ITALIAN COMMUNITY DAILY NEWSPAPER Messaggio ai lettori n questo periodo il Corriere Canadese ha cambiato la Istacompagnia che consegna il giornale a domicilio. Se in queprima fase dovessero esserci dei ritardi o disguidi nella consegna del giornale, chiamate in redazione al 416-7829222 entro le 9.30am per segnalarcelo e per permetterci di avvertire il distributore in tempo per la nuova consegna. Ci scusiamo con i nostri abbonati per i disguidi e i disagi che potrebbero crearsi in questa fase di transizione. Disastro sul Sinai l’Airbus spezzato mentre era in volo Sulla tragedia in Egitto l’ombra del terrorismo. A pag. 4 ITALIAN COMMUNITY DAILY NEWSPAPER $1.25 Più tasse nella Gta (prezzo più alto fuori) ■ Anno 03 ■ N. 207 www.corriere.com Lunedì 2 Novembre 2015 “All’Expo abbiamo stupito il mondo” Si è conclusa l’Esposizione Universale milanese. Il governo canadese di Harper non ci credeva TORONTO - L’Expo di Milano è chiusa ed è stata un successo clamoroso: lo hanno riconosciuto tutti alla cerimonia di chiusura della manifestazione che in sei mesi è stata visitata da 21,5 milioni di persone, cinque nel solo ottobre. f ARTICOLI A PAGINA 2 LO SCANDALO Caos Roma, il commissario Paolo Tronca dopo Marino ROMA - Mentre a Milano cala il sipario sull’Expo, a Roma prende forma la nuova fase del dopo-Marino. A guidarla sarà proprio il prefetto del capoluogo lombardo, Paolo Tronca, uno dei principali arteici del successo dell’Esposizione Universale. «Bisogna prendere il meglio di tutta questa esperienza e adattarla a una realtà che è diversa», le sue prime parole dopo la nomina alla carica di commissario della Città Eterna. f ARTICOLI IN ITALIANO E IN INGLESE A PAGINA 6 LA CRISI Governo libico contro l’Italia, sale la tensione tra i due Paesi f A PAG. 5 Mexes esulta dopo aver segnato il gol del 2-0 contro la Lazio. La partita poi inirà 3-1 per il Milan Colpaccio del Milan contro la Lazio I rossoneri vincono all’Olimpico, la Fiorentina aggancia l’Inter in vetta. Donadoni, buona la prima f NELLO SPORT mi ha aiutato a sfruttare “ Anna quegli sconti di cui non conoscevo nemmeno l’esistenza.” - Nancy R. il fatto che Anna possa parlare “ Amo in italiano e sia più facile per me capire.”- Paulino M. una persona preparata “ Finalmente e amichevole che comprenda me e le mie esigenze.” - Dante R. Inizia a risparmiare oggi fino al 40% di sconto Per un preventivo gratuito senza obblighi, chiamate Anna Zangari-Talarico al 905-265-2711 o il numero gratuito [email protected] 1-866-621-6980. standrewsinsurance.com LUNEDI 2 NOVEMBRE 2015 • CORRIERE CANADESE 2 PRIMO PIANO TORONTO - L’Expo di Milano è chiusa ed è stata un successo clamoroso: lo hanno riconosciuto tutti alla cerimonia di chiusura della manifestazione che in sei mesi è stata visitata da 21,5 milioni di persone, cinque nel solo ottobre. Lo ha riconosciuto anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha fatto il discorso finale e ha dichiarato ufficialmente chiusa l’esposizione di Milano. «La sfida - ha sottolineato - non è stata vinta da qualcuno contro qualcun altro. È stata vinta da un’Italia che, quando si unisce in un impegno comune, evitando che le naturali diversità producano eccessi di antagonismo, sa esprimere grandi doti e mostrare al mondo le sue originali qualità». Il presidente non ha mai citato Roma, o polemiche specifiche ma ha rilanciato un messaggio di unità che ripete da tempo. «L’Expo - ha detto - ci ha dato una prova ulteriore di quanto grandi siano le cose che ci uniscono, superiori a quelle che legittimamente ci separano. Il nostro dibattito pubblico, per essere maturo e riconquistare credibilità e fiducia, non può oscurare le sinergie e i terreni di convergenza, pena un generale impoverimento». Il successo clamoroso dell’evento milanese rende ancora più incomprensibile il boicottaggio voluto dal governo canadese dell’allora primo ministro Stephen Harper. Un boicottaggio che sa tanto di occasione mancata. Appena conclusa la cerimo- IL SERVIZIO Nell'edizione di domani del Corriere Canadese sarà presente un ampio servizio sull’Expo milanese e sull’occasione mancata dal governo federale canadese e da quello provinciale dell’Ontario. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla chiusura dell’Expo L'EVENTO Chiude l’Expo 2015 di Milano “Abbiamo stupito il mondo” nia di Milano, il premier Matteo Renzi ha rivendicato che «Expo è l’orgoglio di chi ha vinto una sfida che sembrava impossibile, una sfida vinta non dal governo ma dall’Italia, dai passeggini in fila davanti agli ingressi, ha vinto l’Italia del “perché No”». Con Mattarella a Milano però c’era una parte del governo, i ministri Maria Elena Boschi, Rober- ta Pinotti e soprattutto Maurizio Martina che ha la delega ad Expo e dal palco ha sorriso alla platea esclamando: «Missione compiuta». Tutti gli occhi erano comunque sul protagonista principale di quest’avventura il commissario Giuseppe Sala. Dal palco lo ha ringraziato apertamente Mattarella (che ha detto grazie anche a Milano) così come il segretario del Bie (l’organizzazione che gestisce le esposizioni universali) Vicente Loscertales. Sala si è preso l’applauso del pubblico, ringraziando tutti quelli che ci hanno lavorato, che ciò che li accomuna non è solo il senso «di vittoria ma di aver fatto bene il nostro dovere. Abbiamo dimostrato che siamo in grado di accogliere e stupire il mondo». Il suo ringraziamento è andato ai volontari (ovazione ogni volta che sono stati citati) e anche ai visitatori. «È stato un Expo della gente. Loro - ha aggiunto - hanno creato un evento unico e se passerà certamente nella storia del nostro Paese molto si deve al civismo di chi lo ha visitato». Il senso di unità evocato da Mattarella sarà messo alla prova da subito, per la gestione del dopo Expo, su cui il Capo dello Stato ha richiamato a «scelte sagge». «Deve diventare un luogo in cui si costruisca il futuro» ha esortato il presidente della Lombardia, Roberto Maroni, rivendicando il «lavoro di squadra» in «stile lombardo» fatto finora. «C’è malinconia e anche la gioia di chi sa che ha fatto bene»: è stato il bilancio di un “emozionato” sindaco di Milano, Giuliano Pisapia. «Questi - ha proseguito - sono i primi passi. Quanto abbiamo costruito non andrà perduto, non perderemo lo slancio, lavoreremo insieme con il mondo anche nel futuro». «Da questo momento - ha concluso - si ricomincia». CARTA DI MILANO Rimane il monito globale contro lo spreco e per il diritto universale al cibo MILANO - “Oggi nel mondo circa 800 milioni di persone soffrono di fame cronica e più di due miliardi di persone sono malnutrite. Eppure ogni anno, 1,3 miliardi di tonnellate di cibo viene sprecato mentre le risorse della terra, le foreste e i mari sono sfruttati in modo insostenibile”: parte da questo la Carta di Milano, il documento su diritto al cibo e all’acqua che intende essere l’eredità di Expo. Qualcuno lo ha definito un protocollo di Kyoto dell’alimentazione ma in realtà è qualcosa di più. Il protocollo di Kyoto era un impegno fra Paesi. Qui a prendere in primissimo luogo l’impegno è la gente che dal primo maggio ha potuto sottoscriverlo all’esposizione universale a Palazzo Italia o online sul sito della carta. Sono oltre 50 i Capi di Stato e di Governo che lo hanno firmato a Milano e oltre un milione le persone che lo hanno sottoscritto prima che, lo scorso 16 ottobre, il testo venisse consegnato al segretario dell’Onu Ban Ki-moon. “Noi donne e uomini, cittadini di questo pianeta - recita la carta presentata - sottoscriviamo questo documento per assumerci impegni precisi in relazione al diritto al cibo che riteniamo debba essere considerato un diritto umano fondamentale”. E anzi “consideriamo una violazione della dignità umana il mancato accesso a cibo sano, sufficiente e nutriente, acqua pulita e di energia”. L’impegno dei singolo è a non sprecare e a “consumare solo le quantità di cibo sufficienti al fabbisogno”, a riciclare e rigenerare, tener conto dell’impatto sull’ambiente. Gli impegni però riguardano anche le associazioni, cioè la cosiddetta società civile, e le imprese chiamate a rispettare l’ambiente e favorire forme di lavoro che non sfruttano ma contribuiscono alla realizzazione delle persone. E poi ci sono le richieste ai governi, per garantire il diritto al cibo, tutelare suolo, puntare sulla ricerca, combattere gli sprechi. AVETE VINTO? EDITORE - Consorzio M.T.E.C. Consultants Italia, No. 86 Via Maria, 03100 Frosinone. MAXMILLIONS M.T.E.C. Consultants Ltd. 3800 Steeles Ave. W., Suite 300, Vaughan ON, Canada REDAZIONE: Corriere Canadese Italia, No. 86 Via Maria, 03100 Frosinone. 02 11 19 38 43 45 49 Bonus: 09 Ven. 30 ott. 2015 01 17 20 24 41 47 02 03 13 21 31 37 02 07 18 19 36 37 02 10 13 18 31 40 3070039 48 44 45 44 Canada, 2790 Duferin St., 416-782-9222 Toronto, ON, M6B 3R7 AMMINISTRAZIONE: L'On. Joe Volpe, P.C., C.Dir. - Presidente Editore Francesco Veronesi - Direttore Nicola Sparano - Vice-Direttore Tipograia K.T. WEB Printing Ltd. 287 Bridgeland Ave. Toronto, ON, M6A 1Z6 Tel: 416-782-9222 - Fax: 416-782-9333 Email: [email protected] - [email protected] www.corriere.com Sabato 31 ott. 2015 Sabato 31 ott. 2015 03 14 20 28 40 44 Bonus: 48 VINCITA GARANTITA 48371901-01 4414120 Sabato 31 ott. 2015 06 07 13 26 46 47 Bonus: 05 MIDDAY 8 3 1 7 EVENING 1 6 4 9 01 10 14 21 22 41 Bonus: 25 EARLY BIRD: 07 11 32 44 4414120 4414120 Sab. 31 ott. 2015 03 04 05 12 15 23 31 03 11 24 29 32 40 41 04 09 11 21 26 35 45 05 09 23 24 32 33 34 09 10 11 14 16 26 27 10 14 15 32 37 41 45 10 20 21 31 33 41 48 18 23 24 27 39 43 45 Sab. 31 ott. 2015 03 12 16 21 34 36 Bonus: 08 Sab. 31 ott. 2015 MIDDAY 4 8 1 EVENING 1 0 3 Sab. 31 ott. 2015 MIDDAY 56 EVENING 96 CORRIERE CANADESE • LUNEDI 2 NOVEMBRE 2015 3 CANADA LA VERTENZA INSEGNANTI/GOVERNO DA IERI Wynne: «Da oggi busta paga più leggera» TORONTO - Il conto alla rovescia è iniziato e gli insegnanti elementari delle scuole pubbliche dell’Ontario potrebbero ricevere presto una busta paga più leggera. Fino al momento in cui andiamo in stampa l’accordo tra l’Elementary Teachers’ Federation of Ontario (ETFO) e il governo e i provveditorati non c’è ancora anche se manca qualche ora alla mezzanotte. Da oggi quindi, qualora gli insegnanti proseguano con lo sciopero bianco che stanno mettendo in atto dall’inizio dell’anno scolastico, la premier della provincia Kathleen Wynne autorizzerà i provveditorati scolastici a tagliare il loro stipendio dopo un preavviso di cinque giorni. Una minaccia che il presidente dell’ETFO Sam Hammond ha deciso di non raccogliere. «Non abbiamo intenzione di cedere alle pressioni del governo - ha detto Hammond - sul tavolo dei negoziati ci sono ancora varie questioni chiave tra le quali le dimensioni delle classi, le pratiche di assunzione e il tempo a disposizione degli insegnanti per la preparazione delle lezioni». Accordo o non accordo, quel che preme alla Wynne è che da oggi gli insegnanti lascino perdere le azioni di sciopero bianco e si impegnino a insegnare e a svolgere tutte le attività extracurriculari e sportive che dall’8 settembre hanno messo al bando. Lo scotto da pagare, sia per gli insegnanti che per il personale di sostegno, lo staff degli uffici scolastici e i custodi rappresentati nella vertenza dal Canadian Union of Public Employees e dall’Ontario Secondary School Teachers’ Federation, è una busta paga decurtata. Già la scorsa settimana, nella speranza di accellerare un accordo, Kathleen Wynne aveva annunciato la sua decisione di usare il pugno di ferro. «Le scuole sono sempre più sporche, i ragazzi non vengono seguiti nelle varie attività extrascolastiche - ha tuonato la premier - non si può più continuare in questo modo. I nostri ragazzi meritano di meglio». Un avvertimento inviato, senza giri di parole, ai circa 78mila insegnanti rappresentati dalla Elementary Teachers’ Federation of Ontario e allo staff che partecipa allo sciopero bianco nelle scuole elementari pubbliche della pro- vincia. «Gli insegnanti delle scuole elementari sono senza contratto dall’agosto 2014 - ha ribattuto Hammond - protestiamo perché esiste una mancanza di volontà per giungere a un accordo al tavolo dei negoziati». Le parti sembrano finora lontane dal trovare una intesa ma fino alla mezzanotte potrebbe verificarsi la svolta tanto attesa da entrambe le parti. Energia elettrica, sono scattati gli aumenti in bolletta: +3,4% TORONTO - Brutte notizie per i residenti dell’Ontario. Da ieri è aumentato nuovamente il costo dell’elettricità: i rincari saranno del 3.4%. L’annuncio è stato fatto dall’Ontario Energy Board: ad esserne interessati sono le famiglie e le piccole imprese. Da ieri la tariffa dell’energia elettrica nella fascia fuori punta è salito di 0,3 centesimi andando quindi a 8,3 centesimi/kWh, quello nella fascia intermedia è salito di 0,6 centesimi fino a 12,8 centesimi/kWh mentre i rincari nella fascia di punta sono di 1,4 centesimi e raggiungono i 17,5 centesimi/kWh. Nel 2010 la bolletta media mensile era di circa cento dollari mentre adesso ogni mese la famiglia tipo si troverà a dover sborsare circa $31 in più. A causare il rialzo delle tariffe dell’energia sono, secondo l’Ontario Energy Board, sono numerosi fattori: tra questi l’aumento dei costi relativi alle centrali nucleari e idroelettriche dell’Ontario così come quelli derivanti da fonti rinnovabili come l’eolico e il solare. STUDIO DEL ‘GLOBE AND MAIL’ Afghanistan, 54 soldati suicidi dopo il ritorno TORONTO - Sono 158 i soldati canadesi morti nella missione in Afghanistan. Ma il numero, secondo il Globe and Mail, è in realtà più alto: stando a una indagine condotta dal quotidiano, almeno 54 soldati e veterani si sono suicidati dopo aver prestato servizio nella guerra in Afghanistan. Numeri, questi, che vengono tenuti segreti: al conteggio il Globe, che ha fatto ricorso all’Access to Information Act, è giunto dai record di posta elettronica del Department of National Defence and the Canadian Forces del 2014. Dalle ricerche, compresa la pubblicazione di necrologi dai quali è emerso che le morti erano da imputare a suicidi, è apparso chiaro che la missione in Afghanistan è stato un fattore determinante in molti casi anche se non è chiaro in quanti. Dai dati appare evidente che soprattutto negli ulti- mi anni il suicidio è diventato una minaccia ben più grande per le truppe canadesi dei nemici da combattere. Dal gennaio del 2011 all’aprile 2014 i soldati che hanno perso la vita in una azione di combattimento sono stati due mentre nello stesso periodo almeno 29 sono morti dopo aver fatto ritorno a casa. Il conteggio esatto è incerto dal momento che il governo federale non tiene conto con regolarità dei suicidi dei veterani ed ha record incompleti sui riservisti che di fatto sono più di un quarto delle truppe canadesi in Afghanistan. Negli ultimi dieci anni sia la Canadian Forces che la Veterans Affairs hanno stanziato maggior denaro, personale e strutture per la cura della salute mentale e hanno creato dei programmi per la prevenzione dei suicidi. IL GIORNO CHE TUTTI NOI DEDICHIAMO AL RICORDO. Nel Giorno della Memoria, CRONACA unisciti a noi per onorare i nostri Veterani. Accoltellamento, feriti due adolescenti TORONTO - Due ragazzi sono rimasti feriti in un accoltellamento avvenuto sabato sera verso le 8.45 su Gower Street, vicino Victoria Park Avenue e Dawes Road. I paramedici hanno trasportato un sedicenne che presentava una ferita da coltello al petto in un centro traumatologico dove le sue condizioni sono state giudicate stabili. L’altro ferito ha 17 anni ed ha riportato ferite meno gravi. Dal luogo sono stati visti fuggire a piedi sei adolescenti. La polizia indaga. ∏ È in corso una investigazione della York Regional Police dopo che nel Concord/ Thornhill Regional Park è stato scoperto un graffito che prende di mira gli ebrei. Il graffito, realizzato con una bomboletta spray di vernice, è stato scoperto su un cartello del parco che si trova in prossimità di Dufferin Street e l’autostrada 427: sul cartello è stato scritto trasversalmente la parola ‘Jews’ (ebrei). Al momento, ha detto la polizia, non ci sono sospettati per l’azione. ∂ La polizia provinciale dell’Ontario sta dando la caccia a un uomo che ha rubato una “grande quantità” di farmaci oppioidi da una farmacia Shoppers Drug Mart di Simcoe. L’uomo ha avvicinato un dipendente della farmacia e sotto la minaccia di un’arma ha rubato confezioni di fentanil e idromorfone. Il primo è un farmaco oppiaceo derivato dalla morfina la cui potenza è di circa 40 volte superiore a quella dell’eroina mentre l’idromorfone è un forte analgesico che agisce sul sistema nervoso centrale. ∏ Dovrà comparire in un tribunale di Brockville l’11 dicembre l’agente dell’Opp George Duke, 52 anni, accusato di furto per un valore superiore ai $5mila, possesso si beni ottenuti da attività illecite, abuso di fiducia e di altri reati. Non sono stati resi noti ulteriori dettagli sull’investigazione che ha portato all’arresto del poliziotto. 