La Roma sbanca Udine l’Inter frena la Juve: giallorossi a meno uno Il Napoli continua la marcia. Cagliari, la cura Zola non basta. Nello Sport ITALIAN COMMUNITY DAILY NEWSPAPER $1.00 Più tasse nella Gta (prezzo più alto fuori) ■ Anno 03 ■ N. 003 www.corriere.com Mercoledì 7 Gennaio 2015 Una comunità senza peso né voce Fantino messo all’angolo, scarso peso alla Camera, nessuno senatore, senza ruoli primari nelle istituzioni finanziarie TORONTO - La bocciatura senza se e senza ma di Julian Fantino ripropone ancora una volta il tema dello scarso peso della comunità italocanadese a livello politico. Ma non solo. Se da un lato la nostra comunità non è rappresentata al Senato, alla Corte Suprema o nella Banca Centrale del Canada, dall’altro la mancanza di ruoli importanti nelle principali istituzioni finanziarie, nell’esercito, nelle agenzie governative mette in luce un problema di scarsa rappresentatività che deve essere risolto. ARTICOLI IN ITALIANO E IN INGLESE ALLE PAGG. 2 E 3 L'INCHIESTA Loris, il padre non crede a Veronica AGRIGENTO- L’incontro c’è stato, ma le distanze sono rimaste. Veronica Panarello ha ribadito di «essere innocente» e di avere «accompagnato a scuola Loris», Davide Stival è rimasto con i suoi dubbi: «Le immagini delle telecamere dicono un’altra cosa...». Due ore di ricostruzioni, emozioni e confronto non sono riusciti ad avvicinare marito e moglie, divisi dopo l’arresto della donna. La ressa dei fan di Pino Daniele alla camera ardente allestita a Roma Pino Daniele, addio con polemiche Chiusa la camera ardente con la ressa dei fan, la famiglia decide per i due funerali a Roma e Napoli ARTICOLI A PAG.9 ARTICOLO A PAGINA 6 IL VERTICE CONTROSPORT MALTEMPO Toronto, arriva il freddo polare Wynne-Harper, tanto rumore per nulla L’atteso incontro tra la premier e il primo ministro non ha prodotto risultati TORONTO - L’ha inseguito per tanto tempo, chiedendo un meeting ufficiale che puntualmente veniva rifiutato. Alla fine Kathleen Wynne ce l’ha fatta a incontrare Stephen Harper, in un vertice in cui si dovevano discutere i problemi dell’Ontario. Ma dal meeting non è emerso alcun risultato concreto. A PAG. 4 “Ecco la Befana, questa vecchia un po’ spilorcia” ARTICOLO A PAG. 13 ARTICOLO A PAG. 5 mi ha aiutato a sfruttare “ Anna quegli sconti di cui non conoscevo nemmeno l’esistenza.” - Nancy R. il fatto che Anna possa parlare “ Amo in italiano e sia più facile per me capire.”- Paulino M. una persona preparata “ Finalmente e amichevole che comprenda me e le mie esigenze.” - Dante R. Inizia a risparmiare oggi fino al 40% di sconto Per un preventivo gratuito senza obblighi, chiamate Anna Zangari-Talarico al 905-265-2711 o il numero gratuito 1-866-621-6980. standrewsinsurance.com MERCOLEDI 7 GENNAIO 2015 • CORRIERE CANADESE 2 CANADA I VETERANI «Harper, non cambieremo idea sui conservatori» Il veterano Ron Clarke commenta l'uscita di Fantino dal ministero: «Il primo ministro pensa già alle elezioni ma noi non ci caschiamo» «O’ Toole non cambierà nulla perché non è lui che decide. Noi andremo avanti a fare campagna contro i Tory» TORONTO - «L’allontanamento di Fantino non porterà ad alcun cambiamento per i veterani. Il vero problema è Harper e noi, per questo motivo, continueremo la nostra campagna contro i conservatori». Ron Clarke, veterano e promotore della campagna “Anything but Conservative” (“Chiunque tranne un conservatore”) non arretra di un millimetro sulle sue posizioni e non è soddisfatto nemmeno del cambio che ha portato Erin O’Toole al posto di Julian Fantino alla guida del ministero per gli Afari dei veterani. «Il fatto che Fantino non sia più a capo del ministero mi rende felice perché ha sempre avuto un approccio molto scorretto ed è sempre stato poco vicino ai veterani - ha detto - Però non sono affatto ottimista sul fatto che O’Toole possa fare qualcosa di meglio. Il vero problema - ha continuato è Harper e ino a quando sarà lui a guidare il Canada le cose non cambieranno mai». Secondo Clarke l’avvicendamento e lo spostamento di Fantino al ministero della difesa come ministro associato è dovuta soltanto al fatto che i Tory vogliono do spiragli visto il pessimo lavoro che ha fatto quando era ministro». Il Corriere Canadese ha contattato l’ufficio di Julian Fantino per un commento ma non ci è arrivata alcuna risposta dal parte dell’ex ministro per gli Affari dei Veterani. Sulla sua candidatura per un nuovo mandato a livello federale, Fantino è sempre stato molto vago lasciando aperta sia la possibilità di ricoprire un nuovo mandato a Ottawa sia riguardo alla possibilità di andare in pensione per raggiunti limiti di anzianità e per stare più vicino alla sua famiglia. Tramontata l’ipotesi di chiudere la carriera politica come sindaco di Vaughan, per la verità erano più voci che altro, per lui quello di ministro associato alla Difesa potrebbe essere il suo ultimo incarico dopo aver accettato la nomination nel 2010 e da lì essere sempre stato rieletto nel collegio di Vaughan. Ora però, dopo le polemiche e le critiche al suo operato, tutto sembra cambiato. Ed è probabile che anche Fantino se ne sia ormai reso conto. L’ex ministro agli Afari per i Veterani Julian Fantino andare al più presto alle elezioni e quindi vogliono recuperare il consenso tra i veterani. «Vedrete che si andrà a elezioni anticipate ha aggiunto - Ma noi veterani non ci faremo trovare impreparati: se Fantino si ripresenterà, andremo nel suo uicio elettorale a Vaughan per fare campagna contro e lo stesso vale per Harper. A questo punto è necessario un cambio per evitare che altro male venga fatto non solo ai veterani ma anche ai canadesi». Il primo banco di prova per dimostrare il cambio di rotta è già stato oferto a O’Toole: ieri, la Public Service Alliance of Canada ha chiesto al nuovo ministro di riaprire gli uici distrettuali chiusi dal suo predecessore. E in un comunicato stampa non sono mancate critiche sulla gestione del ministero da parte dell’ex capo della polizia di Toronto. “Fantino - è scritto - è stato irrispettoso e ha ignorato” un gruppo di veterani, tra cui uno dalla PEI che era venuto a Ottawa un anno fa per protestare contro la chiusura dei nove uici distrettuali. Uno di quegli uici era a Charlottetown. “I conservatori devono dimostrare che aver sostituito Fantino con il ministro O’Toole è più che una mossa pre-elettorale per tentare di calmare i veterani” ha detto il presidente Robyn Benson. E anche Clarke è dello stesso parere anche se si dice sicuro che O’Toole non riaprirà mai i nove uffici chiusi e soprattutto non ascolterà le richieste della sua categoria. ECONOMIA «Non cambierà niente - ha proseguito - semplicemente perché le persone che vengono messe lì non contano niente. Sono soltanto degli uomini di Harper che dicono e fanno quello che gli viene detto. O’Toole non potrà certo riaprire gli uffici perché non può mettere in cattiva luce Fantino. Non accadrà niente, vedrete». Il veterano poi si dice scettico anche su una possibile candidatura dell’mp eletto a Vaughan alle prossime elezioni federali. «Harper lo ha piazzato in un ministero dandogli un ruolo secondario perché non poteva fare altro - ha concluso - E questo significa soltanto che non lo considera più come strategico. Credo che la carriera politica di Fantino sia finita. Anche perché all’orizzonte non ve- ONTARIO 2015, Ontario cresce più dell’Alberta Benzina ancora più giù TORONTO - Il calo dei prezzi del costo del petrolio farà cambiare i rapporti di forza tra le province del Canada. L’Alberta infatti vedrà la sua economia rallentare e non poco, le proiezioni parlano di un tasso di crescita ridotto a metà, mentre l’Ontario ne beneicerà. Questo almeno dicono gli studi della Bank of Montréal e il suo chief economist Douglas Porter. Nel frattempo accanto all’Ontario, anche la British Columbia gareggerà per la vetta della classiica riguardo alle economia più loride. Porter ha ribadito queste previsioni durante un meeting tenuto dall’Economic Club of Canada. Ad ogni modo non c’è da cantare vittoria visto che nella più rosea delle ipotesi si parla di una crescita molto lenta, che sarà più simile come ha detto il Chief economist a una “gara tra tartarughe” dal momento che entrambe le province, la British Columbia e D5 day e. L O t in Av s S0% of liscalm 10 nt Mo l’Ontario, cresceranno non più del 2,5 per cento quest’anno. Il chief economist della National Bank Stefane Marion ha dichiarato che la crescita in Ontario sarà rallentata dal fatto che il settore manifatturiero è stata colpita duramente durante la crisi finanziaria e la recessione. Durante le precedenti fasi economiche, l’Ontario aveva una capacità in eccesso nelle sue fabbriche e poteva beneficiare molto velocemente dalla accresciuta domanda di esportazione. Molta di questa sovra-capacità è andata perduta dopo la scorsa recessione e ci vorrà del tempo per recuperare. TORONTO - Continua a scendere il prezzo del carburante a Toronto e in Ontario. L’esperto di prezzi di benzina Enpro Roger McKnight ha dichiarato a 680News di aspettarsi un calo di tre centesimi per oggi con una media prezzo di 91,9 centesimi al litro nella stazioni di rifornimento in tutta la GTA. Oggi i prezzi si sono mantenuti su livelli altamente competitivi partendo da un massimo di 83,9 al litro per arrivare a un minimo di 83,4. In Ontario invece il prezzo è ancora più basso. Si parte dagli 83,4 centesimi registrati da Costco a Oshawa per arrivare 83,6 centesimi nella pompa Pioneer di Brampton per salire a 83,9 dalla Esso, Santak Buying or Selling? When You're Ready, Call Coretti! S u p r e m e R e a l t y BROKERAGE, INDEPENDENTLY OWNED AND OPERATED 4 1 6 -5 3 5 -8 0 0 0 www.callcoretti.com [email protected] Anthony Coretti, B.A. Real Estate Broker REALTOR ® Not intended to solicit Buyers and Sellers currently under contract with a Broker. 416-420-7878 Pump, Husky, Shell e Petro Canada. In provincia il dato più basso è stato registrato a Ohsweken dove un litro veniva pagato 78,9 alla BB Big 6 Station. Un centesimo più caro al litro era l’importo della Express Gas di Cornwall fino ad arrivare a 82,3 centesimo alla stazione Petro Canada di Sarnia. CORRIERE CANADESE • MERCOLEDI 7 GENNAIO 2015 3 CANADA L'ANALISI Una comunità senza peso e senza voce Nella politica contiamo sempre meno, nessun ruolo al Senato, alla Corte Suprema, nella Banca Centrale e nell’Esercito Francesco Veronesi TORONTO - La parabola politica di Julian Fantino ripropone il tema dello scarso peso della comunità italocanadese a livello nazionale. L’accantonamento dell’ormai ex ministro per gli Afari dei veterani - tenuto buono dal primo ministro Stephen Harper con il “contentino” di un ruolo di governo di secondo piano al ministero della Difesa - è solo l’ultimo in ordine di tempo di una lunga serie di fatti che confermano come la nostra comunità negli ultimi anni sia stata messa ai margini e che, allo stesso tempo, come la stessa non abbia avuto la forza di uscire dall’angolo e riacquistare il dovuto peso nella politica, nelle istituzioni, nella magistratura, nel mondo economico. A Parliament Hill abbiamo assistito a un progressivo deterioramento della nostra presenza da un punto di vista quantitativo e qualitativo. Julian Fantino e Dean Del Mastro Nella maggioranza conservatrice Fantino era l’unico italocanadese a ricoprire un ruolo di un certo peso all’interno del governo: in 4 anni ha ricoperto 5 incarichi - ministro per gli Anziani, ministro associato alla Difesa, ministro per la Cooperazione internazionale, ministro per i Veterani e adesso di nuovo ministro associato alla Difesa - e ad ogni cambia- mento di dicastero ha trascinato con sé decisioni controverse e polemiche a non inire. Il suo compagno di partito Dean Del Mastro è stato invece condannato da un tribunale per aver violato i limiti di spesa imposti dall’Elections Act, è stato quindi costretto a dimettersi dalla House of Commons ed è in attesa della sentenza con il rischio di inire in carcere. Paul Calandra rimane sottosegretario del primo ministro senza incarichi ministeriali, così come Stella Ambler Ciccolini. Non che le cose vadano meglio nei due partiti di opposizione. Senza contare che nell’altro ramo del parlamento, il Senato, di italocanadesi non ce n’è nemmeno l’ombra: dalle dimissioni di Con- siglio Di Nino del 2012 - dopo essere rimasto in carica per 22 anni - nella Camera Alta di Parliament Hill non siede nessuno senatore di origine italiana. Non va certo meglio nel settore giudiziario. Nella Corte Suprema del Canada dopo Frank Iacobucci - in carica dal 1991 al 2004 - c’è stato il vuoto, così come nelle nuove nomine fatte a dicembre dal ministro della Giustizia Peter MacKay per le corti superiori e di appello di italocanadesi non vi è traccia. Un discorso simile si può fare per quanto riguarda i ruoli di maggiore peso all’interno dell’apparato burocratico statale, nelle principali agenzie governative federali, nell’esercito, in Bank of Canada e nelle altre maggiori istituzioni inanziare pubbliche. Il quadro che ne esce è desolante e dovrebbe costituire l’avvio di una discussione serie che scavalchi posizioni preconcette, steccati ideologici e partitici e interessi di parte. Perché la comunità italocanadese, nonostante tutto, è più viva che mai, si sta rigenerando, sta continuando a raggiungere ottimi risultati nel settore privato, con tante storie di grandi e piccoli successi personali, professionali e imprenditoriali. Ed è forse per questo che resta il rammarico per la mancanza di un equivalente peso nel mondo politico, nel processo decisionale di un Paese che è anche il nostro. [email protected] ENGLISH VERSION Shuffled aside, without voice without weight Francesco Veronesi TORONTO - Julian Fantino’s fate could be likened to a metaphoric description of the position of the Italian Canadian community on the national stage. The setting aside of the former Minister of Veteran’s Afairs – silenced by the “candy” (Associate Minister of Defense, part II) given him by Prime Minister Stephen harper – is only the latest in a series of collective setbacks for our community. Over the last several years, it has sufered increasingly severe marginalization, as it has unable to emerge from its corner to assume its rightful place in the world of politics, the bureaucracy, the judi- ciary and the world of inance. In Canada’s Parliament we have been witnessing a progressive deterioration of our presence and impact in both qualitative and quantitative terms. On the government side, Fantino was the only Italian-Canadian to have a cabinet portfolio, assigned 5 portfolios in 4 years: Minister for Seniors, Associate Minister for Defense (twice), Minister for International Co-Operation and Minister for Veterans Afairs. In every instance, he was became embroiled in never-ending controversy. His colleague in the Conservative Party, Dean Del Mastro, has in fact been found guilty in Court on Election Financing issues and was forced to resign from the Commons. He awaits sentencing and may sufer incarceration. Paul Calandra remains parliamentary Secretary to the Prime Minister but without any duties; ditto Stella Ambler Ciccolini. Things are not much better on the Opposition side. Nor are they improve in the Other Chambre, the Senate. Since the premature departure of Con di Nino, in 2012 (after 22 years), there isn’t even a shadow of an Italian Canadian, not one of the recent nominees (57 in total) of Italian origin. The Judiciary is no less inhospitable for us. After Justice Frank Iacobucci, who served from 1991 to 2004, the Supreme Court has become a wasteland for Italian Canadian jurists. The same can be said for the Superior Courts and Court of Appeal where, somehow, Justice Minister