GLOSSARIO
INDICE DEGLI ARGOMENTI:
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Organismi e Agenzie Internazionali
Sigle e Accordi Internazionali
I termini della Cooperazione
Pari Opportunità
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ORGANISMI E AGENZIE INTERNAZIONALI:
A
ACNUR - Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati: L'ACNUR (in inglese UNHCR, Office of
the United Nations High Commissioner for Refugees), fondato nel 1950 in seno alle NU, ha il mandato di
guidare e coordinare l’azione internazionale a protezione dei rifugiati e di risolvere i problemi di questi ultimi in
tutto il mondo. Il suo obiettivo prioritario è quello di salvaguardare i diritti e le condizioni di vita dei rifugiati.
Cerca di assicurare l’esercizio del diritto di asilo ai rifugiati, con l’opzione di ritornare volontariamente nel
proprio Paese di origine, di integrarsi nel Paese in cui si è trovato asilo, o di stabilirsi in un Paese terzo.
B
Banca Centrale Europea (BCE). La Banca centrale europea (BCE) è stata inaugurata il 30 giugno 1998. Dal
1° gennaio 1999 essa ha il compito di dare attuazione alla politica monetaria europea definita dal Sistema
europeo di Banche centrali. Concretamente gli organi decisionali della BCE (Consiglio direttivo e comitato
esecutivo) dirigono il sistema europeo di Banche centrali (SEBC) il cui compito è di gestire la massa
monetaria, di condurre operazioni di cambio, di detenere e gestire le riserve ufficiali di cambio degli Stati
membri e di provvedere al buon funzionamento dei sistemi di pagamento. La BCE succede all'attuale Istituto
monetario europeo (IME).
Banca Mondiale/World Bank: Definizione sintetica per la Banca Internazionale per la Ricostruzione e lo
Sviluppo (International Bank for Reconstruction and Development IBRD). Come il Fondo Monetario
Internazionale, è stata istituita nel 1944 a Bretton Woods (USA) e ha sede a Washington. Ne fanno parte 165
Stati (situazione alla metà del 1992). Questa banca concede soprattutto crediti d'investimento a lungo
termine ai Paesi in via di sviluppo.
D
DAC - Development Assistance Committee: Nel 1960 all’interno dell’Organizzazione europea per la
Cooperazione economica (OECE), i cui membri l’anno successivo diedero origine all’Organizzazione per la
Cooperazione e lo sviluppo economico, fu creato il DAG (Development Assistance Group) allo scopo di
assistere i PVS. L’anno seguente il DAG si ricostituì in DAC (Development Assistance Committee).
Attualmente il DAC rappresenta uno dei forum principali in cui i Paesi donatori coordinano i propri sforzi di
sostegno allo sviluppo sostenibile definendo linee guida per la cooperazione internazionale.
F
FAO - Food and Agricolture Organization: L’Organizzazione per l’alimentazione e l’agricoltura delle
Nazioni Unite è un’agenzia specializzata, fondata nel 1945 con il mandato di accrescere i livelli di nutrizione e
gli standard di vita, e anche di migliorare la produttività agricola e di contribuire al miglioramento di vita della
popolazione rurale. Ha sede a Roma dal 1951 ed annovera tra i suoi membri 183 Paesi e l’UE.
Fondo Globale per la Lotta all’AIDS: Il Fondo Globale ("Global Fund for the fight against AIDS,
Tubercolosis and Malaria") è giuridicamente una Fondazione di diritto svizzero istituita nel corso del G8 di
Genova del luglio 2001, con lo scopo di promuovere la lotta all'AIDS, la Tubercolosi e la Malaria. Di fatto è un
nuovo tipo di Organizzazione Internazionale composta da un Consiglio molto ristretto (22 membri) nel quale
siedono con diritto di voto non solo Paesi o gruppi di Paesi, ma anche rappresentanti della Società Civile (ad
esempio, rappresentanti delle ONG, un rappresentante per le Fondazioni private, un rappresentante per le
Comunità dei malati).
Fondo Monetario Internazionale (FMI): Creato nel 1944, con la firma degli accordi di Bretton Woods, l'FMI
aveva il compito di assicurare il rispetto del nuovo ordine monetario internazionale fondato sul principio dei
cambi fissi. Il suo compito quindi era quello di vigilare, affinché i paesi firmatari degli accordi non
procedessero a svalutazioni selvagge o competitive. Con gli accordi di Giamaica, (firmati l'8 gennaio del
1976, hanno modificato gli accordi di Bretton Woods, svincolando le monete dal rapporto-base con l'oro e dai
cambi fissi) la missione dell'FMI è cambiata: non deve più vigilare sui tassi di cambio, che ormai sono
fluttuanti. In compenso il Fondo ha riacquistato importanza con il controllo sulla liquidità del sistema
monetario internazionale: ciò significa in pratica che l'FMI si fissa l'obiettivo di garantire che siano saldati i
debiti esteri (quelli contratti da uno stato o da esso garantiti). Per i paesi indebitati del terzo mondo l'FMI è
diventato il simbolo dell'ortodossia economica. Di fatto la maggior parte degli accordi di aggiustamento
conclusi hanno imposto ai paesi interessati delle condizioni molto pesanti e soprattutto costose da un punto
di vista sociale: riduzione della spesa pubblica, privatizzazione di imprese pubbliche, riduzione o
soppressione delle sovvenzioni pubbliche ad alcuni prodotti o ad alcune imprese, svalutazione della moneta
nazionale.
H
HABITAT: UN-Habitat, prima noto come United Nations Centre for Human Settlements, è stato fondato nel
1978, come agenzia specializzata delle Nazioni Unite per il coordinamento delle attività nel campo degli
insediamenti urbani. È inoltre l’agenzia responsabile per l’implementazione dell’Agenda Habitat, adottata
nella II Conferenza del Centro delle Nazioni Unite sull’Insediamento Umano (UNCHS), Habitat II (Istanbul
1996). UN-Habitat, funzionando da Segretariato alla Conferenza Habitat II, ha introdotto una novità negli
obbiettivi strategici dell’Agenda Habitat, permettendo alle Autorità locali di giocare un ruolo attivo all’interno
della Conferenza, conferendo loro il compito di redigere il Piano d’Azione Locale che servirà da indirizzo sui
temi urbani di ogni comunità. Analogamente, Habitat II conferisce alle ONG il compito, già nella fase
preparatoria della Conferenza, di indirizzare l’azione dei Governi verso i temi dell’urbanizzazione. In questa II
Conferenza è stata inoltre adottata la Dichiarazione di Istanbul contenente il Piano d’Azione Globale di
Habitat II. Il piano ha come obiettivi la riduzione della povertà e la promozione dello sviluppo sostenibile. UNHabitat promuove un’urbanizzazione sostenibile attraverso la formulazione di politiche, riforme istituzionali,
capacity building, cooperazione tecnica e tutela dei diritti (advocacy) e il monitoraggio e il miglioramento degli
insediamenti umani nel mondo.
N
NATO: L'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico (NATO, nota sotto il nome di Patto Atlantico) è stata
fondata nel 1949 e ha sede a Bruxelles. La politica dell'Unione rispetta gli obblighi assunti da alcuni Stati
membri in forza del Trattato del Nord Atlantico ed è anche compatibile con la politica comune in fatto di
sicurezza e di difesa, stabilita dallo stesso trattato.
Nazioni Unite: Le Nazioni Unite sono state istituite il 24 ottobre 1945 da 51 Paesi, che si sono assunti
l’impegno di mantenere la pace e la sicurezza collettiva a livello mondiale attraverso la cooperazione
internazionale. Oggi i Paesi presenti alle Nazioni Unite sono 191. Si tratta di Stati sovrani che, in qualità di
membri, accettano gli obblighi e i principi della Carta delle Nazioni Unite. Secondo la Carta, le Nazioni Unite
hanno come obiettivi: il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale, lo sviluppo di relazioni
amichevoli tra le nazioni, la cooperazione nella soluzione delle controversie internazionali e nella promozione
del rispetto dei diritti umani, nonché un ruolo centrale nell’armonizzazione delle iniziative dei Paesi. Gli organi
delle Nazioni Unite sono l’Assemblea Generale, il Consiglio di Sicurezza, il Consiglio economico e sociale
(ECOSOC), il Consiglio Trusteeship e il Segretariato, con sede a New York. La Corte internazionale di
Giustizia ha sede a L’Aja, nei Paesi Bassi. Il cosiddetto sistema delle Nazioni Unite comprende: il
Segretariato, i programmi e i fondi delle Nazioni Unite, e le Agenzie specializzate (si veda la mappa del
sistema Nazioni Unite: http://www.un.org/aboutun/chart.html). I programmi, i fondi e le agenzie delle
Nazioni Unite hanno ciascuno i propri organi dirigenti e bilanci, e fissano i loro standard e linee operative.
Congiuntamente, forniscono assistenza tecnica e altre forme di aiuto in tutte le aree di sviluppo socioeconomico.
O
OCSE: Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico. Istituita nel 1960 in sostituzione
dell'OECE è un ente senza fine di lucro che opera nel campo della cooperazione con i Paesi in via di sviluppo
ed è riconosciuto idoneo dal Ministero per gli Affari Esteri per realizzare programmi di cooperazione secondo
quanto previsto dall'art. 28 della legge n. 49 del 1987. Opera per attuare la massima espansione
dell'economia, dell'occupazione e del tenore di vita dei paesi membri conservando la stabilità finanziaria e
contribuendo allo sviluppo economico mondiale, per favorire l'espansione economica dei paesi
sottosviluppati e incrementare il commercio mondiale su base multilaterale e non discriminatoria. I membri
sono ventinove, la commissione dell'Unione Europea generalmente partecipa ai lavori. L'OCSE ha sede a
Parigi.
OIL - Organizzazione internazionale del lavoro: Istituita nel 1919, l'OIL è divenuta la prima agenzia
specializzata delle Nazioni Unite nel 1946. Suo obiettivo fondamentale è la promozione della giustizia sociale,
dei diritti umani e del lavoro riconosciuti a livello internazionale. A questo scopo l’OIL formula standard di
lavoro internazionali in forma di Convenzioni e Raccomandazioni, che stabiliscono gli standard minimi dei
diritti fondamentali del lavoro: libertà di associazione, diritto di organizzazione e contrattazione collettiva,
abolizione del lavoro forzato, lotta al lavoro minorile, uguaglianza di opportunità e trattamento e altri standard,
che regolano le condizioni relative a tutte le questioni del lavoro. Fornisce inoltre assistenza tecnica nelle
seguenti aree: formazione professionale e riqualificazione professionale; politiche dell’impiego,
amministrazione del lavoro; leggi sul lavoro e relazioni industriali; condizioni lavorative; sviluppo delle
capacità gestionali, cooperative; sicurezza sociale, statistiche sul mondo del lavoro, sicurezza e salute sul
posto di lavoro. Appoggia lo sviluppo di organizzazioni di datori di lavoro e lavoratori, cui fornisce formazione
e servizi di consulenza, e supporta la promozione dell’occupazione per garantire livelli di vita accettabili, con
particolare riguardo ai PVS e ai Paesi in transizione.
OIM - Organizzazione internazionale per le Migrazioni: Fondata nel 1951 come organizzazione
intergovernativa per occuparsi della situazione degli sfollati, rifugiati e migranti europei, oggi l’OIM è cresciuta
al punto da comprendere una grande varietà di attività di gestione delle migrazioni in tutto il mondo. Pur non
facendo parte del Sistema delle Nazioni Unite, vi è strettamente connessa e mantiene rapporti e relazioni di
lavoro con gli organi e le agenzie specializzate delle Nazioni Unite. I partner dell’OIM includono sia
organizzazioni governative che non governative. I suoi obiettivi sono: assistere la gestione delle migrazioni
internazionali; approfondire la comprensione dei fenomeni legati alle migrazioni; incoraggiare lo sviluppo
economico e sociale attraverso le migrazioni; contribuire ad innalzare la dignità umana e la qualità della vita
dei migranti.
OMS - Organizzazione mondiale della sanità: L'OMS è un'agenzia specializzata della famiglia delle
Nazioni Unite, fondata nel 1948, cui aderiscono 192 Stati. Secondo l’OMS la salute è “uno stato di benessere
complessivo, a livello fisico mentale e sociale, e non soltanto l’assenza di malattia o infermità”, su questa
definizione ufficiale si basa la sua politica. In questo quadro l’Agenzia promuove la cooperazione tecnica tra i
Paesi, sostiene i programmi per controllare e combattere le malattie ed è impegnata per migliorare la qualità
della vita umana.
