Clima, scontri a Parigi Oltre 200 arresti Hollande: uno scandalo “La protesta dove c’erano i fiori del 13 novembre”. A pag. 4 ITALIAN COMMUNITY DAILY NEWSPAPER $1.25 Più tasse nella Gta (prezzo più alto fuori) ■ Anno 03 ■ N. 227 www.corriere.com Lunedì 30 Novembre 2015 Immigrazione, serve un altro approccio I cinesi hanno da insegnarci, italiani sempre esclusi mentre resta il problema dei lavoratori senza documenti TORONTO - Il governo federale deve cambiare marcia sul fronte dell’immigrazione. E questo non solo sullo scottante tema dei rifugiati siriani - i dettagli sono stati illustrati la scorsa settimana - ma anche per gli immigrati che arrivano dall’Italia e dall’Europa e per i lavoratori senza documenti che sono già in Canada. f ARTICOLI IN ITALIANO E IN INGLESE A PAGINA 2 LA VISITA Repubblica Centrafricana, bagno di folla per il Papa BANGUI - Le prossime consultazioni elettorali diano inizio ad una nuova fase della storia della Repubblica Centrafricana (Rc). Non aver paura della «diversità etnica, politica e religiosa», apprezzando invece «la meravigliosa diversità del mondo». Elogio degli sforzi della comunità internazionale per il Centrafrica. Non poteva essere più concreto, diretto e convito, l’appoggio del Papa ad un Paese dilaniato dai conflitti interreligiosi. f ARTICOLO A PAGINA 6 VERBANIA La “Nonna d’Italia” Emma compie 116 anni f A PAG. 6 Edin Dzeko e Iago Falque protagonisti in negativo dell’ennesima prova incolore della Roma, battuta in casa dall'Atalanta Roma e Garcia, una crisi senza fine Giallorossi ko in casa contro l’Atalanta. La Juventus sbanca il Barbera e ritorna in corsa per le zone alte f NELLO SPORT mi ha aiutato a sfruttare “ Anna quegli sconti di cui non conoscevo nemmeno l’esistenza.” - Nancy R. il fatto che Anna possa parlare “ Amo in italiano e sia più facile per me capire.”- Paulino M. una persona preparata “ Finalmente e amichevole che comprenda me e le mie esigenze.” - Dante R. 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Sembrava un complemento logico a una strategia industriale (dell’industrializzazione) che si basava pesantemente sul successo del risultato riuscito delle Zone Economiche Speciali. Entro un anno, 90 milioni di cinesi lasciarono le loro città e i loro villaggi in cerca di un (migliore) lavoro altrove. Pensiamo alle “migrazioni di massa dei rifugiati siriani”... si tratta di poca roba, in confronto, no? A chi piace la matematica, significa l’8 per cento degli 1,2 miliardi di cinesi si spostarono volontariamente. Il boom delle costruzioni e della relativa domanda per i beni correlati si impennò e di parecchio. L’equivalente di tre Canada doveva essere costruito, in un anno. Seguì l’investimento diretto straniero. La Cina poté così contare su una crescita netta a due cifre nel Pil per quasi vent’anni. La nona e la decima economie nel mondo, l’Italia e il Canada rispettivamente, e con una popolazione totale combinata di 94 milioni di anime, hanno il loro “stile unico” nel gestire il loro “dividendo-deficit demografico”. L’Italia, probabilmente il Paese con la popolazione più vecchia al mondo, ironicamente ha una ricchezza di giovani educati, abili, disoccupati e disponibili a spostarsi. Il governo non sembra in grado di proporre strategie economiche che invogliano questi giovani a rimanere in Italia. da e h Sc 1 Germania Regno Unito Svizzera Francia Usa Spagna Brasile Belgio Australia Austria Olanda Argentina Emirati A. CANADA Irlanda Gli italiani emigrati all’estero nel 2014 14.440 13.491 10.376 8.426 5.181 4.090 3.462 2.491 1.770 1.610 1.397 1.276 1.166 1.145 1.081 0 Né può obbligarli a rimanere a casa. Non sono né poco istruiti né indigenti. Dovendo fare i conti con un tasso di disoccupazione in alcune Regioni vicino al 40 per cento, chi ha meno di 35 anni fa i bagagli e se ne va. Negli ultimi 10 anni, si stima che in media 75mila di queste persone sono emigrate ogni anno. Questo è l’equivalente di costruire una città grande come Sault Ste Marie ogni anno, o una città come Mississauga lungo quel periodo. È una perdita per l’Italia. Un guadagno per il Canada? Non proprio. La scheda 1 ci mostra una storia differente. Il Canada si posiziona al 14 posto come punto di destinazione per i giovani che si trasferiscono dal mio Paese di origine: sotto gli Emirati e di poco sopra l’Irlanda. Questo fa male. Dopo anni nei quali i ministri dell’Immigrazione del precedente governo gonfiavano il petto in modo vanaglorioso dicendo che il Canada era “la terra promessa”, sembra che altri Pa- a2 d he NEL 2014 SONO STATI c S 652 GLI ITALIANI CHE HANNO OTTENUTO LA PR CARD IN CANADA 5.000 esi siano più attraenti della nostra propaganda basata sui “valori condivisi”. Gli italiani dicono che il Canada è inospitale e non accogliente, almeno non per loro. I requisiti linguistici necessari a priori sono troppo stringenti per loro per qualificarsi. La scheda 2 mostra che solo 652 italiani sono arrivati (e hanno avuto la Permanent Residence card) in Canada nel 2014. Questo classifica l’Italia al 55° posto come nazione fonte dei residenti. Questo è strano. Da una prospettiva di immigrazione, sembrerebbe il classico fattore “spingi e tira” sia stato sostituito dal “rifiuto e respinto”. C’è un clima differente nell’atmosfera. Si può sentire nelle conversazioni attorno alla questione dei rifugiati siriani. Forse non ci dovremmo aspettare nulla di meno. Abbiamo avuto nove anni di immigrazione gestita come una questione di sicurezza o come mezzo di approvvi- 10.000 gionamento di manodopera a basso costo sulla base “dell’usa e getta”: il programma per i lavoratori stranieri temporanei. L’economia, e specialmente alcuni suoi settori, richiede approcci a lungo termine. I lavoratori, i sindacati e i datori di lavoro seri sono venuti fuori con le loro proprie strategie per girare attorno alle regole di Ottawa e per riempire i vuoti nel “deficit demografico”. Essenzialmente, loro hanno adottato un approccio del “non chiedere, non dire” agli immigrati senza documenti e quindi illegali. Ma loro sono qui. La scorsa settimana, i rapporti dal Consiglio Comunale di Toronto e dalla polizia hanno riferito di 200mila immigrati illegali nell’area code 416. Sarebbe l’equivalente di un 8 per cento addizionale alla popolazione della città. Apparentemente ce ne sono almeno altri 100mila nella zona del 905. Combinati, i lavoratori illegali e senza i documenti corrispondono alla città di London, in Ontario. 15.000 Le città più grandi nella GTHA si sono dichiarate “città santuario”, che vuol dire che non metteranno in pratica le regole dell’immigrazione di Ottawa. I provveditorati sembra che facciano lo stesso. La Provincia ha istruito l’OPP a non partecipare ai blitz degli ufficiali responsabili dell’immigrazione. Ottawa ha bisogno di altri segnali che gli indichino che non è sulla strada giusta? Martedì ho ricevuto una copia di una email mandata alla signora Gregoire, la moglie del Primo Ministro, da un portoghese-canadese. Lui la implorava di persuadere Justin Trudeau di estendere lo stesso tipo di compassione che il Paese stava mostrando ai siriani anche alle decine di migliaia di lavoratori portoghesi già in Canada e semplicemente legalizzare il loro status. Il governo precedente ha sviluppato una reputazione di incompetenza e malizia in alcune questioni, specialmente sull’immigrazione. È tempo di un approccio differente. ENGLISH VERSION Taking lessons from the Chinese on migration The Honourable Joe Volpe, Publisher TORONTO - The Chinese call it the “Demographic Dividend” – the availability of human resources in quantities that make the inefficiencies in labour intensive industries economical and productive. The careful management of this dividend has allowed China to catapult from an inhibiting agrarian economy to a dynamic, manufacturing one that rivals the USA and Europe. In the early 90’s for example, Deng Xiaoping, the diminutive successor to the turbulent, repressive Mao Zedong, took the courageous step of allowing his people to travel within China without travel permits and entry visas. It seemed like a logical complement to an industrial[ization] strategy that relied heavily on the success of the successful outcome of the coastal Special Economic Zones. Within a year, 90 million Chinese left their towns and villages in search of a [better] job elsewhere. Think of the “mass migrations of Syrian refugees”…pretty small potatoes, no? For those who like math that means 8% of the 1.2 billion people in China relocated voluntarily. The construction boom and the attendant demand for related goods spiked upwards. The equivalent of three Canadas needed to be built - in one year. Foreign Direct Investment followed. China enjoyed double-digit net growth in GDP for close to twenty years. The 9th and 10th biggest economies in the world by GDP, Italy and Canada respectively, and with a combined total population that is 94 million souls, have their own “unique style” of managing their “demographic dividend/deficit”. Italy, arguably the world’s oldest population by age, ironically still has a wealth of educated, and skilled, unemployed and mobile young people. The government cannot seem to come up with economic strategies that will keep them at home. Nor can it force them to stay. They are neither uneducated nor destitute. Facing an unemployment rate in some provinces of close to 40%, the under 35 crowd is picking up and leaving. Over the last 10 years, it is estimated that an average of 75,000 such people have emigrated every year. That is the equivalent of building one city the size of Sault Ste Marie every year, or the city of Mississauga over that time period. been replaced by “rebuff and recoil”. There is a different “air” filling the atmosphere. One could sense it in conversations around the Syrian Refugees issue. Italy’s loss. Canada’s gain? Not quite. Figure 1 tells a different story. Canada ranks 14th as a destination point for young people on the move from my country of origin: below the Emirate and just above Ireland. Perhaps we should expect nothing less. We have had nine years of immigration being handled as a security issue or as a means to get inexpensive labour on a “use and discard” basis: the temporary foreign workers program. The Economy, and especially some sectors of it, require longer-term approaches. Workers, Unions and serious employers have come up with their own strategies to circumvent Ottawa’s rules and to fill in the “demographic deficit”. Ouch. That hurts. After years of vainglorious chest thumping by Immigration Ministers in the previous government that Canada is the “promised land”, it seems that other countries appear more attractive than our “shared values” propaganda. Italians say that Canada is inhospitable and unaccepting – at least for them. The upfront language requirements are too exacting for them to qualify. Figure 2 attached shows only 652 Italians “landed” (given their Permanent Residence card) in Canada in 2014. That ranks Italy as 55th as source nation for residents. This is odd. From an immigration perspective, it would appear that the classic “push – pull” factors have Essentially, they have adopted a “don’t ask, don’t tell” approach to undocumented – illegal – immigrants. But, they are here. Last week, reports from Toronto City Council and the Metro Police referred to 200, 000 illegal immigrants in the 416 area code. That would be the equivalent of an additional 8% of the city’s population. There are apparently at least another 100,000 in the 905 belt. Combined, the illegal/undocumented worker population is the size of the city of London, Ontario. These are people who are economically integrated, have jobs and pay taxes. Are there any bad apples in the crowd? Probably, but our security system does not appear to have caught them either. The bigger cities in the GTHA have declared themselves “sanctuary cities”, meaning they will not enforce Ottawa’s immigration rules. The School Boards appear to be doing the same. The Province has instructed the OPP not to participate with Immigration Enforcement Officials in any crackdowns. Does Ottawa need more signals that it is way off side? Tuesday, I received a copy of an email sent to Mme Gregoire, the Prime Minister’s wife, from a Portuguese Canadian. He implored her to persuade Justin Trudeau to extend the same kind of compassion the country was showing Syrians to the tens of thousands of Portuguese workers already in Canada, and simply legalize their status. The previous government developed a reputation for incompetence and malice on some issues, especially immigration. It’s time for a different approach. CORRIERE CANADESE � LUNEDI 30 NOVEMBRE 2015 3 PRIMO PIANO PARIGI CRONACA Trudeau rende omaggio alle vittime TORONTO - Prima un silenzio surreale, dopo la ballata “Quand les hommes vivront d’amour” scritta da Raymond Levesque interpretata da Veronic Dicaire mentre giovani studenti hanno posto fiori su un santuario improvvisato. Tanta emozione sui volti dei presenti. A Parigi il primo ministro canadese Justin Trudeau ha reso così omaggio alle vittime degli attentati terroristici con una visita alla sala concerti Bataclan, teatro della carneficina del 13 novembre. Ad organizzare la cerimonia commemorativa nel luogo dove hanno perso la vita 90 delle 130 vittime degli attacchi dei terroristi islamici, è stata una delegazione del Quebec. Ad accompagnare Trudeau è stata la moglie Sophie Gregoire, il premier del Quebec Philippe Couillard e il sindaco di Montreal Denis Coderre oltre al primo ministro francese Manual Valls. «I