Peter MacKay was unable to ind a place for competent Italian-Canadian lawyers when he recently made an army-sized slew of appointments. One could make a similar case in the appointments of senior positions in the upper echelons of the bureaucracy, the military, the Bank of Canada and other public Financial Institutions. What emerges is a disappointing discouraging scenario. It should prompt a serious dis- cussion that transcends preconceived notions, ideological/partisan positions or self-interest. The Italian-Canadian community, notwithstanding the everpresent petty considerations, is more vibrant than ever. It is in the process of regenerating itself. It is experiencing optimal performances in the private sector, with innumerable examples of successes, individual, professional or entrepreneurial. Maybe for this reason we feel the bitterness associated with an absence of political weight in the political world… in the world of decision-making respecting the country – one that is, to all intents and purposes, also ours! LO SCONTRO Voto per gli espatriati, braccio di ferro in corte TORONTO - Un canadese che da lungo tempo vive stabilmente all’estero ha il diritto di votare per le elezioni politiche federali? È questo il nodo giuridico che dovrà sciogliere la Corte d’Appello dell’Ontario in uno scontro che vede il governo federale come il principale promotore del fronte del no. Secondo Ottawa infatti il canadese che si è stabilito da molto tempo fuori dai conini nazionali non ha alcun diritto di poter esercitare il proprio voto. Bloccarne il voto - sostiene il governo Harper nel caso in cui un canadese viva da più di cinque anni all’estero rappresenta “una restrizione giustiicata in una società libera e democratica”. “Il limite costituito dalla residenza nel Paese - ha sostenu- to uno dei legali che rappresentano l’esecutivo - assicura che vi sia una connessione tra i cittadini e il luogo dove loro esercitano il dirit- to di voto”. Nel maggio dello scorso anno, il giudice della Corte Superiore dell’Ontario Michael Penny ha stabilito che alcuni passaggi della Canada Elections Act, entrata in vigore nel 1993, era incostituzionali. Nel fare questo di fatto ha esteso a circa un milione di canadesi che vivono all’estero il diritto di voto. La decisione non è stata presa bene dal governo, che ha deciso di impugnare la sentenza e portarla in appello. Il ministro per le Riforme democratiche, Pierre Poilievre, ha così presentato in parlamento un progetto di legge, il Citizen Voting Act, con l’obiettivo di limitare ancora una volta il voto per i residenti all’estero. Per i votanti che vivono all’estero da cinque anni la proposta di legge prevede la necessità di dimostrare la loro identità, la loro cittadinanza e insieme a questo anche la prova della loro passata residenza in Canada: a loro inoltre, se la proposta dovesse essere approvata, sarà permesso solamente di votare nel loro vecchio distretto elettorale. Insomma, il governo ha voluto riafermare il principio che per poter esercitare il diritto di voto, gli espatriati devono dimostrare il proprio collegamento diretto e continuo con il loro Paese. Ma si è andati oltre, perché secondo un nuovo regolamento già in applicazione, gli espatriati possono votare solamente dopo aver riacquistato la residenza in Canada. Due canadesi che vivono negli Stati Uniti hanno lanciato così una nuova azione legale contro il governo dopo che gli venne negato il diritto di voto nel 2011: si tratta di Jamie Duong di 31 anni e Gillian Frank di 36. Entrambi hanno sostenuto come a loro avviso il limite dei cinque anni sia del tutto arbitrario. Oltre a questo, secondo loro, il diritto di voto deve appartenere a tutti i canadesi a prescindere dal luogo della loro residenza: con questa distinzione in sostanza si verrebbero a creare due categorie di cittadini, una che gode di un diritto e una che invece ne viene privata. Una tesi questa contestata dal governo federale, che ha aidato alla corte il compito di dire la parola ine. MERCOLEDI 7 GENNAIO 2015 • CORRIERE CANADESE 4 CANADA TEMPERATURE IN CADUTA FINO A -30 GRADI CENTIGRADI L’EMERGENZA Oggi è il giorno più freddo a Toronto TORONTO - Sarebbe stato un arresto cardiaco causato dall’ipotermia la causa della morte di un uomo trovato ieri in una pensilina degli autobus su Dundas Street, appena a ovest di Yonge Street. L’uomo, un senzatetto di circa 40 anni di età, indossava solo un paio di jeans e una maglietta in una notte che ha visto scendere la temperatura fino a -18 gradi centigradi. Già ieri un camionista è stato trovato morto nel suo veicolo in una area di carico e scarico merci all’incrocio di Davenport con Wiltshire Avenue: anche in questo caso si sospetta che a provocarne la morte possano essere state le rigide temperature. Un freddo causato dalle correnti provenienti dall’Artico che ha attanagliato tutto l’Ontario meridionale e che nei prossimi giorni non allenterà la morsa: oggi, prevedono i meteorologi, sarà il giorno più gelido della settimana con la colonnina del mercurio che scenderà fino a -25 e che con l’effetto vento farà percepire -30 gradi centigradi. Dopo un Natale un po’ insolito con temperature attorno agli zero gradi o anche di qualche grado sopra lo zero, da domenica è giunta una “massa di aria artica” che ha spinto Environment Canada ad emettere un avviso in cui i residenti venivano invitati a indossare capi di abbigliamento caldi, guanti, cappelli e sciarpe a causa del “clima più freddo registrato durante questa stagione”. Le temperature, in questi primi giorni di gennaio, sono crollate infatti al di sotto dei valori medi per questo periodo dell’an- no. Ma non è solo la Gta ad essere stata presa di mira dal freddo gelido: secondo il meteorologo di En- vironment Canada Geoff Coulson tutta la terra dell’Acero è attraversata in questi giorni dalle correnti fredde: «La situazione non è molto diversa ad esempio in Quebec e in numerosi stati degli Usa, fino anche a quelli meridionali - ha detto Coulson - chi trascorre del tempo all’aria aperta o deve camminare a piedi deve vestirsi in modo appropriato mentre chi si sposta in auto non deve dimenticare di avere sempre con sé un kit di emergenza con coperte, cavi per la batteria e torce elettriche». L’unica buona notizia all’orizzonte è che le temperature dovrebbero tornare sui valori stagionali a partire da lunedì. CRONACA NERA Pedofilo torna in libertà, la polizia avverte i cittadini TORONTO - La polizia di Toronto avverte i cittadini circa il ritorno in libertà dopo 21 anni di carcere del pedofilo James Alfred Cooper. Secondo la polizia l’uomo, che ha 79 anni e che è stato condannato per aver avuto rapporti sessuali con ragazze al di sotto dei 14 anni, due stupri, atti osceni, sodomia, aggressioni fisiche, è uscito di galera lunedì scorso e risiederà a Toronto. L’uomo dovrà presentarsi una volta alla settimana presso una stazione di polizia, non frequentare parchi, piscine, scuole, asili o zone frequentate da bambini e non aver alcun contatto con ragazzi al di sotto dei 16 anni. ¬ Tre persone sono state accusate di omicidio di primo grado a Niagara ma la polizia è ancora impegnata nella ricerca del corpo di Alexander Fraser la cui PRIMO PIATTO auto è stata trovata incendiata il 26 dicembre scorso. I tre accusati sono Victoria Harvey, Brad MacGarvie e Duran Wilson di età compresa tra i 20 e i 30 anni. • Dovrà rispondere di numerosi capi di accusa un ragazzo di 17 anni ritenuto responsabile di una rapina a mano armata in una abitazione di Ajax avvenuta lo scorso 22 novembre. Il giovane, le cui generalità non possono essere rese note in base allo Youth Criminal Justice Act, è accusato di rapina a mano armata, possesso di armi pericolose e mancato rispetto della libertà condizionale. Il ragazzo avrebbe agito assieme ad altri tre complici ai quali la polizia sta dando la caccia. Chiunque abbia informazioni è invitato a telefonare al detective Sitaram all’1-888-579-1520 interno 2758. - 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva - sale. Ingredienti per 4 persone : 400 gr. di bucatini - un Kg. fra cozze e vongole - 50 gr. di olive nere snocciolate - 30 gr. di burro - 400 gr. di salsa di pomodoro - 4 iletti d’acciughe - un ciufo di prezzemolo tritato - uno spicchio d’aglio La Cucina di Teresina Il Corriere Canadese invita le sue afezionate lettrici a inviare le ricette a loro più care, quelle che fanno leccare i bai a tutta la famiglia, che magari vengono preparate per celebrare una occasione speciale oppure che sono semplici da eseguire, ideali quando si rientra a casa dal lavoro. La cucina italiana di oggi nasce dalla tradizione: condividete le vostre ricette con noi: le pubblicheremo in italiano e in inglese! L’indirizzo è: [email protected] Ingredienti per 4 persone : 4 fette spesse di iletto di manzo - 4 cucchiaini di paté di fegato - un piccolo tartufo nero - 80 gr. di burro - un bicchierino di Marsala - pangrattato - sale e pepe. Preparazione: Incidere le fette di iletto nello spessore ed introdurre in ognuna un cucchiaino di paté, qualche lamella di tartufo nero ed un iocchetto di burro. Passarle nel burro fuso, cospargerle con il pangrattato, regolarle di sale e pepe e farle dorare nel restante burro. Trasferirle in un piatto da portata ed aggiungere il Marsala al fondo di cottura; lasciar ridurre la salsa a fuoco vivo, versarla sulla carne e servire. Zucchine grigliate Calorie per porzione: 215 Tempo di preparazione: un’ora oltre al tempo per la marinatura Economico: si Vegetariano: si Ingredienti per 4 persone : 800 gr. di zucchine - uno spicchio d’aglio - 12 foglie di basilico - 2 rametti di rosmarino - un ciufo di prezzemolo - un bicchiere di olio extravergine d’oliva - sale. DOLCE Preparazione: In una padella sofriggere l’aglio, versarvi le cozze e le vongole e farle aprire a fuoco vivace. A parte sciogliere il burro, unire le olive, le acciughe tritate e il pomodoro, salare e cuocere per circa venti minuti. Aggiungere i frutti di mare sgusciati, il prezzemolo e mescolare. Condire con il sugo la pasta lessata e cotta al dente. Filetto tartufato Calorie per porzione: 440 Tempo di preparazione: 30 min. Economico: no Vegetariano: no CONTORNO TORONTO - È uiciale: l’inluenza sta per raggiungere il picco in molte parti del Canada. Il virus che colpisce quest’anno è l’H3N2 che, per motivi ancora sconosciuti, che può causare gravi complicazioni negli anziani, i malati di cuore, chi sofre di problemi respiratori, i lattanti, le donne in gravidanza e le persone debilitate. Inoltre il vaccino messo a punto all’inizio di questa stagione invernale, non riesce a garantire una protezione ottimale. In genere l’inluenza inizia a difondersi a gran velocità durante le feste natalizie favorita dagli incontri delle famiglie al completo per pranzi e celebrazioni. Allison McGeer, specialista in malattie infettive del Mount Sinai Hospital, invita le persone che hanno contratto il virus a rimanere a casa, riposarsi e sorseggiare bevande calde. Bucatini tuttomare Calorie per porzione: 560 Tempo di preparazione: 40 min. Economico: si Vegetariano: no SECONDO PIATTO L’influenza raggiunge il suo “picco” Preparazione: Tagliare le zucchine a fette piuttosto spesse, nel senso della lunghezza. Cuocerle su una griglia, girandole spesso ed ungendole con un pennello intinto in olio. Lavar e tritare bene tutte le erbe, insieme allo spicchio d’aglio. Disporre le zucchine, a strati, in un piatto da portata; salare ogni strato, cospargerlo con il trito preparato ed irrorare con l’olio rimasto. Lasciar marinare per circa 3 ore e servire. Cestini di limone alle fragole Calorie per porzione: 165 Tempo di preparazione: 30 min. oltre al tempo di refrigerazione Economico: si Vegetariano: si Ingredienti per 4 persone: 4 grossi limoni - 2 vasetti di yogurt agli agrumi - 50 gr. di panna montata - 250 gr. di fragole - un cucchiaio di zucchero - un rametto di menta fresca. Editore - Consorzio M.T.E.C. Consultants Italia, nr 86 Via Maria, 03100 Frosinone. E M.T.E.C. Consultants Limited. 3800 Steeles Ave. W., Suite 300, Vaughan Ont., Canada Preparazione: Privare i limoni della calottina superiore e svuotarli della polpa. Tagliare anche una fettina di scorza alla base, per farli stare diritti. Amalgamare insieme zucchero, yogurt e panna montata. Tagliare a pezzetti le fragole, tenendone a parte quattro, e mescolarle alla crema. Riempire i limoni con il composto preparato e lasciar rafreddare in frigo. Al momento di servire, decorare con le fragole rimaste e le foglioline di menta. Redazione: Corriere Canadese Italia, nr 86 Via Maria, 03100 Frosinone. Canada, 2790 Duferin St., Toronto, On, M6B 3R7 Amministrazione: L'On. Joe Volpe, Presidente Francesco Veronesi, Direttore Nicola Sparano, Vice-Direttore K.T. WEB Printing Ltd. 287 Bridgeland Ave. Toronto, On, M6A 1Z6 CORRIERE CANADESE • MERCOLEDI 7 GENNAIO 2015 5 CANADA L'INCONTRO Wynne-Harper, tanto rumore per nulla Il premier e il primo ministro si sono incontrati per un’ora. Tanti i temi toccati ma nessuna decisione reale e la promessa di rivedersi presto TORONTO - Tanto rumore per nulla. Il tanto atteso incontro di lunedì a Toronto tra il primo ministro Harper e la premier Wynne si è risolto alla ine in un nulla di fatto. Nessun accordo e nessuna promessa, se non quella di rivedersi «tra qualche mese». Il vertice, richiesto da più di un anno da Wynne e sempre evitato da Harper, ha sortito forse l’unico effetto di dare il via ufficioso alla campagna elettorale per le elezioni Federali, come confermano anche la foto fatta iltrare dall’uficio del primo ministro e la coincidenza perfetta con il rimpasto di governo. Ieri il premier dell’Ontario ha voluto chiarire alla stampa quello che si sono detti lei e il primo ministro in quell’oretta scarsa prima della inale del campionato mondiale giovanile di Hockey, poi vinto dal Canada 5-4 sulla Russia davanti agli occhi di Harper e del sindaco John Tory. Un incontro, quello tra Wynne e Harper, che mancava dal 5 dicembre 2013 e che ha toccato diversi punti del rapporto tra il governo federale e il motore economico del Paese, senza però portare ad alcuna misura concreta. Di certo c’è stata la conferma del no di Ottawa al nuovo piano pensionistico presentato da Que- La foto dell’incontro tra il primo ministro Stephen Harper e il premier Kathleen Wynne en’s Park, uno dei punti chiave della piattaforma del governo di Kathleen Wynne. Non una novità visto che Harper ha sempre detto di non volerne sapere del progetto e che se l’Ontario vuole può andare avanti da solo. Le posizioni sono invece sembrate più concilianti, almeno a parole, a proposito del rilancio dell’industria del settore automobilistico dell’Ontario e di altre misure che aiutino a rilanciare l’economia della Provincia. Tra queste c’è anche la questione che riguarda l’Ontario’s Ring of Fire, ovvero il progetto di sviluppo delle risorse natura- li e minerali presenti a James Bay Lowlands nel Nord Ontario. Un punto chiave sia per il governo provinciale che per quello federale, soprattutto adesso in chiave elettorale. Oppure la rimozione delle barriere al commercio tra Province. Wynne non ha poi mancato di sottolineare le aperture fatte da Harper nel discorso di ine anno sul Climate change, una questione sulla quale ino ad oggi Ottawa è stata quantomeno fredda. Restano invece profonde le differenze per quanto riguarda le politiche da seguire a proposito delle First Nations e dei loro problemi. Una delle questioni affrontate nell’incontro di lunedì riguarda ad esempio l’acqua potabile nelle riserve. «Abbiamo competenze diverse» ha detto ieri Wynne sottolineando però che spesso le azioni tra i due piani di governo non sono coordinate e che su