11 novembre alle ore 10:45 a.m. Memoriale dei Veterani Prato antistante all’Assemblea Legislativa Queen’s Park, Toronto ontario.ca/remember Finanziato dal Governo dell’Ontario LUNEDI 2 NOVEMBRE 2015 • CORRIERE CANADESE 4 ESTERI EGITTO ELEZIONI “Sinai, l’aereo si è spezzato in volo” Voto in Turchia, trionfa Erdogan IL CAIRO - Si è spaccato in volo l’Airbus A321-200 della compagnia russa Kogalymavia, precipitato sabato mattina nel Sinai uccidendo tutte le 224 persone a bordo. Su questo non hanno dubbi le autorità dell’aviazione civile russa, il che non esclude possa essersi trattato di un attentato, anche se l’ipotesi al momento viene considerata improbabile. La maggior parte degli esperti che, con grande prudenza in attesa dei risultati dell’esame delle due scatole nere, si sono espressi in queste ore, ipotizza un cedimento strutturale dell’Airbus, seguito da una violenta depressurizzazione che avrebbe fatto precipitare improvvisamente l’aereo. Le uniche voci discordanti sono quella di un esperto britannico citato dalla Bbc secondo cui potrebbe invece trattarsi di un’esplosione a bordo, e di un esperto russo, che cita due ipotesi: una bomba nella stiva o un corto circuito che ha provocato un incendio e spento i motori. Ai giornalisti russi, Viktor Sorochenko, direttore esecutivo della commissione interstatale dell’aviazione russa, ha detto: «La disintegrazione della fusoliera si è veriicata in volo, e i frammenti sono distribuiti su un’area piuttosto ampia, circa 20 chilometri quadrati». Nel frattempo tutti i voli Airbus A321 della Kogalymavia (che dal 2102 opera con il marchio Metrojet), sono stati sospesi: lo ha deciso l’agenzia federale dei trasporti (Rostransnadzor). Esperti citati dal sito specializzato AirLive.net sostengono che l’aereo si sarebbe spaccato dopo una violenta depressurizzazione dovuta a una debolezza strutturale dell’Airbus A321-200. Ma secon- ISTANBUL - La Turchia torna nelle mani di Recep Tayyip Erdogan. L’appello alla stabilità del presidente turco sfonda nell’elettorato nazionalista e riporta il suo partito Akp alla maggioranza assoluta persa a giugno, tornando alle percentuali record del 2011. Con il 49,4% dei voti e 316 seggi, nel voto anticipato supera anche i sondaggi più favorevoli e promette di guidare ancora la Turchia per i prossimi quattro anni. Un risultato ottenuto nonostante il partito ilo-curdo Hdp sia riuscito anche stavolta ad entrare in Parlamento superando la soglia di sbarramento record del 10%, perdendo un milione di voti rispetto a giugno ma diventando il terzo partito per numero di seggi (59) dopo il crollo del nazionalista Mhp, che si ferma a 41. Ma nel sud-est a maggioranza curda della Turchia è subito esplosa la rabbia per un risultato inatteso che spezza il sogno di fermare il cammino del “sultano”. Mentre ancora il conteggio dei voti era in corso, a Diyarbakir manifestanti curdi hanno appiccato incendi ed eretto barricate, scontrandosi con la polizia che ha risposto con gas lacrimogeni e una decisa repressione delle proteste. Un assaggio di quello che potrebbe succedere nei prossimi mesi se Erdogan proseguirà nel muro contro muro. In tre mesi di guerra al Pkk, oltre 150 soldati e duemila combattenti curdi sono già morti. E adesso il timore è che la guerriglia possa spostarsi stabilmente nei centri urbani. Quasi nulla cambia per il socialdemocratico Chp, ancora una volta costretto all’opposizione: con il 25,4% e due seggi guadagnati rispetto a giugno (134) si conferma secondo partito in Parlamento. I resti dell’Airbus A321-200 precipitato sabato mattina in Egitto do un funzionario dei servizi di terra egiziana che, insieme a due ispettori russi, ha efettuato una ispezione pre-volo dell’aereo, l’Airbus appariva in buone condizioni. Il sito ricorda che il pilota del volo 9268 di Kogalymavia aveva espresso una serie di dubbi sulle condizioni meccaniche dell’Airbus in questione, parlando con la moglie. Per queste ragioni appare altamente improbabile che l’aereo sia stato abbattuto da un’organizzazione terroristica. Tutt’altro il parere del professor Michael Clarke, direttore del Royal United Services Institute. Se risulterà confermato che l’Airbus si è spaccato in due mentre volava, bisognerà invece prendere in considerazione l’ipotesi «non di un collasso meccanico, ma piuttosto di un’esplosione a bordo». Il responsabile del think tank londinese si è poi detto «molto più incline a credere, dovendo indovinare cosa sia successo a questo stadio dell’indagine, che si sia trattato di una bomba esplosa a bordo più che di un missile lanciato da terra». A Clarke ha fatto eco da Mosca - come scrive l’Associated Press un esperto di un centro di ricerche locali sull’aviazione civile, Alexander Fridlyand. Alla tv russa l’esperto ha spiegato che se l’aereo è davvero precipitato in fretta come sembra, potrebbe essere conseguenza di SECONDO PIATTO Spiedini ai peperoni Teresina Fagiolini gialli al prosciutto DOLCE Affettato alle castagne Ingredienti per 4 persone: - 600 gr. di fagiolini gialli - 80 gr. di prosciutto cotto - 30 gr. di burro - una cipolla - 2 cucchiai d’aceto - prezzemolo - sale e pepe. PRIMO PIATTO Orecchiette con scime di rapa Calorie per porzione: 680 Tempo di preparazione: un’ora Economico: si Vegetariano: no Ingredienti per 4 persone: - 300 gr. di carne di maiale - 300 gr. di carne di manzo - 200 gr. di pancetta - 2 peperoni gialli e 2 rossi - 8 cucchiai di olio extravergine d’oliva - sale e pepe. Preparazione: In un largo tegame, far soffriggere l’aglio ed i filetti d’acciuga nell’olio. Lessare le orecchiette in acqua bollente salata per qualche minuto, quindi unire le cime di rapa ridotte a pezzetti non troppo piccoli. A cottura ultimata, scolare bene e trasferire il tutto nel tegame con le acciughe. Far saltare la pasta a fuoco vivace, unire la ricotta e servire aggiungendo una macinata di pepe. CONTORNO Calorie per porzione: 180 Tempo di preparazione: un’ora Economico: si Vegetariano: no La Cucina di Calorie per porzione: 510 Tempo di preparazione: 30 min. Economico: si Vegetariano: no Ingredienti per 4 persone: - 400 gr. di orecchiette - 400 gr. di cime di rapa - 2 filetti d’acciuga - 3 cucchiai di olio extravergine d’oliva - 300 gr. di ricotta - uno spicchio d’aglio - pepe nero. un’esplosione nella stiva oppure un corto circuito che ha incendiato l’aereo e spento in maniera deinitiva i motori. Inine, contrariamente ad Air France, Klm, Lufthansa ed Emirates che hanno deciso di non sorvolare il Sinai inché non si saprà con esattezza quello che è successo, il Mail online informa che la British Airways non ha per ora deciso di interrompere i sorvoli del nord dell’Egitto. Ma già un mese fa l’ente britannico per la sicurezza dei voli civili aveva diramato un avviso alle compagnie del regno ainché non volassero a bassa quota sul Sinai centrale, vista la presenza di jihadisti ostili agli occidentali. Preparazione: Rosolare i fagiolini, a fuoco vivo, in una padella con burro e cipolla affettata. Regolare di sale e pepe, unire prosciutto tagliato a listelle, spruzzare con aceto, mescolare e lasciar insaporire. Bagnare quindi con un mestolo d’acqua calda, abbassare la fiamma, coperchiare e far cuocere dolcemente, aggiungendo, se necessario, qualche cucchiaio d’acqua calda. Spolverizzare con una manciata di prezzemolo tritato e servire. Preparazione: Infilare i peperoni su una forchetta, abbrustolirli sulla fiamma, spellarli e tagliarli a quadretti. Tagliare la carne e la pancetta a cubetti. Infilare gli ingredienti su otto spiedini, alternando, in ognuno, carne di maiale, peperone, manzo e pancetta. Condire gli spiedini con olio, sale e pepe e lasciarli insaporire per circa mezz’ora. Cuocerli su una griglia ben calda, rigirandoli spesso e servire. Il Corriere Canadese invita le sue affezionate lettrici a inviare le ricette a loro più care, quelle che fanno leccare i baffi a tutta la famiglia, che magari vengono preparate per celebrare una occasione speciale oppure che sono semplici da eseguire, ideali quando si rientra a Calorie per porzione: 525 Tempo di preparazione: un’ora oltre al tempo di refrigerazione Economico: no Vegetariano: si Ingredienti per 4 persone: - Mezzo Kg. di castagne - 50 gr. di cacao in polvere - 100 gr. di zucchero - 100 gr. di mandorle - 50 gr. di cedro candito - un bicchierino di sambuca - 30 gr. di zucchero a velo. Preparazione: Lessare le castagne sbucciate, spellarle e ridurle in purea con il passino a filtro fine. Aggiungere il cacao e lo zucchero lavorando bene l’insieme. Unire infine il cedro a pezzettini, le mandorle tostate e tritate e la sambuca. Impastare il tutto e dargli la forma di un salame. Cospargere il dolce di zucchero a velo, metterlo in frigorifero per due ore e servirlo tagliato a fettine. casa dal lavoro. La cucina italiana di oggi nasce dalla tradizione: condividete le vostre ricette con noi: le pubblicheremo in italiano e in inglese! L’indirizzo è: [email protected] CORRIERE CANADESE • LUNEDI 2 NOVEMBRE 2015 5 ITALIA LO SCONTRO CALABRIA Libia, dure accuse contro l’Italia Pioggia e alluvioni, allarme maltempo Claudio Accogli ROMA - Da Tobruk il governo libico attacca l’Italia, accusata di aver violato le acque territoriali con le sue “navi da guerra”. Roma nega, ma la tensione sale alle stelle anche a Tripoli, dove si è veriicata l’ennesima profanazione del cimitero cattolico italiano, condannata come “vile e barbara” dalla Farnesina. È Tobruk ad accendere le polveri di una giornata ad alta tensione: sabato, denuncia in comunicato, “tre navi da guerra italiane sono arrivate nei pressi delle coste di Bengasi, a Daryana”, circa 55 km a est della città, e poi si sono spostate verso Derna. Il governo libico, espressione dell’unico Parlamento del Paese riconosciuto dalla Comunità internazionale, avverte che “non esiterà a ricorrere a tutti i mezzi che gli consentano di proteggere le sue frontiere e la sua sovranità territoriale”. La replica del ministero della Difesa è altrettanto netta: “La notizia è falsa”. “Tutte le navi militari italiane presenti nel Mediterraneo operano in acque internazionali rispettando i limiti stabiliti dai trattati”. In serata Tobruk insiste: fonti libiche spiegano che “la violazione è stata tracciata, e veriicata anche dai nostri caccia”, levatisi in volo nella serata di sabato per “monitorare i movimenti delle tre navi” ino a quando, “dopo aver ricevuto un avvertimento, non sono tornate nelle acque internaziona- La devastazione nel cimitero italiano di Tripoli li”. I militari arrivano a ipotizzare che “sia stato un tentativo per testare le nostre capacità di difesa”. A Roma, fonti qualiicate smentiscono con forza: “Le navi militari italiane erano a 60-70 miglia dalla costa”, le accuse partite da Tobruk “forse sono un nuovo tentativo per far saltare l’intesa sul nuovo governo da parte di chi non la vuole”. Il riferimento è duplice: il primo alla nuova convocazione del Parlamento libico, che dovrebbe approvare il governo di unità mediato dall’inviato speciale dell’Onu, Bernardino Leon, mentre secondo altre tesi si limiterà a “nominare un nuovo team negoziale”, anche se lo stesso Leon e il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni nei giorni scorsi hanno ribadito chiaramente che l’intesa sul tavolo “non è più negoziabile”. Il secondo riferimento è quello alle accuse lanciate contro l’Italia il 26 settembre scorso, questa volta dal presidente del Parlamento di Tripoli (il Gnc), non riconosciuto internazionalmente ma al potere de facto nella capitale libica. In quell’occasione Nuri Abu Sahmain, accusò le “forze speciali italiane” di aver ucciso Salah AlMaskhout, il presunto capo di una milizia di Zuwara considerato vicino allo stesso Sahmain e indi- cato dai media libici come il boss degli scaisti nella città portuale dalla quale partono i barconi carichi di disperati diretti in Italia. La stessa città che ha le spiagge intrise del sangue di centinaia di profughi, compresi tanti bambini, naufragati in questi mesi. Chi soia sul fuoco ha intanto aizzato il sentimento anti-italiano: il cimitero di “Hammangi” a Tripoli è stato di nuovo devastato. La denuncia è arrivata dall’Associazione Italiana Rimpatriati dalla Libia (Airl). Le foto testimoniano lo scempio, “un atto di inciviltà che completa il quadro tragico della Libia”, dice l’Associazione. BRINDISI Ubriaco alla guida, travolge e uccide 19enne BRINDISI - Notte di Halloween, una di quelle notti in cui si tira più tardi del solito. Andrea De Nigris, 19 anni, passeggia a piedi sul viale che costeggia il porto di Brindisi insieme a una ragazza di 16 anni. Dalla parte opposta della strada, al volante di un’utilitaria, c’è un coetaneo che perde il controllo e lo travolge in pieno provocandone la morte. L’automobilista è poi risultato positivo all’alcoltest, con un valore di poco superiore