Anno V 2013/14 Numero I Dicembre IL GIORNALE D’ISTITUTO DEL LICEO GUARINO VERONESE Docente Responsabile Prof. Damiano De Facci SOMMARIO Caporedattore 3 Enrica Fellin (4 E) Redazione 4 Enrica Fellin (4 E) Beatrice Demaio (4 E) Francesca Zigiotto (4 A) Milena Burati (4 E) Andrea Castellan (4 F) Giulia Ottaviani (4 A) Ludovica Simonetti (4 A) Alejna Imeri (4 A) Anita D’agostini (4 E) Laura Mariani (4 E) Claudia Tessari (4 E) Benedetta Pozza (3 G) Elisabetta Ciavarella (3 G) 6 Si ringraziano 12 7 8 9 10 12 Alessandro Albertini (ufficio didattica) Giulio Fellin (ex-studente) Prof.ssa Maria De Rossi Carlotta Nuca (1 EH) Classe 4 B 2 LETTERA A MATTEO della classe 4 B IL GUARINO SI PROGETTA della Prof.ssa Maria De Rossi ARRIVANDO AL LICEO di Carlotta Nuca (1 EH) AVENGED SEVENFOLD di Benedetta Pozza (3 G) POKéMON XY di Andrea Castellan (4 F) L’ERA DEI SOCIAL NETWORK di Milena Burati (4 E) GUARINVERSION - CAPITOLO I di Laura Mariani (4 E) OROSCOPO di Francesca Zigiotto (4 A) GIOCHI Ormai sono passati diversi mesi da quando Matteo ci ha lasciati. Nell’immediato, ricevuta la notizia della sua scomparsa, il dolore e la rabbia erano intensi, ma ancora non eravamo consapevoli di quanto avremmo sentito la sua assenza. Le giornate sono più cupe, i nostri impegni scolastici si intensificano ed è proprio ora che la positività e il sorriso di Matteo ci mancano di più. Chi ha avuto la possibilità di conoscerlo può capire a cosa vogliamo riferirci, ma anche chi non ha avuto occasione di trascorrere del tempo con lui può aver notato dalle foto mostrate durante l’assemblea d’istituto di ottobre quanto significasse per noi. Ciò che vogliamo trasmettervi è che aver avuto Matteo in classe non è stato negativo o privativo nei nostri confronti, ma un regalo immenso; ci ha permesso di apprendere in modo più elementare e nobile è amare: chiudere gli occhi e ascoltare il nostro cuore. Ba, ba e ba. La 4 B Quest'anno parte una nuova avventura che coinvolgerà il nostro Liceo: progettare gli spazi esterni del Guarino. A quale scopo? Anzitutto questa esperienza vuole offrire ai 51 Ragazzi e Ragazze di tutti gli indirizzi e di tutte le Classi che hanno aderito al progetto la possibilità di sperimentare un percorso "non convenzionale" in un Liceo per giungere all'acquisizione di strumenti propri della progettazione architettonica al fine di creare anzitutto relazioni sia tra le Persone sia con lo spazio. La prima fase è partita da qualche settimana con l'individuazione dei gruppi di lavoro che si occuperanno di particolari ambiti progettuali: Gruppo “Ascolto”: ha il compito di “misurare” il parere delle Studentesse e degli Studenti nelle diverse fasi del percorso (sta “girando” per tutte le Classi un questionario sulla segnalazione delle valenze e criticità relative al nostro spazio esterno); Gruppo “Colore”: si occuperà del colore in tutte le sue caratteristiche, dalla percezione “fisiologica” (Scienze) alla sua simbologia, dal suo uso decorativo (Arte) al suo utilizzo come fonte di benessere; Gruppo “Eco”: si occuperà dei materiali (Tecnologia), della Sosteni4 bilità (Filosofia/Scienze), del valore nel recupero di risorse (Sociologia/Tecnologia); Gruppo “Grafica”: curerà la grafica generale degli elaborati con l'affiancamento di un Tutor, ex Allieva del Guarino; Gruppo “Design”: tradurrà in oggetti tutti gli elementi emersi dalle fasi analitiche attraverso un continuo scambio con gli altri gruppi per arrivare alla definizione e costruzione di plastici e prototipi; Gruppo “Design del verde”: partendo dal censimento degli spazi esistenti attraverso l'individuazione delle diverse specie arboree presenti si arriverà alla definizione della connotazione verde dello spazio in progetto (collaborazione gratuita di una Dottoressa Forestale specializzata nella progettazione di giardini); Gruppo “Coordinamento Generale”: coordina nelle diverse fasi i gruppi e cura le pubbliche relazioni con l'esterno. È iniziata la prima fase di analisi, poi si andranno a concretizzare i diversi dati da qui emersi andando a realizzare il vero e proprio elaborato progettuale. Sempre con i piedi per terra (non progetteremo discoteche per gatti!) e all'insegna dell'eco- sostenibilità. Saranno offerti i contributi di Docenti di diverse Discipline. Vittorio Ruffo di 3G sta curando la realizzazione di un sito all'interno del quale le diverse componenti potranno trovare o inserire materiale utile alla progettazione e scambiarsi pareri su eventuali ipotesi. Ci rendiamo conto che la nostra è una iniziativa piuttosto ambiziosa ma pensiamo valga comunque la pena di provare a mettersi in gioco. Anche perché non sarebbe la prima esperienza di progettazione al Guarino. Infatti negli scorsi anni le Allieve della 5B hanno seguito con gli insegnanti di Storia dell'Arte, Scienze Umane, Matematica e Scienze un percorso formativo multidisciplinare che aveva per cardine la Creatività: hanno iniziato con il conoscere direttamente esempi di Architettura definita da principi pedagogici che fanno della Creatività il centro dell'esperienza e dello sviluppo psicofisico delle Bambine e dei Bambini nella prima infanzia: in particolare hanno analizzato il metodo pedagogico (Scienze Umane) applicato nelle scuole di Reggio Emilia valutando come questo si sia potuto tanto articolare grazie alla definizione di spazi architettonici appositamente progettati e costruiti (Storia dell'Architettura); visitando poi il Centro Malaguzzi di Reggio Children hanno partecipato a laboratori formativi (Scienze Umane, Matematica e Scienze, Sto5 ria dell'Arte). In una seconda fase si sono relazionate con la Scuola dell'Infanzia “Crosara” di San Bonifacio per poter sperimentare in maniera concreta le conoscenze e le idee nate dalla prima fase. Infine si è giunti a progettare e poi realizzare elementi in grado di connotare il principale spazio architettonico della Scuola (la Piazza) in modo da renderlo vitale e caratterizzato da valenze di apertura e differenziazione che maggiormente favoriscono la nascita di relazioni e possono fornire un ventaglio di opzioni funzionali e formali ideali per la sperimentazione e la didattica. Questa prima esperienza ha avuto un soddisfacente riconoscimento dall'ANCE del Veneto proprio in questi giorni: infatti tra i Relatori del Convegno “La Scuola che vorrei: l'edificio scolastico come luogo di crescita e bene della società” tenutosi il 28 novembre presso la sede di Confindustria Venezia al Parco Scientifico Tecnologico VEGA c'era Valeria Montini della 5B che ha illustrato questa esperienza in rappresentanza del nostro Liceo. Perché crediamo che la Creatività nelle Scuole sia una forza che offre innovazione innestando idee e contenuti “dirompenti” all'interno delle tradizionali metodologie della Didattica. Prof.ssa Maria De Rossi Com’è stato il mio passaggio dalle medie alle superiori? I provengo da una classe di diciassette persone. Una classe molto particolare, perché eravamo quella meno numerosa della scuola, ma anche la peggiore. I professori erano esasperati perché non riuscivano a svolgere una lezione, erano costantemente interrotti e disturbati dai miei compagni. È stato un bel salto passare dai diciassette compagni delle medie ai trentaquattro delle superiori. Ora mi sono abituata, ma devo dire che all'inizio mi sentivo un po' disorientata in mezzo a tutta quella gente: dopo due ore di lezione avevo già un gran mal di testa. I nuovi compagni, oltre ad essere tanti, erano anche quasi tutti sconosciuti. Io abito a San Bonifacio e ho frequentato le scuole medie qui, e le persone che avevo in classe o che comunque studiavano nella stessa scuola erano quasi tutti miei compaesani. Adesso, invece, in classe più o meno cinque alunni su trentaquattro abitano a San Bonifacio, e per questo, all’inizio, non conoscevo molte persone. A dispetto di ciò, abbiamo impiegato poco tempo a fare amicizia e a conoscerci meglio. 