linguaggio corporeo con creatività ed improvvisazione • Sviluppare il ritmo e la melodia • Creare un’immagine positiva di sé • Rispettare l’altro in ogni circostanza, anche quando non c’è particolare affinità. AREE COINVOLTE Sono coinvolte l’educazione motoria, l’educazione all’immagine, l’educazione al suono e alla musica. Coinvolgendo le tre educazioni gli alunni comunicheranno tra di loro attraverso canali alternativi a quello verbale. TEMPI E SPAZI - Aula polifunzionale Tempi da definire nell’arco dell’anno scolastico. 138 4. PROGETTO di DANZA TERAPEUTICA SPORTIVA SCOPO E FINALITÀ Agevolare la socializzazione, la comunicazione e la voglia di fare movimento, e favorire il processo di crescita degli studenti. OBIETTIVI Questa disciplina ha lo scopo di : • Incentivare il processo di alfabetizzazione motoria • Affinare le capacità senso percettive • Potenziare e ampliare gli schemi motori di base • Educare alla padronanza delle abilità coordinative più generali e complesse • Comprendere i rapporti spaziali e i ritmi temporali in funzione di una sempre più efficace e intelligente gestione del movimento • Favorire la reciproca collaborazione e fiducia nei confronti dell'altro all'interno di un corretto equilibrio nel rapporto di coppia di ballo • Sviluppare le abilità motorie attraverso l'acquisizione dei passi base della danza, seguendo uno schema ordinato e ritmato e gestendo in modo corretto lo spazio a disposizione. PERCORSO DIDATTICO E AREE COINVOLTE Sono coinvolte l’educazione motoria ed l’educazione musicale. Verranno insegnati i passi base, l’utilizzo dello spazio e cognizioni coreografiche delle danze latino americane e delle danze standard. L’intero percorso didattico sarà organizzato attraverso attività ludica ed esercizi che mirano a sviluppare la personalità. Il percorso mira a sviluppare negli alunni: - Il ritmo - La gestione degli spazi, intesi come territorio da gestire - Utilizzo del linguaggio corporeo. SPAZI E TEMPI Palestra o aula polifunzionale con incontri della durata di un’ora per almeno 12 lezioni. 139 5. CAPOEIRA SCOPO E FINALITÀ Promuovere l’interazione e la cooperazione tra alunni, rafforzando l’immagine positiva del sé e puntando sullo sviluppo della consapevolezza del proprio corpo nell’interazione con l’altro. OBIETTIVI Attraverso la dimensione dell’interazione, che assume diverse sfaccettature, ci si propone di sviluppare: • Rapporti di interazione e collaborazione con gli altri • Comprensione dell’importanza della relazione collaborativa • Capacità motorie e comunicative • Capacità di osservazione, concentrazione e attenzione • Autostima • Competenze di gestione di emozioni e conflitti interni ed esterni • Profonda comprensione del rispetto delle regole • Capacità cognitive dello spazio • Confidenza con il proprio corpo • Creatività • Sensibilizzazione alla ritmica ed al suono tramite il canto, l’uso di strumenti ed il movimento ritmico • Curiosità verso la diversità e le culture differenti usando come veicolo la musica, il linguaggio corporeo e la lingua straniera (portoghese) • Apprendimento di idiomi differenti • Capacità di mediare un messaggio interculturale sia al gruppo dei pari sia agli adulti. PERCORSO DIDATTICO E AREE COINVOLTE 140 - Ascolto e riproduzione della musica e dei cori delle canzoni che accompagnano il gioco - Attività di espressione corporea - Conoscenza e comprensione di regole e fondamentali di quest’arte - Giochi alla scoperta della mobilità del corpo - Giochi per lo sviluppo di equilibrio, osservazione e concentrazione - Giochi ritmico – motori - Ballo in coppia - Presentazione, spiegazione ed utilizzo degli strumenti che accompagnano la Capoeira. SPAZI E TEMPI Palestra con incontri della durata di un’ora per almeno 12 lezioni. VALUTAZIONE Attraverso l’osservazione del singolo si valuteranno il superamento delle paure, la disponibilità nel condividere obiettivi e la capacità di confrontarsi con se stessi e con gli altri. 141 INCLUSIONE SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO La finalità principale di questo Istituto Comprensivo è promuovere lo stare bene e lo sviluppo personale e comunitario. Le classi integrate partecipano, come quelle non integrate, a tutti i progetti permettendo a tutti gli alunni di usufruire della stessa offerta didattica, ove necessario con il supporto di personale per l'inclusione. FINALITA’ E OBIETTIVI DEI PROGETTI Lavorare per progetti è necessario, poiché la scuola si è assunta il compito di formare l'alunno in termini di identità attraverso l'acquisizione di competenze da usare subito. La cultura della progettualità esalta l'originalità, la difformità, la diversabilità e valorizza le diverse intelligenze. Alcune condizioni sono necessarie per sviluppare progetti che funzionano: - Gruppo docente motivato (esistenza di rapporti di stima e attenzione; buon dialogo culturale interpersonale, disposizione verso pratiche di riconoscimento reciproco) - Serenità di rapporto con le famiglie e l'ambiente in generale - Rete di collegamento con la scuola qualificata (università, centri di ricerca, riviste, fondazioni , associazioni) - Nuovo ruolo dell'insegnante (non solo rappresentante del sapere ma piuttosto un regista che organizza percorsi nuovi di conoscenza e procede riconoscendo i problemi, accogliendo il non previsto, sollecitando gli allievi a porsi delle domande, a costruire delle ipotesi e verificarle). CARATTERISTICHE FORMATIVE E DIDATTICHE - Risponde a bisogni cognitivi e affettivi - La pianificazione dei compiti coinvolge tutta la classe intera o divisa in gruppi - Il docente ha funzione tutoriale: accompagna, da informazioni e consigli, non si sostituisce mai all'alunno nelle fasi produttive - Consente il raggiungimento di competenze/abilità trasversali sia cognitive che affettive - Richiede l'esplicazioni di competenze disciplinari - È articolato in un percorso didattico ben determinato diviso in sezioni in cui si realizzano prodotti anche intermedi e si esercitano competenze specifiche - È pianificabile secondo una programmazione condivisa dai docenti e partecipata dagli alunni - È interamente documentato nella: programmazione, realizzazione,verifica. - L'alunno dovrebbe saper fare: o Controllare i percorsi di apprendimento o Organizzare le sue conoscenze in quadri di sintesi o Usare in modo coerente metodi di documentazione e di 142 o o o o o o comunicazione, Usare le sue conoscenze per uno scopo ben preciso Affrontare problemi nuovi e complessi Essere consapevoli dei vincoli temporali Dimostrarsi responsabile sull'intero percorso da realizzare e sul compito da svolgere Sperimentare concretamente le sue capacità di operare (autostima) Affinare la sua attitudine a cooperare con gli altri. Inoltre, per venire incontro a bisogni speciali di alcuni alunni, sono state avviate le seguenti iniziative: - Progetto acquaticità Progetto di attività motoria a cavallo progetto di cucina progetto di musicoterapia progetto un cane per amico PROGETTO ACQUATICITÀ Sono lezioni di attività motoria in acqua, condotte da personale qualificato, che si svolgono nel corso dell'anno scolastico 2013-2014, presso la piscina scolastica “Don Bosco”, insieme al gruppo della scuola primaria “Don Bosco”. Il rpogetto è rivolto ad alunni/alunne con gravi problematiche cognitive, scarsa autonomia personale e sociale e persegue le seguenti finalità: - miglioramento abilità motorie, - aumento del benessere psicologico, - aumento dell'autostima, - aumento dell'autonomia personale e sociale, anche attraverso il percorso scuola piscina. PROGETTO DI ATTIVITÀ MOTORIA A CAVALLO Si prevedono incontri, da marzo a maggio, presso il maneggio di Bolzano, con personale qualificato. Il progetto è rivolto ad alunni/alunne con gravi problematiche cognitive, scarsa autonomia personale e sociale, autistismo. Il progetto, attraverso la relazione con il cavallo, si propone come stimolo all'affettività, all'autoaffermazione, al lavoro muscolare, all'equilibrio personale, in ambiente naturale. L'attività costituisce un'occasione positiva di crescita, attraverso il contatto con l'animale, per persone con problemi cognitivi, comportamentali e relazionali. 143 PROGETTO DI CUCINA L'attività si svolge un giorno alla settimana nel corso di tutto l'anno scolastico 2013-2014 ed è condotto dalle collaboratrici all'inclusione. Il progetto è rivolto ad alunni/alunne con gravi problematiche cognitive, scarsa autonomia personale e sociale. Il progetto ha la finalità di potenziare le abilità cognitive di base, attraverso la lettura e successiva esecuzione di semplici ricette, nonché di aumentare l’autonomia personale e sociale, muovendosi sul territorio per procurarsi il materiale necessario, nei tempi più adeguati agli alunni/alunne. PROGETTO DI MUSICOTERAPIA Si prevedono incontri nel corso dell'anno scolastico 2013-2014 con personale qualificato. Gli incontri si svolgono nell'aula di musica. Il progetto è rivolto ad alunni/alunne con gravi problematiche cognitive, scarsa autonomia personale e sociale. Il progetto, attraverso l'ascolto e alla pratica di suoni, utilizzando diversi strumenti musicali, si propone come stimolo all'area senso-motoria delle alunni/alunne. PROGETTO UN CANE PER AMICO Si prevedono incontri con persone qualificate accompagnate da cani nel corso dell'anno scolastico 2013-2014. Sono previste ore di programmazione e valutazione. Il progetto è rivolto ad alunni/alunne con gravi problematiche cognitive, scarsa autonomia personale e sociale. Il progetto, attraverso la relazione con i cani, si propone come stimolo all'affettività, all'autoaffermazione, all'equilibrio personale. L'attività costituisce un'occasione positiva di crescita, attraverso il contatto con l'animale, per persone con problemi cognitivi, comportamentali e relazionali. 144 1) PROGETTO “ DIGIT “ - laboratorio di informatica Il - progetto, rivolto a tutta la classe, mira a: Migliorare l’inclusione degli alunni Utilizzare nuove tecnologie nel campo dell’educazione Acquisire nuove competenze Apprendere in modo ludico 2) PROGETTO “ CENTRO APERTO” Il progetto mira a: - Una conoscenza di sè come persona, ossia consapevolezza delle proprie attitudini, capacità, interessi, motivazioni, aspirazioni, valori, tratti del carattere - Una conoscenza del mondo del lavoro, delle professioni e delle competenze da esse richieste - Una flessibilità e adattamento al cambiamento - Uno sviluppo delle abilità e delle conoscenze solitamente poco indagate da sottoporre a verifica orientativa - Sperimentare in modo concreto un’ esperienza. Il progetto “Centro Aperto” risulta quindi un'iniziativa orientativa e formativa, destinata agli alunni delle classi terze, che , concluso il loro percorso d'istruzione della scuola secondaria di I grado, proseguono la loro formazione nella scuola secondaria di II grado. Il progetto prevede una serie di stage laboratoriali , che si svolgeranno presso i Centri di Formazione professionale . Gli stage sono rivolti alle alunne ed agli alunni che desiderano orientarsi alle professioni ed ai percorsi formativi offerti sul territorio. 145 6.4 CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO 146 CONTINUITA’ DIDATTICA E ORIENTAMENTO PREMESSA Il passaggio tra i diversi ordini di scuola è un momento molto importante nella vita degli alunni e delle famiglie. E’ pertanto prassi dell’Istituto Comprensivo costruire forme di comunicazione e di collaborazione continua tra i diversi gradi di istruzione per facilitare questo passaggio. FINALITÀ Il progetto mira a: - Impegnare ufficialmente le scuole in un rapporto attivo e di collaborazione - Costruire forme di comunicazione tra scuole di grado diverso per uno scambio di informazioni - Condurre iniziative didattiche che diano trasparenza e leggibilità al progetto; - Realizzare progetti ponte - Realizzare progetti in parallelo - Progettare e realizzare momenti didattici di accoglienza - Coordinare i curricola - Agevolare il passaggio scuola primaria/scuola secondaria di I grado e scuola secondaria di I grado/ scuola secondaria di II grado - Abbassare il livello di insuccesso e di dispersione scolastica - Realizzare e partecipare a momenti formativi e di aggiornamento comune tra insegnanti di ordini diversi. PROGETTI a) Progetto Continuità Scuola materna/ Scuola Primaria b) Progetto Continuità Scuola Primaria/ Scuola secondaria di I grado c) Progetto Orientamento e Continuità Scuola secondaria di I grado/Scuola secondaria di II grado d) Progetto Orientamento- Centro Aperto 147 PROGETTO “CONTINUITÀ SCUOLA DELL'INFANZIA /SCUOLA PRIMARIA” PREMESSA Intendiamo la continuità tra scuola dell'infanzia e scuola primaria come "raccordo" tra istituzioni che, pur mantenendo la loro peculiare identità, ricercano dialogo e reciproca conoscenza, consapevoli che il passaggio dei bambini dall'una all'altra rappresenta un punto fondamentale nel loro processo di crescita e sviluppo. Entrambi gli ordini di scuola accompagnano e sostengono il bambino nel delicato momento di transizione dalla scuola che conosce, in cui ha trascorso tre importantissimi anni della sua vita, ad un nuovo ambiente spesso sconosciuto, fonte di emozioni e immaginazioni. Riteniamo opportuno che proprio questo nuovo ambiente si apra con interesse alla conoscenza della storia di cui ciascun bambino è portatore e che i docenti di entrambe le scuole siano pronti a realizzare occasioni di scambio e di comunicazione. FINALITÀ - Garantire il diritto dell'alunno ad un percorso formativo organico, completo e coerente - Prevenire difficoltà che spesso si riscontrano nel passaggio dalla scuola dell'infanzia alla scuola primaria - Creare nell’ambiente scolastico un clima di accoglienza per aiutare gli alunni che entrano in una nuova realtà scolastica ad inserirsi - Far conoscere alle famiglie e agli alunni gli spazi e l’offerta educativa della scuola tramite incontri con le famiglie e gli alunni - Valorizzare le competenze che il bambino ha già acquisito OBIETTIVI • Creare un raccordo tra i diversi ordini di scuola sia per gli alunni che per gli insegnanti • Accogliere in un clima di festa e allegria gli alunni che entreranno prossimamente nella scuola • Raccogliere informazioni sull’esperienza scolastica e sul vissuto personale dei “futuri” alunni della scuola primaria. DOCUMENTAZIONE Con ciascuna scuola verranno definiti progetti di continuità e convenzioni. Sarà documentata: 148 - L'indicazione di comportamenti, conoscenze, capacità ed abilità di base ritenute obiettivi finali per la scuola dell'infanzia e prerequisiti per il ciclo successivo della scuola dell'obbligo - L'organizzazione di incontri ed attività tra le classi degli anni ponte, la progettazione di attività di accoglienza e lo scambio di informazioni sulla situazione degli alunni che frequenteranno la scuola primaria - Il confronto su "programmazioni-tipo" dell'ultimo anno della scuola dell'infanzia e del primo anno della scuola primaria. ATTIVITÀ DI ACCOGLIENZA - Primo momento di accoglienza di tutto il gruppo da parte degli alunni delle 1^ classi della primaria e di una classe V - Suddivisione in gruppi dei bambini della scuola dell'infanzia e visita alla nuova scuola accompagnati da alunni della scuola primaria - Allestimento di piccole attività laboratoriali con materiali predisposti precedentemente dagli alunni della primaria - Progetti comuni tra i due ordini di scuola (biblioteca, educazione alla lettura, educazione alla salute) PROGETTO “CONTINUITÀ SCUOLA PRIMARIA/SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO” Classi coinvolte: classi prime secondaria di I grado e quinte primaria (solo per gli alunni pre- iscritti) dell’Istituto Comprensivo Il progetto mira a : - Agevolare il passaggio tra scuola Primaria e scuola Secondaria di I grado - Orientare la scelta di indirizzo tra quelli offerti dalla scuola Secondaria di I grado - Presentare agli alunni delle classi quinte gli ambienti e gli insegnanti della scuola Secondaria di I grado - Presentare agli alunni della scuola primaria le discipline, le attività ed i progetti della scuola Secondaria di I grado - Accogliere gli alunni delle classi quinte/future classi prime con attività introduttive, laboratoriali, socializzanti e ludiche. 149 Si articola nell’anno scolastico secondo le seguenti modalità: AMBITO tutti PERIODO novembre / gennaio linguistico febbraio scientificomatematico artistico laboratoriale febbraio sportivo febbraio indirizzo musicale novembre gennaio tutti ATTIVITA’ Presentazione Scuola Secondaria di I grado (aperta a tutta la cittadinanza) accoglienza MODALITA’ incontro Dirigente + insegnanti / genitori alunni lezioni/laboratori comuni classi quinte / prime medie tenute da insegnanti medie febbraio febbraio / presentazione musicale indirizzo aprile/ maggio formazione definitiva strumento classe/i e scelta giugno partecipazione della classe I media alla festa della Musica delle classi V primarie tutto l’anno programmazione comune scolastico e preparazione materiali didattici attività ludico-sportive (classi quinte) tenute dall’insegnante di Educazione fisica Scuola Media •lezione comune di musica d’insieme classi quinte e classe 1 Secondaria di I grado /indirizzo musicale •presentazione lezioni di strumento musicale (una per ogni strumento) •concerto tenuto da insegnanti e alunni indirizzo musicale per genitori/alunni classi quinte •esame orientativo/attitudinal e •colloquio orientativo con le famiglie. •concerto comune Incontri tra docenti dei due diversi ordini scolastici 150 tutti 3 / incontri nell’anno scolastico scuola Primaria e scuola Secondaria di I grado 4 scambio informazioni e Incontri tra docenti organizzazione dei due diversi ordini accoglienza alunni scuola scolastici primaria 151 PROGETTO CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO/SCUOLA SECONDARIA DI II GRADO. Le trasformazioni del mercato del lavoro e l’ampliamento dell’offerta formativa nella scuola portano in primo piano il tema dell’orientamento, in tutta la sua complessità per il singolo, le famiglie e la società. Le scelte scolastiche e professionali richiedono all’individuo – oggi più che in passato – non solo una percezione adeguata delle opportunità formative e lavorative, ma anche una maggiore consapevolezza di sé. Le risorse e le attività da mettere in campo per consentire a tutti gli studenti l’acquisizione di competenze orientative e garantire il presidio dei processi di orientamento sono davvero molte. Coniugare attività collettive e interventi individualizzati, consentire l’intreccio tra didattica e orientamento, l’integrazione tra formazione orientativa, informazione e consulenza, tra azioni gestite dai docenti e dagli esperti esterni è un attività tale da presupporre un progetto di istituto e una struttura organizzativa. Un progetto di orientamento è strumento indispensabile per assicurare trasparenza e costruire il consenso di tutti gli attori dei processi orientativi, per indirizzare l’azione dei singoli docenti, dei consigli di classe, dei gruppi di lavoro e degli esperti interni e esterni. Non va dimenticato che un progetto di orientamento non può prescindere dalle caratteristiche dei giovani, da quelle dello specifico contesto scolastico e dalle peculiarità del territorio in cui la scuola opera. Tutte le professionalità che operano nella scuola concorrono alla realizzazione del progetto. Per combinare l’attività di ognuna delle risorse professionali in modo che tutti i compiti necessari siano svolti è utile definire una struttura organizzativa che preveda ambiti e livelli di responsabilità e operatività. ( vedi schema ) OBIETTIVI DEL PROGETTO • Conoscenza di sé con particolare riferimento agli interessi, alle attitudini, alle capacità • Acquisizione di capacità decisionali • Conoscenza degli Istituti e Scuole superiori della provincia. Conoscenza del mondo del lavoro e delle professioni. METODOLOGIA - Momenti informativi a livello di classe - Incontro informativo tra referente progetto e genitori - Lavori interdisciplinari sulla conoscenza di sé e dei propri interessi - Distribuzione del libro “Scegli il tuo futuro” con approfondimenti e lettura in classe. 