Organizzazione mondiale del commercio (WTO): L'organizzazione mondiale del commercio (OMC) - in
inglese World Trade Organization - è l'organizzazione internazionale succeduta al GATT nel 1995 e della
quale fanno attualmente parte oltre 130 paesi, in rappresentanza del 95% del commercio mondiale. L'attuale
OMC-WTO, a differenza del GATT, dispone di un sistema di risoluzione delle controversie e di
determinazione delle sanzioni. Nel GATT invece ogni paese si faceva "giustizia" da sé, con l'unico limite
rappresentato dalla proporzionalità della sanzione rispetto al danno subíto. Si tratta di un'organizzazione che,
in prospettiva, dovrebbe poter elaborare un vero e proprio diritto internazionale del commercio, che oggi non
esiste.
U
UE: il 25/03/1957 fu istituita a Roma la Comunità Economica Europea con lo scopo di eliminare ogni barriera
doganale. L'Unione Europea è governata da organismi e direttivi sovranazionali, che operano nell'ambito di
un mercato unico.
UNAIDS - Joint United Nations Programme on HIV/AIDS: Programma cosponsorizzato sulla lotta
all'HIV/AIDS lanciato nel 1996 dalle NU. I sei co-sponsor originari furono l’UNICEF, l’UNDP, l’UNFPA,
l’UNESCO, l’OMS e la BM, a cui si sono aggiunte l’UNDCP/UNODC (1999) e l’OIL 2001.
UNCED - United Nations Conference on Environment and Development: Conferenza delle NU
sull’ambiente e lo sviluppo, tenuta a Rio de Janeiro nel giugno 1992. La più complessa ed estesa organizzata
dalle Nazioni Unite (due anni e mezzo di lavori preparatori, 120 Capi di Stato e 178 Paesi partecipanti). Oltre
alla Dichiarazione di Rio su ambiente e sviluppo e l’Agenda 21, sono stati presentati tre documenti politici
relativi a cambiamenti climatici, biodiversità e foreste.
UNCTAD - United Nations Conference on Trade and Development: Conferenza delle NU per il
commercio e lo sviluppo, fu istituita nel dicembre 1964 dall’Assemblea Generale dell’ONU quale organo
intergovernativo permanente per promuovere il commercio internazionale. 192 sono gli Stati membri
dell’Organizzazione. Realizza programmi di cooperazione tecnica per aiutare i PVS a superare gli ostacoli
esistenti per il conseguimento di uno sviluppo durevole e sostenibile.
UNDP - United Nations Development Programme: nasce nel 1968 dalla fusione dell’EPTA (Expanded
Programme of Technical Assistance) e dello Special Fund al fine di ricondurre sotto una gestione unificata
l’assistenza tecnica ai Paesi meno avanzati. È l’agenzia specializzata delle Nazioni Unite che si occupa di
sviluppo. Le risorse finanziarie provengono da contributi volontari da parte dei Paesi membri e da fondi non
volontari (non-core resources) autorizzati dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite o dall’Amministratore
dell’UNDP ed indirizzati verso specifiche attività, obiettivi o regioni, oppure da risorse aggiuntive messe a
disposizione dagli stessi Paesi beneficiari o da altri donatori (principalmente banche regionali di sviluppo),
secondo il principio del cost sharing tra Paesi donatori e beneficiari. L’UNDP canalizza le risorse che riceve
dagli Stati membri verso attività di assistenza tecnica che sono svolte dalle varie agenzie specializzate
(UNICEF, FAO, UNIDO, UNCTAD, ecc.) anche se si è dotato di una propria struttura per l’esecuzione dei
progetti (Office for Project Execution - OPE).
UNEP - United Nations Environment Programme: Programma delle NU per l’Ambiente. Il mandato
dell’UNEP è quello di “fornire guida e incoraggiare partnership nella tutela dell’ambiente, ispirando e
informando le Nazioni e i popoli al fine di migliorare la loro qualità di vita senza compromettere quella delle
generazioni future”.
UNESCO - United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization: L'Organizzazione delle NU
per l’educazione, la scienza e la cultura è un’agenzia specializzata delle Nazioni Unite che promuove
l’istruzione universale, lo sviluppo culturale, la protezione del patrimonio naturale e culturale mondiale, la
cooperazione internazionale nelle scienze e anche la libertà di stampa e comunicazione.
UNICEF - United Nations Children’s Fund: Il Fondo delle NU per l’infanzia, nato nel 1946 in seno alle
Nazioni Unite per assistere i bambini europei dopo la fine della Seconda Guerra mondiale, dal 1953 ha
ricevuto mandato internazionale. Attualmente opera in 158 Paesi.
UNIDO - United Nations Industrial Development Organization: L'Organizzazione delle NU per lo sviluppo
industriale è un’agenzia specializzata delle Nazioni Unite che ha l’obiettivo di promuovere lo sviluppo
industriale nei PVS attraverso l’assistenza tecnica e servizi di consulenza e di formazione.
SIGLE E ACCORDI INTERNAZIONALI:
A
ACP - Paesi di Africa, Caraibi, Pacifico: Gruppo costituitosi in occasione della firma della prima
Convenzione di Lomé nel 1975, comprendeva 46 Paesi. Attualmente, dopo l’entrata in vigore dell’Accordo di
Cotonou, che ha sostituito nel 2000 le precedenti quattro convenzioni di Lomé, il gruppo è costituito da 79
Paesi. Di questi i Paesi africani sono: Angola, Benin, Botswana, Burkina Faso, Burundi, Camerun, Capo
Verde, Repubblica Centrafricana, Ciad, Comore, Congo Brazzaville, Repubblica Democratica del Congo,
Costa d’Avorio, Gibuti, Guinea equatoriale, Eritrea, Etiopia, Gabon, Gambia, Ghana, Guinea, Guinea Bissau,
Kenia, Lesotho, Liberia, Madagascar, Malawi, Mali, Mauritania, Mauritius, Mozambico, Namibia, Niger,
Nigeria, Ruanda, Sao Tome e Principe, Sierra Leone, Senegal, Seychelles, Somalia, Sud Africa, Sudan,
Swaziland, Tanzania, Togo, Uganda, Zambia, Zimbabwe. Quelli caraibici sono: Antigua, Bahamas,
Barbados, Belize, Cuba, Repubblica Dominicana, Grenada, Guyana, Haiti, Giamaica, St. Kitts e Nevis, Santa
Lucia, San Vincent e le Granadine, Suriname, Trinidad e Tobago. Quelli del Pacifico, infine, sono: le Isole
Cook, Micronesia, Fiji, Kiribati, Isole Marshall, Nauru, Niue, Palau, Papua Nuova Guinea, Samoa, Isole
Solomone, Tonga, Tuvalu, Vanuatu.
Agenda 21: Letteralmente "Programma di azioni per il XXI secolo", documento sottoscritto dai Paesi
partecipanti alla Conferenza di Rio de Janeiro nel giugno 1992 (UNCED), e aggiornato a Kyoto nel 1997, nel
quale viene esposto il programma di attuazione della Dichiarazione di Rio e che affronta temi che vanno dalla
demografia al commercio, dal trasferimento delle tecnologie alle istituzioni internazionali, dallo sviluppo rurale
agli oceani, indicando per ciascuno di essi linee d’azione che, sebbene non vincolanti sul piano legale,
riflettono il consenso sostanziale dei partecipanti al Summit di Rio. Tale consenso va verso un modello di
sviluppo sostenibile più attento alla qualità della vita e capace di mantenere un equilibrio stabile fra l’uomo e
l’ecosistema, il cui patrimonio di risorse naturali e biologiche deve essere preservato per il bene delle future
generazioni. In particolare, il Documento stabilisce un piano d’azione per garantire, per il nuovo millennio, un
sostanziale miglioramento della vita sul pianeta, con particolare riferimento alla tutela dell’ambiente naturale.
L’Agenda 21 sottende a numerose politiche comunitarie nei programmi di sostegno ad azioni di tutela
ambientale o risparmio energetico praticate in ambito locale.
APPI - Anti-Poverty Partnership Initiatives: L'APPI, fondo fiduciario italiano presso l’UNDP per le iniziative
di partenariato contro la povertà, è una delle iniziative dell’UNDP volte al raggiungimento degli MDGs. Il suo
principale obiettivo è quello di promuovere partenariati internazionali a sostegno dell’applicazione, nei Paesi
interessati, di politiche e programmi di lotta alla povertà, basati sullo sviluppo territoriale, integrato e
partecipato.
Le attività e i programmi iniziati attraverso il Fondo avranno come focus programmi per la lotta alla povertà.
Attraverso l’istituzione del Fondo, l’UNDP intende sottolineare il carattere strutturale e multidimensionale della
povertà, che richiede l’individuazione di nuove azioni più coerenti ed integrate al fine di giungere ad uno
sviluppo più equo e al rafforzamento delle fasce più povere della popolazione per conseguire l’obiettivo di
dimezzare il numero mondiale dei poveri entro il 2015. L’obiettivo del Trust Fund è quello di fornire all’UNDP
una struttura finanziaria aperta ai contributi di diversi donatori al fine di perseguire la realizzazione degli
impegni presi in occasione del Vertice mondiale sullo sviluppo sociale tenuto a Copenhagen nel 1995. Il 27
giugno 2000 l’Italia ha siglato un accordo con l’UNDP di partecipazione al Fondo.
APS - Aiuto Pubblico allo Sviluppo: Con questo termine s'intende ogni iniziativa realizzata, finanziata,
programmata o promossa dal Governo, messa a disposizione e\o finanziata da fondi pubblici, destinata alla
promozione dei Paesi in via di sviluppo. L'ammontare dell'APS viene determinato in sede politica in rapporto
al PIL.
C
Convenzione di Rio: La “Convenzione Quadro delle NU sui Cambiamenti Climatici”, (la cui sigla
internazionale è UN-FCCC, United Nations Framework Convention on Climate Change, sito
http://www.unfccc.int/) approvata nella Conferenza mondiale sull’Ambiente e lo sviluppo di Rio de Janeiro
(giugno 1992) e ratificata dall’Italia il 15 gennaio 1994, fornisce indicazioni per promuovere un più sano ed
efficiente rapporto tra uomo e ambiente. Esso si compone di un Preambolo e 27 Principi e richiama
l’attenzione su un numero di argomenti rilevanti per l’ambiente, tra i quali l’equità intergenerazionale, i bisogni
del mondo povero, la cooperazione tra Stati, la responsabilità civile e la compensazione dei danni ambientali,
il principio inquinatore-pagatore, la valutazione d’impatto ambientale. Il terzo principio afferma che “il diritto
allo sviluppo deve essere realizzato in modo da soddisfare equamente le esigenze relative all’ambiente ed
allo sviluppo delle generazioni presenti e future”. La Convenzione istituisce la Conferenza delle Parti, organo
demandato a dare attuazione dei principi e degli impegni generali contenuti nella Convenzione stessa. La
Conferenza, che è l’organo supremo e decisionale, ha anche il compito di controllare l’effettivo svolgimento
delle azioni per il raggiungimento degli obiettivi della UN-FCCC.
G
GATS: Accordo Generale sul Commercio dei Servizi. Legato al WTO, è un accordo che prevede la
possibilità di liberalizzare oltre ai beni anche i servizi, quali sistema pensionistico, sanità, scuola. Il GATS, che
in una prima forma incompleta, è già stato approvato, comprende sulla carta almeno 160 settori,
dall'aeronautica civile alle telecomunicazioni, dai servizi bancari alla sanità alla pubblica istruzione. Allo stato
delle cose già 48 Stati hanno chiesto di includere tra i temi da inserire nel GATS, il settore sanitario, e 46 lo
hanno chiesto per il settore scolastico.
GATT: General Agreement on Tariffs and Trade, accordo generale sulle tariffe doganali e il commercio
concluso a Ginevra il 30 ottobre 1947 ed entrato in vigore il primo gennaio 1948. In origine il GATT doveva
essere un'istituzione provvisoria in attesa delle ratifiche della Carta dell'Avana. Tuttavia, poiché questa non fu
approvata, esso rimase un valido strumento nel campo della collaborazione internazionale. Le parti
contraenti, che tenevano riunioni periodiche, nel 1955 stabilirono di creare una Organizzazione per la
cooperazione commerciale. Aveva lo scopo di contribuire all'incremento degli scambi rimuovendo ogni
ostacolo al commercio internazionale e promuovendo la riduzione delle tariffe doganali. Sotto l'egida del
GATT sono stati tenuti otto cicli di conferenze, tra i quali i più celebri sono il Kennedy Round e il Nixon
Round. L'ultimo ciclo, detto Uruguay Round, ebbe inizio con l'incontro di Punta del Este, in Uruguay, nel
settembre 1985, e vide la partecipazione di 92 membri. Il primo gennaio 1995 il GATT è stato sostituito con
WTO (World Trade Organization).
G8 - Gruppo degli otto: Gruppo informale costituito da Stati Uniti, Giappone, Germania, Francia, Gran
Bretagna, Italia, Russia e Canada, che riunisce annualmente i capi di stato o di governo di questi otto paesi
per confrontarsi ed eventualmente prendere delle decisioni. Sorto all'indomani della crisi petrolifera del 1973,
il G8 non è un organismo decisionale ma solo di concertazione. Si riunisce a turno in ciascun paese membro.