canadesi sono stati colpiti profondamente dagli attentati e questa è stata una importante occasione per dimostrare la nostra partecipazione e la nostra determinazione ad essere vicini al popolo francese, a tutto il mondo che lotta contro il terrore per poter creare pace e stabilità in tutto il mondo», ha detto Trudeau. Ieri il primo ministro del Canada ha partecipato al pranzo di lavoro al palazzo dell’Eliseo con il presidente Francois Hollande che, in un incontro con i giornali- Sparatoria a North York, uomo in fin di vita Il primo ministro canadese Justin Trudeau con la moglie Sophie Gregoire e il primo ministro francese Manual Valls rende omaggio alle vittime degli attentati di fronte al Bataclan di Parigi sti, ha messo in luce come «i negoziati sul clima hanno già fatto notevoli progressi negli ultimi mesi grazie anche alla presa di posizione del Canada». Il presidente francese ha parlato in particolare del finanziamento per il clima - Trudeau ha annunciato questa settimana un impegno dilazionato in cinque anni pari a $2.65 miliardi - e la decisione del governo canadese di imporre una tassa per le emissioni di carbonio. Ha una agenda ricca di appuntamenti il primo ministro Trudeau: ieri ha infatti incontrato il presidente ucraino Petro Porochenko, l’ex governatore generale Michaelle Jean che è attualmente a capo de La Francophonie, e un gruppo di sindaci delle maggior città canadesi. Justin Trudeau ha sottolineato come i terribili attacchi terroristici abbiano reso i leader mondiali desiderosi di unirsi ed essere solidali ai colloqui sui cambiamenti climatici ospitati da Parigi: «Sono ottimista, sono certo che il risultato sarà positivo nonostante l’assenza di piani credibili per il taglio alle emissioni al fine di fermare il riscaldamento globale», ha detto fiducioso Justin Trudeau. CONCORSO DI BELLEZZA La Cina “bandisce” Miss Canada TORONTO - Quando tra pochi giorni si aprirà a Sanya, nel sud della Cina, il 65º concorso per l’elezione di Miss Mondo, mancherà la concorrente canadese. Anastasia Lin, 25 anni, di origine cinese, è infatti stata bloccata a Hong Kong perché “non idonea” ad ottenere un visto per la Repubblica Popolare. «È stata una cosa brutta ma non del tutto inaspettata - ha dichiarato la giovane a un gruppo di giornalisti dopo ore di attesa in aeroporto - vogliono punirmi per la mia fede e vogliono impedirmi di parlare dei diritti umani». Lin è una seguace della setta religiosa del Falun Gong, bandita e perseguitata dalle autorità di Pechino, che hanno imprigionato migliaia dei suoi adepti e in passato ha denunciato le violazioni dei diritti umani da parte del governo cinese. Lin è emigrata in Canada nel 2003, quando era una teenager. I media americani la definiscono “un’attrice e una pianista classica”. «Ho tutti i diritti di partecipare all’evento - ha aggiunto la giovane - è piuttosto triste: voglio dire, sono solo una studentessa di recitazione e una reginetta di bellezza, cosa possono temere da me?». Per entrare in Cina i cittadini canadesi hanno bi- Presents sogno di un visto che in genere viene rilasciato dalle sedi diplomatiche cinesi all’estero. Alcune località turistiche come Sanya, che si trova sull’isola tropicale di Hainan, sono autorizzate a rilasciare visti all’ingresso. Lin ha puntato su questo ed ha cercato di entrare nella Repubblica Popolare Cinese. Non ha funzionato e la giovane è stata bloccata all’aeroporto internazionale di Hong Kong per alcune ore. Poi i funzionari della Dragonair, la compagnia aerea cinese con la quale intendeva viaggiare, le hanno detto che non potevano farla salire a bordo in assenza del visto. Quando Lin ha protestato l’hanno fatta parlare al telefono con un funzionario dell’ufficio visti di Hainan. La stessa giovane ha raccontato che il suo interlocutore si è limitato ad affermare che “non è idonea” ad ottenere un visto. «Non mi ha fornito alcuna ragione - ha raccontato Lin - semplicemente, appena gli ho comunicato il mio nome cinese, Lin Yefan, mi ha detto che non sono idonea». La giovane non ha chiarito per quanto tempo intende rimanere ad Hong Kong e se intende prende altre iniziative per riaffermare il suo diritto a partecipare al concorso di Sanya. «Ci devo pensare», ha detto. RIFUGIATI La famiglia di Aylan arriverà a Vancouver TORONTO - La famiglia del piccolo Aylan Kurdi, il bimbo curdo annegato che le onde trasportarono sulla spiaggia di Budrum, in Turchia, presto raggiungerà il Canada. Lo riporta The Guardian. Tima Kurdi, la zia di Aylan, ha annunciato alla stampa che il Canada ha approvato la sua domanda di portare suo fratello Mohammed e la sua famiglia in Canada. I controlli di sicurezza sono ancora in corso, ma lei spera che i suoi familiari possano raggiungere il Canada entro Natale. Mohammed Kurdi è lo zio di Aylan. Il Citizenship and Immigration of Canada ha confermato la notizia. Il suo portavoce Remi Larivière ha assicurato che “l’iter della domanda sta procedendo bene”. Aylan annegò insieme con il fratellino di cinque anni e la loro mamma, mentre stavano attraversando il tratto di mare tra Turchia e Grecia per raggiungere l’isola greca di Kos. Le foto del corpicino senza vita di Aylan sulla spiaggia turca di Budrum, riempirono le prime pagine dei giornali di tutto il mondo, scatenando l’indignazione internazionale sulla crisi dei rifugiati. Elgin Theatre nov. 27, 2015 To Jan. 3, 2016 ross rossPetty.com etty.com 1-855-599-9090 Group SavinGS (12 or morE) 647-438-5559 STar r i n G Dan chameroy eDDie Glen Jessica holmes anthony macPherson ross Petty w i Th STar S o f Tv ’S THE NEXT STEP JorDan clark lamar Johnson taveeta szymanowicz thestar.com TORONTO - Versa in pericolo di vita un uomo ricoverato in ospedale in seguito ad una sparatoria avvenuta in un edificio che si trova su Falstaff Avenue a Noth York. Non è ancora chiaro cosa abbia scatenato la sparatoria: il ferito è stato raggiunto da un solo colpo di pistola. ∑ La polizia di Toronto avverte ristoratori e i consumatori circa forni non sicuri venduti da Kitchen Queen Appliance. Il proprietario dei tre negozi di elettrodomestici è stato arrestato con l’accusa di beni ottenuti da attività criminali. Dei 300 forni venduti solo 100 sono stati trovati finora: la polizia continua a cercare di individuare gli acquirenti e chiede a chiunque abbia informazioni di contattarla. La polizia di Toronto sta dando la caccia a un uomo che dopo un incidente in auto avvenuto all’incrocio di Dovercourt Road con College Street è fuggito a piedi. Gli agenti hanno rinvenuto una pistola all’interno del veicolo abbandonato. ∏ Un automobilista è stato trasportato in elicottero in ospedale dove le sue condizioni sono state giudicate critiche dopo che ha perso il controllo della sua auto schiantandosi. L’incidente è accaduto alle 4 di ieri mattina nelle vicinanze di Embleton Road e Mississauga Road. LUNEDI 30 NOVEMBRE 2015 � CORRIERE CANADESE 4 PRIMO PIANO IL MEETING Guerriglia a Parigi, la rabbia di Hollande Lucia Sali PARIGI - Cielo plumbeo, nervi a fior di pelle. E massima tensione tra l’allarme terrorismo e il pugno duro contro le manifestazioni, con oltre 200 fermi, scontri e vandalismi al memoriale delle vittime degli attentati nella centralissima place de la République. È la Parigi che ha dato il via alla XXI Conferenza Onu sul clima, dove oggi, nella zona superblindata di Le Bourget, sono attesi tutti i principali leader mondiali, da Obama a Putin passando per il premier italiano Matteo Renzi e il primo ministro canadese Justin Trudeau. Immediato lo sdegno di Hollande che dal delicato vertice Ue-Turchia a Bruxelles sui migranti ha bollato l’accaduto come «scandaloso». A niente è valsa per compensare l’annullata manifestazione a favore del clima la distesa simbolica di scarpe, tra cui quelle di Papa Francesco, e nemmeno le migliaia di mani che si sono strette pacificamente in una catena di solidarietà da République a Nation. Una frangia di gruppi estremisti di sinistra, vestiti di nero e col capo coperto, ha volutamente attaccato le forze dell’ordine facendo salire la tensione alle stelle. La mattinata era cominciata senza sole ma con moltissime persone che avevano aderito all’appello di Avaaz - l’organizzazione che aveva lanciato l’idea Un'immagine degli scontri a Parigi alla vigilia del vertice della marcia per salvare il clima poi annullata dopo l’instaurazione dello stato di emergenza - a portare un paio di scarpe in Place de la République, il luogo da cui sarebbe dovuto partire il corteo. In mezzo al “prato” colorato di centinaia di scarpine da bimbi, sandali, tacchi a spillo e scarpe da ginnastica, anche quelle mandate da papa Francesco, dell’attrice francese Marion Cotillard e della stilista Vivienne Westwood. Poi tra 5 e 10mila persone si so- no prese per mano in una lunga catena lungo il percorso virtuale della manifestazione, sino a Nation. Con una sola interruzione: davanti al Bataclan, in memoria delle 90 vittime cadute sotto i colpi della follia terroristica dell’Isis, e dove anche Justin Trudeau e il presidente cileno Michelle Bachelet sono voluti passare a rendere omaggio. Poi la deriva violenta: alcuni gruppuscoli, riuniti dietro la sigla ‘Anticop21’, al grido di “stato SECONDO PIATTO Merluzzo alla panna Patate in salsa saporita DOLCE Gelato ai lamponi Ingredienti per 4 persone: - 600 gr. di patate - 5 pomodori perini maturi - 4 filetti d’acciuga - 50 gr. di olive nere - un limone - basilico - mezzo bicchiere di olio extravergine d’oliva - sale e pepe. Teresina PRIMO PIATTO Passato di ceci Calorie per porzione: 30 Tempo di preparazione: 40 min. Economico: si Vegetariano: no Ingredienti per 4 persone: - 500 gr. di filetti di merluzzo - 80 gr. di burro - 150 gr. di panna liquida - un pizzico di pepe bianco e sale. Preparazione: “Soffriggere aglio e cipolla tritati ed il rametto di rosmarino intero in metà dell’olio; unire i ceci e far insaporire. Bagnare con un litro d’acqua calda, unire i dadi, la salsa di pomodoro, l’alloro, una presa di sale e cuocere, a fuoco basso, per circa mezz’ora. Eliminare poi alloro e rosmarino e frullare tutto il resto; unire il rimanente olio e servire ben caldo.” CONTORNO Calorie per porzione: 265 Tempo di preparazione: un’ora Economico: si Vegetariano: no La Cucina di Calorie per porzione: 165 Tempo di preparazione: 45 min. Economico: si Vegetariano: si Ingredienti per 4 persone: - 300 gr. di ceci lessati - una cipolla - uno spicchio d’aglio - un rametto di rosmarino - 2 dadi - un cucchiaio di salsa di pomodoro - una foglia d’alloro - 6 cucchiai di olio extravergine d’oliva - sale. d’emergenza, stato di polizia, non ci toglierete il diritto di manifestare”, a volto coperto hanno cominciato a scontrarsi con le forze dell’ordine. Lanci di oggetti, ma soprattutto delle candele, dei vasi di fiori e degli altri oggetti del memoriale spontaneo lasciati ai piedi della statua della Marianna al centro della piazza. E persino le scarpe della marcia “mancata”. L’indignazione dei parigini è scattata subito e molti dei presen- ti hanno cercato di rimettere ordine, mentre sui social network si è scatenata la condanna per il gesto profanatore. Ma, soprattutto, non si è fatta attendere la reazione delle forze dell’ordine, intervenute con lacrimogeni e cariche: 208 persone sono state ammanettate per identificarle, di cui 174 fermate trattenute in stato di fermo. «Elementi di disturbo che nulla hanno a che fare con gli ambientalisti», ha detto Hollande, che ha definito l’accaduto «doppiamente scandaloso», sia nei confronti delle vittime degli attentati che della Conferenza sul clima. Clima pesante insomma già ancor prima di iniziare: mantenuto a tutti i costi dal governo francese nonostante gli attentati, l’evento è stato “sigillato” nell’area di Le Bourget, ad appena un paio di fermate dallo Stade de France e Saint-Denis, teatro d’azione e covo dei terroristi. Autostrade e tangenziali chiuse, invito ai parigini a restare a casa, 6.300 tra militari e poliziotti mobilitati intorno all’area e 15.600 in tutta l’Ile-de-France, più un centinaio di caschi blu e 300 agenti di sicurezza solo nella “zona blu” dei negoziati del sito della Conferenza. Oltre agli agenti di sicurezza dei 150 leader che saranno presenti oggi. È stato già ieri, e sarà anche oggi, un minuto di silenzio per i 130 morti degli attentati ad avviare i lavori. Preparazione: “Lavare le patate e lessarle con la buccia in acqua salata per 40 minuti; scolarle, farle raffreddare, pelarle e tagliarle a spicchi. Nel frattempo scottare i pomodori in acqua bollente, scolarli, tritarli finemente insieme alle acciughe, olive, qualche foglia di basilico ed unire al composto l’olio ed il succo di limone, sale e pepe. Disporre le patate in una terrina, condirle con la salsa preparata e servirle fredde.” Preparazione: Friggere in un tegame i filetti di merluzzo con metà del burro, aggiustando di sale e pepe. Sgocciolarli e porli in una teglia, coprendoli con la panna. Passarli in forno a 200°C per 10 min., poi disporre il pesce scolato della panna in un piatto di portata, mettere la panna di cottura in un tegamino con il burro, scaldarla mescolando per 5 minuti e versarla calda sui filetti di pesce. Il Corriere Canadese invita le sue affezionate lettrici a inviare le ricette a loro più care, quelle che fanno leccare i baffi a tutta la famiglia, che magari vengono preparate per celebrare una occasione speciale oppure che sono semplici da eseguire, ideali quando si rientra a Calorie per porzione: 375 Tempo di preparazione: un’ora Economico: no Vegetariano: si Ingredienti per 4 persone: - 200 gr. di lamponi - 140 gr. di