questo piano «si devono compiere progressi» da entrambe le parti. «Magari non saremo d’accordo su niente - ha detto il premier ma il punto è che dobbiamo essere in grado di essere d’accordo o in disaccordo e poi andare avanti». Frasi che confermano come si sia trattato di un incontro interlocutorio, che non ha portato alcun cambiamento se non quello di riaprire un dialogo tra Ottawa e Queen’s Park dopo oltre un anno. «Questo è un risultato tangibile» ha ribadito Wynne ai giornalisti prima di fare un accenno alla politica provinciale e ribadire che «non è un segreto» che lei vorrebbe un nuovo mpp eletto a Sudbury al posto del dimissionario Joe Cimino. Il premier però non è stato in grado di dare una data precisa per quando si terranno le byelection. Se i tempi si allungassero troppo potrebbero arrivare prima le elezioni federali. LA MODIFICA Cambiano i collegi e lo scenario delle elezioni federali cambia Québec tre. Ma non cambiano solo i numeri dei collegi. Anche i confini di oltre il 70 per cento dei riding che sono rimasti sono infatti cambiati e qualcuno ha pure cambiato nome. Per questo motivo anche i risultati dei sondaggi degli ultimi anni sono stati riassegnati in base ai nuovi confini degli attuali 338 riding e questo ha portato a notevoli cambiamenti, seppur ipotetici, nei risultati dei sondaggi. Risultati che comportano anche pesanti, per quanto ipotetici, cambi di scenario. Per esempio, chi vive e vota a Winnipeg North, nel 2011 ha visto eleggere il liberale Kevin Lamoureux per appena 44 voti. Mantenendo gli stessi voti ma cambiando i confini, sarebbe stato eletto un deputato Ndp per 108voti. Una situazione che si ripete in altri otto riding, dove cambierebbe il risultato delle scorse elezio- ni: In Newfoundland, Avalon passerebbe dai liberali a i conservatori dopo la ridistribuzione dei collegi. In Québec, invece, il riding di Ahuntsic, che adesso si chiama Ahuntsic–Cartierville, passerebbe dal Bloc Québécois ai liberali e addirittura il Bloc finirebbe terzo dietro l’Ndp. A Gaspésie–Îles-de-la-Madeleine invece, dove nel 2011 il popolo premiò l’Ndp, adesso vincerebbe il Bloc. C’è anche l’Ontario, dove Brampton East prende il posto di Bramalea–Gore–Malton. Qui con i nuovi confini la vittoria conservatrice del 2011 sarebbe toccata a un Ndp con iliberali secondi. A Don Valley East invece la ridistribuzione dei confini avrebbe dato la vittoria ai liberali al posto dei conservatori. In Saskatchewan, l’Ndp prende- rebbe addirittura due seggi ai conservatori con i nuovi confini. Si tratta di Regina–Lewvan, un tempo Regina–Lumsden–Lake Centre, e di Saskatoon West, il vecchio Saskatoon–Rosetown–Biggar. Cambierebbe un solo riding in British Columbia, ovvero Burnaby–Douglas, adesso rinominato Burnaby North–Seymour. Qui i nuovi confini avrebbero favorito i conservatori rispetto all’Ndp. In generale comunque la ridistribuzione dei seggi sembra favorire i conservatori, che comunque avrebbero vinto lo stesso il maggior numero dei seggi. Ecco come sarebbero andate le elezioni del 2011 con i riding attuali (tra parentesi i seggi reali ottenuti nel 2011): Conservatori: 188 (166, +22); Ndp: 109 (103, +6); Liberali: 36 (34, +2); Bloc Québécois: 4 (4, -); Verdi: 1 (1, -). Don’t Miss This LIVE Stage Show! JAN. 9 – 11 SONY CENTRE Buy Tickets: Ticketmaster.ca 855-985-5000 • Venue Box Ofice 291592 OTTAWA - La ridistribuzione dei collegi elettorali e l’aggiunta di 30 nuovi riding che entreranno in vigore nelle elezioni di quest’anno cambiano completamente lo scenario rispetto al 2011 e aggiungono imprevedibilità alla prossima tornata elettorale. Cambia infatti del tutto il panorama rispetto a quello che nel 2011 regalò il governo di maggioranza ai conservatori e cambiano quindi anche le condizioni e le previsioni dei risultati. L’obiettivo della ridistribuzione dei collegi era di provare a fare in modo che ogni riding rappresentasse lo stesso numero di abitanti. Per questo Prince Edward Island mantiene i suoi quattro posti nonostante i pochi abitanti, mentre l’Ontario avrà a disposizione 15 seggi in più, British Columbia e Alberta sei a testa e il #DisneyLive DisneyLive.ca MERCOLEDI 7 GENNAIO 2015 • CORRIERE CANADESE 6 ITALIA IL DELITTO AREZZO Loris, il padre contro Veronica Monossido uccide bimbo di 2 anni AGRIGENTO - L’incontro c’è stato, ma le distanze sono rimaste. Veronica Panarello ha ribadito di «essere innocente» e di avere «accompagnato a scuola Loris», Davide Stival è rimasto con i suoi dubbi: «Le immagini delle telecamere dicono un’altra cosa...». Due ore di ricostruzioni, emozioni e confronto non sono riusciti ad avvicinare marito e moglie. La morte del loro iglio Loris, 8 anni, continua a dividerli. Perché a conclusione dell’incontro, che si è svolto nella sala colloqui del carcere di Agrigento, ognuno dei due è rimasto fermo sulle proprie posizioni. L’incontro è stato organizzato e “blindato” per il giorno dell’Epifania, un festivo che non prevede colloqui familiari per evitare occhi indiscreti, anche di altri detenuti e di loro familiari. L’uomo è uscito dal carcere «scosso dall’incontro» che, al momento, «non è previsto avrà un seguito». È stato il primo assoluto da quando il 9 dicembre scorso sua moglie, nel Palazzo di Giustizia di Ragusa, è stato fermato per l’omicidio del loro primogenito, Loris, strangolato e gettato in un canalone di scolo di contrada Mulino Vecchio a Santa Croce Camerina. «Se è stata lei mi cade il mondo addosso...», commentò a caldo il marito, mentre alla donna polizia e carabinieri, su disposizione della Procura, le contestavano l’omicidio volontario aggravato e l’occultamento di cadavere. I due si sono guardati a lungo negli occhi, si sono confrontati senza alzare i toni, ma con grande fermezza. L’impatto di emozioni è stato però molto alto. Anche per questo «non credo che ce ne saranno degli altri» prevede l’avvocato Daniele Scrofani, legale AREZZO - È morto per sospetta intossicazione da monossido di carbonio, forse sprigionato da una stufetta accesa sul retro del furgone dove dormiva mentre i genitori - italiano il padre, marocchina la madre, venditori ambulanti di panini e bibite - lavoravano su quello stesso veicolo adibito a banco. Il piccolo Adam, 2 anni, non ce l’ha fatta, nonostante i tentativi di rianimazione quando la madre ha scoperto che non stava bene. Una vicenda sulla quale la procura di Arezzo ha aperto un fascicolo: titolare degli accertamenti il pm Elisabetta Iannelli che ha anche disposto l’autopsia sulla salma. Oggi l’incarico al medico legale per l’esame. Delle indagini si occupano polizia, vigili del fuoco e Asl. Dai primi accertamenti la tragedia, consumatasi intorno alla scorsa mezzanotte, potrebbe essere stata causata dall’esalazioni sprigionatesi da una stufetta che era stata accesa a causa del clima rigido. Il mezzo era posteggiato nella piazzola di un distributore alla periferia di Arezzo da dove è partito l’allarme dato dalla madre, che al momento della chiusura del banco ambulante, si è accorta che il iglio stava male e ha chiamato il 118. Un equipaggio del soccorso è arrivato in tre minuti sul posto e ha tentato ogni manovra per salvare la vita al bambino. Poi all’ospedale di Arezzo, Adam è stato sottoposto ad una speciica terapia con iniezione di adrenalina ma per lui non c’è stato niente da fare. Mentre all’ospedale si consumava il dramma, polizia scientiica e vigili del fuoco ispezionavano il furgone, in particolare i motori che alimentano frigoriferi e cucina, dove si scaldano le vivande da servire ai clienti ino a tarda notte. La madre e il padre di Loris prima dell’arresto della donna per il delitto del iglio di Davide Stival. Durante il colloquio, durato qualche ora, l’uomo ha chiesto alla moglie di ricostruire passo dopo passo la giornata del 29 novembre: «Non è cambiato nulla - ricostruisce il penalista che ha parlato con il suo assistito dopo la visita in carcere - Veronica Panarello ha continuato a so- stenere la sua versione, quella di aver accompagnato Loris a scuola quel giorno. Davide Stivale le ha contestato che sulla base di quello che ha visto nelle immagini estrapolate dalle telecamere le due verità non coincidono». «Questo incontro - rivela l’avvocato Scrofani - il mio assistito lo voleva da un po’, ma ha aspettato inora, anche alla luce della decisione del Tribunale del riesame». La sua posizione, però, non cambia. Allo stato degli atti, per Davide Stival «le immagini parlano chiaro e quindi credo di più alla Procura che a lei». IL TRAGHETTO Il Norman Atlantic brucia ancora BARI - Il Norman Atlantic fuma ancora, anzi brucia. Un principio di incendio si è sviluppato ieri sera sul ponte 4 del traghetto, estendendosi in parte al ponte 3 e costringendo ad un intervento di emergenza i vigili del fuoco e il personale della Capitaneria di porto di Brindisi, che ora tengono sotto controllo le iamme. Un focolaio alimentato dal forte vento, che ieri ha ostacolato anche il sopralluogo degli investigatori. Il relitto è costantemente monitorato e proseguono senza sosta le operazioni di messa in sicurezza, rese più urgenti dalle alte temperature della nave e dalla presenza a bordo di oltre 1.200 tonnellate di carburante. Il timore, infatti, è che il fuoco che continua ancora ad ardere nella pancia della nave possa arroventare anche il bunker in cui è contenuto il gasolio. «Siamo in una situazione ancora di emergenza - ha detto il comandante della Capitaneria di porto di Brindisi, Mario Valente - perché riteniamo che possa esserci ancora fuoco vivo nella pancia della nave». A quanto si apprende, è impossibile allo stato estrarre il carburante per ragioni statiche: la nave è inclinata e non più governabile. Eliminare un peso potrebbe provocare - dicono i tecnici che hanno eseguito i controlli - spostamenti non del tutto prevedibili. E mentre a Brindisi si è svolto ieri il quinto sopralluogo sul relitto, a Bari il pm Ettore Cardinali è al lavoro sulle carte dell’inchiesta. Potrebbe essere un incidente probatorio a cristallizzare gli elementi tecnici sul relitto della motonave naufragata. LA TRAGEDIA Valanghe killer in Alto Adige, un morto e tre feriti Stefan Wallisch BOLZANO - Qualche centimetro di neve fresca e forte vento in quota: questo micidiale mix, particolarmente insidioso perché facilmente sottovalutato anche dagli scialpinisti esperti, ha causato quattro vittime in due giorni lungo la cresta di conine italo-austriaco. Ieri a Riva di Tures un escursionista altoatesino è morto sotto una slavina sulla Cima della Neve (2.925 m), mentre a Gar- gellen, nell’Austria occidentale, è morto un bergamasco. Lunedì due giovani atleti dello Ski Team americano erano morti sotto una valanga a Sölden. In questo inverno povero di neve si registra un vero e proprio “pellegrinaggio” di scialpinisti verso le montagne che segnano il conine tra l’Alto Adige e il Tirolo austriaco, dove nei giorni scorsi sono caduti una trentina di centimetri di neve. Il pericolo valanghe è comunque marcato (grado 3 Second floor view of the Villa grounds and the surrounding olive trees di 5) a causa degli accumuli eolici, causati dal forte vento che sofia da giorni in quota. Le temperature miti e il sole hanno ulteriormente facilitato il distacco di slavine. Il bilancio della valanga sulla Cima della Neve è di un morto e tre feriti, di cui uno grave, ma la vera tragedia è stata solo siorata. Sul pendio al momento del distacco della slavina si trovavano infatti una trentina di scialpinisti. La prima valanga, partita dal- la vetta, ha causato, con una sorta di reazione a catena, altre sette valanghe. Complessivamente otto persone sono state travolte dalle masse nevose. Sei sono state subito liberate dai compagni, mentre due sono state trascinate per oltre 300 metri. Per mettere in salvo gli altri scialpinisti è stato allestito un ponte aereo verso la valle con elicotteri del 118, dell’Aiut Alpin e della Guardia di inanza. Sul posto sono intervenuti 120 soccorritori. Il ferito grave è stato trasportato The olive grove and view of Villa Cappelli all’ospedale di Bolzano; solo verso l’imbrunire è stata recuperata, sotto un metro e mezzo di neve, la salma di Hartmann Stifter, 57 anni, di Brunico, un appassionato di scialpinismo. Ieri è stato anche ritrovato il corpo di un italiano morto sotto una valanga in Austria. L’uomo di 48 anni, di Ponteranica (Bergamo), era stato travolto lunedì da un’enorme slavina durante un’escursione in solitaria sul Madrisajoch (2.612 m). An ancient Trullo from Neolithic times next to the olive grove Extra Virgin Olive Oil deserves its own history book… Our name literally means “Healthy Home” in Italian. And, we don’t pretend to contribute to anything less. 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Napolitano è infatti in queste ore al Quirinale e nei prossimi giorni, pur non avendo impegni pubblici, rimane al timone della presidenza concentrandosi anche in una serie di udienze di congedo. Ma dal 14 in poi sarà tutta una rincorsa verso l’elezione del nuovo Presidente: il 13 Matteo Renzi terrà il discorso uiciale di chiusura del Semestre italiano di Presidenza della Ue, il 14 potrebbero già arrivare le dimissioni del Capo dello Stato. Da quel momento il Presidente del Senato Pietro Grasso assumerà il ruolo di supplente, la Presidente della Camera Laura Boldrini convocherà entro 15 giorni (termine tassativo previsto dalla Costituzione) il Parlamento in seduta comune (1008 grandi elettori tra senatori, deputati, senatori a vita e rappresentanti delle regioni) per arrivare all’elezione nella prima metà di febbraio. Per i primi tre voti servirà la maggioranza qualiicata dei due terzi dell’Assemblea (672 consensi) mentre Giorgio Napolitano durante il suo ultimo messaggio da Capo dello Stato dal quarto la maggioranza assoluta (505 voti). Naturalmente il timing che porterà al Quirinale un nuovo inquilino (ma nella memoria di tutti è ancora vivo lo choc di un Parlamento balcanizzato, ostaggio di franchi tiratori e incapace di eleggere un nuovo Presidente nel 2013) è condizionato dai passaggi formali dell’uscita di Napolitano. Ambienti parlamentari, calendario alla mano, teorizzano che il capo dello Stato potrebbe lascia- re anche qualche giorno più tardi (per esempio il 16 o 17 gennaio) in modo da garantire l’attività parlamentare per due settimane piene. Dopo le sue dimissioni infatti si dovrà riunire un Consiglio dei ministri straordinario per formalizzare la supplenza di Grasso. Così si potrebbe arrivare alla prima seduta delle Camere congiunte a febbraio, magari lunedì due febbraio. Tutto tempo utile per provare a chiudere la partita dell’Italicum al Senato. Ma al di là degli scenari, nonostante Matteo Renzi abbia dato per chiusa la vicenda, il caos sulla norma “salva-Cav” non accenna a diminuire e il premier dovrà davvero, nei prossimi giorni, camminare sulle uova. Sia Forza Italia che la minoranza dem escludono che i malumori legati alla questione possano inquinare la partita sul Quirinale e quelle connesse sull’Italicum 2.0 (da oggi in Aula al Senato) e della riforma del Senato (dall’8 in Aula alla Camera). Ma guarda caso i berlusconiani ailano le armi e tornano su accordi già chiusi, ritirando la disponibilità al premio di maggioranza alla lista e pretendendo risposte dal premier sulla clausola di salvaguardia (che allungherebbe ino al 2018 la legislatura). E intanto fanno sapere che sarebbe un “ricatto” tenere sospeso il decreto iscale ino a dopo l’elezione di un nuovo Presidente (come il premier ha annunciato di voler fare, magari rivedendo al ribasso il tetto del 3% dell’imponibile). Se Renzi considera giusto lo spirito della norma - è il messaggio - riconfermi il decreto e basta. Di contro, la minoranza Pd pretende che