Trentacinque anni fa il terremoto in Irpinia: il ricordo è ancora vivo Il sisma provocò quasi 3mila morti e 9mila feriti. A pag. 4 ITALIAN COMMUNITY DAILY NEWSPAPER $1.25 Più tasse nella Gta (prezzo più alto fuori) ■ Anno 03 ■ N. 222 www.corriere.com Lunedì 23 Novembre 2015 Minaccia terroristica su Bruxelles e Parigi La Capitale belga vive nella paura: anche oggi le scuole e gli uffici pubblici rimarranno chiusi BRUXELLES - Il Belgio e la Francia sono ancora sotto la minaccia terroristica. A Bruxelles in particolare si continua a vivere nella massima allerta, dopo i ripetuti allarmi degli ultimi due giorni. Anche oggi le scuole, le università, le banche e gli uici pubblici rimarranno chiusi come imposto dal governo. f ALLE PAGINE 2 E 3 IN ITALIA Roma ancora blindata, parte il piano per il Giubileo ROMA - Controlli rafforzati a San Pietro per l’Angelus e metal detector allo stadio Olimpico, con gli ennesimi falsi allarmi a tenere con il fiato sospeso romani e turisti. Ma anche l’afflusso di 25mila visitatori per “Musei in musica”, con lunghe file ai Capitolini e non solo. Segno che i romani non hanno ceduto alla paura, anche se, rispetto ai 70mila dell’anno scorso, un calo drastico c’è stato. Si chiude così il week end “superblindato” della Capitale. f ARTICOLO A PAGINA 2 OTTAWA Non c’è fretta di ratificare la Trans Pacific Partnership f A PAG. 5 I compagni festeggiano Biabiany dopo il primo dei quattro gol con cui l’Inter ha battuto il Frosinone Poker Inter, tre punti e primo posto Piegato il Frosinone in casa. Il Napoli di Sarri in scia, solo un punto per la Fiorentina con l’Empoli f NELLO SPORT mi ha aiutato a sfruttare “ Anna quegli sconti di cui non conoscevo nemmeno l’esistenza.” - Nancy R. il fatto che Anna possa parlare “ Amo in italiano e sia più facile per me capire.”- Paulino M. una persona preparata “ Finalmente e amichevole che comprenda me e le mie esigenze.” - Dante R. 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Alle 21 l’operazione era ancora in corso, le strade deserte, poliziotti e soldati in pattugliamento. Oggi scuole, asili, università e uffici pubblici saranno chiusi, metro e tram sotterranei fermi, centri commerciali serrati, tutti gli eventi aperti al pubblico annullati. Un inedito per il Belgio, una situazione eccezionale dettata dalla gravità della situazione, con un terrorista in fuga pronto a farsi esplodere aiutato da parecchi complici, forse una decina. Il governo belga e l’antiterrorismo temono ancora “offensive a più riprese contro molteplici obiettivi”, soprattutto quelli affollati, esattamente con a Parigi. E non hanno intenzione di correre rischi, nonostante ammettano di essere consapevoli dei danni “economici e professionali” che tali misure estreme hanno come conseguenza. La capitale d’Europa continua dunque ad essere “chiusa per Isis”, e solo le istituzioni europee lavoreranno come al solito. Non c’è una minaccia specifica contro di loro, quindi apriranno ai dipendenti rafforzando solo la sicurezza esterna. Ma per tutti gli al- «Lotta all’Isis senza quartiere» I controlli per le strade di Bruxelles tri, la vita dopo il weekend di paura non riparte. I dipendenti pubblici resteranno a casa, e per gli altri, come ad esempio le banche, i datori di lavoro si stanno attrezzando per consentire il telelavoro. Il premier Charles Michel non nasconde la difficoltà della situazione che di fatto paralizza la capitale. Ma, dopo aver presieduto il gabinetto anticrisi, non ha esitazioni: «La minaccia è considerata seria e imminente, temiamo attacchi simili a Parigi da più individui contro più obiettivi». L’allerta sarà rivista nuovamente questo pomeriggio ma nel frattempo restano in piedi le misure eccezionali, a partire dal massiccio dispiegamento di polizia ed esercito che pattugliano tutte le deserte strade di Bruxelles, presidiano i pochi negozi aperti, pronti ad entrare in azione. E infatti nel corso della giornata sono diverse le operazioni di polizia. La più importante nella Grand Place, con la polizia che ha chiesto ai clienti di alcuni ristoranti di restare dentro, allontanandosi dalle finestre, mentre nel poco distante hotel Radisson è stato chiesto di chiudersi nelle stanze per consentire i controlli dell’area. Ma finora, nessun nuovo elemento è emerso. La caccia resta sempre al ricercato numero uno, Salah Abdeslam, e ai suoi complici, che sarebbero una decina. Tra i sospetti potrebbe esserci anche un sospetto jihadista britannico, indicato come sodale del boia “Jihadi John” e ricercato da Lon- dra, che avrebbe usato i suoi stessi contatti belgi per nascondersi a Bruxelles. Il ministro degli Interni Jan Jambon conferma che si cercano «molteplici sospetti, è per questo che abbiamo messo in campo una simile concentrazione di risorse». All’indagine si lavora 24 ore su 24, assicura il premier Michel. Utilizzando ogni mezzo, forse anche suo fratello Mohamed, che ieri ha rilasciato interviste a tutte le tv belghe e straniere, chiedendo di nuovo a Salah di consegnarsi, perché la famiglia preferisce vederlo «in prigione piuttosto che al cimitero». Ma di Salah e dei suoi ignoti complici, e del tipo di attacco che sono in grado di sferrare, non si sa nulla. E il governo chiede il massimo riserbo. NEW YORK - Barack Obama dichiara guerra all’Isis e ammorbidisce i toni su Bashar al Assad, lasciando intravedere gli sforzi diplomatici in corso per raforzare la coalizione contro lo Stato Islamico contando anche sul possibile appoggio della Russia. Scalda i muscoli intanto il premier britannico, David Cameron, al lavoro per spuntare il via libera delle camere ai raid in Siria che potrebbero iniziare già fra due settimane. «Distruggeremo l’Isis. È un obiettivo realistico. E lo faremo senza tradire i nostri valori» aferma il presidente americano, riferendosi al nodo dei rifugiati ma anche al «voltarsi le spalle l’uno contro l’altro per motivi religiosi o di razza. L’America non sarà mai in guerra con nessuna religione perché è fatta da più religioni». Dalla Malesia il suo messaggio è chiaro: «Non accetteremo l’idea che gli assalti terroristici siano il nuovo normale. Non cederemo alla paura» perché la «paura è la prima forza che i terroristi hanno su di noi. Non ho paura che l’Isis ci batta con le sue operazioni». Nella lotta allo Stato Islamico «andremo avanti senza sosta» e - assicura Obama - non peseranno le indagini sul Centcom che avrebbe ritoccato le informazioni sull’Isis per renderle più ottimiste rispetto alla realtà. Obama nelle prossime ore incontrerà a Washington il presidente francese, Francois Hollande, che farà successivamente tappa in Russia per un incontro con Vladimir Putin. IN ITALIA Aumentano i controlli a Roma, parte il piano per il Giubileo ROMA - Controlli rafforzati a San Pietro per l’Angelus e metal detector allo stadio Olimpico, con gli ennesimi falsi allarmi a tenere con il fiato sospeso romani e turisti. Ma anche l’afflusso di 25mila visitatori sabato notte per “Musei in musica”, con lunghe file ai Capitolini e non solo. Segno che i romani non hanno ceduto alla paura, anche se, rispetto ai 70mila dell’anno scorso, un calo drastico c’è stato. Si chiude così il week end “superblindato” della Capitale, ultimo test in vista dell’avvio del piano sicurezza messo a EDITORE - Consorzio M.T.E.C. Consultants Italia, No. 86 Via Maria, 03100 Frosinone. M.T.E.C. Consultants Ltd. 3800 Steeles Ave. W., Suite 300, Vaughan ON, Canada REDAZIONE: Corriere Canadese Italia, No. 86 Via Maria, 03100 Frosinone. Canada, 2790 Duferin St., 416-782-9222 Toronto, ON, M6B 3R7 AMMINISTRAZIONE: L'On. Joe Volpe, P.C., C.Dir. - Presidente Editore Francesco Veronesi - Direttore Nicola Sparano - Vice-Direttore Tipograia K.T. WEB Printing Ltd. 287 Bridgeland Ave. Toronto, ON, M6A 1Z6 Tel: 416-782-9222 - Fax: 416-782-9333 Email: [email protected] - [email protected] www.corriere.com punto da Questura e Prefettura per l’avvio ufficiale del Giubileo. Da oggi, infatti, sarà operativa l’ordinanza che rafforzerà ulteriormente i controlli in città, a due settimane dall’apertura della Porta Santa della Basilica di San Pietro, che inaugurerà ufficialmente quello che lo stesso questore della Capitale ha definito il “Giubileo ai tempi dell’Isis”. Questi quindici giorni rappresenteranno una sorta di “prova generale” per le forze dell’ordine, la cui presenza in città aumenterà notevolmente per garantire la percezione della sicurezza, in particolare dopo i sanguinosi attacchi di Parigi. In città saranno impiegati duemila uomini, a presidiare non solo gli oltre mille obiettivi sensibili e gli eventi considerati a rischio, ma anche autobus e metropolitane. Agenti in divisa saliranno sui mezzi di trasporto per garantire la sicurezza dei passeggeri. Sorvegliati speciali saranno, ovviamente, piazza San Pietro e i principali monumenti della Capitale, dal Colosseo a Fontana di Trevi. Attenzione particolare sarà rivolta anche ai luoghi di ritrovo, in particolare dei giovani, come concerti o manifestazioni. Controlli serratissimi anche nelle piazze della movida dove il questore Nicolò D’Angelo non esclude perquisizioni, “qualora lo si ritenga opportuno”. Controlli rafforzati e metal de- tector in azione a San Pietro, per l’Angelus, e all’Olimpico per l’avvio di Lazio-Palermo. Al match ha assistito anche il ministro dell’Interno, Angelino Alfano. Durante la partita, anche un falso allarme. Uno zainetto lasciato sugli spalti in tribuna Monte Mario, ha costretto la polizia ad intervenire, salvo poi individuare il proprietario; il papà di una bambina che aveva accompagnato la figlia in bagno, lasciando lo zainetto come segnaposto. Ma il dispositivo di sicurezza prevede ulteriori stringenti controlli anche sul Tevere e sulle vie utilizzate dai pellegrini per raggiungere la Capitale, dagli aeroporti alle stazioni ferroviarie. Maggiore presenza delle forze dell’ordine anche nelle periferie. Si tratta di un piano che porterà, dall’8 dicembre, alla no-fly zone: il divieto di sorvolo sulla città per gli ultraleggeri e le misure “anti-droni”, così come annunciato dallo stesso prefetto Franco Gabrielli che non ha escluso l’ipotesi di abbattimento dei velivoli in caso di necessità. Molto probabilmente in settimana si riunirà un nuovo tavolo tecnico in Questura in vista dei tanti eventi che si svolgeranno nella Capitale, dal concerto di domenica ai Fori Imperiali alla partita di campionato Roma-Atalanta. Continuano i controlli. Alcune decine di persone che vivono in Italia, potenzialmente vicine alle posizioni del fondamentalismo islamico, sono state costantemente monitorate in questi giorni da intelligence e antiterrorismo. Non sono stati raccolti elementi tali secondo quanto si apprende da fonti autorevoli - da lasciare ipotizzare situazioni di pericolo per il nostro Paese. Controlli, in particolare, sono stati eseguiti anche nelle carceri, nelle celle di detenuti jihadisti, e sono state potenziate le attività di intercettazione. Strutture di sicurezza e 007 - si è appresso dalle stesse fonti qualificate - hanno anche ulteriormente intensificato il monitoraggio dei siti di propaganda islamica, hanno svolto intense attività di esplorazione della Rete, ed hanno seguito, d’intesa con l’intelligence di altri Paesi, gli spostamenti di foreign fighters con l’obiettivo di prevenire e reprimere qualsiasi minaccia terroristica verso l’Italia. Anche il ministro dell’Interno, Angelino Alfano,, ha rassicurato: «Nel nostro Paese si può stare tranquilli, il sistema di intelligence funziona: poi nessun Paese - ha aggiunto - è a rischio zero». Alfano ha spiegato che «occorrono alcune revisioni del Codice Schengen per rendere più sicuri non i confini interni ma le frontiere verso l’esterno, non il passaggio tra i singoli paesi europei». Il ministro ha affermato dettaglio: «Venerdì a Bruxelles abbiamo preso alcune decisioni: quando entri in Europa da un Paese esterno ci saranno controlli fatti dalla polizia». CORRIERE CANADESE • LUNEDI 23 NOVEMBRE 2015 3 PRIMO PIANO PARIGI VENEZIA Francia, il nuovo flop dei servizi segreti Tullio Giannotti PARIGI - I flop non finiscono mai e anche le buone notizie che arrivano dall’inchiesta sulle stragi terroristiche di Parigi nascondono sempre l’inadeguatezza e i clamorosi abbagli dei servizi di intelligence europei. L’arresto venerdì in Turchia di Ahmet Dahmani, ritenuto un basista utilizzato per i sopralluoghi a Parigi in vista degli attentati, ha suscitato nuovi interrogativi. E ai vertici dei servizi di informazione francesi e belgi sembra che la resa dei conti sia rinviata alla conclusione dell’offensiva dell’Isis. L’inchiesta parigina ha portato ieri alla diffusione dell’identikit del terzo kamikaze dello stade de France, uno dei due non identificati finora. Entrambi, secondo quanto è stato possibile ricostruire, sarebbero entrati il 3 ottobre dalla Siria in Europa attraverso la Grecia, facendosi passare per rifugiati e approdando sull’isola di Leros. La prefettura lancia un appello alla cittadinanza affinché chiunque abbia notizie le fornisca agli inquirenti. Ma è sull’arresto di Dahmani che adesso si discute, non soltanto a livello di opinione pubblica ma anche di esperti di intelligence e di dirigenti politici. Dahmani, 26 anni, sospettato di sopralluoghi a Parigi - al Bataclan e davanti ai bistrot da colpire - oltre che nella zona attorno allo stade de France a Saint-Denis, è stato arrestato in un lussuoso hotel di An- Due militari sotto la Torre Eiffel no fermati mentre si stavano per incontrare. L’antiterrorismo turco sarebbe stato avvertito della presenza di Dahmani al suo arrivo in aereo il 14, ma soltanto dagli 007 turchi. Dalla Ue, dal Belgio, dall’Olanda, dalla Francia, tutti Paesi che in quei giorni avrebbero dovuto seguire uno come Dahmani passo dopo passo, il nulla totale. I turchi sono andati diritti per la loro strada e l’hanno seguito all’hotel, continuando poi a sorvegliarlo per giorni. «Se le autorità belghe ci avessero