zucchero - un limone - mezzo litro di panna montata - un pezzetto di cedro candito. Preparazione: Lavare i lamponi, sgocciolarli ed unirli, in una casseruola, allo zucchero, il succo e la scorza grattugiata del limone. Cuocere mescolando, a calore moderato, per 40 minuti circa, quindi passare il tutto al setaccio e lasciar raffreddare. Aggiungere al passato la panna e il cedro candito tagliato a dadini, mescolare delicatamente e trasferire il composto in congelatore, fino a quando si sarà rappreso. Distribuirlo quindi in coppette singole e servire. casa dal lavoro. La cucina italiana di oggi nasce dalla tradizione: condividete le vostre ricette con noi: le pubblicheremo in italiano e in inglese! L’indirizzo è: [email protected] CORRIERE CANADESE � LUNEDI 30 NOVEMBRE 2015 5 PRIMO PIANO IL VERTICE I Big della Terra e il nodo del “Carbon Free” PARIGI - Quando, quanto e come tagliare le emissioni di gas serra: detta in soldoni, la questione sul tavolo del summit di Parigi è questa. E i soldi c’entrano eccome, perché un’economia “Carbon free” costa, anche se promette un buon ritorno d’investimento. In ballo, tra l’altro, ci sono 100 miliardi di dollari all’anno sino al 2020 che le nazioni ricche dovrebbero dare a quelle povere per far sì che la loro crescita non poggi sui combustibili fossili, com’è avvenuto in Occidente con due secoli di industrializzazione “sporca”. Da Parigi dovrebbe uscire un accordo più che un trattato in questo senso, come ha annunciato il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius, che presiederà il summit, in quella che è una concessione alle richieste Usa (in caso di trattato il presidente Obama dovrebbe sottoporlo al voto del Congresso). “Ma alcune delle clausole saranno comunque legalmente vincolanti, non stiamo facendo letteratura”, ha detto Fabius al Financial Times. Progressi sul fronte delle emissioni sono stati già fatti, tanto che la “decarbonizzazione” sembra una strada senza ritorno ormai imboccata (il nodo è la velocità a cui percorrerla). Nel 2014 le emissioni globali sono aumentate solo dello 0,5% totalizzando 35,7 miliardi di tonnellate di CO2. Per il 61% di questo carbonio i colpevoli sono soltanto quattro: Cina (30%), Stati Uniti (15%), Ue (10%) e In- La protesta delle scarpe ieri a Parigi dia (6,5%), che sono anche i Paesi con il peso maggiore al tavolo negoziale della Cop21. L’Unione Europea ha fatto i compiti a casa, e l’anno scorso ha tagliato le sue emissioni del 5,4%. Cina e Usa hanno registrato entrambe un incremento dello 0,9%, inferiore rispetto agli anni precedenti, mentre l’India ha avuto un aumento del 7,8%. I quattro big dell’inquinamento, insieme ad altri 170 Stati, hanno messo nero su bianco i propri impegni “non vincolanti” per diminuire la CO2. Gli Stati Uniti si impegnano a ridurre le emissioni del 26-28% nel 2025 rispetto ai livelli del 2005. L’Ue vuole ridimensionarle del 40% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990. La Cina punta a raggiungere il picco massimo di emissioni entro il 2030, e a ridurre la CO2 per unità di Prodotto interno lordo del 60-65%. Le promesse dell’India prevedono di abbassare la CO2 legata al Pil del 30-35% nel 2030, e soprattutto di arrivare a produrre il 40% dell’elettricità da fonti non fossili nel giro di 15 anni. Tra le restanti nazioni, alcune come Etiopia, Messico e Marocco hanno presentato piani ambiziosi; altre come la Russia, il Canada, il Giappone e l’Australia non si sono sprecate troppo. Facendo la somma degli impegni di tutti i Paesi, e assumendo che saranno rispettati, l’aumento della temperatura globale entro il 2100 sarà di 2,7-3 gradi. Troppi. L’obiettivo su cui il mondo converge è limitare l’impennata del termometro a due gradi rispetto ai livelli preindustriali, meglio ancora un grado e mezzo. Se si sfora, sostengono gli scienziati, gli efetti del cambiamento climatico potrebbero essere devastanti. Un’economia “Carbon free” non è certo gratis, per metterla in atto la volontà politica va accompagnata allo stanziamento di risorse. Però i vantaggi, anche economici, superano i costi. Lo ha già detto da tempo la Banca Mondiale: combattere il cambiamento climatico farà crescere il Pil mondiale ino a 2.600 miliardi di dollari all’anno entro il 2030 in termini di nuovi posti di lavoro, aumento dei rendimenti agricoli e beneici di salute pubblica. La scelta tra lotta al cambiamento climatico e crescita economica, insomma, è un falso dilemma. Non intervenire, al contrario, ha un costo notevole che inisce soprattutto sulle spalle dei più poveri. Un incremento delle temperature pari a tre gradi, avverte l’Oxfam, da qui al 2050 porterà a 790 miliardi di dollari all’anno il conto che i Paesi in via di sviluppo dovranno pagare per adattarsi al cambiamento climatico, cui si aggiungono 1.700 miliardi all’anno di perdite economiche. A quel punto i 100 miliardi elargiti dagli Stati ricchi sarebbero davvero poca cosa. LA SCHEDA Cambiamenti climatici, gli scenari cui andiamo incontro PARIGI - Obiettivo dei leader mondiali alla Cop21 di Parigi è arrivare a un accordo che consenta di mantenere l’aumento della temperatura globale entro massimo due gradi rispetto ai livelli preindustriali. Per farlo, secondo l’ultimo rapporto del foro scientiico dell’Onu (il Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici, Ipcc), è necessario ridurre le emissioni di gas serra causate dall’uomo tra il 40 e il 70% entro il 2050, per poi azzerarle entro la ine di questo secolo. Ciò implica che oltre la metà dell’energia dovrà essere prodotta da fonti a basse emissioni - rinnovabili ma anche nucleare - entro il 2050, mentre l’uso dei combustibili fossili dovrà esse- re bandito entro il 2100. Fondamentale è l’eicienza energetica per ridurre i consumi. QUATTRO SCENARI: L’Ipcc ha delineato quattro scenari futuri possibili: uno di consistente mitigazione delle emissioni, due scenari intermedi e uno in cui non si introducono ulteriori misure per tagliare la CO2. Nel primo caso è probabile che la febbre del Pianeta si limiterà a due gradi, mentre nell’ultimo scenario l’incremento della temperatura può raggiungere fra i 3,7 e i 4,8 gradi. INNALZAMENTO DEI MARI: Tra le prime conseguenze c’è l’innalzamento del livello del mare, che in base al termometro po- trà essere contenuto a 26 centimetri a ine secolo, oppure arrivare a siorare il metro. A far salire gli oceani contribuirà lo scioglimento dei ghiacci, dalla fusione supericiale della calotta glaciale in Groenlandia al collasso di alcune aree dell’Antartide. Il ghiaccio marino artico sarà sempre meno esteso in tutti i mesi dell’anno. CITTÀ SOMMERSE: Un innalzamento dei mari di 90 centimetri mette a rischio quei 150 milioni di persone che nel mondo vivono in aree costiere “basse”, a non più di un metro sopra il livello del mare, avverte la Nasa. Per la maggior parte si tratta di asiatici, in Paesi poveri come il Bangladesh e città come Tokyo e Singapore, che potrebbero essere interamente sommerse. Ma il pericolo interessa anche l’Occidente, da New York ad Amburgo. EVENTI ESTREMI: L’incremento degli eventi estremi - da tempeste e alluvioni a prolungate ondate di siccità - è una delle conseguenze evidenti del mutamento del clima. Nel 2014, ricorda l’Onu, i disastri naturali hanno causato 19,3 milioni di sfollati. CIBO: L’aumento delle temperature per l’Ipcc avrà un impatto negativo sulle principali colture - grano, riso e mais - a fronte di una maggiore domanda di cibo determinata dall’aumento della popolazione globale. I rischi per la sicurezza a- limentare dovuti al calo dei raccolti, siccità, alluvioni e instabilità dei prezzi alimentari, saranno più elevati alle basse latitudini, andranno cioè a colpire di più i Paesi poveri. FRONTE SALUTE: Il cambiamento climatico aggraverà le cattive condizioni di salute in molte regioni, soprattutto nei paesi in via di sviluppo. Gli esempi includono maggiori probabilità di infortunio, di malattia e di morte a causa di ondate di calore più intense e di incendi; l’aumento della probabilità di denutrizione per il calo della produzione di cibo nelle regioni povere; maggiori rischi di malattie trasportate dall’acqua e trasmesse da vettori. TERRORISMO Allarme in Libia: Sirte la nuova Raqqa NEW YORK - Sirte la nuova Raqqa. È uno degli incubi dei servizi di intelligence occidentali, che temono come la città nel nordest della Libia possa diventare la nuova capitale dello Stato islamico, base privilegiata da cui il Califfo Abu Bakr al-Baghdadi e la sua cerchia più stretta potranno continuare a seminare terrore, a due passi dall’Europa. Anche se dovessero essere cacciati via dalla Siria e dall’Iraq. A lanciare l’allarme due reportage pubblicati su New York Times e Wall Street Journal, che da Misurata danno un quadro molto preoccupante della situazione. Con la Libia divenuta oramai il primo Stato al di fuori di Iraq e Siria dove l’Isis governa davvero. Ha il controllo di una vasta area nell’est del Paese: quella di Sirte appunto, città natale di Gheddafi e roccaforte dell’ex rais. Una regione che gli uomini dello Stato islamico non solo hanno in pugno grazie alla presenza di oltre 5.000 combattenti (fino a pochi mesi fa si parlava di alcune centinaia), ma che amministrano attraverso l’azione di emiri che impongono le brutali regole del Califfato (dal divieto di fumare o ascoltare la musica all’obbligo del velo integrale per le donne) e gestiscono le risorse. Queste ultime provenienti soprattutto dal petrolio, di cui il Paese nordafricano è ricco. Ma anche dal traffico di profughi. Al momento i jihadisti controllerebbero oltre 250 chilometri di costa libica, dalla città di Abugrein a ovest di Sirte (non lontano da Misurata) a quella di Nawfaliya a est. Ma le milizie dell’Isis punterebbero ora ancora più ad est, dove - spiegano fonti locali - la città di Ajdabiya rappresenta il nuovo obiettivo. La sua conquista infatti darebbe all’Isis il controllo di un punto strategico, vitale per il controllo dei campi e dei terminali petroliferi a sud della città. Insomma, l’uccisione in un raid aereo degli Usa di Abu Nabil al-Anbari, inviato di al-Baghdadi in Libia, non sembrerebbe aver intaccato le capacità del gruppo nel Paese nordafricano, che approfitta sempre più delle divisioni che ancora oggi impediscono in Libia la costituzione di un governo di unità nazionale. Anzi, secondo fonti di intelligence occidentali - scrive il Nyt - uno dei rischi maggiori è che il gruppo dirigente dell’Isis, dal Califfo in giù, per sfuggire all’offensiva sempre più serrata dei raid aerei su Raqqa e sulle altre roccaforti in Siria e in Iraq stia preparando un “piano di emergenza”. Una ritirata proprio verso Sirte, che potrebbe diventare il nuovo fulcro dello Stato islamico. “Dalla Siria e dall’Iraq è in corso un grande esodo della leadership dell’Isis che si sta stabilendo in Libia”, spiega Omar Adam, a capo di una delle principali milizie di Misurata. EDITORE - Consorzio M.T.E.C. Consultants Italia, No. 86 Via Maria, 03100 Frosinone. M.T.E.C. Consultants Ltd. 3800 Steeles Ave. W., Suite 300, Vaughan ON, Canada REDAZIONE: Corriere Canadese Italia, No. 86 Via Maria, 03100 Frosinone. Canada, 2790 Duferin St., 416-782-9222 Toronto, ON, M6B 3R7 AMMINISTRAZIONE: L'On. Joe Volpe, P.C., C.Dir. - Presidente Editore Francesco Veronesi - Direttore Nicola Sparano - Vice-Direttore Tipograia K.T. WEB Printing Ltd. 287 Bridgeland Ave. Toronto, ON, M6A 1Z6 Tel: 416-782-9222 - Fax: 416-782-9333 Email: [email protected] - [email protected] www.corriere.com LUNEDI 30 NOVEMBRE 2015 � CORRIERE CANADESE 6 ITALIA LA TRAGEDIA Giovanna Chirri BANGUI - Le prossime consultazioni elettorali diano inizio ad una nuova fase della storia della Repubblica Centrafricana (Rc). Non aver paura della “diversità etnica, politica e religiosa”, apprezzando invece “la meravigliosa diversità del mondo”. Elogio degli sforzi della comunità internazionale per il Centrafrica. Non poteva essere più concreto, diretto e convinto, l’appoggio del Papa al Paese dilaniato dai conflitti, colpito da una spaventosa crisi umanitaria, in cerca di un percorso istituzionale che ridia vivibilità alla politica e alla vita. Papa Bergoglio ha dato un sostegno più che esplicito ai centrafricani, già nel suo primo discorso pubblico, nel Palais de la Renaissance di Bangui dove è giunto acclamato per chilometri da una folla festante, scortato dai contingenti dell’Onu, percorrendo 4 chilometri in auto coperta e cinque in auto scoperta. Le parole che ha pronunciato, l’accoglienza che ha ricevuto, il discorso che gli ha rivolto davanti al Corpo diplomatico il presidente di transizione Catherine Samba-Panza mostrano che ha avuto ragione lui a osare contro ogni timore per la sicurezza questo viaggio a Bangui. L’apertura della porta santa nel pomeriggio ha un significato fortissimo per i cattolici, ma la sua presenza e il discorso al Corpo diplomatico sono più che parlanti per tutti i centrafricani. Che il Papa sia andato al cuore dei problemi e sia entrato nel cuore dei centrafricani si è capito anche dal discorso che gli ha rivolto il presidente di transizione, Catherine Samba-Panza: «La sua visita è una benedizione e una vittoria, della fede sulla paura, sull’incredulità e una vittoria della compassione e della solidarietà della chiesa universale». Volontaria italiana uccisa in Kenya Il Ponteice a Bangui LA VISITA Repubblica Centrafricana, bagno di folla per il Papa «Il contesto politico del momento - ha detto la presidente - le minacce alla sicurezza reali o amplificate che hanno ostacolato i preparativi della sua visita e il risorgere in