L'ordine del giorno è stabilito dal paese ospitante che, se vuole, può proporre preventive riunioni ministeriali a
carattere tecnico per preparare i vertici.
H
HIPC (Heavily Indebted Poor Country) Iniziative: Iniziativa elaborata da FMI e BM, e approvata dai governi
nell'autunno 1996 in occasione del vertice G7 di Lione a favore dei Paesi poveri altamente indebitati.
L'iniziativa mira a ridurre il debito estero di tali Paesi, basandosi su un approccio caso per caso, fino a
raggiungere un livello di sostenibilità (misurato dal rapporto tra debito estero ed esportazioni). Le condizioni
per accedere all'iniziativa erano inizialmente limitate all'adozione di politiche di aggiustamento
macroeconomico delle proprie economie. A seguito dell'approvazione congiunta da parte del FMI e di Banca
mondiale, i Paesi creditori procedono alla cancellazione di parte del proprio credito bilaterale e finanziano,
contribuendo ad un fondo fiduciario per l'HIPC, la cancellazione del credito multilaterale. Durante il vertice G7
di Colonia, nel mese di giugno del 1999, si è deciso di procedere ad una maggiore cancellazione attraverso
l'Iniziativa HIPC rafforzata. Oltre ad assicurare la cancellazione dei crediti di aiuto e dei crediti commerciali, la
nuova iniziativa accelera i tempi di applicazione delle misure di cancellazione del debito e lega tali misure
all'adozione di programmi nazionali di riduzione della povertà. L'Italia si è distinta all'interno della comunità
internazionale per la sua partecipazione all'Iniziativa: nel corso del 2000, il Parlamento ha varato in tempi
molto rapidi una legge in materia (la legge n. 209/2000) e, a fine 2001, ha siglato con la Guinea Conakry il
primo accordo bilaterale di cancellazione del debito.
Sito: http://www.worldbank.org/hipc/about/about.html.
I
ICT - Information & Communication Technology: Acronimo inglese molto usato che fa riferimento
all’insieme delle tecnologie della cosiddetta società dell’informazione e della comunicazione, dal personal
computer a internet. L’ampia diffusione di queste tecnologie ha ingenerato una profonda trasformazione
dell’economia globale, creando nuove possibilità di comunicazione che accorciano le distanze e modificano
gli assetti socio-culturali. Un accesso iniquo a tali tecnologie crea quello che è stato definito digital divide.
IPCC - Intergovernmental Panel on Climate Change: Organo intergovernativo sui cambiamenti climatici.
Il ruolo di IPCC, su mandato delle Nazioni Unite attraverso le agenzie WMO (World Meteorological
Organization) ed UNEP, è quello di fare il punto sulla situazione delle conoscenze scientifiche, tecniche e
socioeconomiche che sono fondamentali per capire il clima ed i cambiamenti climatici indotti dalle attività
umane. L’IPCC non conduce ricerche in proprio né effettua osservazioni sugli andamenti del clima ma si
avvale della letteratura scientifica disponibile e di esperti che sulla base delle conoscenze acquisite
effettuano analisi e valutazioni per le finalità di IPCC, che, come organo intergovernativo di consulenza
scientifica, sono quelle di fornire, oltre al supporto scientifico richiesto ("special reports"), anche il quadro di
riferimento scientifico e conoscitivo aggiornato ("assessment reports" con periodicità quinquennale) per
l’attuazione delle convenzioni internazionali ONU e degli altri atti deliberati dalle Nazioni Unite inerenti i
problemi dei cambiamenti climatici e le relative interconnessioni o conseguenze con altri problemi ambientali
e di sviluppo socioeconomico.
ISO 14000: Gruppo di norme, emesse ufficialmente il 1 settembre 1996 dall’Organismo internazionale di
Standardizzazione per la certificazione del Sistema di Gestione Ambientale. Questi standard costituiscono il
punto di riferimento internazionale più avanzato per le imprese che vogliono dotarsi di Sistemi di Gestione
Ambientale per le proprie attività produttive. Schematicamente, i requisiti della norma ISO 14001 sono
rappresentati dalle quattro fasi di Deming, precedute dalla politica ambientale: pianificazione, realizzazione e
operatività, controlli e azioni correttive, riesame della direzione.
M
MAI: Il MAI (Multilateral Agreement on Investments - Accordo Multilaterale sugli Investimenti) era un progetto
di accordo economico internazionale in fase di negoziazione presso l'Organizzazione per la Cooperazione e
lo Sviluppo Economico (d'ora in poi OCSE). Guidate dagli Stati Uniti, le 29 nazioni che costituiscono l'OCSE
(USA, Canada, Messico, gli stati membri dell'UE, Svizzera, Norvegia, Islanda, Repubblica Ceca, Ungheria,
Polonia, Turchia, Corea del Sud, Giappone, Nuova Zelanda, Australia) vogliono creare una carta dei diritti e
delle libertà per le aziende multinazionali, al fine di rendere più facile per gli investitori individuali e aziendali lo
spostamento di capitali all'estero - sia in valuta che sotto forma di immobili industriali. Il MAI aveva lo scopo di
stabilire un nuovo corpo di leggi mondiali sugli investimenti che garantirà alle multinazionali il diritto e la
libertà incondizionata di comprare, vendere e compiere operazioni finanziarie in tutto il mondo come e
quando ritengono opportuno, incuranti di leggi ed interventi governativi.
MERCOSUR: la nascita del MERCOSUR è avvenuta il primo gennaio del 1995 e a tale accordo, che
prevede la libera circolazione di beni e servizi tra gli Stati membri, il coordinamento delle politiche
macroeconomiche dei Paesi che ne fanno parte, hanno aderito Argentina, Brasile, Uruguay e Paraguay.
Millennium Round: Nell’ambito della programmata nuova serie di contrattazioni sulla liberalizzazione del
commercio avviata dall'OMC nel novembre 1999 a Seattle, sono in agenda non solo una valutazione degli
accordi sui prodotti agricoli e sui diritti di proprietà intellettuale collegati al commercio (TRIPS,Trade Related
intellectual Property Rights) ma anche nuovi argomenti quali gli investimenti, la politica per la concorrenza
e la spesa pubblica. Sono proposte fatte dagli Stati Uniti e dall’Unione europea che caldeggiano “Trattative
generali per il commercio” nell’ambito del ciclo di trattative (2000-2003) che trovano un punto di sintesi nella
Conferenza di Cancun (Messico, 2003). Secondo questa proposta, ad esempio, il contenuto del MAI
(Multilateral Agreement on Investment), indirizzato a fissare regole comuni di riferimento per i PVS al fine
di attrarre gli investimenti diretti esteri, che fu discusso, senza alcun risultato, nell’ambito dell’OCSE,
dovrebbe essere incluso nelle trattative dell'OMC.
N
NAFTA: con questa sigla si fa riferimento all'accordo di libero scambio stipulato da Stati Uniti, Canada e
Messico e l'aspetto che maggiormente caratterizza tale accordo è legato alla progressiva eliminazione di tutte
le barriere tariffarie fra i Paesi che aderiscono all'accordo.
NEPAD - New Partnership for Africa’s Development: Strategia che combina il piano OMEGA del
Presidente senegalese Abdoulaye Wade e il piano d’azione per un partnerariato africano, MAP, dei
Presidenti Thabo Mbeki (Sud Africa), Obsanjo (Nigeria) e Abdel Aziz Bouteflika (Algeria), entrambi incentrati
sulla rinascita economica del continente. È stato presentato dall’OUA al Summit di Lusaka, nel mese di luglio
del 2001. Il Summit fu seguito da una ampia partecipazione dell’organizzazione in incontri internazionali (tra
cui il G8 di Genova, l’ECOSOC dello stesso anno e meeting sui diritti umani e sviluppo economico
dell’Africa), volta a ottenere consensi e supporto. Il progetto viene ufficialmente approvato nel Summit di
ottobre del 2001 tenutosi in Nigeria. L’idea dichiarata dai fondatori è quella di una unione che permetta
all’Africa di uscire dall’isolamento dal mondo della globalizzazione. Obiettivo ambizioso è quello di assicurare
la crescita del prodotto interno lordo del 7% annuo per i prossimi 15 anni e raggiungere gli obiettivi di sviluppo
del Millennio. Il NEPAD prevede, a tal fine, la promozione di condizioni per uno sviluppo sostenibile (pace,
sicurezza, democrazia e good governance), iniziative economiche comuni ed un approccio subregionale e
regionale allo sviluppo, alcune priorità settoriali (colmare il divario nelle infrastrutture: ICT e digital divide,
energia, trasporti, acqua e sanità), alcune iniziative per lo sviluppo delle risorse umane e per contrastare la
fuga di cervelli, un impegno particolare in agricoltura, iniziative per l’occupazione, la promozione della cultura,
iniziative per incrementare il flusso di capitali (accrescimento della mobilità interna, riduzione del debito
estero, riforma dell’APS, valorizzazione del flusso di capitali privati), iniziative per l’accesso al mercato
(diversificazione della produzione in agricoltura, industria mineraria, turismo, servizi, promozione del settore
privato, promozione delle esportazioni, rimozione delle barriere non tariffarie). Si stima che il NEPAD avrà per
l’Africa un costo annuo pari al 12% del PIL continentale. Informazioni maggiori sono disponibili sul sito
http://www.nepad.org/
O
OGM: Organismi geneticamente modificati o transgenici. Un OGM è un organismo nel cui corredo
cromosomico è stato introdotto un gene estraneo, prelevato da un organismo, donatore, appartenente a
qualsiasi specie vivente. Le tecniche dell'ingegneria genetica, che fonde le conoscenze della biologia
molecolare e della genetica, consentono di identificare e isolare un gene appartenente al corredo
cromosomico di un essere vivente e trasferirlo artificialmente in quello di un altro, anche molto distante dal
punto di vista della classificazione tassonomica.
ONG - Organizzazioni non governative: Le ONG sono organizzazioni private di vario tipo che operano, con
diverse modalità, nel campo della cooperazione allo sviluppo e della solidarietà internazionale. La loro attività
nell'ambito della cooperazione dell'Italia con i Paesi in via di sviluppo è disciplinata dalla legge 49/87 (la cui
riforma è in discussione da quasi tre anni) che prevede la concessione, da parte del ministero degli Affari
esteri, del riconoscimento di idoneità. Tale riconoscimento consente alle ONG di accedere al finanziamento
governativo per la realizzazione di progetti di cooperazione, affidati dal ministero degli Affari esteri o promossi
dalle stesse organizzazioni, e delle altre attività previste dalla legge.
Le ONG possono essere suddivise in cinque tipologie che, però, non si eludono a vicenda:
¾ ONG di volontariato classiche, dove è tuttora marcata la dimensione dell'impegno personale come
testimonianza sociale;
¾ ONG che realizzano progetti di cooperazione a breve-medio termine o in situazioni di emergenza, con
l'invio di personale diversamente inquadrato secondo la qualifica e l'esperienza professionale
¾ ONG che sono orientate verso il sostegno tecnico-economico di partner dei Paesi in via di sviluppo,
cofinanziando la realizzazione di microprogetti gestiti da referenti locali senza invio di volontari;
¾ ONG specializzate in studi, ricerche e formazione di personale italiano o proveniente dai Paesi in via di
sviluppo;
¾ ONG che operano prevalentemente in Italia attraverso la realizzazione di attività di informazione ed
educazione sui temi dello sviluppo, della cooperazione internazionale e della mondialità, rivolte alle
scuole o ad altri segmenti di popolazione.
Le ONG, indipendentemente dal riconoscimento di idoneità del ministero degli Affari esteri italiano, possono
accedere ai finanziamenti dell'Unione Europea previsti per i progetti, nei Paesi in via di sviluppo o in Italia,
che rientrano nei programmi europei di cooperazione.
Onlus: Le Onlus, organizzazioni non lucrative di utilità sociale disciplinate dal decreto legislativo n. 460/97,
definiscono in termini esclusivamente fiscali molteplici tipologie di enti non profit: associazioni, comitati,
fondazioni, società e cooperative ecc. Scopo della legge è di agevolare fiscalmente, in presenza di
determinate condizioni ed entro limiti ben precisi, le organizzazioni non profit e di favorirne la diffusione nel
Paese.