al limite di legge. A quanto si è saputo sarà denunciato in stato di libertà dalla polizia stradale che sta efettuando le indagini. La sedicenne, che è sopravvissuta all’investimen- to, è ricoverata all’ospedale Perrino di Brindisi. Ha riportato fratture a una gamba e guarirà in 30 giorni. Lesioni lievissime, invece, quelle subite dall’investitore che era alla guida di una Suzuki Splash, sottoposta a sequestro e ora a disposizione della procura. È così, in pochi minuti, che una serata di festa è sfociata nel dramma. A fare da sfondo i camioncini del fast-food di via Vespucci, una strada a senso unico che conduce al quartiere Casale di Brindisi dove risiede la famiglia del ragazzo che ha perso la vita. È un rettilineo che termina con un curvone. Ed è proprio lì che si ritrovano i più giovani, nei pressi della Lega Na- vale. A quell’ora però, attorno alle tre, c’era ormai il deserto. I fast-food ambulanti stavano per chiudere i battenti. I giovani della movida stavano lentamente tornando a casa. Non sono del tutto chiare le cause dell’incidente: gli agenti della Polstrada hanno eseguito i rilievi e hanno a lungo ascoltato il guidatore della vettura per ricostruire la dinamica dei fatti. A quanto è emerso il 19enne ha sbandato dopo aver urtato con la ruota contro uno spartitraico che divide la carreggiata da un parcheggio laterale. La Suzuki è danneggiata sulla iancata destra: è servito l’intervento dei vigili del fuoco per metterla in sicurezza. I sanitari del 118, invece, hanno soccorso i ragazzi e li hanno condotti in ospedale. Per De Nigris, invece, non hanno potuto far altro che constatarne la morte. Sulle bacheche dei social network si sono riversati i numerosissimi messaggi di cordoglio degli amici e dei parenti, degli ex compagni di scuola del 19enne che aveva terminato il liceo scientiico lo scorso anno. Il sostituto procuratore di turno, a cui giungerà a breve l’informativa dei poliziotti che hanno eseguito gli accertamenti sul luogo e che stanno conducendo approfondimenti sulle condizioni del guidatore, ha già concesso il nulla osta per i funerali. REGGIO CALABRIA - Una vittima, paesi isolati, la linea ferroviaria Ionica spazzata via dall’esondazione di un torrente che ha provocato lo smottamento della massicciata, diverse zone isolate per numerose frane sulle strade, famiglie sgomberate. Resta critica la situazione in Calabria, soprattutto nel reggino, a causa del maltempo che non dà tregua ormai da 48 ore. E la Protezione civile ha prolungato l’allerta meteo difuso sabato, che prevedeva tra l’altro un livello di criticità rossa - il più alto su una scala di tre - per rischio idraulico e idrogeologico su Calabria e Sicilia, con gli esperti che hanno valutato un rischio massimo per tutti i settori meridionali della Calabria e per tutta la Sicilia orientale, ino al ragusano. Criticità arancione, invece, per il versante centrale tirrenico in Sicilia e, in Calabria, per il versante centrale tirrenico e il versante ionico settentrionale. La giornata in Calabria inizia in maniera drammatica: con il ritrovamento del cadavere di Salvatore Comandè, l’uomo disperso da sabato pomeriggio a Taurianova. A trovarlo sono stati i vigili del fuoco, sull’argine del torrente San Nicola, in mezzo ad un canneto, a circa 250 metri dal luogo in cui era rimasta bloccata la sua auto. Vettura sulla quale viaggiava con la iglia di 17 anni che si è salvata miracolosamente grazie ad alcuni passanti che l’hanno tirata fuori dalle acque. Un incidente avvenuto mentre l’uomo stava attraversando, su una strada asfaltata, un canale di scolo improvvisamente riempitosi d’acqua in seguito alla pioggia. La morte di Comandè ha rappresentato l’apice di una giornata rimasta critica, soprattutto nella provincia di Reggio Calabria, con la pioggia che è caduta incessante - in alcune zone sino a 600 mm in 48 ore - accompagnata da un vento che ha spirato sino ad 80 km/h. Pioggia che ha provocato l’ingrossamento di tutti i torrenti. E l’esondazione di uno di questi, il Ferruzzano, ha spazzato via la massicciata della linea ferroviaria tra Ferruzzano e Brancaleone, lasciando i binari a penzolare nel vuoto, ed un’ampia porzione della statale 106. Per il rischio che altri corsi d’acqua possono rompere gli argini, diversi sindaci, Da Gioia Tauro a Siderno, hanno disposto lo sgombero precauzionale di alcune famiglie, mentre altri paesi dell’interno della Locride sono rimasti isolati per i tanti smottamenti di terreni. IL DELITTO A RIACE DRAMMA IMMIGRAZIONE Delitto Riace, in manette moglie e amante Nuova strage nell’Egeo RIACE (REGGIO CALABRIA) - Un amore extraconiugale travolgente, che andava avanti da due anni e che avrebbe dovuto sfociare in una vita insieme. Un progetto, però, al quale si opponeva il marito di lei, intenzionato a non separarsi, forse anche per via delle due iglie di 9 e 4 anni avute dal matrimonio. Sarebbe questo lo scenario che fa da sfondo all’omicidio di Ernesto Ienco, l’agricoltore di 31 anni ucciso domenica scorsa a Riace e per il quale i carabinieri della Compagnia di Roccella Ionica e del Gruppo di Locri hanno sottoposto a fermo la vedova, Sabrina Marziano, 28 anni, ed il suo amante Agostino Micelotta (21). Sono loro, secondo gli investigatori, ad avere sparato 4 colpi di fucile caricato a pallettoni contro la vittima e ad avere inieri- to sul corpo colpendolo ripetutamente alla nuca con un soprammobile. A fare conoscere Sabrina ed Agostino era stato proprio Ernesto. Poi, un paio di anni fa, tra i due era scoppiato l’amore. Un amore “intenso”, hanno riferito i carabinieri, e di cui tutti ormai erano a conoscenza, compreso il marito, i cui rapporti con la moglie erano ormai ai minimi termini. E col crescere della relazione, anche i progetti si facevano più grandi. Lei, secondo quanto emerso da alcune testimonianze di amici e conoscenti, per un certo periodo se ne era anche andata di casa, salvo poi farvi ritorno senza però interrompere la relazione col più giovane amante. È dunque per “liberarsi” della presenza del marito, secondo gli investigatori, che sarebbe nato l’idea di uccidere l’uomo. Un progetto, secondo la rico- struzione dell’accusa, messo in atto la notte del 25 ottobre scorso, all’una e venti circa. Sabrina Marziano e Agostino Micelotta si trovavano in casa di Ienco. L’uomo, tornato da un matrimonio fuori paese, è entrato nell’abitazione; forse ha visto i due ed ha fatto solo in tempo a girarsi per uscire nuovamente prima di essere raggiunto alla schiena da 4 colpi di fucile caricato a pallettoni. Quindi i due avrebbero inierito sul corpo colpendo la vittima ripetutamente alla nuca con un oggetto. Forse, in cuor loro, speravano che un precedente nella vita della vittima servisse a sviare le indagini. Il padre di Ernesto Ienco, Nicola, infatti, era stato ucciso in un agguato nel marzo del 2011. Un agguato, si disse allora, che poteva essere legato ad ambienti criminali. ROMA - Il mare Egeo continua ad inghiottire i migranti ma in Germania l’odio razziale contro i nuovi arrivati non è da meno. Due drammatici naufragi si sono consumati ieri tra le coste greche e quelle turche. Il più grave ha causato un’altra strage di bambini. Ma per chi cerca un futuro migliore non è detto che i pericoli iniscano dopo aver raggiunto la terraferma. In un paese di pace e democrazia, chi è profugo può trovare violenza e odio razziale. Come i due rifugiati siriani che ieri sono stati aggrediti con mazze da baseball nella cittadina tedesca di Wismar, sul mar Baltico. Nella notte di sabato i due siriani erano all’esterno dei loro rifugi quando un gruppo di uomini li ha molestati e picchiati per poi darsi alla fuga. Ora i due rifugiati sono ricoverati in ospedale. Davanti all’isola greca di Samos ieri si è consumata un’altra tragedia del mare: un’imbarcazione di fortuna è afondata causando 11 i morti, compresi sei bambini (di cui 4 neonati) e cinque donne. I corpi di dieci vittime sono stati recuperati nella cabina dell’imbarcazione, dove sono afogate, mentre il corpo di una ragazza è stato recuperato più tardi sulla spiaggia. Altre 15 persone che si trovavano a bordo dell’imbarcazione sono state tratte in salvo, ma ci sarebbe almeno due dispersi. Qualche miglio più in la si è consumato un altro naufragio. Al largo dell’isola di Farmakonnisi, una nave di Frontex ha recuperato due cadaveri e tratto in salvo altri tre migranti. I tre sopravvissuti hanno raccontato di aver viaggiato su di una barca con 15 persone a bordo colata a picco in acque turche. I morti potrebbero così essere almeno 12. LUNEDI 2 NOVEMBRE 2015 • CORRIERE CANADESE 6 ITALIA LA CRISI A ROMA “Ventisei coltellate, un unico mandante”: addio Marino L’Onorevole Joe Volpe, Editore TORONTO - Lo giuro, quasi quasi mi aspettavo di vedermi Marco Antonio salire al centro del palco. L’ambientazione, il complotto, il dialogo, il dramma, il coro. Nemmeno Shakespeare avrebbe potuto scriverlo meglio. Mi riferisco ovviamente alla conferenza stampa organizzata da Ignazio Marino, il sindaco del città con più storia e più afascinante del mondo, Roma. Potreste sapere che lui si è dimesso il 12 ottobre 2015, solo per ritirare le dimissioni la scorsa settimana. No, non stava per gettare la spugna solo perché un’indagine criminale indipendente sulle operazioni del Consiglio Comunale aveva portato ad accuse emesse contro numerosi consiglieri. E che importa se c’erano delle voci che implicavano anche lui; o che aveva parcheggiato la sua macchina illegalmente; o più seriamente, che uomini dal dubbio carattere e passato si erano spacciati per essere suoi amici, e che loro si aspettavano di poter “continuare a banchettare sulla Città” con lui come sindaco; o che lui aveva ofeso molti interessi potenti. Oh, c’era anche la questione minore del Vaticano che cercava di distanziare la Santa Sede dagli squallidi afari che ruotano attorno al Sindaco Ignazio Marino. Anche il Segretario della sua stessa formazione politica, adesso anche Primo Ministro, stava facendo del suo meglio per essere “su un altro pianeta”. Ma Marino non aveva alcuna intenzione di togliere il disturbo in silenzio. L’ormai ex sindaco di Roma Ignazio Marino Lui aveva sperato e pianiicato di tirare fuori tutte le diferenze e questioni al Consiglio Municipale, sul Colle Capitolino. Invece, le dimissioni di massa di 26 consiglieri lo hanno privato del quorum costituzionale necessario per organizzare una seduta. Oltre a questo, le dimissioni hanno spinto le autorità regionali a installare un Commissario al suo posto per gestire la Città ino alla ine del mandato. “Sono stato accoltellato 26 volte, ma c’è solo un mandante”, ha detto, nell’aula chiamata Giulio Cesare (si dice che si trovi nella zona di un altro famoso accoltellamento 2mila anni). “Qui c’è il mio record sul quale dovrei essere giudicato”, lui avrebbe continuato a ripetere. Nessun lamento. È utile ricordare che in un contesto democratico, le decisioni sono prese dopo dibattiti elaborati e basati sui fatti, trasparenti, in un consiglio comunale aperto. Non, avrebbe aggiunto, davanti a un Notaio Pubblico nella segretezza del suo ufficio. Un Commissario non eletto sarà forse meno propenso a quel tipo di presunte attività e accuse che ha portato al crollo della sua amministrazione? Teniamo presente l’amore quasi folle degli italiani per tutto ciò che è americano, lui ha spiegato la sua esperienza negli Stati Uniti che gli ha insegnato che tutte le alternative sono sempre provate nel processo elettorale. Poco utile. Come nel 44 A.C. il corpo non sarebbe risorto, nemmeno se fosse stato insieme Cesare e Marco Antonio. Ma era grande teatro. Gli italiani ne hanno fatto un percorso di pratica comune nel loro processo politico. Il sindaco de L’Aquila, anche un lui un medico, lamentandosi di corruzione e intransigenza dai suoi colleghi, sul- la scia del progetto di ricostruzione del terremoto, “si dimise” prematuramente nel 2014. In stato di shock, la gente ha cercato di contenere il danno. Anche alcuni prominenti membri della comunità italo-canadese si sono affrettati ad auto assolversi prima che l’odore della corruzione li toccasse. La tattica ha funzionato. Il sindaco ha ritirato le dimissioni pochi giorni dopo quando il processo ha raggiunto la sue conclusioni. Non questa volta. Quelli colpiti avevano già capito il gioco. Roma non è L’Aquila. L’Italia non può permettersi che la reputazione della propria Capitale possa essere infangata in questo modo. L’odore di corruzione e criminalità è meglio lasciarlo nelle città americane, dove è comune. L’Italia può fare meglio. Basterebbe che i suoi cittadini iniziassero a crederci. ENGLISH VERSION “26 stabbings and only one messenger”: Goodbye Marino The Honourable Joe Volpe, Publisher interests. TORONTO - I swear I half-expected Mark Anthony to take Centre Stage. The Setting, the Plot, the dialogue, the drama, the chorus. Shakespeare could not have scripted it better. Oh, there was also the minor issue of the Vatican trying to distance the Holy See from the squalid affair surrounding Mayor Ignazio Marino. Even the Party Secretary of his own political formation, the Partito Democratico, and now Prime Minister, was doing his best to be on another planet. I refer of course to the press conference convened by Ignazio Marino, Mayor of the World’s most storied and fascinating city – Rome. You may know that he resigned October 12, 2015, only to “unresign” last week. No, he was not going to “throw in the towel” just because an independent criminal investigation into the operations of City Council had resulted in charges being laid against several Councillors. So what if there were “voices” that implicated him; or that he had parked his car illegally; or more seriously, that men of dubious character and background claimed to be his friends, and that they expected to “feast on the City” with him as mayor; or that he had offended many powerful But Marino was not going to go quietly. He had hoped and planned to air out all the differences and issues in a sitting of the Municipal Council, on the Capitoline hill. Instead, the mass resignation of 26 councillors deprived him of the constitutional quorum needed to convene a sitting. Furthermore, the resignations prompted the Regional authorities to appoint and install a replacement Commissioner to run the City until the end of the mandate. “I’ve been knifed 26 separate times, but there is only one messenger”, he said, in the aptly named Julius Caesar Room (said to be the approximate location Monday through Friday: 12:00 – 1:00 pm Italian 1:00 – 2:00 pm English Saturday: 10:00 am – 2:00 pm English 2:00 pm – 3:00 pm Italian Sunday: 1:00 – 3:00 pm Italian 3:00 – 5:00 pm English of another famous assassination 2000 years ago). “Here is my record on which I should be judged”, he would go on the say. No lament. Just and admonition that, in a democratic environment, decisions are taken after