allertato per tempo - hanno protestato fonti dell’inchiesta talya, sul mare della costa sud. Era arrivato in Turchia da Amsterdam il 14 novembre, cioè il giorno dopo gli attentati, quando l’allerta in Francia, nei Paesi confinanti e nel cuore dell’Europa avrebbe dovuto essere al top. Si stava preparando a passare in Siria da quella che finora è stata “l’autostrada” degli aspiranti jihadisti, la frontiera turco-siriana. Le sue “guide” erano due siriani, Ahmed Tahir, 29 anni, e Mohammed Verd, 23, arrestati anche loro. Sarebbero stati inviati dall’Isis ad Antalya proprio per riportare nella patria della jihad Dahmani. I turchi li han- turca - avremmo potuto arrestare Dahmani già all’arrivo in aeroporto. Esortiamo i nostri alleati a condividere le loro informazioni con noi. Si tratta di un aspetto assolutamente irrinunciabile se davvero la comunità internazionale vuole combattere il terrorismo». Se le bacchettate di Ankara possono essere attribuite alla tensione fra le autorità di quel Paese da una parte e americani e europei che li sospettano di chiudere un occhio sui ribelli siriani, Isis compreso, resta allarmante l’inefficacia ripetuta dei controlli e della condivisione delle informazioni. Valeria morta tra le braccia del fidanzato VENEZIA - Tutto si era già compiuto dentro al Bataclan, nelle prime raffiche di kalashnikov dei terroristi. Per Valeria Solesin non si poteva fare più niente quando le teste di cuoio francesi, con il blitz, hanno liberato gli ostaggi. Andrea Ravagnani, il fidanzato della studentessa veneziana, non aveva mai lasciato la sua Valeria: è spirata tra le sue braccia, senza che lui se ne rendesse conto, mentre con la sorella e il fidanzato di questa si fingeva morto sul pavimento del teatro parigino, per evitare i colpi di grazia degli jihadisti. Mentre si attendono i funerali laici di domani, in Piazza San Marco, e centinaia di veneziani sono sfilati ieri nella camera ardente allestita in Comune, la vera “fotografia” della strage di Parigi, degli ultimi istanti dell’unica vittima italiana, è uscita a dieci giorni di distanza dalla notte di terrore di venerdì 13 novembre. L’hanno ricostruita, con pazienza e rispetto, i Carabinieri di Venezia, che ieri hanno ascoltato per la prima volta il racconto di Andrea Ravagnani, della sorella Chiara, e del suo fidanzato, Stefano Peretti. Non era vero, come era stato ricostruito nell’immediatezza, che Valeria e i tre amici si fossero persi di vista all’inizio, che nessuno sapesse cosa le fosse successo. LA SCHEDA Le entrate e le spese del “Califfato” da le proprietà di chi è fuggito e dei rivali imprigionati o uccisi; greggi e mandrie sequestrate ai contrabbandieri; sigarette, alcolici e altri prodotti occidentali requisiti per la legge coranica. Le spese invece sostengono soprattutto lo sforzo militare. Il 43 per cento va nelle paghe dei miliziani e un altro 20 per mantenere le basi, armi e veicoli. Un decimo sovvenziona la polizia islamica, voce che comprende i tribunali che amministrano la giustizia civile e dirimono le controversie commerciali. Il 18 per cento sostiene i servizi pubblici. Il sei per cento viene destinato agli aiuti. Infine il tre per cento finanzia l’apparato mediatico di propaganda. DAMASCO - Entrate e uscite, tasse e sostegno alla popolazione, senza dimenticare i fondi stanziati per la macchina della propaganda. Funziona come un vero e proprio ente statale la macchina di governo dello Stato Islamico (Is, Isis, Isil o Daesh le varie denominazioni), il Califatto creato dai fondamentalisti islamici in un territorio che copre una parte della Siria e una dell’Iraq. Il “bilancio” è stato analizzato dal sito di Aymenn Jawad Al-Tamini. Le entrate vengono per il 27 per cento dalla vendita di petrolio. Un altro 4 per cento lo incassano dalle bollette elettriche. Poi c’è un 23 per cento dalle tasse, mentre i proventi più cospicui vengono dalla voce “confische”: oltre il 44 per cento. Questo riguar- En te tra presenta Sabato 28 novembre, 6.00pm Altro 2% Petrolio 27% Confische 44% 4% Bollette luce 23% Tasse Polizia Sp Propaganda 3% 10% 6% Servizi pubblici Paghe miliziani Prodotto da 20% Crystal Shawanda Sloan toronto.ca/cavalcade 43% 18% Armi e basi e es Aiuti popolazione Sean Jones Beverley Mahood Plus Disney® Frozen skating party Nathaniel Dett Chorale LUNEDI 23 NOVEMBRE 2015 • CORRIERE CANADESE 4 ITALIA IL SISMA Irpinia, 35 anni fa il tragico terremoto Armando Petretta e Francesco Loscalzo NAPOLI - Chi c’era, quel 23 novembre del 1980 ricorderà per sempre l’ora del terremoto, le 19.34. E cosa faceva in quel momento. A quei tempi i canali tv si contavano sulle dita delle mani e a quell’ora la Rai trasmetteva un tempo di una delle partite della serie A giocate nel pomeriggio. Chi ne aveva approfittato per una gita fuori porta non poté non notare l’anomalia di una giornata calda, troppo calda per quella stagione. La terra tremò in Campania e Basilicata, con epicentro in Irpinia, per circa 90 interminabili secondi. Un minuto e mezzo che rase al suolo interi paesi provocando circa 3.000 morti, 9.000 feriti, 300mila senza tetto e 150mila abitazioni distrutte, interi paesi isolati per giorni. Ora, a 35 anni di distanza, il ricordo di quella giornata e delle settimane che seguirono, caratterizzate da uno Stato impotente dinanzi al disastro, incapace di coordinare i soccorsi, tardivi e insufficienti nonostante lo sforzo immenso messo in campo dai volontari, è tutt’altro che sbiadito. Dei 119 Comuni irpini, furono 99 quelli che riportarono danni alle strutture. Il sisma fu avvertito pesantemente anche a Napoli dove la gente si riversò in strada per passare la notte. Due immagini del terremoto che sconvolse l’Irpinia il 23 novembre del 1980 Il tempo ha placato le furenti polemiche sull’erogazione dei fondi per la ricostruzione e sulle risorse destinate allo sviluppo industriale: complessivamente, per i Comuni colpiti di Campania, Basilicata e Puglia, sono stati stanziati in lire l’equivalente di quasi 30 miliardi di euro (dati 2011 della Camera dei Deputati). Restano ancora code che riguardano le aree industriali della ex legge 219/81 e i fondi destinati ai Comuni. Ma resta soprattutto il ricordo dell’impegno dei sindaci nella ricostruzione e quello dei volontari di tutta Italia in uno scenario post bellico. Come resta la scossa data dall’arrivo suoi luoghi della tragedia dell’allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini e una prima pagina del quotidiano Il Mattino entrata nella memoria collettiva con l’appello “Fate presto”. Oggi, a 35 anni di distanza, dopo sprechi e inchieste, l’Irpinia non conserva se non in minima parte le tracce di quel disastro. Così come la Basilicata dove è stato rico- struito il 90% circa delle abitazioni private (con “punte” del 100% a Balvano, nel Potentino, uno dei centri più colpiti dal sisma con 77 vittime) con un finanziamento complessivo di circa 4.840 miliardi di lire (circa 2,5 miliardi di euro). Lo Stato mise in campo anche un robusto piano per la realizzazione di nuove infrastrutture e aree industriali, con uno stanziamento di circa 13 mila miliardi di lire (circa 6,7 miliardi di euro): 13 in Campania e sette in provincia di Potenza (Baragiano, Isca Pantanelle, San Nicola di Melfi, Tito, Viggiano, Valle di Vitalba, Balvano - a cui si aggiunge quella di Nerico, a cavallo con l’Avellinese). Nelle aree industriali si insediarono centinaia di imprese (un’ottantina delle quali in Basilicata); molte ebbero vita difficile e ormai sono chiuse senza dare continuità a quel progetto di ricostruzione e sviluppo che il legislatore aveva immaginato per il “cratere” del terremoto e i territori che lo circondavano. Quel grande sforzo però non è stato completamente inutile: alcune grandi aziende sono tuttora in attività (è il caso degli stabilimenti della Ferrero di Balvano e Sant’Angelo dei Lombardi), altre sono arrivate sulla scia di quei programmi (come la Fiat a Melfi) ma soprattutto in quelle aree industriali, tramontato il sogno della grande industrializzazione delle aree interne, sono tuttora in attività decine di Pmi di imprenditori locali. L'ALLARME Presents Maltempo, un morto nelle Marche ROMA - La vasta perturbazione presente sull’Europa e centrata sulla Francia settentrionale ha portato sull’Italia vento, aria gelida, temperature in picchiata, come annunciato da giorni dalle previsioni meteo e ha causato anche la morte di un uomo nelle Marche. Un sessantunenne di Visso era alla guida di un fuoristrada; durante un’escursione ha cercato di abbreviare il percorso uscendo di strada, ma per il terreno reso fangoso dalla nevicata ha perso il controllo del mezzo ed è precipitato in un canalone. Una tempesta di vento ha invece colpito sabato notte la Liguria con raffiche che hanno raggiunto gli 80 chilometri orari e hanno provocato cadute di alberi e qualche black out elettrico soprattutto a Genova. Un volo Alitalia da Roma è stato dirottato a Pisa. Mare agitato anche sulla costa laziale; Roma, nella notte, è stata battuta da un vento forte e numerosi sono stati gli alberi caduti sia in città sia sul litorale romano. Prima nevicata al Terminillo (Rieti): circa 5 centimetri di neve sono caduti a partire dall’una di ieri notte e hanno completamente imbiancato la stazione montana reatina. Prima neve anche sull’Appennino centrale e sul Monte Amiata. Durante la notte fiocchi hanno imbiancato i versanti grossetano e senese con qualche centimetro di coltre bianca. Imbiancate anche le piste, che potrebbero aprire tra qualche giorno. E sono riprese solo nel pomeriggio le corse dei collegamenti marittimi da Napoli a Capri dopo uno stop durato oltre 32 ore. Il maltempo, in particolare il vento forte e il mare agitato, aveva tenuto in banchina da sabato mattina aliscafi e navi. Alle 17.25 di ieri, grazie ad un’attenuazione del moto ondoso, sono ripresi i collegamenti. IL GOVERNO Settimana chiave per la manovra Elgin Theatre nov. 27, 2015 To Jan. 3, 2016 ross rossPetty.com etty.com 1-855-599-9090 Group SavinGS (12 or morE) 647-438-5559 STa r r i n G Dan chameroy eDDie Glen Jessica holmes anthony macPherson ross Petty w iT h STa r S of Tv ’ S THE NEXT STEP JorDan clark lamar Johnson taveeta szymanowicz thestar.com ROMA - Settimana chiave per la manovra: oggi sarà la volta di un nuovo test europeo, con la riunione dell’Eurogruppo chiamata a discutere il giudizio di Bruxelles sulle leggi di stabilità dei diversi Paesi, e anche dell’approdo alla Camera. L’iter del provvedimento, a Montecitorio, dovrebbe entrare nel vivo dopo il prossimo weekend: la commissione Bilancio infatti potrebbe avviare l’esame degli emendamenti tra la fine di novembre e i primi di dicembre e portare il testo in Aula intorno alla metà del prossimo mese. Il testo così tornerebbe al Senato per l’ultima lettura poco prima di Natale. La riunione dell’Eurogruppo non è escluso possa affrontare anche la questione dello scorporo dal Patto delle spese extra per sicurezza a difesa. E proprio la sicurezza sarà uno dei temi al centro dell’attenzione dei deputati: il governo, già durante il passaggio al Senato, si è detto disponibile a intervenire e l’ipotesi è di un ulteriore stanziamento che si aggiri intorno ai 100 milioni di euro. E dunque, dato che le risorse a disposizione sono scarse, l’ipotesi di una nuova ‘clausola sicurezza’ darebbe ossigeno alla discussione in Parlamento. Oltre infatti all’emergenza post-Parigi, i senatori hanno rinviato ai colleghi dell’altro ramo del Parlamento anche la questione Sud e quella previdenza. Se su quest’ultima però si tratterebbe solo di introdurre misure specifiche (opzione donna e anticipazione dell’incremento della no tax area) perché la riforma più generale è rinviata al 2016, sul Mezzogiorno i deputati puntano a introdurre un pacchetto più corposo. Le misure sono ancora allo studio ma, almeno per ora, in pole restano l’ipotesi di un credito d’imposta e quella degli sgravi per le nuove assunzioni anche se c’è chi torna a insistere per introdurre una sorta di maxiammortamento degli investimenti in beni strumentali da parte delle imprese. CORRIERE CANADESE • LUNEDI 23 NOVEMBRE 2015 5 CANADA IL COMMENTO Non c’è fretta di ratificare la TPP L'Onorevole Joe Volpe, Editore TORONTO - Per 338 persone, il loro staf e le loro famiglie che sono afascinate (sono sarcastico) dal Question Period alla House of Commons (sono stato uno di loro) il riavvio dei lavori parlamentari non può arrivare troppo presto. La Press Gallery è in una situazione simile. Senza il quotidiano rincorrersi di speculazioni e comportamenti tenuti alla Camera, uno cosa deve fare? Parlare della luna di miele, aspettative non corrisposte degli incarichi di governo, o quanta coesione viene erosa dalle gelosie provocate dal fatto di essere stati “deliberatamente sorvolato” da un Leader che non sa apprezzare? In assenza di uno scambio di idee e trasparenti e di prima mano o di critiche sulle prestazioni, anche le questione serie subiscono un trattamento supericiale. I commenti passano per “fatti”, gli “slogan” per pensieri. Prendiamo per esempio la Trans Paciic Partnership. I beneici per il Canada sono discutibili, disastrosi per certi settori dell’economia - come la lettura delle 6mila pagine di documento sta iniziando a rivelare per coloro che lo contestavano sin dall’inizio. Per essere chiari, il ministro del Commercio Internazionale Chrystia Freeland, non si è presa alcun impegno ino a questo punto. E perché dovrebbe? Il governo Trudeau non ha negoziato i termini dell’accordo. Né ha proposto un pacchetto di compensi per co- Justin Trudeau loro che sono afetti negativamente. Questo è qualcosa che si dovrebbe fare per un bene maggiore, prendendosi cura di coloro che non possono essere spinti avanti alla stessa velocità. L’industria canadese dell’auto, la spina dorsale dello zoppicante settore manifatturiero del Paese (13 per cento del Pil dell’Ontario) appare al massimo rischio 500mila lavori ben