152 - Elaborazioni di dati ricavati da pubblicazioni, riviste e quotidiani, riguardanti la domanda e l’offerta di lavoro - Visite e stages presso le scuole superiori in ore curriculari e pomeridiane - Consulenza a livello classe ed individuale della psicologa del servizio orientamento provinciale - Giornate informative sull’offerta delle scuole superiori della città - Formulazione del consiglio orientativo per ogni alunno - Partecipazione alla giornata delle” porte aperte “ delle varie scuole superiori. RISORSE - Segreteria Istituto Comprensivo Bolzano V- Gries I - Coordinatori ed insegnanti classi terze - Scuole superiori statali e provinciali - Ufficio orientamento scolastico della Provincia - Sovrintendenza Scolastica. VALUTAZIONE - Test e discussioni comuni - Relazioni orali e scritte sulle varie attività - Questionari di valutazione per alunni, insegnanti e genitori - Rielaborazione in grafici dei questionari - Controllo delle iscrizioni che seguono il consiglio orientativo - Relazione finale della referente per l’orientamento. 153 154 6.5 EDUCAZIONE STRADALE 155 EDUCAZIONE STRADALE SCUOLA PRIMARIA In collaborazione con i vigili urbani di Bolzano si intende consolidare le competenze previste dal curricolo di educazione alla cittadinanza e democrazia. OBIETTIVI • Riconoscere la necessità di regole comportamentali per un corretto rapporto con gli altri, con le cose, con l'ambiente • Scoprire e conoscere la strada e comprendere il ruolo dell’utente: pedone,ciclista • Conoscere il proprio quartiere • Individuare e riconoscere le regole di comportamento sulla strada • Comprendere la necessità delle regole • Conoscere ed interpretare la segnaletica stradale • Conoscere il proprio mezzo di trasporto (bicicletta) • Saper utilizzare comportamenti adeguati in situazioni pericolose e precarie PROGETTI - Come il bambino vede la strada - Forme e colori della segnaletica - I percorsi sicuri nel quartiere - Comportamento del ciclista - Giochi d’abilità in bicicletta DURATA Incontri della durata di un’ora con i vigili urbani. Eventuale partecipazione a manifestazioni organizzate dal Comune di Bolzano e dalla Provincia (Bimbi in bici, Hallo Auto!...) 156 6.6 ATTIVITÀ MOTORIA E GRUPPO SPORTIVO 157 SCUOLA PRIMARIA FINALITA’ Per potenziare l’educazione motoria è possibile fruire della collaborazione di esperti per apprendere specifiche attività sportive. Le attività motorie proposte tendono ad affiancare, completare, potenziare, rafforzare gli obiettivi dell’attività curricolare svolta . Si articolano in: OBIETTIVI FUNZIONALI MOTORI • Consolidamento dello schema corporeo • Affinamento degli schemi motori di base • Sviluppo della coordinazione dinamica generale OBIETTIVI RELAZIONALI • Favorire la socializzazione • Il rispetto delle persone e delle regole OBIETTIVI COGNITIVI • Capacità di muoversi nello spazio e nel tempo • Capacità cognitive pluridisciplinari CONTENUTI Si prevede di potenziare l’educazione motoria mediante l’apprendimento di specifiche attività sportive: - Minibasket - minivolley - nuoto - orienteering MODALITA’ - Attività individuali - attività a coppie - attività in piccoli gruppi - attività in squadra TEMPI All’interno dell’orario scolastico ed extrascolastici. 158 PARTNER Istruttori di minibasket e minivolley, USSA per nuoto. Istruttore Orlando Prini per orienteering. VALUTAZIONE Si valuteranno i progressi e gli sviluppi rispetto alla situazione di partenza e in riferimento ed agli obiettivi previsti. SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO La pratica sportiva extrascolastica viene offerta a tutti gli alunni frequentanti la scuola secondo le seguenti modalità e secondo le disponibilità finanziarie e di organico della scuola: - Partecipazione alle rappresentative scolastiche - Corsi di avviamento - Tornei interclasse - Proposte effettuate da Enti diversi dalla scuola ma, in linea con le linee educative dell’istituto, approvate dalla scuola stessa ISCRIZIONE All’atto dell’iscrizione alla scuola media, ogni alunno è automaticamente iscritto anche alle Liste dell’Attività Sportiva. In tal modo potrà partecipare alle attività del punto 1. Tale partecipazione è gratuita. Nel momento in cui la scuola attivasse corsi di avviamento in diverse discipline, strutturati prevalentemente in attività quadrimestrali o, in alternativa in blocchi di lezioni, verrà chiesta un’iscrizione al Gruppo sportivo (di seguito GS) con un contributo deliberato annualmente dal Consiglio d’Istituto valido per tutti i corsi. In caso di partecipazione alle rappresentative l'alunno potrebbe essere invitato a presentare in originale o in fotocopia, un certificato di sana e robusta costituzione o altro certificato secondo le norme vigenti, che saranno comunicate alle famiglie PARTECIPAZIONE ALLE RAPPRESENTATIVE SCOLASTICHE La scuola può ritenere educativo partecipare ai campionati studenteschi in alcune discipline e per questo verranno formate delle rappresentative scolastiche secondo i criteri dell’Ufficio per lo Sport Scolastico o di altro Ente proponente. Tutti gli alunni interessati potranno partecipare alle selezioni e agli allenamenti, i più meritevoli, sia atleticamente sia per il comportamento, verranno scelti dagli insegnanti per partecipare alle manifestazioni specifiche. Tale partecipazione è gratuita. 159 CORSI DI FORMAZIONE La scuola attiva corsi di avviamento in diverse discipline indirizzati a tutti gli alunni ovvero, settorialmente, ad alunni specifici (es. preparazione per alunni di prima media ecc.). Tali corsi hanno finalità formative e non hanno obiettivi agonistici immediati. L’adesione a detti corsi è subordinata all’iscrizione al GS previo pagamento contributo annuo. TORNEI INTERCLASSE A seconda della disponibilità oraria e degli accordi intrapresi in ambito collegiale, si potranno effettuare tornei in diverse discipline sportive per classi parallele. A tali tornei potranno partecipare tutti gli alunni iscritti e regolarmente frequentanti, indipendentemente dall’età anagrafica. PROPOSTE EFFETTUATE DA ENTI DIVERSI DALLA SCUOLA, MA IN LINEA CON LE LINEE EDUCATIVE DELL’ISTITUTO, APPROVATE DALLA SCUOLA STESSA La scuola è pronta ad aderire a qualsiasi attività proposta da enti diversi, previa visione del progetto, purché in armonia con le linee didattiche della scuola stessa. (Es. corso di sci alpino, orienteering, settimane sportive). Tale partecipazione è subordinata a costi e direttive dell’Ente proponente e sarà supervisionata da personale della scuola. OBIETTIVI GENERALI Attraverso l’attività extrascolastica, la scuola intende favorire negli alunni l’abitudine alla pratica sportiva intesa come momento importante per l’incremento delle abilità proprie delle diverse discipline sportive e come momento di partecipazione ad esperienze formative di gruppo, avente il fine ultimo il benessere personale. Tale attività offre agli alunni varie opportunità di scelta che vengono proposte favorendo le richieste degli alunni, ma tenendo conto dell’importanza di allargare le conoscenze degli stessi. Verrà data l’opportunità di praticare attività anche a chi non trova spazio nelle società sportive, offrendo la possibilità di praticare le discipline a chiunque lo desideri e non solo a coloro che palesano doti atletiche. STRUTTURE Per lo svolgimento delle diverse attività verranno utilizzate, oltre alla palestra e al cortile interno della scuola, tutte le strutture e gli spazi ritenuti idonei per le specifiche discipline. 160 B) ATTIVITÀ DI POTENZIAMENTO IN ORARIO SCOLASTCO 161 ATTIVITÀ DI POTENZIAMENTO IN ORARIO SCOLASTCO L’attività di potenziamento mira a completare la formazione di bambini/e offrendo risposte ai loro bisogni differenziati e garantendo pari opportunità formative, nel rispetto dei tempi e delle modalità diverse di apprendimento. Il bambino, nella scuola, matura esperienze sensoriali percettive, immaginative, artistiche, scientifiche, culturali e linguistiche che lo aiutano a osservare e interagire con il mondo che lo circonda e a esprimere i suoi bisogni. Un aiuto in questa direzione può venire dall’approccio all’arte nelle sue diverse forme. La scuola primaria, in quanto sistema in continuo confronto con i bisogni essenziali delle nuove generazioni, può costituire un luogo privilegiato per la promozione di valori estetici e per lo sviluppo delle capacità critiche di osservazione della realtà. “Il mondo sarà salvato dalla bellezza” (Dostojewsky) facendo tesoro di questa suggestione si è progettato un' attività di potenziamento che mira ad accostarsi all’arte non solo come qualcosa da ammirare ma come qualcosa da vedere, toccare, manipolare, copiare…. In questa direzione si orienta il nostro progetto. 162 SCUOLA PRIMARIA INCONTRO CON L’ARTE 1. NON SOLO SCUOLA E’ un progetto pluriennale a cui aderiscono tutti quegli insegnanti che intendono potenziare le attività inerenti all’educazione all’immagine avvalendosi della collaborazione degli operatori del Museo Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto (MART) e del MUSEION di Bolzano nell’ambito di percorsi legati a mostre specifiche e/o laboratori finalizzati a promuovere la decodificazione e l’interpretazione delle immagini (opere d’arte) e a sviluppare ed a consolidare progressivamente la creatività espressiva. Viene formulato nelle linee generali in quanto si prevede di anno in anno la presentazione di progetti legati a percorsi specifici, redatti dagli insegnanti interessati. Si prevede anche la realizzazione di laboratori (da parte del personale del MART) all’interno della scuola (Museo Mobile e Multilingue). OBIETTIVI GENERALI: • Promuovere ed agevolare la conoscenza e la fruizione dei beni culturali • Sviluppare la capacità di lettura dell’opera d’arte • Comprendere la funzione del museo negli aspetti di tutela, conservazione restauro • Promuovere il gusto estetico • Prendere coscienza dell’arte moderna e contemporanea come espressione del nostro tempo • Promuovere e sviluppare la creatività • Conoscere le tecniche artistiche CONTENUTI – PERCORSI: I contenuti variabili e da contestualizzare, vengono sviluppati attraverso laboratori in cui la parte teorica si alterna con lo svolgimento di attività diversificate il cui scopo è quello di permettere agli alunni di: 1. Acquisire gradualmente una metodologia di lettura dell’immagine basata su più livelli, che da un momento globale passi ad un’analisi degli elementi per giungere infine ad una sintesi sul significato dell’opera 2. Acquisire la capacità di esprimersi con linguaggi grafico - pittorici sperimentando l’utilizzo di diversi strumenti e tecniche 3. Esprimersi e creare attraverso le tecniche costruttive dell’astrattismo pittorico e plastico 4. Leggere elementi formali nelle opere d’arte 163 5. Conoscere attivamente i beni di cultura presenti sul territorio 6. Esperire il significato del segno, nel rapporto tra punto – linea – spazio – colore luce – ombra, con particolare riferimento alle avanguardie artistiche novecentesche 7. Sviluppare capacità di rappresentazione iconica e comunicazione visiva. 164 C) AREA EXTRACURRICOLAR E (SCUOLA PRIMARIA) E LABORATORI FACOLTATIVI POMERIDIANI (SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO) 165 AREA EXTRACURRICOLARE (SCUOLA PRIMARIA) E LABORATORI FACOLTATIVI POMERIDIANI (SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO) Scopo essenziale dell’area extracurricolare e dei laboratori facoltativi pomeridiani è quello di offrire una gamma di proposte educative nel quadro degli obiettivi disciplinari, generali e trasversali, utilizzando risorse addizionali (tempo, piccoli gruppi, interessi professionali dei docenti, esperti esterni, convenzioni con enti formativi). Sono progetti che possono eventualmente variare di anno in anno e: - Consentono una serie di risposte alla varietà multiforme di bisogni e di abilità dei ragazzi, stimolano la loro curiosità, consolidano le loro motivazioni - Allargano la possibilità di rapporti interpersonali fra alunni di classi e sezioni diverse - Operano all’interno di un rapporto più favorevole insegnanti – alunni (piccoli gruppi), permettendo interventi più individualizzati ed attività nelle quali sia possibile integrare e potenziare gli insegnamenti curricolari - Facilitano situazioni operative e comunicative diverse rispetto al gruppo – classe, che agisce per discipline - Evidenziano aspetti della personalità e dell’autocoscienza dei ragazzi, agevolano scelte più consapevoli e la scoperta dei propri interessi e delle proprie attitudini - Offrono opportunità strutturali più adatte al recupero, al consolidamento e al potenziamento - Costituiscono tratto d’Identità dell’Istituto Comprensivo. 166 AREA ATTIVITA’ EXTRASCOLASTICHE FACOLTATIVE SCUOLA PRIMARIA 1. CORSO DI DANZA SPORTIVA FINALITÀ: - Favorire lo sviluppo della coordinazione corporea attraverso la danza sportiva - Educare al rispetto delle regole - Diffondere la pratica e la promozione della danza sportiva, trasmettendo ai ragazzi e bambini la volontà di raggiungere risultati sviluppando la propria personalità attraverso un sano agonismo ed il gesto atletico arricchito da elementi quali armonia, musicalità, interpretazione e coordinamento dei movimenti - Favorire la socializzazione attraverso attività ludico-formative- educative. CONTENUTI Dopo un approccio giocoso con la danza i bambini impareranno alcuni semplici passi di danze latino-americane, verranno create alcune semplici coreografie eseguibili in coppia o singolarmente. Gli alunni saranno educati all’ascolto della musica, del suo ritmo, imparando a muovere il corpo in modo musicale, seguendo tempi e battute. 2. SPORTELLO COMPITI FINALITA’ - Favorire l’integrazione scolastica di alunni stranieri e/o in difficoltà di apprendimento, per prevenire la dispersione scolastica - Sviluppare autonomia cognitiva e pratica nelle diverse aree disciplinari - Svolgere con regolarità il lavoro scolastico in modo sistematico. OBIETTIVI • Acquisire consapevolezza e gratificazione nelle proprie capacità scolastiche. PERCORSO DIDATTICO Saranno coinvolte tutte le aree, sia nella forma verbale che scritta. MATERIALI Materiale scolastico degli alunni 167 TEMPI E SPAZI L’attività si svolgerà in orario extrascolastico, per due ore, con incontri bisettimanali, nell’arco dell’anno scolastico. COLLABORAZIONI CON ENTI ESTERNI Verranno formati gruppi di alunne e alunni del primo e secondo ciclo della scuola primaria, affiancati da docenti del Cedocs di Bolzano, nell’esecuzione dei compiti. 3. ATTIVITÀ SPORTIVE FINALITA’ Le attività motorie proposte tendono ad affiancare, completare, potenziare, rafforzare gli obiettivi dell’attività curricolare svolta. Si cerca di favorire negli alunni l’abitudine alla pratica sportiva e all’acquisizione delle abilità proprie della varie discipline sportive. OBIETTIVI: • Potenziare l’educazione motoria mediante l’apprendimento di specifiche attività sportive. • Favorire la socializzazione, il rispetto delle persone e delle regole. CORSI PREVISTI: 1.minibasket 2.minivolley 3.nuoto 4.roller TEMPI I corsi sono previsti in orario extrascolastico. 168 ESEMPI DI LABORATORI FACOLTATIVI PER LA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO ( che potranno far parte del P.O.F. ) 1. Corso di latino - Comprendere il rapporto di derivazione dell’italiano dal latino - Imparare procedimenti e parti essenziali della frase latina - Tradurre semplici frasi e testi latini - Comprendere modi di dire e proverbi latini 2. Matematica - Recupero (su segnalazione dell’insegnante di classe) 3. Informatica - Nozioni di base come creazione e salvataggio di file - Archiviazione di file - Utilizzo di fogli di calcolo - Programmi di grafica - Utilizzo di Internet e dei motori di ricerca 4. Alfabetizzazione L2 tedesco - Apprendere la lingua tedesca (per alunni provenienti da altre province o stranieri) 5. Studienhilfe L2 - Eseguire, seguiti da un insegnante, i compiti di tedesco - Approfondire argomenti trattati in classe 6.Rafforzamento L3 inglese - Rafforzare abilità comunicative scritte e orali in inglese - Approfondire la conoscenza della lingua inglese 7. Certificazione linguistica KET Approfondire e potenziare le certificazione abilità linguistiche in preparazione alla 8. “Time to dance” (con esperto, classi tutte) - comunicare ed esprimersi attraverso il linguaggio non verbale della danza moderna - apprendere in modo piacevole la lingua inglese - realizzare una coreografia 169 - partecipare all’evento “Olimpiadi della danza” 9.Musiche e teatro in L3 inglese - realizzare attività teatrali in lingua inglese (classi I) 10.Orchestra scolastica - Far sperimentare e potenziare il piacere di suonare insieme - Far conoscere repertori musicali di diversi generi e stili - Condividere tra alunni di classi diverse e di diversa età l’esperienza musicale strumentale - Comprendere e sperimentare le potenzialità formative, estetiche e “cooperative” dell’orchestra della scuola 11. Altri laboratori musicali-strumentali - Far sperimentare e potenziare il piacere di suonare insieme per gruppi strumentali specifici 12.Gruppo sportivo: nuoto, atletica leggera, tamburello, pallavolo, calcetto, vortex e sci - Conoscere e praticare con i coetanei le diverse discipline sportive - Partecipare a campionati interni e interscolastici 13. Sportello-compiti - Svolgere i compiti con l’aiuto di un insegnante (in convenzione con CEDOCS) 170 PARTE TERZA Finalità educative del primo ciclo di istruzione 171 PREMESSA La scuola del primo ciclo d'istruzione comprende la scuola primaria e la scuola secondaria di 1° grado. È in questo arco di tempo che avvengono gli apprendimenti fondamentali ed essenziali che aiutano l’individuo a interagire con la realtà che lo circonda. “La finalità del primo ciclo è la promozione del pieno sviluppo della persona. Per realizzarla la scuola concorre con le altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza; cura l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità, previene l’evasione dell’obbligo scolastico e contrasta la dispersione; persegue con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema di istruzione” (Ministero Pubblica Istruzione, Indicazioni per il curricolo, Roma, 2007 p. 41). Sulla stessa linea si pongono le indicazioni provinciali che sottolineano: “la scuola, che è momento di convivenza e di rapporto tra generazioni diverse, persegue finalità di formazione integrale, curando altresì la formazione del carattere, la maturazione affettiva sulla base di un’equilibrata scelta ispirata a valori universali, in cui la diversità culturale e linguistica, riscontrabile nella società, diventi elemento di confronto e di stimolo, mai di rivalità o contrasto” (Indicazioni Provinciali per la definizione dei curricoli, Agosto 2009). In modo particolare il nostro Istituto intende caratterizzarsi come: Scuola della formazione dell’uomo e del cittadino - Si preoccupa di offrire occasioni di sviluppo e potenziamento in tutti i campi - Favorisce l'acquisizione di capacità espressive, logiche, scientifiche e operative - Fornisce per queste le corrispondenti abilità - Favorisce la maturazione della coscienza di sé - Favorisce la progressiva maturazione del proprio rapporto con il mondo esterno. Scuola aperta al sociale - Favorisce l’acquisizione di un’immagine della realtà sociale - Aiuta a riconoscere le attività con le quali l’uomo garantisce la propria sopravvivenza e trasforma le proprie condizioni di vita - Facilita la comprensione del rapporto che intercorre tra le vicende storiche e sociali e la vita e le decisioni del singolo - Contribuisce a vivere in una realtà in continua trasformazione. Scuola della pluralità culturale e linguistica - Favorisce l’apertura alle diversità culturali, linguistiche - Accoglie e integra gli alunni di altre culture - Valorizza le diversità. 