quella norma sia cancellata e subito, per eliminare il sospetto di uno scambio tra Berlusconi e Renzi, all’ombra del Patto del Nazareno, con la riabilitazione politica e la ricandidabilità del primo a fronte del via libera sulle scelte per il Quirinale del secondo. IL DIBATTITO Dubbi di Forza Italia sulla “lealtà” del premier Yasmin Inangiray ROMA - Lo schema scelto da Silvio Berlusconi è quello tradizionale: chiamarsi fuori dalla bagarre e lasciare che siano i parlamentari azzurri a puntare il dito contro Palazzo Chigi. Il Cavaliere, che oggi è atteso nella Capitale, preferisce non commentare uicialmente il caos sulla cosiddetta norma “salva-Berlusconi” per evitare di alzare ancora di più la tensione alla vigilia di un appuntamento importante come la partita per il prossimo presidente della Repubblica. La convinzione dell’ex capo del governo è che Forza Italia resterà per il Pd l’interlocutore privilegiato con cui trovare un’intesa sul prossimo inquilino del Quirinale, ma l’ex capo del governo sa perfettamente che il percorso è lungo, che di Renzi non ci si può idare ino in fondo, e che prima di arrivare ad aprire uicialmente il “ile” quirinalizio, in Parlamento ci sono alcuni passaggi cruciali da dover superare. Uno su tutti è quello dell’approvazione della nuova legge elettorale. Berlusconi non ha nessuna intenzione di mettere in discussione il patto del Nazareno, che a suo dire resta il faro con cui procedere anche all’elezione del sostituto di Napolitano, ma per poter tenere compatta Fi e pesare nella trattativa sul Colle, è necessario che quanto prima venga presentata a palazzo Madama la cosiddetta clausola di salvaguardia che posticipa l’entrata in vigore dell’Italicum dopo la primavere dal 2016. Una postilla cara agli esponenti azzurri e in particolare ai frondisti di Rafaele Fitto. L’intenzione come fa capire anche il Mattinale è quella di dare battaglia: «O c’è un soprassalto della leadership istituzionale di Renzi, una spinta netta alla coesione nazionale, o salta tutto». La richiesta degli azzurri d’altronde è chiara: Renzi deve lasciare nel decreto la norma del 3% perché, osserva Osvaldo Napoli, «qualsiasi cambiamento o rinvio rischia adesso di dare a quelle norme un improprio contenuto politico, pro o contro Berlusconi». Che la norma sia legata alle tratta- tive sul prossimo capo dello Stato lo dice senza tanti giri di parole anche Franco Coppi, legale di Berlusconi, in un’intervista al Fatto Quotidiano in cui si dice convinto che “Tesoro e Palazzo Chigi non potevano non sapere dell’esistenza del codice”. Per il legale dell’ex premier appare evidente come “il provvedimento appare legato alle trattative per il Quirinale, utilizzato come un messaggio mentre ci avviciniamo all’appuntamento per la successione di Giorgio Napolitano”. Un invito alla prudenza arriva da Maurizio Bianconi, tra i dissidenti più critici dentro le ile di Fi: non lesina critiche ai fedelissimi del Cavaliere occupati da tempo a tenere il dialogo con gli ambasciatori renziani. LA FESTIVITÀ Epifania: musica, regate e carbone con feste in città ROMA - Musica nelle piazze, regate sui iumi, iaccolate in montagna, e soprattutto tante calze per i bambini. La festa dell’Epifania si è celebrata in tutta Italia anche con le tradizionali befane e falò. Se a piazza Duomo a Milano già si guarda all’Expo con la calza più lunga del mondo, 2 chilometri per sbandierare i colori dell’esposizione universale, a Cagliari per protesta la “vecchina” lascia un sacco di carbone davanti al municipio. Colorata la regata sul Canal Grande dove le befane si chiamano maranteghe. All’insegna della solidarietà le visite con doni e dolci nei reparti pediatrici del Gaslini di Genova, del Rizzoli di Bologna e dell’ospedale di Chieti. Ecco una panoramica, dal Nord al Sud, dei festeggiamenti dell’Epifania. VENEZIA, REGATE DI MA- RANTEGHE. I campioni del remo si sono vestiti da vecchine per la tradizionale competizione in Canal Grande. MILANO, CALZA RECORD DA 2 KM. Una calza della Befana lunga 2.015 metri con i colori dell’esposizione universale è stata la protagonista ieri in piazza Duomo. Rispettando lo spirito di Expo la calza era interamente ecologica e realizzata con ilo derivante dal riciclo di bottiglie. ROMA, A PIAZZA NAVONA TRA LE POLEMICHE. Prima festa della Befana in piazza Navona senza le tradizionali bancarelle. Dopo le proteste degli ambulanti che non hanno accettato la riduzione dei banchi facendo saltare il tradizionale mercatino, piazza Navona ha ospitato attività e animazioni per i bambini e un prese- pe vivente con l’arrivo a cavallo dei re magi. LIGURIA, BEFANA IN ACQUASCOOTER. A Rapallo, la Vecchia Signora non è arrivata con la scopa ma in acquascooter. Ad Alassio c’è stata una “Befana subacquea”, riemersa davanti al molo Bestoso. Poi i “sub Befana” hanno depositato una corona benedetta al Cristo degli abissi sui fondali dell’isola Gallinara. FIRENZE, CANOTTIERI IN ARNO. La tradizionale Befana dei Canottieri comunali quest’anno si è trasformata in un corteo in acqua con un centinaio di imbarcazioni che hanno colorato di bianco e rosso, i colori della società, il tratto dell’Arno dove sono nati e cresciuti molti campioni italiani di canoa e canottaggio. E c’erano anche loro per chiedere che la Canottieri co- munali, lì dal 1934, non chiuda. NAPOLI, IN PIAZZA POMPIEROPOLI. In una piazza Plebiscito, ancora rattristata per la morte di Pino Daniele, i vigili del fuoco hanno organizzato la festa per i bambini. Caschi rossi protagonisti con la Pompieropoli, un percorso ideato e dedicato a insegnare ai più piccoli, la sicurezza attraverso attività ludiche. BRINDISI, PENSIERO A VITTIME TRAGHETTO. È una cerimonia che si tiene ogni anno, all’Epifania, a Brindisi, quella della solenne benedizione ecumenica del porto da parte della Comunità Ellenica ma quest’anno ha avuto un signiicato particolare perché il lancio della croce in acqua è avvenuto a pochissima distanza in linea d’aria dal traghetto Norman Atlantic. International Cheese Co. Ltd. Non potrebbe essere più autentico. Usiamo solo latte fresco locale e lo lavoriamo artiginalmente in piccole quantità “creando” un formaggio gustosissimo e di qualità. Da oltre 50 anni produciamo i migliori formaggi per la vostra tavola. Troverete i nostri tanti formaggi anche nel vostro supermercato di iducia Veniteci a trovare nel nostro caseiicio artigianale al 67 Mulock Avenue Toronto Tel. 416.769.3547 [email protected] MERCOLEDI 7 GENNAIO 2015 • CORRIERE CANADESE 8 ESTERI IL RAPPORTO TRASPORTI Clima, mai stato così caldo dal 1891 Voli low cost, sfida alle compagnie NEW YORK - È arrivata dal Giappone la conferma: il 2014 è stato l’anno più caldo mai registrato da ben oltre un secolo. Secondo i dati di Jma, l’Agenzia meteorologica del Sol Levante, per riscontrare un livello simile a quello raggiunto nei passati 12 mesi si deve risalire al 1891. Il riscaldamento risulta essere costante e - dato preoccupante - senza l’efetto “El Nino”, la temperatura globale supericiale è stata di 0,63 gradi oltre la media del Ventesimo secolo, la più alta in assoluto. Su un periodo più lungo, il balzo è stato di circa 0,70 gradi per secolo. La Japan Meteorological Agency è la prima delle quattro principali agenzie del pianeta a rilasciare l’elaborazione dei dati sul riscaldamento globale relativo allo scorso anno. Dagli altri tre enti, le americane Nasa e National Oceanic and Atmospheric Administration e la britannica Hadley Center, ci si aspetta, pur se con leggere diferenza quanto all’esame delle temperature, una conferma generale sul preoccupante trend verso l’alto delle temperature nel corso dell’ultimo secolo. Un fenomeno in aumento dal 1891 e il 2014 è solo l’ultima tappa: tutti i 10 anni più caldi sono stati registrati dal 1998. Sempre secondo la Jma, il 2014 è risultato più caldo di 0,27 gradi sui valori medi del periodo 19812010. Gli altri tre colossi del settore Secondo l’ultimo rapporto il 2014 è stato l’anno più caldo da oltre un secolo rilasceranno a breve le rispettive elaborazioni confermando, nelle più che ragionevoli previsioni, che lo scorso anno è stato il più caldo mai segnato. Alcuni scienziati temono un ulteriore aumento addirittura a breve, molto prima delle attese. I forti alisei nel Paciico hanno probabilmente avuto l’efetto frenante sulle temperature medie globali, consentendo all’oceano di immagazzinare più calore del previsto. Il loro indebolimento naturale, verosimile in un prossimo futuro, porterà al rilascio del calore, a un passo più rapido. Già lo scorso mese l’Organizzazione Meteorologica Mondiale (Omm), agenzia specializzata delle Nazioni Unite, si era espressa negli stessi termini, presentan- do un choc a Lima in occasione della ventesima Conferenza Onu sul clima. “Il 2014 anno record assoluto di caldo - si poteva leggere nel rapporto - è dovuto fondamentalmente alle alte temperature mondiali, senza precedenti, sulla supericie del mare, che molto probabilmente si manterranno al di sopra della norma ino alla ine dell’anno”. WASHINGTON - A soli 22 anni sta facendo tremare una della compagnie aeree più importanti al mondo. La United Airlines contro Aktarer Zaman, “colpevole” di aver creato un motore di ricerca che permette di trovare i biglietti aerei al prezzo più economico. Skyplagged.com, questo il nome del sito ideato da Zaman, sfrutta il trucco della “città nascosta”, che per la United e il tour operator partner Orbitz è “concorrenza sleale”, mentre per il genietto di New York non è altro che un modo per “fare risparmiare i viaggiatori smascherando le magagne dietro ai costi dei biglietti”. Il metodo è piuttosto semplice, solo che nessuno ci aveva pensato prima. Zaman ha scoperto che se si vuole andare da Washington a Charlotte costa meno acquistare un biglietto per un’altra destinazione che fa scalo nella meta inale piuttosto che pagare un volo diretto. E questo perché gli aerei da o per gli scali più importanti sono più cari del 20-30% rispetto ai voli che transitano per aeroporti minori. Così, grazie a Skyplagged, in alcuni casi si può arrivare a risparmiare ino al 40%. Naturalmente il trucchetto funziona solo con i viaggi di solo andata. E non si può imbarcare il bagaglio, che a quel punto arriverebbe alla destinazione inale. Le compagnie sono ora sul piede di guerra. LA CNN TERRORISMO Video per la fine del mondo Obama svuota Guantanamo NEW YORK - È già in crisi di audience ed è probabile che quel ilmato, se davvero esiste e se arriverà mai quel giorno, lo vedranno un numero ancora minore di spettatori: secondo un blogger americano, la Cnn avrebbe nelle sue casseforti un video da trasmettere in caso di ine del mondo. Il “Turner Doomsday video” sarebbe un’idea del fondatore Ted Turner. Il nastro, conservato in un armadio blindato pronto ad essere usato non appena se ne dovesse presentare l’occasione, è stato difuso in Rete da un ex dipendente del gruppo. Sul suo blog Jalopnik.com, ripreso dalla Bbc, Michael Ballaban dice di aver appreso dell’esistenza del video da un professore di college e di averlo scovato facilmente in un database durante un periodo di stage trascorso nel 2009 ad Atlanta. Sgranato e a bassa risoluzione, il ilmato dura appena un minuto e mostra una banda dell’Esercito che suona davanti a un co- lonnato l’inno anglicano “Nearer, My God, to Thee”, celebre anche per esser legato al naufragio del Titanic. Nel giugno 1980, all’atto della fondazione del suo network, Turner aveva detto in passato che la Cnn, in quanto rete “tutto notizie” 24 ore su 24 sette giorni su sette, avrebbe dovuto andare in onda ino alla ine del mondo e che il brano musicale che accompagna il naufragio del Titanic sarebbe stato il più adatto per accomiatarsi, nel loro ultimo giorno dagli abitanti della Terra. “Pensavo che era una battuta”, scrive Ballaban sul suo blog. Per evitare equivoci, scrive il giornalista, il video è etichettato con un “Embargo: ino a che la ine nel mondo non è stata confermata”. Non è peraltro chiaro quale elemento di prova deinitiva avrebbe indotto la rete di Atlanta - un tempo minuziosamente accurata nel suo controllo dei fatti - a decidere a dare la “breaking news” e stabilire il momento della messa in onda. Pascale Di Poce Iadipaolo Barristers Solicitors Notaries Lawyers Practicing in Association 3800 Steeles Avenue West, Suite 300, Vaughan, Ontario, Canada L4L 4G9A Telephone: (905) 850-8550 Toronto Line: (416) 746-7420 Telefax: (905) 850-9998 NEW YORK - Si moltiplicano i voli segreti notturni per rilasciare i detenuti in questi due ultimi mesi, e Guantanamo non è mai stata così vuota. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, punta a centrare un obiettivo inora impossibile, nonostante sia stata una delle sue promesse all’inizio del primo mandato: svuotare il carcere militare americano a Cuba negli ultimi due anni di presidenza. L’idea è di lasciare a Guantanamo solo tra i 60 e gli 80 detenuti in modo che tenere aperto il carcere di massima sicurezza non abbia più senso dal punto di vista economico. Così facendo l’inquilino della Casa Bianca metterebbe il Congresso di fronte alle proprie responsabilità: controllato da oggi dall’opposizione repubblicana, decisamente contraria a portare negli Stati Uniti pericolosi terroristi islamici (o presunti tali) Capitol Hill si batte da sempre contro qualsiasi tipo di spreco e i costi di Guantanamo lieviterebbero, se calcolati per singolo detenuto. Nel carcere situato a Cuba ci sono ora 127 detenuti, in drastico calo rispetto ai 680 del 2003 e in due mesi sono stati realizzati più progressi rispetto ai 5 anni precedenti. La Difesa è pronta a rilasciare altri due gruppi nelle prossime due settimane. Un’ondata che sarà seguita da un probabile rallentamento dei rilasci, anche se l’amministrazione non ha intenzione di allentare gli sforzi. Il Pentagono e il Dipartimento di Giustizia devono infatti trattare con i governi stranieri la restituzione dei prigionieri, 59 dei quali sono già stati dichiarati idonei al rilascio. La strada è ancora lunga ma Obama ritiene che Ashton Carter, neo-segretario alla Difesa, si muoverà in modo più aggressivo rispetto al suo predecessore Chuck Hagel. Hagel, un repubblicano, si è mosso troppo lentamente nella liberazione dei detenuti, suscitando la frustrazione della Casa Bianca. Secondo indiscrezioni, Carter è più vicino alle posizioni di Obama e alla sua volontà di chiudere il capitolo Guantanamo. Obama punta a smantellare il carcere di massima sicurezza da quando si è insediato alla Casa Bianca. E il non esserci inora riuscito gli ha attirato critiche, con molti che ritengono che non abbia perseguito l’obiettivo con forza suiciente. Dopo aver incontrato la resistenza del Congresso nel 2009, Obama aveva infatti in parte accantonato l’ipotesi, tornando a cavalcare l’obiettivo solo nel 2013. «Il Dipartimento della Difesa continua a premere per i trasferimenti» dei prigionieri di “basso livello” di pericolosità che sono stati dichiarati idonei, aferma Paul Lewis, l’inviato speciale del Pentagono per la chiusura di Guantanamo. Ma «abbiamo l’obbligo di valutare seriamente la potenziale minaccia dei detenuti prima dei trasferimenti». CORRIERE CANADESE • MERCOLEDI 7 GENNAIO 2015 9 PRIMO PIANO IL LUTTO LA POLEMICA Pino Daniele, la rabbia dei fan Famiglia divisa, doppio funerale Luca Laviola Elisabetta Stefanelli ROMA - Il lungo congedo dei fan da Pino Daniele scorre tra pianti, nostalgia e qualche polemica, verso la sepoltura dell’artista, in un luogo al momento ancora sconosciuto. La camera ardente all’obitorio dell’ospedale Sant’Eugenio di Roma, dove il cantautore è morto due notti fa, ha visto silare tantissime persone comuni accanto a colleghi illustri e personaggi pubblici. Ma