fulsome and fact-based debates, transparently, in an open Council meeting. Not, he would add, before a Notary Public in the privacy of his oice. Would a non-elected Commissioner be any less prone to the types of alleged activities and accusations that led to the downfall of his Administration? For good measure, keeping in mind the almost insane Italian love for anything American, he forwarded his experience in the USA which had taught him that any alternative is always tested in an electoral process. To little avail. As in 44 BC, the body was not going arise, not even if Ignazio was both the Caesar and the Mark Anthony. But it was great theatre. Italians have made it a course of common practice in their political process. The mayor of l’Aquila, a medical doctor like him, bemoaning corruption and intransigence by his colleagues in the wake of the Earthquake reconstruction project, “resigned” prematurely, in 2014 . Shocked, people scrambled to contain the damage. Even some “prominent” members of the Italian-Canadian community rushed to absolve themselves before the smell of corruption touched them. The tactic worked. The mayor “unresigned” a few days later when the “process came to its senses”. Not this time. Those “affected” would have none of it. Rome is not l’Aquila. Italy cannot afford to have its capital city’s reputation tarnished in this fashion. The stench of corruption and criminality is better left in American cities where it is commonplace. Italy can do better. Would only that its citizens began to believe it. LA CRONACA Addio Marino, ecco il Commissario ROMA - Mentre a Milano cala il sipario sull’Expo, a Roma prende forma la nuova fase del dopo-Marino. A guidarla sarà proprio il prefetto del capoluogo lombardo, Paolo Tronca, uno dei principali arteici del successo dell’Esposizione Universale. «Bisogna prendere il meglio di tutta questa esperienza e adattarla a una realtà che è diversa», le sue prime parole dopo la nomina a commissario della Capitale. Ieri è stato a Roma per ricevere dal prefetto Franco Gabrielli la notiica del nuovo incarico dopo le dimissioni dei 26 consiglieri comunali che hanno segnato la ine del mandato di Ignazio Marino. Già oggi potrebbe incontrare il premier Matteo Renzi che in serata è tornato sul caso Roma. «Ma quale mandante, ma quale congiura. Una città o funziona o non funziona, se non funziona bisogna prenderne atto», ha chiarito replicando agli attacchi di Marino. «Occorre tornare ad avere convinzione e iducia dei propri mezzi dire ‘sono un cittadino romano’ era un vanto ora è motivo di preoccupazione e scandali. Sono convinto che con il lavoro di Tronca, di Gabrielli e dei collaboratori, ridaremo ai romani iducia e entusiasmo», ha aggiunto. «Abbiamo scelto il prefetto Tronca perché il Giubileo deve funzionare come ha funzionato Expo», gli ha fatto eco il ministro dell’Interno, Angelino Alfano. E sarà proprio l’Anno Santo una delle prime side. «Non ho preoccupazioni particolari - aferma Tronca - C’è lo stesso spirito con cui sono arrivato a Milano. Quindi entusiasmo e orgoglio. E determinazione ad esercitare la mia responsabilità al meglio». Ma nell’afrontare il Giubileo non sarà solo. Oltre al prefetto Franco Gabrielli che ha già un ruolo di coordinamento, ci sarà quel “dream team” invocato dal premier Matteo Renzi. Sui nomi non trapelano informazioni ma sembrano esclusi personaggi legati alla politica. In corsa ci sono il magistrato ed ex assessore della giunta Marino, Alfonso Sabella, ma anche il numero 1 del Coni Giovanni Malagò, ed il sovrintendente Carlo Fuortes. «Non ho pensato a qualche nome speciico - sottolinea Tronca ma ad ambiti da cui attingere professionalità utili. È da presuntuosi pensare di risolvere i problemi da soli. Non conosco la realtà dei problemi con cui mi andrò a confrontare ma so che continuerò a usare quel metodo di squadra che mi ha aiutato a risolvere emergenze». Ora l’emergenza si chiama Roma, una capitale travolta da scandali ed inchieste e che deve fare i conti con i problemi quotidiani di una metropoli da 3 milioni di abitanti, dai trasporti al degrado. Società Unita (The United Society) 1775 Islington Ave. Etobicoke, Ont. M9P 3N2 Tel/Fax: 416-243-7319 Fr. Claudio Piccinini, C.P. [email protected] CORRIERE CANADESE • LUNEDI 2 NOVEMBRE 2015 7 CALCIO SPORTISSIMO IL COMMENTO Un insulto farlo restare alla FIGC Mario Cagnetta D Milan capitale... Grande successo dei rossoneri all'Olimpico: anche l’Inter batte la Roma LA GIORNATA Gasperini ferma il Napoli di Sarri, la Viola al comando ROMA - Improvvisamente, lo 0-0. Dimenticato o quasi dalle prime dieci giornate di campionato, il pareggio senza reti si riaffaccia alla grande ribalta della Serie A. Tre delle quattro partite delle 15 finiscono così, e il pari bianco che fa più rumore è quello del Napoli in casa del Genoa. Perché la Fiorentina che strapazza il Frosinone e fa esultare in tribuna Renzi aggancia in testa l’Inter, che sabato aveva battuto la Roma superandola; Sarri invece no. Perin para molto, Higuain non trova il suo solito guizzo: in sintesi è tutto qui il pareggio del Ferraris tra Genoa e Napoli, una partita dai ritmi molto alti dove fino all’ultimo secondo tutto poteva succedere. Sarri in principio sceglie Mertens per il ribelle Insigne, Gasperini perde in corsa Munoz e Dzemaili ma agli attacchi in massa del Napoli risponde con corsa incessante e concentrazione massima. Gli ingressi di Insigne e Gabbiadi- ni non cambiano il risultato, e alla fine festeggiano i rossoblù. Il Napoli interrompe la serie di cinque vittorie, non quella di bel gioco. Chi riprende definitivamente la corsa è la Fiorentina. Travolge il Frosinone 4-1, quattro gol tutti nel primo tempo e in venti minuti, tra 24’ e 44’. «Ora tornate a salutare la capolista», esulta Renzi in tribuna al fianco di Andrea Della Valle, e con lui tutta Firenze. La grande paura, quella nata dalle tre sconfitte in una settimana, può essere passata. Lo scudetto della Fiorentina, precisa Sousa, è creare una cultura vincente. La stessa che si gode Mancini: la sua Inter operaia ha vinto la sfida dell’asse Milano-Roma, con la cattiveria che ora Garcia chiede alla sua squadra in chiave Champions e non solo. Il campionato è comunque apertissimo, come dimostrano sorpassi e controsorpassi in testa. Un padrone vero, unico, al momento non c’è. Basti pensare che anche il Milan di Sinisa Mihajlovic ieri ha battuto la Lazio all’Olimpico e ora si trova a cinque punti dalla vetta. Per i rossoneri una prova molto convincente che dà morale mentre la Lazio di Pioli ora non può più sbagliare anche perché domenica dovrà affrontare nel derby gli eterni rivali giallorossi. Anche per questo la Juve risollevata dal derby si tuffa in Europa per chiudere i conti qualificazione in anticipo, martedì in casa del Borussia Moenchengladbach, e poi riversare tutte le energie in campionato. Alla ricerca di una rimonta tutta da vivere. Dietro il gruppone di testa, il Sassuolo non va oltre lo 0-0 in casa dell’Udinese. Di diverso valore lo 0-0 tra Carpi e Verona, le ultime del campionato: gli emiliani non fanno il salto, sfiorando la vittoria, i veneti non precipitano, rischiando moltissimo. Unica partita del pomeriggio con gol, e tanti, è quella di Bologna. Donadoni appena arrivato sulla panchina di Delio Rossi fa da “porta fortuna”: 3-0 all’Atalanta, Destro ritrova il gol, la squadra la fiducia di poter essere all’altezza della Serie A appena ritrovata. Per completare il quadro della classifica, c’è però da aspettare oggi: Chievo-Samp e Palermo-Empoli posticipano. opo l’ultimo attacco agli “ebreacci” e agli omosessuali sono davvero pochi i superstiti che non sono mai finiti nella lista nera (o negra?) di Tavecchio. La messa all’indice del nostro presidente della Federazione Italiana Gioco Calcio è davvero da competizione. Prima, quando ancora non era stato eletto aveva chiamato i giocatori di colore “Optì Pobà” e si era spinto addirittura a parlare nel loro caso di pedigree in omaggio ai presunti antenati a quattro zampe dei calciatori dalla pelle scura. Poi non contento, era passato alle donne che si cimentano col pallone definendole “handicappate”. Meno male che almeno questa volta sono stati evitati accostamenti con gli animali. Come spesso accade in Italia dopo tutte queste medaglie al valore a cui si aggiungono cinque condanne penali, arriva il premio che in questo caso è la nomina alla massima carica del nostro organismo federale. Ora il numero uno della FIGC ci ha regalato altre due perle: la prima contro gli ebrei, definiti “ebreacci da tenere a bada” mentre la seconda contro i gay. In un dialogo con il direttore del quotidiano online SoccerLife l’impavido Tavecchio approda all’antisemitismo e all’omofobia per poi sostenere che come al solito si è trattato di un complotto nei suoi confronti. È molto probabile che la carriera di Tavecchio in FIGC sia giunta al capolinea, non tanto per le gaffe ma per mancanza di nemici finiti uccisi uno ad uno dalle sue dichiarazioni strampalate. All’appello infatti mancano soltanto i “rom”, “i diversamente abili” che nel vocabolario tavecchiano vengono chiamati handicappati e i musulmani. Una volta esauriti questi tre gruppi, il presidente della FIGC non potrà fare altro che andarsene. Dimissioni per esaurimento insulti. «Io sono normalissimo» ha dichiarato durante la conversazione col direttore di SoccerLife Massimiliano Giacomini mentre prendeva le distanze da chi invece predilige gli uomini alle donne. Frasi omofobe, discriminatorie, sessiste e anche razziste, Tavecchio è stato “urbi et orbi”. Non ha risparmiato nessuno precisando poi sempre di non essere nulla di tutto questo e di essere stato frainteso. Parafrasando Brunello Robertetti, personaggio esilarante del comico Corrado Guzzanti non può non venire alla mente una frase: «Ho rispetto per gli omosessuali e i negri, purché i due fenomeni non si presentino contemporaneamente». Anche noi abbiamo rispetto per l’uomo e il presidente della FIGC Tavecchio purché i due fenomeni non si presentino contemporaneamente. [email protected] 665 Millway Ave., Unit 1 Concord, Ontario L4K 3T8 Tel: 905-660-0410 Fax: 905-660-9724 Email: [email protected] LUNEDI 2 NOVEMBRE 2015 • CORRIERE CANADESE 8 SPORT Lazio 1 22 Marchetti 8 Basta 33 Mauricio 18 Gentiletti 19 Lulic 23 Onazi 20 Biglia 87 Candreva 21 M.Savic 10 F. Anderson 11 Klose 88 Kishna 6 Mauri 26 Radu 55 Guerrieri 2 Hoedt 5 Braafheid 99 Berisha 7 Morrison 32 Cataldi 29 Konko 9 Djordjevic 17 Matri All Pioli 4 5,5 5 5 4 4 5,5 4,5 5 5,5 5 6 6 5,5 sv 4,5 Milan Donnarumma De Sciglio Romagnoli Alex Kucka Montolivo Antonelli Bertolacci Cerci Bonaventura Bacca Klose Felipe Anderson M.Savic Biglia Lulic Gentiletti Candreva Onazi Mauricio Basta Marchetti 3 99 Donnarumma 2 De Sciglio 33 Alex 13 Romagnoli 31 Antonelli 27 Kucka 18 Montolivo 91 Bertolacci 11 Cerci 70 Bacca 28 Bonaventura 34 de Jong 10 Honda 1 Lopez 16 Poli 9 Luiz Adriano 96 Calabria 17 Zapata 32 Abbieti 4 Mauri 19 Niang 5 Mexes 15 Ely All Mihajlovic 5,5 5,5 6 6 6 5,5 7,5 7 7 6,5 7,5 sv 6 6,5 7 IL POSTICIPO Il Milan si ritrova e la Lazio ne fa le spese ROMA - È sufficientemente amaro l’aperitivo di campionato che anticipa il derby, per la Lazio. La squadra di Pioli prende tre schiaffi dal Milan e vede interrompere bruscamente la lunga serie di successi consecutivi all’Olimpico: cinque in campionato, uno nel preliminare di Champions e due in Europa League. A rendere ancor più indigesto il tracollo casalingo dei biancocelesti i gol di Bertolacci e Mexes, due ex romanisti, con la prima segnatura peraltro propiziata da un altro giocatore di scuola giallorossa: Cerci. La Lazio mostra enormi lacune in ogni settore, ma soprattutto dà l’impressione di essere una squadra scarica, stanca e confusa. Già nel primo tempo, il Milan appare meglio della Lazio. La squadra di Pioli è contratta, ma anche svagata e quindi poco incisiva. Ne risente la manovra, ma soprattutto fa rabbrividire la fase difensiva, con Lulic in chiara difficoltà al cospetto di Cerci che, quando decide di puntarlo, lo salta sistematicamente. In casa rossonera, oltre a Cerci e al solito, affidabile Bonaventura - giocatore tutto pepe e fantasia le note positive arrivano da Bertolacci che, gol a parte, rappresenta un pericolo per gli avversari. Peccato che, poco dopo la mezz’ora, un problema muscolare lo mandi negli spogliatoi. Al suo posto entra Poli. Il gol viene confezionato dal duo di ex romanisti Bertolacci-Cerci, con il secondo che si libera ancora di Lulic, fa partire un tiro sul quale Marchetti conferma di non essere un asso quando c’è da abbrancare il pallone in presa. La corta respinta del portiere della Lazio finisce sui piedi di Bertolacci che insacca beffando un Onazi imbambolato. È il primo gol in rossonero del centrocampista. Il Milan già all’11’ aveva sfiorato il gol con un bolide poco alto di Bonaventura. Sullo 0-1 i tifosi aspettano la reazione della Lazio che punge solo quan- LE REAZIONI Stefano Pioli “ Sono deluso della prestazione: siamo stati in difficoltà, non abbiamo avuto ritmo. È un momento molto delicato” Sinisa Mihajlovic Una grande prova del Milan all’Olimpico: alla ine il risultato è 3-1 per i rossoneri do Felipe Anderson salta Romagnoli, ma il suo tiro lento non può impensierire Donnarumma che, intorno al 35’, aveva anticipato, e dribblato - con un colpo di tacco da brividi - lo stesso brasiliano. Prima della fine del tempo il Milan potrebbe raddoppiare, ma il velenoso sinistro di Cerci manda il pallone sul palo. Nella ripresa Pioli lascia negli spogliatoi Onazi e punta su Cataldi. Cambia nulla, però, nell’economia del gioco della Lazio. Al 4’ paura per Alex che resta esanime sul terreno di gioco, dopo avere subito una ginocchiata da Donnarumma: soccorso, il difensore viene trasportato in ospedale. Passano 4’ e il Milan chiude il match con un altro ex giallorosso, Mexes, da poco entrato e abile ad anticipare di testa Marchetti, su una punizione di Bonaventura. La Lazio sbanda e, se il Milan lo volesse, potrebbe anche naufragare. Nella sostanza non cambia nulla, anche se la Lazio abbozza una piccola reazione. Lulic al 23’ si presenta davanti a Donnarumma che neutralizza il suo pallonetto con la manona. Un tiro di Basta a lato prima della mezz’ora e un gol annullato a Kishna per fuorigioco precedono il tris di Bacca, pescato da una verticalizzazione di Bonaventura, che approfitta di un errore di Kishna. L’ex Siviglia salta Marchetti e firma il 3-0. Nel finale c’è tempo pure per un gol della Lazio, che buca Donnarumma - poco reattivo nella circostanza - con un tiro non irresistibile di Kishna. L’epilogo è tra i fischi. Non un buon viatico in vista della stracittadina romana. “ Il Milan ha dimostrato lo spirito di squadra. Tutti quelli che hanno giocato e che sono entrati hanno dato una grossa mano. Abbiamo vinto meritatamente” CORRIERE CANADESE • LUNEDI 2 NOVEMBRE 2015 9 SPORT