P
PAC - Politica agricola comune: Prevista dagli art. 38-47 del Trattato di Roma istitutivo della CEE, ha fra i
suoi obiettivi l’incremento della produttività agricola, l'incremento dei redditi della popolazione agricola, la
sicurezza degli approvvigionamenti, la stabilizzazione dei mercati e l’assicurazione di prezzi ragionevoli al
consumo. L’organizzazione del mercato avveniva attraverso la fissazione di un prezzo unico per ogni
prodotto, garantito dall’intervento comunitario, nel caso il prezzo di mercato si discostasse sensibilmente da
quello indicativo. Nei rapporti con l’esterno, in obbedienza al principio di preferenza comunitaria, veniva
fissato un prezzo, detto di riferimento o di entrata, al quale, attraverso i “prelievi”, veniva portato il costo del
prodotto importato; le esportazioni venivano incoraggiate attraverso il sistema delle “restituzioni”, che
compensavano i produttori delle differenze fra prezzo comunitario e internazionale. La riforma della PAC,
indotta dalle conclusioni dei vari negoziati GATT e poi OMC e dalle necessità di contenimento
dell’espansione delle spese che gravano sui bilanci comunitari, sta progressivamente smantellando il sistema
dei prelievi e restituzioni.
PAM - Programma alimentare mondiale: Il PAM (in inglese WFP, World Food Programme) è un
Programma delle Nazioni Unite, con sede a Roma, operativo dal 1963 per la lotta alla fame nel mondo. Idea
cardine dell’organizzazione è che senza cibo non può esserci pace sostenibile, democrazia e sviluppo. Il
PAM collega la lotta alla povertà con la promozione dell’autosufficienza e lavora affinché la fame sia posta al
centro dell’agenda internazionale, promuovendo politiche, strategie e operazioni che direttamente beneficino i
poveri e gli affamati. Attività prioritaria del PAM è la distribuzione del cibo in situazioni di crisi o di emergenza
(sia per disastri naturali che in situazioni di emergenza complessa – guerra, conflitti, etc.). Tale attività implica
anche lavori di logistica e infrastrutturali per la distribuzione del cibo, interventi di ricostruzione e riabilitazione,
promozione di una alimentazione corretta come prerogativa per uno sviluppo sostenibile.
Paesi in Via di Sviluppo (PVS): Definizione creata negli anni Sessanta dalle istituzioni internazionali per
indicare i paesi del terzo mondo. Si voleva evitare di definire i paesi del terzo mondo come "sottosviluppati",
un termine che poteva dare adito a interpretazioni peggiorative. Si sarebbe potuto scegliere la definizione
"Terzo mondo", come aveva suggerito Alfred Sauvy all'inizio degli anni Cinquanta per similitudine con la
famosa frase pronunciata da Sieyès sul Terzo Stato ("che non è nulla e aspira a diventare tutto") in
occasione degli Stati generali del 1789. Ma il termine, così come quello di "non allineati" proposto nel 1954 in
occasione della Conferenza di Bandung, era stato rifiutato da alcuni paesi che, sebbene poco industrializzati,
rifiutavano un'etichetta che li avrebbe classificati in un "campo" intermedio tra i paesi socialisti e i paesi
capitalisti. Per questi paesi non aver avviato un processo di industrializzazione non implicava
necessariamente che non si dovesse scegliere tra i due grandi modelli di sviluppo che all'epoca si
contrapponevano.
PIL - Prodotto interno lordo: Misura la ricchezza creata nel Paese durante l’anno e la sua crescita o
decrescita rispetto agli anni precedenti. Esso somma il valore totale dei beni e servizi prodotti nell’anno nel
Paese. Tale contabilità nazionale include sia il valore aggiunto della produzione agricola ed industriale per
l’autoconsumo, che il valore dei servizi non vendibili (ad esempio educazione, difesa, ecc.), ma esclude sia il
lavoro nero che le attività illegali, come pure ogni attività compiuta “gratuitamente”. Espresso in dollari e
ridotto a PIL pro capite, viene spesso usato per confrontare fra loro i diversi Paesi.
PNL - Prodotto nazionale lordo: Indica il valore totale dei beni e servizi prodotti in un’economia nell’arco di
un dato periodo di tempo, inclusi i redditi derivanti da investimenti e proprietà all’estero. Corrisponde pertanto
al PIL aumentato delle rimesse dei lavoratori all’estero e del reddito che i residenti hanno ottenuto
investendo all’estero e diminuito delle rimesse degli stranieri residenti nel Paese e del reddito dei capitali
esteri investiti nel Paese. Espresso in dollari e ridotto a PNL pro-capite, è anch’esso usato per confrontare fra
loro i diversi Paesi.
Protocollo di Kyoto: Approvato dalla Conferenza delle Parti della Convenzione di Rio nella sua terza
sessione plenaria, tenutasi a Kyoto dal 1 al 10 dicembre 1997, il Protocollo di Kyoto rappresenta un atto
esecutivo contenente le prime decisioni sulla attuazione operativa di alcuni degli impegni della Convenzione
di Rio sui cambiamenti climatici. Vincola i Paesi industrializzati e quelli a economia in transizione (i Paesi
dell’Est europeo) ad adottare una serie di misure di salvaguardia ambientale, soprattutto nell’ambito delle
problematiche dei cambiamenti climatici. In modo particolare si impone di ridurre complessivamente del 5%
le principali emissioni di gas responsabili dell’effetto serra entro il 2010.
PRSC - Poverty Reduction Support Credit: Strumento finanziario introdotto dalla Banca mondiale per
aiutare i Paesi eleggibili IDA nell’implementazione delle loro strategie di riduzione della povertà attraverso
riforme politiche ed istituzionali.
PRSP - Poverty Reduction Strategy Papers: Istituti dal FMI nel 1999, costituiscono un punto di riferimento
essenziale per le attività di cooperazione di tutte le agenzie di cooperazione allo sviluppo. I PRSPs
espongono i programmi e le politiche a livello macroeconomico, strutturale e sociale attuate da un Paese al
fine di ridurre la povertà e sviluppare la crescita, così come la valutazione dei bisogni in termini di assistenza
finanziaria esterna per il conseguimento degli obiettivi di sviluppo. Attualmente sono 60 i Paesi a basso
reddito in cui è introdotto il processo PRSP. Dieci Paesi (Albania, Bolivia, Honduras, Mauritania, Mozambico,
Nicaragua, Nigeria, Tanzania, Vietnam e Zambia) hanno concluso il processo presentando il Paper;
trentacinque Paesi hanno realizzato invece degli “Interim Reduction Strategy Papers”.
S
SACE - Servizi assicurativi del commercio estero: È una società di diritto pubblico con autonomia
finanziaria e di gestione, posta sotto la sorveglianza del Ministero del Tesoro. Rilascia garanzie e assume in
assicurazione i rischi di carattere politico, catastrofico, commerciale, economico e di cambio cui sono
esposte le imprese italiane nella loro attività con l’estero. Particolarmente utile per attività commerciali e di
investimento nei PVS.
T
Tobin Tax: prende il nome dall'economista americano James Tobin, premio nobel per l'economia che
propone di applicare l'adozione di questa misura fiscale agli Stati più ricchi nelle loro transazioni finanziarie.
La Tobin Tax potrebbe produrre un gettito annuale tra i 150 e i 300 miliardi di dollari, da destinare a politiche
di lotta alla povertà.
Trattato di Amsterdam: Il trattato di Amsterdam è il risultato della Conferenza intergovernativa lanciata il 29
marzo 1996 in occasione del Consiglio europeo di Torino. Esso è stato adottato dal Consiglio europeo di
Amsterdam (16 e 17 giugno 1997) e successivamente firmato, in data 2 ottobre 1997, dai ministri degli affari
esteri dei quindici Stati membri. È entrato in vigore il 1° maggio 1999 (primo giorno del secondo mese
successivo alla ratifica da parte dell'ultimo Stato membro) ratificato da tutti gli Stati membri secondo le loro
rispettive norme costituzionali. Sul piano giuridico, il trattato di Amsterdam modifica alcune disposizioni del
trattato sull'Unione europea, come pure dei trattati istitutivi delle Comunità europee e di alcuni atti connessi.
Esso si aggiunge ma non si sostituisce agli altri trattati.
TRIPS: Trade-Related Aspects of Intellectual Property Rights, cioè Aspetti dei Diritti di Proprietà Intellettuale
attinenti al Commercio. È uno degli accordi siglati al termine dell'Uruguay Round ed entrati in vigore il 1
gennaio 1995. Gli Stati Uniti inserirono i diritti di proprietà intellettuale nell'agenda delle trattative dell'ultimo
round del GATT perché la mancanza di una legislazione specifica in molti paesi del mondo si traduceva in un
elevato numero di royalties (diritti), non pagate alle sue società. Le società americane sostenevano che il
resto del mondo aveva un debito con loro di 24 miliardi di dollari annui in diritti non pagati. Ma se i paesi
occidentali pagassero per aver accesso a quella biodiversità di cui i paesi poveri sono i maggiori possessori,
la situazione sarebbe capovolta.
Trust Fund: È il fondo fiduciario in cui Governi, organismi internazionali e banche convogliano risorse
finanziarie per realizzare specifici interventi o programmi di cooperazione nei PVS.
U
UEM: è il processo volto ad armonizzare le politiche economiche e monetarie degli Stati membri dell'Unione
col fine ultimo di porre in essere una moneta unica, l'euro. Essa è stata configurata da una delle due
conferenze intergovernative lanciate nel dicembre 1990. A norma del trattato l'UEM sarà realizzata in tre fasi:
Fase n. 1 (1° luglio 1990-31 dicembre 1993): libera circolazione dei capitali tra gli Stati membri; rafforzamento
del coordinamento delle politiche economiche ed intensificazione della cooperazione tra banche centrali;
Fase n. 2 (1° gennaio 1994-30 dicembre 1998): convergenza delle politiche economiche e monetarie degli
Stati membri (al fine di garantire la stabilità dei prezzi ed una situazione sana in fatto di finanze pubbliche);
Fase n. 3 (iniziata col 1° gennaio 1999): creazione di una banca centrale europea; fissazione dei tassi di
cambio ed introduzione della moneta unica.
Solo undici Stati membri partecipano alla terza fase dell'UEM iniziata il 1° gennaio 1999: quattro Stati membri
non hanno infatti adottato la moneta unica o per libera scelta, in applicazione dei protocolli allegati al trattato
CE (Regno Unito e Danimarca) o perché non soddisfacevano ai criteri di convergenza stabiliti dal trattato di
Maastricht (Grecia e Svezia).
Unione africana: Organizzazione succeduta nel 2002 all’OUA, con l’intento di procedere a passi decisi ma
ben calibrati verso la piena unione economica e politica dell’Africa, sulla falsariga del modello europeo.
Questa nuova fase istituzionale dell’integrazione continentale è stata promossa inizialmente dal Capo di Stato
libico, Mouammar Gheddafi, e ha ottenuto la sua consacrazione ufficiale durante il vertice di Durban, in
Sudafrica, il 12 luglio 2002. In occasione dell’inaugurazione dell’UA, è stato predisposto il programma MAP
(Millennium Partnership for the African Recovery Programme) per il rilancio continentale. Esso fa leva
sulle risorse umane, sulla good governance, la gestione efficiente e razionale dei finanziamenti, la stabilità
politica dell’Africa, che chiede alla comunità internazionale nuove forme di partenariato ed equità nei rapporti
economici.
Uruguay Round: Ciclo di negoziato commerciale multilaterale condotto nel quadro del GATT dal 1986 al
1993. È questo il ciclo sfociato nella dissoluzione del GATT, rimpiazzato da un'altra organizzazione,
l'Organizzazione mondiale del commercio (OMC).
W
Welfare State / Etat- providence/ Stato sociale ( del benessere )
Schema essenziale: è una fisionomia di Stato impensabile prima delle lotte del Novecento (cfr. organizzazioni
sindacali e politiche) e prima della grande crisi economica del 1929. La nuova fisionomia che assume lo
Stato costituisce una sorta di risposta occidentale al modello sovietico e alla sua pianificazione.
Si può perciò parlare, in un certo senso, di capitalismo democratico versus socialismo reale.
World Social Forum: è un meeting annuale uomini d'affari, politici ed esperti accademici in ogni campo ed è
divenuto una importante e potente forza di indirizzo allo sviluppo economico mondiale delle imprese.
I TERMINI DELLA COOPERAZIONE
A
Accountability: Principio generale secondo cui gli individui e le organizzazioni devono assumersi la
responsabilità delle proprie azioni ed essere conseguentemente soggetti a riconoscimenti e premi in positivo
come pure a sanzioni per l’inadeguato o mancato svolgimento delle funzioni e dei compiti loro assegnati. In
particolare, tale principio risponde all’esigenza, da parte degli Enti Pubblici, di "rendere conto" delle loro
attività in termini di trasparenza comportamentale, amministrativa, gestionale, strategica ed economica. Si
tratta, perciò, di una traduzione concreta del generico concetto di trasparenza, introdotto da tempo come
principio nella Pubblica Amministrazione. Il Bilancio Sociale e la Carta dei Servizi rientrano tra gli strumenti
per costruire modelli di accountability. Per quanto riguarda le aziende, la norma SA8000, soggetta a revisioni
periodiche, è uno standard di certificazione della responsabilità (accountability) sociale, omogenea e
verificabile attraverso un sistema di verifica di terza parte.