pagati nell’assemblaggio, nel design, nell’ingegneria e nella catena di forniture. Dove li porterà la transizione? Anche il presidente della Ford USA dice che il TPP può essere un anatema per l’industria auto. I principali candidati alla nomination presidenziale dei rispettivi partiti nelle prossime elezioni americane sono d’accordo. Tra questi, la ex First Lady e segreta- rio di Stato di Barack Obama, Hillary Clinton. Si dice che il team canadese di negoziatori avrebbe delegato i loro compiti di negoziato durante le trattative sul TPP al presidente Obama e al suo team. Se fosse vero, questi sono stati incompetenti o marionette piene di ossequi per il loro capo politico. LA TPP dovrebbe essere il “Progetto di Lascito di Obama”, la creazione del più grande blocco commerciale del mondo. Cosa è stato oferto al Canada in cambio? Il sostegno per l’oleodotto Keystone XL? Più vendita di energia petrolifera all’emergente terzo mondo del mercato industriale e di consumatori del Paciic Rim? Ci hanno già pensato i prezzi internazionali del petrolio. In ogni caso, Obama recentemente ha detto no. Oltre a questo, lui se ne andrà presto. Il ministro Freeland potrebbe ben rilettere su due considerazioni. Primo, noi abbiamo già accesso al 75 per cento del mercato TPP (i partner del Nafta: Canada, Messico e Usa più il Giappone) sulla base della popolazione e l’80 per cento del suo Pil su una base di potere di acquisto. Quali beni di consumo o merci dobbiamo vendere alla gente che non può comprarli? L’Australia e gli Usa sono ricchi come noi in risorse primarie. Loro sono più vicini a quei mercati. Forse più importante, gli americani hanno negoziato per loro stessi - a nostro svantaggio - una tabella di marcia più favorevole nella riduzione delle tarife e dei dazi. Il pacchetti di compensazioni mettono in pericolo i piani di ri- duzione, sono designati a bilanciare gli svantaggi. Perché i contribuenti canadesi dovrebbero pagare il prezzo di un cattivo accordo? Secondo, qualsiasi compensazione considerata per gli assemblatori auto diicilmente sarà in grado di portare alcun beneicio. L’industria dell’auto non funziona in quel modo. Un ex presidente della Ford Canada mi disse (e qui parafraso) che i presidenti delle compagnie nazionali sono come i ministri governativi che devono difendere la causa per mandati di prodotti nel loro mercato geograico. Se le condizioni di mercato sono migliori altrove, la compagnia se ne va senza troppe cerimonie. Inoltre, le decisioni sono generazionali - è diicile che loro possano tornare indietro a breve termine. Se qualcosa avvelenerà il buono per ogni partito politico o governo, questo sarà il suono di un aspirapolvere che risucchia posti di lavoro e benessere dalla sua giurisdizione. La gente ancora si ricorda dell’impatto della decisione su Avro Arrow sotto Diefenbaker. Il governo della premier Wynne è il prossimo che dovrà passare al vaglio dell’elettorato. Ha investito grandemente nell’assicurare la vittoria di Trudeau. Se lui dovesse irmare un cattivo accordo metterebbe il governo della Wynne in una posizione precaria. Per la gente e le politiche, è meglio resistere all’ofensiva ammaliante di Obama. ENGLISH VERSION There’s no rush to ratify the Trans Pacific Partnership The Honourable Joe Volpe, Publisher TORONTO - For the three hundred and thirty-eight people, their staf and family who are mesmerized (sarcasm alert) by Question Period in the House of Commons (I used to be one of them), the reconvening of Parliament cannot come soon enough. The Press Gallery is in a similar mode. Without the daily grist of rumour and performance generated in the House, what does one do? Talk about honeymoons, unrequited expectations of Cabinet postings, or how the cohesion is being eroded by the jealousies generated as a result of having been “deliberately overlooked” by an unappreciative Leader? In the absence of irst hand transparent exchanges of ideas or critique of performance, even serious issues get supericial treatment. Commentary passes for “fact” and “hype” for thought. Take, for example, the Trans Paciic Partnership. Trudeau should be in no rush to bring it to Parliament for ratiication. The beneits to Canada are doubtful at best, disastrous, for certain sectors of the economy, at worst – as the reading of the 6,000 page document is beginning to reveal for those who objected in the irst place. To be clear, the new Minister for International Trade, Chrystia Freeland, is not making any commitments at this point. Why should she? The Trudeau government did not negotiate the terms. Nor did it propose a compensation package for those negatively afected. This is something you would do if you could point to the “macro upside”, and were to take care of those who could not move forward at the same pace. Canada’s Auto Industry, the backbone of the country’s withering manufacturing base (13% of Ontario’s GDP) appears to be most at risk - 500, 000 assembly, design, engineering and supply chain reasonably well paying jobs. To what will they transition? Monday through Friday: 12:00 – 1:00 pm Italian 1:00 – 2:00 pm English Saturday: 10:00 am – 2:00 pm English 2:00 pm – 3:00 pm Italian Sunday: 1:00 – 3:00 pm Italian 3:00 – 5:00 pm English Even the President of Ford USA says the TPP could be anathema for the Auto Industry. Leading candidates for the Presidential nomination of their respective parties for the upcoming election in the USA agree. That includes Hillary Clinton, former First Lady and Secretary of State with Barack Obama. Canada’s negotiating team had allegedly delegated their negotiating duties during the TPP talks to President Obama and his team. If true, these were incompetents or obsequious followers of their political masters. The TPP is supposed to be Obama’s “Legacy Project”, the creation of the biggest trading block in the world. What was Canada ofered in return? Support for the Keystone XL pipeline? More sales of petroleum energy to an emerging third world Paciic Rim industrial/consumer market? International petroleum prices took care of that. Anyway, Obama recently said NO. Besides, he will be gone soon enough. Minister Freeland might well relect on two considerations. First, we already have access to 75% of the TPP market (NAFTA partners Canada, Mexico, USA plus Japan) on a population basis and 80% of its GDP on a purchasing power basis. Which consumer goods or commodities do we have to sell to people who cannot buy? Australia and the USA are as rich in primary resources as we are. They are closer to those markets. Perhaps more importantly, the Americans negotiated for themselves – to our disadvantage – a more favourable schedule in the reduction of tarifs and duties. The “compensation packages”, harm reduction plans, are designed to balance the disadvantage. Why should the Canadian Taxpayer foot the bill for a bad deal? Second, whatever compensations are being considered for the Auto Assemblers are unlikely to have any beneit. The Auto Industry does not work that way. A former president of Ford Canada told me (I paraphrase), national company presidents are like Cabinet Ministers who have to make a case for product mandates in their geographic market. If the market conditions are better elsewhere, the company leaves, without much ceremony. Moreover, the decisions are generational – they are unlikely to return anytime soon. If anything will poison the well for any political Party or government, it will be the sucking sound of the vacuum drawing jobs and wealth away from its jurisdiction. People still remember the impact of the Avro Arrow decision under Diefenbaker. Premier Wynne’s government is the “next batter up” to the electoral plate. It invested greatly in securing a Trudeau victory. Were he to sign on to a bad deal he would place her government in a precarious position. For people and politics, it is better to resist Obama’s charm ofensive. Società Unita (The United Society) 1775 Islington Ave. Etobicoke, Ont. M9P 3N2 Tel/Fax: 416-243-7319 Fr. Claudio Piccinini, C.P. [email protected] LUNEDI 23 NOVEMBRE 2015 • CORRIERE CANADESE 6 CANADA DOMANI SARÀ PRESENTATO IL PIANO FREDDO, VENTO E FORSE NEVE Il Canada si prepara ad accogliere 25mila siriani TORONTO - I canadesi sono sempre più impazienti di saperne di più. Quel che è certo è che il governo, come promesso dal primo ministro Justin Trudeau durante la campagna elettorale, farà giungere in Canada entro la fine dell’anno 25mila rifugiati siriani. Ora l’attesa sembra essere finita e domani verranno resi pubblici maggiori dettagli sull’arrivo e la sistemazione nelle varie province dei rifugiati. «Avremo maggiori informazioni per voi e per tutti i canadesi martedì prossimo», ha detto venerdì scorso ad Ottawa il ministro dell’Immigrazione John McCallum a Ottawa. Un arrivo, questo nel continente nordamericano, che preoccupa non poco gli Stati Uniti per quel che concerne la sicurezza. Il ministro della Pubblica sicurezza canadese ha comunque tranquillizzato il suo omologo a stelle e strisce: «L’arrivo dei 25mila profughi siriani non avverrà a spese di controlli di sicurezza adeguati - ha detto Goodale al segretario per la sicurezza nazionale Usa Jeb Johnson - i tempi stretti non influenzeranno l’impegno del Canada a fare lo screening necessario a coloro che arrivano». La sicurezza prima di tutto, ribadisce quindi Goodale mentre ogni provincia accoglierà un numero diverso di rifugiati. L’Ontario, ad esempio, si è impegnato a diventare la casa di 10mila rifugiati siriani entro la fine del 2016 e per farlo spenderà 10.5 milioni di dollari. Per accoglierli la provincia ha intenzione di usare ospedali dismessi mentre i militari stanno esaminando le proprie basi per determinare quali potran- no essere sistemate in modo da essere occupate dai rifugiati nei mesi freddi. «Quella di CFB Meaford e di Borden sono due basi che richiederanno di essere risistemate come alloggi per l’inverno - ha detto il portavoce della Difesa Dominique Tessier - i lavo- ri per renderle abitabili sono già iniziati». Anche i provveditorati scolastici stanno accettando donazioni di capi di abbigliamento invernali e biancheria in vista dell’arrivo di un considerevole numero di studenti. Infine i funzionari della sanità stanno cercando di mettere a punto una serie di cliniche che possano essere utili ai rifugiati inclusi anche i centri sanitari già esistenti per gli immigrati. Secondo un documento che la Canadian Press è riuscito a visionare, il costo del piano di reinsediamento potrebbe raggiungere nei prossimi sei anni $1.2 miliardi con la necessità di disporre di $876.7 milioni già nel budget del 2015-2016. CRONACA Arrestato a Montreal un ricercato di Toronto TORONTO - È stato arrestato dalla polizia di Montreal il residente di Toronto Brennan Wayne Guigue ricercato in relazione a una violenza sessuale a mano armata e ad una rapina in un ristorante di Toronto. La scorsa settimana la polizia aveva diffuso la fotografia di Guigue definendolo “violento e pericoloso”. L’uomo è accusato di aver violentato lo scorso 6 novembre una donna di 28 anni nelle vicinanze di Yonge e Alexander mentre il 13 novembre ha rapinato un ristorante che si trova all’incrocio di King con Sherborune: in entrambi i casi l’arrestato era armato di pistola. • Si è consegnato alla polizia di Toronto il 26enne Steven Richards accusato di non essere rimasto sul luogo dell’incidente nel quale è deceduta una donna di 18 anni. L’incidente è avvenuto nella zona di Bonnie Braes Drive e Kimborough Hollow: la giovane donna stava attraversando la strada quando è stata investita dall’auto guidata da Richards che si è dato alla fuga. La ragazza è spirata qualche ora dopo il ricovero in ospedale. ∂ La South Simcoe Police ha arrestato il marito di una donna di 51 anni trovata senza vita in una abitazione di Bradford. Gli investigatori finora non hanno reso pubbliche le generalità della vittima e SECONDO PIATTO Costolette d’agnello in crema La Cucina di PRIMO PIATTO Risotto agli asparagi Calorie per porzione: 445 Tempo di preparazione: un’ora Economico: no Vegetariano: no Ingredienti per 4 persone: - 400 gr. di riso - 400 gr. di asparagi - 60 gr. di burro - 50 gr. di parmigiano grattugiato - una cipolla - un bicchiere di vino bianco secco - un litro e mezzo di brodo di carne - sale Preparazione: Soffriggere la cipolla tritata con venti grammi di burro. Quando sarà dorata, aggiungere la parte verde degli asparagi tagliata a pezzetti e insaporire per qualche minuto. Unire il riso, bagnare con il vino e lasciarlo evaporare. Portare a cottura versando, poco per volta, il brodo caldo. Togliere dal fuoco, unire il burro rimasto ed il parmigiano, mescolare accuratamente e servire. CONTORNO Fagiolini saporiti TORONTO - Finora novembre ha dispensato giornate piacevoli dal punto di vista meteorologico, superando anche le più rosee aspettative. Da ieri però l’inverno ha deciso di fare il suo ingresso con un mese di anticipo sulla data ufficiale. Venti e neve sono in serbo per questa settimana in Ontario e in Quebec: a Toronto i meteorologi di Environment Canada prevedono la possibilità di folate di neve per oggi e giovedì con le temperature in discesa fino a qualche grado centigrado al disotto dello zero durante le ore notturne. Inoltre in alcune zone della Gta, incluse le aree di Algonquin, Barrie e Grey-Bruce, la neve potrebbe cadere in maniera più copiosa mentre parti dell’Ontario settentrionale potrebbero essere colpite anche da una tempesta di neve. Non tutta la provincia è stata finora graziata dal tempo relativamente bello per questa stagione: nella parte nordorientale dell’Ontario la neve è già caduta dalla Manitoulin Island a Sudbury fino a North Bay. L’inverno sta già iniziando a dare un assaggio di quello che ci spetterà nei prossimi mesi: Environment Canada mette in guardia i residenti che con la pioggia gelata e le prime nevicate la visibilità sarà ridotta