questi ultimi giorni di movimenti degli estremisti e dei terroristi con una violenza onnipresente, avrebbero potuto scoraggiare di assumere il rischio di far tappa a Bangui». Al Palazzo de la Renaissance papa Francesco ha anche reso la vi- sita di cortesia alla presidente. Al momento dello scambio dei doni, la signora ha offerto due oggetti di artigianato locale: una scatola di legno pregiato e un vassoio realizzato con ossa intrecciate. Papa Bergoglio ha ricambiato con un disegno a penna su carta avorio che rappresenta la basilica di San Pietro in costruzione, eseguito da Pieter Coecke. Papa Francesco ha poi visitato il campo profughi di St.Sauveur, che si trova vicino all’aeroporto e che ospita circa 3.300 persone, soprattutto donne e bambini. Prima di congedarsi dal campo profughi il Papa ha invitato «tutti i centrafricani a fare qualcosa per la pace: qualsiasi sia la cultura, la religione, lo stato sociale, perché - ha detto tutti siamo fratelli, mi piacerebbe che tutti insieme, proprio per questo fatto che siamo fratelli, vogliamo la pace». NOVARA - È morta mentre tentava di proteggere la madre dall’attacco di un uomo armato di machete. L’ultimo atto di una vita consacrata all’aiuto degli altri. Rita Fossaceca, 51 anni, medico a Novara, è stata uccisa con un colpo di pistola a Mijomboni, un piccolo villaggio vicino a Malindi, in Kenya, dove si trovava per conto dell’associazione umanitaria internazionale For Life. Un gruppo di persone a caccia di denaro ha fatto irruzione nella casa, all’ora di cena, e ha cominciato a picchiare i presenti. Rita ha ordinato agli aggressori di fermarsi e con il proprio corpo ha fatto scudo a Michelina, la mamma. È stato allora che uno dei componenti della banda ha premuto il grilletto. Il proiettile ha centrato il medico nel petto. Ferito alla testa e a una spalla il padre, Giovanni, e, in modo non grave, due infermiere dell’ospedale Maggiore di Novara, Monica Zanellato e Paola Lenghini. Insieme a loro c’era anche uno zio di Rita, un sacerdote, don Luigi di Lella. Originaria di Trivento, paese in provincia di Campobasso dove abitano ancora i familiari, Rita lavorava all’ospedale Maggiore di Novara come responsabile della radiologia interventistica nel reparto diretto da Alessandro Carriero. Ma era anche uno dei collaboratori più attivi di For Life, una onlus fondata nel 2006 dallo stesso Carriero. Ed erano anni che, nel tempo libero, volava in Kenya per prestare servizio come volontaria. Questa volta a Mijomboni, dove ha trovato la morte. VERBANIA NORMAN ATLANTIC La “Nonna d’Italia” compie 116 anni Si inizia a svuotare il relitto VERBANIA - Sorride e si guarda intorno quasi stupita da tanta attenzione. Emma Morano, la “Nonna d’Italia”, ieri ha compiuto 116 anni e li ha festeggiati nella sua casa di vicolo San Leonardo, a Verbania, meta di un continuo viavai di persone. «Sto bene, sto bene e finché va così me ne resto qui con voi. Sapete che ho una bella voce? Se volete vi canto “Parlami d’amore Mariù”, la mia canzone preferita». In tanti hanno fatto gli auguri a questa signora del 1899, la seconda persona più longeva al mondo. Papa Francesco le ha impartito una benedizione e le ha inviato il “testimonium del pellegrino”, una placchetta raffigurante i santi Pietro e Paolo svelata per la prima volta dagli archivi della Biblioteca Apostolica Vaticana. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha mandato un telegramma: “Desidero felicitarmi con lei per l’eccezionale traguardo, mai raggiunto prima da un italiano, dei 116 anni di vita. In questa lieta circostanza formulo, anche a nome di tutti gli italiani, i più affettuosi auguri e le invio i miei più cordiali saluti”. Emma Morano Il sindaco di Verbania, Silvia Marchionni, è andata a trovarla, mentre nei giorni scorsi sono arrivati persino dal Giappone: una delegazione dal Sol Levante le ha portato dei biscotti e i saluti di Nabi Tajima, più giovane di lei di un anno. Emma ha cavalcato tre secoli. È nata a Civiasco, nel vercellese, il 29 novembre 1899, quando il papa era Leone XIII e in Italia - Paese unito da appena 38 anni - c’era il re e il campionato di calcio era ap- pena stato inventato. È testimone di un mondo senza radio, tv, senza telefonini e senza Internet che oggi si fa fatica persino a concepire. Dopo avere lavorato allo iutificio Maioni e nella cucina del Collegio Santa Maria di Verbania, si è ritirata. Nella sua casa nel vicolo è seguita dai nipoti e, da pochi mesi, anche da una badante che resta con lei nel corso della notte. Emma era la prima di cinque sorelle, tutte morte dopo avere superato i 90 anni, e di tre fratelli. Sua mamma visse 91 anni, una zia toccò i 101. Il segreto della longevità? Forse verrà decifrato dagli specialisti della Harvard Medical School di Boston, che due anni fa hanno ricevuto un campione del suo Dna. Per adesso ci si accontenta della spiegazione di chi la accudisce: «Mangia poco e non si fa mancare nulla, neppure le sue tre uova crude al giorno». SCOPRI COME TU PUOI GUADAGNARE SICUREZZA SUL CAPITALE SUI TUOI RRSP E ALTRI INVESTIMENTI www.investwithguido.ca Si applicano alcune condizioni. Visitate www.fdsbroker.com/disclaimer per tutti i dettagli BARI - Ad un anno dall’incendio che il 28 dicembre scorso trasformò il Norman Atlantic in un relitto alla deriva nel mare in tempesta al largo dell’Albania, il traghetto potrebbe finalmente restituire i corpi almeno di alcuni dei 18 dispersi che potrebbero essere rimasti nella sua “pancia”. Dispersi che si aggiungono alle 11 vittime accertate del naufragio della motonave che partì dalla Grecia diretta ad Ancona con circa 500 passeggeri. Sono infatti cominciate le operazioni di svuotamento (tecnicamente “smassamento”) del traghetto ormeggiato nel porto di Bari, con le quali gli inquirenti puntano ad accertare le eventuali responsabilità connesse al naufragio, e a ritrovare i corpi che mancano all’appello. «L’attività di svuotamento dalle carcasse delle auto - dicono - è cominciata ieri sul ponte 5, quello più esterno, e proseguirà nelle prossime settimane. Le vetture completamente distrutte dalle fiamme e irrecuperabili, vengono direttamente mandate a smaltimento. La fase più delicata sarà quella di svuotamento dei ponti 3 e 4, dove gli inquirenti ipotizzano che CHIAMA OGGI STESSO sia scoppiato l’incendio e dove potrebbero esserci prove e cadaveri». Il naufragio avvenne nei giorni più freddi dell’inverno, con la neve che cadeva fitta e con il mare in tempesta che complicò e ostacolò le operazioni di soccorso e di recupero della nave, operazioni di soccorso che si protrassero per giorni dopo l’incendio. La magistratura barese dovrà accertare se le condizioni del mare fossero troppo proibitive per affrontare la traversata, e se a bordo vi fossero tutte le attrezzature di emergenza funzionanti. Sul relitto, ormeggiato dal febbraio scorso di fronte al terminal crociere del porto di Bari, è in corso da alcuni mesi un incidente probatorio chiesto dalla Procura per accertare le cause dell’incendio, la gestione delle fasi di salvataggio, ma soprattutto la funzionalità di tutti gli impianti a bordo. Dopo l’apertura lo scorso giugno del portellone di poppa, una serie di sopralluoghi effettuati sul relitto da parte dei periti nominati dal giudice e dalle parti, sono iniziati anche gli accertamenti sulle due scatole nere e sui computer di bordo. CORRIERE CANADESE � LUNEDI 30 NOVEMBRE 2015 7 SPORTISSIMO NAPOLI-INTER Da Meazza a Cavani, storia di una sfida sempre viva Tracollo Roma Giallorossi battuti in casa dall’Atalanta, adesso Garcia rischia davvero LA GIORNATA Prosegue la rimonta della Juve, oggi Napoli-Inter ROMA - La sbornia di Barcellona non è facile da digerire e la Roma precipita in crisi facendosi battere in casa 2-0 dall’Atalanta dopo una gara sciatta e senza nerbo. Alle sue spalle rimonta forte la Juve che al Barbera, nel posticipo serale, fredda il Palermo (3-0) grazie a un gol del solito Mandzukic, di Sturaro e Zaza: 4ª vittoria di fila e 5º posto in classifica (a 24 punti), davanti al Milan, e soprattutto un messaggio chiaro al campionato. In attesa del posticipo di oggi della Fiorentina e del big match Napoli-Inter, i giallorossi fanno hakariri entrando in una crisi dalle conseguenze imprevedibili. Nelle altre gare vittorie di Carpi, Udinese e Frosinone grazie alle prodezze di Borriello, Thereau e Ciofani. Non ci sono Messi e Suarez all’Olimpico, ma basta e avanza Papu Gomez per mandare in tilt la fragile difesa romanista. Il ko non fa una piega e ora la so- cietà dovrà ponderare bene i passi da compiere vista l’evidente confusione che attanaglia ormai la squadra. Il buongiorno del resto si vede già dal mattino: Dzeko non ha fortuna in un paio di conclusioni, Iturbe fa molto movimento ma con poco costrutto. Pjanic ha una buona opportunità ma gli ospiti passano per il solito svarione arretrato: Digne rinvia male, Papu Gomez avanza, Castan aspetta a contrastarlo e il tiro improvviso è splendido e si infila all’angolino. Poi arrivano i fischi e l’Atalanta con Maxi Moralez ha anche l’occasione per raddoppiare. Garcia immette il giovane Sadiq, i giallorossi appaiono svuotati e psicologicamente provati. Allo scoramento si aggiungono gravi errori che in contropiede consentono ai lombardi di chiudere la partita. Papu Gpmez si invola e Maicon lo stende: rosso e rigore che Denis trasforma certificando la crisi della Roma. L’Atalanta dell’ex tecnico della Lazio Reja fa un robusto passo in avanti verso il centroclassifica. Dove si piazza anche l’Empoli, grazie ai tre punti conquistati contro una Lazio meno balbettante del solito ma decisamente sfortunata: due i gol annullati (forse ingiustamente) dall’arbitro Fabbri di Ravenna e che mandano su tutte le furie la dirigenza biancoceleste. Così la gara la decise un bel colpo di testa di Tonelli che porta i toscani a 18 punti in classifica. Molto combattute le altre tre partite pomeridiane: il Genoa fa harakiri nella gara interna col Carpi cominciata in salita per l’espulsione di Pavoletti per un’inutile gomitata. I rossoblù passano subito con Figueiras, ma nella ripresa l’ingresso di Borriello sveglia gli ospiti che pareggiano proprio con l’esperto attaccante, che poi procura l’assist per Zaccardo che fa rinascere le speranze di salvezza. Nel derby del Nordest spettacolo ed emozioni con il Chievo avanti con Paloschi, l’Udinese che recupera e passa in avanti con Thereau, poi arriva il pari che ristabilisce l’equilibrio con Inglese. Alla fine il francese trova anche lo spunto per il nuovo e definitivo sorpasso. Sembrava tutto fatto per il Frosinone con il Verona in dieci per la folle gomitata di Rafael che procura rosso ed espulsione: Ciofani trasforma e poi raddoppia, nella ripresa i laziali si portano sul 3-0 ma poi il cuore del Verona prova a fare il miracolo: Viviani e Moras lanciano la rimonta che però non si compie. Cambia molto nella lotta per non retrocedere. Il Verona sembra già spacciato, il Carpi dà segni di ripresa, il Frosinone comincia a respirare. ROMA - Nella sfida tra super goleador argentini, Higuain e Icardi, e tra tecnici italiani così diversi per stile e storia, Sarri e Mancini, si disputa nel monday night all’italiana il primo scontro al vertice con vista scudetto. L’Inter sembra essersi evoluta dall’1-0 seriale, il Napoli colpisce quando vuole col suo attacco spietato ed è imbattuta da 17 gare viaggiando a ritmi da Bayern e Barcellona. Due squadre dalla difesa imperforabile e oggi i nerazzurri potrebbero accettare con soddisfazione anche il pari. Napoli-Inter ha meno appeal di un derby o di un Milan-Juve ma è tra i confronti storici del calcio italiano, illuminato nel tempo dalle imprese di Sallustro, Altafini, Maradona e Cavani da un lato, Meazza, Lorenzi, Boninsegna, Milito dall’altra. La nobiltà senza tempo del confronto la testimonia la prima rete assoluta, segnata da un asso come Fulvio “Fuffo” Bernardini in un 3-0 esterno dell’Inter di 89 anni fa, il 3 ottobre 1926 completato da una doppietta del poliziotto austriaco Anton Powolny. Un’epoca di bocconi amari per il Napoli che, dopo il primo successo per 4-1 con doppietta di Sallustro nel 1929, nel ritorno rimedia un 8-1 cui il giovane talento Meazza collabora con una tripletta. Poi nel Napoli arrivano Altafini, Sivori ed ecco il doppio 3-1 con doppiette di Altafini e Canè nel 1966 e nel 1969. È del 1971 l’immagine indelebile della testa di Boninsegna che colpisce il pallone e segna nell’impatto con la suola di Panzanato, una foto che dà ancora i brividi. Passano sette anni ed ecco la finale di Coppa Italia all’Olimpico: capitan Bini confeziona il 2-1 in rimonta che consegna il trofeo all’Inter. Poi nel 1980 si impone con un punteggio d’altri tempi, 4-3 a Napoli (conduceva 3-0) con doppietta di Muraro. A fine decennio epiche battaglie tra i due superteam a guida carismatica, Matthaeus e Maradona: nel 1988 volata scudetto tra le due rivali col tedesco che fissa il 2-1 alla 30ª firmando il 13º tricolore, ma l’anno dopo il 2-0 per i partenopei firmato Maradona e Careca dà la spinta per la vittoria al fotofinish sul Milan. Momenti di gloria prima di una fase di impasse, dopo un 4-0 del 1996 l’Inter deve attendere il 2005 per tornare a vincere, il Napoli passa per il purgatorio della B, risorge con De Laurentiis e da 10 anni è una sfida quasi sempre al vertice. Oggi fischio d’inizio al San Paolo alle 3 pm, due ore prima invece scendono in campo Sassuolo e Fiorentina al Mapei-Stadium di Reggio Emilia. 