Paolo Panteghini
Assessorato alle Risorse dell’Ente
Equilibrio fondamentale
Entrate correnti
Uscite correnti
 Tributi (ad es. IMU,
 Spese per il personale
addizionale comunale
IRPEF, fondo sperimentale
di riequilibrio statale)
 Trasferimenti (da Stato,
Regioni, UE etc.)
 Extratributarie (tariffe e
canoni di servizio etc.)
per il funzionamento del
Comune
 Spese per servizi
 Contributi a privati,
enti e associazioni
Entrate e conto capitale: non servono a
coprire il disavanzo corrente
Entrate in c/capitale
Spese in c/capitale
 Derivano ad esempio dalla
 Investimenti: possono essere
vendita di un bene del
Comune.
finanziati con la vendita di
beni del Comune o con
l’avanzo di parte corrente
Squilibrio di parte corrente
Entrate correnti
Disavanzo di parte
corrente
Spese correnti
Nota del Settore Bilancio e Ragioneria a tutta
la Giunta (maggio 2012): il disavanzo di parte
corrente è di :
37,9 milioni
Investimenti del bilancio di
previsione 2012
Nella Nota del Settore Bilancio (maggio 2012), oltre
al forte disavanzo di parte corrente, si segnala:
<<l’impossibilità di prevedere ulteriori opere e
lavori pubblici che scaturiscano dal bilancio
dell’Ente>>
La Giunta che fa? Promette e spende.
(sede unica, parcheggio Castello (717.000 Euro già
spesi), OMB ).
Manovra del settembre 2012
 Nota della ragioneria (maggio 2012): ““[G]li
equilibri di parte corrente del bilancio
(previsionale) 2012 …. possono dirsi garantiti
solo attraverso entrate straordinarie e non
ripetibili nel futuro per un importo pari a 43,9
milioni di euro”.
 La Giunta incrementa l’IMU (+27,1 milioni).
Ma la manovra è insufficiente:
 Viene “formalmente” raggiunto il pareggio nel
rendiconto 2012;
 Ma senza le entrate straordinarie, il risultato
sarebbe di
-16,1 milioni.
 Ergo, lo squilibrio persiste e si ripropone nel 2013.
Bilancio di previsione 2013:
La Giunta Paroli riceve altre sollecitazioni:
 un’altra Nota dal Settore Bilancio (marzo 2013)
dalla Ragioneria (il disavanzo tendenziale corrente
è di 31,6 milioni).
 Cartellino giallo dai Revisori (aprile 2013):
preoccupazione per gli squilibri strutturali.
La Giunta Paroli
sceglie di non scegliere
Si ha l’esercizio provvisorio: “Gli enti locali possono
effettuare, per ciascun intervento, spese in misura
non superiore mensilmente ad un dodicesimo delle
somme previste nel bilancio deliberato”.
Le conseguenze dell’esercizio
provvisorio
 La spesa corrente già prenotata o impegnata è di poco
inferiore al
90%
della spesa dell’anno precedente.
 Questo ingessa la macchina amministrativa e riduce la sua
operatività.
Inoltre …
 Brescia e le sue controllate hanno un elevato debito
(400, in buona parte dovuti alla Metro);
 La Giunta Paroli non ha presentato un piano di
alienazioni (eppure la Metro non è una sorpresa!)
 Ad esempio, l’entrata in funzione della Metro era ben
nota già nel 2009, quando cominciò la vicenda poco
chiara della OMB.
Che fare?
 L’inerzia della Giunta Paroli peserà sul 2013;
 Noi presenteremo un bilancio previsionale nelle
prossime settimane, per sbloccare gli effetti perversi
derivanti dall’esercizio provvisorio.
 In ogni caso, stiamo già operando con
razionalizzazioni sulle Ente (ad es. quella sul Comune)
ed interventi sulle partecipate: vogliamo vederci
chiaro.
 Aggrediremo il debito.
In ogni caso
 Per i bresciani sarà cruciale il piano di
dismissioni che stiamo già elaborando;
 Obiettivo: riduzione del debito e, con esso,
riduzione della spesa corrente.
Inoltre …
 Presenteremo un bilancio preventivo
2014 a fine dicembre o, al massimo, a
gennaio 2014.
 Questo sarà il punto di inizio strategico
della Giunta Del Bono.
Antoine de Rivarol
<<Non aver fatto nulla è un terribile
vantaggio, ma non bisogna
abusarne>>.
La Giunta Paroli ne ha purtroppo
abusato ed ora tutti noi ne paghiamo
le conseguenze.
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La vera situazione dei conti nel Comune di Brescia