e bisognerà quindi guidare con maggiore prudenza. DOLCE Pere al caffè Calorie per porzione: 205 Tempo di preparazione: un’ora Economico: si Vegetariano: no Ingredienti per 4 persone: - 600 gr. di fagiolini - 400 gr. di polpa di pomodoro - uno spicchio d’aglio - 4 filetti d’acciuga - un cucchiaino di capperi - 100 gr. di mozzarella - prezzemolo - 4 cucchiai di olio extravergine d’oliva - sale e pepe. Teresina Calorie per porzione: 595 Tempo di preparazione: 40 min. Economico: no Vegetariano: no dell’uomo che è accusato di omicidio di primo grado. Non si conosce neppure la causa di morte della donna. • Un giovane di 19 anni di Richmond Hill ha perso la vita a causa di un incidente avvenuto all’incrocio di York-Durham Line con Sandford Road a Uxbridge. Secondo gli investigatori il ragazzo alla guida della sua Toyota Echo non ha rispettato un segnale di stop ed è stato investito in pieno da una Jeep Grand Cherokee al cui volante c’era una donna di 56 anni di Sandford che ha riportato lievi ferite. Il ragazzo, che è stato trasportato in un ospedale di Newmarket, è deceduto poco dopo. L’inverno è arrivato in alcune zone dell’Ontario e del Quebec Ingredienti per 4 persone: - 8 costolette d’agnello - 4 formaggini - 5 cucchiai di latte - mezzo bicchierino di Brandy - un dado - farina - prezzemolo - 50 gr. di burro, sale e pepe. Preparazione: Lessare i fagiolini in acqua bollente salata per circa mezz’ora. Far soffriggere l’aglio nell’olio, unire il pomodoro e cuocere, a fuoco vivace, per 10 minuti. Salare, pepare ed aggiungere i capperi, le acciughe a pezzetti ed i fagiolini scolati; mescolare, unire la mozzarella a dadini e lasciar insaporire per 5 minuti. Spolverizzare con il prezzemolo tritato e servire. Preparazione: Infarinare le costolette e farle rosolare nel burro, rigirandole da ambedue le parti. Spruzzare con il Brandy, lasciarlo evaporare ed unire i formaggini diluiti con il latte ed il dado sbriciolato. Regolare di sale e pepe, coperchiare e portare a cottura, a fuoco basso. Trasferire la carne in un piatto da portata caldo, irrorarla con il sugo di cottura, aggiungere una manciata di prezzemolo tritato e servire. Il Corriere Canadese invita le sue affezionate lettrici a inviare le ricette a loro più care, quelle che fanno leccare i baffi a tutta la famiglia, che magari vengono preparate per celebrare una occasione speciale oppure che sono semplici da eseguire, ideali quando si rientra a Calorie per porzione: 350 Tempo di preparazione: un’ora Economico: no Vegetariano: si Ingredienti per 4 persone: - 8 piccole pere - 170 gr. di zucchero - 40 gr. di burro - 60 gr. di cioccolato fondente grattugiato - una tazzina di caffè - un bicchierino di Brandy - una tazza di panna montata. Preparazione: Sciogliere al fuoco 120 gr. di zucchero in una tazza d’acqua. Sbucciare le pere senza privarle del picciolo, immergerle nello sciroppo e farle cuocere a fuoco dolce; poi sgocciolarle e disporle in una coppa. Sciogliere il burro con cioccolato, zucchero rimasto, liquore, caffé e sciroppo di cottura; versare il composto sulle pere, lasciar raffreddare e guarnire con la panna montata. casa dal lavoro. La cucina italiana di oggi nasce dalla tradizione: condividete le vostre ricette con noi: le pubblicheremo in italiano e in inglese! L’indirizzo è: [email protected] CORRIERE CANADESE • LUNEDI 23 NOVEMBRE 2015 7 SPORTISSIMO TUTTI IN CAMPO Terrorismo, quando il calcio sfida la paura Pipita d’Oro Il centravanti argentino segna il 10º gol stagionale e trascina il Napoli LA GIORNATA L’Inter cala il poker e vola in testa, frena la Fiorentina ROMA - L’Inter approfitta del mezzo passo falso della Fiorentina, fermata sul 2-2 in casa dall’Empoli, e batte come da pronostico il Frosinone calando il poker a San Siro (4-0). Adesso i ragazzi di Mancini sono soli in testa alla classifica, a 30 punti, confermando le proprie aspirazioni. A due lunghezze dai nerazzurri, a quota 28, c’è la coppia formata dai viola e dal Napoli, vittorioso al Bentegodi di Verona con un 2-0 sull’Hellas ottenuto in scioltezza e firmato dalla coppia Insigne-Higuain, con l’argentino già in doppia cifra. Il Napoli incassa così il sedicesimo risultato utile consecutivo in stagione e la settima vittoria nelle ultime otto giornate di campionato. La 13ª giornata, che ha sentito le note della ‘Marsigliese’ risuonare su tutti i campi, crea un netto stacco in classifica tra le prime quattro (la Roma con il pari di Bologna è a 27 punti) e le altre, guidate dal Sassuolo, fermo a quota 22 dopo il ko sul campo del Genoa, e dalla Juve, sesta a meno nove dalla vetta. Al Meazza la squadra di Mancini capitalizza una rete nel primo tempo di Biabiany per spegnere le velleità del Frosinone e nella ripresa mette al sicuro il risultato con il raddoppio di Icardi, la rete di Murillo e quella di Brozovic nel finale. Ora guarda tutti dall’alto in basso ma soprattutto alla prossima sfida, una probante visita al Napoli, nel posticipo di lunedì prossimo. Il risultato a sorpresa della giornata è il 2-2 di Firenze, con l’Empoli che domina il primo tempo e va negli spogliatoi in vantaggio di due reti: a segno Livaja (ma in fuorigioco) e Buchel. Paulo Sousa toglie un inguardabile Rebic e Suarez per inserire Bernardeschi e Kalinic, che cambiano il volto della partita. Soprattutto l’attaccante croato, autore di una doppietta (più una tra- Roberto Mancini versa) che lo porta a quota nove. Per la Fiorentina primo pari in campionato. Continua a vincere il Napoli, con un quasi ovvio 2-0 sul campo del Verona, sempre più ultimo con il Carpi, sconfitto 2-1 a Modena dal Chievo. Rocambolesca vittoria del Genoa, che al 49’ della ripresa ag- guanta il 2-1 sul Sassuolo (rete decisiva di Pavoletti). Gli ospiti appena un minuto prima avevano pareggiato, con Acerbi, il gol di Rincon. Squadre in 10 dal 41’ del pt per la doppia espulsione di Berardi e Perotti. Ritrova la vittoria che gli mancava da sei turni il Torino, a spese dell’Atalanta sconfitta a domicilio. Decide la rete di Bovo al 7’ della ripresa. Sorti alterne per gli allenatori subentrati nella pausa di campionato. Montella esordisce sulla panchina della Sampdoria con una sconfitta a Udine, Ballardini conquista con il Palermo un ottimo punto all’Olimpico contro la Lazio. L’Udinese rovina la prima dell’Aeroplanino. Badu porta in vantaggio i bianconeri al 34’ ed il risultato non cambierà più. Scivola la Lazio, scavalcata dalla Juventus dopo l’1-1 casalingo con il Palermo, a segno con Goldaniga al 21’ del pt. Pareggia nella ripresa Candreva dal dischetto. ROMA - Tutti in campo ricordando le vittime di Parigi. L’allerta terrorismo resta altissima in Europa ma tra Serie A, Liga e Premier League tutti i match sono stati regolarmente disputati, anche se in un clima blindato e con misure di sicurezza eccezionali. La Marsigliese è risuonata su tutti i campi, da Bologna a Milano, passando per Londra e Madrid dove hanno campeggiato le bandiere francesi. I controlli straordinari hanno in alcuni casi creato qualche “intoppo” nel regolare deflusso di tifosi. Come è accaduto ieri sera a San Siro in occasione di Inter-Frosinone, dove i cancelli sono stati aperti soltanto un’ora prima dell’inizio della gara. E poi ancora minuziose verifiche negli zaini, nelle borse, lunghe file ai tornelli e utilizzo dei metal detector. Misure necessarie per garantire un adeguato livello di sicurezza, anche se l’immagine di un calcio super-blindato intristisce un po’ tutti. Prima della gara di Udine il neotecnico della Samp Vincenzo Montella aveva detto: «Invito tutti i tifosi a venire allo stadio e a fare la vita di sempre pur sapendo nell’intimo che un po’ di paura per i nostri figli c’è. Siamo tutti addolorati - le parole dell’Aeroplanino - Dobbiamo vivere con coraggio altrimenti saremmo già sconfitti». Archiviata questa giornata, adesso l’attenzione è tutta rivolta alla “tre giorni” di competizioni europee. Non ci sono, ad oggi, elementi che possano spingere le autorità a rinviare le gare in programma tra Champions League e Europa League. L’Uefa ha fatto sapere che lavorando a stretto contatto con i club e le autorità locali sarà garantita la sicurezza di tutte le persone coinvolte. Alla finestra resta in particolar modo il Napoli, atteso dalla delicata trasferta di giovedì in casa del Bruges, a circa 100 chilometri da Bruxelles. Una partita che per gli uomini di Maurizio Sarri non ha un particolare rilievo perché gli azzurri sono già matematicamente qualificati. «Rinviare la partita? È una decisione che non dipende da noi - ha detto il tecnico partenopeo - Vediamo l’evolversi della situazione e se ci sono margini di sicurezza è giusto giocare perché in queste situazioni è giusto che ognuno continui la propria vita ed il proprio lavoro. Se poi non ci fossero i termini di sicurezza allora noi correremmo il rischio di qualsiasi persona viaggi in Europa in questo periodo. C’è gente che guadagna meno di noi ed è in maggior pericolo...». 665 Millway Ave., Unit 1 Concord, Ontario L4K 3T8 Tel: 905-660-0410 Fax: 905-660-9724 Email: [email protected] LUNEDI 23 NOVEMBRE 2015 • CORRIERE CANADESE 8 SPORT Inter 4 1 Handanovic 55 Nagatomo 25 Miranda 24 Murillo 12 Telles 83 Melo 7 Kondogbia 11 Biabiany 10 Jovetic 22 Ljajic 9 Icardi 30 Carrizo 46 Berni 5 Jesus 8 Palacio 13 Guarin 14 Montoya 17 Medel 23 Ranocchia 27 Gnoukouri 33 D’Ambrosio 44 Perisic 77 Brozovic All Mancini 6 5.5 6 6,5 5.5 5.5 6 6.5 6 6.5 6 6 sv sv 6.5 Frosinone Handanovic Nagatomo Murillo Miranda Telles Kondogbia Melo Jovetic Biabiany Ljajic Icardi Castillo Soddimo Sammarco Crivello Blanchard D. Ciofani Gori Paganini Diakité Rosi 0 33 28 24 6 3 17 5 21 10 9 30 1 23 7 8 11 12 13 29 69 5.5 5.5 5 5 5.5 6 6 5 6.5 5 5 Leali Rosi Diakité Blanchard Crivello Paganini Gori Sammarco Soddimo D. Ciofani Castillo Zappino Gomis Frara Gucher Verde Longo M. Ciofani Carlini Bertoncini 5.5 5.5 sv - Leali All Stellone 5 IL POSTICIPO Inter, poker al Frosinone e scatto in vetta MILANO - L’Inter batte 4-0 il Frosinone e torna in testa. Ma questa volta da sola, senza paggi o paggetti. E lunedì nel posticipo della 14ª giornata sarà sfida spettacolo al Napoli di Sarri, un test vero per conoscere chi blufa e chi dice la verità. Intanto i nerazzurri si prendono questi tre punti grazie a Biabiany, Icardi, Murillo e Brozovic. La partita che non s’è mai vista (primo confronto ufficiale di sempre) inizia come non si sarebbe voluto vedere. Ovvero in silenzio, con la Nord che espone uno striscione invitando lo stadio a 5’ di silenzio in onore delle vittime di Parigi. Invito rispettato da tutti, tranne gli 800 tifosi del Frosinone (i quali almeno rispettano la Marsigliese). Sembra fatto apposta, però passato il silenzio inizia la partita. E la fa il Frosinone. Prima Castillo obbliga Handanovic a uscire di testa dall’area e poi Soddimo costringe lo sloveno a una super parata per un super sinistro. E dire che dovrebbe essere l’Inter a fare la partita con quelle scelte ofensive di Roberto Mancini: Icardi, Jovetic, Ljajic e Biabiany tutti insieme, con Kondogbia e Melo a far da cuscinetto davanti alla difesa. Il Frosinone di Roberto Stellone tatticamente è simile con un 4-42 sfacciato visto che Paganini e Soddimo sono due esterni veri di centrocampo. La sosta delle nazionali lascia in eredità un’Inter arrugginita oltre che bruttina. Nei primi venti minuti Mancini prova anche a scambiare la fascia a Biabiany e Ljajic senza grandi risultati. Al 27’ i due tornano nelle loro posizioni iniziali e il cross del francese serve per portare a casa un corner (Icardi anticipato). Il senno di poi direbbe che era un buon segnale. Minuto 29’, tiro di Ljajic, Leali respinge e Biabiany la piazza sotto la traversa. Inter in vantaggio entro la mezzora di gioco, mai LE REAZIONI Adem Ljajic “ Queste partite sono più difficili da giocare perché tutti pensano che hai i tre punti in tasca. Il Napoli? Ne parliamo da domani” Roberto Stellone Biabiany festeggia dopo il gol che sbloccato la partita successo quest’anno. Il francese scarica l’adrenalina sull’erba del Meazza. Nella mente i problemi al cuore ormai superati e un pensiero per le vittime del 13 novembre scorso che mai si laverà. Il resto del primo tempo non regala molto altro se non due tiri da lontano di Ljajic e Jovetic. Nella ripresa l’Inter ci mette meno a trovare la via della porta. Otto minuti per l’esattezza. Azione da pagina tre del manuale del calcio: il triangolo. Ljajic per Icardi, esterno di ritorno e piatto al centro per l’argentino: 2-0. E così per la prima volta quest’anno i tifosi nerazzurri vedono un paio di gol in casa. Sei minuti dopo scatta la risposta del Frosinone. Castillo da dentro l’area prende la mira e colpisce Murillo che para la conclusione. La partita viaggia sulle fiammate dell’Inter che ogni tanto prova il terzo gol. Come con Biabiany che accarezza la doppietta per un paio di metri (intervento di Blanchard). Lo scivolone del Mancio che casca a terra per stoppare un pallone è un bel ricordo del finale di partita. È da dimenticare invece l’occasione di Jovetic che solo davanti Leali lo centra in pieno (assist ancora di Ljajic). Ci pensa lo stesso Stevan a farsi perdonare: tacco a liberare Murillo e gol del 3-0. C’è tempo anche del quarto sigillo, quello di Brozovic, con i ciociari ormai evidentemente orientati altrove con la testa. Vince l’Inter che torna in testa da sola e il Frosinone saluta il Meazza lasciando intonsa la sua classifica. Il terzultimo posto rimane comunque un gradino buono per rincorrere la salvezza. “ Dispiace per il risultato, siamo stati in partita per molto tempo ma il gol ci ha spezzato le gambe. Loro sono più forti singolarmente”. CORRIERE CANADESE • LUNEDI 23 NOVEMBRE 2015 9 SPORT CALCIO ESPUGNATO ANCHE IL BENTEGODI Insigne-Higuain, il Napoli non si ferma più VERONA - Un’accelerata e il Napoli passa al Bentegodi grazie alle reti dei suoi attaccanti, Insigne e Higuain. La squadra di Sarri gioca almeno un’ora con il