665 Millway Ave., Unit 1 Concord, Ontario L4K 3T8 Tel: 905-660-0410 Fax: 905-660-9724 Email: [email protected] LUNEDI 30NOVEMBRE 2015 � CORRIERE CANADESE 8 SPORT Palermo 0 76 23 6 12 7 18 28 10 16 20 11 91 53 34 4 3 25 27 33 21 8 Sorrentino Struna Goldaniga Gonzalez Lazaar Chochev Jajalo Hiljemark Brugman Vazquez Gilardino Colombi Alastra El Kaoutari Andelkovic Rispoli Maresca Rigoni Daprelà Quaison Trajkoviski All Ballardini Juventus Struna Goldaniga Gonzalez Jajalo Chochev 5.5 5.5 5.5 6 5.5 5.5 6 5.5 5 5.5 5.5 sv 6 5.5 - 3 Sorrentino Lazaar Hiljemark Brugman Gilardino Vazquez Dybala Evra Mandzukic Pogba Marchisio Chiellini Bonucci Sturaro Cuadrado Barzagli 1 15 19 3 16 27 8 10 33 17 21 25 34 20 12 24 26 40 9 7 Buffon Barzagli Bonucci Chiellini Cuadrado Sturaro Marchisio Pogba Evra Mandzukic Dybala Neto Rubinho Padoin Alex Sandro Rugani Lichtsteiner Vitale Morata Zaza Buffon 6 6 6.5 6.5 6 6.5 6.5 6.5 6.5 6.5 6.5 6 6.5 6 - All Allegri IL POSTICIPO Ancora Mandzukic, la Juve è tornata PALERMO - La Juventus vince 3-0 a Palermo e centra il quarto successo consecutivo in campionato. A spianare la strada, come mercoledì contro il Manchester City, ci ha pensato ancora Mandzukic. Dategli la palla giusta e Mario solleva se stesso e tutta la squadra. È successo all’8’ del secondo tempo, quando il croato ha sovrastato Struna nello stacco aereo e l’ha messa dentro sul cross al bacio di Dybala. Così i bianconeri balzano temporaneamente al 5° posto e si portano a -3 dalla Roma. L’operazione rimonta, cominciata un mese fa nel derby di Torino, prosegue rapidamente. La Juve parte piano e cresce col passare dei minuti, non abbastanza da dare l’impressione di avere in mano la partita. Allegri conferma il 3-5-2 cambiando solo i due esterni rispetto alla gara di Champions col City, dando fiducia a Cuadrado dopo due esclusioni consecutive. Ma il colombiano, meno incisivo rispetto al solito, si accende solo nel finale ed è più Evra a spingere. Gli unici pericoli, in ogni caso, arrivano dalle fasce perché il 4-3-12 del Palermo chiude ogni spazio al centro: Mandzukic spara a lato sul cross basso di Evra, Bonucci si divora una palla gol sugli sviluppi di un corner, Dybala conferma che il colpo di testa non è tra i suoi LE REAZIONI Simone Zaza “ I giocatori della Juve festeggiano Mandzukic dopo il gol del vantaggio a Palermo fondamentali preferiti mandando fuori un bell’assist di Sturaro. Tiri in porta, però, non se ne vedono e anche Buffon fa quasi da spettatore: il Palermo pressa alto con Brugman che, tra le linee, si occupa più di annullare Marchisio che di verticalizzare, mentre uno dei pochi lampi di Vazquez, in ogni caso sempre molto attivo, produce una chance per Hiljemark in avvio. Portare più uomini sugli esterni per allargare le maglie della difesa del Palermo è la strategia giusta: il gol che sblocca la partita nasce così. Mandzukic salta più in alto dell’avversario e segna di testa, ma il merito è anche di Dybala che si allarga a sinistra. A Palermo lo sanno bene che “u picciriddu” è tanto bravo a far gol quanto a regalare assist ai compagni. Ballardini prova a cambiare le carte in tavola ma ne ricava poco e, anzi, rischia di subire il raddoppio. La Juve abbassa il baricentro, Allegri preferisce la velocità di Morata al fisico di Mandzukic e si copre con Lichtsteiner al posto di Cuadrado. E la quarta vittoria consecutiva arriva senza patemi, anzi, arriva in scioltezza con il raddoppio di Sturaro, e il tris di Zaza: è la nuova Juve. INFEZIONE VIRALE Paura per Zoff, ricoverato: «Ho parato anche questa» ROMA - Dino Zoff, il mito del calcio italiano, l’uomo dal palmares sconfinato, è malato: ricoverato da alcune settimane in una clinica romana “per un problema neurovegetativo”. Dopo i primi giorni di paura la situazione sarebbe ora sotto controllo. È lo stesso 73enne campione friulano a rassicurare tutti: «Sto abbastanza bene, ho avuto delle complicanze di origine virale che mi hanno un po’ scom- bussolato ma sono sulla buona strada», le parole dello storico n.1 della Nazionale che ringrazia per le tante manifestazioni d’affetto arrivategli nelle ultime ore: «Per adesso l’ho parata - aggiunge Zoff - Ringrazio i tantissimi che hanno scritto di queste gentilezze». Prima del diretto interessato, anche Giovanni Malagò, capo dello sport italiano e amico personale della bandiera azzurra aveva speso parole di ottimismo sulla salute del capitano del Mundial ‘82: «Vista la mia amicizia e l’affetto con Dino Zoff e la moglie Anna, conosco la situazione sin dal primo giorno e l’ho seguita costantemente. La prima cosa che mi sento di dire è che voglio tranquillizzare tutti: siamo assolutamente in via di miglioramento», la parole rassicuranti del presidente del Coni. Il primo tweet di auguri del mondo del calcio arriva dalla “sua” Juventus: “Zoff è un uomo forte e una leggenda. Tifiamo tutti per lui. #ForzaDino”, si legge sul social web del club bianconero. Ma l’affettuoso in bocca al lupo è trasversale e unisce bianconeri e milanisti, romanisti e interisti, torinisti, viola e rossoneri e tanti altri, tutti per un giorno ad incitare la “bandiera” Dino Zoff, monumento dello sport italiano, sotto l’hashtag #ForzaDino. Mi godo il momento e andiamo avanti così. La squadra è compatta, ci hanno aiutato i momenti difficili. Obiettivo? Essere fra le prime tre a gennaio” Davide Ballardini “ Per 60’ abbiamo fatto una buonissima partita, dopo il loro gol era difficile. Soglia retrocessione? Dobbiamo fare belle partite e punti, il problema non esiste”. CORRIERE CANADESE � LUNEDI 30 NOVEMBRE 2015 9 SPORT CALCIO KO CON L’ATALANTA La Roma affonda all’Olimpico, Garcia trema ROMA - Rudi Garcia aveva annunciato una Roma arrabbiata per la figuraccia col Barcellona e promesso una pronta riscossa. Evidentemente gli manca il polso della squadra, scesa in campo contro l’Atalanta senza nerbo e senza gioco, meritando la netta sconfitta per 2-0 frutto della peggior prestazione stagionale in campionato. Un ko pesante, contro una squadra che non segnava da tre giornate, che ha messo a nudo gravi manchevolezze difensive e sterilità ofensiva quando vengono a mancare Gervinho e Salah. Poco ha aiutato il già debole carattere dei giallorossi in un Olimpico quasi spettrale, muto e gelido non solo per la temperatura, con la tifoseria che si è accesa unicamente quando, alla ine del primo e del secondo tempo, ha ischiato sonoramente squadra e tecnico. Si prospetta una settimana dificile per il francese, già nel mirino della società e della critica. Dovrà dare una sterzata netta prima della trasferta di domenica a Torino e soprattutto della decisiva sida di Champions con il Bate Borisov, il prossimo 9 dicembre. Giocando così, gli ottavi sarebbero un miraggio. Le mosse odierne di Garcia non hanno avuto alcun ROMA-ATALANTA 0-2 Roma (4-3-3): De Sanctis 5.5, Florenzi 5 (25’ st Maicon 5), Manolas 5, Castan 5, Digne 4.5, Pjanic 5, De Rossi 5, Nainggolan 5, Iturbe 5 (37’ st Torosidis sv), Dzeko 4.5, I.Falque 4.5 (17’ st Sadiq 5.5). All.: Garcia 4.5 Atalanta (4-3-3): Sportiello 6, Raimondi 6, Paletta 6, Stendardo 5.5, Brivio 6.5, Grassi 6, Cigarini 6 (26’ st Migliaccio 6), Kurtic 6 (37’ st De Roon sv), Moralez 6.5, Denis 6.5, Gomez 7 (43’ st Cherubin sv). All.: Reja 7 Arbitro: Calvarese di Teramo 6 Reti: nel pt 40’ Gomez; nel st 37’ Denis su rig. Juan Manuel Iturbe, anche per lui ieri ennesima prestazione insuiciente efetto: ha messo mano alla difesa, recuperando in porta il 38enne De Sanctis al posto di Szczesny, relegato in panchina insieme con Ruediger, avvicendato a sua volta da Castan, quasi mai utilizzato quest’anno. Rispetto alla gara del Camp Nou, la fascia destra è stata riaidata a Florenzi. Con De Rossi guarito a far perno a centrocampo, in attacco il tridente Iturbe, Dzeko e Iago Falque. Il risultato non è stato quello atteso, dato che la retroguardia ha fatto acqua da tutte le parti. De Rossi non ha in- ciso, Nainggolan ha spinto poco, Pjanic era distratto e poco preciso mentre in avanti, con Iturbe confusionario, gli altri due hanno deluso completamente. Reja, che con la Roma ha un conto aperto, ha preferito Cigarini a De Roon al centro e sopperito all’assenza al’ultimo minuto di Pinilla con Denis, schierati davanti a Maxi Moralez e Gomez. E proprio il Papu Gomez ha castigato i giallorossi alla ine di un primo tempo di rara bruttezza, proprio, quando sembrava che la Roma si fosse svegliata dalla catalessi grazie ad un paio di giocate più precise e alle conclusioni pericolose di Dzeko al 35’ e Iturbe un minuto dopo. È stato proprio Digne, uno dei più attivi ino ad allora tra i giallorossi sulla fascia sinistra, a regalare all’argentino una palla d’oro sbagliando disimpegno. Gomez, alla quarta rete stagionale, non ha sprecato l’occasione. Nella ripresa, la Roma ha aumentato il ritmo, siorando il gol all’8’, quando Cigarini ha salvato sulla linea un colpo di testa di Pjanic deviati da Paletta. Al 16’ però è stato De Sanctis a evitare il 2-0 parando alla grande su Moralez lanciato a rete, in fuorigioco non segnalato. Garcia ha tolto l’inutile Falque per il giovane Sadiq e quindi Florenzi per inserire Maicon, ma la musica non è cambiata. Il gioco è continuato a latitare e l’inevitabile è accaduto al 36’, quando Maicon ha abbattuto in area Gomez ed è stato espulso, mentre Denis ha siglato il raddoppio chiudendo la partita. AL CASTELLANI Tonelli match-winner, quarta sconfitta esterna di fila per la Lazio EMPOLI (Firenze) - Continua il momento nero della Lazio. A Empoli basta un gol, segnato dopo appena cinque minuti da Tonelli, a piegare i biancocelesti che, nonostante l’arrembaggio durato per tutto il secondo tempo, non sono riusciti a trovare il pareggio. O meglio, la palla ha superato la linea di porta un paio di volte, ma l’arbitro Fabbri di Ravenna in entrambi i casi ha annullato la rete: nel primo caso per fallo su portiere, nel secondo per un fuorigioco tutto da valutare. Episodi su cui la dirigenza biancoceleste ha molto polemizzato con il direttore di gara. Sta di fatto che per la Lazio la crisi è adesso conclamata con la quarta sconitta consecutiva in trasferta, un punto in cinque partite per la squadra di Stefano Pioli che adesso sembra ancora di più sulla graticola. Eppure nella ripresa il migliore in campo è stato Skorupski, portiere empolese di proprietà della Roma che, come il regista Paredes, in questa gara ha trovato motivazioni da derby uscendone come migliore in campo. Una prestazione da 8 con una super parata su un colpo di testa ravvicinato di Klose che di fatto vale quanto un gol. Che per la Lazio si potesse mettere male si era capito già dopo pochi minuti. Il gol infatti è arrivato al primo corner: traversone di Paredes in mezzo all’area dove Tonelli ha preso la rincorsa e di testa si è tufato a centro area concludendo, in modo preciso e potente, alla destra di Marchetti. Lazio impietrita e tifosi subito a contestare il presidente Lotito e i giocatori. Il primo tiro laziale arriva al 21’ con Milinkovic Savic, un sinistro su cui Skorupski controlla, stesso discorso al 24’ su tiro di Djordjevic. Pericolosa ancora la Lazio con Biglia al 30’ su punizione, palla fuori di poco sopra la traversa. Nel inale un paio di occasioni: al 41’ Candreva non trova di poco la porta in sforbiciata; al 46’ Maccarone si libera di Basta e calcia di potenza sul secondo palo, palla che siora il sette. Nella ripresa c’è un’altra Lazio in campo: al 2’ Radu tira di sinistro, va a siorare la traversa ma Skorupski mette in corner, l’arbitro sbaglia anche qui non concedendolo. Sarà la ripresa del portiere polacco, grande protagonista: al 14’ grande parata su Djor- djevic di sinistro al volo. Pioli prova a scuotere la squadra inserendo Klose e Anderson e giocando col 3-4-3 con Candreva quarto attaccante esterno. Giampaolo corre ai ripari: entra Zambelli al posto di Livaja. Al 21’ primo gol annullato alla Lazio: su azione di corner la palla resta nell’area piccola dopo un tocco di Djordjevic, Skorupski mette le mani sulla sfera ma Klose in scivolata mette in rete. Fabbri annulla per fallo sul portiere. Al 43’ secondo gol annullato alla Lazio: cross di Basta per Matri, tocco per Klose che insacca sfruttando l’uscita a vuoto di Skorupski. Fabbri ferma tutto per fuorigioco. È l’occasione che fa più arrabbiare la dirigenza laziale. Ma il risultato non cambia e l’Empoli porta a casa tre punti d’oro. EMPOLI-LAZIO 1-0 Empoli (4-3-1-2): Skorupski 8, Laurini 6,5, Tonelli 7, Costa 6,5, Mario Rui 6,5, Zielinski 6, Paredes 6,5, Buchel 6, Saponara 6 (8’ st Krunic sv, 24’ st Pucciarelli 5,5), Maccarone 6, Livaja 6 (19’ st Zambelli 6). All.: Giampaolo 7 Lazio (4-4-1-1): Marchetti 6, Basta 6, Hoedt 6, Mauricio 6, Radu 5,5 (12’ st Klose 6,5), Biglia 6, Milinkovic Savic 5 (12’ st Anderson 6), Parolo 6,5, Candreva 5,5, Lulic 5,5, Djordjevic 6 (29’ st Matri 6). All.: Pioli 6 Arbitro: Fabbri di Ravenna 6,5 Reti: 5’ pt Tonelli Ammoniti: Paredes, Livaja, Tonelli per gioco scorretto Spettatori: 9.362 SFIDA SALVEZZA Tre punti d’oro per il Frosinone, il Verona si sveglia troppo tardi FROSINONE - Il Frosinone, con tanto patos nei titoli di coda, porta a casa tre punti meritati ma onore al Verona che lascia in Ciociaria una grande fetta di Serie A dopo aver dato tutto ino all’ultimo secondo. Per gli scaligeri protagonista negativo il portiere Rafael che al 19’ del primo tempo dopo aver recuperato un traversone, ostacolato da Paganini, ha reagito in maniera incomprensibile, riilando una gomitata al tornante di Stellone. Per Rizzoli nessuna esitazione, rosso diretto e rigore. In porta è subentrato Gollini che ha quasi preso il rigore di Daniel Ciofani. Lo stesso attaccante ha poi raddoppiato di testa bruciando sul tempo Moras. A inizio ripresa il tris giallazzurro con Dionisi, terminale di una bella combinazione Sammarco-Daniel Ciofani. Tutto deciso? Assolutamente no. Al 24’ Viviani su punizione dal limite ha bruciato i guantoni di Leali. La squadra di Mandorlini sullo slancio, ap- proittando di un vistoso calo di concentrazione del Frosinone, su angolo di Viviani al 31’ con Moras, complice una incertezza di Leali, ha ridotto ulteriormente il divario. Da questo momento la partita, con il Verona, ricordiamolo in 10, è diventata una battaglia. Veronesi con Toni e Pazzini, subentrato a inizio ripresa, a cercare spazi in area frusinate e questi ultimi a riorganizzarsi per portare più alto il loro baricentro. Al 38’ una botta incredibile di Hallfredsson ha fatto tremare il “Matusa”, poi un paio di ripartenze dei ciociari mal gestite. Alla ine il boato liberatorio dei tifosi di casa. Il Frosinone ha scavalcato il Bologna e accorciato su Genoa e Chievo. Frosinone (4-4-2): Leali 5, Rosi 6, Diakité 6.5, Blanchard 6.5 (16’ st Bertoncini 5), Crivello 6, Paganini 6.5, Gori 7, Sammarco 6.5, Soddimo 6 (28’ st Frara 6), Dionisi 6.5, Daniel Ciofani 7 (20’ st Castillo 5). All.: Stellone 6.5 Verona (4-3-3): Rafael 3, Pisano 5, Bianchetti 5, Moras 6, Souprayen 6.5, Ionita 5 (11’ st Greco 6), Viviani 6.5, Hallfredsson 6, Siligardi 6 (20 pt Gollini 6,5) Toni 6.5, Gomez 5 (46’ Pazzini 5). All.: Mandorlini 6 Arbitro: Rizzoli 6.5 Reti: nel pt 20’ (rig.) e 40’ Daniel Ciofani; nel st 4’ Dionisi, 24’ Viviani, 31’ Moras Ammoniti: Souprayen, Blanchard, Viviani, Hallfredsson e Moras Espulso: al 19' del pt Rafael Volete vendere la vostra casa in 10 giorni o meno per il più alto prezzo possibile? PREMIER INC. Nino Spizzirri, F.R.I. 