la chiusura anticipata ieri mattina per volontà della famiglia - intesa come compagna e igli - ha provocato la rabbia degli appassionati, alcuni venuti proprio da Napoli, costretti a una lunga attesa al freddo. Anche contro alcuni vip che sarebbero stati fatti entrare lo stesso. A un certo punto si è diffusa la notizia di una foto della salma di Daniele scattata e postata sul web, che secondo l’amico e cantante Enzo Gragnaniello avrebbe convinto la famiglia a chiudere la sala. La camera ardente è stata quindi riaperta per poco tempo per permettere alla gente di salutare il loro Pino. I funerali intanto sono l’unica cosa certa di questo addio: saranno addirittura due. Questa mattina si svolgerà la cerimonia a Roma al Santuario del Divino Amore. Ad officiare i funerali sarà padre Renzo, amico di famiglia per avere già celebrato il matrimonio di un iglio del cantante. «Pino era un devotissimo di padre Pio. Di più sul suo rapporto con la fede non posso dire perché sono segreti che devo custodire nel mio cuore», dice il religioso. ROMA - L’onda d’urto emotiva causata dalla morte di Pino Daniele, lascia anche il giorno della camera ardente una scia di polemiche che la famiglia del cantautore, evidentemente divisa, si sforza solo parzialmente di rimettere insieme come le tessere di un diicile mosaico. E ogni incertezza di un gruppo familiare composito - due ex mogli, una compagna, cinque igli, cinque tra fratelli e sorelle, diversi nipoti - sembra aggiungere incertezza all’addio al cantautore che si annuncia lungo e complesso. Intanto viene alla luce l’esistenza di un testamento nel quale Pino Daniele ha espresso la precisa volontà di essere cremato e che forse porterà qualche certezza ma sarà anche ulteriore motivo di frizione in una famiglia dalle molte anime. Così per lui che amava la riservatezza ci saranno addirittura due funerali pubblici, uno a Roma e uno a Napoli, la mattina e il pomeriggio di oggi, mentre rimane ancora oscuro il luogo in cui troveranno alla ine riposo le sue ceneri: forse la Toscana, forse Roma, forse Napoli. La famiglia tenta almeno di fare chiarezza sui tanti punti interrogativi lasciati sui fatti delle ultime ore di vita di Pino Daniele. È questa volta la famiglia “intera’’ ad intervenire, con un comunicato, per spiegare che “dopo il malore che lo ha colto nella sua casa in Toscana domenica sera ha espresso decisa volontà di essere portato a Roma all’ospedale Sant’Eugenio per essere soccorso dall’equipe di medici da cui era in cura da anni e quindi di sua iducia”. Intanto il tabulato delle chiamate al 118 di Grosseto fatte domenica sera quando si è sentito male nella sua casa in Maremma, è stato acquisito dai carabinieri di Orbetello e, da quanto emerso dai controlli effettuati anche sui tempi di spostamento dell’ambulanza, non risultano anomalie nella ricostruzione degli orari di intervento dei soccorritori fatta dalla Asl. Ancora dalla famiglia viene invece smentito “categoricamente che l’automobile che lo trasportava a Roma abbia forato una gomma lungo il tragitto, rallentando la corsa verso l’ospedale”, come era stato riferito da un amico del cantante. È la famiglia ad affermare poi “l’esistenza di un testamento nel quale l’artista esprime la precisa volontà di essere cremato”. I fan di Pino Daniele dopo la chiusura della camera ardente che ha creato rabbia e polemiche Poi sono aumentate le pressioni dei tanti fratelli, che avrebbero voluto le esequie a Napoli mentre invece i igli di Daniele hanno voluto quelle a Roma. Così è stato deciso che verrà celebrato anche un secondo funerale sempre oggi a Napoli ma nel pomeriggio, alla Chiesa di Santa Chiara. Su Facebook è stata lanciata un’iniziativa per oggi in piazza Plebiscito, nel centro di Napo- li, in concomitanza con il funerale a Roma. Un lash mob sulle sue canzoni, al quale ha annunciato la partecipazione anche il sindaco Luigi De Magistris. Si è anche ipotizzato che le ceneri di Pino Daniele siano portate nella sua città nei giorni successivi al funerale romano per essere esposte al Maschio Angioino, dove per i napoletani sarà possibile salutare il loro idolo. Forse questo secondo appuntamento ci sarà venerdì. Per ora comunque il bagno di folla per il iglio prediletto di Napoli, che da tempo l’aveva lasciata senza dimenticarla, sarà sicuramente a Roma, mentre non è ancora chiara la modalità con cui sarà omaggiato ai piedi del Vesuvio e altrettanto oscuro rimane il luogo e il giorno nel quale, inalmente, le sue ceneri troveranno riposo. IL REPORTAGE Malinconia e ricordi, Napoli piange il suo canzoniere Armando Petretta NAPOLI - Le sue canzoni trasmesse ad alto volume rimbalzano dai negozi e invadono le strade, mentre una serie di striscioni affissi sui monumenti e nelle vie del centro di Napoli ne ricordano i brani più celebri ino a comporre un “medley”. Tutti si concludono con un “Ciao Pino” che sa di arrivederci più che di addio. Napoli piange la scomparsa di Pino Daniele e il giorno dopo la morte del cantautore partenopeo il dolore non è affatto più lieve. Basta fare un giro per le vie del capoluogo e nei vicoli che fecero da sfondo all’adolescenza dell’artista scomparso nella notte tra domenica e lunedì per capire quanto profonda sia la ferita: dal San Carlo a piazza Municipio, dalla Galleria Umberto al Maschio Angioino, una lunga sequenza di striscioni anonimi, ma tutti riconducibili a un’unica matrice, lo ricordano ognuno col suo verso, ino a comporre un’unica trama, uno spartito frutto di una miscellanea di canzoni e di stili come era nelle corde di Pino Daniele. Un tour e una colonna sonora della nostalgia che parte dal Ma- schio Angioino dove un primo striscione - tratto da Terra mia, il primo album del 1977 - recita “Terra terra mia cumm è bello a la guardà’’, e un altro rievoca le critiche alla Lega espresse col brano ‘O Scarrafone (‘’Questa Lega è una vergogna, noi crediamo alla cicogna’’), per passare davanti al teatro San Carlo dove si cita un verso di Yes I know my way (Se haje suffri’ caccia a currea). In via Toledo l’omaggio a Quando, una delle colonne sonore scritte per Massimo Troisi, con la frase ‘’Siamo angeli che cercano un sorriso’’, e ancora a piazza Muni- cipio la celebre rivendicazione di I so pazzo (‘’e lo Stato non mi deve condannare’’) ino a un verso della struggente Amici come prima (‘’perché non so rassegnarmi di pensare di non averti’’) che non può non essere rivolto proprio al cantante che non c’è più. La delusione per i mancati funerali a Napoli è viva e chi non sarà a Roma questa mattina si radunerà a piazza del Plebiscito dove una pagina Facebook creata per l’occasione invita tutti a ritrovarsi per celebrare un funerale laico fatto di canzoni e di raccoglimento. NELLE STRADE “Mille culure” della città per Pino NAPOLI - I “mille culure” di Napoli per ricordare Pino Daniele vengono alla luce anche con una foto dell’ex sindaco Antonio Bassolino con l’artista (e se ne capisce il senso) e un’altra di Diego Armando Maradona con la prima moglie Claudia Villafane (e se ne capisce meno il senso, nell’immediato, ma forse, in fondo, a rilettere no, perchè potrebbe voler dire che sono i due simboli di Napoli). Le fotograie sono attaccate alla vetrina di un salone di barbiere in Piazza Ecce Homo, in un collage, tra riproduzioni in bianco e nero e i colori sbiaditi dei primi concerti, che testimonia più di tante parole l’animo dei napoletani. La piazza si trova a due passi da Via Santa Maria La Nova 32 dove l’artista è vissuto per anni (il portone è chiuso per lutto come avverte un bigliettino). Ma che c’entra Maradona? «Come che c’entra? El pibe c’entra, eccome. Sono due ‘eroi’ di Napoli: tutte e due ci hanno regalato emozioni indimenticabili...» dice una donna che sta conversan- do nel centro della piazza con due amiche. «Pinotto abitava lì, dietro l’angolo - aggiunge - ieri ho pianto tutta la giornata». E un’altra: «Le sue canzoni danno tanta emozione come le dava il calciatore più amato da tutta Napoli. Che altro dire?». Tornano i commenti sui funerali: il fatto di poterlo salutare nel Maschio Angioino fa tornare il sorriso sulle labbra della gente che lo amava: «Meno male, sarebbe stato assurdo non potergli dire ciao». I “mille culure” si manifestano con le foto del pibe de oro, contraddizione e sintesi insieme, ma anche con una rosa sistemata davanti alla casa di un fratello dell’artista in via San Giovanni Maggiore Pignatelli, 15/A, nel cuore del centro antico, e con tanti post-it attaccati alla porta a testimoniare l’affetto di tutti per l’artista scomparso ieri e nato nel vicolo parallelo, Via Francesco Saverio Gargiulo, al civico 20, ma lì non vi sono segni tangibili di testimonianza «semplicemente perché - racconta un anziano - quasi nessuno lo sa». L.A. LOMBARDI CHARTERED PROFESSIONAL ACCOUNTANT Len Lombardi, CPA, CA, LPA, BA 500 Highway 7 East, Suite 200 Richmond Hill, Ontario L4B 1J1 Tel: 416.924-9559 ext. 342 Fax: 905-707-1322 - Email: [email protected] MERCOLEDI 7 GENNAIO 2015 • CORRIERE CANADESE 10 SPORT Icardi il giustiziere, per la Juve è solo pari I bianconeri, avanti con Tevez, dominano l’Inter nel primo tempo ma poi subiscono e rischiano la beffa TORINO - Alla ine sono scontenti tutti: la Juve perché non ha chiuso una partita largamente dominata nel primo tempo; e l’Inter perché con una Juve stremata nel secondo tempo ha avuto per almeno due volte il colpo del ko. Nessuno lo avrebbe mai detto che i nerazzurri sotto di un gol avrebbero trovato la forza di pareggiare e di siorare il colpaccio. Con una Juve che inisce male e che rischia seriamente di perdere. Più del nuovo acquisto Podolski, che si è mostrato subito utile, sono stati decisivi i pilastri di sempre, Samir Handanovic e Mauro Icardi. Il primo ha evitato più volte il secondo gol bianconero, il secondo si è confermato centravanti implacabile capace di sfruttare la prima palla giocabile per battere Buffon. Per la Juve un altro passo indietro dopo la beffa in SuperCoppa col Napoli. La partenza della Juve è davvero imponente. Marchisio potrebbe segnare subito dopo una trama avviata da Lichtsteiner e nobilitata da Tevez. Ma il gol arriva all’occasione successiva: azione che parte da de- Maurito Icardi esulta dopo il gol; in alto a destra, Ranocchia e Llorente stra, con Vidal che trova la giocata da campione per portarsi avanti la palla e servire a Tevez il più facile dei gol. La Juve dà l’impressione di controllare agevolmente. E situazioni in cui il pressing bianconero è feroce, mettendo a luce i limiti del centrocampo dell’Inter. Ndel primo tempo il grande protagonista dell’Inter è Handanovic bravo due volte su Vidal e decisivo nello stroncare la meraviglia di Pogba, autore di una giocata che fa scattare le molle sotto i seggiolini dello Stadium. Le cose cambiano nella ripresa. La partita gira nell’episodio del gol. Guarin, a cui è concessa troppa libertà, va in corridoio per Icardi, che brucia Bonucci e Buffon col diagonale di destro. Allegri, che ha appena cambiato Llorente con Morata, assiste preoccupato alla crescita dell’Inter, interrotta solo da un calcio di punizione di Pirlo sventato da super Handa. La Juve si innervosisce e rischia tantissimo: Banti non punisce un contatto Icardi-Bonucci che di fatto spalanca il contropiede all’Inter, non inalizzato da Icardi sull’invito, non perfetto in verità d Podolski. Poi è Buffon a salvare su Icardi, con Marchisio che butta via la palla dopo un rinvio corto di Buffon. L’autore del gol del pari macchia la sua prova solo con un mancato passaggio a Osvaldo, entrato nel inale, che manda il compagno su tutte le furie. L’Inter inisce in 10 (rosso a Kovacic per fallo su Lichtsteiner all’86’), ma la Juve crea solo un paio di mischie. E vede avvicinarsi pericolosamente la Roma, che ora spera nel derby e in un favore dal Napoli. JUVENTUS-INTER 1-1 Juventus (3-4-1-2): Buffon 6.5, Lichtsteiner 6, Bonucci 5.5, Chiellini 6, Evra 5, Pirlo 6, Marchisio 6, Pogba 6, Vidal 6.5 (33’ st Pereyra sv), Tevez 6.5, Llorente 6 (18’ st Morata). (30 Storari 34 Rubinho 4 Caceres 5 Ogbonna 7 Pepe 11 Coman 12 Giovinco 20 Padoin). All.: Allegri 6. Inter (4-3-2-1): Handanovic 7.5, Campagnaro 6, Ranocchia 6, Juan Jesus 6, D’Ambrosio 6; Guarin 6.5, Medel 6, Kuzmanovic 5 (8’ st Podolski 6), Kovacic 5, Hernanes 5.5 (40’ st Osvaldo sv), Icardi 6.5 (45’ st M’Vila sv). (30 Carrizo 6 Andreolli 15 Vidic 20 Obi 22 Dodò 28 Puscas 44 Khrin 54 Donkor 97 Bonazzoli). All. Mancini 6.5. Arbitro: Banti 6. Reti: 5’ Tevez; st 19’ Icardi. AL MEAZZA Milan flop col Sassuolo, Zaza e Berardi affondano il Diavolo Paolo Cappelleri MILANO - Comincia nel peggiore dei modi il 2015 del Milan, steso 21 da un Sassuolo concreto, spettacolare e capace di rimontare il gol di Poli: è la prima volta dal 1997 che i rossoneri perdono alla ripresa dopo Natale, ed è il primo successo a San Siro nella loro storia per gli emiliani che si allontanano dalla zona salvezza. La squadra di Inzaghi perde invece contatto dal terzo posto, scala al settimo e riceve sonori fischi. Dopo le buone prove di fine 2014, i propositi di continuità del Milan si sono smontatati davanti alle prodezze di Berardi, mentre non ha lasciato il segno l’esordio in rossonero di Cerci, un tiro pa- CESENA-NAPOLI 1-4 Cesena (3-5-1-1): Leali 5, Capelli 5, Lucchini 5 (1’ st A. Rodriguez 5,5), Magnusson 5, Giorgi 4,5, Valzania 6 (33’ st Volta ng), Ze Eduardo 5,5, Cascione 5, Mazzotta 5, Brienza 6, H. Almeida 5. All.: Di Carlo 5. Napoli (4-2-3-1): Rafael 6, Maggio 6,5, Albiol 6,5, Henrique 6,5, Britos 6, Gargano 6 (21’ st Jorginho 6), D. Lopez 6, Callejon 7 (37’ st Radosevic ng), Hamsik 7, De Guzman 6,5 (17’ st Mertens 6), Higuain 7,5. All.: Benitez 6,5. Arbitro: Massa di Imperia 6. Reti: pt 28’ Callejon, 40’ Higuain; st 19’ Hamsik, 27’ Higuain, 30’ Brienza. rato, un tunnel e un cross. Il Milan va in campo con 5 giocatori nel giro della Nazionale ma fa più bella figura il Sassuolo, che è tutto azzurro per la divisa di gioco e per i suoi 11 titolari italiani. Esulta Di Francesco e può essere soddisfatto anche Conte, non solo per la prova di Zaza. Nel radar del ct azzurro sono destinati a entrare presto Sansone e soprattutto Berardi. Latitano invece Menez ed El Shaarawy. Il francese a tratti è anche irritante nelle proteste con i compagni, mentre l’azzurro finisce ai margini della gara dopo aver messo lo zampino nell’azione del vantaggio di Poli (al 9’), nato da una sfuriata di Bonaventura. L’esterno arrivato in estate dall’Atalanta corre e crea. Il resto del Milan molto meno. Scelto per sostituire De Jong davanti alla difesa, Essien combina più danni che altro, mentre Montolivo si limita al compitino e Poli soffre il dinamismo di Missiroli e Sansone. Proprio da un errore di Essien al 25’ nasce la prima occasione del Sassuolo, ma Sansone viene fermato da Alex, che dopo due mesi di stop rientra al centro di una difesa molto meno solida rispetto alle ultime uscite. E, dimenticato da Rami, al 28’ lo stesso Sansone ferma a 266’ l’imbattibilità rossonera, stoppando di petto e colpendo di destro uno splendido pallone lanciato da Berardi. L’attaccante di proprietà della Juventus, già mattatore un anno fa nel 4-3 che costò la pan- china del Milan ad Allegri, si esibisce in una serie di dribbling che danno il mal di testa a De Sciglio, lancia a ripetizione Zaza e Missiroli in profondità e solo un errore di mira gli nega il gol al 33’. Inzaghi esita a cambiare qualcosa. Lo fa solo al 20’ quando Cerci debutta al posto di Essien, ma tre minuti più tardi Berardi calcia l’unico corner del Sassuolo e Zaza lo trasforma nel match point con un mancino al volo, complice una distrazione generale della difesa milanista, Entra Pazzini per El Shaarawy e in 20’ combina più del collega, incluso un