172 Scuola orientativa - Favorisce l’iniziativa del soggetto per il proprio sviluppo - Contribuisce alla conquista della propria identità - Orienta nel fare scelte realistiche e nello sviluppare un progetto di vita personale. In questa “cornice” di riferimento la scuola deve promuovere il pieno sviluppo della persona attraverso: - La riflessione e la valorizzazione dell’esperienza di ciascun alunno - La pratica consapevole della cittadinanza attiva - L’acquisizione degli alfabeti di base della cultura. (cfr Indicazioni nazionali e provinciali) Inoltre deve affiancare al compito "dell'insegnare ad apprendere" quello "dell'insegnare a essere". Gli obiettivi di apprendimento, di ciascuna disciplina o area formativa, sono dettagliati in relazione ai “Traguardi per lo sviluppo delle competenze” che devono essere raggiunti al termine del terzo anno e del quinto anno della scuola primaria e del terzo anno della scuola secondaria. Per realizzare tutto ciò la nostra Scuola del I Ciclo promuoverà le seguenti metodologie: - Valorizzare l'esperienza e le conoscenze degli alunni Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità Creare un clima favorevole all’acquisizione delle lingue Favorire l'esplorazione e la scoperta Incoraggiare l'apprendimento collaborativi Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere Realizzare percorsi in forma di laboratorio. 173 OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI Tenendo presente quanto sopra indicato e la realtà territoriale in cui l’Istituto Comprensivo è inserito, le finalità educative generali vengono declinate secondo i seguenti obiettivi educativi generali, suddivisi per aree educative. AREE EDUCATIVE Area affettivorelazionale Area cognitivooperativa OBIETTIVI GENERALI CORRISPONDENTI •riflettere in modo costruttivo su valori, principi, comportamenti •acquisire senso di responsabilità e di rispetto nei rapporti con i compagni, con gli insegnanti, nei confronti della proprietà altrui, dei regolamenti prefissati •sensibilizzazione ai problemi della convivenza etnica (attraverso la conoscenza della realtà storica della nostra provincia) •acquisire maggiore autonomia personale nell’uso dei servizi sociali e delle strutture pubbliche disponibili nel quartiere e nella città (attraverso la conoscenza di essi) •raggiungere una maggiore specializzazione all’interno dell’istituto (attraverso l’organizzazione di attività comuni alla scuola cui partecipino anche alunni portatori di handicap: giornale della scuola, mostre di fotografia, disegni, poesie, teatro, animazione, ecc.) •utilizzazione attiva e passiva dei vari tipi di linguaggio: verbale, sonoro, grafico-plastico, tecnicoscientifico, ecc. •conoscenza dei metodi di lavoro specifici delle diverse discipline •sviluppo di capacità di analisi, induzione, deduzione, elaborazione, valutazione •acquisizione di un metodo di ricerca, attraverso l’uso degli strumenti offerti dalla scuola (laboratori, audiovisivi, biblioteca, ecc.) •conoscenza ed uso di tecniche di lavoro •acquisizione di abilità pratico-manuali e autonomia tecnico-operativa, attraverso l’utilizzazione dei materiali e degli utensili delle aule speciali conoscenza ed assimilazione di norme utili alle quali fare riferimento per un adeguato sviluppo del proprio corpo. 174 MODELLO ORGANIZZATIVO Le importanti novità introdotte dalle “Indicazioni Nazionali” (2007) e da quelle Provinciali (2009) hanno spinto il nostro istituto a progettare i curricoli operando scelte metodologiche e didattiche adeguate e rispettose della formazione dei ragazzi. Da tempo, l’Istituto mira alla formazione del cittadino bilingue offendo un percorso di studi adeguato all’apprendimento del Tedesco L2 “La costruzione del curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l'innovazione educativa. Il curricolo si delinea con particolare attenzione alla continuità del percorso educativo dai sei ai quattordici anni. Ogni scuola predispone il curricolo all'interno del piano dell'offerta formativa e nel rispetto delle finalità dei traguardi per lo sviluppo delle competenze, dando l’indispensabile rilievo al settore matematico-scientifico. Nella scuola del primo ciclo il curricolo si articola attraverso le discipline” (Indicazioni Provinciali, p. 22). Gli elementi caratterizzanti il nuovo modello organizzativo sono: - Le “Discipline” come organizzazione degli apprendimenti - I “Traguardi per lo sviluppo delle competenze” come riferimento per attuare un’azione educativa adeguata allo sviluppo integrale dell'alunno - La “Valutazione” finalizzata a “promuovere l’acquisizione di una padronanza metodologica e operativa che trasformi lo studente in soggetto “competente”, lo renda consapevole di quanto appreso e gli permetta di interagire positivamente con gli altri, con l’ambiente, con la società” - La“Continuità” garantita “mediante forme di raccordo pedagogico, curricolare e organizzativo” tra i diversi cicli di istruzione - I “Periodi didattici”, con un'articolazione del primo ciclo in periodi didattici biennali per consentire uno sviluppo armonico, integrale e integrato del processo formativo nelle sue molteplici dimensioni - La “Cittadinanza e Costituzione” e la “Competenza Digitale”, come elementi trasversali e “cross-curricolare”, che collegano e integrano i curricoli delle singole discipline. (cfr Indicazioni Provinciali) 175 OBIETTIVI GENERALI DEL CORSO TRIENNALE DI SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO AD INDIRIZZO MUSICALE PER: STRUMENTO MUSICALE E MUSICA D’INSIEME - Completa e consapevole alfabetizzazione musicale - Dominio tecnico del proprio strumento al fine di esprimersi musicalmente e produrre eventi musicali - Capacità di produrre autonome esecuzioni ed elaborazioni di materiali sonori - Capacità di esecuzione, ascolto, interpretazione, progettazione, improvvisazione, nella pratica individuale e collettiva - Un primo livello di capacità performativa, individuale e di gruppo, con tutto ciò che ne consegue in ordine alle possibilità di controllo del proprio stato emotivo, delle proprie prestazioni, della propria musicalità ed espressività in funzione dell’efficacia della comunicazione. OBIETTIVI DISCIPLINARI RELATIVI ALL’INSEGNAMENTO DI STRUMENTO MUSICALE 1.Corretta postura e padronanza dello strumento attraverso la lettura, l’imitazione, l’improvvisazione 2.Capacità di lettura, anche a prima vista, allo strumento 3.Autonoma decodificazione allo strumento dei vari aspetti della notazione musicale: ritmico, metrico, frastico, agogico, dinamico, timbrico, armonico 4.Esecuzione, interpretazione, elaborazione autonoma allo strumento del materiale sonoro 5.Uso e controllo dello strumento nella pratica individuale e collettiva 6.Conoscenza ed utilizzo della simbologia musicale caratteristica di ogni strumento e quindi delle diteggiature specifiche 7.Sviluppo della memoria musicale a breve e lungo termine, melodica, ritmica fraseologica, auditiva e sensoriale SAXOFONO - acquisizione e sviluppo della tecnica di respirazione attraverso il controllo e la consapevolezza dei processi inspiratorio ed espiratorio - acquisizione della tecnica di emissione dei suoni fondamentali e del passaggio agli armonici naturali. Controllo dell´intonazione - acquisizione consapevole della funzione dei segni dinamici, agogici ed espressivi e loro realizzazione 176 - conoscenza delle posizioni cromatiche nella completa estensione dello strumento - esplorazione e capacità di utilizzo delle diverse possibilità timbriche dello strumento, anche in relazione ad alcune delle moderne tecniche compositive. Alla fine del triennio gli allievi dovranno saper eseguire con consapevolezza brani solistici e d'insieme appartenenti a diversi generi, epoche, stili, di difficoltà tecnica adeguata al percorso compiuto. Il livello minimo di tecnica strumentale che l'allievo dovrà aver acquisito prevede i seguenti contenuti: - principali figurazioni ritmiche in tempi semplici e composti - utilizzo di tutta l'estensione dello strumento con passaggi diatonici e cromatici - staccato e legato - variazioni dinamiche e agogiche. CHITARRA - padronanza del tocco appoggiato e libero della mano destra e relative capacità di variarne gli aspetti dinamici e timbrici - esecuzione d'arpeggi di vari tipi anche con posizioni accordali di mano sinistra - utilizzo e controllo delle note simultanee con e senza il pollice - conoscenza ed uso degli accordi nelle tonalità più agevoli anche con l'inserimento del barrèe - conoscenza ed utilizzo consapevole delle posizioni dalla prima in avanti - uso consapevole della diteggiatura di entrambe le mani - esplorazione ed utilizzo delle possibilità timbriche e dinamiche dello strumento (pizzicati, glissandi, armonici, percussioni, suoni legati-staccati, ecc...). Alla fine del triennio gli allievi dovranno saper eseguire con consapevolezza brani solistici e d'insieme appartenenti a diversi generi, epoche, stili, di difficoltà tecnica adeguata al percorso compiuto. Il livello minimo che l'allievo dovrà aver acquisito prevede la capacità di eseguire brani solistici nelle tonalità più agevoli, almeno a due voci, anche con semplici cambi di posizioni, contenenti le principali figurazioni ritmiche. 177 ARPA - - Conoscenza ed uso degli arpeggi nelle tonalità più agevoli conoscenza ed uso delle scale nelle tonalità più agevoli conoscenza ed uso degli accordi preparazione delle ottave esplorazione ed utilizzo delle possibilità timbriche e dinamiche dello strumento (suoni smorzati e strisciati - suoni armonici) conoscenza ed uso del movimento dei pedali nelle tonalità più agevoli Alla fine del triennio gli allievi dovranno saper eseguire con consapevolezza brani solistici e d'insieme appartenenti a diversi generi, epoche, stili, di difficoltà tecnica adeguata al percorso compiuto. Il livello minimo che l'allievo dovrà aver acquisito prevede la capacità di eseguire brani solistici nelle tonalità più agevoli, contenenti le principali figurazioni ritmiche. PIANOFORTE Tutte le abilità pianistiche sotto elencate vanno intese come comprensive degli aspetti dinamici, timbrici e delle varie modalità d'attacco del tasto e uso dei pedali. - - Mano chiusa (dita su gradi congiunti): scale, abbellimenti, cinque note non consecutive, note ribattute, glissandi Mano aperta (dita su gradi disgiunti): arpeggi, passaggi per gradi disgiunti Bicordi e accordi: terze, seste, ottave, altri bicordi, accordi, clusters Salti: note singole, bicordi, ottave, accordi, clusters. Alla fine del triennio l'alunno dovrà saper leggere a prima vista musiche tratte dai primi metodi per pianoforte e dovrà saper eseguire con consapevolezza interpretativa almeno una composizione tratta dal repertorio solistico o d'insieme per ciascuna delle seguenti aree: - Danza ( ad esempio: F. Schubert, Ländler e Valzer; B. Bartòk, For children, ecc.) - Pezzo di carattere ( ad esempio: R. Schumann, Album per la gioventù; S. Prokofiev, Music for children; una canzone o standard jazzistico con sigle realizzate dall'alunno, ecc.) - Forme polifoniche e forme-sonata ( ad esempio: J.S.Bach, Preludi e fughette; F.J.Haydn, Divertimenti; L. van Beethoven, Sonatine ecc. ) - Variazioni ( Variazioni facili di Mozart e di Beethoven, Variazioni facili di autori del '900, ecc.) 178 TAMBURO e BATTERIA Tamburo - Primi rudiments al tamburo con impostazione tradizionale o moderna; precisione ritmica nell'esecuzione dei gruppi irregolari e nei cambi di tempo; controllo tecnico nelle varie dinamiche e controllo della qualità sonora; facili letture a prima vista. Batteria - Fondamenta della lettura della notazione per batteria - Esecuzione di facili esercizi su tutti gli altri componenti dello strumento (Gran-Cassa, Tom-Tom e Charleston) in modo di avere la possibilità di costruire ritmi di facile esecuzione - Lettura di brani e ritmiche più complesse tra cui ritmi basati su tempi terzinati e tempi composti - Esecuzione di esercizi con accompagnamento della base musicale - Conoscenza dei principali generi musicali e dei relativi ritmi (blues, swing, funky, rock, pop, latino americani ecc…) - Sviluppo della tecnica dell’improvvisazione - Facili letture a prima vista, anche di esercizi con accompagnamento della base musicale Alla fine del triennio gli alunni dovranno saper eseguire con consapevolezza interpretativa brani facile per ensemble di percussioni e piccole composizioni per set-up o per strumento unico con o senza accompagnamento di un altro strumento. Il livello minimo di tecnica strumentale che l'alunno dovrà avere acquisito prevede i seguenti contenuti: - Impostazione sulla batteria e conoscenza delle varie tecniche - Controllo dinamico - Buona precisione ritmica e di intonazione 179 VIOLINO - Condotta dell'arco nelle sue diverse parti - Controllo dell'arco volto ad ottenere differenti intensità - Controllo dell'arco volto ad ottenere differenze timbriche (più o meno vicino al ponticello o alla tastiera) - Padronanza dei principali colpi d'arco dei due ambiti: legato, staccato Queste abilità andranno perseguite e mantenute anche con difficoltà crescenti della mano sinistra curando la corretta coordinazione. - Conoscenza delle diverse applicazioni delle dita in 1° posizione e controllo dell'intonazione - Conoscenza delle diverse posizioni e controllo dell'intonazione - Controllo dell'intonazione in successione dei suoni per gradi congiunti (scale) e non e con l'utilizzo di diverse applicazioni delle dita. - Controllo del movimento, della condotta dell'arco e dell'intonazione nei cambi di posizione - Esplorazione e capacità d'utilizzo delle possibilità timbriche dello strumento (es. diversi tipi di pizzicato, glissando, suoni armonici ecc....) - Controllo dell'arco e dell'intonazione nelle corde doppie e primi elementi di polifonia. Alla fine del triennio gli allievi dovranno saper eseguire con consapevolezza brani solistici e d'insieme appartenenti a diversi generi, epoche, stili, di difficoltà tecnica adeguata al percorso compiuto. Il livello minimo di tecnica strumentale che l'allievo dovrà aver acquisito prevede i seguenti contenuti: - principali figurazioni ritmiche in tempi semplici e composti - utilizzo della prima posizione con diverse applicazioni delle dita - legatura su una e più corde - staccato - variazioni dinamiche e agogiche 180 VIOLONCELLO - Condotta dell'arco con la conoscenza del tallone e della punta - Controllo dell'arco (note lunghe in tutte le corde) - Padronanza dei seguenti colpi d'arco: legato a 2/3/4 (nella stessa corda)staccato- balzato-datachè. - Conoscenza delle posizioni I/II/III/IV e controllo dell'intonazione - Conoscenza delle corde doppie(vuote e in prima posizione) - Conoscenza delle scale e arpeggi maggiori e minori (2 ottave) - Conoscenza dei diversi tipi di pizzicato, glissandi e suoni armonici in I/II/III/IV posizione. Alla fine del triennio gli alunni/e dovranno saper eseguire a memoria brani d'insieme e solistici di difficoltà adeguata al percorso compiuto, appartenenti a diversi generi musicali. Il livello obbligatorio da raggiungere alla fine del triennio è il seguente: Staccato - Utilizzo delle prime quattro posizioni - Variazioni dinamiche e agogiche - Padronanza dell'arco al tallone,metà e punta. 181 FLAUTO TRAVERSO - Fondamenti della postura, equilibrio corpo-strumento - Acquisizione di una tecnica respiratoria completa: o toracica, addominale, intercostale o differenziazione fra inspirazione attiva e passiva - Formazione del suono: o stabilità dell'imboccatura o comprensione delle fondamentali tecniche di ottavizzazione o fondamenti di dinamica ed intonazione o consapevolezza per principio e fine dell'emissione o sonora - Articolazione: o semplice colpo di lingua o staccato e legato o esercizi su semplici ritmi con e senza strumento o ( “pattern” ) - Sviluppo musicale: o lettura a prima vista semplice o sperimentazione libera sullo strumento ( tecniche di o suono nuove o alternative) o motivazione alla libera improvvisazione ed alla trasposizione di semplici melodie o prime esperienze di esibizioni in pubblico 182 - Repertorio: o confronto con più stili musicali possibili o lavoro sia su brevi brani originali che su trascrizioni o sviluppo di una prima consapevolezza nei confronti dei o tratti stilistici dei generi musicali. Alla fine del triennio gli allievi sapranno eseguire brani solistici e d'insieme appartenenti a diversi generi, epoche, stili, di difficoltà tecnica adeguata al percorso compiuto. Il livello minimo di tecnica strumentale che l'allievo/a avrà acquisito prevede i seguenti contenuti: o conoscenza dei vari tipi di articolazione, o controllo delle tre ottave di tessitura sullo strumento, o variazioni dinamiche e agogiche, o conoscenza di scale e arpeggi maggiori con relativi accidenti. 183 VALUTAZIONE 184 VALUTAZIONE DELLE ALUNNE E DEGLI ALUNNI 1.FUNZIONI DELLA VALUTAZIONE La valutazione delle alunne e degli alunni è parte integrante dei processi di apprendimento e non è solo finalizzata a controllarne l’efficacia. Anche la valutazione contribuisce a promuovere il pieno sviluppo delle potenzialità di ciascuno e recuperarne lo svantaggio dovuto al contesto socio-ambientale, ai ritardi dell’apprendimento o alla presenza di diverse abilità. La progettazione dell’azione didattica, la sua realizzazione con il pieno coinvolgimento degli alunni e delle alunne e la valutazione dei processi di apprendimento e di insegnamento e dei risultati conseguiti sono pertanto da considerarsi momenti diversi all’interno di un’unica strategia educativa. Mentre spetta al Collegio dei Docenti fissare procedure e criteri di valutazione, viene richiesto a ciascun docente di applicarli con coerenza, trasparenza e correttezza. La valutazione degli alunni e delle alunne assolve a più funzioni: - Funzione formativa, orientativa e motivazionale, volta a favorire la riflessione degli alunni sulle rispettive prestazioni, a comprenderne le ragioni, a individuare le conoscenze ed abilità da recuperare, a dare consapevolezza dei risultati raggiunti e capacità di auto-valutarsi. - Funzione certificativa, che mira a dare riscontro allo studente e alla sua famiglia sui livelli effettivamente raggiunti in un determinato segmento di una disciplina e sul grado di interesse e di partecipazione alle attività di apprendimento. - Funzione informativa dell’Istituto verso il contesto in cui opera rispetto all’efficacia dell’offerta formativa, alla rendicontazione sui risultati e sui processi, al ripensamento continuo del proprio fare scuola. - Funzione di feed back per i docenti, che aiuta a correggere e rimodulare i percorsi didattici in ragione del loro successo o insuccesso. 