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Donnarumma è titolare stabile anche se all’inizio della partita si prende un grande rischio con un passaggio sfortunato che lo costringe a travolgere Eder. Niente di grave solo un’occasione persa per la Samp. Il Milan sale subito in cattedra e già al 5’ fa capire che sarà la sua serata: Niang fa partire un velenoso cross che taglia l’area e si spegne sul fondo. Poco dopo, all’8’, Cerci va in gol su una respinta di Viviano ma la rete viene annullata per fuorigioco dell’attaccante rossonero. Prove tecniche di gol che arriva al 16’ e porta la irma di Jack Bo- M’Baye Niang: primo gol in campionato per lui con la maglia del Milan e prima doppietta in rossonero naventura che mette in rete un pallone perfetto pennellato per lui da Niang. Meritato vantaggio del Milan che sbaglia poco o niente: veloce, aggressivo, solido e inalmente cinico. I blucerchiati sembrano non avere la forza di reagire: Eder si spegne, Fernando è assente ingiustiicato, Muriel non pervenuto, De Silvestri deve trovare la forma dopo la lunga assenza. Errori e rassegnazione per la squadra di Montella che ha davvero tanto da lavorare. Il Milan macina occa- sioni con Niang, Romagnoli e Cerci. Nella Sampdoria si mette in evidenza Soriano che al 25’ semina il panico in area cercando il triangolo con Muriel. L’azione non si concretizza e il Milan riprende a spingere alla ricerca del raddoppio. La carica dei rossoneri viene premiata al 37’ quando l’arbitro assegna un rigore per un plateale fallo di De Silvestri che trattiene Bonaventura. Trasforma Niang, freddo e preciso nel calciare dal dischetto. La Sampdoria è tramortita e in apertura di ripresa il Milan fa tris ancora con Niang: dopo due occasioni, irma la sua prima doppietta in rossonero grazie a uno splendido destro che traigge Viviano. Il Milan prosegue in scioltezza, si diverte e fa divertire il pubblico. La Sampdoria si sgretola, vani i tentativi non troppo convinti di Soriano ed Eder. A servire il poker ci pensa Luiz Adriano, appena entrato al posto di Niang: stop di petto e tiro al volo del centravanti brasiliano che sfrutta al meglio l’imbecca- GRANATA MILAN-SAMPDORIA 4-1 Milan (4-4-2): Donnarumma 6; Abate 6, Alex 6, Romagnoli 6, Antonelli 6; Cerci 6.5 (35’ st Honda 6), Kucka 6 (8’ st Poli 5.5), Montolivo 6.5, Bonaventura 7; Bacca 6, Niang 7.5 (29’ st Luiz Adriano 7). All. Mihajlovic 7 Sampdoria (4-3-1-2): Viviano 5; De Silvestri 5 (19’ St Pedro Pereira 5), Silvestre 5, Regini 5, Mesbah 5; Ivan 5 (29’ st Palombo 5.5), Fernando 4.5, Barreto 5; Soriano 5; Muriel 5 (18’ st Bonazzoli 5), Eder 5.5. All. Montella 5 Arbitro: Doveri di Roma 6 Reti: nel pt 16’ Bonaventura, 38’ Niang (R); nel st 4’ Niang, 34’ Luiz Adriano, 42’ Eder (rigore) ta di Cerci. Per la Samp gol della bandiera al 42’: arriva su rigore per un fallo di Poli su Eder che poi trasforma dagli undici metri. Il Milan risale la corrente e forse sta per lasciarsi deinitivamente alle spalle il periodo dell’instabilità cronica e dei tentennamenti psicologici: gli obiettivi riprendono forma e sostanza, i rossoneri si avvicinano alla zona Champions con 23 punti in classiica, migliora il gioco e cresce la iducia. TORINO-BOLOGNA 2-0 Si sblocca il “Gallo” Belotti, il Toro stende il Bologna TORINO - Il Torino sofre contro un Bologna coriaceo, anche se rinunciatario, e torna alla vittoria casalinga. Tre punti pesanti grazie alla prima rete stagionale del ‘Gallo’ Belotti, sporcato da un dubbio controllo col braccio, e al raddoppio nel recupero di Vives, alla centesima gara con la maglia granata. Per mister Donadoni è la prima sconitta da quando si è accomodato sulla panchina emiliana. Risultato giusto, nel complesso, se si considera la mole di gioco espressa dalle due squadre, con un Torino più intraprendente, sospinto dalla bella prova sulle fasce di Molinaro e Bruno Peres, e un Bologna eccessivamente rinunciatario. Troppo poco per impensierire un Torino tornato sui livelli di inizio stagione, al secondo successo consecutivo dopo il colpo in trasferta con l’Atalanta. Fin dalle prime battute di gioco l’atteggiamento delle due squadre era evidente, con il Torino aggrappato alle iniziative degli esterni e il Bologna, ben schierato da Donadoni, più preoccupato a chiudere gli spazi che a proporsi in attacco. Eppure il primo brivido l’aveva data una giocata di Giaccherini, con Molinaro a chiudere provvi- denzialmente su Mancuso lanciato a rete, che ha protestato per l’eccessiva foga del giocatore granata. Poi il Torino ha iniziato a macinare gioco, e a gestire la partita, senza però riuscire a sbloccarla. Nella ripresa è sempre il Torino a fare la partita, con Quagliarella che di testa spedisce sulla traversa un cross di Molinaro prima di lasciare spazio a Maxi Lopez, fresco di rinnovo contrattuale. L’attaccante argentino è entrato subito in partita, andando a rincorrere l’avversario e facendo da sponda a Belotti. La sponda vincente, però, è stata proprio quella del ‘Gallo’, al CHIEVO KO 30’: stop a seguire che fulmina Maietta e bolide sul primo palo che Mirante vede soltanto passare. E’ la zampata che spezza l’equilibrio della gara e dà iducia ai padroni di casa che, a diferenza di altre partite, mantengono il controllo della partita e non si fanno prendere dall’afanno. In pieno recupero arriva il gol della tranquillità. A realizzarlo è Giuseppe Vives, 35 anni e una vita da gregario, che inila Mirante con un tiro angolatissimo dalla linea del fondo. La vittoria interrompe la serie positiva del Bologna e rilancia le ambizioni granata. Torino (3-5-2): Padelli 6, Bovo 6, Glik 6, Moretti 6, Peres 6.5, Acquah 6, Vives 7, Baselli 6, Molinaro 6, Quagliarella 6 (23’ st Maxi Lopez 6), Belotti 6.5. All. Ventura 6 Bologna (4-3-3): Mirante 5.5, Rossettini 6, Maietta 5, Gastaldello 6, Masina 6, Donsah 5.5 (34’ st Mounier sv), Diawara 6, Brighi 6, Giaccherini 5.5 (9’ st Brienza), Mancosu 5.5 (18’ st Acquafresca), Rizzo 5. All. Donadoni 5.5 Arbitro: Ghersini di Genova 5.5 Reti: nel st 30’ Belotti, 47’ Vives GENOA BEFFATO Gol e spettacolo al Bentegodi, passa l’Udinese Il Carpi rimonta e sorride con l’ex Borriello VERONA - Spettacolo al Bentegodi, cinque gol, un palo per parte, tante occasioni e giocate da applausi. Alla ine festeggia l’Udinese guidata da uno straordinario Thereau. Al 26’ Meggiorini se ne va via sulla destra, mette in mezzo per Birsa che viene prima murato e poi colpisce la traversa. Alla ine, il più lesto ad arrivare sul pallone è Paloschi che da due passi non sbaglia. In chiusura di frazione Widmer scende sul fondo e la mette in mezzo dopo un’avvolgente azione friulana, interviene Frey che però svirgola e traigge il suo portiere. La partenza della ripresa è uno shock per il Chievo. L’Udinese conquista palla e riparte velocissima sulla destra con Aguirre. Palla al centro, conclusione svirgolata da Iturre che trova però Thereau che di tacco irma il vantaggio ospite. A rimettere le cose a posto ci pensa il neo entrato Ingle- v se che controlla un suggerimento di Rigoni, si gira ed esplode un gran destro che s’insacca nel sette. Poi Di Natale fa passare un gran pallone per Thereau che entra in area di rigore e supera Bizzarri con un grandissimo tocco sotto. Chievo (4-3-1-2): Bizzarri 6, Frey 5,5, Gamberini 5,5, Cesar 5,5, Gobbi 6, Castro 5,5, Rigoni 6, Hetemaj 6, Birsa 6 (26’st Pepe 6) Meggiorini 6 (16’st Inglese 7), Paloschi 6 (21’st Pellissier 6). All: Maran 6 Udinese (3-5-2): Karnezis 6, Piris 5,5, Danilo 6, Felipe 5,5, Widmer 6, Badu 6, Lodi 6, Iturra 6 (18’st Bruno Fernandes 6), Edenilson 6 (33’st Adnan 6), Aguirre 6 (27’st Di Natale 6,5), Thereau 8. All: Colantuono 6,5 Arbitro: Gervasoni di Mantova 6 Reti: 25’pt Paloschi, 42’pt Frey (aut), 1’st Thereau, 27’st Inglese, 35’st Thereau GENOVA - Impresa del Carpi che in rimonta espugna il Ferraris battendo il Genoa al termine di una gara combattuta e segnata soprattutto dall’espulsione di Pavoletti dopo appena cinque minuti per una gomitata a Gagliolo. Una vittoria, la prima in trasferta, che permette agli uomini di Castori di abbandonare l’ultimo posto della classiica. Sida che si anima subito al 5’ del primo tempo. Pavoletti e Gagliolo ingaggiano un match in area ospite con l’attaccante del Genoa che si è liberato della marcatura stretta del giocatore avversario con una gomitata. Gagliolo termina a terra e rosso per Pavoletti. Nonostante l’inferiorità numerica i rossoblù dopo appena sessanta secondi passano in vantaggio con Figueiras che, decentrato, batte con un preciso rasoterra diagonale Belec inilando il pallone nell’angolino più lontano. Sot- Pascale v Di Poce v Iadipaolo Barristers v Solicitors v Notaries Lawyers Practicing in Association v to di un gol, ma con un uomo in più Castori passa così al 4-3-3. Nessun cambio nell’intervallo ma al 6’ Castori si gioca la carta Borriello. E l’ex di turno prima batte Perin al 13’ con un preciso diagonale, poi al 36’ ofre l’assist a Zaccardo per il 2-1 deinitivo. Genoa (3-4-3): Perin 6.5, Izzo 5.5, Burdisso 6.5, Ansaldi 6, Figueiras 6.5 (43’ pt De Maio 5.5; 25’ st Pandev 4), Rincon 6.5, Costa 5.5 (15’ st Ntcham 5), Laxalt 6 ,Gakpé 6, Pavoletti 4, Lazovic 6. All.: Gasperini 5.5 Carpi (4-4-1-1): Belec 6.5, Zaccardo 7, Romagnoli 6, Gagliolo 6, Letizia 6, Pasciuti 6, Coie 6.5, Lollo 6, Martinho 5.5 (9’ st Di Gaudio 6), Matos 5.5 (6’ st Borriello 7.5), Mbakogu 5.5 (30’ st Lasagna 6). All. Castori 6.5 Arbitro: Gavillucci di Latina 5.5 Reti: nel pt 8’ Figueiras, nel st. 13’ Borriello, 35’ Zaccardo v Telephone: (905) 850-8550 v v Toronto Line: (416) 746-7420 v Telefax: (905) 850-9998 3800 Steeles Avenue West, Suite 300, Vaughan, Ontario, Canada L4L 4G9A v CORRIERE CANADESE � LUNEDI 30 NOVEMBRE 2015 11 SPORT SERIE B Crollo Cagliari, il Crotone ora è a un punto ROMA – Il Cagliari manca l’occasione per restare in fuga. Crolla sorprendentemente a Brescia e viene riavvicinato dal Crotone, vittorioso nel primo anticipo a La Spezia. Scivola al 3° posto il Bari che non va oltre l’1-1 a Como, sale il Novara che rende amara la prima di Mutti sulla panchina del Livorno. Un risultato che consente di mettere un piede in zona playof anche al Perugia, che passa in rimonta ad Avellino, e all’Entella che espugna Modena. In coda, bella boccata d’ossigeno per il Lanciano, che supera il Latina, e per la Ternana che con un gol per tempo piega il Vicenza. Negli altri anticipi, importanti successi del Cesena sul Pescara e della Pro Vercelli a Salerno. Finisce 00 il posticipo tra Ascoli e Trapani. Brescia-Cagliari 4-0 - Clamoroso scivolone della capolista Cagliari a Brescia. I sardi crollano nella ripresa subendo al primo affondo (47’) il gol di Caracciolo. Al 57’ Kupisz raddoppia prima del 30 irmato Embalo e del poker irmato al 93’ ancora da Kupisz. Como-Bari 1-1 - Il Bari non va oltre l’1-1 a Como e lascia il Crotone da solo al 2° posto. Passano in vantaggio i padroni di casa al 53’ con un colpo di testa di Ganz, ma al 70’ De Luca batte Scufet e pareggia. Livorno-Novara 0-1 - Il Novara espugna Livorno e rende amaro il ritorno in panchina di Mutti. I labronici sciupano una buona occasione in avvio con Moscati e iniscono per essere puniti al 43’ da Gonzalez che scavalca Da Costa in uscita con un bel tocco di sinistro. Avellino-Perugia 1-2 - Il Perugia espugna in rimonta Avellino e mette un piede in zona playoff. Sono gli irpini a passare in vantaggio al 35’ con un destro al volo da fuori area di Gavazzi, ma il Pe- MARCATORI Mandzukic e Zaza salgono a due I giocatori del Crotone festeggiano il successo di La Spezia che li riavvicina alla vetta rugia non ci sta e al 49’ pareggia con Di Carmine. L’Avellino accusa il colpo e al 65’ incassa l’1-2, opera di Parigini. Modena-Entella 0-1 - Colpo grosso dell’Entella che passa con autorevolezza al Braglia, inilando il 10° risultato utile di ila. Il gol-vittoria lo realizza Caputo al 79’ con un destro ravvicinato su cross dalla