bel tiro sventato da Consigli. È l’unico brivido per il Sassuolo che, a differenza delle ultime tre partite, non spreca tutto nel finale. MILAN-SASSUOLO 1-2 Milan (4-3-3): Diego Lopez 5, Rami 5 (29’ st Abate 6), Zapata 5, Alex 5.5, De Sciglio 5, Poli 5.5, Essien 4.5 (20’ st Cerci 6), Montolivo 5.5, Bonaventura 7, Menez 5, El Shaarawy 5 (25’ st Pazzini 6). All.: Inzaghi 5. Sassuolo (4-3-3): Consigli 6.5, Gazzola 6.5, Cannavaro 6.5, Acerbi 6.5, Peluso 6, Biondini 6.5, Magnanelli 6.5, Missiroli 6.5, Berardi 7.5 (32’ st Brighi sv), Zaza 7 (43’ st Floccari sv), Sansone 7 (40’ st Floro Flores sv). All.: Di Francesco 7. Arbitro: Di Bello di Brindisi 6. Reti: nel pt 9’ Poli, 28’ Sansone; nel st 23’ Zaza. I PARTENOPEI Napoli show a Cesena, agganciato il terzo posto CESENA - Un Napoli cinico e concreto fa suo il match del Manuzzi contro il Cesena. La squadra di Benitez chiude la pratica già nel primo tempo con i gol di Callejon e Higuain, poi l’autorete di Capelli (su tiro di Hamsik) a metà della ripresa e la seconda marcatura di Higuain chiudono il poker, inutile la rete di Brienza giunta a giochi già fatti. Se Benitez cercava di conferme dopo la vittoria della Supercoppa, la trasferta di Cesena, sia pure contro una squadra non irresistibile, ha fatto vedere un Napoli in salute, che non perde il passo della Lazio al terzo posto e che sembra in forma per il match con la Juve di domenica prossima. Le note di Pino Daniele (ricordato anche con un minuto di silenzio prima del fischio d’inizio) hanno accompagnato l’ingresso in campo delle squadre, con gli oltre duemila napoletani presenti allo stadio romagnolo che hanno dedicato al cantautore scomparso cori e striscioni. Il Napoli parte forte, con pressing alto e tagli in profondità di Hamsik e Callejon che mettono in apprensione la retro- guardia bianconera. Al 27’ Almeida sfrutta malissimo un invito di Valzania spedendo tra le braccia di Rafael da buona posizione. Sul capovolgimento di fronte il Napoli passa: Higuain entra in area, Lucchini e Capelli lo contrastano la palla si impenna e giunge a Callejon che al volo trafigge Leali. Il Cesena si scioglie , la squadra di Benitez si fa padrona del campo e a cinque minuti dal riposo arriva anche il raddoppio con la combinazione Hamsik-Higuain con l’argentino che deposita in rete dopo aver messo a sedere Leali.Nella ripresa l’avvio dei bianconeri è buono con Valzania e Brienza che in un minuto sfiorano la marcatura. Ma la fiammata dura poco. Il Napoli controlla bene il ritorno del Cesena e al 20’ mette al sicuro il risultato: Higuain restituisce il favore a Hamsik mettendolo solo davanti a Leali, il suo tiro, destinato fuori, è deviato in porta da Capelli. C’è ancora spazio per la seconda magia di Higuain ed anche per la rete della bandiera del Cesena con Brienza che al volo infila Rafael da fuori area. La storia della gara però è scritta. CORRIERE CANADESE • MERCOLEDI 7 GENNAIO 2015 11 SPORT Gol-non gol, la Roma vince tra proteste Udinese Arbitro di linea non concede rete di Astori, Guida sì. Proteste anche per un intervento di Emanuelson su Kone La foto sembra dimostrare che il pallone di Astori abbia varcato interamente la linea bianca Elena Viotto UDINE - La Roma espugna il Friuli nel lunch match dell’Epifania e aggancia la Juve in attesa del posticipo serale della Vecchia Signora con l’Inter. Decisivo il “non gol-gol” assegnato da Guida ad Astori nel primo tempo ma a sollevare le proteste dei friulani anche per un fallo di Emanuelson su Kone che avrebbe potuto cambiare l’esito della gara. A sollevare polemiche, e a riaprire il discorso sull’introduzione della tecnologia a supporto dell’arbitro, sarà però soprattutto l’episodio del 17’: il colpo di testa di Astori, l’arbitro di linea che non lo considera gol, Guida che un attimo dopo mentre il romanista protesta ischia l’1-0. «Era gol, chiaramente», dice Garcia, forte dell’ultima immagine dall’alto che sembra confortarlo. «Non discuto il risultato, ma l’arbitro di linea non aveva dato il gol: allora che ci sta a fare?», replica Stramaccioni. Garcia recupera Totti e lo schiera subito nel tridente con Iturbe e Ljajic. Preserva invece per il derby i due diidati Nainngolan e Florenzi, mandato in campo nella ripresa in stafetta con il capitano. Stramaccioni, per il suo “derby del cuore” ritrova invece in fascia sinistra Gabriel Silva, in campo per la prima volta dal primo minuto dopo il lungo infortunio. E sceglie Geijo come spalla per Di Natale. Il primo tempo si chiude con la Roma in vantaggio per una rete a zero. Decisivo il gol assegnato dall’arbitro ad Astori, l’episodio chiave della prima frazione di gara, destinato ad animare le movio- le. Cross di Totti, colpo di testa di Astori, palla che colpisce la traversa e rimbalza lì, a cavallo della linea di porta prima che Karnezis se ne impossessi. Questione di millimetri stabilire se abbia varcato o meno la linea. Le prime immagini non fugano tutti i dubbi ma fanno propendere per il non gol; poi quelle d’alto dicono il contrario, il rimbalzo appare dentro. Guida si assume la decisione contro il parere dell’arbitro di porta che invece in un primo momento non aveva convali- dato la rete. Immancabili le proteste dei friulani e il conseguente nervosismo mostrato in campo nei minuti immediatamente successivi. È l’unica vera emozione di un primo tempo comunque giocato a viso aperto. La ripresa non porta mutamenti sostanziali. L’Udinese ha la sua chance al 38’ della ripresa, con un lancio di Kone che manda in area Gejio sul ilo del fuorigioco. Lo spagnolo perde l’attimo giusto e la difesa giallorossa recupera senza diicoltà, un attimo prima che UDINESE-ROMA 0-1 Udinese (3-5-1-1): Karnezis 6.5, Danilo 6, Domizzi 6.5, Piris 5.5, Widmer 6, Kone 7, Guilherme 5.5 (35’ st Bruno Fernandes sv), Allan 6, Gabriel Silva 6.5 (23’ st Pasquale 6), Geijo 6, Di Natale 6.5 (23’ st Thereau 6). All. Stramaccioni 6.5. Roma (4-3-3): De Sanctis 6.5, Maicon 6.5 (21’ st Torosidis 6), Manolas 6, Astori 6.5, Holebas 6, Strootman 6, De Rossi 6.5, Pjanic 6.5, Iturbe 7, Totti 7 (21’st Florenzi 6.5), Ljajic 6.5 (38’st Emanuelson. All. Garcia 6.5. Arbitro: Guida di Torre Annunziata 5. Reti: nel pt 17’ Astori. un’altra decisione dubbia di Guida riaccenda le polemiche bianconere al Friuli: Emanuelson stende in area Kone. Il fallo sembra evidente, ma il ischietto di Torre Annunziata nega il calcio di rigore che potrebbe regalare il pareggio ai friulani. La Roma poi fallisce due volte il raddoppio, con Emanuelson e Florenzi. AL TARDINI Gomez sbaglia anche un rigore, Parma ritrova il sorriso PARMA - La nuova proprietà non è ancora uscita allo scoperto ma l’aria nuova in casa Parma ha fatto bene. Il debutto della nuova dirigenza ha portato agli emiliani una vittoria, molto soferta, ma decisamente importante. Contro una Fiorentina che fuori casa aveva fatto paura a tutti ha conquistato il terzo successo della stagione . Protagonista Andrea Costa, in rete all’11 del primo tempo, ma soprattutto Antonio Mirante. Il portiere crociato ha bloccato tutto, compreso un rigore, ad un Mario Gomez in giornata decisamente no. In più la Fiorentina recrimina per un secondo calcio di rigore non concesso e per due espulsioni che, nel inale, ne hanno fermato l’ultimo assalto. Il Parma, sotto lo sguardo del neopresidente Fabio Giordano, è invece subito andato a segno. All’11’ Lodi, da calcio d’angolo, ha trovato pronto sul primo palo Lucarelli, palla prolungata di testa per Costa che, sul fronte opposto, ha anticipato Alonso e ha messo in rete. Alla concretezza emiliana hanno risposto subito i viola, ma per loro la precisione non c’è stata. Al 13’ Gomez ha messo a lato, due minuti più tardi il tedesco ha sbagliato clamorosamente il pareggio su assist di Mati Fernandez. Nuova iammata crociata, al 18’, con un colpo di testa di Cassani di poco sopra la traversa e poi è stato ancora Gomez-show, ma senza il inale atteso dai tifosi ospiti. Al 21’ e al 26’ si è opposto ancora Mirante che al 33’ ha parato su calcio di rigore. Un lancio per Cuadrado, fuori misura, stava per inire sul fondo ma De Ceglie ha agganciato comunque l’attaccante viola. Sul dischetto è andato proprio Gomez che ha sbagliato ancora: Mirante si è tufato bene a sinistra ed ha impattato il tiro del tedesco. La Fiorentina ha spinto ancora sull’acceleratore ma alla ine ha ottenuto solo una punizione di Mati Fernandez, parata ancora una volta da un super-Mirante. Nel inale di tempo ci sarebbero stati gli estremi per un nuovo calcio di rigore per un contatto fra Paletta e Mario Gomez, l’arbitro questa volta ha lasciato correre, sbagliando. La ripresa si è aperta ancora con un’incursione viola. Al 4’ Cuadrado è arrivato con un soio di ritardo e non ha inquadrato la porta. Bis un minuto più tardi di Alonso, tiro lontano dallo specchio della porta. Il Parma si è allora chiuso ancora più a riccio nella propria area di rigore con Donadoni che si sbracciava per riportare un briciolo di lucidità fra i suoi. PARMA-FIORENTINA 1-0 Parma (3-5-2): Mirante 8, Costa 6.5, Paletta 6, Lucarelli 6, Cassani 6.5 (22’ st Rispoli 6), Mauri 6, Lodi 6, Gobbi 6.5, De Ceglie 5.5, Cassano 6.5, Palladino 5 . All. Donadoni 6.5. Fiorentina (3-5-1-1): Tatarusanu 6, Savic 5, Gonzalo Rodriguez 5.5, Basanta 6, Joaquin 6 (35’ st Pasqual sv), Kurtic 5 (14’ st Aquilani 5), Pizarro 5.5, Mati Fernandez 6, Alonso 5 (21’ st El Hamdaoui 5), Cuadrado 6, Gomez 4. All.Montella 5.5. Arbitro: Damato di Barletta 5. Reti: nel pt 11’ Costa. A MARASSI SPAREGGIO SALVEZZA Atalanta si illude, Genoa pareggia L’Empoli non sa più vincere GENOVA - Pareggio ricco di emozioni al Ferraris tra Genoa e Atalanta con i rossoblù che recuperano il doppio svantaggio siorando nel inale la vittoria. Nessuna sorpresa per Gasperini e Colantuono che confermano gli undici della vigilia con Lestienne chiamato a sostituire lo squaliicato Perotti e gli ospiti che si aidano alla coppia d’attacco Moralez - Denis. Parte forte il Genoa, ma è il muro costruito da Colantuono regge senza troppe diicoltà. La spinta dei rossoblù non produce gli efetti sperati e al 37’ Zappacosta, servito da Baselli, sorprende Edenilson sulla sinistra, entra in area e batte con un diagonale Perin. I nerazzurri tornano così al gol in trasferta dopo 690’. Nessuna sostituzione nell’intervallo e rossoblù caricati per cercare il pareggio ma è l’Atalanta a colpire dopo appena quattro minuti. Errore di Roncaglia a centrocampo che perde ingenuamente il pallone per Baselli, il centrocampista ata- lantino innesca il contropiede di Moralez. L’argentino entra in area e batte agevolmente Perin. Il Genoa non ci sta e risponde subito con Matri che in area viene atterrato da Benalouane. Rigore e ammonizione per il difensore dell’Atalanta. Sul dischetto va Falque che spiazza Sportiello riaprendo la gara. E al 23’ arriva il pareggio non prima che Perin blocchi un contropiede di Moralez allungandosi in tufo. Il rilancio del numero uno rossoblù innesca un’azione in velocità di Lestienne che prova il tiro, la difesa ospite in afanno respinge su Edenilson bravo a rimettere in mezzo per Matri che in area piccola appoggia in gol per la sua prima rete al Ferraris. Il Genoa a questo punto vuole vincere e Gasperini inserisce Tino Costa, all’esordio in campionato, passando a un 4-2-3-1 ancora più ofensivo. Al 38’ Antonelli viene steso in area, episodio molto dubbio, ma nonostante le proteste l’arbitro lascia correre. EMPOLI - L’Empoli non sa più vincere, ma almeno non perde. È il sunto dell’ennesimo pareggio che esce dal Castellani nel match contro il Verona. Azzurri al settimo risultato utile consecutivo, e al quinto pareggio di ila, mentre il Verona porta a casa un punto importante in uno scontro diretto e dopo una gara assolutamente dominata dai toscani, anche quando erano in inferiorità numerica. Un dato può far capire la mole di gioco espressa dagli azzurri di Sarri rispetto al Verona, i corner: al 45’ erano già 8-0 per l’Empoli. Migliore in campo Simone Verdi, trequartista che ha fatto grandi cose. Bene anche Benussi: il portiere del Verona si è dimostrato spesso decisivo. Gara caratterizzata anche da un arbitraggio non certo all’altezza da parte di Giacomelli, che alla mezz’ora non concede un gol a Tonelli, che poi espelle per doppia ammonizione nella ripresa: il secondo giallo per un fallo su Toni appare esagerato. Forse dopo aver capito di aver sbagliato manda a fare la doccia anche Hallfredsson, sempre per doppia ammonizione. Soprattutto nella prima fase di gara l’Empoli ha imposto le sue trame. Al 12’ su corner di Valdiiori svetta Tonelli e Tavano da due passi non riesce a deviare l’involontario assist. Il Verona si vede solo al 46’ con Sepe costretto a impegnarsi su una botta di Tachtsidis. Nella ripresa Sarri cerca di dare più pericolosità con la sostituzione al 16’ di Tavano per Pucciarelli, che subito si rende pericoloso su assist dal fondo di Verdi. Al 20’ seconda ammonizione di Tonelli ed espulsione. Sarri deve sacriicare Verdi e far entrare Barba. Il Verona non riesce a sfruttare la superiorità, troppo poco pericoloso. E poi al 32’ Giacomelli ristabilisce i numeri in campo col rosso ad Hallfredsson per un fallo su Barba, poi l’assedio azzurro prosegue inutilmente. Building for CETA Partnership Logistics - Transportation - Distribution - Warehousing - Assembly www.kittinc.com Phone: 416.201.8755 Email: [email protected] www.ucanuniversal.com MERCOLEDI 7 GENNAIO 2015 • CORRIERE CANADESE 12 Palermo scatenato, Zola debutto da incubo Il Cagliari con il nuovo tecnico in panchina subisce un pokerissimo. Doppietta di Dybala, Conti espulso PALERMO - Non poteva immaginare un esordio peggiore Gianfranco Zola, neoallenatore del Cagliari. I sardi, nonostante il cambio in panchina, continuano a subire valanghe di reti e ne prendono addirittura cinque dal Palermo che festeggia l’ennesimo successo in casa e si lancia in zona Europa League. Il 5-0 inale del Barbera è lo specchio di una partita a senso unico, con i rosanero che sfruttano al meglio le prime due occasioni disponibili con Morganella e Munoz e poi dilagano dopo l’espulsione di Conti. È Dybala, praticamente immarcabile, a irmare la doppietta che sigilla il match, prima del gol inale del capitano Barreto. Eppure il Cagliari aveva iniziato con coraggio, fulminato però dal Palermo, in vantaggio alla prima occasione con Morganella, pronto a tirare dopo avere ricevuto la palla in area. Colombi intercetta il pallone, che era stato deviato da un difensore, ma non riesce a evitare il gol del terzino rosanero. Gli uomini di Iachini raddop- PALERMO-CAGLIARI 5-0 Zola si tiene la testa dopo il 5-0 rimediato nella partita del suo debutto piano al 10’ con Munoz. L’argentino spizzica un cross di Lazaar su calcio di punizione e può festeggiare il primo gol in questo campionat . Zola cerca di riorganizzare idee e squadra, ma Longo davanti è troppo solo per essere pericoloso. Così la migliore occasione capita nei piedi di un difensore, Rossettini, ma Sorrentino è bravissimo a respingere il tiro ravvicinato. Brividi per il pubblico del Barbera al 25’ quando Longo si incunea in area e tira a incrociare, Sorrentino respinge e Farias manda incredibilmente alto da pochi passi. Si fa notte per il Cagliari al 26’ G V N Juventus 40 17 12 Roma 39 17 12 Lazio 30 17 9 Napoli 30 17 8 Sampdoria 27 17 6 Genoa 27 17 7 Palermo 25 17 6 Milan 25 17 6 Fiorentina 24 17 6 Sassuolo 23 17 5 Udinese 22 17 6 Inter 22 17 5 Verona 18 17 4 Empoli 18 17 3 Torino 18 17 4 Chievo 17 17 4 Atalanta 16 17 3 Cagliari 12 17 2 Cesena 9 17 1 Parma (-1) 9 17 3 N.B.:Parma penalizzato di un pienze amministrative P GF GS 4 1 35 8 3 2 29 11 3 5 31 19 6 3 32 21 9 2 22 17 6 4 23 17 7 4 27 26 7 4 26 20 6 5 21 14 8 4 19 22 4 7 20 23 7 5 26 