2. INDIVIDUALIZZAZIONE E PERSONALIZZAZIONE La crescente eterogeneità delle alunne e degli alunni al loro ingresso nella scuola primaria ed in quella secondaria di I grado per quanto riguarda il possesso dei pre-requisiti cognitivi, il livello di socializzazione raggiunto, i loro interessi e le loro attitudini richiedono l’individualizzazione e la personalizzazione degli apprendimenti, nonché di adottare procedure di valutazione che siano ad esse coerenti. Individualizzare i processi di apprendimento e d’insegnamento significa adottare strategie didattiche differenziate, che tengano conto della diversità di partenza degli alunni, allo scopo di permettere loro di raggiungere, nella misura massima individualmente possibile, gli stessi fondamenti obiettivi in termini di conoscenze, abilità, competenze. 185 Personalizzare i processi di apprendimento e di insegnamento significa invece porre attenzione e valorizzare le differenze individuali, al fine di consentire anche il raggiungimento di obiettivi diversificati da parte dei singoli alunni. L’Istituto ritiene di dover optare per una strategia integrata, che coniughi individualizzazione e personalizzazione. 3. VALUTARE IL GRADO DI RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI FORMATIVI L’analisi della situazione iniziale dal punto di vista sociale, cognitivo e delle competenze acquisite da ciascun alunno e alunna, è compito del team dei docenti nelle scuole primarie e dei consigli di classe nella scuola secondaria. Essi analizzano la situazione dei singoli alunni in rapporto alle loro potenzialità e identificano i percorsi didattici che ritengono più rispondenti al loro sviluppo cognitivo e sociale. Nella progettazione delle unità di apprendimento i docenti definiscono le conoscenze e le competenze (generali o specifiche) che intendono raggiungere, considerando: - Le competenze, definite per tutte le discipline a livello provinciale, sono strettamente collegate alle conoscenze che ogni insegnante intende promuovere per il raggiungimento dei traguardi proposti dalle indicazioni nazionali. - L’effettivo grado di maturazione dei singoli allievi e delle loro potenzialità di apprendimento. 4. INFORMAZIONE SULLE PROCEDURE E SUI CRITERI DI VALUTAZIONE L’Istituto Comprensivo definisce proprie procedure e criteri di valutazione e li comunica alle alunne ed agli alunni, in forme compatibili con il loro grado di maturazione, ed alle loro famiglie. In particolare la scuola precisa: - Quali sono i contesti didattici in cui ha luogo la valutazione - Chi effettua la valutazione, cioè quali soggetti la eseguono - Quali sono gli strumenti utilizzati per la rilevazione degli apprendimenti e la loro valutazione - Quali sono gli oggetti della valutazione, cioè che cosa viene valutato - Quali sono i criteri in base ai quali avviene la valutazione - Quali sono le conseguenze della valutazione per gli alunni della scuola. Scopo di questa informazione è: - Garantire la preventiva informazione delle alunne e degli alunni nonché delle loro famiglie, sul modo in cui la scuola intende operare - Dare trasparenza e corretta applicazione alle procedure ed ai criteri adottati 186 - Coinvolgere gli alunni e le alunne nella loro valutazione, così da renderli pienamente consapevoli dell’andamento del processo educativo e di apprendimento 5. I CONTESTI DIDATTICI IN CUI HA LUOGO LA VALUTAZIONE ED I SOGGETTI RESPONSABILI La valutazione tiene conto della partecipazione e dei risultati conseguiti dai singoli alunni in rapporto ai rispettivi obiettivi di apprendimento e formativi, in questi diversi contesti didattici: - I processi di apprendimento ed i loro risultati attinenti alle singole discipline effettuati nella classe di appartenenza vengono valutati dai docenti direttamente responsabili degli insegnamenti o, qualora sia previsto l’apporto i compresenza di più docenti, unitariamente dagli insegnanti coinvolti - I processi ed i risultati degli apprendimenti effettuati nei laboratori opzionali facoltativi vengono valutati dai docenti responsabili degli stessi. La comunicazione sarà effettuata su apposita scheda, fatta pervenire ai coordinatori ed inserita nella scheda quadrimestrale di valutazione - Qualora l’alunno o alunna abbia partecipato, nella scuola secondaria di primo grado, a gruppi di recupero disciplinari, il docente che ha curato questa attività è competente anche a valutarla, con attribuzione del voto su apposita scheda. 6. STRUMENTI DELLA VALUTAZIONE Sono strumenti di valutazione da parte dei docenti responsabili: a) Le prove scritte effettuate in classe. Le prove scritte valutano le conoscenze e le abilità riferite alle tematiche delle unità di apprendimento e programmate nei propri piani di lavoro b) Le verifiche orali verteranno sui contenuti trattati in classe e saranno strettamente commisurate agli obiettivi formativi definiti per i singoli alunni c) Le prestazioni orientate ad un prodotto (esperimenti, modellini, cartelloni, rappresentazioni di vario tipo, attività pratiche,..). Queste, effettuate in classe nell’ambito di attività didattiche che lo richiedano, contribuiranno alla definizione del voto della disciplina di riferimento d) Le performances musicali e teatrali e le attività di espressione e di comunicazione alle famiglie ed al territorio attraverso eventi specifici legati in particolare agli ambiti di identità dell’Istituto Comprensivo. Ciascun docente potrà, all’interno delle attività previste per la propria disciplina, approntare una griglia per la rilevazione dei livelli di apprendimento raggiunto e degli altri apprendimenti considerati I docenti valutano inoltre: a) La partecipazione orale alle attività in classe (frequenza e qualità dei contributi alle discussioni in classe) 187 b) L’esecuzione dei compiti da svolgersi a casa (puntualità esecuzione,completezza, correttezza) c) La tenuta dei materiali didattici (presenza, ordine, completezza). di Gli indicatori di valutazione da applicare saranno articolati in cifre su scala decimale (art. 7 disposizioni generali per la valutazione). La valutazione conseguita viene riportata sul registro del docente unitamente alla data ed all’indicazione dello strumento di valutazione adottato. La valutazione sintetica, alla fine di ciascun quadrimestre, tiene conto, per ciascuna disciplina, di tutti gli strumenti di valutazione effettivamente applicati. Il rilievo da assegnare ai singoli strumenti di valutazione al fine di giungere ad una valutazione complessiva delle prestazioni del quadrimestre in una determinata disciplina viene definito collegialmente. Spetta invece al singolo insegnante, esercitando con autonomia e responsabilità la sua libertà didattica, determinare la frequenza delle prove orali o scritte ed i criteri di valutazione di ciascuna di esse, nonché predisporre, ove prevista, la griglia di valutazione delle prove scritte e definire le modalità di osservazione degli alunni ( per gli indicatori approvati dal collegio docenti si veda Allegato 1). 7. CONSEGUENZE DELLA VALUTAZIONE AL TERMINE DEL I QUADRIMESTRE Prima dello scrutinio del I quadrimestre i docenti responsabili di ogni disciplina determinano la valutazione spettante ad ogni singolo alunno applicando i criteri definiti collegialmente all’inizio dell’anno con gli altri docenti della stessa disciplina. A tal fine tengono conto coerentemente di tutti gli strumenti di valutazione attivati (vedi punto 6), che devono essere riportati sul registro del docente unitamente alle valutazioni espresse. Analogamente i docenti responsabili della conduzione dei laboratori e dei corsi di recupero, valutano gli apprendimenti ed i comportamenti dei rispettivi alunni ed alunne, informano in merito i coordinatori delle singole classi e predispongono una scheda in cui riportare la valutazione su scala decimale. Tale attestato viene allegato alla scheda di valutazione quadrimestrale. Il consiglio di classe, preso atto delle valutazioni conseguite dagli alunni nelle discipline e nei laboratori: a) Approva, su proposta del coordinatore o coordinatrice di classe, il giudizio globale da riportare sulla scheda di valutazione quadrimestrale b) Definisce le iniziative di recupero da attivare in favore degli alunni e delle alunne c) Modifica, se necessario, gli obiettivi di apprendimento dei singoli alunni. 188 Il consiglio di classe, in ottemperanza di quanto proposto dalle indicazioni provinciali per la valutazione, ha ritenuto opportuno, per motivi pedagogici, definire che: - La valutazione per la primaria sarà effettuata con una scala decimale dal 5 al 10 - La valutazione per la secondaria di primo grado sarà effettuata su scala decimale dal 4 al 10 ( art. 7 delle indicazioni provinciali). 8. INFORMAZIONI ALLE FAMIGLIE DEGLI ALUNNI IN DIFFICOLTÀ Per le alunne e gli alunni che hanno conseguito nel primo quadrimestre in più discipline la valutazione al di sotto del 6 il Consiglio di Classe, prevede una comunicazione informativa della situazione esistente in cui sia esplicitamente richiamato il pericolo di una non ammissione alla classe successiva o agli esami di licenza. 9. VALUTAZIONE AL TERMINE DEL II QUADRIMESTRE Prima dello scrutinio di fine anno scolastico i docenti delle singole discipline e dei laboratori procedono alla valutazione di loro competenza e informano il coordinatore di classe, il quale, coerentemente alle valutazioni acquisite, formula una proposta di giudizio globale. Esso tiene conto dei risultati conseguiti da alunni e alunne, della loro partecipazione ai processi di apprendimento ed alla vita scolastica, nonché della maturazione da loro raggiunta. Il giudizio si conclude con l’indicazione dell’ammissione o della non ammissione alla classe successiva o agli esami di stato. Si dà luogo all’ammissione secondo le seguenti disposizioni: “valutazione positiva nelle discipline, negli ambiti disciplinari e nelle attività dell’area di lezione obbligatoria non che valutazione positiva del comportamento. Per l’ammissione alla classe successiva e all’esame conclusivo del primo ciclo d’istruzione non è necessaria la valutazione positiva nelle attività della quota opzionale facoltativa e in religione” (art. 5 comma 2 Indicazioni Provinciali). Nel caso in cui l’ammissione alla classe successiva oppure all’esame di stato conclusivo del primo ciclo d’istruzione avvenga, nonostante siano state rilevate carenze negli apprendimenti, ne verrà data indicazione nelle relative discipline oppure nel livello globale di maturazione. Presupposto per l’ammissione alla classe successiva della secondaria di I grado e per l’ammissione all’esame conclusivo del primo ciclo di istruzione è la validità dell’anno scolastico. Tale validità è raggiunta con la frequenza da parte degli alunni/e di almeno 75% delle attività didattiche ed educative (art. 15 comma 1 delle Indicazioni Provinciali). Non si dà luogo, invece, all’ammissione alla classe successiva o agli esami, qualora le carenze dell’alunna e alunno siano tali da poter essere recuperate solo mediante la ripetizione della stessa classe. 189 I consigli di classe delle terze della scuola secondaria di I grado esprimono un consiglio orientativo per l’indirizzo successivo e si adoperano comunque, per sostenere la scelta di indirizzo operata dalla famiglia. 10. INTERVENTI DIFFERENZIATI DI SCUOLA-LAVORO La scuola secondaria di I grado può progettare e realizzare interventi differenziati di scuola-lavoro rivolti ad alunni con particolari problemi comportamentali e/o cognitivi. I progetti vengono coordinati dal coordinatore di classe cui appartiene l’alunno o alunna interessati. Vengono eventualmente concordate le necessarie variazioni degli obiettivi formativi delle singole discipline in modo da raccordarli con l’attività differenziata prevista. E’ infatti indispensabile che il progetto non costituisca semplicemente un momento aggiuntivo e alternativo alle normali attività didattiche, ma che esso entri in sinergia, nella misura maggiore possibile, con i percorsi di apprendimento nelle singole discipline di studio. I progetti di scuola-lavoro mirano a favorire la socializzazione degli alunni e alunne con coetanei ed adulti, a dare loro fiducia in se stessi e nelle proprie risorse e capacità, a fornire loro metodi di lavoro e di organizzazione personale, ad orientarli verso future scelte di studio e lavorative. L’attività svolta dagli alunni nell’ambito di questi progetti contribuisce alla loro valutazione. 11.VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Dall’anno scolastico 2008/2009 la valutazione del comportamento è parte integrante della valutazione degli/le alunni/e; anche il comportamento sarà valutato su scala decimale ed in forma descrittiva. (cfr. allegato 1). 190 Allegato 1 INDICATORI DI VALUTAZIONE: COMPORTAMENTO - - - - - - - - - - - - - - Criteri per l’attribuzione dei voti in decimi DESCRITTORI L’Alunno contribuisce alla riuscita della lezione con la propria attenzione e partecipazione attiva. Si dimostra rispettoso verso gli adulti, solidale e collaborativo con i compagni ed è capace di gestire i conflitti. Tratta in modo responsabile i beni della scuola a lui affidati; coopera a mantenere ordine e pulizia negli ambienti, anche extrascolastici, in cui si svolge l’attivitá didattica. E’ puntuale all’inizio delle lezioni e presenta regolarmente giustificazioni, firme e quant’altro richiesto dalla scuola. L’alunno è solitamente attento alle lezioni ma non sempre contribuisce alla riuscita della lezione con la propria partecipazione attiva; talvolta tende a distrarsi. Si dimostra rispettoso verso gli adulti, solidale e collaborativo con i compagni. Tratta in modo responsabile i beni della scuola a lui affidati ma non sempre si sforza di mantenere ordine e pulizia negli ambienti, anche extrascolastici, in cui si svolge l’attivitá didattica. E’ generalmente puntuale all’inizio delle lezioni e presenta regolarmente giustificazioni, firme e quant’altro richiesto dalla scuola. L’alunno, pur non disturbando in modo grave le lezioni, tende a distrarsi spesso coinvolgendo anche i compagni. Se richiamato si sforza di migliorare il proprio comportamento. Si dimostra sufficientemente rispettoso verso gli adulti, ma non sempre solidale e collaborativo con i compagni. Tratta in modo poco responsabile i beni della scuola a lui affidati e non si sforza di mantenere ordine e pulizia negli ambienti, anche extrascolastici, in cui si svolge l’attivitá didattica. Talvolta arriva in ritardo all’inizio delle lezioni e non presenta regolarmente giustificazioni, firme e quant’altro richiesto dalla scuola. L’alunno disturba spesso le lezioni ed è oggetto di ripetuti richiami da parte degli insegnanti. Ciononostante non si sforza di migliorare il proprio comportamento. Si dimostra poco rispettoso verso gli adulti, e/o generalmente poco solidale e collaborativo con i compagni. VOTO 10 9 8 7 191 - - - - - - - - - - Ha danneggiato o usato in modo gravemente improprio i beni della scuola a lui affidati o beni di proprietá altrui. Spesso arriva in ritardo all’inizio delle lezioni e non presenta regolarmente giustificazioni, firme e quant’altro richiesto dalla scuola. L’alunno, disturba frequentemente le lezioni compromettendone il normale svolgimento. Non si sforza in alcun modo di migliorare il proprio comportamento. Si dimostra irrispettoso verso adulti e/o compagni e si è reso responsabile di comportamenti socialmente inaccettabili (minacce, furti, percosse e atti di bullismo in genere anche compiuti per via 6 telematica). Ha danneggiato in modo grave i beni della scuola a lui affidati o beni di proprietá altrui. Ha fatto registrare assenze e ritardi non regolarmente giustificati; non porta firme e quant’altro richiesto dalla scuola. L’alunno dimostra in modo grave le lezioni impedendone il normale svolgimento. Non si sforza in alcun modo di migliorare il proprio comportamento. Si dimostra abitualmente irrispettoso verso gli adulti e/o i compagni. Manifesta un comportamento pericoloso per sé e/o per la comunitá scolastica e si è reso piú volte responsabile di condotte 5 socialmente inaccettabili (minacce, furti, percosse e atti di bullismo in genere anche compiuti per via telematica). Ha danneggiato in modo grave i beni della scuola a lui affidati o beni di proprietá altrui. Ha fatto registrare numerose assenze e ritardi non regolarmente giustificati; non porta firme e quant’altro richiesto dalla scuola. 192 INDICATORI DI VALUTAZIONE: INSEGNAMENTI OPZIONALI 1. 2. 3. 4. (solo scuola Archimede) Partecipazione Recupero, consolidamento e potenziamento delle conoscenze e abilità disciplinari Metodo di studio acquisito Costruzione delle competenze. Criteri per l’attribuzione dei voti in decimi L’alunno/a partecipa con motivazione, interesse e responsabilità alle attività opzionali e manifesta un efficace metodo di studio e di lavoro. È creativi/a. autonomamente potenzia, ordina e organizza conoscenze, abilità e competenze disciplinari e trasversali. L’alunno/a partecipa con motivazione, interesse e responsabilità alle attività opzionali e manifesta un efficiente metodo di studio e di lavoro. È abbastanza creativo/a. Potenzia, ordina e organizza conoscenze, abilità e competenze disciplinari e trasversali. L’alunno/a partecipa con motivazione alle attività opzionali e dimostra un funzionale metodo di studio e di lavoro; realizza prodotti ordinati e precisi. Potenzia le conoscenze, abilità e competenze disciplinari e trasversali. L’alunno/a partecipa alle attività opzionali; dimostra un adeguato metodo di studio e di lavoro. Consolida le conoscenze, le abilità e le competenze disciplinari e trasversali. L’alunno/a non sempre partecipa con interesse alle attività opzionali; a volte necessita di guida nello studio e nel lavoro; ha ancora difficoltà nel raggiungimento delle competenze disciplinari e trasversali stabilite. L’alunno/a non sempre partecipa; necessita di guida costante nello studio e nel lavoro sia a scuola che a casa; non ha ancora raggiunto le competenze disciplinari e trasversali stabilite. 