Aiuti umanitari e d’emergenza: Iniziative che mirano ad eliminare e ridurre le conseguenze negative di
un’emergenza congiunturale sul soddisfacimento dei bisogni fondamentali e sulle prospettive di sviluppo del
Paese beneficiario. Giustificati dalla richiesta del Paese dove si è sviluppato l’evento eccezionale e dal
riconoscimento da parte della comunità internazionale dello stato di crisi, questi interventi presuppongono
uno stretto e continuo coordinamento con gli altri donatori. Tali interventi possono articolarsi in invio di
missioni di soccorso, cessione di beni, attrezzature e derrate alimentari, concessione di finanziamenti in via
bilaterale. Non possono rientrare in questa categoria aiuti destinati a far fronte a situazioni endemiche di
povertà diffusa.
L’Unione europea nel suo insieme è attualmente uno dei principali donatori di aiuti umanitari al mondo. Nel
1992 è stato istituito l’Ufficio della Commissione europea per gli Aiuti Umanitari (ECHO), che ha il compito di
fornire assistenza e soccorso (sotto forma di beni o servizi) alle vittime delle catastrofi naturali o causate
dall’uomo nonché dei conflitti al di fuori dell’Unione. Tale aiuto è fondato sui principi di non discriminazione,
imparzialità e umanità propri dell’aiuto umanitario ed è distribuito dai partner di ECHO, ossia organizzazioni
non governative e agenzie umanitarie delle NU e di altre organizzazioni internazionali.
Nel caso dell’Italia, la legge n. 49/1987 disciplina, nel quadro della cooperazione allo sviluppo, anche gli
“interventi straordinari destinati a fronteggiare crisi di calamità e situazioni di denutrizione e di carenze
igienico-sanitarie che minacciano la sopravvivenza di popolazioni”. (Artt. 2 e 11 della legge citata). La
gestione di queste iniziative, finanziate attraverso un apposito capitolo di bilancio, è affidata all’Ufficio Aiuti di
Emergenza della Direzione Generale per la Cooperazione allo sviluppo del Ministero degli Affari Esteri. In
ragione della procedura d’urgenza, questi interventi richiedono autorizzazione del Sottosegretario di Stato
competente.
Aiuto allo sviluppo: Trasferimenti di fondi a lungo termine (più di un anno) dei paesi industrializzati verso i
paesi del Terzo Mondo a condizioni più favorevoli di quelle di mercato. Questi fondi possono essere di origine
privata (donazioni o prestiti effettuati dalle organizzazioni non governative) o pubblici.
Può trattarsi di donazioni o di prestiti e in genere si distingue tra aiuto bilaterale (concesso da un paese a un
altro paese) e aiuto multilaterale, fornito da organismi che raggruppano diversi paesi (ad es. la Banca
mondiale o l'Unione europea).
I paesi dell'Organizzazione di cooperazione e di sviluppo economico (OCSE) hanno costituito il "Comitato di
aiuto allo sviluppo" per misurare e mettere a confronto i loro sforzi in questo settore.
Aiuto bilaterale: Termine generico con il quale si definisce un intervento da parte di un governo a favore di un
altro governo appartenente a uno dei Paesi in via di sviluppo.
Aiuto multibilaterale: La cooperazione multibilaterale è uno strumento operativo attraverso il quale si
realizza un collegamento tra le attività degli Organismi multilaterali e i programmi di cooperazione attuati sul
piano bilaterale. Si definiscono aiuti multibilaterali le iniziative concordate e finanziate a livello bilaterale, ma
affidate in esecuzione a un'Agenzia specializzata o a un organismo internazionale.
Aiuto multilaterale: Termine generico che indica un programma realizzato da un organismo internazionale
con l'apporto finanziario di vari governi donatori.
Aiuto vincolato: È un intervento sottoposto a condizioni che devono essere rispettate dal Paese
beneficiario.
Aiuto non vincolato: Intervento, programma, o altra attività verso un Paese beneficiario definito "slegato", in
quanto non sottoposto ad alcuna condizione per beneficiare dell'aiuto.
Alleggerimento del debito: L'alleggerimento del debito (in inglese debt relief) può prendere la forma della
cancellazione, riscadenziamento, rifinanziamento o riorganizzazione.
- Cancellazione del debito è l’alleggerimento degli oneri di ripagamento sia del capitale che degli interessi sui
debiti precedenti.
- Riscadenziamento del debito è una forma di alleggerimento basata sulla rinegoziazione delle date di
scadenza dei pagamenti dovuti, facendole slittare in avanti nel tempo.
- Rifinanziamento del debito è una forma di alleggerimento basata sulla concessione di nuove linee di credito
o doni utilizzati per pagare il servizio sul debito in scadenza.
Il debito pubblico bilaterale è riorganizzato dal Club di Parigi dei creditori pubblici bilaterali. Il Club di Parigi ha
definito diversi termini per ridurre il debito estero dei Paesi poveri altamente indebitati.
Ambiente: Complesso delle dinamiche sociali, demografiche, politiche ed economiche all’interno delle quali
si svolge l’attività di comunicazione; l’ambiente è anche l’insieme dei soggetti e dei gruppi di interesse
significativi per l’organizzazione.
Analisi dell’ambiente: Fase iniziale del piano di comunicazione volta ad enucleare dall’ambiente di
riferimento le tendenze dei soggetti e dei gruppi di interesse rilevanti per l’organizzazione, i fattori esterni
condizionanti il raggiungimento degli obiettivi di comunicazione, gli effetti del comportamento
dell’organizzazione sull’ambiente esterno.
Analisi qualitativa: Indagine fondata sulla valutazione di parametri qualitativi; si prendono in considerazione
gli atteggiamenti, i comportamenti, gli stili di vita, le abitudini, il consenso, il dissenso, ecc.
Analisi quantitativa: Indagine fondata sulla valutazione di misure quantitative come il numero di articoli
pubblicati, il numero di persone coinvolte in un evento, ecc
B
Banca dati: Raccolta di informazioni classificate su supporto elettronico in modo da costruire un archivio
ordinato e consultabile in tempo reale.
Biodiversità: È sinonimo di "diversità biologica". Per biodiversità di un determinato ambiente, in particolare,
si intende la varietà di organismi viventi in esso presenti, attualmente minacciata dal progressivo aumento dei
fattori inquinanti e dalla riduzione degli habitat. La biodiversità può essere descritta in termini di geni, specie
od ecosistemi. Lo sviluppo sostenibile dipende anche dalla comprensione, protezione e conservazione degli
innumerevoli ecosistemi interattivi del pianeta.
Biotecnologie: Utilizzazione integrata della biochimica, della microbiologia e delle scienze dell’ingegneria
genetica per realizzare applicazioni tecnologiche partendo dalle proprietà dei microrganismi, delle colture
cellulari o di altri agenti biologici. Si occupa cioè della produzione industriale di sostanze elaborate da
organismi viventi (batteri, lieviti, cellule vegetali e animali). Principali settori di applicazione delle
biotecnologie: sanitario (produzione di proteine umane, di vaccini..); agro-alimentare (utilizzo di enzimi per
migliorare la resa e la qualità dei prodotti alimentari, produzione di fertilizzanti, fitofarmaci...); chimico
(chimica fine, processi catalitici, recupero di sottoprodotti della produzione di base...); ambientale
(trattamento biologico dei rifiuti, biosensori per rilevare l’inquinamento...); energetico (utilizzo di materiale
agricolo di scarto, dell’energia solare...).
Bisogno: È uno stato di insoddisfazione dell'uomo dipendente da sue esigenze corporali e/o spirituali,
individuali e/o collettive. Accanto ai bisogni primari (nutrirsi, ripararsi dalle intemperie ) esistono anche dei
bisogni secondari ( o di civiltà ) che si presentano e si sviluppano man mano che l'uomo avanza sulla strada
del progresso sociale e civile ( cultura, istruzione, viaggi, sport, comfort, ecc.). Possiamo inoltre distinguere
fra bisogni individuali ( ad esempio rinnovare il guardaroba), collettivi ( ad esempio il fatto che un condominio
abbia una adeguata illuminazione ) e pubblici ( ad esempio sanità, trasporti, mantenimento dell'ordine
pubblico ).
Boicottaggio: Accordo fra più persone che interrompono ogni rapporto con una terza persona al fine di
costringerla a fare o non fare una determinata cosa; lo stesso vale per gli stati nei confronti di altri stati. Il
termine trae origine da James Boycott, amministratore di vaste tenute in Irlanda, il cui trattamento verso i
lavoratori fu così disumano da costringerli ad interrompere ogni rapporto con lui (1880). Il boicottaggio può
essere esercitato nel campo commerciale ed in quello dei rapporti di lavoro. Si ha il boicottaggio commerciale
quando si realizza l’accordo di non fornire o non acquistare merci presso una certa ditta od un determinato
stato.
Brainstorming: Metodo decisionale consistente in incontri tra gruppi di persone con l’obiettivo di stimolare,
attraverso il confronto, proposte e programmi per identificare la soluzione migliore.
C
Cancellazione del debito: Programma sorto nel corso del vertice G7 di Lione del 1997 dove è stata lanciata
l'iniziativa HIPC (Heavily Indebted Poor Countries). Con la cancellazione del debito si intende fornire
un'assistenza straordinaria per la riduzione del debito dei Paesi in via di sviluppo più poveri e maggiormente
indebitati con i governi esteri. Attualmente il programma coinvolge 42 Paesi in via di sviluppo. L'Italia ha
recepito tale raccomandazione con la legge n. 209 del 2000.
Capitale: Nel linguaggio comune, è un termine che indica il patrimonio di un individuo o di un'azienda sotto il
profilo sia finanziario sia reale. Il capitale è costituito dai beni utilizzati non per soddisfare immediatamente dei
bisogni ma per essere impiegati nella produzione di altri beni.
Capitalismo: Sistema economico e sociale che ha come presupposto la proprietà privata. In esso i mezzi di
produzione appartengono a coloro che hanno investito i capitali e la distribuzione del surplus è congruente
con tale fisionomia. L'apparizione di un sistema economico definibile come capitalismo è associata
all'affermazione del ruolo determinante del capitale.
Codice: Frutto di una convenzione tra emittente e ricevente, è il tramite che consente loro di comunicare e
comprendersi. Tutte le lingue sono dei codici e all’interno della lingua ogni disciplina e gruppo di interesse
tende a produrre e utilizzare un sottocodice specifico: tecnico-scientifico, sportivo, burocraticoamministrativo, giuridico, finanziario, della pubblicità, ecc.
Comunicazione: Modalità attraverso cui si instaurano, si strutturano, si sviluppano le relazioni sociali e si
afferma il “se” nel mondo come attore individuale e/o collettivi. Si inserisce all’interno di un contesto culturale
di riferimento in cui un emittente, trasmettendo un contenuto tramite un canale ed un codice condivisi col
ricevente, può ricevere dal destinatario un feedback comunicativo.
Convenzione: Strumento mediante il quale Istituzioni pubbliche instaurano rapporti di collaborazione con
strutture private o organizzazioni che non hanno finalità di lucro per l'erogazione di servizi alla persona e alle
comunità.
Cooperazione decentrata: “L’azione di cooperazione allo sviluppo svolta dalle Autonomie locali italiane,
singolarmente o in consorzio fra loro, anche con il concorso delle espressioni della società civile organizzata
del territorio di relativa competenza amministrativa, attuata in rapporto di partenariato prioritariamente con
omologhe istituzioni dei PVS favorendo la partecipazione attiva delle diverse componenti rappresentative
della società civile dei Paesi partner nel processo decisionale finalizzato allo sviluppo sostenibile del loro
territorio” (DGCS/MAE). “Primariamente e principalmente un modo diverso di fare le cose, che pone gli
stakeholders (di ogni genere) al centro del processo di cooperazione e li coinvolge attraverso un ciclo di
attività, definendo il ruolo e le parti di ciascuno in accordo con il principio della sussidiarietà” (CE). “Il
collegamento tra comunità locali organizzate dei Paesi in via di sviluppo o in transizione e dei Paesi
industrializzati, nell’ambito di accordi di cooperazione bilaterali o multilaterali, programmi-quadro” (UNDP,
UNOPS).
D
Debito: L'ammontare totale dei debiti di una persona o di un agente si chiama indebitamento.
L'indebitamento eccessivo indica la situazione nella quale la persona indebitata non è più in grado di fare
fronte ai propri impegni: questa situazione corrisponde, per una persona fisica, alla dichiarazione di
insolvenza di una persona giuridica. Il debito pubblico rappresenta l'indebitamento dello stato e degli
organismi pubblici di cui assicura la tutela finanziaria (collettività territoriali, organismi sociali finanziati
attraverso contributi legali, imprese pubbliche dotate di un particolare statuto e non soggette al diritto
commerciale, prestiti effettuati da organismi che godono della garanzia dello stato).