freno a mano tirato, contro un Verona spuntato ma ordinato e conscio della propria inferiorità. Il Napoli fa tanto possesso palla, sfruttando poco le corsie laterali e andando così a sbattere contro il muro scaligero. Ai partenopei bastano due accelerazioni e le giocate di due attaccanti di razza come Insigne e Higuain per risolvere con disinvoltura la pratica del Bentegodi. Sarri inserisce in difesa Chiriches, al posto dello squalifcato Koulibaly e conferma la squadra tipo. Con Luca Toni in panchina dopo aver ripreso gli allenamenti con la squadra in settimana, il tridente ofensivo del Verona viene comandato dall’ex milanista Pazzini mentre le chiavi del centrocampo Mandorlini le affida al 18enne Checchin. Il Napoli prende subito in mano la partita e Callejon al 5’ trova l’imbucata per Hamsik, che davanti a Rafael non riesce a dare forza al pallone. Il Verona in questa prima fase ci prova ma fatica ad uscire dalla propria metà campo. Al 19’ Hamsik trova di testa Higuain ma il destro dell’argentino esce di Gonzalo Higuain ieri ha segnato il suo decimo gol in campionato poco con Rafael battuto. Fucilata da fuori di Hamsik al 24’ con la sfera che passa vicina all’incrocio dei pali. L’Hellas fatica molto a tenere il pallone e i continui errori tecnici favoriscono i recuperi del Napoli che però non trova il guizzo risolutore. In avvio di ripresa Albertazzi è costretto a uscire dal terreno di gioco: Mandorlini inserisce Helander e mette mano alla difesa spostando Bianchetti esterno a destra e Pisano a sinistra. Poco dopo Higuain viene servito in area e prova a calciare da posizione deilata ma Rafael mette in corner. Subito arriva il primo tiro in porta degli scaligeri. Al termine di una buona azione sulla sinistra, la sfera arriva sui piedi di Jankovic che prova il sinistro ma Reina blocca. Nel momento forse migliore del Verona il Napoli colpisce. Hamsik scende sulla sinistra e serve Insegne che stoppa e tira fulminando Rafael. Il raddoppio arriva poco dopo. Azione avvolgente del Napoli, con Hamsik che serve l’ac- VERONA-NAPOLI 0-2 Verona (4-3-3): Rafael 6,5, Pisano 6, Bianchetti 6, Moras 6, Albertazzi 5,5 (2’st Helander 5,5), Greco 5, Checchin 6 (23’st Wszolek sv), Hallfredsson 6, Jankovic 5,5 (27’st Toni sv), Pazzini 5,5, Gomez 5,5. All: Mandorlini 5,5 Napoli (4-4-2) Reina 6, Hysaj 6, Albiol 6, Chiriches 6, Ghoulam 6, Callejon 5,5 (20’st El Kaddouri 6), Allan 6, Jorginho 6, Hamsik 6,5 (32’st Lopez sv), Insigne 6,5 (43’st Maggio sv), Higuain 6,5. All: Sarri 6 Arbitro: Damato di Barletta 6 Reti: 22’st Insigne, 28’st Higuain Ammoniti: Greco, Jankovic, Pisano, Hysaj, Insigne Spettatori: 17.473 corrente Insigne: il suo assist rasoterra trova in area Higuain che non sbaglia. Per il Napoli di Sarri è la settima vittoria nelle ultime 8 gare di campionato, una striscia positiva iniziata il 26 settembre scorso con il 2-1 sulla Juventus. Da quel momento solo il Genoa è riuscito a strappare un pari ai partenopei. ALL’OLIMPICO La Lazio si salva solo su rigore, il Palermo riparte con un punto ROMA - Un gol per tempo e un punto a testa che sa di bocciatura per la Lazio e di un nuovo inizio per il Palermo, che all’Olimpico (ri)presenta Davide Ballardini in panchina al posto di Beppe Iachini. Al termine di una partita a tratti bruttissima e solo raramente dignitosa, le due squadre hanno più che altro manifestato la paura di non perdere che alla ine ha prevalso sulla voglia di vincere. Buon per il Palermo, che resta ai margini della zona pericolosa della classiica, meno per la Lazio, che non riesce a ritrovare il gioco e i risultati della passata stagione. In uno stadio blindato, ma tristemente semideserto, il primo tempo è talmente brutto da non sembrare degno del campionato di Serie A. Il Palermo prova a contrapporre qualche ideuzza al LAZIO-PALERMO 1-1 Stefano Pioli Lazio (4-3-3): Marchetti 6.5 Basta 5, Hoedt 5, Gentiletti 5, Lulic 5.5, Milinkovic 5.5, Biglia 4, Parolo 4, F. Anderson 4.5 (13’ st Matri 4), Djordjevic 4.5 (13’ st Candreva 6), B. Keita 4.5 (38’ st Kishna 5). All.: Pioli 5 Palermo (4-3-2-1): Sorrentino 6.5, Struna 5 (36’ st Rispoli sv), Goldaniga 6.5, G. Gonzalez 6, Lazaar 5, Hiljemark 4 (L. Rigoni sv), Jajalo 5, Chochev 5.5, Brugman 5, 20 Vazquez 6, Gilardino 5 (28’ st Trajkovski sv). All.: Ballardini 6.5 Arbitro: Celi di Bari 5 Reti: nel pt 21’ Goldaniga; nel st 25’ Candreva (rigore) Ammoniti: Chochev, Gentiletti, Biglia, Matri e Trajkovski nulla biancoceleste. La Lazio, infatti, dopo il tiro di Milinkovic al volo deviato da Sorrentino (3’), sparisce dal campo. E allora ecco Laazar che al 13’ impegna in tuffo Marchetti, con una ‘telefonata’ senza pretese. Passano altri 3’ e questa volta ci pensa Lulic a innescare Gilardino, che serve Vazquez; la conclusione dell’italo-argentino è debole e per Marchetti non ci sono problemi. Al 21’ il Palermo passa, sugli sviluppi del primo angolo a proprio favore: la parabola dalla destra viene respinta corta dalla difesa di casa, riprende Lazaar e conclude debolmente, il pallone si ferma sui piedi di Goldaniga, che lo ferma, lo controlla e lo deposita nell’angolo basso alla destra di Marchetti. La reazione della Lazio è quasi nulla e si traduce in un tiraccio di SECONDA VITTORIA CASALINGA PER L’UDINESE UDINESE-SAMPDORIA 1-0 Badu rovina la prima di Montella, Samp ko al Friuli UDINE - Badu mette le ali all’Udinese che raccoglie la seconda vittoria casalinga della stagione, contro una Sampdoria ancora in cerca d’autore. Il cambio di Montella sulla panchina blucerchiata non si fa ancora sentire. I tre punti sono invece una boccata d’ossigeno per i friulani, per non rimanere invischiati nelle sabbie mobili di bassa classiica e guadagnare tranquillità. Colantuono si affida al consue- to 3-5-2, con Aguirre a fare coppia in attacco con Thereau. Montella, che non ha ancora avuto tutto il tempo e gli uomini a disposizione per dare la sua impronta alla Sampdoria, è ripartito da una difesa a quattro e un centrocampo a tre, con un tridente d’attacco composto da Carbonero, Eder e l’ex di giornata, il colombiano Muriel. Il primo tempo se l’aggiudica l’Udinese grazie a una staffilata di Badu al 34’ del primo tempo che Milinkovic (22’) alto di poco. Nella ripresa, in apertura, viene annullato un gol a Hoedt, per fallo di Djordjevic su Goldaniga, poi è il Palermo a farsi pericoloso in contropiede, con Brugman che conclude su Marchetti in uscita al 9’. Al 16’ Vazquez non riesce a indirizzare in porta da ottima posizione e al 21’ prima Chochev impegna Marchetti, poi Gilardino non riesce a tradurre in gol, fallendo il colpo del ko da pochi metri. Dopo tanto spreco arriva il pari avversario: al 24’ Lulic sbaglia un dribbling, ma il pallone supera ugualmente Hiljmark, che gofamente inisce sul laziale. Per Celi è rigore, che trasforma Candreva, con un tiro nemmeno tanto forte. Nel inale il Palermo potrebbe tornare in vantaggio, Marchetti però para su Luca Rigoni. raccoglie un cross di Aguirre prolungato quel tanto che basta da Thereau e poi scaraventa sotto la traversa. La palla colpisce la parte bassa del legno prima di rimbalzare alle spalle di Viviano. È una delle rare azioni oferte in un primo tempo poco spettacolare. La ripresa continua sulla falsariga della prima frazione, con l’Udinese più in palla, facilitata anche dal vantaggio che costringe la Samp a scoprirsi di più. Sono i friulani a raccogliere l’occasione più clamorosa per andare al raddoppio al 33’, confezionata da Di Natale. Il capitano, appena entrato al posto di Aguirre, serve a due passi dalla porta un assist più che invitante per Thereau. Il francese liscia il pallone. Badu è ben posizionato subito dietro ma al momento di concludere pasticcia, mancando il raddoppio che avrebbe chiuso in tranquillità la gara. Udinese (3-5-1-1): Karnezis 6.5; Wague 6.5, Danilo 6.5, Felipe 7 (36’st Piris sv); Widmer 6 (28’st Ali Adnan 6), Badu 7, Lodi 5.5, Iturra 6, Edenilson 5.5; Aguirre 5.5 (28’st Di Natale 6.5); Thereau 6. All. Colantuono 6.5 Sampdoria (4-3-3): Viviano 6; De Silvestri 5.5, Silvestre 5.5, Moisander 5.5, Zukanovic 5.5; Soriano 6.5 (37’st Bonazzoli sv), Fernando 6.5, Barreto 6; Carbonero 5.5 (19’st Christodoulopoulos 5.5), Eder 6.5, Muriel 5 (19’st Cassano). All. Montella 5.5 CALABRIA CANTA e Cara / Vecchia Italia Ogni Domenica dalle 18 alle 19 Con Italo Luci 647-542-4147 LUNEDI 23 NOVEMBRE 2015 • CORRIERE CANADESE 10 SPORT FIRENZE Kalinic salva la Viola sorpresa dall’Empoli FIRENZE - Alla fine il risultato (22) è giusto: Fiorentina e Empoli si sono divise tutto, punti, tempo e gol. Meglio la squadra di Giampaolo nei primi 45’ quando è riuscita a sorprendere gli avversari con una prestazione veloce, determinata, ordinata, premiata dalle reti di Livaja (però in fuorigioco) e Buchel. Meglio la squadra viola nella ripresa quando Sousa l’ha corretta con Kalinic e Bernardeschi,rendendola più ofensiva e con ritrovata qualità, riuscendo a rimontare con una doppietta del centravanti croato giunto a quota nove in A. Non solo la Fiorentina ha anche “rischiato” di vincere: sempre Kalinic ha colpito la traversa al 33’, sul 2-2, e Skorupski ha deviato in angolo il bolide dell’ex Vecino in pieno recupero, in mezzo a molte occasioni. Pure l’Empoli, comprensibilmente calato dopo un primo tempo da applausi, ha rischiato di vincere: se Banti (insuiciente la sua direzione come per i suoi assistenti) avesse concesso il rigore al 40’ del primo tempo per un contatto in area Saponara-Astori la partita si sarebbe davvero complicata per i viola. È stato un derby avvincente, iniziato col pubblico in piedi mentre risuonavano le note della Marsigliese, ben afrontato dall’Empoli FIORENTINA-EMPOLI 2-2 Fiorentina (3-4-1-2): Tatarusanu 5, Tomovic 5.5, Gonzalo Rodriguez 6.5, Astori 6, Rebic 4.5 (1’ st Bernardeschi 6.5) , Suarez 5 (1’ st Kalinic 7.5), Vecino 6, Alonso 6, Borja Valero 6.5, Mati Fernandez 5, Babacar 5.5 (34’ st Rossi sv). All. Sousa 6 Empoli (4-3-1-2): Skorupski 6.5, Laurini 5.5, Tonelli 5, Costa 5.5, Mario Rui 5.5, Buchel 7 (37’ st Bittante sv), Paredes 6, Zielinski 6, Saponara 6.5 (29’ st Krunic sv), Livaja 6.5, Maccarone 6.5 (20’ st Pucciarelli 6). All. Giampaolo 6 Arbitro: Banti di Livorno 5 Reti: pt 18’ Livaja, 27’ Buchel; st 10’ e 16’ Kalinic Kalinic esulta dopo il gol del pareggio a segno dopo 18’: Saponara ha lanciato Livaja che scattato in fuorigioco (non ravvisato dal guardalinee Paganessi) ha traitto Tatarusanu sul primo palo. I viola hanno provato a reagire ma non riuscivano a trovare spazi anche per il pressing continuo e eicace degli avversari. Sousa ha escluso i vari Kalinic, Ilicic, Bernardeschi, Rossi schierando Rebic e Alonso sulle fasce e in attacco l’unica punta Babacar sostenuto da Borja Valero e Mati Fernandez, quest’ultimo dentro nonostante fosse rientrato giovedì dal Sudamerica. Una formazione che non ha convinto e ha soferto da subito il dinamismo dell’Empoli che Giampaolo ha presentato con Saponara alle spalle dal tandem Maccarone-Livaja e con Buchel nel cuore del gioco: proprio quest’ultimo al 27’ ha raddoppiato dalla distanza cogliendo impreparato Tatarusanu. Poi le proteste azzurre per il rigore su Saponara non assegnato (con l’espulsione di Cupi, uno dei collaboratori di Giampaolo) e la ripresa tutta all’attacco di una Fiorentina trasformata, tornata quella che ha saputo in qui primeggiare in campionato. Sousa ha arretrato Borja Valero, confermato Babacar, inserito Kali- GRANATA nic e Bernardeschi e la squadra ha ritrovato gol e qualità tanto da rimontare in 6’ col croato, di testa dal 10’ su assist di Alonso e al 16’ di piede su passaggio di Babacar, e siorare il successo. Ma l’Empoli non ha smesso di lottare e alla ine, quando per alcuni minuti ha giocato in dieci per l’infortunio di Mario Rui, ha difeso il pari. Il primo in questa stagione per la Fiorentina. ATALANTA-TORINO 0-1 Bovo riporta la vittoria, il Toro espugna Bergamo BERGAMO - Il Toro ritrova il successo dopo sei partite di digiuno, proprio sul campo più diicile. Finora l’Atalanta non aveva mai perso in casa. Basta un gol di Bovo, stavolta preziosissimo a diferenza di quello bello ma inutile segnato alla Juve, per piegare i bergamaschi, apparsi appannati dopo la brillante prestazione sfoderata contro il Milan. Reja paga l’assenza dello squaliicato Pinilla, perché Denis ancora una volta appare l’ombra di se stesso. Merito anche di una difesa granata che mostra una ritrovata compattezza. La vera diferenza però la fa il centrocampo: Vives e soci sur- classano in dinamismo e qualità gli avversari diretti nerazzurri. Ventura chiude dunque il periodo negativo e aggancia proprio l’Atalanta a quota 18 punti. Per la squadra di Reja invece è una battuta d’arresto inattesa, che ne ridimensiona le ambizioni sul più bello. L’Atalanta ci mette poco per capire che sarà una domenica dificile. Il Toro infatti graia subito. Belotti si fa notare due volte nei primi otto minuti: prima impegna Sportiello con un destro in corsa, poi manca la deviazione da due passi sul cross teso di Bruno Gomes. Il doppio pericolo condiziona i nerazzurri, che perdono la spavalderia iniziale. I granata conquistano campo con il passare dei minuti e prendono il sopravvento sulle fasce grazie alla verve di Peres e Molinaro. La squadra di Ventura sbanda solo quando Gomez e Moralez premono sull’acceleratore. La frazione si chiude con un altro acuto granata. Belotti colpisce bene di testa e lascia di stucco Sportiello, ma la palla rimbalza sulla traversa. All’inizio della ripresa l’Atalanta prova a riprendersi il centro del ring, ma il Toro la stende proprio nel momento migliore. Al 7’ Bovo sbuca dalla mischia su calcio d’angolo, brucia sul tempo Masiello e mette dentro. L’Atalanta prova a rialzarsi, ma continua ad avere le idee poco chiare. Denis stenta a liberarsi per il tiro. Quando ci riesce, sfruttando il velo di Moralez, mette sull’esterno della rete. Subito dopo i bergamaschi rischiano di capitolare di nuovo sull’ennesimo spunto di