6 Sono rimasta stupita del fatto che quando la professoressa ha cominciato a spiegare nessuno disturbava. Sono in una classe che è il doppio rispetto a quella delle medie, ma fa la metà della confusione. La differenza nello studio è notevole. Alle medie non ho mai studiato molto perché riuscivo ad ottenere ottimi voti con poco impegno. Qui è tutta un'altra storia. Se voglio prendere un voto decente devo studiare tantissimo, ma in fin dei conti è giusto così. Io frequento l'indirizzo classico e sono in una classe mista, unita con una del linguistico... Sinceramente mi trovo benissimo e la reputo una ricchezza il fatto di essere in una classe con le persone di un altro indirizzo perché ci si può confrontare su molte cose ed avere punti di vista diversi. Le medie mi mancano un po' ma adesso è arrivata l'ora di crescere e d’intraprendere una strada più difficile, ma che sicuramente mi darà molte soddisfazioni. Carlotta Nuca (1 EH) Il 23 Novembre al Forum di Assago, a Milano, si sono esibiti gli Avenged Sevenfold, un gruppo che ha esordito nel 1999 con sonorità metalcore per poi indirizzarsi verso l’heavy metal. Band che è formata al momento da: M.Shadows (voce), Zacky Vengeance (chitarra), Synyster Gates (chitarra), Johnny Christ (basso) e dal nuovo arrivato Arin Ilejay (batteria), recentemente entrato a far parte della band dopo che è venuto a mancare Jimmy Sullivan (soprannominato The Rev) lasciando un grande vuoto all’interno del gruppo. Il loro ritorno in Italia e l’uscita del loro ultimo album (Hail To The King) sono stati una grande sorpresa per i fan convinti che la perdita di un loro, più che amico, quasi un fratello, avrebbe segnato la fine della band. Fortunatamente per tutti i Deathbats i Sevenfold hanno regalato una serata stupenda. Al concerto hanno rotto il ghiaccio gli Avatar, gruppo svedese heavy metal, per poi cedere il posto ai Five Finger Death Punch, band alternative metal, che hanno intrattenuto il pubblico per circa due ore lasciando successivamente spazio agli Avenged Sevenfold. Hanno iniziato con Shepherd on Fire, un singolo tratto dal loro ultimo album, per concludere con Unholy Confessions, una canzone di Walking The Fallen, uno dei primi album. Molte lacrime sono scese durante canzoni come Fiction dove Matt, il cantate, ha dedicato il brano a Jimmy, o durante Afterlife. Ci hanno fatto divertire con i loro commenti come quando, dopo aver letto uno striscione che diceva “Johnny Christ for Pope”, Matt ha risposto: “E quindi volete Johnny come papa? Si ma non adulatelo troppo o gli esploderà la testa”. Purtroppo mancava il fuoco all’interno della scenografia, ma si sono scusati dicendo che il pubblico avrebbe reso comunque la serata indimenticabile e così infatti si è rivelata, hanno affermato che i fan italiani sono i più rumorosi e passionali che abbiano mai incontrato nei loro anni di carriera. Se non li avete mai sentiti ascoltateli, non ve ne pentirete (vietati ai deboli di cuore). Benedetta Pozza (3 G) 7 Il 12 ottobre del 2013 sono usciti, per la prima volta in contemporanea mondiale, Pokémon X e Pokémon Y, una coppia di giochi per Nintendo 3DS che introduce la sesta generazione di mostriciattoli tascabili. Ciò che colpisce fin da subito è la grafica, ora tridimensionale e in CGI, capace di offrire un esperienza straordinaria per gli occhi e di presentare al meglio la nuova regione di Kalos, che trae ispirazione dalla Francia (il suo nome rimanda a uno dei temi importanti di questi giochi, la bellezza, kalos in greco antico). Le novità introdotte sono il nuovo tipo