Deficit o disavanzo: Situazione di un conto nel quale, nel corso di un dato periodo di tempo (generalmente
un anno), le spese sono superiori alle entrate. Nel caso di un'impresa si preferisce utilizzare il termine
"perdita". Il termine deficit o "disavanzo" si impiega soprattutto in due casi: per i conti pubblici (disavanzo del
bilancio dello stato, dei conti della previdenza sociale, ecc. ) e per la bilancia estera (bilancia commerciale,
bilancia delle partite correnti).
Deforestazione: Rapida distruzione delle foreste in molte zone del mondo, soprattutto ai Tropici e in
particolare nella foresta Amazzonica per convertire il terreno a un uso non forestale; ne consegue
l’impoverimento delle risorse naturali capaci di abbassare il tasso di anidride carbonica nell’aria: la
combustione, spesso dolosa, delle foreste pluviali, produce infatti più anidride carbonica di quanta esse ne
assorbano. La progressiva scomparsa di foreste e boschi aumenta il ritmo di erosione del suolo, e le specie
animali che esse ospitavano rischiano l’estinzione.
Desertificazione: Processo di trasformazione in deserto di territori aridi o semiaridi dovuto principalmente a
variazioni climatiche, deforestazione, a cattiva gestione o uso improprio dei territorio.
Digital divide: È il termine tecnico utilizzato in riferimento alle disuguaglianze nell’accesso e nell’utilizzo delle
tecnologie della cosiddetta società dell’informazione e della comunicazione (ICT). Divario o disparità digitale
significano in sostanza la difficoltà da parte di alcune categorie sociali o di interi Paesi di usufruire di
tecnologie che utilizzano una codifica dei dati di tipo digitale rispetto ad un altro tipo di codifica precedente,
quella analogica. La definizione racchiude in sé complesse problematiche che coinvolgono tutti gli aspetti
della vita di una comunità: economici, politici, culturali, sociali. Il digital divide viene oggi inserito come punto
principale nell’agenda di discussione dei grandi incontri internazionali e soluzioni ed interventi possibili sono
suggeriti dai documenti conclusivi di questi lavori, con riferimento in particolare al tema dell’e-Goverment
(Carta di Okinawa G8, Assemblea del Millennio Nazioni Unite, documento finale della DOT Force del G8).
L’ONG Alisei ha dedicato al digital divide un sito che fornisce spunti e riferimenti sul tema:
http://www.digital-divide.it/
E
Ecosviluppo: Secondo l’UNEP si tratta di uno sviluppo basato sulla sostenibilità ambientale che tiene conto
dei bisogni umani fondamentali (basic needs) e della capacità di basarsi sulle risorse locali e
sull’autorganizzazione (self-reliance). “Uno sviluppo endogeno e basato sulle proprie forze (self-reliant);
sottomesso alla logica dei bisogni dell’intera popolazione e non della produzione elevata a fine in sé, e
finalmente cosciente della propria dimensione ecologica e alla ricerca di un’armonia tra uomo e natura”
(Assemblea generale delle Nazioni Unite 1975).
Efficacia: La misura in cui gli obiettivi di un intervento di sviluppo, tenuto conto della loro importanza relativa,
sono stati raggiunti o si prevede che possano essere raggiunti. Termine utilizzato anche come misura
aggregata (o come giudizio) del merito o del valore di un’attività, ovvero la misura in cui un intervento ha
raggiunto, o si prevede possa raggiungere, i propri principali obiettivi in maniera efficiente e sostenibile e con
un impatto positivo in termini di sviluppo istituzionale.
Efficienza: Indica il grado di vicinanza del bene/servizio offerto rispetto alle aspettative ed alla percezione dei
bisogni dell’utente/cliente.
Etica: È quella parte della filosofia che studia la condotta dell’uomo, i criteri in base ai quali si valutano i
comportamenti e le scelte (in greco ethicos deriva da ethos, che significa comportamento, costume).
Etnocentrismo: Indica la convinzione da parte di un gruppo di possedere una cultura superiore a quella di
ogni altro gruppo; tale sentimento di superiorità porta ad assumere la propria cultura come parametro per
giudicare le altre. Questo atteggiamento è servito in larga misura a razionalizzare la politica di espansione
imperialistica e coloniale delle potenze europee specie nella seconda metà dell'Ottocento. L'etnocentrismo si
è culturalmente anche intrecciato a teorie di tipo darwinistico ed ha trovato le sue forme più esasperate nel
razzismo dei secoli XIX e XX. indica la convinzione da parte di un gruppo di possedere una cultura superiore
a quella di ogni altro gruppo; tale sentimento di superiorità porta ad assumere la propria cultura come
parametro per giudicare le altre. Questo atteggiamento è servito in larga misura a razionalizzare la politica di
espansione imperialistica e coloniale delle potenze europee specie nella seconda metà dell'Ottocento.
L'etnocentrismo si è culturalmente anche intrecciato a teorie di tipo darwinistico ed ha trovato le sue forme
più esasperate nel razzismo dei secoli XIX e XX.
F
Feed-back: Flusso di informazioni di ritorno. L’analisi del feed-back rende possibile l’interpretazione degli
atteggiamenti e la valutazione dell’impatto o della resistenza e, in generale, dei risultati ottenuti da un
messaggio.
Formazione: La formazione è un insieme di operazioni di carattere educativo che hanno come scopo la
produzione di cambiamenti comportamentali necessari per compiere una serie di azioni configuranti un
compito, un ruolo.
Free Trade Zones: Sono luoghi "consegnati" dai governi dei Paesi più poveri in mano alle multinazionali, che
in cambio di lavoro pagato molto al di sotto delle tariffe sindacali, ricevono concessioni molto ampie dai
governi sia sotto l'aspetto fiscale che ambientale.
Fund raising: Significa letteralmente dall'inglese "innalzamento/elevamento di fondi". Una definizione
completa è la seguente: il "fund raising" è l'insieme delle strategie e delle azioni che un'azienda non profit
deve mettere in atto affinché si sviluppi nel tempo un continuo afflusso di risorse finanziarie elargite
gratuitamente per sostenere le attività istituzionali (anche sotto forma di progetti) dell'ente.
G
Globalismo: Si può usare il termine globalismo per definire qualcosa di simile ad una visione del mondo, ad
un punto di vista che segue l'ideologia del neoliberismo.
Globalità: Significa: viviamo da tempo in una società mondiale e la rappresentazione degli spazi diviene
fittizia.
Globalizzazione: L’origine di questo termine è generalmente attribuita alle dottrine economiche, significando
il passaggio dai mercati nazionali a quello mondiale. Tale fenomeno ha acquistato un particolare vigore con
gli anni ‘80, sostenuto da diversi fattori, quali la riduzione dei vincoli protezionistici e normativi (deregulation),
la tecnologia delle informazioni, la terziarizzazione e la dematerializzazione dell’economia (espansione delle
transazioni finanziarie su quelle commerciali).
Glocalizzazione: È il termine indicato da Robertson per descrivere il fenomeno della globalizzazione che
ritiene più opportuno definire con il concetto di glocalizzazione poiché tale processo costituisce il punto di
fusione di globale e locale.
Governance/Good governance Secondo la definizione della Banca mondiale, per governance si intendono
il processo e le istituzioni attraverso cui, in un dato Paese, viene esercitata l’autorità:
- il processo attraverso cui i governi vengono scelti, monitorati e rinnovati, e attraverso cui è garantita la loro
responsabilità;
- la capacità dei governi di gestire efficientemente le risorse e di formulare, realizzare e rafforzare politiche e
normative efficienti;
- il rispetto per le istituzioni che governano le interrelazioni economiche e sociali.
Ciascuna di queste componenti della governance si scompone in due sottocategorie: responsabilità e
stabilità politica/assenza di violenza e terrore per la prima componente;
- quadro regolatorio di qualità ed efficacia amministrativa per la seconda;
- controllo della corruzione e stato di diritto (rule of law) la terza.
L’UNDP nel 1998 ha promosso l’iniziativa TUGI (The Urban Governance Initiative, sito internet
http://www.tugi.org/), finalizzata alla messa a punto di una strumentazione pratica per valutare la qualità della
governance nelle istituzioni locali. La good governance è allo stesso tempo una meta e un processo ed è
basata su tre pilastri: lo Stato, che deve fornire le necessarie basi giuridiche e ambientali (certezza del diritto,
standard socio-economici, infrastrutture fisiche e sociali, reti di protezione e sicurezza sociale); la società
civile, decisiva per l’esercizio responsabile delle libertà e delle altre forme educative o partecipative in cui si
svolgono le interazioni politiche; il settore privato-imprenditoriale, che concorre alla creazione di lavoro e
reddito, agli scambi, allo sviluppo delle risorse umane, al miglioramento degli standard aziendali. L’iniziativa
TUGI classifica nove indicatori fondamentali: partecipazione, visione strategica, stato di diritto, trasparenza,
capacità reattiva, orientamento a creare consenso, costruzione di un sistema equo, efficacia ed efficienza,
accountability. Il Documento di progetto con le relative istruzioni può essere scaricato dal sito.
I
Imprese multinazionali: Il fenomeno delle imprese multinazionali comincia a nascere dopo la conclusione
della seconda guerra mondiale anche a seguito degli investimenti notevoli degli USA nella ricostruzione
europea e dell'internazionalizzazione del commercio. Tale fenomeno acquista però soprattutto negli ultimi
dieci anni una dimensione eclatante.
Le multinazionali sono imprese oligopolistiche (cfr. nota 1) caratterizzate da grandi dimensioni: esse operano
non solo all'interno del paese di origine sia per quanto riguarda le vendite, gli investimenti, il credito e l'utilizzo
della mano d'opera ma potenzialmente ovunque .
Indice di sviluppo umano: Introdotto nel 1990 dall'ONU, esso mette in relazione tra loro i seguenti
indicatori: reddito pro-capite, tasso di alfabetizzazione, speranza di vita. L'I.S.U. pone l'accento sull'aspetto
qualitativo della vita e misura il soddisfacimento dei bisogni fondamentali. Introdotto nel 1990 dall'ONU, esso
mette in relazione tra loro i seguenti indicatori: reddito pro-capite, tasso di alfabetizzazione, speranza di vita.
L'I.S.U. pone l'accento sull'aspetto qualitativo della vita e misura il soddisfacimento dei bisogni fondamentali.
Interesse collettivo: Concetto utilizzato per mettere in luce la possibilità di adottare criteri definitori sulla
base delle finalità istituzionali dell'ente e dei suoi scopi sociali piuttosto che su elementi organizzativi
strutturali. Il concetto viene quindi reso per contrapposizione a interesse soggettivo e ciò porta a pensare a
un vincolo di non distribuzione degli utili tanto in forma diretta quanto in forma indiretta (diretta ovvero come
divisione delle risorse o del patrimonio, indiretta ovvero attraverso beni e servizi resi come contropartita a un
aderente).
Nel perseguire un interesse collettivo le organizzazioni che non hanno finalità di lucro si caratterizzano a
partire dallo scopo perseguito (dagli obiettivi del loro operato) e non dai mezzi impiegati per raggiungerlo (dal
modo in cui operano per raggiungere l'obiettivo). Guardando alle modalità si mette in rilievo che le
organizzazioni che non hanno finalità di lucro si definiscono sulla base di un divieto di lucro soggettivo (e il
solo perseguimento di finalità di interesse comune): possono quindi esercitare anche in modo prevalente
attività commerciali purché coerenti con le finalità istituzionali.
Ipertesto: L’ipertesto è una modalità di scrittura che consente una lettura non sequenziale secondo i criteri di
scelta del lettore. Attraverso la tecnica dell’ipertesto si possono realizzare collegamenti interni al testo stesso
o esterni. La nota, la bibliografia sono esempi di ipertesto poiché contengono un collegamento, un rimando
ad altri testi. Il collegamento tra le pagine in un sito Web è realizzato mediante link ipertestuali.
Istituzione: L’istituzione è una entità sovraindividuale ma non necessariamente organizza persone e risorse.
L’istituzione è l’insieme di regole e/o ruoli sociali che servono a dare significato ai comportamenti umani in un
determinato ambito di esperienze. L’istituzione non ha bisogno di scopi ma di funzioni. Il ruolo è un fascio di
aspettative rivolte verso altri membri della società. Le regole servono a dare significato ai comportamenti che
avvengono nei rispettivi ambiti di competenza.
L
Libera circolazione delle persone in Europa: In seguito all'entrata in vigore del trattato di Amsterdam un
nuovo Titolo IV è stato inserito nel Trattato istitutivo della Comunità europea. In esso sono contemplate le
seguenti questioni: Libera circolazione delle persone; Controllo delle frontiere esterne; Asilo, immigrazione e
protezione dei diritti dei cittadini di paesi terzi; Cooperazione giudiziaria in materia civile.