sinistra di Costa Ferreira. Virtus Lanciano-Latina 2-1 - Il Lanciano piega nel inale il Latina e porta a casa tre punti vitali in chiave salvezza. A sbloccare il risultato è Piccolo al 10’ con una bella azione personale. Gli ospiti pareggiano al 41’ con un colpo di testa di Acosty, poi al 57’ i pontini sbagliano un rigore con Corvia che calcia alto ma malgrado l’inferiorità numerica per l’espulsione al 69’ di Di Cecco trova il 2-1 al 75’ ancora con Piccolo che trasfor- ma un altro rigore. Ternana-Vicenza 2-0 - Con un gol per tempo la Ternana spazza via un irriconoscibile Vicenza e mette la testa fuori dalla zona retrocessione. Gli umbri partono forte e passano in vantaggio al 25’ con un colpo di testa di Ceravolo. Il raddoppio arriva al 51’ con Falletti che conclude una bella azione personale. Spezia-Crotone 0-1 - Comincia dunque con una sconitta interna l’avventura di Mimmo Di Carlo sulla panchina dello Spezia. Il Crotone passa 1-0 con un rigore trasformato da Stoian al 13’ del primo tempo e concesso per un fallo di mano di Milos sul cross di Ricci. Cesena-Pescara 1-0 - Dopo tre turni torna alla vittoria il Cesena, grazie al gol dell’ex Ragusa. Col Pescara inisce 1-0 con la formazione di Drago spesso pericolo- sa, spinta da un Sensi incontenibile che batte anche la punizione da cui nasce il gol decisivo di Ragusa. Salernitana-Pro Vercelli 1-2 - La Pro Vercelli espugna l’Arechi di Salerno prevalendo per 2-1. Dieci minuti e l’incontro si sblocca con Mustacchio che porta avanti gli ospiti. Il bomber salernitano Donnarumma segna il momentaneo pareggio al 63’ ma è ancora Mustacchio a condannare la squadra di Torrente al 78’. Ascoli-Trapani 0-0 - Ascoli e Trapani chiudono sullo 0-0 il posticipo di Serie B. Il primo pericolo arriva all’8’ della ripresa quando Cacia colpisce il palo di testa, dopo la deviazione del portiere del Trapani Nicolas. La replica dei siciliani è aidata ad un tiro di Nadarevic al 26’, che inisce di poco al lato. Succede ben poco nel prosieguo ed il match scivola sul pareggio a reti bianche. 10 reti: Higuain (Napoli), Eder (3 rigori-Sampdoria). 9 reti: Kalinic (Fiorentina). 7 reti: Insigne (Napoli). 6 reti: Bacca (Milan); Gervinho e Pjanic (1) (Roma). 5 reti: Pavoletti (Genoa); Dybala (1-Juve); Salah (Roma); Paloschi (Chievo); Thereau (Udinese). 4 reti: Gomez (Atalanta); Saponara (Empoli); Ilicic (4-Fiorentina); Dionisi (Frosinone); Icardi (Inter); Felipe Anderson (Lazio); Muriel (Sampdoria); Babacar (1-Fiorentina); Baselli, Quagliarella (Torino). 3 reti: Pinilla (Atalanta); Mounier (Bologna); Borriello (Carpi); Meggiorini e Inglese (Chievo); Maccarone (Empoli); Ciofani (Frosinone); Jovetic (1-Inter); Gakpe (Genoa); Biglia (1-Lazio); Bonaventura e Luiz Adriano (Milan); Allan (Napoli); Hiljemark (Palermo); Dzeko (2-Roma); Soriano (Samp); Floro Flores e Sansone (Sassuolo); Gilardino (Palermo); Badu, Zapata (Udinese). 2 reti: Denis (1-Atalanta); Destro (1), Masina, Giaccherini (Bologna); Matos (Carpi); Birsa, Castro (Chievo); Buchel, Pucciarelli (Empoli); Alonso (Fiorentina); Blanchard (Frosinone); Laxalt (Genoa); Perisic (Inter); Mandzukic, Zaza e Pogba (1-Juventus); Djordjevic, Matri e Kishna (Lazio); Niang (1-Milan); G. Gonzalez (Palermo); Florenzi (Roma); Berardi (1), Defrel, (Sassuolo); Bovo, M. Lopez (1-Torino); E. Pisano (Verona). LE CLASSIFICHE Celebriamo il 30.mo Anniversario A.H.I.P Member UDI DOMENICO COSENTINO (HIS) Specialista Apparecchi Acustici DR. G. CASTILLO (M.D.F.R.C.S.’C’) SILVANA KASI (HIS) FILIPPO COSENTINO (HIS) A.D.P. MIGLIORA I TUOI INDICI D’ASCOLTO Ear Science Division Dizziness & Balance Institute of Canada 8760 Jane Street, #102 Vaughan, ON L4R 0E8 905 597-7737 ProSound 1420 Burnhamthorpe Rd # 350 Mississauga, On L4X 2J9 905 232 0606 Columbus Medical Arts building 8333 Weston Rd #105 Woodbridge L4L 8E2 905 264 9975 SERIE B - 15ª GIORNATA SERIE A - 14ª GIORNATA SQUADRA PUNTI Inter* Fiorentina* Napoli* Roma Juventus Milan Sassuolo* Atalanta Torino Lazio Udinese Empoli Sampdoria Chievo Genoa Palermo Frosinone Bologna Carpi Verona 30 28 28 27 24 23 22 21 21 19 18 18 16 16 16 15 14 13 9 6 G 13 13 13 14 14 14 13 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 V 9 9 8 8 7 7 6 6 6 6 5 5 4 4 4 4 4 4 2 0 N 3 1 4 3 3 2 4 3 3 1 3 3 4 4 4 3 2 1 3 6 P GF GS 1 3 1 3 4 5 3 5 5 7 6 6 6 6 6 7 8 9 9 8 16 26 24 29 20 19 15 15 20 17 14 16 20 18 15 13 14 13 13 10 7 11 8 17 11 18 12 15 18 22 17 20 22 16 19 20 24 19 27 24 Chin Building 622 College St #204 Toronto M6G 1B6 416 924 5033 RISULTATI Torino-Bologna 2-0 Milan-Sampdoria 4-1 Roma-Atalanta 0-2 Chievo Udinese 2-3 Genoa-Carpi 1-2 Frosinone-Verona 3-2 Empoli-Lazio 1-0 Palermo-Juventus 0-3 Sassuolo-Fiorentina oggi 1 pm Napoli-Inter oggi 3 pm PROSSIMO TURNO VENERDÌ 4 DICEMBRE Lazio-Juventus 2.45 pm SABATO 5 DICEMBRE Torino-Roma 9 am Inter-Genoa 2.45 pm DOMENICA 6 DICEMBRE Bologna Napoli 6.30 am Atalanta-Palermo 9 am Fiorentina-Udinese Frosinone-Chievo Verona-Empoli Sampdoria-Sassuolo 12 pm Carpi-Milan 2.45 pm SQUADRA PUNTI Cagliari 32 Crotone 31 Bari 29 Cesena 27 Novara (-2) 25 Pescara 24 Brescia 23 Perugia 21 Livorno 21 Entella 21 Pro Vercelli 20 Trapani 20 Vicenza 19 Latina 17 Spezia 17 Avellino 16 Ternana 16 Salernitana 15 Modena 15 Lanciano (-1) 14 Ascoli 14 Como 9 G 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 15 V 10 9 8 8 8 7 6 5 6 5 6 5 4 4 4 4 5 3 4 3 4 1 N 2 4 5 3 3 3 5 6 3 6 2 5 7 5 5 4 1 6 3 6 2 6 P GF GS 3 2 2 4 4 5 4 4 5 4 7 5 4 6 6 7 9 6 8 6 9 8 30 26 18 23 15 21 24 14 20 13 12 19 19 18 14 24 16 17 11 12 11 13 14 13 15 13 9 18 23 8 15 14 14 20 18 20 23 25 22 23 19 16 20 27 RISULTATI Avellino-Perugia Brescia-Cagliari Cesena-Pescara Como-Bari Lanciano-Latina Livorno-Novara Modena-Entella Salernitana-Pro Vercelli Spezia-Crotone Ternana-Vicenza Ascoli-Trapani 1-2 4-0 1-0 1-1 2-1 0-1 0-1 1-2 0-1 2-0 0-0 PROSSIMO TURNO VENERDÌ 4 DICEMBRE Virtus Entella-Brescia 1 pm Perugia-Modena 3 pm SABATO 5 DICEMBRE Crotone-Cesena 9am Latina-Livorno Pescara-Spezia Pro Vercelli-Ternana Bari-Ascoli Trapani-Avellino Novara-Virtus Lanciano DOMENICA 6 DICEMBRE Vicenza-Salernitana 9am Cagliari-Como 11.30 am LUNEDI 30 NOVEMBRE 2015 � CORRIERE CANADESE 12 SPORT LEGA PRO Girone A 13ª giornata Alessandria-Giana Erminio Cittadella-Reggiana Cuneo-Lumezzane Pavia-Mantova Pro Patria-Padova Pro Piacenza-Bassano Sudtirol-Cremonese AlbinoLeffe-Renate FeralpiSalò-Pordenone Cittadella Alessandria FeralpiSalò Pavia Bassano Cremonese Reggiana Sudtirol Pordenone Cuneo Giana Erminio Padova Pro Piacenza Lumezzane Mantova AlbinoLeffe Renate Pro Patria P 26 24 24 22 21 21 20 20 19 19 17 15 15 13 13 11 9 3 G 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 V 7 7 7 6 5 5 5 5 4 6 4 3 3 4 3 3 1 0 LEGA PRO Girone B LEGA PRO Girone C 13ª giornata 13ª giornata 1-0 2-1 2-0 2-2 0-0 1-1 1-1 1-0 2-1 Ancona-Pontedera Arezzo-Lupa Roma Carrarese-Pistoiese Savona-Rimini Tuttocuoio-Maceratese L’Aquila-Prato Santarcangelo-Spal Teramo-Siena Pisa-Lucchese N 5 3 3 4 6 6 5 5 7 1 5 6 6 1 4 2 6 3 Spal Maceratese Pisa Ancona Carrarese Tuttocuoio Pontedera Robur Siena L’Aquila (-1) Prato Rimini Arezzo Santarcangelo Teramo (-6) Pistoiese Lucchese Savona (-6) Lupa Roma P 1 3 3 3 2 2 3 3 2 6 4 4 4 8 6 8 6 10 SERIE D Girone A SERIE D Girone B 16ª giornata 16ª giornata P 29 25 25 22 21 20 18 17 17 16 15 14 12 12 11 11 7 6 G 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 V 9 7 7 6 5 5 4 3 5 4 4 2 2 5 2 3 3 1 1-1 1-1 2-0 0-0 2-1 2-0 0-2 2-1 2-1 Benevento-Cosenza Lupa Castelli-Catania Melfi-Matera Paganese-Catanzaro Akragas-Lecce Fidelis Andria-Martina Messina-Juve Stabia Monopoli-Ischia Isolaverde Foggia-Casertana N 2 4 4 4 6 5 6 8 3 4 3 8 6 3 5 2 4 3 Casertana* Lecce Messina Cosenza Benevento (-1) Foggia* Fidelis Andria Monopoli Paganese Catanzaro Akragas Juve Stabia Ischia (-4) Matera (-2) Catania (-11) Melfi Martina Franca (-1) Lupa Castelli P 2 2 2 3 2 3 3 2 5 5 6 3 5 5 6 8 6 9 SERIE D Girone C 16ª giornata P 27 22 21 21 20 19 18 17 17 17 15 15 13 13 12 10 8 6 G 12 13 13 13 13 12 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 0-0 1-2 2-2 1-2 1-3 2-0 0-0 2-0 oggi V 8 6 5 5 5 5 5 5 4 5 4 3 4 3 6 2 2 1 N 3 4 6 6 6 4 3 2 5 2 3 6 5 6 5 4 3 3 P 1 3 2 2 2 3 5 6 4 6 6 4 4 4 2 7 8 9 SERIE D Girone D SERIE D Girone E 16ª giornata 14ª giornata Acqui-Vado Argentina-Caronnese Bra-Ligorna Chieri-Castellazzo Fezzanese-Derthona Gozzano-O. Voghera Lavagnese-Novese Pro Settimo-S. Levante Rapallo B.-Borgosesia Sp. Bellinzago-Pinerolo 1-2 0-0 3-0 3-0 0-3 3-2 1-0 0-0 2-0 1-0 Bustese R.-Olginatese Lecco-Folgore Caratese Caravaggio-Ciserano Fiorenzuola-Monza Grumellese-Sondrio Mapello B.-Pergolettese P.S.P.Isola-Varesina S. Pro Sesto-C. Mazzano V. Bergamo-Inveruno Seregno-Piacenza 3-0 2-0 0-1 0-0 1-4 0-1 2-0 3-0 0-3 1-1 Belluno-Venezia Este-F. Monfalcone Fontanafredda-Abano Giorgione-Sacilese Levico-Liventina Mestre-Luparense S.P. Montebelluna-C. Noale Tamai-Campodarsego Union Ripa-V.V. Verona Unione Triestina-Dro 0-0 3-1 2-2 3-2 3-2 4-1 1-1 0-0 0-5 0-0 Arzignano-Fortis J. 3-0 Bellaria-Altovicentino 1-3 D. Rovigo-Parma 1913 0-3 Imolese-Romagna C. 3-1 Legnago-Correggese 2-1 Ravenna-Forlì 1-1 Sammaurese-Clodiense 2-1 San Marino-Ribelle 1-0 Villafranca V.-Mezzolara 3-1 V. Castelfr.-Lentigione 1-1 Ghivizzano-Viareggio Gualdo-Ponsacco Massese-J. Montemurlo Pianese-Gavorrano Poggibonsi-Foligno Sangiovannese-Gubbio Sansepolcro-Colligiana Scandicci-C. di Castello V. Spoleto-Montecatini 1-1 3-1 1-1 0-0 0-1 0-1 1-1 3-3 0-2 Caronnese Sporting Bellinzago Chieri Lavagnese Pinerolo Sestri Levante Gozzano Argentina Taggia Derthona Bra Oltrepo Voghera Pro Settimo Novese Borgosesia Rapallo Bogliasco Vado Acqui Ligorna Fezzanese Castellazzo 38 35 32 31 30 28 28 26 25 25 23 17 17 17 16 16 14 13 10 9 Piacenza Lecco Seregno Ciserano Monza Ciliverghe Mazzano Inveruno Pro Sesto Folgore Caratese Ponte San Pietro Isola Bustese Roncalli Pergolettese Varesina Sport Olginatese Mapello Bonate Grumellese Caravaggio Virtus Bergamo Sondrio Fiorenzuola 41 33 29 27 26 26 24 22 21 20 20 20 19 19 17 17 17 15 12 12 Campodarsego Venezia Este Virtus Vecomp Verona Belluno Calvi Noale Liventina Tamai Giorgione Mestre Levico Unione Triestina Union Ripa La Fenadora Abano Montebelluna Fontanafredda Luparense San Paolo Dro Fincantieri Monfalcone Sacilese 38 35 29 28 28 26 24 23 22 21 21 19 19 18 17 17 16 16 9 7 Parma Forlì Altovicentino San Marino Imolese D. Porto Tolle Rovigo Arzignano Lentigione Ribelle Virtus Castelfranco Sammaurese Legnago Ravenna Correggese Romagna Centro Villafranca Veronese Mezzolara Fortis Juventus Bellaria Clodiense Montecatini Jolly Montemurlo Olimpia Colligiana Gavorrano Gubbio Poggibonsi Foligno Ponsacco Ghivizzano Città di Castello Viareggio Sangiovannese Pianese Gualdo Sansepolcro Scandicci Massese Voluntas Spoleto 28 27 26 26 24 23 22 22 20 20 19 19 17 13 11 10 10 6 SERIE D Girone G SERIE D Girone F 40 34 33 31 27 26 25 25 24 22 22 21 20 18 16 14 14 10 7 4 SERIE D Girone I SERIE D Girone H 14ª giornata 14ª giornata Avezzano-Isernia 2-1 Campobasso-Matelica 1-2 Castelfidardo-Fano 0-2 Chieti-Folgore Veregra rin Fermana-Giulianova 2-2 Monticelli-Vis Pesaro 1-1 Ol. Agnonese-Jesina 1-0 S.N. Teramo-Amiternina 1-1 Sambenedett.-Recanatese 1-1 Albalonga-Rieti Arzachena-Muravera Astrea-C. Genzano Budoni-Grosseto Castiadas-Nuorese Ostiamare-Lanusei San Cesareo-Trastevere Torres-Flaminia Viterbese-Olbia 1-2 1-1 0-3 0-3 1-2 3-0 0-1 4-1 3-1 Picerno-Isola Liri Fondi-Aprilia Francavilla F.-Torrecuso Francavilla-Potenza Pomigliano-Nardò Manfredonia-S. Severo Marcianise-Gallipoli Serpentara B.-Taranto Bisceglie-Turris 3-4 4-2 0-1 4-1 3-2 1-4 3-0 0-0 4-1 Aversa-Gragnano 2-2 Cavese-Marsala 2-1 Due Torri-Scordia 1-0 Gelbison-Palmese 1-2 Leonfortese-Siracusa 0-1 Noto-Agropoli 2-1 Roccella-Vibonese 0-2 Vigor Lamezia-Rende 3-1 Sarnese-Frattese 0-0 ha riposato Reggio Calabria Sambenedettese Fano Matelica San Nicolò Teramo Folgore Veregra* Monticelli Avezzano Isernia Chieti* Jesina Olympia Agnonese Fermana Campobasso Castelfidardo Recanatese Amiternina Scoppito Vis Pesaro Giulianova Grosseto Arzachena Viterbese Rieti Nuorese Ostiamare Torres Olbia (-1) Albalonga Lanusei Trastevere Cynthia Genzano Flaminia Budoni Muravera Astrea San Cesareo Castiadas 30 30 27 27 25 24 23 22 21 20 18 17 15 13 12 10 7 6 Francavilla Fontana Nardò Francavilla in Sinni Fondi Pomigliano Taranto Bisceglie San Severo (-2) Isola Liri Potenza Marcianise Turris Torrecuso Manfredonia Aprilia Gallipoli Serpentara Bellegra Picerno 29 28 27 27 26 25 23 22 22 19 18 18 17 17 11 9 7 4 Cavese* Siracusa* Frattese* Due Torri* Vibonese* Sarnese* Reggio Calabria* Palmese* Gragnano* Aversa Normanna* (-2) Noto Leonfortese* Marsala Agropoli* Rende Roccella* Gelbison* Scordia* Vigor Lamezia (-1) 32 25 24 23 21 20 19 19 18 18 16 16 16 16 16 12 12 12 14ª giornata 16ª giornata 32 30 29 26 25 24 23 22 21 20 20 20 19 16 16 15 13 11 7 CORRIERE CANADESE � LUNEDI 30 NOVEMBRE 2015 13 SPORT CALCIO ESTERO Vardy entra nella storia scavalcando Van Nistelrooy LONDRA - Dalle fabbriche di Sheield al record di Van Nistelrooy superato. Jamie Vardy sta stupendo il mondo a suon di gol. E lo sta facendo nel Leicester di Ranieri, in cima alla Premier League: una favola nel vero senso della parola. Perché ino a qualche anno fa Vardy faceva l'operaio per pagarsi gli studi. Ora è il centravanti della nazionale inglese e ha superato il record di Van Nistelrooy segnando in 11 partite consecutive di Premier. Come Batistuta, meglio di Van Nistelrooy. Sono i numeri a dirlo. L'olandese ai tempi del Manchester United aveva segnato in 10 partite di ila. Vardy ha fatto meglio, realizzando il suo ilotto