Il bilancio della Regione Piemonte
e la polvere sotto il tappeto
Settembre 2012
Nascondere oggi, pagare domani!
• Non è un mistero che, a seguito del drastico calo di
trasferimenti, sia difficile formare il bilancio della Regione
Piemonte senza assumere scelte difficili
• Il PD ritiene però opportuno guardare in faccia la realtà e
confrontarsi sulla base della situazione reale
• Al contrario, nell’approvazione del bilancio preventivo 2012 e
anche oggi in sede di discussione dell’assestamento, la Giunta
continua a cercare di dissimulare la reale situazione
• Accanto al problema della trasparenza nei confronti dei
cittadini, nascondere la reale situazione oggi determinerà
l’insorgere di problemi ancora più gravi domani
• Il rischio del collasso dei conti nel 2013 è reale
È antipatico dire “l’avevamo detto”, ma…
• In sede di bilancio
preventivo si dichiarava
la possibilità di utilizzare
un avanzo di bilancio di
400 milioni, che il PD
segnalava come
inesistente
• In sede di bilancio
preventivo si
ipotizzavano introiti di
265 milioni nel 2012 per
vendita di immobili
• L’assestamento di
bilancio prevede di
“azzerare la voce
«Avanzo presunto 2011»
per Euro 400mln” e la
presa d’atto di un
disavanzo 2011 di 485
milioni
• L’assestamento riduce
questa cifra a 62 milioni;
il resto, per ora, è
spostato al futuro
Ma adesso, invece, è tutto a posto?
NO, non ancora!
Il DdL di
assestamento,
anche se corregge
alcune delle
ipotesi più
“avventurose” del
bilancio
preventivo, non
rappresenta
ancora la reale
situazione
economica della
Regione Piemonte
Perché la sovrastima delle entrate o la sottostima
delle spese è un problema per tutti?
• Il bilancio perde
• La sovrastima delle
pregnanza, dal
entrate o la
sottostima delle
momento che in
spese può
sede di
autorizzare spese
approvazione si dà
non coperte,
qualcosa a tutti, per
costringendo poi ad
poi far cadere nel
alchimie per far
corso dell’anno,
quadrare i conti (es.
come procedimento
spostamento di
ineluttabile dovuto
spese ad anni futuri,
ad eventi esterni, i
come di fatto
avviene)
tagli
Come si rimandano i problemi (1)
Problemi
di bilancio
2012
2013
2014
2015
• La perdita dell’esercizio 2011 di 485 milioni
viene coperta solo per 18 milioni nel 2012,
per 190 nel 2013 e 277 nel 2014
• Costi di competenza 2012 sono spostati al
2013 per 87.5 milioni di fondi statali e 272
milioni di fondi regionali, di cui 182 nel
trasporto pubblico locale
• Viene previsto nelle entrate un mutuo di 242
milioni, senza tener conto che la Regione
Piemonte non può contrarre mutui perché
supererà nettamente nel 2012 il limite
all’indebitamento del 20% previsti dal D.Lgs
76/2000 (oggi è al 25%, Relazione Corte dei
Conti 2011, pag. 62)
• Non vengono rispettale le leggi regionali che
prevedono un obbligo di spesa in
corrispondenza di alcune entrate
Come si rimandano i problemi (2)
Problemi
di bilancio
2012
2013
2014
2015
• Vi sono obbligazioni politiche assunte dalla Giunta
nei confronti di altre istituzioni, come la
corresponsione nel bilancio 2013 dei fondi non
concessi nel 2011 e nel 2012 per assistenza ad ex
degenti di O.P.;
• In generale l’impegno a mantenere la parte
regionale del fondo politiche sociali su livelli
corrispondenti agli accordi presi con gli enti gestori
(e su cui essi hanno impostato la spesa) non
sembra rispettato
• L’articolo 5 della Finanziaria 2012 prevedeva la
destinazione del 30% dei proventi della
maggiorazione all’addizionale regionale IRPEF; sulla
base delle stime possibili, questo importo
assommerebbe a circa 69 milioni, mentre a bilancio
vi sono 48 milioni di fondi regionali per la cultura e
58 per tutta la direzione Cultura, Turismo e Sport
Come si rimandano i problemi (3)
Problemi
di bilancio
2012
2013
2014
2015
• La L.R. 11/2011 destina il gettito
dell’addizionale all’imposta di consumo del
metano e dell’imposta regionale sull’accisa
della benzina al finanziamento degli
interventi necessari a fronteggiare gli eventi
calamitosi; l’importo in entrata è pari a 27
milioni, in uscita 0! Ma gli interventi sono
comunque da fare…
• Rispetto al “Piano 10 mila alloggi”, vi sono
debiti da saldare rispetto a cantieri ultimati,
ma queste spese non sono iscritti a bilancio
• Il bilancio prevede entrate per contributi
dello Stato dell’Unione Europea per oltre 1.5
miliardi. Sembra una cifra veramente alta,
poco realistica. Sarebbe opportuno che la
Giunta fornisse un dettaglio di queste
presunte entrate
La solita giustificazione?