CALCIO AL FRANCHI Quaterna della Fiorentina che torna in vetta FIRENZE - La Fiorentina travolge il Frosinone (4-1) e riagguanta il primo posto che in attesa di Napoli-Genoa condivide al momento con l’Inter. È stata una partita a senso unico che la squadra viola, davanti al premier Matteo Renzi, suo tifoso da sempre, al Franchi per la prima volta quest’anno insieme ai igli, ha fatto propria nella prima mezz’ora grazie al tiro-cross di Rebic (i cui continui rimbrotti da parte di Sousa hanno evidentemente fatto bene visto che il giovane attaccante croato, rilanciato nell’occasione, ha pure preso un palo) e al bel colpo di tacco in acrobazia di Gonzalo Rodriguez su punizione di Mati Fernandez. Un minuto dopo (30’) Diakhitè ha atterrato Mati Fernandez in area: rigore per i viola realizzato con un tiro “a cucchiaio” di Babacar, tornato titolare dopo le recenti esclusioni e comunque a segno anche domenica nel match perso con la Roma. Prima dell’intervallo la Fiorentina ha centrato il poker con una rasoiata di Mario Suarez, al primo sigillo in A, pronto a strappare il pallone dai piedi dell’ex viola Duakhitè. La squadra di Sousa già prima di passare era andata vicina quattro La Fiorentina di Paulo Sousa è di nuovo prima in classiica assieme all’Inter volte al gol, due con Babacar (bravissimo l’esordiente Zappino), una con Borja Valero e Badelj. E il Frosinone? Rivoluzionato dal suo allenatore che, privo dello squaliicato Soddimo e diversi infortunati, ha lasciato in panchina per scelta tecnica, oltre al portiere Leali, i vari Blanchard, Gori, Dionisi, Rosi, Gucher, è parso da subito la preda ideale per la Fiorentina per ritrovare il successo al Franchi che mancava da un mese (3-0 con l’Atalanta) e tornare in vetta. Un Frosinone friabile in difesa, surclassato a centrocampo, sterile in attacco. Viceversa la rivoluzione (ennesima) di Sousa, che ha escluso Kalinic, Ilicic, Benardeschi e altri titolari, ha sortito gli effetti che lo stesso tecnico sperava. Tanto che a inizio ripresa ha pure tolto Babacar per inserire un altro dei viola inora meno utilizzati, il centrocampista spagnolo Verdù, e impiegare l’inossidabile Borja Valero come unica punta. Non solo: Sousa ha approittato del risultato ormai ampiamente conseguito anche per testare Suarez al centro della difesa (fuori Roncaglia), dare minutaggio a Rossi (che all’89’ si è visto negare il gol da Zappino) e far debuttare in A il terzo portiere della rosa, il venten- FIORENTINA-FROSINONE 4-1 Fiorentina (4-2-3-1): Tatarusanu sv (26’ st Lezzerini sv), Tomovic 6, Gonzalo Rodriguez 7, Roncaglia 6 (14’ st Rossi 6), Pasqual 6.5, Badelj 6.5, Suarez 6.5, Rebic 7, Mati Fernandez 7, Borja Valero 7, Babacar 6.5 (1’ st Verdù 6). All. Sousa 7 Frosinone (4-4-1-1): Zappino 6, M.Ciofani 5, Diakitè 4.5, Bertoncini 5, Crivello 5, Paganini 5, Chibsah 5 (16’ st Carlini 5.5), Sammarco 5 (29’ st Gucher sv), Frara 6, Verde 6, D.Ciofani 5 (16’ st Longo 5.5). (28 Rosi, 19 Tonev). All. Stellone 5 Arbitro: Fabbri di Ravenna 6 Reti: pt 24’ Rebic, 29’ Gonzalo Rodriguez, 31’ Babacar (rigore), 44’ Suarez; st 44’ Frara. ne Lezzerini. Il continuo imprendibile e anche un po’ monotono possesso palla dei viola (al cospetto di un Frosinone da tempo rassegnato e già con la testa al prossimo match col Genoa) è stato spezzato solo nel inale con i tiri di Verde e di Verdù respinti dalla traversa inframmezzati dal gol della bandiera di Frara su passaggio del neo entrato Longo. AL DALL’ARA Il Bologna si sblocca: tre gol all’Atalanta, anche Destro va in rete BOLOGNA - Un tempo per soffrire e un tempo per dire al campionato che questo Bologna in Serie A ci può stare. Roberto Donadoni esordisce sulla panchina del Bologna come meglio non potrebbe: tre gol all’Atalanta, tutti nel secondo tempo, per tornare alla vittoria, dare tre punti d’ossigeno ad una classiica non bella, ma adesso un po’ meno complicata e che sono, perlomeno, serviti a nascondere qualche problemino che ancora rimane. Il secondo tempo del Bologna, per Donadoni, tornato al calcio dopo la travagliata esperienza di Parma, è stato pieno zeppo di buone notizie. A cominciare dai gol, tre, ovvero la metà di quelli segnati nelle prime dieci partite dalla gestione Delio Rossi. Poi dagli autori: da Mattia Destro, oggetto prezioso del mercato e a secco, in qui, per tutto il campionato. BOLOGNA-ATALANTA 3-0 Mattia Destro felice per il gol L’Atalanta, invece, è stata bruttarella e se ne torna a casa a mani vuote con un paio di colpe sulla Bologna (4-3-3): Mirante 6, Ferrari 5 (1’ st Maietta 6), Rossettini 6, Gastaldello 6.5, Masina 6.5, Taider 6, Donsah 6 (16’ st Brienza 7), Diawara 6.5, Mounier 6 (35’ st Rizzo sv), Destro 7, Giaccherini 7. All. Donadoni 7. Atalanta (4-3-3): Sportiello 6, Masiello 6 (1’ st Toloi 5), Stendardo 5.5, Paletta 5.5, Bellini 6, Carmona 5, De Roon 6, Kurtic 5.5 (16’ Maxi Moralez 5), D’Alessandro 6, Denis 5.5 (13’ st Pinilla 5), Gomez 5.5. . All. Reja 5. Arbitro: Guida 6. Reti: nel st 7’ Giaccherini, 13’ Destro, 40’ Brienza. coscienza. Su tutte, quella di non aver saputo approittare del primo tempo in cui il Bologna assomi- gliava in tutto a quella delle prime dieci partite. Nel tridente di Reja è stato D’Alessandro quello più sveglio e dai suoi piedi sono partite le occasioni migliori, per Gomez e Kurtic. Ma anche la colpa di non essere stata impeccabile in difesa, nelle due occasioni che hanno permesso al Bologna di prendere il volo. Come quando Toloi ha perso, con un retropassaggio di quelli da non fare mai, che Giaccherini ha preso, impastato e infornato. O come quando a Masina è stato permesso, indisturbato, di asfaltare la corsia destra, pochi minuti dopo, quando ha servito Destro. Per l’attaccante ex Roma è arrivato un gol dal sapore della liberazione. Ma anche un gol che ha fatto capire che la partita aveva preso una direzione chiara. Ed a questo punto della partita sta la terza colpa dell’Atalanta: quella di non aver fatto nulla per provare a raddrizzare una partita che in pochi minuti s’era messa stortissima. Reja ha provato a schierare (quasi) tutta la sua qualità offensiva, ma nemmeno Maxi Moralez e Pinilla hanno saputo aprire varchi in una difesa rossoblù attenta e giudiziosa. Un tempo di gloria per il Bologna. Un tempo che non cambia, per il momento la tendenza di un campionato, ancora deicitario per i rossoblù, tutto sommato soddisfacente per la dea. Per il Bologna, che su questi 45 minuti può costruire la propria salvezza, per Donadoni che ha raccolto in quattro giorni quello che Delio Rossi non era riuscito a raccogliere in due mesi. Ma anche per l’Atalanta che a Bologna ha capito che con l’atteggiamento della ripresa del Dall’Ara non si può certo aspirare a quel ruolo di temibile guastafeste che in qui si era ritagliato con merito. SPAREGGIO SALVEZZA Carpi e Verona non si fanno male e restano ultime a sei punti MODENA - Un pari quello tra Carpi e Verona che non serve a nessuno. Uno zero a zero che non fa altro che peggiorare la situazione delle peggiori squadre della serie A che a braccetto continuano a chiudere la classiica. E non si sa nemmeno se questo risultato potrà salvare le due panchine di Mandorlini Gara non bella nel corso della quale il Carpi ha avuto qualche occasione in più per segnare, anche per le parate decisi- ve di Rafael, mentre il Verona ha avuto un maggiore possesso palla ma senza pungere a suicienza. Mandorlini recupera Pazzini, in mezzo al campo Greco, con Ionita, Gomez e lo stesso Pazzini che formano il tridente. Sannino non ha Borriello squaliicato, torna Zaccardo, tridente con Di Gaudio, Lasagna e Matos Prima azione pericolosa del Carpi all’11’ con Lasagna che serve Di Gaudio che dal limite non inquadra la porta. Il Verona risponde sulla non precisa respinta di Benussi che sostituisce tra i pali Belec. Pazzini non ne approitta. Lo stesso Benussi al 28’ compie l’intervento più diicile su Gomez che calcia sul primo palo. Il tempo si esaurisce sulla conclusione di Di Gaudio al 41’ parata da Rafael. Nella ripresa all’8’ palla gol per Lasagna, tempestiva l’uscita di Rafael. Quest’ultimo si esalta qualche minuto dopo sul tiro ravvicinato di Lasagna al 12’. Un vero miracolo. Il Carpi insiste e sul conseguente calcio d’angolo Rafael respinge il colpo di testa ravvicinato di Matos. Tre parate decisive per l’estremo difensore di Mandorlini. Il Verona prova prendere campo, Gabriel Silva salva sulla linea la conclusione di Sala, mentre al 38’ Rafael respinge il tiro centrale di Gabriel Silva. Carpi (4-3-3): Benussi 6; Zaccardo 6, Spolli 6 (12’ st Bubnjic 5.5), Romagnoli 6, Gabriel Silva 6.5; Bianco 6, Marrone 5.5, Lazzari 5.5 (41’ st Coie sv); Matos 5.5, Lasagna 6 (30’ st Wilczek sv), Di Gaudio 6. All. Sannino 5.5. Verona (4-3-3): Rafael 7.5; Pisano 6, Marquez 5.5 (14’ st Helander 6), Moras 6, Souprayen 6; Sala 5.5 (34’ st Siligardi sv), Greco 5.5, Halfreddson 6; Ionita 5.5 (40’ st Matuzalem sv), Pazzini 5.5, Gomez 5.5. All.: Mandorlini 5.5. Arbitro: Mazzoleni di Bergamo 6.5. CALABRIA CANTA e Cara / Vecchia Italia Ogni Domenica dalle 18 alle 19 Con Italo Luci 416-837-0377 LUNEDI 2 NOVEMBRE 2015 • CORRIERE CANADESE 10 SPORT A MARASSI Napoli sprecone, il primato può attendere GENOVA - Perin e il Genoa frenano la rincorsa del Napoli al primo posto. Higuain e compagni sprecano troppe occasioni e non riescono a vincere la sesta gara consecutiva in campionato che li avrebbe proiettati al comando con Inter e Fiorentina. Osso troppo duro il Genoa in casa sua, grazie al solito insuperabile portiere e a una prova di carattere di tutta la squadra. Finisce 0-0 ma i partenopei hanno anche rischiato di perdere perché quando il Genoa ripartiva con il fenomeno Perotti faceva paura. È stata solo questione di centimetri se i cross per Pavoletti non si sono rivelati letali. Dopo un primo tempo equilibrato, il Napoli ha spinto nella ripresa, scoprendosi anche un poco. Insigne, subentrato a Mertens, e Hamsik, hanno però sbagliato le occasioni più ghiotte nel momento migliore, quando il Genoa faticava a ripartire, e il centravanti argentino si è visto respingere un tiro da centro area da Ansaldi, giocatore di livello superiore alla ricerca del rilancio. Alla ine gli uomini di Sarri contano almeno cinque palle gol buttate al vento. L’organizzazione del gioco ha GENOA-NAPOLI 0-0 Il tecnico del Napoli Maurizio Sarri non del tutto soddisfatto a ine partita permesso al Genoa di resistere comunque con ordine alle azioni di attacco avversarie e ad andare vicino alla vittoria “beffa” con alcune azioni in velocità chiuse in angolo dai napoletani. Il punto è importante per i ros- soblù che devono guardarsi dietro dopo la vittoria del Bologna ma traggono iducia dalla prova con gli azzurri. Di fronte alla corazzata napoletana, Gasperini si è coperto giocando con Perotti e Pavoletti davanti Genoa (3-5-2): Perin 7.5, Munoz 6.5 (34’ pt Izzo 6), Burdisso 6.5, Ansaldi 6.5, Figueiras 6, Rincon 6 (26’ st Cissokho 6), Dzemaili 6 (44’ st Ntcham 7), Costa 6.5, Laxalt 6.5, Perotti 6.5, Pavoletti 6 (23 Lamanna, 27 Ujkani, 13 Gakpè, 22 Lazovc, 77 Tachtsidis). All.: Gasperini 6.5 Napoli (4-3-3): Reina 6, Hysaj 6.5, Albiol 6.5, Koulibaly 6.5, Ghoulam 6.5, Allan 6.5 (36’ st Lopez sv), Jorginho 6.5, Hamsik 6, Callejon 6.5 (21’ st Gabbiadini 5), Higuain 6, Mertens 6.5 (11’ st Insigne 6). (1 Rafael, 22 Gabriel, 3 Strinic, 4 Henrique, 6 Valdiiori, 11 Maggio, 21 Chiriches,77 El Kaddouri, 94 Chalobah). All.: Sarri 6.5 Arbitro: Doveri di Roma 6 Angoli: 6 a 1 per il Napoli. a due linee di guastatori in grado però anche di rilanciare il gioco: a centrocampo Costa, Dzemaili, Rincon, Laxalt e Figueras, in difesa Burdisso, Ansaldi e Munoz. Sarri ha attaccato con Higuain, Callejon e Mertens (Insigne è partito dalla AL FRIULI panchina) ed ha confermato la difesa titolare con Hysai, Koulibaly, Albiol e Ghoulam, e il centrocampo terribile formato da Hamsik, Allan e Jorginho. All’inizio il Napoli era completamente straniero, il Genoa aveva solo due italiani, Perin e Pavoletti. Il primo tempo è stato ben giocato da entrambe le squadre e si è chiuso in equilibrio nel punteggio con una lieve predominanza del Napoli nelle giocate pericolose. Perin ha deviato in tuffo in angolo la palla migliore capitata a Callejon in fuga sulla fascia destra(5’), Higuain ha chiesto un rigore per un mezzo fallo di Burdisso sotto porta. Nient’altro riesce a costruire il Napoli che concede comunque poco all’avversario. Sul inire di tempo Gasperini deve cambiare Munoz e Dzemaili per infortuni (dentro Izzo e Ntacham). La ripresa è vinta dal Napoli ai punti e lo 0-0 alla ine sta un po’ stretto. Hamsik tira male due volte da ottima posizione facilitando le parate di Perin, Insigne tira a lato da pochi passi e Higuain, nell’unico spunto di rilievo, è ribattuto dalla difesa. Il primato deve attendere. UDINESE-SASSUOLO 0-0 L’Udinese col freno a mano, col Sassuolo è solo un pari UDINE - Un punticino e nulla più. L’undicesima di campionato al Friuli tra Udinese e Sassuolo inisce con un pareggio a reti inviolate che accontenta forse più gli ospiti che i padroni di casa. L’Udinese di Colantuono viaggia ancora troppo a corrente alternata e non riesce a trasformare il suo stadio nel suo fortino. La vittoria con il Frosinone resta un caso isolato. Il Sassuolo del resto fa la sua partita. Intraprendente nel primo tempo, la squadra di Di Francesco abbassa il baricentro nella ripresa lasciando campo ai bianconeri. Ma i friulani dimostrano, ancora una volta, di fare troppa fatica a segnare. Nonostante la tranquillità ostentata alla vigilia, la gara con il Sassuolo, per l’Udinese è una sorta di esame di riparazione. Di quelli che non si possono fallire. E la tensione, in campo, si vede tutta. La gara la prende subito in mano il Sassuolo, schierato in campo da Di Francesco con il 4-3-3 come da pronostico, con il trio d’attacco composto da Berardi, Defrel e Floro Flores. È proprio l’ex di turno a far correre il primo brivido lungo la schiena delle casacche bianconere centrando un palo al 13’ con una conclusione da centro area. Altre grandissime occasioni, nei primi 45’, non le collezionano neppure i neroverdi anche se la difesa friulana appare spesso ballerina. L’Udinese, con il 3-5-2 e la formazione tipo, aspetta basso nella sua metà campo e quando prova a ripartire continua a mostrare troppa imprecisione nei passaggi. Al solito è Di Natale che prova a caricarsi la squadra sulle spalle. Ma non basta. Così come non basta una sua invenzione, un pallonetto dalla linea di fondo innescato da un colpo di tacco di Thereau, per sbloccare il risultato al Friuli al 24’. Longhi salva sulla linea. Il secondo tempo si apre con il parziale ancora fermo sullo 0 a 0. L’Udinese prova a scrollarsi un po’ di paura e ad alzare il baricentro. Il Sassuolo accusa un po’ il colpo, ma continua a fare la sua partita. Per spezzare CHIEVO-SAMPDORIA l’inerzia dell’incontro i due tecnici si aidano a forze fresche. Di Francesco