Folletto e la Megaevoluzione, un processo che regala ad alcuni dei vecchi Pokémon una trasformazione potenziata temporanea. Forse per questo desiderio di dare spazio anche ai vecchi, i nuovi Pokémon sono solamente 72. Tra le altre caratteristiche figurano il Poké io&te, meccanica che permette di interagire in prima persona con i propri mostri tascabili, le Lotte Aeree, il Super Allenamento Virtuale ed il PSS (Player Search System), che permette di entrare in contatto con giocatori da tutto il mondo, oltre alla possibilità di realizzare foto e videoclip del protagonista, che potrà cambiare acconciatura e abbigliamento (sempre un richiamo al tema della bellezza). Inol- tre è possibile incontrare gruppi di Pokémon, cavalcarne alcuni e partecipare attraverso il PSS allo scambio miracoloso, in cui non è dato sapere che Pokémon si otterrà. Il soundtrack è piacevole, e i versi dei Pokémon più vecchi sono stati rimasterizzati. Nel complesso la trama è abbastanza interessante, pur non offrendo molte possibilità dopo la Lega, e la difficoltà di gioco sembra essere diminuita (pregio o difetto?), tuttavia la soddisfazione maggiore si ha dal punto di vista visivo, e ciò ripaga tutto il resto. Alcuni dati sulle vendite: È il primo gioco per 3DS ad aver superato i 4 milioni di copie vendute in soli due giorni, battendo titoli del calibro di Mario Kart 7 e New Super Mario Bros. 2. In seguito all’uscita di Pokemon X/Y, le vendite della console Nintendo 3DS sono aumentate del 135%. Negli ultimi 30 giorni, sono stati fatti su Twitter più di 2 milioni di tweet inerenti al gioco. Punteggio 9/10 Andrea Castellan (4 F) 8 Sappiamo tutti, almeno grandi linee, come funziona Facebook. Twitter invece, nonostante il successo mondiale, non è ancora conosciuto ed utilizzato in Italia come in altri paesi, sebbene possa offrire molti servizi interessanti. Innanzitutto specifichiamo in cosa consiste esattamente. Si tratta di un social network, all’interno del quale ogni utente può disporre di una pagina personale e della possibilità di pubblicare aggiornamenti di stato lunghi al massimo 140 caratteri. Questo, che potrebbe sembrare una limitazione, è invece un ottimo modo per ottenere notizie sintetiche e concise. A differenza di Facebook le informazioni personali richieste sono pochissime, dal momento che basta inserire soltanto il nome (che può essere anche un nickname) e una breve descrizione (“bio”), gli utenti in questo modo non vengono schedati con nome e cognome. Un’altra caratteristica di Twitter è quella di poter “seguire” altri utenti oppure essere seguiti a propria volta, il tutto senza dover chiedere l’approvazione o il contraccambio (al contrario delle “amicizie” su Facebook). E’ quindi molto semplice poter leggere quello che scrivono le persone che ci interessano direttamente dai loro account personali, cantanti, attori, scrittori, musicisti che siano. Veniamo quindi alla parte centrale di Twitter: i Tweets. Su Facebook corrisponderebbero agli aggiornamenti di stato, in cui possiamo scrivere quello che vogliamo, come già detto non possono superare i 140 caratteri. Se leggiamo un “Tweet” che reputiamo interessante possiamo re-twettarlo, ovvero ripubblicarlo a sua volta, contribuendo alla sua diffusione. Uno dei vantaggi di Twitter è la velocità con cui le idee sono diffuse. Sia le notizie di cronaca, che idee su qualsiasi argomento sono direttamente consultabili e commentabili. Un esempio molto banale: se stiamo guardando un film possiamo trovare altre migliaia di persone che stanno facendo lo stesso e quindi condividere le nostre opinioni. Se ci piace un gruppo, per quanto sconosciuto sia, è facile trovare persone a cui piace ugualmente. Insomma, Twitter si può definire come un modo veloce per stare vicino a quello che ci piace. Ovviamente, come tutti i social