10/10 9/10 8/10 7/10 6/10 5/10 193 SCHEDA DI PARTECIPAZIONE AI CORSI EXTRASCOLASTICI Corrispondenza voti per schede di valutazione (solo scuola Longon) Nome e cognome dell’alunno/a _____________________________________ della classe _____________ sezione _____________ ha partecipato al corso extrascolastico di ____________________________ frequenza al corso n. ore di presenza _____ su ____________________ Impegno significativo, partecipazione e risultati eccellenti Partecipazione regolare, ottime prestazioni Buon impegno, partecipazione regolare, buoni risultati Discreto impegno, risultati accettabili Scarso impegno, partecipazione irregolare 10 eccellente 9 ottimo 8 buono 7 abbastanza bene 6 sufficiente Bolzano, ________________ Firma dell’istruttore/ice _________________________________ 194 SCHEDA DI PARTECIPAZIONE AI CORSI EXTRASCOLASTICI (Solo scuola Longon) Nome e cognome dell’alunno/a __________________________________________ della classe _________ sezione __________ ha partecipato al corso extrascolastico di ____________________________ frequenza al corso n. ore di presenza _____ su ____________________ Impegno significativo, partecipazione e risultati eccellenti Partecipazione regolare, ottime prestazioni Buon impegno, partecipazione regolare, buoni risultati Discreto impegno, risultati accettabili Scarso impegno, partecipazione irregolare Bolzano, ________________ Firma dell’istruttore/ice 195 INDICATORI DI VALUTAZIONE: APPRENDIMENTI DISCIPLINARI 1. Conoscenze e abilità disciplinari 2. Comprensione e uso dei linguaggi specifici, degli strumenti e delle procedure risolutive 3. Metodo di studio Criteri per l’attribuzione dei voti in decimi Completo e approfondito raggiungimento di conoscenze e abilità Capacità di rielaborazione personale e creativa e di operare collegamenti Uso corretto, logico e razionale dei linguaggi specifici, degli strumenti e delle procedure risolutive. Completo raggiungimento di conoscenze e abilità; capacità di rielaborazione personale e di operare collegamenti Uso corretto, logico e razionale dei linguaggi specifici, degli strumenti e delle procedure risolutive. Complessivo raggiungimento di conoscenze e abilità Uso corretto dei linguaggi specifici, degli strumenti e delle procedure risolutive. Sostanziale raggiungimento di conoscenze e abilità Uso adeguato dei linguaggi specifici, degli strumenti e delle procedure risolutive. Essenziale raggiungimento di conoscenze e abilità Sufficiente uso dei linguaggi specifici di base e degli strumenti. Limitato e parziale raggiungimento di conoscenze e abilità anche in situazioni semplici Uso non sufficiente dei linguaggi specifici e degli strumenti. (solo scuola Secondaria di I grado) Mancato raggiungimento di conoscenze e abilità in situazioni semplici Gravemente insufficiente l’uso dei linguaggi specifici e degli strumenti. 10/10 9/10 8/10 7/10 6/10 5/10 4/10 196 Criteri per l´ attribuzione dei voti in decimi DELLE COMPETENZE DI “CITTADINANZA E COSTITUZIONE” GIUDIZIO DI PROFITTO Sono state verificate competenze complete in merito a: Progettazione (studio, burocrazia, tempo libero, micro economia) Collaborazione e partecipazione (responsabilità sociali, cultura) Prevenzione (salute); Costituzione. Sono state verificate competenze molto buone in merito a: Progettazione (studio, burocrazia, tempo libero, micro economia) Collaborazione e partecipazione (responsabilità sociali, cultura) Prevenzione (salute); Costituzione. Sono state verificate competenze buone in merito a: Progettazione (studio, burocrazia, tempo libero, micro economia) Collaborazione e partecipazione (responsabilità sociali, cultura) Prevenzione (salute); Costituzione. Sono state verificate competenze adeguate in merito a: Progettazione (studio, burocrazia, tempo libero, micro economia) Collaborazione e partecipazione (responsabilità sociali, cultura) Prevenzione (salute); Costituzione. Sono state verificate competenze semplici e sostanziali in merito a: Progettazione (studio, burocrazia, tempo libero, micro economia) Collaborazione e partecipazione (responsabilità sociali, cultura) Prevenzione (salute); Costituzione. Sono state verificate competenze parziali e limitate in merito a: Progettazione (studio, burocrazia, tempo libero, micro economia) Collaborazione e partecipazione (responsabilità sociali, cultura) Prevenzione (salute); Costituzione. VOTO 10/10 9/10 8/10 7/10 6/10 4-5/10 197 Criteri per l´ attribuzione dei voti in decimi delle TECNOLOGIE PER L’INFORMAZIONE e LA COMUNICAZIONE (TIC) GIUDIZIO DI PROFITTO VOTO L`alunno possiede conoscenze complete e approfondite, capacità di 10/10 rielaborazione, di operare collegamenti, di organizzare autonomamente il lavoro in situazioni nuove utilizzando le principali funzioni degli applicativi. L´alunno possiede conoscenze complete, capacità di rielaborazione, di 9/10 operare collegamenti, di organizzare autonomamente il lavoro utilizzando le principali funzioni degli applicativi. L'alunno conosce, comprende ed applica i contenuti e le procedure 8/10 proposte. La preparazione è completa ma non approfondita. Usa correttamente i linguaggi specifici, gli strumenti e le procedure riguardanti gli applicativi. L´alunno possiede conoscenze che gli consentono di evidenziare adeguate 7/10 abilità disciplinari, uso adeguato dei linguaggi specifici, degli strumenti e delle procedure riguardanti gli applicativi. L´alunno possiede conoscenze semplici dei contenuti disciplinari più 6/10 significativi, elementare ma pertinente capacità di comprensione e di analisi. Accettabile e generalmente corretta risulta l´applicazione di regole e procedure riguardanti gli applicativi. L´alunno possiede limitate e parziali conoscenze e abilità anche in 5/10 situazioni semplici. Difficoltà nell'uso dei linguaggi specifici, degli strumenti e degli applicativi. L´alunno possiede conoscenze frammentarie e incomplete, stentata 4/10 capacità di comprensione. Gravemente insufficiente l'uso dei linguaggi specifici, difficoltosa risulta l´applicazione delle procedure degli applicativi. 198 CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE ACQUISITE Scuola primaria (art. 9 comma 3 Indicazioni provinciali) Dall’anno scolastico 2009/2010 al termine della scuola primaria gli/le alunni/e ottengono una certificazione delle competenze acquisite. Tale certificazione fa riferimento alle competenze previste dalle Indicazioni provinciali vigenti, ha carattere descrittivo e viene consegnata agli/alle alunni/e assieme all’attestato di valutazione della quinta classe. Per la certificazione delle competenze acquisite si utilizzano modelli unici per tutte le scuole, predisposti dalle intendenze scolastiche. La certificazione delle competenze acquisite sostituisce la valutazione del livello globale di maturazione”. Scuola secondaria di I grado (art. 16 comma 5 Indicazioni provinciali) Al termine della scuola secondaria di primo grado gli/le alunni/e attengono una certificazione delle competenze acquisite. Essa si basa sulle competenze alla fine della terza classe della scuola secondaria di primo grado previste nelle vigenti Indicazioni provinciali. Ha carattere descrittivo e viene inoltrata alla Commissione per l’esame conclusivo del primo ciclo di istruzione. La stessa Commissione può completare la certificazione delle competenze acquisite in base ai risultati degli esami. Per la certificazione delle competenze acquisite si utilizzano modelli unici per tutte le scuole, predisposti dalle intendenze scolastiche. La certificazione delle competenze acquisite sostituisce la valutazione del livello globale di maturazione” ( cfr. allegato 2). 199 Allegato 2 REPUBBLICA ITALIANA REPUBLIK ITALIEN PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE ACQUISITE AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA ANNO SCOLASTICO In base al percorso scolastico il/la Dirigente scolastico/a certifica che l’alunno/a nato/a il A A1 a ha raggiunto i seguenti livelli di competenza: Competenze personali e sociali L’alunno/a riconosce le proprie capacità, dimostra autostima, accetta il confronto ed è consapevole delle proprie responsabilità. Mostra iniziativa, è motivato/a e gestisce situazioni e processi. Livello base 1 Livello medio 2 Livello avanza to 3 A2 Sa lavorare in team. Nel gruppo rispetta le opinioni degli altri, sa formulare la propria opinione e motivarla. Sa affrontare i conflitti in modo costruttivo. A3 Rispetta le regole della convivenza democratica, contribuisce al benessere comune e dimostra impegno e solidarietà. A4 E’ consapevole della propria identità, considera la diversità un valore e si rapporta con compagni/e di culture e religioni diverse in modo aperto e rispettoso. A5 E’ consapevole dell’importanza del movimento e di un’alimentazione sana e sa mettere in pratica comportamenti sostenibili. A6 B B1 Utilizza le tecnologie dell’informazione e della comunicazione in diverse situazioni in modo autonomo, critico e responsabile. Competenze procedurali Riconosce situazioni problematiche, individua, ricerca e propone soluzioni. 200 B2 Utilizza procedure, strategie e strumenti che rendono efficace il lavoro personale. B3 Ha il gusto dell’esplorazione, sa ricercare informazioni, analizzarle, strutturarle e creare connessioni. Sa trarre conclusioni e utilizzarle nel vissuto quotidiano. B4 Sa scambiare informazioni utili all’apprendimento, accetta stimoli dagli altri e offre loro ipotesi di soluzione. Utilizza i diversi linguaggi disciplinari per condividere con altri procedure di lavoro e illustrare risultati. Competenze disciplinari In italiano comprende testi di vario tipo, sa trarne informazioni e interpretarli. Utilizza un linguaggio adeguato in diverse situazioni e produce testi strutturati. B5 C C1 C2 In tedesco comprende gli elementi essenziali dei testi e riesce ad esprimersi nelle situazioni quotidiane. Produce testi scritti brevi e strutturati. C3 In inglese comprende frasi ed espressioni di uso comune che si riferiscono al suo ambito di esperienza. E’ in grado di esprimersi nelle situazioni quotidiane e di produrre brevi testi scritti. C4 E’ consapevole che, in ogni cultura, l’essere umano esprime i propri pensieri e le proprie emozioni attraverso l’arte, la musica e la letteratura. Sa esprimere le proprie idee e i propri sentimenti utilizzando diverse tecniche, materiali e strumenti. C5 Sa orientarsi nello spazio e nel tempo e collocare fenomeni e avvenimenti. Percepisce le interazioni tra uomo e ambiente, i cambiamenti, le dipendenze e le connessioni. C6 Sa operare con i numeri, i simboli e gli strumenti della matematica; sa riconoscere e applicare la matematica in contesti diversificati e sa utilizzare rappresentazioni matematiche. Sa risolvere matematicamente situazioni problematiche e sa motivare risultati e percorsi risolutivi. C7 E’ in grado di utilizzare tecniche di lavoro sperimentale e strumenti di misura. Sa riconoscere, descrivere e spiegare fenomeni, relazioni e leggi che si trovano in natura. Sa progettare e realizzare alcuni artefatti utilizzando in modo appropriato utensili e materiali. D1 D2 … Ulteriori competenze D Annotazioni … … 1 2 3 Il “livello base“ di competenza corrisponde al voto »sei« Il “livello medio” di competenza corrisponde ai voti »sette« e »otto« Il “livello avanzato” di competenza corrisponde ai voti »nove« e »dieci« 201 , il Il/la Dirigente scolastico/a 202 AUTOANALISI, AUTO/ETEROVALUTAZIONE DEI PROGETTI AREE DI IDENTITÀ - PROGETTI Nel corso degli anni nell’Istituto si sono attivate misure di autovalutazione e di etero valutazione di sistema. Per entrambi i casi gli indicatori sono stati i seguenti: - Congruenza tra obiettivi proposti ed esiti conseguiti - Capacità di operare scelte consapevoli finalizzate concretamente alla crescita formativa - Analisi del fabbisogno educativo degli utenti - Ricognizione sull’utilizzo razionale delle risorse - Innalzamento del livello d’istruzione, nonché arricchimento culturale - Ricaduta delle attività di innovazione a livello motivazionale e cognitivo - Disponibilità alla tolleranza verso la diversità e apertura alla dimensione interculturale. ATTORI DELLA VALUTAZIONE Interna: - Docenti Referenti dei progetti - Docenti tutor - Genitori aderenti alle iniziative - Alunni Esterna: - Tutor della innovazione pedagogico-didattica - Ispettori degli ambiti disciplinari - Istituto Pedagogico in lingua italiana - Nuclei di controllo OGGETTO DELLA VALUTAZIONE Programmazione curricolare: aree di identità, aree di progetto, aree opzionali, successo scolastico. STRUMENTI DELLA VALUTAZIONE Incontri Gli incontri tra gli attori delle iniziative permettono una valutazione puntuale e tempestiva. Per i progetti ci sono riunioni collegiali estese ai docenti delle classi in cui i referenti concordano azioni di miglioramento, anche attraverso relazioni scritte. 203 Relazioni Le relazioni ufficializzano la valutazione. Questionari e Verifiche Costituiscono uno strumento agile ed importante. I risultati dei questionari relativi ai più significativi fanno parte integrante della relazione e delle iniziative. Monitoraggio Il monitoraggio ha previsto la seguente scansione: - Elaborazione da parte dello staff preposto di questionari da somministrare a tutti i soggetti coinvolti nel progetto volti alla valutazione degli aspetti formativi e organizzativi del progetto stesso (vedi modelli standard allegati) - Prima elaborazione dei dati raccolti da parte dal referente di progetto - Lettura critica dei dati raccolti da parte dello staff di valutazione. Ai fini di migliorare globalmente l’efficacia dell’offerta formativa, si è esteso il sistema di monitoraggio ai progetti inseriti nell’area di potenziamento . Tale metodologia è stata applicata nell’ottica di motivare e di sensibilizzare il corpo docente alle innovazioni della scuola dell’autonomia, nonché di ottimizzare la qualità progettuale della scuola. Le tabelle riassuntive dei dati relativi ai progetti sono agli atti della scuola. 204 Allegato 3 QUESTIONARI DI VALUTAZIONE DELLE ATTIVITÀ QUESTIONARIO VALUTAZIONE SOGGIORNO STUDIO AMBIENTALE / LINGUISTICO Soggetti della valutazione: Genitori Ritiene che l’informazione sull’iniziativa sia stata: adeguata non adeguata se no, perché…………………………………………………………………………………… Ritiene la durata e il periodo di attuazione del progetto/soggiorno/attività: adeguati non adeguati se no, perché………………………………………………………………………………… Ritiene che il livello di età a cui l’iniziativa è stata rivolta sia adeguata non adeguata perché………………………………………………………………………………………….. Ritiene che l’organizzazione complessiva dell’iniziativa sia stata: adeguata non adeguata se no, perché……………………………………………………………………………………………………… Ritiene che l’esperienza del progetto/soggiorno/ sia utile sul piano formativo/ educativo per: - Acquisizione di autonomia Capacità di organizzarsi Capacità di adattarsi a situazioni diverse La socializzazione 205 - Conoscere meglio il gruppo dei compagni Conoscere gli insegnanti in situazioni diverse L’attività è stata occasione di scambi di informazioni, discussioni in famiglia sui contenuti appresi, su fatti successi o sull’attività svolta? si no Ha potuto constatare dopo l’iniziativa svolta l’acquisizione di nuove conoscenze e di capacità in campo cognitivo come: - Osservazione - Memorizzazione - Abilità linguistiche - Curiosità culturale (desiderio di approfondimento) - Altro Eventuali suggerimenti e proposte …………………………………………………………………………….. 206 QUESTIONARIO VALUTAZIONE SOGGIORNO STUDIO AMBIENTALE Soggetti della valutazione: Alunni L’iniziativa ti ha permesso di acquisire: - Rispetto delle regole Rispetto dell’ambiente Capacità di adattarti a situazioni diverse Aumento delle tue conoscenze ❒ SI’ ❒ SI’ ❒ SI’ ❒ SI’ ❒ NO ❒ NO ❒ NO ❒ NO ❒ POCO ❒ POCO ❒ POCO ❒ POCO L’esperienza pensi sia servita a: - Essere più autonomo Conoscere meglio i tuoi compagni Migliorare i tuoi rapporti con tutti loro Integrare le conoscenze apprese durante le lezioni ❒ SI’ ❒ SI’ ❒ SI’ ❒ NO ❒ NO ❒ NO ❒ POCO ❒ POCO ❒ POCO ❒ SI’ ❒ NO ❒ POCO L’impostazione delle attività ti è sembrata : - Interessante POCO - Piacevole POCO - Faticosa POCO - Noiosa POCO - Altro POCO ❒ SI’ ❒ NO ❒ ❒ SI’ ❒ NO ❒ ❒ SI’ ❒ NO ❒ ❒ SI’ ❒ NO ❒ ❒ SI’ ❒ NO ❒ L’attività svolta durante il progetto ti è sembrata collegata con le discipline? ❒ SI’ ❒ NO ❒ NO ❒ POCO 207 Se sì quali? Ritieni adeguata la durata dell’iniziativa? ❒ SI’ ❒ NO QUESTIONARIO VALUTAZIONE SOGGIORNO STUDIO LINGUISTICO Soggetti della valutazione: Alunni L’iniziativa ti ha permesso di acquisire: - Rispetto delle regole POCO - Capacità di adattarti a situazioni diverse POCO - Aumento delle tue conoscenze linguistiche POCO - Conoscenze di usi, costumi e tradizioni diverse - Conoscenze geografiche più dettagliate POCO ❒ SI’ ❒ NO ❒ ❒ SI’ ❒ NO ❒ ❒ SI’ ❒ NO ❒ ❒ SI’ ❒ SI’ ❒ NO ❒ POCO ❒ NO ❒ L’esperienza pensi sia servita a: - Essere più autonomo ❒ SI’ Conoscere meglio i tuoi compagni di viaggio ❒ SI’ Migliorare i tuoi rapporti con loro ❒ SI’ Ampliare le conoscenze scolastiche ❒ SI’ Motivarti maggiormente all’apprendimento della lingua ❒ SI’ POCO - Sentirti cittadino europeo ❒ SI’ ❒ ❒ ❒ ❒ NO NO NO NO ❒ NO ❒ NO ❒ ❒ ❒ ❒ POCO POCO POCO POCO ❒ ❒ POCO Le attività pomeridiane ti sono sembrate: 208 - interessanti ❒ - altro ❒ - piacevoli ❒ - faticose ❒ - noiose ❒ ______________________________________________ Le lezioni di lingue sono risultate: - Adeguate alle tue abilità ❒ - Superiori alle tue abilità ❒ - Inferiori alle tue abilità ❒ Sei riuscito a comprendere i messaggi quotidiani: - sempre ❒ - spesso ❒ - con difficoltà ❒ - raramente ❒ Sei riuscito ad esprimerti nelle varie situazioni: - sempre ❒ - spesso ❒ - con difficoltà ❒ - raramente ❒ La sistemazione era: - buona ❒ - sufficiente ❒ - scarsa ❒ 209 QUESTIONARIO VALUTAZIONE PROGETTO “EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITA’ ED ALLA SESSUALITA’ L’iniziativa ti ha permesso di: - Esprimere senza vergogna dubbi e paure legate alla sessualità si no poco - Chiedere informazioni senza paura di essere giudicato si no poco - Far chiarezza sui tuoi cambiamenti psico-fisici si no poco L’esperienza pensi ti sia servita a: - Conoscere cose nuove ed interessanti - Riflettere su affettività e sessualità - Conoscere pericoli legati ai rapporti sessuali - Integrare le conoscenze apprese durante le lezioni si si si si no no no no poco poco poco poco Il linguaggio e gli argomenti affrontati dai vari esperti ti sono sembrati: SI LEGALE PSICOLOGO GINECOLOGA NO POCO SI NO POCO SI NO POCO adeguati comprensibili adatti istruttivi inutili Ritieni l’iniziativa utile ed adeguata ai ragazzi della tua età? si no poco Quali suggerimenti daresti per migliorare l’attività? ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………… 210 QUESTIONARIO VALUTAZIONE LABORATORI FACOLTATIVI LABORATORIO: ……………………………………………………………………………… Come ti sei trovato con i compagni nel laboratorio che hai frequentato? molto bene bene abbastanza bene male L’insegnante ti ha aiutato a superare le eventuali difficoltà incontrate? molto abbastanza poco per niente Il laboratorio ha soddisfatto le tue aspettative? si, perché ……………………………………………………………………………… solo in parte, perché ………………………………………………………………….. poco, perché ………………………………………………………………….. solo in parte, perché ………………………………………………………………….. Hai trovato le attività svolte semplici abbastanza impegnative complesse Cambieresti qualcosa nell’attività ? Hai suggerimenti da dare? si no …………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………………………… 211 QUESTIONARIO PER STUDENTI E STUDENTESSE DELLA III SECONDARIA DI I GRADO Caro studente e cara studentessa, la risposta da parte tua a queste domande ci sarà utile per migliorare la qualità del nostro percorso scolastico. Ti ringraziamo perciò anticipatamente. Come ti sei trovato a scuola in questo triennio? bene male complessivamente bene abbastanza bene abbastanza male In particolare con i compagni ti sei sentito: bene abbastanza bene abbastanza male male abbastanza male male E con gli insegnanti ti sei sentito? bene abbastanza bene Ci sono stati percorsi di studio (esperienze, discipline, progetti) che ti sono piaciute in particolare? Indicane fino a tre. …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… Quali percorsi di studio non ti hanno invece interessato particolarmente? …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… Quali laboratori facoltativi ti hanno maggiormente interessato? …………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………… 212 AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE 213 AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE La scuola ha un fondamentale primato come fattore di crescita e di coesione civile e morale della collettività nazionale e delle singole comunità. Il docente ha il diritto-dovere all’aggiornamento come valore primario irrinunciabile ed elemento strutturale della professionalità. L’aggiornamento ha la funzione di promuovere la crescita qualitativa globale del servizio scolastico col favorire di processi di innovazione e intessere rapporti con realtà scolastiche della comunità europea. L’aggiornamento privilegia almeno quattro aree: 1. Disciplinare e interdisciplinare 2. Didattico 3. Relazionale 4. Organizzativo La scuola ha sempre curato in modo particolare la formazione e l’aggiornamento attribuendo rilievo a quello comune tra scuola primaria e scuola Secondaria di primo grado nonché all’ autoaggiornamento e in particolare alle aree di identità e prospettiva interculturale dell’impianto formativo dell’Istituto Comprensivo. - Educazione alla salute e prevenzione del disagio - Educazione plurilingue - Educazione ambientale - Educazione musicale - Educazione interculturale CORSI D’AGGIORNAMENTO: Le tematiche da approfondire vengono scelte e analizzate a seconda delle esigenze formative individuate dal Collegio Docenti. Particolare rilievo viene data all’adesione ai corsi organizzati dalla Sovrintendenza, soprattutto ai laboratori disciplinari, sulle aree di progetto e sull’innovazione tecnologica. Per l’area linguistica in particolare vengono seguiti i Convegni internazionali e le visite ad Istituti che conducono esperienze similari in Germania ed in Austria e progetti europei; i corsi organizzati dalla sovrintendenza e dall’ufficio bilinguismo. L’aggiornamento permette un vero e proprio salto di qualità dell’iniziativa docente, rappresentando occasione di confronto, di acquisizione di informazione, di attivazione di reti. La scuola accetta, se richiesto, di dare il proprio contributo per l’aggiornamento ad altri docenti. 214 FORMAZIONE Il Collegio Docenti cura anche la formazione interna per le aree d’identità. Essa avviene attraverso : - Incontri periodici tra il docente tutor esterni in ricerca-azione con le classi - Incontri periodici tra il tutor e i docenti nominati a tempo indeterminato - Incontri periodici tra i colleghi delle classi per il confronto su iniziative e attività, reperimento e scambio delle esperienze e dei materiali didattici - Esercitazioni sul campo per l'innovazione tecnologica. 215 REGOLAMENTI REGOLAMENTI SCOLASTICI 216 PATTO EDUCATIVO CON LE FAMIGLIE PREMESSA La Scuola si caratterizza come scuola-servizio che risponde ai bisogni sempre più mutevoli e complessi della propria utenza, attuando il diritto dello studente all’istruzione, formazione ed educazione. Per una piena valorizzazione dell’individuo, è necessario un patto educativo tra alunni, docenti e genitori, al fine di acquisire non solo contenuti e competenze, ma anche valori volti a sviluppare la responsabilità di ciascun alunno, la collaborazione e la gestione di possibili conflitti personali. Tutte le componenti (insegnanti, genitori, studenti) devono impegnarsi a sviluppare un atteggiamento sereno, positivo e propositivo nei confronti della scuola per evitare di creare conflitti, pregiudizi e disinteresse nei confronti di questa istituzione. Il “Patto Educativo di corresponsabilità” è l’espressione di questo progetto condiviso da famiglia e scuola, di un impegno univoco per il bene dei ragazzi. A tal fine questo istituto definisce in maniera puntuale diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica, famiglie e studenti. LA SCUOLA SI IMPEGNA A • Garantire una proposta educativa salda, coerente e fondata su valori condivisi. • Proporre un’offerta formativa che valorizzi le potenzialità di ciascuno e sia rispondente alle attese e ai bisogni del contesto educativo in cui ci si trova ad operare. • Riconoscere il valore dell’inclusione l’integrazione di ogni alunno. per favorire l’accoglienza e • Promuovere attività volte alla prevenzione del disagio • Garantire un ambiente sereno che favorisca lo sviluppo socio-affettivo e cognitivo della “persona”. • Coltivare la comunicazione per mantenere uno stretto e costruttivo contatto con le famiglie. • Operare sinergicamente con le famiglie per rimuovere, negli alunni, eventuali ostacoli allo sviluppo di un’adeguata autostima. • Aprire spazi di discussione per favorire eventuali proposte dei genitori. • Promuovere attività di aggiornamento dei docenti e percorsi rivolti alle famiglie. LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A • Adottare atteggiamenti di apertura che alimentino fiducia, reciproca stima, scambi e comunicazioni costruttive. 217 • Far frequentare regolarmente e puntualmente la scuola. • Giustificare sempre le assenze e/o i ritardi. • Visionare quotidianamente il diario e/o il libretto delle comunicazioni. • Firmare regolarmente per presa visione le comunicazioni consegnate agli alunni. • Curare i rapporti con la partecipando alle riunioni, alle assemblee di classe, ai colloqui e agli incontri di formazione culturale. • Informare gli insegnanti di eventuali problematiche che possano incidere sulla situazione scolastica dei propri figli. • Concordare con gli insegnanti, in caso di asenza per motivi di salute o famigliari, il lavoro da recuperare. • Assumere atteggiamenti che favoriscano la graduale crescita della responsabilità individuale dei propri figli. LO STUDENTE SI IMPEGNA A • Condividere con gli insegnanti e la famiglia le scelte della scuola e del Piano dell'Offerta Formativa, discutendo con loro ogni singolo aspetto di responsabilità. • Mantenere costantemente un comportamento positivo e corretto, rispettando l'ambiente scolastico inteso come insieme di persone, oggetti e situazioni. • Osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza predisposte dalla scuola anche nel caso di visite guidate, viaggi d'istruzione, attività svolte all’esterno. • Frequentare regolarmente le lezioni. • Assolvere assiduamente agli impegni di studio e favorire in modo positivo lo svolgimento dell'attività didattica e formativa garantendo costantemente la propria attenzione e partecipazione alla vita della classe. • Riportare in famiglia e far firmare le comunicazioni provenienti dalla scuola e dagli insegnanti. • Favorire il rapporto e il rispetto tra i compagni sviluppando situazioni di inclusione e solidarietà. IL PRESENTE PATTO EDUCATIVO CON LE FAMIGLIE DOVRA’ ESSERE OSSERVATO E RISPETTATO DA TUTTI SENZA ECCEZIONE. LA MANCATA OSSERVANZA DELLE NORME SARÀ SEGNALATA ALLA DIRIGENTE CHE INFORMERÀ GLI ORGANI COMPETENTI PER I DOVUTI PROVVEDIMENTI. 218 1) REGOLAMENTO SCOLASTICO (A) E DISCIPLINARE (B) Il Patto Educativo con le famiglie è composto da 4 parti: • La prima parte si riferisce ai componenti la comunità scolastica (alunni, docenti, personale non docente, famiglie) ed è suddiviso in: (A) regolamento scolastico; B) regolamento disciplinare; • La seconda parte indica il funzionamento delle iniziative parascolastiche: visite guidate, uscite didattiche, scambi, soggiorni-studio e le attività integrative; • La terza parte le norme di comportamento in caso di emergenza e piano di evacuazione ai sensi del D.Lgs nr. 81 del 09 aprile 2008; • La quarta parte l’utilizzo di internet a scuola; A. REGOLAMENTO SCOLASTICO Motivi di carattere educativo e funzionale impongono l’assunzione ed il rispetto rigoroso delle seguenti norme di comportamento. Il presente regolamento è integrato dalle norme sulla sicurezza e la politica d’uso sicuro della rete nella scuola, inseriti nel POF e dalla circolare della Dirigente sulla sorveglianza. AMBIENTE SCOLASTICO I locali della scuola costituiscono il nostro ambiente di studio e di lavoro. Tutti siamo responsabili dell’ordine, della pulizia dei locali e della conservazione dei beni. Se qualche alunno provoca un danno alle strutture o agli arredi, la famiglia potrà essere chiamata a risarcire la spesa sostenuta dal Comune o dalla scuola. Gli alunni sono altresì responsabili dei libri e degli strumenti musicali ricevuti in comodato dalla scuola; perdita o danneggiamento saranno risarcite dalle famiglie. INGRESSO ED USCITA DALLA SCUOLA L’ingresso degli alunni avviene dal cortile sulla via Roen. Gli alunni si radunano per classe negli spazi appositi cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni ed attendono l’insegnante della prima ora che, al suono della campanella, li accompagnerà in fila ordinata in classe. Al termine delle lezioni gli alunni lasceranno la scuola accompagnati dagli insegnanti dell’ultima ora. Si raccomanda la puntualità. Ogni ingresso o uscita deve avvenire con un docente presente, con ordine e disciplina senza spingersi e/o correre. Ogni docente dovrá avere cura che gli alunni abbiano lasciato le pertinenze scolastiche accompagnati da un adulto autorizzato e munito di permesso dei genitori. Eventuali ritardi nell’ingresso a scuola dovranno essere giustificati sul libretto dal genitore e non saranno tollerati ritardi abituali. 219 I ritardi per cause impreviste saranno annotati sul registro e giustificati il giorno successivo. Gli alunni che, per validi motivi, intendono usufruire di permessi permanenti d’uscita anticipata dalle lezioni (compresa l’intermensa), debbono presentare la richiesta motivata firmata dal genitore alla Dirigente. In caso di uscita anticipata per visite mediche o per seri motivi famigliari, il minore deve uscire accompagnato da un familiare maggiorenne. Ogni variazione di orario da parte della scuola sarà comunicata alla famiglia per iscritto. I genitori dovranno firmare l’avviso e la firma sarà controllata dall’insegnante della I ora. PAUSA La pausa avverrà in cortile e, in caso di maltempo, nei corridoi dei piani. Ciascuna classe resterà nel suo corridoio sorvegliata dai docenti. Le porte delle aule saranno chiuse. Non sono autorizzati giochi con la palla e giochi pericolosi. SPOSTAMENTI DURANTE LE ORE DI LEZIONE Gli spostamenti durante le lezioni devono avvenire in silenzio, nel rispetto del lavoro delle altre classi. Nelle aule speciali, nella palestra e nella biblioteca devono essere rispettati i regolamenti specifici, affissi in aula. Per accedere ai piani gli alunni utilizzeranno soltanto le scale, essendo l’ascensore riservato al personale o agli alunni con qualche impedimento, accompagnati da un adulto. Nessun alunno può sostare fuori dalla classe durante le lezioni. Per il disbrigo di pratiche, gli alunni della secondaria, si recheranno in segreteria alla pausa o al pomeriggio del giovedí in orario di pubblico. ASSENZE Le assenze saranno giustificate sull’apposito libretto e sul diario (solo Longon). Si ricorda la normativa per quanto riguarda l’assolvimento dell’obbligo scolastico. UDIENZE I genitori saranno ricevuti dai docenti nelle ore di udienza o in situazioni particolari, su appuntamento. Non è permesso inoltre ai genitori salire autonomamente ai piani superiori e recarsi nelle classi e dagli insegnanti. 220 INFORTUNI Gli alunni sono coperti da un contratto di assicurazione sugli infortuni stipulato dalla Provincia Autonoma di Bolzano presso la compagnia assicuratrice CHARTIS EUROPE S.A./AIG EUROPE. In caso di infortunio è necessario avvertire immediatamente la segreteria e far pervenire alla stessa il modulo, debitamente compilato, della dichiarazione di infortunio per poterla inoltrare, in tempo utile, all´assicurazione. In caso di infortuni in palestra deve essere compilato anche il modello per la richiesta di visita medica all`INAIL. MENSA La mensa, facendo parte del tempo scuola, è soggetta al presente regolamento, come tutte le altre attivitá svolte nell´Istituto. Pertanto, le mancanze che prevedono la sospensione dalle lezioni, se si verificheranno durante il tempo mensa, comporteranno l´esclusione temporanea dal servizio. Queste disposizioni sono valide anche per gli alunni che usufruiscono del servizio nelle giornate in cui non hanno rientro. Si ricorda agli utenti di prenotare la mensa al mattino entro le ore 8.30. COMPORTAMENTO IN GENERALE Doveri degli studenti: 1) Durante la permanenza a scuola e lo svolgimento di tutte le attivitá didattiche, gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente ed un abbigliamento decoroso e rispettoso dell´ambiente scolastico. 2) Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi, ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. Una frequenza irregolare, se non giustificata, viene segnalata prima alla famiglia e poi ai servizi sociali del comune e al tribunale dei minori. 3) Gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e collaborativo, ad avere nei confronti della Dirigente, dei docenti e del personale non docente un atteggiamento rispettoso. 4) Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal regolamento di Istituto. 5) Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, gli strumenti ed i sussidi didattici ed a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. 6) Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l´ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola. 7) E’ ammesso bere e masticare durante le lezioni solo in situazioni particolari, e con il permesso dell’insegnante. 221 B) REGOLAMENTO DISCIPLINARE Premessa • I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attivitá di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica. • La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. • Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto. • In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità. • Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate all'infrazione disciplinare e ispirate al principio di gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso derivano. • Le sanzioni e i provvedimenti, che comportano l´allontanamento dalle lezioni sino a 15 giorni, sono adottati dal Consiglio di classe. • Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai 15 giorni. • L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati commessi atti che violano la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per l´incolumità delle persone. In tale caso, la durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità dell’atto ovvero al permanere della situazione di pericolo. • Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d ´esame sono inflitte dalla Commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni a cui il presente regolamento viene esteso. • Le mancanze degli alunni potranno essere segnalate da qualsiasi docente (anche non della classe) indicando chiaramente i motivi sul registro della classe di appartenenza dell'allievo o comunicate al coordinatore che provvederà ad eventuali richiami o sanzioni disciplinari. 222 COMPORTAMENTI CHE DETERMINANO MANCANZE DISCIPLINARI A. Si configurano come mancanze: a) Presentarsi occasionalmente alle lezioni in ritardo b) Disturbare ripetutamente lo svolgimento delle lezioni, impedendo ai compagni di seguire con attenzione c) Tenere comportamenti non corretti al cambio dell'ora e negli spostamenti interni (esempio: spingere i compagni, urlare, uscire dall'aula o dalla fila, etc.) B. Si configurano come mancanze gravi: a. Utilizzare il telefono cellulare durante l´orario scolastico con tutte le relative applicazioni (fotocamera, registrazione audio-video, musica, giochi, utilizzo di internet) b. Fumare nei locali dell'Istituto ed in ogni altro luogo vietato dal regolamento scolastico c. Frequentare irregolarmente le lezioni senza giustificato grave motivo d. Mancare di rispetto con atteggiamenti e/o parole alla Dirigente scolastica, ai docenti, al personale non docente, ai compagni e. Possedere o diffondere testi o immagini non dignitose e/o offensive attraverso cellulari, riviste o altro f. Entrare in siti internet non consentiti g. Imbrattare le pareti dei locali in qualsiasi modo h. Usare oggetti pericolosi e strumenti atti ad offendere i. Rovinare le suppellettili, gli arredi, le attrezzature di laboratorio o il materiale di proprietà della scuola per dolo, negligenza o disattenzione j. Reiterare un comportamento scorretto C. Si configurano come mancanze gravissime: a. Insultare e umiliare i compagni e tutto il personale docente e non docente costituisce aggravante il fatto che il comportamento sia diretto a persone diversamente abili o se le offese si configurano come razziste b. Sottrarre beni o materiali a danno dei compagni, del personale scolastico dell'istituzione scolastica c. Compiere atti di vandalismo su cose e/o su persone d. Compiere atti che violano la dignità ed il rispetto della persona; non osservare le disposizioni interne relative alla salvaguardia della propria e della altrui sicurezza (correre a velocità eccessiva dentro l´istituto, sporgersi dai davanzali, arrampicarsi sui cornicioni, manomettere gli estintori etc.) e. Compiere atti che mettono in pericolo l´incolumità delle persone f. Raccogliere e diffondere immagini, filmati, registrazioni vocali, violando il diritto della privacy g. Fare uso e spacciare sostanze non consentite dalla legge all'interno dell'Istituto o negli spazi adiacenti. 223 PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI 1.Le infrazioni disciplinari sono sanzionate dal docente che le rileva con il rimprovero/ammonizione orale e/o scritta. Il provvedimento viene riportato sul registro di classe e vengono informate le famiglie tramite comunicazione sul libretto personale dello studente. Tale comunicazione deve essere controfirmata da un genitore. 