Belotti. Si entra nel quarto d’ora finale e il Toro si chiude a riccio a difesa del vantaggio. L’Atalanta assedia l’area, senza però metterci la forza d’urto necessaria per riuscire a far breccia. I granata controllano la situazione negli ultimi minuti, poi festeggiano. Atalanta (4-3-3): Sportiello 6, Masiello 5 (36’ st D’Alessandro sv), Stendardo 5.5, Paletta 6, Bellini 5 (10’ st Brivio 5.5); Carmona 5, De Roon 6, Cigarini 6 (25’ st Raimondi 5.5); Maxi Moralez 6, Denis 5, Gomez 6. All.Reja 5.5. Torino (3-5-2): Padelli 6; Bovo 7, Glick 6.5, Moretti 7; Bruno Peres 6.5, Acquah 6.5, Vives 7, Baselli 6 (44’ st Gazzi sv), Molinaro 7; Quagliarella 5.5 (38’ st Maxi Lopez sv), Belotti 6 (50’ st Martinez sv). All. Ventura 6.5. Arbitro: Cervellera di Taranto 6.5. Reti: nel st al 7’ Bovo. MARASSI Genoa finale da brivido, Pavoletti abbatte il Sassuolo al 94’ GENOVA - Due gol in un minuto, in pieno recupero, iniammano il Ferraris, che prima vede svanire la vittoria del Genoa per il pari in extremis di Acerbi e poi esulta per la rete del 2-1 di Pavoletti. Il Genoa conquista tre meritati punti grazie anche a una bella rete di Rincon e si rilancia in classiica allontanandosi dalla zona retrocessione. Il Sassuolo, che non subiva gol da quattro giornate, perde l’occasione per confermare il buon momento calando vistosamente nella ripresa dopo un primo tempo tutto di corsa. Il inale riaccende una gara equilibrata giocata meglio dal Sassuolo nel primo tempo e dal Genoa nella ripresa. La partita è però condizionata dall’arbitro Rizzoli con una gestione dei cartellini apparsa squilibrata. L’arbitro appare incerto soprattutto nell’episodio cruciale, la doppia espulsione di Berardi e Perotti dopo un brutto fallo di reazione di Berardi ai danni di Ansaldi, che lascia entrambe le squadre in dieci. L’attaccante del Sassuolo, a gioco fermo, dà un pericoloso calcio con la parte dei tacchetti al basso ventre all’avversario. Ci si aspetta subito il cartellino rosso, invece l’arbitro attende a prendere provvedimenti e gli animi si scaldano. Perotti si avvicina minaccioso a Berardi con le mani dietro la schiena, altri giocatori si spintonano. Rizzoli a quel punto mostra il rosso a Berardi e a Perotti. Le immagini televisive non chiariscono il motivo della espulsione del giocatore del Genoa. Gasperini e Di Francesco si afrontano con le formazioni previste. Meglio la squadra emiliana all’inizio, con la sua manovra avvolgente e le improvvise azioni in verticale, e Genoa co- stretto a ripiegare. Occasioni invece in equilibrio per i guizzi degli attaccanti di Di Francesco da un lato e di Pavoletti dall’altro. Gara sbloccata al 6’ della ripresa da Rincon, in campo nonostante un problema a un piede, che inventa un tiro a giro dal limite che batte Consigli. Il Genoa crea diverse occasioni per il 2-0 ma non le sfrutta per imprecisione di Pavoletti, Burdisso e Laxalt. Il Sassuolo fatica a proporsi in avanti. Nel disperato assalto inale il Sassuolo pareggia: anche il portiere Consigli va nell’area del Genoa su corner, Perin respinge un colpo di testa di Vrsaljko e Acerbi segna sulla ribattuta. C’è giusto il tempo per un preciso lan- cio di Cissoko in area e un colpo di testa preciso di Pavoletti a il di palo per il 2-1 inale. Genoa (3-4-3): Perin 7, Izzo 7,5 (33’ st Cissokho 6,5), Burdisso 7, Ansaldi 7, Figueiras 5,5 (13’ st Dzemaili 6), Rincon 7,5, Costa 5,5, Laxalt 7, Perotti 5, Pavoletti 7, Lazovic 6 (23’ st Gakpè 6). All.: Gasperini 7 Sassuolo (4-3-3): Consigli 7, Vrsaljko 6,5, Cannavaro 6, Acerbi 6,5, Peluso 6, Missiroli 6,5, Magnanelli 6, Duncan 6,5 (17’ st Floccari 5), Berardi 4, Defrel 6 (27’ st Politano 6), Sansone 6 (33’ st Floro Flores sv). All.: Di Francesco 5 Arbitro: Rizzoli di Bologna 4,5 Reti: st, 6’ Rincon, 48’ Acerbi, 49’ Pavoletti. Volete vendere la vostra casa in 10 giorni o meno per il più alto prezzo possibile? PREMIER INC. Nino Spizzirri, F.R.I. 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Milan bocciato ancora una volta, invece: poco coraggio e poca personalità nel gioco ed un 4-3-3 che ha fatto poca paura. Nei primi 45’ Juventus e Milan hanno fatto poco per superarsi: molto possesso di palla ma poca brillantezza dei bianconeri, gioco di rimessa ma senza acuti per i rossoneri, anche se Bacca ha sempre obbligato i difensori di Allegri alla massima applicazione. Juven- JUVENTUS-MILAN 1-0 La Juventus sale a 21 punti e al sesto posto in classiica tus senza Khedira, bloccato all’ultimo da un problema muscolare alla coscia destra, schierata nel 4-31-2 con Sturaro al posto del tedesco, ma anche Morata e Cuadrado in panchina e Mandzukic a far coppia con Dybala; nessuna sorpresa invece nell’undici rossonero, con l’annunciato tridente Cerci-Bacca-Niang. Il primo vero sussulto è stato un tiro da fuori area di Marchisio (26’), bloccato con sicurezza da Donnarumma, la prima autentica palla-gol per il Milan: lancio smarcante di Bonaventura per Cerci, ma l’ex granata, anziché tirare, ha preferito l’appoggio a centro area, dove tuttavia non c’era neppure l’ombra di un compagno. La Ju- Juventus (4-3-1-2): Bufon 6.5, Lichtsteiner 6.5, Barzagli 6, Chiellini 6, Evra 6 (29’ pt Alex Sandro 6.5), Sturaro 6, Marchisio 6.5, Pogba 6, Hernanes 5 (1’ st Bonucci 6), Dybala 7 (36’ st Morata sv), Mandzukic 5. All. Allegri 6.5 Milan (4-3-3): Donnarumma 6.5, Abate 5.5, Alex 5.5, Romagnoli 6, Antonelli 5.5, Kucka 6 (29’ st Luiz Adriano sv), Montolivo 5.5, Bonaventura 5.5, Cerci 6, Bacca 5, Niang 5.5 ( 40’ st Honda sv). All. Mihajlovic 5.5 Arbitro: Mazzoleni 6 Reti: nel st 21’ Dybala ventus ha pareggiato il conto delle occasioni al 40’: punizione di Hernanes, deviazione di Bonaventura e reazione da campione di Donnarumma - applaudito dall’altra area anche dal maestro Bufon, festeggiato dopo il traguardo dei 20 anni in serie A - con palla in angolo. Zero a zero, quindi, a metà partita, con un ammonito per parte (Sturaro e Kucka), molti errori e sbadigli sulle tribune. Per la Juventus anche un cambio obbligato: Alex Sandro in campo alla mezz’ora al posto dell’acciaccato Evra (botta ad una caviglia). Allegri ha perso anche Hernanes - ennesimo problema muscolare - e nel secondo tempo è costretto a cambiare modulo, passando al 3-5-2 con Barzagli-Bonucci e Chiellini in difesa. La prima azione brillante è stata del Milan: angolo di Cerci, testa di Kucka, ma la girata è finita sul fondo. Poi la Juventus è cresciuta e un destro di Pogba (16’) ha annunciato il gol del vantaggio: cross di Alex Sandro, controllo e potente sinistro di Dybala, ancora lui. Dall’altra parte poco Milan, tranne che per una buona girata di Kucka, appena alta sulla traversa. Ma prima ci sono stati un destro di Dybala, parato in tufo da Donnarumma, ed un tentativo in scivolata di Sturaro. Nel finale ultima chance per i rossoneri con un tiro di Cerci respinto da Bufon. I pensieri di Allegri ora vanno alla Champions, mentre in casa Milan si riaprono i processi. GIALLOROSSI BLOCCATI AL DALL’ARA, MARTEDÌ SI VA AL CAMP NOU Nel diluvio di Bologna piovono anche rigori, solo un pari per la Roma BOLOGNA - In un terreno al limite della praticabilità il Bologna ferma la Roma con un pareggio, alla fine di una partita emozionante. Con tre rigori e soprattutto tanta confusione sotto un acquazzone insistito, un caos che forse l’arbitro, con le sue decisioni, prima fra tutta quella di far giocare, ha contribuito ad aumentare. I giallorossi di Garcia senza Gervinho, Salah e De Rossi si dovuti accontentare di un aggancio a Fiorentina e Inter in testa durato solo una notte, dopo aver accarezzato il primato fino a quando l’ex Destro non ha riportato nel finale la gara su un 2-2 sostanzialmente giusto. Esultanza e festa per l’attaccante. In 97 minuti alla risaia del Dall’Ara entrambe le squadre non erano infatti mai riuscite a prendere veramente le misure e più che le qualità o il modo di stare in campo, sono risultati decisivi gli episodi, le pozzanghere e chi meglio riusciva ad indovinarle, intuendo volta per volta le frenate o le accelerate improvvise del pallone. Tanti gli highlights della battaglia acquatica, con erroracci difensivi e ofensivi. E avanti così, tra schizzi e scivoloni. E anche sul vantaggio dei padroni di casa, al 14’, il bagnato ha inluito e non poco: dopo un parapiglia furibondo su corner, si sono contati ben sette tocchi prima che il batti e ribatti premiasse Masina, che di sinistro ha scagliato la palla sotto le gambe di Szczesny. Un 1-0 che il Bologna aveva comunque legittimato, nel primo tempo. Tre minuti prima del gol, infatti, l’esultanza del francese Mounier, che aveva appena finito di cantare la Marsigliese in omaggio ai morti di Parigi, era rimasta strozzata BOLOGNA-ROMA 2-2 Bologna (4-3-3): Mirante 6.5, Rossettini 5, Maietta 6 (34’st Mancosu sv), Gastaldello 6, Masina 6.5, Donsah 6.5 (24’st Taider 5.5), Diawara 6, Brighi 5.5, Mounier 5.5 (31’pt Rizzo sv), Destro 6.5, Giaccherini 7. All.: Donadoni 6.5 Roma (4-3-3): Szczesny 6, Maicon 6 (18’ Torosidis 4.5), Manolas 6, Ruediger 5.5, Digne 6, Pjanic 6, Keita 5.5 (18’st Vainqueur 5.5), Nainggolan 6.5, Florenzi 6, Dzeko 6, Iturbe 6.5 (43’st Sadiq sv). All.: Garcia 6 Arbitro: Rocchi di Firenze 5 Reti: nel pt 14’ Masina; nel st 8’ Pjanic su rigore, 27’ Dzeko su rigore, 42’ Destro su rigore dall’annullamento per un fuorigioco apparso inesistente. Proseguendo, i rossoblù hanno continuato a fare la partita, con la Roma che si è aidata ai soliti piazzati di Pjanic. Sul più pericoloso, al 38’, Mirante è stato bravo a rimanere sul suo palo, deviando la punizione nata da un suo fallo di mani fuori area in uscita. L’azione è stata valutata evidentemente come non chiara occasione da gol dall’arbitro Rocchi, che ha solo ammonito il portiere. Rocchi, che non dirigeva la Roma da più di un anno, dal famoso 3-2 con la Juve, è stato il più contestato dal pubblico del Dall’Ara, per il gol annullato nel primo tempo e per tante altre scelte. Quantomeno coraggiosa è stata quella di giudicare da rigore l’intervento di mano di Mounier, con il corpo voltato, sul cross di Iturbe all’8’ della ripresa. Sul dischetto è andato con La sida del Dall’Ara si è giocata su un campo al limite della praticabilità SFIDA SALVEZZA Punti pesanti per il Chievo, Carpi affondato MODENA - Sono punti pesanti in chiave salvezza quelli che il Chievo ha conquistato a Modena contro un Carpi sempre più alla deriva. Nemmeno il ritorno di Castori (secondo ko di fila) ha galvanizzato una squadra tradita dalle proprie incertezze difensive. Il Chievo che sale a quota 16, ha costruito la sua vittoria nei primi minuti di gioco, riuscendo con le unghie e con i denti a difendere il vantaggio ridotto dopo l’autorete di Gamberini. Gara iniziata nel segno degli ospiti che al primo vero tentativo ofensivo passano in vantaggio: punizione a destra sulla tre quarti pennellata alla perfezione da Birsa che pesca in area L.A. LOMBARDI CHARTERED PROFESSIONAL ACCOUNTANT Len Lombardi, CPA, CA, LPA, BA successo Pjanic, che ha raggiunto Gervinho a sei gol, come miglior marcatore romanista. Indiscutibili sono sembrati invece gli altri due penalty. Al 27’ Iturbe in area è stato steso da Rossettini: la Roma ha cambiato il tiratore, Dzeko, non il risultato. Sembrava fatta per gli ospiti, ma al 43’, lo stadio ormai rassegnato è stato improvvisamente risollevato dalla furbizia di Giaccherini: il piccolo trequartista ha puntato Torosidis e si è fatto sgambettare. Mattia Destro non ha sbagliato dagli 11 metri sfoggiando poi un’esultanza rabbiosa, senza maglietta sotto la sua nuova curva. Per Garcia adesso è tempo di Champions, martedì si va al Camp Nou contro un Barcellona stellare. La direzione di gara è stata aidata al fischietto turco Cuneyt Cakir. l’ex Inglese. La difesa del Carpi sta a solo a guardare il colpo di testa dell’attaccante che manda la palla alle spalle di Belec. I padroni di casa sono storditi e al 14’ subiscono il raddoppio: scambio sul limite dell’area con Inglese che smarca Meggiorini, il quale con un sinistro velenoso non dà scampo a Belec. Nel secondo tempo il Carpi inizia con il piglio giusto e accorcia con un gol fortunoso: dalla media distanza Letizia inventa un tiro a giro che si infrange sul palo, la palla carambola su Gamberini e finisce in rete. I ragazzi di Castori poi ci provano fino alla fine ma il Chievo resiste e porta a casa tre punti importantissimi. Carpi (4-4-1-1): Belec 6, Letizia 6,5, Zaccardo 5,5, Bubnjic 5 (13’ st Gagliolo 6), Gabriel Silva 6,5, Matos 5,5, Marrone 5,5 (26’ st Lasagna 5,5), Bianco 6, Pasciuti 5 (1’ st Di Gaudio 5,5), Lollo 6, Mbakogu 6. All.: Castori 5,5 Chievo (4-3-1-2): Bizzarri 7, Frey 6, Gamberini 5,5, Cesar 6, Gobbi 6, Castro 6,5, Rigoni 6, Hetemaj 6, Birsa 6,5 (29’ st Pepe sv), Inglese 7 (22’ st Paloschi 5,5), Meggiorini 6,5 (38’ st Radovanovic sv). All.: Maran 6,5 Arbitro: Maresca 6 Reti: nel pt 8’ Inglese, 14’ Meggiorini; nel st 16’ autorete Gamberini Angoli: 9-6 Spettatori: 7500 circa 500 Highway 7 East, Suite 200 Richmond Hill, Ontario L4B 1J1 Tel: 416.924-9559 ext. 342 Fax: 905-707-1322 - Email: [email protected] LUNEDI 23 NOVEMBRE 2015 • CORRIERE CANADESE 12 SPORT SERIE B Crotone e Pescara in risalita aspettando il Cagliari ROMA - In attesa del posticipo di oggi (Cagliari-Ascoli), il Crotone si avvicina alla vetta battendo la Ternana insieme al Bari, vittorioso sul Livorno. Alle spalle dei calabresi frena ancora il Cesena, che pareggia a Vicenza e si vede raggiungere al 4° posto dal Pescara, vittorioso nell’anticipo contro l’Avellino. Si rilancia il Novara che supera lo Spezia che esonera Bjelica. Il Brescia cade a Perugia e consente al Trapani di rientrare in corsa per i playof. Male anche l’Entella, che si fa imporre l’1-1 a Chiavari dal Lanciano, e il Latina che si fa rimontare due reti nel finale dalla Salernitana. Bene, invece, la Pro Vercelli che fa suo il delicato scontro diretto per la salvezza con il Como. Crotone-Ternana 3-0 - Il Crotone piega la Ternana e consolida il 