network, Twitter è soltanto un mezzo per comunicare e niente di più, può però rendersi utile quando vogliamo condividere le nostre passioni e le nostre idee. Milena Burati (4 E) 9 Salve a tutti! Inauguriamo con il primo numero del nuovo anno qualcosa un po’ diverso dal solito. “Guarinversion - Un Guarino... all’incontrario!” è un racconto a puntate che narra la storia molto particolare di uno studente del Guarino non particolarmente brillante né molto fortunato. La scuola per lui non è proprio una festa, fino a quando un giorno, per sbaglio, non apre la porta di quello che crede essere uno sgabuzzino, ma al di là vi trova non poche sorprese. Dopo questa breve presentazione, vi lascio al racconto vero e proprio. Buona lettura! "Non è possibile". Frustrato, Daniele, tirò un pugno alla macchinetta dei panini che si era mangiata senza tanti complimenti i due euro che gli sarebbero serviti per fare merenda. La ciliegina sulla torta di una giornata che non si era certo aperta nel migliore dei modi. Una verifica consegnata in bianco, un’interrogazione di certo non brillante. E ora questo. -Quando hai finito di prendertela con quella macchinetta, posso fare io?- chiese il ragazzo in fila dietro di lui. Daniele fissò il display luminoso ancora per un istante, sperando di far lievitare la misera cifra di 10 trentadue centesimi di cui avrebbe dovuto accontentarsi per quella mattina, giusti appena per una ciocolata. Staccò con rabbia la chiavetta accompagnato dal suono della campanella. Mentre aspettava che il suo misero pasto, se così si poteva chiamarlo, fosse pronto, due sue compagne gli passarono alle spalle, senza notarlo, commentando alcune delle sciocchezze che si era lasciato sfuggire in interrogazione cercando di non fare scena muta. Le loro voci stridule si persero mentre scendevano le scale, dirette in classe. -Oche!- esclamò rabbioso, tirando un calcio alla porta vicino alla macchinetta del caffè, che si aprì con un sonoro clic. Daniele si guardò intorno per vedere se qualcuno si fosse accorto di qualcosa, ma l' atrio era stranamente deserto. Era sempre stato curioso di scoprire cosa ci fosse al di là di quella porta. Abbassò la maniglia con lentezza, dandosi dello stupido. Cosa mai poteva essere se non un ripostiglio? Con sua sorpresa, invece, si ritrovò di fronte a una rampa di scale che saliva sempre più su, perdendosi nel buio. Ma non aveva senso, quello era il piano più alto della scuola. Non poteva esistere una scala che andasse ancora più su. Daniele si guardò di nuovo intorno. Sarebbe dovuto tornare in classe, a sorbirsi una noiosissima ora di letteratura. Sì, avrebbe proprio dovuto fare così. Invece, dimenticatosi della cioccolata che lo attendeva nella macchinetta e dei due tristissimi centesimi rimasti nella sua chiavetta, Daniele attraversò la porta e se la chiuse delicatamente alle spalle. Pensò di farsi luce col telefono, ma si accorse di averlo lasciato in classe. Maledicendosi per quell'ennesima sfortuna, cominciò a salire a tentoni, aggrappandosi al corrimano. Contò cinquanta, cento, centocinquanta scalini, perse il conto... E quasi sbatté contro una porta. "Fine della corsa" pensò sospirando. Di certo quella porta era chiusa. Invece, afferrata la maniglia, questa non oppose la minima resistenza quando tentò di abbassarla. Aprì la porta di scatto, senza sapere che cosa aspettarsi. E si ritrovò di fronte ad un atrio gremito di persone che non aveva mai visto prima, intenti a godersi una meritata ricreazione. Laura Mariani (4 E) 11 Scuola: Amore: Felicità: Scuola: Amore: Felicità: Scuola: Amore: Felicità: Scuola: Amore: Felicità: Scuola: Amore: Felicità: Scuola: Amore: Felicità: Scuola: Amore: Felicità: Scuola: Amore: Felicità: Scuola: Amore: Felicità: Scuola: Amore: Felicità: Scuola: Amore: Felicità: Scuola: Amore: Felicità: 12