2.Le infrazioni disciplinari gravi vengono sanzionate con ammonizione scritta da parte della dirigente scolastica o del docente coordinatore, comunicata alla famiglia che controfirma per presa visione. La violazione del divieto di fumare nell'Istituto e in ogni altro luogo vietato dal regolamento della scuola prevede anche la sanzione amministrativa prevista dalle norme vigenti sul divieto di fumo nei locali pubblici. L'utilizzo del telefono cellulare durante l´orario scolastico comporta il ritiro dello stesso e la consegna, previa rimozione della SIM a cura del docente, alla dirigente che lo conserverà fino al ritiro da parte dei genitori dello studente. Le violazioni dovute alla mancanza di rispetto con atteggiamenti e/o parole al dirigente scolastico, ai docenti, al personale non docente, ai compagni, ad azioni (quali imbrattare le pareti dei locali in qualsiasi modo e rovinare le suppellettili, gli arredi, le attrezzature di laboratorio o il materiale di proprietà della scuola per dolo, negligenza o disattenzione), al possesso o divulgazione di immagini lesive della dignità personale, al reiterarsi di comportamenti scorretti, vengono sanzionate con la sospensione dalle lezioni fino ad un massimo di 15 giorni, a seconda della gravità e durata nel tempo delle mancanze. Il provvedimento viene assunto dal Consiglio di classe e comunicato per iscritto alla famiglia. 3.Le infrazioni disciplinari gravissime vengono punite con la sospensione dalle lezioni per una durata commisurata alla gravità del fatto. Le violazioni che costituiscono reato saranno oggetto di denuncia all'Autoritá giudiziaria in base al diritto vigente. In caso di comportamenti, da parte di un alunno, pericolosi per sé o per gli altri, in particolari casi, il Consiglio di classe si riserva la facoltà di escludere tale alunno da soggiorni-studio, visite guidate, attività ricreative, sportive, associative, o parascolastiche, previa comunicazione alla famiglia. Contro la sanzione disciplinare della sospensione dalle lezioni è ammesso ricorso, in forma scritta e documentata, da parte degli alunni e dei genitori all’apposito organo di garanzia (5 membri: due insegnanti e due genitori, presieduto dalla dirigente scolastica). Il ricorso deve essere presentato all’atto della comunicazione del provvedimento. La presentazione del ricorso sospende temporaneamente il provvedimento. In caso di grave mancanza si applica direttamente la sanzione proporzionale al comportamento lesivo o scorretto. 224 I provvedimenti disciplinari incidono sul voto di comportamento. Conversione della sanzione Il Consiglio di Classe, può decidere di convertire la sanzione di sospensione in una attività a favore della comunità scolastica. CONVERSIONE DEI PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI IN ATTIVITÀ A FAVORE DELLA COMUNITÀ SCOLASTICA - - - - - Attività manuali di ripristino di attrezzature, arredi, beni scolastici in genere, ingiustificatamente danneggiati. Eliminazione di situazioni di degrado dell’ambiente scolastico volontariamente provocate, se in tutto o in parte possibili, senza spese per la scuola. Attività di collaborazione con i responsabili della biblioteca scolastica per il riordino e la sistemazione dei libri. Attività da svolgersi nell’ambito delle iniziative di solidarietà promosse dalla scuola. Ogni altra attività manuale o intellettuale, da stabilire caso per caso in accordo con l’interessato/a e in relazione alla natura ed alla gravità del fatto. Contro la sanzione disciplinare della sospensione dalle lezioni è ammesso ricorso, in forma scritta e documentata, da parte degli alunni e dei genitori all’apposito organo di garanzia (5 membri: due insegnanti e due genitori, presieduto dalla dirigente scolastica). Il ricorso deve essere presentato all’atto della comunicazione del provvedimento. La presentazione del ricorso sospende temporaneamente il provvedimento. In caso di grave mancanza si applica direttamente la sanzione proporzionale al comportamento lesivo o scorretto. I provvedimenti disciplinari incidono sul voto di comportamento 2) REGOLAMENTO INIZIATIVE PARASCOLASTICHE Le iniziative parascolastiche contribuiscono ad arricchire ed approfondire i programmi di insegnamento ed i percorsi didattici. Tali iniziative devono essere approvate nell’esercizio dell’autonomia organizzativa, didattica e finanziaria della scuola dagli organi collegiali e dalla Dirigente Scolastica sulla base dei criteri dettati dalla deliberazione della G.P. del 29.06.1998, nr. 2867. Le attività parascolastiche devono essere approvate dal Collegio Docenti, che è competente per la definizione dei criteri didattici relativi all’espletamento delle stesse e dal Consiglio di Classe. 225 In sede di approvazione del C. di C. vanno scelti gli accompagnatori, anche con l'indicazione di docenti di riserva, da utilizzare in caso di imprevisti. Il Consiglio di Istituto delibera sui criteri organizzativi (durata, periodo, destinazione, nr. alunni e docenti partecipanti) e finanziari dell’iniziativa. Soggiorni e viaggi devono avere attinenza con i programmi di insegnamento: il programma deve essere presentato in segreteria in concomitanza con l'approvazione del bilancio di previsione (fine settembre/inizio ottobre). Le gite scolastiche vengono pianificate nel mese di gennaio e consegnate, per la approvazione del Consiglio di Istituto, entro il 10 febbraio di ogni anno. Si sconsiglia l´organizzazione di gite dopo il 31 maggio. Rientrano nelle iniziative parascolastiche: - Visite guidate Durante le ore di lezione - Uscite didattiche Di un giorno - Giornate di progetto Per aree disciplinari - Progetti interscolastici Alunni di classi e scuole diverse - Gemellaggi tra scuole Alunni di scuole di ogni ordine e grado - Scambi, soggiorni studio Gli alunni di scuole di uguale o analogo indirizzo - Gite scolastiche VISITE GUIDATE 1. E` necessario presentare in segreteria una richiesta di autorizzazione, sull’apposito modulo almeno 5 giorni prima dell’uscita, che verrà poi sottoposta alla firma della Dirigente Scolastica 2. Gli insegnanti dovranno avvertire i colleghi e la vicaria sulle variazioni di orario e far apporre la firma sulla richiesta di autorizzazione 3. A queste visite deve partecipare tutta la classe 4. I genitori devono essere preventivamente avvisati tramite circolare o comunicazione scritta. USCITE DIDATTICHE - L’iniziativa si ritiene approvata con l’adesione di ogni classe secondo la normativa provinciale vigente in tal senso bisogna far sottoscrivere l’autorizzazione ai genitori - Non si possono scegliere mete dove la durata del viaggio tra andata e ritorno superi le 7 ore - Il mezzo di trasporto da preferire è quello locale con l’utilizzo dell’ ABO, salvo i casi in cui per motivi oggettivi, questo non risulti conveniente 226 SCAMBI–SOGGIORNI-STUDIO Si applicano gli stessi criteri delle uscite didattiche. E’ necessario far pagare le quote previste con un congruo anticipo determinando fin dall’inizio la ripartizione dell’importo su 2 o più rate e fissando dei termini perentori di versamento. SOGGIORNI ORGANIZZATI DALLA SCUOLA: Nella richiesta di sottoscrizione e versamento ai genitori dovrà essere specificato che l’accettazione di partecipazione al soggiorno è vincolante. Viene fissata una quota di € 50 come quota base per le spese di trasporto e di amministrazione. In caso di rinuncia alla partecipazione verrà restituito l’intero importo della quota base solo per comprovato e giustificato motivo, altrimenti la quota verrà trattenuta dalla scuola. SOGGIORNI ORGANIZZATI DALLA SCUOLA CON APPOGGIO DI AGENZIE ESTERNE: Si applica il regolamento dell'Agenzia. Ogni classe verrà accompagnata da nr. 1 docente ogni 15 alunni; nel caso di classe integrata, può partecipare anche l’insegnante di sostegno o l’assistente all ´integrazione. Per ogni iniziativa dovrà essere redatta una dichiarazione di assunzione dell’obbligo della vigilanza da parte dei docenti accompagnatori. Gli alunni sono coperti da un contratto di assicurazione sugli infortuni stipulato dalla Provincia Autonoma di Bolzano presso la compagnia assicuratrice CHARTIS EUROPE S.A. In caso di infortunio è necessario avvertire tempestivamente la segreteria e far pervenire alla stessa il modulo, debitamente compilato, della dichiarazione di infortunio per poterla inoltrare, in tempo utile, all’assicurazione. In caso di infortunio durante le uscite a carattere sportivo deve essere compilato anche il modello per la richiesta di visita medica all'INAIL. In caso di soggiorno all’estero gli alunni devono portare con sé la tessera sanitaria magnetica. Al termine di ogni iniziativa dovrà essere prodotta, da parte degli insegnanti, la relazione finale dell’attività svolta. Si confermano gli allegati modelli relativi alle attività parascolastiche: •Mod. A/ap autorizzazione uscite visite guidate (per insegnanti) •Mod. B/ap autorizzazione uscite gite e soggiorni (per insegnanti) •Mod. B1/ap riepilogo attività, responsabili, finanziamenti, ecc. •Mod. C/ap autorizzazione alle uscite (per genitori) •Mod. D/ap scheda sanitaria •Mod. propostaper ogni consiglio di classe 227 NB.: Si ricorda che qualsiasi uscita che vada oltre il normale orario scolastico del giorno nel quale viene effettuata è soggetta, per motivi assicurativi, all ´approvazione del Consiglio d´Istituto e va quindi organizzata con congruo anticipo. Le uscite e le visite guidate che non rispettano i criteri indicati nell´apposito regolamento non saranno autorizzate. 228 REGOLAMENTO PALESTRA - Gli alunni potranno partecipare alle attività motorie solo se muniti di scarpe da ginnastica da usare solo in palestra e abbigliamento idoneo alla pratica sportiva (pantaloncini e maglietta o tuta ginnica). Eventuali traumi dovuti alla mancanza del sopracitato abbigliamento non sono coperti dall’assicurazione. - Gli alunni verranno accompagnati in palestra per svolgere le lezioni e riaccompagnati in classe o all’uscita di scuola dagli insegnanti di Educazione Fisica/Mo toria. - Gli alunni dovranno recarsi nei rispettivi spogliatoi ed è severamente proibito entrare in quelli delle compagne o dei compagni. - Gli alunni che non possono svolgere l’attività motoria dovranno essere muniti di giustificazione firmata, nel caso di dimenticanza del materiale gli insegnanti ne prenderanno nota e provvederanno in seguito (2 dimenticanze) ad avvisare la famiglia e a segnalare sul registro di classe. - Gli alunni sono tenuti a rispettare gli ambienti e il materiale, eventuali danni volontari saranno segnalati e verrà chiesto il risarcimento economico. - Eventuali oggi di valore (orologi, cellulari, anelli, bracciali, orecchini, ecc.) vanno depositati all’inizio della lezione, nel contenitore apposito presso gli insegnanti, che comunque non ne sono responsabili. - E’ vietato masticare caramelle e gomme da masticare durante la lezione. - Gli alunni che, previo certificato medico, non possono svolgere l’attivitá fisica partecipano comunque alla lezione per la parte teorica. 229 NORME COMPLEMENTARI PER SOCIETA’ SPORTIVE E PER GRUPPI RICREATIVI 1. Nel caso in cui venissero a cadere dei turni alle societa’ sportive, queste sono tenute ad informare tempestivamente la segreteria scolastica, onde poter modificare il piano di servizio del personale. In mancanza di tale comunicazione, la direzione si riserva di presentare richiesta di rivalsa. 2. I turni per le societa’ sportive sono da rispettare scrupolosamente e si riferiscono alle palestre, agli spogliatoi e alle docce. 3. I responsabili dei gruppi/societa’ sportive che usufruiscono della palestra sono tenuti a firmare ogni volta il registro delle presenze indicando il numero di persone che partecipano alle attività. 4. Nel caso in cui si verificassero danneggiamenti, anche involontari, alle strutture e agli arredi delle palestre, e’ indispensabile informare la segreteria scolastica. E’ compito del personale di sorveglianza, alla fine dei turni, controllare e verificare che tutto sia in ordine. 5. Dovendo installare strutture pesanti (porte per calcetto, pali per reti pallavolo) e’ doveroso prestare la propria collaborazione al personale di sorveglianza. 6. Al termine dell’orario di utilizzo delle palestre, le persone responsabili dei gruppi devono provvedere affinché gli attrezzi sportivi utilizzati vengano riordinati come da indicazione del personale di sorveglianza. 7. I referenti dei gruppi/societa’ sportive sono responsabili del rispetto e l’osservanza del presente regolamento. 8. Per quanto riguarda le ulteriori regole di comportamento non espressamente citate nei precedenti punti del presente regolamento, si precisa che gli utenti sono tenuti ad osservare il regolamento della palestra. 9. In caso di inosservanza del presente regolamento verra’ richiesta la revoca del permesso di utilizzo dell’impianto sportivo. 10. E’ interesse della Dirigenza scolastica (gestore) dare la possibilità al maggior numero possibile di societa’ e gruppi ricreativi di usufruire delle strutture sportive. E’ indispensabile il rispetto dei regolamenti e delle norme del vivere civile, pena l’esclusione dall’uso della palestra. Per ogni norma non espressa si fa riferimento al regolamento della palestra. 230 DOCUMENTO PER UNA POLITICA D’USO ACCETTABILE E SICURO DELLA RETE (P.U.A.) Il documento per una politica d’uso accettabile e sicuro della rete (P.U.A.) dell’Istituto Comprensivo Bolzano V Gries 1 è parte delle strategie per l’uso delle tecnologie informatiche (TIC) e si basa sulle linee guida delle politiche nazionali e provinciali in merito alla sicurezza sull’uso della rete e dei dati personali. Il presente documento sarà sottoposto periodicamente a revisione. Prima di firmarlo tutti i soggetti coinvolti devono leggerlo attentamente per accertarsi di averlo compreso in tutte le sue parti e di condividerne i contenuti. CONTENUTI 1. I vantaggi di internet a scuola 2. Accertamento dei rischi e valutazione dei contenuti di internet 3. Le strategie della scuola per garantire la sicurezza delle TIC 4. Norme e linee guida 5. La gestione del sito della scuola 6. Servizi on line alle famiglie/utenti esterni 7. Altre tecnologie di comunicazione 8. Informazioni sulla politica d’uso accettabile e sicuro della rete (P.U.A.) - Informazioni per gli studenti - Informazioni per il personale scolastico - Informazioni per i genitori/tutori 1. I VANTAGGI DI INTERNET A SCUOLA Il nostro curricolo scolastico prevede un avvicinamento all’informatica già dalla scuola primaria, utilizzando le tecnologie in possesso delle scuole; prevediamo che gli alunni/e imparino a cercare criticamente materiale, recuperare documenti e scambiare informazioni utilizzando le TIC. Internet offre sia agli studenti che agli insegnanti una vasta scelta di risorse diverse e opportunità di scambi culturali con gli studenti di altri paesi. Inoltre, su internet si possono recuperare risorse per il tempo libero, le attività scolastiche e sociali. 231 La scuola propone agli studenti e agli insegnanti di utilizzare internet per promuovere l’eccellenza in ambito didattico attraverso la condivisione delle risorse, l’innovazione e la comunicazione. Per gli studenti e per gli insegnanti l’accesso ad internet è un privilegio e un diritto. Poiché esiste la possibilità che gli studenti trovino materiale inadeguato e illegale su internet, la scuola ha cercato di prendere delle precauzioni limitando l’accesso ad internet. Agli alunni è vietato entrare in siti non indicati dagli insegnanti. Gli insegnanti hanno la responsabilità di guidare gli studenti nelle attività on-line, di stabilire obiettivi chiari nell’uso di internet e insegnando un uso di internet accettabile e responsabile. L’obiettivo principale resta quello di arricchire ed ampliare le attività didattiche, secondo quanto prevede il curricolo scolastico, l’età e la maturità degli studenti. 2. ACCERTAMENTO DEI RISCHI E VALUTAZIONE DEI CONTENUTI DI INTERNET La scuola si fa carico di tutte le precauzioni necessarie per garantire agli studenti l’accesso a materiale appropriato, anche se non è possibile evitare che gli studenti trovino materiale indesiderato navigando su un computer della scuola. La scuola non può farsi carico della responsabilità per il materiale trovato su internet o per eventuali conseguenze causate dall’accesso ad internet. Gli studenti imparano ad utilizzare i metodi di ricerca su internet, che includono i cataloghi per soggetto e l’uso dei motori di ricerca. Ricevere e inviare informazioni o messaggi e-mail prevede una buona abilità di gestione delle informazioni/di comunicazione. Le abilità di gestione delle informazioni includono: - Utilizzazione di fonti alternative di informazione per proposte comparate; - Ricerca del nome dell’autore, dell’ultimo aggiornamento del materiale, e dei possibili altri link al sito - Rispetto dei diritti d’autore e dei diritti di proprietà intellettuale. Gli studenti devono essere coscienti dei rischi a cui si espongono quando sono in rete. Devono essere educati a riconoscere ed a evitare gli aspetti negativi di internet come la pornografia, la violenza, il razzismo e lo sfruttamento dei minori. Agli studenti non dovrebbe essere sottoposto materiale di questo tipo e se ne venissero a contatto dovrebbero sempre riferire l’indirizzo internet (URL) all’insegnante o al coordinatore tecnico delle TIC. 232 È inoltre necessario fare un breve, ma importante riferimento ai rischi logici legati all’utilizzo degli archivi informatici, rischi che si riferiscono all'utilizzo di computer per la gestione degli archivi sia di dati comuni che sensibili: - Rischio interno relativo all'utilizzo della rete da parte di personale non autorizzato ad accedere ai dati - Rischio esterno relativo all'accesso ai dati da parte di persone estranee all'amministrazione attraverso gli eventuali punti di ingresso/uscita verso internet - Rischio esterno dovuto ad intrusioni nel sistema da parte di hacker/cracker - Rischio interno dovuto a intrusioni da parte di studenti - Rischio interno/esterno di scaricamento virus per mezzo di posta elettronica e/o operazioni di download eseguite tramite il browser 3. STRATEGIE DELLA SCUOLA PER GARANTIRE LA SICUREZZA DELLE TIC: - Separazione della rete didattica dalla rete amministrativa - Utilizzo di firewall per impedire l'accesso dall'esterno ai computer della scuola - Uso, anche nella didattica, di sistemi operativi che permettono un’efficace gestione della multiutenza - L’utilizzo dei laboratori di informatica è regolamentato da un apposito orario e comunque gli alunni possono accedere solo se accompagnati da docenti - Il sistema informatico delle TIC della scuola viene regolarmente controllato, per prevenire ed eventualmente rimediare a possibili disfunzioni dell’hardware e/o del software, dagli amministratori della rete (personale docente), docenti responsabili di laboratorio, tecnici informatici incaricati dall’Intendenza Scolastica in lingua italiana della Provincia di Bolzano - La scuola ha attivato un sistema di autenticazione alla rete locale e internet, tale che ogni accesso prevede un nome utente ed una password univoci che accompagnano tutte le operazioni sulla rete - La scuola controlla (per tramite dei docenti autorizzati) regolarmente i file utilizzati, i file temporanei e i siti visitati - È vietato inserire file sul server o scaricare software non autorizzati da internet - Per utilizzare PEN-DRIVE o CD-ROM personali è necessario chiedere un permesso e sottoporli al controllo antivirus - Utilità di sistema e file eseguibili, reperibili su supporti provenienti da riviste o altro, non possono essere utilizzati. - In generale il software utilizzabile è solamente quello autorizzato dalla scuola, regolarmente licenziato e/o open source 233 - Il materiale presente sullo spazio web dedicato alle attività didattiche della scuola è periodicamente controllato dai referenti - Tutti gli utenti della rete devono disconnettersi dopo aver concluso la sessione di lavoro NORME E LINEE GUIDA Tutti gli utenti connessi ad internet devono rispettare: -La legislazione vigente applicata anche alla comunicazione su internet -La netiquette (etica e norme di buon uso dei servizi di rete) Il sistema di accesso ad internet della scuola prevede l’uso di un filtro per impedire l'accesso a contenuti non compatibili con la politica educativa della scuola (sesso, violenza, droghe, comportamenti criminali, occultismo, appuntamenti ed incontri, giochi d'azzardo, ecc.). Dal punto di vista tecnico l'accesso ad internet prevede la separazione della rete didattica da quella amministrativa. Gli amministratori della rete locale effettuano, a scopo statistico funzionale, il monitoraggio dei siti visitati dagli utenti della rete scolastica. Dopo un certo numero di violazioni delle regole stabilite dalla politica scolastica, la scuola ha il diritto di eliminare l’accesso dell’utente a internet per un certo periodo di tempo o in modo permanente. La scuola riferisce alle autorità competenti se è stato trovato materiale illegale. 