2° posto. Gara decisa dall’espulsione al 56’ di Masi per somma di ammonizioni. In superiorità numerica il Crotone sbaglia al 65’ un rigore con Budimir ma, 1’ dopo, passa con Barberis. La rete che chiude definitivamente i conti la realizza al 75’ Budimir e al 91’, c’è gloria anche per il subentrato Sabbione. Vicenza-Cesena 1-1 - Il Cesena strappa un buon punto a Vicenza e resta in piena corsa per il 2° posto. I veneti non riescono a concretizzare un netto predominio territoriale e al primo tiro in porta degli ospiti vengono puniti (28’) con Caldara. Il Vicenza non ci sta e, al 41’, pareggia con un tocco a porta vuota di Galano. Novara-Spezia 1-0 - Il Novara riscatta lo scivolone di Salerno piegando di misura lo Spezia. La gara viene decisa al 42’ da un bel colpo di testa di Galabinov, che costa la panchina a Nenad Bjelica, esonerato dallo Spezia. “La società - si legge in una nota - intende ringraziare il tecnico croato per quanto MARCATORI SERIE A Higuain re del gol, Kalinic lo insegue I giocatori del Pescara festeggiano dopo il successo nell'anticipo di venerdì contro l'Avellino fatto con le Aquile, per l’immancabile impegno e la professionalità dimostrati ed augurano allo stesso le più grandi fortune per il prosieguo della carriera”. Al suo posto Domenico Di Carlo che firmerà un contratto fino al 2017. Perugia-Brescia 4-0 - Il Perugia travolge il Brescia e torna in corsa per i playof. Gli umbri sbloccano il risultato al 15’ con un colpo di testa a porta vuota di Belmonte e raddoppiano al 30’ con un’azione personale di Parigini. Il Brescia resta in dieci e all’84’ subisce il 30 di Ardemagni su calcio di rigore. Il poker umbro arriva al 91’ col subentrato Zapata. Trapani-Modena 2-1 - Il Trapani vince lo scontro diretto con il Modena e torna a sognare i playof. I siciliani impiegano appena 7’ per sbloccare il risultato con il solito Citro ma il Modena si rimbocca le maniche e pareggia al 64’ con Be- lingheri. Il Trapani torna in avanti al 73’ col colpo di testa di Montalto. Latina-Salernitana 2-2 - Il Latina si fa rimontare nel finale dalla Salernitana e sciupa un’ottima occasione per riavvicinarsi l'8° posto. I nerazzurri attaccano e passano meritatamente in pieno recupero (47’) con Corvia. Il Latina insiste e al 68’ raddoppia con Acosty ma poi si scioglie e subisce la rimonta della Salernitana firmata Donnarumma che prima (74’) accorcia le distanze e poi (89’) pareggia. Entella-Virtus Lanciano 1-1 L’Entella non va oltre l’1-1 con il Lanciano e sciupa l’occasione di restare agganciata al treno playoff. I frentani passano al 28’ con Di Cecco ma l’Entella si rimbocca le maniche e pareggia meritatamente al 70’ con un rigore di Caputo. Pro Vercelli-Como 2-0 - La Pro Vercelli supera agevolmente il Como e si allontana dalla zona retrocessione. Gara subito in discesa per i padroni di casa che sbloccano il risultato già all’11’ con Germano e trovano il definitivo 2-0 al 31’ con Mustacchio. Pescara-Avellino 3-2 - Continua la scalata del Pescara tra le pretendenti a un posto al sole. Gli abruzzesi piegano 3-2 l’Avellino e si portano al quarto posto. Abruzzesi in vantaggio al 37’ con rigore di Memushaj, poi al 52’ arriva il 2-0 di Verre. Al 62’ l’Avellino riapre la partita con Zito, ma ci pensa Caprari al 78’ a siglare il 3-1 prima che Mokulu accorci nuovamente le distanze. Bari-Livorno 1-0 - Il Bari batte il Livorno nel finale ed è secondo. A decidere è il gol di Maniero all’88’ che regala tre punti preziosissimi ai pugliesi, che agganciano il secondo posto alla pari del Crotone. 10 reti: Higuain (Napoli). 9 reti: Kalinic (Fiorentina); Eder (2 rigori-Sampdoria). 7 reti: Insigne (Napoli). 6 reti: Bacca (Milan); Gervinho e Pjanic (1) (Roma). 5 reti: Pavoletti (Genoa); Dybala (1-Juventus); Salah (Roma). 4 reti: Paloschi (Chievo); Saponara (Empoli); Ilicic (4-Fiorentina); Icardi (Inter); Felipe Anderson (Lazio); Muriel (Sampdoria); Babacar (1-Fiorentina); Baselli, Quagliarella (Torino). 3 reti: A. Gomez, Pinilla (Atalanta); Mounier (Bologna); Meggiorini (Chievo); Maccarone (Empoli); Dionisi (Frosinone); Jovetic (1-Inter); Gakpe (Genoa); Biglia (1-Lazio); Allan (Napoli); Hiljemark (Palermo); Dzeko (2-Roma); Soriano (Samp); Floro Flores e Sansone (Sassuolo); Gilardino (Palermo); Badu, Thereau, D. Zapata (Udinese). 2 reti: Destro (1), Masina, Giaccherini (Bologna); Borriello, Matos (Carpi); Birsa, Castro, Inglese (Chievo); Buchel, Pucciarelli (Empoli); Marcos Alonso (Fiorentina); Blanchard (Frosinone); Laxalt (Genoa); Perisic (Inter); Pogba (1-Juventus); Djordjevic, Matri e Kishna (Lazio); Bonaventura, Luiz Adriano (Milan); G.Gonzalez (Palermo); Florenzi (Roma); Berardi (1), Defrel, (Sassuolo); Bovo, Maxi Lopez (1-Torino); E. Pisano (Verona). LE CLASSIFICHE Celebriamo il 30.mo Anniversario A.H.I.P Member UDI DOMENICO COSENTINO (HIS) Specialista Apparecchi Acustici DR. G. CASTILLO (M.D.F.R.C.S.’C’) SILVANA KASI (HIS) FILIPPO COSENTINO (HIS) A.D.P. MIGLIORA I TUOI INDICI D’ASCOLTO Ear Science Division Dizziness & Balance Institute of Canada 8760 Jane Street, #102 Vaughan, ON L4R 0E8 905 597-7737 ProSound 1420 Burnhamthorpe Rd # 350 Mississauga, On L4X 2J9 905 232 0606 Columbus Medical Arts building 8333 Weston Rd #105 Woodbridge L4L 8E2 905 264 9975 SERIE B - 14ª GIORNATA SERIE A - 13ª GIORNATA SQUADRA PUNTI Inter Fiorentina Napoli Roma Sassuolo Juventus Milan Lazio Atalanta Torino Sampdoria Chievo Genoa Empoli Palermo Udinese Bologna Frosinone Carpi Verona 30 28 28 27 22 21 20 19 18 18 16 16 16 15 15 15 13 11 6 6 G 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 13 V 9 9 8 8 6 6 6 6 5 5 4 4 4 4 4 4 4 3 1 0 N 3 1 4 3 4 3 2 1 3 3 4 4 4 3 3 3 1 2 3 6 P GF GS 1 3 1 2 3 4 5 6 5 5 5 5 5 6 6 6 8 8 9 7 16 26 24 29 15 17 15 17 13 18 19 16 14 15 13 11 13 11 11 8 7 11 8 15 12 11 17 21 15 18 18 13 17 20 17 15 17 22 26 21 Chin Building 622 College St #204 Toronto M6G 1B6 416 924 5033 SQUADRA PUNTI RISULTATI Bologna-Roma Juventus-Milan Verona-Napoli Atalanta-Torino Carpi-Chievo Fiorentina-Empoli Genoa-Sassuolo Lazio-Palermo Udinese-Sampdoria Inter-Frosinone 2-2 1-0 0-2 0-1 1-2 2-2 2-1 1-1 1-0 4-0 PROSSIMO TURNO SABATO 28 NOVEMBRE Torino-Bologna 12 pm Milan-Sampdoria 2.45 pm DOMENICA 29 NOVEMBRE Roma-Atalanta 9 am Chievo Udinese Genoa-Carpi Frosinone-Verona Empoli-Lazio 12 pm Palermo-Juventus 2.45 pm LUNEDÌ 30 NOVEMBRE Sassuolo-Fiorentina 1 pm Napoli-Inter 3 pm Cagliari 29 Crotone 28 Bari 28 Pescara 24 Cesena 24 Novara (-2) 22 Livorno 21 Brescia 20 Vicenza 19 Trapani 19 Entella 18 Perugia 18 Spezia 17 Latina 17 Pro Vercelli 17 Avellino 16 Modena 15 Salernitana 15 Ascoli 13 Ternana 13 Lanciano (-1) 12 Como 8 G 13 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 14 13 14 14 14 V 9 8 8 7 7 7 6 5 4 5 4 4 4 4 5 4 4 3 4 4 2 1 N 2 4 4 3 3 3 3 5 7 4 6 6 5 5 2 4 3 6 1 1 6 5 P GF GS 2 2 2 4 4 4 5 4 3 5 4 4 5 5 7 6 7 5 8 9 6 8 27 25 17 21 22 14 20 20 19 19 12 12 14 17 10 23 11 15 11 14 10 12 10 13 14 17 13 9 15 23 16 20 14 7 22 18 13 23 18 16 17 22 15 26 RISULTATI Crotone-Ternana Latina-Salernitana Novara-Spezia Perugia-Brescia Pescara-Avellino Pro Vercelli-Como Trapani-Modena Vicenza-Cesena V.Entella-Lanciano Bari-Livorno Cagliari-Ascoli 3-0 2-2 1-0 4-0 3-2 2-0 2-1 1-1 1-1 1-0 oggi PROSSIMO TURNO VENERDÌ 27 NOVEMBRE Spezia-Crotone 1 pm Salernitana-Pro Vercelli 3pm Cesena-Pescara SABATO 28 NOVEMBRE Avellino-Perugia 9 am Modena-Virtus Entella Livorno-Novara Ternana-Vicenza Como-Bari Brescia-Cagliari Virtus Lanciano-Latina DOMENICA 29 NOVEMBRE Ascoli-Trapani 11.30 am CORRIERE CANADESE • LUNEDI 23 NOVEMBRE 2015 13 SPORT LEGA PRO Girone A 12ª giornata Lumezzane-Sud Tirol Mantova-Feralpi Salò Padova-Cuneo Pro Piacenza-Albinoleffe Renate-Cremonese Bassano-Cittadella Reggiana-Pordenone Giana Erminio-Pro Patria Alessandria-Pavia Cittadella Pavia FeralpiSalò Alessandria Reggiana Bassano Cremonese Pordenone Sudtirol Giana Erminio Cuneo Padova Pro Piacenza Lumezzane Mantova Renate AlbinoLeffe Pro Patria P 23 21 21 21 20 20 20 19 19 17 16 14 14 13 12 9 8 2 G 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 V 6 6 6 6 5 5 5 4 5 4 5 3 3 4 3 1 2 0 LEGA PRO Girone B LEGA PRO Girone C 12ª giornata 12ª giornata 1-2 1-2 1-3 0-0 0-1 1-1 1-4 0-0 2-1 Maceratese L’Aquila Prato-Pontedera Rimini-Teramo Tuttocuoio-Santarcangelo Lupa Roma-Carrarese Pistoiese-Ancona Lucchese-Savona Siena-Arezzo Spal-Pisa N 5 3 3 3 5 5 5 7 4 5 1 5 5 1 3 6 2 2 Spal* Maceratese Ancona Pisa* Carrarese Pontedera Tuttocuoio Robur Siena Prato L’Aquila (-1) Rimini Arezzo Santarcangelo Pistoiese Lucchese Teramo (-6) Savona (-6) Lupa Roma P 1 3 3 3 2 2 2 1 3 3 6 4 4 7 6 5 8 10 P 26 25 21 19 18 17 17 17 16 14 14 13 12 11 11 9 6 5 G 11 12 12 11 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 V 8 7 6 5 4 4 4 3 4 4 4 2 2 2 3 4 3 1 1-1 3-1 2-1 1-0 1-1 0-1 2-0 1-1 oggi Casertana-Lupa Castelli Catania-Foggia Catanzaro-Messina Cosenza-Monopoli Ischia-Benevento Juve Stabia-Fidelis Andria Martina-Akragas Matera-Lecce Melfi-Paganese N 2 4 3 4 6 5 5 8 4 3 2 7 6 5 2 3 3 2 Casertana Messina Cosenza Foggia Lecce Benevento (-1) Paganese Akragas Fidelis Andria Monopoli Juve Stabia Catanzaro Ischia (-4) Matera (-2) Melfi Catania (-11) Martina Franca (-1) Lupa Castelli P 1 1 3 2 2 3 3 1 4 5 6 3 4 5 7 5 6 9 SERIE D Girone A SERIE D Girone B SERIE D Girone C 15ª giornata 15ª giornata 15ª giornata P 27 20 20 19 19 19 17 15 15 14 14 14 13 12 9 9 8 6 G 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 12 3-1 0-0 1-0 2-1 0-0 1-1 3-0 0-0 1-2 V 8 5 5 5 5 5 4 4 4 4 3 4 4 3 2 5 2 1 N 3 5 5 4 4 5 5 3 3 2 5 2 5 5 3 5 3 3 P 1 2 2 3 3 2 3 5 5 6 4 6 3 4 7 2 7 8 SERIE D Girone D SERIE D Girone E 15ª giornata 13ª giornata Borgosesia-Argentina Caronnese-Bra Castellazzo-Gozzano Derthona-Lavagnese Ligorna-Sp. Bellinzago Novese-Rapallo B. Oltrepo Voghera-Acqui Pinerolo-Chieri S. Levante-Fezzanese Vado-Pro Settimo 2-3 4-0 1-0 1-1 1-2 0-1 3-2 1-0 1-0 0-0 Ciliverghe M.-M. Bonate 3-2 Ciserano-Lecco 1-3 F. Caratese-V.Bergamo 2-0 Inveruno-Grumellese 2-0 Monza-Pro Sesto 2-1 Olginatese-P.S.P.Isola 2-0 Pergolettese-Seregno 0-1 Piacenza-Caravaggio 2-1 Sondrio-Bustese R. 1-1 Varesina S.-Fiorenzuola 1-1 Abano-Mestre Calvi Noale-Tamai Campodarsego-Levico Dro-Giorgione F.Monfalcone-U. Ripa Liventina-Fontanafr. Luparense S.P.-Belluno Sacilese-Montebelluna Venezia-Este V.V. Verona-U.Triestina 2-1 0-0 2-1 0-0 1-0 3-1 0-1 1-3 1-2 1-2 Altovicentino-Ravenna 2-2 Arzignano-Bellaria 2-1 Clodiense-San Marino 0-1 Correggese-Villafranca V. 0-0 Forlì-V.Castelfranco 4-2 Fortis J.-Sammaurese 3-3 Mezzolara-Delta Rovigo 1-0 Parma 1913- Imolese 0-0 Ribelle-Legnago 1-1 Romagna C.-Lentigione 0-3 C. Castello-Ghivizzano 1-3 Colligiana-Massese 2-0 Foligno-Sangiovannese 2-3 Gavorrano-Gualdo 3-1 Gubbio-V. Spoleto 3-0 J. Montemurlo-Scandicci 3-1 Montecatini-Pianese 1-0 Ponsacco -Sansepolcro 2-1 Viareggio-Poggibonsi 1-0 Caronnese Sporting Bellinzago Pinerolo Chieri Lavagnese Sestri Levante Gozzano Argentina Taggia Oltrepo Voghera Derthona Bra Novese Borgosesia Pro Settimo Acqui Rapallo Bogliasco Ligorna Vado Fezzanese Castellazzo 37 32 30 29 28 27 25 25 23 22 22 17 17 16 14 13 13 13 10 9 Piacenza Lecco Seregno Ciliverghe Mazzano Monza Ciserano Folgore Caratese Inveruno Varesina Sport Olginatese Pro Sesto Ponte San Pietro Isola Mapello Bonate Bustese Roncalli Grumellese Pergolettese Caravaggio Virtus Bergamo Fiorenzuola Sondrio Campodarsego Venezia Belluno Este Virtus Vecomp Verona Calvi Noale Liventina Tamai Union Ripa La Fenadora Mestre Levico Abano Montebelluna Fontanafredda Giorgione Luparense San Paolo Dro Unione Triestina Fincantieri Monfalcone Sacilese 37 34 27 26 25 25 24 19 19 18 18 17 16 16 16 16 15 15 9 7 Parma Forlì Altovicentino San Marino D. Porto Tolle Rovigo Imolese Lentigione Ribelle Arzignano Virtus Castelfranco Sammaurese Ravenna Legnago Correggese Romagna Centro Mezzolara Villafranca Veronese Fortis Juventus Bellaria Clodiense Jolly Montemurlo Olimpia Colligiana Gavorrano Montecatini Poggibonsi Ponsacco Gubbio Ghivizzano Foligno Sangiovannese Città di Castello Viareggio Pianese Sansepolcro Gualdo Scandicci Massese Voluntas Spoleto 40 30 28 26 25 24 21 21 19 19 19 17 17 17 17 17 17 15 11 9 SERIE D Girone G SERIE D Girone F 13ª giornata 13ª giornata A. Scoppito-Chieti 2-2 Fano-Campobasso 1-1 F. Veregra-Avezzano 2-0 Giulianova-Castelfidardo 2-1 Isernia-Fermana 1-0 Jesina-Sambenedettese 0-2 Matelica-Monticelli 0-2 Recanatese-S.N. Teramo 2-1 V. Pesaro-Ol. Agnonese 0-2 C. Genzano-Arzachena Flaminia-Astrea Grosseto-San Cesareo Lanusei-Budoni Muravera-Viterbese Nuorese-Torres Olbia-Albalonga Rieti-Ostiamare Trastevere-Castiadas Sambenedettese San Nicolò Teramo Fano Matelica Folgore Veregra Monticelli Isernia Chieti Jesina Castelfidardo Campobasso Avezzano Fermana Recanatese Olympia Agnonese Amiternina Scoppito Vis Pesaro Giulianova Arzachena Grosseto Rieti Viterbese Olbia (-1) Nuorese Albalonga Ostiamare Torres Lanusei Trastevere Flaminia Cynthia Genzano Budoni Muravera Astrea San Cesareo Castiadas 31 22 22 21 21 19 19 18 18 16 16 16 15 15 13 11 11 11 37 33 30 28 26 24 24 24 22 21 19 19 18 18 16 14 11 10 7 4 SERIE D Girone I SERIE D Girone H 13ª giornata 15ª giornata 0-1 2-2 3-0 2-0 0-1 1-3 3-1 2-1 5-0 Aprilia-S. Bellegra 3-2 Francavilla F.