24 6 7 18 27 9 5 17 22 6 7 12 18 5 8 12 19 7 7 13 23 6 9 21 34 6 10 14 34 1 13 17 36 punto per inadem- quando viene espulso, per doppia ammonizione, il capitano Conti e il Palermo può dilagare con l’indiavolato Dybala. L’argentino prima si fa parare il tiro di sinistro da Colombi e poi si guadagna un rigore per fallo dell’estremo difensore che non riesce ad anticiparlo in area. Per- VERONA SERIE A - 17ª GIORNATA SQUADRA PUNTI Palermo: Sorrentino 7, Munoz 7 (38’ st Vitiello sv), Gonzalez 6.5, Feddal 6.5, Morganella 6.5, Rigoni 6.5, Maresca 6.5 (22’ st Bolzoni 6), Barreto 7.5, Lazaar 6.5, Vazquez 7, Dybala 8 (dal 29’ Belotti 6) . All.: Iachini 7.5. Cagliari: Colombi 4.5, Pisano 5, Ceppitelli 5, Rossettini 5.5, Avelar 5, Crisetig 4.5 (1’ st Dessena 5), Conti 5, Ekdal 5.5 (38’ st Donsah sv), Farias 4.5, Longo 5, Cossu 4.5 (1’ st Pedro 5). All.: Zola 5. Arbitro: Peruzzo di Schio 6.5. Reti: nel pt 6’ Morganella, 10’ Munoz, 33’ Dybala (rig.). Nel st 27’ Dybala, 40’ Barreto. Tra Chievo e Torino uno scialbo 0-0 RISULTATI 17A GIORNATA Lazio-Sampdoria Udinese-Roma Milan-Sassuolo Parma-Fiorentina Chievo-Torino Genoa-Atalanta Empoli-Verona Palermo-Cagliari Cesena-Napoli Juventus-Inter 3-0 0-1 1-2 1-0 0-0 2-2 0-0 5-0 1-4 1-1 PROSSIMO TURNO SABATO 10 Sassuolo-Udinese ore 12 pm Torino-Milan ore 2.45 pm DOMENICA 11 Inter-Genoa ore 6.30 am Atalanta-Chievo ore 9 am Cagliari-Cesena Fiorentina-Palermo Roma-Lazio Sampdoria-Empoli Verona-Parma Napoli-Juventus ore 2.45 pm VERONA - Sbadigli al Bentegodi: finisce senza reti e con pochissime emozioni la sfida tra Chievo e Torino. Il Chievo ci prova di più, il Torino pensa a portare a casa almeno un punto. Una divisione della posta che “sorride” maggiormente ai granata, reduci da un inizio d’anno difficile, con tanti infortuni e defezioni. Nel riscaldamento alza bandiera bianca anche Amauri, regolarmente in distinta nelle formazioni annunciate e distribuite a inizio gara, sostituito da Martinez. Il Chievo fa la partita, il Torino plasmato da Ventura con un 3-5-2 più simile al 5-3-2, bada solo a difendersi sperando nella verve di Quagliarella. Le emozioni sono merce rarissima. Una girata al volo di Paloschi bloccata da Padelli e un tentativo allo scadere di Quagliarella sono i brividi di una prima frazione non certo indimenticabile. L’atteggiamento iniziale dei granata ad inizio ripresa sembra più propositivo ma più che un’avvisaglia si tratta di un abbaglio. Perché il Torino ha solo l’obiettivo di LEGA PRO Girone A LEGA PRO Girone B LEGA PRO Girone C 19ª giornata 19ª giornata 19ª giornata Real Vicenza-Pavia Cremonese-Giana Novara-Lumezzane FeralpiSalò-Bassano Unione Venezia-Alessandria Monza-Pro Patria Renate-Torres Sudtirol-Arezzo AlbinoLeffe-Pordenone Como-Mantova Alessandria Bassano Novara Pavia Real Vicenza Como Monza FeralpiSalò Südtirol Unione Venezia Cremonese Arezzo Renate Giana Erminio Torres Mantova Lumezzane Pro Patria AlbinoLeffe Pordenone P 37 37 35 35 33 32 31 31 29 25 24 24 24 23 23 23 20 13 10 9 G 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 0-0 0-0 1-3 1-1 0-3 2-2 1-0 4-3 2-4 0-2 V 10 10 10 10 8 10 9 9 8 8 6 6 6 6 6 6 5 2 2 2 N 7 7 5 5 9 2 4 4 5 1 6 6 6 5 5 5 5 8 4 3 P 2 2 4 4 2 7 6 6 6 10 7 7 7 8 8 8 9 9 13 14 fetto il penalty del bomber rosanero che tira un missile alla sinistra del portiere. Il Palermo, con il risultato in cassaforte, dà spettacolo. A pochi secondi dal termine della prima frazione, altro cross di Lazaar sul quale Vazquez tenta l’eurogol al volo, ma la palla inisce di poco alta. Nella ripresa, Zola prova a cambiare qualcosa inserendo Dessena e Pedro al posto di Crisetig e Cossu, ma il Cagliari non riesce a essere incisivo. I rosanero ne approittano per rallentare il ritmo, l'unico a non riposarsi mai è Dybala che continua a cercare la doppietta. Al 26’ l’argentino si invola sulla destra, salta un paio di avversari, scarta il portiere e tenta di superarlo con un tiro morbido che viene però intercettato. Il gol arriva un minuto più tardi grazie al perfetto passaggio di Vazquez che trova Dybala in area, potentissimo il tiro della “joya” che lascia Colombi di sasso. Nel inale, al 40’, arriva anche il pokerissimo di Barreto che scocca un perfetto destro da fuori area. Savona-Pistoiese Pisa-Forlì Gubbio-Grosseto Prato-Carrarese Pontedera-Santarcangelo Ascoli-Teramo Lucchese-Pro Piacenza L’Aquila-Ancona San Marino-Tuttocuoio Spal-Reggiana Ascoli Teramo Reggiana Pisa L’Aquila Gubbio Grosseto Ancona Pontedera Pistoiese Tuttocuoio Savona Forlì Carrarese Spal Lucchese Santarcangelo Prato San Marino Pro Piacenza (-8) P 35 33 32 32 32 27 26 26 26 26 26 25 25 24 24 22 18 18 12 10 G 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 2-0 0-1 1-1 1-1 0-1 0-0 3-2 1-1 1-1 0-1 V 9 9 9 9 8 7 6 6 6 7 6 7 7 4 7 5 4 4 2 5 N 8 6 5 5 8 6 8 8 8 5 8 4 4 12 3 7 6 6 6 3 P 2 4 5 5 3 6 5 5 5 7 5 8 8 3 9 7 9 9 11 11 MARCATORI Cosenza-Melfi Paganese-Foggia Juve Stabia-Benevento Lupa Roma-Catanzaro Casertana-Salernitana Barletta-Ischia Isolaverde Messina-Savoia Matera-Aversa Lecce-Vigor Lamezia Reggina-Martina Benevento Salernitana Casertana Juve Stabia Foggia Lecce Matera Catanzaro Barletta Paganese Vigor Lamezia Cosenza Lupa Roma Martina Franca Melfi Messina Ischia Savoia Aversa Reggina P 40 40 36 36 34 32 31 30 25 25 24 22 22 20 20 20 15 13 10 9 G 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 19 uscire indenne dal Bentegodi e lascia alla squadra di Maran campo e iniziativa. Ma ancora una volta la squadra veneta mostra i suoi limiti quando è chiamata a recitare il ruolo del protagonista. Nella rosa di Maran, evidentemente, manca un giocatore in grado di dare scossa e idee ad un gioco monocorde. Così i veneti non riescono a segnare e i granata si portano a casa il pareggio che cercavano e che li mantiene al pari di Empoli e Verona e un punto sopra il Chievo. Chievo (4-4-2): Bizzarri 6, Frey 6, Cesar 6, Dainelli 6,5, Zukanovic 7, Schelotto 5,5 (35’ st Cofie sv), Izco 6,5, Hetemaj 5,5, Birsa 5,5 (26’ st Lazarevic 6), Meggiorini 5, Paloschi 6 (30’ st Maxi Lopez sv). (25 Bardi, 90 Seculin, 20 Sardo, 34 Biraghi, 84 Mangani, 63 Bellomo, 31 Pellissier). All.: Maran 5,5 Torino (3-5-2): Padelli 6, Maksimovic 6 (41’ st Benassi sv), Glick 6,5, Gaston 6, Darmian 6, Vives 6, Gazzi 6, Farnerud 6, Molinaro 5,5 (32’st Peres sv), Martinez 5,5, Quagliarella 6. (13 Castellazzi, 4 Basha, 5 Bovo, 18 Jansson). All: Ventura 6 Arbitro: Abisso di Palermo 6. 2-0 0-4 1-2 1-2 1-0 3-1 3-0 1-0 3-3 1-0 V 11 11 11 10 9 9 8 8 7 7 6 5 5 5 3 4 3 2 1 3 N 7 4 3 6 8 5 7 6 4 4 6 7 7 5 11 8 6 7 7 4 P 1 3 5 3 2 5 4 5 8 8 7 7 7 9 5 7 10 10 11 12 Tevez leader con 11 gol, Icardi con Higuain, Callejon e Dybala a 9 11 reti: Tevez (2 rigori-Juventus). 9 reti: Icardi (1-Inter); Higuain, Callejon (1-Napoli); Dybala (1-Palermo). 8 reti: Menez (4-Milan); Di Natale (Udinese). 7 reti: Matri (Genoa); Djordjevic (Lazio); Gabbiadini (Sampdoria). 6 reti: Mauri (Lazio); Honda (Milan); Ljajic (1-Roma); Zaza (1-Sassuolo). 5 reti: Maxi Moralez (Atalanta); Osvaldo (Inter); Vidal (2-Juventus); Vazquez (Palermo); Cassano (1-Parma); Thereau (Udinese); Toni (2-Verona). 4 reti: Ekdal, Sau (Cagliari); Defrel (Cesena); Paloschi (Chievo); Tonelli (Empoli); Babacar (Fiorentina); Kovacic (Inter); Llorente, Morata (Juventus); Anderson (Lazio); Zapata (Napoli); Rigoni (Palermo); Destro (Roma); Eder (1-Sampdoria); Glik e Quagliarella (Torino); Nico Lopez (Verona). CORRIERE CANADESE • MERCOLEDI 7 GENNAIO 2015 13 SPORT Esonerato Carlyle, Leafs affidati ai suoi vice Improvvisa decisione del presidente Shanahan. Fatali al tecnico le ultime cinque sconfitte Nicola Sparano Fulmine a ciel sereno nel firmamento dei Leafs. Randy Carlyle è stato esonerato ieri mattina, senza preavviso. La mossa del presidente fresco di nomina, Brendan Shanahan, ha colto di sorpresa un po’ tutti, visto che tradizionalmente in casa Leafs non si muove foglia nonostante le sconfitte che si aggiungano alle sconfitte, anno dopo anno. Ma cambiare il coach è come licenziare lo chef mentre la cucina resta vuota di materie prime in grado di trasformare una cenetta in un pranzo luculliano. In breve, e tanto per essere più precisi e chiari, i Leafs hanno una rosa di giocatori di livello medio-basso con la quale non si può ragionevolmente sperare di ottenere un posto al tavolo dei grandi. Il neo presidente Shanahan ha ereditato Randy Carlyle e buona parte dei titolari attuali dalle passate fallimentari gestioni degli americani Brian Burke e Tim Leiweke, ed ora si trova a dover organizzare una nuova “rivoluzione” perché anche il suo mandato è quello di riportare prestigio e vittorie a Toronto. La squadra, che questa sera ospiterà il Washington, è stata temporanemente affidata ai due secondi di Carlyle, Peter Horachek e Steve Spott. Secondo alcune fondi Horachek dovrebbe restare coach ad interim, per poi cedere la panchina ad un tecnico di nome che sarebbe assunto alla fine della corrente stagione. Carlyle, che sostituì Ron Wilson verso la fine del 2012, aveva altri due anni di contratto. Il campionato in corso sembrava essere cominciato bene per i Leafs, ma le cinque scofitte rimediate nella maxi trasferta di sette gare sono state fatali al coach. Il presidente Shanahan, ed il gm Nonis, hanno deciso il licenziamento per evitare che la squadra cedesse nei prossimi due mesi, come avvenne la corsa stagione quando i Leafs non riuscirono a qualificarsi per il playoff. Randy Carlyle da ieri non è più il coach dei Leafs GRANDE FINALE, RUSSIA BATTUTA 5-4 I giovani del Canada di nuovo in cima al mondo Max Domi e friends con la coppa del mondo CONTRO SPORT V Nicola SPARANO ecchia, brutta, tirchia, spilorcia e anche antipatica. Così immaginavo la Befana negli anni dell'innocenza. La vecchiaccia che usava la scopa come mezzo di locomozione non si faceva mai vedere, volava sempre ad ummaaumma, nel cuore della notte, come fosse 'na mariola. L’avessi vista, come minimo le avrei bucato la scopa, così finiva con le chiappe per terra. Il perché di questo astio nasceva dal fatto che lei avesse figli e figliastri, bambini di serie A e bambocci di Serie D. Per me e per gli amici di infanzia che avevano le toppe ai calzoncini e ai piedi le scarpe scalcagnate del fratello più grande, sempre e soltanto carbone, cenere, un mustacciuolo, una susamella, e tre caramelle, tre. Nelle calze dei figli dei notabili, gente che aveva qualche soldo e molti peccati in più, c'erano invece regali veri e propri come modelli di automobiline e le trottole per i maschietti, bambole per le femminucce. «Così vanno le cose - mi diceva la buonamima della genitrice -, quest'anno la Befana non aveva poca roba quando è passata da noi. Non è giusto, ma questa è la vita. Capirai tutto quando crescerai». Lei era mia madre, aveva lo schiaffo sempre pronto ed io facevo sì, sì con la testa. Ma avrei voluto chiederle cosa avrei dovuto fare per avere giocattoli invece della cenere, che mi spiegasse meglio del perché c’era chi aveva troppo e chi niente. «Contentati figlio - filosofeggiava la genitrice le cui telefonate notturne mi mancano tremendamente -, nella vita i veri doni non sono materiali». Eh sì, va bene, pensavo. Io però le palline di vetro colorato le volevo per giocare al Giro d’Italia con gli amici, rispondevo, tenendomi fuori tiro dagli schiaffoni. TORONTO - Col cuore in gola sino all'ultimo secondo. Poi tutto il Canada ha esultato per il trionfo dei giovani che, dopo quattro anni, sono diventati di nuovo Campioni del Mondo, categoria Under 20. All’Air Canada Centre di Toronto, infatti, la nazionale biancorossa ha superato per 5-4 la Russia, al temine di un match che nel tempo intermedio ha fatto tremare la formazione di casa. I Canada boys erano addirittura in vantaggio per 5-1 dopo la realizzazione di Sam Reinhart, miglior marcatore della competizione, ma i russi hanno poi saputo rimontare fino a sfiorare un clamoroso pareggio. Chiuso il secondo tempo sul 5- La vecchia spilorcia In quegli anni, mio cugino di Filadelfia mi mandò un pallone da football, uno di quei cosi che rimbalzano dove meno te lo aspetti. Il pacco arrivò poco prima di Natale e conteneva anche cioccolata e gomme da masticare, tante gomme. Mia madre nel distribuire quella benedizione disse: «Te le manda Babbo Natale». Ed io: «Babbo chi?». E lei : «È un americano, il marito della Befana». Ed io: «Ma come, la vecchiaccia ha trovato chi se la sposava, ma non era zitella?». E lei : «È un modo di dire. In America chi porta i regali è un vecchio pancione, barbuto, vestito di rosso e nel suo sacco c'è un bendidio che manco puoi immaginare. Il cristiano con la barba arriva la notte di Natale e mette i regali sotto l'albero di Natale». Ed io: «Davvero? Sti guagliuni americani sono davvero fortunati. Hanno anche lo zio ricco, noi invece abbiamo una vecchia povera in canna». E lei: La povera Befana sarà pure tirchia, ma poveretta non ha soldi da scialacquare. E per risparmiare va in giro con la scopa al gasolio, mentre Babbo Natale ha una carrozza trainata da animali volanti. Ed io: «Posso scambiare la Befana con Babbo Natale?». E lei: «Nossignore, non si può, ma anche si potesse, nel cambio ci perderesti. La nostra è una festa seria per gente comune. Ora non ci crederai, ma in seguito capirai che il loro Natale è fatto apposta per far spendere e spandere». Anni dopo ho capito cosa la signora maestra volesse dire, ma neanche a lei sarebbe passata per la testa che nel duemila si stanno facendo crescere i figli piccoli, e non tanto piccoli, nella convizione che basta niente per avere tutto e di più. 4 il risultato non è più cambiato perché i ragazzi canadesi nell'ultimo tempo hanno giocato con più senno di quanto avessero fatto in precedenza, riducendo al minimo le panalità. Negli ultimi secondi ha “salvato” vittoria e medaglia d’oro il portiere Zach Fucale con un paio di interventi eccezionali. Tutti bravi i ragazzi canadesi con una nota di merito extra per Max Domi, il figlio dell'ex star dei Leafs Tie, un piccoletto tutto pepe e grinta che ha anche segnato una delle cinque reti. Il Canada ha così confermato il proprio primato nella storia della manifestazione, conquistando il suo sedicesimo titolo, anche se l’ultimo risaliva al 2009. La selezione della foglia d’acero precede proprio la Russia, che considerando anche i trionfi in epoca sovietica ha collezionato fino ad ora tredici medaglie d’oro, la più recente delle quali vinta nel 2011 sullo stesso Canada. Quanto alla medaglia di bronzo, questa è stata conquistata dalla Slovacchia, che nel terzo conclusivo ha avuto la meglio sulla Svezia per 4-2. Gli slovacchi hanno così eguagliato il loro miglior risultato nella storia della competizione, datato 1999. Il titolo vinto dal Canada verrà rimesso in palio l’anno prossimo, quando nuovi giovani si contenderanno l’alloro iridato in quel di Helsinki (Finlandia). NHL EASTERN CONFERENCE WESTERN CONFERENCE ATLANTIC DIVISION GIOCATE PUNTI Montreal 39 54 Tampa Bay 41 54 Detroit 39 49 Toronto 40 45 Boston 40 44 Florida 37 43 Ottawa 38 39 Buffalo 40 31 CENTRAL DIVISION GIOCATE PUNTI Nashville 38 54 Chicago 39 54 St Louis 39 49 Winnipeg 40 47 Dallas 38 42 Minnesota 37 40 Colorado 39 38 METROPOLITAN DIVISION PACIFIC DIVISION GIOCATE Islanders 39 Pittsburgh 39 Washington38 Rangers 36 Columbus 37 Philadelphia 39 New Jersey 41 Carolina 39 PUNTI 53 53 47 46 37 35 35 28 GIOCATE Anaheim 41 Vancouver 37 L. Angeles 40 San Jose 40 Calgary 40 Arizona 38 Edmonton 40 PUNTI 58 47 47 47 45 34 27 RISULTATI Martedì - New Jersey-Buffalo, Philadelphia-Ottawa, MontrealTampa Bay, Nashville-Carolina, Minnesota-San Jose, DallasColumbus, Chicago-Colorado, Arizona-St Louis, Edmonton-Detroit, Vancouver-Islanders. Lunedì - Winnipeg-San Jose 2-3. Domenica - Carolina-Boston 2-1 