proprio contro i Red Devils. Sono 14 in altrettanti match in campionato le reti dell'inglese in questa stagione: è già record storico per un singolo giocatore in una stagione di Premier per il Leicester. Batigol, nel 1994 con la Fiorentina, segnò in 11 partite di Serie A di ila: l'allenatore? Ranieri. La rete del record è venuta contro il Manchester United . Il pare del leicester permette l'aggancio in vetta da parte del Manchester City. Il Manchester City si rialza do- Jamie Vardy, classe 1987, bomber supremo del Leicester po i ko con Liverpool e Juventus. All'Etihad cade 3-1 il Southampton, privo dello squaliicato Pellè. Fa tutto Sterling nel vantaggio dei Citizens: de Bruyne deve solo appoggiare in rete la palla dell'1-0 al 9'. Delph raddoppia al 20', ma nella ripresa i Saints accorciano con Long (49'). Ci vuole un gol di Kolarov al 69' per chiudere i conti sul 3-1. Tre su tre per il Tottenham. Gli uomini di Pochettino, dopo il pareggio 1-1 con l’Arsenal e la vittoria 4-1 sul West Ham United, trovano il 3° risultato utile nei 3 derby di Londra disputati consecutivamente in campionato, pareggiando per 0-0 in casa contro il Chelsea. Il match di White Hart Lane, valevole per il 14° tur- no di Premier League, si conclude a reti bianche. I Blues, dopo il successo per 1-0 sul Norwich, tornano a non vincere, aspettando un successo esterno che manca addirittura dal 23 agosto (3-2 al West Bromwich Albion). Continua, diversamente, la striscia positiva del Tottenham. I londinesi non perdono dalla prima giornata di campionato: 1-0 in casa del Manchester United. Da lì in poi Pochettino ha condotto i suoi a 6 vittorie e 7 pareggi. Il pareggio lascia invariate le situazioni di classiica delle due squadre: Chelsea sempre più nella parte bassa con appena 15 punti, mentre gli Spurs sono quarti a quota 25, sopravanzati da Manchester United 28, Leicester e Manchester City 29. Il Real rialza la testa MADRID - Reduce da due sconitte consecutive in campionato contro Siviglia (3-2) e Barcellona (4-0), il Real Madrid ritrova la via della vittoria. Dopo le molte polemiche che hanno fatto seguito alla debacle nel Classico, Benitez conduce i suoi ad una vittoria per 20 sul campo dell’Eibar. A decidere il match, valido per la 13ª giornata della Liga, sono i gol di Bale e Cristiano Ronaldo. Prosegue la marcia inarrestabile del Barça, che a quattro giorni dal tennistico 6-1 di Champions contro la Roma, torna sul pianeta Liga e si sbarazza senza problemi anche della Real Sociedad del grande ex Eusebio Sacristan. Del capocannoniere Neymar, due volte a segno, e di Luis Suarez e Messi le pregevoli reti che permettono ai blaugrana di consolidare il primato. Psg inarrestabile PARIGI (FRANCIA) – Il Psg non si ferma più. I parigini, alla prima partita casalinga dopo gli attentati che hanno sconvolto la città lo scorso 13 novembre, ottengono il 15° risultato utile consecutivo in altrettante giornate di campionato, battendo il Troyes per 41.A decidere il match, valido per il 15° turno della Ligue 1, ci pensano Cavani (20’), Ibrahimovic (58’), Kurzawa (68’) e Augustin (84’). Il Bayern fa 13 MONACO DI BAVIERA (Germania) - Mueller e Coman trascinano il Bayern di Guardiola alla tredicesima vittoria in campionato. All'Allianz Arena cade anche l'Hertha Berlino (quarto): 2-0 in 41 minuti e pratica chiusa già nel primo tempo per il Bayern, che ora ha 11 punti sul Borussia Dortmund, ma anche una gara in più. UCRAINO DETRONIZZATO DOPO 10 ANNI Fine regno Klitschko, Fury sul trono dei massimi ROMA - Un giovane ed esuberante colosso inglese dal nome più che evocativo, Tyson Fury, ha messo ine al lunghissimo regno di Wladimir Klitschko - quasi dieci anni - sul trono dei pesi massimi. A 39 anni, dopo 27 difese chiuse con successo, il campione ucraino ha dovuto inchinarsi al 27enne Fury. Pur non riuscendo a metterlo al tappeto, l’inglese lo ha sconitto ai punti (115-112, 115-112, 116-111) sul ring della Esprit Arena di Dusseldorf, in Germania, davanti a una folla di 55.000 spettatori, strappandogli le corone Wba, Ibf e Wbo. Alla ine, in piena euforia, si è impadronito del microfono, e ha intonato una canzone dedicata alla moglie. Nato a Manchester ma di origini gitano-irlandesi, Fury so è presentato all’incontro forte di uno score immacolato (25 vittorie a 0, 18 per ko), e ha sfruttato in pieno la sua stazza - è alto 209 centimetri, dieci più di Klitschko, e pesa 117 chili - e la sua maggiore agilità per mettere in diicoltà l’esperto ucraino. Non è stata una vittoria nettis- Una fase del match tra Fury, a destra, e Klitschko; nel riquadro il nuovo campione con le sue cinture sima, ma alla ine il campione ha ammesso di aver subito troppo l’avversario: «Mi ero preparato a dovere, ma non sono stato abbastanza veloce. Tyson è stato rapido e forte, davvero molto agile, e io non ho trovato la misura per portare i miei colpi», ha commentato prima di annunciare la volontà di ottenere presto la rivincita. Oneste valutazioni di un campione decisamente disabituato a trovarsi nella parte del perdente, visto che nel suo record di 64-4 per datare la penultima sconitta bisogna risalire addirittura all’aprile del 2004. Nel frattempo l’ucraino aveva conquistato nel 2006 la WESTERN CONFERENCE EASTERN CONFERENCE 2015-2016 Standings RISULTATI Domenica Detroit-Florida Sabato Toronto-Washington 2-4 Rangers-Philadelphia 0-3 Montreal-New Jersey 2-3 0t Tampa-Islanders 2-3 Pittsburgh-Edmonton 2-3 rig corona dei massimi Ibf, nel 2008 quella Wbo e nel 2001, quella Wba. L’altra disponibile, la corona Wbc (lasciata vacante nel 2013 dal fratello di Klitschko, Vitaly, diventato sindaco di Kiev) è detenuta dallo statunitense Deontay Wilder. Fury può essere il nuovo personaggio della boxe mondiale dopo gli anni del calmo predominio dei Klitschko. Esuberante ed allegro, sfrontato nella conferenza stampa della vigilia, teatrale sul ring (più volte ha invitato il campione a farsi sotto), nel dopo match il britannico si è fatto umile, chiedendo scusa delle “stupide frasi” espresse alla vigilia - aveva paragonato l’avversario ad un paio di mutande - e, rivolgendosi con rispetto al “grande campione”, lo ha ringraziato per l’incontro. Poco prima però, ancora sul ring, si era impadronito del microfono per dedicare alla moglie “I don’t want to miss a thing” degli Aerosmith. Una performance accettabile, ma per ora con i pugni ci sa fare meglio. METROPOLITAN DIVISION ATLANTIC DIVISION GIOCATE PUNTI Montréal 25 39 Ottawa 23 29 Boston 22 27 Detroit 23 27 Tampa Bay 25 25 Florida 22 22 Buffalo 24 22 TORONTO 23 19 GIOCATE Washington 23 Rangers 24 Islanders 24 Pittsburgh 23 New Jersey 23 Philadelphia 24 Carolina 23 Columbus 25 St. Louis-Columbus 3-1 Nashville-Buffalo 1-4 Minnesota-Dallas 3-4 0t Colorado-Winnipeg 5-3 Arizona-Ottawa 4-3 S.Jose-Calgary 5-3 Los Angeles-Chicago 3-2 0t Venerdì Boston-Rangers 4-3 Philadelphia-Nashville 3-2 0t Minnesota-Winnipeg 3-1 Anaheim-Chicago 2-3 0t Washington-Tampa Bay 4-2 Buffalo-Carolina 4-1 N.Jersey-Montreal 3-2rig Columbus-Pittsburgh 2-1 0t Detroit-Edmonton 4-3 0t Florida-Islanders 3-2 rig PUNTI 35 34 28 28 26 23 20 20 CENTRAL DIVISION GIOCATE Dallas 24 St Louis 24 Chicago 24 Nashville 23 Minnesota 22 Winnipeg 25 Colorado 23 PUNTI 38 33 2 9 2 8 26 24 19 Dallas-Vancouver 3-2rig Arizona-Calgary 2-1 0t PROSSIME PARTITE Lunedì - Toronto-Edmonton; Islanders-Colorado; Rangers-Carolina; Anaheim-Vancouver. LEAFS, TRE DI FILA I Maple Leafs hanno perso la terza partita consecutiva perchè non PACIFIC DIVISION GIOCATE San Jose 23 Los Angeles 23 Arizona 23 Vancouver 24 Anaheim 24 Calgary 24 Edmonton 24 PUNTI 28 29 27 25 21 18 18 hanno portieri all'altezza. il Washington, impostosi per 4-2, ha tirato 23 volte contro Bernier che ne ha lasciato passere quattro. Finnato che non comprano almeno un ottimo goalie i Leafs nion andranno da nessuna parte. LUNEDI 30 NOVEMBRE 2015 � CORRIERE CANADESE 14 Classified O ROSCOPO DI OGGI Un lunedì favoloso grazie ai trigoni arroventati di Sole, Luna e Saturno, che tutti insieme v’incoraggiano, rendendovi più decisi e propositivi. Nessun ARIETE tipo di ostacolo ai vostri piani. Fascino 22 MAR - 21 APR e comunicativa vi predispongono agli incontri. Luna in quadratura, qualche tensione in casa ma niente di più. Approfittatene per fare qualche ora di straordinario, il lavoro oggi scorre bene. In famiglia TORO siate disponibili, ma lasciate che an22 APR - 21 MAG che gli altri si assumano le proprie responsabilità. Qualche novità potrà allietare la giornata. Abbandonatevi all’ipotesi di un cambiamento di prospettiva, senza dubbi e senza remore. La Luna vi GEMELLI prende per mano. La vostra sponta22 MAG - 21 GIU neità vi rende una compagnia particolarmente piacevole. Fate attenzione alla gestione delle questioni più delicate. Utilizzate la diplomazia adatta al caso, ma non smarritevi di fronte ad eventuali resistenze. CANCRO Un amico fidato saprà darvi una pre22 GIU-21 LUG ziosa indicazione, utile a potenziare la vostra attività. Un magnifico inizio di settimana: in transito nel segno, la Luna incontra solo sostenitori, che vi esortano ad investire nelle vostre potenzialità. Il caè la vostra risorsa e l’autostima LEONE risma vi aiuta ad andare dappertutto, senza 22 LUG-21 AGO imbarazzi o timori. 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Si trattava, in pratica, di una ruota con scansie di fil di ferro in cui trovavano posto i piatti e i bicchieri, immersa in una tinozza e fatta girare da un motore a vapore sotto un getto d'acqua calda. L'invenzione non riscosse però grande successo, anche se alla Cochrane va il merito di averci provato. Soltanto dopo gli anni '40 del secolo successivo la lavastoviglie cominciò ad entrare nelle abitazioni, con grande sollievo di tante casalinghe. LUNEDI 30 NOVEMBRE 2015 � CORRIERE CANADESE 16 SPORT FORMULA 1 A Rosberg l’ultimo Gp. Raikkonen 3o, Vettel 4o ROMA - Ennesima doppietta Mercedes con Nico Rosberg che si prende la soddisfazione di battere il compagno-rivale Lewis Hamilton nell’ultimo Gp della stagione ad Abu Dhabi. Il campionato del mondo di Formula 1 chiude il sipario nella notte scintillante dello Yas Marina Circuit assistendo al solito dominio delle Stelle d’Argento e con la conferma della Ferrari a seconda forza del Mondiale in attesa di poter dire davvero la sua nel 2016. Kimi Raikkonen si regala un bel podio davanti all’amico Sebastian Vettel che riesce a rimontare dalla quindicesima fino alla quarta posizione grazie ad una strategia perfetta e ad una Rossa sempre più in palla. Il resto dei team si dividono le briciole con la Force India di Sergio Perez a spuntare un buon quinto posto davanti alla Red Bull di Daniel Ricciardo. Chiusura incolore della McLaren con Jenson Button dodicesimo e Fernando Alonso diciassettesimo. Una gara che non ha praticamente avuto storia fin dal via con la Mercedes di Rosberg che scattava dalla pole subito in testa al semaforo verde davanti al compagno Hamilton ed alla Ferrari di Raikkonen. Prime tre posizioni che, fatta eccezione per i consueti rimescolamenti dovuti ai vari cambi gomme, non sono mai cambiate per tutta la corsa. L’unico a dare spettacolo è stato Vettel con la sua rimonta cominciata già dalle prime curve: a pochi metri dal via il tedesco della Ferrari si catapulta dalla quindicesima posizione di partenza alla dodicesima per poi recuperare in pochi giri la zona punti. Dopo il primo pit-stop Vettel, partito con soft, si ritrova già a ridosso dei primi per poi posizionarsi nella quarta posizione che manterrà praticamente fino alla bandiera a scacchi sbarazzandosi facilmente della Force India di Perez e della Red Bull di Ricciardo. Una rimonta inesorabile che permette alla Ferrari di chiudere in bellezza una stagione costantemente in crescita alla caccia delle super Mercedes e con tre vittorie all’attivo. «La Mercedes ha meritato di ARRIVO E CLASSIFICHE Raikkonen, Rosberg e Hamilton sul podio di Abu Dhabi vincere - ha detto il teal principal della Ferrari Maurizio Arrivabene facendo un bilancio del 2015 della F1 appena concluso - noi abbiamo fatto il secondo nei costruttori e il terzo e quarto nei piloti, quindi Kimi ha passato Bottas. Complimenti a tutti. Che voto daresti a questa squadra? 10 e lode per tutta la squadra. Veramente, lo penso sul serio. Adesso siamo una squadra. Nel 2016 - aggiunge Arrivabene Ognuno deve porsi degli obiettivi, non dobbiamo porci quello di essere secondi, ovviamente. Dobbiamo porci l’obiettivo di essere davanti alle Mercedes. Siamo persone serie, dei professionisti, ed è quello che dobbiamo fare. Non è detto che ci riusciremo, ma faremo di tutto per raggiungerlo». Felice per la sua stagione e la rimonta ad Abu Dhabi è Vettel: «Partendo dietro ho avuto un po’ di difficoltà, arrivare terzi e quarti era il massimo che potessimo fare. È stato bello fare tanti sorpassi - ammette il tedesco della Ferrari Non credo che potessi vincere se partivo più avanti, le Mercedes erano più veloci. Ora possiamo fare un bel brindisi e pensare al 2016». Ordine d’arrivo del Gran Premio di Abu Dhabi, ultima prova della stagione 2015 di F1: 1)Nico Rosberg (Ger/Mercedes); 2) Lewis Hamilton (Ing/ Mercedes); 3) Kimi Raikkonen (Fin/Ferrari); 4) Sebastian Vettel (Ger/Ferrari) 43’’735; 5) Sergio Perez (Mes/Force India). Classifica Mondiale piloti: 1) Lewis Hamilton 381 2) Nico Rosberg 322 3) Sebastian Vettel 278 4) Kimi Raikkonen 150 5) Valtteri Bottas 136 6) Felipe Massa 121 7) Daniil Kvyat 95 8) Daniel Ricciardo 92 9) Sergio Perez 78 10) Nico Hulkenberg 58 Mondiale costruttori: 1) Mercedes 703 2) Ferrari 428 3) Williams/Mercedes 257 4) Red Bull/Renault 187