Liberalismo economico: Ritiene essenziale la libera iniziativa individuale per il funzionamento di un sistema
economico, poiché gli interessi dei singoli si armonizzano nel mercato tramite la libera concorrenza e il libero
scambio, portando alle condizioni di massimo benessere generale.
Link ipertestuale: Il link ipertestuale è un collegamento tra le pagine Web.
M
Mass media: Mezzi di informazione che raggiungono un vasto pubblico; sono di massa e raggiungono i
destinatari in modo indifferenziato.
Mercato: È il luogo in cui avviene l'incontro fra la domanda e l'offerta dei beni e dei fattori di produzione.
Quando la domanda e l'offerta si incontrano si formano i prezzi sia dei beni ( merci ) che dei fattori della
produzione (diventati anch'essi merci ) e si stabiliscono le quantità scambiate. In economia con il termine
mercato ci si riferisce esclusivamente ad un luogo astratto, ideale . Il capitalismo è un sistema di mercati.
Merce: Ciò che è atto a soddisfare un bisogno e che può essere scambiato con qualcosa di equivalente
(altra merce o denaro o "rappresentazione" del denaro stesso). Nella produzione capitalistica ogni merce ha
un duplice carattere: valore d'uso e valore di scambio. Il valore di scambio presuppone sempre un qualche
valore d'uso.
Metodologia della ricerca: Per metodologia della ricerca intendiamo un discorso sul metodo, una critica
della ricerca scientifica.
Microfinanza: Con il termine microfinanza si fa riferimento al vasto ambito delle competenze ed esperienze
professionali nel campo della: (i) finanza per lo sviluppo, (ii) microfinanza rurale e urbana, (iii) finanza etica,
(iv) servizi e supporto allo sviluppo delle micro, piccole e medie imprese dei PVS, (v) servizi per
l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese. Nel corso degli ultimi dieci anni è diventata uno degli
strumenti più popolari nel campo dello sviluppo e coinvolge ormai tutti i principali attori della cooperazione
internazionale. I servizi finanziari per le persone a basso reddito includono esperienze e approcci
estremamente variegati, a seconda dal contesto e dei soggetti coinvolti. Se, da un lato, la microfinanza è
utilizzata come strumento di cooperazione, spesso nell’ambito di programmi di sviluppo integrato, dall’altro, in
molti Paesi, si sta assistendo alla creazione di un vero e proprio settore industriale, e le istituzioni di
microfinanza sono diventate ormai protagoniste di rilievo dei settori finanziari locali.
Multinazionali: Società transnazionali è il nome più appropriato per le grandi aziende multinazionali che
cercano di agire sulla legislazione dei Paesi nei quali svolgono le proprie attività per prendere in maggiore o
minore misura le distanze dalle proprie filiali o per affidare lavorazioni a terzi subappaltanti.
Mutualità: Con mutualità si intende l'azione di reciproco aiuto: il soccorrersi e l'assistersi a vicenda. Il settore
delle mutue identifica quindi una comunità o un gruppo riconosciuto e che si riconosce che costruisce e offre
ai suoi membri sostegno o tutela anche materiale.
In Italia il concetto di mutualità è stato uno dei motori che ha costruito quello di solidarietà: schematizzando,
al fine di passare da mutualità a solidarietà, è necessario allargare l'insieme di coloro che condividono il
patrimonio comune (che non è più prevalentemente materiale, ma in egual modo morale, ideale e materiale),
ovvero si passa dai soci della mutua o da una comunità definita, alla persona, alla comunità umana, e a tutti
gli esseri viventi (anche se resta da capire se è possibile parlare di solidarietà fuori dal genere umano).
Nota: Il concetto di mutualità richiama quello di assistenza e non quello di beneficenza. Sotto un rispetto più
specificatamente giuridico/fiscale l'ordinamento italiano identifica come mutualistiche quelle azioni (pure
meritorie) che un insieme di persone scambiano tra di loro ed esalta l'utilità sociale delle azioni rivolte
all'esterno dell'insieme degli aderenti (e per alcuni soggetti giuridici si dice esclusivamente all'esterno) che
così assumono un superiore interesse per la collettività e un più alto livello di meritorietà.
N
New-economy: È la nuova forma dell'economia, legata al mondo del computer e delle grandi reti; tutto si
può comprare, vendere e proporre tramite i circuiti delle reti. Globalizzazione e new-economy sono due
processi che si intrecciano e che producono forti cambiamenti nella società.
Non profit: Per arrivare a una definizione del non profit è utile rifarsi allo schema classificatorio di tali attività
formulato dal SNA (System of National Accounts), la carta degli statistici internazionali. Secondo il SNA, le
istituzioni non profit sono definite come enti giuridici o sociali creati per lo scopo di produrre beni o servizi il
cui status non permette loro di essere fonte di reddito, profitto o altro guadagno di tipo finanziario per chi o
coloro che le costituiscono, controllano o finanziano.
In base a tale definizione non si esclude "né che dall'attività delle non profit si generi il reddito necessario a
remunerare il lavoro di chi vi opera, né che l'attività di produzione sia accompagnata dalla vendita dei beni e
dei servizi prodotti, né che da tale attività si generino redditi, profitti o altri guadagni finanziari". L'unico vincolo
riguarda la non distribuzione degli utili (non distribution constraint). Un ulteriore criterio di classificazione
prende in considerazione la fonte prevalente di finanziamento, distinguendo le non profit in market e non
market a secondo che nella loro attività prevalgano i ricavi delle vendite di beni e servizi oppure i trasferimenti
di fonte pubblica o privata. Chiarito ciò, in base alla natura dei soggetti che le hanno costituite e alla
destinazione dei servizi, si distinguono le seguenti tipologie di non profit:
¾ di pubblica utilità o a carattere mutualistico, che producono cioè servizi destinati esclusivamente ai
propri soci, alle famiglie e alle imprese;
¾ di natura pubblica o privata, a seconda che i soggetti promotori siano enti pubblici o governativi
piuttosto che cittadini od organizzazioni private;
nell'ambito delle non profit di pubblica utilità ci sono realtà che erogano servizi per la collettività e altre che,
invece, rivolgono la propria attività alle persone. Rientrano nel primo gruppo le organizzazioni, di emanazione
esclusivamente pubblica, che si occupano, per esempio, di servizi in campo ambientale, della difesa e della
sicurezza, della previdenza sociale obbligatoria. Il secondo gruppo, quello relativo ai servizi di pubblica utilità
alle persone, riguarda, invece, i settori della sanità, dell'assistenza sociale, della cultura, dell'istruzione e dei
servizi al lavoro. In parte tali settori si sovrappongono anche a quelli tipici delle politiche di welfare state. Le
non profit che prestano servizi rivolti alle persone possono essere costituite sia da soggetti pubblici che da
privati.
Purtroppo, a fronte di una tale concezione la pratica statistica non si traduce in modelli di rilevazione che
consentano di misurare efficacemente l'entità del fenomeno non profit. Si può anzi parlare, come fa Marco
Martini (attuale rettore della facoltà di Statistica dell'Università di Milano-Bicocca, ndr.) di un "oscuramento"
del non profit nelle statistiche italiane. È, infatti, proprio sul piano statistico che oggi si palesa il contrasto tra
"una cultura moderna" che colloca il non profit "nel mercato e una cultura vecchia che parla di Stato e di
mercato, e di una zona intermedia, evidentemente residuale, in cui chi si trova è destinato ad essere
schiacciato ora dall'uno, ora dall'altro.
Così succede che quando si passa alla costruzione dei conti economici o delle statistiche sull'occupazione si
individuano solamente alcuni settori fondamentali che non consentono di rilevare le imprese non profit. Tutte
quelle realtà che producono servizi di pubblica utilità destinati alle persone nei settori dell'istruzione, della
sanità, dell'assistenza, non sono oggi in alcun modo distinguibili dalle imprese profit. Sorte analoga tocca alle
non profit create e controllate dalle istituzioni pubbliche, che si confondono nell'insieme della pubblica
amministrazione. Non esiste inoltre alcun registro aggiornato delle non profit presso le Camere di commercio,
né sono disponibili dati al riguardo all'anagrafe tributaria o negli archivi degli enti previdenziali. Il risultato è
che oggi nessuno è in grado di sapere quante sono, quanto producono, che occupazione hanno.
Non profit o no profit?: Non profit, termine d'origine americana più che anglosassone, sta per non profit
organizations, e indica quegli enti che operano senza avere per fine primario il conseguimento del profitto (il
termine scientificamente più usato è, infatti, Not for Profit). Il che non vuol dire che non possano conseguire
dei profitti, ma semplicemente che questi debbano essere reinvestiti nel perseguimento del fine primario di
queste organizzazioni. Riassumendo: giusto scrivere non profit, sbagliato no profit.
E il Terzo settore, perché è definito come settore terzo? Con quest'espressione, usata spesso come
sinonimo di non profit, si indica l'insieme dei soggetti che operano secondo logiche e meccanismi che non
appartengono né allo Stato né al mercato. Definizione considerata da alcuni inadeguata perché è una
definizione per negazione. Costoro preferiscono parlare di "economia civile".
O
Organismo internazionale: La definizione di organismo internazionale non è precisa e universalmente
accettata e lascia spazio a diverse interpretazioni. Secondo alcuni è condizione sufficiente per parlare di
Organismo internazionale il fatto che venga riconosciuto ufficialmente da rappresentanti di almeno due Paesi
sovrani, tramite un apposito Accordo istitutivo; secondo altri, invece, occorre che almeno due governi sovrani
facciano parte del "Governing body". In ambedue i casi alla base del riconoscimento c'è un atto formale
internazionalmente accettato (accordo, protocollo, statuto).
P
Parlamento europeo: Il Parlamento europeo riunisce i rappresentanti dei 370 milioni di cittadini dell'Unione
europea. I parlamentari sono eletti a suffragio universale diretto fin dal 1979; il loro numero è attualmente di
626, ripartiti in funzione della consistenza delle popolazioni rispettive degli Stati membri. Le principali funzioni
del Parlamento europeo sono le seguenti: esamina le proposte della Commissione ed è associato col
Consiglio al processo legislativo secondo modalità differenti (procedura di co-decisione, di cooperazione ...);
esercita un potere di controllo sulle attività dell'Unione attraverso l'investitura della Commissione europea (e
facoltà di censurare quest'ultima), nonché attraverso interrogazioni scritte od orali che può rivolgere alla
Commissione e al Consiglio; condivide il potere di bilancio col Consiglio votando il bilancio annuale e
controllandone l'esecuzione.
Politiche di aggiustamento: Il prestito che il FMI concede al Paese che ne fa richiesta, è una concessione
rateale vincolata all'accettazione di un programma di aggiustamento o riequilibrio che il Paese si impegna ad
attuare. I rimedi che il FMI impone sono: svalutazione della moneta, abolizione delle tariffe doganali,
riduzione della spesa e del disavanzo pubblici, privatizzazione delle imprese statali, controllo dei redditi.
Queste condizioni si traducono in gravi sacrifici per i Paesi impegnati in tali programmi, e in pesanti limiti alla
loro sovranità in tema di politica economica statale.
Q
Qualità: L'insieme delle caratteristiche di un prodotto o di un servizio che conferiscono ad esso la capacità di
soddisfare esigenze espresse o implicite.
Questionario: Il questionario è il principale strumento di indagine della ricerca quantitativa e può essere
somministrato attraverso l’intervista faccia a faccia, l’autocompilazione e l’intervista telefonica.
R
Rapporto: Il rapporto è un documento esteso e articolato, spesso con carattere ufficiale; può trattarsi infatti
di una comunicazione dovuta per legge o indirizzata agli organi superiori, per prassi amministrativa o
aziendale.
Reddito pro-capite: Si ottiene dividendo il Prodotto Nazionale Lordo per il numero degli abitanti e
rappresenta il reddito medio di un Paese.
Relazioni sociali: L’organizzazione, essendo un insieme strutturato di individui e gruppi, è una rete di
relazioni sociali. Le relazioni all’interno di una organizzazione possono essere prescritte, ovvero formali,
percepite oppure desiderate/respinte.
Responsabilità sociale delle imprese: Secondo la definizione fornita dalla Commissione europea nel suo
Libro verde - Promuovere un quadro europeo per la responsabilità sociale delle imprese
(COM/2001/0366 def.), il concetto di responsabilità sociale delle imprese (in inglese Corporate Social
Responsibility - CSR) significa essenzialmente che esse decidono di propria iniziativa di contribuire a
migliorare la società e rendere più pulito l'ambiente. Nel momento in cui l'Unione europea si sforza di
identificare valori comuni adottando una Carta dei diritti fondamentali, un numero sempre maggiore di
imprese riconosce in modo sempre più chiaro la propria responsabilità e la considera come una delle
componenti della propria identità. Tale responsabilità si esprime nei confronti dei dipendenti e, più in
generale, di tutte le parti interessate all'attività dell'impresa ma che possono a loro volta influire sulla sua
riuscita".