richiama in panchina Floro Flores e Longhi e manda in campo Politano e Gazzolla. Poi Colantuono sostituisce Di Natale e Adnan, con Perica e Widmer, prima di cambiare anche Thereau con Aguirre, tra le proteste del pubblico friulano che mal digerisce la sostituzione del suo capitano. A parte qualche capovolgimento di fronte, però grandi occasioni non se ne vedono. Né da una parte, né dall’altra. Almeno ino al 35’ quando, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Consigli salva in due tempi sulla linea di porta una conclusione di Wague, insidiosissima. Buona anche la chance per Perica che sul successivo tiro dalla bandierina tenta una rovesciata in area. Udinese (3-5-2): Karnezis 6; Wague 6.5, Danilo 6.5, Felipe 6; Edenilson 5.5, Badu 6, Lodi 6, Bruno Fernandes 5, Ali Adnan 5 (22’st Widmer 6); Di Natale 6.5 (22’st Perica 6), Thereau 5.5 (29’st Aguirre sv). (90 Romo, 97 Meret, 13 Insua, 26 Pasquale, 75 Heurtaux, 89 Piris, 23 Marquinho, 41 Pontisso, 74 Aguirre). All.: Colantuono 6. Sassuolo (4-3-3): Consigli 6.5; Vrsaljko 6, Terranova 6.5 (35’st Ariaudo sv), Acerbi 6, Longhi 6 (18’st Gazzola 6); Missiroli 5.5, Biondini 6, Duncan 6; Berardi 6.5, Defrel 6, Floro Flores 6 (12’st Politano5.5). (1 Pomini, 79 Pegolo, 5 Antei, 20 Ariaudo, 21 Fontanesi, 23, 4 Magnanelli, 6 Pellegrini, 10 Laribi, 9 Falcinelli, 99 Floccari). All.: Di Francesco 6. Arbitro: La Penna di Roma 6 Angoli: 9-1 per l’Udinese. AL BARBERA Zenga vuole una prova di carattere Palermo-Empoli: chi perde rischia GENOVA - «Mi aspetto una prestazione importante, di carattere». Walter Zenga suona la carica in vista del posticipo in programma domani al Bentegodi tra il Chievo e la sua Sampdoria. Un’occasione per sfatare il tabù trasferta dove i blucerchiati hanno raccolto poco in questa stagione e puntare a obiettivi ancora più importanti: «Voglio vedere una squadra che giochi per cambiare in senso positivo il proprio campionato anche se sappiamo benissimo che non ci sono partite semplici in Italia e di fronte avremo una formazione come il Chievo che è allenata da un ottimo tecnico. Maran ha fatto un grande lavoro, lo considero uno dei tecnici più preparati della Serie A». Nessun turn over anche se è la terza partita in sette giorni, dun- que solo ritocchi ma nessuna rivoluzione. E presto potrebbe toccare anche Lorenzo De Silvestri che è rientrato in gruppo dopo il brutto infortunio al ginocchio che lo ha tenuto fermo diversi mesi: «Sta recuperando bene e nonostante Pedro Pereira abbia fatto 4 o 5 partite di grande livello, De Silvestri è uno dei giocatori importanti: dobbiamo solo valutare quando sarà momento giusto in cui reinserirlo in campo, che è anche la cosa più complicata». Palermo (3-5-2): 70 Sorrentino, 23 Struna, 12 Gonzalez, 4 Andelkovic, 3 Rispoli, 27 Rigoni, 25 Maresca, 10 Hiljemark, 7 Lazaar, 20 Vazquez, 11 Gilardino. (1 Colombi, 53 Alastra, 34 El Kaoutari, 2 Vitiello, 6 Goldaniga, 33 Daprelà, 18 Chochev, 16 Brugman, 28 Jajalo, 21 Quaison, 54 la Gumina, 8 Trajkovski). All.: Iachini. Squaliicati: nessuno. Diidati: Nessuno. Indisponibili: Bolzoni, Djurjevic, Morganella. Empoli (4-3-1-2): 28 Skorupski, 2 Laurini, 26 Tonelli, 15 Costa, 21 Mario Rui, 17 Zielinski, 13 Maiello, 32 Paredes, 5 Saponara, 20 Pucciarelli, 7 Maccarone. (1 Pugliesi, 23 Pelagotti, 3 Zambelli, 31 Camporese, 19 Barba, 6 SCOPRI COME TU PUOI GUADAGNARE SICUREZZA SUL CAPITALE SUI TUOI RRSP E ALTRI INVESTIMENTI www.investwithguido.ca Si applicano alcune condizioni. Visitate www.fdsbroker.com/disclaimer per tutti i dettagli CHIAMA OGGI STESSO Bittante, 77 Buchel, 14 Diousse, 12 Ronaldo, 33 Krunic, 39 Livaja, 22 Piu). All.: Giampaolo. Squaliicati: nessuno. Diidati: Tonelli. Indisponibili: Cosic, Croce, Dermaku, Mchedlidze. Arbitro: Di Bello di Brindisi. CORRIERE CANADESE • LUNEDI 2 NOVEMBRE 2015 11 SPORT IL BIG MATCH Medel porta l’Inter in vetta, Roma sorpassata MILANO - L’Inter batte e sorpassa la Roma. I nerazzurri vincono giocando con brio e intelligenza e conquistano la vetta della classiica con 24 punti. Una notte stregata per la Roma, magica invece per l’Inter. Alla ine arriva anche il bel gioco per i nerazzurri accusati inora di essere poco brillanti. Roberto Mancini risponde alle critiche schierando una formazione inedita, senza Mauro Icardi e Kondogbia. In attacco c’è un inedito trio: Ljajic, Perisic, Jovetic. Ripescati sulle fasce Nagatomo e D’Ambrosio. La Roma si presenta a San Siro senza De Rossi. Garcia punta su Gervinho, Dzeko e Salah. Maicon si prende gli applausi del pubblico ma è l’Inter a fare la partita anche se le prime occasioni sono in favore dei giallorossi. Gervinho si muove molto, Salah di testa non trova lo specchio. Dzeko al 15’ non riesce ad approittare del bel traversone di Digne. Un minuto dopo l’Inter potrebbe passare in vantaggio con Brozovic, sul cui tiro interviene Szczesny. Risponde la Roma al 23’ con un tiro a botta sicura di Maicon, INTER-ROMA 1-0 Inter (4-3-3): Handanovic 6.5; D’Ambrosio 6.5 (34’ st Ranocchia 6), Miranda 6.5, Murillo 6.5, Nagatomo 6.5; Guarin 5.5, Medel 7 (6’ st Kondogbia 6), Brozovic 6.5; Ljajic 6, Jovetic 6 (20’ st Palacio 6), Perisic 6. All.: Mancini 7 Roma (4-3-3): Szczesny 5.5; Maicon 6, Manolas 5.5, Rudiger 5, Digne 5.5; Florenzi 5.5 (19’ st Falque 5.5), Nainggolan 5, Pjanic 5; Gervinho 5 (39’ st Iturbe s.v.), Dzeko 5 (33’ st Vainqueur 5.5), Salah 5.5. All.: Garcia 5 Arbitro: Rizzoli 6. Rete: 31’ pt Medel. sulla ribattuta si avventa Dzeko ma D’Ambrosio gli toglie il pallone. L’Inter è organizzata e non concede spazi. Salah lascia partire un gran tiro che centra l’esterno della rete, a seguire Jovetic cerca la conclusione da fuori. Alla mezz’ora arriva il vantaggio grazie a Medel, l’uomo migliore dell’Inter, che va a bersa- glio da 25 metri, si prende l’ovazione di San Siro. L’Inter gioca bene e chiude i varchi, mentre la Roma non decolla. I giallorossi sono in diicoltà anche se cercano di reagire con un’azione prolungata di Maicon che al 43’ va al cross con Handanovic che esce bene su Dzeko. Il secondo tempo si apre con Medel che non riesce a rimanere in campo, causa mal di schiena e viene sostituito da Kondogbia. La Roma non riesce a essere incisiva: tanti tentativi, tutti a vuoto. Sbaglia Salah che si mangia la rete del pareggio al 16’ con Handanovic bravo a chiudere di piede. L’Inter non perde la lucidità e argina le folate offensive dei capito- lini. Handanovic cala la saracinesca sulla sua porta, in quattro occasioni consecutive: al 16’ Florenzi tira dalla distanza, respinta del portiere nerazzurro che si oppone anche all’inevitabile tap-in di Salah. La partita si inasprisce, cresce la tensione, qualche scintilla in campo. Entra Iago Falque al posto dell’evanescente Florenzi, poi Mancini sostituisce Jovetic con Palacio, lasciando Icardi in castigo. Gli equilibri non cambiano di molto: Manolas prova due volte di testa, Dzeko supera Murillo e conquista un corner. Poi - al 28’ - arriva la mazzata deinitiva per la Roma: doppio giallo (il primo per proteste, il secondo per fallo di mano) per Pjanic che si fa espellere. La partita è praticamente inita. Ultimi fuochi con Brozovic che potrebbe raddoppiare, si fa sotto Salah, poi destro di Maicon sul quale Murillo rischia quasi l’autorete. Perisic si produce in un coast to coast ma sbaglia al momento di trasformare. Cinque minuti di recupero, l’Inter tiene e poi al ischio inale, si gode il primato. IL DERBY Cuadrado all’ultimo respiro, la Juventus beffa il Toro e rialza la testa TORINO - Il derby più diicile degli ultimi tempi ha risollevato la Juventus, con un inale thrilling: gol di Cuadrado in spaccata al 94’, un colpo che potrebbe dare la svolta alla stagione bianconera. Ed è stato uno psicodramma per il Toro, castigato per la seconda volta in quattro giorni nei minuti di recupero: mercoledì era sfumata la vittoria con il Genoa, ora la zampata del colombiano ha fatto sfuggire un punto ampiamente meritato. Il Toro ha giocato bene e aveva siorato con una zuccata di Glik, alzata in angolo da Buffon, ma anche con i contropiede di Zappacosta e Acquah, fermati in extremis. L’epilogo è stato ancora più emozionante, beffardo e adrenalinico di un anno fa: alla millimetrica rasoiata dal limite di Pirlo che aveva deciso il primo derby della Mole della scorsa stagione, ha fatto seguito la zampata del colombiano. Allo scoccare del 90’ c’era stata la prova generale: traversa di Bonucci, respinta di Padelli su sciabolata di Marchisio, mischia inita nel nulla con tanta rabbia dei bianconeri e sospiri di sollievo granata. Ma era destino che inisse con la Juve in festa all’ultimo respiro e i granata a terra esausti e delusi, tra il tripudio e gli sfottò del popolo bianconero, le bestemmie e le lacrime dei tifosi granata. Ora la Juve ha agganciato in classiica i “cugini”, ma questo è un aspetto secondario per la squadra di Allegri. L’obiettivo è la gran rimonta. Il tecnico, confermato da Marotta nel pre-partita, ha elogiato il carattere della squadra, ma le ombre sono ancora tante. Al inale al cardiopalmo, Juve e Toro ci sono arrivati sull’1-1: una perla in v JUVENTUS-TORINO 2-1 stile Pogba aveva fatto scattare i bianconeri, ma i granata si erano riagganciati grazie a una stailata di Bovo, bravo a riprendere una punizione che lui stesso aveva battuto. Per Allegri c’era stato subito un contrattempo: l’infortunio di Khedira, costretto a lasciare il campo dopo 8’. Al suo posto Cuadrado: un lancio del colombiano CALCIO ESTERO Toronto Fc rabbia e progetti dopo la disfatta di Montréal TORONTO - Doveva essere la serata più importante della storia del club, invece è stata una disfatta. Lo 0-3 rimediato a Montréal giovedì sera nello spareggio play-off, è senza dubbio la peggior sconitta della storia del club canadese. Una disfatta sinceramente inattesa per le dimensioni e per come è arrivata. Sono bastati infatti 45 minuti per far diventare un incubo il traguardo atteso per nove lunghi anni. Bernier, Piatti e Drogba hanno sfruttato le solite amnesie difensive dei Reds e hanno fatto volare gli Impact, regalando ai tifosi québécquois la doppia semiinale con Columbus (l’andata si è giocata ieri dopo che il giornale era andato in stampa. ndr) e vendicando il tragico esordio nei play-off di due anni fa a Houston. Per Tfc invece solo tanta rabbia, iglia del senso di impotenza che si è respirato giovedì in campo. Giovinco non ha ricevuto un pallone, impegnando Bush solo nella ripresa su punizione, Altidore è tornato quello inguardabile di gran parte della stagione e la difesa si è confermata la peggiore della Lega. Il nervosismo dei Reds è stato mostrato bene da un video girato da un tifoso a Montréal che mo- stra un Giovinco furioso che viene portato via da Morgan mentre sta per reagire alle provocazioni di un tifoso di Montréal e viene salutato al grido di un famoso insulto in italiano. I rumours parlano però di clima teso anche negli spogliatoi di Tfc, soprattutto nell’intervallo. Adesso si tratta di far calmare gli animi di tutti e fare i conti di una stagione che è stata positiva, ma non come a un certo punto si poteva sperare. La conferma di Vanney è probabile ma non scontata e con Fabio Capello che sembra vicino alla panchina di New York City Fc, si fa il nome di Jason Kreis come possibile sostituto del californiano. Kreis, l’unico che in tutta la stagione ha saputo bloccare Giovinco è molto vicino al nuovo presidente Pascale v Di Poce v Iadipaolo Barristers v Solicitors v Notaries Lawyers Practicing in Association v Juventus (4-3-1-2): Buffon 6, Padoin 6, Barzagli 6, Bonucci 6, Evra 6.5, Khedira sv (9’ Cuadrado 7) Marchisio 6, Pogba 6.5, Hernanes 6, Dybala 6 (42’ st Alex Sandro sv), Morata 5 (33’ st Mandzukic sv). All. Allegri 6. Torino (3-5-2): Padelli 5, Bovo 6.5, Glik 5.5, Moretti 6, Bruno Peres 5.5, Acquah 6, Vives 6.5, Baselli 6 (19’ st Benassi 6), Molinaro 6 (16’ st Zappacosta 6), Quagliarella 6, Maxi Lopez 5.5 (42’ st Belotti sv). All. Ventura 6.5. Arbitro: Rocchi 6.5 Reti: nel pt 19’ Pogba; nel st 6’ Bovo, 49’ Cuadrado. in contropiede ha innescato il gol di Pogba con marchio di fabbrica del francese: destro mortifero con salto dopo una inta da manuale di Dybala. Palla sotto la traversa e Padelli attonito. Una mazzata per il Torino che però al 30’ siora il pari con un destro a il di palo di Quagliarella. Il gol di Bovo nei primi minuti della ripresa ha acceso la partita: meglio il Toro nel secondo tempo, ben orchestrato da Vives, soprattutto sono entrati Zappacosta e Benassi e Bruno Peres è stato spostato a sinistra. Per contro, Pogba in netto calo nella Juve, Morata inconcludente. I bianconeri hanno sofferto e rischiato, ma il gran inale è stato tutto per loro. dei Reds Bill Manning, e questo fa pensare che la pista potrebbe essere davvero quella giusta. Premier League - Giornata 11: Chelsea-Liverpool 1-3, Crystal Palace-Manchester United 0-0, Manchester City-Norwich 2-1, Newcastle-Stoke City 0-0, Swansea-Arsenal 0-3, Watford-West Ham 2-0, WBA-Leicester 2-3, Everton-Sunderland 6-2, Southampton-Bournmouth 2-0, Tottenham-Aston Villa (oggi). Liga - Giornata 10: Real Madrid-Deportivo La Coruna 3-1, Valencia-Levante 3-0, Villareal-Siviglia 2-1, Getafe-Barcellona 0-2, Real Sociedad-Celta vigo 2-3, Eibar-Rayo Vallecano 1-0, Espanyol-Granada 1-1, Sporting Gijon-Malaga 1-0, Betis-Atlhletic Bilbao . v Telephone: (905) 850-8550 v v Toronto Line: (416) 746-7420 v Telefax: (905) 850-9998 3800 Steeles Avenue West, Suite 300, Vaughan, Ontario, Canada L4L 4G9A v LUNEDI 2 NOVEMBRE 2015 • CORRIERE CANADESE 12 SPORT SERIE B Il Crotone crolla a Pescara, Cesena solo in vetta ROMA - Cambio al vertice della Serie B: il Crotone è travolto a Pescara e viene scavalcato dal Cesena che battendo il Lanciano, si porta momentaneamente da solo, in attesa del posticipo di oggi tra Cagliari e Vicenza, in vetta alla classiica. Il Bari evita in pieno recupero il ko interno con il Novara e fa felice il Livorno che risale al 3° posto piegando con un gol per tempo il Trapani. Brilla anche il Brescia che in zona Cesarini supera il Latina. In coda, vittorie pesantissime di Avellino e Pro Vercelli in trasferta contro Ternana e Ascoli. Finiscono, invece, con un doppio 1-1 gli scontri diretti tra Salernitana e Perugia e tra Como e Modena. Finisce 0-0 il derby ligure tra Spezia ed Entella. Pescara-Crotone 4-1 - Il Crotone cade dopo nove turni e lascia la vetta della classiica al Cesena. L’equilibrio si rompe al 16’ col rigore procurato da un fallo di mano di Yao che Memushaj trasforma con freddezza. Il Crotone manca il pari e il Pescara raddoppia al 41’ con Lapadula che poi fa tris in apertura di ripresa (47’). Gli uomini di Juric subiscono anche il 4-0 di Caprari al 59’ prima che il Crotone al 67’ trovi il gol della bandiera con Claiton. Cesena-Virtus Lanciano 2-0 Con un gol per tempo il Cesena supera il Lanciano e vola in vetta alla classiica. I romagnoli partono forte e sbloccano il risultato al 27’ con un colpo di testa di Perico, poi chiudono i conti al 75’ con Kessié. Livorno-Trapani 2-0 - Il Livorno piega il Trapani con un gol per tempo e sale momentaneamente al 3° posto. I labronici partono forte e sbloccano il risultato al 38’ con Jelenic. La reazione del Trapani è sterile e il Livorno chiude i conti all’83’ con Vantaggiato. Bari-Novara 1-1 - In pieno recu- MARCATORI Higuain a secco, Bacca sale a sei I giocatori del Pescara festeggiano dopo uno dei quattro gol con cui gli abruzzesi hanno schiantato il Crotone capolista pero il Bari evita la sconitta con il Novara e tira un sospiro di sollievo. I piemontesi passano in vantaggio al 21’ con Faragò ma subiscono l’1-1 al 93’ quando Faraoni interviene maldestramente su un cross di De Luca e inila la propria porta. Brescia-Latina 1-0 - Un rigore di Caracciolo nel inale consente al Brescia di piegare il Latina e di consolidare le ambizioni di playof. Decide un fallo di mano di Moretti all’88’ che causa il rigore realizzato da Caracciolo. Ternana-Avellino 0-3 - Un Avellino cinico passa di forza a Terni e si allontana dai bassifondi della classiica. Pronti, via e gli irpini vanno subito in vantaggio (3’) con un diagonale di Mokulu. La Ternana manca il pari e subisce la doppietta di Trotta al 70’ e al 95'. Ascoli-Pro Vercelli 0-1 - Colpo grosso della Pro Vercelli ad Ascoli. Gli uomini di Foscarini inliggono la quarta sconitta di ila ai bianconeri e ridanno ossigeno alla propria precaria classiica grazie al pasticcio di Addae che al 53’ pasticcia e inila la propria porta nel tentativo di rinviare. Salernitana-Perugia 1-1 - La Salernitana non va oltre l’1-1 con il Perugia e resta impelagata in piena lotta per non retrocedere. Sono i padroni di casa a passare in vantaggio al 24’ con il subentrato Franco. Il Perugia si rimbocca le maniche e pareggia al 48’ con un colpo di testa di Ardemagni. Como-Modena 1-1 - Con un pizzico di fortuna il Como si salva contro il Modena ma il pari non basta ad evitare al tecnico Sabatini l’esonero. I canarini dominano e, dopo aver impensierito Scufet nel primo tempo con Rubin, Belingheri e Sowe (2), trovano il meritato vantaggio al 51’ con un preciso sinistro in diagonale di Rubin. Il Como si sveglia e pareggia in maniera rocambolesca all’81’: su un colpo di testa in avanti di Ebagua, Ganz prolunga lentamente da 25 metri il pallone d’esterno destro verso la porta dove Provedel, incredibilmente, lo lascia silare in rete nel maldestro tentativo di controllarlo col petto. Spezia-Entella 0-0 - Finisce 00 il derby ligure domenicale tra Spezia ed Entella. Occasione sprecata per la squadra di Bjelica, che trova il terzo pareggio di ila e agguanta comunque il Brescia al 7° posto in classiica a quota 17. Per l’Entella, fermo a 13, è il sesto risultato utile di ila. 8 reti: Higuain (Napoli); Eder (2 rigori-Sampdoria). 6 reti: Kalinic (Fiorentina); Bacca (1-Milan); Insigne (Napoli). 5 reti: Gervinho, Pjanic, Salah (Roma). 4 reti: Paloschi (Chievo); Felipe Anderson (Lazio); Muriel (Sampdoria); Babacar (1-Fiorentina); Baselli, Quagliarella (Torino). 3 reti: A. Gomez, Pinilla (Atalanta); Mounier (Bologna); Saponara (Empoli); Ilicic (3-Fiorentina); Dionisi (Frosinone); Pavoletti (Genoa); Icardi, Jovetic (1-Inter); Dybala (1-Juventus); Biglia (1-Lazio); Allan (Napoli); Hiljemark (Palermo); Soriano (Samp); Floro Flores (Sassuolo); Thereau, D. Zapata (Udinese). 2 reti: Borriello, Matos (Carpi); Birsa, Castro, Meggiorini (Chievo); Maccarone e Pucciarelli (Empoli); Marcos Alonso (Fiorentina); Gakpe, Laxalt (Genoa); Perisic (Inter); Pogba (1-Juventus); Djordjevic, Matri e Kishna (Lazio); Bonaventura, Luiz Adriano (Milan); Gilardino, G.Gonzalez (Palermo); Florenzi (Roma); Berardi (1), Defrel, Sansone (Sassuolo); Maxi Lopez (1-Torino); Badu (Udinese); E. Pisano (Verona). LE CLASSIFICHE Celebriamo il 30.mo Anniversario A.H.I.P Member UDI DOMENICO COSENTINO (HIS) Specialista Apparecchi Acustici DR. G. CASTILLO (M.D.F.R.C.S.’C’) SILVANA KASI (HIS) FILIPPO COSENTINO (HIS) A.D.P. MIGLIORA I TUOI INDICI D’ASCOLTO Ear Science Division Dizziness & Balance Institute of Canada 8760 Jane Street, #102 Vaughan, ON L4R 0E8 905 597-7737 ProSound 1420 Burnhamthorpe Rd # 350 Mississauga, On L4X 2J9 905 232 0606 Columbus Medical Arts building 8333 Weston Rd #105 Woodbridge L4L 8E2 905 264 9975 SERIE B - 11ª GIORNATA SERIE A - 10ª GIORNATA SQUADRA PUNTI Fiorentina Inter Roma Napoli Sassuolo Milan Lazio Atalanta Torino Sampdoria* Juventus Chievo* Genoa Udinese Palermo* Empoli* Frosinone Bologna Carpi Verona 24 24 23 22 19 19 18 17 15 15 15 12 12 12 11 11 10 9 6 6 G 11 11 11 11 11 11 11 11 11 10 11 10 11 11 10 10 11 11 11 11 V 8 7 7 6 5 6 6 5 4 4 4 3 3 3 3 3 3 3 1 0 N 0 3 2 4 4 1 0 2 3 3 3 3 3 3 2 2 1 0 3 6 P GF GS 3 1 2 1 2 4 5 4 4 3 4 4 5 5 5 5 7 8 7 5 22 11 25 21 13 15 16 13 17 18 13 13 10 10 11 11 9 9 10 8 9 7 13 8 10 16 18 14 17 14 10 10 14 14 15 15 16 15 23 17 Chin Building 622 College St #204 Toronto M6G 1B6 416 924 5033 RISULTATI Juventus-Torino 2-1 Inter-Roma 1-0 Fiorentina-Frosinone 4-1 Bologna-Atalanta 3-0 Udinese-Sassuolo 0-0 Genoa-Napoli 0-0 Carpi-Verona 0-0 Lazio-Milan 1-3 Chievo-Sampdoria oggi 1 pm Palermo-Empoli oggi 3 pm PROSSIMO TURNO SABATO 7 NOVEMBRE Verona-Bologna 12 pm Milan-Atalanta 2.45 pm DOMENICA 8 NOVEMBRE Torino-Inter 6.30 am Empoli-Juventus 9 am Frosinone-Genoa Palermo-Chievo Roma-Lazio Sassuolo-Carpi Napoli-Udinese 12 pm Sampdoria-Fiorentina 2.45 pm SQUADRA PUNTI Cesena Crotone Cagliari Livorno Bari Pescara* Brescia Spezia Vicenza Novara* (-2) Avellino Latina Trapani Entella Perugia Modena Salernitana Pro Vercelli Lanciano Ascoli Ternana Como 23 21 20 20 19 18 17 17 14 13 13 13 13 13 12 12 11 11 10 10 10 7 G 11 11 10 11 11 10 11 11 10 10 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 11 V 7 6 6 6 5 5 4 4 3 4 3 3 3 3 2 3 2 3 2 3 3 1 N 2 3 2 2 4 3 5 5 5 3 4 4 4 4 6 3 5 3 4 1 1 4 P GF GS 2 2 2 3 2 2 2 2 2 3 4 4 4 4 3 5 4 5 5 7 7 6 21 18 20 18 12 15 17 13 13 8 17 13 12 8 6 8 11 7 8 10 11 10 9 11 9 11 13 12 15 13 10 8 17 13 15 9 6 14 12 11 11 14 15 20 RISULTATI Ascoli-Pro Vercelli Bari-Novara Brescia-Latina Cesena-Virtus Lanciano Como-Modena Livorno-Trapani Pescara-Crotone Salernitana-Perugia Ternana-Avellino Spezia-Virtus Entella Cagliari-Vicenza 0-1 1-1 1-0 2-0 1-1 2-0 4-1 1-1 0-3 0-0 oggi PROSSIMO TURNO VENERDÌ 9 NOVEMBRE Bari-Salernitana 2.30 pm SABATO 10 NOVEMBRE Latina-Cesena 9 am Cagliari-Modena Pro Vercelli-Livorno Pescara-Ternana Virtus Entella-Como Trapani-Spezia, Vicenza-Ascoli Novara-Brescia DOMENICA 8 NOVEMBRE Perugia-Virtus Lanciano 11.30 am LUNEDÌ 9 NOVEMBRE Crotone-Avellino 2.30 pm CORRIERE CANADESE • LUNEDI 2 NOVEMBRE 2015 13 SPORT LEGA PRO Girone A 9ª giornata Cittadella-Alessandria Cremonese-Lumezzane Feralpi Salò-Renate Mantova-Giana Erminio Pavia-Padova Pordenone-Bassano Sud Tirol-Reggiana Cuneo-AlbinoLeffe Pro Patria-Pro Piacenza Cittadella Pavia Reggiana Bassano Alessandria Pordenone Cremonese Giana Erminio FeralpiSalò Lumezzane Padova Sudtirol Cuneo Pro Piacenza Mantova AlbinoLeffe Renate Pro Patria P 20 19 19 18 14 14 13 13 12 12 12 12 10 10 8 7 7 0 2-1 2-1 2-4 1-2 2-0 3-0 0-0 2-2 0-1 G 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 9 0 9 9 9 9 V 6 6 5 5 4 3 3 3 3 4 3 3 3 2 2 2 1 0 N 2 1 4 3 2 5 4 4 3 0 3 3 1 4 2 1 4 0 P 1 2 0 1 3 1 2 2 3 5 3 3 5 3 5 6 4 9 LEGA PRO Girone B LEGA PRO Girone C 9ª giornata 9ª giornata Arezzo-Ancona Lupa Roma-Tuttocuoio Maceratese-Spal Pontedera-Robur Siena Rimini-Lucchese L’Aquila-Santarcangelo Prato-Pistoiese Carrarese-Teramo Savona-Pisa P 20 20 17 16 14 13 11 10 10 10 10 10 9 9 8 5 5 1 Spal Maceratese Ancona Pisa Carrarese Pontedera Rimini Pistoiese Robur Siena Arezzo* L’Aquila (-1) Tuttocuoio Santarcangelo Prato Teramo (-6) Lucchese Savona* (-6) Lupa Roma SERIE D Girone A SERIE D Girone B 11ª giornata 11ª giornata 0-0 0-1 1-0 2-2 2-0 1-1 1-0 1-1 2-0 G 9 9 9 9 9 9 9 9 9 8 9 9 9 9 9 9 8 9 V 6 6 5 4 3 3 3 2 1 2 3 2 1 2 4 1 3 0 N 2 2 2 4 5 4 2 4 7 4 2 4 6 3 2 2 2 1 P 1 1 2 1 1 2 4 3 1 2 4 3 2 4 3 6 3 8 Lupa Castelli-Akragas Martina Franca-Melfi Paganese-Cosenza Casertana-Benevento Catanzaro-Matera Andria-Ischia Isolaverde Foggia-Messina Juve Stabia-Catania Lecce-Monopoli Casertana Foggia Messina Benevento Akragas Ischia Isolaverde Cosenza Paganese Fidelis Andria Lecce* Juve Stabia Monopoli* Catania (-9) Melfi Matera (-2) Martina Franca Lupa Castelli Catanzaro SERIE D Girone C P 18 17 16 15 14 14 14 13 12 12 11 10 8 8 7 6 6 5 G 9 9 9 9 9 9 9 9 9 8 9 8 9 9 9 9 9 9 1-1 1-1 0-0 2-1 0-1 1-2 2-0 2-1 oggi V 5 5 4 4 4 4 3 3 4 3 3 3 5 2 2 1 1 1 N 3 2 4 3 2 2 5 4 0 3 2 1 2 2 3 3 3 2 P 1 2 1 2 3 3 1 2 5 2 4 4 2 5 4 5 5 6 SERIE D Girone D SERIE D Girone E 11ª giornata 11ª giornata 10ª giornata Acqui-Fezzanese Borgosesia-Novese Caronnese-Derthona Castellazzo-Argentina Ligorna-Lavagnese Oltrepò Voghera-Bra Pinerolo-Rap. Bogliasco Pro Settimo-Gozzano Sestri Levante-Chieri Vado-Sp. Bellinzago 2-0 1-2 3-1 0-1 4-5 1-2 1-0 3-0 0-2 1-2 Cil. Mazzano-B.Roncalli Ciserano-Pro Sesto F. Caratese-M. Bonate Inveruno-Seregno Lecco-Grumellese Monza-Sondrio Pergolettese-P.S.P. Isola Piacenza-Fiorenzuola Varesina-Olginatese V. Bergamo-Caravaggio 1-1 1-0 3-0 0-3 1-1 0-0 2-1 3-1 2-1 1-2 Abano-Calvi Noale 0-0 Dro-Belluno 1-2 F. Monfalcone-Fontanafr. 0-2 Giorgione-Union Ripa 0-0 Liventina-Campod. 0-2 Luparense S.P.-Tamai 2-2 Sacilese-Este 1-1 U. Triestina-Montebel. 2-4 Venezia-Levico 0-0 V.V. Verona-Mestre 0-0 Altovicentino-Legnago 1-1 Arzignano-San Marino 1-2 Bellaria-Delta Rovigo 0-5 Clodiense-Lentigione 2-3 Correggese-Sammaurese 2-2 Forlì-Ribelle 2-1 Fortis Juventus-Imolese 0-4 Mezzolara-V. Castelfr. 1-2 Parma 1913- Romagna C. 1-0 Villafranca V.-Ravenna 2-3 Gavorrano-Colligiana 1-1 Ghivizzano-Poggibonsi oggi Gualdo-Viareggio 0-0 Massese-Gubbio 0-1 Montecatini-J.Montem. 0-1 Pianese-Città di Castello 4-0 Sansepolcro-Foligno 0-2 Scandicci-Sangiovann. 1-1 V. Spoleto-Ponsacco 0-2 Caronnese Pinerolo Lavagnese Gozzano Sporting Bellinzago Chieri Argentina Taggia Sestri Levante Oltrepo Voghera Novese Bra Derthona Borgosesia Pro Settimo Ligorna Acqui Vado Rapallo Bogliasco Fezzanese Castellazzo 27 24 22 21 20 20 19 18 17 17 16 15 15 12 10 10 9 6 6 5 Piacenza Lecco Ciserano Pro Sesto Varesina Sport Ponte San Pietro Isola Seregno Caravaggio Mapello Bonate Folgore Caratese Virtus Bergamo Ciliverghe Mazzano Monza Olginatese Pergolettese Inveruno Grumellese Bustese Roncalli Fiorenzuola Sondrio 28 21 20 19 18 17 16 16 14 14 14 14 13 13 13 12 10 10 8 5 Venezia Campodarsego Virtus Vecomp Verona Calvi Noale Tamai Este Levico Belluno Liventina Luparese San Paolo Mestre Fontanafredda Union Ripa La Fenadora Montebelluna Giorgione Unione Triestina Dro Abano Sacilese Fincantieri Monfalcone Parma San Marino Altovicentino* Lentigione Forlì* Imolese D. Porto Tolle Rovigo Virtus Castelfranco* Legnago Ribelle Arzignano* Ravenna Sammaurese Romagna Centro Mezzolara* Correggese Villafranca Veronese Fortis Juventus Bellaria Clodiense Jolly Montemurlo Montecatini Olimpia Colligiana Gavorrano Gubbio Foligno Ponsacco Pianese Poggibonsi Viareggio Sangiovannese Città di Castello Ghivizzano Sansepolcro Scandicci Massese Gualdo Voluntas Spoleto SERIE D Girone G SERIE D Girone F 27 25 21 21 17 16 15 15 15 15 14 13 13 13 12 12 11 10 7 4 29 24 23 21 20 20 17 16 16 16 13 13 12 12 9 8 7 7 6 3 SERIE D Girone I SERIE D Girone H 10ª giornata 10ª giornata Avezzano-Vis Pesaro 1-1 Castelfidardo-Campob. 1-0 Chieti-Matelica 0-2 Fermana-Monticelli 2-1 Jesina-Isernia 1-0 O. Agnonese-Amiternina 0-2 Recanatese-F. Veregra 0-2 S.Nicolo Teramo -Fano 5-1 Sambened.-Giulianova 2-0 Albalonga-Nuorese Arzachena-Grosseto Astrea-Olbia Budoni-Torres C. Genzano-Lanusei Muravera-Rieti Ostiamare-Flaminia San Cesareo-Castiadas Viterbese-Trastevere 1-0 4-0 2-4 1-1 1-1 0-2 0-1 1-2 1-0 Fondi-Torrecuso Francavilla S.-Turris Marcianise-Aprilia Pomigliano-Isola Liri Potenza-Gallipoli Taranto-Nardò Serpentara-San Severo Manfredonia-Francav. F. Bisceglie-Picerno 5-2 1-0 3-1 2-2 2-1 2-2 1-2 2-0 1-0 Frattese-R. Calabria Gragnano-Agropoli Marsala-Due Torri Rende-Aversa N. Scordia-Palmese Siracusa-Gelbison Vibonese-Noto V. Lamezia-Sarnese Cavese-Roccella ha riposato Leonfortese 2-1 1-0 0-1 1-1 1-1 5-1 0-0 1-1 2-0 Sambenedettese San Nicolò Teramo Matelica Fano Avezzano Folgore Veregra Chieti Monticelli Castelfidardo Fermana Campobasso Jesina Isernia Recanatese Amiternina Scoppito Vis Pesaro Olympia Agnonese Giulianova Arzachena Albalonga Rieti Ostiamare Grosseto Viterbese Nuorese Torres Lanusei Olbia (-1) Cynthia Genzano Budoni Flaminia Muravera Trastevere Castiadas Astrea San Cesareo 23 21 20 18 18 17 16 15 14 13 13 13 11 10 9 5 5 4 Nardò Francavilla in Sinni Taranto Pomigliano Francavilla Fontana Fondi Isola Liri Marcianise Turris Bisceglie San Severo (-2) Potenza Torrecuso Manfredonia Picerno Gallipoli Serpentara Bellegra Aprilia 25 22 21 20 20 18 18 14 14 14 13 12 10 10 5 5 4 4 Cavese Frattese* Siracusa* Due Torri* Palmese Vibonese* Sarnese* Rende Gragnano* Roccella* Leonfortese* Aversa Normanna* (-2) Marsala Noto Agropoli Reggio Calabria Scordia* Gelbison* Vigor Lamezia 23 21 20 18 18 17 16 15 15 15 14 13 12 12 12 10 9 8 1 22 21 19 17 15 15 14 14 14 13 13 12 12 11 10 9 8 7 10ª giornata 11ª giornata 20 19 18 18 17 16 16 15 14 13 13 13 12 10 8 8 7 5 LUNEDI 2 NOVEMBRE 2015 • CORRIERE CANADESE 14 Classified O ROSCOPO DI OGGI Le nubi si stanno diradando, ma c’è ancora qualche turbolenza sul vostro cielo, una leggera tensione emotiva causata dalla fastidiosa quadratura ARIETE lunare. In compenso, però, recupe22 MAR - 21 APR rate in spirito organizzativo, ora che Mercurio smette di infastidirvi. Buona la prima parte della giornata, grazie all’aiuto della Luna amichevole rinfrancata dalla dolcezza di Venere e dalla grinta di Marte. Umore scuro TORO dal pomeriggio, invece, con Luna e 22 APR - 21 MAG Mercurio che cambiano di segno e si contrastano tra loro. Lunedì impegnativo, imperniato sul lavoro. Mansioni e scadenze vi appaiono ancora più onerose, se la forma psicofisica non è proprio al top. MerGEMELLI curio smette di occuparsi degli affari 22 MAG - 21 GIU di cuore e raggiunge il Sole, che illumina il fronte professionale. Giornata tutta orientata al positivo. In combutta con Venere e Marte, la Luna v’infonde tanto buonumore e vi rende intraprendenti e determinati. Cogliete CANCRO al volo un’occasione. Chi vuole favo22 GIU-21 LUG rirvi è pronto a scendere in campo al vostro fianco. Un po’ giù di tono con la Luna nelle retrovie, poi in serata la Bianca Signora fa ingresso nel segno quadrando Mercurio appena entrato in ScorpioPossibili tensioni e battibecchi in LEONE ne. famiglia. Provate a contare fino a die22 LUG-21 AGO ci, prima di aprire bocca! Tel: 416-782-9222 - Fax: 416-782-9333 - Email: [email protected] - Sito web: www.corriere.com CHIROMANTI AVVOCATI / LAWYERS Signor 3 CONSULTI: Sfera di cristallo Tarrocchi o mano ANGELO $10.00 Psychic Risultati in 12 ore Aiuta in amore matrimonio depressione Specializzato nel riunire i separati Rimuove l'inluenza diabolica SIGNORA 2 domande al telefono GRATIS Finalmente Mercurio abbandona la posizione antipatica con cui vi giudicava aspramente per passare in sestile, in buona compagnia del Sole. La Luna è opposta, ma in combutta con CAPRICORNO Venere e Marte fa il vostro gioco… e 22 DIC-21 GEN anche quello del partner! Focus sul lavoro: cominciate bene la settimana, pieni di buoni propositi. 