4.1. FORNITORE DI SERVIZI INTERNET Gli studenti devono utilizzare durante l’orario scolastico solo fornitori di servizi e-mail approvati dalla scuola. Gli studenti dovrebbero riferire agli insegnanti se ricevono e-mail offensive. L’accesso dalla scuola all’indirizzo di posta elettronica personale potrebbe essere impedito se interferisse con le altre attività di apprendimento. Gli studenti non devono rivelare dettagli o informazioni personali loro o di altre persone di loro conoscenza, come indirizzi, numeri di telefono od organizzare incontri fuori dalla scuola. L’invio e la ricezione di allegati è soggetto al permesso dell’insegnante. 234 4.2. MAILING LIST MODERATE, GRUPPI DI DISCUSSIONE E CHAT ROOM La scuola può utilizzare una lista di indirizzi di utenti selezionati per distribuire del materiale. L’insegnante è il moderatore degli altri mezzi di collaborazione, dei gruppi di discussione e delle chat room se sono utilizzati a scuola. Agli studenti non è consentito l’accesso alle chat room pubbliche o non moderate. Sono permessi solo chat a scopi didattici e comunque sempre con la supervisione dell’ insegnante per garantire la sicurezza. Solo i gruppi di discussione che hanno obiettivi e contenuti didattici sono disponibili agli studenti. 5. GESTIONE DEL SITO WEB DELLA SCUOLA La redazione editoriale della scuola gestisce le pagine del sito ed è sua responsabilità garantire che il contenuto sul sito sia accurato e appropriato. Il sito assolverà alle linee guida sulle pubblicazioni della scuola. La scuola detiene i diritti d’autore dei documenti che si trovano sul sito, oppure se è stato chiesto ed ottenuto il permesso, all’autore proprietario. Le informazioni pubblicate sul sito della scuola relative alle persone da contattare devono includere solo l’indirizzo della scuola, l’indirizzo di posta elettronica e il telefono della scuola, ma non informazioni relative agli indirizzi del personale della scuola o altre informazioni del genere. Previo assenso dei singoli docenti, l’elenco del personale in servizio può riportare l’eventuale indirizzo e-mail a loro assegnato dal sistema informatico provinciale LASIS. Le fotografie degli studenti non verranno pubblicate sul sito senza il consenso scritto dei loro genitori o tutori. Il cognome degli studenti non verrà allegato alle fotografie. 6. SERVIZI ON LINE RIVOLTI ALLE FAMIGLIE/UTENTI ESTERNI La scuola offre (all’interno del proprio sito web) tutta una serie di servizi alle famiglie ed agli utenti esterni: - Informazioni su attività didattiche, progetti, viaggi d’istruzione ecc. - Orari delle classi, delle strutture - Comunicazioni alle famiglie 235 - Reperimento modulistica - Questionari vari Si precisa che tutti i servizi offerti non trattano dati sensibili, ovvero dati personali idonei a rivelare l’origine razziale ed etnica, le convinzioni religiose, filosofiche o di altro genere, le opinioni politiche, l'adesione a partiti, sindacati, associazioni od organizzazioni a carattere religioso, filosofico, politico o sindacale, nonché i dati personali idonei a rivelare lo stato di salute e la vita sessuale. 7. ALTRE FORME TECNOLOGICHE DI COMUNICAZIONE Agli alunni non è permesso utilizzare i telefoni cellulari durante le lezioni o durante l’orario scolastico. È vietato inviare messaggi illeciti o inappropriati. Gli alunni, in caso di necessità, possono richiedere l’uso del telefono fisso della scuola. E’ vietato fare foto e registrare senza permesso degli insegnanti. 8. INFORMARE SULLA POLITICA D’USO ACCETTABILE (PUA) DELLA SCUOLA 8.1. INFORMARE GLI STUDENTI Le regole di base relative all’accesso ad internet verranno esposte vicino al laboratorio di informatica e ad ogni PC delle scuole dell’Istituto Comprensivo. Gli studenti saranno informati che l’utilizzo di internet è monitorato e verranno date loro delle istruzioni per un uso responsabile e sicuro di internet, queste regole appropriate elaborate per un Uso Accettabile e Responsabile di internet sono indirizzate alle scuole primarie e alla scuola secondaria di primo grado. Gli studenti e i loro genitori/tutori devono firmare il documento. 8.2. INFORMARE IL PERSONALE SCOLASTICO Il personale scolastico avrà una copia della Politica d’Uso Accettabile della scuola e dovrà sottoscriverla, ed è consapevole che l’uso di internet verrà monitorato e segnalato e tutto il personale scolastico sarà coinvolto nella sviluppo delle linee guida della Politica d’Uso Accettabile della scuola e nell’applicazione delle istruzioni sull’uso sicuro e responsabile di internet come richiesto. 236 In caso di dubbi legati alla legittimità di una certa istanza utilizzata in internet, l’insegnante dovrà contattare il dirigente scolastico o il coordinatore responsabile delle TIC per evitare malintesi. Gli insegnanti saranno provvisti di informazioni concernenti le problematiche sui diritti d’autore che vengono applicate alla scuola. Gli insegnanti firmeranno il documento che riporta le regole per un Uso Accettabile e Responsabile di internet. 8.3. INFORMARE I GENITORI/TUTORI I genitori vengono informati della PUA della scuola negli opuscoli scolastici e nel sito web della scuola, La scuola deve chiedere ai genitori degli studenti il consenso all’uso delle nuove tecnologie (TIC) per il loro figlio e per la pubblicazione delle sue fotografie. 237 1) REGOLAMENTO AULA DI INFORMATICA Il laboratorio di informatica è finalizzato a tre principali attività: • • • Attività didattiche con intere classi o gruppi di studenti Corsi di aggiornamento per i docenti Aggiornamento individuale dei docenti - Gli alunni devono essere sempre accompagnati da un insegnante che sarà garante e direttamente responsabile dell'utilizzo del laboratorio nel rispetto del regolamento di Istituto. Durante le ore di utilizzo dell'aula, gli alunni devono lasciare le cartelle in classe, portando con sè lo stretto necessario - Il laboratorio viene dotato di un registro per la rilevazione mensile e giornaliera di utilizzo dove i docenti dovranno obbligatoriamente registrare la presenza - Agli insegnanti è consentito prelevare in prestito, per brevi periodi, documentazione, copie del software didattico o libri di informatica; la richiesta va rivolta al Responsabile dell'aula - Ogni inconveniente hardware o software deve essere tempestivamente segnalato al Responsabile dell'aula - E' compito specifico del Responsabile garantire il buon funzionamento dei sistemi presenti in aula e la gestione del materiale di consumo, delle richieste di assistenza tecnica, della conservazione del software e relativi manuali, nonché dell'inventario dell'aula - Al di fuori del normale orario di utilizzo l'aula deve rimanere chiusa a chiave: una chiave sarà tenuta dal Responsabile dell'aula e una dal personale ausiliario in servizio. I docenti interessati possono fare richiesta verbale della chiave direttamente al personale succitato avendo cura, al termine delle attività, di restituirla allo stesso. Il Responsabile di laboratorio La Dirigente Scolastica 238 2) CONSENSO DEI GENITORI PER LA PUBBLICAZIONE SU INTERNET DEI LAVORI E DELLE IMMAGINI DEI FIGLI. Acconsento/non acconsento che siano pubblicate le immagini (foto o filmati) che includono mio figlio/a , secondo le regole della scuola, e che non venga inserito il nome per intero. Acconsento/non acconsento, inoltre, che siano pubblicati i "lavori " elaborati e/o cui ha partecipato mio figlio/a. Firma................................................................................ Data.................................................................................. 239 3) CONTRATTO PER LA GESTIONE DEL SITO DELL'ISTITUZIONE SCOLASTICA (Si rimanda al PUA.) Il contratto va redatto dal Dirigente e controfirmato dal/i responsabili del Sito. La Dirigente Scolastica, prof.ssa Marina Degasperi dell'Istituto Comprensivo Bolzano V Gries 1 affida ai/alle docenti Bonani Andrea, Caneve Luigi, Fuganti Alessio, Fusaro Francesco per la scuola secondaria di I grado, Zago Alessandra per la scuola primaria e alla sig.ra Zamboni Manuela della segreteria che ne rappresentano la redazione, la gestione del sito della scuola in coerenza con la denominazione ufficiale della scuola. Il Sito viene certificato e si garantisce quanto segue : Le pubblicazioni sul Sito ed i contenuti del medesimo sono in coerenza con le finalità didattico-educative della scuola La pubblicazione di immagini di alunni/e avviene solo se: - preventivamente autorizzata dai genitori Il sito si pone come strumento di formazione e di comunicazione con le famiglie degli alunni/e. Tutte le pubblicazioni avvengono sotto il diretto controllo della redazione responsabile del Sito. I diritti d'autore dei documenti che si trovano sul Sito appartengono alla scuola. Sul Sito non vengono pubblicati indirizzi privati, ne' numeri telefonici, ma solamente l'indirizzo della scuola, il recapito telefonico e di posta elettronica. E' escluso nella gestione del Sito "il trattamento dei dati personali". Alcune pagine del Sito sono riservate alla comunicazione amministrativa. Nel caso di ringraziamenti pubblici ci si affiderà esclusivamente a frasi convenzionali, escludendo i banner pubblicitari. Sono rispettati i requisiti di accessibilità per i disabili di cui alla L.9/1/2004, n. 4, ovvero verrà realizzato l'adeguamento entro 12 mesi dalla data di entrata in vigore in base alla normativa vigente. La Dirigente Scolastica 240 REGOLAMENTO BIBLIOTECA Il presente regolamento è stato redatto tenendo conto delle norme IFLA/UNESCO per le biblioteche scolastiche, di cui si ritiene utile evidenziare alcuni stralci. “La biblioteca scolastica fornisce informazioni e idee fondamentali alla piena realizzazione di ciascun individuo nell’attuale societá dell’informazione e conoscenza. La biblioteca offre agli studenti la possibilitá di acquisire le abilitá necessarie per l’apprendimento lungo l’arco della vita, di sviluppare l’immaginazione, e li fa diventare cittadini responsabili”. “La biblioteca scolastica fornisce servizi, libri e risorse per l’apprendimento che consentono a tutti i membri della comunitá scolastica di acquisire capacitá di pensiero critico e uso efficace dell’informazione in qualsiasi forma e mezzo”. FINALITA’ E OBIETTIVI GENERALI La biblioteca scolastica multimediale è parte integrante del processo educativo e i suoi obiettivi sono: • • • • • • • • • Sostenere e valorizzare gli obiettivi delineati nel progetto educativo e nel curricolo Sviluppare e sostenere negli alunni l’abitudine e il piacere di leggere, di apprendere e di utilizzare le biblioteche per tutta la vita Offrire opportunitá per esperienze dirette di produzione e uso dell’informazione per la conoscenza, la comprensione, l’immaginazione e il divertimento Sostenere tutti gli studenti nell’acquisizione e nella messa in pratica delle proprie capacitá di valutazione e uso dell’informazione Fornire l’accesso a risorse e opportunitá locali, regionali, nazionali e globali che mettano in contatto coloro che apprendono con le diverse idee, esperienze e opinioni Organizzare attivitá che incoraggino coscienza e sensibilitá culturali e sociali Lavorare con studenti, insegnanti, amministratori e genitori per realizzare la missione della scuola Promuovere la lettura nonché le risorse e i servizi della biblioteca scolastica, entro e oltre i confini dell’intera comunitá scolastica La biblioteca scolastica adempie a queste funzioni sviluppando politiche e servizi, selezionando e acquisendo risorse, offrendo l’accesso fisico e 241 intellettuale a risorse informative appropriate, fornendo attrezzature educative e impiegando personale qualificato. FUNZIONAMENTO E GESTIONE Al fine di assicurare attività efficaci e rilevanti: - La politica della scuola sui servizi della biblioteca scolastica deve essere formulata in modo tale che gli obiettivi, le priorità e i servizi siano definiti in re lazione al programma di studi - La biblioteca scolastica deve essere organizzata e mantenuta a livelli professionali - I servizi devono essere accessibili a tutti i membri della comunità scolastica e operare all’interno del contesto della comunità locale, sviluppando sinergie con le biblioteche pubbliche, agenzie educative ed altri enti presenti sul territorio - Deve essere incoraggiata la cooperazione con insegnanti, dirigenti, amministratori, genitori, altri bibliotecari e professionisti dell’informazione e con i vari gruppi della comunità. SERVIZI La biblioteca scolastica multimediale offre i seguenti servizi: - Didattica della biblioteca - Supporto e consulenza per percorsi di ricerca (information skills) e percorsi di lettura, a tema, mirati e costruiti secondo gli obiettivi educativi e didattici del Piano dell’Offerta Formativa - Consultazione e prestito - Prestito interbibliotecario - Consultazione catalogo elettronico con Aleph500 (opac) - Consultazione internet REFERENCE La biblioteca offre un servizio di assistenza a studenti e docenti nello svolgimento di ricerche bibliografiche, in rete, tramite banche dati e nell’orientamento verso servizi bibliotecari e informativi del territorio. UTENZA E MODALITÀ DI ISCRIZIONE L’utilizzo della biblioteca scolastica multimediale e dei suoi servizi è gratuito ed è rivolto alle seguenti categorie: 242 • • • • Alunni Docenti Genitori Operatori scolastici L’iscrizione (IN AUTOMATICO in quanto frequentante l’Istituto) ha validità limitata al periodo di frequenza/servizio dell’utente presso l’Istituto scolastico di riferimento. ORARIO DI APERTURA L’orario di apertura ai servizi è esposto in biblioteca e nell’atrio della scuola. CONDIZIONI E DURATA DEL PRESTITO Possono essere prelevati fino ad un massimo di 3 libri per volta. La durata del prestito è di 7 giorni per il materiale non book (vhs-dvd-rivistecarte geografiche) (riservato SOLO agli insegnanti) e di 30 giorni per i libri. Qualora si dovesse chiedere un prolungamento del prestito, è necessario comunicarlo prima della scadenza. Il prestito verrà prolungato solo nel caso in cui il materiale non sia stato nel frattempo prenotato da altro utente. Qualora docenti e operatori scolastici usufruiscano del servizio di prestito per la realizzazione di progetti nell’ambito dell’Istituto di riferimento, sono autorizzati ad accedere al prestito di libri/media fino ad un massimo di 25 unità. I - seguenti materiali possono essere consultati solamente in sede: Le enciclopedie , i dizionari e le opere di consultazione di base L’ultimo numero delle riviste I media/libri di pregio Il materiale sottoposto a vincoli speciali Le banche dati NORME D’USO La biblioteca, i suoi servizi e il suo patrimonio sono a disposizione di tutti e come tali vanno utilizzati con rispetto. È necessario adottare un comportamento che tenga conto delle esigenze altrui. È vietato mangiare, bere e usare cellulari. Visite guidate di classi o altri gruppi vanno preventivamente concordate con i/le responsabili della Biblioteca, relativamente ad orari e modalità. I materiali vanno utilizzati con cura e restituiti entro i tempi stabiliti; l'utente è tenuto a controllare l'integrità dei documenti presi a prestito. 243 L’utente e chi ne fa le veci è personalmente responsabile dei materiali ricevuti in prestito e non può prestarli ad altri. Guasti o eventuali inconvenienti di funzionamento riscontrati nell’uso vanno prontamente segnalati. Il materiale danneggiato o perduto dovrà essere sostituito, in accordo con le indicazioni del personale addetto al prestito e nell’ambito di quanto disposto dalle linee guida della struttura per la costituzione del patrimonio nonché del budget a disposizione. Ai sensi della normativa vigente in materia di protezione del diritto d’autore, il materiale audiovisivo può essere concesso in prestito decorsi 18 mesi dal primo atto di esercizio del diritto di distribuzione (legge 22 aprile 1941, n.633 e legge 248/2000, articolo 169) e solo per finalità educative e culturali senza scopo di lucro. Non è consentito alcun uso diverso da quello per il quale il materiale è stato ceduto. Dopo la consultazione il materiale non va riposto sugli scaffali, ma lasciato sui tavoli della biblioteca o restituito agli addetti al prestito. L’utente può proporre l’acquisto di materiale che ritiene utile per l’aggiornamento del patrimonio della biblioteca. Il Consiglio di biblioteca si riserva di valutare l’opportunità dell’acquisizione nell’ambito di quanto disposto dalle Linee Guida della struttura per la costituzione del patrimonio. La sala di lettura è riservata esclusivamente allo studio individuale; è possibile usufruirne, prenotandola, per lavori di gruppo. In questa sala va mantenuto l'assoluto silenzio. La Direzione può disporre l'utilizzo della sala per attività interne e per fini istituzionali della biblioteca; può inoltre autorizzarne l'uso per corsi di formazione, manifestazioni, riunioni. Chi disturbasse o mantenesse un comportamento scorretto potrà, a seconda della gravità del comportamento, essere: - Ammonito dal personale responsabile - Allontanato/a temporaneamente dalla biblioteca - Esclusione dall'utilizzo della biblioteca e comunicazione scritta, agli interessati/e e ai genitori, del divieto di frequentare le sale della biblioteca. 244 CONSULTAZIONE INTERNET Internet in biblioteca è da intendersi come fonte di informazione per finalità di ricerca, studio e documentazione. Il personale della Biblioteca non è tenuto ad esercitare la supervisione sull'uso di Internet da parte dei/delle minori, la cui responsabilitá è demandata ai genitori o a chi ne fa le veci. A tal proposito i genitori degli utenti minorenni dovranno aver rilasciato una liberatoria all’uso del computer che garantisca la sicurezza del minore in rete. L’aiuto del bibliotecario è previsto, previa prenotazione, nei pomeriggi di apertura del servizio. CONSULTAZIONE IN SEDE Il materiale della biblioteca per cui non è consentito il prestito a domicilio o che l’utente intende consultare in sede, può essere visionato negli spazi della biblioteca riservati a questo scopo, previa richiesta al personale addetto. 245