S
Scambio ineguale: Si verifica quando le ragioni di scambio (vedi) di un Paese sono negative in quanto il
valore delle esportazioni non è sufficiente a coprire il valore delle importazioni. Si verifica nei Paesi che
esportano uno o due prodotti, materie prime, con basso valore aggiunto, mentre importano prodotti finiti ad
alto valore aggiunto. Il loro sistema economico è basato solo su un tipo di produzione, quella orientata verso
l'esportazione. In base a tale orientamento produttivo, essi sono dipendenti dall'estero per ciò che riguarda il
soddisfacimento del fabbisogno alimentare della popolazione. Se non esportano, essi non possono ottenere
quelle valute pregiate che sono necessarie per comperare sul mercato internazionale i prodotti che il paese
non produce.
Servizio del debito: Indica l'ammontare dei pagamenti regolari che una persona o un organismo che ha
contratto un debito deve effettuare secondo i termini del contratto di prestito che ha sottoscritto. Il servizio del
debito comprende tre elementi: il rimborso del capitale (o "principale"), il pagamento degli interessi, i costi di
apertura della pratica e dell'assicurazione. Indica l'ammontare dei pagamenti regolari che una persona o un
organismo che ha contratto un debito deve effettuare secondo i termini del contratto di prestito che ha
sottoscritto. Il servizio del debito comprende tre elementi: il rimborso del capitale (o "principale"), il
pagamento degli interessi, i costi di apertura della pratica e dell'assicurazione.
Sistema economico capitalistico: Le caratteristiche di esso sono due:
- i mezzi di produzione appartengono alla classe dei capitalisti
- i lavoratori, non disponendo dei mezzi di produzione, devono vendere la propria capacità lavorativa
che diventa una merce, denominata forza lavoro.
Nel capitalismo i fattori di produzione (capitale, terra, lavoro) appartengono a individui formalmente liberi, che
ne dispongono senza alcun vincolo giuridico, e che possono scambiare quello che possiedono in modo
privatizzato. Il mercato è il luogo in cui avviene l'incontro fra domanda e offerta dei beni e dei fattori di
produzione.
Società transnazionali: Nome più appropriato per le grandi aziende multinazionali che cercano di agire sulla
legislazione dei Paesi nei quali svolgono le proprie attività per prendere in maggiore o minore misura le
distanze dalle proprie filiali o per affidare lavorazioni a terzi subappaltanti.
Stake holders: Soggetti o gruppi di interesse importanti per l’organizzazione.
Statistica: Riguarda i metodi scientifici per raccogliere, ordinare, riassumere, presentare ed analizzare i dati
per trarre valide conclusioni e prendere ragionevoli decisioni sulla base di tali analisi. In comune con le altre
scienze sperimentali la statistica ha il metodo induttivo, ossia il risalire da fatti empirici osservati a delle
regolarità e generalizzazioni della realtà.
Sussidiarietà: Principio che regola la vita di una comunità nazionale e secondo il quale lo Stato, nelle sue
varie articolazioni centrali e locali, interviene soltanto quando non è possibile l'iniziativa dei cittadini,
singolarmente o attraverso le loro organizzazioni. Stato ed enti locali intervengono cioè in maniera sussidiaria
rispetto ai cittadini.
Sviluppo ecocompatibile: Lo sviluppo deve avvenire attraverso l’utilizzo razionale delle risorse della
biosfera, nella piena consapevolezza del potenziale di ogni ecosistema locale, come anche dei limiti esterni e
globali imposti alle generazioni presenti e future. Questo richiede un accesso equo alle risorse da parte di
tutti, come anche l’impiego attento di tecnologie importanti e appropriate.
Sviluppo sostenibile: Il concetto di sviluppo sostenibile sta ad indicare una crescita economica che sia
idonea a soddisfare le esigenze delle nostre società in termini di benessere a breve, medio e soprattutto
lungo periodo, fermo restando che lo sviluppo deve rispondere ai bisogni del presente, senza compromettere
le attese delle generazioni future. Concretamente, si tratta di predisporre le condizioni più idonee affinché lo
sviluppo economico a lungo termine avvenga nel rispetto dell'ambiente. Il vertice mondiale sullo sviluppo
sociale, tenutosi a Copenhagen nel marzo del 1995, ha peraltro sottolineato la necessità di lottare contro
l'esclusione sociale e proteggere la salute dei singoli. Il trattato di Amsterdam ha espressamente iscritto lo
sviluppo sostenibile nel preambolo del trattato sull'Unione europea. Il concetto di sviluppo sostenibile sta ad
indicare una crescita economica che sia idonea a soddisfare le esigenze delle nostre società in termini di
benessere a breve, medio e soprattutto lungo periodo, fermo restando che lo sviluppo deve rispondere ai
bisogni del presente, senza compromettere le attese delle generazioni future. Concretamente, si tratta di
predisporre le condizioni più idonee affinché lo sviluppo economico a lungo termine avvenga nel rispetto
dell'ambiente. Il vertice mondiale sullo sviluppo sociale, tenutosi a Copenhagen nel marzo del 1995, ha
peraltro sottolineato la necessità di lottare contro l'esclusione sociale e proteggere la salute dei singoli. Il
trattato di Amsterdam ha espressamente iscritto lo sviluppo sostenibile nel preambolo del trattato sull'Unione
europea.
T
Target: Pubblico obiettivo selezionato tra i segmenti in cui si ripartisce l’intero mercato, a loro volta individuati
sulla base dell’analisi dei diversi modelli di acquisto.
Terzo mondo: Termine inventato agli inizi degli anni '50 dal demografo ed economista francese Alfred
Sauvy, con riferimento al "Terzo stato" (insieme maggioritario di persone che, nell'Ancien Régime, non
appartenevano né al clero né alla nobiltà) per designare i paesi poveri che non si potevano qualificare né
socialisti né capitalisti. Il termine ha conosciuto un successo straordinario, diventando sinonimo di "paesi
sotto sviluppati", senza avere la connotazione peggiorativa di quest'ultima definizione.
V
Villaggio globale: Con questa espressione Mc Luhan fa diventare il mondo un solo paese. I due termini pur
contraddicendosi, poiché mentre il villaggio indica qualcosa di piccolo, il termine globale sta a significare
l'intero pianeta, racchiudono il senso più emblematico del fenomeno della globalizzazione, un fenomeno
azionato da processi globali e locali.
Fonti: Le Monde Diplomatique, Centro informazione educazione allo sviluppo,
Unione Europea, Unimondo, Clarence, http://members.xoom.it/A_Pacinotti,
Cfr. www.villaggiomondiale.it
PARI OPPORTUNITÀ
Analisi di genere: Studio delle differenze tra donne e uomini all'interno del proprio ruolo di genere, per quel
che riguarda le diverse condizioni lavorative.
Audit di genere: Analisi di politiche e programmi applicati secondo criteri basati sul genere.
Barriere invisibili: Atteggiamenti e mentalità tradizionali, norme e valori che frenano l'accesso alle donne
alle risorse e allo sviluppo (empowerment) e ne impediscono la piena partecipazione alla società.
Dignità sul lavoro: Il diritto al rispetto e, in particolare, la libertà da molestie sessuali o di altra natura sul
luogo di lavoro (Risoluzione del consiglio 90/C 157/02 del 29 Maggio 1990, GUCE C 157, 27.6.1990).
Discriminazione diretta (in base al sesso): Trattamento discriminante a causa del genere sessuale di una
persona.
Discriminazione indiretta (in base al sesso): Si verifica quando una regolamentazione, apparentemente
neutrale, privilegia fortemente gli appartenenti a un sesso, salvo che la differenza di trattamento possa
essere giustificata da fattori oggettivi (Direttiva del Consiglio 76/207/CEE del 9 Febbraio 1976, GIUCE L 39,
14.2.1976)
Disparità di genere: Divario tra donne e uomini per quello che riguarda partecipazione, accesso alle risorse,
diritti, remunerazione o benefici.
Divario retributivo fra i sessi: La differenza di retribuzione tra donne e uomini.
Diversità: Il sistema di valori, atteggiamenti, orizzonti culturali, credenze, appartenenze etniche, orientamenti
sessuali, capacità, conoscenze e esperienze degli individui all'interno di un determinato gruppo.
Eguaglianza : Il principio di eguaglianza di diritti e di trattamento per donne e uomini (anche definita
eguaglianza di genere).
Eguaglianza di genere: Trattamento equo in base al genere, inteso come eguaglianza di trattamento o
trattamento differente ma equivalente in termini di diritti, benefici, obblighi e opportunità.
Empowerment: Si definisce Enpowerment, il processo che permette l'accesso alle risorse e lo sviluppo delle
capacità individuali per partecipare attivamente al mondo economico, sociale e politico.
Eguaglianza tra i sessi: Donne e uomini sono liberi di sviluppare le proprie capacità personali e determinare
le proprie scelte di vita senza limitazioni dovute a ruoli di genere. Comportamenti, aspirazioni e esigenze di
donne e uomini sono considerati, valutati e favoriti in modo egualitario.
Gender Gap: Nella classificazione dell'universo femminile e dell'universo maschile, si operano le
classificazioni necessarie. Anche all'interno di queste classificazioni, può accadere che le stesse metodologie
applicate alle donne e agli uomini seguano percorsi diversi. Questa differenza di procedimento si definisce
Gender Gap.
Genere : Il genere può essere riferito alle differenze sociali tra donne e uomini, che a volte sono opposte alle
stesse differenze biologiche. Infatti, le differenze donna-uomo possono esistere anche all'interno della stessa
cultura, o variare tra cultura e cultura o anche modificarsi nel tempo.
Mainstreaming di genere : Integrazione sistematica di esigenze femminili e maschili nelle diverse situazioni
per ottenere la piena eguaglianza, tenendo conto del diverso impatto che donne e uomini hanno
sull'ambiente lavorativo nelle fasi di realizzazione, monitoraggio e valutazione (Comunicazione della
Commissione, COM (96) 67 def., 21.2.1996).
Molestia sessuale: Condotta e atteggiamenti di natura sessuale nei riguardi di persone non consenzienti
che possano offendere la dignità di donne e uomini, inclusa la condotta di superiori e colleghi sul luogo di
lavoro (Risoluzione del Consiglio 90/C 157/02 del 29 Maggio 1990, GUCE C 157, 27.6.1990).
Pari opportunità per donne e uomini: Assenza di barriera, basate sul sesso, alla partecipazione alla vita
economica, politica e sociale.
Parità di retribuzione per lavoro di pari valore: Eguaglianza di retribuzione (relativa a tutti gli aspetti e le
condizioni della retribuzione) per lavori ai quali si attribuisce uguale valore senza alcuna discriminazione in
base al sesso o allo stato civile (Articolo 141, ex 119, del Trattato di Amsterdam).
Parità di trattamento per donne e uomini: L'assenza di discriminazioni in base al sesso (vedi
Discriminazione diretta e indiretta in base al sesso).
Partecipazione equilibrata di donne e uomini: La distribuzione equilibrata di potere e di posizioni in ruoli
decisionali (con percentuale dal 40 al 60% per ciascun sesso) rappresenta un'importante condizione per
l'eguaglianza tra donne e uomini (Raccomandazione del Consiglio 96/694/CE del 2 Dicembre 1996. GIUCE L
319,10.12.1996)
Quota: Per quota s'intende la distribuzione di ruoli o posti destinati a determinati gruppi, al fine di correggere
squilibri esistenti, solitamente in posizioni di responsabilità o nell'accesso a opportunità formative di lavoro.
Segregazione occupazionale: Con il termine segregazione occupazionale si definisce la concentrazione di
donne e di uomini in diversi tipi e livelli di attività. La segregazione è orizzontale quando le donne vengono
meno occupate dargli uomini e, invece, verticale quando le donne sono relegate ai livelli più bassi della scala
gerarchica.
Segregazione orizzontale : La segregazione orizzontale è la concentrazione di donne e di uomini in
particolari settori e occupazioni.
Segregazione verticale: La segregazione verticale è la concentrazione di donne e di uomini in determinati
livelli d'inquadramento, responsabilità o posizioni.
Statistiche disaggregate per sesso: Raccolta e organizzazione di dati e informazioni statistiche per sesso,
in modo da poter effettuare analisi comparate (anche definite come statistiche disaggregate per genere).
Valutazione dell'impatto di genere : L'esame delle proposte politiche per verificare la potenziale diversità di
impatto su donne e uomini e, in caso di necessità, l'introduzione di elementi correttivi per neutralizzare
possibile effetti discriminatori e promuovere l'eguaglianza di genere.
Verifica in base al genere : La verifica di ogni proposta politica per evitare l'emergere di qualsiasi effetto
potenziale di discriminazione in base al genere e per promuovere l'eguaglianza di genere.
Cfr. www.commissionepariopportunità.it
Elaborazione a cura del Centro di Documentazione ALDEA – PRO.DO.C.S.
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