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Nello Venerdi 30 Ottobre eletti, Levitt: a York 2015 la squadra di go verno www.corriere.com Centre ho vinto grazie al voto della comunità italoc anadese TORONTO Mentre conto alla rovescia è scattato il per la formazione del nuovo governo liberale, il Corriere Canadese continua nella sua serie di conoscere i volti articoli per far queste elezioni nuovi emersi da Michael Levitt 2015. Tra questi, che ha avuto la meglio a York Centre sul scente Mark Adler. deputato u«Porto a Ottawa impegno ed entusiasmo: mio distretto nel ho voto degli italocanavinto grazie al desi». f ARTICOLO A PAGINA 3 PECHINO Cina, addio al figlio unico dopo 35 anni Roma, Marino rit Il sindaco ci ripen sa. Il Pd ai suoi TORNA L’ORA SOLARE Il sindaco di Roma, ira le dimissioni f ARTICOLO A MILANO Expo, 21 milioni L’esposizione milan ese si avvia Alle 2am della notte tra sabato e domeni tevi di spostareca ricordaindietro di un’ora le lancette dell’orologio. MILANO - Un grande successo Non può essere descritto diversa-. mente l’Expo milanese, che chiuderà i battenti a ine mese. Oltre 21 milioni di persone hanno visitato l’Esposizione, li stranieri, e con un terzo dei quaanticipo è stata quasi un mese di superata la “soglia psicologica” di 20 milioni di gressi che era instata me primo obiettivo preissata co. f ARTICOLI A PAG. Anna mi ha aiutato “ quegli a sfruttare sconti di cui non conoscevo nemme no l’esistenza. ” - Nancy R. il fatto che Anna “ inAmo possa parlare italiano e sia più facile per me capire.”- Paulino M. Finalmente una “ e amichev persona prepara ta ole che compre nda me e le mie esigenz e. - Dante R. ” Ignazio Marino consiglieri: «Ade sso dovete lascia re il Campidogli o» PAGINA 6 PECHINO - Dopo 35 anni e una serie di annunci disattesi, la Cina ha deciso ieri di abolire la controversa politica del sopportata dalla iglio unico, mal maggioranza della popolazione e oggetto di innumerevoli critiche. Pechino, ha scritto l’agenzia Nuova Cina, “applich pienamente una erà politica che consentirà alle coppie di avere due igli in risposta all’invecchiamento della popolazione”. f ARTICOLO A di visitatori alla conclusione: “Un grande succe sso” PAGINA 7 ITALIAN COMMUNITY DAILY NEWSPAPER A umenta il prezzo del Corriere Canades e nei punti vendita. Il giornale costerà 1.25 dollari più tasse. Rimane invece immutat o il prezzo per i nostri abbonati , che continueranno a ricevere il giornale comodam ente a casa allo stesso costo. 5 Inizia a risparmiare oggi fino al 40% di sconto Per un preventivo gratuit o senza obblighi, chiamate Anna Zanga ri-Talarico al 905-265-2711 o il numero gratuit o 1-866-621-6980. Anna.Tstand alarico @standsuran rewsin rewsince.com surance.com To advertise or subscribe call 416-782-9222 IL CRUCIVERBA B CORRIERE CANADESE • LUNEDI 2 NOVEMBRE 2015 15 Classified BUSINESS FOR SALE Piccolo centro commerciale in vendita in St Catherines. 9 NEGOZI. 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Il Nome: Giusto Etimologia: Dal termine latino "iustus", "giusto", è un nome che si attestò rapidamente in tutto il mondo romano, e successivamente, anche tra i primi cristiani, in virtù del suo signiicato inneggiante all'equità. Più rara la forma femminile. Carattere: Si rende molto presto autonomo dalla famiglia e, pur amando i genitori, preferisce trascorre il tempo in casa di amici. Ha un grande desiderio di libertà e di conoscere situazioni diverse. Quando è innamorato ha sentimenti contraddittori: desidera sposarsi, ma allo stesso tempo rimanere libero, instaurando, con la sua donna, un rapporto anticonformista. E' attratto dalle persone misteriose, che parlano di argomenti insoliti e che afrontano la vita con molto distacco. Numero fortunato: 1 Sei nato oggi? La tua riservatezza ed una innata diidenza ti portano a muoverti nel mondo con grande prudenza e a concedere il tuo afetto solo a pochi, collaudatissimi amici. Anche in amore non ti lasci andare molto facilmente e, prima di legarti, sottoponi il tuo partner a mille piccole prove. Nel lavoro sei adatto ad una attività indipendente. Il Proverbio del Giorno: "Ai morti non si fan torti" Oggi Accadde: "Quella fra il 3 ed il 4 novembre 1966 fu la notte di una delle più grandi calamità che ha colpito l'Italia: l'Arno esce dagli argini e inoda la splendida Firenze, con gran parte del suo patrimonio artistico." Compleanni: Benvenuto Cellini - 1500 Maria Antonietta di Francia - 1755 Luchino Visconti - 1906 Gigi Proietti - 1940 EUREKA! Scienza é la cagnetta Laika, un fox terrier dagli occhi vivaci ed un po' tristi, il primo passeggero a bordo di un veicolo spaziale. L'Urss la manda in orbita il 3 novembre 1957 dentro lo Sputnik-2, chiusa in un compartimento dotato di aria condizionata e riserve di ossigeno, cibo ed acqua suicienti per una settimana. Sensori applicati al suo corpo, del peso di 5 kg, trasmettono informazioni sulle sue pulsazioni, respiro e movimenti in condizioni di assenza di gravità. Nella sua orbita Laika oltrepassa quella barriera che nessun essere vivente ha mai superato, sperimentando un volo al di fuori della Terra, dalle molte incognite. Questo esperimento apre la strada ai viaggi spaziali dell'uomo, ma per la cagnetta dallo sguardo malinconico non ci sarà ritorno. A TELEFONATE PER LE CONDIZIONI DI RACCOLTA Soleggiato Temperature record di oggi ALBA VAN DYKEN BROS. 3175 Rutherford Rd. Unit 50, Vaughan, ON DOMANI 7o 13o (12o) Corsi di teoria SCUOLA GUIDA in italiano! Servizio a domicilio gratis. Istruttore di guida con esperienza. Andrea Granata Toronto Variabile SCUOLA GUIDA FRUTTA E VERDURA 647-866-5040 OGGI Per grazia ricevuta, B.C. -. -. We lend you cash 100% confidential Competitive pricing! Competitive pricing! 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Se la vittoria Mercedes, 13ª su 17 Gran Premi, non fa notizia, discorso diverso merita la “Caporetto” in casa Ferrari che registra un doloroso doppio ritiro, come sei anni fa in Australia. Che non sarebbe stato un week end fortunato per la casa Maranello lo si era capito in verità da sabato con Raikkonen fermato da problemi ai freni dopo aver praticamente saltato le ultime libere per un guaio allo scarico. Ieri è toccato al compagno di squadra che pure partiva subito dietro le Mercedes: un contatto con Ricciardo (Red Bull) gli procura una foratura alla posteriore destra e, non bastasse questo, il ferrarista è costretto anche a completare tutto il 1º giro prima di poter rientrare ai box per la sostituzione: insomma, gara non ancora iniziata e già in salita e poi del tutto compromessa al 18º giro quando, nel tentativo di recuperare posizioni il tedesco inisce il testacoda, tornando di nuovo ultimo. La gara messicana, dove si torna a correre dopo 23 anni, è mo- notona, Rosberg e Hamilton fanno subito il vuoto con mezzo minuto di vantaggio sulla terza dopo nemmeno 25 giri, e le uniche varianti le regala l’alta temperatura dell’asfalto (53-55 gradi) che ha messo in crisi le soft, costringendo più di un pilota al pit-stop dopo pochi giri. Mentre le Mercedes fanno gara a sé, ci pensa Vettel a tenere desta l’attenzione degli appassionati: al 52/o giro, in preda alla frenesia da rincorsa, il tedesco perde il con- trollo della macchina e termina la sua corsa nel peggior modo possibile sbattendo contro le barriere e con l’ingresso della safety car che resetta il gruppo e riapre la corsa. Ovviamente solo dal 3º posto in poi visto che là davanti non ce n’è per nessuno. Gli ultimi giri vedono così il duello tra la Bottas e le due Red Bull, con la Williams che alla ine riesca a portare a casa un preziosissimo podio davanti a Kvyat e Ricciardo. Sesta l’altra Williams di Massa che precede Hulkenberg e l’idolo di casa Perez. Nel dopo gara lo staf tecnico della Ferari si cosparge il capo di cenere. Un doppio ritiro in casa Ferrari come non accadeva da sei anni (Melbourne 2009) ma Maurizio Arrivabene non è né arrabbiato né frustrato. «È stata una lezione di umiltà le sue parole a Sky appena terminato il Gp del Messico - abbiamo toccato il cielo con un dito ma dobbiamo anche tenere i piedi per terra e oggi siamo initi per terra e da questo dobbiamo imparare». Nessun colpevole per la giornata storta di Città del Messico: «La squadra è motivata - aggiunge il team principal di Maranello - Siamo in F1 e queste cose possono capitare. Oggi (ieri, ndr) i piloti hanno avuto più problemi di quello che dovevano. Ripeto, è stata una lezione e dobbiamo partire da qua a guardare avanti. Oggi abbiamo capito quello che dobbiamo fare». Vettel ha chiesto “scusa” via radio dopo il secondo testa-coda che lo ha costretto al ritiro ma Arrivabene assolve il pilota tedesco: «Sebastian non deve chiedere scusa, né noi dobbiamo chiedere scusa a lui. Lavoriamo insieme e dobbiamo solo ripartire da qui per capire quello che dobbiamo fare». IL DOTTORE DOMENICA PARTE DALL'ULTIMO POSTO Rossi e le grandi rimonte, Valentino pensa a Gino Bartali e Ayrton Senna ROMA - Valgono più di una vittoria, perché si portano dietro qualcosa di epico che sfugge alla logica, al rigore, alla conformità. Sono le Grandi Rimonte, quelle che fanno sognare Valentino Rossi a un settimana dalla sida decisiva per il Montomondiale, a Valencia. Per la statistica sono semplici numeri, ma entrano di diritto nei libri di storia, nella testa degli appassionati che si aggrappano a quei ricordi per ripetere “non è mai inita”. Soprattutto, nello sport c’è sempre stato e ci sarà chi crede nella rimonta, anche se ino a quel momento è ancora lontano dal traguardo e in netto svantaggio sull’avversario, perché pensa - tutto può cambiare ino all’ultimo secondo. Lo insegna la Champions League, con due inali leggendarie (Manchester Utd-Bayern Monaco 1999 e Milan-Liverpool 2005) e lo insegna anche il mondo dei motori, dove tanti predestinati (da Senna a Valentino Rossi) sono riusciti a trionfare anche quando partiti dalle retrovie. Per il “4” della Yamaha ci sono i precedenti di Donington, Sepang, Valencia, Sachsenring, Assen che fanno ben sperare. Ma l’ottimismo per il 9 volte campione del mondo può venire anche dal calcio o dal ciclismo, dall’atletica o dalla vela: un secolo di sport ha insegnato che talvolta l’impossibile diventa possibile. La più rocambolesca, incredibile delle rimonte è di fresca memoria: settembre 2013 inale Coppa America di vela. Nelle acqua di San Francisco New Zeland aveva dominato le prime regate, portandosi sull’8-1, a una sola vittoria dalla conquista del trofeo. Ma qui è partita l’incredibile rimonta degli americani che alla ine sono riusciti a tenersi stretta la Coppa: 9-8. Per i tifosi del Liverpool resta invece indelebile il ricordo di Istanbul nella inale Champions 2005. Sotto 0-3 col Milan alla ine del primo tempo, gli uomini di Rafa Benitez riescono nell’impresa impossibile, segnando 3 gol in 7 minuti e inendo poi per vincere ai rigori. Ancora più incre- dibile l’epilogo qualche anno prima, maggio 1999, nella inale tra Bayern Monaco e Manchester United, con i bavaresi sull’1-0 ino al 91' e poi in lacrime pochi minuti dopo aver incassato un terribile uno-due (Sheringham al 46’ e Solskjaer al 47’). Nel mondo della F1, resta per sempre nella memoria l’impresa di Ayrton Senna a Suzuka ‘88. Il brasiliano, in pole, al semaforo verde vede il suo motore spegnersi. Ripartito 14º, inizia una rimonta entusiasmante che ebbe il colpo di coda con l’ultimo sorpasso al compagno di squadra e rivale Alain Prost che lo portò alla conquista del titolo. I ferraristi non possono invece non pensare all’impresa di Kimi Raikkonen, nel 2007, su Lewis Hamilton, che valse l’ultimo titolo al Cavallino. A due gare dalla ine, con 20 punti disponibili, il pilota inglese precedeva di ben 17 lunghezze il inlandese che riuscì a vincere sia in Cina che in Brasile, mentre Hamilton dovette incredibilmente rinviare l’appuntamento iridato. Ma i sorpassi, le rimonte non riguardano solo moto e auto, valgono anche per le gambe dei velocisti e degli sprinter. Come e- WESTERN CONFERENCE EASTERN CONFERENCE ATLANTIC DIVISION 2015-2016 Standings RISULTATI Domenica Colorado-San Jose Carolina-Tampa bay Montreal-Winnipeg Islanders-Buffalo Ahaiem-Nashville Sabato Toronto-Pittsburgh 0-4 Montréal Boston Florida Ottawa Tampa Bay Detroit Buffalo TORONTO GIOCATE PUNTI 12 20 10 13 11 12 11 12 12 12 11 11 11 8 8 4 New Jersey-Islanders Dallas-San Jose L.A.-Nashville Ottawa-Detroit Tampa Bay-Boston Florida-Washington Columbus-Winnipeg St. Louis-Minnesota Edmonton-Calgary 3-2 rig 5-3 4-3 0t 3-5 1-3 1-2 0t 2-3 3-2 0t 4-5 METROPOLITAN DIVISION Rangers Washington Islanders Pittsburgh New Jersey Philadelphia Carolina Columbus GIOCATE PUNTI 11 16 10 16 11 15 11 14 11 13 10 10 11 10 12 4 Venerdì Rangers-Toronto Buffalo-Philadelphia Washington-Columbus Carolina-Colorado Detroit-Ottawa Florida-Boston Minnesota-Chicago Calgary-Montreal ra accaduto 32 anni prima, nello storico Tour post-bellico dove Gino Bartali si presentò alle decisive tappe alpine con oltre 21 minuti di ritardo da Louison Bobet. In due giornate epiche il iorentino riuscì nell’“Impresa”, conquistando la maglia gialla che avrebbe poi portato ino a Parigi. Ci sono anche due rimonte “made in Italy” che quanto meno ebbero la sfortuna/fortuna di far piangere/ridere solo metà Paese. Due esempi su tutti: il Mondiale di ciclismo a Gap 1972 con Marino Basso che bruciò a un metro dal traguardo Franco Bitossi che, dopo una cavalcata solitaria, sembrava a un soio dall’indossare la maglia iridata. Tornando al calcio e visto che siamo nella settimane dei derby, una pagina degli almanacchi è dedicata alla leggendaria stracittadina di Torino del marzo 1983, con la Juventus davanti ino al 75’ e poi “scavalcata” dai gol di Dossena, Bonesso e Torrisi in appena 124 secondi, che però per tantissimi tifosi granata sono rimasti “interminabili”. 3-1 3-1 2-1 3-2 1-3 1-3 5-4 2-6 CENTRAL DIVISION Dallas Nashville St Louis Minnesota Winnipeg Chicago Colorado GIOCATE PUNTI 11 18 10 16 11 17 11 16 11 15 11 12 10 7 Arizona-Vancouver 3-4 PROSSIME PARTITE Lunedì Toronto-Dallas Chicago-Los Angeles Vancouver-Philadelphia PACIFIC DIVISION GIOCATE PUNTI Los Angeles 10 14 Vancouver 11 14 Arizona 11 11 San Jose 10 10 Edmonton 12 8 Calgary 12 7 Anaheim 10 4 LEAFS DISASTROSI I Maple Leafs hanno perso la sesta partita consecutiva dimostrando di avere una squadra scarsa in tutti i reparti. Ai voglio di avere un buon allenatore, senza giocatori non si va da nessuna parte.