rigori, Washington-Florida 4-3, Ottawa-Tampa Bay 2-4, Colorado-Columbus 3-4, Anaheim-Nashville 4-3 rigori, Chicago-Dallas 5-4 0t, Edmonton-Islanders 5-2. Sabato- Winnipeg-Toronto 5-1, Boston-Ottawa 2-3 0t, Los Angeles-Nashville 6-7 0t, Rangers-Buffalo 6-1, Pittsburgh-Montreal 1-4,New Jersey-Philadelphia 5-2, Arizona-Columbusb 6-3, DallasMinnesota 7-1, Vancouver-Detroit 4-1, San Jose-St Louis 2-7. PROSSIME PARTITE Mercoledì - Toronto-Washington, Pittsburgh-Boston,AnaheimRangers. MERCOLEDI 7 GENNAIO 2015 • CORRIERE CANADESE 14 CLASSIFIED Tel: 416-782-9222 - Fax: 416-782-9333 - Email: [email protected] - Sito web: www.corriere.com CHIROMANTI Signor 3 CONSULTI: Sfera di cristallo Tarrocchi o mano ANGELO $10.00 Psychic Risultati in 12 ore Aiuta in amore matrimonio depressione Specializzato nel riunire i separati Rimuove l'inluenza diabolica Una visita gratuita 2 domande al telefono GRATIS Noto per aver aiutato la comunità italiana e portoghese per oltre 30 anni. Se lui non può aiutarvi nessuno altro può O ARIETE 22 MAR - 21 APR TORO 22 APR - 21 MAG 416-792-4515 328 Wilson Ave. (a Bathurst St) Faticherete non poco a dimostrare il vostro valore, anche se l’impegno che ci mettete è davvero molto. Colpa forse della Luna in disarmonia… Meglio accontentarsi della sufficienza e puntare a eccellere magari in un altro proficuo momento. Le energie fisiche e mentali sono davvero buone e lavorare fino a tardi non sarà un problema insormontabile. Merito della Luna in Leone! Con GEMELLI un pizzico di risolutezza in più potre22 MAG - 21 GIU ste fare molto e molte porte potrebbero essere aperte. Restate al vostro posto, se un affare non vi compete o non rientra nella vostra sfera d’azione in generale. Così non rischierete di avere guai. Certo a CANCRO volte la tentazione è forte e vorreste 22 GIU-21 LUG almeno dire la vostra. Finché si tratta di parole… LEONE 22 LUG-21 AGO Con la compagnia benvoluta della Luna nel vostro segno e l’accordo perfetto con il frizzante Urano, vivrete momenti di puro e sano romanticismo. Ma usate magnetismo e fascino con discrezione, o finirete con il complicare di molto la faccenda. Le vostre aspettative saranno forse un po’ deluse dalla banalità del colloquio che, speranzosi, volevate affrontare con molta trepidazione… Così avrete la certezza di non voler VERGINE puntare in quella direzione e potrete 22 AGO-21 SETT concentrarvi su dell’altro. Avete buone energie mentali per affrontare la ripresa del lavoro o dello studio dopo le festività natalizie. È tempo… di mettersi sotto! Con l’apBILANCIA poggio della Luna in Leone, sarà più facile riprendere il ritmo e non cedere 22 SET-21 OTT alla pigrizia. State forse temendo troppo per la vostra reputazione, senza badare invece al nocciolo del discorso. La Luna in quadratura non vi dà tregua! Ora SCORPIONE lasciate perdere il giudizio degli altri e 22 OTT-21 NOV pensate invece a reagire a testa alta alle avversità. Se ancora non avevate pensato alla settimana bianca, la Luna in trigono al vostro segno potrebbe darvi quella spinta di cui avevate bisogno. Certo, eseguire qualche calcolo priSAGITTARIO dovrete ma di fare i bagagli e pensare anche 22 NOV-21 DIC alle spese già sostenute… Dissipate i dubbi che avete sulla buona condotta di un amico o di un collega parlandogli apertamente. Dalla sua espressione capirete tutto. A volCAPRICORNO te è molto meglio tapparsi le orecchie fronte ai pettegolezzi che distano 22 DIC-21 GEN di poco dalla calunnia. Con la Luna ancora per oggi nel vostro segno opposto, non sarà facile arrivare a un accordo comune soprattutto se in gioco mettete l’orgoglio. Sarebbe molto meglio fare un passo ACQUARIO indietro, almeno in quelle occasioni in 22 GEN-21 FEB cui… non vi costa nulla. Temete l’esclusione da un progetto a cui tenevate. Meglio correre subito ai ripari, mostrando il vostro interesse in maniera inequivocabile. Restando ad aspettare la fatidica telefonata, riPESCI schiate di sprecare molto tempo pre22 FEB-21 MAR zioso per… agire. 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COMPRO/VENDO CHIROMANTI 4 Letture speciali, Tarocchi, mano, Sfera di cristallo $10.00 2 Domande al telefono gratis .00 ARGENTO, OROLOGI, QUADRI, PORCELLANE E TANTI ALTRI OGGETTI. TIBERIO 647-866-5040 JJ $ CASH 4 GOLD We buy gold, silver, and platnium We lend you cash 100% conidential Competitive pricing! Tel: 905-532-0084 3175 Rutherford Rd. Unit 50, Vaughan, ON JJ $ CASH 4 GOLD Comperiamo “A man who stops Prestiamo contanti 100% conidenziale advertisingPrezzi competitivi to save3175money Rutherford Rd. Unit 50, Vaughan, ON is like a man who stops a clock to save time” - Henry Ford 650 Sheppard Ave. W. (Sheppard & Bathurst) 416-904-1177 CERCASI AIUTO Are you dynamic, energetic and a self starter? Interested in maximizing earnings through sales? Italian is an asset. 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ONTARIO –WIDE FINANCIAL Venite a trovarci: www.Ontario-WideFinancial.com www.corriere.com FSCO Lic # 12456 L'ALMANACCO Lunedì 5 gennaio 2014 all’età di 94 anni veniva improvvisamente a mancare DOMANI Variabile 1-416-925-3974 Necrologi LAWYERS Dio ha chiamato a sé Maria Domenica il 5 gennaio del 2015 all’età di 94 anni. Adesso si è riunita in Paradiso con il suo amato marito Angelo. Sarà sempre ricordata con amore dalla sua figlia Vincenza (Francesco Tersigni). Orgogliosa nonna di Laurie (Fabio Paolini) e Marisa (Steve Fantin). Maria Domenica sarà sempre ricordata dal fratello Benedetto (Stella). Sarà tenuta cara nel cuore dei suoi nipoti, cugini, parenti e tanti amici. Le visite avranno luogo alla Vescio Funeral Home Woodbridge Chapel (8101 Weston Rd. 905 850 3332) oggi dalle 2 alle 4 e dalle 6 alle 9 del pomeriggio. La messa funebre sarà celebrata giovedì 8 gennaio del 2015 alle 9.30 a.m. alla Immaculate Conception Roman Catholic Church (300 Ansley Grove Rd. a Nord di Chancellor Dr). Le sepoltura seguirà al Westminster Cemetery (su Bathurst St, a Nord di Finch Ave.). Se si desiderano fare donazioni in memoria di Maria Domenica possono essere fatte alla organizzazione caritatevole di vostra scelta. Condoglianze online al: www.vesciofuneralhome.com WORKER C A N A D A Necrologi Richard Boraks Addolorati per la scomparsa della cara mamma, Lawyer Rosa MANDUCA Worker Canada 55 Browns Line Etobicoke, Ontario M8W 3S2 T: 416.588.8707 F: 416.588.8785 E: [email protected] Website: www.workercanada.com Blog: workercanadaimmigration.blogspot.ca Giocate al COME GIOCARE: Esiste una sola regola per giocare a Sudoku: bisogna riempire la scacchiera in modo tale che ogni riga, ogni colonna e ogni A Sudoku riquadro contengano i numeri dall’1 al 9. La condizione è che nessuna riga, nessuna colonna o riquadro presentino due volte lo stesso numero. ne danno l’annuncio i figli: Pasquale, Teresa, Edda, Cenzina e Clara Rosa, nata a Sambiase, Catanzaro, il 10 Ottobre 1925, è venuta a mancare Domenica 4 Gennaio, 2015. Si é riunita in Paradiso con il marito Francesco Manduca. Le visite: giovedì, 8 Gennaio 2015, dalle 2:00 p.m. alle 4:00 p.m., e dalle 7:00 p.m. alle 9:00 p.m. presso Ward Funeral Home, 4671 Highway 7, Woodbridge, Tel: 905-8519100. La messa funebre sarà celebrata venerdì, 9 Gennaio alle 10:00 a.m. a St. Roch’s Church, 2889 Islington Avenue, Toronto (a sud di Steeles). ITALIA Driving School Aiuto per gli anziani 80 enni. Chiamate con fiducia Andrea Granata Ministry Approved Courses 905-850-3243 UPHOLSTERY Prelievo e consegna gratuita Preventivi gratuiti TRENTO CUSTOM UPHOLSTERY JOHN (GIOVANNI) SACCUCCI La soluzione di ieri PER USO RESIDENZIALE E COMMERCIALE RESTAURO E RIPARAZIONE DI MOBILI La soluzione #1 TEL: (905)850-0210 (416)570-3581 627 ABERDEEN Ave. WOODBRIDGE B Al vostro servizio per piu’ di 25 anni Le soluzioni Il Nome: Severo Etimologia: Dal latino "Severus", cognomen dall'evidente signiicato, si è trasformato in un personale alquanto diffuso, specie nella variante Severino, grazie al culto di numerosi Santi omonimi. Carattere: E' un saggio ribelle che anche quando contesta la società, riesce a non perdere il senno. Cosciente dei suoi limiti, si pone solo gli obiettivi che sa di raggiungere con facilità e senza troppo dispendio di forze. Si innamora poche volte, ed è attratto dalla donna forte che un po' lo domina. Spesso ha il buon senso di non mettersi troppo in evidenza e di intervenire solo quando è sicuro ciò che sta per dire. Capita anche che parli a lungo e a sproposito. Numero fortunato: 3 Sei nato oggi? La tua caratteristica più appariscente è l'irritabilità. In realtà la tua aggressività cela la paura di non essere accettato. Questo atteggiamento ti procura non pochi problemi sia in amore che nel lavoro. E' davvero un peccato perché le qualità per emergere in campo professionale e realizzarti nel settore affettivo, non ti mancano di certo. Cerca dunque di essere più paziente e conciliante con chi ti circonda e vedrai che riuscirai ad ottenere quel che desideri. Compleanni Bernadette - 1844 Alessandro Natta - 1918 Giuliano Ferrara - 1952 Nicolas Cage - 1964 Proverbio "L'allegria è di ogni male il rimedio universale" SCUOLA GUIDA B Santo BATTESIMO del SIGNORE S. Raimondo di Penyafort sac. S. Luciano mart. S. Virginia verg. A Oggi accadde: "E' l'8 gennaio 1198, quando sale al soglio pontiicio Innocenzo III. Una delle igure più forti del Medioevo, per aver delineato in modo netto la concezione ierocratica, secondo la quale sia il potere spiriuale sia quello temporale spettano al papa che può concedere l'uso del secondo all'imperatore, che altro non è che "l'avvocato della Chiesa"." EUREKA! Scienza Il isico francese Jean-Léon Foucault l'8 gennaio 1851 effettua il famoso esperimento del pendolo, che porterà il suo nome e lo farà entrare nella storia, allo scopo di dimostrare, per la prima volta, la rotazione terrestre. Dato che il piano di oscillazione di un pendolo tende a rimanere invariato rispetto ad un sistema di riferimento assoluto, lo scienziato fa oscillare un grande pendolo fornito di una massa elevata e si rende conto che il piano di oscillazione cambia in modo progressivo rispetto alla Terra. Ne desume quindi che in realtà è il nostro pianeta a ruotare rispetto al sistema di riferimento assoluto. Foucault ripete poi l'esperimento a marzo in pubblico al Pantheon di Parigi con successo, tanto che verrà eseguito in varie località dimostrandosi sempre valido. Canada's Italian Language Daily Newspaper L’appello del Pont «Non caricate pesiefice: eccessivi sulle fami glie» Papa Francesco Il nuovo $1.00 Più tasse nella Gta To subscribe or advertise call 416-782-9222 OTTAWA - Il primo phen Harper trascinaministro Steancora una volta il Canada in una guerra. Oggi infatti il parlamento canadese voterà la proposta del leader conservatore di partecipare alla missione contro l’Isis: le operazioni potrebbero durare mesi, mentre è previsto fino a sei l’impiego di sei caccia F18 supportati a terra da circa 600 militari. Si tratta del più grande dispiegamento di forze dalla fine della missione in Afghanistan, terminata nel luglio del 2011 con risultati molto negativi. ARTICOLO A PAGINA 6 ER 2014 www.corriere.com il Canada in guerra parlamento alla missione militare che potrà durare anche fino a sei mesi 2 LA POLEMICA Prentice: «Sul lavoro situazione critica» CALGARY - Continua la polemica a distanza tra Jim Prentice e il governo federale. Il premier dell’Alberta nel fine sottolineato ancora settimana ha necessità di rivedere una volta la le modifiche sul TFWP volute da Kenney. ARTICOLO A PAG. 2 L'INCIDENTE Tragico schianto al Gp di Suzuka, grave Bianchi A PAG. 16 Rigori e veleni, la Tre penalty, espulsioni Anna mi ha aiutato “ quegli a sfruttare sconti di cui non conoscevo nemmeno l’esistenza. www.corriere.com un monito. A pag. ITY DAILY NEWSPAP Lunedi 6 Ottobre Harper trascina anco ra Oggi il via libera dal Notizie dall'Italia, Canada, mondo, salute, spettacoli, ricette, l'oroscopo e tanto tanto Sport apre il Sinodo con ITALIAN COMMUN (prezzo più alto fuori) ■ Anno 02 ■ N. 191 ” - Nancy R. il fatto che Anna “ inAmo possa parlare italiano e sia più facile per me capire.”- Paulino M. una persona preparata “ eFinalmente amichevole che comprenda me e le mie esigenze. ” - Dante R. e pioggia di cartellini Inizia a risparmiare Leonardo Bonucci esulta dopo aver siglato il gol del definitivo spunta la Juve gialli. Alla fine decide 3-2 un gran gol di Bonucci ARTICOLI NELLO SPORT oggi fino al 40% di sconto Per un preventivo gratuito senza obblighi, chiamate Anna Zangari-Tala rico al 905-265-2711 o il numero gratuito 1-866-621-6980. standrewsinsurance.co m MERCOLEDI 7 GENNAIO 2015 • CORRIERE CANADESE 16 SPORT NORTH AMERICAN INTERNATIONAL MOTORCYCLE SUPERSHOW La passione corre su due ruote Mariella Policheni TORONTO - Caschi, giacche, pantaloni, stivali, guanti ma soprattutto moto. Tantissime moto. Il North American Motorcycle Supershow, che è giunto alla sua 39ª edizione, è l’universo delle due ruote a motore ed ogni anno, per tre giorni, diventa il palcoscenico di importanti anteprime e novità del settore. Sono state oltre 50mila le persone provenienti da ogni parte del Nord America che hanno visitato il salone organizzato presso il Toronto International Centre: oltre 1.000 le moto esposte delle case costruttrici più famose. Dalla Kawasaki alla Bmw, dalla Yamaha alla Honda, dalla Suzuki alla Harley-Davidson, dalla Triumph alla Ducati, gioiello “made in Italy”. Ma anche marchi storici come la Guzzi e l’Indian, le cui moto sono state vendute dal 1901 al 1953: alcuni modelli da museo hanno fatto bella mostra attirando l’attenzione degli appassionati delle due ruote. Curiosità e passione animano ogni anno i visitatori dello show che viene atteso con trepidazione da chi ama sfrecciare in sella ad una moto e farsi accarezzare il viso dal vento. «Sono molto orgoglioso di questo salone internazionale del motociclo di Toronto - dice Bar Hodgson, fondatore e produttore dello show - la passione a- nima tutti questi motociclisti che naturalmente non possono guidare le loro moto in inverno e che vengono qui per scoprire le novità del settore e per incontrarsi, instaurare nuove amicizie e condividere la propria passione». Era il 1976 quando Hodgson organizzò il primo show di moto. Da allora di acqua sotto i ponti ne è passata tanta e il salone è diventato un appuntamento importante per chi ama le due ruote. Non è mancato, come sempre, Nelle foto alcune delle moto esposte al Motorcycle Supershow di Toronto: sopra a sinistra Vincenzo, giovane di Mascali (Catania), appassionato di moto in vacanza in Canada che non ha voluto perdere l’occasione per visitare il salone; al centro tre ragazze in posa e a destra una Ducati uno spazio dedicato alle “custom bike”, le moto personalizzate che con i loro colori, i disegni, i dettagli, hanno letteralmente catalizzato l’attenzione dei visitatori. Così come la mitica Harley-Davidson, icona americana, il cui fascino è rimasto immutato nel tempo: Harley-Davidson di serie e personalizzate, che gli appassionati chiamano ‘the hearthbeat of America’, il battito del cuore d’America. Anche la Metro Toronto Police ha partecipato al salone con una delle sue Harley-Davidson. Dalla moto simbolo degli Usa a quella del Belpaese: le tante Ducati di colore rosso in esposizione hanno afascinato i visitatori per il connubio di potenza e classe, di sogno e passione, per uno stile che richiama fortemente alle eccellenze del “made in Italy”. È un mondo da scoprire, quello che ogni anno, il North American Motorcycle Supershow, propone agli amanti dei bolidi a due ruote, un grande spettacolo per chi in sella a una moto si sente libero e felice. In fondo, come amano dire i motociclisti «La vita è correre. Il resto è soltanto attesa».