-Bisceglie 4-1 Gallipoli-Picerno 1-0 Isola Liri-Fondi 0-2 Nardò-Marcianise 0-0 Potenza-Taranto 2-1 San Severo-Francavilla S. 2-1 Torrecuso-Manfredonia 2-2 Turris-Pomigliano 3-0 Agropoli-R. Calabria 0-1 Gragnano-Due Torri 0-0 Scordia-Gelbison 0-2 Siracusa-Roccella 2-0 Frattese-Aversa 1-0 Palmese-Noto 0-0 Rende-Cavese 1-2 Marsala-Leonfortese 0-0 Vibonese-Sarnese 1-1 ha riposato la Vigor Lamezia 29 27 24 24 22 22 21 21 20 20 15 15 14 13 11 10 7 6 Francavilla Fontana Nardò Francavilla in Sinni Fondi Taranto Pomigliano Bisceglie San Severo (-2) Isola Liri Potenza Turris Manfredonia Marcianise Torrecuso Aprilia Gallipoli Serpentara Bellegra Picerno Cavese* Frattese* Siracusa* Sarnese* Due Torri* Reggio Calabria Vibonese* Gragnano* Leonfortese* Marsala Aversa Normanna* (-2) Palmese* Noto Rende Agropoli* Roccella* Gelbison* Scordia* Vigor Lamezia (-1) 29 28 24 24 24 23 20 19 19 19 18 17 15 14 11 9 6 4 29 28 27 23 23 23 22 20 20 19 19 19 17 16 16 15 13 11 4 26 25 25 25 23 22 21 19 19 19 19 18 16 10 10 9 9 6 LUNEDI 23 NOVEMBRE 2015 • CORRIERE CANADESE 14 Classified O ROSCOPO DI OGGI Luna nel segno, ma l’aspetto complicato oggi è l’opposizione Venere-Urano: segno che al partner i vostri colpi di testa non vanno a genio. E allora ARIETE cedetegli il controllo della situazione e, 22 MAR - 21 APR almeno per una giornata, uniformatevi alle sue decisioni. La giornata prevede un’immersione totale nella routine, che servirà però a smaltire il lavoro arretrato e a rimettere ordine nelle vostre finanze. Non fatevi TORO disorientare dai possibili contrattempi: 22 APR - 21 MAG siete perfettamente in grado di superarli. Stuzzicati da Venere e Urano, partner e amici si guardano in cagnesco, ma poi un volta amalgamati nel gruppo si trovano perfino simpatici! Come ogni GEMELLI lunedì, al lavoro fate un po’ di fatica a 22 MAG - 21 GIU rientrare nel vostro ruolo, la fantasia vola altrove. Ragione e sentimento vi tirano in direzioni contrarie. Gli astri scatenano una tensione emotiva che rischia di bloccarvi sulla linea di partenza. Come CANCRO sempre, il miglior consigliere resta il 22 GIU-21 LUG vostro cuore: non servono ragionamenti, ma intuizioni. Dimostrando competenza e allo stesso tempo simpatia, potrete spuntarla in una situazione complessa. Evitate però d’imporre le vostre scelte. Nel una giornata piacevole e LEONE complesso movimentata, che concilia gli impegni 22 LUG-21 AGO di lavoro con lo svago. Tel: 416-782-9222 - Fax: 416-782-9333 - Email: [email protected] - Sito web: www.corriere.com CHIROMANTI Signor ANGELO $10.00 Psychic Risultati in 12 ore Aiuta in amore matrimonio depressione Specializzato nel riunire i separati Rimuove l'inluenza diabolica SIGNORA 2 domande al telefono GRATIS Siete così metodici e ben organizzati che è raro prendervi in contropiede. Lo farà la Luna, oggi, ma proverete a rimettere in riga persino lei! Nervosismo causato da qualche noioso imprevisto, CAPRICORNO che potrebbe farvi perdere un bel po’ 22 DIC-21 GEN di tempo. Una ventata di ottimismo alimenta il buonumore. Il benessere interiore che sprigionate sarà contagioso e gli amici saranno attratti da voi. 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Carattere: Abituato a trovarsi nelle situazioni più confuse e incerte, anche quando si mette nei guai ha sempre un'idea geniale che lo salva. Non ama le avventure perché lo emozionano troppo, non sopporta i rapporti continuativi perché lo annoiano... alla fine sceglie di affidarsi alla donna che lo desidera di più. Ama stare all'aperto, disegnare ed osservare gli alberi della campagna o... delle navi. Desideroso di farsi benvolere, cerca sempre di rendersi utile dimostrando così la sua affabilità. Numero fortunato: 5 Il Proverbio del Giorno: "Per S. Clemente, l'inverno mette un dente" Oggi Accadde: "1993. Carlo Rubbia presenta la teoria per realizzare un reattore nucleare pulito, un sistema che permette, tra l'altro, una reazione sempre governabile ed una drastica riduzione delle scorie nucleari." TO PLACE YOUR AD HERE CALL 416-782-9222 La soluzione A di ven. 2o (-2o) Variabile Sei nato oggi? 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Scienza I pericoli insiti nel nucleare portano ad un'inversione di rotta. Il fisico italiano Carlo Rubbia, il 24 novembre 1993, nel corso di una conferenza a Ginevra illustra il principio del reattore per il "nucleare pulito". La sua teoria poggia su un ciclo torio-uranio con neutroni non più derivanti dalla classica reazione a catena, ma ottenuti da un acceleratore di particelle. I suoi vantaggi sono molteplici: la reazione non può diventare ingovernabile ed esplosiva; le scorie nucleari si riducono drasticamente in quanto in massima parte perdono la radioattività in 300 anni, invece dei 24.000 anni del plutonio ottenuto con la fissione tradizionale; non è possibile riuscire ad avere materiali, come il plutonio, che si possono usare per costruire bombe. LUNEDI 23 NOVEMBRE 2015 • CORRIERE CANADESE 16 SPORT IL TECNICO ITALIANO SUGLI SCUDI Favola Ranieri, nuovo re della Premiership LONDRA - Dal quasi scudetto con la sua Roma alla conquista del primo posto della Premier League. È un sabato da re d’Inghilterra quello vissuto da Claudio Ranieri nella 12/a giornata del massimo campionato del Paese d’Oltre Manica. In vetta al campionato più ricco, alla guida di una provinciale costruita per la salvezza: è la favola di Claudio Ranieri, protagonista assoluto con il suo Leicester in Premier League. Accolto nello scetticismo generale, dopo 13 giornate il tecnico romano ha messo in fila tutti. Anche i colossi di Manchester, United e City, rispettivamente secondi e terzi, o il Chelsea staccato addirittura 18 lunghezze. Un’impresa sorprendente, un exploit entusiasmante, una rivincita per lo stesso Ranieri il cui ritorno in Premier dopo 11 anni dall’esonero dal Chelsea era stato commentato con sprezzante sarcasmo. Giudicato ormai “finito” dopo la brutta parentesi alla guida della nazionale greca, Ranieri ha saputo esaltare un gruppo che sta volando oltre le più rosee aspettative. Trascinato da Jamie Vardy che sabato a Newcastle ha eguagliato il record di Ruud van Nistelrooy (2003), con 10 gol consecutivi in altrettante partite. «Ma ai tempi della Fiorentina (Gabriel Omar) Batistuta aveva segnato 11 gol di fila, spero che Jamie faccia altrettanto». Nel mentre Ranieri si gode il primato, in attesa del prossimo turno contro il Manchester United. A meno di un terzo di stagione non solo la salvezza è ampiamente già ipotecata, ma sognare diventa lecito. Sono i numeri a legittimare ogni speranza, per quanto improba considerato che il Leicester è valutato “appena” 88 milioni di sterline Claudio Ranieri, nato a Roma nel 1951, allena dal 1987. Ha allenato, tra le altre, Napoli, Fiorentina, Juve, Roma, Inter, Valencia Atletico Madrid, Chelsea, Monaco (meno di 120 milioni), meno di un terzo del valore delle più accreditate favorite al titolo. «Sono estremamente felice di questo gruppo perché giocano come una squadra - le parole di Ranieri - Siamo una squadra con qualità, abbiamo reso orgogliosi i no- stri tifosi. Ma i nostri obiettivi non cambiano, pensiamo alla salvezza. Per tutto il resto c’è tempo, non dobbiamo perdere il senso del- la realtà anche se stiamo ottenendo risultati eccezionali». Tutta la stampa inglese esalta il tecnico italiano. Il sito di Skysport scrive “Orgoglioso Ranieri, il suo Leicester in cima alla classifica”, e riporta le parole del tecnico romano «sono molto orgoglioso, i giocatori corrono, giocano compatti e come una squadra». Il Mirror: Ranieri “vola ad alta quota con il suo Leicester ma deve prepararsi alle trappole”, perché sono in arrivo gli scontri diretti con le grandi. Finora la squadra del tecnico italiano ha incontrato, battendolo, solo l’Arsenal. Presto arriveranno il Manchester United, il City, il Chelsea, e sarà dura. Il Mail On line scherza sull’italiano Ranieri che “aveva promesso una pizza ai suoi giocatori” se si fossero comportati bene, ma ora visto come vanno le cose, “dovrà portare anche la birra”. INGHILTERRA Leicester primo da solo, il City battuto in casa dal Liverpool ROMA - Il Leicester di Ranieri torna in vetta al posto dell’Arsenal sconfitto a West Bromwich (21), mentre il Chelsea si riscatta ed il Liverpool va vincere in casa del City. Nella 13/a giornata della Premier League, è la formazione del tecnico italiano a stupire tutti con una netta vittoria (3-0) sul campo del Newcastle che vale il primato a quota 28 punti nel massimo campionato inglese. Vince il Manchester United al 90’ a Watford grazie ad una autorete di Deeney salendo al secondo posto a 27 punti. Sorride finalmente la squadra di Mourinho che batte di misura in casa il Norwich con un gol di Diego Costa nella ripresa. I Foxes di Ranieri vincono anche a Newcastle con un secco 3-0 e con i gol di Ulloa, Okazaki e, neanche a dirlo, Jamie Vardy che eguaglia il record di 10 partite consecutive a segno che apparteneva a Ruud van Nistelrooij. Crolla, invece, a sorpresa l’Arsenal di Arsene Wenger a The Hawthorns, casa del West Bromwich. Giroud porta avanti i Gunners rimontati poi dai gol di Morrison e l’autorete di Arteta. Nella ripresa Santi Cazorla fallisce il rigore del possibile pari. Arsenal che rimane a 26 punti fallendo così il sorpasso in vetta. La prima grande impresa di Klopp da quando è arrivato sulla panchina del Liverpool è venuta umiliando il City. I Reds sbancano l’Etihad con un 4-1 frutto di un primo tempo dominato alla grande. L’autorete del disastroso Mangala (pessimo anche in occasione degli altri gol avversari) dopo ot- to minuti spiana la strada agli ospiti, che poi segnano al 23' e al 32' il secondo e il terzo gol rispettivamente con Coutinho e con Firmino (primo centro in Premier League). Agüero prova a riaccendere la luce in casa Manchester City al 44', ma nella ripresa il City non reagisce; anzi è il Liverpool a trovare addirittura il quarto gol con Skrtel. Pellegrini così vede svanire la possibilità di salire al primo posto, mentre Klopp può sorridere nel vedere la sua squadra avvicinarsi alla zona europea. SPAGNA, IL CLASICO A SENSO UNICO Il Barcellona umilia il Real con un poker, Benitez sulla graticola MADRID Una lezione di calcio, un’umiliazione forse addirittura più pesante della “manita” di qualche anno fa perché subita in casa. Il Barcellona passeggia sulle ceneri del Real Madrid di Benitez. La storica lezione di calcio degli uomini di Luis Enrique alla sgangherata banda Benitez (squadra sfilacciata, senz’arte né parte) apre ufficialmente la crisi dei Merengues con l’ex tecnico del Napoli che finisce inesorabilmente sulla graticola. Al Bernabeu non c’è partita: 4-0. Segna subito Suarez, poi raddoppia Neymar; nella ripresa, Iniesta e ancora l’uruguaiano condanno Benitez e la sua squadra alla contestazione dei tifosi di casa, che sventolano i fazzoletti in segno di protesta e fischiano. Dopo 12 giornate della Liga, tra le due squadre ci sono già sei punti di distacco. E ora la posizione dell’ex tecnico del Napoli è ancora più in bilico. Dopo gli attentati di Parigi, è inevitabilmente un “Clasico” diverso: la polizia presidia i varchi di accesso al Santiago Bernabeu, i controlli sono minuziosi e lo stadio è blindato. Luis Enrique non rischia Messi dal primo minuto, il numero dieci comincia la sfida dalla panchina. Benitez risponde con un Real Madrid super offensivo, come piace al pubblico di casa: Casemiro è fuori, in mediana con Kroos e Modric c’è James Rodriguez; in attacco, il massimo del potenziale offensivo delle merengues: Cristiano Ronaldo, Bale e Benzema. Il Barcellona passa al primo vero tentativo, grazie a una magia di Suarez. L’uruguaiano riceve palla da Sergi Roberto e con un tocco morbido di destro batte Navas. Ora la squadra blaugrana può fare la partita che preferisce e sfruttare a proprio vantaggio il nervosismo di un avversario che non può perdere. Si scaldano gli animi, sale l’agonismo e in campo si vedono spesso entrate al limite. Ne fa le spese Mascherano che esce dopo 27 minuti per fare spazio a Mathieu. Il Real Madrid non reagisce e il pubblico rumoreggia. L’unica conclusione degna di nota è di James Rodriguez, respinta da Bravo. Troppo poco. Il Barcellona controlla e quando affonda va a segno ancora una volta. Azione in velocità, Iniesta trova il corridoio giusto per Neymar che entra in area e di sinistro incrocia sul palo lontano. Si va al riposo con i fischi e la “pañolada” di protesta (l’usanza di sventolare i fazzoletti) dei tifosi del Bernabeu. Nei primi minuti della ripresa, WESTERN CONFERENCE EASTERN CONFERENCE 2015-2016 Standings RISULTATI Domenica Carolina-Los Angeles Columbus-San Jose Montreal-Islanders Vancouver-New Jersey Sabato Boston-Toronto Ottawa-Philadelphia 2-0 4-0 ATLANTIC DIVISION GIOCATE PUNTI Montréal 21 32 Ottawa 20 25 Detroit 21 24 Tampa Bay 22 23 Boston 19 21 Florida 20 20 Buffalo 20 18 TORONTO 21 18 Tampa Bay-Anaheim Florida-Rangers Pittsburgh-San Jose Washington-Colorado Winnipeg-Arizona St. Lois-Detroit Dallas-Buffalo Minnesota-Nasville Vancouver-Chicago 5-0 4-5 Ot 1-3 7-3 3-2 3-4 Ot 3-0 4-0 6-3 il Real Madrid ha uno scatto d’orgoglio ma non ha fortuna. Il Barcellona però è ancora una volta spietato e spegne sul nascere le speranze delle merengues. Iniesta e Suarez fanno quello che voglio al limite dell’area, lo spagnolo riceve palla e calcia con un destro terrificante all’incrocio dei pali. Per il Real è prima di tutto un colpo al proprio orgoglio. Il Bernabeu torna a fischiare e non risparmia più nessuno, nemmeno il presidente Florentino Perez. Cristiano Ronaldo e compagni tentano un’ultima reazione per salvare almeno la faccia, ma Claudio Bravo è decisivo con almeno quattro interventi. METROPOLITAN DIVISION GIOCATE Rangers 20 Washington 19 Pittsburgh 20 Islanders 20 New Jersey 19 Philadelphia 20 Columbus 21 Carolina 19 PUNTI 32 27 24 23 21 17 16 15 Venerdì Carolina-Toronto Edmonton-New Jersey Calgary-Chicago Islanders-Montreal Detroit-Los Angeles Columbus-Nashville 1-2 rig 5-1 2-1 Ot 3-5 3-2 4-0 CENTRAL DIVISION Dallas St Louis Nashville Minnesota Chicago Winnipeg Colorado GIOCATE 21 21 19 19 21 21 20 PUNTI 34 28 25 25 24 22 15 PROSSIME PARTITE Lunedì Toronto-Boston Buffalo-St. Louis Rangers-Nashville Philadelphia-Carolina Washington-Edmonton Florida-Los Angeles Winnipeg-Colorado PACIFIC DIVISION GIOCATE Los Angeles 19 San Jose 20 Vancouver 21 Arizona 20 Anaheim 21 Calgary 21 Edmonton 20 PUNTI 24 22 20 21 18 17 15 Leafs, Boston bestia nera La classiica si muove ma i Maple Leafs sono sempre ultimi e questa sera dovranno vedersela con la loro bestia nera, il Boston, dal quale sono stati sconitti sabato per 2-0. Venerdì i Leafs si erano imposti, 2-1 ai rigori, al Carolina.