La solita giustificazione, la conosciamo tutti, è “La colpa è di chi c’era prima” ed
ha lasciato il buco…
Al di là del fatto che
alla terza chiusura di
bilancio questa
affermazione
diventerebbe un po’
pretestuosa, anche
rispetto al passato è
possibile oggi
giungere a qualche
conclusione:
• Il Presidente Cota aveva affermato che il
disavanzo 2010 (615 milioni) era dovuto alla
DGR 65-13718 del marzo 2010 della Giunta
Bresso che aveva cancellato impegni di
spesa già assunti per 710 milioni
• La Corte dei Conti (pag. 65) ha però rilevato
che in realtà la Giunta Cota ha ri-impegnato
parzialmente, per un importo di circa 200
milioni tali cifre solo nel 2012
• Dunque i disavanzi 2010 (615 milioni) e
2011 (485) milioni non hanno nulla a che
vedere con la DGR del marzo 2010
Ma quanto ci vuole per fare i conti?
• L’attuale Giunta, poco dopo l’insediamento, dichiarò di voler fare
chiarezza sui conti e di affidare a IFEL una verifica della consistenza dei
residui attivi e passivi della Regione all’anno 2010;
• Nel marzo 2011 Regione e IFEL stipularono a tal fine una convenzione
• Ad oggi – settembre 2012, un anno e mezzo dopo – nulla si sa in
proposito; e dire che, almeno per quanto riguarda i residui attivi, i valori
da controllare sono in numero abbastanza limitato
• Perché questo ritardo? Il lavoro è troppo complesso? IFEL non è in grado
di svolgerlo? O forse in materia di residui attivi, una volta al governo,
l’attuale Giunta sta facendo peggio che in passato? Dubbio lecito, se si
considera che dei 4.3 miliardi di residui attivi (= soldi di competenza
2011 o di anni antecedenti che la Regione non ha incassato ma afferma
di poter incassare in futuro) solo 2.8 riguardano il 2011 mentre gli altri si
perdono in anni precedenti…
Qual è la vera situazione del Piemonte?
In conclusione, qual è la vera situazione del bilancio della Regione Piemonte? L’azione
massiccia e in parte forse non ancora accertata di spostamento al futuro di spese di
competenza, sovrastima delle entrate, sottostima delle uscite, determina:
4 motivi
per cui
questo
modo di
lavorare
porta
danni a
tutti i
cittadini
1.Una generale mancanza di trasparenza nei conti regionali, con l’illusione
che sia possibile sostenere livelli di spesa in realtà privi di copertura
2.Il rischio di ampliare progressivamente la non corrispondenza dei conti alla
realtà, nel momento che conti contraffatti autorizzano ad assumere
decisioni di spesa nei fatti prive di copertura
3.Un appesantimento oltre ogni sostenibilità degli esercizi futuri, che
vengono gravati anche delle spese di oggi senza che vi sia alcune elemento
che porti a prevedere nel 2013 – 2014 un aumento di risorse (anzi!)
4.Lo “svuotamento” del bilancio come luogo in ci si assumono
pubblicamente le decisioni, sostituito da atti discrezionali assunti a livello
di Giunta o a livello tecnico nel momento in cui i nodi vengono al pettine
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le slides - Stefano Lepri